con ADAMUS SAINT-GERMAIN, canalizzato da Geoffrey Hoppe
Presentato al Crimson Circle il 16 Dicembre 2023
IL MATERIALE DEL CRIMSON CIRCLE
Serie Illuminazione
https://www.crimsoncircle.com/Library/The-Channel-Library/The-Illumination-Series
Io Sono Quello che Sono, Adamus del Dominio Sovrano.
Ah! Facciamo un bel respiro profondo con l’apertura di questo Shoud (risate quando Adamus si riferisce a questo video). È tutto lì. Era tutto lì, sapete, tutto lo Shoud. Potremmo fermarci qui e prenderci il resto della giornata libera, fare festa e divertirci. Sapete, la vita è un po’ così. È tutto lì. È tutto scaricato. È tutto… (Adamus ridacchia) Vieni , Kerri!
KERRI: Ecco qualcosa per te (gli porge il caffè e la torta).
ADAMUS: Grazie mille… sembra delizioso. Cos’hai per me oggi?
KERRI: Questa è una torta al rum fatta da Vanessa.
ADAMUS: Sì.
KERRI: E il mio caffè fatto con Joanne e Marcus. L’abbiamo fatto tutti e tre insieme.
ADAMUS: Sono colpito e lusingato (qualche risatina). Grazie, grazie, grazie. Grazie, grazie. C’è un problema, però.
KERRI: Oh.
ADAMUS: Mi servono altre 12 tazze di caffè.
KERRI: Davvero, davvero?
ADAMUS: Sì. Ho invitato alcuni ospiti speciali…
KERRI: Li metterai sul tappeto?
ADAMUS: Oggi ho invitato alcuni ospiti speciali. Abbiamo in programma una giornata speciale e a loro il caffè piace quanto a me. Oggi ci sono Tobias e Kuthumi e poi Sart, FM, DocCe, Caroline e molti altri e sapete, io non voglio essere l’unico a bere, se capite cosa intendo.
KERRI: Perché potremmo fare un giro di shot.
ADAMUS: Sì. Li prenderanno, è vero (risate). Mettili in fila nell’altra stanza. Fatevi i vostri shot e poi falli entrare qui.
KERRI: Oh. Quindi cosa dovrei fare? Dimmi che…
ADAMUS: Gli shot, sono sicuro…
KERRI: Dici sul serio?
ADAMUS: … c’è il liquore St. Germain?
KERRI: Sì, signore, c’e.
ADAMUS: Dodici shot.
KERRI: Dodici shot! Arrivo!
ADAMUS: Sì. Bene.
KERRI: Li porto qui?
ADAMUS: Oh, berranno di là.
KERRI: Oh, verranno con me in cucina?
ADAMUS: Sì.
KERRI: Ok, ho bisogno di aiuto anche con i piatti, ok?
ADAMUS: Non lavano i piatti (altre risate).
KERRI: Beh, Marcus può aiutare.
ADAMUS: Allora, facciamo un respiro profondo con questa apertura mentre io bevo un sorso di caffè. Linda, vuoi un po’ di torta?
LINDA: No, grazie.
ADAMUS: Mm. Allora, è tutto scaricato. È tutto lì. L’essenza…
LINDA: Non posso sopportare altra dolcezza (qualche risatina).
ADAMUS: L’essenza di tutto ciò che faremo oggi la sveleremo. La sveleremo e faremo l’esperienza. Sono sicuro che la maggior parte di voi ha provato qualcosa mentre la musica suonava e vedevate quelle dolci scene. Fa venire in mente qualcosa, forse anche solo un “Ahh!”. Come abbiamo detto nell’ultimo Shoud un po’ di calma, un po’ di tranquillità. È quel periodo dell’anno. È il momento di rilassarsi. È stato un grande anno, un anno enorme, ed è stato tutto lì.
Come ci arriveremo? Come facciamo a scaricare tutto o a viverlo ora e a concluderlo? È davvero molto profondo, perché la vita è proprio così. Voi la create – a volte negli altri regni e a volte qui, ma voi create tutta quell’energia – e poi uscite e ne fate esperienza. È tutto lì.
Per iniziare dirò un paio di cose. Oggi ci concentreremo sulla luce, sulla luce. A Villa Ahmyo abbiamo fatto bellissime chiacchierate sulla luce e oggi ne parleremo ancora. Io me la prenderò con gli Shaumbra…
LINDA: Oof!
ADAMUS: … in un certo senso sì, perché a volte voi tendete a rendere le cose molto, molto difficili per voi. Io voglio che ricordiate il momento in cui la musica suonava. Per un momento vi siete rilassati e quasi tutti voi siete usciti dalla mente e vi siete lasciati andare ed è stata una cosa bellissima. Facile. Non avete dovuto impegnarvi. Tutto è stato fatto per voi. Era l’energia che vi serviva e ora ripercorreremo l’esperienza di arrivarci.
Facciamo un respiro profondo nel nostro argomento di oggi, la luce.
Voi siete qui sul pianeta per un paio di motivi fondamentali. Non è difficile da capire. Voi siete qui per irradiare la vostra luce, tutto qui. Ne abbiamo parlato più volte, ma ve lo ripeterò. Questo è il momento più critico, importante ed essenziale che questo pianeta abbia mai vissuto in tutte le vostre vite. Io so che voi non vi svegliate per forza ogni mattina e pensate: “È una cosa molto importante”, perché voi vi preoccupate di altre cose e invece è proprio così. È enorme e sta andando molto, molto bene.
Dieci anni fa o anche solo un paio di anni fa non avrei potuto dirlo. C’erano molti – eh! – dubbi sulla direzione che avrebbero preso le cose e invece ora c’è abbastanza luce sul pianeta e alla fine cambierà tutto e non parlo di un tempo lungo, molto lungo. Io prendo in considerazione i prossimi – Cauldre non vuole che dia i numeri (qualche risatina), ma Cauldre, assecondami – davvero, sul pianeta. Lo vedrete nei prossimi 15 o 20 anni. È ovvio che prima di arrivarci ci saranno alcune difficoltà perché gli esseri umani non amano molto i cambiamenti e poi sul pianeta ci sono ancora molti vecchi mediatori di potere, attori che stanno cercando di resistere, ma non ci riescono. Non possono. Su questo pianeta le cose stanno per cambiare. Proprio la luce che state portando lo cambierà fino al punto in cui i furfanti non saranno in grado di sopportare la luminosità della luce e se ne andranno da qualche parte per conto loro. Questo pianeta diventerà il pianeta dell’amore, della saggezza e della luce, ed è – lo sento – come… (Linda inizia a battere le mani). Grazie, una mano! (Adamus ridacchia). Già. Tutti gli altri dicono: “Maledizione!” (il pubblico si unisce all’applauso).
LINDA: Finalmente.
ADAMUS: Ci stiamo muovendo.
So che alcuni di voi dubitano e dicono: “Ma guardate le notizie”. Io lo faccio, noi lo facciamo nel Crimson Council. Noi valutiamo le energie del pianeta e le misuriamo di continuo e sì, voi state affrontando alcuni punti turbolenti, ci sono guerre molto sfortunate e squilibri ingiusti, ma ci stiamo arrivando. Ecco, mentre apriamo lo Shoud di oggi io voglio prendermi un momento per riunire tutti, per farvi irradiare la vostra luce.
Come sapete io non sono un grande fan del riunire tutti insieme, “Facciamo un’esperienza globale di gruppo, uno Shaumbra kumbaya “, perché è una cosa davvero molto, molto personale. È molto personale, ma credo che questo sia il momento giusto per farlo. Voi siete qui sul pianeta per far risplendere la vostra luce e allo stesso tempo per godervi la vita.
Ne parlerò tra poco, ma non ho più alcuna tolleranza per il fatto che voi non vi godiate la vita. Sono stanco di questa storia. Non vi sta bene addosso. È un gioco vecchio e io ve lo farò notare. Non è più necessario che lo facciate anche se vivete in alcuni vecchi schemi che continuano a riportare indietro quel gioco. Io la definisco la Maledizione Shaumbra e oggi la affronteremo. È arrivato il momento di superarla.
Fate Risplendere La Vostra Luce
Prima di fare qualsiasi altra cosa, mettiamo su un po’ di musica da merabh, facciamo un respiro profondo e facciamo ciò che sapete fare meglio. Lasciate che la vostra luce risplenda.
(inizia la musica)
Fate un bel respiro profondo.
(pausa)
Alcuni di voi pensano: “Beh, la mia luce è fioca”. In realtà non lo è. Oppure: “La mia luce è sporca. Devo pulire la lente del faro”. Non è così.
Ho visto alcuni di voi trattenersi dal far brillare la propria luce perché pensano di inviare al mondo le loro tossine, la loro spazzatura. Non è così.
No. Quando lasciate che la vostra luce risplenda, non c’è bisogno che ci lavoriate sopra perché è un po’ come permettere. Permettere non dovrebbe essere difficile, eppure a volte alcuni Shaumbra lo rendono difficile. Lasciate che la vostra luce si irradi e succede qualcosa. Voi andate direttamente al nucleo, alla vostra essenza ed escludete tutta la spazzatura e tutto il rumore, perché voi sapete che questo è il più grande servizio che potete rendere all’umanità.
Ecco, lasciate che la vostra luce risplenda.
(pausa)
So che molti di voi si chiedono: “Sta funzionando?”. Sì, sta funzionando. Volete smettere di dubitare? Accettatelo.
Accettate il fatto che la vostra luce sta risplendendo.
(pausa)
Poi lasciate che si irradi verso il pianeta.
Senza secondi fini.
Senza combattere.
(pausa)
Sapete, quando entrate nell’essenza di base di chi siete e la lasciate risplendere è una sensazione molto bella, perché voi state facendo ciò per cui siete venuti qui. È molto semplice e non c’è bisogno che vi facciate venire dei pensieri.
(pausa)
È proprio qui.
(pausa)
Se vi ricordate, prima di nascere in questa vita voi vi stavate preparando a tornare qui, eravate impazienti di tornare qui pensando che ciò che stavate per fare era far risplendere la vostra luce. Voi non sapevate come sarebbe successo e come sarebbe stato ma dannazione, voi siete qui per portare la consapevolezza.
Molti di voi hanno indossato la loro – eh! – armatura, hanno indossato le spade e gli elmi, pronti per la battaglia. Lungo la strada avete scoperto che era ora di rinfoderare la spada. Ecco, io amo l’ex Arcangelo Michele ma sapete, sbarazzatevi della spada! Non è più necessaria. Questa luce, la luce di tutti noi è molto, molto più potente della spada. Ecco ciò che siete venuti a fare.
Forse avete previsto che sarebbe stato un grande sforzo, che avreste combattuto contro le tenebre. Voi e la vostra luce; ora i demoni delle tenebre si avvicinano e si scatena una grande battaglia, un’enorme guerra. Non è così. Si tratta solo di fare risplendere la vostra luce.
Potete farlo mentre bevete una tazza di caffè, mentre mangiate una torta al rum o altro o potete farlo seduti nella vasca da bagno.
(pausa)
Ciò sta cambiando il pianeta.
Vedete, credo che ci sia l’aspettativa secondo cui ci sarà una specie di forza, un tuono e un fulmine o – sta succedendo oggi – le eruzioni solari e tutto il resto. Non proprio. Ogni tanto sì, ma è un lavoro piuttosto tranquillo.
(pausa)
È molto bello.
Sì, sul pianeta c’è molta perturbazione, ma se non fosse per ciò che voi e altri state facendo quando permettete che la vostra luce risplenda beh, sarebbe molto peggio. In questo momento sul pianeta stiamo affrontando una specie di fase di riassestamento. Si tratta di vecchie (Adamus sospira), di vecchie guerre che giungono alla loro conclusione. Alcune sono in corso da molto prima della Terra e ora si stanno concludendo. Quando c’è così tanta luce le guerre non riescono a sostenersi.
Per un momento sentite la vostra luce.
Nonostante le vostre preoccupazioni e ciò che potreste pensare, io voglio che sentiate quanto è pura. Prendetevi un momento per sentirla.
(pausa)
Ecco ciò che irradiate nel mondo.
(pausa)
Se avete un’agenda, se state ancora combattendo per alcune cause, che siano le vostre o quelle dell’umanità, di questo pianeta, voi non potete farlo. Fatelo bene e con amore.
(pausa)
Prendetevi un momento per sentire l’amore che è presente nella vostra luce.
(pausa)
Uno dei momenti salienti del mio tempo con Shaumbra è stato di recente a Villa Ahmyo con un gruppo che si è riunito per ciò che pensavano fosse “Stare nella Grazia” o un altro titolo ci fosse venuto in mente e un paio di giorni prima dell’evento hanno iniziato a sentire qualcosa di molto diverso. Alcuni si sono ammalati e altri si sono sentiti fuori luogo, un po’ disorientati perché sentivano che non avremmo parlato di restare nella grazia. Noi ne avevamo già parlato. Abbiamo parlato dell’amore e lo abbiamo fatto non in termini edulcorati, ma dell’amore interiore e della natura mutevole dell’amore su questo pianeta.
(pausa)
In effetti questo è il pianeta dell’amore. L’amore è stato sperimentato per la prima volta qui, non altrove e non dai marziani, dai pleiadiani o dagli arturiani e nemmeno dagli arcangeli né dallo Spirito. È stato sperimentato per la prima volta qui attraverso gli esseri umani, attraverso di voi. Ora siamo pronti su questo pianeta per l’Amore 2.0, la prossima variazione, ma è qualcosa di molto più profondo, di molto più pulito e molto più reale di ciò che implicava il vecchio Amore 1.0.
Sentitevi nella vostra luce, in ciò che state irradiando sul pianeta, sentite l’amore.
(pausa)
Mentre lo fate, potreste notare che è molto diverso dall’amore che avete sperimentato in precedenza.
(pausa)
La differenza dell’amore 2.0 è che non si appiccica. Non ha bisogno. Non contiene elementi del virus dell’energia sessuale. Non fa richieste a nessuno. Non è condizionato.
(pausa)
Ecco ciò che state facendo trasparire. Per alcuni sarà troppo oltre la mente e quindi non lo capiranno e non ne saranno nemmeno consapevoli. È molto diverso.
(pausa)
Hm. In effetti l’amore 2.0 è un po’ impegnativo perché non si attacca a nulla.
Gli esseri umani sono abituati a provare un amore legato a un attaccamento e quindi quando vorrete afferrarlo e tenerlo stretto e cercherete di fargli fare alcune cose l’amore non le farà e sembrerà quasi inafferrabile. Non si aggrappa. Eppure c’è una tale bellezza perché è libero. È libertà.
Ecco ciò che state facendo risplendere.
(pausa)
È una luce che contiene un nuovo tipo di amore. Vedete com’è facile?
(pausa)
No, non mi capita spesso di riunire tutti gli Shaumbra in questo modo.
(pausa)
Cauldre mi chiede: “Perché?”. È molto semplice, perché io non voglio che pensiate di dover fare affidamento su un gruppo o su qualcuno che chiama a raccolta un gruppo per fare ciò che state facendo ora. Io non voglio che pensiate che dobbiamo riunirci da tutto il mondo e che ci associamo a un qualche tipo di causa. No, io voglio che lo facciate da soli ogni giorno o ogni settimana – non importa – ma da soli come esseri sovrani.
(pausa)
Ciò che accade sulla Terra è molto importante per tutta la creazione. Io mi arrabbio molto, moltissimo quando sento le persone parlare della Terra come di un luogo arretrato – i grandi alieni con la loro incredibile saggezza; sapete, dovete guardarli dall’alto – no. È questo e sta accadendo proprio qui.
Voi state diventando esseri sovrani. Voi state elevando l’amore a un nuovo livello che alla fine si estenderà a tutta la creazione.
(pausa)
Noi del Crimson Council guardiamo e osserviamo. Noi non interferiamo – o lo facciamo di rado – ma guardiamo, osserviamo e vi riferiamo ciò che accade.
Abbiamo osservato che rispetto all’inizio dell’anno la vostra luce è cambiata. Io so che ogni tanto voi dimenticate di irradiare la luce in modo consapevole. Non c’è problema, la luce c’è ancora.
A voi fa bene irradiarla in modo consapevole, sedersi su una panchina al parco o fare un giro in macchina lasciando che la vostra luce risplenda perché vi ricorda ciò che state facendo, ma ora la vostra luce non smette mai di brillare.
(pausa)
In questo bellissimo momento di quiete io vorrei che voi foste consapevoli che l’amore da parte vostra risplende anche su di voi. Sì, risplende prima di tutto su di voi.
(pausa)
Prima di ogni altra cosa, prima di andare altrove tutta la luce risplende sul suo creatore
Beh, in questo momento lasciate che l’Amore 2.0 risplenda su di voi. Voi vi dimenticate di farlo, vi dimenticate di riconoscere che sta brillando su di noi.
(pausa)
Amarsi è una cosa difficile, è molto difficile ma voi lasciate che risplenda su di voi.
(pausa)
Parlo sul serio. Già! In questo momento la luce che state irradiando a tutta la creazione, lasciate che la vostra luce risplenda su di voi.
(pausa)
L’Amore 2.0 non ha attaccamenti e non funzionerà come l’Amore 1.0. L’Amore 2.0 sarà molto più chiaro.
Il nuovo amore non vi dirà che dovete cambiare le vostre abitudini, migliorarvi ed essere degni del suo amore. Non fa così. L’Amore 2.0 è sempre presente, ma se cercate di controllarlo, di limitarlo, di gestirlo in modo eccessivo o altro sarà solo un sentimento fugace, molto fugace. Sembrerà che sia sparito.
L’Amore 2.0 vuole essere libero, proprio come voi.
Facciamo un respiro profondo insieme agli Shaumbra di tutto il mondo per lasciare che la luce risplenda sul pianeta e che sia piena del vostro nuovo amore.
Mentre sentite l’amore, la luce che fluisce da voi lasciate che vi riempia. Lasciate che risplenda in ogni parte di voi.
(pausa)
Io non voglio che nessuno di voi senta mai più di non essere degno del proprio amore.
(Pausa)
Facciamo un bel respiro profondo. Un bel respiro profondo.
È molto semplice. Voi siete qui per far risplendere la vostra luce e per godervi la vita.
(fine della musica)
Beh… (qualche risatina) è proprio qui che incontriamo un problema (Adamus ridacchia). In genere, Shaumbra è piuttosto bravo a far risplendere la luce. Voi pensate di dimenticarvi di farlo e dite: “Oh, accidenti, io non lo faccio da due settimane o da un mese” o altro. Voi lo fate sempre. Voi lo fate sempre e infatti poiché siete vivi su questo pianeta nel corpo fisico voi lo fate.
Il problema è la seconda parte – godervi la vita – sembra proprio che questa parte manchi. Manca il “Oh, e mi godrò la vita”.
Rivedere la Sfida di Adamus
Se vi ricordate quest’estate, in occasione di uno degli Shoud abbiamo parlato di lottare, di rendere le cose difficili, di combattere le cause e di tutto il resto e io ho lanciato una sfida. Io ho detto che ci saremmo rivisti alla fine dell’anno e ho lanciato una sfida: riuscite a superare le battaglie e i combattimenti? Riuscite a smettere di lottare dentro di voi? Dove vi porta? Da nessuna parte. Riuscite a smettere di lottare con la vita, con gli altri e con le vostre famiglie – probabilmente no – ma con le altre persone?
Ecco, oggi affrontiamo l’argomento. Per favore, Linda al microfono e io inizierò con il nostro manifesto delle battaglie, Tad.
Tad, da quando – quando era giugno, luglio? Sì, sì, prego. Allora eri un pugile.
TAD: (canta sulle note della canzone di Simon & Garfunkel, The Boxer) Ero solo un pugile…
ADAMUS: Sì, quella canzone è stata scritta per te. Sì (qualche risatina e lei continua a canticchiare la melodia). Non devi cantarla, per favore (Adamus ridacchia). Lei era un pugile e aveva avviato un’attività per poter boxare ancora un po’. Era il suo nuovo ring. Hm? Sì.
TAD: Sì.
ADAMUS: Io ti ho preso come esempio e tu sei stata abbastanza collaborativa. Allo Shoud successivo hai portato i guantoni e me li hai consegnati. L’avrà fatto davvero?
TAD: Sì, l’ho fatto.
ADAMUS: Bene.
TAD: Sì, l’ho fatto.
ADAMUS: Ok e ora devo andare da Gary. L’ha fatto?
TAD: Sì. Sì, certo.
ADAMUS: Sì. Ti avrebbe preso a calci nel sedere se avessi detto qualcosa di diverso da questo (risate). No. Ti sto dando del filo da torcere, ma… Oh, puoi dargli il microfono per un momento? Torneremo da te.
TAD: Certo.
ADAMUS: Ma come ha fatto? Che cosa hai osservato in tutto ciò?
GARY: Non ha lottato contro ciò che stava accadendo.
ADAMUS: Giusto.
GARY: Ha lasciato che accadesse e si è spostata su ciò che accadeva dopo.
ADAMUS: Se non combatti, soprattutto in un’azienda in fase di avviamento – sai, ci sono tutte le pressioni e le dinamiche, i soldi, la produzione, il marketing e tutto il resto – se non combatti le cose finiscono per prendere il sopravvento, giusto?
GARY: Non sempre.
ADAMUS: Oh, davvero?
GARY: Lascio che venga a noi.
ADAMUS: Wow, che concetto. Credo di averlo già sentito (Adamus ridacchia).
GARY: Sì.
ADAMUS: Sì. Allora, quali cambiamenti hai notato in Tad?
GARY: Più rilassata, più aperta a tutto ciò che accade intorno.
ADAMUS: Più facile da frequentare?
GARY: Sì (ridono).
ADAMUS: Bene. Ora come sta andando l’azienda?
GARY: Sta andando avanti. Non si muove al ritmo che tutti vorrebbero, ma si muove al suo ritmo naturale.
ADAMUS: Sapete, nulla di tutto ciò riguarda l’azienda o il prodotto.
GARY: Giusto.
ADAMUS: Non lo è così. L’obiettivo e le aspettative sono: “Ok, se sono un buon creatore, l’anno prossimo l’azienda sarà in borsa”. L’azienda non era incentrata sui fagioli, per così dire, in senso letterale. Non si trattava di quello. Si trattava dell’esperienza e ora se l’azienda va bene, bene, ma forse no e forse vi distrarrebbe. Qui si trattava di capire come fermare la battaglia, come lasciare che le cose vengano da sé, giusto?
GARY: Sì. Basta aprirsi alla passione che è dentro di noi e lasciare che accada.
ADAMUS: Sì, bene.
GARY: Sì.
ADAMUS: Dunque… (Tad vuole dire qualcosa) Ti raggiungiamo tra un attimo, certo (Adamus ridacchia). Allora, la vita è stata un po’ più facile?
GARY: Sì.
ADAMUS: Ora quando si presenteranno esperienze difficili e succederà perché voi siete ancora incarnati qui, siete ancora in una specie di stufato di coscienza di massa voi incontrerete dei problemi ma invece di combatterli voi lascerete che vi attraversino.
GARY: Sì. E trovi…
ADAMUS: Bene. Sei più felice?
GARY: Sì. Grazie per averlo chiesto. Sì (ridacchiano).
ADAMUS: Bene. Per un po’ sono stato preoccupato per te (Adamus ridacchia).
GARY: Sì, anch’io! Grazie.
ADAMUS: Bene. Grazie, e il microfono torna a Tad. Allora, Tad, che cosa hai notato nel – è stato difficile appendere i guanti al chiodo e non cercare di riprenderli?
TAD: È stato emozionante. No, non lo è stato. È stato un sollievo.
ADAMUS: Ok.
TAD: È come se… oh! “È andato. È finito”.
ADAMUS: Giusto. Giusto.
TAD: L’unica cosa che volevo dire è che è cambiato. Di solito ero motivata o gestita dalle emozioni.
ADAMUS: Davvero?
TAD: Tipo, sì! “Oh, devo farlo! Devo…!” (qualche risatina mentre Adamus fa una smorfia) Mi stai prendendo in giro?
ADAMUS: No, no, no, no! No!
TAD: Ok (Adamus ridacchia). Si è trasformato in – come si dice – in una sensazione.
ADAMUS: Sì.
TAD: Invece di un’emozione era – credo sia la parola migliore – una sensazione.
ADAMUS: Sentire. Sentire e percepire, piuttosto che…
TAD: Sentire e percepire.
ADAMUS: … reagire in modo emotivo e impulsivo.
TAD: È stato: “Wow!”.
ADAMUS: Già.
TAD: Sì. Voglio dire CHE sono successe delle cose schifose E io: “Ok, beh…”.
ADAMUS: Un bel problema.
TAD: Sì, un bel problema.
ADAMUS: Cioè, all’umano non piace molto E non importa. Sai, è solo un’altra cosa da trasmutare e permettere che cambi. Seriamente, alla fine non si tratta di stabilire se l’azienda ha successo o meno e quando lo realizzate l’azienda diventa un successo solo perché voi non siete più preoccupati del successo dell’azienda. Voi non vi concentrate sul successo. Si tratta dell’esperienza di affrontare le cose che possono essere davvero belle.
TAD: Ecco cosa è cambiato. Quando mi hai parlato a luglio io ho pensato: “Oh, no! Non succederà? Voglio dire, il padre di Tad (la sua azienda) – cosa faremo?! Adamus, smettila!”
ADAMUS: Giusto!
TAD: È proprio ciò che hai detto. Voglio dire, è…
ADAMUS: Sono solo fagioli, sai. Voglio dire…
TAD: Sono solo fagioli, amico!
ADAMUS: Sì. Sì, sì.
TAD: A pezzi o interi. Eccoli (qualche risatina).
ADAMUS: Esatto (Adamus ridacchia).
TAD: Sì.
ADAMUS: Esatto.
TAD: Ah, ah!
ADAMUS: Sai, ora inizi a considerarlo dal punto di vista del fatto che ti ha avvicinato a un sacco di persone, che ti ha fatto entrare in profondità nel tuo senso creativo e nel tuo Sé e quindi tu hai dovuto buttare via un sacco di spazzatura per entrare in un luogo più olistico. Ciò ha un valore enorme, enorme e poi, una volta lasciate andare tutte le cose, all’improvviso ti rendi conto di non dover lavorare per il successo dell’azienda come facevi prima. Tu ci stavi lavorando sopra e non ne hai bisogno. Ora c’è.
TAD: È solo… sì.
ADAMUS: Per tutti voi l’aspettativa umana è: “Siamo maestri e tutto funziona”, ma c’è ancora l’elemento umano che ha un’aspettativa dal punto di vista umano su come dovrebbe funzionare. In questa cosa ci sono molti altri doni e poi funziona e un giorno ti stanchi di farlo, lo vendi e guadagni milioni e dici: “È stato divertente”. Già.
TAD: Questo è il piano, ma se il piano non funziona, va bene.
ADAMUS: Il piano sta funzionando e il piano non è sempre ciò che la vecchia aspettativa umana vorrebbe che fosse. Ti piacerebbe avere successo sul mercato, guadagnare milioni ed essere intervistata nei talk show più famosi e tutto il resto. Non è per questo che tu sei qui.
TAD: Giusto. Ora sorrido.
ADAMUS: Stai sorridendo, sì.
TAD: È solo che…
ADAMUS: Sì, esatto.
TAD: Grazie.
ADAMUS: Grazie mille (applausi del pubblico). Grazie a voi.
Dunque, stiamo parlando di tutta la faccenda delle battaglie e dei litigi e io vi ho sfidato a superarle. Sapete, superarle davvero. Non ci sono più battaglie, nemmeno la battaglia tra la luce e le tenebre. Voglio dire, forse alcuni di voi sono depressi perché voi siete guerrieri, giusto? Per un guerriero è un po’ difficile sentire che non ci sono più battaglie, ma non è così. A questo punto noi non combattiamo nemmeno contro ciò che sta accadendo sul pianeta. Noi lasciamo che la luce risplenda. È molto meglio essere un Maestro, un creatore, che essere un guerriero. Un guerriero si schiera da una sola parte – invece il vero Maestro creatore prende tutto.
Torniamo al pubblico. Accendete le luci, per favore. Voglio parlare con Vince. Vince, come stai?
VINCE: Ok.
ADAMUS: Linda avrà il microfono.
LINDA: Ecco a lei, signore.
ADAMUS: La morte è una cosa molto impegnativa.
VINCE: Lo è.
ADAMUS: E ogni volta che muore qualcuno che conosci da vicino, si parla anche della propria immortalità o mortalità (Vince ridacchia). Immortalità, sì. Ne hai parlato con Caroline?
VINCE: Oh, le parlo spesso.
ADAMUS: Bene. Bene e…?
VINCE: (fa una pausa) Immagino che mi stia ascoltando.
ADAMUS: (ridacchia) L’ha mai fatto?
VINCE: Sì.
ADAMUS: Bene. Bene… Riesci a sentire la sua presenza?
VINCE: Occasionalmente.
ADAMUS: No, intendo in questo momento.
VINCE: No.
ADAMUS: No.
VINCE: No.
ADAMUS: Ah! Va bene. Metti un po’ di musica, Peter, per favore. Lei è proprio qui. Sì, ma non pensarci, ok? Un po’ di musica. È proprio qui, seduta sulla sua sedia come al solito… (inizia la musica) … è seduta proprio accanto a te e sta bene.
VINCE: Oh, lo so.
ADAMUS: Sta bene e tu le fai pena (qualche risata). No, la sua transizione è stata molto facile e da quando è arrivata ho fatto molte belle chiacchierate con lei – a proposito, è una Maestra Ascesa. Non tutti arrivano a quel punto, ma lei è arrivata subito qui e per lei è stato facile perché non aveva paura della morte. Era molto sollevata di lasciare il corpo fisico che per molto, molto tempo le aveva creato difficoltà.
VINCE: Sì.
ADAMUS: Sentiva che solo i disturbi fisici erano ciò che la tratteneva dalla Realizzazione e quando se n’è andata non ha avuto nessun residuo. Si era liberata di tutto e tu riesci a sentire, a percepire ciò che sta dicendo?
(leggera pausa) Stai pensando troppo, Vince (Vince ridacchia). Viene dal cuore. Avete presente quando parlavamo dell’amore 2.0? Sentilo dentro per un momento. Non aspettarti parole (pausa). Andrà tutto bene. Andrà tutto bene.
VINCE: Sì. Sì, sì.
ADAMUS: Ricordi quando si chinava e ti dava un bacio sul lato del viso? È un po’ ciò che sta facendo ora e dice: “Vince, permetti”. Vuole che tu permetta qualcosa con cui hai avuto difficoltà come la maggior parte di voi, cioè, amarti e dice che quando lo farai tu sarai davvero in grado di connetterti con lei. Non solo penserai a lei, ma ti connetterai davvero, come se potessi sentire il suo odore e la sua presenza intorno a te. Sta dicendo: “Vince, amati”. Bene. Lei sarà qui per tutto lo Shoud, e ogni volta che vorrai connetterti. Sì, in ogni momento.
Bene, continuiamo. Ok, continuiamo. Grazie, è un piacere.
(fine della musica)
Continuiamo. Ok… Di cosa stiamo parlando? Delle battaglie. Oh, David! Oh, David (qualche risatina). Allora, la sfida è partita. Ti ricordi che l’abbiamo fatto? Perché Cauldre non lo ricorda.
DAVID: No.
ADAMUS: No. Ok (ridacchiano) E, nonostante ciò, vedo che negli ultimi sei mesi o giù di lì hai lasciato andare alcune vecchie e grandi battaglie. Vuoi dirci di cosa si tratta? (David fa una pausa) No. Ok (Adamus ridacchia)
DAVID: Um …
ADAMUS: C’è qualcosa di diverso in te.
DAVID: (fa una pausa) Beh, permetto di più.
ADAMUS: Sì e tu combattevi contro qualcosa, David.
DAVID: Oh, me stesso.
ADAMUS: Sì. C’erano molti sensi di colpa.
DAVID: Sì
ADAMUS: Linda arriva con il microfono.
DAVID: Sì.
ADAMUS: Alla fine ti sei stancato. Voglio dire, alla fine hai rinunciato alla battaglia. A volte hai la sensazione che, se smetti di lottare contro alcuni di quei vecchi fantasmi che erano nella tua vita, se smetti di lottare, essi vinceranno e ti consumeranno e quindi tu continui a lottare. Un giorno ti rendi conto che sei dannatamente esausto e molto stanco. Non hai più nulla, non ci sono munizioni, dentro di te non c’è più lotta e dici: “Sia quel che sia” e di colpo ti rendi conto che proprio il fantasma che stavi combattendo e che cercavi di tenere a bada ora scompare.
DAVID: Hm.
ADAMUS: È una cosa difficile, davvero difficile. Dentro di te c’era un vecchio senso di colpa e all’improvviso capisci che: “Cosa ho combattuto per tutto questo tempo?” Poi, se vuoi davvero entrarci dentro e senti davvero la saggezza del Maestro ti rendi conto che: “Accidenti, lo facevo solo per divertirmi”. Era un divertimento malato e distorto, ma lo stavi facendo. In realtà non ci sono mai stati fantasmi né qualcosa contro cui combattere. Io, David, sono così dannatamente creativo e un po’ annoiato dalle cose che ho continuato ad accumulare quella robaccia finché non ci ho creduto davvero e ho pensato che ci fosse un demone che dovevo combattere da dentro di me e tenere a bada. Non c’era nessun demone”. Questa è la vera saggezza: “Oh, l’ho creato solo per darmi qualcosa da fare”. Credo che in futuro potremo creare in modi migliori.
DAVID: Sì!
ADAMUS: Sì. Bene. Nella tua vita, rispetto a quella, diciamo, dalla Croce del Cielo in poi quali sarebbero i maggiori cambiamenti che hai sperimentato?
DAVID: (fa una pausa) Più risate, più umorismo.
ADAMUS: Sì, leggerezza.
DAVID: Più leggerezza.
ADAMUS: Facilità.
DAVID: Sì.
ADAMUS: Sì. Voglio dire, sai, ogni tanto va bene essere seri, credo e non sto dicendo di essere frivoli, ma di rendersi conto che in fondo è solo un grande gioco meraviglioso. Si. Grazie, David.
DAVID: Grazie a te.
ADAMUS: E mi piace il gilet.
DAVID: Oh, grazie mille (ridacchia).
ADAMUS: No, Tu ti rendi conto che nella tua vita hai creato quelle circostanze e quelle difficoltà – le stai creando tu e nessun altro – per darti qualcosa con cui giocare. Se cinque anni fa avessi detto queste cose a Shaumbra, mi avrebbero cacciato dalla città dicendo: “No, questi sono problemi reali! Tu non capisci”. Alcuni di voi lo dicono ancora, ma molti ora dicono: “È vero. L’ho creato come, cosa, una cosa con cui giocare? Con cui combattere? Ragazzi, io sono stato risucchiato dalla mia stessa creazione. Ci ho creduto davvero e credevo davvero che mi mancasse l’abbondanza. Io credevo davvero di avere tutti quei problemi”. Voi iniziate a capire che era solo un grande gioco e capite anche che: “Io sono un Maestro. Io ho fatto tutto questo e l’ho superato. Io sono tornato a me stesso. Io sono un maledetto Maestro e non lo farò mai più in quel modo” (qualche risatina).
ADAMUS: Ciao, Alice.
ALICE: Ciao. Buongiorno.
ADAMUS: Dunque, le battaglie?
ALICE: Prima avrei detto che non lotto più, ma di recente ho capito…
ADAMUS: L’avresti detto davvero? Davanti a Dio e a tutti? Che hai combattuto? (alcuni ridono)
ALICE: Sqchh! Negli ultimi mesi ho trovato la mia battaglia.
ADAMUS: Sì?
ALICE: Si trattava della salute, del peso e cose del genere e sono arrivata a questo – Julie te lo dirà – un giorno ho pensato: “Oh, mi stavo annoiando”. Ho dato il mio… proprio come dicevi tu, io ho pensato: “Sì, l’ho fatto”. Mi annoiavo! Ecco perché mi sono regalata quelle cose.
ADAMUS: Ti annoiavi e sai, quando combatti potresti dire che sei annoiata o che ti piace la strana creatività della lotta. Stai lottando – diciamo che stai lottando contro il peso, per esempio – cosa farai? Metterai su peso, perché ti dà qualcosa contro cui combattere (ridacchia), capisci? Altrimenti non avresti nulla contro cui combattere.
ALICE: Sì.
ADAMUS: Oppure nella mente ti inventi strani scenari e cose per cui svegliarti al mattino e andare in guerra e tenerti occupata. Diavolo, è – sai, direi che la cosa più difficile del restare sul pianeta è il fatto che voi che siete creatori e arrivate qui e qui è davvero molto poco creativo e quindi sì, vi inventate queste cose, capisci?
ALICE: Sì, certo (qualcuno ride).
ADAMUS: “Datemi qualcosa da fare o impazzirò o diventerò un’alcolizzata! Farò tutte quelle cose strane”, perché qui è davvero molto limitato. È come un brutto parco giochi molto, molto scadente (altre risate). Sì, è vero.
ALICE: Proprio così.
ADAMUS: Oltre a questo ci sono altri cambiamenti o battaglie?
ALICE: Um, um… beh, voglio dire… Sì, PG. PG-10.
ADAMUS: Va bene.
ALICE: Vorrei fare sempre più sesso e quindi, è come, oh, come posso farlo? Io ho una relazione e quindi…
ADAMUS: Giusto, giusto.
ALICE: Sai…
ADAMUS: Sì.
ALICE: Ti lascio scoprire come funziona il PG-10 (ridono; è un riferimento alla classificazione dei film). Sto cercando di pensare a qualche battaglia. La più grande è stata la salute e il peso e…
ADAMUS: E quella più grande per te, l’identità?
ALICE: No.
ADAMUS: No?
ALICE: No.
ADAMUS: Davvero?
ALICE: Una persona grassa o no?
ADAMUS: Beh, è un’identità.
ALICE: Sì, ok.
ADAMUS: Voglio dire, sì.
ALICE: Sì, sì.
ADAMUS: Sai, come ti valuti e ti classifichi.
ALICE: Tornerò alla questione del sesso.
ADAMUS: Certo! (Adamus ridacchia) Certo.
ALICE: Perché è così! È una parte importante della mia identità.
ADAMUS: Certo.
ALICE: Con il passare degli anni, non voglio dire che sono invecchiata, perché non è così. È solo cronologico.
ADAMUS: Giusto.
ALICE: In una relazione si fa meno sesso, giusto? Succede ancora, ma faceva parte della mia identità come Casanova.
ADAMUS: Già.
ALICE: Tipo, sai, ehi!
ADAMUS: Oh, indicami quando lo dici, ovviamente (Adamus ridacchia).
ALICE: Sì! Sai, è come dire, ehi!
ADAMUS: Sì.
ALICE: Giusto? E quindi è stata una cosa che – in realtà sono ancora in quella…
ADAMUS: Perché – devo chiedertelo – perché il sesso era importante per te?
ALICE: È una sensazione meravigliosa.
ADAMUS: Bene.
ALICE: Davvero, c’è un posto dove vado che è fuori dal mondo. Non è noioso, mettiamola così.
ADAMUS: Giusto, giusto. No, non è noioso. Esattamente. Voglio dire, è proprio per questo. È molto sensuale, Molto – presto faremo la Cloud Class sull’Amore del Maestro E parleremo di sesso.
ALICE: Bello.
ADAMUS: È così, si va in un posto nuovo, ma non è solo per ottenere il dramma o la botta di energia, ma proprio come l’amore anche il sesso può essere degradato e pervertito e tutto il resto, contorto.
ALICE: Mm hmm.
ADAMUS: Ma sì, ti rimette in contatto con te stessa. Sì.
ALICE: È molto bello.
ADAMUS: Sì. Ti serve un partner? Adesso andiamo a X (ridacchia).
ALICE: Ho sempre me.
ADAMUS: Giusto, giusto.
ALICE: C’è anche questo.
ADAMUS: Sì e non ci si deve vergognare.
ALICE: No.
ADAMUS: Voglio dire, è bello con o senza partner.
ALICE Mm hmm.
ADAMUS: È una delle cose per cui dobbiamo superare la vergogna che proprio la chiesa ci ha insegnato.
ALICE: Oh, sì.
ADAMUS: Guardate gli insegnanti (fa una smorfia, qualcuno ridacchia). C’è qualcosa di sbagliato in questo.
ALICE: Non hanno avuto me come insegnante (ridacchia).
ADAMUS: Giusto, giusto. Bene. Grazie mille. Linda, un paio di nuovi.
LINDA: Un paio di nuovi.
ADAMUS: Sì. Ecco Linda. Ohh, sta per…
LINDA: Il microfono va qui.
ADAMUS: Saluti.
SARAH: Ciao.
ADAMUS: Sì e fai un bel respiro profondo (fa un respiro profondo). Sì, sì. Non è – nessuno ci sta guardando. Solo io e te, sai, tutto qui. Allora, quali sono state le tue battaglie?
SARAH: Beh, soprattutto l’amore per me.
ADAMUS: L’amore verso se stessi è difficile, è la cosa più difficile. Voglio dire, se sei al di là di tutte le altre cose e sei solo innamorato di te beh, sei proprio dove dovresti essere. Qual è il problema?
SARAH: (fa una pausa e scuote la testa) Sapere che non sono abbastanza brava.
ADAMUS: Già. Da dove viene? Che non sei abbastanza brava, che non sei quello che vuoi e poi riempi lo spazio vuoto. Da dove viene?
SARAH: Dal mio DNA.
ADAMUS: Sì. Sì, il tuo DNA. È lì dentro. Sai, è nelle persone che ti sono state vicine nella prima parte della tua vita e ti prego di capire cosa intendo, ma ti ha fatto davvero molto bene. Voglio dire che è stato brutto, ma ti ha fatto bene perché tu non l’hai accettato. Sai, ti è stato inculcato – “Tu non sei degna, qualcun altro è migliore, come mai non potevi essere di più” – ma tu hai detto: “No, non ci andrò. Non mi farò risucchiare”. Tu hai continuato a lottare, sì e quindi… Ora sei pronta a non farlo più?
SARAH: Oh, non lo faccio più.
ADAMUS: Ok. Non lo fai affatto.
SARAH: No.
ADAMUS: Bene.
SARAH: Bene. Bene.
ADAMUS: Quando hai smesso?
SARAH: Credo subito dopo la Croce del Cielo.
ADAMUS: Bene.
SARAH: Sì.
ADAMUS: Ora stai combattendo qualcosa?
SARAH: No.
ADAMUS: Bene.
SARAH: No.
ADAMUS: Fantastico. Grazie mille.
SARAH: Grazie a te.
ADAMUS: Ok. Linda, un’altra. Oh, oh!
TAMARA: Sì (Adamus ridacchia). Anche tu mi piaci.
ADAMUS: Saluti.
TAMARA: Ciao.
ADAMUS: C’è qualcosa contro cui stai lottando o che hai messo da parte? Cosa hai usato per…
TAMARA: Ho messo via tutto.
ADAMUS: Bene. Bene.
TAMARA: Nessuna battaglia qui.
ADAMUS: Nessuna battaglia.
TAMARA: No.
ADAMUS: Altre persone?
TAMARA: A volte.
ADAMUS: A volte (risate). Le altre persone sono sempre una cosa difficile. Come vanno le cose con loro?
TAMARA: (sospira) I miei figli.
ADAMUS: I tuoi figli. Già. Quanti figli hai?
TAMARA: Undici.
ADAMUS: Undici.
TAMARA: Sì! (il pubblico dice “Woo!”).
ADAMUS: Sì, sono tanti (fischi, applausi) e si potrebbe prevedere qualche problema.
TAMARA: Con i due più grandi.
ADAMUS: I due più grandi.
TAMARA: Sì.
ADAMUS: Quanti anni hanno i più grandi?
TAMARA: Credo 31 e 32.
ADAMUS: Trentuno, trentadue.
TAMARA: Sì. Non gli piaccio molto.
ADAMUS: Non gli piaci?
TAMARA: No.
ADAMUS: Perché?
TAMARA: Ah. Beh, voglio dire… pensavano che fossi una cattiva madre e quindi…
ADAMUS: Pensavano che fossi una cattiva madre.
TAMARA: Sì.
ADAMUS: Pensi che sotto ci sia altro?
TAMARA: Con loro?
ADAMUS: Forse cose di tipo karmico, di vite passate portate qui?
TAMARA: Forse.
ADAMUS: Forse e ora ti sei liberata da quelle battaglie?
TAMARA: Oh, molto tempo fa.
ADAMUS: Bene, ma ci sono ancora?
TAMARA: Mia figlia non mi lascia in pace. Continua a dire: “Non voglio starti vicino” e subito dopo dice: “Oh, voglio stare vicino a te”. Continua a fare avanti e indietro.
ADAMUS: Giusto.
TAMARA: Sì.
ADAMUS: Sì. Tu ti senti bene dopo esserti liberata delle battaglie nella tua vita.
TAMARA: Oh, le ho lasciate andare.
ADAMUS: Bene.
TAMARA: Sì.
ADAMUS: Grazie.
TAMARA: Grazie, Adamus.
ADAMUS: Ci puoi scommettere.
TAMARA: Ti amo!
ADAMUS: Grazie. Anch’io ti voglio bene.
Dunque, la sfida era riuscire a liberarvi dalle battaglie. Quasi tutti avete fatto un buon lavoro, proprio così. Alcuni di voi ne tengono un paio nella tasca posteriore in caso di giornata noiosa (risate). No, ogni tanto è divertente entrarci dentro. Voglio dire, davvero. Bisogna essere esperti in materia e voi siete molto bravi, a parte le volte in cui combattete contro di voi stessi. Ecco, in questo non siete molto bravi. Siete bravi con le altre persone, con le circostanze esterne, ma le battaglie interiori ci sono ancora: “Posso amarmi?”. Parleremo ancora dell’Amore del Maestro, del passo successivo e vi dirò che con l’Amore 1.0 era difficile, molto più difficile amarsi, perché c’era un sacco di spazzatura e di aspettative e strani concetti su cosa fosse l’amore. Con l’Amore 2.0 è molto più facile.
Vi chiedo di sentirlo dentro di voi per un momento. Sono davvero entusiasta che presto affronteremo questo tema in una Cloud Class perché l’Amore 2.0 è molto più facile e a partire dal gruppo che è stato di recente a Kona e ora con gli Shaumbra in generale siete davvero voi – voi non lo state creando – ma voi state aprendo i sentieri per farlo. Direi che questa è la strategia di evoluzione del pianeta in questo momento. In altre parole, esiste questo pianeta dove l’amore è stato sperimentato per la prima volta ed è una cosa straordinaria che porta a cose come il sesso e tutto il resto. L’esperienza dell’amore è avvenuta qui per la prima volta, ma per far sì che il pianeta si evolva nella direzione che vorreste voi non c’è un percorso chiaro. Ci sono le forze della tecnologia che spingono per l’evoluzione e poi il vecchio modello umano homosapiens, ma noi sappiamo che è un modello superato. Qualcosa doveva creare un nuovo percorso – ed è proprio l’Amore 2.0. Vi ripeto che ne parlerò molto di più, ma è un giorno fantastico per essere innamorati di se stessi.
Prendetevi un momento per sentirvi dentro. Che grande giorno per essere innamorati di sé senza lottare, senza le vecchie cose associate all’amore e senza dover avere un partner. Sì, senza dover avere un partner. Nei primi giorni di Shaumbra, quando Tobias era con voi era uno dei problemi più grandi: “IO non ho un partner”. Sapete, voi vi sentivate soli o forse impacciati o strani e volevate solo qualcuno con cui condividere, ma molto di ciò che avete vissuto vi ha portato a capire che in realtà non potete avere un partner, un vero partner, finché non raggiungete un luogo dentro di voi – l’Amore 2.0, l’Amore del Maestro. Sta cambiando il mondo, è la luce che state facendo risplendere in questo momento. Voi non state solo sprigionando quella luce. Quella luce ha uno scopo, ha un progetto di tipo energetico.
Vi dirò che per gli Shaumbra il 2024 è un anno d’amore per voi e anche per trovare altre persone che potete amare davvero; non nel vecchio modo, ma in un modo molto libero e molto nuovo.
Facciamo un respiro profondo e sentiamolo ed è… (Adamus sospira) È una serie di cose. È metafisico. È spirituale. È sacro. È il percorso che condurrà il pianeta ad affrontare e superare alcune delle sfide che ha in questo momento.
La Maledizione Shaumbra
Ok, ora è arrivato il momento di prenderti a calci in culo (qualche risatina), ma è per questo che siete venuti qui, giusto? Voi dite: “Ok, bella chiacchierata. Bella chiacchierata, ma andiamo al sodo. Diamo un po’ di calci nel sedere”.
La Maledizione Shaumbra. Ne ho parlato un po’ nel Keahak e con gli Angeli del Crimson Circle.
È tutto qui. Il lavoro che state facendo – non voglio nemmeno definirlo lavoro – il motivo per cui siete qui è incredibile. Voglio dire, questo livello di servizio, ciò che stiamo facendo a livello di metafisica è senza precedenti. Ogni tanto io ci scherzo su, ma in realtà sono molto serio. Al Club dei Maestri Ascesi ora prestano attenzione. Sanno cosa sta succedendo qui e credo che alcuni di loro siano invidiosi. Buon per loro. Io penso che usino ciò che facciamo qui come modello per i loro gruppi e posso quasi dimostrare la mia tesi.
Nei nostri gruppi, nei nostri seminari, nei nostri Shoud parliamo di qualcosa e guarda caso, sei mesi o un anno dopo ne parlano nei loro gruppi. Parlano molto presto di ciò di cui parliamo qui perché gli altri Maestri Ascesi origliano, (qualche risatina). Stanno rubando il nostro materiale, ma noi vogliamo che lo facciano, giusto?
Noi siamo in prima linea e in un certo senso io sono un po’ – sono un po’ arrabbiato. L’altra sera stavamo parlando al Club e ho detto: “Allora, sì, stiamo facendo enormi progressi con gli Shaumbra. Ora stiamo andando – pfft! – vi stiamo superando e non solo nella metafisica. Ora stiamo entrando nell’Amore 2.0″. E loro: “Whoaaa!” (altre risate) “Dov’è? Dove possiamo saperne di più?”. Io: “Dovete venire agli Shoud”. Noi stiamo sviluppando l’Amore 2.0, l’Amore del Maestro e loro vogliono saperne di più, ma d’altra parte io controllo le loro energie ed è come se dicessi: “Oh, ho capito cosa sta succedendo qui”.
Tutti loro osservano voi, osservano Shaumbra perché voi siete i primi a farlo e pensano: “Eh, eh, eh! Lasciate che il suo gruppo lo affronti per primo e poi vedremo se sbattono contro il muro, se si frantumano o altro. Invece se funziona lo adatteremo a noi”. Beh, il fatto è che non andremo a sbattere contro i muri. Noi non ci frantumeremo né cose del genere. Noi procediamo con grazia e con facilità e lo superiamo. Sì, ci stanno spiando ma va bene così.
Il problema è che c’è ancora la maledizione Shaumbra. In questi ultimi due mesi mi sono grattato molto la testa. Ci sono tutti gli strumenti e le persone giuste. Questo era il vostro impegno, la vostra passione per essere qui in questo momento. Voi state brillando di luce propria e non è questo il problema. Perché avete ancora dei problemi? Perché siete ancora – non tutti, perché alcuni di voi stanno andando molto, molto bene – ma ci sono ancora troppi Shaumbra che hanno alcuni vecchi problemi tipo l’abbondanza, la salute, l’autostima o le relazioni. Tobias mi ha riportato alle quattro aree principali.
La sera ho avuto modo di approfondire l’argomento e di parlare con alcuni di voi, ma nel frattempo io osservavo cosa c’era al di sotto. Voglio dire, voi avete tutto e nella vostra vita dovrebbe esserci una svolta dopo l’altra e più facilità, più grazia e più gioia. Che cos’è? Cos’è la Maledizione Shaumbra? Lo chiederò a voi prima di dare la mia risposta. Linda, con il microfono. Cosa causa questa specie di calamità, di…? Vai avanti.
TODD: Stavo ascoltando ciò che dicevi e cercavo di sintonizzarmi e, sì, io non considero affatto ciò che vivo come una calamità o una restrizione. Visto che ho il microfono, mi è venuto in mente che deve esserci qualcosa, giusto? (ride)
ADAMUS: Giusto.
TODD: Sai, prima parlavamo di lasciarsi andare e di non combattere e per me questo è stato un punto importante. Penso che parte di ciò è stato liberarmi della lotta, perché c’era un problema di controllo di cui ero consapevole. Il fatto che ci fosse la tensione – a favore o contro – mi permetteva una certa quantità di controllo o di controllo percepito.
ADAMUS: Sì. È un’osservazione molto, molto buona.
TODD: Quando ho smesso di lottare, di colpo non c’era più nessuno stimolo. Non c’era nulla da cui prendere spunto, da controllare o da gestire.
ADAMUS: Giusto.
TODD: Ora dove mi trovo? Sta avvenendo un’espansione, ma l’umano non sa da dove viene, cosa si sta espandendo o come rispondere a quello spazio.
ADAMUS: A volte proprio perché non c’è tensione, non c’è battaglia si pensa che non stia accadendo nulla e che in qualche modo quello sia un fallimento. Il vecchio campo di battaglia non c’è più.
TODD: Esatto.
ADAMUS: Sì. Dopo molte vite ci si abitua alla tensione – mi piace come l’hai detto – è una tensione che c’è sempre stata e c’è qualcosa che lavora contro quella tensione, che la contrasta e quando non c’è, ci si chiede: “Beh, che diavolo ci faccio qui?”.
TODD: Giusto.
ADAMUS: Beh, è da scoprire.
TODD: Fantastico.
ADAMUS: Sì. Bene. Allora, la Maledizione di Shaumbra?
TODD: Mi viene in mente che sia la sensazione di assumermi troppe responsabilità. C’è l’aspettativa di sapere che sono grande e poi c’è la transizione di come tutto ciò si riduce all’esperienza umana.
ADAMUS: Sì.
TODD: Far risplendere la luce in qualche modo è – voglio dire, io capisco la coscienza e c’è questo senso. Quando hai parlato di Vince, è come se mi scendessero le lacrime dagli occhi perché sentivo Caroline nella stanza. È come essere in sintonia con quelle cose, ma in questo momento si tratta anche di vedere alcune cose che io interpreto come difficili.
ADAMUS: Giusto.
TODD: Io provo una grande emozione nel vedere le cose che accadono quando so che è dentro di me e che gli aspetti che si stanno verificando fanno sì che questo tipo di atrocità possa accadere.
ADAMUS: Quindi, se posso…
TODD: Sì, per favore. Sì, grazie.
ADAMUS: Ciò che stai dicendo è perfetto, davvero perfetto: “Finché sul pianeta gli altri soffrono, io devo soffrire”. Boom!
TODD: Probabilmente è così.
ADAMUS: Ecco uno degli elementi della Maledizione Shaumbra. Una parte di voi dice: “Come posso godermi la mia vita? Come posso camminare in modo libero e sensuale, con facilità e grazia? Sarebbe quasi una mancanza di compassione. Sarebbe quasi arroganza se in una certa misura non soffrissi anche io. Ecco, io devo mantenere un po’ di sofferenza sulle spalle per avere compassione per gli altri”. È una grande stronzata – lo è davvero. Sembra nobile e tutto il resto, ma non lo è perché voi vi state ancora accollando cose che non sono vostre – ecco un’altra delle altre maledizioni Shaumbra. Voi sentite ancora che “io devo restare in sintonia con la sofferenza del resto del pianeta. Se devo riuscire a far risplendere la mia luce, allora è meglio che io sappia su cosa la sto facendo risplendere”. No, assolutamente no, perché questo non farà altro che frenarvi – a meno che non vi piaccia soffrire. Forse sì, ma non credo.
TODD: Sembra che il freno sia se lo lascio andare.
ADAMUS: Sì. Tu hai anche detto che tu hai sempre – sto parafrasando – ma hai sempre saputo di avere più degli altri – più energia, più intuizione e puoi portare sulle spalle più carico di molti altri. È così e voi lo fate – tutti voi lo fate. Voi siete più resistenti. Forse siete più sensibili, ma siete anche più resistenti e riuscite a sopportare di più e quindi continuate a portare più carico sulla schiena. In realtà non avete bisogno di farlo, ma è la maledizione Shaumbra: “Io posso gestire il carico. Io posso sopportarlo”. Pensi che gli altri lo apprezzino davvero? (qualche risatina) Si accolleranno il tuo carico?
TODD: Certo che no.
ADAMUS: Mentre loro si scaricano, caricheranno te e non ne vale la pena. Non ne vale la pena. Bene, grazie.
TODD: Grazie.
ADAMUS: Molto perspicace. Ancora un paio. Linda è in caccia e tutti si nascondono (Adamus ridacchia). Ciao, cara.
LISA (donna): Ciao.
ADAMUS: Ciao. La Maledizione Shaumbra, sì. Ti sorprende?
LISA: Più che sorpresa, sono delusa.
ADAMUS: Sì, lo so. Anch’io.
LISA: Sì (qualcuno ride).
ADAMUS: È come se dicessi: “Cosa?! Perché? Cosa sta succedendo?”. Tobias e io ne abbiamo parlato più volte e ha detto: “Ehi! Hai ragione. È vero. Sai, l’hanno sempre fatto, e continuano a farlo. Perché? Non ha senso”.
LISA: Tradizione?
ADAMUS: Tradizione – giusto, giusto! Giusto! (altre risate). Ha detto che è come lo stemma di famiglia, sai, devi farlo. Allora, quali sono alcune delle altre cose coinvolte in questa Maledizione Shaumbra?
LISA: Ne hai elencate diverse.
ADAMUS: Mm hmm. Che ne dici di te? Cosa…
LISA: Oh.
ADAMUS: Sì.
LISA: La cosa del compromesso e sai, io ho iniziato ad andare al lago e a scavare per estrarre la mia spada (ridacchia).
ADAMUS: Sì, sì, sì!
LISA: Non scenderò più a compromessi!
ADAMUS: L’hai trovata?
LISA: Beh, ho trovato un mucchio di piccole spade.
ADAMUS: Sì, sì.
LISA: Quindi, sì. Sì, non, sai…
ADAMUS: Sì. Aspetti che la mano esca dalle acque con la spada (ride). Sì.
LISA: Quindi, sì, sto trovando un equilibrio tra il compromesso e la non battaglia. Nessun compromesso, nessuna battaglia.
ADAMUS: Sì. In realtà non è molto difficile. Sapete, tutti voi siete scesi a compromessi. Questo è uno degli altri aspetti della Maledizione Shaumbra: il compromesso.
LISA: Oh, sì.
ADAMUS: C’è una differenza tra compromettersi e cooperare. Sapete, finché siete qui sul pianeta voi dovete cooperare. Ne parleremo nel ProGnost – la legge non è vostra, ma esiste un livello di cooperazione. Invece il compromesso? Vendervi? Fare qualcosa a metà? No, non va bene e quindi sì, il compromesso è sulla lista. Già. Non puoi scendere a compromessi?
LISA: No! Io non posso non scendere a compromessi (fa una smorfia e ridacchia).
ADAMUS: Giusto. Sembra strano.
LISA: Sì.
ADAMUS: No, il compromesso non aiuterà mai né te né gli altri, davvero. È un modo per svendervi, ma quando siete sotto pressione, in una situazione difficile voi ricorrete al: “Devo scendere a compromessi. Devo mantenere calme le acque,” ma alla fine la tempesta arriva in ogni caso e quindi tanto vale farla finita in quel momento. Nessun compromesso e quindi, “Namaste. Tu vai per la tua strada e io vado per la mia. Aloha”. Bene. Grazie, grazie. Ancora un paio.
LISA: Non c’è di che.
ADAMUS: Ehi Kerri, a che ora è la cena? (pausa, perché Kerri non risponde) Mi chiedo quanto possiamo andare avanti. Sta bevendo! È ubriaca! (Oh, no! (Adamus ridacchia) Non intendevo per lei! Mi dispiace annunciarlo, ma non c’è più liquore St. Germain (altre risate). Sì, sì, sì. Ciao, Terry.
TERRY: Ciao.
ADAMUS: Ciao. Allora, la Maledizione Shaumbra, cos’altro c’è? Perché aspettare? C’è tutto. C’è tutto e allora qual è l’ostacolo?
TERRY: Probabilmente la relazione è il mio più grande…
ADAMUS: Sei in una relazione?
TERRY: Sì, da 47 anni.
ADAMUS: È molto tempo. Wow ed è a causa di un compromesso o perché non vuoi essere un Gran Maestro e il tuo partner non lo è?
TERRY: Beh, a volte penso che noi due abbiamo un tipo di rapporto di cui tu o Tobias avete parlato, in cui uno di noi due è lì per fare da ancora.
ADAMUS: Giusto.
TERRY: Per evitare che l’altro voli via (Adamus ridacchia) e nella mia vita io ho volato molto.
ADAMUS: Sì. Sì, è vero.
TERRY: E quindi…
ADAMUS: Allora, cosa fai con l’ancora?
TERRY: Beh, sai, è stata una persona meravigliosa a starmi vicino, ma…
ADAMUS: Oh! Ecco quel “ma”. Ok.
TERRY: Lei è, lei capisce la cosa dell'”Io Sono”.
ADAMUS: Bene. Bene.
TERRY: Sai, io butto sempre all’aria le piccole cose che hai detto.
ADAMUS: Giusto.
TERRY: Non va bene (ridono). Va molto male!
ADAMUS: Penso che questa sia l’altra parte della Maledizione Shaumbra (risate). Se tu lanci là fuori questa roba non va molto bene.
TERRY: Oh, non è vero. Va molto male.
ADAMUS: Sei nel bel mezzo di una discussione e lei è arrabbiata con te perché lasci i tuoi vestiti dappertutto…
TERRY: Giusto.
ADAMUS: … e tu dici: “Io sono quello che sono”. (“Cosa?! Cosa?! Raccogli la tua biancheria intima, Terry!”).
TERRY: Sì!
ADAMUS: “Io Esisto”. “Sì, un po’ troppo, Terry!”. Sai (Adamus ridacchia).
TERRY: Devi averlo già fatto anche tu, Adamus, (ridacchiano).
ADAMUS: Allora, cosa fai? Questa è difficile. Che cosa fai?
TERRY: Sì, perché…
ADAMUS: Quarantasette anni, sì.
TERRY: Sai, mentre parlavi forse della cosa dell’Angelo o cose del genere, che stai per fare la cosa sul fatto che tutti noi dovremmo avere un’esperienza di – spero che lei non stia guardando (risate).
ADAMUS: Sì! Sarebbe comodo (Adamus ridacchia).
TERRY: Probabilmente non lo sta facendo. A volte mi chiedo se mia figlia guardi di nascosto, ma…
ADAMUS: Sì, sì.
TERRY: Sì.
ADAMUS: Scopre cosa sta facendo il vecchio.
TERRY: Sì. Si, sì.
ADAMUS: Sì. Dagli uno di questi opuscoli (si riferisce alle 21 Realizzazioni Shaumbra).
TERRY: Lo so.
ADAMUS: Sì, sì.
TERRY: È un aiuto, ma…
ADAMUS: Allora, veniamo al punto.
TERRY: Qual è il punto?
ADAMUS: Perché è una maledizione Shaumbra?
TERRY: Di cosa stiamo parlando?
ADAMUS: La Maledizione Shaumbra (qualcuno ride).
TERRY: La Maledizione Shaumbra. Comunque, avendo a che fare con questa relazione tu hai iniziato a parlare, sai, di un amore perfetto e che tutti noi dovremmo essere in grado di raggiungere il luogo in cui – fare esperienza dell’amore perfetto. Ad esempio, io penso al ritorno di Sam e alla sua scoperta, perché si ha l’idea che Tobias stesse lottando proprio alla fine, giusto?
ADAMUS: Lo era. Sai, parte del problema di Tobias e dell’amore e dei partner è che era molto divino. Voglio dire, Tobias cercava davvero molto di compiacere sempre Dio che non si sarebbe mai concesso il vero amore. Non pensava di meritarlo, altrimenti Dio glielo avrebbe dato. Dio gli diede delle vere stronze e sapete, voglio dire, era… (risate). Non scherzo! Ne conosco alcune. Oh, mio Dio! Tobias, a cosa stavi pensando? Ha detto che erano tutti matrimoni combinati e io ho detto: “Sì, combinati dalla tua dannata energia, perché non pensavi di meritare una relazione felice”.
TERRY: Sì.
ADAMUS: Sì, erano combinati. Allora, cosa fai, Terry? Che cosa fai?
TERRY: Siamo bloccati. Ultimamente lascio che se ne occupi la mia anima.
ADAMUS: Okay. Bene.
TERRY: Sono riuscito a connettermi e ho avuto molte cose tipo la relazione o con mia figlia e i miei nipoti e così via, cose che non vedevo come avrebbero funzionato, ma per un giorno o due ho lasciato perdere e “Oh, sì!” e si è risolto tutto da solo.
ADAMUS: Hai letto l’articolo di Cauldre, che io ho contribuito a scrivere.
TERRY: Sì, sì, sì.
ADAMUS: Non mi ha indicato come coautore, ma io ero lì ad aiutarlo riguardo al fatto che voi andate verso i potenziali più alti. Voi non cercate o ricercate nulla, ma il solo fatto di restare in quella coscienza, in quella dinamica energetica.
TERRY: È stato molto, molto bello.
ADAMUS: Grazie. Mi è piaciuto scriverlo (alcune risate).
TERRY: E io ho una cosa simile…
ADAMUS: A proposito, stiamo avendo una piccola battaglia qui, a proposito di battaglie. Ma vai avanti.
TERRY: No, forse l’idea di Geoff mi piaceva di più della mia, ma riesco a collegarmi.
ADAMUS: Potrei… potremmo renderla molto semplice?
TERRY: Sì.
ADAMUS: Questo si applica a tutta la faccenda della Maledizione Shaumbra. Tu hai una relazione. Un sacco di cose buone.
TERRY: Sì.
ADAMUS: C’è stato molto amore e molti benefici per entrambi ma ora, molto semplicemente lasciala libera. Lasciala libera e non significa buttarla fuori dalla porta. Significa… beh, alcuni di voi lo stavano pensando (alcune risate). Sì… Già. Tornare a casa… boom – fuori! No, no, no! Voglio dire, disaccoppiatevi, separatevi a livello energetico e poi osservate, perché la relazione può assumere un livello del tutto nuovo, ma prima devi liberarla.
TERRY: Sì.
ADAMUS: Potrebbe anche interrompersi e non ha molta importanza. So che il lato umano dice: “Oh, è importante perché abbiamo un…”. No, davvero non ha importanza. Liberala a livello energetico nel tuo cuore – “Ti amo e ti libero” – perché tu dipendi ancora da lei per alcune cose.
TERRY: Sì, penso di essere riuscito a lasciare andare molte cose, ma c’è…
ADAMUS: Sì, ma molto non è tutto, sai?
TERRY: Giusto.
ADAMUS: Voglio dire, questo è un detto del Maestro. Molto – puoi fare molto.
TERRY: Puoi dirmi nello specifico come lasciare andare?
ADAMUS: Tu puoi avere ancora molto. Tu puoi lasciare andare molto e avere ancora molte cose. È una libertà assoluta liberare lei e la sua anima. Voi siete stati insieme, voi avete condiviso e amato e vi siete trattenuti a vicenda, almeno fino a un certo punto.
TERRY: Sì.
ADAMUS: Tu con lei, quanto lei con te.
TERRY: Sì.
ADAMUS: Quindi dille: “Ci concediamo reciprocamente la libertà”. Guarda cosa accade quando le concedi la libertà a livello di anima, a livello umano e a volte in un caso come questo l’umano dice, “Oh, mio Dio! Un po’ di libertà o forse molta libertà”. Io parlo di libertà totale e l’umano va nel panico: “Cosa succederà?”. Poi l’umano inizia a scendere a compromessi e le cose diventano più difficili e voi vi chiedete perché nella vostra vita le cose non funzionano. Se concedete la libertà, per un momento l’essere umano può farsi prendere dal panico e pensare a tutti i tipi di scenari su ciò che sta per accadere e poi vivere gli scenari della paura, ma in realtà è la miglior cosa possibile. Si tratta di cose che forse ora non siete nemmeno in grado di immaginare perché spesso l’essere umano parte da un punto di vista molto limitato.
Lasciare libero qualcuno fa paura. Fa davvero paura liberarsi ma lo si fa ed è un modo del tutto nuovo di mettere a frutto l’energia creativa.
TERRY: Posso chiederti una cosa?
ADAMUS: Certo che sì.
TERRY: Continua a venirmi in mente che ciò con cui ho a che fare è la mia stessa energia, giusto?
ADAMUS: Sì.
TERRY: È così.
ADAMUS: Giusto.
TERRY: Forse come…
ADAMUS: In definitiva, è la tua. Sì.
TERRY: Sì.
ADAMUS: Giusto.
TERRY: Ma poi dico: “Beh, sai, questo è il mio problema, la mia energia” e ciò diventa…
ADAMUS: Non è un tuo problema.
TERRY: … una cosa appiccicosa.
ADAMUS: Eh, sai, non proprio quando te ne liberi. Quando hai tutta questa energia o energia appiccicosa o qualunque cosa sia e dici: “Io non ci giocherò più. Sai, io ero annoiato, ecco perché lo facevo” o altro. Lascia che tutto si liberi, ed è proprio ciò che fai quando la lasci libera. Tu liberi tutto e poi ritorna in un modo molto diverso.
Una delle dinamiche di cui abbiamo parlato nei recenti incontri e anche nel Keahak è – ora non voglio andare troppo fuori strada perché faremo un’altra merabh. Alcuni esseri ascesi ci aspettano per fare l’ultima merabh: “Forza, Adamus!”.
TERRY: Hah!
ADAMUS: Ci sono persone affamate e Kerri e Vanessa che ci aspettano.
Dunque, tutte le vostre esperienze umane finiscono nella vostra Akasha che è personale. Non è di gruppo, è la vostra Akasha personale. Tutto ciò che avete fatto in una qualsiasi delle vostre vite siede nell’Akasha-ville (qualcuno ride). L’Akasha sta lassù e fermenta e diventa puzzolente e sporca e tutto il resto, ma resta là fuori. Sono tutti i ricordi, tutti i progetti energetici di tutto ciò che avete fatto. A un certo punto, quando diventate un Maestro, l’Akasha inizia ad aprirsi. Sapete, all’inizio è un po’ come se lì dentro ci fosse moltissima spazzatura. È come una pentola a pressione in cui ben presto si sviluppa una piccola perdita (fischia come una teiera) e inizia a fuoriuscire e lo fa sempre di più. Quel materiale, tutti i ricordi, tutto inizia a lasciare l’Akasha e quando accade l’anima la afferra e dice: “Ok, è arrivato il momento della saggezza”. La porta nella saggezza e poi la riporta indietro come Nuova Energia.
È ciò di cui abbiamo parlato nelle riunioni in cui abbiamo esplorato la Nuova Energia, che è molto diversa. La Nuova Luce è molto diversa. Tornando al punto voi liberate qualcosa e come umani date il permesso di liberarlo dall’Akasha – il vostro grande libro delle registrazioni e poi permettete che venga trasmutato in saggezza. Ecco, liberare e liberare il tuo partner – qualsiasi cosa sia – è difficile. Fa paura, ma alla fine cosa c’è di male nel lasciare che qualcosa si liberi?
TERRY: Giusto.
ADAMUS: Quanto più puzzolente vuoi che diventi? Sai, voglio dire… (Terry ridacchia) Lì dentro fermenta.
TERRY: Giusto.
ADAMUS: Bene. Non distilla, fermenta. Bene, grazie. Grazie, grazie.
TERRY: Sì.
ADAMUS: Ok.
TERRY: Grazie.
ADAMUS: Puoi scommetterci.
Ecco, dobbiamo andare avanti ma la Maledizione Shaumbra è accollarsi sulle spalle i pesi, perché pensate di doverlo fare. Voi soffrite e così pensate di avere empatia. Voi scendete a compromessi. Vado subito al sodo – vi dico voi che state ancora giocando a un gioco e quel gioco vi piace o non lo fareste. Voi state ancora dicendo: “Ok, mi manca poco alla Realizzazione. Mi manca poco, ma non ancora”. Per quanto tempo avete intenzione di giocare a quel gioco? Davvero? Per quanto tempo ancora, per quanto tempo?
Oggi abbiamo iniziato questo Shoud con una bellissima musica e ho detto: “È tutto qui”. Ora lo svolgiamo come un gomitolo e ripercorriamo l’esperienza come abbiamo appena fatto con quella bella musica. Lo stesso vale anche per la Maledizione Shaumbra. Ora è come se andassimo oltre. Noi arriviamo alla bella musica che c’è già e alla natura sensuale, leggera e creativa del vivere come umani su questo pianeta. Tra l’altro è un’esperienza meravigliosa, ma ora facciamo un passo avanti.
Ora prendiamoci un attimo prima di far entrare i miei amici. Prendiamoci questo momento per liberare tutti noi a livello individuale e di gruppo dalla Maledizione Shaumbra. È come una nuvola che aleggia intorno a Shaumbra. Non è opprimente, ma c’è e sapete, puzza un po’. Sapete – sniff! sniff! – cos’è? Voglio dire che non è male, ma è come se nella stanza ci fosse un odore puzzolente. Lasciamo perdere.
(pausa)
Per far sì che il 2024 sia il nostro anno di ingresso nell’Amore 2.0, dovete liberarvene. Dovete davvero farlo. In fondo la maledizione Shaumbra è un po’ di sofferenza inutile, è un’esitazione. Forse non vi sentite pronti – in realtà è una specie di bassa coscienza – voi vi state ancora divertendo a giocare o non lo fareste.
Quindi andiamo oltre. Liberiamoci dalla maledizione di Shaumbra.
Fate un bel respiro profondo.
(pausa)
Un giorno mi piacerebbe tornare al Club dei Maestri Ascesi e dire: “Ce l’abbiamo fatta. Ci siamo liberati da quella vecchia, vecchissima maledizione. È stata dura. Sapete, è stata dura, perché in un certo senso è come un vecchio amico, ma noi ce l’abbiamo fatta. Ci siamo liberati”.
Il Cerchio di Luce
Bene, ora passiamo alla parte finale del nostro incontro.
Sì, a volte è difficile. A volte è un gioco, ma è un gioco duro e ti logora fino al punto in cui riesci a malapena a pensare. Riesci a malapena – sigh – a sollevarti dal caos.
Noi parliamo di far risplendere la vostra luce e di fare il vero lavoro che siete venuti a fare su questo pianeta, e a volte so che vi sfinisce. Oggi ho chiesto a una dozzina di vostri amici e Maestri Ascesi di unirsi a me nel Cerchio di Luce e di irradiare la loro luce su di voi e tutto ciò che chiedono è che voi la riceviate. Quella luce è per voi.
(inizia la musica)
Non c’è nessun secondo fine, nessun ordine del giorno: “Mary, dovresti fare questo o quello”. Vogliono solo che voi lo riceviate e che riempia il vostro cuore.
Quei grandi esseri non cercano di cambiarvi e voi non sentirete spinte o pressioni da parte della loro luce.
(pausa)
Voi non sentirete nulla, non percepirete nulla se non il loro amore.
Facciamo un respiro profondo e ora essi si riuniscono in cerchio intorno a noi.
(pausa)
Sono dodici – mi fa sentire come Gesù (qualche risatina). A proposito, Gesù ama le battute su Gesù. Sì, sì (Adamus ridacchia). Sì, sì (Adamus ridacchia). In realtà, Yeshua ha un buon senso dell’umorismo. Ama le battute e non ama i rituali, la parte religiosa, ma ama le battute. Voglio dire, se non si può raccontare una barzelletta su Gesù, quale barzelletta si può raccontare, dopo tutto, giusto? Gesù Cristo! (risate).
Va bene… va bene. Ora ce ne sono 13 (altre risate). Yeshua si è appena unito a noi. No, davvero. Voglio dire, un’altra tazza di caffè! Oh, ha detto che non beve caffè. Un altro shottino (Adamus ridacchia).
Ecco, in questo momento io vi chiedo di permettere e di sentire il loro amore.
Voi siete là fuori a fare moltissimo per gli altri e poi a livello interno a lavorare su di voi. Quando è stata l’ultima volta che avete permesso a Gesù e agli altri di amarvi? (Adamus ridacchia)
Mi correggono. Dovrei chiamarlo Yeshua, ma in realtà è più divertente con Gesù, sapete? Va bene, Yeshua Cristo.
Facciamo un respiro profondo e riceviamo la luce. Voglio che questa volta siate voi a ricevere, visto che siete sempre dalla parte di chi dà.
(pausa)
Credo che questo sia il vostro regalo di Natale – da parte mia e da parte loro.
Fate un bel respiro profondo e lasciate che la luce risplenda – la loro luce per voi.
(pausa più lunga)
Sì, Yeshua vorrebbe che postaste sui vostri social media alcune barzellette su Gesù. No, sul serio. Voglio dire, dovete ridere.
Per favore, ricevete.
Io voglio che voi facciate esperienza di cosa significa ricevere la luce, perché voi lo state facendo per gli altri. Sì, lo fate anche per voi, ma qui si tratta di riceverla dai Maestri Ascesi, dalle figure bibliche e da alcuni dei cari amici che una volta si sono seduti su queste stesse poltrone – Caroline, Sart, FM, DocCe.
No, mi dispiace, Edith sta tornando. Oh, lei, lei… credo che avrebbe potuto partecipare al Club dei Maestri Ascesi, forse e invece no, sta tornando e quindi tenete libera una sedia per lei. Un giorno, se una bambina entrerà dalla porta indossando una tovaglia come giacca (risate) o come vestito, “Edith, sei tornata!” (Adamus ridacchia).
Dovete ridere, giusto? Bisogna ridere e basta.
Questo è un momento grandioso per ricevere la luce e sentirla che arriva e vi fa il solletico.
Potete quasi sentire quella luce che sorride e vuole essere giocosa.
(pausa)
Lasciate che vi impregni e forse potreste non sentire nulla o non avere una reazione fisica. Forse sì e forse no. Non ha molta importanza. La luce c’è.
Per alcuni di voi potrebbero volerci giorni per rendervi conto di aver provato qualcosa. Non importa. La luce c’è.
(pausa)
La luce di una persona è una cosa molto bella e interessante. Quando permettete che la luce entri, oh, è molto pura per via di chi siete e voi iniziate a rendervi conto che sentite la luce di tutti e lo fate di continuo. Quando vi connettete in quel modo e lo percepite, voi vi rendete conto che: “Accidenti, ogni volta che parlo, che interagisco con qualcuno la mia mente sente le parole e vede il suo aspetto e tutto il resto”, ma esiste sempre un livello in cui voi sentite solo la sua luce. Alcune persone non pensano di contenere la luce e non sanno nemmeno come si scrive. Per quasi tutti è come la birra – l-i-t-e – ma dentro ogni essere a un certo livello, da qualche parte quella luce è presente.
Ecco, ricevendo come stiamo facendo oggi, prima o poi inizierete a essere in grado di percepire e sensare la luce negli altri, a prescindere da quanto possa sembrare sepolta.
(pausa)
Le persone non si limitano a far risplendere la loro luce. Canticchiano a bocca chiusa, almeno un po’.
(pausa)
E vi abbracciano.
Non sempre voi sentirete una mano sulla spalla. È solo la sensazione di essere circondati e abbracciati, tenuti tra le braccia e confortati.
(pausa)
Se ora siete in difficoltà e state dicendo: “Beh, io non sento niente”, perché, vedete, in una luce come questa non c’è nessuna forza di resistenza. Non c’è forza contraria. Non c’è lotta e quindi voi non sentite la dualità o la resistenza.
Ecco, voi fate un respiro profondo e vi lasciate andare a un livello di coscienza superiore in cui non c’è bisogno della resistenza, dell’opposizione, di qualcosa che si sente diverso.
(pausa)
L’aspettativa umana è: “Bene, io sentirò qualcosa”, ma diciamo che questa aspettativa si verifica a livello di dualità. Ora facciamo un respiro profondo e saliamo al livello in cui non c’è resistenza, non c’è opposizione. Non è negativo o positivo. Non è un io e un loro. È semplicemente la loro luce.
(pausa)
Lo stesso vale per voi quando fate risplendere la vostra luce – non ci sono secondi fini né pregiudizi. È solo un flusso, un flusso puro.
Qui e ora, mentre voi ricevete da questi grandi esseri, è la stessa cosa. Io voglio che voi facciate l’esperienza di cosa significa percepire, sentire la luce.
(pausa)
Voi potreste dire: “Beh, sembra proprio me”. Bingo! Sì. Quando non avete secondi fini, quando non avete un programma e quando la luce non cerca di guarire, di riparare o di cambiare direzione e voi siete solo presenti nella luce e nella compassione totale, voi la sentirete come se foste voi.
(pausa)
Ecco cosa sta accadendo – la loro luce sta danzando con la vostra luce e poiché è luce voi la sentirete come se foste voi.
(pausa)
Io voglio che sentiate la gioia con cui lo fanno. Per loro non è un lavoro e farlo non è difficile. È semplice gioia.
È ciò che amano fare.
(pausa)
Caroline che rimbalza sul soffitto è così felice di essere qui. Da poco è passata all’altro lato, ma ne sente già la bellezza (iniziano i vocalizzi musicali). Riesco quasi a sentirla cantare.
(pausa)
Adoro quando succede.
Facciamo un bel respiro profondo (il canto prosegue).
(pausa lunga)
Sapete, quando fate risplendere la vostra luce – il motivo per cui in questo momento siete qui sul pianeta – è un po’ così. Alcuni la ricevono così e altri la ricevono ad altri livelli.
(pausa)
Oggi volevo che a ricevere la luce foste voi.
(pausa lunga)
Ricevete e basta. Questo è tutto.
(pausa lunga)
Qui, nel Cerchio di Luce facciamo un bel respiro profondo per tutti coloro che si sono riuniti qui oggi solo per far risplendere la loro luce su di voi, in modo che possiate sentire cosa si prova.
(la musica finisce)
Facciamo un respiro profondo e riceviamo la luce. Bene, un respiro profondo.
Bene, un respiro profondo.
Allora, cari Shaumbra, Gesù Cristo, che giornata (qualcuno ride).
Detto questo, ricordate che in tutta la creazione tutto va bene e sta migliorando sempre di più.
Io sono Adamus. Grazie (applausi del pubblico).