SHOUD 10 – Serie e2012

LA FINE DELL’EVOLUZIONE

Presentato al Crimson Circle il 2 giugno 2012

Io Sono Adamus del Dominio Sovrano.

Posso osare e aprire gli occhi di Cauldre? (risate) (Sart dice, “Sì, è sicuro.”) E’ sicuro. Ecco, è sicuro tra questi umani incredibili, angeli, grandi esseri che a volte si dimenticano chi sono.  Grandi esseri che a volte si abituano a soffrire, a vivere la mancanza ma restano sempre grandi esseri, a prescindere.

Di solito la definivamo la Classe della Nuova Energia Spirituale. Ora assegniamole questo nome facendo un respiro profondo: definiamola la Classedell’Ascensione Vivente, cari Shaumbra. Ecco che cosa facciamo qui. La classe dell’Ascensione Vivente. Hm.

Ah, Sì. Vi prego, il costume per questo… qualcosa di un po’ più…oh, il mantello, ma certo. (qualcuno ha lasciato una cappa per Adamus e David lo aiuta a indossarlo; il pubblico reagisce con un “Ah!”) Grazie. Ho bisogno di chiuderlo davanti. Mi sta molto bene, è quasi da vampiro.

EDITH: Torniamo a Dracula. (David finisce di aggiustargli il mantello)

ADAMUS: Ah, grazie.

DAVID: Ora il cappello, signore. (gli offre il cappello a tesa larga con una piuma)

ADAMUS: Oh no, il tuo cappello…questo! (indica il berretto cremisi di David) Non voglio quello, ma il tuo! (David acconsente e il pubblico reagisce con un “Ah!”) Ah, il mio messaggero ha un bel testone.

DAVID: E’ vero.

ADAMUS: Ah sì e le foto, per favore. Ah. Con te, mia signora.

LINDA: Che ci faccio qui? (qualcuno le ha dato una parrucca color lilla stile 17th secolo)

ADAMUS: Per le foto. (risate e applausi mentre posano insieme) Grazie.

Benvenuti alla Classe dell’Ascensione Vivente. (ridacchia) Per chi si sintonizza con noi per la prima volta sì, noi facciamo le cose in modo un po’ diverso. Noi ridiamo, ci travestiamo, cantiamo, recitiamo, siamo oltraggiosi, siamo selvaggi, siamo pazzi e ritorneremo. Il mese scorso mi hanno fatto uno scherzetto.

LINDA: Mi spiace, non era… non è proprio da te. Fallo meglio.

ADAMUS: Grazie.

LINDA: Accidenti. David, David, David. (Linda sistema la cappa ad Adamus)

ADAMUS: Hm. Doveva rinunciare il cappello. Il mese scorso, se vi ricordate, qualcuno che si chiama Sarducius (tutti ridono perché si riferisce a Sart), Sarducius vi ha ipnotizzati tutti senza che ve ne accorgeste. Vi ha fatto indossare abiti profani. (tutti ridono perché Adamus si riferisce alla scenetta con le magliette irriverenti durante lo Shoud di maggio)

SART: Sì!

ADAMUS: Ha fatto in modo che vi alzaste in piedi di fronte alla telecamera e tutto il mondo vi ha visto e vi ha fatto dire piccole parolacce scritte sul vostro petto.

Ecco, questo mese vogliamo premiarlo con un certificato speciale riportandogli i sentimenti di una delle mie terre natie, la Transilvania; per riconoscere i suoi atti e il suo umorismo. Vi presentiamo un premio molto speciale – se posso averlo, per favore (si rivolge a Linda) – a imperitura memoria. Grazie, per favore vieni qui. Oggi mescoli le metafore: sei un monaco e anche un vichingo. (tutti ridono perché Adamus si riferisce al costume di Sart) Ma che diavolo è questo?! E che diavolo è quello?!

SART: Non ne sono sicuro!

ADAMUS: Ecco, riportiamo qui tutti i sentimenti dalla Transilvania e il riconoscimento dei tuoi atti delicati … (risate e applausi quando Adamus mostra il certificato su cui c’è scritto “Mordimi”) Solo per te, Sarducius. E’ tuo.

SART: Grazie.

ADAMUS: Ecco, cari Shaumbra, iniziamo con una canzone, una risata e un sorriso ed entriamo in questo Shoud.

Le Energie Di Maggio

Il mese scorso ho parlato di energie molto forti che sarebbero entrate dal 10 al 15 maggio circa. Si trattava di energie cosmiche, di energie della Terra, di energia dello Spirito e di energie dei reami Vicini alla Terra, in arrivo da ogni parte. Chiederò a Linda di passare con il microfono tra il pubblico e chiedervi – parlo dei volontari che sceglierà Linda – chiedervi se (a) avete sentito qualcosa e (b) come l’avete percepita?

Cara Edith, cara Edith, come va la tua abbondanza?

EDITH: Va alla grande, caro Adamus.

ADAMUS: Grazie. Vuoi vivere?

EDITH: Sì.

ADAMUS: Bene.

EDITH: Sono qui, non è vero?

ADAMUS: Allora avrai l’abbondanza, ma certo.

EDITH: Io sto qui. Il mese prossimo compirò 74 anni. Piantala, io non vado da nessuna parte! (il pubblico applaude)

ADAMUS: Come ti sei sentita, cara Edith?

EDITH: Ho fatto sogni molto strani.

ADAMUS: Tutto qui?

EDITH: Già. Poi mi sono sentita strana e ho comprato il tuo nuovo libro.

ADAMUS: Te l’hanno fatto pagare?

EDITH: Oh, stavo scherzando.

ADAMUS: Ti hanno fatto comprare il libro che contiene moltissima della tua energia? È tuo. (le consegna una copia del suo nuovo libro, “Vivi la tua divinità”) Ah, sì, posso farlo senza problemi.

EDITH: Wow, grazie.

ADAMUS: Ah, Merci. Bene. Allora, sogni strani, regali improvvisi di abbondanza che sembrano arrivare dal nulla.

EDITH: Esatto.

ADAMUS: Cos’altro?

EDITH: Mmmmm. Non so…

ADAMUS: Io c’ero nei tuoi sogni?

EDITH: … ho avuto un bel mese. Ho fatto molte…

ADAMUS: Hai sognato di me?

EDITH: … cose che mi hanno portato del denaro. No. Vediamo…

ADAMUS: No?!

EDITH: Hm?

ADAMUS: Io c’ero nei tuoi sogni?

EDITH: Oh sì, ballavamo il tango.

ADAMUS: Oh bene, bene e…

EDITH: E’ una bugia.

ADAMUS: Hai quasi 74 anni sei così arzilla.

EDITH: Oh, vuoi che ti meni ? Non usare la parola ‘arzilla’!

ADAMUS: Arzilla. Piena di vita!

EDITH: Grazie.

ADAMUS: E ricca. Bene, bene. Allora, questi sogni?

EDITH: Oh, erano proprio strani e ha cominciato a ricordarmeli ma poi non ci sono più riuscita.

ADAMUS: I sogni non sono tutti strani?

EDITH: Sì.

ADAMUS: Sì, bene. Grazie. Grazie.

EDITH: Prego.

ADAMUS: Il prossimo. Le energie del mese scorso. Cos’hai sentito?

MARY SUE: Forse ho bisogno di un piccolo aiuto. Non sono sicura di aver sentito niente di particolare.

ADAMUS: Bene, bene. Continua così.

PAUL: Aha. Cos’ho sentito? In realtà è stato molto intenso e molto veloce.

ADAMUS: Sì.

PAUL: I sogni sono stati più strani del solito e tu eri presente in tutti. Sì, proprio così.

ADAMUS: C’era Edith nei tuoi sogni? (risate)

PAUL: Sai, stiamo sfogando quel ‘per voi è più facile’, sai ‘o da pazzi’ del mese scorso.

ADAMUS: Sì, bene.

PAUL: Sì, quindi quella scelta ogni…

ADAMUS: Vibrante? Intenso?

PAUL: Vibrante, intenso. Sono felice di essere sopravvissuto a quella settimana.

ADAMUS: Bene.

PAUL: Sì.

ADAMUS: Grande.

PAUL: Ma in un certo senso sta continuando.

ADAMUS: Ah.

PAUL: Sì.

ADAMUS: Sì.

PAUL: Sì.

ADAMUS: Bene. Procedi pure, Linda. Energie intense.

TIFFANY: Sono così felice che sia arrivato giugno.

ADAMUS: (ridacchia) Sì.

TIFFANY: Adamus, io parlo molto con te quando sono in bagno e non so bene perché. Intendo dire quando sono nella doccia, oppure quando uso il bagno.

ADAMUS: Io tengo gli occhi chiusi.

TIFFANY: Non so se ti rendi conto, ma io continuo a ridere. È come se, “Sì, parlo di nuovo con Adamus. Sono in bagno e…”

ADAMUS: Perché parlo con moltissimi di voli non solo quando siete alla toilette, ma anche nella doccia? (qualcuno dice “Acqua”)

TIFFANY: E’ l’acqua?

ADAMUS: L’acqua, sì e cos’altro?

TIFFANY: Il fatto che siamo nudi? (risate)

ADAMUS: Madame, io indosso sempre la mia cappa (il pubblico ride mentre si drappeggia la cappa)

TIFFANY: (ridendo) Non sempre! Non sempre! (altre risate)

ADAMUS: E?

TIFFANY: Continuo a fare sogni davvero belli.

ADAMUS: No, torniamo al bagno.

TIFFANY: Oh, torniamo al bagno? Beh, in…

ADAMUS: Linda può risponderti, perché a lei e a Cauldre accade di continuo. Cosa c’è di speciale in bagno?

LINDA: Già, che cos’ha di speciale?

ADAMUS: E’ tranquillo!

TIFFANY: Oh, è tranquillo.

ADAMUS: E’ un posto tranquillo! Quanti di voi si portano il cellulare in bagno? Non rispondete, non voglio saperlo! (Adamus ridacchia) Quando ci andate, di solito è per una funzione corporale e quindi è un posto tranquillo.

LINDA: In bagno, Geoff ed io continuiamo a discutere del fatto che non dovremo discutere in bagno.

ADAMUS: Niente da fare in bagno, è proprio così. Oh, nel bagno accadono cose private, quindi è un luogo tranquillo. A volte noi Maestri Ascesi o gli esseri angelici sappiamo di poter scivolare dentro e farci una chiacchierata con voi. Di solito lo facciamo mentre guidate, ma abbiamo scoperto che la quantità d’incidenti aumenta, ancor più che quando inviate sms mentre guidate.

In bagno è meglio, perché siete rilassati. La doccia è un posto tranquillo – vi ricoprite di acqua – o a volte mentre vi truccate o vi vestite – è uno dei rari momenti. Per noi è più difficile arrivare quando state per andare a dormire e perché? Perché vi preoccupate quasi di tutto ed è allora che la mente comincia a chiacchierare; quelli sono i momenti in cui arrivano le chiacchiere mentali. La mente che chiacchiera ha un momento tutto suo con voi. (Adamus ridacchia)

Noi vi parliamo durante il vostro stato di sogno, naturalmente, ma poi non ve lo ricordate e per noi ciò è davvero frustrante. A volte lo facciamo mentre mangiate, ma in generale mentre mangiate fate altro. Ve ne rendete conto, almeno? Guardate uno spettacolo in tv, navigate su Internet, rispondete alle mails – mentre mangiate fate un mucchio di cose.  Una volta venivamo da voi mentre mangiavate, ora non più così spesso.

Ecco che ‘il momento della toilette’ nei reami angelici è diventata un’espressione popolare. “Ooh! Vedo che sono sul water! Precipitiamoci giù e facciamo una chiacchierata sacra con loro.” (risate) Bene, sì.

TIFFANY: Sì, ti ringrazio proprio per questo.

ADAMUS: Beh, mi dispiace. Qual è stata la tua esperienza?

TIFFANY: I miei sogni sono stati molto belli perché mentre dormivo ho capito alcune cose.

ADAMUS: Sì.

TIFFANY: E quando mi sono svegliata, non avevo idea di ciò che avevo capito, ma le cose sono cambiate. Certo, è stato davvero bello. A volte devo proprio dire, “Stasera basta, stanotte il mio corpo ha bisogno di dormire.”

ADAMUS: Sì.

TIFFANY: Ma non ho…il mese scorso non ero qui e mi siete mancati tutti molto, ragazzi. Ho guardato dal computer e per me tutta la storia del ‘restare o andare’ è stata grandiosa. È stato come dire, aspetta un attimo: non avevo già detto che sarei rimasta? Solo dopo mi sono resa conto che ultimamente non l’avevo fatto.

ADAMUS: Non di recente.

TIFFANY: E’ come se avessi bisogno di continuare a… è come farlo con ogni respiro. Ora dico,  “Ooh, l’ho respirato dentro…”

ADAMUS: Sì.

TIFFANY: “…ecco, sì, io resto. Oh, lo respiro di nuovo dentro di me. Ok, ora io rimango.” Quasi in ogni momento.

ADAMUS: Sembra facile da dire; a volte quando vi chiedono, “Volete davvero stare qui?” è così facile dire, “Beh, certo che sì” ma non lo dite con convinzione e impegnandovi a farlo e quindi vi torna indietro. La domanda vi torna addosso attraverso di me, attraverso qualcun altro e dite…

SHAUMBRA 3: Quando sono alla toilette.

ADAMUS: … in bagno volete essere davvero, volete stare davvero sulla toilette? Sì, bene. Grazie.

Il prossimo. Le energie del mese scorso.

SUSAN: Devo proprio ammettere che non è stato intenso come me l’aspettavo. Hai creato un’aspettativa e forse ciò ha leggermente alterato la mia esperienza.

ADAMUS: E se non ne avessi parlato, se avessi deciso di tenerlo segreto?

SUSAN: Beh, credo che avremmo fatto comunque l’esperienza, ma essendoci l’aspettativa di dover gestire queste energie di passaggio… sai, sapevamo che stavano arrivando e credo che ci fossero molto persone con cui ho parlato che lo sapevano, che se l’aspettavano e credo che questo abbia davvero modificato la nostra esperienza, per noi le cose sono cambiate. In ogni caso il mese scorso è stato davvero intenso, davvero.

ADAMUS: Intenso, sì.

SUSAN: E non solo quei 10 giorni; di certo ho notato moltissimi estremi tra il mio divino e il mio umano.

ADAMUS: Ah.

SUSAN: Io la metterei così.

ADAMUS: Molti estremi. Bene, grande. Ancora qualcuno.

JULIE: Molta chiarezza e molti sì.

ADAMUS: Sì. Ti spiace alzarti?

JULIE: Certo. Ecco, decisamente molta chiarezza. Mi ricordavo le cose e poi buum, buum, buum. Proprio così veloce, veloce veloce veloce.

ADAMUS: Molto in fretta.

JULIE: Eh sì, molto veloce e molto più facile.

ADAMUS: Bene e cosa mi dici del corpo – il corpo fisico?

JULIE: Oh, a tonnellate… sai,  i cambiamenti nel DNA.

ADAMUS: Sì …

JULIE: Come se mi crescesse una spina dorsale.

ADAMUS: Sììì!

JULIE: La mi ha spina dorsale è woahaw.

ADAMUS: Sì.

JULIE: Tutte le cose che faccio di solito – yoga, cavalcare – tutto è stato molto instabile.

ADAMUS: Sì.

JULIE: Me la sono presa molto comoda con il mio corpo. Ho respirato molto e ho bevuto molto.

ADAMUS: Molti cambiamenti.

JULIE: Sai, ho giocato molto con tutti gli strumenti con cui giocavo in passato solo per la gioia di ricordarmi come respirare, come permettere e soprattutto come essere.

ADAMUS: Sì, bene.

JULIE: E’ stato così divertente…

ADAMUS: Come nota a margine, forse alcuni di voi si sono accorti che i vecchi strumenti non funzionano più così bene; le cose che in passato funzionavano molto bene per voi, di colpo non lo fanno più ed è probabile che non lo faranno più.  Gli strumenti di fondo saranno sempre presenti: respirare, respirare e respirare saranno sempre presenti e funzioneranno, ma gli altri strumenti che avete usato, alcuni erano molto mentali e altri in un certo senso erano vecchi. È abbastanza sconcertante quando i vecchi strumenti di riserva che avevate, le vecchie cose come i rimedi che usavate – letterali o figurativi – non funzionano più. Neppure i farmaci sembrano funzionare come prima, né le erbe e neppure gli altri integratori alimentari.

JULIE: Ora che posso giocare con loro, sai, in modo conscio.

ADAMUS: Sì.

JULIE: O usare solo quel ricordo, quell’impronta…

ADAMUS: Certo.

JULIE: … solo respirandola dentro. È più un gioco.

ADAMUS: Esatto, bene. Eccellente. Le energie del mese scorso.

SCOTT: Io avevo visto lo Shoud …

LINDA: Alzati! Alzati!

SCOTT: … credo fosse il 5 di maggio e quindi… mi aspettavo delle conseguenze negative verso il 10…

ADAMUS: Davvero?

SCOTT: Sì, più o meno…ed è stato proprio il contrario.

ADAMUS: Ah! Ah!

SCOTT: Mi ricordo che il 10 maggio ero a letto e le idée creative hanno cominciato a fluire dentro come matte. È stato come, Oh grazie Dio, è una cosa positiva, quindi…

ADAMUS: E come hai conservato quelle idee? In altre parole, molto spesso un’idea creativa fluisce dentro e il momento dopo se n’è andata, anche se dici che te ne ricorderai. Come sei rimasto connesso a queste idee?

SCOTT: Per alcune ho preso degli appunti – ho preso più appunti del solito – ma per altre è accaduto che s’impilavano una sull’altra, quindi non potevo dimenticarmele perché riuscivo a capire come ne avrei avuto bisogno in un secondo momento. Posso fare questo e poi questo e poi questo, quindi per me… è stato tutto positivo.

ADAMUS: Bene.

SCOTT: Fino al punto che facevo fatica ad addormentarmi perché ero davvero eccitato da queste idée.

ADAMUS: Sì, è proprio così.

SCOTT: Un’altra cosa che davvero ha risuonato con me è stato che come hai detto tu, il problema… in questo mese la sfida più grande è stata ricordarmi che c’erano degli strumenti creativo/ mentali per risolvere i problemi rispetto al preoccuparsene e basta. È come se mi dicessi, “Oh, questa è una bella soluzione per quel problema.”

ADAMUS: Sì. Eccellente.

SCOTT: Sì.

ADAMUS: Eccellente, bene. Continua a cavalcare l’onda, cavalca l’onda.

LINDA: Ancora? (Adamus annuisce)

JOSHUA: Per me il mese scorso ha girato intorno alla rabbia, all’impazienza e alla frustrazione.

ADAMUS: Bene e come sono state? Sembrano tre parenti. (risate) JOSHUA: E’ stato frustrante, ma anche molto positivo.

ADAMUS: Sì. Sono affiorate alcune cose e le hai affrontate?

JOSHUA: Sì, entrambe le cose.

ADAMUS: Bene e come le hai gestite? Quando sono affiorate, che cosa hai fatto?

JOSHUA: Le ho lasciate esplodere.

ADAMUS: Bene! Bene. Bene. Le hai lasciate esplodere. No, hai fatto bene. Contro qualcuno?

JOSHUA: Sì.

ADAMUS: Ah, non molto bene, salvo che prima lo avverti e poi lo riempi di soldi.

LINDA: Sei un ragazzo che di solito usa toni smorzati.  Com’è stato esplodere?

JOSHUA: Un po’ un casino.

ADAMUS: Sì, ma anche a livello vocale?

JOSHUA: Sì, anche così.

ADAMUS: Bene, bene. Hai avuto parecchi pensieri pazzi durante questo mese?

JOSHUA: Non moltissimi.

ADAMUS: Ah. Aspetta questo mese. Bene, molto onesto. Lo apprezzo molto. Bene.

Il prossimo. Com’è stato il mese? (lei tira un grande sospiro) Oh, bene.

GABRIELA: Nessuna differenza.

ADAMUS: Nessuna differenza.

GABRIELA: No, il primo pensiero che ho avuto quando ne hai parlato è stato, “Oh, quello è un bell’impianto.”

ADAMUS: Mm hmm.

GABRIELA: Sì, e non è stato molto diverso dal resto del mese.

ADAMUS: E com’è stato il resto del mese?

GABRIELA: Intenso!

ADAMUS: Ah. (lei ride) Intenso su intenso. Bene, bene. Ora come ti senti a livello fisico ?

GABRIELA: Bene.

ADAMUS: Bene. A livello mentale?

GABRIELA: Un po’ stanca.

ADAMUS: Stanca.

GABRIELA: Sì.

ADAMUS: Sì, bene. E’  così che dovresti sentirti.

GABRIELA: Perché?

ADAMUS: Perché l’intensità influenza il corpo e di certo influenza la mente. Qui ti trovi in un ambiente diverso e sicuramente stai affrontando molti lavori di casa e riorganizzi le cose.

GABRIELA: Sì, è proprio vero.

ADAMUS: Ma farlo ti stanca e a volte stancarsi è un’ottima cosa. So che agli umani non piace essere stanchi, ma qual è il valore della stanchezza? (qualcuno urla “Dormi!”) Ti porta fuori dalla mente. Quando sei davvero stanco, la mente non riesce a fare il lavoro che fa di solito; quando sei stanco, in realtà sei molto più nelle sensazioni. Bene, ancora qualcuno.

KARI: Beh, quella domenica mia figlia e il suo ragazzo sono passati da me e mi hanno aiutato a riorganizzare il mio appartamento. Ci stavo già lavorando da tempo con la mia amica Joanie e abbiamo continuato a farlo in quest’energia incredibile. Abbiamo trasformato la mia camera da letto e ci siamo sbarazzati del letto grande, inserendo al suo posto un letto a scomparsa. Abbiamo trasformato e costruito questa bella casa ufficio.

ADAMUS: Bene.

KARI: E insieme lavoriamo, sai, per aiutare le persone a vivere più a lungo, in modo più sano, a essere più felici e più ricchi. Questo è il nostro scopo. Io la sento come se fosse la mia missione divina.

ADAMUS: Bene. Scordati dello scopo.

KARI: Sì.

ADAMUS: Gli scopi fanno cagare.

KARI: Sì, sono d’accordo.

ADAMUS: E’ proprio così.

KARI: Ho usato la parola sbagliata. Ho usato una parola sbagliata, sono proprio d’accordo.

ADAMUS: Procedi con la passione e basta. Segui la passione.

KARI: Sì.

ADAMUS: Sì, certo. Bene.

KARI: Bello.

ADAMUS: Ecco, avete fatto una vera e proprio pulizia in casa, vi siete riorganizzati è ciò dl solito indica che dentro sta accadendo qualcosa.

KARI: Giusto.

ADAMUS: Ora come ti senti?

KARI: Oh, sono eccitata. Ho tutte queste energie…

ADAMUS: Fisiche ?

KARI: Fisiche.

ADAMUS: Bene.

KARI: Sì. Non riesco a dormire molto e non faccio altro che andare, andare e andare.

ADAMUS: Ah! Ah!

KARI: Per questo sono molto stanca. Stamattina ha dormito troppo e sono arrivata qua per un pelo ma sì, sto alla grande. In generale mi sento bene.

ADAMUS: Bene. Bene. Altri due.

JOYCE: Uhm, vediamo.

ADAMUS: Fa un po’ caldo. (Adamus si toglie la cappa)

JOYCE: Un po’… oh, come dire… come… vibrante. Moltissime cose, seguo mia figlia e i nipotini ma non riesco a sopportare i centri commerciali e troppe persone insieme e mia figlia non fa altro che dirmi senza sosta ciò che dovrei fare. (ridacchia) Ecco, mi sento….

ADAMUS: E com’è stato per te? Intenso? Frustrante? Irritante?

JOYCE: Intenso, frustrante ma poi andavo a casa e mi facevo un sonnellino veloce.

ADAMUS: Sì. Mi spiace, ma….

JOYCE: Andavo a casa e mi facevo un bel sonnellino veloce. Non ce la facevo più. (lei ride e Adamus si avvicina per guardarla)

ADAMUS: C’è più spirito nei tuoi occhi.

JOYCE: Ce n’è di più?

ADAMUS: Nei tuoi occhi c’è più vita, certo.

JOYCE: Oh, ora mi sento alla grande.

ADAMUS: Sì, bene. Bene.

JOYCE: Sì. Le cose vanno bene.

ADAMUS: Eccellente. Bene. Ancora uno.

DORIS: E’ bello essere qui. Sono stati due mesi davvero intensi. Sapevo ciò che volevo e qual era la mia passione, ma non ho rallentato abbastanza da radicarla, invece nelle ultime due settimane l’ho fatto, ne ho preso possesso e ho ottenuto una chiarezza mai avuta prima.

ADAMUS: Eccellente.

DORIS: Sì.

ADAMUS: Eccellente.

DORIS: E’ una bella cosa. È stato intenso e quando mi davo troppo da fare rallentavo, respiravo e mantenevo il mio equilibrio.

ADAMUS: Bene.

DORIS: E ora ho una chiarezza pazzesca.

ADAMUS: Bene, perché non vi ho impiantato nulla riguardo alle energie. Le energie sono molto reali e volevo dare a tutti voi un’idea di com’erano in modo che sapeste che stavano arrivando prima che arrivassero davvero. Per quanto riguarda la chiarezza vi ho inserito un impiantato, questo sì.

DORIS: Grazie.

ADAMUS: Bene. Sì. Bene. La chiarezza, che cosa meravigliosa. Avere la chiarezza, la comprensione. Ancora uno.

LINDA: Ancora uno?

ADAMUS: Ancora uno. Mary, com’è stato il tuo mese?

MARY: E’ stato eccellente.

ADAMUS: Bene.

MARY: Ho vissuto quella settimana senza neppure capire che c’era qualcosa di diverso. Mi è sembrato che subito dopo l’energia fosse più intensa, infatti poi ho creato qualcosa.

ADAMUS: Bene.

MARY: E mi sono resa conto che è la mia passione. Creare e basta.

ADAMUS: Grande. Che cosa hai creato?

MARY: Ho creato un gruppo per incontrarsi, per incontrarsi di persona.

ADAMUS: Sì. Persone vere o immaginarie?

MARY: No, persone vere. Persone vere. (qualcuno ride)

ADAMUS: Con Shaumbra non si sa mai. Bene. Puoi anche creare un gruppo con persone immaginarie e a volte ci si diverte di più e tutti se ne vanno al momento giusto.

MARY: E procedo con il nuovo sito e con molte altre cose.

ADAMUS: Bene. Bene.

MARY: Sì.

ADAMUS: Eccellente.

MARY: Grazie .

ADAMUS: Grazie a te.

Certo, sono entrate parecchie energie intense. Io ho voluto parlarvene prima che arrivassero e quindi prepararvi un po’.

Gli Effetti dell’Energia sulla Terra

Le energie che sono arrivate sulla Terra vengono assorbite, proprio come una spugna assorbe l’acqua; sono assorbite dalla Terra e dalle persone. La maggioranza delle persone – la gran parte – durante questo periodo non si è accorta di nulla d’incredibile, di fuori dell’ordinario. Probabilmente voi – voi, tutti voi Shaumbra in tutto il mondo – probabilmente l’avete notato di più perché ora siete più sensibili alle energie.

Queste energie vengono assorbite proprio in questo momento. Giugno dovrebbe essere un mese molto interessante, non necessariamente per voi. Io direi che giugno sarà un mese relativamente tranquillo o comunque un mese di flusso per tutti voi. Non sarà affatto noioso, ma sarà un mese interessante. E il resto del mondo? Loro cominceranno a sentire l’intensità, quindi mettete insieme la combinazione di alcuni eventi astrologici e solari che avverranno, il calore dell’estate – il calore e basta; dimenticatevi di tutte queste energie woo-woo, il semplice tempo atmosferico più caldo e decisamente strano – il tempo sarà strano, strano strano – e tutto ciò influenzerà le persone.

Come prima cosa, tutto ciò sostiene o facilita il cambiamento fisico nella struttura degli umani – il corpo Adam Kadmon – che sta cambiando letteralmente il DNA, la struttura biologica e determina una vera e propria separazione o comunque divisione di alcune delle energie di conformità tipiche di Atlantide, energie che sono state parte integrante della biologia. In particolare per chi è pronto e al momento non ce ne sono molti – che strano apparecchio (osserva un nuovo ventilatore nella zona del palco) – al momento non ce ne sono molti ma per chi è pronto, quest’energia entrerà letteralmente nella sua biologia e inizierà a tirarlo fuori dalle caratteristiche ereditarie di famiglia,  fuori dal karma ancestrale e inizierà ad accorgersene prima di tutto nel corpo.

Shaumbra, molto spesso vi guardate allo specchio, contemplate il vostro corpo che in un certo senso non è altro che un sottoprodotto dei vostri antenati. Non l’avete scelto proprio voi; cosa che vale invece per tutti gli elementi che usate sul corpo o per come vi vestite. Il vostro corpo – il vostro corpo fisico – nel bene e nel male è un semplice sottoprodotto dei vostri dannati antenati, capite? Ciò che sta avvenendo ora è che queste energie entrano e per chi è pronto lo separeranno, lo tireranno fuori da tutta questa storia dell’eredità ancestrale.

Alcuni equivocano sulle parole che dico. Pensano che io sia contro la famiglia. Le famiglie sono una gran cosa – finché non credete alla storia del karma. O finché non perdete alla lotteria e vi ritrovate con determinate caratteristiche fisiche. Questo corpo… (si dirige verso qualcuno) no, questo corpo. (si dirige verso Sart) Questo corpo dovrebbe e potrebbe essere un prodotto secondario della vostra passione personale, della vostra anima unica e della vostra scelta individuale. Cosa intendo dire? Dico che con queste energie intense in entrata, potete trasformare letteralmente il vostro corpo, se lo scegliete; potete trasformare l’aspetto che ha. Potete iniziare a trasformarne alcune caratteristiche.

Se non lo scegliete, probabilmente non accadrà se non fino a un certo punto. Se invece dite, “Ehi, questo è il mio corpo; non appartiene più a questa linea ancestrale. Questa la mia vita; non è solo un sottoprodotto degli aspetti della mia vita passata. Questa è la mia mente; non è solo un prodotto secondario di una programmazione ipnotica. Io Sono Quello che Sono.” Cercate di capire che solo allora cominciate davvero a trasformare il vostro corpo, la mente e la vostra identità.

Prima abbiamo parlato dei nomi. Molti di voi – alcuni di voi – hanno cambiato nome. È assolutamente comprensibile, perché in generale l’altro nome ve l‘avevano imposto i vostri genitori. Voglio dire, considerate per un attimo il vostro nome. Vi sareste chiamati così? Probabilmente no. Non che il vostro nome sia brutto, ma probabilmente non ve lo sareste dato.

Ecco, state iniziando tutta questa trasformazione. Le energie che sono entrate il mese scorso – sono state enormi – sono quelle che io definisco le energie della separazione. Le energie della separazione.

Le Energie della Separazione

Oggi sembra proprio che ci sia una contraddizione in ciò che dico – se riuscirete a stare svegli tutto il tempo – perché più tardi direte, “Hai appena detto che si trattava di separazione e ora parli d’integrazione. Quale delle due?” Entrambe, entrambe. Perché? Spesso quando energie contrapposte – per lo più determinate dalla coscienza frammentata e a volte dal pensiero mentale frammentato – quando le energie contrapposte si riuniscono in… vuole sedersi (si riferisce a Cauldre, Adamus si siede un attimo) si riuniscono nello stesso veicolo.  (Adamus si rialza)

LINDA: Carino.

ADAMUS: Mi sono seduto! (risate) Si riuniscono nello stesso vettore, proprio nel vostro corpo. Possono essere energie contrapposte, la vostra mente. Si sono quasi fuse, collegate o saldate insieme, anche se sono opposte. Le caratteristiche – i vostri desideri contro ciò che si manifesta nella vostra vita – sono molto contrapposte e molto diverse.

La cosa incredibile è che gli umani sono riusciti a farlo – qui hanno afferrato alcuni concetti e l’energia, là hanno afferrato concetti e penseri – tutte cose che nella loro forma più semplice appaiono del tutto opposti, ma voi siete riusciti a portarli dentro, ad arrotolarli insieme, a comprimerli e a fonderli insieme senza che in fondo siano per forza la stessa cosa.

Ora ciò che state affrontando è un periodo di separazione. La separazione dalle cose che in realtà non vi servono più, dai concetti che appartengono davvero al passato – e che non sono più vostri per forza – e dalle manifestazioni che di sicuro non sono vostre. Alcune delle vostre manifestazioni, alcune delle cose che avvengono ora nella vostra vita sono tali a causa delle vecchie abitudini e dei vecchi modelli iniziati molto tempo fa. Hanno inserito il pilota automatico, sono andate avanti per inerzia e sono proseguite. Hanno continuato a riprodurre gli stessi risultati anche se la vostra mente, le vostre credenze, la vostra coscienza dice, “No, io voglio qualcosa di diverso.”

Avete richiamato dentro queste energie massicce e incredibili che in fondo dicono, “Ho bisogno di qualcosa per smontarle, per scioglierle.” Il bello è che moltissimi di voi l’hanno fatto con grazia. Moltissimi di voi l’hanno fatto senza grandi dolori fisici, perché di solito è la prima cosa che accade – in questo periodo, dolori fisici molto forti – perché tutto ciò prima di tutto lo sentirete nel corpo. Mentre le vecchie strutture si sfaldano, proverete dolore e avrete dei disturbi. La colonna vertebrale, le spalle, la testa – in queste zone.

La buona notizia è che siete stati capaci di respirarci dentro. Non siete diventati mentali. Non siete andati nel panico. Anche mentre siete seduti qui, proprio in questo momento la trasformazione del vostro corpo è continua e massiccia.

Ho trattato il tema del vostro karma ancestrale. È un tema importante, uno dei collanti più forti che avete con il vostro corpo, una delle cose che più vi lega a lui. Non che i vostri antenati avessero geni cattivi o pessime caratteristiche, anche se intessuti dentro tutti voi ci sono alcuni elementi di malattia. Non è stata una cosa negativa, solo che non è roba vostra. Non è roba vostra, tutto qui.

Ora la domanda diventa, “Cos’è?” La domanda che vi faccio è, diciamo che potete trasformare il vostro corpo. Cosa scegliete? Cosa volete? Beh, la prima cosa dovrebbe essere un rilascio di alcune di queste malattie ancestrali – disturbi cardiaci, diabete e cancro. Molte di queste malattie fluiscono letteralmente lungo la vostra linea ancestrale, fluiscono proprio nel vostro corpo. In questo momento il vostro corpo è pieno di malattie potenziali che lo attraversano.

Non si tratta solo delle malattie, ma proprio della causa di fondo. Cosa causa il cancro? (qualcuno dice “L’odio”) L’odio. Certo, l’odio dà inizio al processo e poi l’energia del cancro fluisce dentro, entra nel karma ancestrale, nel vostro sangue, nel vostro DNA ed eccolo qui. Non è davvero vostro e non vi appartiene, come molte altre cose.

Ora, proprio adesso – voglio dire proprio ora, qui e in questo momento meraviglioso – è un gran momento per lasciarli andare. Non sono vostri, davvero.

L’invecchiamento, è naturale. Tutti vogliono essere più giovani ma anche le caratteristiche dell’invecchiamento – potete fare un tracciato su quanto a lungo hanno vissuto i vostri antenati o quando sono morti – anche questo non vi appartiene più, davvero (Linda gli passa una bevanda). Grazie. Neppure questo vi appartiene più, quindi potete lasciarlo andare.  Ciò significa che ringiovanirete di colpo? Eh, forse. Può essere. Inizierete a comportarvi come se foste un po’ più giovani, perché non ci sarà più quel sovrastrato dell’orologio che ticchetta, che dice,   “Mia madre ha vissuto fino a 74 anni; mio padre è morto a 58 anni.” Voi sentite dentro di voi il ticchettio di quell’orologio. Beh, è proprio così. È programmato dentro di voi, quindi lasciatelo andare. Ciò non significa per forza che diventerete più giovani, ma non vivrete più sull’orologio biologico della morte di qualcun altro.

Altre caratteristiche, le vostre caratteristiche fisiche. Avere un peso importante può arrivare dalle vostre vite passate o l’avete ereditato. L’avete portato dentro di voi.

Miei cari amici, quest’energia che è appena entrata è qui per sostenervi mentre vi separate con amore dalle cose che non sono vostre. Sapete una cosa? Non potete farlo partendo dalla mente. Ci avete provato, ma non funziona. Avete cercato di dire, “Mi sforzerò di cambiare così e così.  Mi darò da fare per essere più snello e più giovane.” Non funziona, perché è molto mentale. La mente non può attivare abbastanza energia da farlo davvero.

L’energia arriva dalla passione e dalla chiarezza. La mente può pensare tutto ciò che vuole, ma non riuscirà mai a farvi perdere 5, 10 o 15 chili. In realtà accadrà proprio l’opposto. Per un breve periodo vi prenderete in giro – la vostra mente vi prenderà in giro –  poi penserete di perdere peso, salirete sulla bilancia e forse sarà proprio così. Ma indovinate cosa? Per tutto quel periodo quest’energia ha funzionato, ha montato ma davvero non è vostra e quindi riprenderete tutti i chili persi e forse qualcuno in più. Forse qualcuno in più. Ve ne siete accorti, quando siete a dieta? Non appena smettete, ingrassate ancora di più.

Queste energie che sono appena entrate, se le respirate dentro e vi fidate di voi e riuscite a godervi la vita e a smetterla di preoccuparvi delle cose, queste energie sostengono davvero il rilascio di molti, moltissimi vecchi sistemi, sistemi puzzolenti e cose che non sono per niente vostre. Nella mente – ecco dove andranno in futuro – nella mente, ed ecco dove le noterete di più nel mese di giugno. Le state assorbendo.

Inizieranno raggiungendo i concetti mentali. Non i semplici sistemi di credenza, ma il vero e proprio modo in cui la mente funziona, elabora l’energia e produce velocementei vostri pensieri.

Quanti dei vostri pensieri non sono vostri? Provate a indovinare. (il pubblico dà molte risposte diverse) Tra il 90 e iI 95% dei vostri pensieri non sono davvero vostri. Davvero, non sono vostri. Vengono dagli aspetti. Vengono dalla coscienza di massa. Vengono dalla persona seduta di fianco a voi. Vengono dalle registrazioni storiche o dalle banche della memoria della mente e quando dico le banche della memoria della mente, in verità non sono vostri. Si tratta di una separazione.

La separazione. Perché? Perché quei pensieri mentali immagazzinati là dentro e in particolare quelli che rientrano nelle categorie dei sistemi di credenze, paure, preoccupazioni e cose simili, nella maggior parte dei casi quei pensieri si sono sviluppati quando eravate molto giovani o persino in un’altra vita, se parliamo della loro base comune. Si sono sviluppati in una vita precedente, persino se si tratta dello stesso periodo biologico in cui vivete ora. In altre parole, avevate 10, 20 o 30 anni ma non importa. Quella era una vita diversa. Quella è stata una vita diversa. È davvero così e non è detto che sia per forza vostra.

Ecco, queste energie della separazione stanno entrando per semplificare la rimozione di tutto ciò. Cosa potete fare? Beh, la cosa migliore da fare è guardarsi un bel film e farsi una risata. La cosa migliore da fare è non preoccuparsi, perché così le richiamate qui. Avete chiesto voi che queste energie intense entrassero e ora devono essere intense per ripulire questo tipo di cose. Voi le avete richiamate perché venissero qua.

Non avete bisogno di fare proprio nulla, se non respirare un po’, ricordarvi un po’ delle vostre scelte e tornare un po’ alla ragione di fondo per cui vi trovate ancora qui su questo pianeta. E’ proprio la domanda di fondo che vi pongo – volete restare o volete andarvene? Dov’è la musica? (Adamus ridacchia e si riferisce alle video di ricapitolazione dello Shoud del mese scorso)

Durante questo mese ve ne accorgerete di più nella mente, ma per alcuni di voi potrebbe essere un viaggio bellissimo. Non deve accadere nel vecchio modo – affrontando un esaurimento mentale. A qualcuno accadrà, per qualcuno sarà così.

Sapete, direi che c’erano parti di voi, la vera essenza di voi che in fondo ha detto, “A me non importa!” In effetti la maggioranza di voi ha detto proprio così, “Non importa quanto mi costa. Voglio farlo e basta. Non m’interessa quanto ci vuole per uscire da questo modello, per uscire dal vecchio processo umano.” Io capisco, oh, eccome se vi capisco.  Sono rimasto bloccato in un cristallo per… vi ho mai raccontato quella storia? (alcuni ridono) Vi piacerebbe ascoltarla di nuovo? Alcuni… qualcuno non ha ancora sentito questa storia, ma qualcun altro l’ha già fatto per ben due volte, sì.

Ma certo che capisco. Poi cercate di farvi largo a pugni per trovare l’uscita. Cercate di credere che c’è un’uscita. Cercate di cospirare per uscire, vi mentite sull’esistenza dell’uscita, fate tutto ciò che potete finché mollate e dite, “Non m’interessa.” Solo allora le energie possono entrare e farlo davvero per voi. Voi potete cavalcare quest’incredibile ondata di separazione.

Ma perché la separazione? Non ne avete già affrontato abbastanza? No. Perché la separazione e perché proprio adesso?

Certo, la separazione scolla alcune delle cose in cui siete rimasti bloccati. Scolla le energie che in realtà non dovrebbero più essere insieme – quelle presenti nei sistemi di credenze, nella vostra biologia, nel vostro karma ancestrale, nelle vostre relazioni con le vostre vite passate e tutto il resto – ecco che cosa scolla. In effetti, cosa fa? (qualcuno dice, “Ci libera?”) La libertà. Certo. Assolutamente. Ci libera. Vi libera e non è proprio ciò che avete chiesto?  (il pubblico è d’accordo)

La libertà. La libertà dal passato. La libertà dalla coscienza di massa. La libertà dalle vecchie idee. La libertà dai vecchi modelli. Ciò che avete chiesto davvero è la libertà. La libertà per voi.

Oh, so quanto molti di voi vogliono cantarla squarciagola, sia a livello letterale sia figurato. Quanti di voi vogliono elevarsi, vogliono essere liberi. Potete quasi sentirlo. Ci siete quasi. È come se, “Oh, ancora una sola spinta e sarò fuori” e quell’ultima spinta in realtà sono le energie che stanno entrando. Vi liberano e turberanno alcuni e abbatteranno altri, quelli che diversamente da voi non hanno svoltato. È proprio così, davvero. In particolare alcune persone che sono piene di makyo.

Cos’è il makyo? (il pubblico risponde “Le stronzate”) Vedete, io non devo dirlo più. Il makyo sono le vostre distrazioni spirituali. Il makyo … entra quando inizia il processo di risveglio. È proprio come quando vi sentite bene e state per ottenere questa storia dell’illuminazione, state per essere spirituali ed è proprio allora che il makyo entra davvero. Intendo dire che entra a vagonate, si moltiplica. L’avete visto accadere tutti. L’avete fatto tutti, tutti voi ne avete fatto esperienza. Il makyo entra e le energie della separazione lo sbatteranno fuori.

Molte persone hanno investito nel loro makyo. Hanno investito alla grande nel makyo. Voglio dire che ne hanno fatto un vero e proprio affare. Il business del makyo, il business spirituale del makyo, i libri spirituali del makyo. Queste persone hanno investito profondamente nel loro makyo, quindi per loro è molto difficile mollarlo. Io rispetto molto tutti voi, prima di tutto perché avete capito cos’è il makyo e poi perché ve ne siete liberati. Avete lavorato sodo con voi.

Queste energie sono una cosa incredibile, ma riguardano la separazione. Perché? Perché la separazione dà la libertà. La separazione libera moltissima energia. Libera una quantità incredibile di energia.

Immaginatevi di entrare in un manicomio, aprire le porte e liberare tutti.  (risate) Per il manicomio è la cosa migliore, così non serve tanto sforzo per mandarlo avanti. Tutti se ne sono andati e tanto per cominciare le persone che c’erano non erano davvero vostre. Forse ora potreste trasformare il manicomio in un vero centro spirituale. È stata una gabbia di matti dove tutti erano rinchiusi, ma in realtà erano loro ad aver chiuso dentro voi e finché non avete portato dentro la chiave del Maestro e avete detto, “Io li lascerò uscire tutti. Non riesco più a gestirli, non so cosa fare. Non stanno migliorando, anzi peggiorano e oltretutto io devo restare in questo posto.”

Ecco che entrate, girate la chiave, li lasciate uscire tutti e così facendo rilasciate una quantità incredibile d’energia. Una volta usciti, in realtà vi onorano. Una volta che escono, vi liberate da un mucchio di responsabilità e obblighi legati al tentare di curare i pazzi furiosi. Non è una cosa che potete fare, non potete trattarvi così, capite?

E’ un periodo di stupore incredibile, di meraviglia assoluta e senza fine.

Nel mese di giugno sentirete di più il ripristino dei modelli mentali. L’energia entrerà, ripulirà parecchie delle vecchie cose che in verità non vi appartengono più. Le pulizie di casa – sarà una vera e propria riorganizzazione che modificherà il modo in cui la mente accetta le energie e le usa per l’elaborazione. L’elemento più importante è quello di cui abbiamo parlato negli ultimi due mesi: ora avviene la fusione, o meglio torna l’armonia tra il mentale e il creativo.

Il mentale era il pazzo rinchiuso in cantina. Voi lo lasciate uscire e scoprite che in realtà non è affatto pazzo. La pazzia è stato rinchiuderlo in cantina, in questo manicomio. Ora lasciate che esca e che si mischi al creativo – il creativo incredibile – il creativo che sarà profondo e ve ne parlerò tra un attimo. Vi dirò che cosa fare per radicarlo davvero.

Le nuove idee. Le idee che vengono dal vostro cervello, che sono così grandi, così dinamiche che di certo penserete che sono una pazzia. Tenderete a trattenere alcune delle cose di cui cominciate a rendervi conto. Direte, “Non ne posso parlare agli altri, mi diranno che sono impazzito” e quando lo farete, io sarò proprio lì per dirvi, “No. Parla, racconta. Arf! Tira fuori quelle idée! Parlane! Realizzale!” Perché? Beh, se non lo fate, vi deluderete davvero e finirete di nuovo in manicomio. Se non lo fate, il mondo non potrà godere dei grandi vantaggi di queste intuizioni incredibili.

Ecco, questo mese sarà un mese molto, molto interessante dal punto di vista mentale. Il resto del mondo finirà all’inferno, voi invece cavalcherete l’onda.

Per restare in tema, usi davvero queste cose? (si riferisce alla spada da vichingo di Sart’s) Le porti davvero ai nostri incontri sacri?!

SART: Già. (risate)

ADAMUS: Sì! E cosa simboleggia? (il pubblico fornisce risposte diverse) Cosa simboleggia? La separazione! (Adamus “taglia” qualcosa con l’ascia)

SART: La separazione!

ADAMUS: La separazione. Tu lo sapevi. Bene, la separazione. Grazie. Grazie.

SART: Prego.

ADAMUS: Ecco la chiave. E ciò che usate per rompere il lucchetto della cantina dove sta il pazzo. Il prossimo.

SART: Io sono uscito dal mio cristallo!

ADAMUS: Il prossimo, cari Shaumbra. Facciamo un respiro profondo mentre controllo che ore sono. Voglio essere sicuro di avere tutto il tempo che serve per queste informazioni.

La Merabh

Il prossimo. Durante gli ultimi due mesi e durante alcuni dei nostri incontri ho parlato della merabh. Linda, ti spiace scriverlo sulla lavagna? Merabh.

LINDA: Come lo sillabo?

ADAMUS: Proprio come l’ultima volta.

LINDA: Io non lo so!

ADAMUS: (ridacchia) M-e-r-a … oops. M-e-r-a-b-h. Merabh.

Cosa significa merabh? In realtà in alcuni linguaggi molto antichi significa letteralmente completamento, riunione. Rimettere insieme. Completare.  Ecco perché dico che c’è un po’ di contraddizione, perché parlo di separazione e ora parlo di completare. Per essere completi, dovete essere separati. (alcuni ridono) In altre parole separarsi è sbarazzarsi, slegare, disfare. Il riunirsi naturale di determinate forze.

È innaturale basare il vostro corpo su qualcun altro che è morto da un mucchio di tempo.

È innaturale avere pensieri solidi e bloccati e non fluidi.

È innaturale prima di tutto non sapere come ci siete arrivati e poi come farete a uscirne.

Queste sono cose innaturali. Molto strane e innaturali. Spesso mi chiedo perché vi siete scelti delle cose così innaturali, ma presumo che sia perché siete Shaumbra … e umani.

Una merabh significa completezza.

Una volta che le energie si sono riunite, si sono incollate e fuse insieme e poi vengono separate o rilasciate, solo allora potete tornare alla completezza, che è una merabh. La mia definizione o la mia esperienza con una merabh è lavorare con voi e dire, “Se solo permettete che avvenga.” Vi servono tre minuti. È forse troppo per la vostra illuminazione? Restate tranquilli per tre minuti e respirate un po’. Tre minuti per ascoltare un po’ di bella musica.

Ah! Grazie, mio caro. (si rivolge un bambino che ha portato un piatto di cibo alla madre) Non ne hai portato uno anche per lo Zio Adamus?! (risate) Persino noi spettri abbiamo bisogno di mangiare ogni tanto, sapete?  (Adamus ridacchia) Bel bambino. (Altre risate)

La merabh. Tre minuti per modificare la coscienza, per trasformare il modo in cui attraete l’energia, per cambiare qualcosa nel vostro corpo, qualcosa nella vostra mente e qualcosa nel vostro spirito. Solo tre minuti per fare un respiro profondo e non pensarci. Smettetela di combattere. Smettetela di cercare di usare i vostri concetti mentali per uscire dai concetti mentali. Non funzionerà mai, capite? Non funzionerà mai, proprio mai.

Solo tre minuti per dire, “Farò una merabh e lascerò che le energie cambino e non faro altro che mettermi comodo. Lo prometto – caro Dio, lo prometto – durante questi tre minuti sacri non farò casino con niente. Non canterò litanie, non accenderò l’incenso. Non mi confonderò con una vagonata di makyo. Non farò proprio nulla – neppure cercare di entrare dentro di me. Non faro altro che respirare e lasciare che sia.” Quella è una merabh.

Di recente le stiamo facendo nelle Scuole e usiamo l’accompagnamento musicale. Voi potete farlo anche senza musica, ma la musica è proprio bella e vi distrae un po’. Qui non si tratta di ripetere qualcosa come un’affermazione. Non si tratta nemmeno di cercare d’impiantare nuovi concetti mentali su vecchi concetti mentali, altrimenti finirete con un gran mucchio di spazzatura. Qui si tratta di dire, “Sono un essere naturale e mi libererò dei miei modi innaturali,” capite?

Ecco, facciamo una merabh, proprio adesso. Per cosa la facciamo? Facciamola proprio per il cambiamento. Facciamola per usare e permettere che queste energie incredibili e stupefacenti che sono entrate e che sono ancora presenti qui rendano più facile il cambiamento, la separazione. Capite, è tutto qui. Non pensateci neanche sopra.

Fate un respiro profondo e,“Oh! Eccole qui.”

Caro John, per favore suonaci un po’ della musica che hai suonato durante la pausa, la musica che noi non sentiamo ma il resto del mondo sì.

Voi fate un respiro profondo. Questa è merabh. Un cambiamento privo di sforzo. Fatto con grazia.

Voi fate un respiro profondo e con un po’ di musica in sottofondo  per pura distrazione e intrattenimento dite, “Io Sono…” (il pubblico ripete “Io Sono”) No, fatemi finire la frase. (risate)

[La musica inizia: “Confessione” dall’album “Respira” di Blue Stone]

E voi dite, “Io sono nel momento. Io sono naturale. Io sono naturale. Io sono spirito. Io Sono Quello che Sono. Ora permetterò che queste energie mi servano. Le lascerò entrare per fare ciò che cerco di fare continuamente nel mio piccolo cervello. Lo lascerò fare a loro, perché mi servono.”

Voi non implorate. Non pregate. Mio Dio, non metta le mani così, signora! Qualcuno penserà che sta pregando! (Adamus ride) lo so, ma loro pensano ancora che pregate. Voi non pregate. No, voi ridete un po’.

Fate un respiro profondo e sentite. Oh, queste energie. Whoo! Cosa stanno facendo.

(pausa)

Miei cari amici, si tratta di un processo naturale. E’ tutto naturale. Solo l’umano che si fida di sé e della sua divinità può davvero capire ciò che dico. Si tratta di un processo naturale.

Non viene da Dio.

Non viene dagli alieni dello spazio.

Non viene da Gaia. A lei non interessa.

È vostro.

EDITH: Ma io sono Dio.

ADAMUS: Non il vecchio Dio. Merabh, merabh, merabh. (saluta Edith con la mano)

Fate un respiro profondo. Capite? È naturale. Whoo!

(pausa)

Oh, smettetela di meditare e piuttosto godetevi la musica. Ridete di me, se volete. Ha, ha, ha, ha, ha, ha. (ridacchia) Oh, ancora meglio, ridete di qualcun altro. (risate)

Bene. Questa era una merabh. Vedete come semplice? È naturale. È naturale. La musica si dissolve e voi fate un respiro profondo.

Ora la vostra mente si chiede cos’è appena accaduto. “E’ successo qualcosa? C’è un segno, un fulmine accecante, qualcosa?” No! No. Solo il cambiamento. Solo il ritorno al vostro stato naturale. Questa è una merabh.

Il Mirage

Ciò che faremo ora le assomiglia molto. È un cugino della merabh. Vorrei avere un leggio, se non vi spiace. Mi fa sentire come un professore. Sì, mi piace usarlo.

Sì, ciò che facciamo ora è… è… oh sì, molto bene. Ciò che farò ora è… (alcuni ridono) Non sono un predicatore. No, sono un professore.

E’ un cugino della merabh – è suo cugino perché anche questo è privo di qualsiasi sforzo. In realtà scivola. È la sua forma naturale, ma qui è un po’ diverso perché in realtà questa è una cerimonia. Si tratta di riconoscere e di radicare qualcosa di cui farete esperienza a giugno – ed io l’ho appena impiantato dentro ognuno di voi. (Adamus muove le dita come se stesse facendo un incantesimo magico prima verso il pubblico e poi verso la telecamera) Hm. Anche se siete su Internet, ne farete comunque esperienza a giugno.

Di recente alcuni di voi l’hanno già fatto ed è stato molto profondo, quindi ce ne sarà dell’altro. Quando lo fate, sarà un momento importante fare questo esercizio che io definisco – si tratta del cugino di una merabh – si definisce un miraggio. Il miraggio. Conoscete bene la parola ‘miraggio’. Miraggio. È un miraggio.

Cos’è un miraggio? Beh, voi pensate che sia un’illusione. Ah! É un’illusione, quando vedete un miraggio?

Questo … viene dalla definizione di meraviglia… ti spiace scriverlo?  (si rivolge a Linda) Sì, il miraggio. Scrivilo come sai. Sì, e se qualcuno pensa che è un casinò di Las Vegas, gli chiederò di alzarsi e di uscire a prendere un po’ di aria fresca. Un miraggio si definisce come un vero e proprio…mettiti in piedi qui per scrivere questa definizione.

LINDA: Somiglia a “mi-rage.” (lo pronuncia come “la mia rabbia”)

ADAMUS: (ridacchia) Sì, potrebbe essere. Potrebbe essere. Ah, molto bene. Molto bene

Miraggio significa “meraviglia interiore”. Meravigliarsi. Puoi scriverlo? Non andarsene in giro; meravigliarsi dentro. Miraggio significa anche lo specchio o il riflesso. Un miraggio significa uno sguardo verso dentro.

Nel corso del tempo, questa parola è stata associata a una persona che si trova nel deserto senz’acqua e inizia ad avere allucinazioni e a vedere cose. In realtà la definizione originaria del miraggio era andare dentro, la visione interiore. La visione interiore.

L’esperienza con il miraggio è meravigliosa. È una cerimonia. Qui non dobbiamo per forza cercare di farne esperienza. Il miraggio deve arrivare nel momento in cui quella che prima era un’idea mentale, un pensiero o un desiderio pieno di speranza di colpo comincia a diventare reale. Lasciate che vi spieghi. Beh, in realtà molti anni fa Tobias ne parlò riferendosi ai “momenti ahah.”)* vedi “Il Linguggio di Ah” e le lezioni successive di Tobias).

Voi ne avete avuto qualcuno; probabilmente non abbastanza. Ne avrete parecchi di più. Per esempio, quando all’improvviso mi sentite dire le parole, “Io Sono Quello che Sono” e voi dite le parole, “Io Sono Quello che Sono” in profondità dentro di voi qualcosa dice “Ma che diavolo significa?” A quel punto inizia il classico chiacchiericcio mentale che va avanti indietro sulla vostra bacheca dei messaggi… la bacheca mentale che avete – le bacheche mentali! – e vi chiedete cosa significa e qual è il significato biblico di, “Io Sono Quello che Sono” ma in realtà dovrebbe essere, “Io Sono Quello che Sono” o forse, “Io Sono Chi Sono?” È forse “Io Sono Quello che Sono che Sono Chi Sono?” e voi lo fate! Non per forza voi; lo fate voi, là fuori. (guarda nella telecamera)

Voi…sì, vorrei avere uno di questi. (si riferisce al leggìo) Vorrei che fosse più carino. Uno che sia un po’ più stabile e lo vorrei anche un po’ più solido, più duraturo.   Qualcosa su cui possa poggiarmi e vorrei che proprio qui ci fosse un picche (qualcuno dice “asso”) ma certo, l’asso e il giglio. Per favore.

LINDA: Di che colore lo vuoi?

ADAMUS: Beh, viola. (risate) Dovevi proprio chiedermelo? Sì, ne vorrei uno carino e fatto su misura e qualche foglia d’oro sarebbe proprio carina. (il pubblico dice “Oooh!”) Sì, sì, sì. Molto bello. Sì. E qui in basso vorrei anche un piccolo schermo televisivo dove nessun altro può vedere. Io potrei vedermi. (risate) Sì, bene.

Ecco, un miraggio è il momento in cui all’improvviso l”Io Sono Quello che Sono” non è più una serie di parole carine piene di makyo,  ma di colpo sentite che, “Ci sono. Non ci penso più. È qui. È arrivato. Non lo dico solo per impressionare qualcuno o perché Adamus mi ha detto che devo dirlo. Capisco cos’è… ci sono.Ci sono.” Ta da!

Fate un miraggio. Oh, quello è un miraggio, ma portatelo al livello successivo perché è lì che lo radicate. È allora che spegnete tutte le candele e l’incenso, davvero, e dite: “Questo il momento per una cerimonia.” Né Tobias né io siamo mai stati grandi sostenitori delle cerimonie, perché là fuori nelle cerimonie c’è moltissimo makyo, in molte di loro. Tutti quanti hanno partecipato alle cerimonie senza sapere che diavolo stavano celebrando. Di solito la cerimonia riguardava qualcosa che non era dentro di loro. Riguardava qualcosa dentro chiunque altro e quindi non serviva ad alcuno scopo. Era un circolo vizioso.

In quel momento, quando all’improvviso ci arrivate, di colpo capite che, “Ora so perché Adamus ci parla tanto del karma ancestrale. Non perché non gli piacciono le famiglie; non gli piace il modo in cui si costruisce l’energia della famiglia. Ora lo colgo. Sono prontissimo a liberarmi della mia famiglia e non perché non li amo, ma proprio perché li amo.”

Quando ci arrivate, di colpo e non è più solo un pensiero, è qui (nel corpo). Dite, “Oh! Ah! Ci sono arrivato!” Ora è una sensazione, un sentire. È una nuova coscienza. Accade quando fate un miraggio, quando celebrate la cerimonia del miraggio.

Fermatevi. Non importa cosa state facendo forse anche solo usare il bagno, fermatevi. Accendete una candela. Mettetevi in ginocchio. Fate qualcosa per riconoscere quel momento. Perché? Perché così lo radicate. Lo rendete solido. In caso contrario c’è la tendenza ad avere un momento come questo, un momento passeggero di piccola illuminazione, perché l’illuminazione arriva a piccole dosi. Tutto ciò… perché? Qualcuno ha appena chiesto perché arriva in piccole dosi? Perché altrimenti saltereste in aria. Sì. Buuum!

L’illuminazione ora vi arriva in dosi accettabili, a piccole dosi e una volta che vi abituate a queste piccole illuminazioni, allora cominciano a diventare un po’ più grandi, poi ancora un po’ più grandi finché non siete altro che un grosso pezzo d’illuminazione che cammina. (Sart dice “Sììììì!”) Sì. L’illuminazione è proprio così,“Sììììì!” Piuttosto buono. Sì, mi piace.

Ecco, vi fermate per un attimo per radicarlo, perché altrimenti ciò che avverrà – avete già fatto questa esperienza – è che avete fatto di colpo questa grande piccola esperienza e subito dopo vi fate delle domande, dubitate, scivolate fuori dalla fiducia. “Beh, cos’è stato tutto questo? È avvenuto e basta, ma ora devo ritornare nel mio mondo di merda!” No! Quello è il momento in cui vi fermate un attimo e fate qualcosa – cantate una canzone, accendete una candela, mangiate un biscotto o qualsiasi altra cosa. È la vostra cerimonia del miraggio.

Il miraggio non è una semplice allucinazione. In ogni caso, le allucinazioni sono reali. Il miraggio vi dice che “Mi sono meravigliato dentro. Ho avuto quell’ ‘aha.’ Questa è l’ascensione vivente. Ora la vivrò. Qui non si tratta di tornare in qualche altro piano eterico. Non succederà che alcuni dei miei vecchi aspetti e concetti affiorino e comincino a tormentarmi” come vi è accaduto in passato. Voi avete una piccola illuminazione; subito dopo quegli aspetti cattivi sono affiorati e vi hanno dato la caccia dicendovi, “Ti stai inventando tutto” o “Non è reale” o ancora “Sei fuori di testa” o “Torna indietro e fai il tuo lavoro. Ci sono cose importanti. Prenditi cura degli altri. Sei così egoista ad avere queste piccole illuminazioni solo per te”, capite cosa intendo?

Ecco cos’è accaduto così spesso in passato con le vostre illuminazioni, con i vostri “momenti aha”, con il miraggio. L’avete infilato nel cestino delle illusioni, ma non è così. Nessuno di essi lo è stato. Forse l’avete equivocato da soli dentro la vostra realtà, ma non sono mai state delle illusioni. Non sono mai state neppure illusioni. Erano piccoli passi avanti.

Ora avverranno, e ve lo dico perché ne farete esperienza il prossimo mese. Sono i concetti che avete tenuto a livello mentale dell’essere, ma che in realtà non avete mai sentito davvero. Cose di cui dite, “Sì, suona bene” senza averle mai sperimentate davvero.

Quando dico qualcosa del tipo “combinare insieme l’energia creativa e quella mentale” la mente la prende in considerazione e dice, “Oh, ok. Non importa. Io resterò al comando, quindi non importa.” (Adamus ridacchia) Ma quando all’improvviso ci arrivate e sentite davvero come, vi verrà quel “Oh mio dio,  Adamus è un principe, è un Maestro. (risate) È un Maestro. E così illuminato.” Quando avete quel momento dite, “Ora so cosa significa, so com’è avere il mentale e il creativo. Non è più qua sopra (nella testa) ma qui (nel cuore).” Quello è miraggio. Radicatelo. Equilibratelo. Fatene una cerimonia.

Perché? Prima di tutto ciò per riconoscerlo. Riconoscetelo per voi. Per favore, non chiamate tutti vostri amici per dire loro, “Vieni qua per un miraggio. (risate) Serviremo vino bianco.” No, no, no. Questa è una cosa molto, molto personale. È molto personale. Ancora prima di cominciare a prendere appunti  – per i pochi di voi che lo fanno – fate la cerimonia del miraggio.

Oh, quando ciò accade inviterà letteralmente il prossimo miraggio e poi il prossimo e quello dopo ancora. I miraggi si sentiranno benvenuti nella casa dell’ Io Sono. Sentiranno che è opportuno e che è naturale. A quel punto avrete tutti questi… potrete iniziare a mettere in fila tutti questi pensieri e idee sulla, oh, sull’illuminazione. Ha, ha, ha. Questa era buona.

Non avete la più pallida idea di che cosa è l’illuminazione, e va bene così. La mente non riesce proprio a capire l’illuminazione. Ci prova. Può essere che riuscite a coglierne solo un po’ – o la parola ascensione, quando ne parliamo – ma in fondo è un enorme punto interrogativo. Suona bene, ma molto francamente quando siamo stati là fuori nel mondo con Shaumbra, loro non hanno idea di cosa sia l’illuminazione.

Chiedete loro, “Che cos’è l’illuminazione?” (Adamus fa una faccia confusa) Uh. Che cos’è l’ascensione?  “Quando muoio e salgo verso l’alto in una nuvola di fumo? Incontrare Gesù?” No. Io parlo d’integrazione totale. Che cos’è? “Uhhhh… non lo so.” Almeno su questo punto sono onesti, ma io dico loro che questo è ciò per cui sono ritornati – l’illuminazione, l’ascensione o comunque vogliate definirla – il nirvana sulla Terra. Questo è il fattore primario di motivazione di tutta la vostra vita. Probabilmente è l’unica passione che vi è rimasta. È ciò per cui vivete, lavorate e respirate. Non sapete che cos’è??! (risate)

EDITH: Sì che lo sappiamo!

ADAMUS: Definiscila, madame.

EDITH: E’ consapevolezza e risveglio.

ADAMUS: Questa è merda di makyo come non ne ho mai sentita!

EDITH: No, non è così!

ADAMUS: Vai avanti, Edith.

EDITH: (Linda le passa il microfono) Oh, non ce n’è bisogno, gli urlerò contro. (risate)

ADAMUS: Vai avanti. Dammi il meglio di te.

EDITH: L’ho già fatto. Ti ho appena detto che è consapevolezza…

ADAMUS: Questo sarebbe il suo meglio? Ha, ha, ha.

EDITH: … e risveglio. Sai…

ADAMUS: Cos’è il risveglio?

EDITH: Noi pensiamo che sei un principe affascinante, quindi non fare il cattivo (Adamus ridacchia) É consapevolezza e risveglio.

ADAMUS: Sì. Cos’è la consapevolezza?

EDITH: E la coscienza e la comprensione e capire chi siamo.

ADAMUS: Quelli sono tutti concetti mentali. Altrimenti non avresti detto una parola.

EDITH: Oh merda! (molte risate)

ADAMUS: Ma certo, hai assolutamente ragione. Hai assolutamente ragione. Quelli sono tutti concetti mentali ed io voglio che diventino comprensioni molto profonde e semplici. Voglio che siano reali, non uno scopo. Non voglio che sia qualcosa cui aspirare, ma voglio che sia l’ascensione vivente nel tuo corpo.

Ci stai arrivando. Ci stai arrivando. Hai avuto un’illuminazione. Il mese prossimo voglio che torni a dirmi,  “Adamus, ci sono arrivata. Ho avuto questo miraggio. Ho fatto la mia cerimonia. Tu hai ragione. Non è qualcosa di cui puoi parlare.”

EDITH: E Se facessimo un patto?

ADAMUS: Io non faccio patti. Nessun compromesso, niente patti.

EDITH: Oh, sì che li fai!

ADAMUS: Io non scendo a patti.

EDITH: E se come prima cosa ti dicessi…

ADAMUS: Dirti cosa?

EDITH: … che è tutto, invece di cercare di metterci in imbarazzo.

ADAMUS: Prima di tutto vi ho detto tutto.

EDITH: Prima diccelo.

ADAMUS: No, qui non c’è alcun imbarazzo, proprio nessuno. No, e questa è un’affermazione.

EDITH: No, non è imbarazzo, non mi viene nessun’altra parola.

ADAMUS: Questa è una vera affermazione perché dici, “Cos’è il risveglio?” Forse puoi sputarmi addosso qualche parola, ma… cos’è il risveglio? “Beh, è quando mi risveglio e mi ricordo chi sono.” Stronzate. Stronzate.

EDITH: E allora cos’è?

ADAMUS: Stronzate. Ti ho appena dato la risposta. (Adamus ridacchia)

Io non voglio dirlo a te, Edith o a nessun altro. Noi usiamo questa parola così abbiamo una specie di punto di riferimento per la discussione, ma io non ve lo dirò. Non posso dirvelo.

Che cos’è l’illuminazione? Beh, c’è una tipica – ci arriviamo tra un attimo se mi sbrigo – c’è una cosa tipica del genere, “Se sono illuminato, posso camminare sull’acqua.” il mese scorso avete visto come cammino sull’acqua. Sì! Quel hmmmmmm, siete in pace; mmmmmm, vibrate; mmmmm indossate tuniche bianche e camminate per strada e in un certo senso brillate. Tutto quest è makyo. Èroba vecchia. C’è stato qualche Maestro che l’ha fatto, ma guardate cosa gli è successo. Uno è stato crocifisso; l’altro è diventato grassissimo e aveva un alito pestilenziale. (risate) È solo che… noi lo faremo in modo un po’ diverso. Un po’ diverso.

Ecco perché vi dico che il miraggio è una delle cose più belle di cui farete esperienza. È quell’“aha.” All’improvviso uscite dal concetto mentale. Non c’è niente di sbagliato nello stare in una specie di struttura strana e innaturale fatta di coscienza, pensiero mentale, limite, paura, speranza e desiderio. Non c’è niente di sbagliato in questo, perché ciò che fa è che porta dentro le energie che sosterranno tutto questo.

Alla fine, in fondo, quando avrete questo miraggio importante capirete di cosa sto parlando. Sono quasi preoccupato a usare tutte queste parole, perché di colpo seguite le parole. Litigate sul significato dell’Io Sono quello che Sono e se è così, per favore tornate al Corso di Base della  Spiritualità. Non venite ai miei corsi – per favore! (un paio di persone applaudono) Grazie. Due applausi. Tre. Bene. Sono serio, perché questa è masturbazione spirituale nota anche come makyo. Makyo è una masturbazione a base di stronzate. È mentale. Vi mantiene bloccati. Danneggerà la vostra mente, il vostro cuore e in realtà vi porterà a vivere un tipo di vita davvero strana in cui cercate di essere spirituali ma cercate anche di essere materiali. Cercate di fare dei lavori, ma cercate anche di essere più santi degli altri – e non funzionerà. Cosa accadrà? Salterete in aria. Sarà proprio così. Salterete in aria proprio come la maggior parte di tutto ciò che vi circonda.

Voi non ne avete bisogno. Non ne avete bisogno. Non avete bisogno di farlo. Questo modo innaturale di raggiungere il completamento. Questo modo innaturale di rendervi conto all’improvviso che siete illuminati.

Ricordatevi che Tobias, il grande maestro, molto tempo fa ha detto, “Voi siete già ascesi. Ora state facendo l’esperienza di com’è stato arrivarci. Voi ci siete già. Ora tornate letteralmente indietro attraverso il tempo, attraverso lo spazio e attraverso l’esperienza. Come ci siete arrivati?”

Voi sentite quelle parole e vi parte il, “Oh, suona proprio bene. E qualcosa che avrebbe potuto benissimo scrivere Gene Roddenberry. Oh wow, scriviamoci sopra una storia tipo Star Trek.” Ma non è nel cuore, non è ancora realizzato a livello di coscienza ma lo sarà, lo sarà proprio ed è allora che fate il miraggio.

Tirate fuori un incenso. Gettate monete tutto intorno a voi. Qualsiasi cosa diventa una cerimonia. Guardate le stelle. Non importa. È un puro e semplice riconoscimento che dice, “È questo.” Voi tornerete da me il mese prossimo e faremo un giro con il microfono e vi chiederò, “Com’è stato il vostro miraggio?” – non inventatevene uno – “Com’è stato il vostro miraggio?” e voi mi direte, “Sai, non voglio parlartene perché è roba mia. È stata un’esperienza profonda. Non voglio diventare mentale su questo punto.” Io vi risponderò, “Bene, Grazie,  Edith. Grazie.” Ecco cos’è il miraggio.

Vorrei farne uno qui e ora, ma è molto personale. Voi potete fare una merabh in un gruppo. Al contrario, il miraggio è tutta roba vostra e ricordatevi che quando ottenete quell’improvvisa illuminazione, quel passo avanti fulmineo lasciate il vostro modo innaturale per passare al vostro stato naturale dell’essere.

Fate un respiro profondo.

Bene. Lasciatelo andare.

La Fine della Linea

Nei minuti che si rimangono voglio parlarvi di un altro concetto – è un concetto interessante, forse anche triste – forse è un concetto che sconvolgerà qualcuno di voi e questa potrebbe essere una contraddizione rispetto a ciò che ho detto prima. Ma la vita è così.

Siete arrivati a fine corsa riguardo a qualcosa. Siete arrivate alla fine della linea. Ora disegno una linea, così capite. Siete arrivati alla fine della linea. (disegna una linea) Bene. Io continuo a ripetervelo, perché forse uno di voi esseri intelligenti può scegliere una canzone con queste parole per…mi è piaciuto ciò che avete fatto prima quando avete…

LINDA: Johnny Cash. “Cammina sulla linea.”

ADAMUS: No, quello è camminare sul filo del rasoio.  Sapete, quella è una brutta cosa. La fine della linea. “Viaggio…  (qualcuno dice “Wilburys”). Yeah, Cauldre sta cercando di ricordarla… “Travelling…” il gruppo che la canta.

Ecco, siete arrivati alla fine della linea e quella linea è – quest’affermazione vi suonerà strana per un po’, ma respiratela dentro – è l‘evoluzione. L’evoluzione. Siete arrivati alla fine dell’evoluzione. (Adamus fa un respiro profondo) Ah! Huh, vi fa paura? Significa forse che ora morite o tornate indietro? No, certo che no.

Voi siete stati programmati e avete creduto all’evoluzione. L’evoluzione costante. Certo, credete all’evoluzione della mente

– imparare di più, diventare più saggi, avere più capacità di risolvere  i problemi – quindi siete programmati per questo e condizionati da questo. In fondo è per questo che avete vissuto. Sapete, è proprio questo il, “Sto diventando un essere che si evolve.”

Fino a un certo punto, c’è un sovrastrato dell’evoluzione della biologia. (qualcuno starnutisce forte) Spazzerai via dalla croce Gesù, se vai avanti così! (risate)

Arrivate al punto in cui non c’è più evoluzione del corpo. Voi pensate di far parte dell’evoluzione della biologia. Guardate le immagini di Darwin, le scimmie di molto tempo fa e dite,” Beh, io sono solo uno stadio intermedio nell’evoluzione della biologia fisica.”   No, siete arrivati alla fine anche di quella linea. È proprio così, perché in base a ciò che abbiamo detto prima, non evolvete più la vostra biologia ancestrale. Voi create la vostra biologia personale. Non si tratta più di evolversi lungo la vecchia linea. L’evoluzione si ferma. Quando raggiungete questo punto di risveglio, lei si ferma.

Persino i concetti di spiritualità smettono di evolversi. Hm, sì perché ciò indica che c’è ancora qualcosa da imparare; indica che in futuro ci sarà quasi una richiesta di crescita ulteriore. Indica che la spirale continua a muoversi a spirale e lo fa da molto tempo, da molto, molto tempo finché torna dentro se stessa. (disegna una spirale) Ne abbiamo già parlato. Ciò ferma il ciclo dell’evoluzione.

Tutto ciò crea un cambiamento drammatico anche nel concetto del vostro sostentamento, del vostro vivere. Quando raggiungete un certo punto sul sentiero spirituale, smettete di evolvervi. Forse vi spaventa? La reazione comune sarebbe, “E’ tutto qui??! È tutto qui?! Non diventerò più intelligente? Non diventerò più sano? Non diventerò più saggio?” E’ giusto così, ed è un’ottima cosa.

Prima di tutto ciò vi solleva da una quantità di responsabilità pazzesca, davvero incredibile – un peso, direi io. La mancanza di libertà. Dentro di voi c’era un programma che diceva, “Evolviti, evolviti, evolviti, evolviti. Dovrei migliorare ogni giorno. Ogni giorno dovrei essere più saggio. Evolviti.” Beh, avete finito. Non mi rivolgo a tutti gli umani, lo dico a voi. Se ascoltate, se siete qui, per voi è finita.  È un concetto molto strano e anche piuttosto scomodo.

Evolversi, di nuovo, tende a essere un concetto mentale, un’idea ma è un vero e proprio impianto che continua a farvi girare in tondo su questa spirale e crescere, crescere e crescere. Voi pensate addirittura che beh, no, lo spirito si evolve. Pensate che il divino si evolve. No, non è così.

Ciò che accade e che… voglio dirvelo con chiarezza. Quando smettete di evolvervi o smettete di cercare di evolvervi, cosa che in un certo senso ritengo sia un processo naturale – solo in un certo senso e non del tutto, ma comunque da un certo punto di vista è naturale – quando non cercate più di forzare o spingere la vostra evoluzione, arrivate a uno di questi grandi “aha.” Un grande “aha” e in quell’ “aha” vi rendere conto che non c’è più niente da guadagnare e non c’è più niente da perdere; non c’è più nulla da acquisire o a cui aspirare. Nel momento esatto in cui all’improvviso vi viene quell’ “aha,” a un certo punto di colpo vi rendete conto che non c’è più l’evoluzione e che tutto gira intorno all’ascensione vivente.

Tutta la saggezza che c’è stata nell’anima, tutta la saggezza che come dire, avete condiviso con l’anima – l’anima, la coscienza – da tutto ciò che avete fatto e fate… e comunque non sono i dettagli di ciò che avete fatto; si tratta del risultato di ciò che avete fatto. Nell’anima non ci sono i Registri Akashici e vi prego di prendere le distanze da chi dice che ce n’è uno che ci galleggia intorno come un enorme gigante Borg.  All’universo non gliene frega un bel niente dei dettagli. Queste sono cose mentali e verranno spazzate via. Tutti i dettagli – ciò che avete fatto in un determinato momento e in un luogo specifico –  finiranno nello scarico perché non sono importanti. Davvero, non lo sono.

Sono mentali! Sono irrilevanti! E’ ciò che avete sentito e di cui avete fatto esprienza durante quel periodo. Ecco cosa ricorderà l’anima e cosa ricorderà l’universo.

Grazie a dio – e a voi – non dovrete ricordarvi di tutti i dettagli e no, non verranno immagazzinati in un qualche grande disco fisso cosmico. No, tutto ciò è stato spazzato via. Grazie a dio che tutti i dettagli sono stati spazzati via – ciò che indossavate un certo giorno e ciò che avete detto a qualcuno e ciò che avete pensato mentre passavate davanti a un bar e volevate bere qualcosa. Tutto ciò è stato spazzato via, e l’unica cosa che resta è l’essenza, la saggezza e l’esperienza. E’ tutto ciò che è rimasto.

Vivere la Vostra Essenza

Ecco, c’è questo essere di coscienza meravigliosa che gronda – gronda (disegna una goccia) – la sua saggezza. È come le api che costruiscono il loro favo, la loro arnia. Non fanno altro che buttarci dentro questo bel nettare, moltissimo nettare tanto che il favo non riesce più a contenerlo e quindi vuole solo tracimare fuori. Ma l’essenza vuole tracimare e cadere solo su qualcosa di rilevante – su un bel cracker, su un biscotto o in una tazza di te – piuttosto che spiaccicarsi sul pavimento. Lo stesso vale per voi. Vi state evolvendo, vi evolvete e crescete, crescete e crescete. È arrivato il momento di fermarvi.

Ora è arrivato il momento di prenderla – quest’essenza, questa saggezza – e viverla. Smettetela di inserire il miele nell’arnia e iniziate a mangiarlo, amici miei. Tutto gira davvero intorno a questo punto: quando smettete di evolvervi, allora cominciate a vivere. Quando la smettete di mettere in atto i vostri tentativi mentali per evolvervi (a) vi renderete conto di quanto fosse innaturale; (b) vi renderete conto di quanto fosse incompleto e (c) vi renderete conto che la vera gioia – ora voi e lo Spirito – è essere quella saggezza e viverla. Viverla.

La vostra coscienza, il vostro Spirito vuole condividere quella saggezza. Vuole… non è proprio la parola esatta. Vuole che voi ora entriate nell’esperienza.

Il nettare, l’essenza, in fondo è stata inserita nell’arnia, nel favo che si basava sullo stimolo dell’esperienza; distillata nella saggezza, distillata nella bella esperienza – l’essenza dell’anima – e ora vuole ritornare indietro nell’esperienza. E’ un tipo di evoluzione interessante, una specie di ciclo interessante, come direste voi ma per poterlo fare, ciò richiede la fine dell’evoluzione come l’avete conosciuta finora. Basta con l’evoluzione mentale.

Ciò non significa che non leggerete più un altro libro o non frequenterete più un altro corso o cose del genere. Non è affatto così. Significa solo che non c’è più alcuna ragione per cercare di evolvere il Sé. Fa una differenza enorme, perché se indirizzate tutte le vostre risorse, la vostra energia e tutto il resto verso l’evoluzione, non vi resta nulla per cui vivere. Ora è quando le riunite insieme.

Una parte della mente comincerà a urlare dicendo, “Beh, no, voglio davvero, davvero evolvermi e voglio davvero molta di questa roba e quindi mi darò da fare per ottenerla. Voglio continuare a evolvermi, evolvermi ed evolvermi.” Amici miei, a un certo punto è come un cane che si rincorre la coda. Non arriverete da nessuna parte. In realtà, cosa fa un cane se dà la caccia alla sua coda? In realtà, quando un cane lo fa distrugge tutte le aspirazioni, i sogni, le ricerche, la passione e tutto il resto. In realtà il cane cade a pezzi quando si afferra la coda. Ecco, qui abbiamo una situazione in cui non c’è più bisogno dell’evoluzione. Ora si tratta di vivere.

Ora la domanda che alcuni di voi si stanno facendo è, “Ma quella che Adamus ci sta facendo non è una domanda trabocchetto? Non sta forse dicendo che vivendo l’essenza, essendo l’essenza e avendo il miraggio come parte dell’esperienza di vivere, ciò non prosegue l’evoluzione?” Filosofi sapientoni, ve lo dico io.Smettete di pensarla in questo modo. No, davvero, parlo sul serio, davvero. Smettetela di pensare in quel modo. Quella è una stronzata filosofica piena di makyo e l’unico modo per conoscere la risposta a quella domanda è farlo, è viverlo ed esserlo. Smettetela di pensarci. Smettetela di costruirci sopra.

Lasciate che le energie che stanno entrando proprio adesso vi facciano a pezzi – in un modo adorabile. Oh no, può essere divertente. Può essere incredibile. Poi essere gioioso. Può essere davvero liberatorio e loro sono qui proprio per questo. Sono qui per farlo. Sono qui per separarvi in modo che possiate tornare a voi stessi integri e completi, senza tutti quei frammenti, senza tutte quelle parti e quei pezzi, ma tornare allo stato naturale.

Essere Naturali

In questo momento vi trovate in uno stato dell’essere innaturale – interessante, strano e unico – ma comunque innaturale. Questo non siete voi. Voi pensate di esserlo. Ecco perché vi dico, “Smettetela di evolvervi”, perché tutto ciò che state cercando di evolvere è il concetto umano. Cercate di evolvere qualcosa che fin dall’inizio è stato artificiale, innaturale. È stata un’esperienza interessante, non vi dico una bugia. Dentro ci sono molte bugie, ma di per sé non è una bugia. È stata solo un’esperienza davvero bizzarra.

Proprio in questo momento state tornando al vostro stato naturale, quello dell’Io Sono e non è certo quello seduto sulla sedia. Non è l’identità che avete ora. Il vostro stato naturale… una parte di quell’identità è qui, ma c’è anche molto di più. Moltissimo.

Immaginate per un attimo, immaginate di vivere svelati. Immaginate di vivere svelati per un momento. Voglio dire, non tutti legati alle cose. (Adamus ridacchia) Ecco, qui abbiamo un esempio.  Camera 2, sveliamo On (Garret). Vai avanti, On. E’ questa la tua idea di un Maestro Asceso? Ma certo, certo che è questa! Lui può ridere e sorridere. È chiaro!

Immaginate di essere svelati. Immaginate di non dover affrontare il gioco a indovinelli di ciò che dovreste fare in futuro. Immaginate di non dover provare la costrizione quando entra la paura. Proprio quando avete avuto una buona idea, proprio quando vi sentite bene, di colpo – swissst! – arriva la paura. Immaginatevi di non dover più tentare nulla nella vita. Davvero! Non cercare di evolvervi basandovi su vecchi stimoli di merda da parte degli insegnanti, dei genitori, dei vostri aspetti, delle vite passate e tutto il resto. Cercare di, “Beh, devi evolverti.” Loro lo dicono con parole diverse: “Devi fare la cosa giusta. Devi migliorarti. Devi ottenerla.” Tutto gira intorno all’evoluzione.

Perfino i vostri insegnanti spirituali, miei cari amici, persino i vostri insegnanti spirituali vi hanno detto che dovete evolvervi. Oh, è stata una gran cosa – andare a una riunione spirituale e in un certo senso dire, “Io sono più evoluto di te.” Ora potete entrare e dire, “Non me ne frega un cavolo dell’evoluzione. Non m’interessa. Andate all’inferno su una strada felice. (risate) Io sono arrivato alla fine della linea. Io con l’evoluzione ho chiuso.” Vi lanceranno degli sguardi piuttosto strani. Ah, sì. La prossima settimana avrete l’opportunità di farlo. Vi guarderanno strano, come se “Huh, da dove arrivate?” ed è allora che direte, “Perché io sono un’essenza vivente che respira. Io vivo, non mi evolvo.” Hm, certo.

Ecco, immaginate per un attimo che grande sollievo proverete quando non dovrete più evolvervi. Ah, c’è ancora una parte di voi che dice, “No, ma una piccola evoluzione ogni tanto? Io non voglio che questo sia…” Scoprirete che l’evoluzione ha servito uno scopo. Vi ha fatto andare avanti, vi ha fatto fare esperienza ma quando partite da qui, (indica il centro della spirale) quando tornate dentro di voi…(Linda indica il suo orologio) Ah! Il tempo non è nulla. Sto per concludere, è molto drammatico. Lei indica l’orologio come se dicesse,“Adamus, sono tutti stanchi.” No, sono affascinati, sono del tutto affasc…hanno chiuso gli occhi e si sono appoggiati alle sedie solo perché sono assorbiti in profondità. (alcune risate)

La fine della linea. Tornate dentro di voi, dove la biologia vivente che ora possedete, dove una mente che è stata liberata del suo bagaglio e dei suoi dettagli, all’improvviso incontra l’essenza. Di colpo incontra la saggezza dell’anima e ora i due si abbracciano, avendo pensato di essere separati per ere intere. Dopo aver sofferto l’illusione della separazione, ora si rendono conto che non è mai stato davvero così. Si riuniscono.

Ciò richiede … no, non richiede, Cauldre. Non è la parola giusta. Riguarda la fiducia. Riguarda il permettere l’integrazione. Avere fiducia significa riuscire a sedersi qui, fare una merabh  da 3 minuti e dire, (fa un respiro profondo) “Ho cambiato qualche energia. Ho modificato la coscienza. Waow! Non ci devo lavorare sopra.” Quella è fiducia e permette che ciò avvenga.

Miei cari amici, è una questione di fiducia e riguarda l’essere naturali. Essere naturali. Forzare le cose non è naturale. Pensare alle cose non è naturale. Cercare di vincere al gioco della vita non è naturale. Gli scopi non sono naturali. Gli studi spirituali non sono naturali, nessuno di essi lo è. Si tratta di uno stato innaturale. È innaturale avere una mente che è diversa o comunque opera su un livello di frequenza diversa da quella del corpo. Tutto ciò è innaturale. Non è naturale parlare del vostro corpo e della vostra mente come se fossero parti e pezzi separati, come il vostro spirito. Ecco perché lo definisco il Corpo di Coscienza. Lo è, è tutto insieme.

Non è naturale – tutto questo ciclo dell’incarnazione e della reincarnazione. Non è naturale. Sono state esperienze interessanti, ma ora torniamo al vostro stato naturale dell’essere. Torniamo a vivere senza soffrire, a vivere senza pensare a come vivere, a vivere senza preoccuparsi del prossimo istante, a vivere mentre respirate la vostra essenza dentro di voi in modo assoluto. È sempre stata presente.

Facciamo un respiro profondo per questo, miei cari amici.

Sì, non vedo l’ora di avere il mio nuovo leggìo da professore. Sì, il mese prossimo, è naturale.

Ecco, facciamo un respiro profondo mentre concludiamo lo Shoud. Credo proprio che ci sarà un po’ di musica.

Mentre faccio la mia grande uscita, voglio ricordarvi che il prossimo mese quando inizierete a percepire queste illuminazioni, uscite dalla mente. Smettetela di pensarci. Lasciate che avvenga e basta. Fate il miraggio, onoratevi, fate la cerimonia e quando iniziate a dubitare di ciò che vi sta accadendo davvero, quando cominciate a mettere in dubbio se voi – voi in prima persona – potete davvero vivere nella vostra vita, se potete davvero permettervi di farne esperienza, fate un respiro profondo e ricordatevi che a prescindere da ciò che dicono i notiziari, tutto è bene in tutta la creazione.

Detto questo, nei cari amici, fino a nostro prossimo incontro che potrebbe avvenire già stanotte – ha ha ha! – io sono Adamus, al vostro servizio. Grazie. Grazie.