LA ZONA DEL RISVEGLIO – 2a Parte
Presentato al Crimson Circle il 5 giugno 2010
Io Sono quello che Sono, Adamus, qui per servirvi alla grande. Benvenuti Shaumbra a questa bella giornata e a questo incontro di energie da tutto il mondo e su tutto il pianeta.
È bello essere qui con voi e spero che anche per voi sia così! Spero che sarà lo stesso quando alle cinque l’orologio suonerà e quindi il mio tempo sarà finito… tornerò a essere una zucca e lascerò questo luogo.
Shaumbra, oggi abbiamo molto di cui discutere. Che canzone terribilmente deprimente avete scelto per l’apertura! (Iris dei The Goo Goo Dolls) Suona proprio come qualcuno che si sta risvegliando – ma la parte più oscura e più triste, insomma la parte peggiore del risveglio. Chi ha scelto quella canzone, Cauldre? Mi piacerebbe proprio sentire della buona musica classica o almeno un po’ di musica felice.
KATHLEEN: I Beatles!
ADAMUS: I Beatles, qualsiasi cosa ma non loro! Mio Dio, se qualcuno che si sta risvegliando l’ascolta, probabilmente si butterà dal balcone. È così che vi rappresentate?
Shaumbra, oggi abbiamo molto da discutere e cominceremo con una domanda – non una vostra domanda, una mia domanda. Se avete notato, durante questi incontri non mi piace accettare domande, almeno non negli incontri del ‘cerchio interno’.
Ogni tanto Cauldre mi chiede di accettare le domande durante questi altri eventi, alcuni di questi shows* in Internet; io accetto a condizione di poter dire ciò che voglio. Capisco davvero la frustrazione che alcuni cari esseri umani stanno affrontando, ma devo anche sottolineare che oltre la metà di loro non ha assolutamente alcun desiderio di risvegliarsi. A loro piace solo continuare il gioco: come ho detto l’altra sera in modo così eloquente – amano correre dietro alla loro coda ma non hanno alcun desiderio di prenderla e vogliono che il gioco prosegua.(*potete trovare le registrazioni di queste interviste sul sito www.CrimsonCircle.com > Community > Our Videos & Other Channels)
Alcune delle domande sono quelle che avete fatto voi molto tempo fa. L’altra sera ce n’è stata una buona, una delle molte ma cari Shaumbra, abbiamo davvero troppo da fare per cominciare a elaborare domande futili – Cauldre non era … domande di cui conoscete già le risposte.(Adamus toglie la collana dal collo di Sart e la indossa) Tu sapevi che l’avrei fatto, lo sapevi eccome.
LINDA: Non staccargli l’orecchio!
ADAMUS: Se mi dai l’anello non lo riavrai mai più indietro. Hmm, manca ancora qualcosa. Io voglio… voglio il cappello. (risate e applausi quando Adamus toglie a una donna del pubblico un morbido cappello da cowboy rosa, lo indossa e si mette in posa) Sì, io sono quello che sono! Non m’interessa che cosa dicono di me!
LINDA: Cauldre sarà sicuramente inorridito. Aspetta quando avrà visto le fotografie.
ADAMUS: No, in questo momento non è proprio qui.
LINDA: Vedrà le foto.
ADAMUS: Le vedrà più tardi e allora inorridirà ma… però, che bella sciarpa indossi (la prende) Ma io sono io e non Colleen, (Adamus toglie l’etichetta con il nome dalla sciarpa) e adesso me la tengo.
Cari Shaumbra … sì? (si mette di nuovo in posa) Questo è il nostro contro spirituale di alta coscienza e sì, vorrei essere il vostro insegnante.Cari Shaumbra, sono lieto che riusciate ancora a ridere. Te lo rendo – bel cappello, un cappello meraviglioso. Fa troppo caldo per la sciarpa quindi te la rendo, mia cara. (risate quando consegna la sciarpa a un’altra persona) Questa – la collana – la tengo.Shaumbra, la prima domanda di oggi – non sono da solo, oggi qui non c’è solo Adamus ma c’è anche un altro cospiratore insieme a me. Chi sarà? Tieni pronto il microfono, mia cara.
LINDA:È un indovinello?
ADAMUS: Un indovinello? Ne dubito. Chi c’è qui con me? Prendetevi un momento e chiudete gli occhi, se volete.
LINDA: Chi c’è con te?
ADAMUS: Fate un respiro profondo. Chi c’è con me? (qualcuno dice Kuthumi) Kuthumi! Kuthumi. Si sta preparando per raggiungerci per l’incontro che si terrà in Germania tra qualche settimana quindi si sta avvicinando e oggi potrete avere un po’ di entrambi.
LINDA: Hmmm, wow.
ADAMUS: Sì, un po’ di curry con un po’ di peperoncino, come si dice.
Cari Shaumbra, oggi abbiamo due argomenti da trattare – cominciamo proseguendo la discussione sul risveglio.
Risvegliarsi
Intendo semplificare tutta questa storia del risveglio: lo faremo usando termini semplici e facili da capire per quelli che verranno dopo di voi perché è così che lo vogliono. Vorranno la versione non intellettuale e non superelaborata di ciò che significa risvegliarsi, cosa fare quando stai per arrivarci e come si manifesta…
Stiamo scrivendo un libro insieme. Ognuno di voi ha vissuto esperienze molto profonde e personali – molto belle, traumatiche, che vi hanno cambiato la vita, che hanno scosso la terra, esperienze incredibili e disgustose.
Quando ci riuniamo in questo modo – Kuthumi, io e tutti voi – riuniamo la nostra saggezza e non rendiamo tutto noioso. No. Il giochetto appena fatto con il cappello, la sciarpa e tutto il resto dovrebbero stare sulla copertina del libro: “Allora, vi state risvegliando – o state solo impazzendo?”
In realtà, Shaumbra, davvero, gli altri umani non hanno bisogno di sentirne parlare così oppure vogliono davvero vivere anni e anni di studio e metodi e noia? Magari una qualche risata; forse, ma solo forse ciò che avete imparato, ciò che avete sperimentato lungo il percorso potrebbe essere d’immenso aiuto per gli altri. In questo modo tutto ciò che avete attraversato non comincerebbe ad avere senso? Almeno un po’? Solo un pochino? Sì, la risposta è sì: ecco perché siete qui.
Kuthumi oggi si unisce a me e parleremo di due cose: continueremo a parlare del risveglio e poi entreremo in alcuni potenziali – sono molto eccitato per questa parte. È molto reale e voi sarete in grado di vederne gli effetti nel mondo intorno a voi nelle prossime settimane o mesi o quant’altro.
Per cominciare però vorrei chiedervi se potete girarvi tutti solo per un attimo. (Adamus ora si trova all’altro capo della stanza) Grazie. Grazie.Ora, la ragione per cui vi ho chiesto di farlo è molto semplice. Vi siete già risvegliati, siete già ascesi o comunque vogliate definire questa cosa. Vi siete già illuminati, vi trovate già dall’altra parte del punto “X”. Ce l’avete fatta, ci siete riusciti e ora state guardando indietro all’esperienza che avete avuto.
Vedete, quando sono quassù voi guardate avanti come per dire: “Oltre c’è qualcosa, c’è ancora qualcosa che dobbiamo fare. Noi abbiamo obiettivi, vogliamo imparare qualcosa.” Dovete smetterla di menarvela.” In realtà, di fatto voi guardate indietro su di voi. Che esperienza avete avuto? Come vi piacerebbe sperimentarlo? Credo che sia una cosa davvero bella e Kuthumi ne ha parlato proprio qui molti anni fa. L’avete già fatto, si tratta di un processo naturale. (Adamus torna di fronte al pubblico) Vi chiedo di continuare a guardare all’indietro mentre io cammino in questa direzione. Scherzetto!
Si tratta di un processo naturale che si manifesta nonostante voi – a volte si manifesta anche con voi. Il dubbio, la resistenza e tutti gli strani metodi e terapie e tutto il resto ma sopra ogni altra cosa, cari Shaumbra – riparleremo di consulenze ed elaborazioni – nonostante ciò vi siete risvegliati. Ce l’avete fatta, ci siete arrivati.
Fate un respiro profondo. Non c’è nient’altro di cui preoccuparsi se non fare una scelta ed entrare nei potenziali di come ci siete arrivati e voi sapete bene che è una cosa molto semplice. Potete scegliere, potete scegliere come ci siete arrivati. Magari in questo momento non riuscite a sentirlo; magari in questo momento percepite che la coscienza di massa, le forze oscure e il mondo in generale cospirano contro di voi ma no, no, no, no, no, no. Voi cospirate contro di voi e questo è tutto e va anche bene perché in effetti è un gran divertimento. Io ho cospirato contro di me per 100.000 anni. Volete sentire la mia storia? Nessuno? (Linda dice: “No”) E uno? E due? Okay.
In realtà state solo cospirando contro di voi e io voglio che vi rilassiate. Stiamo scrivendo e creando un documento vivente, un documento dinamico e pieno di potenziali e di energia, un documento sul risveglio.
Ecco la prima domanda – cara Linda, se vuoi scrivere in fretta sulla lavagna – abbiamo un tempo limitato, lo sai.
LINDA: Oh sì.
Che Cos’è il Risveglio?
ADAMUS: Che cos’è il risveglio? Che cos’è il risveglio? Qualcuno sa dirmelo… Linda vi offrirà volontari.
JOSHUA: É…
ADAMUS: (lo interrompe) Mi spiace, Joshua. Prima di cominciare abbassate un po’ il microfono… no, ancora più giù. Spegnete il suo microfono e facciamolo insieme. Io Sono Quello Che Sono. L’abbiamo già fatto prima. Io Sono Quello… (il pubblico si unisce ma Adamus si ferma e rovescia gli occhi; risate)
ADAMUS: Joshua e io, al mio due. Uno, due…
JOSHUA E ADAMUS: Io Sono Quello Che Sono.
ADAMUS: Okay. Adesso dillo tutto da solo.
JOSHUA: Io Sono Quello Che Sono.
ADAMUS: Hmmm. Hmmm. Pubblico? (neanche il pubblico è soddisfatto) Proviamo di nuovo. Fa un respiro profondo – so che in questo momento vorresti solo strozzarmi – fai un respiro profondo e lascialo uscire come se ne fossi davvero convinto.
JOSHUA: Io Sono Quello Che Sono.
ADAMUS: Va un po’ meglio, va un po’ meglio. Mi spiace di prendermela con te, ma questo vale per tutti voi, per ognuno di voi… quella voce, quella… ve lo spiegherò più tardi. Poi capirete e mi direte: “Ah! Vorrei averlo urlato.” Vai avanti e urlalo.
JOSHUA: (a voce molto più alta) Io Sono Quello Che Sono!
ADAMUS: Ecco! Grazie. Si può fare, si può fare davvero. Allora, che cos’è il risveglio?
JOSHUA: Il risveglio è…
LINDA: Con il microfono, per favore.
JOSHUA: Risvegliarsi significa trovarsi nel luogo di cui hai appena parlato, essere consapevole che stai guardando indietro e mantenere quella prospettiva.
ADAMUS: Bene. “Guardare all’indietro” eccellente. (Adamus lo scrive) “Su di sé” eccellente. Di fatto meriti un premio, anzi due; uno per il…
LINDA: Due?!
ADAMUS: Uno per il toning o l’Io Sono e uno per…
LINDA: Un momento. Vuoi svuotarti le tasche prima? Grazie. Anche l’altra.
ADAMUS: Qui non c’è nulla. Eccellente. Merita due premi.
LINDA: Li ha avuti. Grazie.
ADAMUS: Il prossimo, che cos’è il risveglio? Ne parliamo, ma che cos’è? Il premio di una lotteria?
PATTI: Risvegliarsi…
ADAMUS: Dovrai alzarti e…
LINDA: Parla direttamente nel microfono, per favore.
ADAMUS: Sì.
PATTI: Sono tutti i miei aspetti, tutta la mia divinità che torna a casa e poi tutto quanto esce nello stesso momento.
ADAMUS: Esce?
PATTI: Si espande.
ADAMUS: Ah, bene, bene. Pensavo che tornassero a casa e dicessero: “Al diavolo tutto!”
PATTI: No, no, scusami. Si espande.
ADAMUS: “Ce ne andiamo! Pulisci casa, torneremo più tardi.” Eccellente. Allora si tratta d’integrazione.
PATTI: Sì.
ADAMUS: Sì, un premio per favore. Spero che oggi tu abbia portato centinaia, migliaia di premi.
LINDA: Sì, certo.
ADAMUS: Bene. bene. Ancora qualcuno. Cos’è il risveglio? Risvegliarsi è quando sei in mezzo addormentato e qualcuno ti sbatte un microfono in faccia! Ah!
LINDA: Oggi nessuno dorme.
SHAUMBRA UOMO: La coscienza.
ADAMUS: La coscienza. Va bene, sì, ma…
SHAUMBRA UOMO: Essere consapevole.
ADAMUS: … dammi una parola che vada con coscienza. “Hmm hmm” la coscienza. “Hmm” coscienza.
SHAUMBRA UOMO: La coscienza aperta.
ADAMUS: La coscienza aperta.
SHAUMBRA UOMO: È un inizio.
ADAMUS: Espansa…
SHAUMBRA UOMO: Espansa, sì.
ADAMUS: Espansa e … posso ficcarti altre parole giù per la gola?
SHAUMBRA MALE: Sì.
ADAMUS: La consapevolezza.
SHAUMBRA UOMO: La consapevolezza.
ADAMUS: La consapevolezza, eccellente. La consapevolezza. Allora, guardate in avanti verso i vostri sentieri e una delle sfide più grandi, uno dei problemi più grandi è la consapevolezza limitata. La consapevolezza è solo ciò che accade in quel giorno, in quella settimana o nella vostra vita immediata ma non avete quasi nessuna consapevolezza di ciò che definite il sé superiore, lo Spirito; non avete alcuna consapevolezza di tutte le entità che galleggiano intorno a voi in questo momento; in realtà non avete alcuna consapevolezza del vostro divino – su ciò che è il ‘divino’ in realtà avete dei pessimi concetti intellettuali che non hanno fatto altro che confondervi e basta, quindi, in effetti, non ne avete alcuna consapevolezza.
Credo che sia stato Tobias a dire che il divino è la vostra semplicità ma gli umani l’hanno trasformato nella loro complessità. Il divino è così semplice e bello e puro ma c’è stato questo sforzo, forse persino uno sforzo commerciale o religioso per rendere il divino davvero complesso, per metterlo davvero là fuori e quindi fare in modo che abbiate bisogno di un intermediario o di un terapista o di un facilitatore per arrivarci. Sì, la consapevolezza – ma ancora una volta, che cos’è il risveglio? Che cosa accade quando vi risvegliate?
DEB: Sentiamo.
ADAMUS: Sentite. Sentire va bene ma di nuovo io definirei questo sentire consapevolezza perché quando siete più consapevoli attivate la sensitività, le sensazioni, la consapevolezza sensoriale di tutto, proprio di tutto. Questa è una buona risposta e nel caso in cui oggi non riusciamo a dare il premio a tutti, sappiate che non esistono risposte sbagliate. Forse solo qualcuna.
LINDA: Non è ciò che mi hai detto.
ADAMUS: Forse qualcuna. Un’altra davvero buona. Che cos’è il risveglio?
SHAUMBRA DONNA: Avere fiducia che tutto è perfetto.
ADAMUS: È okay, è perfetto, alla grande. Certo. Come inseriamo questo concetto nel nostro libro, per i nostri lettori?
LINDA: Avere fiducia in sé.
ADAMUS: Fidarsi … lo definirò solo ‘ordine perfetto’. Tutto è nella perfezione, ecco perché mi piace terminare i nostri incontri dicendo: “Tutto è bene in tutta la creazione, inclusi voi.” Tutto questo concetto per cui tutte le cose stanno andando a puttane è una tale bugia. È proprio una bugia e tutti ci credono quindi – se me lo permetto – la definizione è che tutto è perfetto. È perfetto, è perfetto anche se voi non scegliete che sia perfetto, capite? Grazie, allora è perfezione. (Adamus scrive) Perfezione. Questo è un gruppo acuto.
Ora, molti risvegliandi (in inglese gli awakening-ee’s) che hanno meno esperienza – quelli che stanno cominciando a risvegliarsi solo ora – ritengono che risvegliandosi diventeranno di colpo dei superuomini, che tutti i loro problemi spariranno, che diventeranno medianici e potranno leggere il futuro delle persone e cose del genere. Come sapete bene, non funziona in quel modo e non funziona neppure molto bene.
Sì, risvegliarsi. La prossima domanda. (si rivolge a Linda) Puoi restare tra il pubblico.
LINDA: Non vado da nessuna parte.
Che cosa vi ha Spinto a Risvegliarvi?
Passiamo alla prossima domanda. (Adamus disegna) Durante i nostri ultimi incontri abbiamo parlato di questa zona “X”. Ora vorrei concentrarmisu un bel processo che sta avendo luogo fin dall’inizio del tempo e dell’esperienza. (disegna forme d’onda) Ci sono queste forme d’onda che danzano. Potete spostare quest’ altoparlante? Mi distrae un po’.
E’ in corso questa danza delle forme d’onda – il divino e l’umano. A un certo punto si riuniscono ed è ciò che sta avvenendo proprio ora, quindi concentriamoci sul processo. Vedete, in passato le due onde hanno sempre fluito e rifluito in questo modo ma non si erano mai incontrate. Ora invece si riuniscono e voi vi trovate proprio in questo luogo (il punto “X” dove le forme d’onda s’incrociano).
Cercherò di semplificare il concetto e forse per qualcuno è discutibile, per altri è opinabile ma io semplificherò il processo. Il primo stadio è quello che definirò il Frutto della Rosa. Il primo passo è il Frutto della Rosa o possiamo definirlo il punto d’inizio, il punto di partenza.
Dalla vostra esperienza personale, che cosa ha dato inizio al vostro processo? Che cosa vi ha spinto a risvegliarvi? (si schiarisce la voce)
LINDA: Oh sono pronta, pronta, pronta.
ADAMUS: Per favore!
LINDA: Ero così presa… Okay. Che cosa ti ha spinto…
ADAMUS: Che cosa ha provocato il tuo risveglio?
KATHLEEN: La curiosità.
ADAMUS: La curiosità.
LINDA: Hai bisogno che il microfono sia acceso.
ADAMUS: La curiosità. La curiosità di chi?
KATHLEEN: La mia.
ADAMUS: E quando è successo?
KATHLEEN: Quando sono stata al Frutto della Rosa.
ADAMUS: Così una mattina ti sei svegliata e di colpo hai detto: “Hmmm, sono davvero curiosa di…” In effetti non è per niente divertente, avviene e basta. Quando ti è presa questa curiosità?
KATHLEEN: Quando ero alta come una cavalletta.
ADAMUS:’Quando ero alta come una cavalletta’ – è un termine umano davvero strano.
KATHLEEN: È stato così.
ADAMUS: Quindi è curiosità. molto bene. (lo scrive) Curiosità: com’è la tua curiosità ora? È stata soddisfatta o è cresciuta ancora?
KATHLEEN: Probabilmente è aumentata.
ADAMUS: Vero, quindi la tua curiosità non è stata soddisfatta.
KATHLEEN: Probabilmente solo in parte.
ADAMUS: Solo in parte. Ora la tua curiosità è più grande di prima? È più piccola di prima? Un giorno ti sei svegliata e hai detto: “Non ho più alcuna curiosità, sono del tutto risvegliata.”
KATHLEEN: No.
ADAMUS: No, okay. Di nuovo, non l’ho con nessuno ma tu sei qui e quindi perché no – si tratta ancora del cane che corre dietro alla sua coda, almeno fino a certo punto.
KATHLEEN: Vero.
ADAMUS: La curiosità è una cosa davvero curiosa perché continua a farti muovere, si mantiene all’interno del gioco, che intrattiene e ci diverte e continui a stupirti. Sì, curiosità, il tuo risveglio. Grazie, sì.
KATHLEEN: Prego.
ADAMUS: Prego. Puoi dare anche a lei un po’ del denaro di Cauldre.
LINDA: No!
ADAMUS: Che cosa è avvenuto che ha dato inizio al tuo risveglio? Ci sono miliardi di esseri che leggeranno questo materiale quindi sì, è importante.
JOYCE: Oh, penso che sia …
ADAMUS: In ogni caso, se posso interromperti per un minuto – cosa che ho già fatto… vi rendete conto di ciò che state facendo qui? Se ne foste consapevoli lo capireste.
SHAUMBRA: Stiamo scrivendo un libro.
ADAMUS: Stiamo scrivendo un libro, ma nel frattempo c cos’altro stiamo facendo proprio in questo momento?
SHAUMBRA: Stiamo trasformando l’energia.
ADAMUS: Ebbene sì, stiamo trasformando l’energia, stiamo tenendo una lezione nella Nuova Terra! Là ci sono ogni tipo di esseri seduti e stupefatti per tutto questo processo, quindi dovete mantenere tutto molto semplice. Quando si tratta di vivere sulla Terra loro non sono terribilmente sofisticati perché non l’hanno mai fatto e quindi è tutta teoria o meglio è tutta pratica perché stanno ascoltando questa lezione incredibile. Prima di tutto si stanno chiedendo se dovranno risvegliarsi – cosa che dovranno fare. Si stanno chiedendo come hanno fatto gli altri e che cosa è successo. Per caso qualcuno un giorno è venuto da voi e vi ha detto: “Ti andrebbe di comprare un po’ di consapevolezza?” oppure un giorno stavate camminando per strada e di colpo un pianoforte in caduta libera da un edificio alto vi ha colpito sulla testa e voi avete detto: “Ah! Penso che sia arrivato il momento di svegliarmi.” Che cosa è successo? Il prossimo, sì.
JOYCE: Penso che sia …
ADAMUS: Ti spiace alzato in piedi? Tutti questi giovani, gli angeli che non sono mai stati sulla terra vogliono davvero vederti. Ci stanno fissando e dicono: “Che aspetto hanno gli umani? Hmm, ah, hmmm, ah.” Okay, sì. Allora …
JOYCE: Penso che siano stati tutti i drammi e i traumi della mia vita che mi hanno reso così…
ADAMUS: Dramma e traumi.
JOYCE: … confuso da volerli chiarire.
ADAMUS: Il dramma. In fondo eri solo stanco morto di tutto il dramma… questo era Kuthumi, quindi trascriverò le sue parole. Ti sei semplicemente stancato di tutti i drammi e di tutti i traumi. Bene. Il prossimo.
ESTELLA: Imparare … hm no, non è quello che volevo dire.
ADAMUS: Fai un respiro profondo. È semplice.
ESTELLA: Volevo trovare me stessa.
ADAMUS: Volevi trovare te stessa. Buona risposta, è una buona risposta. Sì. A volte questo termine è usato un po’ troppo spesso, ma per quante vite tutti voi vi siete sentiti persi – persi su un’isola e soli: “Dov’è il resto di me?” Sì, certo. Bene. Ancora qualcuno. Che cosa ti ha spinto a risvegliarti?
CAROLINE: Non sapevo che mi sarei risvegliata.
ADAMUS: Sì.
CAROLINE: Non sapevo neppure di aver bisogno di risvegliarmi.
ADAMUS: Giusto.
CAROLINE: E poi Vince mi ha dato un libro da leggere.
ADAMUS: Ah!
CAROLINE: Si trattava del libro di Shirley MacLaine “Out on a Limb”
ADAMUS: Sì.
CAROLINE: E il mio credo interiore è cambiato e mi sono resa conto che ero libera…
ADAMUS: Sì.
CAROLINE: … di credere a tutto ciò che volevo e a capire che tutto ciò in cui avevo creduto nel passato poteva non essere vero.
ADAMUS: Quindi ora ti senti obbligata verso Vince. Sì.
CAROLINE: È stata la cosa più liberatoria che abbia mai fatto nella mia vita.
ADAMUS: Eccellente.
CAROLINE: È successo almeno 30 anni fa e la mia vita è stata grandiosa.
ADAMUS: Bene, bene. Inserirò la parola libro qua sotto, perché mentre abbiamo alcuni bei concetti… sì, puoi tornare per avere un premio.
LINDA: Anche Vince ne avrà uno? (Adamus scuote la testa “no.”) Oh, mi dispiace. Mi dispiace.
CAROLINE: Lo condividerò con lui.
ADAMUS: No. Sì. Devi condividere la spilla da giacca, sì e poi probabilmente riuscirai a comprarne un’altra da Linda per qualche dollaro, ma…
LINDA: Non pensarci neanche.
ADAMUS: Sì.
CAROL: Quando avevo 12 anni, mi trovavo in chiesa a meditare e ho cominciato a parlare in altre lingue.
ADAMUS: Hai parlato in altre lingue.
CAROL: Lingue.
ADAMUS: E che cosa hai detto? (lei fa spalluce e dice: “Non so”) Esattamente. E’ il vecchio: “Non so cosa diavolo ho detto.”
CAROL: So di aver detto Buddha e Gesù e Mohammed …
ADAMUS: Sì.
CAROL: … ma non so di che cosa si trattasse.
ADAMUS: Da allora hai mai più parlato in altre lingue?
CAROL: No.
ADAMUS: Ora ti piacerebbe saperlo?
CAROL: Certo.
ADAMUS: Okay. Dì: “Io Sono Quello Che Sono” con la lingua fuori.
LINDA: Credo che dica sul serio. Penso proprio che parli seriamente!
CAROL: (con la lingua fuori) Io Sono Quello Che Sono.
ADAMUS: Kuthumi mi sta spingendo a superare i miei limiti. Facciamolo tutti insieme. Tirate fuori la lingua e dite “Io Sono Quello Che Sono” (Adamus e il pubblico eseguono) Strano ma vero.
LINDA: Voi ragazzi fareste qualsiasi cosa!
ADAMUS: Vogliamo definirla un’esperienza di trance? Va bene, ok. Linda, per adesso basta così.
LINDA: Oh, hai già finito? Va bene.
ADAMUS: Che cosa ti ha spinto a risvegliarti? Quelli che leggeranno il lavoro che abbiamo fatto insieme sono proprio alla ricerca di cose come il libro che cade dallo scaffale. Bene, ci sono state molte altre cose che hanno fatto in modo che Vince ti desse quel libro. Tu eri pronta, mentre quelli che verranno dopo riusciranno a capire meglio il libro che cade dallo scaffale o il film che improvvisamente li porta a considerare la vita in un modo del tutto nuovo. Magari faranno un sogno davvero brutto, un sogno incredibilmente terrificante che li porterà a un livello mai raggiunto prima; un/a compagno/a o qualcuno che amano muore; la prima volta che contemplano davvero la morte – sapevano che la morte esisteva ma prima non l’avevano mai considerata. Sarà qualcosa come un incidente di macchina che determinerà una specie di trauma o persino un coma che li catapulterà fuori della loro zona di comodità.
Potrebbe anche accadere che un giorno si sveglieranno e capiranno di essere soli e basta, o potrebbe essere l’improvvisa consapevolezza della loro curiosità senza freni. Queste cose hanno fermentato per vite – per vite intere – e finalmente vi siete connessi con loro.
Ciò che ha determinato il cambiamento del modello – fin dall’inizio siete andati così (forme d’onda) – ciò che ora ha fatto in modo che cambiasse e che avesse luogo la convergenza di tutte le forme d’onda, del divino e dell’umano e di tutto il resto sono parecchie cose insieme. Come esempio, qui si tratta dei vostri esempi: ci siamo stati e l’abbiamo fatto. Di quante vite avete bisogno? La maggior parte di voi ha vissuto circa 1400 vite mentre un paio dei presenti ne ha vissute oltre 2000. Di quante vite avete bisogno? Non si tratta per nulla di una condanna perché a volte è interessante solo avere aspetti diversi, assumere identità diverse e giocare sulla Terra.
Una delle cose che accomunano quelli che definite Esseri Ascesi, quelli che sono entrati davvero dentro di loro è che nel loro processo arriva un punto in cui sanno di aver finito. Basta Terra, basta altre vite e basta altre connessioni con gli umani così come li conoscevano. Basta sedersi intorno al tavolo rotondo, basta passeggiare nei boschi, basta ‘hmm hmm hmm’ sapete, con un’altra persona (risate per come Adamus allude al sesso)
LINDA: Scusa?
ADAMUS: Uh, era Kuthumi! Basta incontri come questi. Arriva il momento in cui ogni Maestro Asceso supera il desiderio reale di ritornare, di restare per qualche altra vita. Non l’avete percepito quando avete contemplato l’ascensione? Si, suona davvero bene andarsene da questa navicella spaziale definita Terra – per alcuni di voi si tratta dell’ultima vita – ma quando la realtà colpisce c’è qualcosa riguardo alla Terra che è così bello: è qualcosa che riguarda il vivere.
Riuscite a immaginare di vivere sapendo che tutto cambierà- che tutto è già cambiato? Sapendo che potete creare davvero tutto ciò che volete per voi? Riuscite a immaginarvi di non dovervi preoccupare per la vostra salute? Di non dovervi preoccupare della morte, di nessun tipo? Questo pianeta è incredibile. Là fuori ci sono molte altre forme di vita, davvero molte altre ma nessuna è come la forma della vita umana e nessuna ha accesso all’ascensione – nessuna. Non esistono altre forme di vita che siano più intelligenti o, lasciatemelo dire, sagge. Oh, là fuori ci sono alcune forme di vita intelligente ma realtà non sono molto sagge perché devono ancora imparare.
Prima del nostro incontro Kuthumi stava parlando con me e mi ha detto: “Non sarebbe incredibile fare un film su una società intellettualmente molto avanzata ma che in realtà non possiede alcuna saggezza e che non ha davvero mai imparato per l’anima? Non sarebbe incredibile?
Cari Shaumbra, dove siamo? In questo risveglio ci sono molte cose che avvengono prima di questo punto – ciò che ho riportato qui sulla lavagna – il Frutto della Rosa. Comunque, il Frutto della Rosa è un termine che ha inventato Tobias per ricordarvi che si trova nel paesaggio della vostra realtà, è un promemoria inserito nella vostra coscienza per cui potete tornare a casa ogni volta che volete. Voi fate finta che non ci sia, scorrazzate ingiro una vita dopo l’altra e lo ignorate perfino quando c’inciampate sopra, ma un giorno capirete che la chiave per tornare a Casa è sempre stata lì, c‘è sempre stata. Ecco come cominciano le persone.
Ora ricordatevi di quando avete raggiunto quel punto – vi è arrivato il libro che ha suscitato in voi la curiosità, oppure qualcuno vi ha portato a una lezione che vi ha semplicemente aperto e forse prima di quel momento nella vostra vita umana c’erano cose come la frustrazione, magari il desiderio profondo di ritornare con voi, con ogni parte di voi. Quel desiderio profondo, quella nostalgia che spesso viene fraintesa – questo termine ‘l’amore perduto’ o ‘l’anima gemella’ – come se là fuori, magari negli altri reami esistesse quest’altro essere che vi aspetta – la più grande storia d’amore che sia mai stata raccontata. In realtà è proprio così, è proprio vero ma non si tratta di un altro essere: siete voi a basta, siete sempre e solo voi e basta.
Prima o poi… sto controllando con grande attenzione il tempo che mi rimane per stare qui. Prima o poi tutti quanti dovranno passarci: per alcuni avverrà molto più avanti mentre voi vi trovate proprio sulla soglia. Sì, ci sono stati alcuni Maestri Ascesi che sono arrivati prima di voi ma non moltissimi. In realtà voi siete ciò che io considererei – davvero, il primo gruppo che attraversa tutto questo. Finora molti individui singoli l’hanno fatto, ma voi siete il primo gruppo.
Se a questo punto siete riusciti a ricordarvi delle vostre esperienze, per la maggior parte di voi sarà stato esilarante; vi sarete sentiti sopraffatti; avrete cominciato a riconsiderare tutto; vi sarete sentiti pieni di gioia e di eccitazione… un po’ come ballare per strada, salire su una bicicletta e correre lungo la strada suonando tutti i campanelli. Questa battuta era divertente.
LINDA: Ha, ha, ha, ha.
ADAMUS: Volevate convertire tutti, vi è venuta voglia di parlare con chiunque di questa nuova incredibile saggezza, di questa gioia che avevate provato. “Sto per andare a Casa!” Vi ricordate?
Questo è il punto del risveglio. È brillante, davvero brillante e al momento vi porta a studiare un’incredibile quantità di cose – tutto ciò su cui riuscite a mettere le mani, tutto ciò che è spirituale – e quindi leggete di filosofia, di religioni, divorate ogni libro New Age e ogni entità canalizzata. In questo momento in questo sito ci sono persone che si trovano a quel punto – quello in cui leggono qualunque cosa. Sono ossessionati, non ne hanno mai abbastanza e sono sicuro che alcuni di voi ci sono già passati.
Poi siete diventati spirituali, vi siete appiccicati addosso l’etichetta di spirituali. Ora dite che siete un essere spirituale ma in realtà non sapete cosa diavolo significa. Sapete solo e di certo che vi fa sentire bene; è come se indossaste una medaglia d’onore, vi fornisce qualcosa con cui relazionarvi e vi ricorda che voi sì, vi trovate in viaggio. Questa fase dura forse per qualche mese, magari per qualche anno.
Risvegliarsi – La fase 2
Poi avviene una cosa davvero interessante: passate alla fase due (Adamus scrive) “Ahia.” Ecco come la chiamerò: “Ahia.” Ahia! “Ma che …” (Adamus scrive “ACS”) e l’altra, “A Cosa Serve?” O come mi piace definirla, de- … (Adamus scrive) Oggi Cauldre non riesce a sillabare. “Destrutturare”. Destrutturare. Ahia, Ahia, Ahia. Ci siete passati tutti, l’avete fatto e ne state ancora avvertendo gli effetti collaterali. Siete pronti per andare a casa, qualsiasi cosa significhi; cominciate a diventare una persona spirituale e saggia, cominciate perfino a parlare in modo diverso con le persone, con una specie di suono quasi arrogante, detestabile come se recitaste la om e a volte accade. La vostra vita cade a pezzi: vi destrutturate.
Non voglio dire che sia una sfortuna, forse in qualche modo è necessario ma non deve essere così doloroso, così estenuantee neanche così simile alla morte. Avverrà comunque perché è in questa zona “Ahia” tutto ciò che pensavate di essere, ogni convinzione che avete mai avuto comincia a cadere a pezzi. Si tratta davvero di trasmutazione e sembra che tutto stia crollando, si sbriciola come un vecchio edificio durante un terremoto e l’aspetto umano comincia a urlare: “Ma che … sta succedendo con il mio risveglio!?”
Vi ritrovate nel bel mezzo di una contraddizione tremenda: siete una persona spirituale la cui vita sta andando a rotoli. Avete raccontato alle altre persone come diventerete grandi e adesso state diventando un bel nulla. Loro ridono alle vostre spalle – ‘ha, ha, ha’- e ogni tanto anche in faccia a voi. Perdete il lavoro, il/la compagno/a, la vostra salute e la vostra mente; tutto quanto cade a pezzi. Vi state destrutturando.
Celebrate! (qualcuno nel pubblico urla Yippee! e Adamus ridacchia) Avvengono una varietà di cose: ora vi trovate nella parte esperienziale del risveglio. Tutti i vecchi valori religiosi cominciano a modificarsi e a cambiare come anche tutti i sistemi di credenza.
Moltissimi di voi possiedono un aspetto di voi che è nato ed è stato cresciuto per – quell’aspetto avrebbe avuto successo nella vita, avrebbe avuto un buon lavoro e una buona famiglia e avrebbe reso le persone orgogliose di lui e avrebbe avuto dei bambini di cui sarebbe stato orgoglioso – ma non è andata proprio così. Quell’aspetto, in ogni caso, vi gironzola ancora intornoe dice: “Hmm, non avresti dovuto fare queste cose e invece hai intrapreso questo tuo pazzo sentiero spirituale e adesso considera un po’ la mia vita”. Vedete, a quell’aspetto non importa nulla della vostra vita; quell’aspetto vuole la sua soddisfazione, vuole – come direste voi – una vita da libro di fiabe, una vita fantastica, una vita da “Lasciate fare ai Beaver,” (uno show televisivo degli anni ’50 su una famiglia ideale, un po’ come la pubblicità del Mulino Bianco – NdT). In realtà alcuni ce l’hanno, ma si tratta solo di un aspetto che sta recitando.
Di colpo tutto cade a pezzi e voi cominciate davvero a impazzire: vi ritrovate squilibrati a livello mentale, fisico, finanziario e soprattutto spirituale – niente ha più alcun senso.
Gli aspetti – ooh, questo è un momento di festa per gli aspetti perché torneranno indietro. Alcuni di loro non hanno avuto alcun contatto con voi per molto tempo, per vite e vite. Non vi hanno inviato alcuna e-mail, non si sono fatti vivi per cena ma se ne sono rimasti là fuori perché erano stanchi morti di voi, e quindi se ne sono andati da qualche altra parte e improvvisamente sentono questa urgenza di tornare a casa. Percepiscono la stessa chiamata che avete sentito voi, sentono che qualcosa si sta muovendo quindi tornano a casa ma non per restare per sempre – tornano per vedere se è arrivato il momento di assumere il controllo, il momento in cui gestire lo spettacolo oppure c’è una parte di loro che è curiosa: “Forse stiamo davvero per andare a casa” ma poi se la ridono: “Non se ne parla, non se ne parla proprio .”
Eppure gli aspetti tornano. Tornano – come vi diranno Aandrah e On – tornano a ondate, uno dopo l’altro. Ora, capisco che forse c’è una comprensione di tipo glorioso sul ritorno degli aspetti e cioè che voi non fate altro che fare un respiro profondo e loro tornano tutti a casa e alcuni di loro fanno proprio così – ma solo quelli che sono felici di tornare. Altri aspetti invece sono molto irritati con voi, non hanno assolutamente nessun rispetto per voi; alcuni di loro pensano che voi siate pazzi – sono aspetti e tutti vogliono solo il potere e il controllo. Non sanno neppure perché, ma vogliono solo il potere di controllo.
Quello è stato un momento davvero difficile e sono sorpreso che ce l’abbiate fatta. Oh sì, anche tu! Sono davvero sorpreso che ce l’abbiate fatta perché questo è un momento fragile ma veramente importante e voi l’avete attraversato e superato.
La Zona “Ahia”
Riuscite a immaginare per un attimo di girarvi e partendo da questa prospettiva guardarvi indietro e dire: “Sai, si trattava solo di destrutturarsi, si trattava di trasmutare. Si trattava solo di rilasciare la Vecchia Energia bloccata in modo da poterci evolvere tutti, per ascendere tutti o risvegliarci” o comunque vogliate definirlo. Cosa fareste di diverso? È già successo, che cosa fareste in modo diverso? È arrivato il momento che il microfono giri tra il pubblico. Che cosa fareste in maniera diversa? Che consigli dareste a quelli che arriveranno con la prossima ondata, proprio dopo di voi? In ogni caso stanno aspettando. Gail?
GAIL: Io non farei nulla di diverso.
ADAMUS: Tu non faresti nulla di diverso.
GAIL: No. Io sono felice di avere sperimentato ogni singola cosa, dall’agonia all’estasi.
ADAMUS: Chi ha disegnato sulla mia lavagna?!
GAIL: Il mio aspetto, l’artista!
ADAMUS: Quindi non faresti nulla di diverso?
GAIL: No. Vuoi che sia onesta con te?
ADAMUS: Neppure… non sei stata onesta con me?
GAIL: Un paio di volte.
ADAMUS: Oh!
GAIL: Ogni tanto.
ADAMUS: Lo so, si. Allora tu…
GAIL: Ho sempre voluto un’abbraccio. (Adamus ridacchia e poi l’abbraccia e il pubblico in coro fa “Oohh”)
GAIL: Grazie.
ADAMUS: Grazie a te.
GAIL: Prego.
ADAMUS: Amo il tuo tatuaggio.
GAIL: Grazie! (mostra il tatuaggio che ha sul braccio)
ADAMUS: A favore della camera, sì. Allora, che cosa diresti loro? Nulla?! “È un segreto, piccolo, devi scoprirlo da solo.” Ecco che cosa direi loro.
GAIL: Devi seguire il tuo cuore.
ADAMUS: Stronzate.
GAIL: No, devi seguire…
ADAMUS: È una stronzata assoluta.
GAIL: No, non importa quanto sembri una stronzata in questo momento…
ADAMUS: Tu dirai loro di seguire il cuore! Non hanno la più pallida idea di avere un cuore.
GAIL: … devi seguire il cuore.
ADAMUS: Loro non sanno che cos’è il cuore. Il loro cuore è andato così a puttane…Kuthumi sta ridendo. Mi spiace, ma… sì…
GAIL: Oh, va bene.
ADAMUS: Noi ci abbracciamo, noi litighiamo. Va bene.
GAIL: Devi fidarti di te. Devi seguire il tuo cuore e non importa che cosa ti si presenta di fronte in questo momento.
ADAMUS: …e così il mattino dopo si spara un colpo in testa perché non ha la più pallida idea di ciò di cui parli. Questo è… c’è una piccola parola per questo… oh, io la definisco makyo. (il termine maky è un temine della pratica zen. ‘Ma’ significa male, ‘kyo’ è il mondo reale. È un fenomeno che può manifestarsi durante una meditazionemolto intensa e che porta a una vera e propria follia allucinatoria) Okay, il prossimo. Makyo. Okay, non lo spiegherò ora, voglio che siate curiosi perché voi amate la curiosità.
Per favore, ora siete seduti con qualcuno che si trova nella zona della crisi – la sua vita sta cadendo a pezzi, ha voglia di suicidarsi, è arrabbiato e confuso come me (Adamus sfoglia le pagine della lavagna in cerca di quella giusta). Non ha idea di ciò che sta succedendo ma vi guarda e vede qualcuno che sente – non capisce – ma sente che c’è qualcosa dentro di voi. Sente la saggezza, sente l’equilibrio, sente quasi la voglia di volervi succhiare fuori l’energia e portarvi via ciò che avete ma voi non glielo permetterete. So che sto parlando troppo in fretta, ma sì. Allora, che cosa gli direte? Ha appena perso il suo lavoro, sua moglie se n’è andata, non ha soldi in banca e il dottore gli appena detto che ha il diabete. Gli direte di seguire suo cuore? (Adamus fa la battuta)
GAIL: No, gli direi di fare un respiro profondo, di respirare.
ADAMUS: Okay, lui fa un respiro profondo e poi…
GAIL: Sì, allora buttati giù da una montagna oppure mettiti di fronte a un treno. Fallo.
ADAMUS: Hmm, hmm, hmm, hmm. Che cosa gli dirai?
GAIL: Che andrà tutto bene.
ADAMUS: Ah, grazie. Quella era la mia risposta.
GAIL: Andrà tutto bene, sì.
ADAMUS: Andrà tutto bene. Ecco, in effetti suona come una stronzata ma ti rendi conto…
GAIL: Io quella stronzata me la ripeto ogni giorno.
ADAMUS: Esatto! Questa è una risposta onesta, perché tu sai che tutto andrà a finire bene. Oh, loro potrebbero dover tornare per altre 10 vite…
GAIL: Non tutte le volte.
ADAMUS: No, è vero. È che tu sei già arrivata, tu ce l’hai già fatta, ci sei già arrivata. Puoi partecipare a qualunque gioco, puoi avere qualsiasi esperienza… come sai che tu e io non stiamo seduti nei nostri rispettivi Terzi Cerchi e guardiamo fuori dalla finestra del nostro Terzo Cerchio e diciamo: “Ehi Gail, come va oggi, tu Essere Asceso?”
GAIL: Beh, l’ Io Sono Quello Che Sono sa che ci sono arrivata. Questa parte di me proprio ora sa che ci sono arrivata ma io ritorno al mio posto e ritorno nel mondo, per così dire e tutto ciò sparisce.
ADAMUS: Sì.
GAIL: Poi entra la realtà.
ADAMUS: Comunque mi piace quel semplice: “Andrà a finire bene.” Chiedi a Linda, il microfono a Linda.
LINDA: Sì, andrà tutto bene, andrà tutto bene.
ADAMUS: Andrà tutto bene…quella è una risposta onesta: andrà tutto bene. Non dovrai per forza leggergli anche le parti scritte in piccolo su ciò che accadrà – più tardi ci sarà tempo anche per quello ma sì, andrà tutto bene. La persona ti guarderà – in ogni caso vorrà davvero crederti – ti guarderà e ti chiederà: “Davvero?” e tu dirai: “Davvero. Ora fai un respiro profondo.” Ahh. Ahhhhh.
Shaumbra, voi sapete che andrà a finire bene! Ritengo che l’unico rimpianto che tutti voi avrete sarà di non aver capito che sarebbe andata a finire bene; di aver combattuto affinché andasse a finire bene; di nonaverci creduto e quando potevate fare la scelta di crederci non avete creduto che sarebbe andata a finire bene. L’unico rimpianto in tutto questo processo incredibile è che direte: “Accidenti, vorrei proprio essermela goduta di più.” Sì! Andrà a finire bene.
Sapete una cosa? (Linda gli consegna un Premio Adamus e lui e il pubblico scoppiano a ridere) Se vuoi indossarla. (gliel’appunta sulla camicia)
Ora, proprio in questo momento l’energia è cambiata totalmente sia in questa stanza sia online – immaginatevi che cosa potrebbe fare per gli altri. L’energia cambia – oh! Tutta quella tensione, tutta quell’ansia e tutto quel preoccuparsi proprio per nulla se non provare un po’ di ansia e preoccuparsi un po’, credo che ora siate stanchi di farlo! (Adamus si dirige verso il fondo della stanza) … e poi tutto questo guardare avanti e avere paura dello sconosciuto quando vi basterebbe girarvi e… (Adamus si schiarisce la gola e il pubblico gira la faccia verso di lui) se solo vi giraste indietro a considerare la vostra esperienza per poi scegliere il potenziale da cui siete partiti per sapere come ci siete arrivati.
Adesso però non pensateci; sentitelo e basta, perché pensarcivi porterà a dire: “Sì, però, beh la realtà della vita, Adamus, è che devi fare questo e quello ed io non posso farlo a causa dei miei figli e del mio lavoro” e bla bla bla. Ecco che cadete di nuovo dritti dritti nel vecchio gioco.
Davvero, non potete guardarvi indietro dal vostro Terzo Cerchio e dire: “Come voglio fare l’esperienza di arrivarci?” Ciò è più reale della linea del tempo che va in avanti. Se c’è qualcosa che oggi io e Kuthumi possiamo trasmettervi è che vi state guardando indietro – se così scegliete. Se non è questa la vostra scelta, se si tratta sempre di andare avanti nel profondo sconosciuto e tutto il resto e volete fare il processo al vostro modo di ascendere… questa era divertente! Se volete fare il processo al vostro modo di ascendere potete farlo, ma se volete guardarvi indietro e dire: “Ecco come ho deciso di farlo”, potete. Ci vuole un po’ d’esercizio, perché per eoni interi l’avete fatto nell’altro modo, ma non vi serve poi così tanto esercizio. Che altro direste a qualcuno che si trova in questa zona?
LINDA: Oh, ne ho uno… eccolo. (la persona è riluttante) No?!
MAURY: Cosa posso dire?
LINDA: No?!
ADAMUS: Cosa diresti?
MAURY: Beh …
ADAMUS: Io farò Maury.
MAURY: Oh cielo.
ADAMUS: Sto vivendo le tragedie del risveglio: mi trovo nella zona “Ahia” e sono Maury che parla con un Maury conscio e risvegliato. Sono più quest’ultimo! (Adamus ridacchia e poi rovescia gli occhi) Ohhh, Kuthumi. Quello era lui, non ero io.
LINDA: Carino.
ADAMUS: Carino, sì. Abbastanza. Direi 3 su una scala di 10. Ecco, sei la coscienza superiore di Maury che si rivolge al Maury umano. Che cosa gli diresti, Maury?
MAURY: Beh, ciò che sono portato a fare è ciò che avviene nella connessione proprio nel momento. Lo sento e basta, sai, è quella sensazione di… (si ferma perché Adamus scuote la testa, poi alza gli occhi al cielo dopodiché si ‘spara’ in testa, quindi ‘collassa’ contro la sedia e cerca di raggiungere Norma)
ADAMUS: Norma! Aiutami a respirare! Aiutami respirare, Norma!
MAURY: Sì, respirare. Fa un respiro profondo.
ADAMUS: Fai un respiro profondo, sì.
MAURY: E’ vero, di solito è proprio la prima cosa che dico.
ADAMUS: Ora, mi sto divertendo con tutti voi ma… (Adamus sputa)
LINDA: Ooh! Ehi!
ADAMUS: Sputo sull’elaborazione. Sputo su…è stato Kuthumi, mi dispiace.
LINDA: Ehi, era la mia scarpa. Oh!
ADAMUS: Sputo sui processi mentali e sulle strutture e su tutto questo pensiero. Ecco dove vi siete inciampati. Volete fare inciampare qualcun altro?
MAURY: No. Respira e basta.
ADAMUS: Respira, va bene. Questa è buona… fai un respiro profondo e poi che cosa gli diresti?
MAURY: Resta in quelle sensazioni e basta.
ADAMUS: Forse. Potrebbe odiare il fatto di provare quelle sensazioni ma va bene. Che cosa farei io?
MAURY: Che cosa? Che cosa faresti?
ADAMUS: Ti sto chiedendo se sai che cosa farei io.
MAURY: Oh. eh, ecco perché lo chiedo.
ADAMUS: Tu sai che cosa farei, una delle cose che io farei sarebbe di chiedergli di respirare con me e basta. In quel momento non direi niente di necessario ma gli permetterei di sentire la mia presenza. Più potente di ogni parola, più efficace di ogni terapia e molto meno cara di qualsiasi farmaco o droga. Io gli farei sentire semplicemente la mia presenza, da Maury a Maury. (Adamus mette il braccio intorno Maury) Non ti fa sentire bene?
MAURY: Beh, la compassione della connessione è un punto centrale della guarigione. Sì, mi sento una meraviglia.
ADAMUS: Sì ma troppe parole. Respira profondamente, è Maury con Maury e basta. (entrambi respirano in modo profondo) Ah! Molto meglio. Grazie, grazie.
MAURY: Grazie.
ADAMUS: Un’altra risposta veloce.
LINDA: Ha vinto il premio? Il premio?
ADAMUS: Oh sì, certo.
LINDA: Okay, te lo sei meritato, te lo sei meritato davvero.
ADAMUS: Che altro? Che cosa direste ai vostri pazienti nella zona “Ahia”, in questo periodo traumatico?
SHAUMBRA DONNA: Vai avanti e salta.
ADAMUS: Vai avanti e salta!
SHAUMBRA DONNA: Vai avanti e salta.
ADAMUS: Non male – vai avanti e salta. L’ho sentito dire ad Aandrah in un modo pieno di amore e compassione. L’adoro!
LINDA: Non ci assumiamo la responsabilità di quest’ affermazione – non si tratta di un consiglio medico.
ADAMUS: No, stiamo parlando di saltare dal semplice fatto di essere umano all’essere risvegliato.
LINDA: Attento a dove stai andando.
ADAMUS: Beh, cerchiamo di essere ancora più profondamente onesti. Quanti di voi hanno giocato a fare la vittima per ottenere un po’ di energia o un po’ di attenzione? (parecchi alzano la mano) Grazie, grazie. Linda?
LINDA: L’ho fatto… ho alzato la mano!
ADAMUS: “Mia moglie sta cadendo a pezzi e io non so che cosa fare.” Beh, questa è un’affermazione vera ma sotto sotto c’è una specie ‘ho-bisogno-di-nutrirmi-un-po’” come la definisco io. (in inglese il termine è needy-feedy) Questa è di Kuthumi Sì, vi piace. Mettiamo questa frase sulle magliette. A volte invece c’è questa storia del ‘povero me’: “Povero me, mi sto risvegliando.”
LINDA: Scusa, ma chi indosserebbe mai una maglietta che dice: “Ho-bisogno-di-nutrirmi-un-po’?” (molte risate, alcuni presenti alzano la mano)
ADAMUS: Ho già ricevuto 18 richieste online. Chi tra quelli che sono collegati online indosserebbero… (guarda in telecamera)
LINDA: Ho-bisogno-di-nutrirmi-un-po’?
ADAMUS: Ho-bisogno-di-nutrirmi-un-po’? La indossereste…? Vedi? 12 miliardi di persone hanno appena risposto. Non so se inviterò di nuovo Kuthumi. È difficile condividere e… un corpo, due esseri ascesi – è piuttosto difficile.
Cari Shaumbra, qui nella zona “Ahia” tutto comincia cadere a pezzi. Tutto sembra deprimentee oscuro. Siete alla frutta: è davvero il più grande processo di morte che affronterete mai e includo anche la morte fisica.
La morte fisica è una passeggiata nel parco in una giornata piena di sole se la paragoniamo a questo processo – è davvero così -perché quando morite ve ne andate e basta. In generale ve ne andate parecchi giorni prima del vostro corpo: perdete la connessione e la coscienza, quindi evaporate e passate dall’altra parte e basta e poi il vostro corpo muore e tutti piangono – quasi tutti. Questo processo invece è più tosto: si tratta della morte del sé, il sé che è stato costruito con attenzione, disegnato in modo impeccabile e manipolato da un professionista per vite e vite. Alcune parti di voi avevano disegnato il corpo perché fosse eterno e di colpo scoprite che non è così.
Non parlo del corpo fisico; parlo dell’identità umana che avete fabbricato.Quest’ aspetto robotico è stato programmato per la perfezione umana – un corpo da sballo, un viso fantastico, un senso del gusto e naturalmente anche della moda semplicemente impeccabile; una ricchezza che supera ogni descrizione; intelligente come nessun altro; capace di fare miracoli solo muovendo le mani – e naturalmente un costante profumo di biscotti con gocce di cioccolato che vi aleggia intorno.
Questo robot – in realtà si tratta di un gruppo di aspetti – è stato disegnato con grande cura proprio come i robot e poi è stato attivato e di colpo voi e i robots – gli aspetti – scoprite che è stata una grande, enorme illusione. In quel modo non raggiungerete mai lo status di perfezione umana – è irraggiungibile, è davvero irraggiungibile. Così non ascenderete mai, perché avviene con modalità diverse. Risvegliarsi è diverso.
Questo periodo di ripensare da capo o periodo “Ahia” può durare dai 10 ai 15 anni – per chi procede sulla corsia veloce – fino a 3, 4 o 5 vite o di più. Quelli che procedono lentamente hanno bisogno di 20 o forse di 30 vite. Davvero! Pensate a tutta la spazzatura che avete accumulato, alle credenze accumulate e alle delusioni e alle illusioni e alla rabbia e alle ferite e a tutto il resto. Pensate a quanto tempo c’è voluto per accumularle e a quanto può volercene per liberarsene.
Da questa parte abbiamo fatto delle scommesse – la mia l’ho persa – e la scommessa con gli esseri angelici riguardava… abbiamo una cosa, oh, ciò che definiamo la TV Umana. È stata la prima serie TV, un reality in cui noi osserviamo voi! “Wow! Incredibile! Strano ma incredibile!” e poi c’è il programma gemello: “Strano ma Vero: i Pensieri e le Azioni degli Umani.”
Abbiamo scommesso sul risveglio: quanto tempo avrebbero avuto bisogno quelli che definiamo i più avanzati, anche se questo termine non mi piace – definiamoli gli umani più disperati – per risvegliarsi? In generale pensavamo che ci sarebbe volute 3, 4 o forse 5 vite. Miei cari amici, mi siete costati un mucchio di moolah (denaro) spirituale! Sì, abbiamo scommesso sul risveglio!Sapete chi ha vinto la scommessa? Tobias.
LINDA: Lo sapevamo.
ADAMUS: Tobias.
LINDA: Noi lo sapevamo!
ADAMUS: Voi lo sapevate. Era ovvio che lo sapeste ma è stato Tobias che ha detto: “No” ha detto “ho già lavorato con loro.” E’ stato Tobias a dire: “Li ho conosciuti nei Templi di Tien, li ho amati e ho camminato nelle loro scarpe puzzolenti” e poi ha aggiunto: “No, loro ci riusciranno in questa vita e non ci vorranno 90 anni. Avranno bisogno di 12, 15 o 20 anni.” La maggior parte di voi si trova su questo percorso da tutti questi anni.
Quelli che verranno dopo di voi, se non… oh cielo, il tempo sta per finire. Quelli che verranno dopo di voi e avranno abbastanza passione per questo percorso potrebbero farcela addirittura in 5 o 6 anni ma gli anni non contano – se non per voi. L’avete già fatto, quindi non importa eppure sì, c’è ancora una parte di voi che dice: “Quanto tempo ci vorrà ancora?”
Ne parleremo ancora nel libro. Forniremo dei dettagli su quella scintilla che determina il risveglio e poi le persone scopriranno che non si tratta per forza di una scintilla: si tratta di una pressione che monta da molto tempo.A volte c’è talmente tanta di quella che io definirei energia psichica come risultato dei modelli d’onda, si forma un’energia psichica tale da spingere in modo che accada e un giorno, il risveglio… è possibile definire il risveglio. Non nasce proprio allora, ma si può dire che a quel punto il risveglio è innescato da un libro, da un film, da una tragedia o da qualcos’altro.
La zona “Ahia” è quella su cui vorremmo concentrarci – per aiutare le persone a capire che ciò che stanno attraversando è relativamente comune e andrà comunque bene, anche se non ce la faranno.
In questa zona di destrutturazione accade che gli umani percepiscono anche la perdita dei loro spiriti guida, si sentono davvero molto soli e niente sembra più avere alcun senso. Ne parleremo ancora.
La Zona “Fusione”
Ora passiamo al secondo stadio, quello che definirò la fusione – la “Fusione”. In ogni caso non si tratta di stadi fissi e definiti: non saltate da uno all’altro, sarebbe meglio dire che uno fluisce dentro l’altro – sto semplificando al massimo.
In questo processo arrivate alla “Fusione.” Ora le forme d’onda inevitabilmente si riuniscono e di colpo vi rendete conto che: “Dannazione, non c’è modo di tornare indietro.” Cercate di tornare indietro ma non ci riuscite; cercate di dimenticare ma non riuscite a dimenticare ciò che sapete. Vi mettete perfino alla prova e dite: “Forse riesco a cancellare tutto?” ma non ci riuscite.
Lo stadio successivo quindi è la fusione, lo sciogliersi in cui – a un livello davvero molto profondo – in qualche modo cominciate a percepire voi e il vostro divino. Vi sentite ancora molto umano, ma improvvisamente vi vengono degli attacchi di chiarezza. Probabilmente la parte più significativa di questo stadio è che di colpo dentro di voi avviene un’esplosione creativa che in precedenza non avevate mai sperimentato. Di colpo siete attirati da cose che sono creative per loro natura – la musica, l’arte. Fino a un attimo prima non le avevate degnate di uno sguardo, ora di colpo vedete la bellezza in cose in cui c’è sempre stata, ma voi non l’avevate notata.
Nella zona “Ahia” – la zona della destrutturazione – affrontate ancora parecchio caos e trauma, ma adesso avete qualche speranza. Cominciate ad avere delle prove che tutto ciò sta avvenendo davvero: cominciate a connettervi e comunicate con le entità non fisiche. Grazie a dio ciò non significa che vi state trasformando in canalizzatori ma di colpo vi ritrovate a parlare con altri esseri e loro vi rispondono e naturalmente subito dopo arriva il dubbio, però lo fate di nuovo e la volta successiva c’è un po’ più di chiarezza.
Di colpo sembra che la nebbia cominci d’alzarsi ma magari il giorno dopo si ripresenta ancora più densa. Improvvisamente percepite una nuova passione profonda, ma il giorno successivo sembra che si sia dileguata. Cari Shaumbra, al momento vi trovate proprio in questa zona di mezzo – molto divertente. Provate ancora dell’ansia, avete paura, siete ancora un po’ sotto choc, sopraffatti e pieni di soggezione per il processo che avete affrontato. Provate ancora ansia all’dea di tornare indietro, di rimanere dove siete oppure di esservi inventati tutto.
Miei cari, in questa fusione cominciate a percepire voi, quest’ amore perduto e a mano a mano la sensazione diventa più intensa, c’è più desiderio e la cosa divertente è che in questa fase non è solo il vostro cuore che soffre per il vostro amore perduto ma potete sentire che anche lui soffre per voi.
E’ una sensazione che supera le parole, è indescrivibile sapere che siete mancati a ogni parte di voi e che si è presa cura di voi e che si è sentita separata da voi e vuole tornare da voi molto più di quanto voi vogliate tornarci. Si tratta di un’esperienza incredibilmente bella che può durare un centesimo di secondo, ma non importa – non importa affatto.
Buon dio – buon dio interiore – il mio tempo sta per finire.
Qui sta avvenendo qualcosa: è la fusione, è sapere che tutto ciò è reale. Si tratta di colpo di scoprire che tutto ciò che state cercando esiste davvero e vi sentite come se steste per raggiungerlo. Avete l’impressione di poterlo quasi gustare, quasi respirare, qualsiasi cosa sia e comunque vogliate definirlo -illuminazione, consapevolezza, ascensione – è così vicino e voi sapete che c’è. Non si tratta più di un sogno lontano: è proprio qui eppure continua sfuggirvi. In effetti non è così, ma voi lo percepite così.
Qui sta succedendo qualcosa e voglio parlarne, quindi andrò avanti ancora per un po’ perché voglio parlarne – è molto importante.Ciò che sto per dire riguarda voi quando insegnerete o condividerete con gli altri – questo è il punto in cui tenderete a distrarvi molto facilmente, proprio qui. Non tanto qui (Ahia) ma piuttosto qui (Fusione). Cominciate a sentirne il sapore e improvvisamente arriva la distrazione.Che cosa sono le distrazioni? Dovreste essere in grado di dare una risposta perché le state sperimentando proprio ora. Quali sono le distrazioni? Per favore… Linda vi offrirà volontari.
PATRICIA: Io?
ADAMUS: Sì. Eccellente, scelta eccellente.
PATRICIA: Quali sono le distrazioni? Uh…
ADAMUS: Respira profondamente, fino in fondo. Che cosa ti distrae? Stai cominciando a sentire che torni a te stessa? Che cosa ti porta via?
PATRICIA: Le preoccupazioni terrene.
ADAMUS: Grazie, sì. Le preoccupazioni terrene. Fai una lista di quelle che hai.
PATRICIA: Preoccupazioni professionali e finanziarie.
ADAMUS: Cerca di essere più specifica.
PATRICIA: Essere specifica… avere degli sbocchi creativi …
ADAMUS: Riuscire a portare a termine un progetto…
PATRICIA: Riuscire a portare a termine un progetto.
ADAMUS: Grazie. Sì, grazie. Riuscire a portare a termine il progetto, qualsiasi esso sia perché ha implicazioni sul tuo futuro professionale e finanziario.
PATRICIA: Sì.
ADAMUS: Ecco, è una distrazione meravigliosa, davvero splendida che ti fornisce una scusa – in ogni caso si tratta di una scusa risibile – per non fare ciò che c’è davvero nel tuo cuore. Potresti immaginare di girarti e guardarti, potresti immaginare di dire: “Sai, mi sono così maledettamente distratta che questo non è ciò che volevo scrivere. Non ne era… sono stata portata a…”
PATRICIA: Da chi? Da me.
ADAMUS: … metodica. Certo e inoltre: “Mi sono sforzata di scriverlo ma non è ciò che volevo scrivere.” Forse è una distrazione. Riesci a immaginare di colpo la consapevolezza del’Io Sono – qualsiasi cosa significhi – immaginati la consapevolezza. È come accendere le luci: ci sei arrivata, c’è l’hai fatta. Wow! Non importa. I progetti e tutto il resto erano solo una distrazione. Ecco, ti ringrazio.
PATRICIA: Grazie. Ti ricordi il mio nome?
ADAMUS: Mettiamola in un altro modo.
PATRICIA: Il nomignolo che usavi per me.
ADAMUS: Me lo ricordo, concentriamoci su di lui. Mettiamola in un altro modo.
ADAMUS: Questa cosa lo distrae, ora hai distratto il povero Cauldre. Mettiamola in un altro modo e cioè invece di combattere attraverso questo progetto potresti manifestarlo davvero in modo molto, molto semplice se ti girassi indietro, visto che l’hai già fatto.
PATRICIA: Sì.
ADAMUS: Molto bene, ti ringrazio.
PATRICIA: Grazie a te.
LINDA: Qual era il nomignolo?
ADAMUS: Continua a muoverti.
LINDA: Bene!
SHAUMBRA DONNA: Le mie distrazioni sono le mie paure.
ADAMUS: Le paure, molto bene. Le paure…le inserisco nella lista. Alcune di loro, come hai detto tu, sono terrene mentre altre sono molto emozionali. Le paure. Che cos’è la paura?
SHAUMBRA DONNA: Beh, riguarda la vita di tutti giorni.
ADAMUS: Okay. Provi paura all’idea di risvegliarti del tutto e non riuscire più neppure a relazionarti alla vita sul pianeta Terra?
SHAUMBRA DONNA: Sì, ma non ne sono consapevole.
ADAMUS: Sì, ma certo, la paura è buona e la paura della vita quotidiana e terrestre, che cos’è la paura?
SHAUMBRA DONNA: La paura di cambiare.
ADAMUS: La paura di cambiare: eccellente, davvero molto bene. Questo è un gruppo saggio. Voglio sentire qualcun altro, è un punto importante.
SHAUMBRA UOMO: Stavo per dire paura di…
ADAMUS: Ti spiacerebbe alzati in piedi?
SHAUMBRA UOMO: Certo.
ADAMUS: Grazie.
SHAUMBRA UOMO: Le altre paure che provo, una di loro è che il mio corpo non sia in grado di continuare a lavorare.
ADAMUS: Questa è una buona risposta.
SHAUMBRA UOMO: Non avrò abbastanza denaro.
ADAMUS: T’importa?
SHAUMBRA UOMO: Sembra che m’importi finché ci sono dentro.
ADAMUS: Qui hai fatto la tua scelta.
SHAUMBRA UOMO: Giusto. Lo so.
ADAMUS: Un corpo che lavora bene o l’illuminazione assoluta. Quale dei due scegli?
SHAUMBRA UOMO: L’illuminazione assoluta, senza dubbio.
ADAMUS: Okay.
SHAUMBRA UOMO: Nessun dubbio.
ADAMUS: Allora non preoccuparti del corpo.
SHAUMBRA UOMO: Okay.
ADAMUS: Il corpo può prendersi cura di sé. Più armeggicon lui, ti preoccupi per lui più lui reagirà a te in modo automatico e basta. Digli: “Caro corpo, sto vivendo quest’apertura importante, questa fioritura, quest’illuminazione. Per favore puoi prenderti cura di te?”
SHAUMBRA UOMO: Okay. Bello, grande.
ADAMUS: È davvero molto semplice – eccoci all’argomento corpo. È una buona domanda. Il vostro corpo sarà in grado di resistere alle energie intense e quasi sconvolgenti che stanno entrando? Penso che Orso Che Ride ne abbia parlato il mese scorso. Lui non ha parlato del corpo ma l’intensità è talmente grande, come fate a gestirla? Come fa la vostra mente a gestire tutto ciò senza che i circuiti saltino? C’è la paura. Il vostro corpo riesce a gestire il fatto che il DNA venga ricablato, che gli organi e il sangue e le cellule e tutto il resto stiano affrontando un processo di cambiamento?
Dipende da voi, dipende solo e unicamente da voi. Voi potete deciderlo, voi potete dire: “Caro corpo e cara mente, voi sapete come equilibrarvi perché questo meccanismo si trova dentro di voi. Voi sapete come guarirvi quindi, dannazione, fatelo e basta.” Siate proprio così, chiari. Non dite: “Oh corpo …” (lamentandovi) e poi non dite… non provateci neppure. Il tempo sta volando, sì. Che cos’è una distrazione?
RICKI: La famiglia e le relazioni.
ADAMUS: Certo, è ciò che stavo cercando. Definiamoli quelli che amiamo – o amiamo in parte o magari amiamo un po’ e un po’ no o solo occasionalmente – quella è una grossa distrazione.
Voi avete dei figli, avete dei compagni, ci sono persone con cui siete stati per molto tempo – e se ciò significasse che voi non siete qui per loro e neppure loro sono qui per voi? A questo punto del percorso questa è una distrazione enorme, forse la distrazione numero uno – è enorme. La si può onorare ma forse non è un modo per onorare voi. Vedete, forse è onorabile per loro ma vo non vi state davvero onorando.
In realtà non sono loro che creano lo scenario; siete voi quando dite: “Sì, ma se ascendo ascenderanno anche loro? A loro serviranno magari altre 1000 vite? Chi ci sarà qui per loro? O lo facciamo tutti insieme oppure non lo fa nessuno.”
Questa è la vostra scelta, è assolutamente la vostra scelta ma voglio che vi fermiate per un momento e osserviate qualcosa di diverso da quel potenziale. Che cosa succederebbe se voi diventaste pienamente consapevoli? Quali implicazioni avrebbe davvero su di loro? Quali sono alcuni degli altri potenziali che la vostra luce potrebbe irradiare su di loro? Potreste rendere loro un qualche servizio aiutandoli a vedere chi sono davvero? Potreste non essere gli Sta… scusate, non si usa la doppia forma negativa. Per loro voi sarete lo Standard, sarete l’esempio e forse – pensateci per un attimo – forse esiste un vecchio accordo per cui voi lo farete per primi e loro saranno qui per sostenervi, quindi voi lo farete per primi e sarete uno Standard per loro e lo farete per primi in modo che loro possano prendersi cura delle cose di routine. Forse, solo forse.
Ci sono molte altre distrazioni e sfortunatamente c’è molto di cui parlare e pochissimo tempo per farlo. Vorrei riprendere questo argomento durante il nostro prossimo incontro. A questo stadio una delle distrazioni più importanti è un tipo divertente di arroganza spirituale – io posso parlarne per esperienza diretta. Si tratta della vostra stessa spiritualità: siete così presi da voi perché in realtà vi sentite bene e avete imparato moltissime cose, ma state gonfiando i vostri vecchi valori spirituali piuttosto che destrutturarli. È come se aveste fatto una specie di deviazione e di colpo diventate il guru, quello saggio e sensato. Sapete, è piuttosto carino trovarsi in quella posizione: è un po’ elevata, è come se vi trovaste un gradino sopra gli altri. Voi state vivendo un’esperienza reale ma tendete a voler restare in quella zona perché in un certo senso vi piace recitare quel ruolo con gli altri: vi piace questa vostra spiritualità riscoperta. Perché proseguire quando potete avere il vostro dolce e potete anche benedirlo?
Beh… è difficile riderci sopra, Kuthumi. Ecco, la maggior parte di voi si trova in questo punto, nel bel mezzo della fusione. La state sperimentando, la state sentendo: c’è – state sentendo il tocco e il sussurro di voi come mai prima. Il prossimo mese parlerò ancora di distrazioni ma voglio arrivare al punto dove volevo arrivare.
Lo Stadio Successivo
O vi trovate già in questa zona o state per farlo (si riferisce alla zona dopo la “Fusione” e prima della zona “X”) e non so bene come definirla. Forse mi aiuterete voi a trovarle un nome ma in questa zona – davvero, si tratta della fase finale che tutti devono attraversare – la filosofia non ha più alcun significato, sono tutte stronzate. Per quanto riguarda la spiritualità – di colpo vi rendete conto di quanto molta di essa sia ipocrita. Era come carta moschicida e ci siete rimasti attaccati sopra; in un certo senso è stato stupefacente, ma in realtà erano un mucchio di stronzate – davvero. Non vi metterete a sedere raccontando alle persone che sono in ginocchio della compassione e magari del percorso su cui si trovano; direte loro che tutto andrà bene e tutto il resto è davvero una gran spazzatura. Più tardi tornerete e provvederete a spiegare il tutto in termini non intellettuali.
In ogni caso, è che qualcuno di voi è già entrato in quella zona mentre gli altri lo faranno durante questo mese: è bello e rende tutta questa storia della destrutturazione una cosa del passato. Ciò che avviene qui – per usare le parole immortali di Tobias – non importa. Nella vostra vita le cose verranno a galla, quegli aspetti torneranno solo per farvi sentire all’inferno e voi non farete altro che fare un respiro profondo e non importerà. Non dovrete usare quelle piccole frasi spirituali e di moda che sono solo un cliché; non dovrete precipitarvi a leggere la frase del giorno, i messaggi dolci e caramellosi, i cereali soffiati e morbidosi né altre cose del genere. Ora tutto ciò sembra davvero talmente ridicolo, così forzato; forse fino a un certo punto vi è stato utile, ma ora risulta davvero così infantile.
Qui passerete a… in questa zona, per esempio, di recente alcuni di voi hanno fatto delle esperienze. Là fuori c’è ancora un aspetto – un aspetto non integrato – e ci sono ancora altri aspetti grandi e cattivi, ma vi state rendendo conto che non sono poi così grandi e neppure così cattivi – loro entrano per fornirvi una razione di inferno intellettuale. Voi sapete com’è, di colpo vi ritrovate tutta questa roba che vi gira per la testa…da dove arriva? “Stavo avendo una bella giornata e improvvisamente sto abusando di me.”
Il dubbio. Per favore, il dubbio è vostro solo se lo accettate. In questa zona questi aspetti tornano e cercano davvero di terrorizzarvi, cercano davvero di mettervi alla prova. Vogliono proprio vedere se siete realmente pronti per il risveglio, quindi tornano ma improvvisamente non fanno più la differenza. Di colpo voi non siete più coinvolti in questo dialogo intellettuale/emozionale che avviene dentro di voi. Di colpo non dubitate più di voi e non date più importanza a queste parole che vogliono solo umiliarvi, queste vecchie…
Voi sapete bene come succede. Per una ragione qualsiasi, non m’interessa quale non vi sentite bene con voi – state invecchiando, vi sentite stanchi, avete fatto qualcosa di sbagliato o non vi sentite bravi come qualcun altro – e vi ritrovate di colpo nella vecchia storia del dubbio. Che cosa fate? Ci spalmate sopra un po’ di sciroppo di zucchero e dite perfino cose con me: “Io Sono Quello Che Sono” senza crederci davvero, oppure scappate a leggere qualche frase spirituale o cose del genere. In questa zona tutto ciò non funziona più ed è una cosa bellissima.
Di colpo le letture spirituali, i testi spirituali – come direbbe Kuthumi – neppure loro funzionano più perché sembrano tanto roba di ieri. Di colpo tutto questo dialogo intellettuale per amore della spiritualità è così stancante è così vecchio; di colpo ridete e basta – letteralmente, scoppiate a ridere – e dite: “Non importa, non importa proprio.”
È un bel luogo dove stare. Sapete, è una specie di calma, una quiete che non sperimentavate da centinaia di vite: potreste dire che si tratta della consapevolezza di un nuovo equilibrio. Non si tratta più di meditare né di pregare né di una qualsiasi tecnica. Forse questa è la zona è “Sans”(Senza). Non è nulla, è nulla ed è tutto. Sans – Nulla. Qui non avete bisogno di nulla, è il vero inizio della realizzazione dell’Io Sono, non solo pronunciarla e basta. Di fatto, in questa zona arrivate a un punto in cui non volete neppure più dirlo: è e basta, è e basta. Miei cari amici, ecco dove vi trovate proprio ora.
Voglio fornirvi questa visione d’insieme in modo che capiate che cosa sta succedendo. Voglio mostrarvi il processo che una persona affronta in modo che, quando lavorerete con gli altri, possiate spiegare il processo con le vostre parole e a modo vostro.
Ciò che avviene qui è che tutto entra in una specie di quieta bellezza… una bellezza calma. Non dovete più sforzarvi per nulla, in un certo senso non dovete più preoccuparvi di nulla perché il preoccuparsi diventa una cosa vecchia. Certo, è ancora presente la pressione umana per fare soldi e pagare le vostre bollette ma in un certo senso non ve ne preoccupate più: “E allora? Possono prendersi la mia casa; io ho me stesso e non c’è niente di meglio di questo.”
Beh, la cosa divertente è che non funziona in questo modo, almeno nella maggior parte dei casi: non perdete la casa, non perdete la vostra salute e neppure tutte le altre cose. Al contrario guadagnate, guadagnate eccome. Il mese prossimo parleremo ancora di distrazioni, quindi vi avviso proprio ora perché anche lì ci sono delle distrazioni.
Per favore, cercate di capire che state entrando in questa zona “Sans”, questa zona tranquilla. Si tratta della calma dopo la tempesta, dopo l’’inquietudine, dopo la battaglia cruenta che ha avuto luogo nella zona di destrutturazione e ce n’è ancora qualche traccia nella zona di fusione. Questa è la zona tranquilla.
Ne ho parlato in modo che possiate permettervi di sperimentarla durante il prossimo mese. Regalatevi l’esperienza di dire: “Sai, non importa e basta.” Non si tratta di indifferenza e non significa affatto che voi non vi prendiate cura delle cose. Non importa perché sapete che tutto quanto funzionerà. Voi conoscete già la fine della storia prima che gli altri capitoli vengano scritti.
È così semplice e chiunque voglia renderlo complesso dovrebbe essere… qualcosa.
I Potenziali Energetici
Shaumbra, adesso facciamo qualcosa: cambiamo marcia. Fate un respiro profondo. (pausa)
Al momento attuale è in atto una crisi energetica; potete definirla come volete, si tratta di una crisi energetica sulla Terra. Comincia con l’energia che viene usata dalla coscienza, energia che è stata richiamata dal grande contenitore di tutta l’energia ed è stata richiamata dalla coscienza, da voi e dagli altri.
Il vecchio modo di richiamare energia psichica, energia nonfisica è il cambiamento… ecco perché il mondo sta cambiando. Potete vederlo nei simboli o nelle applicazioni pratiche di questo periodo. Di fondo il mondo sta esaurendo le vecchie risorse di carburante; qualcuno gioca con il sole e con il vento – per favore, no. Questi sono solo cerotti applicati su una ferita aperta, non sono la risposta per l’umanità. Si tratta solo di giocattoli, di barzellette, nient’altro che distrazioni. Mi dispiace, ma è ciò che sono.
Il mondo sta affrontando una crisi energetica enorme in ogni modo possibile e tutto ciò è un mezzo per stimolare il passaggio al livello successivo.
Come ho detto il mese scorso, la fuoriuscita di petrolio nel Golfo determinerà a breve termine problemi di tipo ambientale, ma ciò che sta determinando davvero è la consapevolezza. La consapevolezza – una gran bella parola. Sta attivando la consapevolezza del bisogno di smettere di perforare il terreno perché quella non è la risposta per il futuro. Tutt’intorno a noi, proprio in questo momento c’è moltissima energia che si trova in uno stato neutro. In questa stanza c’è già abbastanza energia per alimentare le più grandi città del mondo – e poi c’è anche nell’aria, nell’acqua e nei vostri corpi – ma non viene ancora utilizzata. Si pensa che non esista, invece esiste eccome. Sapete, a un certo punto si pensava che il mondo fosse piatto – e forse lo è!
Cari Shaumbra, facciamo qualcosa, divertiamoci. Entriamo e percepiamo i potenziali energetici per questo mondo.
Prima di farlo vorrei sottolineare alcune delle clausole scritte in piccolo. Diciamo che il prossimo anno, o l’anno successivo o chissà quando si scopriranno fonti di Nuova Energia e ciò avrà un effetto drammatico sulle infrastrutture – torneremo a parlare della struttura – sulla struttura della vita umana quotidiana. Quelli che costruiscono automobili, che lavorano negli altiforni, quelli che gestiscono l’elettricità o che scavano il carbone o perforano per trovare il petrolio – tutti perderanno il loro posto di lavoro. Finito, finì. Con questa Nuova Energia non avrete bisogno per forza di molte persone che ci lavorano, in un certo senso lavora da sola ed è molto potente, è estremamente potente. Cosa accadrebbe se finisse nelle mani sbagliate.
Ecco, tutte queste cose vengono a galla. Sì, il concetto di Nuova Energia suona incredibile. Noi porteremo la Nuova Energia sulla Terra, ma cercate di capire contro cosa vi ritroverete a lavorare. Cercate di capirne le implicazioni – le conoscete bene perché le avete attraversate – le implicazioni della vostra stessa Nuova Energia, il processo di distruzione e cambiamento.
Se vi girate indietro ne è valsa la pena? Tocca a voi rispondere.
Entriamo nei potenziali, esploriamo i potenziali e nient’altro. La cosa interessante dei potenziali è che somigliano a dei palloni. Ci sono sempre stati, ma le persone non li hanno mai visti. Non si sono nascosti, solo che non erano visibili perché con una consapevolezza limitata non siete in grado di vedere i veri potenziali. Questo gruppo invece ha una bella consapevolezza – avete imparato come sentire e come superare il pensiero mentale. Il pensiero mentale è ancora piuttosto importante, ma voi avete imparato che c’è qualcos’altro.
Facciamoci un viaggio, un viaggio fin là. Tutti i potenziali ci circondano proprio in questo momento.
Ora, potenzializzare – ho creato io quella parola – giocare con potenziali è un’arte. (Linda scrive) Non è una scienza, è qualcosa che richiede pratica, finezza, fiducia e compassione, perché quando potenzializzate davvero voi superate la mente. Non pensate alla Nuova Energia, non cercate di vedere la Nuova Energia; voi la sperimentate, la sentite, le permettete di ronzare nel vostro cuore. La sentite vibrare o espandersi nel vostro corpo, percepite quasi un’emozione che però non è un pensiero. Non stiamo cercando di analizzarla, non stiamo affatto cercando di analizzarla. Qual è la sensazione che vi dà la Nuova Energia?
Potete chiudere gli occhi – oppure no. Io trovo che quando potenzializzo mi è sempre utile canticchiare senza parole un po’ di da solo. Poten … ma che …! (tutti ridono mentre Linda sillaba la parola) Io che pensavo di non essere bravo a creare parole nuove! Quando potenzializzo mi piace sempre farehum…hummm. (il pubblico comincia a farlo) Mi aiuta a sentire dentro e a non pensare.
Come sentite la Nuova Energia? (pausa)
Qual è la canzone della Nuova Energia per la Terra? (pausa)
Che cosa sentite? (pausa)
Danzate un po’ con lei. (pausa)
Respirate insieme a lei. (pausa)
La Nuova Energia…(pausa)
Vedete, se state pensando non state potenzializzando. Se state sentendo state anche attraendo, state richiamando questo potenziale, lo state facendo uscire dalla sua inattività, lo state svegliando dal sonno in cui si trovava. (pausa)
Ora questo pianeta è pronto per lei, per la Nuova Energia. Solo 20 anni o 50 anni fa non era pronto e quindi ora c’è questa bella combinazione di desidero e bisogno e c’è questo bel potenzializzatore – voi – uno che può sentire i potenziali. Quando lo fate, in ogni caso – oh, potete fare un respiro profondo, rilassatevi per un attimo – secondo me questo è il vero significato della legge di attrazione. Non si tratta di pensare a qualcosa in modo intellettuale e forzarlo con la mente affinché entri e si manifesti. Si tratta di sentire, di permettere che esca dalla sua lunga ibernazione, o almeno che esca dallo stadio neutro per poi venire attratto verso di voi e verso la vostra vita personale. Ora viene attratto e si avvicina alla Terra, è sempre più vicino a diventare una realtà scelta: entra e si avvicina per poter essere con voi.
Sapete, non è molto diverso da un seme. Un seme – voi pianterete fiori o altri vegetali- c’è un piccolo seme contenuto in un pacchetto e quel seme aspetta, aspetta basta. Si trova in uno stato neutro, aspetta e basta. Ecco che cosa sono i potenziali: sono semi – semi invisibili – che aspettano solo di essere piantati. Vengono piantati con coscienza e scelta e sono in attesa di entrare in questa realtà per fiorire ed è ciò che voi avete appena fatto.
Se cominciate a pensarci, se lo costruite nella vostra mente non state potenzializzando. Se state pensando otterrete un certo grado di successo, ma non poi molto. Se state sentendo allora attrarrete in modo assoluto questi potenziali nella vostra vita.
Cari Shaumbra, tutto ciò funziona a livello globale. Non lo state infliggendo a nessuno, ma chissà – in piena notte uno scienziato potrebbe svegliarsi e chiedersi: “Da dov’è arrivata quell‘idea?” dopodiché scappa in laboratorio e ci armeggia sopra per giorni e giorni. Da dov’è arrivata? e poi pensa: “Sono davvero intelligente”. Da dov’è arrivata? Forse proprio da qui.
Giusto per farvi sapere dove stiamo andando, faremo un po’ di questo tipo di cose durante ogni incontro, ogni riunione e nel frattempo potete farlo da soli. Vi state girando indietro – lo farete tra un attimo, guardarvi indietro – dal vostro punto di completamento, di ascensione, di realizzazione, d’illuminazione o comunque vogliate definirla. Vi girate indietro, vi guardate e dite: “Quali potenziali voglio portare in vita? Che cosa voglio nella mia vita?” Voi non siete più alla mercé della coscienza di massa, voi siete il vostro Sé individuale.
Cari amici, come amo dire – in modo assoluto, senza alcun se o ma – tutto è bene in tutta la creazione e voi siete quelli che scelgono la loro creazione.
Detto questo, Io Sono Quello Che Sono, Adamus al vostro servizio.
Fino alla prossima, au revoir.