Presentato al Crimson Circle il 3 agosto 2013
Io Sono quello che Sono, Adamus del Dominio Libero e Sovrano.
Ahh! Fate un bel respiro profondo. Radicate tutte queste energie. A noi serve un attimo per eseguire la transizione finale nei vostri reami ed essere direttamente qui con voi.
Fate un bel respiro profondo. Avete sentito come l’energia è cambiata in modo così bello e veloce quando abbiamo iniziato questo Shoud? Mm, finalmente un po’ di musica decente. (risate) (il pezzo prima dello Shoud era “She’s Real” di Nick Urata)
Un avvertimento prima di passare alla chiacchierata di oggi e all’ulteriore trasformazione dell’energia, per chi ci guarda dal vivo, i nuovi che ci vedono per la prima volta, i cercatori curiosi: ora potreste voler chiudere Internet. Perché? Perché? Perché questo è un raduno molto speciale. Non è del tipo New Age. Non è un intingere il dito spirituale e basta. Qui a Colorado e in tutto il mondo c’è un gruppo di umani che si è dedicato alla propria illuminazione in questa vita mentre restano nel corpo.
Ciò che stiamo affrontando cambia la vita e non é sempre facile. Ciò che affrontiamo con questo gruppo definito. Shaumbra è vero. Vi porterà alla vostra verità. Non è vero, Pete? Vi metterà in ginocchio, se deve farlo. Vi porterà alle profondità dell’inferno e alle vette del cielo, ma vi trasformerà.
Non è per tutti, proprio no. No, proprio no.
Ecco, se siete curiosi, se cercate di rubare un po’ di energia, se siete qui ma avete la testa da un’altra parte, se siete qui per ciucciare l’energia del canale lasciate la trasmissione, perché più avanti vi farà male. (Adamus ridacchia)
Benvenuti Shaumbra. Benvenuti a questo ultimo Shoud della Serie della Libertà. Ah, l’ultimo Shoud della Serie della Libertà.
La Libertà
La libertà. Come si dice? La libertà è solo un’altra parola per nient’altro da perdere. Ci siete? (alcuni ridono mentre guarda in telecamera) C’è ancora qualcosa che avete da perdere e di cui abbiamo bisogno di liberarci oggi? (risate)
Eccoci nella Serie della Libertà e, in fondo, la parola “illuminazione” è proprio solo la libertà. La libertà di essere voi stessi, di essere la vostra espressione piena, libera dalle cose che vi trattengono, che vi mantengono nella vostra prigione di cristallo personale. Liberi di essere l’Io Sono, senza dover essere grati a nessuno – a nessuno, neppure a qualche Dio.
Sorprendente, vero? Voi pensate sempre, “Beh, posso liberarmi dei genitori o dell’insegnante o degli angeli o di tutti gli altri livelli, ma non c’è sempre quel Dio cui essere grato?” Non nella purezza di Dio. No, perché lo Spirito, l’Uno Eterno vi ha dato se stesso senza regole, senza norme, senza coprifuoco o altro. Ha detto, “Vai e sii come vuoi essere. Sii l’Io Sono.”
Quella è parecchia responsabilità. Come abbiamo detto, di fatto, è qualcosa che è iniziata parecchi anni fa – ci sono molti umani che davvero non vogliono la loro libertà. Vogliono una vita più facile, ma non per forza la vera libertà. Io credo che voi l’abbiate scelta. Vi siete assunti quella responsabilità e non è sempre facile, questa cosa chiamata illuminazione. Probabilmente è molto più difficile di quanto avreste mai pensato che sarebbe stata, molto più difficile.
Moltissime aspettative, ecco di cosa parleremo oggi nell’ultimo Shoud della Serie della Libertà – le aspettative, quelle poche cose davvero difficili e impegnative che sono rimaste, qualche difficoltà, blocchi sulla strada. Ne parleremo, faremo parecchi respiri profondi e speriamo di superarli.
Questa cosa chiamata illuminazione – non è per nulla facile. Penso che sul livello umano ci fosse la percezione di come sarebbe stata e non è stato per nulla così e va bene così, perché l’ultima cosa che voi o il vostro Io Sono avrebbe mai voluto era che l’aspetto umano progettasse la vostra illuminazione. (risate) I pensieri vi attraversano in fretta la mente su che creazione bizzarra sarebbe stata! Piena di sfiducia, piena di squilibri, piena di, beh, cose di cui parleremo oggi.
Sì, se fosse toccato all’umano progettare e permettere questa cosa definita l’illuminazione, non penso proprio che alla fine sarebbe stata una vera illuminazione, perché ci sarebbero stati dei limiti. Se vi foste seduti e aveste detto, “Ecco come m’illuminerò e questa è l’illuminazione,” ci sarebbero stati moltissimi pregiudizi e squilibri. L’umano avrebbe proseguito con il nutrimento energetico. L’umano avrebbe continuato a tentare di glorificare la sua identità umana oltre alla sua identità Io Sono. L’umano sarebbe diventato molto vulnerabile a tutti gli altri elementi intorno a lui – la coscienza di massa, il suo passato, la sua mente, il suo modo di pensare analitico rispetto a quello creativo. Ecco, è stata una buona cosa che non fosse il progetto umano.
L’aspetto umano, di cui una parte oggi è seduta qui, l’aspetto umano che siete, per fortuna sta permettendo questa cosa che chiamate illuminazione – molto diversa, molto, molto diversa dal progettarla e dal pensarla – permettetela e basta. Quel permettere, quel dare per certo di cui abbiamo parlato nel nostro ultimo Shoud, richiede una fiducia pazzesca e poche, pochissime persone raggiungeranno mai quel livello di fiducia.
So che a volte è difficile. Molto spesso di notte vi sono vicino, quando affrontate il peggio, quando affrontate quel tormento interiore come fate. Sono così orgoglioso di tutti voi che nel bel mezzo di quelle tempeste riuscite a fare un respiro profondo e dalla parte più pura di voi fate un respiro profondo e dite, “Io Sono quello che Sono.”
Non cercate più di combattere queste battaglie interiori o i demoni interiori. Non cercate più di capire cosa dovreste fare. Non cercate più di modellare o progettare la vostra illuminazione personale, ma fate un respiro profondo – fate un respiro profondo – e dite, “Io Sono quello che Sono.”
Una Piccolissima Guida
Una delle difficoltà nell’essere dove siete con la realizzazione della vostra illuminazione – e dico la realizzazione, perché l’illuminazione c’è già e voi lo sapete, è la realizzazione o la consapevolezza della vostra illuminazione. È il permettere qualcosa che esiste già dentro di voi.
Una delle cose difficili nel fatto di essere, come direste voi, a questo stadio o in quest’esperienza della realizzazione è che a questo punto le indicazioni sono poche, davvero poche. C’è poco da dire, ed è una buona cosa.
Ricevete qualche indicazione – ma forse sono più provocazioni – da parte mia e di qualche altro essere angelico, ma per favore rendetevi conto che non ci sono poi molti esseri umani o angelici che hanno realizzato e accettato la loro vera sovranità – potete definirlo essere un Maestro Asceso – pochi, pochissimi, poco più di 9000 e aumenteranno. Sì, certo, grazie a voi aumenteranno ma restano pochi, pochissimi. Alcuni degli esseri che sono al servizio dell’umanità – alcuni dicono di essere a servizio dell’umanità, ma sono più a servizio di se stessi – come potrebbero mai ora, proprio ora farvi da guida? Essi non lo sanno.
Vi dirò che ci sono molti … (fa una pausa) C’è in corso un piccolo dialogo interno. Andremo avanti e basta. (qualche risolino) In questo periodo ci sono molte entità canalizzate – entità belle, meravigliose – canalizzate dagli umani che nella loro libertà, nella loro sovranità personale non sono arrivati dove siete arrivati voi. Stanno ancora cercando, proprio come voi. Solo perché sono di un’altra dimensione o di un’altra nave madre o hanno avuto una vita passata illustre e famosa, non significa che capiscano più di voi.
Per quanto a volte sia difficile, nella vostra esperienza della realizzazione siete al punto in cui le indicazioni sono pochissime perché a questo punto sono davvero pochi quelli che possono guidarvi, che capiscono davvero ciò che state passando e perché sta accadendo. Pochi, pochissimi esseri angelici o altri capiscono davvero. Inoltre, quelli che capiscono sanno bene che è arrivato il momento di fare qualche passo indietro e lasciare che a scoprirlo siate voi.
Dunque, sembra proprio che raggiungere l’illuminazione non sia poi un grande affare, tortuoso e bello com’è e a volte, di colpo, sentite di essere guidati davvero poco, pochissimo. Noi ci riuniamo una volta al mese. Io vengo a parlare con voi piuttosto spesso, in base al vostro livello di dramma e di stress e a quanto usate tutti i vostri paletti quando comunicate con me. (risate per un commento fatto in precedenza da Geoff sul fatto di non scrivere tutto in maiuscolo) Ciò non m’interessa, ma io non ero una Vergine. In realtà, la nostra sessione di oggi sarà un po’ più breve – sì, lo dice lui – perché oggi è il mio compleanno.
LINDA: Oh! Davvero?! (qualche “buon compleanno” e applausi)
ADAMUS: Nella mia vita come St. Germain, quella era la data del mio compleanno. Ecco, l’ho mantenuta…
LINDA: Un Leone.
ADAMUS: … come mia celebraa- … certo, un Leone. (Linda ridacchia) La tengo come compleanno da celebrare. Ecco, stasera ci divertiremo un po’, al Club dei Maestri Ascesi. Non vorrei farla breve, ma è il mio compleanno. (vari commenti, qualcuno chiede “Possiamo venire?”) No, non voglio che si sappia! (Adamus ridacchia)
LINDA: (canticchiando) Quanti anni hai? Quanti anni hai? Quanti…
ADAMUS: Questa non è una bella domanda. (risate) Tu quanti ne hai? Ti dico la mia se mi dici la tua.
LINDA: 58. La, la, la.
ADAMUS: Beh, io ne ho circa 308.
LINDA: Ooooh. (qualcuno commenta “Li porti bene!”; risate)
ADAMUS: In effetti, ho un aspetto migliore. Questo è Cauldre! (il pubblico esclama “Owww” e altre risate)
LINDA: Owww! Oooooh!
ADAMUS: Allora, dove eravamo rimasti? Stavamo parlando di cose molto – oh, era una parte seria – a questo punto le indicazioni sono pochissime, ed è una buona cosa.
Per quanto a volte sia difficile e per quanto spesso invocate che gli esseri vengano ad aiutarvi, vi rendete conto da soli che non sono molti quelli che vi stanno intorno. È come urlare nel buio. Non è che non vi sentono, ma capiscono che dovete farlo da soli. È difficile, non è vero? È difficile.
Anni fa, con Tobias avete rinunciato alle vostre guide normali. Avrete rinunciato a moltissimi degli esseri con cui vi connettete e l’arte e la bellezza di ciò stanno nel fatto che dovete fare le vostre scelte, a volte nel buio. Fate le vostre scelte personali. Quando si tratta davvero della vostra scelta – non influenzata da esseri angelici o da una qualche specie di grande maestro né da altro, neppure dalle altre persone – quando arrivate a fare le vostre scelte personali riuscite a sentire la profondità e la verità di quelle scelte.
Ciò vi porta a profondità maggiori. Vi porta oltre la vostra analisi tipica da dramma, che spesso usate quando affrontate una situazione e cercate di fare una scelta e sentite che, dal punto di vista del dramma, percepite risultati proiettati da voi di alcuni potenziali o scenari. Si tratta di un’emozione intellettuale che vi porta a fare quelle scelte e poi ne percepite il risultato.
Quando non avrete una guida, come vi accade ora, dovete andare più in profondità. Dovete superare il semplice dramma o la paura. Spesso, fate le scelte semplicemente in base alla paura; tra tutti gli scenari di fronte a voi scegliete solo quello che vi fa meno paura.
A questo punto della vostra esperienza accade una cosa interessante. Una volta la paura della morte era quella cui sfuggivate di più. La evitavate. Nel prendere queste decisioni basate sul dramma o sull’emotività, consideravate il tutto dicendo, “Questa scelta potenzialmente mi porta alla morte, specialmente a una morte dolorosa?” In quel caso, evitavate quel potenziale.
È interessante notare che ora per molti di voi, in realtà la morte non è più un elemento da considerare. Non più. In un certo senso è così perché avete attraversato la notte buia dell’anima, la più buia. Alcuni di voi non sono neppure sicuri di voler restare qui. Alcuni di voi pensano addirittura che la morte fornirà loro la risoluzione, cosa che non avverrà. Non lo farà. Non è che di colpo siete pieni di visioni interiori e i vostri problemi scompaiono. Significa solo che siete morti. (qualcuno ride) La morte. Tutto il resto è ancora presente. Ecco, potreste addirittura capirlo o permetterlo proprio qui.
Eppure fate scelte che si basano su questi fattori emotivi – fattori legati alla paura. Scegliete il meno peggio, ma ora andrete oltre? Vi state tuffando in profondità nella vostra verità personale.
Lo farete partendo dalla prospettiva di questa cosa che chiamate illuminazione, libertà. Che cosa vi renderà liberi? Che cosa vi permetterà il livello maggiore di consapevolezza? Che cosa permetterà l’integrazione dell’Io Sono nella vostra vita?
Se vi avessero guidato molto e ogni tanto qualcuno di voi invoca ancora una guida, se vi avessero guidati molto per i problemi di fondo della vostra vita, continuereste a fare riferimento a loro e sono davvero pochi, pochissimi – puoi nasconderti, ma non puoi scappare (si rivolge a Linda) – sono pochi, davvero pochissimi quelli che capiscono davvero.
Ecco, questa è una buona cosa e so che a volte vi fa sentire soli. A volte sentite che nessuno vi sta ascoltando. Prima di tutto io vi ascolto ma non rispondo per forza, forse solo di tanto in tanto con una piccola provocazione; di tanto in tanto, un sussurro – “Io Sono. Ricordatelo, Io Sono” – solo quel piccolo sussurro.
Vi siete accorti di quanta resistenza avete? Siete davvero resistenti. Affrontate il peggio del peggio. Questa è la cosa meravigliosa di chi è sempre stato in forma umana ed è proprio questo che gli altri esseri non riescono davvero a capire – la resistenza di un umano. La si potrebbe anche definire pura testardaggine. (Adamus ridacchia un po’)
LINDA: (applaude) Noi, sì!
ADAMUS: O determinazione.
LINDA: Evvai!
ADAMUS: Evvai, sì. Ecco, è la capacità di resistere, riuscire ad affrontare le situazioni difficili – la vita… forse situazioni in cui potreste perdere la vita, situazioni con altre persone che si portano dietro implicazioni enormi, cose che mettono in pericolo la vita – e voi riuscite a permettervi di attraversarle. Lo permettete con il consenso interiore dell’Io Sono vi riprendete e come se non bastasse, riuscite a sorridere.
Sì, è stato difficile. Sì, lo so. Capisco che ci sono dei momenti in cui volete solo rinunciare. Eppure, in un modo o nell’altro, persino in quei momenti che sono davvero bui riuscite a ricordarvi di fare un respiro profondo. Riuscite a ricordare “Io Sono. Io Esisto! Sì! Io esisto e quindi, tutte le cose sono possibili.”
Mentre voi, mentre noi proseguiamo scoprirete che verrete guidati sempre meno dall’esterno. Riuscirete ad apprezzare davvero tutto ciò. Arriverete davvero ad apprezzare voi stessi.
Naturalmente continueremo a incontrarci in questo modo, ma alcuni degli altri esseri su cui avete fatto conto e alcuni di loro erano reali, altri erano vostre creazioni personali, se capite che cosa intendo – ahm, tu sai cosa intendo dire (si rivolge a Norma; Adamus ridacchia) – aspetti che create come esseri esterni a voi che in realtà sono esseri interni; di fatto sono esseri interni. Va bene così. Ce ne saranno sempre di meno e ci sarà sempre di più la scoperta della vostra verità. Questa è una cosa buona, buona, davvero buona.
Le Domande
L’illuminazione. La libertà. Ci sono molte aspettative su questa cosa definita l’illuminazione. Siete saliti su questa barca dell’illuminazione un paio di migliaia di anni fa… pensavo fosse divertente. (solo un paio di risate) E non avete ancora smesso di remare. (Adamus ridacchia)
Per tutta una serie di ragioni, è da un bel po’ che siete su questo sentiero dell’illuminazione. Se tornate indietro nel tempo lo sentite, se tornate a circa 2000 anni fa, per alcuni ancora prima. Perché? Perché? Avete avuto molte incarnazioni umane. Avete attraversato alcune delle grandi ere dell’umanità. Avete vissuto vite in cui eravate, diciamo così, famoso o ricco; in altre vite avete scopato via il letame da una stalla; avete vissuto vite in cui siete morto quando eravate molto, molto giovane; vite in cui vi hanno ucciso o avete ucciso altre persone – tutte queste cose.
Ma perché? Che cosa ha dato inizio a tutta questa storia? Non viene certo da lassù. In cielo non c’è un pannello di controllo che dice, “Ok, è arrivato il tuo momento di illuminarti.” Siete stati voi. È stato l’Io Sono attraverso i suoi aspetti, le sue incarnazioni che a un certo punto ha detto, “È arrivato il momento.”
Risentitelo per un attimo, non nei dettagli ma nell’essenza – questa cosa che vi ha fatto intraprendere un sentiero per migliaia di anni e per molte, molte vite.
La noia dovuta alla normale vita umana perché dopo un po’, direi più o meno dopo 200 anni tutto diventa piuttosto uguale. È proprio così.
Era noia? Forse era perché è stato così difficile, così dannatamente difficile affrontare l’esperienza umana? Vi ha fatto paura? È stato doloroso? Non riuscivate più a starci dentro? Quella non è una cattiva ragione. Che cos’è stato a portarvi fino a questo? In fondo che cosa vi ha portato a vivere alcune vite nelle chiese o negli ordini religiosi? Non sono passate molte vite da quando avete buttato via tutto dicendo, “Basta con i gruppi, basta con le organizzazioni, basta con la retorica, adesso basta con i libri, i testi sacri o altro.” Vi siete allontanati da tutto ciò. Poi, in questa vita siete tornati in questo gruppo molto poco organizzato ma delizioso che chiamate Shaumbra.
Che cos’è stato a spingervi a continuare?
Sapete che è qualcosa che voi date per scontato, ma la maggioranza degli altri non sono neppure arrivati a questo punto. La maggior parte degli altri umani non si è mai chiesto il perché; non ha la più pallida idea di che cosa significhi davvero ‘Io sono.’ La maggior parte degli umani digerisce un po’ della retorica della chiesa – “C’è un Dio in cielo; tu vivi, muori e speri di superare l’esame.” In realtà, solo pochissimi s’immergono profondamente dentro se stessi, come avete fatto voi.
Qualcuno vi definirebbe egoisti. Qualcuno direbbe, “Ma guarda quanta attenzione ti stai dando. Guarda quanto ti tieni in considerazione.” Io direi proprio che prima o poi ogni umano lo farà, la consapevolezza interiore. Non potete evitarlo. È naturale. Prima o poi quel Sé interiore, quell’Io Sono si farà avanti, dirà, “Facciamolo. Facciamolo.”
Se tornate indietro di circa 2000 anni che cos’è stato, che cosa l’ha fatto per voi?
Sentitelo dentro per un attimo e non vi sto chiedendo di essere medianici e neppure di ricordare i dettagli. Eppure c’è qualcosa di molto importante nei vostri registri akashici personali. Non esiste un Registro Akashico globale, universale, è tutto personale. Lì dentro c’è qualcosa. Che cos’è?
(pausa)
Se in questo momento non riuscite a coglierlo fatelo più tardi, magari stasera a letto o la prossima settimana mentre sarete fuori per una passeggiata. Che cosa è stato?
Dunque, in realtà è stata di una serie di cose che vi ha portato a questo punto davvero definitivo, a una scelta davvero finale. La domanda è, mentre concludiamo la Serie della Libertà, quale cosa ha motivato la vostra anima, voi, a iniziare questo bel viaggio nella scoperta dell’Io Sono, alla domanda è stata data una risposta? Non parlo per forza della realizzazione dell’Io Sono, ma della ragione. Era perché vi annoiavate? Era perché avevate paura? Forse era perché avevate visto o incontrato un essere come Yeshua che vi aveva davvero ispirato, davvero influenzato? Naturalmente, ricordatevi ciò che Yeshua è ed era, voi. È stato quasi come vedere una parte del vostro sé futuro.
Ora la domanda, eccoci in questa nuova era, alla domanda è stata data una risposta? La domanda iniziale, la motivazione iniziale – quella cosa che vi ha portato su questo percorso – è stata soddisfatta?
Sarebbe interessante e lo chiedo in particolare a quelli di voi che sono Keahakers e che tengono un diario o per chiunque ne tenga uno, il prossimo mese scrivete proprio questo. Sì, questo è un compito a tutti gli effetti, se lo scegliete. Scrivetelo. Resterete stupefatti, persino travolti dalla risposta. La risposta non vi arriverà da me né da Aandrah o da un qualche altro essere, quindi non cercateli per ottenere la risposta. Vi verrà proprio da qui. Sarà una rivelazione stupefacente. Sarà una scoperta.
Le Aspettative
Il prossimo punto. l’illuminazione. Ci sono molte aspettative su… (tira fuori il leggio) quando si parla di questo, diventiamo seri. Voi dite “Ohhhh!” Tutti dicono “Uh-oh!” Le aspettative dell’illuminazione.
Questo sentiero è iniziato, 2000 anni fa o 200 anni fa. Siete venuti in questa vita; c’era già una specie di scelta interiore, un potenziale importante di riuscire a realizzare l’illuminazione in questa vita. Il sé umano, in un certo senso, poi si adegua. È come se fosse nel vostro DNA spirituale. “Ok – l’illuminazione, la realizzazione in questa vita.”
È vero, dal momento in cui siete nati tutto… dovrei dire dal momento in cui avete infuso la vostra energia in questo corpo fisico, perché c’è una differenza enorme tra il momento della nascita, la nascita fisica e il momento della vera integrazione – che potrebbe avvenire mesi dopo il corpo fisico. Rimango stupito davanti a tutte queste discussioni a favore della vita e a favore della scelta, ed è – ci sputo sopra! –non importa. Non importa. Però è un gran bel dramma è un gran bel senso di colpa. Oh, è un senso di colpa dei migliori. È uno dei pulsanti più grandi che alcuni usano per premere il pulsante degli altri. Sto divagando. A che punto eravamo?
Eccoci qui, nell’illuminazione. Dal momento in cui siete stati infusi, da quando avete integrato la vostra essenza in questo corpo fisico in questa vita, tutto ha girato intorno all’illuminazione. Tutto. Potreste guardarvi indietro, potreste scrivere la storia della vostra vita– tutto ha riguardato l’illuminazione.
La cosa divertente è – è divertente per me, ma non per voi – la cosa divertente è che non ci sono stati errori. Sì. La cosa divertente è che non avreste potuto fare un errore nemmeno se ci aveste provato. La cosa divertente è che fingete di poter fare errori e continuate a farlo. Fingete che là fuori ci siano queste scelte e la porta nr. 1 è un vero e proprio bastardo; la porta nr. 2 è una cosa non molto buona, ma relativamente sicura; la porta nr. 3 potrebbero essere visioni interiori stupefacenti, ma potreste anche finire per sempre nelle profondità dell’inferno, proprio per un’eternità, per sempre. (qualcuno ride nervosamente.) Ecco, voi fingete, avete accettato un po’ di programmazione della coscienza di massa per cui potete fare errori. La sapete una cosa? Non potete. Non potete, davvero. Non potete proprio.
In realtà potete – ve l’ho già detto prima – di fatto potete puntare il vostro elastico in una direzione che sapete non essere quella giusta, che sapete non essere compatibile con il vostro essere e farlo di proposito e indovinate cosa succede? Non farete altro che essere reindirizzati verso il vostro vero sentiero.
A proposito, il vostro vero sentiero non è la vostra brava ragazza o il vostro bravo ragazzo. In un certo senso vi hanno fregato, vi hanno portato a pensare che dovete scegliere la cosa carina – essere il bravo ragazzo, la brava ragazza. Non è così. A volte, nell’illuminazione, non è affatto una cosa carina. Non è carina. É… è… a volte agli altri non piacerete proprio, ma è la scelta giusta per voi.
Perché è così? Perché è così? Beh, ve lo dico io: perché la coscienza di massa vuole una certa conformità, vuole che facciate le cose in un certo modo. Molti dei vostri genitori volevano che foste solo un bravo ragazzo e quindi che vi prendeste cura di loro una volta diventati vecchi. I vostri insegnanti volevano che foste carini. Perché? Beh, per loro è più facile. Ecco, molte scelte si fanno per essere carini, per fare la cosa giusta – la cosa giusta.
Torniamo al punto – ci sono molte aspettative sull’illuminazione.
La domanda che vi faccio oggi… prendiamo una visione. La visione è che siamo sulla Nuova Terra, su una delle Nuove Terre; voi state insegnando agli esseri angelici che stanno per venire sulla Terra in un corpo fisico per la primissima volta e sappiate che voi lo fate proprio, è proprio così. Ora state parlando loro dell’illuminazione. Tenete un corso avanzato. Siete un insegnante di livello, un professore. State parlando dell’illuminazione e, visto che la state affrontando, delle aspettative che voi, l’umano, avevate sull’illuminazione rispetto alla realtà.
Ecco, state insegnando. Diciamo che avete un corso cui partecipano, diciamo, in 144. State facendo lezione. Avete un bel leggio personalizzato – (lo prende) qui c’è un graffio – e state tenendo lezione a questi nuovi. Stanno per venire sulla Terra, entro sei mesi entreranno nel corpo fisico. Ecco, è il momento dell’essenza. Ora state parlando a loro. Il nome del vostro corso è “Le Aspettative Umane sull’Illuminazione.” Cosa direte loro, quali erano le vostre aspettative umane? Linda afferrerà il microfono e ve lo chiederà.
Quali erano le vostre aspettative umane sull’illuminazione?
GARRET: Che sarei piaciuto a tutti.
ADAMUS: Saresti piaciuto a tutti e invece?
GARRET: Non è così. A qualcuno non piaccio affatto. (risate)
ADAMUS: Devo proprio baciarti per questo! (Adamus bacia Garret) Brillante! Questa risposta è brillante. Non dovete alzare la mano, ma se volete potete farlo. Mentre entravate nell’illuminazione quanti di voi pensavano che sarebbero diventati questo essere spirituale che risplendeva e che piaceva a tutti? Ohhh. Sì. Là in fondo vedo qualcuno che è davvero molto onesto. Alcuni, sapete… sì.
Sì, questo è una buona riposta. Oh, come lo faremo? Linda, preferisci correre o scrivere? Microfono o lavagna?
LINDA: Mi piace correre.
ADAMUS: Correre. Ok, allora Vili, ti spiace scrivere? Oggi tutte maiuscole, per favore, giusto per irritare Cauldre. (risate)
LINDA: Perché tutte maiuscole?
ADAMUS: Per irritare Mister Vergine.
Ecco, vediamo, il primo è “Tutte…” – “Le aspettative dell’illuminazione” è il titolo, tutto scritto in maiuscolo – “PIACERE A TUTTI.” Il fatto è che state affrontando un periodo – alcuni di voi ci sono ancora dentro in pieno – un periodo in cui non piacete proprio a nessuno. Di cosa abbiamo parlato il mese scorso? Di essere stizzosi, di essere irritabili, di non avere più alcuna tolleranza né pazienza per ciò che ovviamente sapete essere merda e dramma. A loro, voi non piacerete. “Che cos’hai che non va? Da quando ti sei seduto su questo trono alto?” (qualcuno ridacchia) I troni alti sono davvero belli. (Adamus ridacchia)
Bene. Che altro? È un gran bell’inizio.
LINDA: Infatti.
ADAMUS: Sì, che altro?
LINDA: Per favore, alzati…
DIANE (donna): Che tutto sarebbe stato semplice.
ADAMUS: Semplice?! Davvero. Perché pensavi che tutto sarebbe stato semplice? Chi te l’ha detto? In quale libro l’hai letto? (ride) Tutto sarebbe stato semplice.
DIANE: Perché no? Sono illuminata. Dovrebbe venire a me senza problemi.
ADAMUS: Sì. Bene. È così?
DIANE: Finora no! (risate)
ADAMUS: Non così … (Adamus ridacchia) Aspetterò e ve lo dirò più avanti, ma a tutti voi dirò perché non accade. Sì. Ma bene. Pensavate che sarebbe stato facile. Quali parti di voi? La parte umana di voi pensava che sarebbe stato facile. In realtà, la cosa divertente è – riderete quando lo dirò – è proprio così, davvero.
LINDA: Ha, ha, ha, ha, ha. (Adamus ridacchia)
ADAMUS: In realtà …
LINDA: È così divertente che mi sono dimenticata di ridere.
ADAMUS: … molto presto arriverà un giorno in cui mi direte, “Era così maledettamente facile. Avrei voluto saperlo allora.” (un paio di persone ridono) L’hanno capita in due. Sì.
LINDA: Promesso?
ADAMUS: Ora, per lo spirito è facile. È davvero facile. Non è facile per voi, l’umano. Perché?
DIANE: Beh, penso perché non sono ancora illuminata.
ADAMUS: Ti spiace alzarti in piedi? (lei ride nervosamente) Ti spiace alzarti in piedi? (lei ride nervosamente; Edith fa un commento) Edith, tu sei la prossima. (risate)
LINDA: Mi leggi nella mente!
DIANE: Ok, è per via del dubbio e …
ADAMUS: Per via del dubbio, certo, certo.
DIANE: Sì, e dei ma.
ADAMUS: Sì, e i ma. L’umano vuole proteggere l’umano perché in realtà, in modo divertente, c’è un parallelo tra ciò che definite lo Spirito o l’Io Sono e l’umano. Hanno intrapreso questo sentiero dell’illuminazione in sintonia tra loro, ma all’improvviso il sentiero prende direzioni diverse, perché l’umano vuole la popolarità e molto denaro, come scopriremo tra poco. Vuole costruire un tempio a sé stesso. Non vuole morire. Vuole andare avanti per sempre. Vuole essere l’umano più glorificato tra tutti gli esseri.
Ecco, l’umano raggiunge un certo livello nella realizzazione dell’illuminazione. In altre parole, quando all’inizio ci arrivate, quando avete letto un libro o frequentato un corso o ci siete arrivati per la prima volta, è stato come l’entusiasmo dell’umano – “Ohh! Finalmente la salvezza ed io mi sono trovato! Ragazzi, questo sì che renderà tutto facile! Ragazzi, userò i miei poteri magici per assicurarmi che nessuno mi freghi più.” L’umano ha il suo livello, il suo limite dell’illuminazione. Lo spirito continua a proseguire. Quell’Io Sono interiore continua ad andare avanti. A quel punto si sviluppa questa lotta e questa guerra tra i due. Bene, in realtà non avviene tra i due. È solo l’umano che fa la guerra. Allo Spirito non importa.
Al Sé dell’Anima non importa proprio, ma l’umano cercherà di trascinare l’Io sono, la verità è l’essenza verso il suo livello, e non accadrà. L’umano vive nella miseria più terribile, nel dramma, nel trambusto, non ha una lira ed è in cattiva salute finché, alla fine, dice, “Sai una cosa? Non sono per nulla bravo con questa storia dell’illuminazione e presumo che i miei secondi fini fossero tali fin dall’inizio. Penso proprio che quando ho iniziato – io, come umano – quando stavo davvero per arrivarci, stavo davvero usando tutta questa roba spirituale solo per glorificare il sé, solo per rendermi un po’ più intelligente, un po’ più giovane, un po’ più ricco.” Alla fine l’umano dice, “Sai, permetterò e basta. Questa è la cosa più grande di tutte.”
Ehe, qui sto insegnando il mio corso … (torna verso il leggio che traballa e rovescia ciò che sta bevendo)
LINDA: Ohh! Buum, ba-buum‼
ADAMUS: Oh, sono così eccitato per questo!
LINDA: Edith, tu sei la prossima.
ADAMUS: Sì! Sì!
LINDA: E io pulisco in fretta.
ADAMUS: Sì. Oh …
EDITH: Mi hai appena fatto un bagno di caffè.
ADAMUS: Non credo proprio che fosse caffè, ma ti ha fatto il bagno. Hai ricevuto il battesimo. Sì. (Adamus ridacchia)
EDITH: Un battesimo da illuminazione. (qualcuno dice ,“Sia lode al Signore!”) Sia lode al Signore!
ADAMUS: Ecco –bene.
EDITH: Passa le munizioni! (qualcuno ridacchia)
ADAMUS: Il prossimo. Quali erano le vostre aspettative dell’illuminazione?
EDITH: Non so se ne avevo qualcuna. Volevo solo scoprire chi ero veramente e chi sono e.
ADAMUS: Bene. Fermiamoci proprio qui.
EDITH: … perché diavolo non sono ricca e …
ADAMUS: No, no! Fermati alla prima. Quella sì che mi piace! La scriveremo subito – “Scoprire chi sono” – ma certo. Ma certo, perché comunque, Edith, questa domanda continui a portela da molte vite in un modo bello, “Chi sono?” Non quel chi sono ma, “Chi sono io? Cosa posso essere?” Ecco, è una domanda bellissima. Sì, ora hai la risposta?(lei fa una pausa , si sente qualcuno che sussurra “Io Sono quello che Sono”)
EDITH: Io Sono quello che Sono.
ADAMUS: Chi gliel’ha sussurrato?
EDITH: Io so chi sono! Sono un essere e poiché Io Sono quello che Sono, io ricevo.
ADAMUS: Sì. Ragazzi, sembra che sia uscita dal mio libro di testo.
EDITH: Sì, hai ragione. È così.
ADAMUS: Non ci ho sentito il cuore, mia cara.
EDITH: Io Sono quello che Sono.
ADAMUS: Ci stai arrivando. Io Sono quello che Sono.
EDITH: E per la maggior parte del tempo ti amo anche.
ADAMUS: E nel resto del tempo?
EDITH: Mi fai incazzare.
ADAMUS: Moi?!
EDITH: Moi.
ADAMUS: Allora sto facendo il mio lavoro. Grazie.
EDITH: Sì, è così. (entrambi ridacchiano)
ADAMUS: Bene. Ecco, la scoperta dell’Io Sono. Edith, nonostante le sfide e le difficoltà, è stata una bella esperienza?
EDITH: Sì. Sì.
ADAMUS: Sì. Sì. Torneresti indietro?
EDITH: No.
ADAMUS: No. E come andrai avanti?
EDITH: Beh, sai, il mio compleanno – anch’io sono un Leone – e compio gli anni tra pochi giorni il mio e avrò un’età rispettabile e sai, potrei anche transitare e venire a trovarti.
ADAMUS: Sì, e poi torni da te.
EDITH: Mm hmm.
ADAMUS: Sì, oppure potremmo incontrarci a metà.
EDITH: O ci vediamo sulla Nuova Terra o sulla luna, sai, dovunque insegni.
ADAMUS: Sì, bene. È ovvio che ti restano ancora 30, 40, 60 anni.
EDITH: Oh dio! (risate e Adamus ridacchia)
ADAMUS: Eccovi qui che insegnate sulla Nuova Terra, insegnate ai nuovi e imparate che voi… (Linda sta spruzzando il detergente sul pavimento proprio di fronte a lui; qualcuno ridacchia) Dobbiamo farlo proprio adesso?
EDITH: Non vuole rovinare il tappeto.
ADAMUS: No. No.
LINDA: Fa solo parte dell’illuminazione. (risate)
ADAMUS: Ma hai beccato il piede di Cauldre!
LINDA: Oh pensi che sia stato un incidente?! (altre risate)
ADAMUS: Già che sei là in fondo…
LINDA: Che cosa vorresti?
ADAMUS: Con la crema – il caffè.
LINDA: Con?
ADAMUS: Con la crema. O il chai. (qualcuno dice, “Chai?”)
LINDA: Sì, certo! (ride divertita)
ADAMUS: Pensavo fosse un nuovo gruppo new age. (risate) Il caffè sarebbe buono. Chai organico.
LINDA: Sì, certo!
ADAMUS: Dove eravamo rimasti? Oh, sì. Ma come, non ti piacerebbe il regalo di altri 60 anni su questo pianeta?
EDITH: Beh, se potessi…
ADAMUS: Stai attenta a ciò che scegli.
EDITH: Forse ho bisogno di completare il mio ringiovanimento e portare dentro la mia abbondanza e la mia nuova automobile.
ADAMUS: Il tuo problema di fondo è l’abbondanza, eh?
EDITH: Sì, ho un blocco sull’abbondanza…
ADAMUS: Tsk, tsk, tsk, tsk, tsk, tsk, tsk.
EDITH: È evidente.
ADAMUS: È davvero una sfortuna, perché…
EDITH: Sì.
ADAMUS: … quello è davvero piccolo, paragonato ai veri problemi di fondo.
EDITH: Oh.
ADAMUS: I veri problemi di fondo, sì. Sì. Ecco, ne parliamo tra un attimo.
Il prossimo. Grazie. Grazie, cara.
EDITH: Prego. Per me è un piacere.
ADAMUS: È sempre una delizia stare con te.
LINDA: Edith, puoi passarlo a Joann.
ADAMUS: Sempre.
EDITH: Vale anche per me.
ADAMUS: Stasera vieni nella mia festa di compleanno?
EDITH: Sì.
ADAMUS: Bene. Bene. Sai dov’è?
EDITH: Anche noi lo festeggeremo?
ADAMUS: Sì.
EDITH: È con il Crimson Council, uh … non proprio. (Linda ride divertita e qualcuno ridacchia)
ADAMUS: Hai ricevuto l’invito?
EDITH: Non mi sembra. Probabilmente era scritto tutto in maiuscolo. (risate e qualche applauso)
ADAMUS: Questo lo togliamo di mezzo così non ci versiamo più sopra nulla. (sposta il leggio) Bene. Grazie, Edith. Grazie.
Tutti avete l’invito, è naturale, sì e sarà al Club dei Maestri Ascesi, via della Sovranità nr.1, Cielo. Sì. Da mezzanotte in poi. Sì.
EDITH: A mezzanotte!
ADAMUS: A mezzanotte. Beh, certo. Naturalmente. Sì.
Bene. Il prossimo. Le aspettative dell’illuminazione. Si? Oh, il microfono.
JOANN: Ciao. Io pensavo solo che sarei stato un umano più grande, sai.
ADAMUS: Allora stai più dritta.
JOANN: E sai, più professionale.
ADAMUS: Oh, davvero?!
JOANN: Sai, beh, sai, solo un umano più grande.
ADAMUS: Davvero? Tipo essere a capo di un’azienda importante e…
JOANN: Beh, lo sono già… il mio lavoro è decisamente buono.
ADAMUS: Sì, sì. Sì.
JOANN: È perfetto.
ADAMUS: Ma …
JOANN: Io lo amo.
ADAMUS: Qual è il tuo titolo?
JOANN: Coordinatrice del benessere, manager, assistente al medico. Ecco, ho parecchi titoli.
ADAMUS: Tu hai un titolo di assistente?
JOANN: Sì, beh, io assito lei. Quando lei non c’è, io la rappresento.
ADAMUS: Tu assisti?
JOANN: Più o meno. Sì.
ADAMUS: Non sei proprio tu a farlo?
JOANN: Sì! Ok, sono io! (ride divertita)
ADAMUS: Esatto. Ecco, per tutti voi che avete dei titoli, dei biglietti da visita che dicono “assistente,” “coordinatore” or “manager di medio livello” – no, non è accettabile. (Linda gli passa il caffè) Grazie.
LINDA: Non abbiamo bisogno di altri impiegati che si licenziano. Puoi startene zitto?
ADAMUS: Date loro un titolo un po’ migliore!
LINDA: Ok! (qualcuno ridacchia)
JOANN: Uso quel titolo solo quando me lo chiedono.
ADAMUS: Tutti vicepresidenti – vicepresidenti esecutivi. Ma certo.
LINDA: Puoi averne solo uno.
ADAMUS: Allora, pensavi che saresti stata più grande.
JOANN: Sì!
ADAMUS: Pensavi che saresti stata più importante.
JOANN: Più importante, sì. Sono ancora io…
ADAMUS: Tu che vivi in Riviera.
JOANN: … ma mi diverto un mondo! Sì! Roba del genere.
ADAMUS: Sì. Il tuo yacht privato.
JOANN: Sì!
ADAMUS: Davvero? Perché non hai manifestato queste cose?
JOANN: Non lo so, perché sto approfondendo ciò che faccio. Ecco.
ADAMUS: Ehi, vai in bagno. (lei ride)
LINDA: Ohhhh!
ADAMUS: Dammi il microfono.
LINDA: Ohhhh!
ADAMUS: Ho sentito la parolaccia, quindi ora vai al posto sporco. Vai là dietro.
LINDA: Ohhhh! Dì no e basta!
ADAMUS: Ha detto, “Non lo so.”
LINDA: Ohhhh!
ADAMUS: Sono chiacchiere da toilette. (risate)
LINDA: Ohhhh!
ADAMUS: Merda metatafisica.
JOANN: Ci ho appena mandato il mio Spirito, quindi …
ADAMUS: Oh, questa è buona. Mi piace. Bene. Furba. Intelligente. (entrambi ridacchiano) Allora perché non l’hai manifestato?
JOANN: Perché penso di aver cambiato idea.
ADAMUS: Pfff. Quella è una buona riposta, ma è un pretesto.
JOANN: Davvero.
ADAMUS: Una distrazione. Una distrazione.
JOANN: Potrebbe essere una distrazione.
ADAMUS: Ma certo.
JOANN: Ok.
ADAMUS: Ora, non dev’essere così, ma per molti lo sarà. Serve un mucchio di lavoro per gestire un impero, quindi volevate che il tempo si concentrasse più che altro su di voi. Lì c’erano alcune distrazioni e tra un attimo ve ne parlerò.
JOANN: Ok.
ADAMUS: In passato l’avete fatto. Accidenti, avete avuto eserciti. Voglio dire, davvero, avete avuto imperi. Intendo, per voi.
JOANN: Oh! … sì.
ADAMUS: Sì. Allora, volete davvero farlo di nuovo?
JOANN: Non più.
ADAMUS: Sì. Larry, che sta spiluccando là dietro, sai, per te è lo stesso. Il caro Larry ha vissuto vite da comandante di grandi eserciti, da comandante militare, vite in cui ha gestito enormi quantità di terre e tutto il resto. Ecco, ora torna in questa vita e ha – (Larry si pavoneggia) sì, è stato un pezzo grosso, come puoi vedere – e ha detto, “No, ho la capacità e il talento per farlo, ma non voglio farlo di nuovo. Lascia che qualcun’altro faccia quel gioco.”
Tutti voi vi siete permessi quello spazio – uno spazio sicuro e protetto – per stare con voi. Sì. Ora, ogni tanto cercate ancora di uscire e fate ancora troppo e a volte fate troppo poco, ma vi state permettendo quello spazio. Sì. Bene. Grazie.
LINDA: Il prossimo?
ADAMUS: Ancora qualcuno prima di passare al punto importante.
EDITH: Il bagno è off limits. (qualcuno ridacchia)
ADAMUS: Perché? Il bagno è un luogo carino in cui andare per riflettere.
ANDY: Qual’era la domanda?
LINDA: Qual è la domanda?
ADAMUS: Le aspettative dell’illuminazione. State insegnando sulla Nuova Terra. Insegnate a tutti questi esseri angelici che stanno scaldando i motori, che si stanno preparando per scendere sulla Terra e voi quasi ridete sotto i baffi perché sapete com’è davvero. Naturalmente sono tutti eccitati e voi state completando la preparazione e insegnate loro le aspettative dell’illuminazione. Essi frequentano il corso avanzato. Avete raccontato loro tutti i modi degli umani – i modi strani e bizzarri degli umani – e ora state dicendo loro, “Quando arriverà il vostro momento, dopo qualche vita, avrete queste incarnazioni diverse e inizierete ciò che si definisce il risveglio e diventerete illuminati.” Ora raccontate loro alcune delle vostre esperienze – le vostre esperienze umane – su com’erano le vostre aspettative dell’illuminazione.
Ecco, dite loro…
ANDY: Che non ne avevo la più pallida idea, più o meno. (risate)
ADAMUS: Molto bene!
ANDY: Onestamente non sapevo cosa aspettarmi, ma sapevo che essere un umano mi avrebbe fatto sentire strano.
ADAMUS: Sì.
ANDY: La sensazione che hai da bambino quando, “Perché non posso volare? So che posso, ma non posso. Cosa c’è di sbagliato in me? “
ADAMUS: Sì.
ANDY: Penso che, in un certo senso, l’illuminazione mi ha detto che potevo di nuovo essere normale, che essere umano è anormale. Ha senso?
ADAMUS: Ma certo. Ma certo. Torni allo stato naturale.
ANDY: Sì.
ADAMUS: Questo è innaturale. Questo è molto innaturale.
ANDY: Sono d’accordo.
ADAMUS: Perché è limitato.
ANDY: Sì.
ADAMUS: Ecco, si torna allo stato naturale. Dunque, lo sapevi già quando hai dato inizio a questa cosa del risveglio?
ANDY: Io … umm … era più una sensazione che un sapere vero e proprio.
ADAMUS: Giusto.
ANDY: Perché mi sembrava giusto non essere così umano.
ADAMUS: Giusto. Bene. Sì. Bene. Allora, lo definiresti, “Ritorno allo stato naturale?”
ANDY: Questa è davvero buona. Sì, mi piace.
ADAMUS: Per forza. L’ho creata io.
ANDY: Sì. (risate) Sì.
ADAMUS: È il mio compleanno. Ditemi le bugie. (altre risate e Adamus ridacchia) Allora la domanda è, sei tornato a quello stato naturale?
ANDY: Sembra che anche dirlo ci siano alcune programmazioni… sembra che ci voglia del tempo per gestirle.
ADAMUS: Sì.
ANDY: Perché – la società, gli impegni.
ADAMUS: Giusto.
ANDY: Le cose materiali.
ADAMUS: Sì, sì.
ANDY: A volte sembrano mettersi di mezzo.
ADAMUS: Posso aggiungere anche qualcos’altro?
ANDY: Oh, certo.
ADAMUS: Non è che forse, in un certo senso, ti stai divertendo troppo?
ANDY: Beh, c’è anche quello.
ADAMUS: C’è quello.
ANDY: Quello, c’è.
ADAMUS: Sai, perché…
ANDY: È molto divertente il solo fatto di essere qui, sai, qui è tutto il resto.
ADAMUS: Perché quando sei illuminato, ovviamente, l’essere se ne va. (risate)
ANDY: Non sono sicuro di essere d’accordo con questo.
ADAMUS: Bene. Bene. Non sono sicuro se intendevo dire che era vero. (altre risate)
ANDY: Ok. Sì, sì perché, di fatto, è piuttosto divertente inciampare e cadere sulla faccia ed essere umano.
ADAMUS: Lo è. Lo è.
ANDY: Ma dopo un po’ anche quello passa.
ADAMUS: In un certo senso sì.
ANDY: Sì.
ADAMUS: Ecco, per curiosità, ci sono stati pochi Maestri Incarnati. La maggior parte di essi – snap! – se ne va subito. Diciamo che tu sarai tutto il resto.
ANDY: Lo sarò.
ADAMUS: Sì. Oh, sì. Quindi, non inciamperai più?
ANDY: Ehh, sai…
ADAMUS: Pensi che Gesù di notte non sia mai inciampato su una roccia e abbia sbattuto la faccia?
ANDY: Beh, io potrei essere il primo.
ADAMUS: Sì, sì.
ANDY: Io, sai, ho sempre avuto la tendenza ad essere un po’ goffo…
ADAMUS: Non pensi che Gesù abbia mai avuto delle briciole di pane sulla barba e se ne sia andato in giro tutto il giorno e forse lì dentro c’era qualche caccola e …
ANDY: Ohh sì …
ADAMUS: … o con il naso che gli colava e … (risate) Sì.
ANDY: Sì, io … sai, probabilmente hai ragione. Probabilmente l’ha fatto. Sì.
ADAMUS: Sai, io penso proprio che al Maestro Incarnato non importi. Ha qualche briciola sulla barba – non importa. È un dato di fatto, potrei quasi scommettere che moltissimi di voi fanno queste cose in modo deliberato, come avere un piccolo sbaffo, sai, proprio qui e poi le persone sai, per tutto il giorno saranno un po’… (si muove come se gli altri gli stessero facendo notare lo sbaffo) e poi voi fate … (fa una faccia strana; risate) sapete com’è. Sapete, è un po’ come indossare i calzini di due colori diversi. Un gran bell’affare! O fare cose che normalmente non fareste e che di solito potrebbero mettervi un po’ in imbarazzo.
Di fatto, penso che uscirete dal seminato per fare cose un po’ volgari e disgustose solo perché in fondo potete permettervele e in realtà non v’interessa più, perché se siete un Maestro Incarnato, chi se ne frega! Chi se ne frega. Avete un pezzettino di spinaci nei denti? Invece di cercare di toglierlo, infilatevi nei denti un altro pezzetto. (risate) Poi andate in giro tutto il giorno sorridendo alle persone e poi ridete di voi e tutti cercano di… (gesticola; le risate aumentano) poi, sapete, qualcuno cercherà di farvelo notare e… (altri gesti e risate)
Davvero, ora ci ridiamo sopra, ma si arriverà a un punto in cui cercherete di tentare di… perché siete stati repressi e per moltissimo tempo avete seguito le regole e non potevate avere gli spinaci tra i denti, ma ora che finalmente potete farlo, non ve ne frega niente. Non ve ne frega nulla. Lasciate che sia e basta. Si. Bene. Di fatto, la usate come una specie di piccola lezione per gli altri perché la smettano di restare sempre dentro gli stessi binari. Oppure al mattino potreste dimenticarvi d’infilarvi la maglietta. (risate)
Il prossimo. Le aspettative dell’illuminazione. Sì. Ancora qualcuno e poi arriveremo al punto.
LINDA: Ciò significa che posso indossare le imbottiture per il sedere se ne ho voglia? (qualche risata) (in precedenza aveva indossato per scherzo qualcosa che faceva apparire il suo posteriore molto più grande)
ADAMUS: Le hai tolte?
LINDA: Sì! No, le ho tenute! (altre risate)
ADAMUS: Sì, Kathleen. Le aspettative. Cosa – tu avevi molte aspettative dell’illuminazione. Ne abbiamo parlato molto. Quali erano? Sì, prego.
KATHLEEN: Beh, qui si tratta più di avere un’anima gemella.
ADAMUS: Sì, sì.
KATHLEEN: Quella era un’aspettativa di cui ora posso liberarmi.
ADAMUS: Sì.
KATHLEEN: Sì.
ADAMUS: Perché avevi l’aspettativa dell’anima gemella?
KATHLEEN: (sospira) Non lo so. (il pubblico dice “Ohhh”)
ADAMUS: Ehi, ehi, ohhhhh! Oh, oh, ohhhhh!
KATHLEEN: Quella non ero io. (molte risate e applausi)
ADAMUS: Oh, questo è – mi piace! Vedete, Shaumbra, state già diventando veloci, veloci, molto veloci. Ok. Oh! Sono così orgoglioso di voi. Si. Bene. Siete scesi in…
KATHLEEN: La mia anima gemella sono io.
ADAMUS: Sì, ma … sì, certo.
KATHLEEN: Sì.
ADAMUS: Sì.
KATHLEEN: Sono io.
ADAMUS: Ma all’inizio non te n’eri resa conto e c’era questa ricerca disperata, Steve, cercavi quell’anima gemella e poi c’è stata una grande delusione, mia cara, molto cuore spezzato e molta agonia.
KATHLEEN: Pensavo di averla trovata.
ADAMUS: Sì.
KATHLEEN: Un’aspettativa era che fosse perfetta. Non era perfetta, perché io continuavo a cercare me.
ADAMUS: Sì. Un cuore spezzato alla grande – ne parleremo proprio tra un attimo –in profondità c’era qualcosa come la ricerca della tua anima gemella. Tu pensate – tu, l’umano – pensa di essere così giusto, così pieni di verità e questo è tutto ciò che importa, questo è tutto – se solo lo Spirito te la concedesse – e poi esci, la proietti fuori di te e vai a cercarla. Hai persino trovato qualcuno che, in effetti, è una specie di carne di cane (risate) e nella tua immaginazione cerchi di crearlo perché sia quest’anima gemella. Cerchi di trovare delle scuse. Inizi persino a condividere storie di vite passate vissute insieme, ma in realtà non è così e t’inventi queste cose. È una delle (aspettative) più profonde, davvero molto profonde e poi la delusione. La delusione che lui non è – o lei non è – ciò che pensavi. Lui o lei cercavano solo di rubarti un po’ d’energia o un po’ d’intimità, un po’ di, eh …
EDITH: Di sesso.
ADAMUS: … sesso?
LINDA: Oh!
ADAMUS: Sì. No, hai ragione, un po’ di sesso. Stavo per dire “una piccola mezzanotte all’oasi.” Sto cercando di essere un po’ più…(risate) Il sesso. Il sesso. Qualsiasi cosa fosse. Nel momento, c’era un po’ di verità. Forse in passato siete stati insieme. Forse siete stati insieme per molto, molto, molto tempo prima ancora della Terra ma l’interludio faceva solo parte dell’illuminazione, siate certi che faceva parte del ritorno a voi. Ciò però porta a delusioni profonde e oscure dentro di te – “Perché mai ho avuto questi pensieri? A cosa stavo pensando? Sono tutto sbagliato.” Vedi, comincia a giudicarlo e non eri tu. Non eri tu.
Ma certo, sì, avete un’anima gemella e alla fine scoprirete che (a) non avete bisogno di averne una; (b) voi siete la vostra anima gemella.
Ora vi dirò una cosa. Ciò che accade è che una volta che provate quell’amore verso di voi, solo allora trovate davvero qualcuno. Non sarà più un’anima gemella, ma un essere con il quale potete godervi la vita in modo aperto e libero, senza tutti gli obblighi e allora sì che sarà puro divertimento. Sì. Arriverà. Lo farà.
LINDA: Ancora uno?
ADAMUS: Certo. Le aspettative dell’illuminazione. Joshua, quali erano le tue?
JOSHUA: Mi aspettavo di essere un po’ più saggio e un po’ più intuitivo.
ADAMUS: Sì. Definisci saggio. Cosa intendi dire?
JOSHUA: Sapere il perché, il perché e il percome di ciò che sta accadendo nella mia vita o non sta accadendo.
ADAMUS: Sì, essere saggio e intuitivo. Interessante. Interessante. Tu sei uno che ha studiato molto, molto, molto di più della maggioranza dei presenti o di quelli che ci stanno guardando online. Hai un’intelligenza incredibile, hai un cervello davvero ben accordato. Eri su questo sentiero dello studio della fisica, del cosmo, delle religioni, della metafisica di tutto il resto. Che cos’è accaduto?
JOSHUA: Beh, ho capito alcune cose specifiche ma non molto di più e nella maggioranza dei casi è diventato sempre meno interessante.
ADAMUS: Sì. Sono accadute altre cose e, sai, sei arrivato a dire, “Non si tratta solo di studiare.” Tu non capirai mai – proprio mai – Dio o te stesso nella tua mente. Non si può fare. Non è possibile, tutto qui. Puoi studiare. Puoi imparare dai Maestri. Puoi imparare da te stesso e dalle tue vite passate, ma fino a un certo punto. Poi tutto gira intorno a ciò che definisci il cuore. Qui si tratta di permettere. Si tratta di passare a un livello del tutto diverso, privo di limiti e di spiegazioni. In tutto ciò si arriva a un punto che non si può e non si dovrebbe spiegare. Lo si sente e se ne fa esperienza.
Ecco, buum – hai avuto questa mente incredibile, una mente potente e in realtà hai usato la tua mente per la manipolazione energetica – arrivi a un certo punto, sbatti contro la barriera e in fondo non funziona più. Ciò è devastante per la mente – non per lo spirito – per la mente è devastante scoprire di non sapere proprio un bel niente di niente. (qualcuno ridacchia) Non lo sa.
SART: Merda. (risate)
ADAMUS: Ti ritrovi disperato. Ciò ti porta alla depressione – la depressione mentale – perché la mente pensava di essere Dio, pensava di essere l’ordine supremo delle cose e poi scopre di non esserlo. Non lo è affatto. È estremamente limitata.
Amico mio, la vera saggezza, la vera saggezza e la percezione è semplicità, è distillare tutto fino alla sua essenza. Non la si può inserire in regole matematiche. Di fatto, non la si può neppure mettere in parole o formule o cose del genere. Distillane la semplicità.
La semplicità, se non cerchi di capirlo con la testa, è il semplice “Io esisto. Io Sono quello che Sono.” Poi, è tutto ciò che vuoi.
Tu inizi a pensarci, ad analizzarla – “Che cos’è Io Sono quello che Sono? Di quante sillabe è composta?” Sai, “Qual è il momento migliore quando c’è la luna piena per dire queste parole?” – e sei fregato. Puoi solo essere nell’esperienza. “Io Sono quello che Sono.”
Ecco, ti sei regalato la bella esperienza di uscire dalla testa.
All’inizio, è devastante; ora è bello. Ricordati, la semplicità. Ah. Bene. Grazie.
Ok. Ancora uno. Siete sulla Nuova Terra, state insegnando. Io mi sto divertendo. Bene. Sì?
SUSAN: Io pensavo che sarei stata più simile a questi Maestri Ascesi di cui ho letto.
ADAMUS: Ah, sì. (Adamus inizia a tossire, emette suoni di disgusto; qualcuno ridacchia)
SUSAN: E … e … e … dov’erano tutte le donne?
ADAMUS: La miglior domanda che ho sentito oggi. Le donne! Ora, qui ci sono due parti. Tu dici che pensavi che saresti stata come i Maestri del passato, l’aspettativa dei Maestri del passato.
SUSAN: Sì.
ADAMUS: Sì. Non è vero.
ADAMUS: Non è vero!
SUSAN: Mm-mm.
ADAMUS: Sono vecchi e scontrosi. (risate) Su di loro sono state scritte moltissime stronzate.
SUSAN: L’ho scoperto.
ADAMUS: Non c’è niente di vero.
SUSAN: Mm hmm.
ADAMUS: Ti hanno portato a sentirti in colpa se dici che Gesù ha fatto sesso o…non era neppure un Maestro Asceso. Era solo un collettivo. Non era neppure un Maestro Asceso, solo un collettivo. Era solo il vostro potenziale. Non era un essere reale.
Si potrebbe considerare sacrilego dire che – a proposito, farò un’affermazione; non è un Maestro Asceso, alcuni pensano che lo sia – ma Maometto, lui si grattava le ascelle e l’inguine. (a Linda manca il fiato) È così, sapete. In alcuni giorni i suoi capelli erano orribili. A me non interessa. Alcuni dei migliori amici sono musulmani. (qualcuno ridacchia) Questa è divertente. Stanotte verranno alla mia festa. Non bevono, naturalmente, non fanno sesso ma verranno alla mia festa. (altre risate) Mi piace averli alle mie feste perché non devo dare loro molto vino. Va bene ridere! Dannazione!
LINDA: Ha, ha, ha!
ADAMUS: Va bene ridere. (Adamus ridacchia)
Ecco, i vecchi Maestri, ohh, l’hanno fatto in modo molto difficile. Uno dei miei desideri più veri è che vi togliate dalla testa tutta questa spazzatura su Buddha o sugli altri. Voi avete gli altari. Oh! Gli altari! Gli altari! Mi auguro proprio che qualcuno alteri l’altare. Bruciateli tutti! State glorificando qualcosa che (a) non è vero e (b) è davvero, davvero vecchio.
SUSAN: Sì.
ADAMUS: Bruciateli e basta. Se proprio dovete avere un altare, sopra metteteci la vostra fotografia.
SUSAN: Uno specchio.
LINDA: Ohhh!
ADAMUS: All’inizio sembrerà strano alle altre persone che entrano a casa vostra e – “Lassù di solito non c’era una statua di Maria? (risate) Ora ci hai messo la tua fotografia?” Ma va bene così. Vedete, a voi non interessa, non interessa proprio se avete gli spinaci tra i denti “Sì! Sono un Maestro Asceso. Sono proprio io!” (altre risate mentre bacia un finto specchio) E nessuna donna. Come mai?
SUSAN: Cosa come mai?
ADAMUS: Le donne non possono ascendere? (qualcuno urla “Sì!”) E come mai non ci sono…donne, voi avete seguito le storie di Maestri che erano uomini. Cosa c’è di sbagliato in questo? (qualcuno dice, “la Storia”) La storia al maschile. Sì, la sua storia. Quan Yin, è ascesa? (qualcuno dice, “Sì”) Era una donna? (qualcun altro dice, “Sì”) Le importava? No. (Adamus ridacchia)
Prima di tutto, strano a dirsi, nelle vecchie Scuole Misteriche c’erano più donne che uomini, Ci sono molti Maestri Ascesi che per la loro ultima vita hanno scelto un corpo da donna. Come mai?
Potevano farlo in tutta tranquillità, perché tutti gli uomini correvano in giro facendo le guerre o cozzando col petto l’uno contro l’altro per Gesù. (qualche risata) Invece le donne stavano a casa e basta e, sapete, si occupavano della casa ma, in realtà, si prendevano cura di sé.
Direi proprio che ci sono più donne – ma non solo donne – nel Club dei Maestri Ascesi.
SUSAN: Giusto, giusto.
ADAMUS: In un certo senso mi piace. Io ero un uomo, quindi…ma ce ne sono stati molti che sono arrivati da incarnazioni femminili, perché potevano permetterselo. Non avevano addosso la pressione e le richieste.
SUSAN: Mmm.
ADAMUS: Sì.
SUSAN: Ok.
ADAMUS: A tutti gli effetti è un po’ più semplice per le donne. È più facile per l’energia femminile. Sì, è un po’ più intuitiva e meno rigida. Sì. Per ottenere l’illuminazione, però, attraversano un periodo più da scorbutiche. (fa una piccola pausa) Questa era divertente. (risate) È vero o no? Sì. Grazie. Bene. Ok, ora abbiamo finito con le aspettative.
Mollate le Aspettative
Avete avuto molte aspettative dell’illuminazione e se le riassumiamo tutte, la maggior parte di esse è riportata qui sulla lavagna, ma voi sareste perfetti. Tutto sarebbe andato alla grande. Avreste avuto un mucchio di soldi. Sareste piaciuti a tutti. E invece finisce che non avete soldi, non piacete proprio a nessuno, non siete perfetti e non sarete come i Maestri del passato – grazie al cielo. Grazie al cielo.
Ognuno di essi vi dirà – chiedete a qualsiasi Maestro vi capiti d’incontrare – ecco cosa vi dirà, “Non farlo come l’ho fatto io.” Ecco che cosa vi diranno. Non vogliono che affrontiate tutte quelle difficoltà. Quella era un’idea del tutto diversa. Allora il tempo era differente, letteralmente. Voglio dire, allora il tempo era diverso. L’energia era diversa. La coscienza era diversa. Tutto. Essi v’incoraggeranno a farlo in un modo diverso, e si spera senza il grado di sofferenza e di angoscia che hanno affrontato loro.
Ecco, per favore, a partire da questo momento mollate le aspettative dell’illuminazione. Mollatele subito. Lasciatele andare. Liberatevene. Solo quando lo fate, potete lasciare che le vere dinamiche dell’illuminazione inizino a entrare, proprio come alcune delle gioie dell’illuminazione.
Le Due Dinamiche
Ecco, vi chiedete: perché mai non ho ancora realizzato la mia illuminazione? Le ragioni sono molte, ma direi che ce ne sono due che ora vi chiedo di sentire dentro, tra oggi e il nostro incontro del mese prossimo con la nuova serie. A proposito, la intitolerò la Serie della Scoperta. Inizierete a scoprire quanto siete davvero illuminati.
LINDA: Hmm. (applausi)
ADAMUS: Sì. Grazie. In altre parole, di nuovo, si parla di meno e ci si diverte di più. Sì, certo che sì.
In questo momento sono attive due dinamiche principali e voi vivete dentro ad entrambe e ciò causa un po’ di ansia e di tormento e la sensazione di essere bloccati. Quelle principali sono due. Abbiamo parlato delle aspettative – ti spiace scrivere “Aspettative” sul prossimo foglio, in alto? (si rivolge a Vili) Le aspettative.
~ Le Aspettative dell’Illuminazione
(gioco di parole tra aspetti/aspects e aspettative/expectations)
L’altra aspettativa che vi chiederò di sentire dentro di voi, tra oggi e il nostro prossimo incontro, riguarda gli aspetti che avete creato, che avete inviato là fuori alla ricerca dell’illuminazione. Li avete creati molto tempo fa, nelle vostre vite passate, ma molti di loro sono ritornati in questa vita. Non avete creato solo uno, neppure due, ma dozzine di aspetti dell’illuminazione. Definirò questi aspetti della vostra aspettativa di essere spirituali, di essere illuminati, di essere un Maestro, li definirò ‘aspectations’. (qualcuno, con un po’ di sarcasmo dice, “Ha haha!” E qualcun altro ridacchia) Così li ricorderete meglio. È il mio compleanno, per favore un applauso. (il pubblico risponde “UooUoo!” e applaude) Solo lamenti e gemiti.
Voi avete aspettative, avete ‘aspectations’ dell’illuminazione. Si tratta di veri e propri aspetti, molti di loro lo sono e la cosa interessante è che fra loro non vanno d’accordo. Non sono per nulla in armonia tra loro.
Avete molti aspetti diversi ed io vorrei proprio che li esploraste perché avete ancora un aspetto che – oh! questo mi fa proprio diventare pazzo – che vi vede ancora come un contadino, il Maestro come un contadino con i suoi abiti rozzi e senza scarpe ai piedi e con una piccola ciotola in mano che va di porta in porta a chiedere l’elemosina e pensa “Ecco qui, il Maestro, il vero essere illuminato è povero.” È la storia della cruna dell’ago. Da qualche parte lungo il percorso l’avete accettato, è entrata una certa programmazione. L’avete fatto vostro e ve lo siete portato in giro.
Avete poi un altro aspetto dell’illuminazione che ha sentito alcune delle parole mie e di Tobias e dice, “Beh, no, devi avere prosperità, abbondanza.” Cosa accade con questi due aspetti? Pum! Pem! (lottano) Proprio così. Uno dice, “Sì, ma dovremmo avere l’abbondanza” e in un certo senso è proprio quello che favorite, ma poi ce n’è un altro che da molto tempo è inserito in profondità dentro di voi e dice, “No, dobbiamo essere poveri. Dobbiamo esserci per servire gli altri. Dobbiamo prenderci cura del mondo.” Entrano in conflitto tra loro.
Avete degli aspetti dell’illuminazione che dicono, “Devo studiare. Devo sapere tutto. Devo conoscere i filosofi. Devo conoscere tutto ciò che Gesù ha mai detto. Devo conoscere tutte le religioni del mondo. Devo …” Poi avete l’altro aspetto che dice, “Niente di ciò importa. Niente di ciò importa davvero” e quindi tra loro – a volte c’è una battaglia e a volte l’aspetto intellettuale dell’illuminazione inizia a sputare fuori tutta la sua spazzatura mentale – fatti e cifre e date – nel tentativo di trattare dall’alto in basso l’aspetto che, invece, cerca di semplificare. Con tutta la sua intelligenza e la sua furbizia riuscirà davvero a travolgere l’aspetto semplice e farà sentire stupido l’altro aspetto, del tipo, “Oh, penso di non sapere proprio nulla della vita. Non sono degno dell’illuminazione.” Capite, continuano a lottare senza sosta.
Avete l’aspetto che dice, “L’illuminazione – naturaImente è avere il corpo perfetto circonfuso di luce, che non invecchia mai e che profuma di biscotti al cioccolato.” (qualcuno ridacchia) Avete poi l’aspetto dell’illuminazione che dice, “Questa cosa del corpo fisico è davvero temporanea ed è stato il limite della mia illuminazione. È la mia parte fisica che me lo impedisce.” Un altro aspetto dice, “Nell’illuminazione porterò il corpo fisico al mio Terzo Cerchio e al Club dei Maestri Ascesi per il party di Adamus” e questi tre lottano tra loro e combattono. Voi avete queste aspettative dell’illuminazione. Vorrei che ne diventaste consapevoli.
In tutto ciò il pericolo o la difficoltà sta nel fatto che voi scavate negli aspetti e li sentite e Aandrah sa perfettamente bene cosa accade. Essi entrano e cercano di portarvi verso di loro, vi fanno pensare che siete loro. Ecco, osservateli da lontano. Osservateli da uno spazio neutro. Non lasciatevi coinvolgere nelle loro storie. Non lasciatevi coinvolgere, tutto qui. Osservate solo come lavorano.
Sì, sono parti di voi, ma certo. Potete osservarle e vedere come tutte queste ‘aspectations’ – le vostre aspettative dell’illuminazione – vi stazionano intorno.
Ora, ciò che faremo, ciò che farete sarà integrarli tutti. Li integrerete tutti e non certo con la forza, né con l’intelletto. Li integrerete facendo un bel respiro profondo nell’Io Sono. Fate un bel respiro in voi, nella vostra verità, nell’amore di voi.
Il modo per integrare gli aspetti è amarsi. Lungo il percorso non avete fatto errori, proprio nessuno. Un giorno ci riderete sopra. Non avete fatto errori. Non avete fatto nulla di sbagliato. Non avete un cattivo karma, niente del genere. Ecco, siete liberi di amarvi. Non dovrebbe esserci senso di colpa, né rimorso. Siete liberi di amarvi.
Ecco, queste sono le ‘aspectations’ – o aspettative – dell’illuminazione.
Ne parlo ora perché, specialmente mentre passiamo alla Serie della Scoperta, non vogliamo che tutte queste cose ci indugino intorno. Vogliamo che riusciate a (a) identificarli, vedere come agiscono su di voi; (b) integrarli amandovi e (c) usare le dinamiche di tutti quegli aspetti, perché vi stanno servendo. Stanno cercando variazioni della verità. Sono alla ricerca dei diversi potenziali per voi e tutta quell’energia arriva e vi serve.
~ Caspectations/Le Aspettative del Cast
Il prossimo punto, il più difficile da trattare, sono gli altri.
LINDA: Mm.
ADAMUS: Mmm. Mmmm. Oh, dobbiamo proprio farlo? (Kerri si alza per prendere da bere) Kerri, non puoi andartene. (risate)
KERRI: Non ho paura.
ADAMUS: Gli altri – e non diventerò per nulla popolare per ciò che sto per dire, ma non m’interessa.
Forse l’ostacolo più grande alla vostra illuminazione sono gli altri. Di certo gli altri la considerano un’affermazione molto forte, egoista, che cerca di spaccare le famiglie e tutto il resto …le famiglie si spaccano da sole, a prescindere dall’illuminazione. Questa era divertente. (qualcuno ridacchia) Ciò non ha nulla a che vedere con l’illuminazione. Sono gli altri. Per essere più specifico, sono le persone che vi sono più vicine – i vostri compagni, i mariti e le mogli, i vostri figli, i vostri genitori, i vostri figli, i vostri genitori, i vostri figli, i vostri genitori (ridacchia) quelli che vi sono cari, le persone con cui dormite, i compagni di letto, Edith. Quelli sono i più…
EDITH: Vorrei avere dei compagni di letto. (risate)
ADAMUS: Quelle che nella vostra vita sono alcune delle cose che vi danno più gioia, sono anche quelle che v’impediscono davvero di realizzare l’illuminazione.
Allora, che fate? Fate le valigie? Ve ne andate? Andate a vivere nei boschi da soli? Non è necessario. Non è per forza così.
Da questo momento in poi, iniziate a capire che le persone che vi sono più care, proprio le persone che vi sono molto, molto vicine, le più vicine sono quelle che plasmano i vostri squilibri, plasmano le vostre paure, voi plasmate il vostro vuoto, voi plasmate i vostri pulsanti su di loro. Proiettate il vostro sé, i vostri squilibri proprio su di loro e poiché essi vi amano, li accettano. A proposito, lo fate anche per loro. È come se fossero il vostro specchio e voi siete il loro.
Essi vi hanno permesso di gettare la vostra roba su di loro e ve l’hanno rimandata indietro. Sono alcuni dei maestri più grandi di tutti, ma arriva un punto in cui non dovreste plasmarvi sugli altri. Ecco, quando dico che sono gli altri – quelli che amate, che vi sono più vicini – di fatto siete voi che lo fate a loro, siete voi che buttate loro addosso la vostra roba e così essi possono rimandarvela indietro.
Essi premono i vostri pulsanti, perché voi li avete dati loro da premere. Sono quelli che vi spezzano di più il cuore, perché voi avete dato loro il vostro cuore ed essi ve lo rimandano indietro. Non sono cattivi. In realtà sono persone meravigliose e vi amano e devono sopportare molto, proprio come voi sopportate molto di loro. Tutta questa storia di usare gli altri per scoprire il proprio sé deve proprio finire. (qualcuno urla “Amen!”) Amen. C’è un raduno di rimesse in scena! Oh, amen! Amen! (qualcuno fischia e applaude)
Tutti lo fanno a tutti. A proposito, ecco la ragione per cui molte relazioni non funzionano o non durano a lungo, perché a un certo punto non riuscite più a vedervi attraverso l’altra persona. Ve la prendete con lei, è naturale, ma siete voi che non ce la fate più a vedervi attraverso l’altra persona. O a un certo punto vi rendete conto che non avete più bisogno di farvelo a vicenda.
Ecco, la domanda che affiora è se c’è speranza per le relazioni vere, genuine e pure? Dipende da voi. Dipende da voi. La maggioranza delle relazioni tra umani è questo gioco di proiezione – vi plasmate in loro; non come un pescatore, ma come fa il direttore del cast in un film.
Ecco, stiamo parlando di aspettative e queste le definirò ‘castpettative’ (il pubblico reagisce brontolando e ridendo) Ti spiace scriverlo? (a Vili) Perché anch’essi sono il vostro cast, come il cast di personaggi di una commedia o di uno show televisivo. Sono il vostro cast. Arriva un momento in cui lo show diventa un-solo-uomo o una-sola-donna. Siete da soli. É il vostro palcoscenico. Basta usare gli altri. Siete da soli, nella presenza Io Sono di voi.
Quando arrivate a quel punto, quando siete sinceri su questo, quando sul palco c’è solo l’Io Sono e non questo cast di altri umani di cui vi siete circondati, allora vi renderete conto di qualcosa di bello; che c’è il cast di voi e di tutti gli aspetti magnifici che avete mai avuto, tutti gli aspetti molto integrati e che, di fatto, non avete bisogno degli altri. Non ne avete bisogno nel modo in cui li avete usati in passato.
Ecco il dilemma: state con qualcuno, avete dei figli, avete un/una compagno/a, persino dei genitori e c’è tutto questo gioco che avete fatto – voi che vi scoprite attraverso di loro – ma deve avere una fine, a un certo livello d’illuminazione o consapevolezza.
Ora, ci sono persone che useranno ciò fuori contesto, che diranno, “Adamus dice di lasciare le vostre famiglie. Di abbandonare i vostri figli. Di allontanarvi dai genitori. Di non prendervi cura di loro.” Non sto dicendo questo. Voglio essere molto chiaro su questo punto. Non sto dicendo questo.
Sto dicendo di mettere fine al gioco. Mettere fine a come usate gli altri per vedervi, che siano guide o angeli o altri umani o altro perché vi aiutino a scoprirvi. Da questo punto in poi, siete voi che scoprite voi. Non potete farlo attraverso quel marito o quella moglie o attraverso i vostri figli o chiunque altro.
Quando dentro di voi fate la scelta di liberarvi di quel tipo di relazione, essa cambierà? Cambierà la relazione fisica che avete con loro? Quella energetica? Quella karmica? Se ne andranno? Chi lo sa? Non importa.
Vi dirò questo: non dovete fare nulla. Non dovete andare a casa e dire, “Oh, oggi Adamus ci ha spinto al limite. Ora devo prendere una decisione. Dovrei lasciare mio marito, quello scansafatiche?” Non sto dicendo affatto questo.
Si tratta solo di voi che fate la scelta di cambiare le dinamiche, le castpettative dell’illuminazione. Già ciò modificherà le dinamiche delle altre relazioni. Voi non dovete fare nulla. Non è che domani dovete chiamare l’avvocato divorzista. Si bilancerà da sola, naturalmente.
Ora, ciò non significa che non ci sarà un po’ di dramma e di trambusto, perché gli umani sono umani e nell’istante esatto in cui qualcuno sente che vi state togliendo di dosso i suoi ganci e lui i vostri, si agita parecchio. Resta sconvolto. “Che c’è che non va in te? Cosa combini a quell’incontro del tuo culto? Che cosa ti dicono?” Sapete, tutte queste altre cose. È allora che fate un respiro profondo. Potrebbero attivarsi alcuni cambiamenti delle dinamiche energetiche.
D’altro canto, potrebbe essere la cosa più bella, il regalo più bello che potete offrire all’altra persona o a voi. È un rilascio. È un rilascio di alcuni legami energetici molto vecchi.
Ecco, è probabile che nella topten dei problemi di fondo, degli impedimenti, delle preoccupazioni sull’illuminazione, ci siano gli altri. Sono gli altri. Non volete farlo perché temete di poterli ferire. Non volete farlo perché tra voi c’è una dinamica che va avanti da moltissimi anni. Potreste pensare di non essere pronti a uscirne.
Miei cari amici, come vi ho detto all’inizio, nella vostra realizzazione dell’illuminazione si arriva ad un punto in cui intorno a voi non ci sono molte guide. Si arriva ad un punto in cui non ci sono più molti amici, come gli amici di prima. Si arriva ad un punto in cui non ci sono molti altri umani o relazioni come quelle che avevate. Ciò non significa che se ne sono andate, significa solo che cambiano.
Non posso dirvi se s ne andranno o meno. Non posso dirvi che cosa accadrà, ma questo è il punto in cui fate un respiro profondo e date per certo che riguarda l’illuminazione. Date per certo che lo state facendo con il più grande amore, prima per voi e poi per gli altri con cui avete condiviso l’amore. Questo è il punto in cui date per certo che vi fidate della gioiosità dell’Io Sono.
Per questo facciamo un respiro profondo.
La Merabh per la Libertà
Mentre arriviamo alla fine della Serie della Libertà, facciamo solo una breve merabh per la libertà. Abbassiamo le luci, con un po’ di musica di sottofondo da merabh, John, per favore.
(la musica inizia)
La merabh è un momento bello. Oggi abbiamo sviluppato le energie, c’è una tale sensazione nella stanza. Ora possiamo semplicemente fare un respiro profondo. Ora non avete bisogno di combattere contro nulla. Non avete neppure bisogno di pensare a ciò di cui abbiamo parlato oggi. Non avete bisogno di lavorarci sopra. Non avete bisogno di studiarla.
Non c’è nulla da elemosinare.
Non c’è alcuna manipolazione di energie.
Fate un respiro profondo, tutto qui.
Negli ultimi dieci Shouds abbiamo parlato di libertà. In realtà, abbiamo parlato dei limiti. Nei dieci Shouds, con amore rilasciamo i limiti, uno per uno.
Oh, a volte può essere assolutamente terrificante. Ma è anche molto liberatorio, davvero liberatorio.
Abbiamo parlato di liberarci dei limiti della mente umana, dell’aspetto umano. L’aspetto umano è un essere adorabile, davvero resistente. Oh, vuole davvero fare la cosa giusta, ma sente nell’oscurità ciò che è la cosa giusta.
Che cosa facciamo? Ci liberiamo di quell’aspetto umano o dei suoi limiti, permettiamo il vero amore che l’umano prova per reintegrarsi nell’Io Sono.
In tutta la creazione non riesco a pensare a nessun altro essere che prova più amore di quello che provano gli umani, eppure ci sono più conflitti con l’amore, più sfide. Probabilmente è perché l’essere umano, così adorabile, vuole davvero fare la cosa giusta e alla fine si giudica molto duramente, i suoi standard sono molto alti e si lascia influenzare molto dai fallimenti – da ciò che definisce fallimenti – in amore. Eppure ogni volta impara sempre di più sull’amore, sempre di più sull’amore rispetto a qualsiasi altro essere in qualsiasi altro luogo.
Eccoci qui, alla fine della Serie della Libertà.
Essa vi ha fornito un’opportunità di considerare le cose che nella vostra vita vi hanno mantenuti limitati. Alcune di esse sono state divertenti. Alcune di esse sono state solo molto limitanti e vi hanno impedito di sentire e di fare esperienza del vero Io Sono in quest’incarnazione. È così frustrante avere quei limiti, sentite che alcuni di questi limiti vi restano costantemente attaccati.
Ecco, facciamo un respiro profondo nella vera libertà.
La libertà, l’illuminazione – sono termini intercambiabili.
(pausa)
Sentitelo dentro per un attimo. Prima vi ho chiesto quando tutto ciò è iniziato, questo sentiero spirituale, questo risveglio, forse 2000 anni fa, 800 anni – non importa –che cosa è stato?
Che cosa è accaduto?
Che cosa vi ha portato a chiedervi il perché e il come? È qualcosa che non molti umani si chiedono, ma vi ha portato a domandarvi perché? Come?
Che cosa vi ha portato a chiedervi, “Chi sono?”
(pausa)
Quello, miei cari amici, quello era un aspetto. Oh, era reale. È stata una domanda o più domande molto valide, ma ha creato un aspetto.
Ora, dov’è quell’aspetto? Dov’è quella parte di voi che è uscita a cercare?
Ora può tornare a casa?
Ora può tornare da voi?
Può passare alla scoperta?
Non ha più bisogno di restare là fuori, a vagare per i corridoi celestiali, ma ora può tornare a casa, proprio ora da voi, in questo corpo e dare inizio alla scoperta?
È un po’ come tornare dritti dentro di voi…
Come dire, “Facciamo l’esperienza insieme. Stiamo insieme. Scopriamolo insieme.
Basta con la ricerca e il vagare infinito. Stiamo solo nell’esperienza dell’Io Sono.”
“Gli esseri liberi. Gli esseri illuminati.”
A proposito, l’illuminazione non significa la fine di un viaggio. L’illuminazione è solo la consapevolezza del viaggio, dell’esperienza.
L’illuminazione non significa che finisce. In realtà significa che inizia il divertimento. E noi lo faremo, mentre passiamo alla nostra Serie della scoperta.
Facciamo un bel respiro profondo. Ahh! Un bel respiro profondo.
Tutte quelle aspettative dell’illuminazione, tutte quelle persone della vostra vita che sembrano trattenervi dalla vostra illuminazione, almeno sono una buona scusa; è arrivato il momento di andare oltre, di liberarcene.
Fate un bel respiro profondo.
Miei cari amici, tra un attimo Aandrah vi guiderà al respiro di chiusura. Accipicchia, abbiamo una festa di compleanno cui partecipare. Siete tutti invitati. Troverete il vostro modo per arrivarci. È al Club dei Maestri Ascesi, il vostro nome è sulla lista.
E ricordatevi, mentre trovate la vostra strada attraverso le stradine secondarie del cosmo, ricordatevi che tutto è bene in tutta la creazione.
È così è. Grazie. (qualcuno dice “Buon Compleanno”) E un buon compleanno a me.