Dicembre – 2022

LA SCALA VERSO IL CIELO – di Geoffrey Hoppe

Quando alla fine della conferenza San Germain ha menzionato la Croce del Cielo senza averne mai parlato prima, io sono rimasto del tutto sorpreso. A volte, come nel caso dell’evento Il Sogno del Merlino dello scorso settembre Adamus mi avvisa almeno con una nota criptica prima di far cadere qualcosa di così grande su Shaumbra e su di me.

L’unico “preavviso” che ho ricevuto da Adamus è stato quando – circa 60 minuti prima della canalizzazione di St. Germain – mi ha detto che voleva un’immagine particolare per lo sfondo. Ha chiesto, “Abbiamo bisogno di un’esplosione di stelle a forma di croce su uno sfondo celeste”. Buon Dio, ho pensato, come avrei fatto a trovare un’immagine del genere in meno di due ore e a portarla allo staff di produzione per caricarla nel sistema prima della sessione di St.G.? Ho lasciato perdere tutto e mi sono collegato alla fonte commerciale di grafica e video da cui otteniamo molte delle nostre immagini. Ho digitato “esplosione di stelle, croce, spazio, universo” e ho aspettato i risultati della ricerca. Il piano B consisteva nel trovare un’immagine dell’esplosione di stelle e sovrapporla a uno sfondo di stelle nell’universo usando PhotoShop, ma per farlo bene ci sarebbero volute ore

Mi aspettavo di dover cercare in modo frenetico le immagini per un bel po’ e invece l’immagine perfetta è apparsa nella prima pagina alla riga 3della colonna 2. Bingo! Mi sono precipitato al banco di produzione e ho chiesto di caricarla per la sessione di St. Anche se erano molto impegnati con live del webcast hanno collaborato volentieri perché sapevano già che si trattava di un’altra di una lunga lista di modifiche e richieste dell’ultimo minuto da parte del “quartier generale”.

A parte la richiesta di quell’immagine, io non sapevo proprio nulla di ciò che sta per diventare uno dei più grandi eventi per Shaumbra da quando Tobias è arrivato da noi nel 1999. Poi, mentre l’Amato St. Germain annunciava la Croce del Cielo io ho sentito le parole uscire dalla mia bocca e mi sono sentito come colpito da due treni merci, ognuno proveniente da una direzione diversa.

Nei giorni successivi all’annuncio ho pensato al mucchio di lavoro che bisognava fare per prepararsi a La Croce del Cielo. A metà settembre Linda e io saremmo partiti per Villa Ahmyo alle Hawaii. Era stata un’estate massacrante e io avevo proprio bisogno di una possibilità di riprendere fiato e sanità mentale dopo il nostro arrivo. Inoltre avevo un disperato bisogno di tempo libero e invece a quel punto c’era un’altra cosa da fare sulla lista delle cose da fare del Crimson Circle e un tempo molto breve per farlo. Il marzo 2023 sarebbe arrivato prima che ce ne accorgessimo.

Mi sono anche chiesto se questa non fosse solo un’altra “carota”. Nel corso degli anni, come molti altri io ho vissuto la Convergenza Armonica (la cugina della Concordanza Armonica), il Salto Quantico, l’anno 2000, l’anno 2012 e gli eventi dell’era COVID (la chiusura dell’Ordine dell’Arco e lo scioglimento delle famiglie angeliche) e altri eventi cosmici – o comici. Certo, ognuno di essi è stato di grande impatto a modo suo, ma quanti altri…I miei tormentati pensieri si sono arrestati di colpo quando Adamus ha fatto capolino.

“Questo è quanto, caro Cauldre. Non ci sarà più un altro evento sacro di questo tipo per il pianeta. Una volta che il velo viene trafitto per tutta l’umanità – quando i cieli si incrociano – non esiste alcun passo ‘successivo’. L’umanità ha raggiunto la cima della scala dell’anima umana. Dopo il 22 marzo 2023, l’unica cosa che conta è se, come e quando le persone lo useranno. Nella cassetta degli attrezzi non ci sono altri strumenti”.

Adamus ha continuato: “La Domanda delle Ere ha sempre riguardato la relazione tra la coscienza e l’energia. Questa è stata proprio la ragione per la creazione del paradiso terrestre. La domanda ha ricevuto una risposta e ora arriva il momento che ogni essere animato sul pianeta ne faccia esperienza in modo profondo e personale.

“Considerate che ogni Shoud che abbiamo fatto, ogni corso di DreamWalk, ogni Vita da Maestro e ogni raduno del Keahak è costruito sul precedente, proprio come una scala verso il cielo. In realtà il paradiso non è solo un luogo dove regnano gli angeli buoni e Dio. La definizione pura e antica di “cielo” è una dimensione non fisica. Ora, i cieli che si incroceranno sono quelli del fisico e quelli del non fisico. Per molto tempo la Terra è esistita all’interno di una bolla di tempo-spazio-gravità. La maggior parte degli esseri umani non poteva accedere agli altri reami e nell’era recente pochi accedono alla moltitudine dei reami quando affrontano la loro morte da mortali. Quasi tutti si limitano a restare nei reami vicini alla Terra e quindi ancora nella morsa della gravità spazio-temporale.

“Sul pianeta c’è sempre stata molta energia, ma non il livello equivalente di coscienza. Ecco perché ci sono state guerre, fame, malattie e povertà – tutte perversioni dell’energia. Gli esseri umani sono stati come bambini con in mano uno strumento potente, ma senza alcun manuale su come usarlo. Gli esseri umani non sapevano come gestire o rendere conto della loro energia. La Croce del Cielo si verifica quando sul pianeta c’è abbastanza coscienza per ‘domare’ l’energia presente al suo interno. Quel momento a lungo profetizzato è arrivato perché un numero sufficiente di umani ha fatto appello alla propria divinità per essere qui”.

Adamus ha fatto una pausa per cogliere la mia reazione. Io sapevo ogni minima cosa di ciò che stava dicendo, ma non l’avevo mai sentito in questo modo. Forse non sono mai riuscito ad accettare in pieno il fatto che ciò che stavamo facendo stava facendo la differenza. Ha continuato: “La coscienza richiama la saggezza. Si possono fare 10.000 esperienze umane, ma senza coscienza non c’è alcuna saggezza e senza saggezza l’umano continuerà a ripetere i suoi schemi e di solito otterrà gli stessi risultati. Spruzzate un po’ di coscienza su quelle esperienze e ottenete la saggezza. La saggezza richiama nuovi potenziali e quindi l’essere umano può liberarsi dai vecchi schemi richiamando l’energia in un modo che sia in armonia con i veri desideri dell’anima. Tutto ciò fa sì che la pesante gravità energetica inizi a svanire e alla fine arriva il momento in cui i cieli si possono attraversare, in cui c’è un accesso più facile agli altri reami e soprattutto alla vostra anima. Questo è il motivo per cui la definisco la Croce del Cielo, ma potete anche definirla la Croce dei Cieli (più cieli/dimensioni). Questo evento si verifica quando un numero sufficiente di esseri umani invoca la propria divinità personale affinché si unisca a loro nel loro paradiso terrestre. Come sai è tutto molto, molto personale. Non la si può pregare in gruppo, non la si può imparare studiando e non può essere donata a nessuno da un guru.

Ciascuno deve desiderarlo nel più profondo del proprio cuore e di per sé ciò è una sfida perché il cuore non contiene solo l’amore, ma anche il dolore e la sofferenza della ricerca della risposta”.

Adamus mi ha salutato gentilmente e io sono rimasto a lungo in silenzio e mi sono dimenticato di tutto il lavoro che il CC che avrebbe dovuto fare per prepararci alla Croce del Cielo. Mi sono chiesto come tutto ciò avrebbe influenzato gli Shaumbra di tutto il pianeta. Ho pensato a quanto tempo ci sarebbe voluto perché altri percepissero la Croce del Cielo. Mi sono chiesto se e come questo avrebbe modificato la mia vita. La mia mente ha iniziato a correre con le domande, ma poi ho fatto un respiro profondo e ho permesso. Questo è il passo finale del nostro lavoro come Shaumbra. Noi abbiamo costruito una scala per il cielo e presto saliremo e scenderemo quelle scale con grazia.

Giacobbe sognò ed ecco una scala posta sulla terra e la cui sommità arrivava al cielo; ed ecco gli angeli di Dio che salivano e scendevano su di essa (Genesi 28:10-19).

La data di apertura iniziale della Croce del Cielo è il 22 marzo 2023. Poco dopo essere tornati a Villa Ahmyo abbiamo registrato una Cloud Class in cinque parti sulla Croce del Cielo. Nel tipico modo di Adamus noi pensavamo che avremmo filmato una nuova puntata de La Vita da Maestro, ma solo pochi giorni prima dell’inizio delle riprese siamo stati informati che si sarebbe chiamata La Croce del Cielo: Prepararsi all’apertura. Molto divertente, Adamus, molto divertente. Posso sentire te e gli altri Maestri Ascesi che vi rotolate per terra dalle risate. Aspettate solo di ricevere la mia fattura per lo stress e l’ansia extra.

L’AVVENTURA PIÙ PAZZA DI TUTTE – Thalía Guido Z

È il 2022 e ho appena compiuto 33 anni. Ho raggiunto l’età di Cristo durante il crollo di tutto il mondo e proprio nel bel mezzo dell’inizio del Tempo delle Macchine. Sulla Terra regna Il caos e stiamo attraversando il sogno più folle, la trasformazione più radicale e assolutamente reale di tutti i tempi: incarnare tutto quello che siamo e poi restare sulla Terra per far risplendere la nostra luce e questo compleanno è stato come nessun altro.

Ho scelto di festeggiare con un viaggio in solitaria sulle montagne del Messico nella magica cittadina di Tepoztlán, Morelos con i miei due cani: Laisha, una meticcia di 14 anni che sembra più un labrador giallo e Ticho, un cane vietnamita di taglia media di 4 anni Phu Quoc, tigrato semi-selvatico con la faccia e l’atteggiamento di un orsacchiotto.

Ho soggiornato in un hotel isolato vicino alle colline e circondato da una natura lussureggiante e dalla bellezza. Il mio piano per il compleanno era semplicemente di rilassarmi e il giorno dopo avremmo fatto un po’ di trekking sulle colline, ma riguardo  a quel giorno avevo alcune paure persistenti. Dopo aver lasciato andare il 98% dei miei amici, quella sarebbe stata la mia prima festa di compleanno da solitaria assoluta, e inoltre negli ultimi giorni avevo avuto degli incubi e uno era un sogno lucido legato al problema centrale su ciò che stava accadendo davvero.

Come osservazione necessaria, il miglior canale di comunicazione tra me e la mia Anima è stato il mondo dei sogni. Prima di incontrare il Crimson Circle e Adamus io ero a malapena lucida e quindi il mio processo di risveglio e persino la mia Realizzazione prima sono avvenuti nei miei sogni. Solo dopo sono diventati potenziali che potevo scaricare man mano che mi aprivo sempre di più a me stessa e lasciavo che la mia vecchia identità svanisse; un’identità che aveva una relazione radicata con il desiderio e il dolore.

Un anno fa io e il mio partner ci siamo lasciati, un processo folle poiché è avvenuto poco dopo la mia Realizzazione. Per il mio aspetto umano è stato devastante perché io pensavo che se mai avessi sposato qualcuno sarebbe stato quel ragazzo. Invece è stata una rottura molto dolorosa che ha portato molti aspetti feriti alla presenza della Maestra per l’integrazione, in sincronia con la perfezione di aver fatto la scelta consapevole di innamorarmi profondamente di me. Nella totale intimità del mio silenzio e della mia solitudine io avevo preso la decisione del cuore di scegliere me. “Sopra ogni altra cosa, io scelgo me.” Tre giorni dopo il mio ex è venuto da me dicendo che non era più innamorato di me. Mi sentivo come se stessi per morire e infatti così è stato.

Durante la nostra relazione lui si occupava di radicarmi. Lui era un’espressione della mia energia maschile sbilanciata e quindi vivevo nell’illusione che fosse la mia stabilità, ciò che avrebbe riportato i miei piedi a terra quando ero fuori da questa realtà. Il suo sarcasmo britannico e il suo forte senso dell’umorismo mi avrebbero ricordato che c’erano cose più piacevoli nella vita oltre alla sofferenza e ora non ci sarebbe più stato. Abbiamo deciso di interrompere ogni contatto in modo da poterci liberare completamente l’uno dell’altra e so che alcuni di voi capiranno quando dico che non è proprio la cosa più facile da fare.

Ora lasciate che vi racconti l’incubo lucido che ho avuto una settimana prima del mio viaggio di compleanno. In quel sogno è stata la prima volta in cui ho visto la mia coscienza così come il mio cervello la interpreta. È iniziato nel vuoto dove ho visto 3 bolle maestose e gigantesche, traslucide e colorate e ognuna era diversa e conteneva qualcosa di simile di un oceano. Da quelle bolle usciva una proiezione di luce, come se guardassi un film al cinema. I tre raggi di luce si sono combinati per formare un unico quadrato e quando l’ho guardato mi sono immersa in una realtà 3D come se fossi saltata dentro un dipinto.

Neanche due secondi dopa ero su un’astronave con la mia migliore amica Maestra Amará. Stavamo per visitare un posto per il suo compleanno che cade  poco prima del mio. Con il nostro mezzo di trasporto andammo in un’antica foresta europea, un’esperienza sublime, mistica e sensuale. Parlammo con le fate e lei continuava a mostrarmi le sue mani e le nostre conversazioni riguardavano il permettere e cosa significa davvero in pratica. Respirammo tutta la foresta.

La tappa successiva era il mio compleanno e finimmo  in un posto in India dove c’erano dei ragazzini cannibali piuttosto affamati. Nel mio sogno caddi nel vittimismo e piangevo perché ci avevano condotto in un incubo. Lei si voltò verso di me e mi dessi. “Thalí, te ne rendi conto?! Permettere è lo stesso, nella foresta e nell’incubo. Non c’è niente di sbagliato nel fatto che siamo qui; noi stiamo portando questi piccoli demoni nella luce della nostra consapevolezza. Non ci succederà niente. Questo è un regalo. Continua a permetterti di starci! Accidenti!”  Mentre lo diceva strappava dalla punta delle sue dita i bastardi sfacciati come se fossero spine in miniatura. “Ahi! Luce, luce!” Ridemmo insieme.

A quel punto capii perfettamente cosa intendesse dire. Io dovevo solo fare la stessa cosa che facevamo nei boschi. Era molto semplice! Non importava che l’esperienza fosse spiacevole per la mente; si trattava solo di permetterla e di respirarla. Poi tornammo all’astronave e mi svegliai.

Ora passiamo al 14 settembre 2022. Ho vissuto uno strano compleanno con molte emozioni contrastanti e molto permettere. Il giorno successivo ho passato del tempo a godermi la piscina e più tardi del previsto sono andata a fare la nostra breve escursione. Ho preso i cani e ho lasciato l’albergo verso le 17:30. Qui tramonto avviene intorno alle 20:30, quindi ho programmato di camminare per un’ora e il giorno dopo fare un trekking completo.

La natura era così incantevole che Ticho, Laisha e io abbiamo continuato a camminare e ad andare più in alto sulle colline nella foresta pluviale. Abbiamo raggiunto una piccola cascata e ho pensato a quanto eravamo fortunati! Erano già quasi le 7 e quindi ho iniziato a innervosirmi per il viaggio di ritorno. C’erano due modi per tornare indietro: il bellissimo sentiero avventura o camminare lungo il bordo dell’autostrada. Ticho mi ha fissato e ha insistito per l’avventura. Il sentiero sembrava chiaramente segnato anche se attraversava la foresta e quindi ho scelto l’avventura! Cosa sarebbe potuto andare storto visto che dovevamo solo scendere?

Tutto stava andando liscio finché non abbiamo raggiunto una parete di montagna e il sentiero è scomparso. Non avevo idea di quanto avessimo già camminato e il sole stava tramontando. Il mio nervosismo è aumentato e quando ho visto che il mio telefono non aveva segnale e ho iniziato a farmi prendere dal panico. Non riuscivo a trovare la via del ritorno e non sentivo più la cascata. Oh dannazione! Ci eravamo persi.

Ero terrorizzata e ricordando il mio ex ho sentito un dolore e un’assenza terribili. Quando avevo gli attacchi di ansia e ogni volta che mi sentivo in pericolo o sopraffatta dal mondo, lui mi calmava. Era la mia rete di sicurezza. Ora riuscite a immaginare tutto ciò che mi faceva visita nell’oscurità del bosco? Oltre ai dubbi su di me ecco gli aspetti delle vite passate: l’orfana, la fanciulla squilibrata che aspettava di essere salvata, la madre paurosa e controllante, la bambina ferita “ho fatto una cazzata” e la regina indifesa che amava fare la vittima nel paesaggio del suo giochi di potere. Quello che ha perso l’amore e sentiva di volersi suicidare. L’angelo codardo. Il pioniere che ha attraversato ben oltre i limiti del primo cerchio della Creazione, si è disintegrato in un Muro di Fuoco e ora è del tutto solo e perso nella dualità.

Ho urlato a squarciagola e ho gridato AIUTO! Ovviamente ho convocato Adamus, Kuthumi, Tobias, Yeshua, Quan Yin e non avere loro notizie mi ha annegato ancora di più nella disperazione. La loro compassione è stata così grande che mi hanno permesso di affrontare le mie paure più profonde e nascoste, quelle che vivevano nello scantinato dello scantinato sotto un tappeto con più serrature sepolto in fondo  in una prigione. Non solo questo; mi stavano permettendo di fare l’esperienza – per mia scelta e in un modo davvero reale – di diventare la mia Eroina.

Ho continuato a cercare il sentierino per tornare alla cascata, ma poiché ero completamente presa dal panico mi sono permessa di prendere decisioni peggiori. Ho iniziato a saltare, attraversare e distruggere alcune recinzioni come una matta. Ho tolto i lucchetti e li ho gettati sull’erba gridando non ho tempo per riparare il tuo recinto, dobbiamo vivere!!! (Con il senno di poi l’ho trovato abbastanza divertente.) Avevo anche paura che i cani da guardia delle proprietà in cui stavo entrando sarebbero usciti, dato che Ticho non è aggressiva neanche quando la attaccano (è il tipo “prendimi se puoi”) e a 14 anni Laishita è una anziana. Inoltre quelle colline e valli sono notoriamente territorio dei narcos, il che si è aggiunto al cocktail della paura.

A quel punto ha fatto la sua comparsa il tuono. Eravamo nell’oscurità assoluta, nemmeno la luce della luna era visibile attraverso gli alberi ed eravamo circondati da tronchi spezzati, rocce e foresta pluviale umida. Grazie al cane (gioco di parole tra thank dog e thank god) avevo la torcia del telefono e in un barlume di segnale sono stata in grado di vedere la mappa. Eravamo lontani da qualsiasi strada o autostrada visibile, ma avere la mappa a portata di mano ha aiutato molto.

Ogni volta che urlavo i miei cani diventavano sempre più ansiosi e con i tuoni, la pioggia e in più i razzi per le feste in città stavano perdendo la testa. (Era il giorno dell’indipendenza del Messico e quindi riuscivamo sentire i festeggiamenti in lontananza.)

Per un momento ho creduto che non potesse andare peggio di così e quindi mi sono detta OK BASTA! FERMATI E FAI UN MALEDETTO RESPIRO PROFONDO. Sebbene l’idea di fermarmi in un luogo noto per i suoi serpenti velenosi, per i ragni e gli scorpioni mi facesse tremare, io sapevo che dovevo solo tornare al mio centro.

Mi sono fermata e mi sono permessa di sentire la pioggia. Ho respirato in modo  profondo, ho bevuto un po’ d’acqua e ho fatto persino pipì. Un tuono è scoppiato di nuovo e uno dei miei cani ha cercato di scappare e quindi l’ho inseguito senza pantaloni. Riuscivo a sentire le risate di tutto il Club dei Maestri Ascesi e la mia anima piangeva dal ridere. Che esperienza stiamo vivendo!

Mentre respiravo ho iniziato a sentire la mia Gnost. Ho ricordato la storia del cristallo di Adamus e la storia del “Io Esisto” di Geoffrey quando una pietra stava per colpirlo. Era la mia energia che mi diceva che se ci ero entrata, allora ne sarei uscita. Mi ricordai le parole della mia amica Amará: prima fai la scelta consapevole e poi permettila senza aspettative, tutto qui. La mia Anima mi ha sussurrato: liberati dal controllo, tu sei nelle mie mani. Tutto va bene.

A voce alta ho dato il comando alla mia energia: io sono pura consapevolezza! Io esisto! Comando a tutte le mie energie di servirmi in libertà! Io Sono quella che Sono!!!!

Tutto mi è tornato indietro come un abbraccio caldo, come una bolla magica che mi avvolgeva. Il mio cuore si sentiva abbracciato da un amore davvero delizioso e gustoso, anche in mezzo al panico. In quel momento ho sentito l’assoluta convinzione che io avrei portato me e i miei cani fuori da quel posto sani e salvi. Ho fatto una scelta profonda e l’ho accompagnata mettendo tutta la mia energia e concentrazione nel sentirla con tutto il mio cuore e il mio essere. Ho anche detto: tornerò prima che chiudano il ristorante e ordinerò un mezcal e cerveza con Clamato e una pizza tutta per me!

Non c’era più spazio per la paura perché mi aveva letteralmente portato nel nulla e ci aveva fatto perdere ancora di più. Ora dovevo abbracciare la mia saggezza con l’avatar di mia scelta: la guerriera interiore e impavida, la principessa Xena.

Dovevo diventare il mio uomo guidato dal mio intuito femminile. Ho dovuto riportarmi alla totalità per essere del tutto presente e per diventare la stabilità di cui avevo bisogno per tirarci fuori da lì. Io sapevo che se fossi ricaduta nella dualità e nella paura le cose sarebbero potute davvero peggiorare. Ecco dove le scelte consapevoli diventano una bacchetta magica.

Ho continuato a camminare con i cagnolini e ho raggiunto un bivio aperto nel sentiero. Un lato era un po’ più chiaro perché non c’erano molti alberi e l’altro sembrava una caverna buia perché riuscivo a vedere solo pietre. Inoltre sul sentiero più buio c’erano lucciole scintillanti. La mia testa mi diceva di prendere il sentiero più visibile; il mio intuito non era d’accordo ma io, spaventata dall’oscurità seguii la mia mente. Dopo aver camminato per 20 minuti, ho trovato un tipo di casa enorme e inquietante accanto a una più piccola, vuota. Ero dentro una proprietà e di fronte a un enorme portico che conteneva diversi lucchetti chiusi e catene. Mi è tornato in mente il mio sogno: continua a permetterti. Resta dietro il muretto dei giudizi e delle opinioni della mente. Ce la faremo!

Sentivo che se ero vicina alle case, anche l’autostrada doveva essere vicina, ma lì non mi sentivo al sicuro. Quando sono tornata al bivio, le lucciole erano ancora nel sentiero più oscuro e ho capito nel modo più letterale cosa significa seguire alla cieca il cuore. Mentre camminavo verso ciò che sembrava il sentiero più pericoloso, le lucciole mi precedevano. Oh, ho capito! Ci stanno guidando! Mi sono resa conto che si trattava di un letto di fiume prosciugato. Le pietre erano enormi e scivolose, ma il mio cuore diceva: segui il fiume, lascia che la corrente ti porti.

Così ho fatto. Abbiamo continuato a camminare e all’improvviso mi sono imbattuta in ciò che sembravano uova schiuse di recente e di dimensioni simili alle uova di gallina. Cazzo!  Vengono dai serpenti! Subito dopo mi sono ricordata di uno dei miei diritti: io sono al sicuro! Ho iniziato a parlare con gli animali, supponendo che ogni singola cosa, non importa quale, sia la mia energia e ho detto loro che ero una Maestra e che non c’era bisogno che uscissero a salutarci.

Proseguendo ho trovato lo scheletro di un altro animale, ma le lucciole erano le nostre guide lampeggianti. Presto ho sentito di nuovo i suoni delle feste che si avvicinavano e mi sono resa conto che eravamo vicini all’autostrada.

All’improvviso abbiamo raggiunto la ripida parete di un burrone alta circa 3 m. Ho provato a trovare un modo per aggirarla, ma non c’era altra possibilità che scendere. Prima sono discesa per trovare il percorso migliore e poi sono tornata indietro per ogni cane, uno per uno portandoli in braccio. A questo punto mi sono sentita come il mio Chuck Norris, finché – pum! – sono scivolata con Laisha e ci siamo ribaltati come una palla di neve. Miracolosamente stavamo bene entrambe! Ho sbattuto la testa e le ginocchia, ma non ho sentito dolore e non avevo ossa rotte, caviglie storte o muscoli slogati. Ho visto Ticho con il giubbotto a metà del corpo ed è stata una scena così esilarante che sono scoppiata a ridere. É stato un tale sollievo!

Abbiamo camminato per altri 10 minuti e – voilà! – ecco l’autostrada. Nel momento esatto in cui siamo arrivati, due donne del posto stavano passando con le loro lampade. Ho detto loro che mi ero persa in montagna e ho chiesto se sapessero come raggiungere il mio albergo. La compassione nei loro occhi mi ha ricordato Adamus e Kuthumi e io sapevo di essere con i miei amati amici. Le donne mi hanno detto che ero ancora lontano da casa, ma che conoscevano una scorciatoia e in pochi minuti ci hanno condotte alla porta del mio alloggio. Hanno rifiutato la mia offerta di bere qualcosa; io ho espresso loro il mio amore e ho augurato loro la buonanotte sapendo bene che stavo interagendo con la mia stessa energia.

L’incubo era finito e noi eravamo sani e salvi. Ho preso la mia pizza Margherita e le bevande. Anche i cagnolini hanno ricevuto i loro dolcetti e i lavoratori dell’hotel mi hanno raccontato storie terrificanti su quante persone si perdono nella foresta per settimane e di quante non ce la fanno a raccontare la loro storia. “Non so se credi in Dio, ma tu sei stato molto fortunata!” hanno detto.

Non è stata una questione di fortuna, ho risposto io. Era una questione di fiducia cieca e assoluta. Non si tratta di confidare in un Dio a caso da qualche parte là fuori, non nei Maestri Ascesi, non nel Crimson Circle, non nella bontà di Gaia o negli elementali delle colline della foresta pluviale, non nei cristalli o nei portafortuna e nemmeno nei miei cani. Era la fiducia piena, pura e incondizionata in nessun altro se non Me stessa.

DIVENTARE UNA VIRTUOSA – di Mojca Gal

Può sembrare ovvio, ma per essere una Maestra bisogna liberarsi da tutto ciò che non è da Maestra. Non è sempre facile, ma fortunatamente questo rilascio è un processo naturale che si svolge per ogni individuo nel momento perfetto e attraverso un percorso che per ogni persona è unico. Il mio è avvenuto  attraverso la musica del conte St. Germain.

La musica è sempre stata la mia passione. In effetti, ho scelto di fare l’esperienza del processo di risveglio e di una parte importante della successiva trasformazione proprio attraverso la musica. Anni fa pensavo solo di avere una crisi esistenziale professionale dopo l’altra, ma ora so che tutto mi è servito come parte del viaggio di ritorno a casa.

Una vera svolta è stata la scoperta della musica antica che mi ha aperto un mondo del tutto nuovo e un potenziale molto maggiore per essere creativa. Vedete, la “consueta” scena musicale classica è molto basata sulla tradizione, è piuttosto rigida e plasmata dalle convenzioni. La libertà di esecuzione è molto limitata: tu suoni esattamente ciò che è scritto e in un certo modo e forse solo qua e là un po’ più “individuale”, un po’ meglio e un po’ più intonato. Io non sono particolarmente brava a obbedire alle convenzioni solo per il gusto di rispettarle. Al contrario la musica antica, ovvero la musica scritta prima del 1800 cerca di comprendere i principi della prassi esecutiva e quei principi non solo ti consentono, ma ti chiedono di essere particolare nella tua esecuzione e di essere creativo. Ciò significa che la partitura musicale è solo una base e l’esecutore improvviserà su quella base a cui aggiungerà abbellimenti e simili.

La musica è un’esperienza sensuale: dovrebbe parlare, dipingere ed esprimere. Due note non sono mai uguali. L’armonia è un boccone voluttuoso e fondente come un pezzo di cioccolato fondente. Sento che la musica nel 18° secolo aveva ancora la comprensione della bellezza della vera sensualità o meglio, la sensualità della bellezza. Scoprire tutto ciò mi ha aiutata ad aprirmi all’esperienza sensuale come musicista e come essere umano.

Improvvisare significa anche essere flessibili e fluidi, disposti a correre dei rischi a prescindere dal risultato. Potrebbe funzionare magnificamente, ma potrebbe anche non funzionare molto bene. All’inizio per me è stata una vera sfida poiché ero una perfezionista tremenda e quindi una vera maniaca del controllo. Nessuna delle due cose va d’accordo con l’improvvisazione o con la vera creatività. Il perfezionismo e il controllo limitano il flusso, ma con il passare del tempo e meno giudicavo e temevo il fallimento, più io diventavo flessibile e più l’esecuzione riusciva a fluire! Non parliamo poi del fatto che ho iniziato a divertirmi davvero.

Sì, io amo l’arte del XVIII secolo e quindi, alla fine del 2020, sono stata molto entusiasta di scoprire gli assoli di violino scritti dal conte St. Germain. Ne abbiamo eseguito uno in un piccolo evento e la musica era affascinante. Poi, mentre eravamo nel parcheggio l’idea è apparsa all’improvviso: “Facciamo una registrazione. Tartini e St. Germain”. Per contesto la musica di Tartini mi è straordinariamente cara e vicina, tanto che registrare parte della sua musica è stato il sogno di una vita, ma a causa della mancanza di fiducia in me stessa io non ho mai nemmeno osato esprimere quel sogno! Ora, con una leggera spinta della musica di St. Germain il mio sogno stava per realizzarsi. Una parte di me stava andando fuori di testa: Davvero? Sei pronta? Sei abbastanza brava?? La risposta c’era e proveniva dal profondo: Finalmente. Smetterai. Di. Dubitare. Di. Te?! ADESSO.

Nel giro di pochi giorni avevamo una troupe meravigliosa, un clavicembalo da usare gratuitamente, uno spazio di registrazione, tempi prefissati e un’etichetta editoriale. Sono servite solo una telefonata e alcune e-mail. È stato facile ed io ero sbalordita. L’ultimo progetto di quel tipo è stato a dir poco impegnativo e il risultato era stato bello, ma io l’avevo superato principalmente con la buona e vecchia sensazione del “povera me che mi sacrifico per l’arte e per il mio ensemble”. Invece QUESTA volta ero determinata a farlo in modo diverso e cioè con dignità, da Maestra.

L’inizio è stato troppo bello per essere vero, ma poi non tutto è stato rose e fiori. Oh, no. Il tema dei dubbi che avevo su di me era solo la punta dell’iceberg che avrei affrontato nelle settimane successive. Forse il più grande paradosso è stato che ho deciso di registrare le opere di un compositore che non aveva problemi a ricevere doni o a permettere l’abbondanza e inoltre io volevo realizzare il progetto come Maestra! Ero molto consapevole che entrare in quel progetto mi avrebbe costretto ad affrontare davvero alcuni problemi e non solo in teoria e di certo senza scuse. In sostanza tutto si riduceva alla mancanza di autostima e al problema di “non essere abbastanza brava da meritare più del minimo”. C’erano alcune convinzioni profondamente impresse (e in gran parte ancestrali) che dovevo affrontare e lasciar andare tipo che devo sempre lavorare sodo per meritarmi qualcosa di buono, che il sacrificio e la sofferenza sono obbligatori e che mettermi per ultima è un atteggiamento “giusto”. Ho sempre avuto problemi a ricevere regali; io preferirei rifiutarli o pensare di dover dare subito qualcosa in cambio. Sembrava un caso senza speranza della Clinica dell’Abbondanza e ovviamente avevo davvero bisogno di un vero e proprio calcio nel sedere – e l’ho ricevuto.

Per finanziare il progetto avevo bisogno di lanciare una campagna di crowdfunding che in sostanza può avere successo solo se si crea l’ambiente in cui il supporto possa entrare e ci sia chi è disposto a riceverlo. Io, d’altra parte, ho sempre avuto molti problemi a ricevere aiuto o supporto da chiunque, per quanto desiderassi che il progetto avesse successo. Questa combinazione non funziona mai e poi mai: è come dire “sì” e “no” allo stesso tempo e come dovrebbe reagire l’energia al “sì” o al “no”? Non è stato esattamente divertente e ho passato tre settimane di inferno: negoziavo con me stessa, procrastinavo nel rilasciare le mie convinzioni, poi ricadevo nell’insicurezza e poi ne uscivo di nuovo – e avanti così. Alla fine ce l’ho fatta e la campagna ha avuto successo. Non pretendo di dire che tutti i miei problemi di autostima si siano risolti durante quel periodo, ma è stata una svolta e ho rilasciato alcuni dei peggiori rifiuti.

Alla fine ho potuto concentrarmi sulla parte deliziosa, cioè la musica. La notazione musicale degli assoli di violino è più o meno uno schizzo che a prima vista risulta piuttosto semplice come molte altre sonate settecentesche, ma uno spartito musicale di quel periodo non è mai stato concepito per essere suonato esattamente come scritto. Non è come una cena da asporto; piuttosto fornisce gli ingredienti di base, ma se vuoi che abbia un buon sapore tu devi cucinarlo da solo e condirlo bene. Spesso ciò significa che è necessario aggiungere più note di quelle scritte. Io userei la mia conoscenza della pratica esecutiva del XVIII secolo come una “ricetta” di base, ma poi sentirei me nella composizione e in tutto ciò che c’è “dietro” la notazione stessa. I potenziali nascosti del pezzo possono davvero far fiorire la musica quando vengono percepiti e portati fuori dalle migliori capacità dell’artista. Naturalmente ‘come’ abbellire la musica è tutta un’altra questione. Non esiste alcun trattato musicale di ulteriori istruzioni da parte St. Germain e comunque io ho trovato due descrizioni bellissime (e divertenti) del Conte come interprete, descrizioni scritte dai suoi contemporanei del XVIII secolo.

Sul suonare il violino: Il suo modo di suonare era davvero delizioso! Il violino nelle sue mani ha tutta la morbidezza e la dolcezza di un flauto e anche tutta la forza delle corde più forti: la sua esecuzione non è di quel tipo rapido e prodigioso di Veracini e Geminiani, ma il suo gioco è più facile e armonioso e la sua eccellenza è la morbidezza. Come sapete, egli si compiace dell’espressione delle passioni nella sua musica, soprattutto di quelle più tenere e la sua composizione e il suo modo sono quasi sempre pieni di affetto; in effetti la sua musica è del tutto adattata al suo modo di eseguire e sono convinto che non sarebbe nulla se eseguita da qualcun altro (lettera di Horac Walpole).

E sul canto: Non ha assolutamente voce, quella che canta è finta e così bassa che in una grande stanza si perde del tutto, eppure a volte la alza per tuonare in una canzone di rabbia quanto per languire in una d’amore perché la sua azione è ancora più espressiva dei suoi suoni. Si accompagna senza libri e si rivolge alla compagnia in tutto ciò che ha da esprimere: si acciglia, disprezza, minaccia e sembra furioso quando deve essere in preda alla passione ed è davvero terribilmente tenero e languido nei suoi teneri sentimenti che non c’è modo di non sostenerlo.  Guai a chi si trova alla portata del suo occhio, perché fa l’amore in modo così violento che per sopportarlo deve avere una condotta inflessibile. Poiché è completamente posseduto dalla parte che sta recitando, credo che si rivolgerebbe allo stesso modo a un uomo anziano o a una giovane donna che fosse sua vicina di casa, ma la povera Miss Yorke che per caso si trovava in quella situazione e che non era molto abituata al fatto che qualcuno si rivolgesse a lei in quel modo, non capendo cosa stesse dicendo, sarebbe stata molto contenta uscire da quella situazione e aveva un aspetto davvero imbarazzato che ci ha distratti non poco. Nessuna bella signora può stare al suo fianco mentre lui canta e immaginarsi come il vero oggetto di tutto quel languore senza che ciò le arrivi al cuore (lettera di Lady Jemima).

Da quelle descrizioni, era ancora più chiaro che avremmo dovuto cercare un’esecuzione sottile ma espressiva e molto florida. Abbiamo trascorso un paio di settimane sperimentando e cercando e sentendo dentro di noi la musica del conte St. Germain.

In alcune musiche l’energia intessuta nella composizione è così forte, o forse risuona così tanto con me che mi scuote nel profondo. Qualsiasi espressione diventa quasi un’esperienza fisica, che si tratti di gioia o di disperazione o di qualsiasi altra cosa nel mezzo. Potrei ritrovarmi a volare con il primo movimento e trovare il mio cuore che si contrae con il secondo e a volte fino alle lacrime. La musica di St. Germain è molto evocativa. In un anno e mezzo l’ho suonata molte volte e l’effetto non è mai svanito, ma è rimasto forte nel tempo e così pieno di così tanta passione che l’ho sentito nei miei muscoli e nel mio corpo. Una sorta di energia che è allo stesso tempo gentile e grandiosa e mi mette in uno stato di presenza molto vigile e aperto. Scoprire e suonare la sua musica è stato un vero privilegio.

È passato circa un anno e mezzo da quando si sono verificati quegli eventi, ma fino a poco tempo fa non ero in grado di comprenderli in un contesto più ampio. In termini musicali, finalmente ho smesso di procrastinare e mi sono liberata da un’immagine di me a cui ancora mi aggrappavo, vale a dire l’eterna apprendista e ho potuto stare davanti ai microfoni con la dignità di una virtuosa. Il rilascio di limiti di lunga data ha portato alla partecipazione a Cloud Class ancora più trasformative come La Soglia e Gli Incontri con l’Anima che erano fuori dal mio radar quando mantenevo ancora tutta quella spazzatura nella mia vita e sono diventati un’opzione solo dopo che sono stata disposta a liberarmene.

È davvero rassicurante vedere come tutto si svolge nell’ordine e nella velocità più appropriati. Mi sono resa conto che non ho bisogno di fare altro che rilassarmi ed essere aperta a tutto ciò che verrà dopo perché io sono sempre esattamente dove devo essere.

IL BATTITO DEL CUORE SHAUMBRA – Jean Tinder

I TESORI DELLA STAGIONE

Mentre le giornate si accorciano e l’oscurità aumenta, io accolgo con favore questa stagione di riflessione. È un momento per guardare indietro e meravigliarsi (o rabbrividire) per gli eventi dell’anno e guardare avanti alle probabilità, alle possibilità e ai potenziali del futuro, ma soprattutto è un momento per guardarsi dentro e sentire a che punto siamo del viaggio interiore.

Qui negli Stati Uniti siamo tra le due date più importanti dell’anno, il Ringraziamento e il Natale; un momento di gratitudine per le benedizioni della vita, seguito da un periodo di regali e di meraviglia e in mezzo c’è anche il solstizio, un momento di equilibrio come la pausa tra l’ispiro e l’espiro. In questo “tempo di mezzo” io sento anche la lunga coda dell’epico Sogno di Merlino a settembre e dell’evento della Croce del Cielo in arrivo a marzo. Poi mi espando di più e sento l’inizio del nostro viaggio ad Atlantide e il culmine dell’avventura in questa vita. Questo viaggio sulla Terra è stato una corsa folle, piena di sorprese, disagi, scoperte, gioia, dolore, amore e molto altro. É valsa la pena tutto quel vagabondare, il dolore, l’oscurità e la frustrazione?

Finalmente sono arrivata al punto di dire “Sì!” in modo inequivocabile. Io provo molta gratitudine per i tesori di saggezza che ora sono in mio possesso e probabilmente non esisteva altro modo per trovarli se non intraprendere i percorsi come ho fatto e provare tutto ciò che ho provato. Ce ne sono molti, ma ecco alcune delle gemme che preferisco.

FARE L’ESPERIENZA SENZA IL CONFLITTO

Quando accetto davvero la fine della dualità significa che sono IN ogni esperienza e non cerco di resistere e di uscirne. Naturalmente io sono ancora umana e ci sono momenti in cui questa neutralità non mi sembra possibile perché di certo “questa” esperienza è molto migliore di “quella”, ma sempre più spesso riesco a immergermi in profondità in ogni cosa che accade, la respiro e ne percepisco subito la saggezza.

L’altro giorno ho ricevuto una notizia preoccupante su uno dei miei figli, una cosa che nessun genitore vuole sentire. Mentre mi sedevo con le mie sensazioni ho respirato in profondità, ho lasciato che il mio cuore si aprisse nonostante le lacrime e la paura e ho visto la radice pluridecennale della situazione, il mio contributo alla sua creazione e quale poteva essere la mia risposta. In passato, quando si sono presentate situazioni simili sono entrata subito in modalità “risolvi il problema” o mi sono concessa qualche banalità del tipo “La loro anima li sta guidando, lasciali fare”. Sebbene nessuna delle due risposte sia sbagliata, entrambe significano che io non sono pienamente presente a ciò che c’è, ma quando non c’è nulla da sistemare e c’è tutto da onorare, solo allora si crea lo spazio per la risoluzione e la guarigione.  Il fatto che io mi permetta di sentire in modo profondo e di essere presente con il dolore, il senso di colpa e la speranza – senza cercare di cambiare o di aggiustare qualcosa – in qualche modo illumina il potenziale per un risultato diverso.

FLUIRE SENZA RESISTERE

Strettamente legato al tesoro precedente, questo risulta particolarmente complicato e ostico per la mente. A noi esseri umani piace far accadere le cose e abbiamo provato un milione di modi per farlo; le preghiere, le pozioni magiche, i sacrifici di sangue, i libri di auto-aiuto, le diete, i corsi universitari e quelli di formazione, le randellate, le elemosine, la corruzione e lavorare finché le dita non si consumano e fino l’elenco potrebbe continuare all’infinito. In ogni punto della lista è presente l’idea di spingere, di tirare e di cercare di “farlo accadere”, ma il problema è che anche con tutti i nostri sforzi, solo raramente le cose vanno come vogliamo e a un certo punto tutto diventa talmente estenuante che ci arrendiamo. Dopotutto Adamus continua a dire: “Permettete e basta!” e alla fine noi ci proviamo, ma la passività non impegna il flusso meglio di chi spinge e tira e quindi come funziona davvero? È qui che entra in gioco il flusso.

Sulla mia strada verso una vita magica sono entrata in tantissimi vicoli ciechi e deviazioni  che potrei scrivere un libro su cosa NON fare! Dunque, essere nel flusso si riduce essenzialmente all’amore per se stessi, al desiderio, alla fiducia e all’accettazione. Per prima cosa dovete amarvi abbastanza da sentirvi degni di vedere realizzati i vostri desideri e poi  permettetevi di seguire i vostri desideri, fidatevi del flusso (anche quando le cose non vanno come previsto) e accettate la sincronicità che si sta già svolgendo proprio davanti a voi. Voilà la ricetta per una vita magica!

Per me, questo è il nocciolo della questione: il flusso è essere dentro l’esperienza della vita senza fare tanti commenti.

I MIRACOLI ABBONDANO

Strettamente legato ai tesori precedenti, questo riguarda l’intrinseca bontà della vita. Quando uso il termine “miracolo” o “magia”, io mi riferisco ai modi non pianificati, inaspettati e forse non compresi con cui l’energia mi serve sempre, proprio sempre. È ciò che accade in modo naturale quando posiziono i remi fuori dall’acqua e permetto al fiume della vita – la mia vita – di portarmi dove vuole e poiché è mia non può esserci nulla che non sostenga il mio viaggio e la mia gioia e quindi non può andare male – a meno che io non interferisca!

Di recente qualcuno mi ha detto che si è goduto la vacanza proprio perché ha smesso di cercare di renderla diversa da ciò che era. Quando io smetto di cercare di rendere QUALCOSA diverso da ciò che è, finalmente riesco a vedere il miracolo in ogni momento.

LASCIATE CHE LE PERSONE VIVANO I LORO DRAMMI

Ognuno è nel proprio flusso di vita, che sia regolare e costante o più simile a un uragano di categoria 5. Il problema è che le trombe d’aria tendono a ad afferrare le cose e a sballottarle. È la natura del loro flusso energetico e significa che a volte restare fuori dai drammi altrui richiede una consapevolezza molto sottile. Per esempio, io tendo a essere una persona molto puntuale e mi sento a mio agio ad arrivare puntuale o in anticipo agli appuntamenti; solo di tanto in tanto ho un ritardo casuale o peggio ancora un ritardo significativo che mi porta ad arrivare molto in ritardo o a dimenticare del tutto l’appuntamento.

La cosa strana è che le poche volte che è successo, in qualche modo ha soddisfatto l’aspettativa di vita dell’altra persona! In altre parole, se perdo una telefonata o dimentico di inviare un invito o “lascio cadere la palla”, quasi immancabilmente ciò convalida la percezione di qualcun altro di “non essere ascoltato” o di “sentirsi escluso” o di qualche altra disgrazia che “continua a succedergli”. 

È importante notare che ciò non mi esime in alcun modo dalla responsabilità personale. Io devo assumermi la responsabilità delle mie scelte, errori e omissioni, ma quando succede qualcosa che è totalmente fuori dagli schemi è il momento di capire se sono stato colpito dalla tempesta di qualcun altro e poi ritirarmi con grazia.

Beato il Maestro/a che riesce a non farsi coinvolgere dai vortici degli altri.

LA PERCEZIONE CREA LA REALTÀ

Questo è un altro punto delicato perché noi tendiamo a credere alle nostre percezioni, cioè come vediamo le altre persone, le loro motivazioni e tutto il resto, tutto ci sembra assolutamente reale. Invece, come cita il vecchio adagio sul fatto che il pessimista e l’ottimista vedono un bicchiere d’acqua parzialmente vuoto o pieno, è la nostra percezione a essere reale e a creare la nostra esperienza. A seconda dello stato d’animo l’autostrada può essere piena di persone simpatiche che fanno un giro o popolata di idioti e cretini. Le stesse auto, lo stesso traffico, la stessa strada, ma con una percezione diversa. Esiste una realtà oggettiva? In definitiva, non credo proprio. Parlatemi di una situazione qualsiasi, anche delle cose più orribili che gli esseri umani si fanno a vicenda e io posso offrire un modo diverso di percepirla. A quel punto la domanda diventa: dove voglio che vada la MIA attenzione? Che tipo di mondo sceglierò di percepire oggi, perché allora sarà così. Ecco come funziona e come e quanto creiamo le nostre realtà individuali.

Quando noi cambiamo il modo di guardare le cose, le cose che guardiamo cambiano.

OGNI MOMENTO È NUOVO

Ancora una volta sembra un luogo comune smielato, ma si può davvero scegliere una vita del tutto nuova in ogni momento e invece gli esseri umani sono creature di abitudini e di schemi. Per certi versi ciò rende la vita sulla Terra un po’ più facile, ma fa anche sembrare il cambiamento più difficile di quanto sia necessario. Allora, come si fa a cambiare uno schema senza spingere e tirare e lavorarci sopra o vederlo come “sbagliato” o “giusto”?

Ecco un modo di vedere la cosa. Immaginate che la vostra energia vitale sia come una pozzanghera placida e liscia finché il vostro desiderio non fa cadere nell’acqua un sassolino che crea uno schema che si ripercuote su tutta la pozzanghera. Se il modello vi piace voi continuate a far cadere i sassolini della vostra attenzione nello stesso punto e così continuerà, ma se non volete più quello schema, non cercate di aggiustarlo o di cambiarlo perché non farete altro che disturbarlo ancora di più e rendere il disegno più caotico. A quel punto andate a posare il vostro nuovo sassolino dell’attenzione da qualche altra parte e create un nuovo schema che vi piaccia.

In altre parole, dimenticate ciò che non volevate ieri o che non volete ora.

ora. Qual è il vostro desiderio in QUESTO momento? I modelli che non attirano la vostra attenzione svaniranno e basta.

TUTTO VA DAVVERO BENE

Potrei continuare con molti altri tesori di questo viaggio, ma potete farlo anche voi! In questo periodo di ringraziamenti, di regali e di magia io percepirò le cose che mi piacciono davvero. In questa pausa epocale tra ieri e domani – un momento molto ricco di potenziali – io vi invito a prendervi un momento e a riconoscere i tesori che avete trovato. È un modo bellissimo di percepire e quindi creare il miglior regalo che possiate fare a voi stessi e a Tutto Quello che É: un mondo del tutto nuovo.

PS: Mentre mi rilassavo con una tazza di tè pochi minuti dopo aver scritto questo articolo, mi è venuto da ridere pensando al messaggio riportato sull’etichetta della bustina di tè. “La gratitudine non riguarda ciò che ricevi, ma come ricevi ciò che c’è”.