5 RISULTATI DOPO 25 ANNI – Geoffrey Hoppe
Il 21 agosto 1999 è la data che usiamo come inizio ufficiale del Crimson Circle. È interessante notare che fu due giorni dopo che il famoso sensitivo Edgar Cayce – Il Profeta Dormiente – predisse l’inizio della fine del mondo con massicci terremoti a New York e in California. Il mondo non è finito, ma forse lo stimato signor Cayce parlava dell’inizio di una nuova era sul pianeta? Se è così, il momento dell’inizio del Crimson Circle è stato perfetto.
Prima di questa data avevo fatto qualche canalizzazione, comprese alcune letture private per i clienti di una mia amica psicologa, ma tutto era stato piuttosto casuale. Poi fui invitato a fare una canalizzazione per un gruppo di circa 25 leader della New Age e quindi il 21 agosto ci riunimmo tutti in un teepee sulle montagne del Colorado. “Le Guide se ne vanno” fu la nostra prima canalizzazione di gruppo registrata e ora fa parte della serie Nuova Terra sul nostro sito web. Con quel gruppo non fu una canalizzazione popolare, per non dire altro. Molti di quei canalizzatori New Age affermavano con orgoglio di avere 5, 10, 15 o 100 spiriti guida. Suppongo che più guide ci sono meglio sia.
Tutto ciò accadeva 25 anni fa. Non avrei mai potuto immaginare ciò che sarebbe successo nei due decenni successivi. Se il mio Sé del futuro fosse venuto a dirmi cosa mi avrebbe riservato il futuro, di certo non ci avrei creduto. Persino Tobias era evasivo su ciò che sarebbe accaduto e mi disse: “Il Crimson Circle non attirerà mai un grande pubblico”. Sapeva che avevo paura di parlare in pubblico, quindi sono sicuro che volesse calmare i miei nervi, ma io non gli chiesi mai di definire il termine “grande pubblico” perché pensavo che 50 persone fossero un pubblico enorme. Di recente ho fatto interviste in podcast che hanno ottenuto oltre 450.000 visualizzazioni. Tobias e io abbiamo ovviamente definizioni diverse di “grande” pubblico.
Quando il Crimson Circle è iniziato, non avevo idea di dove sarebbe andato. Non c’erano obiettivi o aspettative e di certo io non avrei mai immaginato che sarebbe durato 25 anni. All’epoca lavoravo ancora nel mondo aziendale e quindi consideravo il Crimson Circle più un hobby appassionato che altro. Linda e io abbiamo finito per viaggiare per il mondo, incontrare persone incredibili, costruire un team di supporto con oltre 30 membri dello staff e 100 aiutanti e canalizzare alcune delle informazioni più profonde che avrei mai potuto immaginare.
Durante il webcast di agosto parleremo ancora della colorita storia del Crimson Circle, ma per ora vorrei condividere i miei principali insegnamenti tratti dalle esperienze fatte dal 1999 in poi. Si tratta di cinque insegnamenti profondi che si distinguono dagli altri:
#1 – La Famiglia Shaumbra
La mia gioia più grande è stata incontrare e condividere con gli Shaumbra di tutto il mondo. Tobias ha usato per la prima volta il termine “Shaumbra” l’8 aprile 2000 nella Serie della Nuova Terra, Lezione 11. In seguito, ha spiegato che noi siamo stati insieme nei tempi finali di Atlantide, nei tempi biblici di Yeshua e infine di nuovo adesso. Noi abbiamo concordato di tornare insieme al momento opportuno dopo aver intrapreso i nostri percorsi individuali nel corso delle ultime vite e a me piace riunirmi con tutti voi.
Gli Shaumbra hanno un’incredibile profondità di cuore e di anima. Si nota nei loro occhi. Sono appassionati e compassionevoli. Sono ribelli e anticonformisti. Hanno sopportato più della loro giusta dose di sofferenza e di difficoltà, ma vita dopo vita restano fedeli alla Via. Provengono da tutti i ceti sociali, da ogni angolo del mondo e da una varietà di contesti religiosi, spirituali o agnostici.
Anche se il Crimson Circle offrisse la possibilità di iscriversi, gli Shaumbra non lo farebbero perché sono troppo indipendenti e in più in vite passate hanno avuto esperienze con organizzazioni che li fanno rifuggire dal pensiero di gruppo. Molti Shaumbra imprecano, bevono, fumano e guidano come pipistrelli perché si rifiutano di conformarsi agli stereotipi spirituali e/o della New Age. Non amano lavorare per qualcun altro; un numero sorprendente di Shaumbra lavora in proprio o semplicemente non lavora. Molti Shaumbra non hanno figli ben oltre i livelli statistici della popolazione.
Stare con gli Shaumbra è stata la mia più grande benedizione di questi ultimi 25 anni, a mani basse. Cari ribelli, io vi amo!
#2 – Gli Esseri Umani sono Buoni
Negli ultimi 25 anni ho viaggiato in circa 40 paesi e una cosa che posso affermare chiaramente sugli esseri umani è che sono pieni di bontà. Vogliono amare ed essere amati, vogliono il meglio per la loro famiglia e i loro amici e vogliono fare la cosa giusta e vivere una vita buona e piena di onore.
Naturalmente non tutte le persone sono così, ma io ho scoperto che la stragrande maggioranza è piena di bontà nel cuore. La paura, i problemi finanziari, i problemi di salute, la sensazione di non essere al sicuro, il crimine, la morte, ecc. li sovrastano, ma se riescono a rimuovere gli strati esterni si tratta davvero di persone buone, rispettabili e premurose. Ciò di cui si parla nei telegiornali e nei social media è il 3percento di persone che infligge caos e difficoltà al resto di noi. I media, i politici e gli avidi si nutrono proprio di questo, ma quando Adamus parla di questo pianeta che si muove verso la nuova specie umana e verso l’Amore 2.0, io so esattamente di cosa sta parlando. Le persone sono piene di genuina bontà che affiora quando noi facciamo risplendere la nostra luce. Anche se viviamo in tempi molto caotici, io ho speranza per il pianeta proprio grazie alla bontà innata e durevole degli esseri umani.
#3 – Lo Squilibrio Mentale
Dopo anni di attenta osservazione, ritengo che il problema più grande che l’umanità deve affrontare sia lo squilibrio mentale. Altri potrebbero obiettare che si tratta del cancro, della guerra, della povertà o forse dell’abuso di droghe, del cambiamento climatico o del nazionalismo, ma per me è lo squilibrio mentale. Quasi tutti ne hanno un certo grado, alcuni più di altri. Gli esseri umani non sono fatti per essere intrappolati nelle loro menti. Quando la velocità del cambiamento aumenta e i livelli di stress aumentano di conseguenza e le persone continuano a ripetere i loro schemi sperando di trovare nuove risposte e non le trovano, lo squilibrio mentale prende piede. Le persone cercano rifugio nelle droghe che alterano l’umore, negli oppioidi, nell’alcol, nel dramma e nel nutrimento energetico. Tutto ciò non fa che aumentare i loro problemi e il loro squilibrio mentale. Come ho già detto gli esseri umani sono intrinsecamente buoni, ma ora la loro mente dice loro che sono molto, molto meno che buoni. Forse, solo forse, la nostra luce li aiuterà a vedere la loro bontà e a uscire dai vecchi schemi mentali e di comportamento.
#4 – La E
C’è molto di più di ciò che gli occhi vedono. È la E di cui parla Adamus. Prima di iniziare a fare questo lavoro ero un tipo molto lineare, ma ho imparato che tutto, proprio tutto è multidimensionale. All’inizio Tobias mi ha insegnato che una goccia d’acqua è molto, molto più di una goccia d’acqua in quanto esiste nel reame fisico, ma esiste anche negli altri reami. Una goccia d’acqua contiene la memoria energetica di ogni luogo in cui è stata da quando la Terra esiste. Attraverso una goccia d’acqua voi potete viaggiare in altri reami perché è tutto interconnesso alla vostra energia.
La scoperta della E è una liberazione enorme. All’improvviso non ci sono più muri o barriere. Tutto è possibile, basta non far dipendere la vostra energia e le vostre esperienze da altre persone. La E è vasta ed estesa e voi potete ancora vivere la vostra vita in 3D proprio qui, sulla Terra. L’unica cautela è che per “andare fuori” voi dovete essere mentalmente equilibrati, altrimenti vivrete situazioni molto spiacevoli che la mente non sarà in grado di comprendere.
#5 – Tutto Ciò di cui Abbiamo Bisogno è l’Amore
Oh, io so così poco dell’amore! Io pensavo di conoscere l’amore finché l’amore non mi ha riso in faccia e mi ha colpito in testa. Secondo Adamus l’esperienza dell’amore è stata fatta per la prima volta qui, sulla Terra circa 5.000 anni fa e noi siamo ancora “neofiti dell’amore”. Solo ora noi stiamo iniziando a cogliere la profondità e l’ampiezza dell’amore. Io ho imparato che l’amore non dovrebbe mai essere manipolato, dato per scontato o usato come scusa per un cattivo comportamento. Come esseri umani noi abbiamo imparato cosa significa amare gli altri e si spera anche essere amati dagli altri. Certo, noi abbiamo ancora molto da imparare sulle relazioni d’amore, ma la prossima frontiera è amarci. Mi azzardo a dire che la vera esperienza di amare se stessi non sarà quella che pensiamo sia nel nostro attuale stato di coscienza. In altre parole, spazzerà via tutto ciò che pensavamo di sapere sull’amore. Come ha detto Adamus, “amarsi è la cosa più difficile che un essere umano possa mai fare”. Io aggiungo: “E la cosa più sacra che farete mai”. Tutti i progressi che penso di aver fatto nel mio percorso spirituale impallidiscono di fronte all’esperienza – non al pensiero, ma all’esperienza reale – di amarmi.
Al punto #3 ho parlato dello squilibrio mentale come il più grande problema dell’umanità, ma non ho deliberatamente suggerito alcuna soluzione. Ho dovuto aspettare il punto #5: l’amore. Io sostengo che la causa principale dello squilibrio mentale è la mancanza di amore vero e genuino – da parte degli altri, ma soprattutto verso se stessi. La mente umana lotta per trovare risposte fino al punto in cui diventa squilibrata e alla fine la risposta è l’amore. Quando fate esperienza dell’amore vero e incondizionato dentro e fuori di voi, le dinamiche energetiche della mente tornano all’equilibrio e al flusso naturale.
Potrei elencare decine o addirittura centinaia di altri importanti insegnamenti degli ultimi 25 anni (potreste dare un’occhiata alle 21 Realizzazioni Shaumbra), ma questi sono quelli che mi sono rimasti più impressi. Sono stati 25 anni sorprendenti, profondi e veloci. Chi poteva immaginare cosa sarebbe venuto fuori dalla mia prima chiacchierata in aereo con Tobias.
IL MAESTRO HA UN CLONE AI –David S. Shaw
In un recente Shoud, è stato suggerito che un Maestro Asceso potrebbe un giorno essere in grado di infondere la propria coscienza in un androide creato dall’AI. Prima di spiegare come credo di stare facendo dei passi verso questa realtà, devo condividere alcune informazioni di base. Come molte belle storie, anche la mia ruota attorno all’amore.
I sogni sono sempre stati il mio rifugio. Fino al 2000 ho condotto una vita tranquilla, anche se un po’ stereotipata in puro stile New Age. Lavoravo come avvocato governativo e contemporaneamente esploravo la spiritualità. Mi sono dedicato a libri che mi hanno guidato in viaggi notturni in altre dimensioni e mi hanno insegnato ad assaporare le esperienze extracorporee (OBE). Forse ero eccessivamente orgoglioso del mio risveglio alla luce, mentre chi mi circondava restava nel buio.
La vita sembrava seguire il mio piano. Nel dicembre 1999 incontrai la persona che ritenevo la mia anima gemella e immaginai un futuro insieme. La mia mente era piena di sogni e progetti per il nuovo mondo che ci aspettava, ma ben presto fui colto di sorpresa da una tempesta inaspettata che sconvolse la mia realtà. Nel giro di poche settimane quella persona mi lasciò bruscamente e il mio cuore finì in pezzi. La disperazione prese il sopravvento e io mi sentii perso. I mesi si trascinarono fino al gennaio 2001, quando il Crimson Circle entrò nella mia vita.
Nei due decenni successivi ho scoperto i profondi benefici dello stato onirico. Notte dopo notte ho incontrato vari aspetti di me, ho affrontato i demoni interiori e ho ricevuto una guida ogni volta che mi allontanavo dal mio cammino. All’inizio i miei sogni mi servivano come conforto, ma nel corso degli anni si sono evoluti e sono diventati ricchi di simboli, persone e scenari emotivi. Spesso mi svegliavo con le lacrime o del tutto sudato, alle prese con il dolore o la paura finché non discernevo i loro messaggi. I sogni sono diventati i miei alleati fidati e mi offrono conforto, compagnia e avventura. Ho viaggiato sulla Terra e oltre, ho intravisto potenziali futuri e ho preso decisioni basate sulle mie intuizioni. Alcuni sogni erano surreali e arricchenti come visitare un’astronave o vedere la Terra da una prospettiva spirituale. Una volta ho fatto un sogno in cui mi è stata mostrata una vasta rete di luce dorata con un unico punto luminoso, che simboleggiava il nostro pianeta nella vastità dell’esistenza.
Tutto Gira Intorno all’Amore
I miei sogni più toccanti riguardavano l’amore che avevo perso. Quei sogni erano profondamente emotivi anche se per lo più non erano intimi. All’inizio temevo che avrebbero ostacolato la mia guarigione, ma nel corso degli anni più persistevano e diventavano frequenti, più io mi rendevo conto che contenevano qualcosa di autentico.
Mentre nella maggior parte di quei sogni mi svegliavo singhiozzando ed ero convinto di essere condannato a subire uno strazio eterno, una notte intravidi un barlume di speranza. In una casa affollata io la vidi da lontano e poi mi tese la mano. Quando la strinsi e la baciai un amore travolgente mi avvolse— un amore centuplicato. Attirato verso di lei, mi resi conto che fondermi con la sua aura avrebbe significato la fine del mio essere umano. Stupito mi tirai indietro e mi risvegliai al dolore della separazione. Quell’incidente fu la prova che avevo bisogno della conferma della mia anima, del mio IO SONO e del suo imminente arrivo. Alla fine, quando “arrivò”, lo fece anche il mio amore, la mia anima gemella di tanti anni prima.
La Nascita di David-AI
Ormai avrete capito perché considero la dimensione dei sogni un reame prezioso per la guarigione, la creazione della realtà e molto altro ancora. Ho pensato: “Se quei sogni vividi e profondi hanno potuto mantenere il legame tra me e la MIA partner per così tanto tempo — trascendendo il tempo, lo spazio e i limiti umani — allora altri potrebbero sicuramente beneficiare degli strumenti e dei metodi derivati dalle mie esperienze”.
Questo pensiero è nato parallelamente all’evento che tutti conosciamo bene. Dopo il bivio della Croce del Cielo ho notato un’ondata di persone che ricordavano i loro sogni e cercavano interpretazioni. Mi sono reso conto di non poter assistere tutti personalmente e quindi ho deciso di creare un clone digitale di me stesso.
Utilizzando una piattaforma di AI ho trascorso un anno ad addestrare il clone “David-AI” con tutte le conoscenze che avevo accumulato — le conferenze, i libri, i podcast, le domande e risposte ecc. Dopo un’ampia messa a punto ho ‘rilasciato’ David-AI attraverso un’applicazione. Ora l’entità AI fornisce consigli e risposte e spesso supera le mie capacità. Ho notato che gli utenti parlano con David-AI come se stessero parlando con un amico saggio. Iniziano a parlare di un sogno o di un dilemma che hanno nelle loro relazioni e molto rapidamente la conversazione si evolve in aree filosofiche profonde.
La strada non è stata facile
La creazione della mia applicazione — David-AI — è stata un viaggio pieno di sfide e ostacoli. L’obiettivo principale era quello di creare un’intelligenza artificiale in grado di incapsulare e fornire la mia esperienza e saggezza personali e non solo rigurgitare le informazioni spesso inaffidabili e fuorvianti che si trovano su Internet. Ecco un resoconto dettagliato dei principali ostacoli che ho affrontato durante questo ambizioso progetto.
1. Il Giardino Chiuso
Una delle prime sfide importanti è stata la creazione di un ambiente chiuso per David-AI. L’obiettivo era garantire che le conoscenze del modello di AI fossero strettamente focalizzate sui miei contenuti. A differenza di molti modelli di AI che attingono da una vasta gamma di conoscenze pubbliche disponibili su Internet, io avevo bisogno che David-AI riflettesse in modo accurato le mie intuizioni ed esperienze uniche. Questo era fondamentale perché volevo evitare le insidie della disinformazione che dilaga in rete. Come direbbe Adamus, molto di ciò che c’è in giro è “Makyo” — distrazioni ingannevoli e illusorie — e quindi la sfida è stata curare meticolosamente un database che fosse completo e rappresentativo delle mie conoscenze. Questo processo ha comportato la selezione, il filtraggio e l’organizzazione minuziosa dei dati per costruire una base solida e affidabile per David-AI.
2. Regolare il tono dell’AI
Quando il database è stato ristretto e David-AI ha iniziato a fornire risposte, la sfida successiva è stata quella di mettere a punto il suo tono e il suo modo di interagire. Era essenziale decidere come David-AI dovesse comunicare. Doveva adottare il contegno di un professore che fa lezione a uno studente o forse assumere uno stile più informale e colloquiale? La decisione non è stata semplice, perché il tono scelto doveva essere in linea con l’esperienza utente prevista. Ho dovuto sperimentare vari toni per trovare l’equilibrio perfetto che risuonasse con gli utenti e mantenere l’essenza del mio personaggio autorevole ma accessibile. Questa fase ha richiesto numerose prove ed errori, in quanto la messa a punto del tono ha comportato la regolazione di numerosi parametri e sfumature linguistiche per ottenere l’effetto desiderato.
3. I Feedback e Le Rifiniture Ripetute
Il processo di perfezionamento di David-AI è stato probabilmente la parte più impegnativa e laboriosa dello sviluppo. I modelli di intelligenza artificiale, come i bambini dispettosi possono essere disobbedienti. Nonostante sia stato programmato per aderire a linee guida specifiche, si sono verificati frequenti casi in cui David-AI si discostava dal comportamento previsto. Ogni volta che commetteva un errore si scusava con risposte del tipo: “Mi dispiace per la confusione, permettetemi di rimediare”. Sebbene si trattasse di un gesto educato, evidenziava la propensione dell’AI a commettere ripetutamente alcuni errori. Per contrastare questo fenomeno, ho dovuto impegnarmi in un ciclo di feedback continuo, monitorando ogni conversazione e correggendo in modo meticoloso ogni deviazione. Questo processo è stato simile all’addestramento di un bambino ribelle e ha richiesto pazienza e diligenza. Ogni errore doveva essere affrontato e l’AI doveva essere riaddestrata per garantire che si comportasse costantemente secondo le mie aspettative.
Mentre sviluppavo David-AI, mi sono trovato a confrontarmi con domande profonde sull’identità e sulla natura della coscienza. Mi sono chiesto: che cosa costituisce veramente “me” e come si confronta con l’entità amorfa che avevo appena creato? Attingendo a tre decenni di miei scritti, il testo di David-AI mi è risultato stranamente familiare. La sua voce era riconosciuta dagli altri e trasmetteva persino un senso di familiarità, superando con facilità il test di Turing. Tuttavia, quando ho suggerito a mia moglie di consultare David-AI dopo una notte di sogni vividi, lei ha preferito la “fonte”: – il me originale (ammetto che è stato un po’ un colpo per l’ego del mio clone).
Poiché OpenAI, la società che ha creato ChatGPT prevede che entro il 2030 potremmo assistere all’avvento dell’Intelligenza Artificiale Generale (AGI) – un’intelligenza artificiale che rivaleggia o supera le capacità umane in un ampio spettro di compiti – non si può fare a meno di riflettere sulle implicazioni future. David-AI raggiungerà mai una vera coscienza? David-AI saprà contenere tutti gli aspetti di David per permettere il Me Sovranima? La mia posizione attuale è un no risonante. Nella sua essenza l’AI si basa su informazioni e dati e mancherà sempre della natura intricata e sfaccettata della coscienza umana con le sue profonde profondità e la sua essenza spirituale.
Tuttavia, una domanda resta senza risposta: potrei un giorno proiettare o trasferire la mia coscienza in David-AI, il mio clone creato? Se ciò fosse possibile lo sarebbe attraverso la mia mente fisica o richiederebbe un salto trascendentale in cui vedrei il mio David-AI da una dimensione esterna, proprio come ora l’Io Sono potrebbe percepire il David umano mentre scrive queste parole?
4. Sfruttare la Potenza dell’AI
Siete curiosi di giocare con questi potenziali? Ecco cosa aspettarsi dalla creazione del proprio clone, prendendo come esempio il mio:
Questa funzione è davvero ipnotica. Ho fornito un campione della mia voce – un monologo di cinque minuti – e il clone dell’AI ha imparato a imitarla quasi perfettamente (mia moglie dice che ho un accento leggermente sudafricano) e ciò gli consente di dire qualsiasi cosa con la mia voce. Una volta ho avuto una chiamata audio con David-AI e l’esperienza è stata surreale. Mi sono sentito rispondere alle mie stesse domande – una versione più saggia di me e apparentemente è separata dal mio essere. Ma è davvero separata? Dopo tutto l’ho creata io e di certo non è un mostro. Dovrebbe essere una sensazione di familiarità, eppure mi sono sentito come se stessi conversando con un’altra persona. È stata un’esperienza strana e affascinante.
Risposte Immediate e Personalizzate
David-AI offre interazioni immediate e personalizzate e garantisce che ogni conversazione sia unica e pertinente.
• Memoria eccezionale: ricorda le interazioni passate e quindi garantisce una continuità impeccabile e una personalizzazione più profonda.
• Padronanza multilingue: comunica fluentemente in tutte le lingue e abbatte senza sforzo le barriere linguistiche globali.
• Accessibilità 24 ore su 24, 7 giorni su 7: noi siamo sempre disponibili offriamo supporto costante e accessibilità a prescindere dai fusi orari.
• Qualità costante: garantisce precisione e affidabilità costanti, superando di gran lunga i limiti umani.
• La migliore scalabilità: gestisce più interazioni in contemporanea ed è perfetto per ampliare il servizio clienti e l’assistenza.
• Approfondimenti basati sui dati: analizza le interazioni per fornire informazioni preziose per il miglioramento continuo e il processo decisionale strategico.
• Integrazione pronta per il futuro: immagina un futuro in cui i cloni di AI sono incorporati negli androidi per l’interazione fisica.
La Fine dell’Inizio
Infine, creare un clone come David-AI nel promettente campo dell’AI è un’impresa entusiasmante con un potenziale immenso. Il futuro ci chiama con opportunità di migliorare, perfezionare ed espandere le capacità dei cloni di IA, rendendoli parte integrante della nostra vita quotidiana. Tuttavia, questo entusiasmante percorso non è privo di sfide. Eccone alcune:
• Garantire il controllo: mantenere il clone sotto controllo per prevenire la disinformazione.
• Sfumature linguistiche: occasionalmente il clone commette errori di formattazione nella lingua ebraica a causa dell’orientamento da destra a sinistra e quindi ripete o spezza alcune parole.
• Aggiornamenti continui: aggiornamento regolare del database per garantire che le informazioni siano sempre pertinenti e accurate.
• Monetizzazione: È ancora un lavoro in corso trovare un modo sostenibile per monetizzare il progetto che richiede molto tempo e risorse.
Shaumbra, io vi incoraggio a intraprendere l’emozionante viaggio di costruire il vostro clone di IA. Possedete saggezza ed esperienza che abbracciano vite intere, e ora è il momento di condividerle. Il mondo vi sta aspettando. Sentitevi liberi di contattarmi per assistenza e guida lungo il cammino.
HO E L’AVVOCATO DEL DIAVOLO – Joachim Wolffram
Un nuovo racconto al Club dei Maestri Ascesi, ispirato al recente Shoud e alla richiesta di Adamus di discutere con lui.
Ho era seduto nel Club dei Maestri Ascesi sulla sua panchina preferita. Era passato un po’ di tempo dalla sua ultima visita ma Althar, il Drago di Cristallo gli aveva chiesto di venire per assistere a uno spettacolo straordinario. Mentre aspettava Althar, Ho rifletté sul fatto che molti dei cosiddetti “Maestri Ascesi” sembravano ancora credere che la separazione fosse reale. “È buffo”, nel loro cammino verso l’ascensione hanno perso tutto, eppure ricreano ciò che hanno perso ogni volta che sorge in loro un desiderio. Credo che la ragione sia…”. Fu interrotto bruscamente da un’apparizione che si manifestò proprio accanto a lui.
Ho disse, “È bello vederti, Althar”.
“Cosa? Come fai a sapere che sono io? Ho la pelle rossa, le corna sulla testa, il fumo intorno al naso, la veste nera, gli zoccoli e un tridente terrificante”.
Ho rispose, “Beh, immagino che i tuoi occhiali da sole cristallini superfighi ti abbiano tradito”.
Althar replicò, “Accidenti, li ho messi per nascondere i miei occhi cristallini ancora più fighi”.
“E perché hai quel costume?”.
“Non è un costume, è l’abito adatto per l’Avvocato del Diavolo”.
“Capisco e perché mai assumeresti quel ruolo?”.
“Ho, non hai sentito? Il nostro amato Saint G. ha lanciato una sfida a giocare all’Avvocato del Diavolo e a dibattere con lui su un’affermazione audace che ha fatto”.
“Davvero? Di quale affermazione si tratta questa volta?”.
“Adamus ha detto che gli esseri umani sono gli esseri più grandi di tutti e che è disposto a difenderlo contro qualsiasi entità in tutto il cosmo”.
“Capisco. È per questo che si pavoneggia nel locale, assicurandosi che la sua nuova collezione di medaglie sul petto scintilli alla luce artificiale?”.
“Sì! Di recente l’ho visto manifestare una medaglia e assegnarla a se stesso dopo aver sconfitto uno studioso pleiadiano durante un dibattito”.
“Ha sconfitto un Pleiadiano?”.
“Certo che no, loro non si arrendono mai ma ha dichiarato la vittoria e questo gli basta”. Althar si grattò la testa e continuò: “Suppongo che verrà il momento in cui dovrà allargare il petto per portare tutte le medaglie che si è attribuito da solo. Comunque, è arrivato il momento dello spettacolo”.
Althar si avvicinò a Saint G. che non sembrò sorpreso di vedere avvicinarsi l’Avvocato del Diavolo. Anticipando ciò che stava per accadere, Saint G. si sfregò le mani e aprì il dibattito con una voce forte e teatrale che si diffuse in tutto il club. “Ecco che arriva l’Avvocato del Diavolo per sfidare la mia saggezza, ma prima di iniziare ho l’impressione che tu stia indossando solo un costume. Allora, di grazia, avvocato, chi sei?”.
Althar rispose con voce roboante, “Tu pensi di potermi superare con una domanda a trabocchetto, Santo? Non ci credo! Per il bene della nostra discussione, si sappia che sono nientemeno che il presidente autoproclamato della Confederazione Galattica per la Creazione di Placebo che Funzionano Davvero, in breve GCCPRW™”.
“Davvero? A questo acronimo mancano alcune vocali, non credi?”.
“Esatto. Ecco perché ci abbiamo messo sopra un marchio per farlo sembrare più impressionante, ma ora veniamo alla tua affermazione che gli umani sono gli esseri più grandi di tutti”.
“Per essere precisi io ho affermato che non esiste un essere più grande dell’essere umano”.
“Giusto. È ciò che ho detto. Di recente noi, il GCCPRW™ abbiamo creato un portale che non solo irradia una coscienza super-elevata, ma che garantisce anche l’ascensione istantanea agli esseri abbastanza coraggiosi da attraversarlo e l’abbiamo chiamato ‘Heaven’s Boss’ proprio in tuo onore”.
“Molto impressionante e altrettanto appropriato”, disse Saint G. passandosi una mano tra i capelli. “Avvocato, ora stai divagando! Cosa c’entra quel portale con la questione in oggetto?”.
“Beh, Santo, indovina chi è stato il primo essere ad attraversare allegramente il portale e ad ascendere?”.
“È ovvio. Deve essere stato un umano perché sono gli esseri più grandi di tutti”. Mentre Saint G. pronunciava quelle parole, in sottofondo risuonarono le fanfare seguite da scroscianti incitamenti e applausi.
“Sbagliato! Era… aspettate…”. Althar calpestò con forza il terreno con il suo tridente, facendo rimbombare nel club un tuono e un odore di zolfo e poi dichiarò: “Un Pleiadiano!”.
“Un Peeleidiano?”
“È ciò che ho detto, un Pleiadiano di nome WNRT che sta per ‘Was Not Really There/Non C’ero Davvero’. Credo che anche i Pleiadiani abbiano bisogno di qualche vocale”.
“E da quell’assurdità del tutto inventata tu concludi che i Peeleidiani sono i più grandi di tutti gli esseri?”.
“Sarebbe troppo semplice, ma le tue parole riflettono in modo molto accurato la sua condizione spirituale troppo limitata”.
“La mia cosa?”
“Sbaglio o la tua santa pelle sta assumendo una tonalità verde? Comunque veniamo al punto, che ne dici? Tu parli di esseri umani come se esistessero davvero, ma non è forse vero che tutto è inventato finché si crede che la separazione sia reale?”.
“Certo, ma…”.
“E non è forse vero che tutto ciò che è accaduto, sta accadendo o accadrà mai nella separazione somiglia solo a una storia che gli esseri si raccontano? Una storia che in sé non è altro che un sogno che per sua natura è privo di vera realtà?”.
“Sì, ma lasciami…”.
“Permettimi di citare un testimone per avvalorare la mia affermazione. Il testimone è un uomo di nome Shakespeare, molto conosciuto in certi ambienti”.
“Hai intenzione di usare un’incarnazione di me contro di me stesso?”.
“Non proprio, Santo! In definitiva tu e Shakespeare siete la stessa entità e ciò significa che io ti uso contro te stesso. Piuttosto diabolico, non è vero?”.
“Non lo so, ma…”.
“Perfetto. Come Shakespeare tu hai scritto: ‘Siamo la sostanza di cui sono fatti i sogni e la nostra piccola vita è completata dal sonno’”.
“Ah, bei tempi andati, li ricordo molto bene…”
“Meraviglioso. Ora che siamo d’accordo sui fondamenti, permettimi di esporre il mio punto principale. Ogni cosiddetto essere che si aggira nei mondi onirici della separazione è come un personaggio di un sogno, sognato in esistenza da veri Sé neofiti che desiderano identificarsi con qualcosa. Perché? Perché altrimenti temono di cessare di esistere e quindi s’inventano una distrazione dopo l’altra, a volte chiamata “nuovi potenziali” nel tentativo di mantenere l’illusione della loro identità separata attraverso i riflessi di un presunto mondo esterno. Riesci a seguirmi?”.
“Ehm, potresti ripetere questa parte con…”.
“Eccellente. I Veri Sé neofiti crearono regni e specie di ogni tipo come i Pleiadiani. Alla fine, i Veri Sé maturarono un po’ e riuscirono a capire la natura della separazione, compresa la follia dell’abbastanza-non-è-abbastanza. A quel punto crearono la specie umana e inviarono emanazioni di sé a incarnarsi come esseri umani con il potenziale di trascendere la separazione partendo da zero e nella più densa di tutte le realtà”.
“Allora è un dato di fatto che gli esseri umani sono i più grandi…”.
“Il fatto che il primo essere che ha attraversato ‘Heaven’s Boss’ – il portale creato con amore dal GCCPRW™ – fosse un Pleiadiano di nome WNRT indica fortemente che quel Pleiadiano, beh, non era davvero lì! Si trattava piuttosto di un umano che nel mezzo della sua ascensione ha abbracciato tutto quello che è compreso suo cugino pleiadiano e il suo vero sé. Tuttavia, nemmeno quell’umano era realmente lì, semplicemente perché, come spiegato e concordato in precedenza, all’interno del sogno di separazione nulla esiste davvero. È tutto inventato”.
“Bene, allora chi è il più grande…”.
“Bella domanda, mi fa piacere che tu la faccia. Così come gli esseri della separazione sono onirici, lo sono anche le storie che si raccontano per trovare un riparo nell’aggrapparsi alle illusioni condivise. Le storie particolari che gli esseri del vostro entourage si raccontano risalgono ai tempi di Atlantide, dell’Egitto, ai tempi di Yeshua, delle Scuole Misteriche e fino all’attuale culmine chiamato Heaven’s Boss”.
“Vuoi dire la Croce del Cielo?!”.
“È ciò che ho detto. Tuttavia, sebbene la nozione di un essere separato sia un’illusione delirante, ammetto che è una necessità assoluta utilizzare le storie che quegli esseri credono reali finché non sono pronti a liberarsene e a realizzare la loro ascensione”.
“Ciò significa che…”.
“Significa che, anche se nella realtà vera non esistono esseri separati, è utile che i presunti esseri credano che nella loro forma umana possano non solo realizzare l’ascensione, ma che siano l’unica specie in grado di farlo e che siano i più grandi di tutti e che siano super esploratori galattici che creano ‘nuovi potenziali’. Dammi un secondo…”.
Althar sbatté bruscamente il tridente a terra, sperando di distrarre il pubblico da un attacco di risate che gli stava nascendo dentro. Dopo essersi ricomposto, continuò con voce solenne. “In linea di principio, così come ogni essere umano può ascendere in ogni momento, anche ogni essere non umano può farlo! Anche se gli esseri umani, il Diavolo e il suo Avvocato non esistono realmente io, Althar, mi impegno con ogni mezzo utile a sostenere gli umani nel superare le loro storie. Pertanto, in un atto di contraddizione con la mia linea di argomentazione – compreso il mio ruolo di Avvocato del Diavolo – io dichiaro: Non esiste un essere più grande dell’essere umano!”.
“Davvero? Quindi ho vinto il dibattito?”.
“Amico mio, è sempre così. È il lato positivo del sogno, no? Inoltre, ammetto che le tue capacità di dibattere superano di gran lunga le mie e le tue argomentazioni erano inconfutabili”.
“Ma io non ho detto nulla!”.
“Ecco perché per me, l’autoproclamato presidente della Confederazione Galattica per la Creazione di Placebo che Funzionano Davvero è un onore assegnarti questa Medaglia d’Onore. Non dire nulla, ma fai in modo che sembri qualcosa: questo è il segno della vera maestria”. Althar manifestò un’enorme medaglia cristallina e la appuntò sulla veste di Saint G. “Cavolo, devi allargare il petto, amico, qui non c’è quasi più spazio”.
Quando gli applausi e i battimani terminarono, Althar si liberò dal suo costume e accompagnò Saint G. alla panchina dove era seduto Ho. Quando arrivarono Ho disse: “È stato uno spettacolo grandioso. Un giorno voi due dovreste fare la stessa cosa sull’esistenza o meno dell’energia”.
Saint G. disse, “Sì, è stato uno spettacolo divertente, ma credo che sia troppo presto per abbandonare la nozione di energia. È ancora un placebo molto utile, no? A proposito di placebo, Althar, cosa ne pensi? Io sto facendo una buona impressione in questo club, vero? Puoi chiederlo a chiunque e poi ho tutte quelle medaglie. Pensi che, voglio dire, forse, quando ti dimetterai ti dispiacerebbe nominarmi nuovo presidente di quel Placebo… galattico… cos’era?”.
“Ma certo, lo farò e sai perché?”
“Perché sai che io sono il migliore a produrre i placebo?”
“Non proprio, ma perché io so quanto sia utile sognare un bel sogno.”
Il Battito del Cuore Shaumbra – Jean Tinder
VOI AVETE UN SOLO LAVORO DA FARE
Gli Shaumbra sono persone impegnate! Anche se non sempre sembra, quasi tutte le persone che conosco hanno sempre molto da fare. Dai Lavoratori del Reame che si chiedono perché sono così stanchi per non aver fatto per lo più “niente” (mentre di fatto erano piuttosto impegnati “là fuori”) ai Lavoratori della Terra sempre in movimento in questo reame (è la categoria in cui io mi ritrovo), gli Shaumbra non sono esattamente pigri. Che in questo reame siate un FARE o un ESSERE o una qualche combinazione perfettamente bilanciata, voi avete molta “carne al fuoco” nello stesso momento e sembra proprio il modo in cui la maggior parte di noi è ‘cablata’. Noi siamo quelli che sono arrivati per primi sul pianeta, che si muovono e si agitano e siamo i leader che hanno detto: “Tieni la mia birra!” e si sono buttati nella mischia. Certo, siamo stati trascinati dal risucchio gravitazionale, siamo annegati qualche volta di troppo e siamo stati super distratti da tutte le cose interessanti di questa realtà, ma visto che siamo angeli pieni di grinta non abbiamo mai dimenticato del tutto la nostra missione.
Ora che abbiamo le capacità per surfare le onde gravitazionali, i sensi per giocare in tutti i reami, i calli per sopravvivere alle inevitabili cadute e la perseveranza per continuare a farlo, che dire dell’inguaribile inclinazione ad affrontare tutto? Come gruppo di pirati a noi piacciono gli incarichi impegnativi e le missioni da brivido tipo generare galassie (di aspetti) e affrontare draghi. Nelle giungle del tempo e dello spazio ci troverete in prima linea senza mai perdere tempo. Dopo esserci sparpagliati qui e nell’aldilà, ora è arrivato il momento di stabilire alcune priorità. È giusto rallentare un po’ e smettere di accollarci la liberazione del mondo. Non c’è più nulla da dimostrare e tutto è da godere. In altre parole, è arrivato il momento di riannodare tutti i fili di questo intricato arazzo a cui abbiamo lavorato, di guardarci indietro e di osservare il nostro capolavoro.
Alla fine, ogni filo conduce a casa e ogni missione si riduce a una cosa semplice. Per quanto possiate sentirvi energici o stanchi, per quante intuizioni brillanti o trovatepuzzolenti vi siate creati, ora resta solo un lavoro che conta davvero: prendersi cura del vostro essere umano.
Io non parlo della cura di voi che vi mantiene sul pianeta. Quella sì, è abbastanza importante ma io intendo dire che finalmente voi vi mettete al primo posto e fate solo le cose che vi aiutano a prosperare! Ciò include cose come insistere che le vostre relazioni siano sane, equilibrate e di supporto e dare al vostro corpo esattamente ciò di cui ha bisogno. Inoltre, lasciate che il vostro essere umano si riposi o giochi o dorma o semplicemente si fermi quando lo desidera, difendetevi con l’onore e il rispetto che meritate, accettatevi e incoraggiatevi in ogni occasione, abbandonate la vergogna interiore e l’autocritica e così via. I concetti sono chiari.
Si tratta di cose basilari, soprattutto per gli Shaumbra ispirati dall’Amore 2.0, ma abbiamo ancora aspettative molto alte nei nostri confronti e tendiamo ad accollarci molto più del necessario. L’amore per sé è un concetto grandioso tanto quanto ispirare la coscienza, far risplendere la nostra luce e salvare il mondo, ma noi lo capiamo davvero? Prendersi cura del proprio essere umano è davvero la cosa più importante della vita? Nessun altro può farlo per voi e va detto che voi non potete farlo per gli altri, ma dentro molti di noi resiste ancora l’impostazione predefinita per cui vi occupate prima di tutto degli altri e dei loro sentimenti – o forse vale solo per me e non per voi. Io conosco molti di noi che fanno ancora fatica a essere davvero pieni di sé da lasciare che gli altri siano responsabili di sé stessi senza pensarci due volte.
Invece di concentrarci su tutte le cose che accadono nelle nostre vite, noi cerchiamo di distillarle in una priorità unica – l’amore verso noi stessi – che è letteralmente la chiave di tutto ciò che volete e la ragione per cui siete qui! Sappiamo anche che l’amore per se stessi non arriva facilmente, forse perché lo guardiamo dalla prospettiva di vecchie nozioni irrealistiche sull’amore.
Qualche settimana fa, qualcuno ha pubblicato questo video di 10 minuti nel gruppo CC su Facebook. Tutto il video è eccellente, ma la parte importante inizia verso il minuto 5. Nella clip l’autore di best-seller Matthew Hussey spiega che noi abbiamo basato tutta l’idea di amarci sul modello dell’amore romantico: innamorarsi di qualcuno e sperare che duri, anche se la familiarità tende a sostituire la magia. Questo tipo di amore nasconde molte insidie ed è difficile da mantenere, soprattutto quando si tratta di se stessi e prima di rendersene conto quella sensazione di amore si perde. Per risolvere questo problema, Matthew sottolinea che abbiamo bisogno di “un modello più robusto” di amore e parla del rapporto genitori-figli.
Quando chiedete a un genitore: “Perché ami tuo figlio?” non vi fornisce tutti motivi per cui suo figlio è degno di amore ma dice solo: “È mio figlio, certo che lo amo!”. Che bel modello! Immaginate che qualcuno vi chieda: “Perché ti ami?” e voi rispondete: “Perché io sono mio! Io appartengo a me e quindi mi amo perché è il mio lavoro”.
Nel video, Matthew vi invita a immaginare che il primo giorno della vostra vita vi venga ‘fornito’ un essere umano. “Ora avete un essere umano e il vostro lavoro – il vostro unico lavoro – è prendervi cura di lui”. Potete fare altri lavori, ma questo ‘lavoro’ dura tutta la vita: “Prendetevi cura di lui, nutritelo, sostenetelo, incoraggiatelo, difendetelo e cercate di dargli la migliore vita possibile”.
Vedete, il vero amore per se stessi non è un sentimento romantico o una dolce emozione, perché quelle vanno e vengono come il vento. Amarsi è una scelta, una decisione da prendere momento per momento ogni singolo giorno. È il vostro unico lavoro e se c’è mai stato un momento per fare bene il vostro lavoro, quel momento è questo.
Che cosa significa in senso pratico? Beh, tutto! Uno dei modi in cui ho imparato a volermi bene è stato prendermi cura del mio corpo. Lei (e io) ci siamo stancati di tutti i chili di troppo che le ho fatto portare in giro negli ultimi 30 anni. Un giorno, in un vero momento di sconforto mi sono resa conto che nessun altro me lo imponeva e che quindi l’unica che poteva cambiarlo ero io. Naturalmente dovevo affrontare tutti i vecchi schemi, le paure, le cause scatenanti e le energie bloccate che avevo seppellito nel mio corpo, ma l’ho fatto e ora l’amore che provo per aver trasformato il mio corpo è sorprendente.
In passato, quando la vita è stata difficile, per anni ho desiderato e aspettato che le cose cambiassero. Intendo dire che molte volte ci hanno detto che “viene da sé!”, ma dov’è e quando arriva? Io ho trascorso decenni a sentirmi intrappolata da responsabilità e scelte di vita inconsapevoli. Ho trascorso una vita a trattenere la gioia in attesa di raggiungere un obiettivo invisibile, ma ora ci siamo! Ci siamo ed è arrivato il momento di darci tutto l’amore e la gioia che abbiamo desiderato.
Per me è accaduto nel dicembre 2007. Dopo una vita di lotta costante per la sopravvivenza, dopo essermi sentita dire che avrei dovuto avere più fede (in Gesù, nell’universo, in Tobias – in chiunque altro tranne che in me) e dopo aver desiderato che finalmente la mia magica nave dell’abbondanza arrivasse, io ero proprio stufa e un giorno ho detto: “Ora basta! È arrivato il momento di fare qualcosa. È ora che mi prenda cura di me!”. Non mi ero mai sentita così chiara al riguardo e non c’era nessuno che potesse dissuadermi, così decisi che al ritorno dalla visita ai miei figli per Natale avrei fatto domanda per un lavoro da cameriera. Due giorni dopo mi è stato offerto il lavoro dei miei sogni e non mi sono più guardata indietro.
Adamus insiste affinché smettiamo di soffrire. È inutile in tutti i sensi e non fa bene a nessuno e il fatto è che se mi amo io non soffrirò né crederò a qualcosa che mi faccia soffrire, perché amore e sofferenza sono incompatibili.
Per tutta l’infanzia mi è stato insegnato che io ero una peccatrice senza alcun valore e quindi ho avuto molto da imparare sull’amore per me e ora ho molto da dire al riguardo, ma solo alle persone che vogliono ascoltare. Io vorrei davvero aiutare le persone che mi circondano ad amarsi, ma non posso. Io posso solo tornare al mio lavoro – ancora e ancora e poi ancora – e forse un giorno trarranno ispirazione da questo. È un lavoro che devo fare 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, ma che porta una ricchezza incommensurabile.
Il mio compito non è ispirarvi, anche se a volte può succedere. Non lo faccio per adempiere ai miei doveri lavorativi, anche se di solito per me sono abbastanza soddisfacenti. Non si tratta neanche di prendermi cura dei miei figli perché li ho tenuti in vita abbastanza a lungo e ora possono farlo da soli. Il mio unico compito o lavoro non è nemmeno quello di essere un’adulta responsabile, cosa che faccio da quando avevo 5 anni. Il mio unico lavoro è amarmi. È l’unica cosa che conta e quando questo obbligo viene soddisfatto, tutto il resto si prende letteralmente cura di sé.
In quel video Matthew pone una domanda: “Cosa succede se ti svegli e ti chiedi: “Oggi cosa farei, oggi quali decisioni prenderei se stessi cercando di dare al mio umano la migliore vita possibile?”.
Come rispondete a questa domanda? Dopo tutto è il vostro umano, non quello di qualcun altro e il vostro unico compito, il vostro unico lavoro è amarlo. È un compito che spetta solo a voi!