Presentato al Crimson Circle il 4 novembre 2017
Con ADAMUS SAINT-GERMAIN, canalizzato da Geoffrey Hoppe
Io Sono quello che Sono, Adamus del Dominio Sovrano.
Ah! Mi piace quando facciamo partire l’energia nella stanza. Mi piace quando ci riuniamo ogni mese per il nostro Shoud, ma prima di proseguire devo dirvi che, “Un Adamus senza caffè è come uno Shaumbra senza i suoi dubbi e le sue preoccupazioni.”
LINDA: Ohhh! (risate)
ADAMUS: Dov’è il mio caffè?
SANDRA: Ecco le Palle dei Maestri.
LINDA: Ohhh!
ADAMUS: Oh, e anche i dolcetti (altre risate).
SANDRA (a Linda): È quello che hai in mano tu.
LINDA: Aspetta un attimo. Okay. Adamus, ecco qui.
ADAMUS: Grazie. Come sapevi che oggi avevo fame?
SANDRA: No, no. È il tuo (il caffè di Linda va ad Adamus).
LINDA: No, no. Va bene. Oh, ok, aspetta.
SANDRA: Quel caffè è tuo.
LINDA: Ok, devo sistemare le cose (risate mentre scambia le tazze).
ADAMUS: Lei dà e lei prende. Ahh! Oh, oh, oh.
LINDA: Beh, ho pensato che la tazza a contrasto ti stava meglio.
ADAMUS: Mmm. Che abbiamo di buono qui oggi? Dovevo parlare di…
LINDA: Sembrano palle.
ADAMUS: … il cibo preferito della mia ultima vita. Il mio cibo preferito – rotoli di avena, miele e noci o semi, a volte con un po’ di spezie e qualcuno è stato talmente gentile da mandarmele.
LINDA: Parecchi Shaumbra le hanno portate.
ADAMUS: Parecchi Shaumbra le hanno portate.
LINDA: Hanno sentito che piangevi per averle.
ADAMUS: Io le chiamo le Palle del Maestro (risate; ne mangia una). Mm! Mmm!
Chi tra voi si concede un po’ troppa carne e cibi ricchi di amido, dovrebbe provarle. Rotolo di avena, miele e volete una delle mie – ahem – Palle del Maestro? (altre risate mentre le offre ai presenti) Mm hmm? Mm hmm. Mm, mm? Le Palle del Maestro? Sì? le Palle del Maestro.
LINDA: Che bei personaggi siamo, non è vero?
ADAMUS: And ohh …
LINDA: Un bel personaggio.
ADAMUS: Sì, cibo gourmet per il Maestro. Mm. In effetti l’avena assorbe molte tossine presenti nel corpo. Il miele fa bene a quasi tutto di voi e se soffrite di allergie, il miele vi aiuta. I semi, poi, sono per voi (altre risate). Grazie! Grazie. Puoi mordere – ahem – le Palle del Maestro.
LINDA: Sì, certo (altre risate).
ADAMUS: Oggi iniziamo lo Shoud dalla fine. Dalla fine.
LINDA: Ohh, mi piace.
ADAMUS: Non il party a base di pizza. Non quella fine (risate).
LINDA: E poi quello che avete portato. Adamus, oggi hanno portato cibi squisiti. Per chi non ha ancora assistito a uno Shoud dal vivo…
ADAMUS: Io mangio solo le Palle del Maestro.
LINDA: Te lo dico io, quello che c’è oggi è il meglio di sempre.
ADAMUS: Cosa c’è di buono?
LINDA: C’è frutta – ma io preferisco un’insalata di melanzane che viene dalla Transilvania.
ADAMUS: Oh. Ah.
LINDA: Sì, è davvero saporita.
ADAMUS: Potete darne un po’ allo Zio Adamus?
LINDA: Oh, per favore.
ADAMUS: Sì.
LINDA: Certo, certo. Certo, certo.
ADAMUS: Iniziamo dalla fine. Iniziamo dalla fine e mi piace perché così capite che in effetti non esiste una linea temporale regolare. Ne parlo da molto tempo, ma voi siete già il Maestro e ora state solo scoprendo come ci siete arrivati. È già qui. Non l’ho detto io; è stato Tobias a dirlo anni e anni fa nella Serie l’Ascensione, “Voi siete già ascesi. Ora state solo scoprendo com’è stato arrivarci.” Sapete una cosa? Lo scegliete voi. Volete farlo in modo facile? In modo difficile? Volete sentire di aver lavorato davvero sodo per meritarvelo? Volete diventarlo con un bel po’ di sofferenza e quindi avere storie grasse da raccontare al Club dei Maestri Ascesi? O volete solo scivolarci dentro? Sì, dipende del tutto da voi.
Attrarre l’Energia
Ecco, oggi inizieremo lo Shoud dalla fine e la fine sta nel dirvi che voi siete attraente, una persona che attrae. Un attraente, che attrae o un attrattore. Voi attraete le energie. Voi siete come un magnete e di fatto la coscienza è come un magnete che crea. Voi attraete di continuo cose nella vostra vita. Mentre siete seduti qui, creativi come quando ci guardate online, voi attraete un flusso costante di energia. La domanda è: cosa volete attrarre e come volete attrarlo?
Voi siete abituati ad attrarre l’energia, non ne siete neppure consapevoli, ma l’attraete in un modo che io definirei quasi superficiale, molto limitato. Non dev’essere così. Voi siete un attraente, voi attraete.
Nello stesso momento, ne parleremo in un altro Shoud, voi siete anche una trasmittente. Voi proiettate avanti le energie. In quanto creatore, voi le proiettate costantemente per creare la vostra realtà, ma oggi parleremo di voi come attraenti, come le parti di voi che attraggono.
Che siate seduti qui o che ci guardiate online, voi siete un magnete e quindi potete pensare di farlo o no, ma c’è un enorme flusso di energie verso di voi e attraverso di voi. Voi attraete solo la cosa perfetta al momento perfetto e il vostro sé umano può rendersene conto o no. Voi attraete in modo costante.
Seduti qui insieme come in questo Shoud, cosa attraete? Cosa volete davvero attrarre nella vostra vita? Quali energie, quali esperienze, quali realtà volete attrarre nella vostra vita?
È una domanda con il trucco, perché in realtà l’umano non lo sa. Non lo sa proprio. Quando io chiedo, “Cosa vuoi attrarre nella tua vita?” immediatamente voi entrate in limiti molto programmati e molto rigidi.
Un po’ l’abbiamo fatto prima con il pubblico – “Cosa volete attrarre nella vostra vita? Qual è il vostro desiderio più grande?” – e considerando tutti i potenziali e le possibilità, erano cose molto limitate. Ora che siete seduti qui, cosa volete attrarre nella vostra vita ora? Perché voi siete un attraente, una persona che attrae.
Quando diventate consapevoli di come funziona, di quant’è facile e semplice, potete davvero iniziare a creare la vostra realtà, le diverse realtà come le volete. Di nuovo la domanda cela un trucco, perché l’umano sa davvero ciò che vuole? L’umano riesce a vedere oltre i muri, i limiti che si è imposto? Non l’avete fatto perché eravate stupidi o perché siete pigri. È accaduto come risultato del senso del Focus.
Voi arrivaste qui in un senso profondo del Focus. Voi dimenticaste che là fuori ci sono tutte le altre cose, cose di cui parleremo oggi e dimenticaste che voi siete un attraente per natura, che attraete energie ed esperienze. Ciò si traduce in persone, opportunità, abbondanza e tutto ciò che volete nella vostra vita.
Quasi tutti gli umani si sono abituati, direi così, all’abitudine pigra di accettare il destino e il destino non esiste. Non esiste proprio, ma è quasi più semplice dire, “È solo il mio destino. Per me c’era un altro piano,” il Sé superiore, gli angeli, Dio o chissà cos’altro ed essi sono scivolati nella depressione della mediocrità e si sono dimenticati che voi siete attraenti, cioè voi attraete e siete anche un creatore.
Ecco la fine della storia di oggi. Ora vediamo come ci siamo arrivati, ma io voglio che ricordiate che è la stessa cosa. Voi siete un Maestro, un essere illuminato. Voi siete ascesi e tutto il resto. È un affare già fatto. Come ci siete arrivati? Quali esperienze avete affrontato?
Come vi ho già detto più volte, non ve lo guadagnate. Non dovete lavorare sodo per arrivarci, ma invece quale esperienza avete voluto per arrivarci? Arrivarci è molto semplice. È così.
Per questo facciamo un bel respiro profondo.
Sentite la parte di voi, in effetti tutto di voi che è costantemente l’attraente, che attrae le energie. Proprio come una luce che attrae senza sosta, voi portate nella vostra vita energie che nessun altro controlla, che nessun altro manipola. Siete voi e basta, a meno che non crediate che sono altri a controllarle, che ci sono le cospirazioni, che il governo o gli alieni o i vostri genitori o altri le influenzano o dominano la vostra vita. Beh, se ci credete è così che voi attrarrete le energie. Se invece vi rendete conto che, “Ah! Io sono un essere di coscienza. Io sono un magnete di coscienza. Io porto nella mia vita tutto ciò che scelgo, persino cose di cui il sé umano potrebbe non essere consapevole.”
Per questo facciamo un bel respiro profondo. Ci torneremo alla fine, vediamo come ci siamo arrivati (Adamus sorseggia il suo caffè). Molto schiumoso (si pulisce i baffi).
Nella nostra ultima… (qualcuno ridacchia). Nella nostra ultima riunione …
LINDA: Vuoi un fazzoletto per i tuoi problemi?
ADAMUS: Sì. Grazie (Linda ridacchia). Qui sono un gentleman. Non sulla barba (si pulisce la barba).
La Saggezza e il Cuore
Nella nostra ultima riunione, abbiamo detto che quella non è roba vostra. Cosa non è vostro? Tutto ciò che non volete. È molto semplice. So che alcuni di voi si sono sentiti un po’ strani un po’ bizzarri a pensare, “Beh, posso davvero liberarmi da tutta quella roba, posso lasciarla andare?” Certo che sì. Non esiste legge che dice che dovete restare attaccati ai pesi del karma o di ciò che è accaduto finora nella vostra vita. Non esiste una legge cosmica che dice che le cose spiacevoli sono vostre. Voi non dovete incolparvi di cose che avete fatto in passato. Voi potete solo – (snap!) – liberarvene così. Non è da irresponsabili; in realtà è da molto responsabile. Proprio ora vi prendete la responsabilità di voi. Non del voi dal passato, non del voi da un’altra vita, non di voi per un’altra ragione qualsiasi. Voi lasciate andare tutto.
Non è roba vostra, che siano problemi di salute, problemi di abbondanza, di relazioni o altro, che siano sensi di colpa o rimorso per cose che avete fatto in passato. Non è roba vostra. Non lo è, davvero. Possiamo entrare nel blabla mentale e dire che tutto ciò dipende dalla coscienza di massa, dai vostri cattivi genitori e da tutto il resto, ma voi liberatevene e basta. Voi allontanatevene. Non è roba vostra.
Il mese scorso alcuni di voi hanno vissuto un periodo molto difficile. Avete lasciato andare qualcosina e poi vi siete chiesti come mai vi sentivate ancora stanchi o come mai eravate depressi o ansiosi. Lasciate andare tutto. Non è roba vostra. L’unica cosa che è vostra è ciò che scegliete. Tutto qui. Punto. È molto facile.
Nella nostra ultima riunione abbiamo parlato della saggezza del Maestro. Il Maestro possiede un’enorme saggezza, una saggezza che è il raccolto di tutte le vite, non solo di questa vita. È la saggezza derivante da ogni vita che è mai esistita e che potrebbe mai esistere in ciò che voi definite il futuro, priva di tutti i dolori e i malesseri e le storie tristi e le storie grosse e grasse e tutto il resto. Nessun dettaglio. È semplicemente la saggezza, l’essenza, la vera bellezza della vita.
Il Maestro, l’Io Sono lo prende – è distillato dall’Io Sono – il Maestro lo prende e lo porta in vita. Diciamo che tutti i presenti in questa parte della stanza rappresentano tutte le vostre vite e voi fate tutte le esperienze con tutte queste sfaccettature e tutte queste identità. Il Maestro viene a voi e dice, “In questa vita, balliamo.” Io porterò la saggezza a te (una persona). Non a te, non a te e neanche a te (altre persone). Alla fine tu la riceverai attraverso di loro, ma ora io la porto a te. Tu ed io. L’umano e il Maestro. Invitami a casa tua, nella casa dell’umano. Lascia che io coesista con te. Non occuperò spazio. Non ti ruberò il cibo. Non sbircerò attraverso la tenda della doccia o cose del genere. Permettimi di entrare nella tua casa. Coesistiamo, il Maestro e l’umano. Tu puoi ancora avere i tuoi modi umani e le tue belle esperienze umane, ma ora c’è la E del Maestro.” Il Maestro – “Io porterò la saggezza. Umano, tu porterai il cuore. Oh, tu hai il cuore. Tu hai un cuore enorme cuore. Io porterò la saggezza. Tu porterai il cuore e allora balliamo insieme.”
Questa è l’illuminazione incarnata. Quando un’identità umana, un aspetto umano di ciò che definite anima, potreste dire che quell’aspetto umano è quello che viene scelto dal Maestro, dalla saggezza, ma di fatto è perché quell’umano lo permette. Voi state permettendo tutto le altre vostre vite. Esse sono talmente preoccupate di ciò che stanno facendo che si dimenticano di permettere. Pregano. Piangono. Rubano. Implorano. Vivono nei giochi di potere. Hanno problemi di identità. Vivono nel “povero me” e “il grande, stupendo me,” ma siete voi quello che permette.
Voi siete quelli che hanno detto, “Ehi, deve esserci più di tutto questo.” Voi avete detto, “Io permetto qualcosa. Non so cos’è e non voglio neppure osare e tentare di definirlo, ma io so che c’è qualcosa. È il mio sapere interiore. Io permetterò. Io sarò molto audace e coraggioso,” dice quest’aspetto umano, “Io sarò molto audace e coraggioso, quindi mi aprirò e basta. Non filtrerò nulla. Non deciderò se è luce o buio, buono o cattivo o se ne sono degno o no, perché sono un po’ stanco degli aspetti di tutte le altre vite che sono spine nel fianco. Inoltre, sono stanco anche di me e del vecchio sentiero umano che è lineare. Io permetterò senza alcun limite.” Ecco perché il Maestro, la saggezza si fa vedere e dice, “Bene, perché nessuna delle mie altre vite mi ascoltava. Esse sono molto preoccupate di ciò che stanno facendo. Eh, ne sono piene fino all’orlo e ora stanno pregando strani dei e stanno facendo cose strane ma tu, questa vita tra tutte, tu l’hai permesso, quindi danziamo insieme la nostra coesistenza mentre resti nel corpo.”
Questo è il ruolo del Maestro in ognuna delle vostre vite. Ha raccolto, riunito e distillato la saggezza di tutte le altre vite, sia che quelle vite lo sapessero o no. Ha distillato la bellezza della vita stessa ed ora lo porta a voi e lo condivide con il cuore dell’umano. Il cuore dell’umano, la saggezza del Maestro, quella è l’illuminazione incarnata ed è per questo che voi siete qui.
Per questo facciamo un bel respiro profondo.
Il Maestro entra, non per gestire la vostra vita al posto vostro, ma il Maestro entra, beh, con la saggezza e con le cose di cui parleremo oggi.
Nella nostra ultima riunione ho detto, “L’umano ha un gran cuore.” Oh! Ci sono molte cose che si potrebbero dire sugli umani. A volte possono essere scontrosi. Può mancare loro molta, molta coscienza. Possono essere ladri di energia. Nel loro punto più profondo sono ladri di energia come non ho mai visto prima, ma hanno il cuore.
La Vostra Virtù
Nella nostra ultima riunione vi ho chiesto, “Qual è la vostra virtù? Cosa c’è nel vostro cuore? A livello personale, individuale, cosa c’è nel vostro cuore?” Dalla riunione in poi vi ho chiesto di sentirlo e un paio di voi l’ha fatto davvero.
Ora chiederò alla cara Linda di girare con il microfono. Vi ho avvertito. Nella nostra ultima riunione vi ho detto che avremmo parlato di questo, quindi non fingetevi sorpresi, “Chi, io? Non ci avevo pensato.” Qual è la vostra virtù? Qual è la vostra buona qualità? Vorrei che qualcuno le riportasse sulla lavagna elettronica. Ti spiace scrivere? (a Henriette) Forse vuoi mostrarle come usare quella specie di specchio e le risposte saranno una dozzina e saranno diverse, quindi scrivi in piccolo.
Qual è la vostra virtù? Il cuore dell’umano, la saggezza del Maestro. Qual è la vostra virtù? Per l’amor del cielo, spero proprio che l’abbiate identificata.
Fai una prova. Scrivi “Io amo Adamus.” (risate).
LINDA: Cancelliamo…
ADAMUS: Linda le mostra come usare il pulsante ‘cancella’ dopo che ho detto, “Io amo Adamus.” (altre risate) Okay.
LINDA: Ok, vediamo com’è.
ADAMUS: Ohhh! Molto dolce (altre risate).
Ok, su le luci per il pubblico. Qual è la vostra virtù? Ohh! Ora dite, “Oh! Troppa luce.” Ok. Linda, prego. Qual è la vostra buona qualità?
ALAYA: La mia virtù? …
ADAMUS: La mia virtù (Adamus ridacchia).
ALAYA: La mia virtù (ridacchiano).
ADAMUS: “Oh, la mia buona qualità.”
ALAYA: (ridacchia) La mia buona qualità.
ADAMUS: “Non pensavo che mi avrebbero dato il microfono!”
ALAYA: Oh, la mia buona qualità è che credo di essere uno Standard …
ADAMUS: Uno Standard.
ALAYA: … perché permetto la mia illuminazione sulla Terra in questa vita e …
ADAMUS: Standard per chi?
ALAYA: Per me.
ADAMUS: Ok.
ALAYA: Uno Standard, essere un esempio.
ADAMUS: Ecco cosa c’è nel tuo cuore. Ok.
ALAYA: Essere un esempio di permettere la mia illuminazione incarnata.
ADAMUS: Ok. Bene.
ALAYA: Sì.
ADAMUS: Dunque, uno Standard. Condividerai con gli altri lo Standard che sei sull’ illuminazione incarnata?
ALAYA: Credo di sì, in essenza.
ADAMUS: Giusto.
ALAYA: Se ti chiedessero, “Come ti sei avvicinata? Come l’hai fatto? Com’è venuto a te?” Io direi, certo che sì.
ADAMUS: Cosa diresti se qualcuno venisse da te e ti chiedesse, “Come hai fatto – la mia vita è un casino, come hai fatto?” Cosa diresti? Ricordati che un Maestro parla molto poco. Sì, non molte parole lunghe. Cosa diresti?
ALAYA: La vita può essere davvero un gran casino. Io lo so.
ADAMUS: Sì.
ALAYA: Certo che sì.
ADAMUS: “Ok, ma così non mi aiuti” (risate).
ALAYA: Non ho ancora finito! (lei ridacchia)
ADAMUS: “In effetti la mia barca sta affondando sempre più in fretta!” È come, “Merda, vengo da te per avere un aiuto e tu cosa fai?! Hai incontrato un alieno? Cos’hai fatto? Come sei diventato il Maestro che sei?”
ALAYA: Io lascio andare, tutto qui. Ho appena detto, “È così.” Io lascio andare e…
ADAMUS: “Lasci andare cosa?”
ALAYA: Lascio andare tutte le stronzate. Lascio andare tutte le…
ADAMUS: “Lasci andare il tuo denaro?”
ALAYA: Lascio andare tutto.
ADAMUS: “Lasci andare le relazioni?”
ALAYA: Le relazioni, certo che sì.
ADAMUS: “Oh, io non voglio tutto questo. Io voglio solo…”
ALAYA: Certo che sì! (ridono) Le cose che non mi servono più. Le cose che…
ADAMUS: Ok. Ecco il punto. “Le cose che non mi servono più.”
ALAYA: Che non mi servono più. Esatto.
ADAMUS: Bene.
ALAYA: E poi ti guardi dentro in profondità e dici, “Cosa mi serve? Cosa mi sostiene nell’essere chi sono ora?”
ADAMUS: Ok, ma ecco come lo farebbe il Maestro. Ascoltata la domanda, tu fingi di essere l’umano che affronta tutto ciò…
ALAYA: (drammaticamente) “Ma come hai fatto? Oh, Adamus, nella mia vita sono molto sconvolta (risate). Le cose vanno sempre peggio!”
ADAMUS: Ho sentito abbastanza. Ho sentito abbastanza (altre risate).
ALAYA: “Come hai fatto? Oh, per favore dimmelo.”
ADAMUS: Ho sentito abbastanza. Ho già sentito la tua storia, migliaia di storie come questa. Io lascio andare tutto ciò che non è mio. Vedete? Si è già illuminata (risate).
ALAYA: Ahh!
ADAMUS: Ahh! Se ne vanno e non hanno idea di ciò che avete detto (risate). “Ahh! Saggio Maestro, non ho idea di ciò che hai detto, ma saggio Maestro,” lo so perché mi succede dopo ogni singolo Shoud (Adamus ridacchia). È stato divertente.
ALAYA: “Allora, cos’è tuo? (altre risate) Allora, cos’è tuo?”
ADAMUS: Cos’è tuo? Questo, bamboccione, devi scoprirlo tu (risate). Oh no, davvero. Voglio dire, davvero.
ALAYA: No, sì, giusto.
ADAMUS: Tocca a te scoprirlo. Poi lasciatelo lì. Intendo proprio, lasciatelo lì. Tornerà dopo una settimana o un mese o chissà e dirà, “Beh, ero molto confuso su ciò che è mio e ciò che non lo è. Non è tutto mio?” A quel punto gli ripetete, “Lascia andare tutto ciò che non è tuo.”
ALAYA: Ero vicina. C’ero quasi. Lascia andare tutto …
ADAMUS: Tutto ciò che non è tuo.
ALAYA: … che non è tuo.
ADAMUS: Sì. A quel punto per un po’ sarà davvero confuso, ma va bene così. Rimuginerà un po’ e finirà nella fogna della mente che macina e mischia un po’ tutto. Poi continuerà a tornare dicendo, “Cos’è mio e cosa non lo è?”
ALAYA: Mm hmm.
ADAMUS: E voi continuerete a ricordargli, “Sta a te decidere.” Poi, a un certo punto tornerà e dirà, “Vuoi dire che posso davvero liberarmi dalle cose cattive che ho fatto? Posso liberami della mia identità? Posso liberami della mia famiglia? Vuoi dire che posso farlo davvero?” Voi direte, “Sì, quando sei pronto.”
ALAYA: Giusto.
ADAMUS: “Quando sei pronto.”
ALAYA: Giusto.
ADAMUS: Sì e inoltre come Maestro usate poche parole e annuite molto (risate). Mm.
ALAYA: Ho capito.
ADAMUS: E fate girare gli occhi (altre risate).
ALAYA: Sì.
ADAMUS: Poi guardate in alto, come se foste sempre in contatto con forse superiori. “Mm hmm (altre risate). Mm hmm.”
ALAYA: Mmm. Mi piace.
ADAMUS: Grazie.
ALAYA: Oh, grazie.
ADAMUS: Mm hmm.
ALAYA: Grazie, Maestro Adamus.
ADAMUS: Sì. Bene. Qual è la tua virtù… l’hai scritto? Uno Standard. Uno Standard.
LINDA: C’è. C’è.
ADAMUS: Oh, “Standard. Lascia andare tutto.” Bene.
LINDA: Passiamo a…
ADAMUS: Qual è la virtù che c’è nel tuo cuore?
LINDA: Andiamo dallo chef delle melanzane della Transilvania.
ADAMUS: Wow, wow, wow (risate).
HORATIU: Dannazione (altre risate).
ADAMUS: Contengono aglio?
HORATIU: No.
ADAMUS: Bene (risate). Sì, sì.
HORATIU: Dunque, uhm…
ADAMUS: Né aglio né cipolle, perché noi siamo qui per pronunciare parole dolci.
HORATIU: No, no.
ADAMUS: Shakespeare. Sì, sì.
HORATIU: Sono benedetto perché le vendo con l’energia della Transilvania.
ADAMUS: Ah, bene, bene. Qual è la tua virtù?
HORATIU: Mi rendo conto che io ispiro le persone, soprattutto quelle della mia età.
ADAMUS: Sì.
HORATIU: Lavoro in una palestra dove ci si arrampica.
ADAMUS: Uh huh.
HORATIU: Ultimamente ho prodotto dei mobili.
ADAMUS: Perché una palestra dove ci si arrampica. La chiamate così?
HORATIU: Sì, una palestra dove ci si arrampica.
ADAMUS: Una palestra dove ci si arrampica.
HORATIU: Sì.
ADAMUS: Perché vi arrampicate?
HORATIU: Non c’è una ragione.
ADAMUS: È un po’ come il sentiero spirituale. Voi continuate ad arrampicarvi e in effetti non arrivate da nessuna parte. È solo… (Adamus ridacchia)
HORATIU: Penso cerchino di ascendere, ma lo forzano.
ADAMUS: Sì. Cosa ottieni quando arrivi… è come un grande muro che ho visto e ti arrampichi…
HORATIU: Oh, no. Ci sono molti giochi del tipo “Voglio mettermi alla prova.”
ADAMUS: Sì. Oh!
HORATIU: “Voglio farmi un test. Voglio sfidarmi.” C’è tutto questo.
ADAMUS: Sì. Accipicchia, sembra divertente (risate). Cosa ottieni quando arrivi in cima? Ricevi un premio? Ottieni…
HORATIU: No.
ADAMUS: … una pizza?
HORATIU: No.
ADAMUS: Una bottiglia di buon vino? Altro?
HORATIU: Se il percorso è duro arrivi in cima e inizi a fare, “Arrhh!” Alla fine arrivi in cima e dici, “Ce l’ho fatta! Ho battuto la paura.”
ADAMUS: Sì.
HORATIU: Ecco cosa ottieni.
ADAMUS: Sì, beh, suona come un completo spreco di tempo e di energia (risate). No, sono serio. Non è una cosa molto umana? Sapete, “La vita è già abbastanza dura. Ehi! Costruiamo falsi muri e scaliamoli così arrivati in alto urliamo, ‘Aarhh! Aarhh! Aarhh!’”
HORATIU: Può essere divertente.
ADAMUS: “Sono forte o no? Aarhh! Aarhh!” Non è proprio come la vita umana e il viaggio spirituale? Voi sapete che è molto semplice. Non dovete scalare dei muri. Non dovete fare nulla per la vostra Realizzazione se non permetterla, cioè essere la vita che dice, “Ok, mi apro. Io la permetto.”
KERRI: Ecco l’insalata di melanzane dalla Transilvania.
ADAMUS: Oh, le melanzane. Grazie. Grazie. (le odora) Devo assicurarmi che non ci sia aglio.
HORATIU: No, niente aglio.
ADAMUS: Non c’è aglio nascosto.
HORATIU: No.
ADAMUS: Le assaggerò tra poco. Voglio seguire questo treno di pensieri. Non è molto umano? “Costruiamo un muro e complichiamo le cose.” Sapete, come se doveste guadagnarvi dei punti o altro. Wow. Noi qui facciamo esattamente l’opposto. Noi molliamo tutto. Non ci sono muri da scalare. Non ci sono ostacoli da superare. Qui nella stanza non ci sono eroi in base alla definizione umana. Non ci sono eroi. L’unico eroe è quello che molla tutto ciò che non è suo. Anche per quello non è che dovete battervi il petto.
HORATIU: Voglio dire, non tutti vogliono mettersi alla prova.
ADAMUS: Non tutti.
HORATIU: Alcuni si divertono.
ADAMUS: Per divertirsi. Sembra divertente, ok (Linda annaspa per il suo comportamento). Il mese scorso ero carino (risate). Questo mese è un po’ diverso. Il mese scorso non c’è stata interazione con il pubblico, mi invento qualcosa. Allora, qual è la tua virtù?
HORATIU: Finisco la mia storia o…
ADAMUS: Eh, vai dritto alla virtù.
HORATIU: Sono una persona molto gentile e ispiro gli altri.
ADAMUS: Sì. Bene (applausi guidati da Linda). Sì. Questo è un momento ‘gattini’, quindi fate tutti, “Ohh!”
LINDA: Ohh!
ADAMUS: “Ohh.” No, è bello.
HORATIU: È vero.
ADAMUS: Sì ed è vero.
HORATIU: E io…
ADAMUS: Tu sei gentile ed ispiri le persone.
HORATIU: Io ispiro le persone.
ADAMUS: Come ispiri le persone?
HORATIU: L’ultima volta mentre lavoravo è passato un ragazzo e mi ha detto, “Ti va un caffè? Nei tuoi occhi sento molta compassione.”
ADAMUS: Sì.
HORATIU: E lui è un giovane Maestro.
ADAMUS: Oh.
HORATIU: L’ho sentito in lui.
ADAMUS: Sì, sì.
HORATIU: È stato molto ispirato dalle mie parole.
ADAMUS: Bene. Nella vostra vita accadranno molte altre cose del genere.
HORATIU: Sì, l’ho sentito e…
ADAMUS: Sì. Chi ha pagato il caffè?
HORATIU: Mi ha invitato da lui, fa il barista.
ADAMUS: Oh, ok. Bene, bene. Grazie. Dunque, la gentilezza.
HORATIU: E…
ADAMUS: L’ispirazione.
HORATIU: Sì.
ADAMUS: Bene. Il prossimo. Qual è la tua virtù?
LINDA: Miss Texas (qualcuno chiede, “Quale?”). Tu hai alzato la mano prima.
ADAMUS: Ti spiace alzarti così tutto il mondo può vederti?
CAROLYN: Ok.
ADAMUS: Ora ti guardano 87 milioni di persone (lei ridacchia), negli altri reami.
CAROLYN: Nel mio ciò che sento è la pace.
ADAMUS: La pace è nel tuo cuore.
CAROLYN: La pace è nel mio cuore.
ADAMUS: Sì.
CAROLYN: Ci sono altre profondità, ma quando parli di permettere, permettere è l’inizio e lo scopo supremo è arrendersi.
ADAMUS: Ok. La pace è nel tuo cuore anche nella vita quotidiana?
CAROLYN: Non del tutto.
ADAMUS: Non del tutto. Ok.
CAROLYN: Se si sta infiltrando? Sì.
ADAMUS: Bene. Bene.
CAROLYN: Sono in un luogo di…
ADAMUS: Definisci pace, per favore.
CAROLYN: Si tratta di ricevere il momento e accettare il momento senza analizzarlo e reagire solo da un luogo di fiducia.
ADAMUS: Io la definirei grazia. Puoi chiamarla come preferisci, ma io la chiamerei grazia.
CAROLYN: Sì.
ADAMUS: La grazia è permettere che le energie ti servano e ciò crea peace dentro di te perché non devi più lottare per tutto.
CAROLYN: Già.
ADAMUS: È la grazia. È Ahmyo. Ahmyo è solo questo. Voi permettete e vi fidate dell’Io Sono, del vostro sé che non lottate più per nulla. Tutte le battaglie sono finite e voi lo permettete. Sì, c’è un senso di pace.
CAROLYN: Sì.
ADAMUS: A volte anche un filo di noia.
CAROLYN: La gratitudine.
ADAMUS: La gratitudine. Sì. Bene. Grazie. Tu ce l’hai? La pace. Già, bene.
LINDA: Ok, possiamo fermarci qui.
ADAMUS: Ancora un paio. Qual è la tua virtù in questa vita? Ooh! Le facce che ho visto. Oh, l’energia! Sapete (alcuni ridacchiano), una cosa che posso garantire a tutti voi è che diventerete lettori dell’energia molto capaci. Lo state diventando sempre di più e non è il frutto delle analisi della mente. È un sapere interiore molto veloce. Voi potete semplicemente leggere o sentire l’energia senza dover andare in trance. La tua proiezione è stata stupenda. Molto forte.
TIFFANY: Cos’hai sentito?
ADAMUS: Oh, prima tu risponderai alla mia risposta (risate). Qual è la tua virtù?
TIFFANY: Beh…
ADAMUS: No, te lo dirò io. Nella tua vita ho sentito molta ansia e durezza e tu vuoi solo andare oltre. Tu senti le parole, ma non le stai ancora vivendo. È come…
TIFFANY: Al momento sono un po’ incazzata per via della mia dolcezza.
ADAMUS: Sì, sì. Va bene così. Sì.
TIFFANY: Lo sono. Sento di non volere… è come se ora sentissi di non voler condividere la mia dolcezza con tutti.
ADAMUS: Non devi farlo. Sì, sì.
TIFFANY: È ciò che sento attualmente.
ADAMUS: Sì. Che ne dici di condividerla con te? (lei ridacchia) “Eh, vai anche affanculo.” Voglio dire, è come… (risate) È come… No, è proprio ciò che ha detto! Io leggo ciò che lei… ha detto, “Ehh, noo. La condividerò con me stessa.”
TIFFANY: Beh, dopo il mese scorso mi sono sentita così. L’ho fatto e oggi sono un po’ irritabile perché nel corso del mese scorso mi sono resa conto di quanto do agli altri e non smetto mai.
ADAMUS: Perché?
TIFFANY: Lo faccio e basta. È ciò che faccio e…
ADAMUS: Voglio dire, facciamo un… “È solo ciò che faccio,” in questa stanza non funziona più.
TIFFANY: Penso faccia parte della mia dolcezza Io sono un’artista e creo molta bellezza dappertutto.
ADAMUS: Da dove hai sviluppato la tua dolcezza? Da dove viene?
TIFFANY: (sospira) Penso sia solo… onestamente penso sia solo un meccanismo per piacere agli altri.
ADAMUS: Sì, sì. A chi cerchi di piacere?
TIFFANY: Sì.
ADAMUS: Sì, no. A chi cerchi di piacere?
TIFFANY: A tutti, così piacerò a tutti.
ADAMUS: No, torna indietro. A chi cercavi di piacere? All’inizio.
TIFFANY: Um, non lo so. All’inizio, un po’ a tutti.
ADAMUS: Sì.
TIFFANY: Sì.
ADAMUS: Ma voglio dire, diciamo verso i 2 o 3 anni. A chi cercavi di piacere?
TIFFANY: A mia madre.
ADAMUS: Ok.
TIFFANY: Sì.
ADAMUS: Sì.
TIFFANY: Sì. Comunque, questo mese non ho ancora completato il processo. Questo Shoud è arrivato un po’ troppo presto.
ADAMUS: Sì.
TIFFANY: Sì (risate).
ADAMUS: Sì, sì.
TIFFANY: Ragazzi, datemi due settimane…
ADAMUS: Sapete, noi ritarderemo…
TIFFANY: Altre due settimane e sarò dannatamente meravigliosa. Sì.
ADAMUS: Oh, hai bisogno di altre due settimane. Sì, beh …
TIFFANY: È tutto qui
ADAMUS: … questo treno si muove in fretta (lei ridacchia). Dunque, qual è la tua virtù?
TIFFANY: Io sono un’artista. Io creo la bellezza in molti modi diversi.
ADAMUS: Ok.
TIFFANY: Tipo dappertutto. Io la vedo e la creo.
ADAMUS: Sei artistica.
TIFFANY: Sì.
ADAMUS: Ottimo. La tua più recente creazione?
TIFFANY: Ultimamente faccio molto stucco veneziano.
ADAMUS: Ok.
TIFFANY: Sì.
ADAMUS: Ti piace farlo?
TIFFANY: Sì, mi piace. Devo dire la cosa sulla palestra dove ci si arrampica?
ADAMUS: Uh huh.
TIFFANY: Mi piace moltissimo.
ADAMUS: Davvero?
TIFFANY: Sai perché mi piace? Per la parte fisica del mio corpo, perché io sono super forte.
ADAMUS: Certo.
TIFFANY: Vale lo stesso per lo stucco veneziano.
ADAMUS: Oh, bene.
TIFFANY: Ecco, volevo definire la palestra dove ci si arrampica perché è divertente.
ADAMUS: Definiscilo per tutto il giorno.
TIFFANY: Sì, perché è divertente…
ADAMUS: Sì (qualche risata).
TIFFANY: Sai, non è tutto solo stare seduto lì sulla panchina al parco senza essere nel corpo.
ADAMUS: Ti fermo…
TIFFANY: Riguarda stare nel corpo fisico ed essere…
ADAMUS: No, voglio subito mettere fine a questa ridicola chiacchierata. È molto umana, è molto lineare. Esistono molti altri modi per ottenere un enorme soddisfazione sensuale nel corpo, ma tu non li consideri. Ora mi rivolgo a tutti voi che dite, “Ecco, questa è la realtà. Io sono in un corpo fisico. Io scalo i muri o faccio lo stucco veneziano.” Voi non vedete ciò che c’è ed è proprio questo il punto della chiacchierata di oggi. Voi siete ’attraenti’, voi attraete ma se restate all’interno di uno spettro ristretto, voi attrarrete solo una certa energia. Là fuori ci sono bellissime montagne su cui potete elevarvi. Potete volarci sopra. Perché mai scalarle?
HORATIU: Io lo faccio.
ADAMUS: Bene, ma non l’hai detto. Sì.
HORATIU: Tu non mi hai lasciato finire la storia.
ADAMUS: Ah, ah, ah! (risate) Sì, sì! Sì (applausi). Hai ragione, perché qui abbiamo una quantità limitata di tempo percepito e a volte Shaumbra tende a raccontare storie lunghe grandi e grosse. Qui il mio punto è che ci sono moltissime altre alternative. Ne parleremo tra un attimo.
TIFFANY: Io lo permetterò. Sì.
ADAMUS: Ok, bene.
TIFFANY: Io sono aperta a questo, certo che sì.
ADAMUS: Allora, qual è la tua virtù? Tu sei creativa. La tua bellezza creativa. La bellezza creativa.
TIFFANY: Um…
ADAMUS: La bellezza creativa.
TIFFANY: Sì. Sì.
ADAMUS: Bene e a proposito, Cauldre mi dice di ricordare a tutti voi che tu hai fatto lo stucco veneziano sul muro del Club Maestri. Bene. Che grande creazione. Bene (il pubblico applaude).
Qual è la tua virtù? Qual è la tua virtù?
LINDA: Non avere paura. (Linda ridacchia, qualcuno dice, “Abbi molta paura,” e poi risate).
SHAUMBRA 1 (donna): Ciao.
ADAMUS: Ciao.
SHAUMBRA 1: Penso che la mia virtù – io so cosa dirai, ma io servo le persone. Io lavoro come prestatrice d’assistenza.
ADAMUS: Uh huh. Bene.
SHAUMBRA 1: Io trascorro le mie giornate a servire le persone. Ho un bambino di tre anni e mezzo.
ADAMUS: Adorabile.
SHAUMBRA 1: Parte del mio lavoro è aiutare chi sta transitando verso l’altro mondo. Ecco…
ADAMUS: Sì. Come li aiuti?
SHAUMBRA 1: Huh?
ADAMUS: Come li aiuti?
SHAUMBRA 1: Oh, con le cose di tutti i giorni che quasi nessuno vuole fare per aiutare gli altri (lei ridacchia). I bambini e gli anziani.
ADAMUS: Tu li aiuti a livello energetico, del tipo, “Va bene andare. Va bene.”
SHAUMBRA 1: Sì, in effetti tutto ciò che faccio mentre lavoro è mantenere uno spazio a livello energetico.
ADAMUS: Giusto.
SHAUMBRA 1: Io imparo come essere presente, come mantengo il mio spazio e l’energia del permettere, quindi le altre persone possono fare la loro esperienza e va bene così.
ADAMUS: Quindi tu servi le persone.
SHAUMBRA 1: Sì.
ADAMUS: Quella è la virtù che hai nel cuore.
SHAUMBRA 1: Sì.
ADAMUS: Bene.
SHAUMBRA 1: Cerco anche di essere creativa. Ecco, penso…
ADAMUS: “Cerchi di essere” – tu non cerchi di essere creativa.
SHAUMBRA 1: Mi sto permettendo di passare del tempo essendo creativa.
ADAMUS: Sai, è come dire, “Penserò a come essere felice.” Non succede, tutto qui. “Cercherò di essere creativa.” Tu non puoi. Perché? Perché lo sei già per natura.
SHAUMBRA 1: Giusto.
ADAMUS: Quindi si tratta di permettere che si faccia avanti ciò che c’è già.
SHAUMBRA 1: Giusto. Sì. Prendermi del tempo per la creatività.
ADAMUS: Sì, sì. Nel tuo cuore, tu servi le persone.
SHAUMBRA 1: Sì.
ADAMUS: Grazie. Grazie. Ancora un paio.
LINDA: Ok.
ADAMUS: Penso che stiate iniziando a cogliere il senso.
LINDA: Esteban dall’Argentina, credo che abbia una risposta (Esteban ride).
ADAMUS: Benvenuto.
ESTEBAN: Grazie.
ADAMUS: Sì.
ESTEBAN: Umm, uhh, non lo so.
LINDA: Ohhh! (il pubblico dice, “Ohhhh!”) Ohhhh! Oh, cielo! Oh, cielo!
ADAMUS: Oh! Oh! Ohh!
LINDA: Ohhh!
ESTEBAN: Ci sono tutti i miei amici…
ADAMUS: Oh! Oh!
ESTEBAN: Ci sono tutti i miei amici che stanno ridendo…
ADAMUS: Sì. Ora stanno ridendo!
LINDA: Ohhh!
ESTEBAN: Sì, mi stanno guardando.
ADAMUS: Perché sanno dove finirai.
ESTEBAN: Sì, i miei amici mi stanno guardando online.
ADAMUS: Giusto, giusto e rideranno di certo per ciò che accadrà. Linda, prendi il microfono (altre risate) e tu vai per 60 secondi nel bagno delle donne (molte risate).
LINDA: Ohhhh!
ADAMUS: No, devi restarci dentro.
LINDA: Dì di no. Dì di no!
ADAMUS: No, devi andare. Devi farlo. (qualcuno dice, “Vuole fare l’esperienza.”)
ESTEBAN: E se non ci vado?
ADAMUS: Scoprirai il modo duro (altre risate).
ESTEBAN: Qual è?
ADAMUS: Non te lo dico. Puoi scegliere – 60 secondi nel bagno delle donne per aver detto le parole che qui non si dovrebbero mai dire oppure vedrai tu stesso. Oggi andrai da qualche parte?
ESTEBAN: No.
ADAMUS: Non guidare. Hai un’auto che magari guida qualcun altro?
ESTEBAN: Sì.
ADAMUS: Okay.
LINDA: Uh-oh.
ADAMUS: No, te lo chiedo e basta.
LINDA: Uh-oh.
ADAMUS: Solo per chiedere o 60 secondi in bagno.
LINDA: Vai, vai e basta. Ti riporto il microfono.
ADAMUS: Puoi entrarci ora. Sì, qui dobbiamo fare il punto.
LINDA: È pulito. È pulito.
ADAMUS: Non possiamo…
LINDA: Quello delle donne! Quello delle donne!
ADAMUS: Non possiamo essere…
LINDA: Quello delle donne!
ADAMUS: Non possiamo più tollerare il “Non lo so.”
LINDA: Quello delle donne! (Si assicura che entri nel bagno giusto.) Ok, va bene.
ADAMUS: Ecco perché di questo punto: noi non possiamo più tollerarlo perché voi lo sapete. Ecco, accidenti. Voi lo sapete e questo è il punto. Non voglio abusare di te – solo un po’ – non tanto, ma è un promemoria costante. Quando vi sentite dire quelle parole, “Beh, non lo so,” voi lo sapete. Smettiamola con i vecchi modi e dove oggi finiremo è che voi siete un’energia attraente, che attrae. Voi state seduti lì e dite, “Non lo so,” ma cosa pensate che accada? Voi attraete quell’energia – l’indecisione, la mediocrità, il non far nulla in attesa che arrivi il treno.
Ora puoi tornare. Là dentro è rimasto affascinato e si guarda intorno (altre risate). Sente l’energia. Va bene, basta così. Non vogliamo creare altre dipendenze. Esci, esci, Grazie (il pubblico applaude).
LINDA: Sei sopravvissuto! Sei sopravvissuto! Sei sopravvissuto!
ADAMUS: Ora i tuoi amici stanno proprio ridendo (altre risate). Sì, sì, sì! Continui a guardare verso lo schermo come se potessi vederli tutti. (risate). Qual è la tua virtù?
LINDA: Fai un bel respiro profondo.
ESTEBAN: Sì, faccio un bel respiro profondo.
LINDA: Ti serve un fazzolettino’
ESTEBAN: Non dire le parole magiche che ti ricondurranno nel bagno.
ADAMUS: Sì, sì (Esteban ridacchia). Qual è la tua virtù?
ESTEBAN: Io emano gioia.
ADAMUS: Ok. Sei un irradiatore di gioia, tu trasmetti gioia.
ESTEBAN: Sì, sì.
ADAMUS: Non è makyo, lo sento.
ESTEBAN: Sì.
ADAMUS: Tu irradi costantemente gioia.
ESTEBAN: Sì.
ADAMUS: Bene. Bene.
ESTEBAN: Io sento che la vita è facile ed è come…
ADAMUS: Cosa fai per vivere?
ESTEBAN: Sono un fotografo.
ADAMUS: Un fotografo. Oh, bene. Bene.
LINDA: Wow.
ADAMUS: Ti piace?
ESTEBAN: Sì e nel viaggio che sto facendo negli Stati Uniti mi sto rendendo conto che è davvero… essere un fotografo è solo una piccola parte di ciò che mi piace, cioè parlare e dire cose alle persone.
ADAMUS: Sì, sì. Interagire con le persone.
ESTEBAN: Sì, sì. Poi sto iniziando a scrivere e mi fa sentire molto bene, del tipo “Cosa scrivi?” Non lo so, ciò che viene. Io lo lascio fluire…
ADAMUS: Tu irradi costantemente gioia.
ESTEBAN: Sì.
ADAMUS: Ok, bene. Grazie. Per ora è tutto.
LINDA: Oh, non ne vuoi un’altra?
ADAMUS: Va bene, un’altra.
LINDA: Avanti, ci serve uno Shaumbra senior, uno che è qui da molto, molto tempo.
ADAMUS: Uno Shaumbra senior? Se fossi io non lo apprezzerei. Un saggio Maestro Shaumbra.
SHEA: In 18 anni è la prima volta che mi dà il microfono.
ADAMUS: La prima volta?
SHEA: la prima volta.
ADAMUS: Wow. Wow.
SHEA: Sì.
LINDA: I miracoli non smettono mai di accadere.
SHEA: Una cosa: se dite alle persone, “Mollate tutto,” vanno fuori di testa.
ADAMUS: Essi sì. Tu puoi mollare.
SHEA: Puoi anche dire, “Molla e è destinato a tornare, tornerà,” e così si sentono molto meglio.
ADAMUS: Sì, ma poi ti fregano dicendo, “Perché mai mollare? Ci resterò attaccato perché …” (Adamus ridacchia)
SHEA: No.
ADAMUS: Sì.
SHEA: Essi mollano.
ADAMUS: Sì.
SHEA: Finché c’è… non lo so. So solo che funziona
ADAMUS: Qual è la virtù che hai nel cuore?
SHEA: Comprensione incondizionata, ascolto.
ADAMUS: Tu ascolti. Bene bene. Chi ascolti?
SHEA: Più che altro me stessa, poi chi – sconosciuti che vengono da me e mi raccontano tutta la storia della loro vita e va bene.
ADAMUS: Sì. Non senti mai che si stanno nutrendo di te? Le loro storie non ti annoiano e non ti fanno venire la nausea? (risatine nervose)
SHEA: Forse con qualcuno, non con tutti.
ADAMUS: Non per interromperti…
SHEA: Io posso dirlo.
ADAMUS: … in realtà gli umani non sono molto bravi a raccontare storie. Continuano e non smettono mai.
SHEA: Oh, sì.
ADAMUS: E poi sono lineari. “Quando avevo due anni…” e ti chiedi dove andrà a finire? (risate)
SHEA: Sì.
ADAMUS: Se mai racconterete alcune storie, imparate ad iniziare dalla fine e poi tornate indietro e poi fate un riassunto molto conciso. Sì. Arrivate al punto.
SHEA: Io non mi accollo nulla.
ADAMUS: Sì. Solo per curiosità, perché ascolti tutti?
SHEA: È qualcosa che accade da tutta la mia vita.
ADAMUS: Sì.
SHEA: Ed è …
ADAMUS: Eh! Ci fermiamo proprio qui. Congelatevi! Che tutti si congelino. Ok, oltre alla frase “Non lo so,” c‘è la frase – prima tu non lo sapevi, ma – c’è anche la frase, “Io l’ho sempre fatto così.” Noi faremo saltare in aria tutto questo.
SHEA: Bene.
ADAMUS: Intendo dire che noi le faremo saltare in aria alla grande perché sono frasi stupide. “Io l’ho sempre fatto così,” non funziona più né in questa stanza né dovunque sarete.
SHEA: Bene.
ADAMUS: Bene, bene. Grazie per avercelo fatto notare.
SHEA: Penso che dovevo farlo.
ADAMUS: Certo che sì (risate). Sì, certo che sì. Grazie. Bene. (qualcuno dice “È il tuo destino”) È il tuo des- … sì. Dovervi parlarne (Gag!) Ok (altre risate).
La Risposta di Adamus
Vi ho chiesto, “Cosa c’è nel vostro cuore?” e molte buone risposte, molte risposte diverse ed io le riassumerò, le distillerò. Ecco un esempio di distillazione. Abbiamo tanta roba, abbiamo sentito molte parole. Ora condensiamole o distilliamone l’essenza: abbiamo pace e grazia, abbiamo ascoltare gli altri, abbiamo servire le persone, ispirare ed essere gentili, essere un irradiatore o irradiare gioia, tutte belle cose. Io le distillerò tutte in una parola molto semplice: Compassione.
Ognuno di voi prova un’enorme compassione verso gli umani e per le ragioni più diverse. Alcuni di voi perché sono qui fin dall’inizio; voi avete contribuito a ‘deporre’ tutte queste cose. Alcuni di voi perché hanno vissuto moltissime vite; voi capite bene le gioie, le bellezze, le rovine e la tristezza, i drammi della vita umana, ma l’amate ancora. La vita umana è semplicemente stupenda quando vi elevate sopra di essa. Invece quando ci siete bloccati dentro non è poi tanto stupenda, ma voi vi elevate al di sopra ed è proprio bella.
Per moltissime vite siete stati al servizio degli altri, in cose come gli ospedali o la sanità o in passato come preti o suore che ascoltavano, che erano davvero bravi ad ascoltare gli altri e di fatto si addormentano sempre, ma nessuno lo sa (qualcuno ridacchia), ma avevano sviluppato la capacità di ascoltare; forse nella vostra vita avete provato amori enormi – amore per i figli o i partner e gli altri – ma voi, Shaumbra, tutti voi avete una compassione enorme. Ecco cosa c’è nel vostro cuore. Non importa come lo dite, ma quasi ognuno di quelli che ha ricevuto il microfono stava per dirlo. È la compassione, è apprezzare e riconoscere gli altri, servirli, stare con loro e prendersi cura di loro. Nessuno di voi vuole ferire nessuno. Forse in quel caso cambiate strada. Voi tutti state ancora cercando di salvare tutti e lentamente state imparando che di fatto non si può fare o non si dovrebbe fare.
Nel vostro cuore c’è la compassione. La vostra parte umana prova una compassione che non si può trovare da nessuna parte in tutta la creazione. Da nessuna parte e io so che a volte voi pensate, “Beh, là fuori devono esserci esseri tutti fatti di arcobaleni e amore.” Veramente no, perché nessuno di loro ha compiuto il viaggio o ha il cuore
La vostra compassione si colloca molto oltre ciò che definireste la normalità umana e qui non sto cercando di adulare nessuno, ma voi provate un tale amore e una tale compassione per l’umanità che a volte o meglio, quasi sempre negate a voi stessi lo stesso tipo di servizio, la stessa gioia, lo stesso senso di pace o altro. Voi ve li negate all’eccesso e dico all’eccesso perché ora ciò che fate trattenendovi, negandovi la stessa compassione è che voi non diventerete – è stato il primissimo commento – non sarete uno Standard. Immaginate per un attimo di essere un vero Maestro incarnato, uno Standard. Ora inseriteci il cuore dell’umano e immaginate per un attimo cosa ciò potrebbe fare per questo pianeta o per la Nuova Terra. Quella compassione, data a voi e poi irradiata verso gli altri, condivisa con loro e spesso senza dire parole o senza alcun servizio fisico ma solo condivisa con loro, immaginate cosa farebbe per l’umanità. Non si tratta di lavorare duramente giorno dopo giorno cercando di ascoltare i loro problemi o occuparsi dei loro bisogni fisici, ma solo di essere uno Standard con la compassione che c’è nel vostro cuore.
La Compassione
Ora qui seguitemi – oppure tornate dopo a risentirlo – ma cos’è la compassione? Cos’è la compassione? Noi ne abbiamo parlato soprattutto nelle riunioni in cui andiamo in profondità come il Keahak o La Soglia. La compassione viene dall’anima, dall’ Io Sono. La compassione, la gioia di essere. Non di ottenere qualcosa, non di andare dal punto A al punto B, ma semplicemente la gioia di essere. Quella è l’eccitazione dell’anima, dell’Io Sono. Non deve scalare le montagne, né portare a termine grandi imprese o compiti enormi. La compassione dell’anima – se per un attimo la sentite dentro di voi – è semplicemente essere. “Io Esisto. Io Sono quello che Sono.” Wooo! Questa è grande compassione ed eccitazione e gioia e tutte le altre cose. “Io Sono quello che Sono!” Questa è la compassione o la passione dell’anima.
Ora restate con me. Quella passione, la compassione dell’anima è proprio ciò che crea o dà vita all’energia. L’energia è compassione condensata. Ciò che c’è nel vostro cuore è la compassione. L’amore, la compassione o come volete chiamarla, l’ammirazione per gli altri – quella è energia. Voi siete degli ‘attraenti’ o’ attrattori’. Voi attraete l’energia.
Quando invece il cuore è ricoperto dai dubbi, dalla paura o dal rimorso; quando il cuore non riesce proprio a brillare a causa del senso di colpa e della vergogna, che sono problemi enormi e lo sono stati per tutti voi; quando il cuore è coperto l’energia, l’attraente, chi attrae non funziona molto bene in quanto è ricoperto da un grosso filtro. Quando vi aprite, quando vi permettete di provare per voi la stessa compassione che provate per gli altri, lo stesso amore per l’umanità che ora date a voi stessi, di colpo tutto cambia. Tutto cambia.
È un punto molto importante, voi lo definireste un tipo di fisica, ma la compassione che voi provate e quando io parlo del cuore dell’umano, la compassione è la cosa che porta dentro l’energia e crea la vostra realtà. Ecco, ora qui noi facciamo un passo avanti audace e diciamo che noi apriremo il cuore. Noi prenderemo la stessa compassione che è sepolta in profondità dentro ognuno di voi e la porteremo nella vostra realtà, la realtà umana e poi osserveremo come cambiano davvero le energie e il modo in cui la realtà si forma e si plasma. Senza sforzo. Nessuna montagna da scalare, a meno che non vogliate scalare le montagne. Non ce l’ho con chi scala le montagne, semplicemente non lo capisco quando ci sono moltissimi altri modi di fare esperienza della sensualità della vita, ma io parlo per me.
Ora per questo facciamo un bel respiro profondo. Ricordatevi che voi siete un ‘attrattore’ d’energia, un attraente, chi attrae. Voi portate dentro senza sosta questo flusso di energia. Voi siete un essere compassionevole. Nel vostro cuore c’è questo, molto più che in quasi tutti gli altri umani. È proprio così, altrimenti non sareste qui.
Ora cogliete le attuali dinamiche mentre aprite il cuore – piuttosto che niente, condividetelo con il Maestro che si porta dietro la saggezza, aprite il cuore al Maestro – e cogliete come le dinamiche energetiche iniziano a cambiare. Il cervello non serve, perché voi non dovete pensarci sopra. Non c’è nessuno sforzo da fare.
Il Focus
Ora cambiamo un po’ marcia. Ora vorrei mettere sullo schermo un’immagine, vorrei che la guardaste tutti e poi abbassate le luci.
Vorrei che fissaste l’immagine e no, non sto cercando di ipnotizzarvi (qualcuno ridacchia).
(pausa, as graphic appears on screen)
Quando voi ipnotizzate gli altri si attiva un karma malvagio, soprattutto per ragioni di potere. Fissatela per un attimo.
(pausa lunga)
Ok, alzate le luci. Via l’immagine dallo schermo. Linda con il microfono. Cos’avete provato? Com’è stata la vostra esperienza?
LINDA: Ok.
SHAUMBRA 2 (donna): Cerchi e cunei.
ADAMUS: Mm hmm. Sì, ma cos’hai sentito? So cos’è, ma…
SHAUMBRA 2: Oh, una specie di…
ADAMUS: Il microfono vicino alla bocca, per favore.
SHAUMBRA 2: Una specie di pace.
ADAMUS: Pace.
SHAUMBRA 2: Mi sono sentita in pace.
ADAMUS: Ok. Ok, la pace. Il prossimo. Cos’hai provato con quell’immagine sullo schermo?
STEPHANIE: Ho fatto l’esperienza di una specie di frattura…
ADAMUS: Una frattura.
STEPHANIE: Sì.
ADAMUS: Ok.
STEPHANIE: Sì.
ADAMUS: Solo cose spezzate. Ok.
STEPHANIE: Uh huh.
ADAMUS: Interessante. Tu cos’hai sentito?
ANDY: A me sembrava che mi confondesse molto.
ADAMUS: Eri confusa.
ANDY: Sì.
ADAMUS: Ok. Ancora un paio.
SHAUMBRA 3 (donna): Ho potuto vedere due cose diverse e avevo una scelta.
ADAMUS: Mm hmm. Sì.
SHAUMBRA 3: Uno era una specie di modello, quasi letterale. L’altro era movimento.
ADAMUS: Movimento.
SHAUMBRA 3: Come se a volte il mio cervello potesse cogliere un movimento.
ADAMUS: Esatto. Bene. Un altro. Tu che esperienza hai fatto?
EDITH: Più o meno ciò che ha provato Stephanie. C’erano molti quadrati e sembrava proprio che si muovessero ecc ecc.
ADAMUS: Bene. Okay. Riabbassiamo le luci e riportiamo l’immagine sullo schermo: si tratta di un classico modello ipnotico che non usiamo per ipnotizzare qualcuno. Abbassate le luci e mettete in rete l’immagine.
Ok. Voi la guardate e se la fissate, iniziate a notare del movimento. È una cosa naturale. Il cervello non sa come leggere tutti i modelli fatti in modo specifico, non è sicuro su come leggerli ed inizia a vedere movimenti e molto spesso un movimento vi attira a lui, in altri casi sentite che viene a voi.
Textured paper with black and white symmetrical concentric pattern
(pausa)
Se lo fissate, a volte avvertite anche un senso di disorientamento. Proprio ora, mentre la fissate, vi sentite disorientati rispetto a tutto ciò che vi circonda. Ha un effetto molto ipnotico. Se continuate a fissarla, iniziate a restarci intrappolati dentro. Venite risucchiati dentro.
(pausa)
La mente usa molti modelli per pensare, per interpretare le luci, il suono e gli stimoli sensoriali. Per fare tutto ciò usa molti modelli. Ora la mente sta creando modelli, immagini che non sempre ci sono ma la mente ne è davvero incantata e quasi risucchiata.
Rialzate le luci, per favore.
Questo è un esempio del senso del Focus. Oggi uso questa immagine grafica particolare per spiegarvi in modo simbolico cosa accadde quando arrivaste in questa realtà. Quando giungeste sul pianeta Terra voi assumeste un corpo fisico e vi ritrovaste nel tempo e nello spazio, il che non è diverso da quel modello. Voi ci restate intrappolati dentro, ci venite risucchiati dentro. Vi ipnotizza, ha un suo modo di ipnotizzarvi, di attirarvi dentro.
Qui il vostro corpo, almeno per alcuni e la vostra mente inizia a sentirsi un filo disorientata perché state uscendo da un altro stato di realtà. Voi state lasciando un altro modo di percepire la realtà. Vi state focalizzando in questa e al vostro corpo e alla vostra mente serve un po’ di tempo per abituarsi. Ecco perché vi sentite un po’ disorientati. Poi, quando l’immagine s’interrompe voi tentate di tornare a ciò che è familiare intorno a voi, ma anche ciò che vi circonda e vi è famigliare è solo un altro modello ipnotico in cui siete intrappolati. Voi ci siete bloccati dentro o ci avete giocato dentro, ditelo come preferite dirlo, da quando arrivaste per la prima volta su questo pianeta e poi vi siete abituati ad esso.
A quel punto avete iniziato a dire, “È così che va. Noi non lo mettiamo in dubbio. È sempre stato fatto così. Io devo respirare perché, beh, è ridicolo – anche voi dovete respirare.” Voi no, in effetti ma se ci credete, se credete di aver bisogno di mangiare il cibo e di aver bisogno di bere l’acqua ecco, è proprio ciò che attrarrete nella vostra vita e la vostra realtà si baserà proprio su questo.
Quando voi vivete in profondità nel senso del Focus, voi farete tutto ciò che potrete per confermare il senso del Focus. L’unica cosa che qui può modificare l’immagine è quando acquisite il sapere interiore, ciò che Tobias definiva il Frutto della Rosa, la via d’uscita, quando una persona ha il sapere interiore che c’è qualcos’altro; quando una persona dice, “So che ci sono dentro…” Potete rimettere l’immagine grafica e lasciarla lì per un po’. Quando una persona dice, “Io so che sono intrappolato qui e la mia mente analizza e dice, ‘Beh, è bianco e nero ed è circolare e ci sono alcune linee…’” Potete proseguire all’infinito nel tentare di descrivere la fisica di quell’immagine grafica e non importa. Voi continuate a vivere in quell’immagine grafica. Voi esistete ancora in quel focus. Voi vivete ancora in quella realtà e ciò rende molto difficile vedere al di fuori di quella realtà.
Quando la mente riflette su tutto, dalla creatività alle soluzioni a vecchi problemi a ciò che accadrà nella vostra vita e a come vivrete, tutto ciò avviene da dentro qui, (indica l’immagine grafica) e quindi vi dimenticate che c’è moltissimo altro. È tutto concentrato qui e voi non vi rendervi conto che là fuori c’è moltissimo altro.
La mente tende a cercare di analizzare e in fondo a giustificare il fatto che voi esistete in quel modello ipnotico o, in questo caso, nella realtà umana. Non c’è niente di sbagliato nella realtà umana ma è molto, molto limitata. Ecco perché voi siete qui. In fondo voi avete detto, “Esiste un sapere interiore che trascende la realtà in cui sono bloccato. Secondo il sapere interiore deve esserci qualcosa oltre il bianco e il nero che crea un certo tipo di realtà. Deve esserci altro.” Ne abbiamo parlato prima: ecco cosa vi ha portato qui ed ecco cosa vi sta facendo impazzire della vita umana di ogni giorno. Eppure, la mente continuerà a cercare di razionalizzare quel focus, quella realtà; continuerà a cercare di capire come uscirne e se voi vi guardate bene dentro, quel ciclo continua a ripetersi senza sosta. Ora immaginate per un attimo che quella sia la realtà e quello sia il vostro sentiero spirituale, proprio in fondo a quel tunnel. Prosegue senza sosta. È sempre di più della stessa cosa; ora qualcosa deve cambiare.
In un certo senso ne ho parlato in Memorie di un Maestro., nella storia La Terra del Blu. Nella storia La Terra del Blu ho detto che esisteva una comunità, un villaggio dove c’erano tutti i colori: c’erano i rossi e i gialli e i rosa e i viola e ogni colore che potete immaginare e persino colori che non rientrano nello spettro umano. C’erano tutti quei colori, ma gli abitanti amavano il blu. Essi amavano il blu e fu così che il blu finì per diventare il colore più ammirato e adorato.
Il blu portò altro denaro sul mercato. Se una cosa era blu, le persone pagavano più denaro. Oh, c’era una grande riverenza verso il blu. Io non so il perché, è che erano fatti così. Forse c’era un focus sul blu, ma molto presto nella loro realtà focus tutto iniziò a diventare blu. La loro pelle iniziò a diventare blu. Gli abiti erano blu. Le case erano blu e naturalmente il cielo era blu. Il terreno era blu. Tutto era blu con sfumature diverse di blu ed ombreggiature blu, così si potevano distinguere gli oggetti ma tutto era blu. Il loro denaro era blu, le loro canzoni erano blu, tutto era blu perché erano entrati in un focus ipnotico, forse basato sul loro amore o sulle loro sensazioni sensuali sul blu, chi lo sa, ma molto presto ci fu solo il blu. Era tutto ciò che c’era. Tutti gli altri colori vennero scordati, non si scrisse più di loro e nessuno scrisse cose come, “Una volta c’era il giallo. Una volta c’era il rosso.” Tutto era blu.
C’erano anche pochi individui che sapevano che c’era altro. Lo sapevano e basta e cercarono di descriverlo agli altri dicendo, “Oltre al blu c’è altro,” ma non ci riuscivano. Non riuscivano a trovare le parole giuste, perché il loro vocabolario era tutto blu e non esistevano parole per il giallo. Non c’erano orecchie che volevano ascoltare giallo o rosso o altri colori, quindi si sentivano frustrati e pieni d’ansia. Sapevano che c’erano altri colori, ma poi iniziarono a pensare di essere pazzi. Forse si stavano inventando tutto. Forse avrebbero dovuto essere felici solo con il pane blu e la pizza blu e il calcio blu e tutto blu. Essi tentarono di tornare nel blu, ma dentro di loro qualcosa li spingeva, qualcosa che diceva, “Io preferirei morire piuttosto che continuare a vivere un’esistenza blu.”
Quando lo dissero, le cose iniziarono ad aprirsi. Amici miei, è la vostra storia. Siete voi, voi che avete detto, “Siamo davvero tanto nel focus,” e qui il blu potrebbe essere il tempo o lo spazio. Il blu potrebbe essere la dualità; il blu potrebbe essere di tutto, ma è limitato. Non è tutto ciò che c’è là fuori; là fuori c’è moltissimo oltre a ‘questo’ e ‘questo’ va bene, ma c’è molto altro.
Detto questo, facciamo un bel respiro profondo.
In un certo senso il focus è un modo di percepire la realtà, è un bel senso – possiamo togliere la grafica – è stupendo. In effetti il focus è uno dei sensi più magici. Vi ha in pugno e diventa talmente focalizzato, talmente blu che risulta difficile trovare il modo di uscirne. Il classico – stavo per dire errore – il classico concetto errato è che voi uscirete dal blu usando il blu, ma non funzionerà. Voi dovrete ‘Alt’ (alterare) la vostra realtà.
La Realtà Alt
Alt. Tutti voi avete sui vostri computer questo tasto. Alt – significa diverso. Significa un cambiamento. Significa basta con altro blu. Ecco, noi oggi siamo qui per attivare – no, le attivazioni non mi piacciono. Diciamo che siamo qui per ricordarci del tasto Alt. Di certo Cauldre ha sbagliato parola (il pubblico ridacchia). Noi ci ricorderemo del tasto Alt che è già dentro di voi. La realtà Alt.
Quando prendete in considerazione la vita, Ciò che c’è davanti a voi, quando l’umano dice, “Ok, cosa mi porterà il domani? Cos’è la Maestria illuminata?” e tutto il resto, voi state ancora pensando dentro al senso del Focus, nei limiti. Ecco perché non mi piace quando qualcuno dice, “Non lo so,” o “È sempre stato fatto così.” Vediamo di far saltare in aria quel “È sempre stato fatto così,” perché è solo un altro modo con cui il modello ipnotico vi cattura. “Ecco, io sono dentro questa ipnosi. Io vivo in questo focus e naturalmente in un giorno ci sono 24 ore.” No, non è così. Esiste una Realtà Alt in cui in un giorno non ci sono 24 ore perché il tempo non esiste e non è là fuori, è proprio qui ma voi non l’avevate vista perché eravate molto concentrati a guardare lo schermo.
Non è un gioco mentale. Dove stiamo andando la mente non può fare i suoi giochi, in ogni caso non ora. La mente non può controllarlo. La mente non ha potere né dominio su tutto ciò. In effetti per un breve periodo la mente remerà contro finché non si adatterà alla Realtà Alt.
Questa realtà è un focus profondo, ma voi sapete già che c’è moltissimo altro. Vi sentivate quasi in imbarazzo a parlarne, perché non sapevate come spiegarne la fisica agli altri. Vi chiedevate se vi stavate inventando tutto oppure se qui siamo solo un po’ tutti pazzi. Miei cari amici, io posso dirvi che esistono realtà Alt e che sono qui. Non sono là fuori; sono proprio qui. Noi abbiamo solo bisogno di premere il tasto della Realtà Alt. Certo, può sembrare semplice, ma è anche una sfida.
Siete davvero pronti ad uscire dal vecchio Focus? Siete davvero pronti a sentire qualcosa che potrebbe far sentire molta nausea al vostro corpo che non è abituato alle realtà Alt? È abituato al Focus e la mente, a volte vi chiederete se state uscendo di testa? Siete davvero pronti a vivere la Realtà Alt, la realtà diversa? So bene che la risposta è sì, ma vi sto dicendo ciò che vi attende. Vi servirà un’enorme quantità di permettere, perché premete il tasto Alt e di colpo le cose smettono davvero di avere un senso, ma avranno ancora più di ciò che definite “senso” – inteso come modo di percepire la realtà – di tutto ciò che avete mai fatto prima.
Lasciate che ve lo spieghi in un modo un po’ diverso. La realtà non è altro che un’esperienza fatta all’interno di un certo spettro di energia e di coscienza e spesso è dettata dalle credenze. Per esempio, sul pianeta ci sono due sistemi di credenza principali su come siete arrivati qui e su dove andrete. Sono due sistemi di credenza che riguardano la condizione umana. Uno è l’evoluzione, Darwin – che in un certo senso era del tutto pazzo(risate). Davvero, era geniale ma pazzo completo. Darwin, l’evoluzionismo cioè tutto si è evoluto partendo dalla schiuma verde di uno stagno, quindi è tutta una questione di evoluzione. Voi eravate scimmie e forse vi siete evoluti per via di qualche incidente biologico. in un certo senso tutto si è evoluto.
Darwin e le teorie dell’evoluzione non dicono come la schiuma di uno stagno prese vita, di come presero vita i microbi o gli organismi o altro. Essi quasi superano quello stadio e vanno dritti all’evoluzione. L’altra è il creazionismo: Dio vi ha creato voi, Adamo ed Eva, li ha posti in un giardino e ha creato tutti voi e ora voi siete peccatori, andate giù sulla Terra.
Ecco i due principali punti di vista su come arrivaste qui e più o meno su dove andrete, più o meno. Nella religione e nel creazionismo si tratta sempre di redenzione, di voi che in ginocchio implorate il perdono o soffrite per il vostro karma allo scopo di tornare nella grazia di Dio. Non ha molto senso, ma sul pianeta ci sono circa 4.7 miliardi di persone che ci credono anche se in gradi diversi. Non ha alcun senso, ma è un gioco divertente. Queste sono le due principali scuole di pensiero su come avete iniziato ad esistere.
Ora facciamo un bel respiro profondo.
Io non sto dicendo che una è giusta e una è sbagliata. In effetti, a modo loro entrambe sono vere. Ora però premiamo il tasto Alt.
Come siamo arrivati qui e dove andremo? Facciamo qualcosa di totalmente diverso o sentiamo qualcosa di totalmente diverso rispetto al creazionismo o alla progressione evoluzionistica. Facciamo qualcosa di diverso.
Fate un respiro profondo. Alt, diverso. Non si tratta neppure di pensare. Il tasto Alt non è collegato al cervello. Il tasto Alt è connesso alla saggezza del Maestro e al cuore dell’umano. Premete il tasto Alt.
Linda, al microfono. Alzate le luci.
Come siamo arrivati qui? Dove andremo? Qual è la nuova teoria della creazione? E per favore, vi prego non dite “Non lo so.” Se pensate di non saperlo, inventatevi qualcosa e vi renderete conto di quanto era vero. Prego.
JOHN: La coscienza disse, “Io voglio fare esperienza.”
ADAMUS: Grande.
JOHN: E così fu.
ADAMUS: E così fu. Neppure io avrei saputo dirlo meglio. La coscienza disse, “Io voglio creare. Io voglio fare esperienza,” e così è. Non abbiamo bisogno di passare il microfono ad altri. Grazie (il pubblico applaude).
Poiché la scienza esiste nel Focus, esiste in quell’immagine grafica essa dice, “Non è giusto. Qui e ora posso provarvi che quelle cose accaddero ed ecco qui la prova scientifica e voi siete pieni solo di balle tipo new age,” mentre i creazionisti vi direbbero, “Oh, oh, voi farete incazzare Dio e poi finirete all’inferno e dovrete pentirvi oppure siete dei pagani.” Litigheranno senza sosta, ma voi siete sicuri che si tratta di creazione.
La creazione non ha bisogno di evolversi. La creazione può accadere e poi tornare indietro e osservare, “Ehi, com’è successo tutto questo?” Qual è uno dei molti modi in cui sarebbe potuto accadere? Ecco, la coscienza – snap! – l’ha creato così e poi ha creato tutta la storia lunga, grossa e grassa su come siete arrivati qui e potrebbe essere vera o no. Era solo un’esperienza, ma è così. La coscienza ha scelto di creare e quindi noi siamo qui. Certo che sì.
Amici miei, ecco un esempio di scuola di pensiero, di scuole di pensiero di coscienza di massa che probabilmente fino a un certo punto sono corrette perché a livello scientifico voi potete tornare a considerare come si sono evolute le cose, almeno fino a un certo punto. Potete anche accettare la teoria del creazionismo secondo cui Dio mosse la mano e tutto fu. È un po’ come la coscienza, ma è come dare il merito a qualcun altro.
Tutta voi d’ora in poi, fermatevi e premete il tasto della Realtà Alt. Esistono modi molto diversi di considerare e moltissimi modi la diversi di creare.
Ora facciamo un altro passo avanti. Nella vostra vita umana di ogni giorno voi affrontate problemi, i problemi – forse un problema di denaro, forse un problema che riguarda decidere-cosa-farete-nella-vostra-vita, forse un problema di relazione o di altro tipo – autostima o altro – e la vostra mente ci pensa in un certo modo. La vostra mente esiste nel modello che vi ho mostrato prima, in quel modello ipnotico e la vostra mente – rimettetelo per un attimo – la vostra mente continuerà a girare senza sosta all’interno di quel modello alla ricerca di una soluzione, diciamo per un problema di relazione, “Dovrei stare con un partner o no? E le conseguenze? Le implicazioni finanziarie? Lui/lei si arrabbierà? Lui/lei minaccerà o addirittura tenterà il suicidio? Lui/lei parlerà male di me agli altri perché conosce tutti i miei piccoli sporchi segreti e le mie cattive abitudini?”
Vedete, di colpo vi ritrovate dentro questo problema generale, questo focus del tutto ipnotico, il focus mentale, il focus mentale che tenta di capire il problema della relazione e poi cosa fare. Voi andate avanti e indietro e ogni giorno diventate più disperati. Non riuscite più a sopportare la persona con cui vivete, ma non osate dirle che non lo/la amate più. Vi domandate cosa fare, cosa fare cosa fare. È allora che vi fermate e fate un respiro profondo e premete il tasto Alt e poi vi togliete di mezzo, ma davvero.
Vedete, Alt non è connesso al cervello. Alt non entra nel modello ipnotico o nel Focus. A prescindere da tutto Alt apre per voi un livello di soluzioni del tutto nuovo. Problemi grossi, problemi piccoli, tutto. Tutto nella vostra vita.
Se al momento vivete una sfida, cosa farete nella vostra vita? Voi volete questa cosa, la Maestria incarnata, ma voi sapete che quel lavoro non vi serve più. Non state andando da nessuna parte, ma d’altronde avete bisogno di pagare le bollette ed ecco che tornate nel modello. Voi cercherete di capire, “Come lascio questo lavoro? Come esco da questa situazione, come ho abbastanza denaro per essere un Maestro incarnato, volare in prima classe, avere una bella casa?” cosa che vi meritate e voi sapete che ve le meritate ma la mente rientra qui, nel Focus, in se stessa e cerca la risposta e quindi voi cosa fate? Voi dite, “Beh, un giorno verrà a me.” Voi siete appena sprofondati ancora di più in quel modello, perché un giorno non verrà a voi in quanto voi ci andate ancora più in profondità. Forse per un po’ potreste dimenticarvi del vostro problema, ma di certo non lo risolverete. Di nuovo nella vostra vita state cercando di risolvere un problema pratico o di fondo usando strumenti vecchi, vivendo nel Focus e usando la mente che ha capacità molto limitate, molto, molto limitate. La mente non pensa fuori di sé. Non ci riesce, quindi la mente indaga e cerca dentro di sé per trovare le risposte e indovinate? Lì non ci sono – e questa è la buona notizia!
Come uscite dalla mente? Voi premete il tasto della Realtà Alt e poi smettete di pensare, davvero. Andate a farvi una passeggiata. Andate a scalare una montagna, se è ciò che volete. Preparate un dolce, mangiate qualche Palla del Maestro, qualsiasi cosa sia (qualche risata). Voi vivete l’esperienza energetica di premere il tasto Realtà Alt e poi vi togliete di mezzo.
Le risposte verranno a voi, forse non proprio in quel momento, ma la risposta arriverà e sarà molto diversa da ciò che la vostra mente può aver pensato che all’inizio penserete che state impazzendo. Voi dubiterete della risposta che non sarà come un testo scritto o altro; sarà un sapere interiore, una sensazione – “Ahh, ok,” – e vi arriverà addosso come un’onda bella e grossa. Subito dopo, però la vostra mente umana, quel pezzo di merda inizierà a risucchiarlo dentro, a risucchiarne la bellezza, la grazia, l’espansione stupenda della nuova soluzione; cercherà di risucchiarvi dentro (vedi la grafica del Focus). A quel punto voi premete il tasto della Realtà Alt. “Uh-uh, uh-uh. Di là non ci andiamo. Noi Alt(ereremo) la Realtà.”
All’inizio la mente, la vostra mente umana non capirà davvero. Voi cercherete di renderla in parole, ma è quasi indefinibile. Nella vostra vita cercherete di essere razionali con le nuove soluzioni, ma non sarà coerente con la mente e il modo in cui funziona. Vedete, in questo diagramma la mente è incestuosa e si mangia senza sosta. La mente si mangia sempre da sola, ma è infinita e quindi può continuare a mangiarsi e mangiarsi e lo fa sempre dentro di sé. Noi passeremo alla Realtà Alt, a soluzioni del tutto diverse.
Nella vostra vita potete usarla per tutto. Non è magica; è coscienza. È coscienza ed è proprio questo l’attraente, ciò che attrae. La coscienza vi porterà fuori da questo (la grafica del Focus), perché fuori da questo tutto il muro, tutta la stanza, tutto l’edificio, insomma tutto è solo coscienza. La coscienza è proprio la cosa che vi permetterà, che vi porterà in realtà alternative e non in realtà umane. In Tv voi avete i vostri show di fantascienza che descrivono una forma diversa di realtà umana, ma si tratta ancora di corpi umani, è ancora la mente umana, sono ancora le azioni umane e tutto il resto a cui aggiungono solo un po’ di stranezza extra. Questo invece è molto diverso e non è solo un umano Alt, è la vera Realtà Alt. È molto diverso.
Facciamo un bel respiro profondo e a partire da ora voi ce l’avete – potreste definirlo uno strumento che c’è sempre stato e ora voi tornate ad esserne consapevoli – la Realtà Alt. È un piccolo – definiamolo un tasto. È un piccolo innesco dentro di voi che non è collegato alla mente e che vi fornirà qualche punto di vista nuovo e di portata più ampia, come quelli che abbiamo sentito qui. Ci sono stati scienziati e leader religiosi che per centinaia se non migliaia di anni discutono su come abbiamo iniziato ad esistere. Con una frase pulita e semplice fratello John ha detto, “Ehi, è solo la coscienza che voleva essere creativa and quando lo vuole, noi tutti siamo qui.” In effetti questa è la verità. La scienza avrà bisogno di un po’ di tempo per scoprirlo e le religioni non lo accetteranno mai, ma la verità è questa. Senza coscienza non c’è nulla. Con la coscienza voi potete creare realtà come questa. Con la coscienza voi potete creare il senso del Focus che vi mantiene intrappolati in una realtà come questa. Con la coscienza voi potete creare ogni realtà che volete, ma non attraverso il cervello né con la forza di volontà. Non è potere, di nessun tipo e non si usa neppure l’energia.
Nella creazione non c’è energia, di nessun tipo e quasi tutti equiparano la creazione con enormi quantità di energia. La vera creazione, la vera coscienza on contiene neanche una briciola di energia. Si potrebbe dire che solo dopo la creazione che è nata dentro il creatore, che siete voi, solo allora si fanno avanti la compassione e la passione che portano dentro l’energia che la rende tale. Ecco perché vi dico di guardare nel vostro cuore. Guardate cosa c’è nel vostro cuore. Voi possedete parole diverse da prima per descriverlo, ma e essenzialmente è la compassione. Ora portatela a voi stessi. Portatela nella vostra vita e all’improvviso tutto cambia – con facilità, con grazie e senza sforzi.
La Merabh della Realtà Alt
Facciamo un bel respiro profondo. Mettiamo un po’ di musica e integriamo tutto ciò. Oggi molte parole, molte distrazioni e ora integriamo tutto questo nella nostra merabh.
(parte la musica)
Ecco, ora arriva il momento, ora arriva il momento della saggezza del Maestro. Il Maestro è apparso perché voi l’avete permesso.
(pausa)
Nessuna delle altre vite dell’Io Sono aveva permesso tanto, ma voi l’avete fatto ed ora mi fa avanti la saggezza.
(pausa)
Io oso dire che voi avete dimenticato il vero cuore dell’umano. Voi siete troppo occupati a cercare di superare le ferite e le sfide. Siete troppo occupati a lottare e a combattere contro i mulini a vento, a combattere battaglie che non avete più bisogno di combattere. Voi continuate senza sosta a dimenticarvi dell’enorme compassione che c’è nel vostro cuore.
(pausa)
Se c’è una cosa per cui sarete famosi per tutta l’eternità e celebrati quando alla fine lascerete il corpo umano e arriverete dall’altra parte è la vostra compassione per gli altri. È come una striscia colorata che indosserete sempre sul vostro, chiamiamolo così, campo energetico. Non andrà mai via.
Quando negli altri reami incontrerete altri esseri, esseri angelici essi la vedranno immediatamente in voi.
Quella striscia colorata, la compassione che avete provato per gli altri, voi la date per scontata.
Io voglio che iniziate ad osservare le altre persone e i diversi gradi di compassione che provano. In alcuni casi è molto, molto piccolo. Alcuni non hanno più compassione di un animale che gira per le foreste, in altri i gradi variano ma nessuno ha la compassione come l’avete voi. Nel corso delle varie vite il vostro cuore si è indurito, forse proprio solo a causa dell’enorme compassione, di come gli altri si sono approfittati di voi. Sapete, quei giorni sono finiti e anche da un bel po’. Nessuno può ferirvi o danneggiarvi in alcun modo.
(pausa)
Riconoscere che siete un essere di coscienza, la coscienza è come… beh, è il grande creatore ma non serve nessuna energia, di nessun tipo. La coscienza è come un sogno, come una passione… immaginare ciò che potreste creare, ciò di cui potreste fare esperienza. Poi essa porta dentro l’energia perché si manifesti, ma non solo in modi fisici. La coscienza porta l’energia a manifestare le realtà.
Vedete, anche ora mentre vi sto parlando voi siete qui nel reame fisico nel tempo e nello spazio ma la vostra coscienza sta immaginando, sta sognando e creando storie, esperienze, esperienze molto sensuali che non hanno una base nella realtà fisica. Ogni tanto nel vostro stato onirico ne avete delle brevi visioni, dei flash.
Noi arriviamo al punto in cui è arrivato il momento di andare oltre la matrice, il modello ipnotico della mente e della vita quotidiana. Ecco, noi torniamo a questo punto e noi permettiamo il tasto della Realtà Alt. C’è sempre stato. Non è nuovo, era solo stato coperto, nascosto.
Il tasto della Realtà Alt si trova davvero nel vostro essere. Non è qualcosa per cui avete bisogno di darvi da fare o che dovete guadagnarvi. Potreste dire che nella vostra vita è il vostro diritto di nascita, è il vostro diritto come creatori avere la Realtà Alt, superare la dualità e andare oltre le vecchie risposte alle domande.
Lo usate gratuitamente, non è connesso al cervello e nessun altro può usarlo. È solo vostro. Riconoscendolo e lo permettendolo, vi renderete conto che se mai restaste bloccati, voi lo premete. Esistono soluzioni diverse. Esistono prospettive diverse, realtà diverse e sì, esse possono mescolarsi con questa realtà. Sì, possono farlo. Non si tratta di o/o – è una E. Voi non siete limitati a una realtà e nemmeno a due.
La mente sballa? Beh, sì, ma è anche molto reale ed è tutto il risultato della coscienza. La cosa divertente è che qui non stiamo creando niente di nuovo. Noi stiamo solamente uscendo da un Focus molto limitato. È tutto ciò che stiamo facendo Noi stiamo uscendo dal modello che era apparso sullo schermo.
La Realtà Alt potete usarla in tutta la vostra vita e ricordate che qui non c’è lo zampino degli angeli. È il vostro Sé superiore che lo fa. Siete voi – voi e la saggezza del Maestro.
Potete usarla per i piccoli problemi, se volete acquistare una macchina nuova o una nuova casa. Potete usarla per i problemi umani più grossi – “Cosa dovrei fare con il mio lavoro?” Potete usarla per i grandi problemi della vostra vita – “Come mi sblocco? Come permetto la mia illuminazione incarnata? Come ottengo la salute e la ricchezza?”
Per il tasto della Realtà Alt ci sono clausole scritte in piccolo. Non troppo in piccolo, ma abbastanza da doverle riconoscere qui.
La prima è che non sarà ciò a cui avete pensato, ciò che il pensiero umano pensava che sarebbe stato. Liberatevi subito dalle aspettative. Non sarà solo un’altra soluzione umana. Sarà ultraterrena. Saranno soluzioni da un altro reame, ma da reami che ci sono sempre stati.
La seconda e qui vorrei una luce che lampeggia – “Non usatelo per gli altri. È solo per il vostro uso personale.” Non usatelo per gli altri, perché così ostacolereste proprio la compassione del vostro cuore. Vedete, la vera compassione è permettere che ognuno faccia le sue esperienze, onorare tutto di loro e degli altri. Non cercate di cambiarli. Non cercate di cambiare il mondo, ma onoratelo. Forse questa è una delle lezioni più dure per qualunque angelo e qualunque angelo umano come voi.
Non cercate di cambiare il mondo. Usate il tasto Realtà Alt per voi, per la vostra vita. In fondo poi influenzerà gli altri quando voi diventerete lo Standard. Ciò di cui abbiamo parlato prima, la virtù del vostro cuore, lo Standard che risplende oh, cambierà ma lo farà senza parole, senza potere e senza spingere. Cambierà le persone più vicine a voi – i vostri figli, che persone che amate. Cambierà la vostra comunità.
Non usate il tasto Realtà Alt per loro. È solo per voi – per ambiare la vostra realtà, per cambiare il modo in cui state creando.
(pausa)
La coscienza crea e non usa alcun tipo di energia. È solo nella manifestazione che viene richiamata l’energia per creare belle illusioni della realtà.
La coscienza, il grande creatore non ha bisogno di nessun tipo di energia.
(pausa)
E ricordatevi che voi siete un ‘attrattore, un ‘attraente’, chi attrae energia; l’altro lato dell’equazione, l’altro lato dell’equazione della coscienza. Voi siete dove fluisce l’energia, il ricevente, chi ha il dono delle energie.
Voi siete come un magnete ma siete limitati dalla mente, dalle vostre credenze e se siete limitati dall’immagine grafica ipnotica della realtà, finirete per attrarre solo energia limitata all’interno di uno spettro limitato e quindi con soluzioni limitate.
Immaginate per un momento che non ci siano limiti. Ci sono realtà Alt. Ci sono molte, molte realtà diverse che sono tutte qui. Uso il mio esempio: non esiste solo l’evoluzionismo e non esiste solo il creazionismo. C’è anche il conscio-nismo (Adamus ridacchia).
Ci sono davvero moltissime realtà diverse.
Ora immaginatevi per un momento come l’attraente, come chi attrae, come chi riceve i doni dell’energia e come ciò cambia con le Realtà Alternative.
(pausa)
Ecco, portiamo il tasto della Realtà Alt nella piena consapevolezza.
Fate un respiro profondo.
È qui perché ci giochiate, non abbiatene paura. È qui per farne l’esperienza, solo non usatelo per gli altri.
(pausa)
Da oggi in poi ricordatevi che ci sono moltissime soluzioni diverse e – ora semplifico all’eccesso, ma vi dirò che – di solito quando si presenta un problema voi cercate di usare due diverse soluzioni, due diversi approcci – approccio A e approccio B – ed entrambi si basano l’immagine grafica ipnotica, in altre parole si basano sui limiti della mente. Come ho detto prima ecco, si è sempre fatto così, ma voi siete i veri pionieri della coscienza. Facciamolo in modo diverso. Prendiamo la Realtà Alt e apriamola.
Un bel respiro profondo, miei cari amici. Un bel respiro profondo.
Finché ci incontreremo il mese prossimo o nel frattempo ricordatevi solo che mentre voi state qui sulla Terra come un Maestro incarnato, tutto è bene in tutta la creazione.
Grazie. Grazie (il pubblico applaude).