SHOUD 8 – Serie Ali

Presentato al Crimson Circle il 7 aprile 2018

 

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Io Sono quello che Sono, Adamus del Dominio Sovrano.

Ah! Bello essere di nuovo qui e questo mese spero che il caffè sia buono. Spero che non dovremo ricorrere al tè. Ciao, mi stai facendo dei segni?

LINDA: Oh, sì. Sei molto affascinante (lui sorseggia il suo caffè).

ADAMUS: A questo proposito, al Club dei Maestri Ascesi hanno iniziato a riferirsi a me non più solo come St. Germain, ma con St. Pavone (risate).

LINDA: Cosa?!

ADAMUS: St. Pavone, perché me ne vado in giro orgoglioso come un pavone (qualcuno dice, “Bene!”). Sono orgoglioso di ciò che stiamo facendo insieme qui (il pubblico applaude). Ciò che stiamo facendo insieme qui è veramente meraviglioso.

Sapete quante persone hanno lasciato il Crimson Circle dopo il mese scorso, dopo quella cosa piuttosto diretta, ma…

LINDA: Diecimila.

ADAMUS: … quell’affermazione onesta? “Diecimila,” dice Linda dice. Sapete quanti se ne sono andati davvero? Quanti si sono offesi per ciò che ho detto – “È arrivato il momento di essere disposti a permettere che l’energia vi serva.” Quanti pensate siano? Qualcuno (qualcuno dice “Nessuno”). Nessuno. No, non nessuno. Ventisette. Ventisette. Non male.

LINDA: Ventisette? Impressionante.

ADAMUS: Ventisette si sono proprio arrabbiati…

LINDA: Wow.

ADAMUS: … e hanno gettato via e bruciato tutti i loro libri del Crimson Circle. Hanno fatto a pezzi la loro tessera di membri.

LINDA: Wow!

ADAMUS: Hanno fatto a pezzi il loro mantello e il loro gilè e hanno detto, “Basta con il Crimson Circle.”

LINDA: Wow.

ADAMUS: In effetti io pensavo che sarebbero stati di più e alcuni degli altri Maestri Ascesi pensavano che sarebbero stati molti. Si sfregavano le mani e pensavano, “Prenderò io alcuni di quelli che hanno lasciato il Crimson Circle e li porterò nel mio gruppo,” Invece i 27 che se ne sono andati non hanno voluto (risate).

Se ne sono andati solo in 27 e ciò mi ha fatto sentire molto orgoglioso perché, sì, è stato un messaggio piuttosto duro e soprattutto molto chiaro. Ho detto, “Se non siete pronti a lasciare che l’energia vi serva, andatevene. Andatevene ora per il bene di tutti gli altri, perché dove andremo non c’è posto per tutto ciò.” No, non c’è.

È stato un mese interessante in cui ho osservato quei 27, ma di fatto tutti voi avete preso in considerazione a che punto siete, dove state andando e come vi state relazionando con l’energia; vi siete guardati dentro e avete detto, “Sono disposto a lasciar andare quei vecchi problemi?” Non ad elaborarli, non a lottare contro di loro o a pensarci sopra ma a dire solo, “Ho finito. È così. Io sono disposto a liberarmene.” Proprio l’essere disposti cambierà tutto e la cosa bella è che voi non dovete fare molto. Il fatto che siete disposti apre la porta ed entra la saggezza, entra il Maestro e dice, “Edith, prenderò tutta la tua roba,” – mia cara, ne hai ancora ma, oh, hai fatto molta strada – “Prenderò tutta la tua roba. Ciò che sei disposta a lasciar andare, io lo…” (le prende la sciarpa) “Io lo ’renderò saggio’. Ne spremerò fuori tutti i vecchi problemi (arrotola la sciarpa di Edith). Lo renderò saggio e così è.” (le butta via la sciarpa) Ecco fatto. Oh, lei odiava quella sciarpa (risate). La odiava proprio.

Il vostro essere disposti a liberarvi dai problemi permette che il Maestro, che è la saggezza di tutte le vostre vite, permette che il Maestro entri e ‘renda saggio’ tutto il resto – i vostri problemi con il denaro e le relazioni e la salute e l’autostima; egli li porta nella saggezza. Voi non dovete fare nulla. La mattina vi svegliate, bevete il caffè e per il resto della giornata fate ciò che volete. Ecco tutto. Vi divertite. Vi godete la vita. Ecco cos’è: essere disposti è tutto ciò. Nient’altro.

Non dovete pensare a come farlo. Non potete. Non riesco a sottolineare abbastanza il fatto che voi non potete farlo pensandoci sopra. A questo punto alcuni di voi saranno tentati dall’idea di scrivere un libro, sapete, “Il mio viaggio” di 4.221 pagine, “Il mio viaggio nell’Illuminazione.” (Adamus simula un conato di vomito) È solo che…

LINDA: Cos’era? (Adamus simula di nuovo il conato di vomito)

ADAMUS: Era un piccolo – (conato!) – non un conato grosso. Solo – (conato!) – un piccolo conato. Voi realizzerete che perché? Perché? Voglio dire, sono solo un mucchio di storie e non potete uscirne pensando, ma potete permetterlo. Potete permetterlo. Nella vostra vita potete permettere l’abbondanza e le relazioni e tutto il resto. Ecco tutto.

Ecco, sì, St. Pavone. Entrerò impettito al Club dei Maestri Ascesi e sì! (qualcuno urla “Woo hoo!”) e – “Puff!” – usciranno le penne (risate). Prendete questo. Non dirò molte parole, ma solo “Farò uscire le mie piume (altre risate). Sono orgoglioso di Shaumbra.” (qualcuno urla di nuovo “Woo hoo!”) A volte siamo strambi … (il pubblico applaude) e io sono orgoglioso di voi.

Noi lo siamo quasi sempre. Noi siamo strambi perché dobbiamo esserlo. Noi siamo insoliti perché abbiamo dovuto uscire dai vecchi modelli e non è facile farlo, ma voi sapete cosa fare. Voi state cercando di uscire da un vecchio modello e sviluppate un modello per uscire dal modello. Non funziona molto bene. Ecco, oggi inizieremo dalla fine. Mi piace iniziare alla fine. È ancora lineare, ma in un certo senso noi procediamo in senso inverso e quindi saltiamo di qui e di là e ciò fa impazzire Linda. A lei e a qualcun altro piace un messaggio molto diretto che ha un inizio, un punto centrale, una fine e che non sia troppo lungo.

Oggi salteremo di qui e di là. Inizieremo dalla fine. Ecco…

LINDA: Tu salti di continuo di qui e di là.

ADAMUS: Come Adamus. Come St. Germain sono molto noioso (risate). Mi diverto di più con Adamus. Il fatto è che di recente, quando abbiamo filmato la Vita da Maestro 7 – Io Sono Creazione, le prime sessioni le ho fatte come St. Germain ma poi mi sono stancato anche di quello. Nell’ultima sessione sono entrato come Adamus e mi sono divertito. Voi non vi rendete conto di quant’è stato difficile stare lì per sei sessioni, sette sessioni, “E quindi voi dovreste essere creazione…” (con voce monotona; Linda lo prende in giro) “Permettete alla creazione di…” Finalmente sono uscito come Adamus, che è voi. Che è voi. È una persona creata da tutti noi.

LINDA: Sembra un disordine da personalità multipla!

ADAMUS: A volte ti piace. A volte lo odi (altre risate).

Adesso Basta

Oggi iniziamo dalla fine e – se non vi spiace, giratevi e guardate la reazione dello staff – ora facciamo partire il video finale (Linda annaspa).

LINDA: Oh, mi piace!

ADAMUS: Sì, perché non iniziamo…

LINDA: Sì, facciamolo!

ADAMUS: Perché non iniziamo dalla fine?

LINDA: Sì, perché no?

ADAMUS: Prima di farlo, prima di farlo voglio sottolineare una cosa. Io cerco di farvi arrivare a un certo punto e a volte, sì, in un certo senso io procedo per cicli. Un certo mese ve lo dico in un modo e il mese successivo in un altro. Sei mesi dopo ve lo dico in un altro modo ancora e finalmente lo assorbite. So che a volte voi pensate che io sia ripetitivo e ogni tanto vi piace venire qui e ricevere informazioni nuove, ma finché le vecchie informazioni non sono davvero assimilate, davvero sentite non c’è molto spazio per un mucchio di informazioni nuove, perché a quel punto tutto diventa molto confuso.

A volte io devo ripetere le cose più e più volte. Io passo ore a parlarvene.  Noi facciamo la cosa dell’interazione con il pubblico, ma ogni tanto accadeva qualcosa che attirava la mia attenzione. Era il sommario perfetto, in cinque minuti, di tutto ciò che stavo cercando di dirvi.  Sarebbe stato il video finale, ma ora merita davvero di essere l’inizio. È ciò che noi chiamiamo il Momento Ora Futuro. Sarebbe stato nel futuro, ora è nel Momento Ora. Ecco il Momento Ora dal futuro, qui con noi nel presente, se per voi ha un senso (risate).

Facciamo partire il video finale. Abbassiamo le luci e sì, qualcuno ha detto che sono io canalizzato da colui che chiamano Bob Newhart. Spegnete le luci.

(parte il video, seguito da uno sketch tratto da Il Bob Newhart Show)

Grazie per aver aggiunto la vostra energia allo Shoud di oggi.
Ora vi presentiamo Bob Newhart (che canalizza Adamus…?)

KATHERINE BIGMAN (paziente): Dottor Switzer?

  1. SWITZER (Bob Newhart): Sì, entri, mi sto lavando le mani.

KATHERINE: Sono Katherine Bigman. Mi manda Janet Carlisle.

  1. SWITZER: Oh, sì (il pubblico applaude). Lei ha paura che la sotterrino viva in una cassa.

KATHERINE: Sì. Sì, sono io. Vuole che mi sdrai?

  1. SWITZER: Oh, no, no. Non lo facciamo più. Lei si sieda e io le parlerò dei costi. Io prendo 5 dollari per i primi 5 minuti e poi assolutamente niente (risate). Come le sembra?

KATHERINE: Che bello! (ridacchia) Troppo bello per essere vero, in realtà.

  1. SWITZER: Beh, posso quasi garantirle che la nostra sessione non durerà neanche 5 minuti (risate). Non accetto pagamenti dalle assicurazioni, qui o paga in contanti o con assegno.

KATHERINE: Wow, ok.

  1. SWITZER: Non intendo cambiare.

KATHERINE: (ridacchia) Va bene.

  1. SWITZER: E… si parte! (risate)

KATHERINE: Cioè, cosa?

  1. SWITZER: Mi parli del problema che vorrebbe risolvere.

KATHERINE: Oh, ok. Beh, ho paura di essere sepolta viva in una scatola (altre risate). Io inizio a pensare di essere sepolta viva e vado in panico.

  1. SWITZER: Qualcuno ha mai tentato di seppellirla viva in una scatola?

KATHERINE: No. No, ma pensarci rende orribile la mia vita. Voglio dire, non posso attraversare i tunnel o entrare in ascensore o in una casa… tutto ciò che ha la forma di una scatola (risate).

  1. SWITZER: Sta dicendo che soffre di claustrofobia.

KATHERINE: Sì. Sì, è così.

  1. SWITZER: Va bene. Katherine, partiamo. Ora le dirò due parole. Voglio che le ascolti con molta, molta attenzione. Poi voglio che se le porti dietro quando esce e le incorpori nella sua vita.

KATHERINE: Devo scriverle?

  1. SWITZER: Beh, se le fa piacere. Sono solo due parole. Sappiamo che quasi tutti riescono a ricordarle. (risate).

KATHERINE: Ok.

  1. SWITZER: Pronta?

KATHERINE: Sì.

  1. SWITZER: Ok, ecco qui. LA SMETTA!! (risate)

KATHERINE: Scusi?

  1. SWITZER: La smetta!

KATHERINE: La smetto?

  1. SWITZER: Sì, l-a. Altra parola, s-m-e-t-t-a!

KATHERINE: Cosa sta dicendo?

  1. SWITZER: Sa, è divertente, io dico due semplici parole e non posso dirle quante persone dicono proprio: ma cosa sta dicendo? Voglio dire, non è mica ebraico, Katherine. È inglese. (altre risate). La smetta!

KATHERINE: Dunque dovrei smetterla.

  1. SWITZER: Esatto. Voglio dire, lei vuole davvero vivere la sua vita avendo paura che la seppelliscano viva in una cassa, vero? Sembra terrificante (risate).

KATHERINE: Lo è.

  1. SWITZER: Allora la smetta! (altre risate)

KATHERINE: Non posso. Ce l’ho dall’infanzia.

  1. SWITZER: No, no. No! Non ne parliamo. La smetta e basta.

KATHERINE: Quindi dovrei smettere di aver paura che mi seppelliscano viva in una cassa.

  1. SWITZER: Brava, l’ha capito. Beh, sono passati… solo 3 minuti, quindi mi deve 3 dollari (altre risate).

KATHERINE: Ho solo un pezzo da 5, quindi…

  1. SWITZER: Beh, io non ho il resto (risate).

KATHERINE: Allora penso che userò tutti e 5 i minuti.

  1. SWITZER: Va bene. Allora, di quali altri problemi vorrebbe parlare?

KATHERINE: Uh, sono bulimica, mi ficco le dita in gola.

  1. SWITZER: La smetta!!(risate) Ma cos’è, matta?! Non lo faccia!

KATHERINE: Ma devo farlo. Mia madre mi chiamava cicciona…

  1. SWITZER: No, no! No, di questo non parliamo (risate).

KATHERINE: Ma io faccio dei sogni… (altre risate)

  1. SWITZER: No, non parliamo neanche di questo.

KATHERINE: Ma il mio oroscopo diceva che…

  1. SWITZER: Decisamente di questo non parliamo (risate). La smetta! Che altro?

KATHERINE: Beh, ho relazioni auto-distruttive con gli uomini.

  1. SWITZER: La smetta!!Vuole stare con un uomo o no?

KATHERINE: Mm hmm. Mm hmm. Sì.

  1. SWITZER: Allora la smetta. (risate). Non faccia la bambina cresciuta (altre risate).

KATHERINE: Mi lavo spesso le mani.

  1. SWITZER: Quello va bene (risate).

KATHERINE: Sì?

  1. SWITZER: Io lo faccio di continuo. Là fuori ci sono molti germi. Sì, di questo non si preoccupi (altre risate).

KATHERINE: Ho paura di guidare.

  1. SWITZER: Beh, la smetta!! (risate) Come fa ad andare in giro? Entri in auto e guidi, pazza! La smetta! (risate)

KATHERINE: La smetta lei! La smetta lei!

  1. SWITZER: Che problema c’è, Katherine?

KATHERINE: Non mi piace! Questa terapia non mi piace per niente. Non fa altro che dirmi di smetterla!

  1. SWITZER: E a lei non piace.

KATHERINE: No, non mi piace!

  1. SWITZER: Allora pensa che stiamo andando troppo in fretta, vero?

KATHERINE: Sì. Sì, è così.

  1. SWITZER: Va bene. Allora lasci che le dia 9 parole che penso le chiariranno tutto ciò. Vuole prendere foglio e penna?

KATHERINE: Va bene (risate).

  1. SWITZER: È pronta?

KATHERINE: Mm hmm.

  1. SWITZER: Va bene, ecco le 9 parole: La smetta o la seppellirò viva in una cassa! (il pubblico applaude)

ADAMUS: Ecco, cari Shaumbra, io stesso non avrei saputo dirlo meglio. Adesso basta! Adesso basta. “Due parole,” come ha detto Bob Newhart, “Vuole scriverle?” Avete bisogno di scriverle? Due parole: Adesso basta. Basta o tornerà per un’altra vita dello stesso tipo o la seppellirò in una cassa, una delle due. Adesso basta. Adesso basta. Non serve molta elaborazione. Alla donna Shaumbra, intendo alla donna nella scenetta diciamo che noi non torneremo all’infanzia. Noi non parleremo di oroscopi o cose del genere. Ecco tutto ciò che dovete dire: Adesso basta. È meraviglioso vedere quante persone restano attaccate ai loro problemi.

È tutto ciò che serve. “Adesso basta. Smettetela, qualsiasi cosa sia. Io ho chiuso.” Adesso basta con i problemi di abbondanza. Oggi passeremo al livello successivo di come l’energia vi serve davvero. Adesso basta. Adesso basta! Se voi insistete a restarci attaccati, a inventarvi scuse o a dire, “Ma io ci ho provato,” smettetela. Adesso basta. Qui non si tratta di provarci e io so bene che circa il 42 percento degli Shaumbra durante l’ultimo mese ha detto, “Ma io ci provo, davvero.” No, non è vero. Avete pensato molto ai vostri problemi. Forse vi siete chiesti come ci siete finiti e quanto tempo andrà avanti, ma non ci occuperemo di questo. È il semplice, “Adesso basta. Ho chiuso.” Poi fate un bel respiro profondo e permettete che le energie vadano a lavorare con voi. Voi fate un bel respiro profondo e vi rendete conto che siete disposti davvero a liberarvi dai vecchi problemi legati alla sofferenza.

Nella vostra mente, molti di voi stanno dicendo, “Oh, sai, sì, sono pronto a lasciarlo andare.” Invece non l’avete fatto. Non l’avete fatto. È ancora lì, è ancora lì perché voi volete che ci sia. Incazzatevi pure con me, non m’importa. Voi volete ancora che ci sia. È come la copertina che vi dà conforto. Fa parte della vostra identità, ma soprattutto è un ricordo grande, grosso e grasso. È un ricordo grande, grosso e grasso e voi non siete disposti a liberarvene. Voi usate le scuse e dite, “Ma io non so come liberarmene.” È molto semplice – “Io sono disposto a liberarmene. Adesso basta. Ho chiuso.” Andate avanti. Ecco cos’è.

Quando mi hanno fatto vedere questo classico sketch, ho pensato che non avrei saputo dirlo meglio. Tutta la scena, tutto iI… sapete, quasi tutti quelli che vanno in terapia – puoi essere d’accordo con me o no, Sir Gary, Dr. Gary (uno psicologo presente tra il pubblico) – quasi nessuno di quelli che vanno a fare terapia vuole che le cose cambino davvero. Forse migliorano un po’ e hanno bisogno di qualcuno che ascolti le loro storie tristi e noiose, ma di fatto non vogliono davvero migliorare. Davvero, è proprio così. È una cosa affascinante.

Per quel che ne so, la moderna psicologia umana esiste da circa 120, 150 anni e fino a un certo punto serve un certo scopo, cioè inserisce un livello di consapevolezza, ma in ogni tipo di terapia le energie restano molto bloccate. Tutto ciò porta a un modello più profondo e instaura la credenza secondo cui, “Sono davvero ferito. Sono davvero una vittima. Non sono proprio in grado di fare denaro. Le cospirazioni esistono davvero.” A quel punto voi entrate in quelle esperienze, in quella realtà e quindi ci credete. Naturalmente, quando vivete in quella realtà e ci credete, cosa accadrà all’energia? Sosterrà tutto ciò, è chiaro. Lo sosterrà al 100 percento.

Noi arriviamo a questo punto e diciamo solo, “Adesso basta. Smettila,” e ogni tanto mi sentirete dire, “Smettetela! Smettetela!” È così. È tutto ciò che serve. Smettetela e poi proseguiremo.

Per questo facciamo un bel respiro profondo.

I Giorni dell’Immondizia

Voi state affrontando un’enorme quantità di cambiamenti nel vostro corpo. Il vostro DNA sta cambiando e ora la scienza sta capendo che può cambiare. Fino a poco tempo fa affermava, “No, il DNA sarà sempre il DNA, non cambierà.” Il DNA cambia.

Ricerche recenti condotte dalla NASA, almeno credo, hanno rilevato che quando una persona vive nello spazio, quando per un po’ abbandona la gravità – la gravità figurata, letterale e metaforica – quando è fuori dalla gravità, il DNA cambia e infatti reagisce a un cambiamento di base nella coscienza.

Proprio ora, mentre noi parliamo, il vostro DNA sta cambiando. Tutto il vostro corpo sta cambiando e io so che voi volete subito il glorioso corpo di luce, ma state affrontando molti cambiamenti a un ritmo che non vi travolgerà.

La vostra mente – ricordate quella cosa? (Adamus ridacchia) La vostra mente sta affrontando molti cambiamenti e ricordate ciò che vi ho detto molto spesso, “Tutto ciò che state affrontando proprio ora nella vostra vita riguarda la Realizzazione incarnata.” Voi non siete malaticci e non state perdendo la memoria né state invecchiando. Niente del genere. Non vi state ammalando nella testa più di quanto non lo siate già (pochi ridono). Nessuna di queste cose. Proprio ora, tutto ciò riguarda la Realizzazione incarnata. Quando lo capite nel vostro centro, smettete di preoccuparvi del, “Cosa non va in me, domani morirò, sai, cos’ho fatto di sbagliato?” Voi fate un respiro profondo. Lasciate andare tutto. Lasciate andare tutto. Tutto riguarda la Realizzazione incarnata.

Il livello dei cambiamenti che state affrontando proprio ora è fuori scala. Ecco perché il mese scorso vi ho detto che sono sorpreso che siate ancora vivi, proprio per ciò che state affrontando. Voi possedete una modalità stupenda, una specie di meccanismo di lotta che non tutti hanno. Voi siete disposti a sopportate enormi quantità di disagio, di dolore fisico, di mancanza di strutture mentali e di tutto il resto e vi siete condizionati, cioè in un certo senso avete – come lo chiamate quando vi fanno l’anestesia? – la novocaina o l’anestesia o altro, così non è del tutto insopportabile e voi riuscite ad affrontare alcuni dei cambiamenti che vi portano all’illuminazione incarnata senza diventare pazzi o senza che il vostro corpo cada a pezzi. Questo, di per sé, è già quasi un miracolo.

Ora che avete detto che siete disposti a liberarvi da tutti i vecchi problemi, noterete che attraverserete una specie di ciclo, non un modello rigido ma una specie di cosa ciclica che durerà per un po’. Direi che nel corso dei prossimi due anni, più o meno – per favore, non segnatelo sul vostro calendario perché è un’approssimazione – ogni 14 giorni vivrete un periodo di aggiustamento che potrebbe variare da un paio d’ore a un giorno, ma potrebbe durare anche un paio di giorni, ma probabilmente non più di 48 ore.

Voi affronterete alcune tarature. Lo state facendo già da un po’, ma sta accadendo un po’ più spesso di ogni 14 giorni. Sarà un giorno o forse due giorni in cui vi sentirete male, in cui vi mancherà il vero focus e non riuscirete a trovare la parola, non troverete le chiavi dell’auto, non riuscirete a ricordarvi il vostro nome o qualcosa del genere; saranno un giorno o forse due di caos interno. Vi state rimettendo in un altro ordine. State attraversando un periodo che si estende anche a quando dormite, quando permettete davvero alcuni cambiamenti molto veloci in un periodo che varia da 24 a 48 ore e poi tornerete a godervi la vita o ciò che stavate facendo. Poi tornerete al vostro nuovo normale, ma il nuovo normale cambierà più o meno ogni due o forse ogni tre settimane.

Ecco, io vi chiedo di permettere questo processo. Non andate in panico, per nulla. Per alcuni di voi accadrà ogni giorno. Per alcuni di voi il modello sarà imprevedibile; forse vivrete una settimana di acque mosse, davvero tumultuose e poi le cose si calmeranno.

Noi, il Crimson Council, stiamo lavorando con voi e vi stiamo dicendo che proprio ora ciò è appropriato per il punto in cui siete a livello energetico nel vostro corpo, nella vostra mente e in tutto il resto. Proprio ora, ciò è appropriato e di fatto noi stiamo lavorando con tutti voi e in un certo senso stiamo creando un certo tipo di periodo di aggiustamento. Accadrà circa da ogni 14 a ogni 21 giorni. A volte saranno 14 giorni. Lo vivrete e poi vivrete 18 o 20 giorni in cui va tutto liscio e pieno di grande grazia e poi – buum! – sbatterete di nuovo contro il muro.

Non è per niente un passo indietro. È il processo della Realizzazione incarnata e il vostro corpo e la vostra mente hanno bisogno di un po’ di tempo per questo ‘cambiamento’. È come se andaste in riabilitazione, ma qui si tratta di ‘riabilitare’ il corpo e la mente a un livello del tutto nuovo. Oh, ciò che la vostra mente sta affrontando ora è meraviglioso ed io sono sorpreso che voi non l’abbiate persa del tutto. Beh, alcuni di voi l’hanno fatto (risatine nervose), ma ciò che state affrontando è meraviglioso. Oh, la mente ha paura e si ribella e si attacca con tutte le sue forze. Sta facendo tutte queste cose, ma ciò che state affrontando proprio adesso è veramente meraviglioso.

Dunque, ricordatevi che noi cercheremo di rimettere il tutto in equilibrio più o meno ogni 14 giorni e quindi accettate un giorno o due di disagio interno, forse un po’ di dolore, ma in realtà il dolore non esiste. Una cosa come il dolore non esiste. Non c’è alcuna prova del dolore: è tutto nella mente.

Voi affronterete un po’ di dolore. Voi affronterete il, “Chi sono? Cosa dovrei fare qui? L’illuminazione incarnata è davvero reale?” e tutto il resto. Sapete, è il giorno dell’immondizia, sono solo i giorni della immondizia. Sapete, ogni tanto dovete portare fuori l’immondizia. Non vi piace farlo. Puzza, puzza forte. Voi ve ne liberate ed ecco cosa saranno quei giorni: il vostro giorno o due giorni dell’immondizia ogni 14 o 21 giorni.

Sapere che accadrà e sapere che in qualche modo state programmando il ritiro della vostra immondizia (alcuni ridacchiano) lo rende un po’ più facile. Invece di dover portare fuori… sapete, finora avete nascosto l’immondizia in tutta la casa. Non la vostra casa letterale, ma la vostra casa fisica e mentale. Voi nascondete l’immondizia, sapete, del tipo, “Oh, dio! Cosa ci faccio? Oh, la metto qui,” e poi tentate d’ignorarla. “Cosa ci farò?” La mettete da un’altra parte e infilate cose negli armadietti, poi nella lavatrice, la vostra lavatrice interna, la vostra macchina per lavare, ma poi vi dimenticate di accenderla e di aggiungere il detersivo e quindi puzza parecchio e c’è tutta quella roba. Dopo un po’ tutta la casa la casa del sé umano inizia a puzzare parecchio.

Ciò che faremo è che circa una volta ogni due settimane, noi butteremo via i rifiuti. Varierà da persona a persona e sì, per chi l’ha appena chiesto, è Kuthumi che guida il camion dell’immondizia. (risate). Gli dà molta gioia e cerca qualcuno che gli faccia da scorta in cabina, ma finora non l’ha trovato (Adamus ridacchia).

Tutto ciò per dirvi che stiamo per raggiungere un luogo in cui possiamo farlo anche solo ogni tanto. Quei giorni che affrontate a livello mentale e fisico non devono ripetersi tutti i giorni. I giorni dell’immondizia. Ok. Sentitevi liberi di condividerlo con gli altri, parlate del vostro giorno dell’immondizia. Parlate di ciò che buttate via, ma la buona notizia è che negli intervalli inizieremo davvero a vivere come un Maestro. Voi inizierete a vivere davvero come un Maestro.

Dunque, a qualsiasi cosa vi stiate attaccando, a quali problemi – l’abbondanza, le relazioni, la salute e l’autostima – diciamo tutti insieme la parola:

ADAMUS E IL PUBBLICO: Smettetela!

ADAMUS: Bene. Grazie. In caso non abbiate colto il messaggio all’inizio, quando abbiamo mostrato il video, lo rifaremo vedere alla fine.

LINDA: Oh, ragazzi.

ADAMUS: Allora smettetela e basta! Se Bob Newhart può dirlo, allora posso dirlo anch’io.

 

La Saggezza Shaumbra

Facciamo un bel respiro profondo e passiamo al prossimo segmento. Sentite le energie che cambiano. Non è forte sapere che il giorno dell’immondizia arriverà ogni due o forse tre settimane? Che non dovrete più affrontare l’agonia e lo stress   costanti. Sì, e Linda chiede già, “Ha a che fare con…” qual è il vostro evento astrologico favorito? Nettuno in ascendente o…

LINDA: Mercurio retrogrado.

ADAMUS: Mercurio retrogrado – non ha nulla a che fare con Mercurio retrogrado.

Facciamo un bel respiro profondo. È uno dei miei momenti preferiti, quello delle domande e risposte, quando io faccio le domande e voi date le risposte. È il momento de La Saggezza Shaumbra.

(parte il video “La Saggezza Shaumbra” e il pubblico applaude e ride)

Bello (Adamus ridacchia). Ve lo meritate. Vi meritate un’introduzione molto brillante nello Shaumbra… volete rivederlo? (il pubblico dice “Sì!”) Eh, mostriamolo di nuovo. Sì, La Shaumbra Saggezza. Abbassiamo le luci e rivediamolo.

(riparte il video “La Saggezza Shaumbra”)

Bene. O lo facciamo o possiamo stare qui per un po’ a fare yoga (alcuni ridacchiano). Io amo l’irriverenza.

Alzate le luci mentre Linda passa tra il pubblico per le domande de La Saggezza Shaumbra. Non appena troverà una vittima, porrò la domanda.

LINDA: Oh, prima tu vuoi la vittima.

ADAMUS: Prima la Saggezza Shaumbra.

LINDA: Ok.

ADAMUS: Oggi chi inizia con la Saggezza Shaumbra?

LINDA: Beh, mi spiace proprio…

ADAMUS: Oh, un bell’ applauso per Andy.

LINDA: È molto pronto! È molto pronto! (il pubblico applaude)

ADAMUS: (ridacchia) Bene. Andy, è una domanda molto appropriata, molto appropriata per te. Cos’è intelligenza? Cos’è intelligenza?

ANDY: (fa una pausa) La capacità di ragionare?

ADAMUS: La capacità di ragionare. Ha senso.

ANDY: Sembra buona.

ADAMUS: Sì, sembra buona. Sì, sembri molto intelligente quando lo dici (Andy ridacchia). Hai fatto la pausa opportuna. Invece di spararla fuori, l’hai contemplata per un attimo e poi hai detto con grande fiducia, “La capacità di ragionare.”

ANDY: Sembrava bello, vero?

ADAMUS: Eh, guarda il video. Non è stato tanto grande, ma … (risate)

ANDY: Ci sto lavorando sopra.

ADAMUS: Sì, ci stai lavorando sopra. Allora, Andy, sei intelligente?

ANDY: Hm.

ADAMUS: Qual è il tuo Q.I.?

ANDY: Io… dicono sia molto alto. Non ricordo il numero.

ADAMUS: Chi sono loro?

ANDY: Quelli del mio liceo.

ADAMUS: La fidanzata (risate).

ANDY: Sì, probabilmente! (ridono)

LINDA: Oh!

ADAMUS: Sì. “Sei molto intelligente, Andy (Adamus ridacchia). Hai scelto me.

ANDY: Sì.

LINDA: Non dargli il microfono.

ADAMUS: Allora, sei intelligente?

ANDY: Io mi considero intelligente. Sì.

ADAMUS: Sì. Rispetto al resto della popolazione sul pianeta dove ti posizioneresti, nel 90, 95 percento d’intelligenza?

ANDY: Hm.

ADAMUS: Considera tutti.

ANDY: Sì, probabilmente è così, ma ricordati che l’intelligenza non è tutto.

ADAMUS: Davvero? Dicevo così. Ok.

ANDY: Io penso…

ADAMUS: Non è tutto. Cosa c’è invece dell’intelligenza?

ANDY: Oh, le sensazioni!

ADAMUS: Le sensazioni, ok.

ANDY: Oh, sono molto migliori dell’intelligenza.

ADAMUS: Ma a volte le tue sensazioni ti tradiscono e tu pensi, “Non rifarò più quella cosa stupida?”

ANDY: Sì, ma la mia intelligenza mi ha anche tradito.

ADAMUS: Come l’ha fatto?

ANDY: Beh, a livello logico io deduco che questa è la strada giusta da prendere e io la prendo e farò accadere le cose…

ADAMUS: Avresti dovuto ascoltare la tua ragazza.

ANDY: Avrei dovuto ascoltare la mia fid- … le mie sensazioni, perché…

ADAMUS: “Non andare da quella parte, Andy!” Sì.

ANDY: Sì, sai, sei nel fango e dici, “Ops, non ha funzionato.”

ADAMUS: Sì, giusto.

ANDY: Sì.

ADAMUS: Bene. Ok e un’altra domanda. Da dove viene l’intelligenza?

ANDY: (fa un’altra pausa) Beh, penso che probabilmente viene dal cervello.

ADAMUS: Dal cervello. Sì, ma un giorno il cervello ha inventato l’intelligenza? O c’era già? Viene da mamma e papà? Tua madre e tuo padre erano intelligenti?

ANDY: Sì, penso che lo fossero.

ADAMUS: Sì, sì. Ok. Allora, da dove viene l’intelligenza?

ANDY: Non sono sicuro se è evolutivo o come un regalo.

ADAMUS: Come un regalo da parte del Comitato dell’Intelligenza?

ANDY: Dal Sé, dallo Spirito, sai.

ADAMUS: Dal Sé, dallo Spirito.

ANDY: Sì.

ADAMUS: Oh, forse pensi che lo Spirito la conceda con il contagocce, del tipo “Wow! Andy nascerà tra un paio di giorni. Quanta intelligenza dovremmo dargli? Diamogliene molta, perché nella sua vita avrà parecchie stronzate. Gli daremo un po’ di intelligenza.” Arriva dal comitato, dal Concilio dell’Intelligenza Più Grande?

ANDY: No, penso che sia più – credo che sia più una cosa interna.

ADAMUS: Interna.

ANDY: Sì.

ADAMUS: Il concilio interno.

ANDY: Sì. È come, come dire, lo Spirito ti dà alcune cose ma non è sempre in comunicazione con l’umano, perché all’umano piace andare in giro e fare…

ADAMUS: Giusto, giusto.

ANDY: Strano… sì.

ADAMUS: Ecco, a volte lo Spirito non comunica con voi…

ANDY: Eh…

ADAMUS: … perché tu sei molto intelligente.

ANDY: Beh, lo Spirito c’è sempre, ma non sempre l’umano ascolta.

ADAMUS: Oh, bene, bene. Ciò rende l’umano stupido o intelligente?

ANDY: Oh, entrambe le cose.

ADAMUS: Entrambe. Ok.

ANDY: Entrambe, perché…

ADAMUS: È per intelligenza o per stupidità che una persona non ascolta lo Spirito?

ANDY: Di nuovo, entrambe. Devi ricordarti che è l’avventura di essere sulla Terra…

ADAMUS: Giusto.

ANDY: … ed è lì l’eccitazione, sai, perché se sei sempre e solo ‘robotico’ e affronti ogni giorno…

ADAMUS: Giusto, giusto.

ANDY: Sì, invecchi in fretta, quindi mescoli le due cose.

ADAMUS: Giusto.

ANDY: Lo Spirito è famoso perché ti lancia palle curve, quindi un giorno ti svegli e hai il braccio rotto o, sai, è accaduto un evento…

ADAMUS: Tu ti svegli e, “Oh, merda! Com’è successo?!” (risate)

ANDY: La sera prima ti ubriachi…

ADAMUS: “Sono andato a dormire, stavo bene e poi mi sono svegliato e accidenti, Spirito! Smettila di rompermi il braccio!” Sembra stupido.

ANDY: Ok.

ADAMUS: Ok. Grazie, Andy, oggi sto facendo casino con tutti voi.

ANDY: Grazie.

ADAMUS: A qualcuno fa male la testa? Fate un respiro e rilassatevi.

LINDA: Grazie, Andy.

ADAMUS: Dovrebbe. Bene. Il prossimo.

LINDA: Ora va a un pirata fatto e finito.

ADAMUS: Oh, bene, bene. Bene. Ah! Cos’è intelligenza? Andy ha detto che è ragionare. È una bella risposta.

ALICE: Ci sei vicino. Quando l’hai chiesto, io stavo pensando all’intelligenza artificiale, cosa che li rende intelligenti. È davvero ragionare, la cosa della logica. Da dove viene? Da qualche parte deve iniziare. Se pensi a un computer, uno più uno fa due.

ADAMUS: Giusto.

ALICE: Due più due fa quattro e avanti così. Da dove viene la nostra intelligenza? O non la considero qualcosa di intuitivo o altro.

ADAMUS: Mm hm.

ALICE: Penso ok, beh, noi nasciamo e ci insegnano. Impariamo subito – questa è l’intelligenza umana, in un certo senso – noi piangiamo, ci nutriamo, sorridiamo, ci fanno i grattini sulla pancia, sai (Adamus ridacchia). È così che considero la parola intelligenza.

ADAMUS: Sì. Per riassumere, in tre parole o meno, cos’è l’intelligenza per te?

ALICE: Passo-dopo-passo (lei ridacchia).

ADAMUS: Passo-dopo-passo. Bene.

ALICE: Impariamo (ridacchia ancora).

ADAMUS: Imparare, giusto, ok (Adamus ridacchia).

ALICE: Quattro.

ADAMUS: Passo-dopo-passo è quasi una parola sola, è legata insieme.

ALICE: Sì.

ADAMUS: Imparare, ok. È qualcosa di evolutivo?

ALICE: Mm hm.

ADAMUS: Voi vi evolvete. La vostra intelligenza si evolve. Perché alcune persone che sono nate nella stessa cultura e di solito nelle stesse circostanze, ma poi uno ha un’intelligenza notevole e l’altro no? Dove sta la differenza?

ALICE: Sì, ci stavo pensando e non voglio andare in bagno.

ADAMUS: No, no. Naturalmente no (alcuni ridacchiano).

ADAMUS: Ora abbiamo qualcosa di speciale per chi va in bagno (lei ridacchia). Sì. Possiamo farla vedere, così sanno cosa li aspetta?

LINDA: Oh, l’avvertimento, l’avvertimento.

ADAMUS: Sì, avete… ecco ciò che accade se dite, “Non lo so.” Ce l’avete?

ALICE: Non è ancora pronto.

ADAMUS: No. Ok.

ALICE: Sì, dolce!

ADAMUS: Sei fortunata (lei ridacchia). E considera – sei un medico, giusto?

ALICE: In pensione, ma sì.

ADAMUS: In pensione. Che tipo di medico?

ALICE: Ostetrica, ginecologa.

ADAMUS: Ostetric-… ok. Ti consideri intelligente?

ALICE: Per la mia definizione, sì.

ADAMUS: Che è?

ALICE: Che ho imparato passo-dopo-passo.

ADAMUS: Eccellente. In che percentuale ti inserisci, a livello di popolazione mondiale? Nel due percento?

ALICE: Il dieci. In generale nel primo dieci percento.

ADAMUS: Lo speriamo.

ALICE: Sì (alcuni ridacchiano).

ADAMUS: Non c’è niente di peggio di un medico stupido (Linda ride).

ALICE: Sì, sì. Sono davvero…

ADAMUS: Attraggono i pazienti stupidi. Sì. Sì.

ALICE: No, nella mia definizione di intelligenza sono molto rigida.

ADAMUS: Certo, certo. Ok.

ALICE: Non sto includendo…

ADAMUS: Da dove pensi che venga l’intelligenza? Il nucleo.

ALICE: Dall’imparare. Ecco…

ADAMUS: Dall’imparare. Ma dov’’era prima di imparare? Andy dice che è lo Spirito che gli rompe un braccio ogni due giorni (poche risate), solo per tenerlo in riga. Io penso che sia tua moglie, non lo Spirito (Adamus ridacchia).

ALICE: Sì, ma…

ADAMUS: Da dove viene?

ALICE: … gli animali imparano. Noi impariamo.

ADAMUS: Sì, sì. Da dove viene? Da dove prendono gli animali la loro intelligenza?

ALICE: Dio ha scoreggiato (risate). Voglio dire, sono molto seria. È una risposta buona come un’altra! Giusto?

ADAMUS: (ridacchia) Sì, ok, il dono di Dio o il gas di Dio (altre risate), non importa che aspetto ha, ma da Dio. Ok. Wow. Poi affiora la domanda che quasi quasi non voglio fare: ciò rende Dio intelligente o stupido?

ALICE: Scoreggione.

ADAMUS: Se tutto ciò…

ALICE: Lo rende uno scoreggione.

ADAMUS: Sì, scoreggione.

ALICE: Molto gassoso! (lei ride)

ADAMUS: Se tutta l’intelligenza umana venisse da Dio, noi lo consideriamo intelligente o…

ALICE: Non penso che venga da Dio.

ADAMUS: Dio non mente. Puoi dirlo.

ALICE: Giusto.

ADAMUS: No, puoi dire che Dio è stupido.

ALICE: Ma allora dovrei riconoscere che Dio esiste.

ADAMUS: Ah! Interessante. Interessante.

ALICE: Ci sono molti dei…

ADAMUS: Molti dei.

ALICE: … noi siamo tutti stupidi (lei ridacchia).

ADAMUS: Ci sono diecimila dei, come…

ALICE: Mi spiace, ragazzi! Essi mi manderanno in bagno! (lei ridacchia)

ADAMUS: Come centomila dei Hindu. Come fai ad iniziare a ricordare tutti i loro nomi? Devi portarti dietro dei bigliettini.

ALICE: Dio David.

ADAMUS: Ok, quindi non vuoi riconoscere che esiste un Dio.

ALICE: No, non è questo. Solo che… (sospira) Ragionare è usare l’intelligenza in un focus molto limitato, perché io non credo che ci sia un’origine. Credo che in un qualche modo sia apparsa, Dio ha scoreggiato o che altro e noi abbiamo iniziato ad imparare. Sono apparsi i cani e hanno iniziato ad imparare.

ADAMUS: Ok.

ALICE: Sono apparsi i cavalli e hanno iniziato ad imparare.

ADAMUS: Quale pensi sia l’animale più intelligente sul pianeta?

ALICE: Sul pianeta. Le balene? I delfini? Probabilmente qualcosa del genere. I maiali?

ADAMUS: I maiali.

ALICE: Sì.

ADAMUS: Sì, i maiali sono piuttosto intelligenti.

ALICE: Sì.

ADAMUS: Sì. Sì. Non è interessante? I delfini, le balene e poi i maiali.

ALICE: Mm hm.

ADAMUS: Più o meno… sì. Sì. Ti chiedi cosa i maiali…

LINDA: I maiali mangiano i loro piccoli. Davvero?!

ADAMUS: Hanno fame e sono intelligenti. Non devono andare molto lontano.

ALICE: A volte sono piuttosto intelligenti. Avrebbero dovuto mangiare i miei! (ridacchia) No, scherzavo.

ADAMUS: Ecco, bene.

ALICE: Ragazzi, mi spiace. Non mi ascoltano.

ADAMUS: Ok, grazie per le meravigliose risposte. Sì. Ancora un paio.

LINDA: Ok.

ADAMUS: Cos’è intelligenza?

LINDA: (sussurra) Mi spiace molto. Mi spiace molto.

ADAMUS: Oh, dice che le spiace.

LINDA: (continua a sussurrare) Mi spiace molto.

ADAMUS: Oh. Oh! Oh!

LINDA: (sbatte la testa sul monitor TV) Ahia! (il pubblico dice “Oh!”) Non mi sono fatta male, ha solo fatto molto rumore.

ADAMUS: Dio l’ha colpita

LINDA: “Oh, mi sono fatta male! Oh, ahi ahi ahi!” Non mi sono fatta male.

CHERYL: Oh!

ADAMUS: E continua a farlo.

LINDA: L’ho detto che è troppo grosso!

ADAMUS: Non è molto intelligente. Allora, cos’è l’intelligenza?

CHERYL: Penso che sia una combinazione. Direi che è l’intuizione.

ADAMUS: L’intuizione, ok.

CHERYL: Oltre all’imparare e oltre al ragionare.

ADAMUS: Ok.

CHERYL: Credo sia più una combinazione di cose.

ADAMUS: L’intuizione mescolata con l’imparare, l’accumulare informazioni.

CHERYL: Sì.

ADAMUS: Ok. Il rapporto tra l’intuizione e l’imparare?

CHERYL: Per me?

ADAMUS: Sì.

CHERYL: Direi che probabilmente siamo al 50 percento.

ADAMUS: Cinquanta percento di cosa? (lei ridacchia) Voglio vedere solo se è sveglia.

CHERYL: Cinquanta…

ADAMUS: Cinquanta. Cos’è il 50 percento?

CHERYL: Cinquanta percento di…

ADAMUS: L’intuizione o… dormono tutti.

CHERYL: L’intuizione è il 50 percento.

ADAMUS: L’intuizione è il 50 percento. Bene.

CHERYL: Sì.

ADAMUS: E cos’è l’altro 50 percento?

CHERYL: Direi che è la combinazione di ragionare e imparare.

ADAMUS: Bene. Allora, che percentuale è il ragionare.

CHERYL: La mia prima risposta sarebbe 25 e 25.

ADAMUS: Ok, bene. Ti consideri una persona intelligente?

CHERYL: Sì.

ADAMUS: In che percentuale al top? (lei fa una pausa) Avanti! Voglio dire, facciamo davvero… (lei ridacchia) Sai, tra me e te.

CHERYL: Va bene, la risposta vera.

ADAMUS: La risposta vera.

CHERYL: Verso il 90 percento. Al 90 percento in alto.

ADAMUS: Oh, no. Voglio che tu sia meglio di così. So che sei meglio di così.

CHERYL: Beh, intendevo al 10 percento in alto, scusami.

ADAMUS: Forse ti darei, cosa – come ti sentiresti se dicessi al top nel 2 percento?

CHERYL: Io, hm… sarebbe un bel complimento.

ADAMUS: Oh, ha un problema con questo. Era come, “Oh, uh, davvero? Ok.” Sì e ciò rende te intelligente e gli altri quasi stupidi (ridono). Ma no, direi al due percento in alto.

CHERYL: Oh, grazie.

ADAMUS: Beh, non sempre è un complimento (risate), come stai per scoprire!

LINDA: Oh!

CHERYL: Ok!

ADAMUS: Beh, no…

LINDA: Bum!

ADAMUS: … lo è. Lo è, e non lo è. Agisce a tua vantaggio e contro di te.

CHERYL: E contro di te, naturalmente.

ADAMUS: Sì. Da dove è venuta l’intelligenza?

CHERYL: (fa una pausa) Ok (lei ridacchia).

ADAMUS: Ricordati che il bagno è proprio lì.

CHERYL: Lo so. Ho iniziato e poi…

ADAMUS: Sì. L’ho sentito (lei ridacchia di nuovo). Da dov’è venuta, l’intelligenza?

CHERYL: (fa di nuovo una pausa) Credo che l’intuizione ne faccia parte ed è un dono che ci siamo fatti in quanto esseri divini.

ADAMUS: Allora da dove viene l’intuizione? (lei fa una pausa) Mi piace sempre poter sentire Ia tensione nella stanza, online e dappertutto. Da dov’è venuta l’intuizione?

CHERYL: (fa una pausa) È un dono che ci siamo fatti.

ADAMUS: Dove avete preso quel dono? Da Macy? L’hai ordinato online? (Adamus ridacchia)

CHERYL: È venuta dal processo di apprendimento.

ADAMUS: Dal processo di apprendimento.

CHERYL: Mm hm.

ADAMUS: Ok. Ah, accipicchia! Linda, so che sei molto presa, ma vorrei che ne trascrivessi qualcuna, ma non lo faremo. Ricordati, il processo di apprendimento. Ok., grazie. Belle risposte.

CHERYL: Prego.

LINDA: Faccio tutto ciò che dici, quasi sempre (alcuni ridacchiano).

ADAMUS: Ti stai rivolgendo a me, Adamus o parli con tuo marito, perché c’è un enorme differenza (il pubblico dice “Oh” e pochi ridono).

LINDA: C’è una linea.

ADAMUS: Bene (altre risate).

LINDA: C’è una linea.

ADAMUS: Una grossa linea. Il prossimo.

LINDA: Ok.

ADAMUS: Il prossimo.

HENRIETTE: Oh.

ADAMUS: Oh. Oh.

LINDA: Oh.

ADAMUS: Dovevi aspettartela. Sì. Per te cos’è l’intelligenza?

HENRIETTE: (fa una pausa) Non posso aggiungere molto altro a ciò che hanno già detto.

ADAMUS: Perché? Qualcuno ti sta bloccando? (alcuni ridono) Dio, la stai fermando tu? Nessuno ti sta fermando. Puoi aggiungere.

HENRIETTE: È il sapere.

ADAMUS: Sapere. Ok. Ti consideri intelligente?

HENRIETTE: Sì.

ADAMUS: Davvero? Che percentuale in alto?

HENRIETTE: Non ci ho mai pensato prima, ma forse nei top dieci.

ADAMUS: Top dieci. Io direi top due.

HENRIETTE: Grazie.

ADAMUS: Sì, sì. Beh, non sempre è un complimento (risate). Non è molto intelligente dare sempre la stessa risposta e aspettarsi che io dica qualcosa di diverso. Con voi io ho un problema.

HENRIETTE: Uh-oh.

ADAMUS: Sì, “Uh-oh” è giusto (ridono). Ecco, tu continui a lottare con te stessa sull’ intelligenza e lavori con persone intelligenti.

HENRIETTE: Sì.

ADAMUS: Sì. A volte – non in modo intenzionale – quando sei con loro senti di non essere ma intelligente quanto loro perché non puoi sederti e programmare i codici e tutto il resto di quella roba. Stai vivendo un dilemma che riguarda la tua stessa intelligenza. Tu compensi in modi diversi e ti sei detta, “Beh, non sono molto intelligente,” come alcuni di quelli che del tuo ambiente di lavoro. “Io non ho alcune delle capacità che hanno loro.” Tu compensi in modi diversi.

HENRIETTE: Corretto.

ADAMUS: Tu compensi ci che io chiamo intelligenza e usi altri metodi per arrivare dove cerchi di arrivare, di vivere la tua vita.

HENRIETTE: Sì.

ADAMUS: In un certo senso provi quasi risentimento contro qualcuno degli intelletti con cui lavori. Perché ti sei ficata in quella situazione?

HENRIETTE: Imparare.

ADAMUS: Imparare. Imparare cosa? Da chi? Non accadrà. Quelli sono fanatici della tecnologia.

HENRIETTE: Vero.

ADAMUS: Non lo dico in senso negativo, ma imparare cosa?

HENRIETTE: Imparare ad integrare.

ADAMUS: Integrare cosa?

HENRIETTE: Integrare tutto.  Adamus e l’insegnamento e…

ADAMUS: Makyo.

HENRIETTE: Oh cielo!

ADAMUS: Ok, stiamo seguendo il sentiero del makyo, giusto?

HENRIETTE: Ok.

ADAMUS: Ok, ammettiamolo. C’è questo conflitto ed oggi tu scoprirai qualcosa che ti darà un enorme senso di sollievo.

HENRIETTE: Bene. Grazie.

ADAMUS: Quella lotta interna non ci sarà più. Tu sei come molti altri e dici, “Beh, sai, io non so se sono intelligente.” Tu esiti persino a dire che sei al top 90 percento di intelligenza. È come se soffocassi. Eh, probabilmente tutti voi qui siete al top – oh, devo dare una controllata (pochi ridacchiano mentre guarda nella telecamera) – ti sei al top, quasi tutti voi lo siete al 96 percento. Sì. Va piuttosto bene ma poi vi chiedete, “Beh, accidenti, non dice molto del resto del pianeta, vero?” (risate) “Sono lassù?” No, lo sei.

La prossima domanda. Da dove viene l’intelligenza? (lei fa una pausa e pochi ridacchiano) Inventati qualcosa.

HENRIETTE: Energia è la parola che mi viene in mente.

ADAMUS: L’intelligenza viene dall’energia. Ok. Tu pensi che le particelle energetiche abbiano un’intelligenza integrata che mantiene le cose in una specie di modello.

HENRIETTE: Sì.

ADAMUS: Ok, bene.

HENRIETTE: Tutte le cose hanno intelligenza.

ADAMUS: Tutte le cose hanno intelligenza.

HENRIETTE: Corretto.

ADAMUS: Ok. Gli animali?

HENRIETTE: Corretto.

ADAMUS: Ok. L’aria intorno a te è intelligente?

HENRIETTE: Sì.

ADAMUS: Wow. Ok. È molto intelligente la realtà in cui vivi.

HENRIETTE: L’universo intelligente.

ADAMUS: Mm hm. L’universo è intelligente. Come ti sentiresti a stare in una dimensione o una realtà dove l’intelligenza non c’è? Come sarebbe?

HENRIETTE: Mi fa già male lo stomaco.

ADAMUS: Oh! Oh! Che nausea. Perché, perché, perché? Riuscite ad immaginare di prendere un piccolo – diciamo che sviluppiamo un meccanismo con intelligenza artificiale che vi spara in un mondo di sogno che sembrava molto reale – penso sia un film – ma voi l’avete preso e siete finiti in una vacanza da sogno in un luogo in cui non c’era intelligenza. Come sarebbe?

HENRIETTE: Un brutto sogno.

ADAMUS: Sarebbe come Fort Lauderdale (risate).

LINDA: Oh!

ADAMUS: (ridacchia) Mi sono fatto ridere da solo. Nessun altro sta ridendo, ma io mi sono fatto ridere da solo. Ok. Come sarebbe stare in un luogo senza alcuna intelligenza?

HENRIETTE: Sarebbe irreale.

ADAMUS: Irreale. Irreale. Lo senti? È irreale non avere intelligenza. Ok.

HENRIETTE: Mm hm.

ADAMUS: Bene. Il prossimo. State dando tutti risposte molto intelligenti.

LINDA: È una situazione importante.

ADAMUS: Non sempre è bene. Ancora uno.

LINDA: È una situazione importante.

ADAMUS: È una grande situazione. Sapete che lo è. Sì.

MATTHEW: Sono di nuovo io, ciao (ridacchia).

ADAMUS: Evviva! Evviva! Sì.

MATTHEW: Grazie.

ADAMUS: Sì, bello sentirti.

MATTHEW: (ridacchia) Il ragazzo con l’accento.

ADAMUS: Prima di rispondere, tu che lavoro fai? (Matthew sospira) Ohh! Oh!

MATTHEW: Tu parli di diffondere una realtà nel mondo con la I.A. Ambientale, l’intelligenza artificiale che lavora con alcune delle aziende più grandi del mondo per riplasmare la società in una società più conscia che fa leva sulla tecnologia. Ecco perché …

ADAMUS: Lo fate con il software?

MATTHEW: No, con tutta una serie di aspetti diversi.

ADAMUS: Tutta una serie di aspetti diversi.

MATTHEW: Lavoro con alcune delle aziende più grandi del mondo.

ADAMUS: Wow! Wow! Sembri che tu sia molto intelligente. Voglio dire, parli come se fossi intelligente. Forse fai finta, ma qui tutti dicono, “Oh, mio dio! È molto intelligente!”

MATTHEW: Sì. Sono classificato come una persona intelligente, presumo.

ADAMUS: Sei classificato da chi? La CIA?

MATTHEW: Sì.

ADAMUS: “È una persona intelligente. Attenti a lui.”

MATTHEW: Mm hm.

ADAMUS: Che Q.I. hai?

MATTHEW: Non ne ho idea.

ADAMUS: Avanti! Lo sai.

MATTHEW: Io attingo alla Sorgente che è infinita. Ecco.

ADAMUS: Sì, sì, che Q.I. hai?

MATTHEW: Non lo so.

ADAMUS: Sì, lo sai.

MATTHEW: No, non lo so.

ADAMUS: Ne hai un’idea.

MATTHEW: Ho un’idea ma ora non te lo dico (ridacchiano).

ADAMUS: Non lo dirò se non sei disposto a dirlo prima tu.

MATTHEW: Non te lo dirò.

ADAMUS: Bene. Dunque, tu sei una persona molto intelligente. Hai grandi sogni, obiettivi e ha un’enorme comprensione, il che va bene. In che percentuali ti vedi?

MATTHEW: Al top, l’1 percento.

ADAMUS: Sì, bene, bene. Sono lieto che tu…

MATTHEW: Come tutti qui.

ADAMUS: Lo dici e basta. Al top, l’uno percento e non è in imbarazzo.

MATTHEW: Zero, uno percento (corregge Adamus).

ADAMUS: Zero, uno percento! E non è in imbarazzo. Bene. La prossima domanda è da dov’è venuta l’intelligenza?

MATTHEW: Sorgente.

ADAMUS: Che Sorgente?

MATTHEW: La Sorgente.

ADAMUS: La Sorgente. Dov’è la Sorgente?

MATTHEW: La Sorgente è …

ADAMUS: Hai detto salsa o Sorgente? (molte risate) Con quel delizioso accento, non lo sapremo mai!

MATTHEW: Mi piace il tuo senso dell’umorismo. La Sorgente.

ADAMUS: La Sorgente.

MATTHEW: Come l’Infinito.

ADAMUS: L’infinito. Dov’è?

MATTHEW: Da dove vieni tu, da dove vengo io e da dove vengono tutti da qui.

ADAMUS: Tu sei venuto dalla Sorgente?

MATTHEW: Certo che sì.

ADAMUS: La Sorgente ti ha partorito? La scoreggia cosmica?

MATTHEW: Beh, potresti dire così, ma in fondo la Sorgente ha creato tutti i nostri sé superiori in questo universo, in questa realtà o in altre realtà.

ADAMUS: Ok.

MATTHEW: Noi siamo divini.

ADAMUS: Sì. Sei pronto a liberartene?

MATTHEW: No, perché è vero.

ADAMUS: (breve pausa) Mi piace. Mi piace il suo atteggiamento. Oggi, però, scoprirai qualcosa oggi che ti coinvolgerà nel ciclo dei rifiuti ogni 14 giorni (risate).

LINDA: Ohhh!

ADAMUS: Alla guida c’è Kuthumi! Beep!

MATTHEW: Touché. Touché.

ADAMUS: Vale per tutti, siate disposti a mollare qualcosa.

MATTHEW: Sì, certo.

ADAMUS: Davvero, ve lo spiego tra un attimo.

MATTHEW: Sì, certo.

ADAMUS: Ma, sì, tu sei molto intelligente. Stai anche facendo un grande lavoro, ma le energie non entrano come vorresti tu.

MATTHEW: Giusto.

ADAMUS: Sai perché?

MATTHEW: Vorrei saperlo.

ADAMUS: Stai pensando troppo. Oh! Perché sei troppo intelligente (Linda sospira).

MATTHEW: Non sono d’accordo. In effetti io uso…

ADAMUS: Puoi non essere d’accordo con tutto.

MATTHEW: Io uso l’intelligenza emotiva per guidare tutto ciò.

ADAMUS: L’intelligenza emotiva.

MATTHEW: Che attinge all’intuizione che attinge dal mio Sé superiore che attinge dalla Sorgente.

ADAMUS: Il camion dei rifiuti. Ora sento che sta arrivando, “Beep, beep, beep, beep, beep!”

LINDA: Ohhh!

ADAMUS: Ci dà man forte.

MATTHEW: Scusa.

ADAMUS: No, sii disposto a…

MATTHEW: Ne sono felice. Lo farò, davvero.

ADAMUS: Tu sei intelligente. Tu sei molto intelligente e va bene così. Al momento è l’attributo più rispettato e onorato di tutte le caratteristiche umane. Una volta era la forza bruta, ora invece è l’intelligenza. Tu sei intelligente, ma c’è qualcosa di cui renderti conto. Ecco perché oggi sei qui.

MATTHEW: Beh, sì e penso anche che tutti i presenti siano intelligenti quanto me.  Tutti abbiamo la stessa Sorgente.

ADAMUS: Ok.

MATTHEW: Si tratta solo di fidarsi della divinità.

ADAMUS: Beep, beep, beep, beep, beep, beep! (risate)

MATTHEW: Scusa.

ADAMUS: Il camion ci dà man forte.

MATTHEW: Ora devo smettere?

ADAMUS: Sai, il suono che fa. No, va bene.

MATTHEW: Potremmo continuare per tutto il giorno, sono serio (ride).

ADAMUS: Ma in effetti… potremmo (ridacchiano). Potremmo farlo. È molto saggio chi permette i cambiamenti nella sua percezione della realtà ed è lì che stiamo andando. E tu sei essenziale nel contribuire a cambiarla, qui e nel lavoro che fai.

MATTHEW: Sì, io sono qui perché c’è ancora moltissimo da imparare.

ADAMUS: O no.

MATTHEW: Ecco perché sono qui, per ascoltare.

ADAMUS: Sì o no.

MATTHEW: Forse.

ADAMUS: Sì, sì. Forse ci divertiamo e basta. Io affermo che in effetti voi venite qui solo per fare i vostri sonnellini, per dormire. Rendetevi conto che la metà di quelli che ora ci stanno guardando sono molto ‘fuori’ (alcuni ridono), dormono e anche profondamente perché è l’unico momento in cui possono farsi un bel sonnellino (altre risate). Tra una settimana lo riguarderanno e diranno, “Oh, pensavo di esserci, ma è meglio se lo riascolto.” No, in effetti una buona ragione per venire qui è semplicemente distrarsi e permettere che accada un processo naturale.

MATTHEW: Sì.

ADAMUS: Un processo che non accade pensandoci.

MATTHEW: Sì, concordo.

ADAMUS: Sì. Bene. Grazie

MATTHEW: Molte grazie a te.

ADAMUS: Che delizia e a proposito, io ti sto intorno più di quanto tu possa realizzare.

MATTHEW: Wow, ne sono deliziato. Grazie, ho bisogno del tuo aiuto.

ADAMUS: Io non ti aiuterò. Ti sto intorno e basta! (risate) A volte rido, a volte…

LINDA: Grazie per non avergli tirato dietro il microfono.

ADAMUS: Ancora uno.

LINDA: Ancora uno.

ADAMUS: Ancora uno.

LINDA: Hai in mente qualcosa? Qualcuno in particolare?

ADAMUS: Lascio fare all’intelligenza universale.

LINDA: Oh, cielo. Qualcuno ha alzato la mano. Oh, merda.

ADAMUS: Sì. Intelligenza, Cos’è? Cos’è?

HORACE: L’intelligenza viene dal senso del Focus.

ADAMUS: Il senso del Focus. Ok. Come funziona? Quando le cose sono concentrate, quasi spremute e poi formano l’intelligenza? (qualcuno ridacchia)

HORACE: L’anno scorso ho visto un film.

ADAMUS: Ahm!

HORACE: Stavo guardando…

ADAMUS: Ahm! Scusami un attimo. C’è un’interruzione scortese (il telefono di Tad sta suonando).

LINDA: (annaspa) Ohhh! (molte risate mentre lei cerca di uscire)

ADAMUS: Non devo più fare niente (altre risate). Io sto qui e mi faccio gli affari miei (Adamus ridacchia). Spero che ti abbiano filmato. È un classico. Gli svarioni di Shaumbra. Allora, cos’è intelligenza?

HORACE: Stavo guardando un film e mi sono sentito molto concentrato sul film e all’improvviso la mia Presenza Io Sono è rientrata nella sensazione di un gruppo numeroso.

ADAMUS: Sì.

HORACE: Riuscivo a percepire che tutto ciò si muoveva davanti a me. Io non mi muovo e mi rendo conto che una specie di…  la mente non è solo qui. La nostra mente è all’esterno di noi, come un dannato campo e ciò è l’intelligenza stessa.

ADAMUS: Ok.

HORACE: L’intelligenza…

ADAMUS: Allora l’intelligenza è tipo una cosa di gruppo?

HORACE: No.

ADAMUS: Un tipo di gregge o uno stormo?

HORACE: No. È qualcosa che ‘collezioni’ durante le vite e continui a portarla nel tuo corpo energetico.

ADAMUS: Ok.

HORACE: E poi si trasferisci.

ADAMUS: Ok. Sta dicendo che così si accumula l’intelligenza. A che punto ne hai abbastanza? A che punto dici, “Ho tutto ciò che c’era da imparare sul pianeta.”

HORACE: Io penso…

ADAMUS: Hai memorizzato la Bibbia?

HORACE: Penso di essere a quel punto. Noi siamo a quel punto. Ne abbiamo avuto abbastanza dell’intelligenza. Noi vogliamo andare oltre.

ADAMUS: Giusto, giusto. Ok. Ok. Tu quanto sei intelligente?

HORACE: Penso che sto passando dall’intelligenza alla saggezza. Sto uscendo dal senso dell’intelligenza.

ADAMUS: Sì, sì. Ok. Sì. Dove ti posizioneresti?

HORACE: Come gli altri. All’’uno percento.

ADAMUS: Al top, l’uno percento. Bene. Bene. Da dove è venuta l’intelligenza?

HORACE: È un senso che viene dal fare esperienza all’interno del senso del Focus.

ADAMUS: Ok. Bene. Un senso.

HORACE: Noi abbiamo accumulato esperienza e poi torniamo nell’ologramma che abbiamo e ci costruiamo sopra.

ADAMUS: Ok, bene.

HORACE: Non a livello cognitivo, ma energetico.

ADAMUS: Energetico, ok. Bene. Gran belle risposte. Belle risposte. Linda, il microfono.

Facciamo un bel respiro profondo. L’intelligenza. Risposte molto interessanti su questo tema.

A proposito, rendetevi conto di ciò che tutti noi stiamo facendo qui oltre a farci intrattenere e distrarre. Voi state proprio scrivendo la guida per quelli che verranno dopo di voi. Essi arriveranno a questo punto e si occuperanno del problema dell’intelligenza. Cos’è? Cos’è?

L’Intelligenza

Io sostengo che l’intelligenza è, beh, torniamo alle radici della parola, il nucleo della parola. La radice della parola intelligenza significa ‘ricordare’.  Ricordare. La capacità di ricordare che poi si è evoluta nel ‘capire’ (risate quando Tad si risiede). Bentornata (Adamus ridacchia). È molto sottile. Molto sottile. Qualcosa da filmare in questi giorni (altre risate).

All’inizio la parola intelligenza derivava da una parola molto antica che in fondo significava ricordare e poi si evolvette in capire. In altre parole, voi ricordate e poi ci attaccate un certo significato. Ecco cos’è l’intelligenza e con il passar del tempo su questo pianeta l’intelligenza è cresciuta ed è diventata l’attributo più importante, di fatto più ricercato dopo l’essere ricchi perché si pensa che chi è intelligente di conseguenza può essere ricco o tutto ciò che vuole. È un attributo enorme.

Quando chiedete a qualcuno di liberarsi dalla sua intelligenza, va in panico. Quando chiedete a qualcuno di liberarsi dalla mente, cioè da tutta la sapienza accumulata e dalle informazioni che ha, quando chiedete a qualcuno di liberarsi da ciò che è il nucleo della sua identità, proprio ciò che lo mantiene connesso, una specie di corda dorata che lo connette a questa realtà, quando chiedete a qualcuno di liberarsi dall’intelligenza, in casa scoppia il panico. Ecco dove stiamo andando oggi.

Io affermo che l’intelligenza non è reale. L’intelligenza non è reale. Si tratta di un attributo fittizio, inventato ma gli umani ce l’hanno intessuto dentro al punto tale che credono che sia davvero reale. Poi tentano di costruire con loro intelligenza. Le risposte che avete dato sono tutte molto interessanti e accurate. Molto dell’intelligenza è la memoria. La memoria, riuscire a ricordare, riuscire a ripetere e a snocciolare fatti, cifre e informazioni.

La grande intelligenza è il risultato dello studio, vita dopo vita. Non è la saggezza, non è l’esperienza, ma lo studio di fatti e cifre e informazioni; circa l’80 percento di tutto ciò è del tutto inaccurato e assolutamente non vero. Per usare l’esempio classico c’è stato un periodo in cui avete creduto, studiato o vissuto su una Terra piatta: a quel tempo era la vostra intelligenza. Ora vi siete evoluti.

Dunque, l’80 percento circa di tutte le informazioni che avete acquisito in passato non è accurato, non è vero. Anche ciò che avete appreso qui, durante il vostro viaggio spirituale con le nostre riunioni del Crimson Circle, non è proprio dove state andando. Forse era vero un tempo, quando la Terra era piatta, ma per dove andrete, non è vero. Se abbastanza persone credono che sia piatta allora è piatta, perché è così che va in scena finché qualcuno dice, “Beh, oggi facciamola tonda, perché piatta era davvero noiosa. Rendiamo la Terra tonda e preoccupiamoci tutti del fatto che in Australia cadono di sotto.” (Adamus ridacchia) Scusate. Era una battuta. L’avete sentita molto spesso.

Su questo pianeta l’intelligenza è talmente stimata che ora stanno creando l’intelligenza artificiale. Per iniziare, io affermo che l’intelligenza è artificiale, quindi avrete l’intelligenza ‘artificiale artificiale’. È un derivato dell’intelligenza umana, che ebbe inizio molto tempo fa – torniamo dritti a Lemuria – quando iniziaste a raggiungere questo pianeta come esseri angelici, esseri con un corpo quasi tutto di luce che venivano qui per fare esperienza della natura, della Terra e vivere nel Focus. Avevi proprio ragione, Horace, vivere nel Focus.

Essi vennero qui per fare esperienza – non per imparare, ma per fare esperienza e stare nel Focus – arrivarono e… sapete, erano come fumo, non erano davvero solidi e poi cercarono di fare l’autostop, di integrarsi nelle balene e nei delfini e forse anche nei maiali, ma ne dubito e comunque nelle balene e nei delfini. Cercarono di integrarsi e di mantenere il loro equilibrio in questa realtà.

Se la guardate dall’esterno, questa realtà è supercompressa. Si tratta di una compressione che non potreste neppure immaginare. Miliardi e miliardi di psi, cioè pressione (in libbre) per pollice quadrato. Trilioni e fantastilioni di psi condensati in modo stretto e cercare di entrarci come una farfalla – sapete, svolazzare negli altri reami e poi voi (Adamus strattona una farfalla in carta che scende dal soffitto) venite sulla Terra (alla fine la tira giù; qualcuno ridacchia). C’è voluto qualche strattone per portarvi qui (pochi ridacchiano). Voi venite sulla Terra e v’infilate come una bomba dritti in questa compressione, in questa gravità, in questa densità e ora siete nel Focus. Siete nel senso del Focus e per un po’ fa davvero molto male e poi risaltate fuori (butta via la farfalla). Voi morite, se eravate in un corpo fisico. Non riuscite a restare nella rigidità del Focus perché sarebbe come stare in una vasca di acqua molto, davvero bollente; voi ci entrate ed è talmente calda che saltate fuori subito, altrimenti vi fareste un gran male. È la stessa cosa. Voi galleggiate verso il basso con le vostre ali da angelo e fluttuate giù verso la Terra e restarci è stata davvero dura.

Allora, cosa fate? Iniziate a pensare alle cose che possono aiutarvi a restare nell’esperienza prima di essere schiacciati? Cos’è? Oh, dovete assumere il cibo e non perché avete bisogno di energia, ma perché esso vi integra in questa realtà. Dovete mangiare il cibo per restare qui. Inoltre dovete essere sicuri di non trovarvi di fronte a un dinosauro, perché il dinosauro è molto più grande e voi siete solo un piccolo essere fatto di fumo e il dinosauro vi calpesterebbe. Ecco, voi iniziate a ricordare tutto ciò e iniziate a ricordare cose come lavarvi i denti tre volte al giorno. Non a Lemuria. Oggi dormono tutti!

Voi iniziate a ricordare cose come non buttarvi dal davanzale. Proprio ora voi pensate, “Beh, sì, certo,” ma non quando siete un piccolo essere fatto di fumo. Non quando siete una farfalla che cerca di diventare un umano in modo da poter tornare a essere di nuovo una farfalla. Ecco, voi iniziate a ricordarlo ed è stato davvero il senso del Focus – la compressione, la gravità – che vi ha portato ad iniziare a pensare, che ha creato il ricordo, che ha creato tutto ciò che noi chiamiamo logica e che si basa tutta sui qualia, che si basa tutta sull’associazione. “Non mettere la mano nel fuoco. Fa un gran male.”

Ecco, voi avete iniziato ad accumulare queste cose. Alla fine si sono trasformate in ciò che ora definite l’intelligenza dell’umano. Ragionare, razionalizzare le cose, ma il vero nucleo è solo ricordare le informazioni. Ecco cos’è. Ecco cos’è e niente di tutto ciò è importante (poche risate nervose).

Per prima cosa, non potreste essere del tutto intelligenti. Voi non ci riuscireste, perché c’è troppo da ricordare. La mente non ha questa capacità, ma le persone ci provano: tentano di essere le più intelligenti.

Ora prendiamo l’intelligenza umana e ho detto che sulla scala dell’intelligenza umana voi tutti siete al top del 4 percento. Fermiamoci qui un attimo, perché voi vi approcciate ancora alla vostra vita, a questo pianeta e alla vostra energia con l’intelligenza.

La coscienza Io Sono non ha alcuna intelligenza. Di nessun tipo.

Se non sentite o percepite Ia presenza dell’Io Sono, se correte in giro dicendo, “Beh, dov’è? Dov’è?” È perché state cercando di connettervi con la vostra intelligenza e quella presenza non ne ha alcuna. Perché mai l’Io Sono, la pura coscienza, la pura consapevolezza avrebbe l’intelligenza? Non ne ha nessuna.

È scioccante. Per l’umano è travolgente, perché l’umano vuole credere a un’intelligenza superiore. L’umano si sente nudo, scoperto, insicuro quando qualcuno dice, “Non c’è nessuna intelligenza superiore. Tu sei alto quanto ti serve.” Fa paura, ma è vero.

L’Io Sono non possiede alcun tipo di intelligenza. Non immagazzina informazioni né dati. Molti di voi pensano che gli esseri angelici, i Maestri Ascesi e l’Io Sono conoscano tutto. Non è così. Chiedete all’Io Sono di risolvere un problema matematico relativamente semplice e sarà come, “Non lo so. Non m’interessa. Perché dovrebbe interessarmi?” Sapete, qual è la radice quadrata di 10, 50 o 1.000? L’Io Sono dice, “Cosa non va in te? Continui a farmi domande stupide come se dovessi risponderti. Non lo so,” (qualcuno dice, “Smettila!”). Smettila! Sì (Adamus ridacchia). Smettila!

Eppure l’umano sente che dev’esserci un potere superiore. Deve esserci intelligenza in Dio. Parlano anche del fatto che l’universo porta loro alcune cose. Questo è proprio da stupidi: l’universo non vi porta proprio niente. Niente! L’universo non vi rompe un braccio. L’universo non vi porta proprio niente. L’universo non lo sa e non gl’importa. Tutto ciò sconcerta molto l’umano che vuole davvero credere a un’intelligenza superiore.

Fermiamoci un attimo e sentitelo dentro di voi. Nell’Io Sono non c’è intelligenza. Quella è la libertà. Quando l’umano inizia a capirlo – l’intelligenza va bene fino a un certo punto l’intelligenza va bene. Va bene avere una buona memoria, capire i fatti e le cifre, “Non togliere le mani dal volante” se non avete un’auto che si guida da sola, ma anche in quel caso non fatelo. “Non infilare la mano nel fuoco. Non bere la benzina,” almeno per ora.

Nel viaggio umano ci sono alcune cose che vi porterete dietro nella Realizzazione incarnata. Ci sono cose che sono importanti da tenere in memoria. In ogni caso, la vostra memoria di base verrà trasferita. È come dire che tutto il vostro database, come se foste un computer, tutto il vostro database verrà estratto dal vostro computer e posto altrove. Naturalmente voi chiedete, “Beh, dove? In un computer più grande?” No. È come nella Terra-che-non-c’è; sarà negli eteri e non in luogo. Sarà in ciò che io ho chiamato il Momento Ora Futuro, l’Ora Futura, come preferite voi. Sarà lì, ma non sarà lì. Non sarà più ospitato qui (nel cervello), perché non ce n’è più bisogno.

So che se uso l’analogia del computer voi dite “Beh, sarà nella ‘nuvola’.” No, no.  No, perché la nuvola è da qualche parte mentre la vostra memoria no, ma ci sarà. Poi la razionalità entra scalciando e dice, “Beh, devo sapere dov’è, quant’è lontano e quanto tempo serve per raggiungerla e quant’è grande …” Quella è la razionalità che parla. Quella è l’intelligenza che parla. Noi stiamo andando molto oltre l’intelligenza.

L’Io Sono non possiede alcun tipo di intelligenza. Non ne ha bisogno. Non ne ha bisogno. È semplicemente la consapevolezza, “Io Sono quello che Sono. Io Esisto.” Non “Io esisto e sono intelligente. Io esisto per diventare più intelligente. Io esisto per sapere di più.” Niente di tutto ciò. Niente di ciò è applicabile. Sentitene la bellezza. Sentitene dentro di voi la libertà. Nell’Io Sono non c’è alcuna intelligenza. È una gran cosa.

Sapete, se un giorno camminaste per strada e di colpo incrociaste il vostro Io Sono, sarebbe un grande sollievo sapere che l’Io Sono non ha bisogno dell’intelligenza. Poi iniziereste a sentirvi molto stupidi per aver cercato di essere così intelligenti e direste, “Oh! Sai, ero nello stato compresso del Focus e cercavo di ricordare tutto ciò per non continuare a bruciarmi le mani da una vita all’altra o cadere da un dirupo o cose del genere. Mi rendo conto che per tutto questo tempo non ho avuto davvero bisogno di tutta quell’intelligenza. Non è così importante.”

Iniziate a rendervi conto che, “Sapete, l’energia essenziale di tutte le cose che ho imparato – non piazzarti di fronte a un’automobile che procede a forte velocità – tutte le cose che ho imparato non ho più bisogno di conservarle nel mio cervello.” Ciò libera il cervello. Si tratta di impronte energetiche, piccole essenze energetiche che sono sempre disponibili per voi ma non devono essere più immagazzinate nel cervello. È davvero meraviglioso.

Per questo facciamo un bel respiro profondo.

La coscienza non ha alcuna intelligenza e quindi, miei cari amici, voi continuerete ad avere accesso alle informazioni su come vivere in questa realtà, ma non vi baserete più su di loro perché guidino la vostra vita, vi rendano felici e vi portino ciò che scegliete di creare. Ciò non ha nulla a che fare con l’intelligenza.

Il prossimo passo. Nell’energia non c’è intelligenza e ciò fa un po’ paura.  Nell’energia non c’è intelligenza e quando sento qualcuno che dice, “Beh, è così che l’universo me l’ha portato,” no. No. L’energia non è intelligente e non dovrebbe esserlo.  Riuscite a immaginare cosa accadrebbe se all’energia fosse data la responsabilità di avere l’intelligenza? Sarebbe terrificante perché farebbe ciò che fanno gli umani, cioè distruggerebbe tutto.

Nelle energie che proprio ora stanno entrando nella vostra vita non c’è nessun tipo di intelligenza. Non ne hanno bisogno, a loro non interessa, non ne hanno e non ne avranno mai. A volte quando voi vi basate sull’esterno e dite, “Beh, l’energia cosa vuole che io faccia?” e le energie dicono, “Cosa vuoi dire? Noi non siamo intelligenti. In effetti siamo proprio stupide. L’energia è idiota.” Ecco come dovrebbe essere. L’energia esiste solo per servirvi, non per dirvi cosa fare. Non ha una preferenza per voi e non vi fa girare a sinistra o a destra. È solo lì per servirvi.

E invece tutti avallano l’dea per cui esiste un’intelligenza superiore. Non esiste. Non c’è. Tutti condividono l’idea secondo cui l’energia ha una sua intelligenza.  tutti accettano il concetto per cui gli umani si posizionano molto, molto, molto, molto in basso, alla base della scala, come se, “Io sono lo stupido e l’energia ha l’intelligenza e Dio ha l’intelligenza e gli alieni e i pleiadiani hanno l’intelligenza.” Non è vero! I pleiadiani sono… (Adamus sospira) Non hanno neanche metà dell’intelligenza che hanno gli umani, però hanno una cosa. Gli umani sono davvero stupidi quando si tratta di lasciare che qualcun altro dica loro cosa fare. Gli umani sono molto più intelligenti eccetto che per un piccolo difetto, del tipo “Oh! Dio, salvami. Pleiadiani, salvatemi. Anima, salvami. Universo, energia.” Nessuno di questi. Non c’è intelligenza in loro.

Spesso si pensa all’intelligenza come a un ordine, a una struttura, ai modelli e gli umani ci sono caduti perché voi siete immersi in profondità nel senso del Focus. Voi ci siete immersi del tutto e alla mente ha iniziato a piacere l’ordine. Tutto sta al suo posto, in ordine. Due più due fa quattro. In realtà non è vero. È molto, molto di più.   È quattro negativo, è quattro in questo modo, è quattro in quel modo e a volte due più due non è proprio niente, neppure zero. Niente di niente.

Quando iniziate a rendervi conto che nell’Io Sono, nello Spirito, in Dio non c’è intelligenza – in effetti Dio è piuttosto stupido. Perché? Perché Dio è una creazione umana. La loro intelligenza ha creato una superintelligenza fuori di loro ma ciò che chiamate Sorgente non contiene alcuna intelligenza.

Immaginate per un attimo di inserirvi in tutto ciò ma partendo dal vostro Sé, dall’Io Sono che siete.

Immaginate per un attimo di inserirvi nelle energie che non hanno alcuna intelligenza e nessuna referenza. Alle energie non importa se nel pomeriggio un’auto v’investirà. A loro non importa, davvero; vi servono e basta. Non c’è alcuna intelligenza nelle energie.

Immaginate di liberarvi dal bisogno di avere l’intelligenza come la conoscete voi; in un certo senso si tratta di metterla da parte e dire che avete una riserva di comprensione di fatti e cifre, ma ora molto di ciò viene ‘reso saggio’ e molto altro viene gettato via. Ogni due settimane il camion dell’immondizia verrà a ritirarlo. Davvero.

Ora immaginate che invece dell’intelligenza, invece di essere intelligenti voi tornate semplicemente a ciò che è basilare, all’ “Io Sono quello che Io Sono, Io Esisto,” la capacità di essere consapevole.

Vedete, l’Io Sono non ha bisogno dell’intelligenza, perché nel momento in cui l’Io Sono vuole essere consapevole di una cosa qualsiasi, così è. Così è. Ecco, l’Io Sono non si porta dietro i fatti e le cifre, non gliene frega nulla del vostro nome in una vita precedente o di chi vi ha fatto del male o di cose del genere. Non gl’interessa, ma se lo sceglie l’Io Sono può essere in quella consapevolezza.  Lo stesso vale per voi.

Voi non avete bisogno dell’intelligenza. Proprio ora è solo una questione di consapevolezza e per favore, non iniziate ad etichettare ciò che io ho definito sapere interiore – per molto tempo l’ho chiamato così – con l’intelligenza. Il sapere interiore non possiede intelligenza e non ha preferenze. Vedete, la base della realtà che avete, tutta la vostra percezione della realtà si basa su vecchia spazzatura, su vecchi fatti che non sono neppure veri.

L’intelligenza, di cui andate orgogliosi; l’intelligenza, per cui lottereste con me con le unghie e con i denti se cercassi di portarvela via perché è stata la sorgente della vostra identità, l’intelligenza è solo un mucchio di fatti e di cifre che in effetti non sono vere.

L’intelligenza è composta da molti qualia, perciò la mente associa qualcosa con tutto il resto e nella mente dell’intelligenza niente è più nuovo. Niente è nuovo. A lei ciò non piace, perché lei ama i modelli e non vuole niente di nuovo.

Proprio ora noi la superiamo. Noi la supereremo. Ora in un certo senso noi ‘attribuiamo altro’ a ciò che chiamereste intelligenza. La chiameremo solo ricordo, ma senza tutti i fatti e le cifre e il ricordo è disponibile per voi in ogni momento e quindi non andrete in giro a ficcare la mano nel fuoco.

La nuova guida che influenza la vostra vita non è l’intelligenza e non è l’Io Sono, l’intelligenza di Dio o una cosa simile. Siete solo voi nel momento. La vostra consapevolezza. Voi scoprirete che non dovrete più neppure pensare alle cose e sarà davvero frustrante perché a voi piace pensare alle cose e ponderarle. Vi piace attribuire una logica alle cose e dove andremo in futuro è nel voi umano che avrà ancora i ricordi, ma non immagazzinati dentro di sé. Voi non vi porterete dietro i dettagli e il peso di tutto ciò, ma avviene qualcosa di meraviglioso e le cose ci sono e basta e voi le avete attribuite all’energia che non ha l’intelligenza o all’Io Sono che non ha l’intelligenza.

Di colpo iniziate a rendervi conto che state vivendo nello stato dell’essere della grazia divina. La mente si ribellerà. Urlerà. Proprio ora, come sta accadendo a moltissimi di voi, farà vorticare le cose intorno a voi e vi sentirete un po’ confusi e cercherete di analizzarlo a fondo. Tutti voi state cercando di analizzare a fondo.

Fermatevi per un attimo e permettetelo, tutto qui.

La Merabh Oltre l’Intelligenza

Abbassiamo le luci, un po’ di musica e facciamo la nostra merabh.

Fate un bel respiro profondo. Sì. Oh, so che proprio ora Ia mente sta saltellando qui e là, ma la cosa importante è che c’è una parte di voi che la capisce davvero ma non a livello logico, non in modo lineare.

(parte la musica)

C’è una parte di voi che dice, “Ah, ho sempre saputo tutto questo, ma non so come lo sapevo.”

Facciamo un bel respiro profondo e… stiamo procedendo molto in fretta. Stiamo tornado indietro molto in fretta, intendo dire dal futuro. Noi lo stiamo portando nel Momento Ora.

Certo, l’intelligenza è, beh, di fatto non è reale. È un po’ come il potere, come alcune altre cose. Non è davvero reale, ma ci sono abbastanza umani che fanno quel gioco e beh, poi in un certo senso diventa reale.

Proprio ora vi chiedo di sentire dentro l’Io Sono e non la Sorgente di tutte le cose, perché non c’è nessuna Sorgente.

La mente fa fatica ad afferrare questo concetto, ma voi non siete mai stati creati. Non siete mai stati ‘sparati fuori’ dal grembo dello Spirito come esseri con l’anima. Voi siete sempre esistiti e per la mente, per l’intelligenza non ha alcun senso ma di fatto è molto liberatorio, perché se non siete mai stati creati non potete mai essere discreati.

L’Io Sono non ha alcuna intelligenza. Sentitelo dentro per un attimo.

(pause)

Il vostro Io Sono è solo pura consapevolezza.

(pausa)

L’energia, che è la passione dell’Io Sono – mi piace dire che è solo coscienza super appassionata – non ha intelligenza. Ciò è del tutto liberatorio.

L’intelligenza è una delle cose che ha messo nei guai molti di voi. O ne avete avuta troppa – siete diventati troppo logici, avete perso il contatto con la vostra vera natura – o non ne avete mai avuta abbastanza e quindi sentivate di essere stupidi, sentivate che gli altri erano più intelligenti e in un certo senso sentivate di esservi persi qualcosa.

Nel nostro viaggio, ora noi transcendiamo tutto il problema dell’intelligenza. In altre parole noi mettiamo da parte i ricordi, ma non le cose che guidano la vostra vita o che vi dicono cosa fare. Quelle sono l’intelligenza, che è composta solo da ricordi che tornano per servirvi, non per dirvi cosa fare.

Sapete, quando avete un ricordo che dice, “Non fare questo,” un ricordo che dice, “Non fare quello.” A volte il ricordo ha la voce di un genitore, di un insegnante o di un prete, “Non fare questo, non fare quello.” Ora tutto ciò cambia. Invece che quei ricordi vi dicano cosa fare, i ricordi di tutto ciò – l’intelligenza com’era prima – tornano per servirvi.

Nei prossimi mesi voi smetterete di sentire quelle vecchie voci. Esse erano solo ricordi a cui restavate attaccati per rendere il vostro viaggio in forma umana su questo pianeta un po’ più semplice, un po’ più sicuro. Ora, però, andranno via. Voi non ne avete più bisogno.

In ciò che voi chiamate universo, non c’è alcuna intelligenza. Non ce n’è per niente. Non è un universo intelligente e non ha bisogno dell’intelligenza. Non ha bisogno di immagazzinare dati. Sapete, quando l’unico obiettivo è immagazzinare dati – sapete, le esperienze, i ricordi, quando l’unico obiettivo è quello – voi non andate mai oltre. Voi restate sempre nella trappola dell’intelligenza e cercate solo di ottenere più intelligenza, ma non ne uscite mai.

Quando riposizionate le cose, quando mettete da parte l’intelligenza perché vi sostenga e basta senza dirvi cosa fare, di colpo sentite un senso di libertà del tutto nuovo.  Non otterrete mai l’intelligenza. Voglio dire, qui non corriamo dietro alla superintelligenza o all’intelligenza divina o a cose del genere. L’intelligenza diventa subordinata, secondaria.

Ora sentite dentro di voi l’Io Sono. La consapevolezza. “Io Esisto.”

Chi ha bisogno di tutta quell’intelligenza come forza che vi guida? Voi vi rendete conto che è stata l’intelligenza a giudicare, è stata l’intelligenza a dirvi che siete intelligenti o stupidi o buoni o cattivi, che siete buio o luce. Era solo l’intelligenza che lo faceva.

Quelle voci cesseranno mentre voi tornate al vostro vero Sé naturale – un essere di consapevolezza, un essere che può creare, che può creare intere realità e poi andare a giocarci dentro solo per amore dell’esperienza.

Sentite davvero dentro di voi il fatto che siete liberi dall’intelligenza, dal bisogno di averla e che l’universo non ha alcuna intelligenza. È solo – l’universo, come voi lo definite – è solo energia. È come una grande vasca di energia. È tutto ciò che è. Non pensate all’universo come fatto di stelle e buchi neri e sistemi solari e soli. No. In effetti l’universo è una vasca di energia a cui non avrete mai più bisogno di attingere. Non avete più bisogno di farlo perché voi siete la vostra energia personale.

Non c’è più bisogno di procedere come collettivo, di raggiungere l’universo e la sua energia. Voi siete la vostra energia personale e proprio ora in ogni momento che restiamo seduti qui, mentre sentite dentro di voi l’Io Sono e la passione di essere e basta, voi vi rendete conto che state creando sempre più della vostra energia personale. Essa non appartiene al collettivo. Non appartiene a Dio o all’universo. È tutta vostra.

Nell’Io Sono, nella coscienza, nell’energia non c’è nessun tipo di intelligenza. Caro umano, ora cosa farai? Wow.

Beh, è arrivato il momento di mandare in pensione il cervello. È arrivato il momento di mandarlo in pensione in modo che non resti lì seduto a fare il giudice e a giudicare la vostra vita e a farvi pensare che sia l’universo a dispensare l’energia. Quella è una cosa del passato.

Vi sentirete molto strani a liberarvi dall’intelligenza, ma ciò che viene dopo – ah! – supera ogni parola. Sentiamolo.

Sapete, le parole vengono dall’intelligenza. Ecco perché è molto difficile spiegare certe cose. A un certo punto, eh, le parole sono solo intelligenza vocale. Voi arrivate al punto come questo in cui vi rendete conto che siete liberi dall’intelligenza, che siete liberi dal suo controllo, dal suo potere su di voi. Ha! Anche dall’energia. Voi siete liberi dal fatto che possieda l’intelligenza.

Di colpo c’è un grande senso di libertà.

(pausa)

La mente dirà, “Beh, con cosa sostituisco l’intelligenza, con la super intelligenza?” No. Solo con l’Io Sono.

(pausa)

Nell’Io Sono non c’è alcun potere. Non c’è alcuna intelligenza.

È solo l’Io Sono. Tutto qui. Lasciate fare a lui.

(pausa)

In questa merabh, in questo cambiamento di consapevolezza potreste addirittura sentire che ciò che chiamavate intelligenza e che di fatto sono solo ricordi, fatti e cifre, proprio ora sta cambiando. Non è più il consiglio di amministrazione della vostra vita.

La mente si ribellerà e dirà, “Ma sai, io devo conoscere i calcoli matematici. Devo riuscire a fare il mio lavoro in ufficio e sapere tutto ciò.” No, non dovete, almeno non come l’avete fatto in passato. Tutto sta cambiando e dentro il corpo, dentro il cervello si sta preparando la strada solo per la consapevolezza.

Se doveste aver bisogno di fatti e cifre, se doveste aver bisogno di ricordare, se doveste aver bisogno di dati, di colpo ci saranno. Quando verranno a voi, non metteranno alla prova la vostra mente. In altre parole, voi non dovrete pensarci.  Voi sapete come fate; a volte, voi cercate di ricordare qualcosa e poi vi accigliate e ci pensate e stressate il vostro cervello. No. Adesso basta.

Fate un respiro profondo.

Tutto ciò arriva semplicemente con l’Io Sono e la saggezza del Maestro.

Ecco il cambiamento che state affrontando proprio ora e la realizzazione che nell’Io Sono, nello Spirito, nell’universo o nell’energia non c’è alcuna intelligenza.

Tutto ciò causerà molto trambusto nella vostra intelligenza. Molto. Ricordate che il camion dell’immondizia arriverà abbastanza presto. Forse la prima volta saranno due o tre giorni (pochi ridono), perché finirete sottosopra. Oh, la vostra mente si ribellerà e poi voi penserete che state impazzendo e non ricordate più un cavolo di niente e finirete per…  poi vi fermerete e vi renderete conto che nell’Io Sono, nell’energia non c’è alcuna intelligenza.

Questa è la vita di un Maestro incarnato.

Facciamo un bel respiro profondo. Un respiro profondo.

Che giornata.

Qui voi state effettuando i cambiamenti molto in fretta. Ecco, così straordinariamente in fretta che al Crimson Council stiamo facendo fatica a starvi dietro.  È un modo per ricordarvi ciò che abbiamo affrontato oggi e giusto per evitare ogni possibile confusione, smettetela! (risate)

Se non riuscite a ricordarlo, ricordate altre sette parole – se volete potete appuntarvele – prima di andarmene, sette parole per riassumere il tutto: Tutto è bene in tutta la creazione.

Grazie, cari Shaumbra. Grazie (il pubblico applaude).