Presentato al Crimson Circle il 2 giugno 2018
Io Sono quello che Sono, Adamus di St. Germain.
Facciamo un bel respiro profondo, cari amici, mentre iniziamo questa riunione.
È davvero solo la registrazione del vostro viaggio. È tutto qui, solo la registrazione del vostro viaggio, un viaggio di oltre mille vite, un viaggio fatto di molte gioie, un viaggio fatto di molte difficoltà, di molta ricerca, di molte domande e molte notti buie.
Questa è davvero è tutta la registrazione della storia e la parte più bella della registrazione che stiamo effettuando – il vero viaggio storico di un gruppo che in tutto il mondo sta entrando nell’illuminazione incarnata, davvero nel punto cruciale dove arriviamo ai capitoli belli – è ne La Vita da Maestro. La Vita da Maestro. Se qualcuno vuole capire davvero ciò che stiamo facendo arrivai a questo punto del viaggio, La Vita da Maestro. Ecco di cosa si tratta.
Finora ne abbiamo registrate sette. È la vostra storia, è ciò che state imparando. È ciò che c’è nel vostro cuore. Tra qualche anno, non subito ma tra qualche anno altri verranno e vedranno cos’avete affrontato. Ascolteranno le storie dei molti, molti umani che sono andati davvero in profondità, che si sentivano irritati, frustrati e ansiosi per le vite vissute sulla Terra e di come ne sono emersi. È una bella storia e naturalmente noi la ‘fermiamo’ in ogni Shoud. Quanti Shoud abbiamo fatto dal tempo di Tobias, dal 1999, centinaia? Quante riunioni abbiamo fatto? E i seminari?
Sento che è passato solo un momento dalla nostra ultima riunione, quella in Danimarca e in Norvegia. Non ho quasi avuto tempo di tornare al Club dei Maestri Ascesi, bere una tazza di caffè e usare il bagno. Sapete, non ho davvero bisogno di usare il bagno, ma mi piace farlo (alcuni ridacchiano). Sapete, ci sono molte cose che voi come umani date per scontate. Andare in bagno è un bel momento tranquillo. È un momento di sollievo e di rilascio (altre persone ridacchiano). Ecco, sì, io vado ancora in bagno. Non devo, ma voglio.
Giusto un momento fa ero al Club dei Maestri Ascesi e ora sono qui. Oh, e che riunioni abbiamo fatto in Scandinavia. Bello. Bello Shaumbra, belle informazioni e ve lo ripeto, le informazioni non vengono da me. Con Cauldre e con Linda io le metto in parole, ma è il vostro viaggio. È la vostra storia. È eccitante vedere come si sta svolgendo.
Un paio di anni fa ci sono stati un paio di momenti in cui è stato un po’ frustrante. Abbiamo avuto qualche imprevisto che non riuscivamo a superare. Mi sono un po’ irritato con Shaumbra, devo ammetterlo. Non l’ho mai fatto trapelare, ma solo… (alcuni ridono) Mi sono un po’ irritato. È stato il nostro periodo makyo insieme. Voi eravate immersi nel makyo ed io cercavo di tirarvi fuori. Makyo è la vostra merda spirituale, sono le vostre distrazioni, il vostro rumore spirituale. Accade a tutti. Chi procede in questo modo nel suo viaggio spirituale ha le sue stronzate, ma nelle ultime riunioni e persino negli ultimi Shoud e specialmente nel Keahak noi stiamo facendo qualcosa di diverso. Noi stiamo andando in luoghi nuovi.
Queste riunioni, l’ultima che abbiamo avuto, Threshold – molto diverso da ogni altro Threshold e il nuovo Guida del Maestro, credo che lo chiamino così. Beh, è stata una riunione tra Maestri. Veri Maestri da quanti paesi diversi, cara Linda?
LINDA: Ventiquattro.
ADAMUS: Ventiquattro paesi diversi riuniti in un solo luogo e noi abbiamo davvero cambiato alcune cose. In effetti abbiamo invitato l’umano ad andarsene. L’abbiamo fatto uscire il primo giorno e poi c’è stato solo il Maestro. Abbiamo riportato indietro l’umano il terzo giorno, sebbene alcuni Maestri non ne sono stati molto felici. Abbiamo riportato dentro l’umano e abbiamo permesso davvero che avvenisse il processo d’integrazione.
È stato molto oltre ciò che ci aspettavamo, come ho detto nel nostro ultimo Shoud. Ci stiamo arrivando attraverso il Permettere. Non attraverso il duro lavoro, non pensandoci sopra molto, ma attraverso il Permettere.
La Trinità
Stiamo arrivando al punto – ti spiace scrivere su quell’apparecchio là?
LINDA: Vediamo.
ADAMUS: Stiamo arrivando al punto in cui combiniamo l’umano – se vuoi scrivere i “l’umano,” in fondo alla lista – “l’umano, il Maestro, l’Io Sono.” Noi stiamo integrando, integrando in modo conscio l’umano … (fa una pausa, un paio di persone ridacchiano) Vedo Linda che scrive, ma non appare ancora nulla (il tablet non funziona). Ah, la tecnologia. Non odiatela (pochi ridono).
Ora stiamo arrivando al punto in cui uniamo l’umano e l’umano … ehi, sono qui. (Peter arriva per sistemare l’apparecchio). State guardando tutti l’agitazione! (ride) Questo è makyo. Questa è la distrazione. Notate come tutti si spostano qui (a Linda e Peter), come se l’azione avvenisse qui. Penso di dover stare qui con voi mentre noi parliamo (altre risate).
LINDA: È una distrazione. Tu sei un Maestro in questo!
ADAMUS: Sì, ma tutti guardano te.
LINDA: Oh, bene (ride).
ADAMUS: No, non è molto normale, un po’ di dramma, un po’ di agitazione. Io qui sto impartendo la saggezza spirituale più grande di tutti i tempi – la vostra saggezza.
LINDA: Allora, che vorresti? Tu vuoi l’umano e…
ADAMUS: Ora l’ho scordato.
LINDA: L’umano, il Maestro, una cosa o l’altra.
ADAMUS: Eh, Sì, Sì, Sì. Inventatevi qualcosa. Inventatevi qualcosa (qualcuno dice, “L’umano, il Maestro, l’Io Sono”). L’umano, il Maestro e l’Io Sono. Ciò che stiamo facendo ora è un’integrazione molto profonda dell’umano, che è… no, no, no, no, no. L’umano, il Maestro…
LINDA: Oh.
ADAMUS: Come in questo modo.
LINDA: Sii specifico se lo vuoi specifico!
ADAMUS: Tipo fai così. Non così…
LINDA: Dio! Sei un gran peso!
ADAMUS: … perché poi tu crei confusione (alcuni ridacchiano). Quell’apparecchio mi piace un po’.
LINDA: Ecco, l’ho sistemato (lei cancella tutto, altre risate).
ADAMUS: L’umano che è l’esperienza. Questo è lo scopo dell’umano. Voi vi domandate, “Perché sono qui? Qual è il significato della vita?” Il significato della vita – fare esperienza. Questo è. Come ho detto di recente, se dipendesse dall’umano voi tornereste per un’altra vita, per altre dieci o cento vite, perché siete guidati, guidati in modo ossessivo dall’esperienza. L’umano ama l’esperienza. L’umano ama immergersi e davvero, che ci crediate o no, non gl’interessa per niente se è un’esperienza bella o brutta.
LINDA: Hm.
ADAMUS: Voi dite, “Ora voglio solo essere felice. Voglio gli unicorni e i bastoncini di zucchero e tutto il resto.” No, non è vero. No, altrimenti non guardereste di là mentre io sto parlando qui. Voi volete un po’ di dramma, un po’ di eccitazione – “Cosa si è rotto?!”
LINDA: Non sto drammatizzando!
ADAMUS: (ridacchia) A me non sembrava dramma (alcun ridacchia). Voi volete il dramma e l’umano lo ama, davvero ed io lo lodo per questo. Lodate il vostro sé umano. Molto spesso voi siete molto duri con voi stessi. Voi amate l’esperienza e dite che le cose toste non vi piacciono e invece le fate. È divertente. È esperienziale e ciò le rende storie molto belle.
L’umano è la parte dell’Io Sono che fa esperienza. L’Io Sono è Presenza, è coscienza ma senza alcune grandi esperienze – grandi nel senso di molto buone, molto cattivo, di tutto ma non monotone – ecco cos’è venuto qui a fare l’umano. Tutto ciò è divertente, quindi ringraziate l’umano per tutte le sue esperienze.
La cosa interessante è che non è un test. Non c’è alcun test nell’esperienza umana. Nessuno vi giudica, nessuno dice, “Questo è bene o cattivo.” Solo quando gli umani hanno iniziato a giudicarle e ci hanno attaccato molta energia, molta gravità hanno detto, “Oh, è stato un peccato. È stato cattivo karma. Devo entrarci e rifarlo.” Sapete io vedo che ridacchiano, “Oh, ho un karma molto cattivo. Devo rientrare per qualche altra vita. Devo farne ancora un po’ e devo creare più karma che mi riporterà dentro per fare altre esperienze.” È uno zoo fatto di esperienze che si auto-perpetuano. È proprio ciò l’umano fa davvero bene.
Ora l’umano sta attraversando un’esperienza del tutto nuova, cioè com’è essere realizzato e com’è integrarsi con il Maestro. All’inizio fa un po’ paura, perché l’umano dice, “Aspetta un attimo, chi comanda qui? Io sono l’umano, questa è la mia esperienza. Tuto riguarda me e il mio ego. Io ho un nome. Io ho un ego. Io ho un’identità. Cosa intendi quando dici che il Maestro si sta trasferendo qui? Oh, sì, il Maestro; l’umano diventerà il Maestro.” No, no, no. L’umano non lo diventerà. L’umano sta facendo spazio per il Maestro e qui il Maestro è l’elemento della saggezza. L’umano, l’esperienza; il Maestro, la saggezza.
Per quanto l’umano… l’umano ama tutto ciò – “Oh, farò I’esperienza di essere un Maestro” – non proprio. Ora le vostre esperienze hanno la saggezza del Maestro, ma non è che noi ‘maestriamo’ l’umano.
LINDA: Maestrare?
ADAMUS: Mi sono permesso di inventare alcune parole (alcuni ridono). Sapete perché?
LINDA: Perché tu puoi.
ADAMUS: Perché ogni parola che esiste è stata inventata (il pubblico dice “Ohh”).
LINDA: Mmm. Bel punto.
ADAMUS: Questo è il Maestro dell’ovvio (Adamus ridacchia).
LINDA: Bel punto. Bel punto.
ADAMUS: Ora io mi invento le parole.
Non è l’umano che diventa ‘Maestrizzato’ e in effetti voi non lo volete. Qui si tratta di combinarlo con la saggezza e ciò vi fornisce un’esperienza del tutto diversa. Per chi di voi l’ha permesso davvero, voi state iniziando a rendervi conto che le esperienze sono diverse, sono davvero diverse. Ora ad esse si aggiunge la saggezza e non sempre l’umano cercherà di controllare o di sostituirsi alla saggezza – in ogni caso non può farlo; può fingere di farlo, ma non può in nessun modo sostituirsi alla saggezza – e di colpo le esperienze cambiano.
In un certo senso l’umano non avrebbe mai potuto immaginare come sarà. Voi non avreste potuto. Questo è una delle ragioni per cui ho nel corso degli anni ho dovuto distrarvi molto. Molti, “Guardate da questa parte mentre faccio qualcosa da questa parte,” perché l’umano ha un certo concetto riguardo a ciò di cui si tratta e alcuni di voi stanno iniziando a rendersi conto che non è per niente ciò che l’umano avrebbe potuto immaginare.
Sapete, noi parliamo di singolarità. Singolarità è un termine che presumo si siano inventati i filosofi e i futuristi. Singolarità è una parola che significa che quando l’esperienza umana – l’umanità – raggiunge un punto critico che prima non avrebbe potuto neanche immaginare e sta accadendo con la tecnologia. Non avreste potuto prevederlo, non avreste potuto uscire – almeno l’umano tipico – tra 50 anni e dire, “Ecco come sarà il pianeta.” Sapete, ci sono gruppi e organizzazioni che lo fanno; sono molto distanti dal reale, perché da questa prospettiva voi non siete in grado di farlo. Voi non potete immaginarlo in quanto non rientra nei qualia della mente, nel background, nel punto di riferimento della mente, quindi non può proprio farlo.
Ci passerete dentro anche voi. Voi non avreste mai potuto immaginare tutta questa cosa dell’essere un Maestro. Se 10, 20 anni fa l’aveste fatto – “Io sono un Maestro” – avreste attinto alle immagini in cui camminate sull’acqua, manifestare qualcosa dal nulla nelle vostre mani, insomma quel tipo di cose ed è tutto makyo. Non ha nulla a che fare con la Realizzazione.
Ora ce ne sono abbastanza che stanno davvero iniziando a permettere che la saggezza del Maestro, di tutte le vite entri e si mescoli con l’esperienza dell’umano. Ora noi facciamo un’esperienza saggia. Noi facciamo un’esperienza che presenta una nuova forma di profondità.
In un certo senso l’umano voleva questa nuova profondità; era stanco della vita tetra, era stanco che ogni incarnazione fosse proprio come l’ultima incarnazione. L’umano desiderava questa nuova esperienza ma non avrebbe mai potuto immaginarla. Ci ha provato. L’umano ha cercato di immaginare il nuovo mondo, la nuova vita, il nuovo qualunque cosa ma sapete una cosa, non era proprio così. Era solo una specie di variazione rispetto a quella vecchia. Come ho detto spesso era un po’ più ricco, un po’ più giovane e un po’ più felice, ma non era davvero nuovo.
Ora l’umano sta facendo una nuova esperienza con la saggezza del Maestro e l’Io Sono – la coscienza Io Sono, la sua Presenza. Io preferisco il termine “Io Sono” ll termine “divino.” Intorno alla parola “divino” ci sono troppe cose tipo Gesù e roba da New Age. L’Io Sono è Presenza, è consapevolezza. Questo è tutto e ciò che stiamo facendo qui è integrare insieme le tre cose. Sta accadendo ora e di nuovo, l’umano non riesce proprio ad immaginarlo. Tutto ciò che l’umano può fare è permetterlo.
In effetti è il Maestro che ha attivato tutto il processo. È il Maestro che vuole la Realizzazione. L’umano vuole una nuova esperienza, ma il Maestro vuole la Realizzazione. Noi stiamo affrontando il periodo davvero eccitante di questa integrazione. Ne parleremo ancora tra un attimo, ma per ora fate un bel respiro profondo e sentite dove siete.
Sentite dove siete e sentitelo dalla prospettiva dell’umano e del Maestro. Che sfide, che sfide lungo il sentiero.
La Realizzazione è davvero una delle cose più semplici. È molto semplice, ma proprio a causa della sua semplicità a volte risulta complicato e difficile. È molto semplice, ma poi si ricopre di makyo e di ostacoli e di difficoltà e di auto-esame e disgusto verso di sé. È davvero molto semplice ed è ciò che il gruppo che verrà dopo di voi imparerà dalle vostre esperienze. Come… qui, da questa parte. Da questa parte (qualcuno ridacchia). Per chi ci guarda online, da questa parte c’è un po’ di agitazione, abbiamo problemi tecnici. Penso di avervelo detto molte volte, voi avrete molti problemi con la tecnologia.
LINDA: È colpa tua.
ADAMUS: Sì, è colpa mia, come sempre ma… molti problemi. Ecco, siamo bloccati ma abbiamo la vecchia lavagna tradizionale che resusciteremo tra un attimo, almeno credo (pochi ridono).
Come ho detto prima ho fatto un’affermazione audace, che questo è il primo gruppo di umani che va nella Realizzazione. Mi hanno un po’ sfidato su questo, mi hanno fatto gli esempi di altri gruppi – non si avvicinano neanche. Altri gruppi con i loro guru, i loro sistemi, le loro discipline e i loro concetti – non si avvicinano neanche. Sono sul sentiero, ma molto più indietro. Certo, questo – ho controllato al Club dei Maestri Ascesi – questo è davvero il primo gruppo di umani che entrano nella Realizzazione e non è una cosa spirituale o religiosa. Io non so proprio come dirvelo, ma è solo un divenire. Questo è. È il primo gruppo. Tutti gli altri Maestri Ascesi l’hanno fatto a livello individuale. Questa è la primissima volta a causa di cose come la tecnologia, che a volte funziona e a volte no e di ciò che io definisco il Sogno Atlantideo, questo è il primo gruppo che è mai entrato nella Realizzazione.
Molti altri gruppi hanno studiato i testi spirituali, santi e sacri. Molti altri gruppi hanno percorso insieme il sentiero, hanno percorso insieme il sentiero sacro ma per molte ragioni diverse non sono arrivati così lontano e ciò è una bella transizione verso la mia domanda del giorno …
LINDA: Ohh.
ADAMUS: … ciò che ora definiamo la Saggezza Shaumbra.
La Saggezza Shaumbra
Sapete, solo da poco abbiamo potuto iniziare a definirla, perché prima era una specie – mmm – non l’avrei etichettata come saggezza. Erano solo risposte a domande, ora invece la definiamo…
[parte il video]
Ora è arrivato il momento della Saggezza Shaumbra!
Bene, proprio come un pessimo game show, cosa che a volte è (un paio di risate). Ok, alzate le luci per favore. Linda al microfono.
La domanda è, io affermo che questo è davvero il primo gruppo che entrerà nella Realizzazione e resterà nel corpo e resterà sul pianeta. Perché esistono molti sistemi e programmi di auto-aiuto, perché non sono per nulla efficienti in termini di illuminazione o di Realizzazione?
Tutti voi avete speso molto denaro per i molti programmi di auto-aiuto che ci sono là fuori. Ci sono molti corsi di quelli che io definisco guru molto spirituali e voi li avete seguiti. Alcuni di voi sono stati a lungo negli ashram. Alcuni di voi hanno frequentato – avete pagato delle belle cifre per seguire le discipline e soffrire e sentirsi dire quanto siete idioti. Non qui, è chiaro, ma in altri luoghi. Perché non sono davvero efficaci in termini di Realizzazione? Linda, per favore.
LINDA: Mi stavi implorando (a Mary Sue).
MARY SUE: (ridacchia) Già.
ADAMUS: Sì, mia cara.
MARY SUE: Penso che ci si avvicinino da fuori e non da dentro, ecco la cosa nuova.
ADAMUS: Ok. L’approccio avviene dall’esterno. Ok, bene. Bene. Bella risposta. Vedete? Vedete la saggezza? Oh! Irradiare tutto qui. Ok. Perché alcuni dei corsi di auto-aiuto e di spiritualità, perché non sono efficaci in termini di Realizzazione? Sì, signore.
VINCE: In fondo, in fondo… è acceso?
ADAMUS: È acceso.
VINCE: Hanno il loro programma per te e non il tuo programma personale per te.
ADAMUS: Sì. Eccellente. Eccellente. Bene. Ancora un paio. I programmi e i corsi di auto-aiuto, perché in fondo non sono efficaci?
LINDA: Alzate le mani.
JOE: Io, eh?
ADAMUS: Penso che si stesse grattando il naso… (ride), ma …
JOE: Non ci sono soldi di mezzo.
ADAMUS: Non ci sono soldi di mezzo.
JOE: Niente soldi se diventi consapevole.
ADAMUS: Oh! Ok. In un certo senso, ci hanno investito.
JOE: Certo, sì.
ADAMUS: Quindi non ci arrivi mai davvero.
JOE: Beh, sì.
ADAMUS: Wow.
JOE: Ecco perché continuate a tirare fuori il carnet degli assegni.
ADAMUS: Ah ha! E…
JOE: O la carta di credito.
ADAMUS: Interessante. Dunque, un investimento. In altre parole, il guaritore non guarisce mai del tutto la gente e continua con il – “Oh, hai un nuovo problema.”
JOE: Beh, sì!
ADAMUS: Bene, bene. Ok. Ci sei mai stato?
JOE: Beh, sì! (ride). Non l’abbiamo fatto tutti?
ADAMUS: Cosa ti ha portato ad uscirne? Perché te ne sei andato?
JOE: La consapevolezza.
ADAMUS: Bene. Oh! Voi ragazzi siete troppo bravi. Io non posso più scegliervi (alcuni ridacchiano). È davvero irritante. Sapete, non ho più cose con cui starvi addosso.
LINDA: Adamus, vuoi che…
JOE: Beh, sì!
LINDA: Vuoi che ne scelga uno? Vuoi che scelga un tipo di energia diversa?
ADAMUS: Beh, ora sarebbe un po’ ovvio! (ridono) “Ok, basta saggezza. Che ne dite della stupidità Shaumbra!” Buum! (ride) Non vorrei far girare il microfono. No, restiamo con la saggezza. Queste sono molto buone dimostrano una cosa, cioè che voi permettete la saggezza. Osservate quando date le risposte; una volta quando davate le risposte c’era una reazione mentale e balbettavate molto – potevate vedere la persona che raggiungeva la risposta mentale. La tua, caro signore, dritta dal cuore, zero makyo e risposta pulita. Questa è la saggezza.
JOE: Beh, sì! (altre risate)
ADAMUS: E lui non ha avuto bisogno di 15 minuti per dirci la sua storia. Voglio dire, lui c’era. Questa è saggezza. Ricordatevi di quando ci riunivamo e io facevo una domanda e qualcuno parlava e parlava e parlava e parlava, poi lo interrompevo bruscamente e dicevo, “Torniamo alla domanda, riassumiamo. Qual è la risposta?” Voi ragazzi non mi divertite più (altre risate), perché non lo fate più. Ok, continuiamo. Vedremo.
LINDA: Ok.
ADAMUS: Per favore, continuiamo. I programmi di auto-aiuto, i cosiddetti corsi spirituali e a questo proposito mi fermo un attimo prima che tu risponda. Ogni tanto – ogni giorno – Cauldre si lamenta che lui e Linda ricevono e-mail cattive – Bonnie riceve le e-mail cattive – perché io affermo con crudezza che molti di quei corsi sono del tutto…
LINDA: Mgh!
ADAMUS: … sono fregature (Adamus ridacchia). Ciao! O makyo. Lo sono, lo sono ma non sempre accuso chi li tiene. Io accuso gli umani che ci vanno. Sì, ci vanno. Perché? Continuiamo. Sì.
ALAYA: Nella mia esperienza, mi sono appena diplomata al college frequentavo corsi dove stavamo lì e, “Beh, io so; beh, io so” mentre insegnavano. C’erano cose che io non sapevo proprio e allora volevo esercitarmi un po’ di più, ma io lo so davvero. Lo so perché conosco la mia stessa saggezza e quindi non ho più bisogno di ‘ingaggiare’ altri o di continuare. Ho preso il diploma. Ho preso il diploma (il pubblico applaude).
ADAMUS: Stupendo.
ALAYA: Fatto. Fatto, fatto, fatto.
ADAMUS: Stupendo. In cosa?
ALAYA: Nell’Io Sono.
ADAMUS: Nell’Io Sono. Bene. Hai preso il dip- …
ALAYA: Sono diplomata come Io Sono.
ADAMUS: Bene. Hai preso il titolo?
ALAYA: Sì.
ADAMUS: Il diploma e tutto il resto?
ALAYA: Anche i certificati.
ADAMUS: Sei diplomata in?
ALAYA: Un diploma in business, uno in sistemi informativi su computer.
ADAMUS: Oh, io pensavo che ti fossi diplomata passando da essere solo un’umana, una umana tetra e ora sei… ah! Io pensavo…
ALAYA: Io Sono!
ADAMUS: Pensavo che la “W” (sulla sua maglia) stesse per “Wise/Saggia.” “La Maestra Saggia.”
LINDA: Wow!
ALAYA: Sì, “La Maestra Saggia.” A volte era, “Mi chiedo perché?” (ride) Perché?!
ADAMUS: Perché, perché, perché, perché?
ALAYA: Mi chiedo, mi chiedo, mi chiedo il perché ma sì, sì.
ADAMUS: Oh, hai un diploma umano.
ALAYA: Un diploma umano. Ho soddisfatto il desiderio umano e l’ho creato senza avere debiti. Che ne dici?
ADAMUS: Wow. Wow.
ALAYA: MI sento davvero…
ADAMUS: Congratulazioni.
ALAYA: Grazie. Grazie.
ADAMUS: Ma devo farti la domanda.
ALAYA: Sì.
ADAMUS: Quando ti laureerai nella Realizzazione?
ALAYA: Ora.
ADAMUS: Non penso.
ALAYA: Ok.
ADAMUS: Non penso ed è proprio questo il punto della chiacchierata di oggi – voi e la vostra laurea (Adamus ridacchia). Oggi parliamo tutti di questo.
ALAYA: Ecco perché ne ho parlato. Tu hai detto…
ADAMUS: No, oggi parleremo del “Perché,” “Perché no.” Sì. Sento tutti che dite, sento tutti voi dire, “Io sono pronto,” ma…
ALAYA: Io fingo finché non ci riesco.
ADAMUS: … non ne sono molto sicuro. Fingi…
ALAYA: Io fingo finché non ci riesco.
ADAMUS: … mi piace. Fingi finché non ci riesci.
ALAYA: Lo dico finché non accade.
ADAMUS: Questo va bene, perché stiamo riducendo di un po’ il tempo e ci stiamo arrivando. Ecco perché sono deliziato e perché in questi giorni sono un papà molto orgoglioso al Club dei Maestri Ascesi, come il pavone. Oh! Io irrito davvero alcuni degli altri. Sì.
LINDA: A questo credo (alcuni ridacchiano).
ADAMUS: Non tutti. Ad alcuni piaccio (Adamus ridacchia).
ALAYA: Noi continueremo a fare ciò che facciamo e tu…
ADAMUS: Esatto.
ALAYA: Sai, così tu puoi sentirti orgoglioso di noi.
ADAMUS: Lo sono!
ALAYA: Esatto.
ADAMUS: Lo sono! Bene.
ALAYA: Ho portato una torta per il diploma – con la pizza (qualcuno dice “Yay”). È una torta di diploma che tutti possono godersi.
ADAMUS: La torta da diploma è la pizza? (pochi ridacchiano)
ALAYA: No. Penso che la pizza sia più tardi.
ADAMUS: Sono due cose separate.
ALAYA: Sì.
ADAMUS: Gli umani stanno…
ALAYA: La pizza.
ADAMUS: È da un bel po’ che non sono sul pianeta, ma davvero gli umani mischiano pizza e torta nello stesso pasto?
ALAYA: Mm hmm. Sì.
ADAMUS: Oof! Che ne dite, potreste aggiungere un po’ di platessa fresca e renderlo davvero strano? (alcuni ridacchiano) Io, Io … egh! Sapete, nella mia ultima vita il mio senso del pasto era fiocchi d’avena, miele e noci o nocciole.
ALAYA: Mi piace, sì.
ADAMUS: Quando sento gli umani che mangeranno pizza e probabilmente non una pizza molto buona – mi spiace, Sandra. Non è una gran pizza, ne ho sentito l’odore. Wugh!
LINDA: Stai parlando della pizza?
ADAMUS: Sì, sì.
LINDA: Oh, ok (pochi ridono).
ADAMUS: Io non la mangio, ma ho sentito l’odore. Poi la mischiate con che tipo di dolce?
ALAYA: Beh, sai che qui tutti amano il cioccolato.
ADAMUS: Davvero.
ALAYA: Io non mangio il cioccolato.
ADAMUS: Oh.
ALAYA: Metà è una torta al cioccolato cake, l’altra metà è limone con ripieno di lamponi e glassa bianca.
ADAMUS: Tu mescoli cioccolato e limone (ride).
ALAYA: Cioccolato e limone e lamponi.
ADAMUS: Cos’è accaduto a questo pianeta dalla mia ultima vita?
ALAYA: E lamponi e zucchero!
ADAMUS: Beh, lamponi e cioccolato funzionano.
ALAYA: Anche lamponi e limone.
ADAMUS: In realtà, no. A livello energetico non funzionano.
ALAYA: Invece sì.
ADAMUS: Non funzionano.
ALAYA: Beh, dovrai assaggiarla.
ADAMUS: Io non l’ho assaggiata ed io sono Mr. Fiocchi d’Avena. Sì.
ALAYA: Anche a me piacciono i fiocchi d’avena.
ADAMUS: Sono buoni!
ALAYA: Sono stupendi.
ADAMUS: Qualche volta dovremmo cenare insieme. Fiocchi d’avena.
ALAYA: Sì! Fiocchi d’avena.
ADAMUS: Sì, sì.
ALAYA: Sai, io ci metto le prugne, giusto per…
ADAMUS: Non credo che mangerei le prugne, ma … (lei ride)
ALAYA: Prugne in umido!
ADAMUS: No, non sono un fan delle prugne. Non lo sono.
ALAYA: Io sono cresciuta nel paese delle prugne. Che posso dire?
ADAMUS: Hai appena ammesso…
LINDA: Hai detto che ti piace il bagno!
ALAYA: Sì! (altri ridacchiano)
ADAMUS: Ammetti di essere cresciuta nel paese delle prugne?
ALAYA: Già, già.
ADAMUS: Dove coltivano le prugne?
ALAYA: Beh, in effetti sono susine e poi diventano prugne.
ADAMUS: Ah! Qui abbiamo un impostore. Un impostore!
ALAYA: A San Jose, California, con queste qui abbiamo conversato a lungo su San Jose. Sono nata e cresciuta, terza generazione a San Jose, California e coltivavamo susine che poi diventavano prugne.
ADAMUS: Come si ‘ascende’ da susina a prugna?
ALAYA: Si secca (ride). Tu fai seccare quelle stupide…
ADAMUS: Tu sei troppo veloce per me!
ALAYA: Me l’hai insegnato tu!
ADAMUS: Sarebbe come per l’umano?
ALAYA: Succhi e si seccano!
ADAMUS: Beh, forse è meglio riformulare il tutto. Qui abbiamo una susina.
ALAYA: Una susina, una bella susina, una susina.
ADAMUS: Un giorno la bella susina cade dall’albero, sapete, finisce sul terreno, picchia la testa e sta lì, e cosa può fare? È come, “Ehhh, voglio essere di nuovo una susina.” È come, “Noi, mai. Tu non sarai mai una susina.” Cosa fate? Cosa fa una susina? Fa un respiro profondo e permette – “Mi permetterò di essere una prugna.”
ALAYA: Sì.
ADAMUS: Attraverso il permettere.
ALAYA: Le raccolgono e le dispongono su griglie per l’essicazione al sole finché non seccano.
ADAMUS: Quindi non le allevano all’aperto.
ALAYA: Sì (ride). Non le allevano all’aperto (ridono). Non le allevano all’aperto. No (ridacchia). Ce le mettono gli umani, non le allevano all’aperto.
ADAMUS: Soffrono al sole. Proprio tipico degli umani! (ride)
LINDA: Dove stiamo parando?!
ADAMUS: Il microfono ti torna subito.
ALAYA: Che conversazioni!
ADAMUS: Dev’essere di certo, credo che voi lo definireste il rullo delle scene sbagliate (altre risate). In altre parole, toglietela.
ALAYA: Non toglitela. È troppo bella.
ADAMUS: Mm. In ogni caso, congratulazioni per il diploma. Ora che l’umano si è diplomato, ora ti tocca la laurea. Bene. Bene.
ALAYA: Concordo con te al cento per cento.
ADAMUS: Sì. La tua energia è cambiata molto negli ultimi 4 o 5 anni. Incredibile. Mi colpisce proprio Sì, sì. Bene. Posso fare una foto con te da portarmi dietro stasera al Club dei Maestri Ascesi?
ALAYA: Certo.
ADAMUS: Okay, qualcuno può – oh, Dave! Sì. Crash! A cosa pensavo? Vieni qui. No, devo riportarla.
ALAYA: Grazie.
ADAMUS: Devo portarmela dietro al club (il pubblico dice “Aww” perché è una bella foto). Posso indossare il tuo cappello?
ALAYA: Certo (alcuni ridacchiano).
ADAMUS: Okay.
LINDA: La tua testa è troppo grossa.
ALAYA: MI sono diplomata con lode.
ADAMUS: Adamus sotto steroidi (più risate mentre si sistema il cappello). Grazie e come ha detto Linda, io ho la testa grossa ma eh.
ALAYA: Capisci l’opera d’arte?
ADAMUS: Oh, mi piace!
ALAYA: L’ha fatto mia figlia (qualcuno urla “Ooh!”)
ADAMUS: Oh! Wow. Bene. Grazie. Grazie per la distrazione.
ALAYA: Prego.
ADAMUS: Torniamo alla domanda. Perché quelle cose non funzionano? I programmi di auto-aiuto, i corsi spirituali, le discipline sono efficaci solo fino a un certo punto. Perché non funzionano nella Realizzazione, per passare nella Realizzazione? Sì, signore.
DAVID: Bip, bip, bip! Aspetta un attimo. Bip, bip, bip! Oh, mi spiace. Sì. Era …
ADAMUS: Il camion della spazzatura che fa retromarcia.
DAVID: Era il camion della spazzatura.
ADAMUS: Non l’hanno capita.
DAVID: Sì, lo sapete.
ADAMUS: Stanno dicendo, “Huh!”
DAVID: Huh!
ADAMUS: Il camion della spazzatura. Kuthumi, il mese scorso. Ok, grande. Com’è stato per il mese scorso? Ti sei liberato di molta spazzatura?
DAVID: Yaah!
ADAMUS: Sì, Sì. Bene. Sto controllando la tua energia. Sì. Eh, oggi c’è qualcosa di cui devi liberarti.
DAVID: Sì. Ecco perché siamo qui.
ADAMUS: Ma va bene così. Non è roba grossa. Dunque, perché lo fanno – David, tu nei hai fatti parecchi… ci hai speso dei soldi.
DAVID: Certo.
ADAMUS: E anche un bel po’ di tempo.
DAVID: Sì.
ADAMUS: Perché non sono efficaci per entrare nella Realizzazione?
DAVID: Sono quasi tutti mentali.
ADAMUS: Sì.
DAVID: Sforzi, tentativi…
ADAMUS: Sì.
DAVID: … disciplina…
ADAMUS: Sì.
DAVID: … e poi non contengono il vero ingrediente, il più essenziale – permettere.
ADAMUS: Non avrei potuto dirlo meglio. David ha riassunto tutto. Io avrei diluito un po’ di più il tema, ma non posso. David ha riassunto ciò che tutti voi avete detto.
Prima di tutto non sono vostri. Non sono vostri e questo è un punto da annotare per tutti voi, se siete un guaritore. Prima di tutto, se vi considerare un lavoratore energetico, un guaritore è meglio che prima di proseguire con la vostra pratica voi capiate cos’è l’energia. Voi avete bisogno di riuscire a capire, a definire per voi cos’è l’energia, altrimenti giocate con qualcosa che è potente e che alla fine farà affiorare la seduzione del potere. Ecco, se siete un lavoratore energetico o vi considerate tali – e non c’è nulla di sbagliato in questo – avete bisogno di capire cos’è l’energia.
La ragione per cui quei corsi non sono davvero efficaci è che non sono vostri. Sono di qualcun altro. È il Reiki di qualcun altro, è il energy balancing di qualcun altro, è l’equilibrio fisico o mentale di qualcun altro.
Ciò che avete appreso da quei corsi vi ha portato a questo punto, ma non vi porterà nella Realizzazione. Sarà il vostro e questa è una cosa molto importante. È uno dei punti chiave di oggi. Quando arrivate a questo punto non potete più contare su nessun altro – il sistema di qualcun altro, la disciplina di qualcun altro, le litanie e la om di di qualcun altro, la capanna sudatoria o altro – perché quella persona non è al punto in cui siete voi. La persona che ha sviluppato quel corso non è arrivata fino a questo punto e allora perché andate al college e fare corsi da qualcuno che è in prima liceo? L’energia, la coscienza non è vostra e non funzionerà più.
Voi non siete più compatibili con i loro programmi e come detto da David e da parecchi di voi è molto mentale. È molto, molto mentale. È una disciplina che v’intrappolerà. All’inizio va molto, molto bene e muove alcune cose ma poi starci dentro vi sedurrà e ci resterete dentro – e non solo per il denaro, ma a volte sì – vi porta a contarci. Voi arrivate a questo punto del viaggio e rinunciate a tutte quelle cose. Voi li onorate, li benedite per aver fatto parte della vostra vita, ma poi vi rendete conto che non è ciò che vi porterà nella Realizzazione.
Permettere
A questo punto c’è solo una cosa, solo una cosa ed è Permettere. È tutto qui. Permettere può fare una gran paura perché non contate su nient’altro e nessun altro.
Quando vengo agli Shoud o ai seminari e alle riunioni, io racconto una storia. Io non vi dico cosa fare. Noi non stiamo sviluppando sistemi nuovi. A volte vi mostro come sono strutturate le cose, vi aiuto a definire cose che sapete già, ma che non sapevate bene come esprimere a parole. Nel lavoro che facciamo insieme – il Crimson Circle, il lavoro di Shaumbra, nulla di tutto ciò – esiste un sistema da seguire. Voi non dovete iniziare a un certo punto e terminare a un certo punto affrontando livelli diversi o chissà che altro perché a questo punto non funzionano e anzi, lavorerebbero contro di voi.
Permettere è – so che alcuni di voi alzano gli occhi al cielo, vi ho visto, voi dite, “Oh, parliamo di nuovo di Permettere.” Sì, perché ora è proprio l’unica cosa e anche la più importante che potreste mai fare per voi. Prima voi seguivate gli altri, frequentavate i loro corsi, le loro scuole e i loro programmi di auto-aiuto. Ora si tratta solo di voi. Voi, il Maestro e l’Io Sono permettete l’integrazione. Non si tratta delle parole che dico in quanto io non vi fornisco una direzione specifica rispetto alle cose. Io vengo agli Shoud e vi ripeto e vi racconto ciò che voi sapete già, dove siete sul sentiero.
In fondo, da qui in poi tutto gira intorno al Permettere. È davvero stupendo perché potreste dire che ora Permettere avviene per forza d’inerzia, in una modalità naturale tipo autopilota. Nel Permettere voi non praticate le vostre discipline quotidiane. Nel Permettere non dovete seguire nessuna dieta strana. Non dovete seguire un guru, niente di tutto ciò. Si tratta di voi e di Voi e di Voi – voi, l’umano dell’esperienza, il Maestro della saggezza e l’Io Sono della Presenza – whewww! – permettete tutto ciò e basta. Basta studiare, basta lavorare, basta stressarsi e basta makyo. Tutto gira intorno al Permettere.
Prendiamoci un momento per farlo. Ci sono molti equivoci sul Permettere. È come Permettere tutto là fuori. No, no. È il Maestro, l’umano e l’Io Sono. Sapete, per quanto semplice possa sembrare molte persone ne hanno paura perché hanno paura di sè. Hanno paura che se si aprono, di colpo entrerà Satana o una forza oscura o gli alieni o qualcos’altro. Questa è una vecchia paura, è una paura religiosa, è la paura del sé.
Quando gli umani sono preoccupati di Permettere, di aprirsi, di abbattere tutti i muri tutte le difese, sono preoccupati che entri una forza oscura, in effetti sono preoccupati di sé. Intendo dire che in fondo incolpano qualcosa di esterno, un’entità esterna e malvagia.
Ci sono ancora Shaumbra – non molti, ma ci sono ancora – che insistono che ci sono alieni che usano su di loro le sonde anali, gli alieni che si attaccano ai loro corpi e che esistono forze esterne, malvage ed oscure che li circondano. No. No, no, no. Non accade quasi mai. Voi conoscete la storia del – non ricordo come lo chiamate, Linda tu conosci quel termine, polt- … non poltergeist.
LINDA: Esorcismo.
ADAMUS: L ‘esorcismo, la possessione demoniaca – nel 99.999 percento dei casi non si tratta di forze esterne, ma vengono da dentro. Si tratta dell’oscurità interiore e risulta molto più facile gestirle quando le mettete fuori di voi, quando dite, “Le energie aliene e oscure mi stanno attaccando.” È molto più facile perché a quel punto voi siete la vittima e quindi potete continuare a fare quell’esperienza da umano – e che esperienza, ma in fondo riconoscete che è la vostra stessa oscurità. Quei demoni, quegli esseri oscuri è il vostro stesso sé.
Ecco, quando una persona entra nel Permettere, serve un enorme senso di fiducia nell’Io Sono. Un’enorme quantità di fiducia, ma ora è anche una specie di ‘procedere per inerzia’, un po’ come fare un respiro profondo. Voi avete fatto tutto il lavoro duro lavoro, noi siamo qui e ora permettiamo e basta.
Facciamo un bel respiro profondo e facciamolo. Permettiamo e basta.
Ho visto che alzavate di nuovo gli occhi al cielo. Sapete, noi parliamo molto di Permettere, ma è il dono più prezioso che ora potete farvi. Permettete il Sé, permettete l’integrazione del Maestro e della Presenza Io Sono. Permettete che il bruco che è entrato nel suo bozzolo ora ne riemerga. È questo e a questo punto non accade grazie al duro lavoro, agli esercizi mentali, ai mantra o ad altro. Tutto ciò avviene attraverso il permettere un processo molto naturale. Ecco cos’è.
Molti di voi insegneranno e ciò non significa sempre che lo farete di fronte a un gruppo, ma voi condividerete la vostra saggezza con gli altri. Forse da persona a persona, forse attraverso un libro o un corso o qualcosa del genere. Non insegnate discipline o sistemi. Non insegnate un tipo di gerarchia rigida tipo Livello Uno, Livello Due, Livello Tre o cose simili. In fondo non servirà l’umano e – è una delle sfide – contiene l’enorme seduzione del potere.
Ora noi sappiamo e voi sapete che il potere è un’illusione ma il potere è enormemente seduttivo, più seduttivo del sesso, del denaro e di altro. Il potere è un’illusione perché in fondo è come dire, “L’energia è fuori di me. Io ho bisogno di ottenerla da qualsiasi altro luogo.” Ecco cos’è davvero il potere, che si presenti sotto forma di denaro o di controllo sugli altri, ma è come dire, “È tutto fuori di me e quindi ho bisogno del potere.”
Non è per niente necessario perché tutto è dentro di voi. È tutto lì. Voi non avete bisogno di nessunissimo potere e state imparando ad essere i veri Maestri dell’energia. Voi non ne avete bisogno da nessun altro e di nuovo, viene dal Permettere ed è un grande sollievo. È un grande sollievo non doverla ottenere da un’altra persona, non doverla ottenere da ciò che possedete, dal controllo o dal lavorare sodo. C’è e basta, ma è anche un’enorme sfida.
Facciamo un bel respiro profondo.
(pausa
Permettere L’Abbondanza
Ah! Prima di proseguire mi sono ricordato di una cosa, un vecchio affare dalla nostra ultima riunione (Adamus ridacchia, qualcuno dice “Uh oh”).
LINDA: Oh, no!
ADAMUS: Uh-oh è giusto. Ms. Uh-oh, vieni qui. Edith! Edith! Ti ho chiesto di portarmi qualcosa, un regalo per me.
EDITH: Sì, l’hai fatto.
ADAMUS: Possiamo avere qui il microfono, per favore. Edith, preferisci restare nella sedia su cui siedi sempre? (alcuni ridacchiano) Mi faresti un favore? Mi faresti un favore?
EDITH: Sì.
ADAMUS: Il mese prossimo una sedia diversa e non quella di fianco. Una sedia diversa
EDITH: No (alcune risatine nervose).
ADAMUS: Ok. Ora nel nostro dialogo io proverò qualcosa, cioè perché per te le cose non cambieranno. Ok. Dov’e il mio… (gli passa del denaro) Ok. Ora, prima prendo questo…
EDITH: Ecco il tuo biglietto da cento dollari.
ADAMUS: Prima che io lo prenda, è tuo?
EDITH: Sì, è mio.
ADAMUS: Nel microfono, per favore.
EDITH: Sì, è mio!
ADAMUS: Vieni qui davanti e portati dietro il centone. Forse ne avrò bisogno. Ho preparato un posto qui per te.
EDITH: Santa mucca.
ADAMUS: Santa mucca (alcuni ridacchiano). Oh, Edith, l’hai chiesto tu.
EDITH: L’ho fatto?
ADAMUS: Hai proprio ragione, l’hai fatto.
EDITH: Non penso di riuscire a salire su questa sedia.
ADAMUS: Edith, fai un bel respiro profondo e vola (altre risate). (A) numero uno, io la metto in una sedia diversa (il pubblico fa il tifo e alcuni applaudono). Accidenti!
Dunque, ti ho chiesto di portarmi cento dollari.
EDITH: Sì.
ADAMUS: E tu l’hai fatto.
EDITH: Sì.
ADAMUS: Sono tuoi? Il microfono, per favore.
EDITH: Sì, sono miei.
ADAMUS: Nessuno te li ha dati.
EDITH: No.
ADAMUS: Vengono dl tuo conto in banca.
EDITH: Esatto.
ADAMUS: Ok e di fatto io ho bisogno di 102 dollari. Ne hai altri due?
EDITH: (fa una breve pausa, poi risponde brusca) Sì (ride).
ADAMUS: È tutto qui. Me li darai entro cinque minuti. Dunque, i cento dollari sono tuoi.
EDITH: Sì.
ADAMUS: È la mia commissione.
EDITH: Sì.
ADAMUS: Sì (qualcuno chiede “Perché?”). Beh, ero il suo agente ed io ho una commissione da agente. Il dieci percento, ecco perché mi devi 102 dollari.
EDITH: Tu hai una fervida immaginazione (Adamus ride).
ADAMUS: Mia cara, io ho a che fare con la realtà Quanti soldi hai raccolto con il tuo Programma Party Pietosa Povertà?
EDITH: Mille e venti dollari.
ADAMUS: Allora mi devi altri due dollari. Io prendo il dieci percento. Ora, ci sono andato molto vicino. Io sapevo che l’avrebbe fatto e ci sono andato vicino. Ho sbagliato di due dollari. Le ho detto di portarmi cento dollari perché sapevo che avrebbe messo insieme – quanto hai raccolto, mille e venti?
EDITH: Sì.
ADAMUS: Per favore, il microfono vicino alla bocca (prende due dollari dal borsellino). Dammelo tutto (Adamus ridacchia).
EDITH: No.
ADAMUS: No. È la tua patente?
EDITH: Sì (Adamus ridacchia).
ADAMUS: (lei gli dà due dollari) Grazie. Questa e la mia commissione. Io ricevo una commissione come tuo agente e sapevo che avresti raccolto mille dollari ancor prima che iniziassi. Sei felice per i mille dollari?
EDITH: No.
ADAMUS: Perché no?
EDITH: Perché ne volevo di più.
ADAMUS: Devi avvicinare il microfono alla bocca. Con il borsellino abbiamo finito. Va bene. Qualcuno lo porterà via (qualcuno arriva e lo porta via).
EDITH: (sussurra) Grazie.
ADAMUS: Ora, Edith, sai, avresti potuto raccogliere facilmente diecimila dollari e questo è un punto per tutti. Viene a voi, ma voi cosa permettete? Vuoi raccontare a tutti della tua campagna del mese scorso e di cui ora non sei molto felice? Io ho fatto 102 dollari. Cosa riguardava la tua campagna? Spiegaci.
EDITH: Stavo cercando di raccogliere denaro – l’ultima volta ho fatto parecchio, quasi settemila dollari. Grande.
ADAMUS: Sì, ma ti sei basata a…
EDITH: Ho dovuto fare alcuni…
ADAMUS: … la morte di uno dei tuoi figli.
EDITH: Sì. La perdita di uno dei…
ADAMUS: Sì.
EDITH: Sì. Ho perso due figli, sì, per via del diabete.
ADAMUS: Sì. E l’ultima volta sei ‘andata a caccia’ sui social.
EDITH: Non lo so.
ADAMUS: Certo, certo, certo. Hai postato.
EDITH: Cioè, non so dirtelo.
ADAMUS: Hai postato e cosa diceva? “Anziana…”
EDITH: Non importa.
ADAMUS: Beh, no, no. È là fuori, è pubblico. È “Signora anziana ha bisogno di denaro” per pagare cosa? Pagare la casa?
(c’è una pausa)
Sapevi che sarebbe successo. Mentre lo postavi, tu lo sapevi. Hai cercato di nasconderti da me ma Edith, non farlo.
EDITH: Ho cercato di nascondermi da te?
ADAMUS: Sì. Non farlo. I post su tutti i social, “Signora disperata…” non sono proprio le tue parole (lei sospira), ma “Vittima disperata ha bisogno della tua energia.” Prima di tutto, tu sei uscita da te e poi sei delusa perché non hai raccolto molto più denaro. Sarebbe stato molto di più se avessi dato retta al tuo agente, io (pochi ridacchiano). Tu l’hai fatto basandoti sul fatto che sei anziana. Anziana. Vuoi essere matura o anziana?
EDITH: Beh, io preferisco la parola “matura.”
ADAMUS: Ok, allora inizia ad usarla e inoltre dicevi di aver bisogno di denaro, ma perché … Perché?
EDITH: Dobbiamo parlare di questo?
ADAMUS: Certo.
EDITH: Perché?
ADAMUS: Perché tu l’hai messo là fuori.
EDITH: Beh…
ADAMUS: Perché io sapevo che l’avresti fatto.
Edith, qui parliamo di lasciare che l’energia venga a te e tu l’hai fatto ma proprio in un modo da vittima, in un modo che non è bello, in un modo che mi fa quasi venire voglia di ridarti il tuo denaro perché tu sai che stai prendendo dagli altri usando tutto il programma del “Io sono una vittima” e tu non lo sei.
Tu non cambierai. Tu resterai seduta sulla stessa sedia e continuerai a fare le cose da vittima finché o morirai o io ti farò incazzare abbastanza (pochi ridacchiano) e anche qualcuno là fuori, che dice, “Oh, povera Edith. Non prendertela con Edith.” Lei lo sa. Lei sa bene ciò che stiamo facendo qui. A te non piace, io mi sto divertendo ma non è così che l’energia lavorerà per te. La creazione non avviene in questo modo. Avresti potuto farne diecimila, ventimila.
Edith, ti conoscono in tutto il mondo. Sei un’icona. Quanti amici hai su Facebook? Oltre duemila, giusto? (lei annuisce) Ok. Sono molti. Edith è una specie di icona del Crimson Circle, dello Shoud. Avresti potuto scrivere cose del tipo, “Firmerò autografi a 100 dollari l’uno,” e avresti ottenuto (qualcuno ride forte) – sono serio – avresti fatto cento, forse fino a due o trecento. Avresti potuto scrivere “Cinque Minuti su Skype con Edith” e la gente avrebbe pagato molto. Avresti potuto mettere insieme un piccolo libro molto, molto semplice e oggi non è difficile farlo – “Gli Edith-ismi” (ride) – meravigliose citazioni di Edith e qualcuno si sarebbe offerto di aiutarti – non per pietà, ma per poter creare – facendo le illustrazioni o le immagini e quindi aiutarti. Avresti potuto fare molto denaro e non saremmo qui a parlarne e tu non saresti tanto arrabbiata con me. Tu invece mi hai chiesto di farlo, quindi…
Sai Edith, ciò non è lasciare che l’energia ti serva. È tornare nella coscienza della vittima ed io non voglio vedere che l’attraversi.
EDITH: Neanch’io voglio farlo.
ADAMUS: Allora perché lo fai?
EDITH: È una bella domanda.
ADAMUS: Cos’hai imparato da La Vita da Maestro 7, Io Sono Creazione? Cos’hai imparato?
EDITH: Non l’ho ancora fatto, giusto?
ADAMUS: Lo so (alcuni ridacchiano). Ok. Va bene. Beh, allora cos’hai imparato da La Vita da Maestro 6, Adesso Basta?
EDITH: (sospira) Non ho fatto neanche quello.
ADAMUS: Perché no, Edith? Perché no?
EDITH: Non vedevo il motivo di farlo.
ADAMUS: E invece tu vai a caccia sui social per fondi per simpatia quando potresti – Edith, tu potresti rotolarti nei soldi ma non ti muoverai dalla tua sedia. Tu non cambierai e quindi continuerai così. Alcuni Shaumbra inizieranno ad irritarsi molto perché si rendono conto che la creazione è aperta, fluisce. L’energia lavora per te. Tu non devi chiedere a lei una donazione pietosa o a lei cinque dollari o a lei dieci dollari e sui social dire alle persone, “Oh, povera Edith.” Vuoi essere quella Edith?
EDITH: No. No, grazie.
ADAMUS: O vuoi essere a capo della Edith Enterprise International (qualcuno dice “Woo!” e alcuni applaudono).
EDITH: Sì, preferisco essere a capo della Edith Enterprise International.
ADAMUS: Ecco, tu sei l’esempio perfetto – grazie perché lo fai per tutti noi – tu sei l’esempio perfetto di come non lasci che l’energia ti serva, tu vai fuori di te per la saggezza o per il denaro. Tu fai affidamento sugli altri, è una miseria.
EDITH: Mm hmm.
ADAMUS: È una miseria di denaro e comunque hai ricevuto settemila dollari per simpatia quando i tuoi figli sono morti.
EDITH: Uno. Solo per Lon.
ADAMUS: Solo per uno. Ok. Poi hai ricevuto mille e venti dollari. Io ne avevo previsti mille, ma mille e venti dollari solo per “Donna anziana è disperata. Ha bisogno di pagare le spese di casa, ha bisogno di mangiare.” Edith, tu vuoi essere questo? E – guarda in quella telecamera – ci sono Shaumbra in tutto il mondo che applaudono e sperano che – “Edith! Edith! Edith!” – vogliono che per te funzioni, ma tu non ci riuscirai raccogliendo cinque dollari qui e dieci dollari là. Come ci riuscirai?
EDITH: Permetterò.
ADAMUS: Ok e siediti su una sedia diversa, dannazione (alcune risatine nervose). Modifica i modelli, esci dai vecchi modelli e permetti che l’energia ti serva, ma io non so se sei pronta.
EDITH: Beh, in quale sedia pensi che dovrei sedermi? (alcuni ridacchiano)
ADAMUS: Qualsiasi altra sedia! (ride) Ci sono 59 altre sedie. Il prossimo mese scegli la tua sedia ma non quella dov’è seduta Joanne perché è troppo vicina a quella dove stavi seduta tu. Qualsiasi altra sedia.
A tutti voi, uscite dai vecchi modi. Se non funziona, se siete bloccati, se dovete andare a chiedere denaro perché siete anziani – tu non sei anziana! (lei ridacchia)
Edith, noi siamo seduti qui ed io vedo due scenari, due potenziali. O morirai tra due anni e sette mesi se non cambi sedia (qualcuno ride nervoso) e questa è una metafora o Edith, tu potresti facilmente restare su questa pianeta per altri 30, 35 anni (lei fa una faccia infelice) nella gioia (ride), in gioia ed abbon-… (Adamus ride). Va bene, è appena sceso a due anni e quattro mesi (altre risate). Stiamo scendendo in fretta! Nella gioia, Edith, nella gioia e nella sensualità e (Edith fa un’altra faccia e altri ridono). Va bene, va bene e denaro, molto denaro. Molto denaro (lei annuisce). Ok, a lei va bene così.
E sai una cosa, tu non vuoi necessariamente vivere in questo modo, ma non sai come uscire dalla trappola. Tu non sai come uscire da quella… tu non sai come investigare i potenziali. Tu non hai fatto “Io Sono Creazione.” Tu non hai fatto La Vita da Maestro, Adesso Basta perché non hai il denaro. Tu non vuoi pagare per farlo e tu la usi come una scusa mentre avresti potuto chiedere e basta. Tu avresti potuto dire, “Cari Crimson Circle, potete farmi un prestito che vi ripagherò quando sarò una grande creatrice?” Ma tu non sei disposta ad uscire un po’ dalla tua scatola o dalla tua sedia.
Tu potresti vivere una vita bella, una vita abbondante e quando io dico “Edith,” io parlo a molti di voi. Qui parliamo di lasciare che l’energia serva voi e l’illuminazione e la Realizzazione, ma a volte mi chiedo: è un hobby o un gioco?
EDITH: Nessuno dei due.
ADAMUS: Nessuno dei due. Qual è?
EDITH: È solo che il vero desiderio del mio cuore è essere una creatrice di – io amo il Crimson Circle. Io vengo qui dal…
ADAMUS: Certo.
EDITH: … 1999 e …
ADAMUS: Ti piace la pizza.
EDITH: È buona (ride).
ADAMUS: Sai, inserito nella parola – Linda, puoi scriverlo sulla tua tavoletta magica – inserito nella parola “creare” c’è la parola eat/mangiare.
EDITH: Cosa?
ADAMUS: Mangiare.
EDITH: Mangiare?
ADAMUS: Linda, scrivi quella parola e tu guarda lo schermo mentre lei la scrive.
LINDA: Oh, tu vuoi – mi spiace. Vuoi “creare”?
ADAMUS: Mm hmm.
LINDA: Ok.
ADAMUS: Potremmo tornare alla lavagna bianca.
LINDA: No, no, no. No, no.
ADAMUS: Pensateci sopra. La parola “creare,” molta gente dice, “Non posso farlo perché devo passare tutto il mio tempo a lavorare e così posso mangiare.” Sapete, quando sei un creatore, voi mangiate. È proprio nella parola “creare.” C-r, e-a-t – eat/mangiare (Edith ridacchia) – e. Voi non dovete preoccuparvi di mangiare, è inserito nella creazione. Voi non avete bisogno di preoccuparvi dei bisogni fondamentali. Voi sapete di amare il Crimson Circle e sapete che ora Edith è molto arrabbiata con me ed io ne sono deliziato.
EDITH: Io non sono arrabbiata con te.
ADAMUS: Allora sono quelli là fuori? Perché ora qualcuno è incazzato con me.
EDITH: Io non sono arrabbiata con nessuno.
ADAMUS: Ok.
EDITH: Perché dovrei essere incazzata con te?
ADAMUS: Perché ti sto mettendo in difficoltà.
EDITH: Non importa (ride).
ADAMUS: Edith, il tuo è un gioco, un hobby o è reale?
EDITH: È reale.
ADAMUS: Siediti su una sedia diversa e basta chiedere l’elemosina online. Basta chiedere l’elemosina. Io voglio che tu crei. Tu qui sei la mia testimonial. Ricordati che prima ce n’era un’altra – Kathleen. Lei non viene più (alcuni ridacchiano), quindi ho perso la testimonial! Mi spiace, Kathleen. So che sei là fuori, ma…
EDITH: È così. L’ho vista tempo fa, una bella immagine.
ADAMUS: È una cara, cara persona. Tu sei il mio nuovo testimonial e tutto gira intorno al passare dal chiedere l’elemosina al creare, dal cercare di ottenere simpatia ed energia dagli altri al crearla. Questo che hai ricevuto è merdoso denaro e mi dispiace per chi gliel’ha dato perché l’ha fatto per le ragioni sbagliate. Non ha reso Edith una creatrice, ma le ha permesso di proseguire sul suo vecchio sentiero e tutto ciò deve finire, Edith. Sì. Ok, quindi il mese prossimo non venire se non cambi sedia Ok?
EDITH: Perché diavolo t’interessa in quale sedia mi siedo?
ADAMUS: È una metafora È un esempio. Se non sei disposta a fare qualche piccolo cambiamento, i cambiamenti non avverranno. Non avverranno. Perché insisti sulla stessa sedia?
EDITH: Perché mi piace.
ADAMUS: Perché? (il pubblico dice “Ohhh!” mentre Linda agguanta la sedia e la sposta in fondo alla stanza). Perché ti piace? Perché ti piace
EDITH: Riesco a vedere tutto e a sentire tutto in modo bello e chiaro.
ADAMUS: Questo è una bella sedia, proprio qui.
EDITH: Beh, ci sono sedute le persone.
ADAMUS: Non quando arrivi qui (ride quando qualcuno si alza per offrirle la sua sedia). Edith, tu arrivi qui due ore prima dell’inizio per essere sicura di avere la tua sedia.
EDITH: No, non ne capisco ancora la ragione. Joanne dev’essere qui per fare il caffè, quindi viaggiamo insieme e ce la godiamo e poi lei viene per fare il caffè per te!
ADAMUS: Ora si sta incazzando! (Adamus ridacchia) Dannazione!
EDITH: Beh, è la verità.
ADAMUS: Lo so, ma non è questo il punto, Edith. Edith, si tratta di fare qualche cambiamento. Ti piacerebbe passare dal fare l’elemosina ad essere un creatore?
EDITH: Sì, certo.
ADAMUS: Sei disposta a lasciare che io ti spinga un po’?
EDITH: Penso di sì (Adamus ridacchia).
ADAMUS: Sei disposta a stare su questo pianeta per altri, diciamo 20 anni (sussurra e fa una pausa) nell’abbondanza. Qui ci libereremo dal vecchio costume umano.
Sai, il mio problema è che il Maestro del Sé vuole davvero entrare per dispensare la sua saggezza e tu non sei disposta a muoverti. Tu non sei disposta a cambiare – “Io sarò Edith e quindi io non cambierò, ma voglio che tutto cambi,” – e qui ora siamo un po’ bloccati. Il tuo Maestro mi infastidisce perché vuole che ti faccia arrabbiare al punto che farai qualcosa.
EDITH: Io sono disposta a cambiare.
ADAMUS: Io non lo vedo, Edith. Allora cambia sedia. Iniziamo da lì.
EDITH: Va bene!
ADAMUS: Ok. Va bene. Un bel respiro profondo, Edith.
EDITH: Penso che tu sia una specie di bullo (ride).
ADAMUS: Io sono un bullo terribile, davvero terribile! Ecco perché mi hai assunto ed ecco perché mi hai appena dato 102 dollari, per essere un bullo.
Edith, tu sei un’icona e molti vedono Edith dentro di sé, cioè con un grande amore ma con molta paura dei cambiamenti. Provi molta compassione quando sei con Shaumbra, ma per noi sta giungendo il tempo della Realizzazione. È tempo di – basta elemosinare là fuori – è tempo di creare. È tempo di permettere. Non voglio vederti là fuori a caccia sui social. Non voglio che qualcuno di voi le dia neanche altri dieci cent, perché lei li manifesterà da sola. Ok?
EDITH: Ok.
ADAMUS: Avresti potuto fare molto più denaro. La prossima volta consulta me o il Maestro. È molto facile. Il tuo valore è Edith, il nome Edith e dovresti registrarlo come marchio – Edith – perché per Shaumbra ha moltissimo significato. Se tu avessi fatto sessioni Skype da cinque minuti, solo per il piacere di parlare con Edith che è seduta qui Adamus avrebbero pagato, non io – quanto avreste pagato per… (qualcuno urla “Cinquecento dollari”) Cinquecento per una sessione. Vedi? Guarda, Edith! Vedi? (alcuni ridacchiano)
EDITH: (ridacchia) Chi l’ha detto?! (altre risate)
ADAMUS: Edith, se vuoi fare qualcosa, considera i tuoi punti forti. Considera che, “Ora l’energia lavora per me.” Permetti a un livello che va oltre il livello di Edith sulla sedia, lo chiameremo così perché un po’ il limite di Edith. Apriti, permetti. È tutto qui. Avresti potuto averne cinquecento solo in questa stanza, ne avresti fatti cinquemila e la mia commissione di soli cinquecento. Sarebbe andato bene a entrambi. Grazie, Edith.
EDITH: Grazie.
ADAMUS: Le ultime parole per Shaumbra che ci osserva da tutto il mondo? Alcuni ti applaudono, fanno il tifo per te e altri “Oh, cielo.”
EDITH: Vi amo tutti e vi auguro il meglio. Amorevoli benedizioni a tutti.
ADAMUS: Bene. Grazie, Edith.
EDITH: Prego.
ADAMUS: Grazie (il pubblico applaude). Edith, come premio per la tua presenza sul palco ti rendo la mia commissione. Quant’era, cento e due dollari.
EDITH: Oh, Grazie.
ADAMUS: E poi osserva come l’energia lavora per te se solo lo permetti (le dà altro denaro). Ho appena raddoppiato il tuo denaro o quasi. Cauldre ti deve quattro dollari, ma tu hai appena raddoppiato il tuo denaro! Guarda com’è facile. Viene a te, tutto qui. Hai raccolto più qui in – da quanto va avanti questa cosa tetra, dieci o quindici minuti? (alcuni ridacchiano) Hai fatto più oggi di tutto il lavoro che hai fatto sui social. Fai un respiro profondo e permetti che l’energia ti serva. Non lavorarci più sopra. Permetti che lei serva te.
EDITH: Ok.
ADAMUS: E ogni mese siediti su una fottuta sedia diversa (risate e alcuni applausi).
EDITH: Penso che ora lo farò perché qualcuno si è preso la mia sedia.
ADAMUS: Non sono stato io. Io non ho mosso la sedia di Edith. L’hai visto, è registrato. Non sono stato io. Grazie, Edith. Dove andrà a sedersi? Oh! Che gentiluomo (qualcuno le dà la sua sedia). No, lei vuole tornare là! (Adamus ridacchia) Bene.
Facciamo un bel respiro profondo. Dovevamo farlo e Edith, grazie per aver giocato, anche se sei irritata con me.
Abbiamo alcune cose da fare e ciò ci porta a un punto importante e spero che tra poco avrà un senso. Al tablet, per favore. In un certo senso attraverserò quattro stadi che non sono nettamente definiti, ma vi aiuteranno a capire.
Prima voi attraversate … (ride mente un ragazzo sposta la sua sedia e si siede al posto di Edith). Oh! Il nuovo Edith! Il nuovo Edith! Sapete, le vostre camicie sono intonate (più risate). Non so, sarà il quadrettato. Non lo so. Ora devo farti una domanda. Com’è la tua abbondanza?
LINDA: Whoa! Whoa! (più risate e Linda inciampa nel microfono, cade sugli scalini e finisce addosso ad Adamus) Ho inciampato sul gradino!
SHAUMBRA 1: La mia abbondanza va alla grande.
ADAMUS: Non è Edith. Bene (più risate).
SHAUMBRA 1: Va bene.
ADAMUS: Bene. Grazie a Dio. Mi chiedevo solo se quella sedia non abbia una specie di effetto magnetico, gravitazionale e… okay. Whew! Buono a sapersi.
La Chiamata
Dunque, i quattro passi. Il primo è la chiamata. La chiamata, se vuoi scriverlo sul tablet. Tutto è passato attraverso di lei. Voi sapete cos’è la chiamata. Voi siete stanchi morti della vita e sapete che qualcosa deve cambiare. C’è questa voce interiore insistente, che quasi vi perseguita e voi tentate di ignorarla e la voce vi dice, “È arrivato il momento. È arrivato il momento. È arrivato il momento.” Voi cercate di evitarla, cercate di concentrarvi sulla vostra vita o fumate molta roba o bevete molto vino, ma “È arrivato il momento,” è ancora lì. Questo è il pre-risveglio e a volte può proseguire per molte vite, ma di solito dura forse tre, quattro, cinque anni in base a dove siete nella vostra vita. È la chiamata.
Il Risveglio
Da lì voi passate al risveglio. Il Risveglio, il numero due è il risveglio, oh! Dopo che lo avrai scritto mi servi con il microfono. Il risveglio. Ricordate il vostro risveglio? Alcuni di voi l’hanno sentito – buum! – era proprio lì. Alcuni di voi ci sono scivolati dentro. Vi ricordate l’euforia, l’innocenza del risveglio? Di colpo vi siete resi conto che, “Là fuori c’è di più. Nella vita c’è più di questo.”
Alzate le luci. Linda al microfono. Raccontatemi molto in fretta del vostro risveglio. Intendo, è stato gioioso? Eravate felici? Com’è stato? È accaduto come un fulmine? O…
MOSHE: Sì, direi che è successo ed ha iniziato ad accadere molto in fretta, quando è iniziato. Sì.
ADAMUS: Com’era all’inizio?
MOSHE: Eccitante.
ADAMUS: Sì.
MOSHE: Eccitante. Tutte le risposte.
ADAMUS: Sentivi di voler correre a dirlo a tutti?
MOSHE: Sì.
ADAMUS: Sì, sì.
MOSHE: Sì. Ho trovato un nuovo programma. Ho trovato una nuova disciplina, una cosa nuova da fare per migliorare tutto – sonno migliore, tutto migliore.
ADAMUS: Sesso migliore, sonno migliore, migliore – sì. Erano molto impressionati da tutto ciò (Moshe alza le spalle e scuote la testa). Non molto (Adamus ridacchia). No, tipo, “Woo, woo, woo!” (come se fosse pazzo). Quanto tempo è durata ciò che io definisco l’euforia iniziale, un po’ l’innocenza del risveglio?
MOSHE: Tipo due anni, un anno.
ADAMUS: Due anni è piuttosto buono.
MOSHE: Qualcosa del genere Due anni.
ADAMUS: È un po’ come camminare sulle nuvole per due anni.
MOSHE: Sì, e in quel periodo ho permesso alcuni cambiamenti nella mia vita.
ADAMUS: Certo.
MOSHE: Sai, non era tutto per finta ma sì, un paio di anni e poi le cose hanno iniziato a cadere a pezzi.
ADAMUS: Bene, bene. Sì. Oh, è un modello molto tipico – le cose hanno iniziato a cadere a pezzi. Bene, grazie. Bella risposta. Il prossimo. Dunque, com’è stato il risveglio? Te lo ricordi? Sì. Il tuo risveglio.
SHAUMBRA 2 (donna): (ridacchia) Stavo cercando di ricordare il mio risveglio.
ADAMUS: È accaduto in un attimo o…
SHAUMBRA 2: In un certo senso sì. Un mio vecchio ex era in lacrime perché non sapeva quale sentiero prendere.
ADAMUS: Oh.
SHAUMBRA 2: Io gli ho detto, “Ci sono molti sentieri e non c’è un solo sentiero giusto.” Penso – non so da dov’è – penso sia stato il saggio dentro di me (lei ridacchia).
ADAMUS: Forse i tuoi spiriti guida o qualcosa, sai.
SHAUMBRA 2: Qualcosa, sì.
ADAMUS: Sì, wow! Wow.
SHAUMBRA 2: Sai, ora sembra una sciocchezza ma sai, è quando ho pensato, “Oh, sapete, sì, io posso – io so cose che non sapevo di sapere.”
ADAMUS: Quanto tempo è durata l’innocenza del risveglio? Un mese, un anno o quanto?
SHAUMBRA 2: Mm (sussurra). Probabilmente… è probabile che stia ancora avvenendo.
ADAMUS: Ah.
SHAUMBRA 2: Lo penso.
ADAMUS: Non sei passata attraverso la perdita di tutto e la vita che va all’’inferno?
SHAUMBRA 2: Sì, oh, oh! Beh, sì. No, voglio dire, ho fatto il…
ADAMUS: Perché dovresti aspettartelo (ride).
SHAUMBRA 2: No, io – no, ok. Ecco, ho affrontato molti alti e bassi. Voglio dire, tutti noi…
ADAMUS: Certo.
SHAUMBRA 2: Arrivo al punto in cui penso, “Oh, è questo. Ci sono.”
ADAMUS: Giusto.
SHAUMBRA 2: Poi, proprio come…
ADAMUS: Buum!
SHAUMBRA 2: … ha detto quel ragazzo.
ADAMUS: Perché è così? Perché è così?
SHAUMBRA 2: Beh, è il prossimo…
ADAMUS: Su e giù e sapete, all’improvviso un giorno vi sentite come, “Oh, sono illuminato,” e il giorno dopo accosta il camion della spazzatura e…
SHAUMBRA 2: Sì o sei mesi più tardi.
ADAMUS: Sì, sì. Sì.
SHAUMBRA 2: Sì.
ADAMUS: Perché è così?
SHAUMBRA 2: Penso – mm – stavo per usare Ia parola “livello.” Penso che ci sia un altro livello, ma forse questo è makyo, quindi … (ridono)
ADAMUS: Chi parla qui? Il Maestro? L’umano? Il Maestro? L’umano? Il conflitto. Sì, voglio dire, fai un bel respiro profondo, Maestro e perché è così?
SHAUMBRA 2: Perché attraversiamo gli alti e i bassi?
ADAMUS: Sì, sì.
SHAUMBRA 2: Perché siamo dipendenti dai bassi.
ADAMUS: Questo è bello, mi piace.
SHAUMBRA 2: Perché è ciò che so. Questo è il modello.
ADAMUS: Il dramma, l’esperienza e tutto il resto.
SHAUMBRA 2: Mm hmm. Beh, dobbiamo avere i bassi, credo, in modo che poi risaliamo.
ADAMUS: Chi verrà dopo di te dovrà vivere gli alti e bassi e gli alti e i bassi?
SHAUMBRA 2: Beh, no, spero di no, ma un po’ sì.
ADAMUS: Forse in segreto tutti noi ci auguriamo che soffrano almeno un po’ (alcuni ridacchiano). Non troppo, solo un po’ perché altrimenti non si guadagneranno le loro ali.
SHAUMBRA 2: Giusto.
ADAMUS: Bene. Grazie. Ancora uno. Il risveglio, il tempo dell’innocenza. Il tempo del… sì.
SART: Stronzate.
ADAMUS: Quel periodo di merda (ride). Il tuo risveglio, la parte giocosa e innocente, com’è accaduto?
SART: In una stanza con molte persone e in un istante è accaduto di fronte a tutti. È stato stupendo ed è durato anni. Ora il fottuto camion della spazzatura passa ogni due giorni (più risate). Beh, a volte.
ADAMUS: A volte. Sì, sì.
SART: Sì. A volte. È alti e bassi.
ADAMUS: Sai, è la vera storia di Shaumbra in tutto il mondo. Sapete, voi ‘colpite’ il risveglio – grazie – di colpo vi risvegliate ed io lo definirò il nuovo giorno. Il nuovo giorno, se vuoi aggiungerlo sotto “risveglio.” Ah! Di colpo vi rendete conto che c’è molto di più. È un nuovo giorno. Tutto è fatto di lecca-lecca, è come se, “Oh! Euforia!” Dura, non so, a volte tre o quattro mesi, a volte un paio di anni e poi tutto passa nella notte buia.
La Notte Buia
Come numero tre, scrivi la notte buia. Voi iniziate a fare l’esperienza della notte buia e vi fate domande e dubitate di voi, “Cos’è accaduto al risveglio? Cos’è accaduto all’innocenza, all’ingenuità e alla gioiosità?”
Poi vi tocca la notte buia in cui avete a che fare con i vostri demoni interiori. Come ho detto prima, non sono elementi esterni. Quei demoni vengono da dentro ed ora dovete averci a che fare. “Perché, oh, perché, oh, perché la notte buia?” mentre entrate nella Realizzazione. Vi domandate, “È davvero reale? Mi sto inventando tutto questo?” Voi iniziate a pensare, “Oh, se potessi riavere i giorni del mio risveglio.” Niente da fare, sono andati e ora siete nella notte buia.
Quei demoni appaiono e vi fanno dubitare, “È reale?” Siete un pazzo come tutti dicono che siete? (ride/risata) Una strega pazza, un folle e forse siete solo – forse v’ingannate da soli, tutto qui. Forse state impazzendo e forse dovreste davvero parlare con il medico (più risate) che vi raccomandano da un po’. Perché esiste la notte buia? (molti tra il pubblico sospirano) Oh! (Adamus ridacchia) Perché la notte buia? Abbassate le luci sul pubblico (più risate). Io sono ancora nella luce. Mi spiace per voi, ma…
Beh, dentro di voi molte cose sono sepolte in profondità e ora affiorano. Non potete portarvele dietro nella Realizzazione. Ecco perché Kuthumi arriva con il camion della spazzatura per aiutarvi a raccoglierla. Voi non potete, tutto qui perché un essere indegno non può entrare nella Realizzazione.
C’è un drago sulla porta che si assicura che non accada. Il Threshold gira tutto intorno a questo. Sulla porta c’è un drago che si assicura che non vi portiate dietro la vostra roba nella Realizzazione incarnata. È una benedizione. Non è una maledizione e anche se a volte la vivrete così, a tutti gli effetti è una benedizione.
Voi impazzireste se ci provaste, se vi forzaste – se cercaste di forzarvi – nell’illuminazione mentre avete ancora problemi relativi al non essere degni. Voi impazzireste. Alcuni ci hanno già provato, hanno tentato di lottare contro il drago alla porta. Hanno forzato per entrare e alcuni l’hanno fatto con mezzi diciamo non naturali – droghe o tipi di cerimonie, cerimonie estreme. Hanno cercato di ingannare il drago che è alla porta e hanno finito per ritrovarsi molto, molto sbilanciati a livello mentale perché se una persona è indegna – se si sente indegna – e cerca di passare nell’illuminazione – buum! – tutto finisce in pezzi.
La notte buia significa un paio di cose: andate dentro e trovate tutta la merda, le sensazioni di non essere degni che sono presenti in molti strati e livelli diversi.
Vengono da vite passate vite, vengono da questa vita e potete ripetere tutto il giorno, guardarvi allo specchio e dire, “Io sono una persona buona. Io mi amo,” ma non ci credete davvero. È una specie di makyo. È un po’ come cercare di glassare il caffè con la merda. Che bella analogia. Oh, mi spiace Oh! Mi spiace molto per il dolce che hai portato (alcuni ridono). Non avrei dovuto parlarne.
ALAYA: È vero cioccolato.
ADAMUS: Questo è vero cioccolato! (Adamus ride) Okay.
C’è un’altra componente importante della notte buia che gioca in tutto ciò che stiamo facendo ora. Stiamo parlando molto di come ora l’energia vi serve. L’energia. Ecco dove siamo ora, permettere che l’energia vi serva. È la vita facile. Edith, sei tu là in fondo? Oh, ti vedo! Sì. È la vita facile permettere che l’energia vi serva.
Molti di voi non pensano di essere degni. Io sento le parole. Voi dite, “Sì, Io sono pronto per la Realizzazione. Sì, io sono pronto a lasciare che l’energia mi serva.” Nel corso dell’ultimo mese vi ho osservato perché ora stiamo davvero aumentando il permettere che l’energia vi serva e sono ancora presenti molte sensazioni di non essere degni. Voi infilate l’alluce nell’acqua della vasca dell’energia, ma poi non vi permettete di tuffarvi dentro.
È una cosa mostruosa. È un problema enorme. Io affermo che la fisica – la vera fisica – è: c’è la coscienza, l’Io Sono; la sua passione crea l’energia; l’energia è qui per servirvi. Tutto ciò sembra meraviglioso, ma quando sbattete contro la realtà siete pronti davvero pronti a lasciare che l’energia vi serva? O conterete sulle cose che sono al di fuori di voi? Tu definiresti il “io lascio che l’energia mi serva” andando a caccia di denaro sui social, Edith? Mi spiace, mi hai dato del denaro per dirtelo e tu lo definirai “lasciare che l’energia mi serva”? Non è questo. Questo è continuare a cercare tutto all’esterno.
Proprio qui c’’è moltissima energia pronta per servirvi ma se non vi sentite degni, voi stessi la bloccherete. Voi la bloccherete. Voi la fermerete, se sentirete che il potere, il denaro e il controllo sugli altri vi seduce. Voi avete abbondanza di energia proprio qui e proprio ora. Ciò che sto osservando, il fenomeno diffuso nella terra degli Shaumbra, naturalmente con poche eccezioni, io sto osservando il fenomeno di voi che girate le spalle all’energia, di voi che aspettate, di voi che voi non la applicate, di voi che dite le parole come fossero un mantra, ma in fondo voi non credete di essere pronti. È un po’ la ragione per cui il mio mese è stato tosto, quando vi osservavo come faccio ora e voi vi domandavate, “Ne sono degno? Ne abuserò? Sarò risucchiato dentro i modi umani?” Voi vi siete trattenuti, vi siete bloccati rispetto al flusso energetico e in effetti ciò è molto naturale.
La Maturità Spirituale
È tutto qui, Edith e tutti voi. È tutto qui, ma è ora che voi capiate che avete la maturità spirituale. La maturità spirituale è quando vi rendete conto che tutta la storia cosa dell’umano che fa esperienza senza giudicare e il Maestro che è la saggezza e l’Io Sono ora si riuniscono; la maturità spirituale in cui capite davvero cos’è l’energia e da dove viene. Proprio da qui (indica il cuore).
La maturità spirituale è Permettere.
La maturità spirituale prima di tutto è essere un creatore e sapete, se avete ascoltato l’Io Sono Creazione e avete pensato che lo sapevate già; se lo avete ascoltato, avete capito che è molto semplice. Se non potete permettervelo, trovate un modo per riuscirci. La vera creazione è la gioia e ora la gioia dell’umano, il Maestro e l’Io Sono sono tutti presenti, proprio qui. È la radianza della gioia senza alcun secondo fine, senza definizione e senza limiti. Solo l’espressione aperta, la radianza di quella gioia. È questo. Questa è la creazione. È questa.
L’immaturità è dire, “Beh, cos’ho creato? Quant’è grande? Dov’è? Come ne trarrò beneficio?” Questa è immaturità. La vera maturità spirituale è, “Io creo. Allatone. Io creo e poi entro nell’esperienza. Io entro nella creazione e permetto che sia ciò che è perché è la mia creazione. Non è di nessun altro. È la mia energia che ora sta entrando per servirmi nella mia creazione.” Questo è la maturità spirituale. Non definirla. Non dire in che giorno deve arrivare o quanto grande o quanto denaro o cose del genere o che tipo di auto arriverà. Quella è immaturità spirituale, è ingenuità. Ecco perché in quest’ultimo mese molti di voi si sono trattenuti dal permettere che l’energia vi servisse davvero.
Vi siete chiesti se volevate fare quel gioco. Vi siete chiesti se eravate spiritualmente immaturi e quindi fare le cose che forse l’umano avrebbe fatto prima dicendo, “Ok, sono un creatore. Io creerò nuovo denaro, un’auto nuova, un nuovo lavoro, un corpo fisico migliore, una mente migliore.” Lasciate perdere. Fate un bel respiro profondo nella vostra maturità spirituale. Voi non tornerete a fare quelle vecchie cose.
Ora non abbiate paura, nessuno di voi. Voi avete la saggezza del Maestro, la presenza dell’Io Sono e la bellezza dell’esperienza dell’umano. Non abbiate paura che l’energia vi serva.
Io so che molti di voi hanno ritardato, hanno quasi resistito. Voi l’avete resa una cosa mentale e non una cosa che vive, perché non sapevate se ne eravate degni. Voi non sapevate se ne eravate degni. Voi non sapevate se ciò vi avrebbe trattenuto o corrotto. Superiamolo ora. Ora.
Voi non sareste qui se non foste spiritualmente maturi e non è rimasto proprio più niente da imparare. Ora si tratta di essere nella vostra creazione e davvero, non è rimasto più nulla da imparare.
Facciamo un bel respiro profondo e mettiamo tutto questo nel cambiamento di coscienza di una merabh.
Il Vero Permettere – la Merabh
Oggi c’è voluto un po’ di tempo per arrivare fino a questo punto e inoltre ricordatevi che, se volete sentirlo dentro, che ciò che stiamo facendo qui è mettere insieme una storia, la storia della Realizzazione. Ricordatevi che altri impareranno moltissimo di ciò che voi state imparando e facendo. Lo faranno a modo loro, ma disporranno di una certa saggezza che viene proprio da qui, dal tutto di voi.
(parte la musica)
Questo mese, nell’ultimo mese ho visto grandi riunioni di Shaumbra, ma mi è anche sembrato molto ovvio che moltissimi di voi stavano trattenendo le loro creazioni e anche il permettere che l’energia vi servisse. Ho dovuto chiedere perché? Perché?
Amici miei, c’è una tale bellezza e una tale trasformazione quando ora l’energia vi serve, quando vi rendete conto che non dovete manipolare nulla. È una grande bellezza quando vi rendete conto – vedete, voi camminate in mezzo alla natura – e vi rendete conto che l’energia vi sta servendo. Non pensateci nei termini di ciò che sta facendo per la vostra biologia o cosa sta facendo per il vostro libretto degli assegni. Fate una passeggiata in mezzo alla natura tra ora e la nostra prossima riunione e vi renderete conto di come la natura vi sta servendo, di come state camminando nella vostra stessa creazione e di come ne siete consci e consapevoli.
(pausa)
In quest’ultimo mese abbiamo raggiunto un punto rilevante. Siamo tutti eccitati e felici per “L’energia mi servirà” e poi – buum!
Ho dovuto chiedere il perché. In effetti ho avuto parecchi begli incontri con Kuthumi e Metatron. Sì, questo mese ho portato dentro un bel po’ Metatron. Kuthumi, Metatron, Tobias, alcuni degli altri cari Maestri Ascesi. Perché sentono le parole, “Permettete che l’energia vi serva,” ma poi non lo fanno? Perché?
Degnità/Essere degni. “Sono davvero pronto?”
Tutta questa cosa della notte buia. Sapete, la notte buia che abbiamo scritto sul tablet, sapete cos’è davvero la notte buia? Siete voi che vi chiedete, “Sono davvero pronto?” Ecco cos’è.
Ecco perché avviene nei periodi più tormentati, nei momenti terribili in cui sentite che vi stanno facendo a pezzi. Siete voi che vi mettete alla prova, “Sono davvero pronto? Sono davvero maturo a livello spirituale? Ho bisogno di proseguire sul sentiero e lottare o lo sono davvero? Sono spiritualmente maturo?”
Siete voi che cercate di scoprire se siete davvero pronti e continuate ad attaccarvi sulla notte buia.
Vi chiedete da dove viene tutto ciò. Vi chiedete perché un attimo prima siete euforici e un attimo dopo siete giù. Siete voi che chiedete a voi stessi, “Sono pronto? Ne sono degno?” Siete voi che vi mette alla prova fino al nucleo. Ora deve finire.
È un po’ come, la notte buia è un po’ come, heh, i tecnici specializzati che continueranno a lavorare e a lavorare e a lavorare, ma arriva il punto in cui li chiudete nell’armadio e proseguite.
Miei cari amici, il punto è questo. Smettetela di mettervi alla prova. È tutto ciò che state facendo ed ecco perché questo mese le energie non sono entrate molto bene per lavorare con voi. Oh, sì, l’avete detto con la bocca ma non è entrato nella vostra vita. Ci avete pensato, ma non l’avete vissuto.
Ora smettetela di mettervi alla prova, perché è una specie di “o lo fai o muori.” È un programma del tipo “o resti o vai a casa.” Noi non continueremo più a fare questo gioco.
Voi vi siete messi alla prova fino a un punto di grande dolore e miseria chiedendovi se siete davvero degni, se siete davvero. Ora andiamo avanti.
Andiamo avanti, così possiamo davvero permettere senza la statica e l’interferenza. Andiamo avanti, così l’energia può lavorare per voi nelle vostre creazioni.
Andiamo avanti perché sul pianeta ci sono molti umani che arriveranno nella ‘seconda ondata’ ma voi trattenete tutto ciò.
Se continuerete a mettervi alla prova, se continuerete a fare i giochi, se continuerete con i vostri problemi energetici, con i vostri problemi di abbondanza e tutto il resto, allora questo non è il posto.
La notte buia siete solo voi che vi mettete alla prova. Voi volete liberarvi dai vostri alti e bassi. All’inizio, quando affrontate il risveglio e tutto il resto avete bisogno di alcuni di loro e hanno un certo valore interno, ma poi diventa una vera ossessione.
Facciamo un bel respiro profondo.
Caro umano, è semplice come prendere una decisione. Caro umano, sei pronto a smettere di metterti alla prova? Perché è tutto qui, è un gioco. “Sono degno? Sono ancora un idiota? Ho ancora degli squilibri?”
Facciamo un bel respiro profondo e passiamo al vero Permettere, il numero quattro sul tablet. Questa è la fase successiva. Ne parlo da anni e voi avete fatto un gran bel lavoro ma dopo la notte buia, dopo le tempeste noi scivoliamo nel vero Permettere. Basta con l’umano che controlla. Mi spiace, ma basta con l’umano che controlla. L’umano che fa esperienza sì, ma noi entriamo nel permettere la bellezza dell’umano, il Maestro e l’Io Sono.
Il mese prossimo voglio vedere molti di voi che hanno superato tutta la storia del mettervi alla prova e iniziano davvero, ma davvero a lasciare che l’energia li serva. Non parlo di qualche storia di chi trova cento dollari sul marciapiede. Questo è niente. Non parlo di qualche storia in cui qualcuno per coincidenza esce da un parcheggio proprio mentre voi lo cercate. Quelle sono cose secondarie. Quelle sono nullità. È come dare l’uva a un cavallo. È niente (pochi ridacchiano).
Entriamo nel Permettere e lasciate che l’energia vi serva, lasciate che lavori per voi. La tua energia, Edith. La tua energia. Non quella di qualcun altro.
Facciamo un bel respiro profondo.
L’umano che è l’esperienza, umano, sei pronto a smettere di metterti alla prova? Il Maestro non ti sta mettendo alla prova. L’Io Sono non ti mette alla prova e ora è impaziente. Sei pronto ad essere degno? Punto. Poi possiamo andare avanti.
Nel prossimo mese non vi starò molto intorno. Naturalmente sarò al Keahak ma non vi starò intorno per chiacchierare. Io voglio che voi troviate le vostre risposte personali. Sì, sono ancora con voi a ogni passo, bla, bla, bla (alcuni ridono), ma il prossimo mese consideratemi in vacanza.
Io voglio che voi andiate dentro di voi e voglio che dialoghiate con il Maestro e con l’Io Sono. Io voglio che voi sentiate cos’hanno da dire sul fatto che voi vi mettete alla prova.
Voi siete quelli che creano la notte buia – “Sono degno? Sono pronto per la vera creazione? Sono pronto ad essere dentro le mie creazioni?” Ecco cos’è.
Facciamo un bel respiro profondo.
Onoro in modo molto speciale Edith che oggi è stata una grande partner ma Edith, andiamo avanti, okay? Nuova sedia. Nuovo mese.
Tutti voi, un bel respiro profondo.
Superiamo il mettersi alla prova per scoprire che su questo tema voi siete davvero seri? Siete davvero pronti per l’illuminazione? Siete determinati? Noi siamo pronti ad andare avanti e prima di tutto lo dimostrerete lasciando che l’energia vi serva. Questo è quanto.
Detto questo e con tutto il dovuto rispetto a tutto di voi, ci vedremo tra 30 giorni o giù di lì.
Io Sono quello che Sono, Adamus del Dominio Sovrano. Grazie.
(la musica finisce)
E tutto è bene in tutta la creazione. Grazie (il pubblico applaude).