CarO maEstrO… – Compilata da Carolina Oquendo
NOn È un cosa MENTALe. si tratta di arrendersi.
D – Caro Maestro, di recente mi sono reso conto che in profondità dentro di me c’è ancora una forte mancanza di fiducia mentre in superficie io so (e te l’ho sentito dire) che la base affinché l’energia mi serva è proprio fidarmi di me. In profondità dentro di me io credo ancora che verrò tradito – dal mio corpo, dalla società e da questo mondo molto duro – in pratica dalla mia stessa energia. Come posso lasciarmi alle spalle quella paura?
Io faccio fatica a insegnare la fiducia. Certo, posso descriverla a parole e possiamo fare alcune Merabh della fiducia e tutto il resto, ma se tu non ti fidi di te – tu non ti fidi di te e basta.
Se ti fidi di te, nella tua vita molte cose non dovranno accadere. Se ti fidi di te in modo appassionato e assoluto e dici “Nella mia vita non mi resta altro” e poi ti fidi di te, questo fatto modificherà l’esperienza.
in un certo senso si tratta di arrendersi. Per alcuni maestri la fiducia è stata del tipo, “Non mi è rimasto altro. La fiducia è tutto ciò che ho. Non posso neanche sforzarmi di avere fiducia e non posso indurmi a crederci, ma è tutto ciò che mi resta perché tutto il resto è sparito.” A proposito, quello è il momento in cui scopri la vera fiducia.
D – Mi sembra che suoni bene, ma potresti fornirmi qualche esempio pratico che può aiutarmi a capire la fiducia? Come posso superare questa mancanza di fiducia?
La mente ama che tutto sia in ordine e sistemato per bene e che le cose abbiano un senso perché tu credi che se hanno un senso tu sei al sicuro ma buon Dio, non è affatto così. Proprio no!
Non c’è alcuna sicurezza nel senso – il senso mentale – proprio no. Non l’hai ancora scoperto? C’è solo confusione, caos e girare in tondo seguendo il coniglio giù nel suo buco e poi c’è tanta frustrazione.
Ecco, respirala dentro di te.
Passa alla tua intuizione, alla tua gnost piuttosto che fidarti delle vecchie funzioni della mente e ciò può fare molta, moltissima paura. Serve un enorme salto nella fiducia per farlo perché in quel momento la mente cerca di trattenerti dicendoti, “No, tu devi essere logico.”
D – È come se procedessimo in circolo. La voce interna ha ancora paura di mollare e poi ci sono i dubbi sul fatto che dal fidarmi possa venire qualcosa di buono. Esiste un modo per bloccare tutto ciò?
Mentre superi la scatola tu incontri i dubbi – e ti ripeto che noi non stiamo costruendo scatole più grandi (…) noi le stiamo superando, stiamo uscendo dalla scatola – e ti avvicini al punto critico come faresti prima di uscire da un aeroplano, (…) o quando sei sul limite di una scogliera (…) quando dentro di te senti l’ansia e devi fare un respiro profondo e senti il dubbio che cerca di trattenerti, (…) quello è il momento in cui fai un respiro profondo e senti dentro di te la comunicazione, l’energia di ciò che è già presente dentro di te.
Invece se non ti senti al sicuro (…) tu continuerai a sentirti frustrato e a chiederti perché ci vuole così tanto (…) inoltre continuerai a chiederti quando ti fornirò la grande risposta che risolverà tutti i tuoi problemi.
Qui si tratta di sentirsi al sicuro in una realtà che non è sicura (…) e rendersi conto dei giochi a cui hai giocato per cercare di rendere sicura la realtà.
D – Hai parlato molto di creare uno spazio sicuro, ma questo pianeta mi fa sentire tutt’altro che al sicuro. Come posso sentirmi al sicuro in questo mondo che non lo è affatto?
In teoria si potrebbe dire che un Maestro è al sicuro dovunque si trovi. Beh, sembra una stronzata e lo è davvero perché un Maestro si rende conto che potrebbe non essere al sicuro, ma si rende conto che nella realtà estrema chiamata Terra ci sono molte cose non sicure.
No, questo non è un posto sicuro. Non è sicuro con tutti i mattoni della tua coscienza tenuti insieme dalla malta intesa come il senso di colpa e la vergogna, il disprezzo verso di te e il fatto che ti giudichi.
Tu prendi in considerazione in modo conscio il fatto di essere al sicuro e poi ti renderai conto che tu sei qui – un essere divino circondato da cose che in un certo senso non sono sicure – cose come il tuo corpo e la tua mente.
Mio caro amico, se invece tutti quei muri cadessero (…) e se oltre quei vecchi muri e mattoni della coscienza ci fosse la vera libertà dell’Io Sono anche in un mondo non sicuro ma che dentro di te smette di non essere sicuro.
La manifestazione del fatto di perdonarsi porta al sentirsi sicuri dentro di sé.
Nella maestria, la vera saggezza è proprio quel perdonarsi.
Quello è lo spazio sicuro che non è una piccola stanza in una grande casa e non è neppure un piccolo pensiero che puoi riprendere e cercare di ripeterti all’infinito. È una sensazione. È una realtà. È un sapere interiore.
In effetti si tratta di sintonizzarsi con la tua saggezza interiore – ecco che cos’è – e sintonizzarsi con “Io esisto.” Tutto qui e sintonizzarti (…) con la saggezza che tu sei divino e che tu esisti – quella è la saggezza di base, l’“Io esisto” – da cui provengono tutte le altre saggezze.
A quel punto non è neppure una cosa mentale (…). È qualcosa di inerente, è una fiducia innata. Ecco come la definisco – dentro di te tu sai di essere nel giusto perché tu sai che è giusto.
Estratti da:
Serie Maestri: Shoud 5
Serie Next: Shoud 9, Shoud 10
Serie e2012: Shoud 9
Serie Scoperta: Shoud 4, Shoud 7
Serie Merlin I Am: Shoud 9
Serie L’Arte del Benching: Shoud 3