Shoud 09 – Illumination Series

IL MATERIALE DEL CRIMSON CIRCLE

Serie Illuminazione

Shoud 9 del 1° giugno 2024
www.crimsoncircle.com

https://www.crimsoncircle.com/Library/The-Channel-Library/The-Illumination-Series

Io Sono Qui (applausi del pubblico). Io Sono quello che Sono, Adamus del Dominio Sovrano.

Devo ammettere che non stavo cercando di spaventare Cauldre o qualcuno di voi o di renderlo nervoso, anche se sono sicuro che l’ho reso un po’ nervoso (si riferisce ai commenti di Geoff sull’assenza di Adamus nel segmento precedente). Io ho proprio dovuto fare alcuni grossi cambiamenti. Avevo già pronto uno Shoud bellissimo, bellissimo. Era magnifico e prima o poi potrei farlo (qualche risatina), ma all’ultimo minuto ho dovuto scartare tutto. Ho dovuto cambiare tutto e buttare via tutto – buttare tutto fuori dalla finestra – e riorganizzare. Ho fatto fuoco e fiamme.

Ciò che avevo programmato non era appropriato per oggi. Ho sentito dentro di me Shaumbra, mi sono sentito dentro ognuno di voi, tutti voi in tutto il mondo e ho capito che oggi la mia brillante discussione sullo Shoud avrebbe dovuto aspettare. Abbiamo altro lavoro di cui dobbiamo occuparci.

Sì, io ero in ritardo. Di solito vengo a chiacchierare con Cauldre la sera prima o lo stesso giorno, ma ero un po’ in ritardo perché dovevo rifarlo. Ho dovuto preparare alcune energie molto speciali per ciò che faremo qui oggi.

LINDA: Oh-oh (ridacchiano).

ADAMUS: Per ciò che faremo servono energie molto, molto speciali e penso che lo apprezzerete. Penso che in realtà siate voi a richiederlo.

Prima di iniziare voglio fare un paio di cose. Io voglio dare il benvenuto a tutti coloro che sono nuovi al Crimson Circle. Probabilmente non è ciò a cui siete stati abituati in passato, per usare un eufemismo. Qui è un po’ diverso e noi – noi, questo gruppo qui, Shaumbra – sono un gruppo di ribelli, un gruppo di pirati che non rispettano le regole, non fanno i compiti e non ascoltano nemmeno i Grandi Maestri Ascesi, ma sono un gruppo magnifico. Si definiscono pirati e seguono la loro luce e io so che a volte sembra che non lo facciano, che si distraggono ma poi, quando vengono messi alle strette e le cose sono più difficili, proprio allora viene fuori la loro energia, l’energia del pirata e sono impegnati e determinati a farlo. Sono impegnati e determinati.

Ecco, per coloro che sono nuovi noi siamo un po’ diversi. A volte siamo molto irriverenti. Ci piace divertirci e ci piace superare il makyo. Il makyo è la stronzata spirituale e tutti ne sono soggetti. Prima o poi ognuno di voi che è sul sentiero si troverà invischiato nel makyo e voi ve ne rendete conto e andate avanti.

Per coloro che si stanno sintonizzando oggi per avere qualcosa di nuovo, noi non abbiamo nulla di nuovo e quindi tanto vale che andiate altrove. Oggi non c’è niente di nuovo. Sapete, è sempre sorprendente che gli Shaumbra chiedano: “Cosa c’è di nuovo? Qual è l’ultima novità? Cosa c’è di più bello?”. È come se dicessero: “Avete mai preso in considerazione a ciò che abbiamo fatto in passato? Avete mai provato a farlo?”. Oggi niente di nuovo.

Ho sentito le energie e ho capito che dobbiamo fare un po’ di aggiustamenti. Oggi dobbiamo fare un po’ di rilascio e quindi durante questo Shoud faremo diverse merabh.

Proprio ora io chiedo a ciascuno di voi di sentirsi nelle energie di tutto, degli Shaumbra e del mondo. Sentitevi in quelle energie.

(pausa)

Se non ve ne siete ancora resi conto, sta succedendo più di quanto sia mai successo prima. C’è molto di più e a volte ciò può renderlo molto impegnativo. A volte può quasi farvi a pezzi.

Sentite le energie per un momento.

(pausa)

Chiedo alla cara Linda di Eesa di prendere il microfono. Andremo a parlare con gli Shaumbra del pubblico e la prima domanda del giorno è… ma prima di farlo vi chiederò di fare un’altra cosa.

Contrariamente a ciò che dico spesso, sapete, “Irradiate la vostra luce, fate risplendere la vostra luce”, ma per il momento, per tutti voi che siete qui e che ci state guardando, non fatelo. No. Fermatevi un attimo. Non fatela brillare. Trattenetela qui, nel nostro spazio sacro e dentro di voi. Nessuna luce che brilla, almeno per la durata di questo Shoud.

Quanto è Impegnativo?

La domanda è per la prima persona: quanto è impegnativo ciò che state facendo? Linda, qualcuno? Quanto è impegnativo?

(pausa mentre Linda porta il microfono a qualcuno)

LINDA: Ho quello sguardo!

MARY: Molto impegnativo!

ADAMUS: Molto impegnativo. Ok, su una scala da 1 a 10 a che punto lo collocheresti?

MARY: Beh, dipende dalla giornata.

ADAMUS: Giusto. Giusto.

MARY: Alcuni giorni sono zero e io volo.

ADAMUS: Giusto. Prendiamo gli ultimi sei mesi. Quanto sono stati impegnativi?

MARY: Beh, la risposta è la stessa, ma ieri è stato impegnativo.

ADAMUS: Perché? Pensavo che questo dovesse essere il periodo delle grandi feste. La Croce del Cielo, sapete, “Stiamo andando avanti. Stiamo integrando la nostra divinità”, ma è impegnativo.

MARY: Sì. Voglio dire che ad esempio, la mattina sono uscita per un’escursione e mi sono divertita un mondo.

ADAMUS: Giusto.

MARY: E poi mi ritrovo la mia orbita, la mia cerchia di amici e la mia famiglia che hanno a che fare con molte malattie.

ADAMUS: È una cosa difficile.

MARY: È dura.

ADAMUS: Sì.

MARY: E poi il clima politico negli Stati Uniti.

ADAMUS: Aspetta, cosa? Non sono aggiornato (ridacchiano).

MARY: Mi crea un po’ di paura.

ADAMUS: Davvero? Perché?

MARY: Beh, le persone che sparano e dicono “Guerra! Guerra!”, quindi.

ADAMUS: Tu sei democratica o repubblicana?

MARY: Ha importanza?

ADAMUS: No, sono solo curioso.

MARY: Non saprei se dire democratica o repubblicana, ma di certo non sono di destra.

ADAMUS: Ok. Hai mai provato a non essere né l’uno né l’altro? A stare dietro al muretto?

MARY: Ci provo.

ADAMUS: Ci ha provato.

MARY: Ci provo. Ci provo.

ADAMUS: Ma di tanto in tanto vuoi entrare lì dentro.

MARY: Ci provo. Ci provo.

ADAMUS: Sì (ridacchia). Voglio dire che il mio consiglio che è contrario ad alcune critiche che ho ricevuto ultimamente, io non sono nemmeno contrario al voto. Se volete votate, ma tenete le vostre energie fuori da tutto questo. La situazione non farà che peggiorare.

MARY: Sì, sì.

ADAMUS: E intendo dire peggio, molto peggio.

MARY: Ecco perché continuo a fare quelle passeggiate nella natura.

ADAMUS: Peggio, peggio, peggio. E non solo qui negli Stati Uniti.

MARY: Ok, non mi stai aiutando con la paura che affiora! (ridono)

ADAMUS: Non è il mio lavoro! No, non ci deve essere paura. Davvero. Lo dirò ora e ho già detto che si risolve, ma proprio ora noi stiamo attraversando un periodo molto difficile. Alla fine si risolve perché c’è troppa luce sul pianeta perché non funzioni. Sul pianeta ci siete voi, ma nel frattempo ci sarà una grande turbolenza nel mondo esterno e forse anche all’interno. Ecco perché ho buttato via i piani.

MARY: E credo che sia questo che mi preoccupa. Non è tanto per me, ma più che altro per i miei nipoti e tutto il resto. Mi preoccupa che si trovino nel bel mezzo della violenza.

ADAMUS: Giusto.

MARY: Quindi è la violenza che…

ADAMUS: Sì, ma non deve per forza andare così e di certo noi non faremo un grande raduno per la pace nel mondo, una kumbaya o qualcosa del genere. Noi staremo dietro il muretto e quando lo Shoud sarà finito noi lasceremo che la nostra luce si irradi di nuovo verso i potenziali superiori. Ora è il tempo di tensione. Voglio dire, l’avrete notato.

MARY: Sì, certo.

ADAMUS: Sì e ci sono giorni in cui è molto impegnativo, ed è per questo che ho detto che oggi avevo grandi progetti per lo Shoud, ma ho dovuto buttarli via. Ho dovuto dire: “No, qui abbiamo bisogno di qualcos’altro”. È una buona cosa da ricordare nella vostra vita per quanto riguarda i vostri piani – tutti i vostri piani. Io non parlo dei vostri sogni per voi, ma dei vostri progetti che probabilmente cambieranno e preparatevi a farlo. Voglio dire, molti di voi sono molto inclini a pianificare e vi piace avere bei programmi e tutto il resto – beh, buttateli via –  e se non lo fate vi verranno tolti perché le cose cambiano così in fretta che non potete davvero avere… Voglio dire che forse potreste pianificare la spesa che farete al supermercato, ma la pianificazione di una volta, quella del resto della vita, la pianificazione –  dimenticatela. Non c’è più niente da fare e so che non vi piace sentirlo dire, perché “Oh, no! Io farò un piano e poi ci metterò la mia luce e accadrà in quel modo”. Non è detto.

MARY: Beh, visto che ho il microfono vorrei dire grazie per tutto ciò che fate per noi, perché personalmente io non so come farei a superare tutte le turbolenze. Voi mi avete aiutato moltissimo.

ADAMUS: Grazie.

MARY: E voglio dirlo anch’io. Grazie a te.

ADAMUS: Grazie, ma poi devi ringraziare te stessa perché io sono solo uno specchio per ogni singolo Shaumbra.

MARY: Va bene. Grazie a te.

ADAMUS: Ancora un paio. Impegnativo. Impegnativo. È impegnativo in questo momento? Ti stai lasciando andare, Vince?

VINCE: Sì, credo, oppure sono così ignorante che non so nemmeno cosa stia succedendo (Adamus ridacchia).

ADAMUS: In un certo senso è una buona posizione in cui trovarsi, ma tu sai cosa sta succedendo.

VINCE: Sì.

ADAMUS: Sì. Hai mai pensato di vedere il mondo in questo modo?

VINCE: No. Non ho mai…

ADAMUS: Tipo 30 o 40 anni fa?

VINCE: No.

ADAMUS: Sì.

VINCE: Io sono un perenne ottimista e quindi non ho mai – concepirlo non era nella mia coscienza.

ADAMUS: Sì.

VINCE: Io resto in piedi dietro il muretto. Io non guardo i notiziari.

ADAMUS: Sì, ma puoi sentire le energie.

VINCE: Oh, sì.

ADAMUS: Oh, sì.

VINCE: Oh, sì.

ADAMUS: E come fai?

VINCE: Cerco di ignorarlo.

ADAMUS: Sì.

VINCE: Mi siedo, faccio il Sudoku e chiudo la porta (Adamus ridacchia).

ADAMUS: Bene. Grazie, Vince.

LINDA: Ancora?

ADAMUS: Ancora un paio. Le sfide in questa vita.

LINDA: Vediamo.

PATRICIA: Oh, ancora io (Adamus ridacchia). Ultimamente sono stata popolare.

ADAMUS: Sì.

PATRICIA: È stato davvero impegnativo, molto, molto impegnativo.

ADAMUS: Sì. In che senso?

PATRICIA: Beh, io mi sento me stessa e non è questa la sfida. Sento la mia leggerezza, la mia energia e la mia direzione, ma avere a che fare con il mondo è semplicemente pazzesco.

ADAMUS: Sì.

PATRICIA: È come se un pezzo si staccasse da qualche parte e poi pensi: “Ok, resterà lì”, ma poi accade qualcosa di ancora più strano. È difficile… Ho a che fare con la solitudine a livello umano. A livello spirituale io non mi sento sola.

ADAMUS: Giusto.

PATRICIA: Questa è la mia sfida. È stare qui nella densità del piano terrestre.

ADAMUS: È un po’ difficile, è molto difficile. Ecco perché ho rifatto la giornata. Bene. Grazie, grazie a te.

PATRICIA: Ok.

ADAMUS: Un’altra. Le sfide. Oh, lei sì che riesce a correre (si riferisce a Linda e qualcuno ride) dall’altra parte della stanza. Già.

TRACY: Qual è la domanda? Scusa, oggi mi sento piuttosto distratta e silenziosa.

ADAMUS: Sì, nessun problema. Che mi dici delle sfide, della tua vita in questo momento? È molto impegnativa o non molto impegnativa?

TRACY: Sì, sono stanca anche solo di pensarci. Certo, ci sono molte sfide ed è come se venissi risucchiata dalla coscienza di massa e le mie identità cercano di andarsene, ma poi cercano di restare.

ADAMUS: Giusto. Giusto.

TRACY: Quindi è come andare, recitare il mio ruolo nel mondo e io so che sto facendo risplendere la mia luce propria, ma poi mi tiro fuori dalla coscienza di massa e dico: “Oh, grazie al cazzo…”. Tipo, sai, “Oh, ora posso espandermi”, ed è vero. Quindi, è quel costante avanti e indietro di ricordare e poi non dimenticare che, quando sono nella densità, io sono intrappolata. Ultimamente invece di combattere la sensazione di essere intrappolata io cerco di permetterla perché non mi piace affatto.

ADAMUS: È molto difficile perché sei nel sistema scolastico, giusto?

TRACY: Sì.

ADAMUS: Sì. Insegni ai piccoli?

TRACY: All’università e al liceo.

ADAMUS: Università e liceo. È ancora peggio ed è ancora più difficile. Come fai a gestire tutto questo? Essere te stessa, vivere tutto ciò che stai vivendo e poi trovarsi nel bel mezzo della coscienza di massa.

TRACY: Sì. Io sono in un community college e quindi non c’è la stessa densità che c’è nel mondo accademico, ma è comunque molta.

ADAMUS: Giusto.

TRACY: Ora mi sto anche interfacciando molto con il mondo accademico superiore e per loro è come se fossi un po’ un tornado perché mi sto facendo strada. È piuttosto divertente perché io faccio saltare in aria tutte le loro cose. A volte è stancante o sento l’energia che mi pervade e devo lasciarla andare.

ADAMUS: Esatto.

TRACY: Quindi, è solo una costante consapevolezza del tipo: “Oh, merda! L’ho accettato. Lascia perdere”. Ricordare chi sono e non restare nei giochi.

ADAMUS: Esatto.

TRACY: Perché loro sono così nei giochi, sai e io provo compassione per questo.

ADAMUS: Grazie. Bene.

TRACY: Sì.

ADAMUS: Sì. voglio ricordare a tutti voi che molto tempo fa, prima che arrivaste su questo pianeta in questa vita noi stavamo discutendo di alcuni potenziali su ciò che sarebbe accaduto. Non era definito con chiarezza, ma in un certo senso noi lo sapevamo. Noi parlavamo del fatto che voi avevate accettato di permettere finalmente la vostra Realizzazione dopo averla trattenuta per una vita o due e poi restare sul pianeta. Ricordo di avervi fatto notare che sarebbe stata dura e ricordo che ognuno di voi ha detto: “Ah! Io posso farcela. Nessun problema”.

Io vi dissi: “A volte sarà davvero dura”, perché attraverserete qualcosa di molto profondo e personale e vivrete sul pianeta e interagirete con altri esseri umani in uno dei – beh, non uno dei – il più grande momento di cambiamento mai avvenuto su questo pianeta e la vostra reazione è stata: “Ehi! Io posso farcela. Forza, fatevi sotto! Datemi di più!”, capite? Ed eccoci qui, proprio nel mezzo.

Come Vi Sentite?

La prossima domanda è: quale parola usereste per descrivere come vi sentite in questi giorni? Quale parola usereste? Non intendo un libro ma una parola.

MARKO: Oh, andiamo! (ridacchia)

ADAMUS: A proposito di libri, come va il tuo libro?

MARKO: Beh, come fai a saperlo? (ridacchiano).

ADAMUS: Ne parliamo al Club dei Maestri Ascesi.

MARKO: Oh, bene, bene, bene. Ho fatto un sogno due giorni fa, e… (un uomo dice: “Una parola?” e alcuni ridacchiano).  Io stavo solo – lei è abituato alle mie storie, un sacco di storie – perché sto per viaggiare in giro per il mondo per qualche mese e i primi sogni a riguardo erano del tipo: “Oh, merda! Sarà molto difficile,” ma poi l’ultimo sogno che ho fatto è stato che la mia anima e la mia sovranima si sono presentate e io ho detto: “Ragazzi, ascoltate. Come umano, ora dovrò affrontare questa sfida”. Ero su una bici e loro dicevano: “Oh, veniamo con te!”. Io ho detto: “Ci saranno dei dossi, ok?”. E loro: “Oh, no, no, no! Ci uniremo comunque a te”. E io: “Ok, vi avevo avvertito”. E poi è stato fantastico. È stato tutto molto semplice. Voglio dire, è stato…

ADAMUS: Quindi, girerai il mondo in bicicletta. Ho capito bene?

MARKO: Viaggerò per il mondo con la mia anima e la mia sovranima e sono come…

LINDA: Non doveva essere una risposta di una sola parola?

ADAMUS: Sì, lo era! (Adamus ridacchia) Ti rendi conto che, sai, tutti dicono: “Ok, bello, ma…”.

MARKO: Va bene.

ADAMUS: Qual è la parola che useresti per descrivere come ti senti in questo momento?

MARKO: Come se mi stessi muovendo con disinvoltura.

ADAMUS: Ok.

MARKO: Per me è come se… whewww! – scivolare; in questo momento è molto facile.

ADAMUS: Ok, scorrevole. Bene.

MARKO: Sì. Vuoi un’altra storia? Scherzo! (ride)

ADAMUS: No, no!

MARKO: Grazie. A dopo, a dopo!

ADAMUS: Bene. Il prossimo. Quale parola? C’è una parola che spicca. È così… pfff! –  che non bisogna nemmeno essere dei sensitivi per capirla. È proprio lì. Quale parola?

STEPHANIE: Tragedia greca.

ADAMUS: Tragedia greca. Sì, più o meno. Più o meno.

STEPHANIE: Sì.

ADAMUS: Spiega agli altri cosa intendi dire.

STEPHANIE: La mia vita è stata una tragedia greca e l’ultimo capitolo è stata la fine di un matrimonio durato 36 anni.

ADAMUS: Wow. Wow. E com’è andata dalla fine del matrimonio?

STEPHANIE: Incredibile.

ADAMUS: Oh, bene, è stata una grande liberazione.

STEPHANIE: Sì. È stato un tradimento. È tutto, sai…

ADAMUS: Phewww!

STEPHANIE: Woofff!

ADAMUS: Le storie. Le storie che potete raccontare. Già.

STEPHANIE: Giusto.

ADAMUS: Bene. Un altro paio. Con una sola parola, come te la cavi?

TODD: La parola che mi viene in mente è “tenacia” o “tenace”.

ADAMUS: Ok.

TODD: Da entrambe le parti. Mi sembra che ci sia questa tenacia nel modo in cui le cose vengono ricevute e poi nel modo in cui devo rispondere, o il modo in cui sono presente ha bisogno di essere tenace, di trattenere nel permettere.

ADAMUS: Esatto.

TODD: Lasciare andare, non trattenere ed essere tenaci in questo.

ADAMUS: Sei tenace con te, con il tuo sé umano?

TODD: Giusto. Beh, dentro di me e probabilmente poiché lo vedo dentro di me io lo percepisco anche fuori.

ADAMUS: E se fossi tenace con il Sé Maestro o con il Sé dell’anima? L’umano sta dando loro fastidio?

TODD: Mi sembra che sia un corteggiamento.

ADAMUS: Un corteggiamento (ridacchiano). Ok e poi andremo alla tragedia greca.

TODD: Giusto! No, credo di essere più consapevole del Maestro e di permetterlo.

ADAMUS: Giusto.

TODD: E poi mi sento come se ci fosse tantissima energia. È come se mi stessi abituando, come dire – io cerco di liberarmi del concetto che ci sia un equilibrio in questo nuovo spazio. Non c’è alcun equilibrio. Sarà quello che sarà e allora l’essere umano si chiederà: “WTF?!”, “Stiamo per colpire qualcosa di normale?”, ed è come se questa fosse la normalità. Si sono create molte cose che sono venute fuori, che sono accadute dentro di me. Io riesco a vedere i passaggi, le paure e l’ansia. Sai, prima di iniziare è come se avessi il plesso solare che palpitava e per me è un segno.

ADAMUS: Di solito tu non hai l’ansia.

TODD: Beh, sì (ridacchia).

ADAMUS: Allora, di cosa si tratta?

TODD: Credo che si tratti del fatto che continuo a praticare l’amore per me.

ADAMUS: Ok.

TODD: È un promemoria del fatto che una parte di me ancora non l’ha accettato del tutto o che sto ignorando ciò che sta venendo fuori, perché fa parte delle energie che stanno accadendo.

ADAMUS: Quanti, qui o online, hanno avuto sensazioni di ansia, in particolare di recente, negli ultimi due mesi, quando normalmente non avete ansia? Vediamo per alzata di mano. Sì, non è strano? Poi voi cercate di dormire con l’ansia che non è una buona compagna di letto. Sì, un sacco di ansia. Bene… Grazie. Ancora un’altra. Un’altra. Leslie. Leslie. Ciao, Leslie.

LESLIE: Ciao.

ADAMUS: John dice – eh, John. FM dice…

LESLIE: Mi sento come se dovessi riequilibrare di continuo.

FM dice: “Ciao”.

LESLIE: Ciao. Oggi è stato molto presente.

ADAMUS: Sì.

LESLIE: Io mi riequilibro di continuo. Lavoro in un mondo di persone che sono molto sfiduciate e io mi alzo e poi…

ADAMUS: Giusto.

LESLIE: E poi vado a casa e mi siedo da solo per ore e ore.

ADAMUS: E tutto il concetto di equilibrio? Lo butti via, sai, o come hai detto tu, come lo hai chiamato?

TODD: Tenacità.

ADAMUS: Sì, essere tenaci.

LESLIE: Sì, mi è piaciuto quello che hai detto. Ho capito perfettamente quello che hai detto sul fatto che non si può nemmeno pensare – voglio dire, è quasi rinunciare a cercare di essere equilibrati, perché…

ADAMUS: Sì. Tutti voi avete trovato dei modi per essere equilibrati. Sapete, lo avete sviluppato, beh, nel corso delle vite, ma in particolare in questa vita e fin all’inizio. Voi trovate modi per tornare dalle difficoltà, dalle avversità o da qualsiasi cosa; sono quasi tutti giochi psicologici. Liberatevene so che per molti di voi sarà molto difficile perché siete abituati a tirare fuori la vecchia storia del: “Come torno in equilibrio”. Voi passate un sacco di guai. Vi hanno già buttati giù psicologicamente e voi dite, “Ecco come farò a ritrovare il mio equilibrio”. Buttatelo via perché non funziona e non ne avete bisogno. Poi entrate nell’ansia e pensate: “Beh, se non riprendo i miei strumenti per ripristinare il mio equilibrio, io finirò dall’altra parte”. Sì, ma poi vi renderete conto che l’altro lato non è ciò che pensavate fosse. Sapete, voi avete avuto la paura di andare fuori di testa, di uscire di senno o altro e avete cercato di restare entro certi parametri, di restare in equilibrio. Buttate via tutto perché così fate più danni che benefici.

LESLIE: È davvero bello sentirlo (ridacchia). È davvero, davvero bello sentirlo.

ADAMUS: Ecco, bene.

L’Osservazione di Adamus

La parola che ho sentito prima di questo Shoud – ieri sera, ovviamente ero seduto al Club dei Maestri Ascesi e riflettevo su tutto ciò che è accaduto di recente e ho sentito gli Shaumbra –  poi sono andato  in giro e ho parlato personalmente con molti di voi e la parola molto evidente era “sensibilità”. Più che mai e a volte è difficile arrivare a quella parola quando siete sopraffatti o avete l’ansia o cercate di capire le cose e poi date la colpa alle persone intorno a noi. Noi diamo la colpa ad altre cose o non abbiamo fatto un lavoro abbastanza buono o altro. Alla fine, io ho sentito l’incredibile sensibilità che si sta sviluppando.

Un’altra parola è “grezzo, crudo”. Voglio dire, proprio ora voi siete crudi fino al midollo. Tutto vi sta influenzando: voi, le vostre vite passate che stanno attraversando la loro trasformazione e che stanno tornando a voi nella loro illuminazione e poi il mondo. Voi siete incredibilmente sensibili e in un certo senso è un po’ ironico perché è proprio ciò che volevate. Voi volevate diventare più consapevoli delle cose e ora lo state diventando.

Non c’è bisogno di lavorarci sopra. Voi non dovete fare esercizi di sensibilità tutti i giorni, perché poi diventate mentali e vi desensibilizzate. Tutto accade in modo naturale. Voi diventate sempre più consapevoli di tutte le energie che vi circondano, ma la mente ha difficoltà a comprenderle tutte. Voi cercate di mettere insieme i pezzi e non ci riuscite e io non vi incoraggio a farlo perché lo fareste a livello mentale. Voi vi renderete conto che le varie sensibilità e le loro interpretazioni non devono avvenire qui (indica la testa). Esse avvengono al livello del Maestro/a che è non mentale. Mentre esaminavo gli Shaumbra prima dello Shoud ho pensato: “Dobbiamo proprio affrontare il tema della sensibilità”.

La sensibilità è una cosa buona. Voi diventate sempre più consapevoli. Non è che all’improvviso diventate sensitivi e potete leggere le vite passate di tutti, voi non vorreste farlo davvero. (Adamus ridacchia). Riuscite a immaginare una persona che voglia essere un sensitivo in termini di letture per gli altri? Sarebbe una cosa terribile e invece voi siete molto sensibili e in questo momento avete la sensazione di essere ‘crudi’ e molto, molto, molto vulnerabili. Direi che è esattamente dove dovreste essere, ma voi non siete sicuri di ciò che sta accadendo. Voi non siete sicuri di come recepire il tutto e soprattutto proprio ora nell’aria c’è davvero tanto. Tutte le cose che stanno accadendo sul pianeta e qui negli Stati Uniti, la follia, proprio così. Insomma, è una follia, ma è colpa vostra (qualche risatina).

Non pensavo fosse divertente (Adamus ridacchia). È colpa vostra perché è la benedizione che avete dato al pianeta.

Quando la luce inizierà ad arrivare ai livelli di adesso scuoterà le cose. Se accendete un mucchio di luce sulle persone e sul pianeta, di certo non significa che all’improvviso tutti siano felici e simpatici e seduti intorno al fuoco a cantare kumbaya. La luce scuote i sistemi e alla fine permette a tutto il vecchio di diventare nuovo. In definitiva la luce permette a questo pianeta di diventare il pianeta della coscienza alta, dell’amore e della vera Realizzazione.

Proprio in questo momento sentite un attimo tutte le istituzioni che vengono scosse dalla luce che è ovunque. Voglio dire, sentite tutti gli scossoni e quando accade le persone si fanno prendere dal panico e si aggrappano più che mai al loro modo di fare, ai loro vecchi modi o vogliono tornare indietro ed è esattamente ciò che sta accadendo qui, sul pianeta e come esseri sensibili voi lo sentite e vi chiedete: “Cosa c’è di sbagliato in me?”.

Come vi ho già detto molte volte, anche ora io vi ripeto che voi vi fate carico di cose che non sono vostre. Voi vi fate carico delle energie – sia che si tratti di politica e di tutto il potere che ne deriva.  Se voi proprio ora siete qui, sul pianeta quasi non potete evitarlo. Potete cercare di evitarlo, ma resta nell’aria. È ovunque e io vi ripeto che voi siete sensibili e lo sentite.

Ora vorrei fare una breve merabh. Iniziamo la musica, mentre ci addentriamo in questo argomento.

Merabh – Cosa È Vostro?

Il quadro generale, ciò che sto cercando di dire è che…

(inizia la musica)

… beh, voi siete qui in un momento straordinario. A volte vorrei persino essere lì con voi, ma poi dico: “No, no, no!”.

Voi siete qui in questo momento straordinario e siete dei pirati dalla pelle dura, più dura dei chiodi. Voi vi siete ficcati in questo ambiente incredibile ed è come se – immaginate che venga fatto un film sul fatto di essere qui in questo momento.

Facciamolo dal punto di vista di un cane, per esempio, come se dicesse: “Quell’ umano è pazzo. Perché ha scelto di tornare? Il mondo si sta disfacendo”. Non è una cosa negativa. Il mondo si sta disfacendo per essere liberato e aperto, ma voi ci siete proprio in mezzo e se ci pensate bene siete stati proprio voi a portare la luce che sta causando tutto ciò.

Non sto dicendo di sentirvi in colpa. Sto solo dicendo di riconoscerlo per ciò che è.

Il punto è che si tratta di una sfida e proprio ciò che è davvero importante è sentire ciò che è vostro. Che cos’è vostro?

Voi sentite le energie del pianeta. Voi sentite, beh, voi sentite Gaia che se ne va e sentite che tutto il pianeta sta cambiando in molti modi.

Io sono stupefatto dalla velocità con cui le cose stanno cambiando in questo momento. Basta che pensiate all’intelligenza artificiale. Se ne aveste parlato con la gente solo un paio di anni fa avrebbero fatto finta di niente e si sarebbero chiesti di cosa steste parlando. Ora è ovunque.

In questo momento la cosa importante è sentire ciò che è vostro. Non cercate nemmeno di esprimerlo a parole. È una sensazione. Che cos’è vostro?

(pausa)

Cos’è vostro?

(pausa)

Se volete davvero capirlo meglio non cercate di esprimerlo a parole. Per un momento siate il Maestro – beh, se potete siatelo sempre, ma almeno per questo momento –  che cosa è vostro?

(pausa)

Tutto il resto non lo è.

(pausa)

Lasciate che la vostra sensibilità vada al vostro Sé – più consapevolezza del Sé e più relazione con il Sé.

(pausa)

Per molto tempo – in questa e in altre vite –  molti di voi sono stati portatori di energia o di luce per il pianeta. Ora non lo siete più.

C’è una grande differenza tra tenere l’energia e la luce e irradiare la luce. C’è una grande differenza. Una cosa è portare un peso sulle spalle, l’altro è semplicemente essere liberi.

(pausa)

Come Maestro, cos’è vostro?

(pausa)

Vedete, tutto ciò si è ingarbugliato con il mondo, con le altre persone presenti nella vostra vita e voi cercate di prendervi cura di loro e vi preoccupate del mondo. Sapete, vi sembrerà molto insensibile, ma voi non avete bisogno di preoccuparvi del mondo. Davvero, non dovete farlo.

Qui non si tratta di non preoccuparsi, ma di ciò che avete fatto e che state facendo ora, la vostra Realizzazione e poi irradiare la vostra luce – ecco di cosa ha bisogno il mondo. Il mondo non ha bisogno di un mucchio di “cure” o di “coccole” o di “preoccupazioni”.

(pausa)

Ecco, non ha molta importanza. Voi state facendo ciò per cui siete venuti qui, cioè far risplendere la vostra luce e soprattutto come esseri sensibili voi non dovete farvi carico di altro.

Proprio quella luce e soprattutto dopo la Croce del Cielo sta apportando cambiamenti incredibili su questo pianeta che non si distruggerà, non cadrà a pezzi e non tornerà in un’era oscura o cose del genere. Non è così.

Passerà attraverso i suoi cambiamenti. Attraverserà le sue lotte, ma la luce che è arrivata qui lo guiderà.

(pausa)

Mi diverte pensare che molti hanno pensato che con la Croce del Cielo – non so – di colpo tutto  sarebbe stato perfetto e in un certo senso lo è, ma la perfezione sta portando su questo pianeta nuovi livelli di coscienza e di consapevolezza.

Ogni volta che ci sono grandi cambiamenti di questo tipo devono avvenire grandi cambiamenti anche sul pianeta e di certo ci sono stati. Sono passati circa 15 mesi dalla Croce del Cielo e i cambiamenti sono iniziati a livello sottile.

È un po’ come il seme di un albero nascosto nel terreno. Fuori sembra che non stia accadendo molto, ma in quel seme stanno accadendo molte cose e poi, di colpo il seme germoglia e a un certo punto buca il terreno e inizia a crescere. È ciò che sta accadendo. C’è tanta luce ma stava lavorando a livelli profondi e ora sta venendo fuori.

Torniamo alla nostra chiacchierata. Cos’è vostro? Io vi chiedo di sentirlo come Maestro, come Maestra. Cos’è vostro?

(pausa più lunga)

Il resto non lo è. Voi potete esserne consapevoli e addirittura danzarci insieme, ma non fatelo vostro.

Voi potete essere molto consapevoli di ciò che sta accadendo sul pianeta e potete persino sentirlo e percepirlo. Voi riuscite a sentire il senso di disperazione che c’è sul pianeta in questo momento. Voi riuscite a sentirlo ma non fatelo vostro perché non lo è, non è vostro.

Sul pianeta c’è un grande senso di tensione. Al mattino potete alzarvi e immergervi nella tensione, ma poi voi capite che non è roba vostra.

Ora torniamo alla domanda: “Che cos’è vostro?”.

(pausa)

Un bel respiro profondo. Un bel respiro profondo.

(la musica sfuma)

Un bel respiro profondo. Ok.

La Luce e il Permettere

Accendiamo le luci molto forti e molto in fretta (Adamus ride e il pubblico dice “Ohhh!” mentre le luci diventano molto forti). Ecco com’è! No, sono serio. Noi siamo in questo bel posto morbido e facile. Riuscite a immaginare come si senta il resto del pianeta quando la vostra luce viene accesa così forte? Io sono molto, molto serio. Tutti dicono: “Ohh! Abbassate le luci!”. È ciò che proprio ora sta accadendo in tutto il pianeta.

Tutti si chiedono: “Cosa sta succedendo?”. Di colpo tutto è illuminato e messo a fuoco e c’è moltissima intensità. Ora potete abbassare il volume, stanno cercando di recuperare la vista (le luci si abbassano). Non è più bello? Abbassiamo tutte le luci per un attimo e sentiamo le energie. Sì, tutto e tutte le luci (qualcuno dice “Oh, wow”). Whooaa! Non è bellissimo? Ora anche il fondale, se potete e anche il monitor qui sopra.

(pausa)

È piuttosto buio, eh?

Ok. Io sono ancora qui, nel caso ve lo stiate chiedendo. Noi siamo ancora qui.

Sapete, tutti fanno le loro cose al buio ed è come se gli scarafaggi corressero in giro a fare le loro cose e c’è un sacco di buio – e poi, di colpo, al tre si accendono tutte le luci. Uno, due, tre, bum! (le luci non si riaccendono subito) Va bene, contiamo fino a 10 o 20 (altre risate). Là dietro si stanno agitando, è come se dicessero: “Ohhh!”. Accecateli! Si, bene, bene! Ecco com’è! Ok, ora potete dare loro un po’ di sollievo (le luci tornano normali).

È un po’ ciò che sta accadendo proprio ora sul pianeta. La luce risplende su molte cose e a volte è scomoda, ma fa sì che le persone debbano considerare le cose, le loro vite e ciò che sta accadendo e lo fanno ma sapete, ciò provoca molto stress e agitazione e voi sentite tutto questo soprattutto quando diventate sempre più sensibili.

Il punto è che voi state solo – di recente ho osservato Shaumbra e soprattutto prima dello Shoud di oggi ed è come se avessimo bisogno di fare un po’ di –  di cosa? (qualcun dice: “Permettere”) Permettere! Permettere, permettere. Sì, l’ho sentito. Sapete, solo una persona dice “Permettere”. Permettere è il vostro strumento più grande, davvero. Permettere è lo strumento migliore di tutti. È davvero l’unica cosa che avete.

Permettere non significa solo lasciare che le persone, le circostanze e la vita si approfittino di voi. Non si tratta di questo. Permettere significa aprirsi al proprio Sé. Chiamatelo come volete – il Maestro, l’anima o ciò che volete –  voi vi state aprendo e l’umano smette di pianificare e di cercare di guidare la nave. Non è più necessario e io so che voi dite: “Beh, no. È la mia nave, dannazione!”. In realtà è la vostra nave, ma non è la vostra nave (risate).

Sapete, è piuttosto buffo perché voi avete la vostra nave, siete voi e il vostro nome è proprio lì sul lato, ma in realtà non è vostra e so che sembra strano, ma è come se voi diceste: “Beh, diavolo, no. Questa nave è mia. Di cosa stai parlando?”. Invece no, la vostra nave appartiene all’anima, davvero. Voi ne fate parte, ma per tanto tempo l’umano ha insistito per gestirla e possederla, di tanto in tanto affondarla e tutto il resto, ma poi voi arrivate a un punto come questo in cui dite: “Io lascio andare. Io lascio andare. Io rilascio”. Ciò non significa che vi arrendete, ma che iniziate a capire che la nave è quella dell’anima, del Maestro/a e di voi – tutti insieme.

C’è molto di più di voi che è pronto ad emergere e ora si tratta di permettere che lo faccia. È come fare un respiro profondo, aprirsi e permettere.

Con tutte le cose che proprio ora stanno accadendo nel mondo, con la follia – e la follia aumenterà – quando vi imbatterete in giorni difficili con voi e con gli altri, voi fate un respiro profondo e permettete.

Invece spesso voi cercate di andare fuori di testa. Voi cercate di pensare: “Cosa ho fatto di sbagliato? Cosa devo fare? Come faccio a ritrovare il mio equilibrio? Come mi proteggo e mi difendo?”. Voi sapete com’è; voi diventate pazzi a livello mentale e non serve a nulla e poi vi esaurite.

Alla fine arrivate al punto in cui non importa cosa succede dentro di voi o intorno a voi – voi lo permettete e a volte sembra quasi controproducente o controintuitivo, perché è come se diceste: “Non ne voglio più sapere. È troppo”. È proprio in quel momento che voi permettete davvero.

Ciò che permettete è la vostra luce, la vostra divinità. Tutto qui. La vostra luce e la vostra divinità e poi vi rendete conto che non dovete capire tutte le cose. Voi non dovete salvare il mondo né dovete difendervi, proteggervi o altro. Ora si tratta solo di permettere.

È quasi troppo facile. Dovrei fare una cosa tipo “Permettere per Shaumbra” e renderlo davvero difficile (Adamus ridacchia) e portare a termine molti tipi di esercizi, ma permettere è proprio questo. È davvero l’unica cosa che avete in questo momento, perché come umani voi state attraversando moltissime trasformazioni. Stanno accadendo moltissime cose. In un certo senso voi vi state liberando da un’identità – voi state quasi uccidendo l’identità per liberarvene – ed è difficile e poi c’è anche tutta la ‘roba’ nel mondo intorno a voi. È molto impegnativo.

Fate un respiro profondo e proprio qui, nel nostro spazio sicuro dove proprio ora noi non stiamo nemmeno cercando di irradiare il pianeta, sentitevi nel permettere. Ora si tratta di permettere l’Io Sono.

(pausa)

Se la vostra testa si mette in moto, se iniziate a pensare e a farvi venire dei dubbi ecco, voi non state permettendo. Fate un respiro profondo e permettete.

(pausa)

Non c’è bisogno di entrare nelle parole, nella mente o in qualsiasi altra cosa del genere. Si tratta solo di permettere.

Fate un bel respiro profondo e lasciatelo entrare.

(pausa)

Naturalmente quando voi permettete – sto cercando di pensare a come dirlo – quando voi permettete le cose hanno naturalmente senso e non dalla logica della mente, ma dalla prospettiva del Maestro. Di colpo vi rendete conto che il mondo non sta cadendo a pezzi – ora è più folle, ma non sta cadendo a pezzi. Di colpo vi rendete conto che voi non state facendo proprio nulla di sbagliato. Voi vi rendete conto che avete lavorato troppo sulle cose e che invece tutto è nel suo ordine divino senza che voi dobbiate gestirlo o lavorarci sopra. Tutto è lì solo perché voi ne facciate esperienza.

Quando permettete – quando permettete davvero e non fate giochi mentali ma vi aprite – nella vera libertà voi permettete e ciò vi fornisce una prospettiva migliore e una comprensione migliore, ma una comprensione non mentale. Voi vi rendete conto di come avete lavorato molto sodo sulle cose, davvero molto sodo. Voi vi siete fatti carico di moltissime cose che di fatto non sono vostre e tutto ciò sta rendendo questa vostra ultima vita sul pianeta molto meno piacevole di quanto debba essere. Fate un respiro profondo e permettete.

(pausa)

Ultimamente ho parlato molto di immaginazione. L’immaginazione è la luce. In fisica o in metafisica la luce e l’immaginazione sono la stessa cosa. Voi pensate alla luce come ai raggi che arrivano da qualche parte o altro, ma in fondo è solo immaginazione.

Dunque, qual è la correlazione? Qual è il rapporto tra permettere e immaginare?

Sentitevi dentro per un momento. Cercate di non pensarci, ma sentitevi dentro. Qual è la relazione tra il permettere e l’immaginazione?

(pausa)

Un paio di cose. Se voi non permettete, voi non potete immaginare liberamente, apertamente e in modo non mentale. Le due cose vanno di pari passo. Voi potete fingere di immaginare le cose e di immaginarvi come un essere grandioso, ma se non lo permettete tutto ciò diventerà mentale e lo umanizzerete e lo sminuirete.

Quando permettete, quando vi aprite alla vostra luce, di colpo la vostra immaginazione diventa la fonte, diventa il centro della vostra creazione.

La Merabh del Permettere l’Immaginazione

Ora vi chiedo di mettere un po’ di musica e di sentirvi davvero dentro, mentre lo rendiamo una merabh.

(inizia la musica)

Permettere significa: “Ok, io sono pronto ad andare avanti. C’è molto di più che mi aspetta. Non deve essere limitato dalla mia mente umana”.

A proposito, tutto ciò è del tutto naturale e quindi accadrà in ogni caso. È tutto naturale. È utile avere una certa comprensione di ciò che sta accadendo in quanto riduce al minimo l’ansia e la paura, ma tutto questo è davvero molto naturale. In altre parole, voi come esseri umani non dovete impegnarvi.

Si tratta solo di permetterlo.

Permettere significa dire: “Come umano, io non ho bisogno di continuare a controllare e a cercare di gestire le cose. Come umano, io non ho più bisogno di limitare le cose e non ho nemmeno bisogno di capirle nella mia testa”.

Significa anche: “Io sono pronto a superare questa identità”. Io so che tutti voi l’avete detto, ma ora facciamolo. Non limitiamoci a dirlo – facciamolo e basta.

(pausa)

Oh Dio, non è terribile tutto il pensare che avete fatto e l’andare avanti e indietro nella vostra mente cercando di capirlo? Non funziona. In un certo senso leggere e studiare sono cose divertenti, ma alla fine nemmeno quelle funzionano. Si tratta solo di dire: “Io lascio andare. Io permetto”.

(pausa)

E allora – solo allora iniziate a capire che cos’è davvero la luce.

Voi iniziate a capire cosa intendo quando dico che la luce è immaginazione.

(pausa)

Voi iniziate a capire che tutte le cose mentali e lineari sono state molto noiose e non vi hanno soddisfatto.

Cari Shaumbra, la vostra immaginazione sta venendo fuori e ciò vi porta anche a diventare più sensibili, più consapevoli e a livello umano a essere confusi, inquieti e in alcuni giorni addirittura sfiduciati. In altri giorni voi vivete in uno stato di stupore continuo con voi stessi, ma i giorni difficili sono ancora troppi e noi dobbiamo superarli.

Devo ammettere che il momento in cui ci troviamo –   a circa 15 mesi dalla Croce del Cielo – probabilmente è la parte più difficile della vostra permanenza qui sul pianeta come Maestro/a incarnato/a. Proprio ora è la parte più difficile perché è la transizione dal sé umano al sé Maestro. È la più difficile perché anche le vostre vite passate stanno arrivando alle loro Realizzazioni e poi si stanno integrando con voi e quindi a tutto il resto si aggiunge anche tutto questo rumore.

Ecco, questo è il massimo della difficoltà e questa è la buona notizia. Se siete riusciti ad arrivare fino a questo punto, la situazione inizierà ad alleggerirsi.

Quando? (Adamus ridacchia). Shaumbra, voi chiedete sempre: “Quando?”. Sentitevi dentro.  Questa è la parte più dura e se siete arrivati fin qui, quando non importa più.

Proprio ora voi state attraversando trasformazioni davvero grandi e la cosa più grande è la vostra nuova sensibilità. Come fate a gestirla? Voglio dire che voi siete abituati a essere sensibili ad alcune cose, ma ora passate a un livello nuovo.

Quando sentite tutto e prendete tutto per vostro e non siete nemmeno consapevoli di ciò che è davvero solo vostro, può essere travolgente.

Quando oggi ho guardato la nostra riunione e ho detto: “Dobbiamo fare un respiro profondo insieme. Oggi non abbiamo bisogno di un mucchio di cose nuove”. Oh, io ho un sacco di cose nuove in arrivo, ma ora fermiamoci un attimo e proprio qui facciamo una grande pausa del Maestro. Fermiamoci, facciamo un respiro profondo e permettiamo.

Il bello è che è un processo naturale. Voi non dovete gestirlo né farlo accadere. Voi lo permettete.

(pausa)

Sotto tutto ciò – la vostra sensibilità e tutto il resto – c’è il fatto che voi state permettendo che la luce entri e naturalmente la irradiate verso il pianeta il che lo incasina per bene. Ricordate cosa avete provato prima quando abbiamo acceso le luci –  ughh! –  è proprio ciò che sta affrontando il pianeta. Oltre alla sensibilità tipica di questo periodo, il fatto è che la vostra vera immaginazione si sta aprendo.

Io parlo di immaginazione e alcuni pensano che si tratti di inventare qualcosa nella mente, ma ora iniziano a capire che è molto di più. L’immaginazione è la consapevolezza di molti altri livelli e di molti altri regni.

L’immaginazione è l’elemento che apre anche gli altri sensi. Voi avete i vostri sensi umani, ma ne avete molti di più e quando lo permettete, quando entra la luce essa apre gli altri sensi. Alcuni sono più importanti di altri, ma apre quei sensi ed ecco uno dei motivi per cui vi sentite sensibili.

Sta accadendo che state tornando in una specie di stato o di consapevolezza dell’immaginazione che non è lineare, non è solo di gioco nel cervello, ma di vera e propria immaginazione aperta.

Negli anni ‘60 e nei primi anni ‘70 fu fatto molto lavoro con l’LSD. Alcuni di voi lo conoscono bene, voi eravate gli sperimentatori (Adamus ridacchia). Con l’LSD fu fatto un ottimo lavoro clinico e se usato in modo corretto, con una guida e una supervisione quella sostanza si è rivelata piuttosto efficace per aprire alcuni percorsi.

Timothy Leary non era solo un tossicodipendente – era un vero ricercatore –  e capì il vero valore di quella sostanza chimica potente che apriva le porte e che aggiungeva sensibilità e molta immaginazione, ma ha anche portato la legge (Adamus ridacchia).

Sarebbe stato interessante vedere cosa sarebbe successo se la sua ricerca –   e quella di altri che hanno fatto ricerca sull’LSD –   avesse funzionato davvero. Sarebbe stato interessante osservare come avrebbe potuto cambiare la società. Non sto raccomandando l’LSD – Cauldre mi sta prendendo in giro. Esistono modi naturali per farlo e infatti uno dei pericoli di ogni droga o sostanza chimica è che le cose si aprono troppo in fretta. È molto meglio se usate un modo naturale di farlo, come stiamo facendo adesso.

È interessante che l’uso di ciò che chiamano microdosaggio stia tornando alla ribalta proprio in questo momento per riportare in vita persone che sono molto, molto squilibrate o che hanno profondi problemi psicologici, perché le loro porte sono chiuse o sono troppo aperte. Con tutto ciò che sta accadendo in questo momento sul pianeta in termini di mente, è interessante che questo tema stia tornando.

Noi non abbiamo bisogno di farlo, perché lo permetteremo in modo naturale.

Uno degli effetti collaterali di quella sostanza è che voi la assumete e fate il vostro piccolo viaggio, ma poi tornate subito in questa realtà, alle vostre vecchie abitudini ed è piuttosto deprimente. È molto deprimente. Il pensiero era che aprendo la porta a sufficienza, dopo le allucinazioni quella porta si sarebbe chiusa lasciando forse qualche ricordo e qualche beneficio. Non c’è alcun bisogno di arrivare a quel punto. Noi faremo solo un respiro profondo e permetteremo in modo molto naturale.

Permettere è anche fidarsi, fidarsi in modo implicito del proprio Sé, del Maestro, dell’anima – come volete definirla – insomma si tratta di fidarsi.

Ciò che sta accadendo e che io cerco di dire qui è che l’immaginazione sta tornando. La luce sta tornando, ma ciò influisce sul modo in cui sognate. Non intendo solo i sogni notturni, ma anche il modo in cui sognate, i vostri desideri e le vostre aspirazioni.

Quando torna la vera immaginazione, voi iniziate a rendervi conto che i vostri piani, i vostri obiettivi e ciò che definireste i vostri sogni sono relativamente privi di significato in quanto erano molto lineari e si basavano molto sui bisogni e sui desideri umani. In un certo senso erano molto psicologici.

Quando l’immaginazione ritorna, di colpo vi rendete conto che c’è molto di più e non potevate pianificarlo.

Voi avete portato dentro la luce e l’avete irradiata e per tutto questo tempo ciò che sta facendo per voi è riportarvi allo stato naturale di luce o di vera immaginazione creatrice.

Nella vera immaginazione creatrice voi non vi sprecate in cose come preoccuparvi o cercare di immaginare o creare un po’ più di ricchezza e magari anche un po’ più di salute ed essere un po’ più giovani e giocare meglio a scacchi. La vera immaginazione va ben oltre.

Io so che per l’umano alcune di queste cose sono importanti, ma quando permettete che l’immaginazione torni le piccole cose della vita si prendono cura di se stesse. Non c’è alcun bisogno di microgestirle perché avviene la sincronicità. Esiste un modo naturale di prendersi cura di tutte queste cose.

Facciamo un respiro profondo qui, in questo incontro speciale per Shaumbra e permettiamo l’immaginazione.

(pausa)

Ritorna in modo molto naturale.

(pausa)

In fondo è la luce che sta tornando, ed è il nucleo o la fonte della vera creazione.

(pausa)

Ora il Maestro – il Maestro siete voi – e se continuate a pensare a voi stessi come a un semplice essere umano, io comincerò a farvi un mucchio di cazziatoni. Voi siete il Maestro.

Il Maestro non spreca la sua luce o la sua creazione sui piccoli dettagli umani perché c’è molto di più.

Il Maestro non usa la sua immaginazione per creare cose che si basano sul potere perché non ce n’è bisogno. È un’illusione e tutta l’energia è comunque vostra.

Il Maestro non usa l’immaginazione solo per immaginarsi come un umano più felice. In realtà la usa per uccidere l’umano – parlo di livello psicologico, è ovvio – non del livello fisico.

Il Maestro usa l’immaginazione per dissolvere l’umano, per liberarsi dall’illusione dell’umano.

(pausa)

Non cerca di rendere l’umano un po’ più alto, dieci chili più leggero e un po’ più ricco.

Il Maestro userà l’immaginazione per liberarsi da tutte le illusioni dell’umano – o meglio, gli inganni dell’umano.

Proprio ora facciamo un bel respiro profondo e facciamoci da parte per lasciare che torni il vostro stato naturale dell’immaginazione sostenuto dagli altri sensi, i sensi non fisici.

(pausa più lunga)

So che siete preoccupati, stressati e ansiosi e che nei giorni migliori avete avuto delle scoperte e delle vere e proprie sensazioni di essere davvero in un posto bellissimo con voi, ma il giorno dopo alcuni di quei giorni sono stati difficili. Ecco perché ho voluto organizzare questa giornata intorno a ciò che sta accadendo davvero, a ciò che è davvero importante.

Prendetevi qualche momento per permettere che emerga il senso naturale dell’immaginazione.

(pausa più lunga)

Come esseri umani, voi vi siete impegnati a fondo nel tentativo di creare e lo avete trovato molto frustrante e difficile. Ebbene, voi potete creare alcune cose con le mani o con la mente. Voi potete creare una casa, se volete costruirla. Voi potete creare la ricchezza, un lavoro o altro – ma non è la vera creazione.

(pausa)

In realtà si tratta solo di spostare vecchie parti e pezzi e metterli insieme in modi diversi.

Proprio ora facciamo un respiro profondo nell’immaginazione e sentiamo cos’è la vera creazione.

(pausa più lunga)

So che là fuori è stata dura. Io vi ricordo che tutti voi volevate essere qui proprio in questo momento. Ogni tanto abbiamo bisogno di una piccola pausa come questa per sentire davvero cosa sta succedendo e sì, voi siete più sensibili che mai. I vostri sensi si stanno risvegliando e la vera immaginazione sta tornando.

Facciamo un respiro profondo e permettiamo tutto questo.

(pausa)

Ora vorrei che sentiste dentro di voi in modo non mentale ciò che significa essere un creatore.

Con la luce, con l’immaginazione come ci si sente a essere un vero creatore.

(pausa)

È difficile da esprimere a parole. È molto difficile.

Forse vi rendete conto che creare in piccolo è un grande spreco della vostra energia; creare cose piccole per soddisfare bisogni umani piccoli che altrimenti sarebbero soddisfatti da soli.

Sentitevi nel modo più audace possibile, sentite il vero creatore che siete.

(pausa)

Tra un attimo vi chiederò di riaccendere le vostre luci e di irradiare il pianeta. Ecco perché siete venuti qui, ma prima di farlo facciamo un bel respiro profondo e permettiamo.

Poi permettete la vostra immaginazione.

(pausa)

Poi permettete tutto ciò che avete e potete creare. Permettete la vostra creatività.

(pausa più lunga)

Ancora una volta, tutto ciò avviene in modo molto naturale.

Quando l’immaginazione –la vera immaginazione – emerge si porta dietro la sensibilità, la consapevolezza e la luce – tutte quelle cose.

Facciamo un bel respiro profondo e immaginiamo di andare oltre e facciamolo senza parole. Sentitelo. Sentitelo.

(pausa)

Shaumbra, facciamo un bel respiro profondo. Un bel respiro profondo insieme.

Oggi avevamo bisogno di fermarci, di fare una pausa e vi ripeto che la vostra sensibilità vi rende quasi troppo consapevoli di tutto. Quando voi cercate di usare i vostri vecchi trucchi per ritrovare l’equilibrio e non funziona ecco, oggi siete arrivati a un livello nuovo.

Fate un respiro profondo e integratelo subito.

Per favore, non cercate di capire tutto ciò. In altre parole, non tornate indietro in modo lineare e dite: “Ora, cosa ha detto? Cosa devo fare?”.

Fate un respiro profondo e lasciatelo fare e mentre lo fate, anche se fa emergere alcune paure e preoccupazioni umane voi fate un respiro profondo e ricordate che tutto va bene in tutta la creazione.

Grazie, cari Shaumbra.

Tornerò. Grazie a voi.