Compilato da C. Oquendo
D: Tu hai già detto che l’identità umana sta scomparendo. Come ho sperimentato ultimamente, ciò significa anche che esce dalla porta tutto ciò con cui mi sono identificato e tutto ciò che ho usato, fuori o dentro di me, per aiutarmi a sentirmi degno. Che ne sarà del “me” che ho conosciuto?
L’identità non uscirà dall’esistenza. Nella vostra vita, nel vostro progetto l’identità assumerà una diversa ancora della realtà.
Voi avete decine, migliaia – chissà, forse milioni – di ancore della realtà. I cinque sensi sono una parte importante dell’ancora della realtà. Voi avete un certo modo di guardare e di sentire le cose, di annusarle, di toccarle e di assaggiarle. (…) Questi sono tutti modi per ancorare la vostra realtà e voi.
Le vostre emozioni sono un’enorme ancora della realtà. Le vostre emozioni intese come la vostra rabbia, la vostra felicità, le vostre risate e i vostri squilibri. Che ci crediate o no, anche se i vostri squilibri sembrano squilibrati, in effetti sono molto equilibrati e sono ancorati esattamente dove voi li avete messi. Le emozioni squilibrate non sono oscillanti e vacillanti e tutto ciò che si potrebbe definire squilibrio. Sono molto bloccate, sono pilastri che voi definite squilibri ma ci sono e sono ancore.
Le vostre esperienze di vita precedenti sono ancore. Le scuole che avete frequentato e gli insegnanti sono modi di percepire la realtà. Tutti questi sono modi di restare in quella percezione della realtà.
Agli esseri umani non piace spostare le ancore ma cari Shaumbra, cosa pensano i pirati delle ancore sulla loro barca? Arrgh. Un buon pirata direbbe “Le ancore sono per le femminucce. Le ancore sono per chi non vuole andare da nessuna parte”.
Ora si tratta di liberare l’ancora della realtà e invece di sostituirla con un’altra, con qualcosa che vi terrà fermi noi la sostituiremo con un sensore.
In realtà i sensori – i sensori della realtà – per voi saranno delle sonde che percepiranno l’ambiente, la vostra situazione, la vostra realtà. Vi forniranno un feedback, ma non da qui (indica la testa). Saranno qui (indica il corpo), saranno i feedback delle sensazioni, feedback sensoriali su diversi potenziali.
Questi feedback provengono da dentro, non da fuori di voi. 1
D: Quando dici che quei sensori di realtà vengono da dentro, cosa significa esattamente?
Sensare cosa potrebbe essere la vita senza ancorarsi a cose come la scienza, la matematica o altro. In altre parole, immaginare cosa potrebbe essere la vita? (…) Può essere qualsiasi cosa. 2
Vivere nello stato di maestria – oltre il risveglio, ma nella vera maestria – vi farà perdere il senso dell’identità, dell’autostima, dell’equilibrio, insomma di tutto. Vi entrerà dentro, ma in qualche modo voi restate impegnati. In qualche modo voi restate connessi con voi. 3
D: Perdere il senso dell’autostima? Non ci hai inculcato che dobbiamo lasciarci alle spalle il fatto di essere degni? Ora sono ancora più confuso.
L’autostima è come voi vedete chi siete. Vi vedete attraverso uno specchio chiaro e puro o vi vedete attraverso specchi incrinati? Vi vedete come vi vedono gli altri o vi vedete dalla prospettiva della vostra anima? 4
Voi non avete bisogno di ‘fabbricare’ la vostra autostima. Voi non dovete dire: “Io sono degno perché…”. Basta dire: “Io sono degno”. Tutto qui. “Io sono degno”. 5
Vale per tutto: le relazioni, il lavoro e il senso della vostra identità – non per l’autostima, ma per l’identità – e persino per la salute. Siete davvero disposti a superare la vostra identità? 6
D: Se mi libero dalle le mie ancore della realtà, se perdo la mia identità e qualsiasi idea di autostima che mi sono fatto, io non avrò più nulla che mi tenga in questa realtà.
Cosa vi dicono quando sta per arrivare un uragano e avete una barca al molo? Cosa vi dicono? Di gettare qualche altra ancora? No, di andare incontro alla tempesta, ed è lì che andremo.
Voi passate attraverso il rilascio del vecchio percorso lineare ed è molto scomodo e quindi la vostra mente che è stata programmata per pensare a tutto continua a scansionare. “Cosa dovrei fare dopo? Cosa mi renderà degno?”. Come ho detto prima, se nulla funziona non fate nulla, perché sta funzionando.
Potete accettare il fatto di non dover fare nulla, di non dover avere una direzione? 7
La mente è ancorata a molta coscienza di massa e se voi togliete quel punto di ancoraggio la mente inizia a uscire di testa. Tutti voi avete fatto questa esperienza e di notte vi siete svegliati pensando: “Cosa c’è che non va in me? Perché mi sento così dissociato? Cosa sto facendo di sbagliato?”.
Proprio niente. Voi vi state solo liberando dalla gravità che è molto seducente e la mente non sa come gestirla. 8
Invece di essere troppo connessi o coinvolti a livello emotivo, voi sedetevi e osservate tutto come fareste con un film. È molto interessante. È davvero l’ultimo tentativo e tutto ciò affiora per essere portato alla saggezza. (…) È quasi il contrario di ciò che si pensa e infatti voi pensate che, oh, in questo momento tutto diventa leggero e soffice.
No, ma questa è la materia di cui sono fatti i veri angeli. Questo è ciò di cui sono fatti i Maestri Ascesi – la grinta, il sudiciume, la sporcizia che vengono fuori per essere puliti, trasformati. 9 Fonti: 1/The e2012 Series, Shoud 4 – 2/The e2012 Series, Shoud 4 3/Kharisma Series, Shoud 8 4/Merlin I Am Series, Shoud 8 5/ALT Series, Shoud 5 6/The e2012 Series, Shoud 4 7/The e2012 Series, Shoud 11 8/Wings Series, Shoud 6 9/Emergence Series, Shoud 1