SHOUD 1 – Serie Emergere

 

Presentato al Crimson Circle il 4 agosto 2018 

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LINDA E IL PUBBLICO: “Happy birthday to you, happy birthday to you, happy birthday Adamus, happy birthday to you!” (il pubblico fa il tifo e applaude mentre Linda fa entrare una torta e i palloncini)

ADAMUS: (ridacchia) Ah! Io Sono quello Sono, un po’ sconvolto (alcuni ridacchiano mentre Linda gli mette al collo una collana) in questa bella giornata. Sono un po’ commosso. Grazie. Ah! (lei dispone un bicchiere di cristallo e una bottiglia) Oh, ah! Acqua. Acqua?

LINDA: Sì, signore. Dom Pérignon.

ADAMUS: Il povero Cauldre che si sta preparando per lasciarmi saltare dentro e poi succede questo? Ah! Devo dirvelo, devo proprio dirvi che io amo tutti voi. (altre risate). Davvero.

Sapete, ieri sera al Club dei Maestri Ascesi parlavamo e mi hanno chiesto, “Adamus, domani farai davvero la cosa dell’Emergere? Sei davvero pronto? Gli Shaumbra sono pronti?”

Mi sono fatto una bella risata. Mi sono fatto una gran bella risata e la risposta è stata, “Ma certo.” Penso che la vera risposta sia, “Perché aspettare ancora? Perché aspettare ancora?” Poi sapevo che oggi sarei venuto qui per stare con voi, sapevo ciò che stiamo facendo. Noi lo stiamo facendo. Vita dopo vita dopo vita e ora lo stiamo facendo e poi mi ricevete con questo? È…

LINDA: Esprimi un desiderio!

ADAMUS: … basta per far piangere un po’ (alcuni ridacchiano) anche un Maestro Asceso, anzi farlo piangere molto e stasera non vedo l’ora di tornare al Club dei Maestri Ascesi – se puoi farmi una foto veloce (a Crash) – così la porto a loro e dico, “Guardate! Guardate cos’ha fatto Shaumbra. Guardate che meraviglia.” Sì, ieri è stato il mio compleanno e certo, io sono un Leone. C’è qualche altro Leone? Voi sapete com’è. Voi sapete com’è (altre risate e qualcuno dice “Spegni le candeline”).

Devo fare… (qualcuno urla “Esprimi un desiderio”) Devo esprimere un desiderio.

LINDA: Sbrigati prima che si spenga l’ultima candelina.

ADAMUS: Devo esprimere un desiderio e cosa potrei mai desiderare? Di tutte le cose del mondo, di tutte le cose nel cosmo.

JOANNE: Beh, Edith ha cambiato sedia (risate).

ADAMUS: Sì, è stato… il mio primo desiderio era che Edith cambiasse sedia e infatti si è spostata in ultima fila (altre risate). Ecco, non farò…  (l’ultima candelina si spegne) … oh, le riaccendiamo. Le riaccendiamo.

SHAUMBRA 1 (donna) Non deve spegnerle adesso.

ADAMUS: Sì. Tutta l’aria bollente che emetto le ha spente (alcuni ridacchiano). Cosa potrei desiderare ora che Edith ha cambiato sedia? Cosa potrei mai desiderare, visto che sono già un Maestro Asceso? Cosa potrei desiderare? C’è davvero molto, molto poco che voglio, non ho bisogno di niente e non c’è niente di cui non abbia già fatto esperienza. Sapete, se ci pensate bene è un po’ come voi. Voi non volete niente, non avete bisogno di niente e non c’è niente di cui non avete fatto esperienza. Cosa desiderate?

Ah! Dunque, fingerò che siano tutte accese perché voi potete farlo (qualcuno dice “Ecco che arriva,” mentre Linda aggiunge altre candele sulla torta). Oh, Linda mi ha tolto dai guai. Il mio desiderio resta lo stesso e lo condividerò con voi dopo aver spento la candela che è già spenta. Sapete, è un po’ come arrivarci prima di arrivarci. L’avete già fatto, ma potete tornare indietro e rifare l’esperienza di com’è spegnere le candeline anche se sono già spente e avete già espresso il vostro desiderio … (Bonnie porta un accendino a Linda) Ah, è una cosa seria… sembra un’arma.  Pensavo che stesse per sparare a qualcuno (risate).

LINDA: Non tentarmi!

ADAMUS: Non sono abituato a tutte queste nov… ok. Le accendi tutte?

LINDA: Certo.

ADAMUS: Perché, perché qui sopra dovrebbero esserci circa 300.000 candele (altre risate). Ok, cosa desidero?

LINDA: Capisci che ti diciamo, “Happy Birthday, Adamus”?

ADAMUS: Lo capisco. Sì.

LINDA: Vuoi altre candele?

ADAMUS: No, no, va bene così. Facciamolo e basta. Sapete, potremmo sederci e parlarne per sempre, un po’ come della vostra illuminazione oppure (spegne le candele) possiamo farlo e basta (tifo e applausi).

Mi auguro molti altri anni felici con voi, con tutti voi. Ecco cosa mi auguro, perché non potrei pensare ad altro che vorrei o che voglio tanto quanto condividere con voi, condividere tutta l’illuminazione incarnata.

Questo È

Come stavo dicendo, ero al Club dei Maestri Ascesi e mi sono reso conto di questo. Noi siamo qui. Mi facevano domande e in un certo senso mi stuzzicavano dicendo, “Lo fate davvero o ci provate e basta?” Sapete, c’erano alcuni Maestri Ascesi che canalizzano e insegnano ad altri umani ma sono anche un po’ gelosi, sapete e pensano molto a ciò che ho detto. Ora, io lo racconto e mostro loro alcune delle trasformazioni che state affrontando, ma io penso che essi pensino che io sto solo cercando di batterli al Cancello del Leone. No, davvero, altrimenti non lo farei, altrimenti non avrei il messaggio che ho per voi oggi.

È molto reale. Noi siamo qui. Perché aspettare ancora? In effetti non ci saranno altri insegnamenti legati all’entrare nella vostra Realizzazione. Non ce ne sono più. Da qui in poi parleremo di come vivere sulla Terra come un essere illuminato e realizzato. Ecco su cosa ci concentreremo. Non c’è più molto di cui possiamo parlare. Noi siamo qui. È questo.

Tobias mi ha chiesto di comunicarvi un paio di cose da ricordare. Ha detto che mentre le affrontiamo, io ora parlo di attraversarle – sapete, tutte quelle vite e voi le affrontate tutte. Voi non le sfuggite, v’immergete in esse e poi ne emergete. Ecco, mentre ora ci entriamo, lui voleva che vi ricordassi due cose importanti.

 

Il Primo Promemoria di Tobias

Prima di tutto, voi non siete pazzi. Quante volte avete pensato di essere pazzi? Quante volte vi siete svegliati nel cuore della notte dicendovi, “Cosa diavolo sto facendo?” Quante volte vi siete chiesti in profondità chi siete, voi e questo viaggio e così facendo spesso avreste voluto tornare indietro; forse dovevate essere solo un umano normale. Voi, però, non potete. Voi non potete. Ci avete provato, ma non ci siete riusciti.

Voi non siete pazzi. Alcuni potrebbero darvi del pazzo. A livello clinico, io penso che lo siate (risate). A livello clin… sì, è proprio così. Questo è un bel bicchiere, è elegante. Grazie (sorseggia). Mm, che buon sapore.

A livello clinico io penso che sareste – deliranti, bipolari o come preferite dirlo in questi giorni psicotici, matti puri (altre risate) – perché non vi capiscono. Come vi abbiamo sempre detto, non importa quanto vi criticano o vi fronteggiano perché di fatto vogliono che voi siate veri, reali. È proprio così. Gli altri vogliono avere la speranza che ci sia altro oltre la vita – soprattutto rispetto a una sola vita – altro oltre questa breve vita sul pianeta. Vogliono credere che la magia esista e che ci sia altro.

Poi ci sono i rinati, quelli che credono alla reincarnazione, sapete, i rinati? Sì. Sapete, anch’essi vogliono crederci, ma spesso sono molto bloccati nei loro modi, nei loro dogmi e nei loro rituali spirituali – e forse voi avete colto che a volte vi guardano dall’alto perché non restate seduti in meditazione per otto ore al giorno e non siete per forza vegetariani o vegani e a casa vostra non ci sono altari – quasi nessuno di voi li ha; conosco alcuni di voi che ce li hanno ancora – e non usate i rituali. Tutto gira intorno a voi, quindi a volte pensano, “Beh, questo è un gruppo di pazzi. Di fatto è un gruppo di anticonformisti che fa ciò che vuole. Sapete, la spiritualità deve essere severa e piena di disciplina e dovete seguire le regole. Qui c’è un gruppo che fa tutto ciò che gli viene in mente. Bevono, fumano e imprecano.” (il pubblico ride e fa il tifo).

Anche negli altri reami, non al Club dei Maestri Ascesi ma in alcuni altri reami di ciò che voi definireste la coscienza superiore, anche lì si grattano la testa e dicono, “Così non potete andare in paradiso in quel modo.” Non potete andare in paradiso con l’automobile di Daemien perché quella vecchia e maledetta auto non arriverà tanto lontano! (Adamus ridacchia) Si meravigliano di questo strano gruppo e noi li abbiamo stesi.  Noi abbiamo fatto il nostro lavoro, voi avete fatto il vostro lavoro e si è trattato del rilascio; quando arrivate al centro, si tratta di rilasciare e di permettere. Non sostituite un rito con un altro, una trappola mentale con un’altra; liberatevi di tutto e basta. Così facendo, in fondo si tratta di lasciare che tutto confluisca nella saggezza.

Voi vi chiedete dove finisce ciò che rilasciate. Quando vi liberate dalle ferite, quando vi liberate da strati e strati di strutture e di modelli, sempre seduti sulla stessa sedia voi vi chiedete dove finiscono. Finiscono nella saggezza e quando voi lo permettete, permettete anche che la saggezza venga proprio qui. Proprio qui. No, voi non siete pazzi.

Naturalmente vi rendete conto che probabilmente non c’è mai stato – come lo definireste voi – un essere famoso, un pioniere nel campo della scienza, della tecnologia, della filosofia o di cose del genere; non conosco nessun pioniere che non sia stato considerato un po’ pazzo. Penso che voi dovevate prendere un sentiero diverso. Voi dovevate entrare in contatto con il vostro sapere interiore. Voi dovevate farlo in modo diverso. Voi non siete arrivati a questo punto restando nelle chiese, facendo le capanne sudatorie o vivendo negli ashram o cose del genere. Voi siete arrivati a questo punto liberandovi fino alla saggezza, rilasciando per ottenere la saggezza e poi permettendo che la saggezza rientrasse nella vostra vita. Ecco cos’è. Voi non siete pazzi.

Ecco ciò su cui probabilmente Tobias ha lavorato più da vicino con tutti voi: voi non siete pazzi. Finora c’era quella sensazione e tutte le energie erano molto caotiche, “Cosa non va in me?” era la domanda costante. “Cos’ho bisogno di sistemare?” Niente. Mollate e basta. Niente.

Il Secondo Promemoria di Tobias

Ecco l’altra cosa che voleva che vi rammentassi. Voi non siete soli. Sapete, vi ricordate quando provavate – per alcuni di voi non è passato molto tempo, per altri risale a molti anni fa – la sensazione di una profonda solitudine. Potevate essere con un gruppo di persone e quindi potevate socializzare o essere in ufficio o con la famiglia, ma vi sentivate sempre terribilmente soli. Quant’è stato terribile?

Anche tutto ciò faceva parte del tornare a voi, del tornare a voi stessi perché probabilmente allora non c’era altro. Si trattava di riportarvi dentro di voi piuttosto che cercare tutto fuori, piuttosto che aver bisogno degli specchi per vedervi.

Voi non avete più bisogno di uno specchio per vedervi. È una cosa enorme.

Da quando avete iniziato a vivere sulla Terra, voi avete sempre usato le persone esterne a voi per vedervi, “Chi sono?” attraverso gli altri. In che modo vi vedete? Poi c’è come voi vi vedevate. Che fosse un insegnante, gli amici, i membri della famiglia o i nemici o altro, c’era sempre quello specchio. C’era sempre lo specchio dovuto agli altri, perché voi non volevate vedervi nel vostro specchio personale. Ora invece potete farlo.

Forse non volevate vedervi in quello specchio perché era brutto. Forse avevate fatto cose orribili. Forse non era il riflesso di quello che volevate essere. Forse gli altri vi calpestavano o voi vi auto-calpestavate perché non riuscivate a usare lo specchio di voi per voi. Non riuscivate proprio a guardarvi, quindi usavate gli altri come il vostro specchio. Ciò che gli altri vedevano in voi, anche voi lo vedevate in voi.

È interessante. È un modo interessante di percepire la realtà. In fondo, però, voi guardate in quello specchio e vi vedete. Lo dico in modo metaforico, ma anche reale. Ora potete guardarvi allo specchio.

Quando vi guardate allo specchio, quella non è solo una proiezione degli altri; ciò che ci vedete dentro è il Dio interiore, è l’Io Sono quello che Sono, è la saggezza e la bellezza. Provateci nei prossimi giorni. Provateci prima del nostro prossimo incontro. Guardatevi allo specchio. Sapete che a volte è molto dura. Il fatto è che a volte alcuni di voi evitano proprio di guardarsi allo specchio. Ora, invece, fatelo e vedrete qualcosa di totalmente diverso. Voi non avete più bisogno che gli altri vi facciano da specchio. Mentre passiamo nell’Emergere, questa è una delle cose più grandi.

Il fatto è che voi avete vissuto giornate molto, molto solitarie, davvero molto solitarie. Anche se avevate una famiglia e un compagno e tutto il resto vi sentivate soli e pensavate di essere l’unico ma ora guardate cos’abbiamo qui, in Colorado, qui con tutti voi che vi sintonizzate. Voi siete tutti sovrani. Voi siete tutti indipendenti. Non esiste alcuna unità oltre al fatto che voi siete il vostro uno. Noi non rientriamo nell’unità; la peggior cosa del mondo sarebbe tornare nell’unità mentre siete nella vostra sovranità. Voi siete andati molto lontano. Ciò che abbiamo qui siete voi.

Ora scoprite che per tutto quel tempo non siete mai stati soli e non abbiamo solo la bella famiglia che si chiama Shaumbra, ma a suo tempo vi ho anche detto che non m’interessava se erano solo cinque. Uno di meno e avrei potuto andarmene; solo cinque. Beh, guardate ora. Voi non siete soli e ciò significa che dentro di voi c’è moltissimo. Ora voi non siete solo l’umano solitario. Siete il Maestro; siete l’Io Sono, è l’umano. Sono tutte le sfaccettature che avete trasformato da aspetti a sfaccettature. Sono tutte le esperienze ma tutto culmina nell’umano, nel Maestro e nell’Io Sono.

Io non potrò più definirvi umani. Solo umani. Io non potrò più rivolgermi a voi con quel nome. Io mi rivolgerò a voi come Maestri umani, perché da qui in poi voi non sarete più solo un umano solitario. Ora è tutto insieme.

Per questo fate un bel respiro profondo.

Per quanto io ami le torte non voglio – voi sì – andare su e giù lungo la navata tra le sedie (Linda porta via la torta). Ecco, godetevi il dolce – e quando morderete la torta – io sarò lì con voi a gustarmela, quindi godetevela. Oh, riempitevi di zucchero (alcuni ridacchiano).

SART: Sì!

ADAMUS: Ecco, siamo arrivati a questo punto interessante ed io ho detto ai Maestri Ascesi, “Certo, noi siamo pronti.” Cos’altro potremmo imparare? Cos’altro potremmo rilasciare? Di cos’altro potremmo parlare? Sarebbero tutte ripetizioni della stessa cosa. Di fatto sono tutte le variazioni di ciò che ha detto Tobias, soprattutto nelle prime due o tre serie. Noi siamo andati più in profondità. Noi abbiamo fatto l’esperienza piuttosto che averne solo un concetto intellettuale. Di cos’altro potremmo parlare? Perché aspettare? Perché aspettare?

Io penso che in tutta questa storia ci sia quasi un po’ di nervosismo, una specie di tensione, la sensazione che, “Beh, no, c’è ancora qualcosa che non abbiamo capito bene. C’è ancora qualcosa che abbiamo bisogno di continuare a trattare. C’è una ragione per tornare qui il mese prossimo e continuare a parlare delle ali e di tutto il resto.” No. Ecco cos’è Emergere.

 

Il Gran Finale dell’Umano

Direi che ciò che è accaduto soprattutto nell’ultimo mese è interessante. Potreste averne colto l’intensità, soprattutto durante l’ultima settimana. È arrivato il momento del gran finale dell’umano. Ne ho parlato l’altro giorno al webcast degli Angeli, il gran finale dell’umano.

Sapete, facciamolo questo gran finale. Mettiamo in scena un gran finale. Se lo merita. In un certo senso se l’è guadagnato. Il gran finale dell’umano significa che vi sentirete più pazzi della cacca d’uccello (alcuni ridacchiano). Dentro di voi sentirete tutto il caos, ma per quanto caos ci potrà essere la cosa divertente è che in tutto quel caos c’è una parte di voi, c’è ancora una parte di voi che sta seduta lì con un bel sorriso e dice, “Ok, umano, mettilo in scena. Recitalo. Fallo e basta. Fai il pazzo. Fai la tua ultima danza.” Sì, uscite e se volete ubriacatevi alla grande. Siate un essere umano del tutto odioso. Sapete piuttosto bene come farlo (pochi ridacchiano). Il gran finale.

Sapete, il gran finale è fare una bella litigata con il vostro compagno o con qualcuno. Imprecate, dite parolacce. Il gran finale. Il corpo si ammala e si stanca. Il gran finale è come, “Cosa sto facendo su questo pianeta? Cosa dovrei essere…” (risate mentre Adamus usa una voce lamentosa) Affrontiamo il gran finale. Ora l’umano diventa consapevole anche della presenza del Maestro. L’umano urla al Maestro (di nuovo con voce lamentosa), “Beh, sistema questo” e “Sistema quello” e “Fammi trovare del denaro” e “Fammi trovare un partner.” È come, oh! (altre risate) No, io vi ascolto.

La cosa che è diversa da prima – l’ho sentito per molto, molto tempo – ma ora io sono seduto di fianco a voi e voi ed io, il Maestro ed io siamo seduti qui e in un certo senso guardiamo il film – “Il gran finale dell’umano.” Andate oltre. Fatevene una ragione. Date voce al vostro ultimo lamento. Fate la vittima per l’ultima volta. Fate il vostro ultimo, “Devo uscire e dispiacermi per me, bevo troppo, fumo roba,” o quello che è. “Sento che sto per impazzire” e “Oh! Non ho più alcuna passione e sono sempre stanco.” (altre risate) “Agh! Nessuno mi ama e non mi rispettano e ci sono moltissime cose che volevo fare, ma…” Lasciate che accada ora. Qualcuno lo capisce o sono solo un paio di persone dalla settimana scorsa? (risate).

Sapete, la cosa divertente è che ora che noi – voi, il Maestro ed io – possiamo stare seduti qui e osservare tutto ciò con stupore e meraviglia e una parte di voi dice, “Oh mio dio, quello ero io!” (risate) Sì, ero proprio io! Una parte di voi dice, “Oh, non posso credere di essermi comportato così. Non posso credere che ero così.” Io vi dico, “Sì, eri così,” (altre risate). Poi, di colpo ci arrivi. Te ne rendi conto e dici, “Ma io non sono più così. Quella parte se ne sta andando. Resterà sempre nei miei ricordi. Sarà sempre una bella esperienza, ma non sarò più l’umano che lotta solo per un po’ più d’aria, un po’ di pane e un po’ di circo. Io non sarò più l’umano che urla, “Perché questo e perché quello?” Io Sono quello che Sono.”

Poi vedo come tutto ciò sta passando da aspetti a sfaccettature, belle sfaccettature e quindi basta metterle in scena. Basta fare il “povero me.” Basta anche con il sentiero spirituale, del tipo “Dove sono sul mio percorso? Com’è che non sono più avanti?” e tutto il resto. Voi state osservando che tutto ciò si trasforma in sfaccettature, in belle espressioni. Basta combattere con voi stessi. Non c’è più nessuna battaglia interiore. Basta con le lotte. È finita. Ora si tratta di portare il tutto nella saggezza.

Ecco, divertitevi. Quanto durerà il gran finale? Non lo so. “Non voglio più stare qui. Non so…” Invece ora mettetevi comodi e osservate la bellezza di tutta questa messa in scena che se ne sta andando, che sta prendendo la sua strada. Proprio ora, ciò che entra è un Maestro molto saggio. È un Maestro molto saggio.

Sapete, non tutti i problemi svaniscono, ma voi li considerate in un modo del tutto diverso. Finché restate nel corpo fisico, le sfide ci saranno. Finché sul pianeta ci saranno le persone, gli altri e voi resterete nel corpo fisico, le sfide ci saranno. Ci saranno sfide anche nel corpo, dolori o malattie o altro, ma voi le considererete in un modo del tutto diverso. Non direte più, “Perché a me?” Non direte più, “Cosa accadrà domani? Morirò? La mia casa andrà a fuoco?” È un modo del tutto diverso di considerare le cose e all’improvviso le soluzioni saranno proprio lì. Non dovrete passare mesi o anni a lavorare sulle cose. All’improvviso – (snap!) – c’è. Voi sapete cosa fare e sapete come portare tutto nella saggezza. Accade in un istante, nel momento.

Una volta, la saggezza arrivava spesso alla fine di una vita. Voi raggiungevate gli altri reami e noi ci sedevamo con voi che avevate appena completato una vita tosta e voi piangevate e vi sentivate malissimo e non vi rendevate neanche conto che eravate morti e noi dovevamo tirarvi fuori la merda a suon di schiaffi (risate). Oh, l’abbiamo fatto (Adamus ridacchia). Ho detto a Cauldre che oggi non avrei detto parolacce, ma non posso evitarlo. No, dovevamo prendervi a schiaffi. Sapete che a volte voi – bam! – sapete, uno schiaffo spirituale. Invece no, noi dovevamo dirvi, “Whoa! Fate un respiro profondo. Fatevene una ragione! Mollate e basta.”

A quel punto iniziava ad entrare la saggezza. Noi vi assistevamo e dicevamo, “Ok, ehi, vi ricordate quando nella vostra vita è accaduta quella cosa e vi ricordate” – era un po’ come mostrarvi gli ologrammi o i video – “Vi ricordate quando è avvenuto questo? Vi ricordate che vi siete sentiti malissimo? Vi ricordate che non ve lo ricordavate finché non ve ne abbiamo parlato noi?” Poi vi chiedevamo di portare il tutto nella saggezza. In effetti farlo negli altri reami è un po’ più facile e infatti è lì che accade. Invece di attendere la fine della tua vita, proprio ora accade subito. Nel momento in cui vi fermate solo per un attimo e fate un respiro profondo, “Whoa! Io Sono il Maestro” lo portate nella saggezza. Ecco com’è.

In ogni caso, permettetevi la saggezza e il divertimento del gran finale dell’umano. Godetevelo. Alcuni di voi cercando di reprimerlo e soprattutto ora, mentre raggiungiamo il punto dell’Emergere voi dite, “Oh, io devo, devo farlo – io non posso più essere così.” Eh! È una parte di voi. Sta recitando la sua ultima scena e il suo ultimo spettacolo e poi basta. Basta essere solo un umano. Noi andiamo oltre.

Per questo fate un bel respiro profondo.

 

Attraversare

Sì, certo, noi siamo pronti per Emergere e sapete, questa settimana Cauldre mi ha ripetuto la domanda circa 8.000 volte (qualcuno ride), “Attraverseranno tutti? Tutti noi attraverseremo?” Prima o poi sì, tutti e tutti lo faranno in modo diverso. Tutti voi lo farete con i vostri tempi e con il vostro livello di comodità. Sì, certo, accade a chi è connesso a questo, a chi è pronto per andare. Noi ci siamo liberati da quasi tutti quelli che non erano pronti, da quasi tutti quelli che volevano continuare a giocare all’hobbista spirituale e da quasi tutti quelli che si nutrivano di energia. Abbiamo dovuto ‘spostarli’ per poter affrontare insieme ciò che stiamo facendo ora.

Potreste dire che alcuni di voi lo faranno più in fretta. Non è una corsa, ma alcuni di voi sono così dannatamente pronti che lo attraverseranno in fretta. Altri si prenderanno il loro tempo. Alcuni di voi faranno – come li chiamiamo, Cauldre? È il risucchio – voi procederete nel risucchio, il flusso d’aria di quelli che l’hanno fatto prima di voi. Voi lascerete che siano loro a liberare la strada dai massi (Adamus ridacchia). Sapete, il risucchio è quando siete dietro un camion che percorre l’autostrada e voi ci siete proprio dietro e ciò crea un effetto che vi attira e va bene così. Non è una corsa e infatti non c’è alcun premio per chi ci arriva prima.

In un certo senso alcuni di voi esiteranno un po’, saranno molto cauti, un piede per volta come se dovessero tuffarsi in una pozza di acqua molto fredda e poi, di colpo – boom! – noi vi spingeremo dentro. Sì, tutti voi l’attraverserete. Tutti voi l’attraverserete.

Qualche altro punto per chi tra voi ‘attraversa’; sa già che non lo farà sapere a tutti. Sapete, sulla vostra t-shirt non vi cucirete una targhetta ricamata che dice, “Ha! Ha! Io ci sono arrivato prima.” Sapete, è una cosa molto personale e bella, ma è una cosa tranquilla. È molto personale, quindi sapete che non ve ne vanterete.  VOI NON AVRETE BISOGNO DI ALCUN RICONOSCIMENTO. Ecco. Io devo sottolinearlo tre volte. Gail, se puoi riportalo in grassetto, in maiuscolo e sottolineato.

Per tutto ciò voi non otterrete alcun riconoscimento da parte mia o degli altri. In altre parole, il vostro nome non sarà postato sul sito o qualcosa del genere e voi non volete che lo sia. Non ci sarà alcun riconoscimento. Sapete, è tutto qui. È tutto.

Per chi tra voi lo fa in fretta e lo sa già, voi non farete prediche agli altri. Non le farete e non direte, “Ecco come devi farlo.” Ve ne renderete conto ed io non faccio altro che sottolinearlo. Niente prediche, niente dire, “Ecco come devi farlo.”

Sapete, attraverso Cauldre e ogni tanto Linda io controllo i vostri social media e ci trovo molte prediche, molte persone che dicono, “Beh, io l’ho fatto in questo modo. Tu devi farlo nello stesso modo.” Non si tratta di questo. Non si tratta di mettere fretta a nessuno e neppure di assecondarli. Sapete, “Poverino.” Voi lo permetterete ed essi attraverseranno e forse lo faranno proprio nel vostro risucchio.

Devo dire qualcosa a chi si sta prendendo il suo tempo – lasciate che gli altri attraversino e il vostro sentiero sarà un po’ più accidentato. Voi che vi state prendendo il vostro tempo, non gettate sassi contro chi pensate che potrebbe avercela fatta. Perché mai dovreste farlo? Per metterli alla prova ma sapete, i sassi fanno male anche a un Maestro perché vive in un corpo che è ancora umano. Non gettate loro sassi addosso. Non assaliteli. Non criticateli. Ciò che stanno davvero facendo è mettervi alla prova per vedere se ce l’avete fatta davvero o se ve lo state inventando. Non fatelo, perché voi attraversate per primi l’Emergere e la sensitività e la sensualità sono incredibili.

Dunque, chi tra voi ancora si trattiene e attende non getti sassi ed io chiedo che se ciò accade sui social media, cancellateli subito. Cancellate quei sassi. So che a volte lo staff del Crimson Circle cerca di restare aperto e di non censurare, ma questo è un punto troppo sensibile. Liberatevene. Fa troppo male e va fin troppo in profondità, anche per un Maestro umano.

 

La domanda

Dunque, eccoci qui. È questo. Devo domandarvi: la settimana scorsa dove l’avete sentito nel corpo? È affiorata molta roba, dove l’avete sentita? Linda, ti spiace? Risposte veloci e semplici. Non ho bisogno di molte storie, ma la settimana scorsa dove l’avete sentito nel vostro corpo? O nella vostra la mente, devo includere anche lei. Ora la vostra la mente fa parte del vostro corpo, non è più separata da lui. Sì, cara, dove lo senti?

ELIZABETH: Vuoi che mi alzi?

ADAMUS: Certo! Sì, anch’io.

ELIZABETH: Ok.

ADAMUS: Sì.

ELIZABETH: È divertente che tu lo chieda.

ADAMUS: Ehi, più o meno (ridacchiano).

ELIZABETH: Beh, io direi qui.

ADAMUS: Qui dove?

ELIZABETH: Qui nel mio, beh, perché è divertente. Nella mia vita ho sentito una sensazione stupenda nel mio cuore, come dici tu un orgasmo nel cuore. Voglio dire, ondate di – io le ho sentite, quindi ho avuto il sentore che ci fosse qualcosa di più. Ecco perché non è divertente. La settimana scorsa (ridacchia), non so se è stato per il fumo o per l’ansia mi ha fatto male il petto e da bambina avevo lo stesso problema. Di recente sono affiorate molte, molte cose che pensavo di aver superato. Molti ricordi e pensieri di cui ho pensato, “Io li ho risolti. Cosa ci fanno qui?”

ADAMUS: Cosa ci fanno qui?

ELIZABETH: Beh, poi ho ascoltato la tua meravigliosa canalizzazione degli Angeli e ho detto, “Aha!”

ADAMUS: Aha.

ELIZABETH: Aha! Penso significhi grazie. È stato molto bello e – sto per piangere – perché mi ha chiarito molte cose (la voce si spezza).

ADAMUS: Sì.

ELIZABETH: Lo capisco. Ha un senso, perché quando attraversi la consapevolezza di essere, sulla strada ci saranno delle pietre e grazie a Dio ho il ricordo di aver provato quelle ondate d’amore nel mio cuore. Ecco, c’è tutto ma con sfaccettature diverse.

ADAMUS: Ecco, il cuore. Il cuore.

ELIZABETH: Sì, signore.

ADAMUS: Sì e come ho trattato più in profondità nel webcast degli Angeli, è il gran finale.

ELIZABETH: Sì.

ADAMUS: Invece di sentirvi troppo connessi o coinvolti a livello emotivo, mettetevi comodi e guardatelo come se fosse un film. È molto interessante. È il gran finale e proprio ora finisce nella saggezza. Ecco perché nel nostro ultimo Shoud abbiamo parlato di senso di colpa e di vergogna. Tutto viene a galla ed è quasi il contrario di ciò che pensavate. Oh, voi pensavate che ora tutto sarebbe diventato leggero e morbido.

ELIZABETH: Giusto.

ADAMUS: No, ma questa è la pasta di cui sono fatti i veri angeli.

ELIZABETH: Ok.

ADAMUS: Ecco di cosa sono fatti i Maestri Ascesi – tutta la determinazione, il fegato, lo sporco e il sudiciume vengono a galla per essere ripuliti e trasformati.

ELIZABETH: Giusto. Meraviglioso.

ADAMUS: Sì. È un processo pazzesco che contrasta con molti insegnamenti – insegnamenti religiosi e spirituali – ma questo è reale. Questo è reale, voi lo attraverserete e noi lo testimoniamo, voi lo testimoniate ed essi lo testimoniano. Questo è la Realizzazione della vera vita. Bene.

ELIZABETH: Sì.

ADAMUS: Grazie.

ELIZABETH: Grazie.

ADAMUS: Riuscite ad immaginare tra qualche anno che aiuto sarà per qualcuno leggere il vostro libro o fare la Vita da Maestro o vedere gli Shoud o altro e vivere quegli enormi “aha.” Non solo retorici o filosofici, ma che vengono da persone reali che sono diventati davvero Maestri realizzati. È più grande di tutti i canalizzatori del mondo e i guru spirituali del mondo messi insieme, ecco cosa stiamo facendo. Le vere storie della Maestria sono molto più dinamiche e ricche di significato. Bene. Dove altro lo sentite? Sì.

JORGE: Ehi, fratello.

ADAMUS: Ehi.

JORGE: Come stai?

ADAMUS: Bene. Santo fratello. Santo fratello.

JORGE: Tu o io?

ADAMUS: No, io (ridono). No, è il mio nome.

JORGE: Fratello santo.

ADAMUS: Sì, Sì. Saint-Germain significa Fratello Santo.

JORGE: Oh!

ADAMUS: Quindi quando mi chiami fratello io dico, “Sì!”

JORGE: Fratello Santo.

ADAMUS: Sono io, Fratello Santo.

JORGE: Wow. Ehi, Fratello Santo!

ADAMUS: Puoi evitare la parola “santo,” ma va bene (Jorge ridacchia). Sì. No, ho scelto apposta quel nome. Fratello Santo. Sì.

JORGE: Bene.

ADAMUS: Bene. Come ti chiami?

JORGE: Jorge.

ADAMUS: Jorge.

JORGE: Jorge.

ADAMUS: Bene. Cosa significa?

JORGE: Uhm… (fa una pausa e poi ridacchia) Non ho ancora realizzato il vero significato.

ADAMUS: Ahh! Significa … (Jorge continua a ridacchiare) significa uomo saggio. Sì. No, davvero.

JORGE: Ti ascolto (ridacchiano).

ADAMUS: No, è il vero significato. Significa saggio uomo o… non intelligente ma uomo saggio. Fratello saggio, ecco come ti chiamerò.

JORGE: Beh, come ho detto…

ADAMUS: San-Jorge.

JORGE: Jorge.

ADAMUS: Sì.

JORGE: Beh, ti racconto una storiella. Ho fatto le regressioni…

ADAMUS: Cosa?!

JORGE: … forse su tuo consiglio (ridono). Ecco come ho scoperto te e ho scoperto molti altri…

ADAMUS: Aspetta. Devo farti una domanda. Qualcuno ti ha fatto da facilitatore per le vite passate?

JORGE: No, le faccio io.

ADAMUS: Tu le fai – ecco la risposta che volevo…

JORGE: Sì, l’abbiamo fatto.

ADAMUS: … tu, fratello saggio, tu.

JORGE: Con il processo del risveglio e come entrarci.

ADAMUS: Sì, Sì.

JORGE: Io non ero spirituale o religioso o niente del genere. Direi che è una cosa intelligente.

ADAMUS: Sì, Sì. Fratello Saggio.

JORGE: In qualche modo ci sono entrato – c’è tutta una storia, ma ho fatto le regressioni nelle vite passate con molte persone in tutto il mondo…

ADAMUS: Mi conoscevi? Le Scuole Misteriche?

JORGE: Le ho fatte in un altro tempo.

ADAMUS: Sì, sì.

JORGE: Sono piuttosto certo che in una di quelle ti sei manifestato tu.

ADAMUS: Probabilmente. Sì.

JORGE: Più di una volta.

ADAMUS: Sì.

JORGE: Qualcuno mi ha detto, “Beh, c’è una ragione per cui il tuo nome è Jorge.” Mi ricorda la storia di San Giorgio ed ecco la tua risposta.

ADAMUS: Scwiffftt!  (Adamus fa il gesto di estrarre una spada) Già. Già.

 

JORGE: E anche – swich-ch! – … lo sapete.

ADAMUS: Bene. Tuttora, dove fa male, Fratello Santo?

JORGE: Far male? A me?

ADAMUS: Sì, nel tuo corpo. Come ti sei sentito durante l’ultima settimana, più o meno? Dove c’è qualcosa che noti nel tuo corpo o nella tua mente?

JORGE: Io non faccio molta attenzione a ciò che accade…

ADAMUS: La settimana scorsa hai sofferto di flatulenza o altro? (alcuni ridacchiano)

JORGE: No.

ADAMUS: No, no.

JORGE: No, a volte ho avuto…

ADAMUS: Non so se voglio sentirlo… oh, vai avanti (altre risate).

JORGE: Bruciore al cuore.

ADAMUS: Bruciore nel cuore.

JORGE: Sì.

ADAMUS: Sorprendente. Davvero?

JORGE: Da questa parte.

ADAMUS: Sì, di solito il cuore è lì, ma conosco qualcuno che ce l’ha dall’altro lato.

JORGE: Sì, soprattutto…

ADAMUS: Camminano anche al contrario.

JORGE: … e oggi un po’ di dolori di testa…

ADAMUS: Sì, sì.

JORGE: … come un mal di testa.

ADAMUS: Quello ero io (ridono). Bene. Allora, il cuore.

JORGE: Il mio cuore.

ADAMUS: Il tuo cuore.

JORGE: E la mia testa.

ADAMUS: Ok. Bene.

JORGE: È tanta roba. Sì.

ADAMUS: Grazie. Lo apprezzo e Jorge, saggio. Saggio.

JORGE: Oh. Grazie.

ADAMUS: Bene. Ancora un paio. Dove l’hai sentito ultimamente?

ALI: Sento molte energie davvero strane che non ricordo di aver mai sentito prima e una granda mancanza di energia.

ADAMUS: Oh, certo?

ALI: Non avevo voglia di fare nulla, non poteva fregarmene di meno di nulla.  

ADAMUS: Sì. Più o meno come ho detto prima.

ALI: Sì.

ADAMUS: L’umano, “Io non voglio fare nulla e…” (voce lamentosa)

ALI: Sì. C’ero dentro in pieno e poi ho ascoltato dal vivo la canalizzazione per gli Angeli e…

ADAMUS: Questa è una gran bella promozione per il Programma degli Angeli (alcuni ridacchiano).

ALI: È.

ADAMUS: (ridacchia) Sì.

ALI: Quel giorno ho parlato con parecchi altri Angeli e tutti abbiamo detto la stessa cosa. È arrivato al momento perfetto.

ADAMUS: Sì.

ALI: In ogni caso, una delle mie paure riguardava la discussione sul ‘da tre a cinque anni. Ho pensato, “Oh, mio dio, devo andare avanti per altri tre anni con la sensazione che provo oggi.”

ADAMUS: Perché da tre a cinque anni? Da dove è arrivato?

ALI: Non – beh, solo che potrebbe durare da tre a cinque anni.

ADAMUS: No, no, no.

ALI: Più probabile tre anni.

ADAMUS: Lasciate che chiarisca. Con ciò che stiamo facendo qui insieme, per i prossimi tre/cinque anni noi non attrarremo molte persone dall’esterno. È un gruppo molto connesso e presente in tutto il mondo. Non è un gruppo numeroso – qualche anno fa vi ho dato i numeri esatti nel messaggio del 14 febbraio  – e quel gruppo rimarrà più o meno lo stesso. Qualcuno arriverà, qualcuno se ne andrà ma io ho detto anche, “Non parlo di nuovo studenti. Solo quelli con cui ho lavorato nelle Scuole Misteriche con poche eccezioni, ma non molti di più.” Nei prossimi tre/cinque anni ci concentreremo su questo. Voglio dire, non affronteremo più la parte ‘accidentata’ che abbiamo vissuto.

ALI: Oh, bene.

ADAMUS: Si tratterà dell’integrazione totale.

ALI: Esatto.

ADAMUS: Le chiacchierate si concentreranno sul, “Quali sono le cose difficili dell’essere un Maestro umano?” Noi siamo – eh, non voglio parlarne adesso – noi prepareremo i possibili scenari per chi verrà dopo di voi.

Ciò che accadrà tra tre/cinque anni – io inizio a sentirlo, a misurare le cose ed accadrà un po’ prima – è che scoppierà alla grande. La voce inizierà a girare e non certo perché noi cercheremo di diffonderla. Inizierà a girare la voce, “Là sta accadendo qualcosa,” e quindi ci sarà una nuova attenzione, un nuovo focus su Shaumbra. Accadrà in modo veloce e furioso e a un certo punto diventerà difficile perché voi, lo staff del Crimson Circle, Cauldre e Linda vorrete poter restare nell’arena bella e confortevole in cui ora siamo tutti insieme. Di colpo tutti busseranno alla vostra porta alla ricerca dell’elisir magico.

Sarà un passaggio complicato. All’improvviso girerà la voce che ora non solo uno o due, ma migliaia e migliaia e migliaia di umani stanno lasciando che l’energia li serva. Non ne parleranno solo; accadrà davvero e oh, riceverete di tutto, dalle offerte per fare un film a Hollywood – no, letteralmente – fino a … sì, riuscite ad immaginarlo? (alcuni ridacchiano) Offerte di film da Hollywood e verranno da voi persone che – sta già accadendo – verranno da voi persone che entreranno e prenderanno il vostro materiale – gli Shoud, i nostri seminari e gli incontri, i nostri corsi – e cercheranno di imbastardirli. Li metteranno sul mercato e – io dirò la parola e Cauldre non vuole che la dica – li ruberanno, ma quando lo faranno quel materiale non conterrà la stessa essenza di ciò che noi stiamo facendo insieme qui.

Tutto ciò è stato creato e plasmato con attenzione da tutti noi negli altri reami e dal Crimson Council e da voi perché risulti appropriato e sempre, sempre, sempre, sempre al vostro servizio. Non cercate mai di portalo via, di ‘guruizzarlo’ e non tentate di concentrarvi su qualcosa di diverso da voi, cioè coloro che stanno affrontando tutto questo. Sarà una sfida. Sarà una sfida legale. Sarà una sfida per il cuore quando le persone prendono tutto ciò e lo trasformano in qualcosa che voi ed io sappiamo che non è giusto. Per ora lo fanno solo fino a un certo grado, poca cosa rispetto a ciò che accadrà.

Nei prossimi pochi anni noi resteremo coesi, legati, focalizzati su questo gruppo, con tutti voi e poi – buum! – scoppierà. Finirà per scoppiare. Non sarà certo un errore, dovrà scoppiare. Tutto ciò, però, implicherà molte sfide per voi, se di colpo i grandi riflettori punteranno su di voi e voi volete solo vivere la vostra vita nella gioia. Ora voi volete vivere la vostra vita da creatore cosciente e invece di colpo busseranno alla vostra porta, letteralmente e vorranno sapere cosa avete voi. Vorranno che siate il loro guru e mentre ciò contiene una piccola tentazione, in fondo vi renderete conto che non è ciò che volete e non è ciò per cui voi siete qui. Ecco cosa intendo quando dico ‘tra tre/cinque anni.’

Ciò che avete affrontato e tutta la merda che c’era dentro – pfft! – con quello abbiamo chiuso. Sì. Bene, mi avete dato la possibilità di fare un po’ di lezione. Ancora uno, dove lo senti?

LINDA: Ok, Maestro dell’ovvio.

ADAMUS: Prima ho fatto un commento. Non so se voi… (il pubblico dice “Oh” riferendosi al braccio rotto di Mary Sue) Ho fatto un commento e non so se vi è arrivato. Ho appena detto che ora il corpo e la mente sono la stessa cosa. Non sono più separati. Voi pensate sempre che la mente sia altrove. La mente sta assumendo la posizione che le spetta di diritto come parte del corpo fisico. Voglio dire, è attaccata al fisico, ha bisogno delle vostre spalle, delle vostre braccia e delle vostre gambe, ma ora sta diventando una cosa fisica. Non un centro di potere, di intelletto o di altro. Si sta fondendo con il corpo. Ecco, è così.

MARY SUE: Ancora uno…

ADAMUS: Ti spiace spiegare?

MARY SUE: Ancora una serie di…

ADAMUS: Puoi spiegare il…

MARY SUE: Un incidente.

ADAMUS: Un incidente. Che incidente? Cos’è accaduto?

MARY SUE: Sono caduta dalla bicicletta.

ADAMUS: Giusto.

MARY SUE: Ho avuto una commozione cerebrale e mi sono rotta il braccio sinistro (Adamus applaude per un attimo, il pubblico ride).

ADAMUS: Sono molto imbarazzato! (Adamus ridacchia)

MARY SUE: Sei l’unico che ha applaudito! (ridacchia)

ADAMUS: Quando è successo, cara?

MARY SUE: Martedì.

ADAMUS: Martedì. Non stavo parlando di strani eventi in questa settimana?

MARY SUE: Sì.

ADAMUS: Sì, Sì. Cos’ è successo? Cos’è successo davvero, davvero?

MARY SUE: Spero sia stato uno ‘Sbatti e Riempi’.

ADAMUS: Esatto! Esatto (lei ridacchia). Esatto. Sapete, a volte sei un po’ intellettuale.

MARY SUE: Sì. Ecco, il mio cervello ha preso un colpo.

ADAMUS: Sì, il tuo cervello ha preso un colpo, ma tu stai sorridendo.

MARY SUE: Ok.

ADAMUS: No, davvero. Non tutti voi dovete farlo così, no, in un certo senso è stato geniale. Tu sapevi cosa sarebbe accaduto oggi e cosa avremmo fatto. Voi dite, “Oh, accidenti! A volte resto molto bloccato e il mio umano sta intellettualizzando tutto.” Giusto?

MARY SUE: Sì.

ADAMUS: È come “Io so cosa farò. Farò come i bambini. Cadrò dalla bicicletta. Farò…” Ti sei rotta il braccio o solo…

MARY SUE: No, l’ho rotto.

ADAMUS: Sì, ti sei rotta il braccio.

MARY SUE: Ma non l’ho lussato.

ADAMUS: Ok e una commozione cerebrale. Cos’altro?

MARY SUE: Ho dei lividi pazzeschi…

ADAMUS: Oh!

MARY SUE: … su tutto il corpo (ridacchia).

ADAMUS: Sì, non ti chiederò di mostrarceli (lei ridacchia), ma forse più avanti le persone potrebbero essere interessate. Sì, è stato – non raccomando a nessuno lo sbatti e riempi, ma a volte hai solo bisogno di una bella botta.

LINDA: Vuoi definire lo ‘sbatti e riempi’? Qui ci sono persone che non capiscono cosa significa.

ADAMUS: Oh, sbatti e riempi. (Tobias ha parlato dello “Sbatti e riempi” in La Bellezza della Vitae.

KERRI: Facci vedere! (risate)

ADAMUS: Vieni qui! La cara Kerri sta dicendo, “Sì, facci vedere,” ed è come, ok, sapete. Quando inciampi e cadi è così (finge di cadere).

KERRI: Non basta (pochi ridacchiano). Voglio dire, puoi farlo. Vediamo…

ADAMUS: E se Cauldre ha una commozione cerebrale e non riesce a completare questa cosa?

KERRI: Sbatti e riempi!

ADAMUS: Sì, sbatti e riempi (Mary sue ridacchia). Grazie. Molto compassionevole. No, lo ‘sbatti e riempi’ è quando di colpo un incidente – cadete dalle scale, cadete dalla bicicletta, state facendo un tour enologico con un gruppo di altri Shaumbra e avete un incidente e tutti dicono… Sapete, è un avvenimento improvviso che rimescola tutto.

Di solito accade a ogni bambino perché la vostra divinità non entra del tutto, il vostro spirito non entra tutto e subito. Molte volte non inizia neppure ad entrare finché non avete circa due anni. In un certo senso voi siete un guscio. Avete una piccola personalità e anche un nome, ma questo è tutto e solo dopo, lentamente inizia ad entrare e possono volerci anche dai 18 ai 21 anni perché entri.

Soprattutto da bambini voi cadete da un albero. Sbattete contro un muro senza una ragione apparente.  Inciampate in qualcosa. Qualcun altro sbatterà ben bene la testa sul cortile a scuola. Questi sono gli ‘sbatti e riempi’ ed è il momento in cui di colpo – (snap!) – voi uscite dal corpo, uscite dalla logica e – whoosh! – ricevete una grossa infusione del vostro spirito o divinità, come preferite chiamarla. Ne ricevete molta che entra nella forma umana.

Siete sulla vostra bicicletta – è quasi come tornare bambini – e sapete, cadete dalla bicicletta. Cosa ti ha fatto cadere?

MARY SUE: Sul selciato c’era un dislivello piuttosto ampio e quando ho cercato di uscirne ho perso l’equilibrio.

ADAMUS: Ah, sì.

MARY SUE: Sono caduta nel canale.

ADAMUS: Sì.

MARY SUE: Con le rocce.

ADAMUS: Naturalmente indossavi il casco.

MARY SUE: Chiaro che indossavo il casco.

ADAMUS: Bene. Bene. Insomma, stai bene o quasi. Guarirai.

MARY SUE: Per la maggior parte, sì.

ADAMUS: Per la maggior parte.

MARY SUE: Voglio dire che – invece dell’ora felice, noi abbiamo avuto l’ora della gratitudine.

ADAMUS: Giusto! (Adamus ridacchia)

MARY SUE: Poteva andare molto peggio! (ridacchia)

ADAMUS: Poteva andare molto peggio, ma non è successo. Tu hai sbattuto e ti sei riempita della quantità giusta. Sei uscita dalla testa. Hai ricevuto un’enorme infusione e stai bene. Sei qui e sorridi e ne parli con me ed io tifo per te.

MARY SUE: Grazie (ride nervosa).

ADAMUS: No, tu dovevi uscire dal solco mentale. Nella vita passata avevi trascorso troppi, troppi anni a fare studi spirituali e anche se è affascinante, per renderli un’esperienza hai dovuto smettere di studiare e uscire e farlo. Ecco cos’hai fatto.

Direi che tutto sommato stai bene; il tuo cervello è un po’ incasinato.

MARY SUE: Ok.

ADAMUS: Va bene così, perché era necessario che ti riallineassi. Tu manterrai il tuo livello di intelligenza umana, ma ora la tua la mente farà un passo indietro e smetterà di essere il centro della coscienza. Non lo è più. Beh, il centro della coscienza siete Voi, è l’Io Sono. Non è più la mente e questo per voi è un gran passo avanti.

MARY SUE: Okay.

ADAMUS: Bene. Grazie.

MARY SUE: Grazie.

ADAMUS: Nell’ultima settimana o due tutti hanno sentito qualcosa di diverso. Alcuni di voi lo sbatti e riempi, altri solo una depressione massiccia.  Alcuni di voi si sono sentiti soli e del tutto vuoti. Altri erano molto ansiosi – so che sto coprendo tutta la gamma, proprio tutta – ma le sensazioni sono diverse. La cosa più grossa che ho notato nell’ultima settimana, nei casi in cui c’è stata una reazione fisica e quindi non per tutti ma per molti è che si è trattato del cuore e l’ha detto subito anche Elizabeth. Il cuore – forse una pressione, forse le sensazioni di malinconia, forse il cuore che salta un battito o qualcosa del genere – di certo è appropriato per dove siamo ora.

Il cuore, che potete considerare il centro energetico per il corpo fisico e il centro dell’amore e tutto il resto, il cuore è sentire ciò in cui state entrando e provate un desiderio intenso. È il desiderio intenso sia di entrare nella vostra creazione sia di tornare a tutti i ricordi dell’essere umano. Ecco, in un certo senso tutto si riunisce proprio nell’area del cuore. Per alcuni di voi nello stomaco. Voi notate di più lo stomaco che travolge il cuore, ma io direi che il cuore è stata la cosa più grossa.

Sapete, ciò si trasforma in un apprezzamento quasi malinconico di tutto ciò che avete passato. È un po’ come dire, “Oh, wow. Ora ce ne andiamo. Stiamo lasciando tutto questo. Stiamo raggiungendo un posto nuovo,” e c’è una specie di tuffo al cuore. Allo stesso tempo, però, c’è il desiderio di tornare, beh, al vostro sé naturale, a chi siete davvero. Ecco cosa stiamo facendo nell’Emergere.

Ecco le reazioni fisiche, i molti sbatti e riempi. Questo settimana ci sono stati parecchi sbatti e riempi e se ci state ascoltando, se avete fatto quell’esperienza, se l’avete postato sui vostri – ahem – social media perché gli altri potessero vederlo, voi non siete soli! Noi stiamo affrontando tutto ciò insieme.

 

Emergere – Logo e Intro

Senza altre storie, voglio parlare di una delle due ragioni che ci hanno portato qui oggi.

Prima di passare all’Emergere farò un paio di cose. Volete farci vedere il logo per l’Emergere? Se poteste sentire la storia dietro ciò che lo staff ha affrontato, sapreste che ci sono stati molti modi diversi di rappresentarlo e tra tutti questo è quello che preferisco. Io amo soprattutto questo e lo dico come Adamus, ma credo che sia il migliore anche per Linda e Cauldre. A me questo Emergere piace. Cos’è emergere? Cosa sta emergendo?

Ciò che abbiamo sono tre settori, le tre sfaccettature – l’umano, il Maestro e il divino. Se lo notate – come lo chiamate, Linda?

LINDA: L’infinito.

ADAMUS: L’infinito cosa?

LINDA: La trinità.

ADAMUS: La trinità infinita o la divinità infinita. Non sono più separate. In passato queste parti (un lato) erano quasi celate da quest’altra parte (l’altro lato). Ora è quasi come se voi riusciste a vedere l’infinità ed è interiore. Non è proiettato all’esterno. Noi parliamo di Emergere e le illustrazioni veicolano subito qualcosa. Sì, in un certo senso è così, ma in ciò che stiamo facendo la cosa più importante è fondere.

Qui fondere è la parola esatta. Emergere, fondere insieme, riunire la coscienza consapevole dell’umano, il Maestro e l’Io Sono e i raggi dell’Io Sono, l’esperienza dell’Io Sono. Ognuno di quei raggi rappresenta i livelli dell’esperienza. Poi i raggi raggiungono il Maestro. Ne consegue che siete stati solo voi ad aver fatto la vostra esperienza e voi che la analizzate e giudicate com’è stata. È stata felice o triste. Ora si aggiunge il Maestro che la distilla nella saggezza. Ci sono molti strati e livelli diversi di saggezza. La saggezza non è una cosa sola. Ci sono molte parti belle della saggezza. Ne parleremo molto nel Keahak e negli Shoud. Ci sono molte gradazioni. Esiste uno spettro della saggezza. Non è una cosa sola ed è bello così. Mentre imparate ad entrare nella vostra saggezza, imparate che la saggezza è davvero molto sensuale e che la saggezza è molto semplice. È la saggezza che canta. Ne parleremo dopo.

Qui il Maestro prende tutto dall’umano e lo porta nella saggezza ed è quello il dono all’Io Sono. L’Io Sono non ha certo bisogno di doni, ma l’Io Sono ama proprio le sue esperienze e la sua saggezza, quindi il flusso torna all’Io Sono.

Immaginate l’“Io Sono, Io Esisto” nella pura gioia di essere. Non ha bisogno di nulla e prova il costante orgasmo del Sé che poi trabocca ed esce e poi lo riporta di nuovo dentro solo per amore della creazione, solo per il fatto che esiste. Solo la gioia. Nessun rimpianto, nessuna tristezza. È tutta gioia. È il riempirsi costante della coppa dell’Io Sono e poi l’Io Sono risplende all’umano e gli dice, “Vai di nuovo a fare esperienza. Vai a fare esperienza. Non preoccuparti del passato. È passato nella saggezza. Fanne esperienza nella tua vita.”

Di recente ho posto questa domanda nel Keahak, “Di cosa volete fare esperienza?” perché voi sarete in grado di scegliere. Non vi accadrà e basta. Non sarà solo un altro giorno del destino in cui vi accadono le cose e voi non sapete perché. Voi iniziate a scegliere in modo cosciente la vostra esperienza. Ho spinto molto i Keahaker e ho ripetuto loro fino alla nausea, “Di cosa volete fare esperienza?” Perché le cose tipiche sono “Il denaro” e “Che i miei figli siano carini con me” e ancora “Ho bisogno di dormire di più.” Agh! (alcuni ridacchiano)

Di cosa volete fare esperienza? Perché quando riuscite a portare dentro la vostra coscienza a quel livello – di cosa vuoi fare esperienza? – voglio dire distillarla e non per i bisogni umani. Quale sarebbe la passione di cui fare esperienza e la vostra gioia? Quando arrivate a quel punto, quando riuscite a definirla, quando la portate nella chiarezza non dovete più preoccuparvi di tutte le cose superficiali, umane. Saranno risolte e perché, perché? Perché l’energia vi serve invece di assalirvi.

Quando riuscite a definire, “Ehi, ecco di cosa voglio fare esperienza nella mia vita,” e non “Io voglio viaggiare in tre continenti diversi” o quando una volta vi ho chiesto, sapete, se aveste tre desideri cosa fareste – “Andrei a fare immersioni” – è come, oh, ok, ma penso che qui la chiamata può essere di livello un po’ più alto. Quelle cose accadono e basta. Tutti i tipi di bisogni umani saranno soddisfatti, ma di cosa volete fare esperienza? Volete fare l’esperienza della sensualità? Volete fare l’esperienza del senso più profondo di essere? Quel tipo di cose. Una volta arrivati a quel punto, cioè dove siete ora, tutto il resto si risolve da solo. I vostri conti, la vostra automobile, il vostro desiderio di viaggiare o altro – tutto è al suo posto.

In ogni caso, il punto è che io amo soprattutto questa rappresentazione in particolare dell’Emergere, perché c’è dentro tutto. È tutto legato insieme. Tutto illumina tutto il resto. Ecco – prima ci sono state delle richieste ed io vorrei farlo – rifacciamo partire l’introduzione, ma prima lasciate che sottolinei alcune cose.

Se lo sentite davvero dentro di voi quel video è la conferma, è l’essenza visiva di tutto ciò che abbiamo fatto insieme in questi anni – volevo dire non visiva, energetica – tutta dentro quella breve introduzione. Intendo dire che è un piacere guardarlo, ma lo staff ci ha combattuto molto sopra. Non riesco a dirvi quanto hanno ci hanno lottato sopra. Cercavano di farlo bene da un punto di vista creativo. Ciò di cui non si sono resi conto è che cercavano di farlo bene a livello energetico, “Come lo facciamo?” Il contrasto, lo vedrete nelle parole, il contrasto tra com’erano le cose una volta e come sono ora. L’energia che trasmette – giochiamoci. Dopo farò un commento. Abbassate le luci, per favore.

[Parte l’introduzione di Emergere]

Hm (applausi). Sono 19 anni. Sono 19 anni riuniti insieme e a me viene da ridere. Lo staff stava vivendo – nell’affrontare ogni piccolo dettaglio – un momento molto duro. Non so bene quante bozze hanno prodotto. Forse Jean lo sa.

JEAN: Quasi 20.

ADAMUS: Quasi 20 bozze, sapete e si chiedevano cosa c’era di sbagliato. Beh, a livello energetico stavate cercando di distillare tutto in quel video, di metterci dentro l’energia.

 

L’Eccellenza

Voglio sottolineare una cosa che è molto importante: io sono stato irremovibile con il Crimson Circle e con lo staff per ciò che riguarda l’eccellenza. Nell’Emergere, se d’ora in poi farete qualcosa fatela bene.  Non fatelo come l’avrebbe fatto il vecchio umano – a mezza strada, a mezzo culo. Se vivete, vivete bene. Potete definirla qualità o stile o eleganza o come volete voi, ma se resterete qui nel corpo fisico, fatelo bene. Se fate un video, fatelo bene.

Farlo bene non significa pensarci sopra troppo. Significa inserirci la vostra coscienza, inserirci il vostro Sé. È il modo del creatore. A volte l’umano metterebbe insieme le cose o nel peggiore dei casi le userebbe per manipolare. Ecco, se farete qualcosa, se costruirete una casa, fatelo bene. Il vecchio umano potrebbe dire, “Beh, non ho il denaro.” Il Maestro dice, “Funzionerà. Fallo bene.” Se viaggerete, fatelo bene. Se organizzerete una festa a casa vostra, fatela bene. Ciò non significa che avrete bisogno di più tempo o di fare più sforzi. In effetti ve ne servirà meno. In ogni caso, inserite la vostra coscienza in qualsiasi cosa farete.

Diciamo che organizzerete una cena. L’umano controllerebbe tutti i dettagli, ciò che deve preparare e organizzerebbe come pulire e tutto il resto. Farlo bene significa “Io Sono Qui. Io Sono Qui Tutta cena che organizzerò.” Inseriteci la vostra coscienza e tutto il resto si allineerà. Tutto il resto arriva per servirvi. L’energia arriverà sempre da dietro. Non arriverà mai dal davanti e non vi aggredirà.  Fatelo bene e di nuovo, non dovete sforzarvi. Non dovete pensarci troppo. Inserite il vostro “Io Sono Qui” in tutto ciò che fate. Se darete inizio ad un’attività, fatelo bene. “Io Sono Qui.”

Verrà fuori l’eleganza naturale, l’espressione naturale. Poi sarete molto orgogliosi quando partirà un video, quando la casa sarà finita, quando la vostra attività decollerà. Voi la guarderete e direte, “L’ho fatto da Maestro. Non da umano. Non ho usato scorciatoie. Non ho trattenuto Ia mia energia. L’ho fatto da Maestro.”

Voi considererete le vostre creazioni come vere e proprie opere d’arte e non solo come lavori portati a termine. D’ora in poi io vi spingerò molto a farlo. Fatelo bene. Io vi chiederò, “L’hai fatto bene? L’hai fatto da Maestro?” Io mi assicurerò che andremo in questa direzione. Sarà una di quelle piccole che, come dico io, arriveranno entro tre/cinque anni; sarà una delle cose che noteranno le persone, che siate in gruppo o da soli. “Perché loro fanno tutto così bene e sembra così facile?”

Ecco, facciamo un respiro profondo. Dobbiamo fare ancora molte cose. Ora ci prenderemo qualche minuto Fatelo bene, ok? (qualcuno dice “Ok”) Ok. Bene. Bene. Fatelo dove ci sentite la vostra capacità personale di creare a prescindere da tutto, anche se coinvolge altre persone. Portate al lavoro il vostro Maestro (Adamus ridacchia). Ecco, va bene.

 

Distillare Tutto – La Merabh

Ecco cosa faremo ora. Partirà un po’ di musica. Può partire la musica. Faremo una merabh. Prenderemo tutto ciò che abbiamo fatto in tutte le 19 Serie e lo riuniremo in uno – Sì, sì. Eh, perché no?

(parte la musica)

Avete visto il video che è una rappresentazione ed ora mentre la musica suona ed entriamo in modalità da merabh, noi prendiamo tutto ciò che abbiamo fatto. Anche se non siete stati con noi per tutti i 19 anni, voi ci siete stati. Io vi conosco ma diciamo che siete entrati nel Crimson Circle un anno fa, voi ci siete. Prendiamo tutti i begli insegnamenti di Tobias, i nostri insegnamenti di base che di fatto sono i vostri insegnamenti di base; fate un respiro profondo e distillateli.

(pausa)

Vi abbiamo raccontato delle vostre origini, da dove siete venuti, delle famiglie angeliche.

Sì, lui vi ha detto che voi eravate i rappresentanti delle vostre famiglie angeliche. Probabilmente lungo il sentiero ve lo siete scordato, ma lo siete. Voi siete arrivati a ciò che definiamo l’Ordine dell’Arco, la prima riunione di tutte le famiglie angeliche. Quella fu una riunione davvero stupenda.

All’Ordine dell’Arco si decise che il modo per capire l’energia era quello di creare il luogo detto Terra. Il modo per capire cos’è davvero la coscienza girava intorno al fatto di avere il luogo detto Terra. Tobias racconta la storia di un’enorme battaglia, di un conflitto simile a quello delle Guerre Stellari per trovare una soluzione. Io scelgo di dire che non accadde per via delle battaglie, ma per via dell’intensa curiosità.

Ecco, furono creati il luogo detto Terra ed i domini fisici e voi arrivaste qui, prima solo come esseri di spirito e dopo come esseri biologici ed incarnati. Prendiamo tutto ciò e riuniamolo.

Tutta la vita a Lemuria e poi ad Atlantide. Oh, Atlantide, un tempo di grande amore ma anche un tempo di distruzione e di crollo.

Prendiamo tutto ciò…

Tutta la vita intorno al periodo di Gesù… i tempi nelle Scuole Misteriche e riuniamo tutto e poi ci riuniamo di nuovo in questo tempo, con l’impegno per la vostra Realizzazione, del tutto fuori dai sentieri religiosi e spirituali.

Tutti gli Shoud, tutte le lacrime, tutte le belle riunioni di Shaumbra in tutto il mondo.

Ora riuniamo il tutto.

I giorni in cui eravate un umano.

Ah! Tutte le cose umane. A questo punto non so se ridere o piangere. Tutte le cose dell’essere un umano – i limiti, le emozioni, sentire com’era essere uno schiavo in modo letterale e figurato. Lasciare che gli altri, beh, vi portassero via il potere.

Tutte le esperienze, wow! Avere famiglie ed amanti. Veder morire, transitare le persone che amavate.

Tutto quel chiedersi e stupirsi del fatto di essere un umano, chiedervi lungo il vostro sentiero spirituale, “Cosa accadrà dopo?”

Prendiamo tutto questo e qui noi siamo i Maestri e lo distilliamo nella saggezza, compreso ogni residuo di senso di colpa o di vergogna.

Pensate per un attimo a quest’icona, a questa opera d’arte per la nostra nuova Serie. La divinità infinità. L’umano con la sua esperienza, ora che il Maestro lo porta nella saggezza e l’Io Sono non fa altro che irradiare la sua coscienza, la sua luce sulle sue creazioni.

Per questo facciamo un respiro profondo.

(pausa)

Ora è arrivato il momento.

Si chiama Emergere. Si chiama Realizzazione.

È questo, boom.

Per questo facciamo un bel respiro profondo e ora permettete. Voglio dire, permettete il Permettere. In altre parole è il Permettere Quantistico…

 (pausa)

… in cui l’umano si toglie di mezzo. Smette di preoccuparsi e smette di sforzarsi. Si toglie solo di mezzo e permette. Ecco cos’è. Voi non dovete lavorare sul Permettere. Voi permettete e basta.

(pausa)

Adamus, Adamus (pronuncia “Ah-da-mus”) non è solo un piccolo villaggio in Romania. È una creazione di St. Germain e mia. È un modo per arrivare a Shaumbra. Adamus è una nostra creazione.

Probabilmente vi siete accorti che Adamus è un po’ diverso da St. Germain. Tende a imprecare e a dire parolacce. Tende a provocare, a punzecchiare, a farvi spostare dalla vostra sedia o a farvi notare il vostro makyo. Di fatto è la cosa – di Adamus – la cosa che preferisco, che vi fa notare il vostro makyo. Vi fa ridere. Vi fa piangere. È una composizione assolutamente bella di tutto di noi.

Ogni tanto deve entrare St. Germain, sapete, io e non con gli spettacolini di Adamus. Ogni tanto c’è un messaggio che deve arrivarvi e anche in modo divertente, perché era questo il St. Germain che era con voi alle Scuole Misteriche e c’è un’energia molto intensa. St. Germain non è, l’Io Sono non è – può confondere, chi sono? (Adamus ridacchia) St. Germain non va in giro a fare battute, vuole essere sempre elegante ed è più rispettoso.

Ogni tanto è importante che io, il St. Germain che sono davvero venga a trovarvi. Ecco, per evitare a Cauldre uno scarico emotivo con una massiccia distorsione bipolare ho registrato il mio messaggio come St. Germain qualche giorno fa.

Ecco, fate un bel respiro, mettetevi comodi e in questo messaggio ascoltate voi stessi.

Le Realizzazioni di Fondo dell’Emergere

  1. GERMAIN: Io Sono quello che Io Sono, l’Amato St. Germain.

Ora arriva il tempo di Emergere e io vengo a voi come St. Germain. Amo l’atto di coscienza quando vengo a voi come Adamus. Adamus è Shaumbra nella Nuova Energia, è Shaumbra e tutti voi. Io scelgo quest’occasione, cioè noi che entriamo nell’Emergere per venire a voi come St. Germain.

Io vengo a voi come St. Germain perché è un’energia che vi è famigliare e risale alle Scuole Misteriche. È un’energia che tutti voi potete sentire dentro e che risale al nostro tempo del misticismo, degli studi, del divertimento e della gioia alle Scuole Misteriche, perché ora siamo pronti per il prossimo grande passo. Siamo pronti per Emergere – ora siamo qui – e mentre accade, mentre viviamo questo momento io vi chiedo di fare un respiro profondo nell’aria mistica.

Fate un respiro profondo nell’aria mistica, è tutt’intorno a voi. Il misticismo delle Scuole Misteriche. Il misticismo del vostro viaggio. Il misticismo del prossimo passo, dell’Emergere.

Fate un respiro profondo nell’aria mistica.

Fate un respiro profondo nella saggezza. La saggezza, detta anche il Maestro, ora entra la saggezza. La saggezza che riequilibra tutte le esperienze dell’umano. La saggezza che modera, smussa gli angoli e fornisce significato all’esperienza.

Fate un respiro profondo nell’aria mistica e nella saggezza.

Ora mentre entriamo nell’ Emergere ci sono numerose Realizzazioni di fondo e geniali, cioè cose di cui essere molto consapevoli mentre facciamo i prossimi passi. Sono state pietre miliari e sono ancora le fondamenta di dove andremo.

Sentitele. Permettete loro di far parte delle vostre Realizzazioni. Permettetevi di abbracciare e di capire le saggezze di fondo mentre passiamo all’Emergere.

 

~ Permettere

Voi le avete già sentite prima e non c’è niente di nuovo, ma la prima e forse la più importante è permettere. Permettete il vostro Sé.

Ora niente di tutto ciò avviene attraverso lo sforzo o il lavoro sodo.  Niente di tutto ciò avviene attraverso la forza e non contiene alcun potere. Tutto avviene attraverso il Permettere.

Di per sé, il permettere non è uno sforzo. È un’apertura. Permettete la saggezza, permettete la coscienza, permettetela nel vostro corpo, nel vostro essere e in ogni esperienza che fate.

Permettere è una cosa molto personale. Non riguarda il resto del mondo. Non riguarda altre persone né un altro essere. Riguarda voi. È permettervi di essere tutto quello che siete.

È davvero elementare. È molto semplice. Permettere, aprire il vostro cuore, aprire la vostra mente, permettere il Sogno Atlantideo, permettere che tutto di voi sia qui in questo momento.

Permettere. Fate un respiro profondo nel Permettere.

Come abbiamo detto molto spesso, è l’evoluzione naturale. È naturale. Non dovete lavorarci sopra. Non dovete fare sforzi. È naturale. È qualcosa che accade ad ogni essere con l’anima che passa dalla Terra.

Voi affrontate le vostre incarnazioni terrestri e tutte le esperienze che fate e poi giungete al punto in cui il Maestro entra in modo naturale. A volte l’umano fa resistenza, ma il Maestro entra. Non ha bisogno di essere persuaso, costretto o obbligato.

La vera Realizzazione è un processo naturale. Potreste dire che voi permettete che l’umano affronti questo processo naturale. Nessuna lotta, nessun negoziato e nessuna pressione. Voi permettete il processo naturale.

 

~ L’energia

Per la Realizzazione è molto importante, è davvero importante che tutta l’energia vi serva.

Voi avete vissuto molte vite in cui avete lavorato per l’energia e siete stati schiavi dell’energia. Ora ciò cambia e vi rendete conto che tutta l’energia vi serve. È sempre stato così. Vi serve sempre, ma moltissimi non ne sono consapevoli. Non sono consci del fatto che l’energia è qui per servirli.

L’energia non è un nemico. L’energia non vi respingerà mai. L’energia non farà mai dei giochetti con voi. L’energia non v’ingannerà mai e non vi esaurirà.

Fate un respiro profondo. Riuscite a rendervi conto che l’energia è qui per servirvi?

È vostro. È il vostro diritto divino e può manifestarsi sotto forma di abbondanza, di pace, di saggezza o di voi che siete al posto giusto al momento giusto o di altre persone. A prescindere da tutto, l’energia è qui per servirvi.

In tutto ciò scoprirete che alcune cose spariscono dal vocabolario e smettono del tutto di avere un significato. Quando l’energia vi serve, non c’è più alcun bisogno di lottare con l’abbondanza. C’è e basta. Quando permettete che l’energia vi serva, non c’è più bisogno di guarire. C’è e basta. L’equilibrio torna da solo.

Quando vi rendete conto che l’energia esiste per servirvi, non c’è nessuno sforzo da fare. Non c’è alcun bisogno di avere degli obiettivi. Non c’è bisogno di avere uno scopo.

Ora voi siete qui nell’Emergere per fare esperienza – l’esperienza di voi che scegliete, l’esperienza che è sostenuta da tutte le energie che vi servono, l’esperienza che sarà sempre equilibrata e moderata e portata nella bellezza dalla saggezza del Maestro.

Per questo fate un respiro profondo – tutte le energie vi servono – e lasciate che sia così. Lasciate che accada.

 

~ La sovranità

Voi non siete legati a nulla e a nessuno. Voi non siete legati ai vostri antenati. Voi non siete legati al passato, alle vostre vite passate. Voi non siete legati agli altri umani o ai governi. Nella vostra vita voi siete un essere sovrano e come tale siete anche responsabili delle vostre esperienze personali, delle vostre gioie e delle vostre creazioni.

Voi non siete legati agli esseri angelici, alle famiglie angeliche o ai concili angelici. Scoprirete che moltissimi di essi sono qui per servirvi, ma voi non siete più legati a loro. Voi non siete legati a nessun Dio o dei. Voi siete davvero liberi.

Per questo fate un respiro profondo, rendetevene conto e liberatevi da ogni cosa che vi lega, che vi trattiene, che vi governa e vi controlla. Mentre entrate nell’Emergere, voi non siete più legati a nessuna di queste cose.

~ La trinità

Nell’Emergere scoprirete anche che nella vostra vita la mente non è più la voce che vi guida. Per eoni interi la mente vi ha guidato, ha parlato con voi, ha espresso i suoi giudizi e ha fatto le sue scelte. Ora voi superate il fatto che la mente sia la voce che vi guida.

C’è una nuova voce. C’è una nuova sensazione. C’è una nuova coscienza ed è la trinità, la trinità completa dell’Io Sono, del Maestro e dell’umano. Non è l’Io Sono che dà le direttive e non è il Maestro che vi dice cosa fare.

È la trinità del Maestro, dell’Io Sono e dell’umano che lavorano all’unisono perché sono la stessa cosa ma lavorano all’unisono. L’umano fa le sue esperienze, ma ora con le esperienze di sua scelta e la sua gioia, il Maestro porta sempre la saggezza a tutto. Ora, invece della saggezza che avviene al momento della morte o anni dopo una certa esperienza, ora la saggezza avviene in contemporanea con l’esperienza. Ne consegue che non ci sono ferite né dubbi. Nel momento, tutto finisce nella saggezza.

L’Io Sono nella sua costante radianza di gioia, nel sapere interiore costante dell’Io Esisto, dell’Io Sono, il suo essere costantemente nella sua stessa creazione in quanto la vera creazione è semplicemente l’Io Sono nella gioia, l’umano entra per fare esperienza della creazione e il Maestro la porta sempre nella saggezza e poi la riporta nel cuore dell’Io Sono.

Per questo fate un respiro profondo.

 

~ Oltre il Passato

Una delle altre Realizzazioni fondamentali è che vi rendete conto che come essere umano il senso di colpa e la vergogna sono distorsioni dovute all’auto-indulgenza. Nell’Emergere non c’è spazio per loro. Non c’è spazio per rimuginare sul passato e portarsi dietro il peso del senso di colpa o della vergogna. A volte all’umano ciò dà fastidio, perché l’umano sente di aver bisogno di coprirsi con il senso di colpa per non ripetere gli errori del passato. È stato allenato, è stato ipnotizzato a credere che il senso di colpa manterrà l’umano al suo posto impedendogli di abusare del potere, di far male agli altri e di distruggere le creazioni.

Ora non potreste proprio farlo. Voi avete la saggezza del Maestro. Voi avete la gioia. Voi avete la coscienza dell’Io Sono. Dove andate ora, nell’Emergere non c’è posto per il senso di colpa o la vergogna. È arrivato il momento di liberarvi da tutto ciò e proseguire nella gioia della vostra esperienza nelle vostre creazioni.

 

~ Solo Ora

Ora entriamo nell’Emergere e non c’è modo di tornare indietro. Non c’è modo di tornare indietro. Finora è sempre stata una cosa che avete sentito come un’opzione anche se, in un certo senso, non è mai stato vero. Voi l’avete sempre considerata come un’opzione, come un potenziale a cui poter tornare, con cui disfare ciò che avete fatto in questa vita. Non potete, tutto qui.

Non c’è modo di tornare indietro eppure, in un certo senso, non c’è neanche modo di andare avanti. Non c’è niente verso cui andare. Non c’è nessun domani. Non c’è la prossima lezione o qualcosa da imparare.

Ecco, se non c’è modo di tornare indietro né di andare avanti, allora è tutto nel momento Ora. Proprio qui. Non rimandate qualcosa a domani, non aspettate un altro giorno per la vostra Realizzazione. Non si torna indietro e di fatto non si va avanti. È qui. È ora. È il “Io Sono Qui.”

 

~ Non C’è Più Modo di Nascondersi

Nell’Emergere non c’è più modo di nascondersi. Non c’è più modo di nascondersi, una cosa che moltissimi di voi hanno fatto per molto tempo, cioè nascondervi e così facendo voi avete nascosto la vostra verità. Voi avete nascosto le vostre consapevolezze. Voi vi siete nascosto persino da Voi.

Ora non c’è più modo di nascondervi. Non c’è modo di nascondervi da Voi. Basta trattenersi. Tutto è rivelato – tutti i misteri, tutto il misticismo, tutte le benedizioni di chi siete. Non c’è più modo di nascondersi.

Non c’è modo di nascondersi dagli altri. Non c’è modo di nascondersi dalle chiese. Non c’è modo di nascondersi dalle famiglie, ma soprattutto non c’è modo di nascondervi da voi. Nell’Emergere non potete farlo. Tutto si fa avanti. Tutto di chi siete, tutta la bellezza e tutta la coscienza si fa avanti.

Per quanto non ci sia modo di nascondervi da voi stessi, devo dirvi che se e quando lo scegliete, nell’Emergere voi potete essere invisibili agli altri. Quando scegliete di essere nel vostro reame personale, nel vostro spazio personale; quando scegliete di non interagire con la coscienza di massa o con gli altri; quando siete nel bel mezzo di moltitudini o gruppi di persone e volete stare da soli voi potete diventare invisibili, il che significa che potete restare nel vostro spazio sacro e sicuro e gli altri non interferiranno.

Sì, a volte la vostra luce splenderà sugli altri in modo molto, molto brillante e a volte scoprirete che vengono a voi, che sono attratti da voi e che vogliono sapere di voi. Proprio per via dell’importanza di mantenere il vostro spazio sicuro e il vostro equilibrio, voi scoprirete di poter essere invisibili. Può sembrare strano, potreste dire, “Come fai a non nasconderti e ad essere invisibile?” Miei cari amici, è perché voi siete mistici e quindi quando scegliete di non essere con gli altri, quando scegliete di essere solo nel vostro spazio sacro voi potete essere invisibili.

Per questo fate un respiro profondo.

 

~ Il Completamento

Ancora una cosa. Basta lavorare su di voi. Basta lavorare sul ‘me.’ Basta lavorare sull’ identità umana. Ciò che è fatto è fatto. Non c’è più bisogno che lavoriate su qualcosa. Perché mai dovreste farlo se ora siete un essere sovrano, se ora capite la coscienza e la consapevolezza dell’Io Sono, del Maestro e dell’umano tutti insieme?

Basta lavorare sul ‘me’. Ciò significa che finalmente è arrivato il momento di fare la semplice esperienza della gioia del Sé. Non cercate di migliorarlo, fate l’esperienza e basta. Non cercate di perfezionarlo, fate l’esperienza e basta. Non vedetevi come qualcosa di meno, ma piuttosto nel vostro stato completo di divino e umano. Basta lavorare su di voi, sul ‘me’.

Entrando nell’Emergere voi siete un essere libero, un essere sovrano che non dipende da niente e da nessun altro. Nella vostra vita, tutto ciò che è necessario viene a voi.  Sì, come per magia. Basta essere schiavi di qualcuno o di qualcos’altro, compreso il vostro passato personale.

Per questo fate un respiro profondo.

Mentre entrate nell’Emergere ci sono alcune realizzazioni di fondo. Tornate ad esse, ogni tanto richiamatele perché c’è la tendenza a dimenticarle, a scordare che l’energia vi serve, a scordare che questo è un processo naturale, a dimenticare che tutto gira intorno al Permettere, a dimenticare che ora la mente non è più la voce. Di fatto la voce è dell’Io Sono, del Maestro e dell’umano, tutti insieme.

Durante la nostra Serie Emergere sarà molto, molto facile dimenticarsi di moltissime cose, quindi di tanto in tanto tornate a rileggere queste Realizzazioni di fondo.

Io mi connetto a voi dai tempi delle nostre Scuole Misteriche, dai tempi in cui noi parlavamo di un tempo che sarebbe arrivato sul pianeta, un tempo di Realizzazione, un tempo di cambiamento, un tempo di incarnazione e soprattutto un tempo in cui fare esperienza in un modo che prima l’umano, da solo, non avrebbe mai potuto neppure immaginare. Io vengo a voi grazie alla connessione diretta dalle Scuole Misteriche.

Facciamo un respiro profondo nell’aria mistica.

Fate un respiro profondo nella saggezza.

Fate un respiro profondo nel viaggio che ora ci porta nell’Emergere.

Io Sono quello che Io Sono, l’Amato St. Germain.

Grazie.

 

Il DreamWalk nell’Emergere

ADAMUS: Ora è arrivato il momento di un DreamWalk nell’Emergere.

È un DreamWalk perché è stato un sogno.

È un DreamWalk perché proprio ora tutte le energie sono giuste. Ho chiesto che questo DreamWalk abbia la musica, che non sia isolato e postato da solo sui vostri social media. È troppo sacro, è troppo prezioso. Noi non vogliamo che finisca a chi si nutre di energia e tutto il resto. Questo è il nostro tempo sacro.

Mentre parte la musica facciamo un bel respiro profondo nel DreamWalk, il DreamWalk Shaumbra nell’Emergere.

(parte la musica)

È più della Serie in cui siamo; è il culmine della vita.

Emergere dall’essere solo l’umano e ora essere l’umano, il Maestro e l’Io Sono, nella trinità.

Emergere, superare i limiti dell’umanità ma sempre apprezzando e capendo il motivo per cui avete fatto quel viaggio.

Riuniamoci tutti insieme, prepariamoci per questo DreamWalk. Sapete, questo sarà un po’ diverso. Sapete, in quasi tutti i DreamWalk quando andiamo negli altri reami in un certo senso torniamo da dove siamo partiti. Quando facciamo un DreamWalk nei reami della morte, noi torniamo da dove siamo partiti.

In questo, invece, noi non torniamo indietro. In questo noi raggiungiamo un reame del tutto nuovo e ci mettiamo dentro tutto. Noi ci mettiamo l’umano limitato, ci mettiamo tutte le esperienze; noi ce le mettiamo dentro. Noi ci mettiamo dentro il corpo umano e la mente; ce le mettiamo dentro.

Facciamo un bel respiro profondo ed iniziamo il DreamWalk Shaumbra nell’Emergere.

(pausa)

Qui è interessante, perché siamo noi che ci muoviamo o è tutto il resto che si muove?

In questo DreamWalk è necessario che andiamo altrove o è tutto il resto che si sposta?

È la base della vecchia realtà, è lei che si muove? Ecco l’annosa domanda. Vi chiedete anche se siete voi che attraversate il tempo o è il tempo che attraversa voi?

(pausa)

È tutto il resto che cambia e che risponde a noi?

Io vi chiedo di sentirlo dentro di voi.

(pausa più lunga)

Sarebbe cambiato in ogni caso e ora noi ne stiamo facendo esperienza in modo consapevole?

Sarebbe cambiato in ogni caso, anche se non avessimo fatto il DreamWalk?

(pausa)

Cosa si muove e cosa cambia? In questo DreamWalk siamo noi che attraversiamo un DreamWalk? O stava già cambiando tutto?

(pausa)

Noi eravamo già qui prima e ora ne stiamo facendo esperienza in un modo diverso?

(pausa)

Perché ci sembra così famigliare?

(pausa lunga)

Perché sembra che abbiamo corso per arrivare qui eppure c’è voluto così tanto tempo?

Abbiamo corso per arrivare qui e sarebbe accaduto in ogni caso.

Sono dei paradossi.

(pausa)

Vedete, in questo DreamWalk dell’Emergere, beh, il modo migliore per descriverlo è che gli specchi cambiano. Lo specchio che vi ha fatto credere che forse siamo noi che ci muoviamo e andiamo altrove e facciamo il viaggio nel DreamWalk, lo specchio cambia.

Cambia lo specchio che misura e basa tutto sulle cose che sono esterne a voi.

(pausa)

Lo specchio che dice che era l’umano che ha lavorato sodo per arrivare qui, che ha pianificato tutto ciò, che l’ha fatto accadere, proprio quello specchio cambia perché vi rendete conto che c’è sempre stato.

Tutti gli specchi cambiano.

(pausa)

Forse questa è la cosa più grande dell’Emergere.

Siete voi che vi muovete? Siete voi che ci andate? Siete voi quelli che camminano nel DreamWalk? O è tutto il resto che cambia come risposta a voi?

La vera Maestria è una casa con molti, moltissimi specchi e tutti sono veri e autentici. Erano tutti modi per percepire la realtà. Tutti sono appropriati.

L’umano aveva una serie di specchi, una serie specifica di specchi. Per quanto l’umano modificasse o cambiasse lo specchio e le sue origini, era ancora specchio molto limitato. Ne consegue che c’erano modi molto limitati di percepire la realtà, l’energia, la verità e soprattutto il Sé.

Qui, in questo DreamWalk dell’Emergere è arrivato il momento di cambiare gli specchi.

Gli specchi che vi permetteranno di percepire la realtà nel modo in cui scegliete di fare l’esperienza.

Gli specchi che vi permettono di essere nel passato o nel futuro proprio mentre restate nel momento Ora.

Gli specchi che vi permettono di osservare, di vedere cos’è la compassione del vero Io Sono, di chi voi siete davvero.

(pausa)

A un certo punto, poi, non c’è più nessuno specchio.

Quando scegliete di diventare invisibile, quando scegliete di andare in profondità dentro di voi non c’è più nessuno specchio.

L’umano penserebbe di essere il più solo tra gli umani soli – nessuno specchio, nessuna risposta esterna e non vedete neppure la vostra stessa immagine, ma il Maestro capisce che è arrivato il momento in cui non c’è nessuno specchio, in cui siete nel vostro niente personale.

(pausa)

Il Maestro non ha bisogno di specchi, ma il Maestro conosce anche loro e può giocare con la realtà con ogni specchio che sceglie; specchi multipli, specchi di colori diversi, specchi di forme diverse e specchi di dimensioni diverse.

Questo è il modo del Maestro, è il modo dell’Emergere.

Il Maestro sa che con uno specchio potete vedervi in questo DreamWalk nell’Emergere come se fosse un lungo tunnel che percorriamo galleggiando mentre entriamo nell’Emergere. Invece con l’altro specchio e in contemporanea non c’è alcun tunnel. Niente si muove. Voi non vi muovete. È solo la realtà, è la creazione che risponde.

Voi siete solo il “Io Sono Qui” e tutto il resto cambia e si muove.

Il Maestro dispone di molti, moltissimi specchi. Di certo non ha paura di usarli perché nessuno di essi contiene il potere. Sono solo modi di percepire la realtà e la creazione.

(pausa)

Quegli specchi sono le sfaccettature di voi, dell’Io Sono; le molte sfaccettature che prima conoscevate come aspetti e che ora entrano come sfaccettature, come una gemma che ha molte sfaccettature, molte parti di sé. Ognuno di essi risplende, ognuno di essi riflette la luce.

(pausa)

Gli specchi del Maestro sono le sfaccettature dell’Io Sono.

Facciamo un bel respiro profondo nell’Emergere.

Qui il semplice Permettere è tutto ciò che serve. Solo il Permettere.

(pausa più lunga)

Il Maestro non ha bisogno di specchi per percepirsi. Il Maestro li conosce e può scegliere uno specchio o specchi multipli per percepire la realtà nel modo che sceglie.

Fate un respiro profondo nell’Emergere.

(la musica finisce)

Un altro respiro profondo nel dolce Emergere.

Mentre completiamo questa giornata, un breve promemoria: voi non siete pazzi. Voi non siete per niente pazzi.

Sarebbe da pazzi restare nello stato innaturale dell’essere, sarebbe da pazzi restare nell’infelicità, sarebbe da pazzi restare nella gabbia o nello zoo. Miei cari amici, come direbbe Tobias voi non siete mai soli. Ci sono molte, moltissime persone che si definiscono Shaumbra.

Non solo questo, voi non siete mai soli perché ora qui ci sono l’Io Sono, il Maestro e l’umano e naturalmente sapete che tutto è bene in tutta la creazione.

Detto questo, Io Sono St. Germain e Adamus, al vostro servizio.

Grazie.