Presentato al Crimson Circle il 1° aprile 2017
Io Sono quello che Sono, Adamus del Dominio Sovrano.
Facciamo un bel respiro profondo insieme mentre diamo inizio allo Shoud. Un bel respiro profondo insieme.
Sentite che è avvenuto qualche cambiamento nella stanza? Qualche cambiamento dovunque andate? Entrare nello Shoud con un video molto bello e sensuale e la musica, quando abbandonate tutte le preoccupazioni e per un attimo la vostra attenzione l’ho distratta, concentrata sulle immagini che scorrono sul video e fanno affiorare molti ricordi; il vostro amore per questo pianeta (si riferisce a questo video) – e Shaumbra dice che è la cosa di cui sentirà di più la mancanza in questa vita. La cosa che vi mancherà di più, cari Shaumbra, è solo per farvi notare che la cosa che vi mancherà di più oltre la vostra famiglia o il vostro amore o gli animali o altro è la natura. La natura, Gaia è sempre in voi e dovunque andate, anche nei reami non fisici la portate con voi.
Ecco la bellezza di essere un Maestro Asceso. Una volta che siete stati su questo pianeta, una volta che avete sentito le vibrazioni della natura – la natura che dà vita alla vita e vi porta ad esprimervi anche in modo molto concentrato, molto singolare ma vi porta ad esprimervi – la natura, la porterete con voi dovunque andrete.
Se mai voleste fare una passeggiata nei boschi, anche se vi trovate in una galassia lontana o se siete in altre dimensioni, potete sempre ricrearla. Ecco la bellezza di ciò che state facendo qui, specialmente in questa vita. La portate dentro, la integrate.
Facciamo un bel respiro profondo per il cambiamento che è avvenuto mentre passava quel bel video musicale, il cambiamento che è avvenuto e permettetelo solo per un attimo. Permettete numerose cose. Permettetevi di stabilizzarvi, uscite dalla mente e mettete fine al vostro pensare incessante, quel pensare insistente che tendete a fare molto spesso. Permettetevi di essere sensuali. Mentre passava il video non c’era solo la concentrazione – il senso della Concentrazione, la concentrazione sulla Concentrazione; per un attimo avete lasciato entrare gli altri sensi.
Ultimamente parlo molto dei sensi, perché è ciò che accade con un Maestro che esce dal risveglio ed entra nell’illuminazione incarnata. Vi rendete conto che non si tratta di studiare i testi antichi o le scritture, non si tratta delle discipline che in realtà non vi piacciono, ma apritevi solo ai vostri altri sensi in modo naturale e facile.
Affrontare I Cambiamenti
Io so che ora vivete in uno stato di flusso continuo. “Flusso,” ho detto. Uno stato di flusso, uno stato di, oh, confusione, uno stato attuale di mutazione ed è del tutto naturale e del tutto previsto. In realtà lo state facendo in modo molto più elegante di quanto abbiano mai fatto i Maestri Ascesi. Lo state facendo in modo molto più integrato di quanto si sarebbero aspettati i Maestri Ascesi.
È difficile. È impegnativo. Non c’è alcun dubbio. È quasi come se la gravità vi risucchiasse dentro – la gravità vorrebbe riportarvi nella mente, nell’unico senso del Focus; la gravità che vi risucchierebbe nei vecchi modi e poi continuereste a cercare di perfezionare i vecchi modi di fare le cose pensando che in qualche modo porterà alla vostra realizzazione. Voi siete al punto in cui state tornando ai vostri sensi mentre vivete ancora nel corpo fisico e mentre integrate cose come la natura, mentre integrate le esperienze fisiche nella vostra vita.
È davvero profondo. Non esistono termini umani per descriverlo, ma voi state attraversando una transizione e la cosa più grande di cui vi sento parlare nelle nostre litigate notturne, negli scontri notturni con me; la cosa più grande che sento, anche nei vostri momenti privati, quando siete da soli e continuate a chiedervi, “Cosa c’è di sbagliato in me?” Vi viene un leggero mal di testa, “Cosa c’è di sbagliato in me?” Vi fa male l’alluce, “Cosa c’è di sbagliato in me?” I vostri pensieri sono instabili, “Cosa c’è di sbagliato in me?” Nella vostra vita manca il solito flusso e la sincronicità, di fatto nella vostra vita non c’è più la vecchia noia, “Cosa c’è di sbagliato in me?” vi chiedete e ogni volta io vi rispondo, “Assolutamente nulla.”
State affrontando moltissimi cambiamenti in una volta, cambiamenti profondi nel corpo e nella mente. Non c’è nulla di sbagliato. Se la prossima volta che affrontate una delle vostre cose poteste solo respirarlo dentro e permetterlo – “Perché nella mia vita tutto sta cadendo a pezzi? Perché il corpo mi fa male? Perché mi sento tanto scombussolato?” – perché state affrontando il più grande cambiamento di tutte le vite, di oltre mille vite. Tra tutto ciò che affrontate, voi state vivendo il cambiamento più grande mentre siete in questo corpo fisico, mentre trascendete la mente e passate ai sensi.
Non c’è nulla di sbagliato, ma è come una profezia che si realizza da sola. È come se voleste che ci sia qualcosa di sbagliato e forse c’è, solo un po’… beh, sì. In un modo un po’ contorto – “Tu hai bisogno di andare in terapia,” (risatina nervosa). “Cosa c’è di sbagliato in me?” Volete sapere la risposta? Cosa c’è di sbagliato in voi?” “Perché il mio corpo sta cadendo a pezzi? Oh, mio dio! Devo avere una malattia orribile. Sto invecchiando. Non riesco più a pensare.” Non c’è nulla di sbagliato. State affrontando una transizione e il vostro corpo paga un certo prezzo. Proprio così. Pagano il prezzo i vostri pensieri e la mente e tutto il resto, tutto quello che pensavate di essere e tutto quello con cui vi identificavate. C’è un prezzo da pagare.
Se fate un respiro profondo e nel modo più da Maestro – fate un respiro profondo e come dice un Maestro – “Fa tutto parte di questa cosa che chiamo l’illuminazione incarnata. È questo. È tutto ciò che è.”
La prossima volta che vi danno la multa per eccesso di velocità e voi non sapevate neanche di andare troppo veloce; la prossima volta che vi cade un piatto dalle mani e si rompe; la prossima volta che scivolate e vi fate male al polso o altro; la prossima volta che fate la notte in bianco; la prossima volta che vi viene il raffreddore o l’influenza, la prossima volta che il vostro partner vi lascia o altro, fate un respiro profondo. Non c’è nulla di sbagliato in voi. State solo entrando nella vostra Maestria e prima l’umano lo riconosce, prima l’umano permette la “e” – “Oh, e non c’è nulla di sbagliato, fa tutto parte di questa trasformazione, espansione, integrazione, consapevolezza multidimensionale,” qualsiasi cosa sia – la prossima volta che accade, prendetela come farebbe un Maestro. Respirate come un Maestro. Siate nella grazia come un Maestro e poi permettetelo e basta.
Sì, è probabile che l’umano urlerà e “Oh! Sto sbagliando tutto.” No. La vostra vita sta cambiando.
Ve l’ho già detto prima, qual è il peggior scenario possibile? Nessun cambiamento. Lo scenario peggiore è che voi continuiate a fare ciò che state facendo per mille vite? Sono tanti anni, centomila anni o qualcosa di simile, per alcuni di più e per altri di meno. Davvero volete continuare a fare le stesse cose? Quella è – ecco la domanda più grande – quella è vera sicurezza? È davvero sicuro? Continuare a fare le stesse cose, svegliarsi ogni giorno alla stessa ora, mangiare le stesse cose, dire le stesse cose con gli stessi amici, fare gli stessi lavori e avere le stesse preoccupazioni umane.
C’è la percezione per cui, “Beh, è sicuro. Io conosco il diavolo. So già cosa ne verrà fuori, quindi ci resto.” In realtà non è sicuro. In realtà è una delle cose più pericolose che potreste fare a voi stessi – diventare ancora più abitudinari, ancora più in profondità.
La cosa divertente – divertente per me, non per voi – la cosa divertente è che quando cercate di restare abitudinari, quando cercate di restare nei vostri modelli perché sono comodi e sapete cosa aspettarvi, c’è un’altra parte di voi detta “Il Maestro Calci in Culo” – MCC – che arriva e vi vede vivere nella routine puzzolente di cui l’umano si lamenta e farà delle cose per tirarvi fuori da lì, perché il Maestro non vuole che restiate nella routine. Il Maestro Calci in Culo arriverà e vi tirerà fuori.
Per questo facciamo un bel respiro profondo, mentre iniziamo con la nostra domanda del giorno. La domanda Shoud. Linda, pronta con il microfono.
La Domanda di Oggi
LINDA: Pronta.
ADAMUS: Pronto, si parte. Nella vostra vita al momento qual è la cosa più irritante e perché? Alzate le luci, grazie.
LINDA: Oh, posso rispondere io?
ADAMUS: Sì, in effetti lo chiedo a te. Tu sei la prima. Nella tua vita al momento qual è la cosa più irritante e perché? Parla pure e se non ti spiace, alzati.
SHAUMBRA 1 (donna): Okay. Macchie su tutto il corpo.
ADAMUS: Macchie. Possiamo vedere le macchie sul tuo corpo? (risate)
SHAUMBRA 1: (ridacchia) No.
ADAMUS: Ay yi yi! Le macchie. Le macchie, sono macchie che prudono?
SHAUMBRA 1: Sì.
ADAMUS: Sono rosse o verdi?
SHAUMBRA 1: (ridacchia) Rosa acceso.
ADAMUS: Rosa acceso. Non è poi tanto male, poi diventano verdi e allora c’è un problema, ma… e tu ti dici, “Cosa c’è di sbagliato in me?”
SHAUMBRA 1: Sì, lo faccio.
ADAMUS: “Ho delle macchie sul corpo.” Perché le macchie sul tuo corpo?
SHAUMBRA 1: Non ho idea, è roba nuova.
ADAMUS: (sussurra) Ahiahi! (qualcuno urla “Ohh!”)
LINDA: Ohhh!
SHAUMBRA 1: (ride nervosa) Ohhh!
LINDA: Ohhh!
ADAMUS: Okay, ci sei andata molto vicino….
SHAUMBRA 1: È stato…
ADAMUS: …troppo vicina. Voglio dire, se avessi detto qualcosa del tipo, “Non lo so…”
SHAUMBRA 1: Sento che …
ADAMUS: Pfuui!
SHAUMBRA 1: Sento che è una trasformazione, sì.
ADAMUS: Sì, Sì.
SHAUMBRA 1: Ma certo.
ADAMUS: Cosa fai per le macchie? Ci sono i sali per le macchie o altro…
SHAUMBRA 1: Nulla.
ADAMUS: Nulla.
SHAUMBRA 1: No.
ADAMUS: Lasci che ci siano.
SHAUMBRA 1: Sì.
ADAMUS: Quale credi sia la causa, la causa di base più che la causa fisica? Qual è la vera causa?
SHAUMBRA 1: Hmmm, la causa di fondo.
ADAMUS: Quanto sono grosse le macchie?
LINDA: Accidenti!
ADAMUS: Ehi, sei macchiata, ma noi siamo in famiglia! Possiamo parlare di queste cose. Possiamo fare lo show-e-parlarne, proprio qui.
LINDA: Non farlo! Non farlo!
SHAUMBRA 1: Okay! (ridono)
ADAMUS: Vuoi vedere le mie? (altre risate)
SHAUMBRA 1: Certo!
ADAMUS: Dunque, la causa di fondo. La causa di fondo.
SHAUMBRA 1: Uhhh …
ADAMUS: Oh, mi piace.
SHAUMBRA 1: Un po’ … probabilmente …
ADAMUS: Gli acari nel letto.
SHAUMBRA 1: … irritazione.
ADAMUS: Irritazione. Che tipo di irritazione?
SHAUMBRA 1: Non mi piacciono alcune cose.
ADAMUS: Posso vedere attraverso i vestiti. Posso vedere le macchie. Oh, però, non è tanto grave (lei ridacchia).
SHAUMBRA 1: Io …
ADAMUS: Mi ha creduto.
SHAUMBRA 1: Credo sia un po’ di irritazione verso la vita.
ADAMUS: Una grande irritazione verso la vita, sì, sì.
SHAUMBRA 1: Piccola e grande.
ADAMUS: Daresti dei nomi a questa irritazione?
SHAUMBRA 1: (ridacchia) Mi chiedo che accadrà dopo.
ADAMUS: Sì. Intendo dire se c’è un nome collegato all’irritazione tipo Bob o Mary o altro? (lei ridacchia) Qualcosa che sta accadendo?
SHAUMBRA 1: Un po’ – beh, forse.
ADAMUS: Sì, ora che ne parli… (lei ridacchia). Non ci hai mai pensato, ma sì e in effetti la vera ragione – allergie al cibo con cui non ti sei ancora sintonizzata. C’è qualcosa in giro…
SHAUMBRA 1: Davvero?
ADAMUS: … che c’entra con il processo della digestione del cibo e le persone nella tua vita ci aggiungono del loro ma no, è allergia al cibo.
SHAUMBRA 1: Davvero?
ADAMUS: Sì, sì.
SHAUMBRA 1: Oh.
ADAMUS: Sì. Che tipo di cibo ti piace?
SHAUMBRA 1: Frutta e verdura.
ADAMUS: Ah, merda (lei ride). Frutta e verdura. No, sono proprio buoni.
SHAUMBRA 1: E un po’ di zucchero.
ADAMUS: Un po’ di zucchero, lo dici così… (lei ridacchia). Che ne dici di granaglie naturali o…
SHAUMBRA 1: Sì, anche quelli.
ADAMUS: Sì. Gelati?
SHAUMBRA 1: Mm, a volte.
ADAMUS: Ogni tanto. Okay. La carne?
SHAUMBRA 1: No.
ADAMUS: Perché?
SHAUMBRA 1: Non mi piace, non mi è mai piaciuta.
ADAMUS: Pesce? Pesce?
SHAUMBRA 1: Una volta, ora non più.
ADAMUS: Agnello?
SHAUMBRA 1: Proprio no.
ADAMUS: Non ti piacciono le costolette di agnello?
LINDA: A me pace indossarlo l’agnello!
ADAMUS: Wow! Wow! (risate) E il pollo? Il pollame.
SHAUMBRA 1: Di rado.
ADAMUS: Di rado. Sì, ok, c‘è in giro l’allergia da cibo. Troppo acido nel corpo causa… non è solo l’acido, è allergia ai cibi. Cambia cibo.
SHAUMBRA 1: Lo cambio.
ADAMUS: Cambia, ma non passare dalle banane alle mele. Io parlo di passare da una dieta a base di frutta e cibo biologico a una dieta davvero di merda – pizza e pollo fritto (risate). Cambia il cibo.
SHAUMBRA 1: Ok.
ADAMUS: Ora ti dico che all’inizio il tuo stomaco si ribellerà perché tu hai programmato nella mente che certi cibi sono buoni e altri cibi sono cattivi. Provaci per un po’. I gamberi. Ti piacciono i gamberi?
SHAUMBRA 1: No.
ADAMUS: Mangiali (risate), ti fanno bene. I gamberi e Sandra, prendi nota. Per la prossima volta, i gamberi. Sì, ti guarderemo mentre mangi i gamberi. Jean, prendi nota, faremo una parte del video sul mangiare i gamberi. E un po’ di pollo, il petto di pollo…
SHAUMBRA 1: Posso farlo.
ADAMUS: … o qualcosa del genere, sai. Le tue allergie al cibo sono legate alle tue credenze e una parte di ciò – non te lo rivelerò ancora – ma tutto ciò è grande. Grazie. (lei ridacchia). Sì, sì.
SHAUMBRA 1: Grazie.
ADAMUS: E quelle cose tipo ‘smacchie’.
SHAUMBRA 1: Le smacchie.
ADAMUS: Sì, sì e i bagni con il sale.
SHAUMBRA 1: Ok.
ADAMUS: Sì. I bagni in acqua salata – tu hai una bella vasca, vero?
SHAUMBRA 1: Sì, una vasca idromassaggio.
ADAMUS: Riempi la vasca con sale naturale e poi buttaci dentro qualche gambero (risate) e osservali galleggiare ed essi mordicchieranno tutte le piccole macchie e le mangeranno. Sì, è grande. Ooh! Il bagno ai gamberi. Non ne faccio da un bel po’. Ci sono ancora cose che mi mancano dell’essere umano. Il bagno ai gamberi, proprio quello, sì. Proteggiti le parti intime, ma a parte questo (altre risate), il bagno ai gamberi è davvero ottimo. Bello. Grazie, ma la risposta è allergie al cibo.
SHAUMBRA 1: È facile.
ADAMUS: Sì. È facile. Sì. Ora, lo farai davvero o è una cosa tipo pesce d’aprile allo zio Adamus dire che tu cambierai la tua dieta? Vuoi davvero, ma davvero iniziare a cercare di inserire altri cibi nella tua dieta?
SHAUMBRA 1: Certo, posso farlo.
ADAMUS: Sì, un po’ di lasagne, magari con una buona salsiccia… (lei fa le smorfie) No, provaci… vedi? Vedi? Cosa dico? Io inizio, vi do questa lezione profonda – potremmo finire qui lo Shoud – e vi parlo dei cambiamenti nella vostra vita e voi dite, “Cosa c’è di sbagliato in me?” State affrontando i cambiamenti. Per favore vuoi non tornare nel solito solco?
SHAUMBRA 1: Ok.
ADAMUS: Cercherai di modificare un po’ il cibo?
SHAUMBRA 1: Ma certo, lo farò.
ADAMUS: Un po’. Ok. Sì, sì. Ok. Grazie.
SHAUMBRA 1: Grazie.
ADAMUS: Grazie. Ti piace…
LINDA: Oh, non ha ancora finito con te. Non ha mai finito (risate). Mai.
ADAMUS: Sto pensando a tutte le cose che mi piacciono. Ti piace l’anatra?
SHAUMBRA 1: No.
ADAMUS: All’anatra tu piaci! (altre risate) Sì, provala, è buona. Una piccola anatra di Pechino.
SHAUMBRA 1: Quack.
ADAMUS: Sono passati secoli.
SHAUMBRA 1: Quack.
ADAMUS: Vorrei che Cauldre e Linda…
SHAUMBRA 1: Quack!
ADAMUS: … mi portassero fuori più spesso a mangiare cibo interessante (risate).
LINDA: Non sono io il problema.
ADAMUS: Lo so che non sei tu (risate e Adamus indica Cauldre mima con le labbra “Noioso!”) Pizza e hamburger, sì. Sono sorpreso che non sia tutto una macchia (Linda ride nervosamente), ma grazie. Grazie. Bel modo di iniziare. Il prossimo.
LINDA: Beh, la mente indagatrice vuole sapere.
ADAMUS: Sì. Nella tua vita al momento qual è la cosa più irritante e perché?
DAVID: Svegliarmi nel mezzo della notte per andare in bagno? (Linda ride)
ADAMUS: È naturale?
DAVID: Lo faccio più del dovuto.
ADAMUS: Più del dovuto.
DAVID: Sì.
ADAMUS: Ok, cosa sta succedendo?
DAVID: Beh, um …
ADAMUS: Ohhh! Aspetta. Ferma l’immagine. Sei appena diventato mentale con me. Avete visto? Ha iniziato a pensare a ciò che pensa sia il problema di doversi alzare di notte per andare in bagno. Ora fai un respiro profondo. Cosa sta accadendo?
DAVID: Il virus dell’energia sessuale, la libertà ancestrale.
ADAMUS: Sei davvero fottuto.
DAVID: Sì (risate).
ADAMUS: Wow!
DAVID: L’irritazione, sai, a volte il dubbio…
ADAMUS: Ehhhh! Dov’è il mio pulsante? Stai sbagliando su tutti i fronti.
DAVID: Ok.
ADAMUS: Tu pensi troppo. Tu fai spesso il gioco del “Cosa c’è di sbagliato in me?” “Cosa c’è di sbagliato in me?” e “Deve essere questo o quello.” Scordati di tutto. Noi siamo oltre il materiale dell’SES. Ok? Siamo oltre la libertà ancestrale. Io do per certo che li hai visti, che li hai guardati e che li hai fatti.
DAVID: Sì.
ADAMUS: Li hai insegnati.
DAVID: Sì.
ADAMUS: Noi siamo oltre. Ora cosa sta succedendo? (David fa una pausa e sospira)
DAVID: Sì.
ADAMUS: È – aspetta finché farò la mia grande rivelazione – ma tu hai il disordine da sensibilità al sonno. Non è un vero disordine; è sensibilità al sonno. Nel tuo stato di sonno tu diventi molto sensitivo. Lo sei comunque, ma non lo lasci uscire abbastanza anche se qualcuno pensa che lo fai troppo. Tu non lasci uscire abbastanza – la tua vera sensitività, la tua vera consapevolezza. Tu entri nello stato di sonno e diventi molto sensitivo, molto consapevole delle cose. Tu lo tieni tutto per quando dormi, ma non lo fai davvero. È talmente sensuale che ti sveglia e tu pensi di svegliarti perché devi fare pipì ed è probabile che sia così, ma non importa davvero. Riguarda più la tua sensitività al sonno, è una bella cosa, David. È davvero una cosa buona, specialmente se la mattina non devi svegliarti a una certa ora. È corretto?
DAVID: Io non, sì.
ADAMUS: Se volessi potresti sonnecchiare tutto il giorno.
DAVID: Di solito faccio i miei pisolini.
ADAMUS: Sì, Sì. Potresti usare un pannolone o qualcosa del genere (risate), così non dovresti neppure lasciare la comodità del tuo materasso. È un po’ volgare, ma…
DAVID: Sì, un po’ lo è.
ADAMUS: È un po’ volgare, sì, ma non è… voglio sottolinearlo per tutti voi, qualsiasi cosa pensiate di avere è probabile che non lo abbiate. Direi che l’87% di voi si sbaglia! Vi sbagliate e se dite, “Oh, maledizione! Devo alzarmi a causa della prostata e, oh, quella maledetta prostata! Perché mai ne ho una?” David, non è quello. Tu hai la sensitività da sonno. Tutto qui. Diventi molto consapevole e nel sonno ti espandi molto e poi ti svegli proprio perché sei molto consapevole. Dopo dici, “Oh! Devo arrancare fino al bagno.”
Fai un respiro profondo. Non c’è nulla che non va in te. Smettila di lavorarci sopra come fai. Smettila di pensare come fai. È quasi ossessivo.
DAVID: Sì.
ADAMUS: Sì. È un po’ noioso.
DAVID: Noioso.
ADAMUS: Noioso. (David ridacchia). Sì.
DAVID: Un vero pisciatoio. (risate).
ADAMUS: Questa è buona! Sì, Sì (David ride sonoramente). Era proprio buona, David. Vedi? Sale su da sola.
DAVID: Sì.
ADAMUS: Intendo dire, l’umorismo. Bello. Grazie.
DAVID: Grazie.
ADAMUS: Il prossimo.
DAVID: Grazie.
ADAMUS: Il prossimo. Nella tua vita, qual è la cosa più irritante? E se qualcuno dice Adamus, eh … (risatine nervose) Eh. Ecco cosa stava per dire.
LINDA: No, non è così.
ADAMUS: Oh. Sì, la cosa più irritante.
DENISE: Stavo cercando qualcosa di intellettuale, ma per essere onesta con te, quando entro in auto e mi sento frustrata con la vita, io inizio a urlare.
ADAMUS: Sì, Sì. Ti senti frustrata perché guidi o usi la tua auto solo come veicolo? Nessun gioco di parole.
DENISE: Togliermi di mezzo la gente.
ADAMUS: Sì. Voglio dire, è guidare che ti altera o sei frustrata da molte cose ma non finché non entri in macchina, la tua arma letale e poi inizi a sentire che va bene esprimere la tua rabbia?
DENISE: No. È dove posso esprimere la mia rabbia e nessuno può sentirmi perché io sono – posso essere piuttosto violenta.
ADAMUS: Sì, sì, sì. Allora tu aspetti di entrare in auto come se fosse un luogo in cui non farai del male a nessuno…
DENISE: Non colpisco nessuno. Oh, no! (ride)
ADAMUS: Giusto, giusto. È proprio un bel posto per far uscire la tua rabbia quando guidi (risate). La lasci …
DENISE: Sto attenta.
ADAMUS: … la rabbia esce e allora non è il traffico. Perché la rabbia?
DENISE: (fa una) Perché la rabbia?
ADAMUS: Perché la rabbia?
DENISE: Mi fai una domanda tosta.
ADAMUS: No, non è una domanda tosta. È molto semplice.
DENISE: Sì.
ADAMUS: Sì, sì.
DENISE: Penso perché nella mia vita c’è qualcosa che non voglio. Non voglio doverla esprimere e sentirla, ma sento che me ne arriva molta.
ADAMUS: Sì, sì.
DENISE: E cerco di capire come esprimerla senza…
ADAMUS: Oltre te, qual è la tua più grande frustrazione? Dovrebbe essere ovvio. Qual è la tua più grande frustrazione?
DENISE: Riuscire a comunicare …
ADAMUS: Stronzate.
DENISE: … con chiarezza. Beh, come…
ADAMUS: La gente!
DENISE: Okay.
ADAMUS: La gente.
DENISE: La gente…
ADAMUS: Ecco perché non comunichi.
DENISE: … la mia famiglia.
ADAMUS: La tua famiglia e la gente e i mariti e gli altri membri e ancora la famiglia e gli amici e tutto il resto. La gente. Una grande frustrazione. Tu blocchi la comunicazione, che è uno dei sensi personali.
DENISE: È la famiglia.
ADAMUS: E poi cosa fai?
DENISE: Blocco tutto.
ADAMUS: Sì. Come fai?
DENISE: Mi rilasso, tutto qui.
ADAMUS: Cos’altro? Ti tranquillizzi…
DENISE: Entro e poi piango e fumo dalla rabbia.
ADAMUS: Cos’altro accade come risultato del bloccare tutto rispetto agli umani che nella tua vita hanno abusato di te? Cos’altro accade?
DENISE: Ricade su di me.
ADAMUS: Sì.
DENISE: Me lo prendo tutto io.
ADAMUS: Tu smetti di ascoltare. Tu smetti di ascoltare. Tu smetti di comunicare. Il senso della comunicazione è molto bello. È un senso, non è solo l’atto di parlare. È un senso e tu fai un ottimo lavoro nel bloccarlo finché non entri in auto. In auto ti senti?
DENISE: Oh, sì.
ADAMUS: Oh, sì. Non è fantastico che in auto ti senti? Ora basta. Oggi faremo una cosina per mettere fine a tutto ciò.
DENISE: Grazie.
ADAMUS: Ok. Basta giochi. Sì, la gente ti ferirà. Lo farà. La gente ti prenderà in giro. La gente riderà di te. Prenderanno tutto ciò che hai e se possono tenteranno di prenderti l’anima. Non ce la faranno.
DENISE: Oh, no. Non si prenderanno la mia anima (lei ridacchia).
ADAMUS: Ci proveranno.
DENISE: Ci proveranno, ma…
ADAMUS: Ci proveranno, ma non possono.
DENISE: Penso che sia perché io la proteggo.
ADAMUS: Sì. Anche se gliela offrissi tu, non potrebbero ma c’è questa cosa enorme e tu continui a chiederti, “Cosa c’è di sbagliato in me? Cosa c’è di sbagliato in me?” Sono solo le persone. Non sei tu, va bene? Grazie.
DENISE: Grazie.
ADAMUS: Ancora un paio. È la parte dello show che preferisco (Adamus ridacchia). Sì, cara.
CAROLINE: Ti spiace se resto seduta…
ADAMUS: Sei bella come sempre. Resta seduta, prego. Sì (muove il microfono).
CAROLINE: Ti spiace se resto seduta?
ADAMUS: Fai pure.
CAROLINE: Grazie.
ADAMUS: Sì. Posso venire a sedermi vicino a te? (lei ride)
CAROLINE: Sì, certo.
ADAMUS: Bene. Bene. Ok. (si siede accanto a lei).
CAROLINE: Grazie.
ADAMUS: Ti rendi conto che qui in giro ci sono molte telecamere (ridono).
CAROLINE: Oh, sparatemi! (ridacchia)
ADAMUS: Non potremmo avere un attimo per noi neanche a provarci. Nella tua vita, qual è la cosa più irritante?
CAROLINE: La mia schiena.
ADAMUS: La tua schiena.
CAROLINE: La mia schiena. Mm hmm.
ADAMUS: Cos’è accaduto?
CAROLINE: Ho rotto una vertebra senza neppure provarci (ridacchia).
ADAMUS: Sì.
CAROLINE: È guarita ma mi ha lasciata invalida.
ADAMUS: Con dolore?
CAROLINE: Sì.
ADAMUS: Molto dolore?
CAROLINE: Ora non molto.
ADAMUS: Sì. Sì. La schiena. Cosa diresti che rappresenta nella tua vita?
CAROLINE: La forza.
ADAMUS: E – la forza, è vero – e cos’altro?
CAROLINE: La stabilità.
ADAMUS: Cos’altro? (lei fa una pausa) La rigidità?
CAROLINE: Esatto.
ADAMUS: Voglio dire, è la forza. La schiena è la forza.
CAROLINE: Sì.
ADAMUS: Ma è anche la rigidità. In altre parole, le cose devono andare in un certo modo.
CAROLINE: Sì.
ADAMUS: La schiena ti molla quando ti accolli troppi pesi, quando cerchi di tenere insieme il mondo – non solo chi ami, ma tu cerchi di tenere insieme il mondo – e quando… a volte sei molto rigida – voglio dire, sei affascinante, bella ma a volte molto rigida, bloccata nei tuoi modi. Diresti che a volte è un po’ testarda, ogni tanto?
VINCE (il marito): Testarda, sì.
ADAMUS: Sì, testarda. Sì. Ora mi sposto perché qui fa troppo caldo (ridacchia). Testarda, proprio come ho detto prima; il tuo Sé Maestro, il Maestro Calci-in-Culo entra e dice, “Basta con la rigidità. Basta con la testardaggine. È arrivato il momento di aprirti.” Tu hai un senso creativo naturale, ma hai addirittura cercato di renderlo molto strutturato e il tuo corpo sta dicendo, “No. No. Non possiamo più farlo.”
In realtà stai bene, è solo il tuo corpo che ti sta dicendo, “Devi mollare tutta quella tua rigidità.” Spalancati, ogni tanto fai una follia. Nella tua vita sei stata fin troppo corretta (lei ride). Sì. Sì e poi molla. Qui ce ne sono parecchi come lei, ma io non mi guarderò intorno. Mollate. So che c’è la tendenza a pensare, “Oh, la mia schiena è andata. Non guarirò mai e i medici mi hanno detto tante cose ed è fatta.” Non è affatto così. C’è una cosa che si chiama il corpo di luce e si fa attraverso il permettere, ma prima o poi io e te faremo una chiacchierata sul permettere. Quest’estate vieni al Maestro Semplice. Tu cerchi di controllare anche il permettere e non funziona. Permettere è solo permettere.
Ecco, fai un bel respiro profondo. Rimetteremo in piedi quella schiena e non avrai più dolore né difficoltà a camminare, perché tu ami camminare. Tu ami la tua libertà e tutto ciò ti ha limitato.
CAROLINE: Mm hmm.
ADAMUS: Okay.
CAROLINE: Grazie.
ADAMUS: A te.
CAROLINE: Mm (lui la bacia).
ADAMUS: Grazie. Bene.
LINDA: Altri?
ADAMUS: Ok. Sì, altri due.
LINDA: Ok.
ALAIN: Sapevo che venivi da me! (Linda ride)
ADAMUS: Nella tua vita qual è la cosa più irritante…
LINDA: Molto prevedibile, eh?
ADAMUS: … se non quando …
ALAIN: Molto prevedibile! (Linda ridacchia)
ADAMUS: … quando qualcuno ti passa il microfono?
ALAIN: Io sono come lei, lo sai. Una schiena problematica.
ADAMUS: La cosa più irritante nella tua vita?
ALAIN: (ridacchia) Al momento è questo problema di salute periodico con i polmoni che ha fatto partire la schiena.
ADAMUS: Giusto. Wow.
ADAMUS: (canta) La colonna vertebrale è connessa a… ok (qualche risata).
ALAIN: Lo sento molto – è come se qualcuno mi battesse sulla spalla, mi svegliasse.
ADAMUS: Di cosa si tratta?
ALAIN: Beh, si tratta di non vivere la vita, penso. Il respiro è vivere nel momento, essere qui.
ADAMUS: Cosa accade quando tu che sei un uomo molto sensitivo e provi desiderio per la vita, entusiasmo per la vita ma sei molto strutturato a causa delle aspettative e di tutto il resto; cosa accade quando una parte di te vuole così tanto essere libera – essere libera ad esprimersi – ma una parte di te si trattiene e resta nella struttura, nei modelli? Avrai dei problemi.
ALAIN: Cose che non voglio che vengano fuori.
ADAMUS: Sì. E come cerchi di tirarle fuori?
ALAIN: Apparentemente, tossendo.
ADAMUS: La tosse. La tosse, la tosse. Tu cerchi di tirarle fuori e alla fine ti disallinei la schiena si disallinea perché ogni volta che tossisci ti sforzi moltissimo. Qui è solo una questione di permettere che la parte sensuale e creativa di te vuole esplodere. Fai qualcosa di semifolle o totalmente folle. Comprati colori spray e vai in giro per casa. (risate; sua moglie Patricia è scioccata).
ALAIN: Ok, ok.
ADAMUS: O a casa di qualcun altro.
ALAIN: Sì! Sì. Forse lo farò nel garage.
ADAMUS: Io lo dico per scherzo, ma non è così. Cos’è più importante? Lasciare andare… tu hai un senso naturale della creatività, vite e vite in cui hai guidato gli sforzi creativi e tu stesso sei stato creativo e poi ti blocchi come ora e con la tosse cerchi di espellerlo, di affrontarlo. Sta influenzando la tua schiena e presto farà lo stesso con le spalle e poi…
ALAIN: L’ha già fatto.
ADAMUS: E poi i mal di testa e tutto il resto. Non ne vale la pena. Non ne vale la pena. Ora torno al punto con cui ho aperto. Ti stai chiedendo, tutti voi vi chiedete cosa non va in voi? In realtà non c’è nulla. Ci sono alcuni di quelli che voi definite i sintomi superficiali che si stanno manifestando e se solo la piantaste di essere così mentali e pensate…smettetela di farvi l’autodiagnosi, sapete, come un medico o uno psicologo e sentitelo dentro. Tra un attimo vi farò la mia rivelazione ma la schiena, la tosse e tutto il resto. Sii creativo. Diavolo, sei francese o no? Voglio dire, avresti…
ALAIN: L’ultima volta che ho guardato, il passaporto c’era ancora.
ADAMUS: Hai ancora il passaporto. Sei Stato-usato, usato dagli Stati Uniti che ti hanno spremuto fuori quella parte di te. Torna ad essere creativo. Davvero. Bene. Cauldre mi dice di tacere, ma io mi diverto (Alain ridacchia). Bene. Bene. Grazie. Ancora uno.
ALAIN: Grazie.
ADAMUS: Ancora uno. Al momento qual è la cosa irritante nella tua vita. Linda? La cosa più irritante.
VICKI: Ok, lo dico diretta.
ADAMUS: Per favore.
VICKI: La vagina asciutta. (qualcuno dice, “Cos’ha detto?”) La vagina asciutta.
ADAMUS: Ohhh!
LINDA: Ohh! (Linda ride)
ADAMUS: Pensavo avessi detto…
LINDA: Pensavo avessi detto… “Andare in Cina in auto!” (risate)
ADAMUS: Pensavo avessi detto… “Andare in Cina in auto!” e stavo per dirti, “Va bene.”
LINDA: È come, sì!
VICKI: Oh, sì!
LINDA: Tu non puoi andare in Cina in auto!
VICKI: Oh, no! Voglio dire …
ADAMUS: Lavoriamo sul pensiero del “andare in Cina in auto,” (altre risate).
VICKI: Sai, post menopausa. Sai, le parti delle ragazze…
ADAMUS: Perché? Perché, perché, perché?
VICKI: … in direzione sud.
ADAMUS: Sì, perché?
VICKI: Sì!
ADAMUS: Sì. Perché hai questo disturbo?
VICKI: Ogni donna della mia età ce l’ha.
ADAMUS: Stronzate.
VICKI: Sì.
ADAMUS: No.
VICKI: Sì.
ADAMUS: No.
VICKI: Sì!
ADAMUS: No.
VICKI: Sì.
ADAMUS: La vuoi?
VICKI: No!! (Adamus ridacchia)
ADAMUS: Perché pensi… a parte il fatto che tutte le donne ce l’hanno e tutto il resto, cosa pensi che sia?
VICKI: Beh, credo che nella menopausa ci sia un difetto di progettazione.
ADAMUS: No, non è così e molto francamente – oh, devo attendere fino alla mia rivelazione, non voglio cascarci ma ne parlerò ancora in dettaglio – ma c’è… ok. C’è l’abuso sessuale. Quasi tutti ne soffrono, alcune più di altre. Avviene il blocco totale della sensualità del sesso. C’è quel “Sono troppo vecchia per il sesso. Non mi ha mai fatto divertire, non ho mai avuto il partner giusto, mi divertivo più da sola ma quando lo faccio da sola a Dio non piace,” e tutto il resto. Cosa credi che succederà?! Voglio dire, pensi che là sotto ci sarà una tempesta d’acqua? No! (qualche risata) Si seccherà ed è come dire che non è più necessaria. Non la usi più e quindi è come, “Ok, io me ne vado.” È arrivato il momento di tornare alla sessualità, ma incontrerai parecchie difficoltà. La sessualità, il ritorno alla sessualità. Essere… (qualcuno dice “Suona come un corso”) È il ritorn- … sì, sì. Un corso che Cauldre non insegnerebbe, ma ad Alain piacerebbe insegnarlo (risate) con il suo nuovo approccio francese. Sì, “Il Ritorno alla Sessualità.” No, è il blocco totale dell’essere sensuale. Perché? Perché?
VICKI: Perché le donne della mia età non sono desiderabili.
ADAMUS: Stronzate! Non è affatto vero. Alcune tra le mie più grandi esperienze d’amore e Cauldre s’imbarazza molto quando ne parlo… (qualche risata). I miei amori più grandi sono state le donne mature. Le donne giovani non sanno ciò che fanno; urlano molto, parlano troppo e poi… (risate) non era divertente e finiva subito e quindi dicevano “Oh, Adamus! Oh! Mi hai sfinita.” Invece la donna matura, dice “Baby, baby, passiamo un’altra notte insieme.”
No, negli uomini e nelle donne la sensualità aumenta con l’età. Diventano più sensuali, hanno più esperienze, sono più libere con il loro corpo e hanno meno inibizioni su ciò che la gente pensa. A un certo punto non gliene frega più niente, lo fanno e basta, da soli o con un partner o con molti partner, non importa. Non importa proprio. Non c’è ragione per… la sensualità aumenta con la saggezza. Osservate cosa accadrà più tardi. La sensualità … (Adamus ridacchia)
SART: Sì, baby!
ADAMUS: La sensualità aumenta con la saggezza. Ora fai un respiro profondo, bevi un po’ d’acqua e riportala indietro, baby (altre risate). Ecco una nuova t-shirt per Sart. “Riportala indietro, baby.”
VICKI: Riportala indietro, baby.
ADAMUS: Noi sapremo cosa significa quella t-shirt. Ok, Grazie. Grazie per la tua schiettezza.
La Sensitività
Io ho aperto con la domanda – “Ora nella vostra vita qual è la cosa più irritante?” – e ci sono state molte risposte belle. Grazie. In fondo, questo è tutto! (Adamus ridacchia) Ciò che sta accadendo proprio ora nella vostra vita è che state diventando un essere sensuale, multisensoriale e che non esiste in un solo Focus. Questo per me è stato un tema e anche per un bel po’. Abbandoniamo il Focus singolo.
Il Focus è un senso. È un senso angelico. A parte quelli che sono già stati sulla Terra, in realtà negli altri reami non sono molto bravi a concentrarsi. Come direste voi, nei reami angelici rimbalzano. È molto irritante stare in un gruppo di esseri angelici ‘campati in aria’ del tipo, “Ma che fai?! Cerca di radicarti un po’. Avanti! Non riesci a restare su un soggetto alla volta?” Sono ‘vaporosi’ e anche un po’ del tipo una cosa o un’altra. Voi conoscete alcune persone così, ma è ancora peggio. Negli altri reami è peggio. Voi siete diventati bravi a Focalizzarvi, ma ora noi andiamo oltre.
Ecco cosa accade: voi state diventando molto sensitivi. Al momento è un periodo bizzarro perché state aprendo gli altri sensi. Per esempio, di recente nel Keahak o ne La vita da Maestro 4 ho parlato del senso di Unità. È un senso e significa che riuscite a percepire particelle di energia che non sono particelle fisiche, ma voi riuscite a percepire le particelle di energia nell’unità. Invece di tutti quei piccoli – penso che voi li chiamereste – puntini, voi e una sedia. È meraviglioso. Quello è un senso. Invece di vedere milioni di piccoli punti di energia, attraverso il senso dell’Unità avete sviluppato la capacità di riunirli insieme.
È un senso molto giocoso. Non dovete più vedere solo una sedia. Il vostro senso di Unità vi permette di vedere una sedia in questa dimensione, ma lo stesso senso di Unità vi permette di vedere e di sentire l’albero da cui è venuta; vedere e sentire un’entità che proprio ora c’è seduta – se solo si alzasse dalla mia sedia – ve lo presenterò tra un attimo. Ecco il senso dell’Unità.
State aprendo molti sensi ed è un periodo molto bizzarro. È come affrontare la pubertà mentre raggiungete la Maestria. È una specie di pubertà spirituale e nello stesso momento siete molto sensibilizzati, sensibili a moltissime cose diverse sulla Terra ed è un periodo molto irritante e snervante. Volevo sottolineare che vi accadranno cose come eruzioni cutanee e avere cose varie che si asciugano seccano e affronterete ogni tipo di tosse e dolori e tanti altri problemi perché siete diventati molto sensibili.
Parliamo di alcuni di essi e vi farò notare il lato fastidioso ma anche il lato benedetto di ciò in cui state per entrare. Penso che qui dovremmo avere una lavagna o qualcosa su cui scrivere.
LINDA: Ecco qui.
ADAMUS: Ah! Chiedi e ti sarà dato. Viene a te, giusto? È proprio qui. Oggi non abbiamo la nostra piccola lavagna magica, ma abbiamo quella che preferisco – la bella lavagna vecchio stile tipo le tavole di Mosé.
~ Il Cibo
Ok, il cibo. Il cibo. Prima avete parlato del cibo a cui state diventando ancora più sensibili. Influenzerà il vostro corpo. Ripensate a certi cibi che pensate siano buoni per voi, perché il vostro corpo è cambiato. La vostra chimica, il vostro grado di acidità e stanno cambiando tutti gli equilibri interni di ciò che definite le energie della luce e del buio.
Ora alcuni cibi non vi attraggono anche se pensate che sono sani. Tutti i cibi sono sani. Tutti i cibi. Anche i vermi sono sani (risatine). Mi piacciono i vermi.
EDITH: Buon per te.
ADAMUS: Sì, quelli piccoli e gommosi. Sono molto… (altre risate) Beh, non importa. Ogni cibo è sano per voi, ma sta a voi ‘sensarlo’. Alcuni cibi vi influenzeranno e anche se dite, “Oh, oggi mangio bene. Prenderò yogurt e banane,” forse no. Forse no, potrebbe attivare alcune vecchie credenze che ora devono andarsene. Ecco, il cibo. Scrivilo sulla lavagna.
D’altro canto, il cibo avrà un sapore come mai prima. Nel cibo voi coglierete la ricchezza profonda come mai prima, persino nel porridge, uno dei miei piatti preferiti (Linda fa rumori grezzi). Linda sussulta quando lo nomino. Quando aprite i vostri sensi, perfino il sapore del porridge è ricco e gustoso. La sensitività al cibo. Superate tutto ciò che avete pensato. È quasi un ordine ad andare avanti. Superate le cose relative al vecchio cibo.
LINDA: Signore, c’è un tema per questo?
ADAMUS: Un tema. Perché credi che qui siamo nel Focus? (qualche risata) La sensitività. La sensitività. E il rumore?
LINDA: Oh, sì!
~ Il Rumore
ADAMUS: Dio, il rumore! Voglio dire, di colpo è irritante e voi pensate, “Oh, sto diventando come uno di quei vecchi, sai, ‘Uscite dal mio cortile, piccoli bastardi!’” (Linda annaspa) “Oh, quel rumore! Non lo sopporto. Abbassa lo stereo.” (risate) Voi state diventandomolto sensibili ad ogni tipo di suono e può essere irritante. Per alcuni di voi alcune frequenze specifiche sono terribili da sopportare. I suoni rumorosi. Che ne dite di questo – lo impianterò in tutti voi – il rubinetto che di notte sgocciola e voi non riuscite a ripararlo. Sgocciola! Sgocciola! Sgocciola! È come, “Ohh!” Poi usate la mente per superarlo, “Non penserò al gocciolio.” Ti hanno appena fregato, perché peggiorerà ancora.
E i suoni irritanti di… Cauldre ha la fobia delle persone che fanno rumore quando mangiano (Adamus imita il suono del modo di mangiare rumoroso e Linda ride). Sapete, forse pensate che sia una persona equilibrata, ma una volta che si rivela si scopre che per quanto riguarda i rumori da cibo è un po’ strano. Ecco, per favore e vale per tutti, quando siete con Cauldre, se a cena condividete il tavolo con lui, non mangiate. (risate). Non mangiate. Da anni la povera Linda deve gestire tutto ciò. Lui riesce a sentire lei che mangia un pretzel a un miglio di distanza (altre risate). Povera cara, non può più neppure mangiare in giro per casa. Non c’è da meravigliarsi che sia tutta pelle e ossa. Voglio dire, non può mangiare. Deve mangiare quando lui se ne va. Lo vede percorrere il vialetto – “Oh, bene. Ora posso farmi una ciotola di cereali.” Magari! Lui si gira e rientra – “Smettila di far tutto quel rumore!” (risate)
LINDA: Lui non esagera poi tanto.
ADAMUS: Il rumore. Rumore. D’altro canto c’è la bellezza del suono, come non l’avete mai sentita prima nella musica e in natura. Un uccello che canta la mattina presto è molto ricco e sensuale. Voi siete nel mezzo; state passando dai sensi quasi noiosi e grigi a tutti i sensi, ma farete esperienza di qualche disagio e irritazione con alcuni dei sensi.
~ I Pensieri Negativi
Di quali altri possiamo parlare? Che ne dite dei pensieri negativi? I pensieri negativi. La sensibilità ai pensieri negativi, per cominciare i vostri. State diventando più consapevoli, “Oh, mio dio, la mia testa è piena di moltissimi pensieri negativi. Devo essere una persona cattiva.” No, siete solo consapevoli. Tutti li hanno e quasi nessuno di essi è vostro. Ne abbiamo già parlato e non voglio tornarci sopra, ma state diventando sensibili ai pensieri negativi, alla roba che arriva da altre persone. È estenuante – peggio ancora quando li prendete per vostri – quei pensieri negativi vi sfiniscono.
Un giorno o l’altro voglio fare un film con Michael Conti sui recessi interni della vostra mente. Cosa succede lì dentro e sapete, come i pensieri ci finiscono; non sempre sono per forza vostri ma voi dovete lottare e combatterli e non vincerete. Non c’è modo di vincere. Li lasciate andare e basta. Invece con tutti quei pensieri che vi macinano dentro – “Devo controllare i miei pensieri. Devo gestire i miei pensieri. Devo pensare dei buoni pensieri, perché sono una persona spirituale. Sono sulla via dell’illuminazione. Perché penso di prendere una lattina e di gettarla nel cortile del mio vicino? Cosa c’è che non va in me? C’è qualcosa di sbagliato. Devo riascoltare la Libertà Ancestrale perché non devo averla capita.” Sono i pensieri del vostro maledetto vicino sulla sua spazzatura! Tanto per cominciare non erano vostri. State diventando molto consapevoli e soprattutto con ciò che definite i pensieri negativi. Danzate con loro. Divertitevi con loro. Nei vostri pensieri rotolatevi nel pattume del vostro vicino. Abbracciatela.
Scoprirete che in fondo non era affatto un pensiero negativo. C’era altro oltre al lanciare una lattina nel cortile del vostro vicino. Di fatto è sensuale, di fatto è qualcosa da osservare e c’è altro oltre a ciò che pensavate in superficie. In realtà non erano pensieri negativi. Diventate sexy con i pensieri negativi. Davvero. Permettetevi di entrarci. Ne avete una paura fottuta – “Devo starci lontano. Oh, stanno entrando i pensieri negativi. Ucciderò qualcuno.” Smettetela. Diventate sensuali. Sentiteli dentro e se arrivano e voi, “Oh, il lato oscuro! Lucifero! Mi sedurranno.” No, non accadrà. Voi state diventando sensuali e in quella sensualità voi rimuovete via la facciata di ciò che definireste un pensiero negativo o cattivo. La rimuovete e di colpo vedete che tutto, tutto è ricco e sensuale. Non esiste il negativo e il positivo. È solo una sensibilità che vi entra dentro e poi non ne avrete più paura. Non la combatterete più. Non cercherete di superare la negatività.
Voi state diventando più sensibili.
~ La Massa
Cos’altro vogliamo mettere in lista? Ce n’è uno ovvio. La gente. La massa. Le folle. La gente – potete dividerle in due gruppi – la massa.
LINDA: Quale vuoi?
ADAMUS: La massa. State diventando molto sensibili alla massa, alla gente e vi dite, “Oh! Io sono un solitario.” No, non è vero. Siete solo sensibili e i gruppi si portano dietro una sensazione enorme, davvero enorme. Cosa fate? Beh, potreste fare una passeggiata nella natura e sentirla dentro. All’inizio è un po’ sconvolgente perché contiene molta energia, ma sentite dentro di voi com’è una massa e sentite quanto può essere ripugnante e quanto può essere bello. Cogliete l’unità di quella folla o di quella moltitudine di persone. Sentite dentro di voi la forte qualità da gregge e fatelo senza alcun giudizio, sentite dentro quelle persone.
Per un po’ vi riuscirà sempre più difficile stare dove ci sono gli assembramenti di persone. Molti di voi una volta erano, come direste voi, persone sociali e poi lungo il percorso, con la vostra sensibilità vi siete de-socializzati. Sentitelo dentro.
La bellezza nelle masse e anche negli individui, la bellezza è che voi guarderete, sentirete e sarete consapevoli dei loro cuori. Non ci sarà più quella separazione, quel grande muro tra voi e loro. Non vi chiederete più cosa pensano o cosa sentono. Non parlo di avere qualità medianiche e leggere la loro mente. Voi riuscirete a sentire le persone, la loro vita e il loro viaggio anche se dormono ancora; la bellezza che hanno. Anche gli umani più odiosi hanno una loro bellezza.
Stanno facendo un viaggio. Sono diversi da voi. Per parecchio tempo farete fatica a stare con loro, ma inizierete a riconoscere la connessione da-anima-ad-anima, la realizzazione. Non il vecchio tipo di makyo di facciata, il vecchio “Namaste” ma la vera persona e l’anima che sta dietro quel viso e quel corpo. Voi state diventando più sensibili. Sì, cara.
LINDA: Stai dicendo che in qualche modo riusciremo a tollerare le persone odiose ed insensibili?
ADAMUS: Ma certo.
LINDA: Wow.
ADAMUS: Ecco perché, perché voi siete stati persone odiose.
LINDA: Bada buum.
ADAMUS: Bada buum va bene. No, voi proverete una grande empatia e compassione senza dispiacervi per loro, senza sentire il bisogno di iniziare a fare loro la predica e a svegliarli e tutto il resto. La vostra nuova sensibilità vi permetterà semplicemente di stare in loro presenza e cogliere ciò che definireste tutta la loro storia ma non una storia lineare bensì tutta la loro essità – snap! – così. Non come giudizi, ma come consapevolezza. Voi lo capirete ad un livello tale che non proverete dispiacere per la persona che di notte dorme per strada. Voi la onorerete. Voi proverete un reale apprezzamento per chi ha un handicap fisico. Quando sarete con loro non proverete dolore; smettetela di sentirvi in imbarazzo o in colpa. Voi li onorerete in modo molto profondo. Ecco la sensibilità e voi ci siete a metà, un po’ come, “Non sopporto le folle. Non mi piace la gente. Sono un solitario,” e di colpo sarete l’essere fortemente empatico che siete.
~ Gli Odori
Che altro? C’è altro da aggiungere alla lista? Sì. (una donna dice “Gli odori”) Gli odori! Oh, Sì! Gli odori. Qualcuno qui è sensibile agli odori? Sì. Dovreste alzare la mano e se non lo fate molto presto si aprirà e di colpo gli odori tipo spazzatura andata a male, tipo toilette, come dite voi il tipo di odori da gabinetto. Ohhh, sì ed era solo la persona che vi sta di fianco (risate). Voi iniziate a sentire l’odore dell’energia e all’inizio è quasi nauseabondo. Vi sconvolge e di fatto non deve essere un odore fisico causato da un’attività anaerobica o aerobica. Voi sentite solo l’odore dell’energia e oh, a volte è forte.
La bellezza di voi è che potete sentire l’odore dell’energia. Voi potete apprezzare l’energia nell’aria, l’energia intorno alle persone. Di colpo non è che voi riaprite il senso dell’olfatto; voi state aprendo alcuni altri sensi che percepite come odori, ma questa è la bellezza di tutto ciò. Questa ne è la bellezza.
~ La Natura
Altre cose da aggiungere alla lista. Le allergie. In tutta la vostra vita non avete mai sofferto di allergie e ora di colpo starnutite. Sono gli alberi. È il polline. È la forfora dei cani. Sono tutte queste cose e voi dite, “Cosa c’è di sbagliato in me? All’improvviso non riesco a gestire nulla. Mi sto indebolendo.” No! State diventando sensibili.
La natura ha una delle energie più forti e quando la natura affronta i suoi cambiamenti – i fiori fioriscono, gli alberi e le foglie spuntano – è molto, molto forte. È molto forte e a volte mi lacrimano gli occhi. È molto forte. Se a ciò aggiungete il fatto che state diventando sensibili e che amate la natura ma poi ve ne andrete, come se tradiste la natura o Gaia o altro – a proposito, anche Gaia se ne sta andando, quindi non importa – tutto ciò attiva nel vostro essere una certa sensibilità e di colpo stranutite di continuo. Subito dopo, “Cos’è questo? Cosa non va in me? Non riesco ad apprezzare la natura. Non riesco neanche ad uscire perché continuo a starnutire.” In effetti state integrando la natura nella vostra essità, così potete portarla con voi ed è sconvolgente – a volte vi travolge.
Potremmo continuare a lungo con le vostre sensibilità, con tutte le diverse sensibilità come il cibo, i rumori, gli odori e il resto. Il punto che volevo sottolineare è che voi state diventando solo più sensuali. Tutto qui. Siete proprio nella zona di mezzo e per il vostro vecchio corpo e per la vostra mente è molto, molto, molto impegnativo.
Al momento il vostro corpo e la vostra mente non capiscono come integrarli nella vostra nuova sensibilità. Sta sconvolgendo i loro sistemi. A livello energetico è talmente sconvolgente che farà saltare le prese elettriche. Farà saltare qualche vostro computer e qualche apparecchio elettronico solo perché, analogamente sta anche facendo saltare qualche sistema nel vostro vecchio corpo.
Il corpo e la mente non sanno come gestire un senso che supera la concentrazione, il Focus – il senso dell’Unità, il senso dell’Immaginazione e alcuni dei sensi di cui abbiamo parlato di recente e ne parleremo ancora. Nel corpo e nella mente c’è questo grande punto di domanda – “Cosa non va in me? Perché è tutto diverso? Perché tutto sta cambiando?” Non c’è nulla, nulla, proprio nulla di sbagliato. Non c’è nulla di sbagliato, anche se sento alcuni di voi dire, “Beh, sì ma Adamus, tu non capisci.”
Lasciate che vi racconti la storia perché io capisco, eccome e se qualcuno pensa che il suo problema sia più speciale o che non possa superarlo, si sbaglia. State solo passando da una persona opaca, una persona bloccata nella routine, una persona priva di colore a diventare molto sensibile e molto sensuale.
Lord Ventor
Lasciate che vi racconti la storia di uno dei miei compagni Maestri Ascesi. Prima era seduto qui, ho dovuto farlo alzare. Si chiama Lord Ventor.
LINDA: Pfft!
ADAMUS: Nella sua ultima vita era inglese. Lord Ventor. Era seduto al mio posto. È come, “Dio! Buon Dio! Togliti dalla mia sedia. Questa è mia. Vai a sederti sulla sedia di Linda.” (qualche risata)
Lord Ventor è un Maestro Asceso e come ho detto, nella sua ultima vita era inglese. Al Club dei Maestri Ascesi lo chiamiamo Sette di Spade. Il Sette di Spade. Ha dovuto vivere sette vite di vera agonia e sofferenza prima di illuminarsi. Voglio dire che c’era molto vicino, era davvero vicino alla sua illuminazione ma ogni volta non funzionava. Moriva prima dell’illuminazione.
Ne parlo perché alcuni di voi ci sono molto vicini e pochi di voi stanno per transitare ed è… davvero?! Tornerete di nuovo e lo farete nell’anno 2042 e ci proverete di nuovo? No, no, no, no.
Lord Ventor ci andò vicinissimo per sette volte e c’era quasi, come se l’avesse assaggiata. Avrebbe potuto toccarla. Se fosse come questo (il pad su cui scrive) fosse l’illuminazione, la porta verso l’illuminazione, lui era tipo quiiii (in pratica lo tocca), ma poi non ha funzionato. Ogni volta il suo sistema, il suo corpo e la sua mente saltavano.
Stava diventando molto, molto sensibile. Era diventato molto sensibile al cibo inglese.
LINDA: È facile.
ADAMUS: Smise quasi di mangiare (Adamus ridacchia). Non l’ho mai capito. È così vicina alla Francia; molto vicina eppure molto lontana.
Diventò molto sensibile all’inquinamento. A quei tempi c’era molto inquinamento quando bruciavano di continuo il carbone e la gente si chiedeva perché aveva problemi ai polmoni; perché bruciavano il carbone e lo respiravano. Diventò molto sensibile verso gli animali ed aveva molti cavalli. Diventò estremamente sensibile ai cavalli. Una volta ciò lo uccise. Fu solo la sensibilità al cavallo che lo uccise. Sì. Sì.
Per sette volte si trovò vicinissimo all’illuminazione, ma ogni volta fu travolto dalla sensibilità e cercò di risolverlo facendo le cose che gli umani cercano di fare, che voi cercate di fare. Cercò di superarlo con alcuni rimedi a base di erbe. Cercò di superarlo con l’ipnosi. Era una barzelletta. Cercò di superarlo con le sedute spiritiche, la stregoneria e tutto il resto piuttosto che capire che stava passando dal molto lineare-locale-noioso alla sensibilità.
Alla fine ci arrivò. Alla fine credo che arrivò al punto in cui non aveva altre opzioni. Era il settimo tentativo di illuminarsi e intendo dire che ci aveva lavorato sodo, davvero sodo. Era al settimo tentativo e non gli era rimasto più nulla e sapeva che stava per morire. Tossiva, starnutiva. Non riusciva a mangiare quel cibo terribile. Non gli piacevano le persone e non se ne circondava. Penso che passasse tutta la notte ad alzarsi e ad andare in bagno e tutte le altre cose che gli succedevano e alla fine dovette mollare. Dovette smettere di provarci tanto e quando lo fece, in un certo senso la sensibilità lo travolse e invece di aprire ciò che definireste la parte dura della sensibilità egli aprì anche la parte sensuale, quella che riusciva a trovare la sensualità anche nel cibo inglese; la parte che riusciva a sentire la bellezza in ogni tipo di rumore. Aprì quell’altra parte e ci fu un’ondata di vera sensualità, una specie di equilibrio per tutto il resto e ciò aprì alcuni degli altri suoi sensi e smise di lottare. Di colpo vide, sentì e fece esperienza della bellezza di tutte quelle cose. Di colpo si rese conto che, “Oh! Questo fa parte dell’illuminazione. Tu passi da essere opaco e inconsapevole e chiuso alla sensibilità e alla sensualità.”
Sì, è irritante quando avete delle eruzioni sul corpo. È irritante la tosse. È irritante avere la sindrome della bocca asciutta e tutto il resto. Tutte queste cose sono irritanti e fa tutto parte del vostro entrare nella Maestria.
Qui non ci sono errori. Non state facendo nulla di sbagliato. Non ci sono svolte sbagliate. Se posso raccomandarvi qualcosa è di smetterla di preoccuparvi e per voi farlo sarà dura. A molti di voi piace preoccuparvi. Smettetela di preoccuparvi e smettetela di prendere tutto ciò per cercare di superarlo. Smettetela di correre da streghe e maghi per tutti i tipi di strani rimedi. Siate sensibili, tutto qui. Non vi dico di non prendere mai – Cauldre e Linda hanno detto in simultanea, “Non possiamo prendere un’aspirina o una pillola per l’allergia?” Non esagerate. Non desensibilizzatevi. Vivrete qualche giorno di disagio, forse anni ma non ha davvero importanza (qualche risata). Voi state aprendo la vostra sensualità.
Alla fine Lord Ventor ci arrivò. Alla fine lo permise e basta e in quello provò una sensazione talmente squisita, un’energia squisita, una sensualità squisita e si rese conto che oh, mio dio, era stato una vecchia prugna per molte vite. Aveva lavorato troppo duramente su qualcosa che chiamate illuminazione, una cosa su cui non potete lavorare. Potete solo permetterlo. Punto.
Io vedo moltissimi di voi e sento moltissimi di voi. Vi grattate, tossite, russate, scoreggiate, fate tutte le altre cose che accadono al vostro corpo e per ora va bene così. Non riuscite a stare con gli altri ma neppure a stare da soli. Cos’è peggio? Stare da soli? Stare con gli altri? Di notte non riuscite a dormire.
David, questa cosa della sensibilità al sonno che hai è una benedizione e non una maledizione. Sì, ti alzi e vai anche in bagno nello stesso momento, ma quando interrompi la vecchia abitudine di dormire per otto ore e riesci a dormire un po’, a svegliarti un po’, a dormire un po’ stai rompendo i vecchi ritmi. È una benedizione alzarti – lo è – alzarti alle due o alle quattro del mattino o alle due e alle quattro e alle sei. E allora? Cosa importa nell’illuminazione? Allora, cosa importa?
Tu stai maledicendo l’umanità e la condizione umana, è naturale e ora sta diventando più intenso, ma è anche una benedizione. Queste non sono solo parole, perché so che moltissimi di voi di recente stanno avendo vere sensazioni ed esperienze sensuali. Un po’ qui, un po’ là, sentite un po’ di più e vi aprite di nuovo, ma poi vi chiudete. Avete paura. Va bene così. Vi aprirete, che vi piaccia o no.
In questo Shoud sto prendendo una direzione un filo diversa perché voglio che capiate che state diventando più sensibili e più sensuali. Va bene. È un po’ disagevole, ma va bene.
Preparare la Merabh di Oggi
Ora vorrei fare qualcosa. Vorrei fare una merabh, ma vorrei farla in un modo un po’ diverso. Voglio che mi ascoltiate molto attentamente e poi non parleremo finché non sarà tutto pronto (Adamus fa una pausa, poi ridacchia). Un attimo che parlo con Cauldre. (risate quando va dietro la sedia e finge di discutere). Ok, abbiamo parlato. Ok.
Ecco cosa faremo. Numero uno, accenderemo le luci sul pubblico e tutti voi a casa sentitelo dentro. Cosa accade qui? E le luci sul palco. Bene. Accendete tutte le luci. Non è intenso? “Oh! Spegni le luci.” No, ne abbiamo bisogno.
Numero due, tra un attimo vi farò mettere tutte le sedie in cerchio, senza parlare. Non una parola. Non una parola. Impilate le sedie in più contro il muro, mettetele lì. Solo le sedie per le persone nel cerchio. Non ancora. Non ancora e tutto senza parlare ed io devo poter camminare dietro al cerchio e qui aprite un varco per entrare nel cerchio. Solo queste sedie. Lo staff della produzione, per favore non partecipate ma state pronti con la telecamera. Ho bisogno che siate tutti molto consapevoli. Useremo principalmente la telecamera due, tre e quattro, giusto per essere molto consapevoli.
Ora senza dire una parola e inoltre calcoleremo il tempo. Chi lo tiene? Ok. Vediamo quanto ci mettiamo. Hai un orologio?
LINDA: Ma davvero!
ADAMUS: Davvero. Ok. Hai un nuovo orologio ‘davvero’. Tu lo guardi e lui, “Davvero!” (qualche risata) È come un Timex, “Davvero!” Ok, al mio tre non si parla. Noi vi cronometriamo, le sedie in cerchio. (pausa, tutti iniziano a mettere le sedie in cerchio)
Crash, tu farai le foto dentro e fuori dal cerchio.
Sento delle voci e non è la mia. Un posto in mezzo dove posso andare proprio qui dove hai messo la tua sedia. Mi serve un varco. Come stiamo a tempo, Linda?
LINDA: Non mi hai detto di iniziare.
ADAMUS: Lo so, che ore sono ora? Edith?
EDITH: Dieci alle quattro.
ADAMUS: Niente cellulari. Non parlate. Quanto tempo è passato da quando abbiamo iniziato?
LINDA: Un minuto.
ADAMUS: No.
LINDA: Due minuti.
ADAMUS: No. Non hai tenuto il tempo.
LINDA: Non mi hai detto quando partire!
ADAMUS: Ci siamo quasi. (pausa)
Ci siamo quasi. Impila queste sedie. Fammi spazio per camminare. (pausa più lunga)
Bene. Centoquarantotto secondi. Non male. Bene. Ora potete rilassarvi. Bene.
Osservate un paio di cose. Prima di tutto, stiamo facendo qualcosa di diverso. Siete abituati a sedervi sempre nelle stesse sedie e nello stesso modo. Abbiamo fatto qualcosa di diverso. Non male, eh? Ora potete parlare (Adamus ridacchia). Potete ridere. Sì, sì. Non male, davvero. Ok, ecco la prima cosa – la vita cambia quando entrate nell’illuminazione, la vita cambia. Non aspettatevi sempre le stesse vecchie sedie, le stesse vecchie file.
Numero due, se aveste parlato – voglio che lo sentiate dentro – se mentre lo facevamo voi aveste parlato, ci sarebbero voluti altri cinque minuti. Quando parlate molto, in realtà vi distraete. La vostra bocca si muove, il vostro cervello lavora e poi alcuni di voi avrebbero detto agli altri cosa fare ed altri si sarebbero seduti per socializzare un po’. Alcuni sarebbero andati in bagno ed altri avrebbero fatto tutt’altro. È meraviglioso ciò che può accadere, soprattutto con il processo creativo come questo quando la bocca umana non si agita. È un punto molto importante.
Se nella vostra vita volete completare qualcosa – un progetto o passare a un altro livello nella vostra illuminazione – state zitti e permettete. Tutto qui. Voi iniziate a parlare – parlare e pensare avvengono quasi in simultanea, sono molto simili – voi iniziate a parlare e iniziate a pensare e di colpo voi rovinate, voi sporcate un processo che altrimenti sarebbe molto armonioso. Considerando che non l’abbiamo mai fatto prima, è andata liscia. Una volta l’abbiamo fatto sulla barca in Egitto e ha funzionato, ma è stata dura.
Quando la smettete di parlare e di pensare tanto e permettete e basta, si attiva un flusso e di colpo guardate cosa accade. Non è ciò che definisco un cerchio perfetto, ma è piuttosto buono. È come un uovo e io sono nel centro dell’uovo e sì, ha la forma di un grosso uovo. È molto, molto importante.
Nella stanza le energie cambiano, vero? Cambiano e anche molto e infatti entra più sensualità. Sempre più sensi iniziano ad aprirsi. Alcuni di voi pensano che tra un attimo inizieremo a cantare Kumbaya. Proprio no. Non si tratta di questo. Per questa merabh volevo solo fare qualcosa di diverso.
Tutti voi che ci guardate online – dove siete? (cerca la telecamera giusta) Oh, tutti voi che ci guardate online, ora entrate qui. Shh! Smettetela di parlare. Entrate nel cerchio, in ciò che stiamo facendo e vivendo.
Ora, solo… ci state pensando sopra. Fatelo e basta. “Io Sono Qui,” vi ricordate? “Io Sono Qui” e poi ci siete. Ok, bene.
Ora mettiamo una musichetta leggera da merabh e facciamo un bel respiro profondo. È divertente. È un po’ come andare al campeggio (risate).
(parte la musica)
Non mi piace – voglio dire, questo mi piace (un piccolo vaso in ceramica), perché c’è scritto St. Germain, questo mi piace – ma questo non mi piace, quindi lo spostiamo (qualcuno sposta la base). Oh, fate un respiro profondo e sentite la bellezza della musica e di questo giorno.
Ah! Fate un bel respiro profondo e teniamo le luci accese. Ragazzi, voi laggiù vi state divertendo (al gruppo della produzione). Non l’avete mai fatto, vero? Sì? Sì, ma non è divertente? È creativo. Se ve l’avessimo detto prima vi sareste preoccupati – “Beh, come facciamo questo e quello?” Voi esistete solo nel momento. C’è un flusso. C’è anche una certa sensualità.
Fate un bel respiro profondo. Iniziamo.
La Merabh del Lasciar Andare
Questa è la merabh del lasciar andare un mucchio di ferite. So che ne avete guarite di ferite, ferite e ferite ma ce n’è ancora qualcuna. Ora però lo faremo in modo diverso. Invece di combatterle e di cercare di capirle, noi lo faremo solo in modo sensuale. Lasciatele andare e basta. La parte più importante di questa merabh è lasciar andare le ferite, ma abbracciarne la saggezza.
Vedete, in ogni esperienza che abbiate mai fatto e a prescindere da quanto sia stata difficile e se vi ha causato dolore e morte, c’è la saggezza. Ecco cosa ama l’anima: ama la saggezza e il resto non le importa proprio. È proprio così. Tutte le difficoltà e tutte le storie non le importano: l’anima ama la saggezza.
Le parole “saggezza” e “sensualità” sono quasi intercambiabili. Sono molto simili. La saggezza, ecco l’essenza di ciò che l’anima estrae da tutto ciò che le è mai accaduto e di cui ha mai fatto esperienza attraverso di voi. La saggezza. Non significa essere intelligenti. Significa, beh, è l’essenza, è la sensualità.
Invece di combattere le vostre ferite, invece di tentare di guarire le vostre ferite lasciatele andare e poi abbracciatene la saggezza, la sensazione.
Prima di proseguire voglio ricordare a tutti voi di cosa abbiamo parlato – la sensualità, la saggezza, tutto ciò, l’illuminazione – non c’è niente su cui lavorare perché se ci lavorate sopra non succede. Non c’è nessun lavoro da fare. Se ci provate, se lottate dentro di voi, se create un piano, se con voi stessi siete subdoli, se siete preoccupati, se vi grattate e tutto il resto, ci state lavorando sopra.
La realizzazione, che di fatto è entrare nei vostri sensi è permetterlo. Non si tratta di scervellarvi su come farlo bene, su come respirare bene, su come stare seduti bene, su come mangiare bene e tutto il resto. Ecco dove sbagliano i moltissimi che percorrono questo sentiero. No, non è sbagliato ma nel loro makyo si distraggono molto, come se dovessero farlo.
Qualsiasi ferita, dolore o difficoltà ci siano, qualsiasi cosa vi riguardi, liberatevene senza sforzo. Se ci lavorate sopra, allora non permettete. Lasciatele andare – vogliono andare – e poi abbracciatene la saggezza.
Alziamo un po’ il volume e ora siete tutti qui – quelli che ci guardano, anche voi siete qui. Voglio che sentiate cosa accadrà dopo. Alzate la musica, per favore.
(il volume della musica aumenta)
Fate un bel respiro profondo. Basta lavorarci sopra, Edith (Adamus le appoggia le mani sulle spalle). Fai un bel respiro profondo. Bene.
(Adamus passa alla persona successiva e appoggia le mani sulle sue spalle e prosegue così con tutti)
(Joanne) Guarda quanta saggezza c’è… moltissima saggezza.
(Shawna) Sì, riesco a sentire il dolore. Penso che potresti dire che l’ho vissuto e quindi lo capisco, ma ora lascialo andare. Non lavorarci sopra. Non forzare nulla e non scappare da lui.
(Sart) Non scappare dal dolore. Tu sei davvero pronto a ricevere quella saggezza, ok? Respirala dentro. Bene.
(Denise) Basta chiuderti. Smettila di lavorarci sopra, per favore. Permettilo e basta. La saggezza – la saggezza e la sensualità – sono quasi la stessa parola.
(Mary) Non esiste una risposta nascosta. Non ti sta sfuggendo nulla, quindi non devi essere così dura. Smettila di lavorarci sopra. Uff! Vale per tutti voi.
(donna) Fai un bel respiro profondo. Rilassati e basta. Tutta la roba tosta, quando arrivi dall’altro lato senti cosa sta accadendo davvero e ti renderai conto che c’è moltissima saggezza. Moltissima.
(Alaya) È qui che ti liberi da tutte le ferite. Non ti servono più, davvero. Avevano solo bisogno di una buona occasione, di una bella merabh in uno Shoud come questo per lasciarle andare. Non lavorarci sopra. Sento che ci stai lavorando sopra. Molla e basta.
(Nancy) Renditi conto che io non sto facendo niente. Io sto qui in piedi e basta. Come ti ho detto prima, io sono con te a ogni passo del cammino. Io non faccio proprio niente. Ti informo solo che tu sei ok. Beh, tu lo sai già, vero? Ora vai a raccogliere tutta quella saggezza. Lascia andare tutto il resto e porta dentro la saggezza, nient’altro.
(Caroline) Io sono qui solo per ricordarti ciò che tu sai già. In effetti non c’è nulla come toccare un essere umano, essere così vicino a un umano nella compassione totale, in onore e nell’amore. Liberati da tutto quel dolore. Respira dentro la saggezza. Basta con il dolore.
(Vince) È come se recitassi il ruolo del Maestro, il Maestro che è dentro di te. Io amo questo ruolo, perché riesco a sentire molto in profondità dentro ognuno di voi. Tu sei un po’ come Lord Ventor. Ci vai vicino, amico mio. Ci resti attaccato allo spasimo. Fai solo un bel respiro profondo. Porta dentro la saggezza. Permetti e basta.
(Orso Che Ride) Sembra un po’ new age, vero? Sì, ma è molto sensuale. Un bel respiro profondo. Preparati per qualche bello scossone che arriverà presto nella tua vita. Permettilo e basta, che dici? Permettilo e basta. Non metterlo in vetrina e basta. Permettilo e basta. Il Maestro in te ti sta chiedendo “Riesci a fidarti e basta?”
(donna) Mi sto divertendo con tutti voi come non mi capitava da tempo. A voi che ci guardate online, mentre faccio il giro sto toccando anche ognuno di voi. Ah, non c’è bisogno di avere paura. Permetti e basta. Bene.
(Marcus) Questo è il momento di liberarti dalle ferite. Non lavorarci sopra, però. Tu ci stai lavorando sopra e quindi le cose non cambieranno. Liberatene e poi inspira in fretta la saggezza. Respirala dentro. Ecco, così. Vedi, non ti stai trattenendo. Questa persona permette che entri la saggezza. Hm. Bene.
(Tom) Tira fuori la saggezza. Non hai bisogno di frenarla. Per alcuni di voi la saggezza è chiarissima come per questo grande uomo. Moltissima saggezza, ma hai quasi paura di lasciarla uscire. Pensi che non sia proprio giusto. No, lasciala uscire. Lascia che esca.
(Alain) Tutte le ferite. Energia bloccata, ecco cos’è. Fai un respiro profondo e vai oltre. Poi lasci che affiori la saggezza. Smettila di cercare di guarirti e di sistemarti. Lascia che la saggezza ti attraversi. Le parole saggezza e sensuale, creativo – sono quasi la stesa cosa.
(Patricia) Uno di questi giorni lo rifaremo e non come Shoud, ma per chi vuole venire qui e farlo. Mi piacerebbe che ognuno di voi avesse l’opportunità di toccare e sentire e abbracciare il più grande tra gli esseri. Fate un bel respiro profondo. Basta lavorarci sopra. Permettilo e basta. Ok.
(donna) Mm. Hai moltissima sensibilità e ciò causa le eruzioni sul tuo corpo. Ora lascia che ti attraversi – non lavorarci proprio, lascia che ti attraversi – e ciò che entra al suo posto è la saggezza… e molta grazia.
(David) Fidati davvero di te – è bello ma è dura. A volte ti chiedi cosa c’è da fidarsi ma sai, prima o poi anche tu come Lord Ventor non avrai altre opzioni e quindi ti fiderai. Tu smettila di lavorarci sopra. Smettila di cercare di capire. Tu permetti e basta. Bene.
(Steve) Beh, questo è uno Shoud diverso, non è vero? (Adamus ridacchia) Un bel respiro profondo. Un bel respiro profondo. Ah! Moltissimo è pronto ad entrare, mio buon uomo. È davvero molto pronto. C’è sepolta roba vecchia, tu fai solo un respiro profondo. Non devi sapere cos’è, renditi solo conto che è arrivato il momento. È arrivato il momento di andare oltre.
(Tiffany) Bene. Ecco una persona che è molto pronta. (Adamus ridacchia) È prontissima a mollare tantissima roba, ma di fatto non pensava di sapere come liberarsene in quanto riteneva di avercela attaccata addosso in modo permanente, come un secchio pieno di spazzatura e attaccato a lei con il nastro adesivo. Ora stacca il nastro adesivo e lasciati dietro il secchio col pattume, okay? È tutto qui. È davvero semplice. Un giorno diventerà una storia da Maestro. Ok.
(Larry) Vuole prendermi a pugni. No, dico davvero, voglio dire davvero (qualcuno ride nervosamente). Sì, sì ma sa che io conosco il Kung Fu e sono alle sue spalle (Adamus ridacchia). In effetti è divertente. Lui non ci prova, lui non ci lavora tanto sopra; semplicemente non crede che sia possibile. Cos’è peggio? Lavorarci duramente o non crederci e basta? Tu cosa preferisci? Nessun dei due, okay? Tutto ciò in cui credi è la realtà che tu crei. Tutto ciò che permetti nella tua vita, senza tutte le difese e le barriere e il resto che hai messo in piedi per prevenire il dolore; tutto ciò che permetti è ciò che diventa. È molto semplice, non per gli altri ma per te. Amico mio, smettila con il makyo e inizia di nuovo con le sensazioni. Oh! Ricomincia dalle sensazioni. Quella è la saggezza, ok? Siamo amici? (lui annuisce e si toccano le nocche) Bene. Bene.
(Astraya) Ah! Un angelo. Mm. Tutto ciò sarà molto noioso per il prossimo riassunto dello Shoud o forse no. Fai un bel respiro profondo. Ci sei così vicina e Lord Ventor ha un interesse speciale per te. Stai attenta lui è – ahm – inglese (qualcuno ridacchia). Molla e basta, ok? Non lavorarci sopra, ok? Bene.
(Vicki) Devo chiedertelo, riesci a sentire che ti tocco? (lei annuisce) Non parlo solo deI tocco fisico, ma…
VICKI: Oh, sì.
ADAMUS: Sì. Ok, ora portalo nel tuo corpo. È sensuale. Non sono solo le mani sulle tue spalle, siamo io e te che in un certo senso ci fondiamo insieme, danziamo e sentiamo. Ok, un respiro profondo. Troppa resistenza, ok? Permetti e basta. Nota che nel tocco non c‘è nessun secondo fine, ok? Grazie.
(Olivia) Un bel respiro profondo. Ah, c’è tanta bellezza nei tuoi occhi, ma anche del dolore. Ok. Lascialo andare. Ok, ora tutto gira intorno alla saggezza e all’essere sensuali. Ok. Basta lavorarci sodo. Basta provarci.
(Tess) Tutti voi che guardate, siete tutti qui. Ne fate parte. Io non sto passando da un umano all’altro; io sono con tutti voi e non sono io che lo faccio. Mia cara, dico solo che non c’è molto dolore. Non ci sono molti problemi. Come sarebbe essere una tra le prime a realizzarsi, a passare nei sensi? Forse fa un po’ paura, ma io sento che sei pronta. Respiralo dentro.
(Eric) Hm. Ok … (pausa lunga) Nota che non abbiamo detto una parola (Eric annuisce). Non ce n’era bisogno. Grazie. Non ne abbiamo avuto bisogno. Era già tutto lì.
(Olga) Ok. Fai solo un respiro. Solo, ooh. Sentilo proprio qui nella parte alta del petto, stai trattenendo qualcosa. Sputale fuori (Adamus imita il rumore dello sputo e lei ride), poi quando hai riso hai fatto affiorare molta saggezza.
(Elizabeth) Ah! Basta lavorarci sopra. Basta lottare. Ora sta entrando tantissima sensualità, sta fluendo dentro. Quando la guardi, puoi quasi vederla. Non averne paura. Chiediti solo dov’è stata. Bene.
(Carole) Guarda tutti i Premi Adamus sul suo badge. Oh, cielo: o ha speso molti soldi o è proprio brava. Non lavorarci. Non lavorarci. Adesso basta, ok? Fai un respiro profondo e porta dentro la saggezza. Abbraccia la saggezza di ogni esperienza che farai mai. (Adamus schiocca le dita verso qualcosa sulla sua schiena) Ecco! Tratteneva un po’ di roba. Io ho dovuto lasciarla uscire. Era come un insetto sulla tua schiena.
(Silvia) Un respiro profondo. Ecco una persona che non si trattiene molto. Non ci sono molti temi di fondo, grazie a dio ma anche lei aspetta il permesso di essere sensuale, di essere illuminata, cosa che però non verrà da me. Tu devi farlo da sola, ok?
Facciamo insieme un respiro profondo.
Un paio di punti per oggi. Aspettatevi che le cose siano diverse. Non aspettatevi di sedervi sempre sulle stesse sedie nella stessa fila e nello stesso modo. Quando un cerchio viene a voi, abbracciatelo.
Fatelo con calma e senza pensarci molto, senza pianificare né preoccuparvi. Fatelo e basta. Oggi per creare tutto questo ci sono voluti meno di tre minuti. È stato facile. Lasciate che venga a voi e quando lo fate, tacete. Bloccate l’intervento umano nel processo dell’illuminazione. Sì, sarà diverso. Sì, forse qui dietro (si rivolge alla produzione) farete le vostre cose in modo molto diverso. Comunque, niente male e sì, forse è stato un po’ strano. Siamo seduti in cerchio ed io giro toccando tutti.
Lo Spirito, l’illuminazione viene a voi in modi che probabilmente non vi aspettavate. L’avete fatto molto a lungo nello stesso modo aspettandovi come risultato l’illuminazione e invece arriverà da voi in un modo molto diverso.
Il terzo punto di oggi, che probabilmente è il punto più importante è che voi non potete illuminarvi lavorandoci sopra. Non potete combattere le vostre vecchie battaglie ed i vostri vecchi demoni e lavorarci sodo e soffrire e progettare e pianificare come state facendo. Voi lo permettete e basta. Semplicemente lo permettete.
Ogni tanto arriverà una distrazione, per esempio io che sto in piedi dietro di voi – una bella distrazione. Io non stavo facendo nulla. Io non stavo guarendo nessuno. Io non volevo farlo. Non vi stavo gettando addosso l’energia. Non stavo facendo nulla. Vi stavo distraendo abbastanza a lungo da permettervi di sentirvi. Qualsiasi cosa abbiate sentito, che foste qui o ci steste guardando, qualsiasi cosa abbiate sentito non ero io. Eravate voi.
Facciamo insieme un bel profondo respiro.
Grazie, miei cari amici, perché mi permettete di essere qui con voi in questo bel momento, sensuale e saggio.
Fate un bel respiro profondo e ricordatevi che tutto è bene in tutta la creazione, soprattutto le vostre. Grazie.
Io Sono Adamus, nel cerchio. (il pubblico applaude)