IL DILEMMA DEL GURU
Presentato al Crimson Circle il 17 aprile 2012
Io Sono quello che Sono, umilmente al vostro servizio.
Benvenuti, cari Shaumbra. Mi ci è voluto un attimo per adeguarmi a questa nuova struttura (dall’ultimo Shoud la sala, le sedie e il palcoscenico sono stati ridisegnati) Sono così abituato a vedervi seduti su alcune sedie e ora vi siete spostati. O mi sono spostato io? Ah! Che domanda. Voglio ringraziare tutti voi per aver creato il nuovo teatro di Adamus. Grazie. (il pubblico applaude)
Ecco, ci riuniamo in questo giorno molto speciale – è speciale per parecchie ragioni. C’è la vostra nuova struttura e naturalmente nel Teatro di Adamus ci sono tutte queste telecamere – tutte queste telecamere e c’è molto anche nel soffitto – ah sì, per riprendere da ogni posizione. Tu ed io, Pete.
PETE: Sì.
ADAMUS: Nessuno può sfuggire a una telecamera.
Un Giorno Speciale
Ecco, cari Shaumbra, è un giorno speciale. Perché? C’è una nuova scenografia, vi siete svegliati in modo molto piacevole. È una buona cosa per i piedi di Cauldre (la moquette è nuova) e anche per il pubblico è meglio. Siamo nel bel mezzo di due giorni forti, come ha detto bene Linda di Eesa, il venerdì della passione e Pasqua – in mezzo a tutta quest’energia della morte e dell’ascensione. Vi trovate in un momento molto significativo del vostro percorso – è un momento molto importante nella storia di questa Terra.
Fate un respiro profondo e immaginate i libri che saranno scritti tra 20 anni – o 100 anni – circa questo periodo. A volte voi non vi rendete neppure conto di ciò che sta avvenendo davvero perché non fate altro che resistere sperando di riuscire a sfuggire a questi venti e a queste tempeste; sperate di riuscire ad arrivare alla fine della giornata per aprirvi una bottiglia di vino, bere un sorso di medicina e rilassarvi un po’; magari provate un po’ di ansia prima di andare a letto. Il letto – una volta era un luogo riservato al sesso e allo stato di sogno, o a dormire; ora è un luogo in cui ci sono altro caos, alta tensione e trauma.
Ecco, la sera avete giusto qualche minuto per rilassarvi prima di andare a dormire. La giornata è finita e state per iniziare un nuovo compito nello stato di sogno. Una volta era un luogo dove vi recavate, una terra piena di lecca-lecca, arcobaleni e di tutti gli animali vostri amici e i parenti che vi piacciono, era uno stato di sogno la la-la-la – ma ora, ora è quasi più dura che essere qui – è quasi più difficile.
La mattina vi svegliate e siete già mezzi esausti, perplessi e vi chiedete cosa accadrà in futuro e per un attimo vorreste poter tornare nello stato di sogno – e invece no! Siete fuggiti da là per tornare sulla Terra! Ve ne state sdraiati a letto e dite, “Non oso alzarmi perché è arrivata un’altra giornata, ma non oso neppure tornare a dormire perché quello ora è un luogo che mi fa una gran paura.” È proprio così.
Lo stato di sogno è cambiato. Immaginatevi che, in un certo senso, lo stato di sogno si estende fino ai Reami Vicini alla Terra – e oltre, molto oltre – ma comunque passa nei Reami Vicini alla Terra. In questi reami ci sono sezioni connesse alla coscienza umana che sono dedicate agli stati di sonno – è lì che voi andate. In questo periodo è molto, molto intenso perché ci sono molti cambiamenti in atto, che fa sembrare quelli che avvengono qui una sciocchezza. (qualcuno dice “Ah, ah”) E’ molto intenso.
Questo spazio – quello che avete creato qui – in realtà è uno dei veri rifugi che potete avere, è uno dei veri posti in cui potrete arrivare e fare un respiro profondo e poi potete andare a dormire. E invece no! (Adamus ridacchia) Potete rilassarvi, potete ridere; questo è un luogo per le risate e la celebrazione e la gioia e serve per sfuggire per un attimo a tutta quell’intensità.
Voglio iniziare questo Shoud con qualche bel respiro profondo. Là fuori è davvero intenso ed è intenso anche qui dentro! È intenso nello stato di sogno – allora dove andate? Bene, potete venire qua. Potete trovare quel luogo dentro di voi, ma spesso anche quel luogo interiore è molto caotico. Ve ne siete accorti?
Prendiamoci qualche minuto e facciamo dei bei respiri intensi e rilassiamoci, perché questo è un luogo sicuro – davvero. Dovete solo vedervela con me, ma qui potete rilassarvi. Lasciate che anayatron – quel piccolo sistema di comunicazione energetica – si dia da fare per riparare e ringiovanire i vostri corpi. I vostri corpi continuano a essere presi a schiaffi dall’energia. Vi siete accorti che a volte provate dolori e disturbi e vi fanno male i muscoli? Oh, sì – è per via dell’energia che è così intensa.
Vi ricordate quando vi ho detto che questo era “L’Anno della Consegna”(“The Year of Deliverance “)? L’anno della consegna, un mucchio di energia sta entrando da tutte le parti; le energie entrano dalle tempeste solari che sono più grandi che mai e più attive che mai; le energie entrano dalla Terra, da tutti gli altri reami. C’è l’energia dappertutto e sta entrando proprio ora perché l’avete chiesta voi – e ora che arriva, vi lamentate.
Facciamo un respiro profondo qui nel nostro spazio sacro, la Centrale Shaumbra.
(pausa)
Facciamo un respiro profondo.
È intenso e voi continuate a criticarvi perché non siete in grado di gestire tutto ciò. L’altro giorno stavo prendendo il tè con alcuni Maestri Ascesi – sì, noi beviamo te e fumiamo sigari. L’altro giorno stavo prendendo il tè e parlavamo di quando siamo ascesi – centinaia, migliaia di anni fa o quando è accaduto. A quei tempi, in effetti, era piuttosto noioso perché le cose si muovevano molto lentamente e tutto era tetro, mentre ora è intenso e cambia ogni momento. Stavamo ridacchiando tra noi e dicevamo che per voi è davvero difficile, ma noi ci divertiamo molto a lavorare con voi ma siamo anche lieti di essere ascesi allora, quando l’abbiamo fatto.
Cosa, state guardando la tv?! Guardate me! (risate) (l’immagine di Adamus scorreva sul grande schermo dietro di lui) Ma cosa fate? Guardate la tv mentre io sono qui dal vivo di fronte a voi? Vedo che fissate lo schermo – no, io sono qui! Questa è una vera e propria distorsione ed è molto strano e la prossima volta che prenderò il tè con i Maestri Ascesi ne parlerò. “Siete nella stanza con loro – dal vivo – ma loro osservano lo schermo. Perché succede? Come mai?” (alcuni dicono; “E’ nuovo!”) No, lo fate sempre e lo farete anche tra un anno.
Cari Shaumbra, là fuori ora è intenso. Fate un respiro profondo, fate un respiro profondo…
(pausa)
…e continuerà a esserlo, proprio così. Dovete riuscire a ridere di voi, dovete riuscire a ridere con voi e con tutti i vostri aspetti – sì. Loro lo stanno già facendo, quindi potete farlo anche voi. Aandrah sa esattamente di che cosa sto parlando. Ridete a voce alta dei vostri aspetti, sì – i vostri ass-petti. ( gioco di parole tra aspetto e ‘culo’-petto. NdT) Sapevate che l’avrei detto, infatti questa è una nuova tee-shirt. (altro gioco di parole)
Voi dovete essere veri con voi – oggi ne parleremo. A proposito, oggi non vi dirò molto di nulla. No, mi dispiace. Ah! Bene… (risate) Ho sentito qualcuno che ha pensato “Non lo fa mai” quindi venite qua per il cibo – molto bene.
Oggi vi parlerò di promemoria di cose di cui parliamo da molto tempo. Vi siete concessi questa visione molto prima di averne bisogno; anni fa, prima ancora che fosse davvero necessario, vi siete regalati delle visioni interiori e avete sempre avuto l’impressione di questi momenti ‘aha’ che ora sono diventati gli strumenti della vostra cassetta degli attrezzi e diventeranno i cerotti nel vostro kit di pronto soccorso – saranno come gli unguenti e anche i sedativi.
Ora ve ne parlo di nuovo, torno a parlarvi di alcuni punti perché voi li avete inseriti prima del tempo sul vostro percorso sapendo che ne avreste avuto bisogno e ora ne avete bisogno – ora ne avete davvero bisogno.
Là fuori è molto intenso – ne parlavamo giusto l’altro giorno all’ora del tè ed è incredibile che riusciate a cavarvela come state facendo – con tutto ciò che sta avvenendo. È incredibile che riusciate ancora a ridere e altrettanto che il vostro corpo non stia cadendo a pezzi. È incredibile che nella vostra testa i fusibili non siano partiti – ce ne sono troppi, qui e là. È incredibile che riusciate ancora a identificarvi con voi -questo è davvero incredibile – è proprio incredibile che riusciate ancora a identificarvi con voi.
Conoscersi
Ora chiederò a Linda di avvicinarsi alla lavagna ed io vi farò la domanda. Su una scala da 1 a 10 – 1 è il minimo e 10 è il massimo – quanto bene vi conoscete?
Cominciamo da qui, dal tavolo che ignoro sempre. David tu scegli. Quanto ti conosci? Non preoccuparti per la telecamera.
BONNIE: Va bene.
ADAMUS: Si è mossa da sola.
BONNIE: In genere.
ADAMUS: In genere.
BONNIE: Lo so.
ADAMUS: Su scala da 1 a 10.
BONNIE: Più di uno?
ADAMUS: No, almeno uno. Il minimo per conoscere sé stessi è uno, il massimo é 10. Quanto bene
ti conosci?
BONNIE: 7.
ADAMUS: Bene, 7. Abbiamo un 7.
LINDA: Scrivo 7?
ADAMUS: Solo 7. Incredibile. Ok, bene. Quanto ti conosci, Timothy? Ci sono le telecamere puntate su di te. Quanto ti conosci bene?
TIMOTHY: 8.
ADAMUS: 8. Bene, bene. Abbiamo un 7 e un 8.
LINDA: Li vuoi in linea o in fila?
ADAMUS: Se devo prendere questo tipo di decisioni… (risate)
LINDA: Cerco solo di assecondarti.
ADAMUS: Vado in fondo alla sala per un tè.
LINDA: Non c’è problema…
ADAMUS: Buona domanda. Passiamo ai signori che sono seduti sul pavimento.
MATT: 10.
ADAMUS: Un 10.
MATT: Sì. Signore.
ADAMUS: Ti conosci fino a 10. Bene, eccellente. Come ti chiami?
MATT: Matt.
ADAMUS: Bene: C’è altro che non conosci di te?
MATT: Beh, ciò che avverrà in futuro.
ADAMUS: Beh, se dici 10 non c’è altro da sapere.
MATT: Nel qui e ora? Non credo, no.
ADAMUS: No. Bene.
MATT: No.
ADAMUS: Eccellente. Nel teatro di Adamus – scusate – nel teatro Shaumbra non ci sono risposte sbagliate, ma in realtà non ci sono neanche risposte giuste. (risate) Ora passiamo a Mr. Collins. Quanto bene ti conosci?
MR. COLLINS: Eh, bella domanda.
ADAMUS: Lo so, è mia.
MR. COLLINS: Direi forse 6,5.
ADAMUS: Bene, 6,5. Passiamo a Lucky.
LUCKY: Uhh, 8,5.
ADAMUS: Otto…. beh, lo devi fare per le telecamere. Vedi le telecamere? Vedi come si muovono senza che uno le tocchi?
LUCKY: 8.5
ADAMUS: 8,5. Bene, bene. Cosa rientra nell’altro 1,5?
LUCKY: Credo che s’impari sempre di più su di sé dalle percezioni degli altri o dalle proprie.
ADAMUS: Bene, ma hai molta strada da fare perché ci sei quasi arrivato. Ti ci sono volute 1039 vite per raggiungere il punteggio di 8,5 – che non è male. Io dico che potresti farcela tra altre 100 vite – per allora ce la farai. Oh, merda… e parlando di questo, tocca a Sart.
SART: Credo 12. (risate)
ADAMUS: 12. Signore e signori, vi avevo detto da 1 a 10 e lui è così pieno di… (Adamus indica la maglietta di Sart su cui campeggia la scritta “Merda” e il pubblico la legge a voce alta ridendo) Bene, ti ringrazio per non aver capito come si fa questo gioco.
SART: Ci sono delle regole?
ADAMUS: Solo le linee guida, sì. Nessuna regola. Passiamo di qua…, si, Ali. Quanto bene ti conosci? Da 1 a 10.
ALI: Beh, mentre parlavi d’identificarsi con se stessi io stavo pensando che non è una buona cosa continuare a identificarci con noi. Voglio dire, non è né buona né cattiva, ma probabilmente…
ADAMUS: Ma tu a che punto sei?
ALI: Forse 5, ma non ne sono sicura.
ADAMUS: Forse 5.
ALI: Ma non sono sicura.
ADAMUS: Veleggi intorno al 5, quindi metti delle linee in movimento intorno al 5.
ALI: Si.
ADAMUS: David, ora scegli tu qualcuno perché io chiuderò agli occhi e tu sceglierai il prossimo.
LESLIE: Forse 2, ma in aumento.
ADAMUS: Si muove, bene. Non c’è nessuna fretta. Fai con calma.
LESLIE: Sai, dipende dalla giornata.
ADAMUS: Sì, dipende dalla… oggi come ti senti?
LESLIE: Oggi forse più vicina al 10 che al 2, ma potrebbe essere un 2…
ADAMUS: C’è una bella differenza.
LESLIE: Vero, è proprio così.
ADAMUS: Okay, da 10 a 2. Da 2 a 10.
LESLIE: Si.
ADAMUS: Allora… 10,4,2 – qui c’è un po’ di Dottor Pepper (si riferisce a una vecchia campagna pubblicitaria)
JEFFREY: Zero.
ADAMUS: Zero – con un violino in sottofondo. Zero.
JEFFREY: Ricomincia da capo.
ADAMUS: Ok zero. Ok, wow. Tocca te, Mofo… da 1 a 10, amico mio. (risate mentre Adamus si rivolge a Marty chiamandolo Mofo)
MARTY: Oh siii!
ADAMUS: Sii. Si.
MARTY: Devo dire che in questi giorni mi sento piuttosto vicino – direi un 9.
ADAMUS: E aumenta o diminuisce?
MARTY: No, mi sto avvicinando alla “conoscenza completa.”
ADAMUS: Oh, davvero! Beh, il 9 è il numero del completamento, vero? In numerologia è il numero del completamento? Mofo è a 9. (Adamus scuote la testa ridacchia)
MARTY: Ohhhh!
ADAMUS: Bel tentativo, mi piace. Ancora due, altre due.
DAVID: 1.
ADAMUS: 1 per David.
DAVID: Si.
ADAMUS: Altri due perché qui c’è un po’ di confusione. Tu sei a 1.
DAVID: Si.
ADAMUS: Un altro – John Kuderka, quello tranquillo e saggio. A che livello sei?
JOHN: 22.
ADAMUS: 22. Ah, uno dei numeri Maestri. Un numero Maestro.
LINDA: 22
ADAMUS: E’ un 4, ma sarà bene o un male? Bene, ancora un altro.
PETE: 6.
ADAMUS: 6, bene. Linda, somma in fretta i numeri e dimmi qual è la media.
LINDA: Oh! Non esiste. (risate)
ADAMUS: Alcuni di voi l’hanno già fatto, quelli online – a mente o con la calcolatrice quindi la media approssimativa, se non calcoliamo i numeri che escono dalle linee guida, quindi elimina il 12 e il 22, direi che la media è un 4,5…
(pausa)
Ma non importa! Non importa affatto e il primo punto della mia discussione di oggi è proprio questo – non importa affatto, perché se importasse direi che la cosa migliore è essere vicino allo zero – perché è lì che state andando.
Voi vi date da fare, vi date da fare pensando di sapere chi siete e pensate di aver capito tutto. Cari amici, mollate tutto come fareste con una patata bollente – e fatelo subito. Voi non saprete chi siete e meno male, perché il 10 non esiste e per chi si trova sul percorso spirituale anche il 9,9 non va bene. Cosa stai mangiando, Orso che Ride?
ORSO CHE RIDE: Cose buone.
ADAMUS: Possiamo riprendere le delizie che hai nel piatto? Mio Dio! (Adamus mostra alla telecamera il piatto strapieno) Guardate che roba! Proprio qui, in modo che tutto il mondo possa vedere ciò che Orso che Ride mangia, proprio nel bel mezzo di questa lezione sacra.
LINDA: Mi ha svuotato il buffet!
ADAMUS: Come se non avessimo fatto la pausa. Volete approfittare? (risate mentre Adamus comincia a offrire il cibo ai presenti)
LINDA: Così lo spaventi. È un po’ che non viene qui.
ADAMUS: Gli umani e il loro cibo. In realtà, mio caro amico, l’ho appena benedetto per te. (Adamus muove le mani sopra il piatto, poi ci respira sopra)
LINDA: Ohhh! (Orso che Ride porge una collana ad Adamus)
ADAMUS: Oh, grazie (la indossa)
ORSO CHE RIDE: Sei il benvenuto.
ADAMUS: Mettiamola così. (risate) E’ pesante.
LINDA: Così ridendo …. ti sta ricompensando per il tuo cattivo comportamento. Che carino.
ADAMUS: Assolutamente. Si. Quindi, mentre …( Adamus sta sistemando le perline) …mentre dicevo ….
LINDA: (guardando le perle) Interessante.
ADAMUS: Me la sto aggiustando, si.
LINDA: Hai bisogno di aiuto?
ADAMUS: (toglie qualcosa dalla collana) Cosa ci hai fumato con questa? (risate)
Come stavo dicendo, in questo periodo è meglio essere più vicini allo zero – perché è così che andrà. Si tratta di un’evoluzione interessante e ora scriverò io sulla lavagna, se non ti spiace.
LINDA: Ti giro le pagine. Vuoi che tenga da parte questi numeri?
ADAMUS: In tutta questa storia di conoscervi arrivate a un certo punto, quello in cui… arrivate a 7 e cominciate a sentirvi piuttosto bene nei vostri panni. (Adamus comincia a disegnare un cerchio incompleto) Il punto di partenza è a ore 12, poi passate dalle 3 alle 4 e vi sentite piuttosto male; scendete qui verso il 5 e il 6 e cominciate a risalire verso l’8 e il 9 e vi sentite piuttosto bene nei vostri panni. Ci state arrivando, state arrivando a conoscere chi siete e poi –chhhhkkkpp! (torna indietro) – tutto s’inverte. Ve ne siete accorti? (qualcuno dice “Sì”)
Proprio quando sentivate di esserci quasi arrivati, quando c’eravate talmente vicino che eravate quasi pronti a scrivere il vostro libro – “Sto per conoscermi, sto per amarmi” – e all’improvviso tutto crolla, cade a pezzi e questa è un’ottima cosa.
L’avete messa lì voi, ce l’avete messa voi quella trappola esplosiva – sapevate che sarebbe accaduto, sapevate che vi sarebbe scoppiata in faccia – l’avete fatto con un certo scopo perché non esiste alcun modo per riuscire a conoscervi, almeno non in termini umani – proprio così. Voi non volete arrivare a conoscervi così bene perché a quel punto vi bloccate.
Te la rendo. (Adamus rende la collana a Orso che Ride) Sono anche state benedette. Non da me.
ORSO CHE RIDE: Si.
ADAMUS: Si.
Siete al punto in cui siete esplosi e a quel punto avete mollato tutto perché vi siete resi conto che quell’identità che pensate di conoscere è assolutamente falsa – proprio così. Non è falsa in senso negativo, solo che è falsa e vi delude, è falsa perché è un’illusione.
In un certo senso la sabotate e ve ne liberate per potervi evolvere davvero, quindi non si tratta di conoscersi – si tratta solo di essere l’Io Sono. So che è una sfumatura impercettibile ma voi vi liberate della vostra identità, prima di tutto perché non riuscirete mai a raggiungere il 10. Forse arriverete a 9, 999999 e poi tutto salterà in aria – quindi perché anche solo provarci? Se siete a 4,5, a 8 o a 22 – perché provarci? Mollate il colpo, perché è un gioco in cui non vincerete mai – in realtà non c’è nulla da vincere. È un gioco che richiede una quantità incredibile di energia e alla fine il premio è la scoperta – solo la scoperta – che arrivare a conoscervi è stata un’illusione e basta – un’illusione.
All’improvviso, molti di voi che pensano di essere riusciti a conoscersi, come Aandrah sa molto bene, scopriranno di essere arrivati a conoscere solo UN aspetto, ma poi ci sono altri 2 aspetti, altri 10 aspetti, altri 100 aspetti che dovete conoscere. A quel punto vi perdete in questa specie di labirinto, in questo strano mondo delle illusioni e quando ci siete dentro è piuttosto facile perdersi.
Ecco, siamo al punto in cui potete dire che non è più importante – davvero, è proprio così. Non c’è alcun bisogno di cominciare a cercare, perché qui si tratta di essere ogni giorno l’Io Sono senza doverlo andare a cercare, ma sapendo perfettamente che è già presente. Qui si tratta di essere nell’esperienza piuttosto che cercare. È tutto qui.
La cosa divertente è che quando arrivate a quel punto, cominciate davvero a conoscervi – e non vi conoscete come umano ma come Dio, come Io Sono.
Per questo facciamo un respiro profondo. (pausa)
La differenza è piccola ma importante. Si tratta della piccola differenza tra conoscervi ed essere voi stessi – tutto qui.
Liberatevi di tutta l’energia che avete concentrato sul conoscervi, perché non è assolutamente importante.
Il prossimo punto. Parliamo di ciò che sta avvenendo proprio ora. Cauldre mi ha chiesto che alla fine ci sia un momento per le domande, quindi così sarà. Iniziate a pensare a tutte le belle domande che mi farete perché ci sarà il tempo per farlo. (Adamus fa una pausa) Non ho sentito nessun applauso – in realtà ho percepito la paura!
Le Energie Attuali
Va bene… cosa sta succedendo?
E’ aprile, l’inizio di Aprile del 2012, l’anno della consegna di una grande quantità d’energia e anche di grandi cambiamenti. Non è certo un caso che qualcuno se ne sia venuto fuori con la brillante idea di cambiare persino questa stanza e anche se su scala mondiale sembra un avvenimento da poco, in realtà è importante perché avete modificato l’energia per chi viene qua regolarmente. Qui c’è qualcosa di diverso, qui sta succedendo qualcosa e ad alcuni di voi piace molto. Alcuni di voi – ho sentito – alcuni di voi pur dicendo, “Oh sì, è molto carina” in effetti pensano, “Voglio tornare a com’era prima. Ero abituato così, ero a mio agio perché sapevo dove sedermi e chi si sedeva intorno a me, quindi sapevo dove guardare e dov’erano quelle maledette telecamere.”
Il cambiamento porta sempre con sé un certo livello di disagio. Bene, questo è un anno di cambiamenti incredibili, della consegna di energie con un ritmo senza precedenti – davvero senza precedenti.
È interessante osservare che cosa sta accadendo ora su scala globale. Mentre queste energie entrano da tutti i luoghi, proprio da ogni parte, e le persone cercano di reggerle o di capirle – cercano di definirle. In realtà non mi piace quando le persone cercano di definire troppo, perché a quel punto diventano mentali. Si tratta solo di un mucchio di energia che determina molti cambiamenti e tutto ciò è il risultato dell’umanità che ha alzato la mano e ha detto, “Siamo pronti.” È proprio così semplice.
Ora queste energie stanno entrando e in generale le persone, gli individui in generale le interiorizzano – le interiorizzano. Le persone cercano di capire – non parlo di Shaumbra ma di tutti gli altri – cercano di capire che cosa sta accadendo. Perché percepiscono le cose in maniera diversa? Cercano di giustificarle o di capirle qua (testa) e quindi cercano di dire, “Beh, è perché questo e quello sono cambiati.” Di solito si sbagliano, perché è solo una quantità di energia che aumenta.
Se foste una lampadina abituata ad accendersi a 110 volts e di colpo la tensione salirebbe a 130 volts vi sentireste un po’ diversi e vi chiedereste, “Cosa succede? Perché mi sembra di non riuscire a gestire la situazione? Di certo illumino, ma per caso finirò per bruciarmi?”
All’improvviso la tensione sale a 220 e poi a 440 e continua a salire e là fuori la gente esce di testa e molti cercheranno di evitarlo, di fargli cambiare direzione facendo finta che non ci sia. A quel punto cosa fanno? Tornano indietro – proprio così – tornano ai vecchi modi di fare le cose e dicono, “Qualsiasi cosa stia avvenendo non funziona, quindi torno a ciò che sapevo che funzionava.” Voi tendete a fare così.
Quando vi ritrovate nei casini dite, “Non farò altro che tornare indietro a ciò che funzionava un anno fa o 10 anni fa perché so che funzionava.” Bene, prendetevi un attimo e guardatevi indietro; neppure allora funzionava così bene ma l’avete gestito, ce l’avete fatta e avete imparato anche qualcosa ma, più di ogni altra cosa, avete fatto l’esperienza.
Direi che in generale queste energie in entrata, se colpiscono o atterrano su qualcosa dentro una persona, lo fanno nella mente. Ecco perché c’è un’epidemia di persone che inghiottono antidepressivi e farmaci vari. Voi bevete un po’ di vino, perché di tutta quella roba non avete bisogno; bevete con moderazione. Cos’è la moderazione, Elisabeth?
ELISABETH: Ogni giorno.
ADAMUS: Ogni giorno, questo è… siate moderati. Ogni volta che il sole splende – siate moderati.
Ecco, tutta quest’energia finisce nella mente degli umani e li fa diventare pazzi e poi dalla mente passa al corpo – perché avete allenato il corpo a seguire la mente – e a quel punto nei corpi si manifestano i disturbi fisici e le cose cominciano ad andare storte.
In realtà per la maggior parte delle persone quest’incredibile quantità d’energia in entrata non fa altro che illuminare i loro aspetti… i loro aspetti. Eh? Per questo gli umani cercano di evitarlo e fingono che non ci sia. Gli aspetti dicono, “Guarda tutta quell’energia, guarda tutto quel potenziale per il caos. Guarda tutto quel potenziale per creare un po’ di confusione di massa. Guarda tutto quel potenziale per ottenere l’attenzione che abbiamo sempre voluto.” Ecco, gli aspetti sono molto occupati.
Oh, chiunque sappia qualcosa di Aspettologia in questo momento dovrebbe aprire un ufficio – le persone dovrebbero fare la fila alla sua porta – ma vedete, gli aspetti non ci andranno e l’umano non sa che cosa sta avvenendo. È proprio vero.
Ecco, c’è tutto quest’incredibile interiorizzare che entra e arriva nella mente e a livello degli aspetti le persone si chiedono che cosa sta accadendo. In questo momento tutto sembra un po’ strano, un po’ estremo quindi che cosa avverrà in futuro? Voi qui siete tutti buoni profeti e sicuramente non avete qualità medianiche, ma non ne avete bisogno per capire che cosa avverrà in futuro. Voi interiorizzate tutto e poi, On?
GARRET/ON: Poi deve uscire.
ADAMUS: E scoppia. Sarà una lunga estate calda e non vi sto prendendo in giro. (qualcuno urla “Yay!”) Sarà un’estate pazzesca sotto molti punti di vista ed ecco ciò che sta avvenendo in questo momento: viste le moltissime delle cose che accadono a livello individuale e personale, le persone cercheranno di trovare un modo per sopravvivere ma non sanno neppure come parlarne e quindi non ne parlano.
Una volta che qualcuno comincerà a dar fuori di matto e che qualche organizzazione comincerà a inserirsi in quest’energia, in altre parole quando se ne verranno fuori con LE risposte, con IL modo – oh, miei cari amici, ora farò una pausa per darvi la mia opinione. Sapete che non lo faccio molto spesso. (risate)
Gli umani… un singolo umano è la cosa più grande in tutta la creazione. Un essere umano è il più grande tra tutti gli esseri in qualunque luogo – ed io ho viaggiato un bel po’. Sono stato in dimensioni diverse e ho visto parti diverse della creazione che sono assolutamente incredibili ma non ho mai, mai incontrato – non ho mai avuto un’incontro ravvicinato – con un essere grande come un essere umano.
Vi dico che gli esseri umani sono meravigliosi finché non finiscono in un’organizzazione (risate) in una qualsiasi organizzazione – un’azienda, una chiesa, una fondazione di beneficenza – non m’interessa. Che ha l’essere umano di particolare? A livello individuale è meraviglioso, ma nel momento preciso in cui si organizza spuntano i problemi di controllo, i temi legati al potere e alla gerarchia ed è proprio qui che entra il virus dell’energia sessuale che ama le organizzazioni. Alla fine…- non puoi fermarmi, Cauldre – esiste il potenziale che possa influenzare quest’organizzazione di esseri meravigliosi, ma probabilmente non accadrà. (Adamus ridacchia)
Nel momento in cui gli umani si organizzano, a volte tirano fuori davvero il peggio di loro. Come mai? Perché esiste questa dinamica? (qualcuno risponde) Scusa, hai detto?
LARA: Non siamo fatti per essere organizzati.
ADAMUS: Non sono fatti per essere organizzati. Bingo! Oggi ti meriti un Premio Adamus. Questo bellissimo pelouche… sì, sì (le consegna un coniglio rosa e il pubblico applaude) Che peluche dolce! Alzati un attimo, che tutti nel mondo possano vederti.
LARA: Grazie.
ADAMUS: Sì, sì. Te lo meriti proprio, bene. Ce n’è ancora uno, quindi siate molto acuti.
È proprio così perché in fondo la sovranità significa amarsi, accettarsi e prendere possesso di sé – proprio così.
Le organizzazioni vi allontanano da questo, davvero. Le organizzazioni in generale non vogliono la sovranità, non vogliono che tutti abbiano la stessa voce, non vogliono molti individui – vogliono la conformità, le regole e l’osservanza delle regole. Ecco qui, ci sono grandi umani che purtroppo si organizzano in gruppi.
Lo sapete, eccome se lo sapete. Beh, senza menzionare le vostre famiglie – sapete che avviene nelle aziende e nelle organizzazioni politiche. Ecco, ho fatto una digressione, ma amo farlo. A che punto eravamo rimasti?
Tutto salterà in aria! Con tutte queste energie in entrata sarà un’estate bollente, una lunga estate bollente. Voi dove sarete?
MARY ALICE: In spiaggia.
ADAMUS: In spiaggia, ecco dove dovreste essere! Chi l’ha detto? Eccoti un altro premio. (il pubblico ride quando le consegna un’enorme papera gialla) In spiaggia, grazie.
Ah sì. Linda, è tutto ciò che hai portato oggi? (qualcuno dice “Uova” riferendosi alle altre decorazioni di Pasqua) Uova? Uova. Possiamo prenderne qualcuna dal buffet, o meglio possiamo prendere il piatto di Orso che Ride e distribuirlo in giro.
LINDA: Ho i soliti Premi Adamus.
ADAMUS: I Premi Adamus. Niente di più richiesto in tutta la creazione di un premio Adamus – altro che un amico peloso. Bene.
Allora, dove sarete quest’estate e quest’autunno, con tutto ciò che sta per accadere? (qualcuno dice “A respirare” e qualcuno dice “A ridere”) A riderci su, sapendo che tutto ciò è assolutamente appropriato e voi non dovete fare proprio nulla e soprattutto non dovete accollarvi quella responsabilità. Non dovete salvare il mondo – potete godervi la vita e basta. Ecco cosa dovreste fare quest’estate – godervi la vita, qualsiasi cosa ciò significhi. Prendetevi l’impegno con voi, qualsiasi cosa ciò significhi. Fatevi dei regali, concedetevi l’accettazione e l’amore che vi meritate tanto.
I 4 Temi di Fondo
In questo momento dentro di voi – dentro ognuno di voi – stanno accadendo 4 cose. Possiamo scriverle sulla lavagna per riassumerle, cara Linda. Oggi sei particolarmente bella. C’è qualcosa di speciale?
LINDA: Ho solo macchiato di sangue la giacca che avrei dovuto indossare.
ADAMUS: Oh! Bene, bene è sempre una buona cosa subire il martirio prima che inizi la riunione.
LINDA: Sai, è il giorno dopo il venerdì di passione. Che cosa ti aspettavi?
ADAMUS: Dentro di voi ci sono 4 temi di fondo, cose di cui dovreste essere molto consapevoli e probabilmente direte, “Aha! Lo sapevo.” Ve l’ho detto, voi sapete già cosa sto per dirvi solo che non ve ne rendete conto. 4 sono le cose che stanno accadendo.
La prima è una cosa grossa e vi servirà un po’ di tempo per rendervi conto di quanto sia realmente grossa, ma prima di passare a questo tema lasciatemi dire che tutti voi avete compreso che il vostro DNA – chtt! chtt! chtt! – è in via di rifacimento e lo stanno ricostruendo. Siete come un cantiere in costruzione, state ricreando le vostre ancore energetiche, come vi mantenete nella realtà e come vi mettete nelle condizioni di stare in piedi, di pensare, di ricordare e di affrontare le emozioni. State rifacendo tutto l’impianto.
State rifacendo tutti i livelli di luce e di energia che potete portare nella vostra realtà – e anche la loro quantità. Anche se in alcuni giorni tutto ciò è davvero intenso e voi cercate di chiuderlo fuori, in realtà non ci riuscite perché c’è un’incredibile quantità di questa luce ed energia.
1.L’Integrazione del Mentale/Creativo
Ecco che cosa sta accadendo. Il mese prossimo potrebbe cambiare, ma ecco cosa sta accadendo in questo momento – più o meno.
Primo punto, il più importante: fondamentalmente voi siete un essere mentale e nella maggior parte del tempo funzionate attraverso la mente e avete pensieri mentali quindi analizzate le cose, le giudicate e poi le infilate in questi piccoli compartimenti mentali molto carini. Per circa il 96% del vostro tempo, usate l’aspetto mentale di voi in ogni ambiente di ogni giorno e solo il 4% va alla parte creativa. Questo è già un gran bel miglioramento, perché solo qualche anno fa eravate all’1%.
State facendo un grande salto, molto veloce e invece di avere uno scenario che prevede un cervello sinistro e uno destro – quindi invece di saltare da mentale creativo – ora i due emisferi cominciano a fondersi insieme.
Immaginatela in questo modo. Immaginate un lavandino – un vecchio lavandino di una cucina o di un bagno – dove da una parte c’è un rubinetto per l’acqua fredda e dall’altra il rubinetto per l’acqua calda. Voi dovete girarli entrambi o solo uno o solo l’altro o cercare di mescolarli o ancora potete usarne solo uno, altrimenti v’irritate e ciò significa bruciarsi da una parte e congelarsi dall’altra. Questa è un’ottima analogia per il mentale e il creativo – l’integrazione di mentale e creativo. (si rivolge a Linda)
Ora immaginate che tutto sia nello stesso rubinetto che usate ogni giorno. Aprite l’acqua e ottenete una certa quantità di pressione a quel punto potete tarare la temperatura come preferite – se volete lavarvi le mani, pulire le pentole o volete solo spruzzarvi acqua fredda sul viso.
Questo è importante e non vi sto dicendo che in questo momento siete già al 50/50 – la capacità di fonderli insieme così che non siano più solo mentale o creativo e poi solo mentale e poi mentale e poi mentale e poi un filo creativo. I 2 elementi si stanno riunendo, quindi dentro di voi c’è una coscienza combinata sia creativa sia mentale.
Suona meraviglioso, non è vero. Ne volete di più? (il pubblico dice “Sì”) Eh, voi dite sì, ma poi il cambiamento arriva davvero e all’improvviso mi dite, “Perché non funziona come prima?” Prima c’era il rubinetto per l’acqua fredda e quello per l’acqua calda e ora c’è un unico rubinetto – per un po’ vi sentirete diversi e ciò influenzerà i vostri sogni. Molto spesso i sogni che avevate erano davvero molto letterali, molto mentali mentre ora nei vostri sogni ci sarà più succo creativo e ciò influenzerà i vostri processi del pensiero, in particolare per ciò che riguarda la risoluzione – la soluzione di un problema – perché avete sempre applicato un’energia mentale a qualcosa che avrebbe dovuto essere creativo.
Voi avete un problema, qualcosa non funziona o avete un problema tecnico – ne avete fatto esperienza mentre montavate il nuovo teatro, avete avuto problemi tecnici – e di solito la mente scatta e dice, “Abbiamo questo problema, analizziamo tutti gli scenari e vediamo che cosa c’è di sbagliato.” Quello, in realtà, dovrebbe essere il momento in cui dovreste usare ancora di più la vostra creatività – davvero! Siate creativi al massimo e tutte le volte che c’è un problema portate dentro la creatività e così troverete la soluzione.
La creatività è ciò che trova le risposte. Il mentale mette in pratica ciò che trova il creativo – almeno finora.
Ecco, dentro di voi sta avvenendo questa nuova fusione interessante e creativa e ciò butterà fuori a calci la vostra mente – davvero – perché cambierà il modo in cui gestite i problemi della vita, le situazioni in ufficio e come calcolate le vostre tasse. Quando andate a comprare qualcosa in un negozio – qualcosa da montare – prima lo togliete dall’imballo, poi lo guardate ho chiamate qualcuno che lo monti per voi oppure diventate molto mentale invece di tirare fuori il creativo.
Ora li state fondendo – anzi, l’avete già fatto, è già stato implementato ma ora ve ne rendete conto e la vostra mente lo capisce, quindi potete rilassarvi un po’ di più perché ciò modifica come vi approcciate alle situazioni e risolvete i problemi.
Ecco, con questa nuova integrazione di creativo e mentale aggiungerete colore, profondità e dimensioni a tutto ciò che fate. Come vi ho detto prima, questo è un momento perfetto per iniziare un progetto o un’attività. Vedete, molti di voi hanno già provato a mettere insieme qualcosa, ma l’hanno fatto essendo molto mentali e cioè cercando di capire le cose prima ancora di farle, proprio come un umano che cerca prima di capirsi, di conoscersi. In realtà si tratta di un processo creativo.
La parte creativa è più difficile per la mente – in realtà, in fondo è molto più semplice – per la mente risulta più difficile perché lei ama capire le cose, ama sapere dove ci sono le trappole e quali sono i diversi scenari. Eccola mentre lavora e cerca di capire ed ecco perché la maggioranza di voi non ha fatto le cose che sono la sua vera passione – perché avete cercato di capirle in anticipo, avete cercato di pensarle.
Essere creativi significa… immaginatevi un’energia molto libera di fluire e in grande espansione. Immaginatela per un attimo: essere creativi è come essere un liquido colorato che può cambiare colore in qualsiasi momento e che passa in un istante dallo stato liquido a quello gassoso e poi torna a essere un liquido o qualsiasi altra cosa vuole essere. Inoltre può fluire verso l’alto o verso il basso perché in fondo non importa. Il mentale è molto lineare, molto definito e serve comunque ad un grande scopo, uno scopo meraviglioso; come minimo vi tiene qui.
Al momento è difficile, perché la parte creativa non segue i vecchi modelli ma prevede che vi fidiate di voi – l’ahmyo, il fidarvi di voi. In questo primo scenario il mentale e il creativo s’integrano proprio ora ed è una cosa bella, mai fatta prima da un grande numero di persone – invece parecchi individui singoli ci sono riusciti.
Vi siete accorti che non abbiamo mai avuto un grande libro di testo. Voi non avete dovuto frequentare molti corsi e neppure studiare, perché in un certo senso farlo avrebbe annullato lo scopo ma sta avvenendo, sta avvenendo – è proprio qui. Per questo facciamo un respiro profondo. (pausa)
Facciamo un respiro profondo.
L’integrazione determinerà alcuni cambiamenti nel modo in cui gestite le cose e anche nel vostro livello di passione, ma tutto ciò accade per ciò che definite il vostro bene.
In questo momento e qui vi trovate in un processo molto creativo sul vostro sentiero spirituale. Parecchio tempo fa avete abbandonato il sentiero spirituale e mentale e ora vi trovate sul sentiero spirituale creativo – ecco perché cerchiamo di semplificare le cose, ecco perché cerchiamo di distillarle – per tenervi lontani dal mentale.
Molte persone sentono ancora il bisogno di quel sentiero mental-spirituale – studiare rituali, le discipline, studiare i maestri. Voi siete fuori da tutto ciò – l’illuminazione è spirituale e creativa. Ecco il numero 1.
2. La Disintegrazione del Sé Emotivo
Numero 2. Una parte importante del sé che da anni cercate di conoscere, una parte importante di quel sé è stato il vostro sé emotivo, il vostro sé emozionale che proprio ora si sta dissolvendo; si sta disintegrando, sta cadendo a pezzi. Bene? Bene, sì. Sì, certo che sì.
Mentre avviene la fusione tra il creativo e il mentale, ciò che accade è che non c’è davvero più spazio per il sé emotivo, il piccolo monello. (Adamus ridacchia) Il piccolo – beh, in realtà è grande e grosso – che così spesso attrae la vostra intenzione è vi interrompe. Come sapete, l’emozione arriva dalla mente – è mentale al 100%, proprio così – si tratta di una pessima imitazione che la mente fa delle vere sensazioni dell’anima.
Ecco, la mente crea tutto ciò. In un certo senso è gelosa perché non prova sensazioni reali e quindi s’inventa le emozioni che sono immature, poco realistiche ed esigenti – sono egoiste senza essere piene di sé.
Per le emozioni non è mai abbastanza perché si nutrono di energia, si nutrono del vero voi e anche delle altre persone e ciò determina piccole scenate e anche rabbia e quindi vedete le cose con occhi davvero immaturi.
Ecco, proprio ora il sé emotivo si sta disintegrando.
KATHLEEN: Woo hoo! (Adamus ridacchia e il pubblico ride)
ADAMUS: Vuoi venire qui a farlo? Dillo di nuovo. Proprio in questo momento il se è emotivo si sta disintegrando.
KATHLEEN: Woo hoo! (Adamus ridacchia di nuovo seguito dagli applausi)
ADAMUS: Questa è la buona notizia; ora arriva quella cattiva. Allora, che cosa accade? Che cosa accade dentro di voi a livello di sensazione quando il sé emotivo si disintegra? Che cosa accade? Passerò la palla ad Aandrah – se vuoi passarle il microfono.
Che cosa accade? L’avete visto in molte delle persone con cui lavorate – dimmi e mettiti qui in piedi – quando il sé emozionale comincia a disintegrarsi.
AANDRAH: Urla a squarciagola.
ADAMUS: Ma certo, urla a squarciagola – ma non devi dirlo a me, devi dirlo a loro. (il pubblico ride mentre Adamus le mostra il pubblico)
AANDRAH: (si rivolge al pubblico) Urla a squarciagola.
ADAMUS: Si dispera e urla a squarciagola; di solito fa così ed è così che si prende gioco di voi molto, molto bene – è come una truffa. Il vostro sé emotivo è abituato a comportarsi come sempre – forse inconsciamente – cioè ruba energia. È così che molto spesso vi siete sentiti vivi quando quel piccolo monellaccio emozionale viene fuori e comincia a comandare, a pretendere e riesce ad avere la meglio sul voi spirituale.
Ora si sta indebolendo perché non ha più un suo posto e naturalmente inizia a urlare e vi lancia attacchi di rabbia o altre strane cose, emozioni che da tempo pensavate di riuscire a controllare – la gelosia o gli altri che hanno più di voi. Il vostro sé motivo ha un modo tutto suo di urlare a squarciagola. “Perché non guadagno più soldi, perché non mi danno più attenzione?” Come mai non dicono qualcosa di carino su di me?” Sono cose bizzarre e una parte di voi pensa, “Beh, è davvero strano. Perché lo penso? Pensavo di averlo superato.”
Beh, proprio ora quel sé emotivo si sta ribellando con una specie di… grazie. (si rivolge a Linda che gli passa qualcosa da bere) È un po’ come nel Mago di Oz, quando buttano l’acqua addosso alla strega cattiva e lei urla, urla, “Aiutatemi…”
KATHLEEN: Mi sciolgo! Mi sciolgo!
ADAMUS: Vieni qui e fallo di nuovo. E’ un po’ come nel Mago di Oz, quando la strega cattiva urla…
KATHLEEN: Mi sciolgo! Mi sciolgo!
ADAMUS: (ridacchia) Grazie, grazie. Sei molto più brava di me. Un giorno o l’altro ti andrebbe di canalizzare qui? Sì, ha detto di sì – l’avete sentita tutti, è registrato e questa telecamera è proprio su di te. Stai attenta, stai attenta. (tutti ridono mentre la telecamera si muove avanti e indietro) Oh, sì – ora ce ne sono quattro. È vero, si sta sciogliendo, si scioglie e se ne va.
Qui accadono un paio di cose. Lui cerca disperatamente di tenere la posizione e lo fa minacciandovi e con ogni sorta di stranezze come venire a trovarvi in sogno o apparirvi nei momenti meno opportuni. Combatterà contro di voi, ma non preoccupatevi: fate un respiro profondo e dite, “Muori, strega!” (molti ridono) “E’ finita per te! Ciao ciao! Ti ho gettato l’acqua addosso – ora te ne vai. Io cresco verso l’esterno o verso l’interno; tu te ne vai per sempre. No mas.”
Cari Shaumbra, quando il sé emotivo se ne va, accadono parecchie cose. È stato come un amico cattivo, ma un amico che c’è sempre stato e una parte di voi comincia a sentire la mancanza di quel tipo d’interazione anormale che avevate con lui. Ciò significa che c’è una parte di voi che non vede l’ora di riavere indietro quella parte. Osservate chi scegliete come amici durante questo periodo, perché saranno quasi certamente una sostituzione interessante di questo sé emotivo che se ne sta andando.
All’improvviso, potreste anche realizzare lo strano modo in cui il vostro sè emotivo ha condiviso i suoi pasti con voi – ossia il nutrimento energetico nei confronti di altre persone , potrebbe essere un grande piatto e ne darebbe solo un pò a voi , solo un minimo, giusto la colazione, nello schema delle cose.
Ecco che una parte di voi percepirà una mancanza di energia e le vitamine non vi aiuteranno e neppure i frullati. Una parte di voi cercherà disperatamente energia da qualche altra parte.
Fermatevi lì e subito. Fate un respiro profondo (Adamus fa un respiro profondo) Fate un respiro profondo e poi dite, “Io Sono quello che Sono. Io sono il mio frigorifero personale. (risate) Tutto è dentro di me. Io sono il cuoco, io posso crearlo e non ho bisogno di andare da nessuna parte.”
C’è energia in arrivo da ogni parte. C’è una superabbondanza di energia. Sulla Terra al momento stanno facendo una superconsegna d’energia – energia cosmica, ecco cos’è – e moltissima sta influenzando le persone. Quando sentite quel bisogno di nutrirvi fate un respiro profondo – è proprio qui, (dentro di voi). E’ proprio qui e arriva da sorgenti libere – il cosmo, il vostro divino, ogni parte di voi – quindi fate un respiro profondo e sentitelo.
Ecco, miei cari amici, da questo sé emotivo vi arriverà qualche strillo e qualche urlo. Che cosa accadrà dopo? So che alcuni di voi sono davvero molto preoccupati che vi possa fare del male. Voi volete nutrirlo quel sé, volete riportarlo indietro e dire, “Mi dispiace molto per essere stato uno stronzo così spirituale. Mi spiace di aver cercato di liberarmi di te.” Che cosa succede?
SHAUMBRA 1 (donna): Lo trasmutiamo, non è vero?
ADAMUS: Trasmutare – proprio così. E tutto ciò che si può fare, perché è come essere intrappolati in un bambino o in un adolescente del tutto immaturo e così mutiamo tutto nell’Io Sono. Io Sono.
Detto questo, facciamo un respiro profondo.
3. Il Tempo
Un altro fattore – un fattore importante – è il numero 3: il tempo. Voi lo sapete già che in realtà il tempo è… prima di tutto, il tempo è essenzialmente un’illusione – un’illusione reale. Il tempo tende a essere mentale, quindi mentre il creativo e il mentale si fondono il concetto del tempo, che è profondamente ancorato dentro di – che ore sono, Bonnie?
BONNIE: Devo controllare.
ADAMUS: Bene, bene. Hai detto “devo controllare” e sono felice che non lo sapessi subito.
Il concetto del tempo cambia e voi cominciate a rendervi conto di quanto è davvero flessibile. Cominciate a rendervi conto che si tratta di uno strumento energetico, ma anche di che prigione è stata per voi.
Mentre il tempo si trasforma, vi renderete conto di poter andare indietro, avanti e di lato e per quanto questo fatto di riuscire a tornare indietro nel tempo possa suonare divertente … non sto parlando di tempo lineare, ma di tempo esperienziale. C’è una bella differenza e ve la spiegherò.
Il tempo lineare è il vostro orologio. Il tempo lineare si calcola in base ai movimenti del sole, delle stelle e di tutto il resto ed è su queste cose che si basa la giornata della maggioranza delle persone. Al contrario, il tempo esperienziale è la sequenza di eventi che hanno avuto luogo, la saggezza che avete tratto da quelle esperienze e l’evoluzione o lo svelarsi della prossima serie di grandi potenziali. Quella è la mia definizione del tempo oltre all’orologio che indossate.
All’improvviso comincerete a rendervi conto che il tempo è davvero molto malleabile, quindi potete tornare indietro nel tempo – magari non proprio nel 1823, anche se probabilmente sarebbe possibile ma non ne avete voglia perché non è stato un grande anno – ma potete tornare indietro attraverso il tempo esperienziale, attraverso la sequenza degli eventi e la percezione di quegli eventi e la saggezza che è stata distillata da quegli eventi. Potete tornare indietro in qualsiasi momento.
Quando lo fate, otterrete una rivelazione interessante perché dirette. Beh, è proprio strano – è come se tutto fosse nuovo e anche se siete tornati indietro nel tempo, lo sentite come se fosse il futuro perché, in un certo senso strano è proprio così. Lasciate che vi spieghi.
Quando espandete la vostra coscienza – a volte le parole sono così limitate – non pensate all’espansione come…vuoi tenermi questo intruglio? (passa la tazza a Linda)
LINDA: Il piacere è mio.
ADAMUS: Non pensate all’espansione come se si muovesse così – verso l’esterno. L’espansione, in un modo molto strano funziona così. (unisce le mani) Ora la mente dice, “No. Questo vuol dire collassare.” No, si tratta di distillare, quindi quando espandete la vostra coscienza in realtà la verificate, la semplificate ma soprattutto la distillate.
Quando tornate indietro nel tempo, nel tempo esperienziale – è una cosa che potete fare in qualsiasi momento – se all’improvviso vi rendete conto che è del tutto nuovo e quindi dite, “Pensavo che Adamus avesse detto che potevamo tornare indietro nel tempo. Io sono nel futuro.” E’ proprio così? Oggi questa stanza è davvero nuova? Ah!
Voi potete andare indietro e quell’esperienza di colpo cambia – tutto di quell’esperienza – e così tutto sembra nuovo e non è più com’era prima. Perché? Perché ora lo state visitando con una nuova coscienza, con un paio di occhi nuovi. È un modo complesso di distrarvi per un attimo, per dirvi che il tempo sta cambiando; il tempo esperienziale – anche lui influenzerà il vostro tempo lineare da orologio. Questa è una buona cosa – o no? Quali sono le ricadute? Certo, dovete sempre chiedere a qualcuno che ora è, proprio così.
Che ore…(Sart urla, “Comprati un orologio!”) comprati un orologio, proprio così. Quali sono le sfide, una volta che vi liberate dalle restrizioni del tempo? Che arriverete sempre in ritardo agli appuntamenti. Sì, sì.
GARRET: O arrivate sempre in anticipo.
ADAMUS: Tu arrivi sempre in anticipo, è vero.
Ciò che accade è che vi sentite molto instabili rispetto alle cose. Voi siete stati abituati a calcolare i movimenti e i processi mentali che avete durante tutto il giorno e che si basano sul tempo. Persino la vostra fame la mattina, la vostra stanchezza nel pomeriggio e il vostro rilassamento la sera – qualsiasi cosa siano -sono stati inseriti in questo schema temporale.
Quando quel tempo comincia a cambiare e alla fine se ne andrà, in un certo senso vi farà sentire strani e quando accadrà che cosa farete? (qualcuno dice, “Respira”) No, io ho chiesto cosa farete voi, perché questo è ciò che farei io. Voi cercherete di tornare indietro! Voi direte, “Oh, non riesco a gestirlo. È un po’ troppo sconvolgente. Mio Dio, che giornata terribile e stasera ho paura di andare a dormire, quindi tornerò indietro. Voglio tornare indietro, quindi rileggerò un po’ delle cose di Tobias perché mi riportano davvero indietro nel tempo. (risate) “Lui sì che era davvero carino – e teneva gli occhi chiusi.” (altre risate)
LINDA: Qual era il numero 3?
ADAMUS: Oh, il 3 è il tempo.
LINDA: Il tempo? Il tempo e basta? Il tempo che cambia? Il tempo…
ADAMUS: Il tempo in generale.
LINDA: Ok.
ADAMUS: Ecco, tutto cambia e a quel punto cominciate a sentirvi a disagio. Persino il vostro corpo sta cercando di adeguarsi al nuovo tempo/senza tempo e poi forse vi farà male, perché il vostro corpo è abituato a come l’avete allenato a sentirsi. Voi l’avete allenato a dormire a una certa ora, a mangiare a una certa ora, a fare altre cose corporali a una certa ora e quindi si sentirà molto a disagio. La vostra mente invece impazzirà; la vostra mente impazzirà davvero, soprattutto chi è una Vergine (Adamus ridacchia) perché niente sarà più prevedibile – proprio nulla.
Che cosa fate? Sì, fate un respiro profondo. Fate un respiro profondo e vi fidate di voi. In quel momento vi permettete di essere radicati e in espansione. In quel momento vi permettete di distillare tutto fino all’essenza e smettete di chiedervi, “Cosa c’è che non va in me? Che cosa c’è che non va in me?”
Prima di tutto quando vi domandate, “Che cosa c’è di sbagliato in me?” e molti di voi lo fanno – forse non proprio con queste parole, magari usano parole diverse e per sfortuna otterrete la risposta! Riceverete una lunga lista da parte di tutti gli aspetti, dall’universo e da qualsiasi altro luogo, “Oh! Lei vuole sapere che cosa c’è di sbagliato in lei – e noi glielo diremo!” Non fatevi più questa domanda.
Voi dite, “Io Sono quello che Sono. Toglietevi di torno! Io Sono quello che Sono.” Non fatevi più quella vecchia domanda e non chiedetevi, “Chi sono io?” Oh mio Dio, è una domanda così orribile da fare. (Adamus ridacchia)
Questo è il quarto elemento delle cose energetiche che state attraversando. Sì, Orso che Ride?
ORSOCHERIDE: Posso usarla come adesivo per auto – “Io Sono quello che Sono. Toglietevi da piedi!”? (risate)
ADAMUS: Certo. Io starei piuttosto attento a dove mi dirigo dopo averlo attaccato, quindi non andare a Boulder e neppure in Texas.
ORSOCHERIDE: E nella Carolina del Sud?
ADAMUS: Ma certo, è tutta tua. È tutta tua e ti ringrazio per avermelo chiesto.
4. I Palcoscenici Multipli
La quarta qualità delle cose che state affrontando in questo momento è … state attenti, perché qui c’è un nuovo palcoscenico molto bello, sì e anche molto caro. Tutto qui è molto caro e sicuramente non ce l’hanno dato gratis. A questo punto fate un passo avanti e prima di andarvene svuotate le vostre tasche. (risate) A Cauldre sarebbe piaciuto molto dirlo, ma non ha potuto – non sto scherzando!
Cari Shaumbra, avete questo nuovo grande palco. Diciamo che questa è una percezione in una dimensione – ed io sono l’altra. Ora cammino avanti e indietro e io sono… cosa sto facendo oggi, cara Linda?
LINDA: Stai pontificando.
ADAMUS: Pontificando – io? Ti sto provocando?
LINDA: No! Era una battuta.
ADAMUS: Provocare, forse.
LINDA: Tu sei stimolante.
ADAMUS: O forse vi distraggo!
LINDA: Ohhhh!
ADAMUS: Quello è il mio regalo. Io sono un grande distrattore.
EDITH: Sì, certo.
ADAMUS: Certo, è così. A volte vi distraggo perché ne abbiamo bisogno. A volte dobbiamo uscire da quell’energia mentale e quindi serve una piccola distrazione. Mentre vi distraggo, le vere energie che avete richiamato possono entrare, perché altrimenti ci pensate sopra troppo e vi bloccate. Una piccola distrazione e – swfft! – vi fate un’iniezione di voi. Che cosa meravigliosa!
Abbiamo qui questo palco, questo bel palco. Volete che vada in tridimensionalità proprio di fronte ai vostri occhi? (il pubblico dice “Sì!”) Puntate una telecamera su di me. (lo schermo della tv posta dietro Adamus mostra la sua immagine ripetuta all’infinito) È incredibile! (il pubblico ride e dice “Oh!) Incredibile – dicevano che non si poteva fare!
Il prossimo punto: volete vedermi camminare sull’acqua? (il pubblico dice “Sì!”)
LINDA: No!
ADAMUS: Sì.
LINDA: No! No, accidenti!
ADAMUS: Cammino sull’acqua! (rovescia un po’ d’acqua sul pavimento e poi ci cammina sopra;il pubblico ride e applaude) E dicevano che non si poteva fare! (molte risate) Grazie.
LINDA: Ti ho detto di no.
ADAMUS: Una distrazione! Una distrazione temporanea, una piccola infusione di voi. Avrò qualche altro trucco nella manica? (risate)
Accade che c’è il palcoscenico e ci sono io; è interessante ciò che percepite, ma ora separate le due cose. In generale osservate i miei movimenti attraverso Cauldre, ma siete inconsapevoli del palco perché siete concentrati solo su una cosa.
Interessante. Mentre sono qui e parlo con voi, tutt’intorno ci sono anche molti altri palcoscenici. C’è il palco della vita, ci sono quelli dove andate a recitare le vostre esperienze, i palchi dei sogni e sono tutti proprio qui e non sono certo io che me ne vado in giro qui, perché oggi con me ci sono alcuni amici che si muovono intorno.
Il punto è che voi diventerete multi-palco. In altre parole, comincerete a percepire i differenti livelli e strati della realtà che vi circonda – quindi la realtà non sarà più una cosa univoca. La mente tende sempre a separare le cose, perché ama i compartimenti e le piace pensare che tutto deve essere ordinato e ben sistemato ma il creativo – quello che sta entrando ora – modificherà tutto ciò e quindi sarà multi-palco. Questa è una cosa buona, non è vero? Ma quali sono le sfide? Quali sono le sfide? David?
DAVID: Il disorientamento.
ADAMUS: Ma certo, il disorientamento. A voi piace bello e semplice o comunque bello – in realtà se è semplice non vi piace; lo volete complesso – ma vi piace che sia pulito e ordinato. Vi piace la singolarità complessa o la complessità singola; in altre parole, una sola dimensione che cercate di rendere molto complessa. Vi muoverete in uno stato dell’essere in cui percepirete molte delle dimensioni intorno a voi e vi sentirete disorientati a livello fisico e mentale. A volte può essere terrificante.
Durante le ultime settimane, alcuni di voi hanno fatto l’esperienza di sentirsi come se stessero uscendo dal corpo. A quel punto cosa fate? Annaspate e cercate di tornare dentro. Cominciate a respirare, pestate i piedi sul pavimento o fate qualsiasi altra cosa perché siete terrorizzati. È molto comprensibile, perché cosa accade se scivolate oltre? Datevi il permesso di farlo, ma solo in modo gentile e carino perché là fuori c’è molto, molto di più.
Il creativo ama tutto ciò, il creativo lo capisce e ci s’immerge. Lui non se ne nutre, ma essere multidimensionali e rendersi conto che qui ci sono molti altri palchi lo rende vitale. Sono molte le realtà che avvengono nello stesso momento.
Provateci. Se mai doveste provare quella sensazione – la sensazione di nausea che vi dà la realtà quando all’improvviso si trasforma – la reazione tipica è che spalancate gli occhi, perché gli occhi sono il senso che probabilmente più di qualsiasi altro – oltre alla vostra mente – vi àncora nella realtà. Sappiate però che gli occhi sono anche i più grandi ingannatori della realtà – i più grandi in assoluto.
Chiudete gli occhi. Chiudete gli occhi e percepite le dimensioni intorno a voi. La mente dice, “Beh, se non posso vederle con gli occhi, non esistono.” Ah! Ah, che grande bugia, che grandissima bugia. Chiudete gli occhi e il creativo fa un passo avanti e raggiunge l’area del terzo occhio, dove creerà una connessione molto bella con la mente e quindi lei comincerà a capire i multi-palchi senza cercare di controllarli.
A questo punto, con gli occhi chiusi e con le energie concentrate nell’area del terzo occhio, il creativo impartisce ordini alle energie in un modo amorevole. Diversamente dalla mente che di solito impartiva gli ordini, il creativo manda avanti queste energie e non permetterà che la mente assuma il controllo. A quel punto potete portarlo dentro, lo portate dentro.
Ecco, questi sono i miei quattro temi – il multi-palco è il numero 4.
LINDA: Multi-palco?
ADAMUS: Palcoscenici multipli. Palcoscenici. Teatri. Le realtà. Le dimensioni. Palcoscenici multipli. Multi-palco, ecco dove stiamo andando.
Vi parlo di questi 4 elementi per aiutarvi a capire dove vi trovate e ciò che state affrontando perché so che a volte vi preoccupate; a volte vi chiedete se state facendo la cosa giusta e qual è la ricetta esatta. Sta funzionando tutto, solo che proprio in questo momento vi trovate ad affrontare una quantità incredibile di cose diverse, molte più di quante ne abbiate mai affrontate in una sola vita.
Per questo, facciamo un respiro profondo… ne parleremo ancora nei nostri futuri incontri, perché le cose che stanno avvenendo sono molto diverse tra loro.
Ora vorrei davvero arrivare al punto prima di passare alle domande&risposte. (Linda ride sottovoce)
Il Dilemma del Guru
E l’altro punto – forse il quinto – ma non voglio inserirlo nella lista… perché si merita un foglio a parte, perché è un’altra evoluzione che attraversate. In effetti, si tratta di un dilemma – un dilemma – io lo definisco il dilemma del guru. Cosa significa?
Significa che voi siete qui, esseri che si stanno illuminando e permettono che ciò entri nella vostra vita quotidiana; esseri spirituali su un sentiero spirituale; in generale state superando il concetto di dovervi conoscere e così finalmente potrete essere – capite?
LINDA: Con due emme?
ADAMUS: Dilemma con due emme.
Voi avete un certo concetto archetipo di ciò che definite illuminazione e guru ed è una cosa che vi distrae perché lo usate come Standard o esempio – la luce che illumina il vostro sentiero – e dite, “Devo essere proprio così. Per essere il mio sé spirituale devo fare come hanno fatto i gurus.”
Ne abbiamo appena parlato, qui si tratta di smantellare tutto questo concetto di arrivare a conoscersi ed è arrivato anche il momento di smantellare tutto questo concetto del guru che aspirate a diventare.
Vorrei farvi qualche esempio e nel frattempo pensate a qual è stato il vostro dilemma del guru. Nella vostra mente umana – come pensavate di dover essere? Ve lo dirò proprio ora: non è certo qualcosa cui avete bisogno di assomigliare.
Yeshua, Gesù, siamo nel bel mezzo della sua celebrazione. Pensate per un attimo all’energia di Gesù, quello che vi hanno insegnato da piccoli. Era calmo, in pace, era un guaritore, camminava sull’acqua ma oggi ho provato che chiunque può farlo; aveva un’aureola sopra la testa, i capelli lunghi e la barba, sì. Portava i sandali e una tunica – sì, è vero. Le pecore e le pecorelle. (risate) Miei cari amici, anche se può sembrarvi molto umoristico, questa è l’immagine che avete avuto di lui.
Ora – il vero Yeshua? L’umano più impaziente che abbia mai incontrato! Certo, molto impaziente, non aveva alcuna pazienza nei confronti della stupidità e delle regole; odiava le organizzazioni, non gli piaceva proprio il tempo e neppure i perdigiorno. Perché? Perché sotto sotto, anche se non era un essere con un’anima, aveva portato dentro moltissimi aspetti ed energie tipiche di voi e quindi era impaziente – “Procediamo con tutta questa storia!”
Era famoso per le sue risse. Buum! Un pugno dritto in faccia e giù per terra ad arruffarsi. Questo non è riportato nella Bibbia, vero? Sapete, pensarono che inserirlo nella Bibbia non avrebbe fatto loro alcun bene. Gli piaceva molto mangiare e verso la fine gli era venuta una bella pancetta e anche un bel (Adamus indica qualcosa di grosso) avete capito…
Era famoso perché bestemmiava e imprecava e moltissime persone avevano paura di lui. Era un ribelle, un rivoluzionario ma soprattutto era intollerante. (Adamus ridacchia) Era un essere amorevole, pieno di compassione ma assolutamente impaziente. Questo non è il bel ritratto carino che avete di lui, ma è ciò che molti aspirano a essere. “Io devo essere… cosa direbbe Gesù?” Gesù direbbe. “Toglietevi dai piedi!” (molte risate applausi) Mi spiace, mi scuso per essere così irriverente, ma è…
LINDA: No, non scusarti!
ADAMUS: È vero! È come dire, “Togliti di mezzo, abbiamo del lavoro da fare. Noi siamo qui per seminare questa Terra con la coscienza di Cristo, il Cristo, la coscienza di cristallo, perché sta arrivando una nuova era. Datevi una mossa! Datevi da fare! Raggiungete qualche altro pianeta, andate da qualche altra parte, perché questo è un luogo in cui stiamo crescendo e ci stiamo espandendo.”
Ecco, era certamente un rivoluzionario e no, questo loro non l’hanno scritto – perché cosa sarebbe accaduto? Tutti avrebbero provato a essere un rivoluzionario e le organizzazioni, cui questa cosa non piaceva, non avrebbero saputo gestirlo.
Pensate per un attimo il caro Buddha. Il caro Buddha. Parlavo con lui l’altro giorno – proprio così. Non voglio fare nomi o altro, ma… (risate) “Buddha,” gli ho detto, “Buddha, abbiamo del lavoro da fare.”
Buddha era nevrotico e pieno di fobie – ne aveva molte, moltissime. C’erano alcuni tipi d’insetti e di scarafaggi che lo spaventavano a morte. Era davvero nevrotico e doveva lavarsi le mani di continuo – e i piedi. Era molto egoista, nel senso peggiore del termine e infatti rubava energia a tutti, “Oh, arriva Buddha. Meglio andarsene perché ci ruberà l’energia.” Non riusciva mai a fermarsi da qualche parte: aveva scelto una famiglia carina e ricca in cui nascere, ma non riusciva a stare tranquillo in un posto.
I demoni lo inseguivano di continuo. Forse era quello che definireste una personalità multipla; andava avanti e indietro come fanno molte persone che soffrono di nevrosi – un minuto prima era un uomo santo e il minuto successivo un cretino totale. Si offendeva se indossavate determinati abiti o se dal vostro corpo uscivano certi odori, quindi era davvero molto difficile andare d’accordo con lui.
Più avanti si diede una bella calmata, cominciò a rilassarsi perché aveva quest’ossessione nevrotica per l’illuminazione e cercò di morire di fame pur di arrivarci. In realtà morì di fame perché aveva parecchie fobie legate a molti cibi – non li mangiava, tutto qui e se qualcuno guardava un cibo che stava per mangiare, non riusciva più a mangiarlo.
Alla fine però si è rilassò e smise di cercare di trovarsi e di conoscersi. Si rilassò e allora iniziò a mangiare, mise su qualche chilo e alla fine ottenne l’illuminazione che aveva sempre voluto. Si fuse con sé stesso.
Ecco – un guru? È questa l’immagine che è stata data? È questo ciò che vedete quando vi recate nei templi sacri? No, voi vedete il Buddha pacificato – ma lui non era così.
Il prossimo non è un Maestro Asceso, ma è un caso interessante – Steve Jobs. Steve Jobs, uno che viene dalla vostra era – brillante, motivato e assolutamente insicuro – del tutto insicuro. Un minuto era ossessionato dal progetto su cui lavorava e, in effetti, il vero progetto riguardava gli strumenti tecnologici per espandere la coscienza, l’interconnettività da condividere per espandere davvero la coscienza dell’umanità. In un certo senso, questo piano era stato impiantato dentro di lui – aveva idee brillanti.
Era un visionario che aveva ottenuto questa fusione tra il mentale e creativo molto tempo fa, ma era assolutamente insicuro e continuava a farsi domande che dopo un po’ lo stancavano: “Sto facendo la cosa giusta? Vado nella direzione giusta? Avrei dovuto farlo così o cosà? “ Sprecava un mucchio di energia dubitando e preoccupandosi di continuo.
Ecco, cari amici, c’è un altro con cui mi è capitato di fare una passeggiata proprio l’altro giorno – S. Giovanni il Battista. Un folle totale. (risate) Era un pazzo furioso! Un altro ottimo esempio di personalità multipla; un minuto urlava e strillava per far uscire i demoni dalle persone e ficcava loro la testa sott’acqua. Gli capitava di annegare qualcuno, ma non si trattava di battesimo! Gli davano dell’assassino! (risate) Più avanti cambiarono questa versione e dissero che li battezzava ma in realtà, “No, quel bastardo cerca di uccidere qualcuno!” (altre risate)
Un minuto dopo era molto pio, pieno di riverenza e chiedeva perdono a Dio. Beh, l’avrei fatto anch’io dopo aver combinato tutte quelle cose orribili – giù in ginocchio.
Era completamente matto! I capelli erano un casino, la barba era piena di cibo che risaliva a un anno prima. Non si faceva mai il bagno e, infatti, lui e Buddha non sarebbero mai andati d’accordo. (risate) Insieme avrebbero vissuto momenti difficili.
Ora arriviamo al punto, così possiamo passare alle Domande&Risposte.
Il dilemma del guru, il vostro dilemma: a chi aspirate ad assomigliare – a qualcuno di loro? (il pubblico dice “No” o “Sì”) In altre parole, loro avevano delle caratteristiche umane perché erano qui sulla Terra come umani. Avevano ciò che voi definireste difetti, ma in realtà non lo erano; erano semplici idiosincrasie – esattamente come le vostre. Voi state cercando di arrivare a conoscervi e a perfezionarvi e a fare di voi quest’ umano puro e in ogni caso più-santo-di-te. Loro non lo fecero – allora perché dovreste farlo voi? Loro avevano dei problemi! Problemi grossi! Sfide!
Alla fine come sono diventati Maestri Ascesi? (il pubblico dice “Accettazione” “Hanno mollato”) Accettazione, lasciare andare. Tutti dovrebbero ricevere un premio ma non so se Linda ne ha abbastanza – sì, tutti loro si sono arresi a se stessi.
Loro hanno abbandonato il bisogno di tentare di definirsi, di trovarsi, di conoscersi, di migliorarsi e rendersi perfetti. Hanno raggiunto un punto di esaurimento – qualcuno di voi sente di essere connesso con questa sensazione? – un punto di esaurimento in cui dite, “Questa ricerca, questa ricerca disperata mi sta esaurendo. Io ci rinuncio. Al diavolo tutto questo sentiero spirituale, con tutti i libri, i seminari, tutti questi ornamenti e tutto il resto – al diavolo tutto! Non ne posso più! Non ne posso più!”
In quel momento di accettazione, tutto si riunì e a quel punto si fecero una bella risata – ognuno di loro la fece – perché a quel punto non importava più. Non importava più che non fossero perfetti, perché non lo sarebbero mai diventati. Ciò che fu importante è che si accettarono; ciò che fu importante è che si amarono, con le loro manie e tutto il resto – pessimi conti bancari, sovrappeso, piccoli tics stupidi o strane cose che fate, il vostro pessimo carattere, la vostra impazienza e la vostra mancanza di reale… no, la vostra mancanza di – Cauldre ha fatto casino con i tempi – la vostra mancanza di una comprensione realedell’essere spirituale che siete. Superate tutto ciò e passate in un luogo di accettazione.
Potreste dire che si tratta di arrendersi, ma qui si tratta di arrendersi solo a voi. Qui non si tratta di arrendersi a qualcun altro – o a qualcos’altro. Non si tratta di arrendersi al tipo che si trova sulla croce – un vero peccato che l’abbiano fatto – qui si tratta di arrendersi a voi.
Per tutto questo, facciamo respiro profondo.
Tutto ciò che pensate sia un difetto, un’imperfezione, qualsiasi siano le cose su cui pensate di dover lavorare – dimenticatevele tutte. (qualcuno dice “Yay!”) Sì, sì. (il pubblico approva e applaude)
E poi all’improvviso siete – e basta. Non cercate di perfezionare proprio nulla. Non cercate di trovarvi – voi ora siete, tutto qui. In quel preciso momento, le energie creative di cui abbiamo parlato prima, ora entrano a ondate, “Bene! Questa persona non sta più cercando solo di capire. Lo fa e basta.”
Le energie creative si affrettano a entrare e la mente può rallentare. Prendete il bisogno di cercare di fare le cose bene, di perfezionarvi o di raggiungere un qualche ideale di vecchi gurus che non possono che deludervi – e buttate il tutto dalla finestra. Solo allora potete sedervi qui e dire, “Io sono il Maestro, non importa che cosa dicono, Io sono il Maestro. Io sono il Maestro. (il pubblico ripete “Io sono il Maestro”) È proprio così semplice – così semplice.
Ma poi entra la mente e nel momento in cui lasciate questo parcheggio e dite, “Bene, se sei il Maestro puoi anche camminare sull’acqua.” (risate)
SART: Una sciocchezza.
ADAMUS: Niente di che, una sciocchezza, quindi non restate incastrati in tutte queste cose che un Maestro dovrebbe poter fare perché sono tutte storie. Alla fine, i Maestri si amano.
Finita questa distrazione, passiamo alle domande. Ecco, cara Linda, il microfono.
LINDA: A proposito, non hai commentato il meraviglioso vestito che Cauldre indossa oggi per te. Avanti, ha fatto un gran bel lavoro.
ADAMUS: (guarda in alto) Io avrei indossato qualcosa di cremisi, per esempio una tunica lunga con stivaloni alti e un cappello elegante. Vestito così sembra un uomo d’affari, sì.
Domande&Risposte
Eccoci alle domande. Parlate a voce alta e il mondo potrà ascoltarvi.
CATALINA: Ok. Ciao.
ADAMUS: Sì.
CATALINA: Ok, Adamus… (sta per scoppiare a piangere)
ADAMUS: Fai un respiro profondo. Sono qui con te. Tu vuoi sapere…
CATALINA: Sì, lo voglio.
ADAMUS: …ciò che è accaduto.
CATALINA: Mh mmm.
ADAMUS: Sansan?
CATALINA: Sì. (Si riferisce a Sansan, una donna Shaumbra che è transitata all’improvviso mentre si trovava a Kauai per la recente Scuola Avanzata delle Energie Sessuali)
ADAMUS: Bene, bene. Domanda eccellente. Ora, inizierò dicendo che mi dispiace molto per la percezione che gli umani hanno della morte, perché in realtà è più facile della nascita – infatti si tratta di un rilascio. È proprio questo momento di rilascio che determina questo – ciò di cui parliamo nel DreamWalker Morte – quando si lascia il corpo e si ritorna a se stessi si prova come una specie di orgasmo. È una cosa incredibile.
Io so che gli umani diventano molto emotivi e si addolorano per la morte, in particolare quando una cara amica, una persona a voi cara, una moglie e un’insegnante e non è più con voi, ma questa è un’illusione – un’illusione assoluta. Chiunque pensa che Sansan non è qui, le causa un po’ di dolore. Non pensate che lei sia con voi tutto il giorno? Ma certo. Non pensate che lei sia più vicina a voi di quanto lo sono io?
Signore (si rivolge a suo marito) se potessi essere così coraggioso da dirle, che lei sta dicendo, “Richard, quando la smetterai di dubitare? Quando la smetterai di dubitare? Io sono qui. Non sono qui, ma sono proprio qui e continuerò a essere qui e non perché mi dispiace per te, ma perché ho provato moltissima gioia a stare con te. Ancora prima di venire sulla Terra avevamo un accordo, un accordo d’amore e di sostegno indipendentemente dalle difficoltà che si sarebbero presentate – si trattava di un accordo per assisterci a vicenda.”
Lei aggiunge che, “Tu, Richard, mi hai reso possibile percorrere il mio sentiero spirituale. Tu hai fatto in modo che arrivassi alla mia illuminazione come ho fatto, e ora io sono qui per te. Sono qui per provocarti, con Adamus. Io ti amerò, ti ricorderò chi sei, così che tu possa avere la tua illuminazione. Caro Richard, noi siamo venuti qua insieme per illuminarci – e non solo io, ma insieme – e molto prima di quanto tu possa pensare, vivremo insieme la nostra illuminazione. Condivideremo l’amore che proviamo per noi e poi quello che proviamo tra noi. Ecco che cosa abbiamo scelto di fare – e non c’è nulla di sbagliato. Io non ti ho lasciato, caro Richard, non ti ho lasciato. Ho solo modificato il mio aspetto.”
RICHARD: Grazie.
ADAMUS: Bene, grazie. (il pubblico applaude) Ah, sapete, c’è un concetto della morte davvero interessante.
Ora, a volte è vero che quando quelli che amate vanno oltre, non potete più contattarli almeno fino al momento in cui anche voi transitate, ma qui c’è Sansan – sul suo percorso ci sono molte vite di devozione spirituale, di ricerca. Per lei l’illuminazione significava più di tutto il resto – più della sua famiglia. L’illuminazione era ciò per cui era qui e come vi ho appena detto, per condividere la sua illuminazione insieme in questo tempo.
Lei ha fatto un’esperienza interessante a Kauai. Prendete in considerazione la dinamica, sentitela dentro di voi.
Kauai, il giorno prima della riunione per il corso Avanzato di Energie Sessuali. Era perfetto, perché stavano arrivando tutte le energie e tutto era presente. SanSan voleva stare un po’ di tempo da sola e aveva scoperto – come tutti voi -che per lei era sempre più importante passare del tempo per stare con se stessa. Ha deciso di raggiungere uno dei posti più belli del mondo, la Na Pali Coast a Kauai – uno dei posti che preferisco. È bellissimo a livello di visione e assorbe molto a livello energetico perché riceve nutrimento dalle energie di Iside e degli indigeni che hanno fatto moltissimo per portare in vita questa isola. È il luogo in cui la cara Sansan era nata nella sua prima vita sulla Terra – quindi era tornata in questo luogo.
In un bel momento che supera qualsiasi parola, di colpo è stato come se per lei i cieli si aprissero; una sensazione di pace assoluta, una sensazione di accettazione assoluta e all’improvviso un passaggio; il passaggio di lei nella sua illuminazione; un passaggio incredibile fuori dai limiti umani, fuori dal tempo, fuori dallo spazio e fuori dal corpo.
E’ accaduto solo più tardi che il fisico – ciò che voi definite l’incidente – è avvenuto, ma non è stato un incidente. È stata una partenza, è stato la transizione – ed è stata bella.
Come vi ho detto prima, in generale quando affronterete la morte per voi non ci sarà dolore – perché ve ne andrete prima. La mente e il corpo continueranno a operare, ma la coscienza se ne sarà già andata e quindi nessun dolore, nessun rimpianto né rimorso. L’unico dolore è quello per quelli che continueranno a soffrire qui.
È un tema difficile da trattare, ma un giorno… dagli altri reami io sento grida, urla d’incoraggiamento e applausi, “Dì loro che non è la fine. È un nuovo inizio. Dì loro che non esiste il paradiso e neppure l’inferno. Ci sei solo tu e molti amici.” Stanno dicendo, “Dì loro proprio questo – dì loro di aprire gli occhi. Non i vostri occhi letterali, ma aprite i vostri sensi. Noi siamo proprio qui, non ce ne andiamo. Noi siamo proprio qui, sempre.”
Sansan ha scelto di non restare nel corpo fisico e questa sarà una sfida per molti di voi, quando raggiungeranno la loro illuminazione. L’illuminazione avviene nel momento più semplice – non certo quando la pianificate e neppure quando pensate di esservela meritata. Avviene solo perché la permettete.
In quella visione arriverà un momento in cui, “Resto nel corpo fisico o no?” So che se ora facessimo una votazione, la maggior parte di voi resterebbe. “Resto nel corpo fisico perché ci sono molte cose che dovete fare” Non m’importa ciò che dite ma avete ancora paura della morte, per quanto bella sia. Mi viene quasi da ridere perché sono qui, così vicino alla vostra realtà che è meravigliosa ma piuttosto dura – molto densa, molto grezza e limitata. Dall’altro lato immaginate tutto ciò che volete, come un giardino di fantasia – se vi siete liberati dei vostri temi di fondo come ha fatto la maggior parte di voi. Dall’altra parte è splendido.
Quando v’illuminate, arrivate a quel momento che sembra come un’eternità – dura meno di un secondo ma sembra un’eternità – e arrivati a quel punto è molto difficile dire, “Rimarrò nel corpo fisico” – perché è duro, fa male e ci sono i disturbi e i dolori e potreste dire che non è reale – è l’illusione.
Quando tornate dall’altro lato, vi rendete conto di molte più cose sul sé reale. Arriverete a quel momento, ognuno di voi ci arriverà. “Dovrei restare o andarmene?” e non esiste una risposta giusta o sbagliata, ma solo la difficoltà per chi ti lasci alle spalle – i figli, i compagni e sì, persino i vostri animali domestici.
Allora, che cosa farete? Solo voi potete rispondere a questa domanda – solo voi potete dare una risposta.
SanSan è venuta qui e voi l’avete sostenuta a lungo nel suo viaggio. Ora è lei che viene a sostenervi, quindi grazie.
JOYCE: (amica di Sansan) Conosci già la mia domanda? (il pubblico ride perché Adamus ridacchia)
ADAMUS: “John Edwards!” Vai avanti e lascia che tutti ascoltino la tua domanda.
JOYCE: Noi uscivamo sempre insieme.
ADAMUS: Sì.
JOYCE: Molto spesso e poco prima mi aveva chiesto, “Vuoi prendere questo sentiero? È meraviglioso, sai, sembra che non ci abbia mai camminato sopra nessuno.” Io le dissi che mi sarebbe piaciuto andarci ma sai, avevo già deciso di andare a Taiwan, quindi non ho potuto accompagnarla. Sento sempre che se fossi andata con lei, non sarebbe accaduto. (inizia a piangere)
ADAMUS: No, no. Tu non saresti andata con lei – non sarebbe accaduto, in nessun caso. In altre parole, la vostra mente umana dice, “Avrei dovuto…” Vedete, vi sentite in colpa. Perché? Perché mai? Dovreste sentirvi benedetti per aver fatto parte della sua esperienza e anche se ti fossi forzata ad andare, anche se avessi avuto questa sensazione, l’intuizione che sarebbe accaduto qualcosa e fossi andata con lei, sarebbe accaduto qualcosa dove tu non avresti potuto accompagnarla nella parte finale. Perché? Perché è ciò che Sansan ha scelto – è qualcosa che lei ha voluto. Potete accollarvi quel peso – e vale per tutti voi: voi non potete dire “E se…” o “Avrei dovuto…” C’era in gioco qualcos’altro – il suo sé divino.
Una vostra amica, una cara amica di tutti voi, tua moglie ha raggiunto la sua illuminazione; ha la sua illuminazione, ecco che cos’è avvenuto; ha ottenuto ciò che aveva sempre voluto e si trova del tutto in pace – nella pace totale. Lei chiede solo – è davvero sulla mia spalla ora – lei dice solo, “Per favore, per favore, per favore dì loro quanto è meraviglioso. Dì loro che lei, in quanto Maestro, può tornare a livello energetico in qualsiasi momento.” In qualsiasi momento; magari apparirà sotto forma di uccello, di cane o si manifesterà come una brezza. Può tornare in qualsiasi momento, ma ora lei è qui davvero per sostenervi. Non vi sostiene perchè avete bisogno di qualcosa – lei ci sarà e sarà vicino a voi.”
Entrambi siete stati su questo lungo sentiero dell’illuminazione e – credeteci o no – voi ci siete stati per lei e ora lei ci sarà per voi. Bene, grazie.
La morte è un tema difficile da trattare; ci sono molte sensazioni e molte emozioni. La vostra coscienza trasformerà la percezione di tutto ciò in una comprensione vera e reale che non si tratta di un passo finale: non è neppure una questione di paradiso o d’inferno, non è neppure una partenza – se qualcuno sceglie di restare qui a livello energetico come Sansan.
Vogliono proprio che vi dica in modo molto chiaro, “È incredibile, è incredibile.” Ecco, bene. La prossima domanda. Altre due, sì, altre tre.
CATALINA: Sai, so tutto questo.
ADAMUS: Sì.
CATALINA: Sento la sua presenza. So tutto questo e…
ADAMUS: Ti fidi di te quando percepisci la sua presenza?
CATALINA: Sì, mi fido.
ADAMUS: Bene.
CATALINA: So che è presente.
ADAMUS: Bene, ok. Cosa dice o pensa o sente?
CATALINA: Proprio in questo momento ha detto che sta bene.
ADAMUS: Sì.
CATALINA: Sì.
ADAMUS: Sì.
CATALINA: Io so tutto questo, è solo che la mia mente ha bisogno di saperlo
ADAMUS: Sì, certo. I tuoi occhi vogliono vederla. Le tue mani vogliono toccarla, ma è davvero il tuo cuore che dovrebbe sentirla.
CATALINA: Sì.
ADAMUS: Sì.
CATALINA: Ora la mia domanda è, voglio dire… ogni volta che Sansan e io frequentavamo un seminario o facevamo qualcosa insieme abbiamo sempre detto che, sai, “Adamus sarà con noi a ogni passo del cammino.” Penso che sia qualcosa che ho bisogno di sapere. La mia mente ha bisogno di sapere – tu dov’eri?!
ADAMUS: Oh, io ho dovuto fare un passo indietro. “A ogni passo del cammino,” ma mi sono dimenticato di aggiungere, “fino a quell’ultimo passo.” Ecco, Sansan l’ha fatto da sola. Oh, sarebbe stato scortese da parte mia – e chi sono io per essere scortese? Sarebbe stato sgarbato da parte mia essere lì nel momento dell’illuminazione – perché è così sublime e così personale. Certo, a ogni passo del cammino, a ogni passo del percorso finché di colpo ho dovuto fermarmi. Tutti gli esseri che vi sostengono si sarebbero fermati in quel momento. Quello è il vostro momento personale – è incredibilmente bello – e non vorreste avere intorno nessun altro durante quel momento d’illuminazione in cui tutto si trasforma.
Ecco, sono rimasto lì in piedi e ho aspettato e poi, all’improvviso lei era con me e poteva vedermi e naturalmente in quest’illuminazione in un certo senso voi perdete… i sensi umani si espandono e lei poteva vedermi e ha detto, “Adamus Saint-Germain, ma come sei affascinante!” (molte risate) Strano ma vero. Perché? Ve lo dico io il perché – e vi dico che è vero – perché lei non riusciva a vedere nessuno umano. Lei non vedeva ciò che voi definireste i colori; vedeva l’essenza, la ricchezza, la semplicità, lo spirito, l’amore. Lei vedeva l’amore che provavo per lei e quindi, nella sua percezione, ero la cosa più bella che avesse visto da moltissimo tempo. Sì (risate) bene.
Sì, in realtà ci sono due momenti in cui gli esseri angelici non sono con voi. Sono molto vicini a voi, ma uno dei due momenti è quello in cui decidete che sarete davvero sovrani. Abbandonate le guide spirituali che sono state con voi per molto tempo ed è quello che alcuni di voi definiscono la notte buia dell’anima – ma non è una notte, perché dura un paio di mesi. (risate) Quello era un termine di marketing che abbiamo sempre usato, sapete? “Solo una notte e arriverai dall’altra parte.” Accadeva così molto tempo fa.
Tutti gli esseri si allontanano. Voi ci siete già passati, quindi posso dirvi che sarò con voi a ogni passo del cammino – fino al momento della vostra illuminazione. Per una pura questione di onore io non ci sarò – e neppure gli altri. Lo farete in modo molto personale.
Nel momento dell’illuminazione e di nuovo, Aandrah, voi capirete cosa avviene. Ecco, arrivate a questo momento dell’illuminazione ed è solo e unicamente un’accettazione. È proprio come dire, “Non importa cos’è. Io Sono quello che Sono.” Di colpo, tutti gli aspetti rientrano ed è un momento di grande integrazione personale. Whoosh! Whoosh! Whoo, whoo, whoo! Tutti rientrano volando e sono così felici che alla fine vi amiate e quindi possono tornare a casa e lo fanno a ondate: Ecco perché, in un certo senso, ci togliamo di mezzo e lasciamo che gli aspetti tornino da voi – così non siamo risucchiati con loro. (risate alla battuta di Adamus) Lo facciamo in modo che possa avvenire di nuovo il matrimonio o l’unione di voi dentro di voi. Non c’è proprio niente di sbagliato, niente di sbagliato.
Avrei mancato totalmente di rispetto e di compassione se avessi fermato Sansan. Prima di tutto non avrei potuto farlo perché lei è più forte di me, in ogni caso non avrei potuto fermarla – né avrei voluto. Questa è stata la sua scelta, il suo viaggio. Lei ora ha del lavoro da fare – un lavoro meraviglioso – ma è proprio ciò che ha scelto.
LINDA: Ultima domanda.
ADAMUS: Ultima domanda.
HELEN: (amica di Sansan) Questa non è una domanda vera e propria, ma qualcosa che voglio condividere con voi. Circa due giorni fa ho fatto un dipinto a olio di Sansan, un dipinto che è davvero meraviglioso e pieno di pace e proprio perché si tratta di olio non si asciuga e quindi non l’ho portato, ma dopo vorrei condividere questo dipinto con voi e poi lo darò a Richard e quando guardate il dipinto, lo saprete. Grazie.
ADAMUS: Sì, bene. Sansan mi chiede di fare una foto digitale di quel dipinto e di condividerla con gli altri, persino su alcuni di questi siti – il sito del Crimson Circle.
HELEN: Sì, e quel dipinto è proprio, proprio bello ed è una specie di rosso porpora, quindi è un po’ un color cremisi – ma è davvero bellissimo.
ADAMUS: Eccellente e il dipinto è anche un modo per… non ho tempo per iniziare una lunga discussione, quindi sarò breve.
I vecchi maestri, i maestri che dipingevano in Europa centinaia e centinaia di anni fa non erano solo i pittori ma anche lavoratori energetici e usavano una combinazione di colori, erbe e a volte anche di cristalli tritati che mescolavano e riuscivano a dipingere la vita in un dipinto.
Quest’arte oggi si è quasi perduta e pochissimi artisti sanno come fare, ma potevano creare un dipinto in cui le energie avrebbero proseguito per centinaia o migliaia di anni e così quando state in piedi davanti a Monna Lisa o a qualcuno degli altri dipinti di quel maestro, vi fa un certo effetto – potete quasi misurare l’energia che ne esce.
Esiste anche un lato oscuro di quest’arte, cioè i pittori di allora sapevano come dipingere l’anima di qualcuno – non proprio la sua anima ma la sua essenza – dentro un dipinto e così facendo lo intrappolavano, perché è una specie di magia nera. Riuscivano a dipingere il vostro ritratto in modo malvagio ed ecco che vi ritrovavate intrappolati in quel dipinto – ma non è di questo che ci occupiamo oggi.
E poi il dipinto permette che l’energia di Sansan lo attraversi. La sua ispirazione e la sua risata sono state inserite in quel dipinto, proprio come la sua gioia per l’avventura, quindi lei chiede di condividerlo perché le energie possano uscire da quel quadro. È proprio così, in un certo senso è un suo modo per continuare a essere e a condividere con voi. Non piangete, non siate tristi e non abbiate mai dubbi. Sì.
Detto questo, credo proprio che manchi una sola domanda.
ALAYA: Io non capisco.
ADAMUS: Sì, bene. Lasciamo le cose così. (risate) Grazie, grazie.
ALAYA: In fondo, non capisco.
ADAMUS: E’ un gran bel modo per concludere la giornata.
ALAYA: Non capisco, questo è un bel posto in cui stare.
ADAMUS: Sì. Che cosa vorresti capire?
ALAYA: Io non conosco Sansan, ma la sento.
ADAMUS: Sì, ma certo. Voglio dire, lei è proprio qui che danza intorno a noi. Sì, là in fondo sta giocando con i capelli di qualcuno – sì, sì. Sì. Non so perché devo condividere tutto questo, ma per qualche ragione oggi lei è interessata ai cosmetici che usano le persone – non so perché. Vuole truccare tutti – vai avanti.
ALAYA: Lei ha fatto un viaggio fino a Kauai per frequentare la Scuola dell’Energia Sessuale e ha invitato la sua amica a fare una passeggiata e poi lei ha fatto la passeggiata. Settimane prima, sapeva che avrebbe compiuto la transizione?
ADAMUS: Ah, bella domanda.
ALAYA: Voglio dire che io lo voglio sapere per me, perché…lo so un paio di settimane prima? Posso pianificare….
ADAMUS: Vuoi saperlo – davvero? (lei esita) No, non vuoi saperlo. (Adamus ridacchia)
ALAYA: Ma si è trattato di un incidente e non di una malattia a lungo decorso.
ADAMUS: No.
ALAYA: E’ successo e basta.
ADAMUS: Sì – sì e no – dipende. Vuoi considerarlo da una prospettiva umana? La mente umana dice… ora, se la mente umana avesse saputo ciò che stava per accadere non sarebbe mai avvenuto, perché la mente umana avrebbe cercato di bloccarlo.
È accaduto che lo spirito, quello reale – l’essenza di Sansan – ha capito davvero… mettiamola così. Lei conosceva la data esatta e il luogo? No, assolutamente no. Sapeva che quell’esperienza stava arrivando da lei? Certo che sì. Esiste un sapere intuitivo qui (nel cuore) e non certo un sapere quassù (nella testa) e nei prossimi due mesi lavoreremo su questo punto e insieme ci avvicineremo un po’ di più, ma dentro di lei a livello interiore sapeva che era arrivato il momento, ma non quello di andarsene – quello di diventare davvero.
Era un sapere interiore per cui, “Sai, questo viaggio…” Io cerco di semplificare le cose qui.
Nelle nostre Scuole parliamo proprio di quella linea. Potete portare quella linea qui sul tappeto? (si rivolge al cameraman) Ok, proprio qui e noi parliamo. Vi trovate su questa linea, tutti voi – siete qui in piedi e ci pensate sopra. Mentre entriamo sempre di più nel dettaglio come abbiamo fatto a Kauai, quando vi abbiamo chiesto perché non stavate facendo quell’ultimo passo. Perché non lo fate?
ALAYA: Io voglio stare qui. Voglio essere in questo corpo fisico.
ADAMUS: Chi ha detto che non potresti farlo?
ALAYA: Io.
ADAMUS: Allora supera la linea e avverranno un mucchio di cose. Si tratta della linea dell’illuminazione. È un respiro ed è una scelta – tutto qui.
Ma… ma, miei cari amici, voi tutti state qui e aspettate. Aspettate che qualcuno come Sansan attraversi, aspettate che qualcuno come lei vi riassicuri ma è straordinario, è meraviglioso perché voi state in piedi proprio qui. “Ah, l’illuminazione. Non so. Sai, cosa c’è dall’altra parte?” “L’illuminazione!” (risate) “Cosa mi accadrà?” “Non importa!” “Cosa farò?” Cose da illuminato. Noi prendiamo il tè con i Maestri.
LINDA: E’ un’altra scuola. Questa è un’altra scuola!
ADAMUS: Ecco, cari amici, l’unica cosa che importava a Sansan era che aveva fatto quella scelta, “Non importa. Si tratta dell’illuminazione. Che cosa accadrà dopo non importa.”
E se mai ve ne siete preoccupati, perché siete… 5 è tutto ciò che voglio. Cinque persone per l’illuminazione. 5 – 5, 10, 100, 1000 – non importa – ecco perché stiamo lavorando insieme.
Voi siete qui sulla soglia e io vi chiedo: perché non la superate?
EDITH: Già, perché non lo facciamo?
ADAMUS: Voi dovete dare una risposta. Perché non lo fate? Perché non lo fate? Tutto ciò ci porterà verso molte…
EDITH: Pensavo che l’avessimo fatto.
ADAMUS: L’avete fatto, ma non ne avete ancora fatto l’esperienza – questa è la cosa strana. Torniamo indietro al punto 3 dei nostri 4 punti di oggi – il tempo. Voi l’avete fatto, ma ora si tratta di farne l’esperienza.
Ricordatevi, quando di notte ve ne state sdraiati a letto, prima di tutto Sansan sarebbe felice di venire a parlare con voi. Quando ve ne state lì sdraiati e vi fate delle domande su quel passo, “Che cosa succederà?” ed entra subito la paura, “Beh, non sono sicuro di essere pronto” e tutto il resto… fermatevi, fate un respiro profondo e ricordatevi che tutto è bene in tutta la creazione. Au revoir.
Fino al nostro prossimo incontro sulla soglia della vostra ascensione. Grazie.