Gennaio 2015

La Preghiera Silenziosa Continua A Vivere

di Geoffrey Hoppe

Nelle ultime settimane Linda ed io siamo entrati in modalità ‘da ibernati’. Ci siamo goduti la tranquilla stagione delle vacanze, le luci e le decorazioni di Natale e la tempesta che l’altro giorno ha attraversato il Colorado coprendo tutto con una coperta di pura neve bianca di Natale.

In questo periodo di profondo inverno ho avuto l’occasione di riflettere sulle attività e sui cambiamenti del 2014.

Di colpo l’altro giorno ho pensato a La Preghiera Silenziosa, canalizzata in origine da Tobia nel 2002. Ho sorriso mentre ricordavo come mi è arrivata La Preghiera Silenziosa. Cercavo di uscire in fretta dalla porta perché avevo un appuntamento quando, all’improvviso, Tobias apparve. Io cercai di nascondere la mia leggera irritazione quando mi disse che voleva che scrivessi qualcosa per lui, ma mi sedetti alla scrivania con carta e penna, pronto a scrivere.

Non appena le parole di Tobias iniziarono ad arrivare, dimenticai in fretta il mio appuntamento e mi persi nella bellezza di quella preghiera. Allo Shoud successivo lessi La Preghiera Silenziosa che presto diventò virale quando le persone iniziarono a trascriverla e a tradurla. Da allora è apparsa un po’ dappertutto nel mondo, anche su molti siti New Age, indigeni, cristiani e alternativi, su molti libri e blog, YouTube, Facebook… e la lista può proseguire. In via non ufficiale, credo che sia il messaggio più distribuito del Crimson Circle tra quelli canalizzati in questi anni da Tobias o Adamus. Possiede una semplicità e una chiarezza che superano le barriere religiose e spirituali.

Per molto tempo non ho pensato a La Preghiera Silenziosa, ma l’altro giorno di colpo è comparsa dal nulla; in realtà è atterrata nei miei pensieri mentre ero sul mio trattore e spostavo 40 cm di neve dal mio vialetto a una temperatura inferiore al congelamento. “Ma da dov’è venuta?” ho pensato, perché un attimo prima ero tutto concentrato sul trattore e sulla neve e l’attimo dopo ero totalmente circondato dall’essenza de La Preghiera Silenziosa. Hmmm.

Più tardi quella sera ho cercato La Preghiera Silenziosa sul sito del Crimson Circle. Non la leggevo da anni e ora, seduto in un momento tranquillo alla fine dell’anno, nella stagione magica delle vacanze con un bicchiere di vino in mano e il fuoco nel caminetto leggo lentamente La Preghiera Silenziosa e poi la rileggo e la rileggo ancora e mi rendo conto che anche se negli ultimi 15 anni il Crimson Circle ha fatto grandi passi avanti, La Preghiera Silenziosa è un classico senza tempo. Ora ha ancora più significato che nel 2002.

Mentre ne leggevo le parole ho percepito l’amore e la compassione di Tobias. (qualche giorno più tardi ho avuto un incontro con Tobias, il mio secondo contatto diretto con lui da quando se n’è andato nel 2009, ma è tutta un’altra storia)

La Preghiera Silenziosa riguarda il permettere, che quest’anno è uno dei temi prioritari di Adamus con gli Shaumbra. Riguardo il fatto di Essere Senza Tempo e questo è un altro dei temi scottanti di Adamus. La Preghiera Silenziosa riguarda Kasama, descritto da Adamus come “il destino dell’anima; la realizzazione senza tempo dell’anima che il futuro, compresa la sua illuminazione, è già qui“. Stupenda… È proprio questo di cui parla La Preghiera Silenziosa. È già qui!

Noi siamo eterni che vivono nell’illusione di una realtà fisica e di un tempo lineare. Nella vita pensiamo di dover lavorare duro per ottenere le cose e tra queste c’è illuminazione spirituale. Noi pensiamo di doverlo “far accadere” piuttosto che capire che tutti i potenziali esistono già e noi abbiamo solo bisogno di “permettere” ciò di cui vogliamo fare esperienza nelle nostre vite. Noi crediamo che parti delle nostre vite siano vuote o almeno siano meno che piene, ma in realtà tutto è già qui. Ha solo bisogno di essere “permesso”.

Ho continuato a leggere e a rileggere La Preghiera Silenziosa e sono rimasto stupito nel rendermi conto di quanto sia adatta ora più che mai e di quanto io ora la capisca molto più in profondità rispetto a 12 anni fa. Non è certo una coincidenza che La Preghiera Silenziosa sia atterrata di colpo nei miei pensieri l’altro giorno o per meglio dire, La Preghiera Silenziosa è sempre stata lì e aspettava solo che io “permettessi” il suo significato più profondo. Sono davvero onorato di condividerla di nuovo con voi mentre entriamo nell’anno nuovo e nella realizzazione della nostra illuminazione:

Nel mio cuore, io accetto il mio Essere perfetto.

Io accetto che la gioia che avevo previsto è già nel mio cuore.

Io accetto che l’amore per cui ho pregato è già nella mia vita.

Io accetto che la pace che ho chiesto è già nella mia realtà.

Io accetto che l’abbondanza che ho cercato riempie già la mia vita.

Nella mia verità, io accetto il mio Essere perfetto.

Io mi assumo la responsabilità delle mie creazioni personali

e di tutte le cose che ci sono nella mia vita.

Io riconosco il potere dello Spirito che è dentro di me

 e so che tutte le cose sono come dovrebbero essere.

Nella mia saggezza, io accetto il mio Essere perfetto.

Le mie lezioni sono state accuratamente scelte dal mio Sé

e ora io le affronto per farne esperienza in pieno.

Il mio sentiero mi porta a percorrere un viaggio sacro con uno scopo divino.

Le mie esperienze diventano parte di Tutto Ciò che È.

Nel mio sapere interiore, io accetto il mio Essere perfetto.

In questo momento siedo sulla mia sedia dorata e so di essere un angelo di luce.

Io guardo sul vassoio d’oro – il dono dello Spirito –

e so che tutti i miei desideri sono già stati soddisfatti.

Nell’amore per il mio Sé, io accetto il mio Essere perfetto.

Io non getto giudizi e pesi sul mio Sé.

Io accetto che nel mio passato tutto è stato dato con amore.

Io accetto che in questo momento tutto viene dall’amore.

Io accetto che nel mio futuro tutto sfocerà in un amore più grande.

Nel mio Essere, io accetto la mia perfezione.

E così è.

IL MOMENTO SOSPESO

di Jean Tinder

Quando lanciate in aria una palla, c’è un breve momento in cui sembra che si fermi prima che l’inevitabilità della gravità la riattiri verso la terra. Io l’ho sempre chiamato ‘il momento sospeso’ perché sembra proprio che la palla resti sospesa nello spazio per un momento.  Ammetto che nel dizionario ci sono altre definizioni di ‘momento sospeso’ ma a me piace pensarlo come la descrizione della pausa momentanea tra i cicli, un respiro tra lo sforzo e il rilascio.

Proprio ora, fuori dalla mia finestra c’è una folta coltre di neve fresca che ricopre tutto. I rami degli alberi sono piegati sotto oltre 20 cm di bianco e la quiete è quasi palpabile. È appena passato il solstizio invernale con il mondo intorno a me avvolto da una coperta brillante (mi scuso per chi vive nell’emisfero meridionale) e lo sento come un momento sospeso. È ancora un punto, un periodo in cui ci si guarda dentro, si fanno i conti e si riconsiderano il passato e futuro (che in realtà non esistono, ma può essere utile immaginarli) da una prospettiva più ampia. Da questo punto di vista, ciò che vedo è notevole.

Ricordate per un attimo: si eravate e che cosa facevate 10 anni fa?

Verso la fine del 2004 avevo appena affrontato il più grande cambiamento della mia vita – mi ero trasferita con mia figlia attraversando metà del paese solo perché “dovevo farlo”. Da tutti i punti di vista era una follia assoluta. Lasciavo una vita sostanzialmente stabile, un marito e un figlio per qualcosa di completamente sconosciuto e ridicolmente privo di ogni tipo di rete di sicurezza. Sebbene non avessi amici, lavoro o una casa che mi aspettavano, per me doveva essere il Colorado. In qualche modo sopravvissi a quel folle salto di fede e non mi guardai mai indietro.

Cosa intendo dimostrarvi? Beh, nel corso degli anni il mio sé molto insicuro e fin troppo disponibile si è trasformato in una persona chiara, con una direzione precisa e molto meno incline alle influenze esterne. Sono passata dalla mera sopravvivenza a una vita di giusta abbondanza alimentata dalla mia passione per la vita e per la gioia del servizio.

Ho messo insieme un bel po’ di capelli grigi, ho qualche ruga in più ma provo molta più gioia. In breve, fidandomi della bussola dentro di me e ricevendo il dono della saggezza dai nostri amici ascesi, sono molto vicina alla persona che ho sempre voluto essere. Ecco la storia del mio passato e anche se ci sono molti altri modi di raccontarla, io preferisco questo. Certo, potrei parlarvi di tutto delle scelte stupide, di quando mi sono sentita una vittima, delle perdite e dei desideri struggenti, delle lotte e delle follie che ho fatto, ma ho imparato che la mia realtà si basa sulle storie che racconto e allora perché non raccontarne la versione stupenda? Inoltre, ogni singolo passo di questo viaggio folle mi ha portato a questo momento; la calma perfetta, il tranquillo momento sospeso prima che inizi il prossimo ciclo. Non rimpiango un solo momento degli ultimi anni e spero che sia così anche per voi.

Chi percorre il sentiero per tornare al proprio sé, potrebbe dire che questi anni hanno riguardato il pulire casa; con curiosità avete aperto gli armadi e vi siete liberati degli scheletri degli aspetti, avete spazzato via le ragnatele dei ricordi ingarbugliati, avete messo in ordine pile e pile di agglomerati di sistemi di credenze accumulati nel corso del tempo, avete abbattuto il muro della paura e avete lavato via il senso di colpa e la vergogna che vi erano rimasti addosso. È stato un grandissimo lavoro e voi sapete esattamente di cosa parlo. Nonostante tutta l’eccitazione della scoperta, questo viaggio ha richiesto che vi guardaste dentro ed è stato più profondo e più difficile di quanto ci aspettassimo; abbiamo lasciato andare molto più di quanto avremmo mai pensato possibile. Per quanto posso dirvi io, valeva la pena di ogni singolo sospiro e ogni singola lacrima e sarà così anche in futuro.

E il futuro? Cosa accade dopo tutto la ripulitura, il rilascio e l’integrazione? Chi sarete tra qualche anno?

Ah, qui la cosa si fa stupenda! Mi vedo vivere una vita brillantemente abbondante con fiducia e grazia, completa nel mio Sé e condivido con chi chiede di vivere in pace, in gioia e in modo avventuroso.

Di recente Adamus ha parlato del 2015 dicendo che sarà l’anno in cui i popcorn inizieranno scoppiare e ha dato una bella scrollata al mio mondo. Con lacrime di apprezzamento ho sentito profondamente questo potenziale – e so che è vero. Non è solo un’altra carota di speranza appesa di fronte a me; è la ragione per cui sono qui.

È quasi impossibile trasmettere il mio desiderio e la mia passione per l’illuminazione incarnata a chi percorre un sentiero di vita diverso. Ci ho provato, ma non ha alcun senso o gli altri cercano di inserirmi nella scatola di ciò che comprendono. Eppure in ogni cellula del mio corpo io so che per me è inevitabile e che i mesi e gli anni a venire vedranno questo appagamento.

Vedete, sarà così perché questa è la storia che io scelgo. In questo momento di calma e di pausa, io riconosco una potente energia che amplifica e fa crescere tutto ciò che scelgo e ciò accade attraverso le storie che racconto. (a proposito, se mai v’interessasse voler capire come avviene il lavoro della creazione concia, iniziate diventando consapevoli delle vostre storie)

Immaginate di nuovo quella palla in aria. Per la fisica, la palla inizia a cadere fin dal momento in cui voi la lanciate verso l’alto; cambia solo la direzione. Il fatto inevitabile che ritorni sulla terra è sempre vero, a prescindere dalla direzione in cui la palla si muove in un qualsiasi momento. Vedete come questa situazione illustra perfettamente il nostro viaggio di ritorno verso di sé? Anche noi continuiamo a tornare a noi, anche se sembra che stiamo procedendo nella direzione sbagliata e quella riunione e la sua realizzazione è assolutamente inevitabile (è una buona cosa da ricordarvi quando vedete gli altri che agiscono in un certo modo solo perché lo dimenticano).

La ‘palla’ del nostro sé ha compiuto un viaggio lungo e folle, ma a un certo punto ha iniziato a tornare verso la ‘mano’ che l’ha lanciata e accelera ogni momento e non è possibile che si perda. Questo è “Kasama,” il destino dell’anima di cui ha parlato Adamus, l’inevitabilità del ritorno al Sé.

In questo ‘momento sospeso’ di riflessione e di rinnovamento, prendevi un attimo per sentire dentro di voi le storie del vostro futuro e del vostro passato, comunque scegliate di ricordarle. Poi sentite l’assoluta certezza del ritorno al vostro Sé. Non deve accadere al solstizio d’inverno o in qualche altra data speciale perché possiate sentirla; fate solo un respiro profondo e nella pausa prima dell’espiro sentite come tutti i potenziali sono presenti.

È arrivato il momento dei popcorn e alcuni di noi ‘semi di mais’ si stanno scaldando. Possiamo sentire la pressione interna, proprio come la palla nel suo momento di massima accelerazione subito prima dell’impatto e sappiamo bene che stiamo per scoppiare – qualsiasi cosa significhi.  

Adamus è qui per ricordarci che tutto va bene e quindi, piuttosto che cercare di uscire dalla pentola per liberarsi dalla pressione, permettiamo solo che i cambiamenti avvengano.

Ho la sensazione che il 2015 sarà un anno stupendo…