MAGAZINE 2011

GENNAIO 2011

CHE GIORNATA, CHE ANNO! –  Geoffrey Hoppe

Adamus Saint-Germain ha aperto l’anno nuovo e lo Shoud 6 (8 gennaio 2011 – Strumenti per il 2011 e Oltre) affermando che nella stanza con noi, al Coal Creek Canyon, c’erano energie “speciali.” Non si riferiva al normale gruppo di Shaumbra e dei nuovi arrivati – che quella sera erano una dozzina.

Ha detto che quelle energie negative erano dirette in modo intenzionale verso di noi da parte di un gruppo “spirituale” che considera il Crimson Circle maligno o comunque oscuro. Secondo Adamus quel gruppo pratica una forma di meditazione intensa e nel suo lavoro usa i sistemi energetici della matrice – ma non ne ha fatto il nome.

Adamus ha detto che quello era un piccolo esempio di ciò che possiamo aspettarci quest’anno, nelle nostre vite personali e anche nella società globale. Sarà un anno fatto di estremi, di conflitti religiosi e filosofici, di indignazione virtuosa e di intensità – ha sottolineato Adamus. Inoltre sarà un anno di assalti energetici.

La maggior parte dei presenti a Coal Creek non sapeva che durante quel giorno un uomo con una pistola aveva sparato in un centro commerciale a Tucson, Arizona. Il suo comportamento violento, dovuto a motivi politici, ha lasciato sul terreno 6 morti e 14 feriti: ha sparato dritto al politico Gabrielle Giffords e mentre scrivo questo articolo lei si trova ancora in condizioni critiche all’ospedale Tuscan.

Adamus ha chiesto: cosa dovremo fare noi – qui a Coal Creek Canyon – durante le nostre riunioni per gli assalti energetici negativi? Respirare! Ha affermato che noi siano in grado di trasmutare le energie in energia pura e imparziale che sarà al nostro servizio e non ci sconvolgerà. Il commento di Adamus circa l’assalto energetico durante lo Shoud mi aveva inquietato, quindi ho fatto un respiro profondo e sono entrato nell’ “ahmyo”, nello stato di fiducia.

Poi Adamus si è immerso nella sua lezione e stava parlando dei sintomi più importanti del risveglio, quando uno spettatore presente per la prima volta ha alzato la mano. Di solito Adamus non accetta domande e quindi sono rimasto sorpreso quando ha accettato quella di Chris.

In realtà Chris non aveva domande da fare, ma voleva fare la sua affermazione di fronte a tutti gli ascoltatori e a loro spese. Negli 11 anni in cui Linda e io abbiamo tenuto seminari e canalizzazioni avevamo affrontato solo un paio di situazioni scomode: un signore che aveva bevuto troppo e non voleva ascoltare me e Linda parlare prima della canalizzazione di Tobias e una persona che voleva Tobias e aveva espresso il suo desiderio dal fondo della sala. Cose da poco, in ogni caso.

Di colpo questa volta mi sono reso conto che la situazione durante il webcast di gennaio era qualcosa di nuovo e di diverso. Chris aveva una missione da portare a termine e Adamus glielo stava permettendo. Lo scambio intenso ha attivato i bottoni di quasi tutti: il mio aspetto da Lancillotto è scattato in piedi – volevo proteggere il pubblico da quel signore. Nello stesso istante ho percepito che un gruppo di persone presenti nella stanza volevano proteggere Linda e me. Molti nella stanza, (me compreso) si sentivano parecchio a disagio perché beh, non ci piacciono i confronti ma ad Adamus non importa un bel nulla e quindi ha lasciato che Chris proseguisse.

Migliaia di pensieri hanno attraversato la mia testa. E se all’improvviso quel tipo diventa violento? È difficile ignorare questo potenziale in giorni in cui le persone diventano pazze furiose a scuola, nei centri commerciali e negli aeroporti – praticamente ovunque. Le parole e le affermazioni di Chris non avevano molto senso e non poneva nessuna domanda. Si riferiva ad Adamus come a un malvagio, a un alieno venuto dallo spazio e a un manipolatore. In altre parole, quelli non sono i termini che usa un essere equilibrato.

Durante lo scambio ho perso per un attimo la concentrazione e mi sono innervosito (dovevate sentire cosa mi ha detto Adamus nella chiacchierata dopo Shoud). Chris ha interrotto Adamus molte volte prima che Adamus gli lanciasse uno sguardo che avrebbe staccato la vernice dai muri dicendo: “Adesso basta.” Chris si è accasciato sulla sedia; ovviamente era frustrato ma sapeva che lo spettacolo era finito. Non era riuscito a sconvolgere l’incontro, il pubblico ne aveva davvero abbastanza e con le energie presenti nella stanza non era neppure stato in grado di fare un’affermazione coerente o porre una vera domanda.

Adamus ha proseguito con il suo messaggio senza ulteriori incidenti e ha parlato degli strumenti per il 2011 e oltre. Alle cinque del pomeriggio ci ha detto addio con una versione rivista e corretta di quello che è ormai il suo motto, cioè: “Tutto è bene in tutta la creazione, quindi celebriamo.” Mi sono chiesto se fosse il caso di scrivere di questo “incidente” in questo numero dello Shaumbra Magazine. Da una parte non volevo aggiungere energia a Chris e alle energie che si erano intrufolate, ma dall’altra è come un elefante rosa in mezzo a una stanza: è difficile ignorarne la presenza.

Alla fine ho deciso di parlarne perché Adamus stava cercando di sottolineare un punto molto, molto importante per tutti noi: quest’anno ci saranno numerosi assalti energetici – e saranno intensi. È necessario essere consapevoli di ciò che sta avvenendo nelle nostre vite personali e nel mondo che ci circonda e soprattutto non restare intrappolati nel dramma. L’incontro dell’8 gennaio è stato un esempio incredibile di faccia a faccia delle energie intense che permeeranno i prossimi anni.

All’inizio della riunione Adamus ha detto che nella stanza c’erano delle energie, ma non pensavo che qualcuno fosse davvero pronto perché erano così… reali e presenti! Chris è stato il veicolo che ha permesso che quelle energie tentassero di sconvolgere il nostro spazio sacro. Sono stato particolarmente orgoglioso di Linda, che per tutto il tempo è riuscita a mantenere il suo equilibrio.  Ha passato il microfono a Chris, è rimasta vicino a lui anche durante il suo sfogo e non ha allontanato il microfono da lui neppure quando è iniziato il diverbio. È stato un grande esempio di “ahmyo” e anche il pubblico è rimasto sbalordito.

Quasi tutti si sono sentiti a disagio, perché questo è il nostro spazio sacro e qualcuno stava cercando di violarlo. Scusatemi per l’analogia, ma sarebbe come se qualcuno si mettesse a bestemmiare ad alta voce in chiesa e nel bel mezzo di una messa. È mancanza di rispetto, è da egoisti e soprattutto è decisamente una forma di nutrimento energetico. Durante l’incidente, mentre io mi sentivo terribilmente a disagio Adamus peggiorava la situazione di proposito dicendo alcune cose proprio per provocare Chris. Più tardi ho chiesto ad Adamus perché non l’aveva ignorato e invece aveva continuato a fare commenti e dargli attenzione. Adamus mi ha spiegato che di solito le energie del disturbo si travestono da “sono uno di voi” o “sono qui per aiutare” ma, se si dà loro abbastanza corda mostreranno molto in fretta il loro programma e i loro squilibri.

Per quanto riguarda Chris, gli indizi erano ovvi: non riusciva a porre la domanda e neppure a completare una frase; era incoerente, balbettava e ha fatto un’affermazione imprudente. Quando il pubblico ha iniziato a ridere con Adamus, Chris si è sentito molto frustrato e quindi ha capito di non essere riuscito ad evocare il dramma. È stata una gran giornata. Sulla bacheca dei messaggi del Crimson Circle ci sono molti interventi pieni di intuizioni; come ci si aspetterebbe da Shaumbra, non c’è alcuna chiamata alle armi e neppure la richiesta di guarire o di salvare Chris. Tutta la giornata è stata un esempio brillante di come potrebbe essere quest’anno. Adamus ha portato quest’esempio ben oltre la teoria e Chris si è permesso di essere il messaggero delle energie di disturbo. All’inizio della giornata Adamus ne aveva parlato e si può dire che abbiamo creato l’esempio perfetto. Se non ve ne siete ancora accorti, questo sarà un anno intenso e già nella prima metà del mese abbiamo assistito a sparatorie prive di senso, a inondazioni epiche, a nevicate record e a cambiamenti magnetici senza precedenti.

Cosa dovreste fare quando percepite intorno a voi le intense energie o quando le sperimentate in prima persona, come abbiamo fatto noi l’altro giorno al Coal Creek Canyon? Fate un respiro profondo ed entrate nell’ahmyo.  Per dirla con le parole di Adamus, fidatevi di voi e sappiate che, “Tutto è bene in tutta la creazione.”

IL BATTITO DEL CUORE SHAUMBRA – Jean Tinder

Di recente avete percepito il cambiamento nella coscienza Shaumbra? In realtà è iniziato a luglio 2009, quando Tobias “se n’è andato.” Fino ad allora Shaumbra si era riunito con grande impazienza e quasi trattenendo il fiato da ogni percorso di vita, da ogni angolo del mondo, sentendosi sollevato e stupito di poter dire: “Wow, ci sono altre persone come me!” In un certo senso è stato come un ritrovarsi rispondendo alla chiamata di Tobias e delle nostre stesse anime per ricordarci la ragione per cui siamo qui.

Mai e poi mai dimenticherò la profonda sensazione di Casa che ho provato la prima volta che ho letto le parole di Tobias in uno Shoud o la sensazione di riunione la prima volta che ho incontrato altri Shaumbra o ancora l’emozione che provavo ogni mese quando aspettavo il messaggio di Tobias perché mi sentivo come se stesse dicendo tutte le cose che io sapevo già ma che non avevo mai trovato modo di esprimere.

Durante gli ultimi 9 anni (è passato tutto questo tempo?) le riunioni di Shaumbra – fisiche, virtuali o eteriche – sono stati i punti salienti della mia vita. Mi ricordo di quando ho letto lo Shoud di marzo 2002 – pochi mesi dopo essere stato trasmesso e mi sono resa conto che mia figlia appena nata quel giorno si trovava tra gli ospiti.

Mi ricordo di avere incontrato per la prima volta Tobias nel mio spazio tranquillo e personale e di essermi poi sciolta in lacrime perché avevo capito che durante la mia vita avevo incontrato la sua energia molte altre volte. Mi ricordo di aver incontrato per la prima volta alcune persone, di averle guardate negli occhi e di aver visto un caro amico prezioso da ere passate.

Sono proprio quegli incontri, quelle riunioni, quel riunirsi che per me ha reso gli ultimi anni davvero magici e so che è così anche per molti di voi. È stata la riunione di una vita – o di più vite. È la prima volta che così tanti di noi si riuniscono – dal tempo di Yeshua e da Atlantide. È un intervallo molto lungo per le riunioni di famiglia!

E che celebrazione è stata! Nonostante le sfide personali e i cambiamenti che tutti noi abbiamo affrontato, sotto sotto c’è stata la gioia di scoprire altri come noi, quelli che non pensano che siamo pazzi e altri che ricordano ciò che sappiamo e altri che capiscono. Molto spesso è proprio questo che ci fa andare avanti, che si fa continuare a respirare e a restare su questo pianeta: “Voi non siete soli.” Quali parole potrebbero confortarci più di queste?

Tobias se n’è andato perché il suo lavoro era finito e il suo accordo era stato rispettato. In realtà non ha passato il lavoro del Crimson Circle ad Adamus – l’ha passato a noi, a quelli che si riuniscono attraverso la sua voce. L’entità Shaumbra è stata respirata in questa realtà, si è riunita, si è respirata nella vita e poi, all’inizio lentamente e poi con sempre maggiore entusiasmo è arrivato l’espiro – l’espressione. Ecco il cambiamento che percepisco in Shaumbra.

Si sta manifestando in molti modi diversi – libri e musica, arte e seminari, blog e siti web – e naturalmente la nuovissima rete radiofonica Zona del Risveglio. Non c’è più modo di restare nascosti e risultare invisibili: noi stiamo diventando visibili all’umanità e persino a quelli che si trovano oltre la Terra.

FEBBRAIO 2011

DOV’E DIO? – Geoffrey Hoppe

Nel bel mezzo del caos mondiale e delle guerre sanguinose noi chiediamo: “Dov’è Dio?” Quando violenti terremoti distruggono le vite di migliaia di persone noi chiediamo: “Dov’è Dio?” Quando una persona cara viene uccisa da un guidatore ubriaco noi chiediamo: “Dov’è Dio?” Quando sui giornali leggiamo storie di bambini abusati o di donne violentate chiediamo: “Dov’è Dio?” Nella nostra notte buia dell’anima personale, quando tutto sembra aver fallito e la nostra vita sembra solo un vuoto noi invochiamo Dio ma non sentiamo nessuna voce – né la nostra né quella di Dio.

Dov’è Dio? Noi cerchiamo quell’essere evanescente nelle chiese e nei libri, cerchiamo di trovarLo/La attraverso i guru e i santi. Spesso è il primo pensiero di un giorno nuovo o l’ultimo pensiero prima di svanire nei nostri sogni notturni. Nelle nostre preghiere, nelle meditazioni e attraverso le lacrime noi invochiamo lo Spirito e per questo essere abbiamo molti nomi – lo Spirito, l’Uno Eterno, YHWH, Allah, il Creatore, la Sorgente di Luce, Ishvara.

Alcuni negano l’esistenza di Dio, ma quasi tutti riconoscono la presenza di un Essere divino e infinito anche se non hanno mai avuto un incontro conscio con Quello Che Non Si Può Dire.

Alcuni dicono che Dio è la natura, altri dicono che Dio è dentro di noi ma quasi tutti trascorrono i giorni della loro vita senza una relazione intima con quell’ Essere. La maggior parte delle persone prova nel cuore un desiderio profondo di conoscere Dio, ma si rassegna ad aspettare finché raggiungerà il regno dei cieli che in ogni caso resta sconosciuto.

Dio è qui, lo sento, proprio qui in questa realtà fisica. È dentro di me, intorno a me, è nelle altre persone, nella natura e nelle dimensioni che ci circondano. Lo Spirito è in ogni respiro che facciamo, in ogni passo che faccio e in ogni minuto che regola la mia giornata.

Ma dov’è Dio? Perché Dio non mi appare? Perché, mi chiedo, non riesco a superare il mio stato mentale dell’essere per capire, per sapere, per vedere e sentire questo Essere che voglio ricordare così tanto? Se io amo Dio così tanto perché, oh, perché questo essere è tanto sfuggente?

Io so il perché e mi sorprendo perfino di dover porre la domanda, ma fingo di non saperlo. Prima, in questo bel pomeriggio d’inverno in Colorado sono uscito per fumarmi una sigaretta in tranquillità e non mi stavo ponendo la domanda: “Dov’è Dio?” Non so a cosa stessi pensando, ma non era una cosa importante.

Suppongo di aver chiesto “Dov’è Dio?” così tante volte che alla fine mi è toccata la risposta ed è stato così, ancora una volta. Forse questa volta non me la dimenticherò perché la sto scrivendo.

Dio è sempre qui, ma la luce dello Spirito è di una tale purezza, di una tale semplicità e intensità che se la vedessi mi disintegrerebbe. È un tale amore e una tale compassione che in sua presenza cadrei a pezzi; ha una tale grandezza che distruggerebbe la mia oscurità – la parte di me che si è sviluppata per eoni interi – e temo che di me non resterebbe nulla.

L’essenza di Dio mi ha sussurrato in modo gentile: “Amati come io ti amo e solo allora potrai vederMi. Ama il tuo sé e ti ricorderai di ME.”

La luce dello Spirito è splendida, ma noi chiudiamo la porta per paura che ci annienterà anche se dovessimo coglierne un singolo frammento. Noi sbarriamo la porta proprio mentre chiediamo di conoscere la presenza dello Spirito. Ci ritiriamo nella nostra routine quotidiana chiedendoci: “Dov’è Dio?” e ancora una volta nella nostra pratica quotidiana ci dimentichiamo di amarci. Torniamo a studiare Dio, a chiedere agli altri se sanno dov’è Dio e a cercare Dio nelle cose esterne. Ogni sera andiamo a dormire sperando che il giorno successivo conosceremo l’amore di Dio, finalmente

Alla fine però, quando il nostro desiderio di Dio viene superato dall’amore che proviamo verso di noi, noi conosciamo lo sconosciuto.

IL BATTITO DEL CUORE SHAUMBRA – Jean Tinder

Ultimamente sto pensando alle “bolle di potenziali” di cui Adamus ama parlare. Scegliere in modo conscio i potenziali – o ‘potenziare’ – sembra fantastico, ma cosa significa davvero esplorare i potenziali o addirittura immaginarne alcuni nuovi e poi sceglierne uno tra i tanti? Come posso riconoscere e scegliere quello che voglio senza usare la mente per decidere qual è?

Moltissimo del materiale che di recente Adamus ha condiviso riguarda l’immaginazione e i potenziali e naturalmente le due cose vanno molto bene insieme quindi l’altro giorno mentre respiravo e riflettevo su tutto ciò ho deciso di immaginare e di esplorare i potenziali per “La Grande Abbondanza di Jean” e capire di cosa parlasse.

Prima di tutto ho fatto qualche bel respiro profondo e mi sono connessa a Me – è sempre il luogo migliore da cui partire! Poi mi sono aperta e ho “riunito” tutti i vari potenziali per “La Grande Abbondanza di Jean” – potete anche non credermi, ma nella mia immaginazione hanno iniziato ad apparire un mucchio di sfere – o bolle – di tutti i tipi e io percepivo che erano tutte diverse!

Le prime di cui mi sono resa conto erano piccole, opache, biancastre e piuttosto dure – per qualche ragione sapevo che venivano dal mio passato. Di certo in questa vita e in altre vite ho scelto la mia bella fetta di povertà e di mancanza; erano i potenziali piccoli, duri e limitati che ho già vissuto – forse sono stati primi ad apparire perché mi erano molto familiari.

Naturalmente ho iniziato immediatamente a pensarci e quindi sono usciti dal mio campo d’immaginazione; a quel punto mi sono ricordata “ops, non pensare” e sono tornata a sentire e ad esplorare ancora di più i potenziali che stavano emergendo.

Le “bolle” avevano caratteristiche molte diverse: alcune erano grandi, scure e mi mettevano ansia; altre erano piccole, dense e luccicavano ad intermittenza. Altre ancora sembravano masse informi – erano grigie, non definite e mi davano la sensazione di essere mosce. Ce n’erano alcune che sembravano molto fragili – al minimo disturbo sarebbero cadute a pezzi o evaporate; altre bolle si muovevano intorno a me – alcune avevano colori opachi, consistenze e movimenti diversi mentre altre erano del tutto trasparenti. Ero molto tentata di cercare di capire il significato di tutte quelle caratteristiche, soprattutto quali bolle erano “buone” e “cattive” ma… niente pensieri.

Sono rimasta molto sorpresa nel vedere Adamus che mi porgeva una sfera dorata, solida e di media grandezza dicendomi: “Ecco, senti un po’ come ti sembra.”  Non era proprio “pesante” come potreste aspettarvi, ma era molto solida e molto dorata e mi faceva sentire a disagio – per me era un po’ troppo brillante e intensa. Gliel’ho resa e ho immaginato come sarebbe stata una sfera d’argento – mi sarei sentita un po’ più a mio agio. Adamus ha sorriso e basta: “Beh, ti sta bene.”

Poi sono tornata a una bolla potenziale che avevo notato prima: era più grande della maggior parte delle altre ma aveva delle qualità davvero uniche perché si muoveva e si gonfiava, sembrava che fosse sempre in moto in modo costante e gentile. Era quasi tutta trasparente ma molto ben definita. In un certo senso mi piaceva la sensazione di quella bolla e quindi l’ho avvicinata a me.

Ero pronta a scegliere coscientemente quel potenziale quando Adamus mi ha di nuovo bloccato: “Qui, cerca di mescolare questa con quella” ha detto, offrendomi di nuovo la sfera d’oro (cosa c’è tra lui le l’oro?!). Certo, perché no? Se non mi piace posso sempre scegliere di nuovo.

Così ho preso la piccola “bolla” dorata e l’ho mescolata con quella più grande che avevo scelto e… voilà! Si sono mescolate in un modo davvero interessante. La superficie trasparente della mia bolla ha assunto una bella sfumatura dorata, luccicava e brillava mentre si muoveva; in un certo senso l’oro si era attenuato e la percepivo molto più comoda. Sì, quella combinazione mi piaceva!    Quello è il potenziale che sceglierò – poi ho fatto un respiro profondo, ho allungato un dito e con gentilezza ho toccato la bolla…e l’immaginazione è terminata.

Riflettendo sull’esperienza ho sorriso. È così che si sentono, si immaginano e si esplorano i potenziali! In realtà è molto divertente e finché sono rimasta nelle sensazioni e nell’immaginazione tutto era possibile. Ogni volta che ci penso riesco a sentire che il potenziale è ancora qui, ma ora è attivato! Qualsiasi cosa rappresenti è ciò che ho scelto (almeno al momento) per “La Mia Grande Abbondanza.”    

Con il senno di poi non è difficile capire cosa rappresentano alcune delle bolle, ma di suo l’esperienza riguarda solo giocare con le energie, con le sensazioni e immaginare.  Sì, Adamus era proprio lì – come promesso – a ogni passo del cammino. Amo la sensazione di lui che gioca insieme a me, che mi offre altri modi per immaginare e giocare con i potenziali mescolandoli, sentendoli e poi facendo la mia scelta personale.

V’invito a giocarci: rendetela un’esperienza reale per voi, piuttosto che un altro concetto interessante e non ho alcun dubbio che anche Adamus sarà proprio lì a giocare con voi. Immaginate solo tutti gli ambiti della vostra vita di cui potreste esplorare i potenziali – la creatività, l’espressione, la passione, la salute, le relazioni, il denaro, le opzioni di lavoro, la famiglia, la casa, i viaggi eccetera. La cosa grandiosa di tutto ciò è che non dovete cercare di capire “come” farlo accadere e neppure “qual è” il potenziale giusto. Voi scegliete solo quale sensazione ed energia vi piace di più in quel momento, poi tornate alla vostra vita e vedrete cosa accadrà! Io non ho vinto ancora la lotteria, ma posso testimoniare che dal momento in cui ho fatto quell’esperienza molta energia si è mossa in molte delle mie creazioni personali.

La prossima volta che non sapete davvero cosa scegliere connettetevi a Voi, accendete la vostra macchina delle bolle magiche (è la vostra immaginazione, naturalmente!) e permettete che il vostro cuore Shaumbra saggio e pieno d’amore si diverta un po’!

LINEE GUIDA DI SICUREZZA PER LA SALUTE MENTALE

Charity C-LParrish

Poiché in questo momento moltissime persone affrontano cambiamenti energetici fondamentali, ho messo insieme una serie di elementi che possono aiutarvi se vi trovate a combattere con l’intensità. Ho basato le seguenti informazioni sulla mia esperienza clinica e sulle terapie che hanno aiutato di più i miei pazienti. Le informazioni sono da considerarsi come semplici linee guida.

Linee guida pratiche per chi sta affrontando i cambiamenti energetici intensi e si sente depresso.

Nel gestire la depressione una delle cose più importanti è non pensare troppo e la cosa peggiore da fare quando vi sentite “davvero giù” è pensare alla ragione per cui vi sentite così, perché senza dubbio quel modo di fare vi condurrà a uno stato emozionale ancora peggiore. È molto meglio usare una delle tecniche indicate qui sotto.

TRUCCHI VELOCI DA PROVARE SE VI SENTITE MOLTO GIÙ

MUOVETEVI – Se potete fare qualcosa – qualsiasi cosa – ciò può aiutarvi a cambiare come vi sentite. Se muovete il corpo vi sentite meglio, quindi fare qualcosa con il corpo attiva la fisiologia del ‘mi sento bene’. Anche una breve passeggiata può esservi utile.

DATEVI UN PICCOLO COMPITO – Può essere qualsiasi cosa, idealmente qualcosa che di solito non vi dispiace fare – portare il cane a fare una passeggiata, mettere in ordine un cassetto o pulire qualcosa – qualcosa che vi porti a focalizzarvi fuori di voi. In fondo si tratta di una tecnica di distrazione e completare un compito vi farà sentire bene.

CHIAMATE QUALCUNO – Se c’è una persona con cui sentite di poter parlare, chiamatela e fatevi una bella chiacchierata – non per forza sul tema “mi sento giù”. Una breve chiacchierata su un qualsiasi tema può distrarvi dai vostri pensieri personali.

FATEVI UNA DOCCIA – Ci sono ragioni diverse per cui questa tecnica funziona, ma farvi una doccia e cambiarvi gli abiti potrebbe aiutarvi.

ASCOLTATE MUSICA INCORAGGIANTE – Ascoltate la musica che scegliereste se vi sentiste benissimo. A livello psicologico vi sentirete a disagio come se ci fosse una specie di discrepanza tra il vostro umore e la musica ma lasciatela agire; la fisiologia cerebrale e l’umore si adegueranno alla musica.

GUARDATEVI UN VIDEO COMICO – Anche questa modalità e in linea con il modo in cui la musica cambia il vostro stato emozionale, anzi può essere ancora più potente – oltre al suono c’è anche l’immaginazione visuale.

FATE UN SONNELLINO – Dormire brevemente (da 20 a 40 minuti) può essere un buon modo per modificare il vostro stato dell’umore.

EVITATE ALCOL E DROGHE ILLEGALI – Potrebbe essere un tentativo per cercare di “alleviare il dolore”, ma per sfortuna è solo un’altro modo per farvi sentire peggio.

I FARMACI? – Le ricerche che riguardano l’efficacia dei farmaci antidepressivi hanno dato risultati discordanti. In base alla mia esperienza clinica, credo che assumere antidepressivi per un breve periodo possa essere utile se la persona è così depressa da mettere a rischio la sua vita. In questo caso si possono usare i farmaci per “far ripartire il cervello”, se le sinapsi si sono rallentate al punto in cui la persona non funziona. Dovreste discuterne con il vostro medico, ma credo che prima si dovrebbe prendere in considerazione altre cose e passare ai farmaci solo quando tutte le altre alternative sono fallite. Raccomando caldamente che bambini e adolescenti non assumano farmaci antidepressivi.

Prima di tutto è necessario esaminare la dieta del paziente per essere sicuro che il suo umore non dipenda o non venga influenzato da qualcos’altro – come una mancanza di vitamina B, zinco o acidi saturi essenziali come l’omega 3 ecc. o l’eccesso di zucchero e aspartame – prima di aggiungere sostanze chimiche.

RICORDATEVI: LE COSE CAMBIERANNO SEMPRE – Quando i ricercatori parlano con le persone che hanno tentato di suicidarsi, riscontrano sempre la stessa cosa: le persone spiegano che come tali non volevano “morire” e di solito sono felici che il loro tentativo non abbia avuto successo. In realtà tutto ciò che volevano era cambiare la vita che vivevano e come si sentivano. Tutto ciò è molto diverso da non voler più “vivere qui” ed è necessario ricordarsi che TUTTI gli stati emozionali e le situazioni cambiano.

L’ACCETTAZIONE: TUTTE LE EMOZIONI PASSANO – Anche se non vi siete mai sentiti come vi sentite oggi, più avanti vi sentirete di nuovo in un modo diverso. È importante ricordare a voi stessi che il vostro stato emozionale passerà e potrebbe essere di aiuto rendervi conto che voi state sperimentando una certa emozione ma voi non siete l’emozione. Naturalmente potrebbe anche non essere la vostra emozione! Potrà servirvi un po’ di pratica per capire cosa è vostro e cosa non lo è, ma è già un buon inizio riconoscere la sensazione e ricordarsi che passerà.

L’ACCETTAZIONE: TUTTE LE SITUAZIONI PASSANO – Se state leggendo questo materiale, è probabile che di recente nella vostra vita abbiate affrontato dei cambiamenti fondamentali che potrebbero riguardare le relazioni, il lavoro, la famiglia o forse tutte quelle cose insieme. Forse è importante ricordarsi che mentre le cose sono “cambiate in peggio”, con la stessa velocità possono “cambiare in meglio”. Avete scelto voi quell’esperienza e alla fine le ragioni della vostra attuale situazione vi saranno chiare. Affrontate un giorno alla volta e permettetevi di essere aperti alle possibilità che potrebbero presentarsi in situazioni del tutto diverse nei giorni, nelle settimane e nei mesi a venire. Tutto ciò che dovete fare è aspettare e vedere che cosa avete pianificato per voi.

È OK SENTIRSI TRISTI – Ricordatevi che per un breve periodo di tempo va bene sentirsi tristi. Se è accaduto qualcosa di triste, va bene sentirsi così e quindi permettetevi di piangere quando l’emozione sale dentro di voi. Se vi ritrovate a piangere per ore e ore verificate i vostri pensieri e se identificate un pensiero ripetitivo, negativo o che vi fa sentire in colpa, sfidatelo e usate alcune delle strategie che vi ho indicato per cambiare la situazione.

VERIFICATE IL VOSTRO STATO BIOLOGICO – Se iniziate a pensare di essere “giù”, prima di tutto controllate sempre lo stato della vostra biologia. Un errore molto comune che vedo è che le persone che hanno qualcosa che le influenza a livello fisico concludono subito di essere depressi, tristi o cose del genere. Esempi di questo tipo includono la stanchezza, il dolore fisico o la malattia, i fattori ormonali, l’astensione dall’alcol, una deficienza di vitamina B, la disidratazione o la fame.

La verità è che come prima cosa dovete occuparvi dell ‘aspetto fisico. Se vi sentite “giù” verificate subito il vostro stato di salute: chiedetevi se siete stanchi, affamati eccetera. Se è così fatevi una bella dormita, se avete problemi di ormoni assumete integratori vitaminici o antidolorifici se provate dolore. Se avete bevuto alcolici – a volte bastano uno o due drink – il giorno successivo e anche quello dopo vi sentirete leggermente “piatti” e questa è una delle ragioni per cui non raccomandiamo alle persone di bere alcool ogni giorno. Ci sono molti altri elementi collegati all’ansia e alla depressione – in primo luogo l’aspartame, un dolcificante artificiale che si trova nella maggior parte dei cibi e delle bevande cosiddette “dietetiche” o “senza zucchero”. Controllate sempre le etichette ed evitate le sostanze chimiche di quel tipo.

MARZO 2011

LA CANALIZZAZIONE È UNO STRUMENTO SPIRITUALE VALIDO? – Geoffrey Hoppe

Il nuovo libro di David Thomas – Tuning In (Sintonizzarsi Dentro) – è ora disponibile presso la Hampton Roads Publishing, lo stesso gruppo che ha pubblicato ‘Conversazioni con Dio’ di Neil Donald Walsh e ‘Megatrends 2010’ di Patricia Aburdene. Il libro, che si basa sul film che ha lo stesso nome sarà sicuramente un successo tra i seguaci della New Age probabilmente troverà la sua strada per raggiungere le mani di molte persone con La mente aperta.

In quel libro, David intervista 6 canalizzatori tra cui Lee Carroll, Wendy Kennedy, John Cali, Darryl Anka, Shawn Randall e… anche me. David ha un approccio positivo verso la canalizzazione perché come afferma nel suo libro, alcuni dei messaggi gli hanno fornito l’ispirazione per cambiare la sua vita. Da buon giornalista ben allenato, a livello professionale resta scettico e sfida i canalizzatori a parlare delle loro vite e racconta ai lettori come si è imbattuto in materiale canalizzato che da lontano già puzzava di cialtroneria.

Il lancio del libro di David porta a galla una domanda vecchia ma sempre importante: la canalizzazione è uno strumento spirituale valido? Tobias e Adamus ci hanno detto che in futuro noi canalizzeremo noi stessi, mentre alcuni Shaumbra sussurrano che non abbiamo più bisogno della canalizzazione (per me va bene, potete dirlo ad alta voce perché anch’io ho delle sensazioni ambivalenti su questo argomento). Sulla bacheca messaggi alcuni affermano senza mezzi termini che la canalizzazione ci toglie il potere, ma a questo punto mi chiedo: prima di tutto cosa ci fanno quelle persone sulla bacheca messaggi del Crimson Circle?

Il fatto certo è che molte persone amano l’esperienza della canalizzazione e qui la parola chiave è esperienza. Mi ricordo la prima volta che ho assistito a una canalizzazione: eravamo nel 1997 a Reno, in Nevada ed io ero nervoso e ansioso perché non sapevo cosa sarebbe accaduto; non avevo un passato spirituale e mi sentivo leggermente fuori posto in mezzo a quei 150 metafisici, ma nel momento in cui Lee Carroll ha permesso a Kryon di parlare dicendo: “Saluti, sono Kryon del Servizio Magnetico…” ho saputo che quelle erano molto più che parole. È stata un’esperienza che è proseguita per giorni dopo l’evento; non ricordo di cosa parlasse Kryon in quel messaggio ma non è importante, perché io avevo fatto un’esperienza e da quel momento è proprio ciò che amo delle belle canalizzazioni.

Quando nel 1999iniziai a canalizzare in pubblico Tobias le persone mi raccontavano delle loro esperienze che molto spesso risultavano profonde e cambiavano la loro vita, mentre in altri casi fungevano da conferma o fornivano loro un po’ di conforto. Raramente mi riportavano una frase specifica detta da Tobias, ma quando parlavano di quella loro esperienza i loro occhi s’illuminavano. Uno dei valori del tipo di canalizzazione offerta da Kryon, da Adamus e dagli altri è che sono in grado di riportarci in modo accurato ciò che sentiamo ma che non riusciamo proprio a rendere sotto forma di parole.

Abbiamo bisogno delle canalizzazioni? No, ma a volte è un enorme sollievo avere un’entità che riporta in parole semplici ciò che sappiamo già ma che non riusciamo ad abbracciare in pieno. Dopo 11 anni di canalizzazioni sono arrivato a capire che uno degli aspetti più vantaggiosi della canalizzazione è la comunità. Quando due o più persone – e a volte si parla di centinaia e centinaia di esseri spirituali – si riuniscono per qualche giorno di canalizzazione, l’energia della comunità è come un balsamo che dona sollievo e una luce che dà ispirazione. Non c’è mai un seminario che Linda ed io teniamo in cui non ci accorgiamo che si creano nuove amicizie e che le vecchie amicizie si approfondiscono. Abbiamo bisogno della canalizzazione? No, ma è un’ottima scusa per riunirsi con i compagni con cui abbiamo seminato la Terra e le stelle e altri che non vediamo da molte, molte vite.

E le informazioni che fornisce il catalizzatore? Ne abbiamo bisogno? Probabilmente no, perché la stessa informazione – Anche Tu Sei Dio – ci è stata insegnata dai mistici e se n’è scritto per ere intere, ma molto francamente mi riesce difficile leggere molti di quei vecchi libri. Gli occhi mi si incrociano ogni volta che mi siedo con una Bibbia in mano e le chiavi di Enoch mi hanno regalato solo dei gran mal di testa. Mi piace la mia informazione per cui si parla nel Momento Ora e riesco molto bene a capire Kryon, Ramtha e Tobias perché non cercano di avvolgere il messaggio in una specie di labirinto senza fine.

Quando iniziai a canalizzare, ingenuamente all’inizio mi aspettavo che Tobias e poi Adamus parlassero con accento straniero e usassero termini mistici molto cool e molto vecchi. Per niente.  Loro usano la mia voce e le parole che tutti noi riusciamo a comprendere. Certo, Adamus infila qualche Makyo e Ahmyo per tenere vivo l’interesse e mi dicono anche che di tanto in tanto usa parole che iniziano con VAFF o MERD, ma per il resto è piuttosto diretto. Certo che no, non abbiamo bisogno delle canalizzazioni e non abbiamo neppure bisogno di tutti quei libri sugli scaffali, non abbiamo bisogno della televisione e neppure di Internet (aspetta un attimo, ho bisogno di Internet altrimenti come potrei connettermi agli amici su Facebook?) Tutto è già dentro di noi o almeno è ciò che ci dice ogni entità che afferma che non abbiamo bisogno di lei. La cosa sicura è che a ME piace canalizzare per le seguenti ragioni:

1.  L’esperienza

2.  La comunità

3.  La chiarezza

4. La storia (del nostro viaggio spirituale come ci viene narrato dallo Spirito attraverso il canalizzatore. Più di qualche critico e denigratore lancerà frecciatine a David Thomas, ai canalizzatori e alla comunità dei canalizzatori, più Tuning In aumenterà la sua popolarità.

È molto probabile che gli stessi critici non faranno mai l’esperienza personale di una canalizzazione e non si connetteranno alla comunità e non entreranno mai a far parte della storia. No, noi non abbiamo bisogno delle canalizzazioni, ma mentre concludo questo articolo con un bel respiro profondo mi sento grato per le esperienze, per la comunità, per la chiarezza e per la storia che ha avuto inizio con Kryon e ora prosegue con Adamus.

TUNING IN – MESSAGGI DALL’ALTRO LATO – David Thomas

Tre anni fa mi sono imbarcato nella produzione del documentario TUNING IN con il solo intento (e anche quello dell’anima) di diffondere i messaggi profondi di sei canalizzatori incredibili. Il processo di lavorazione è stata una delizia e il prodotto finito ha ricevuto un’ottima accoglienza – ero sicuro che il mio viaggio sarebbe finito lì, ma il saggio Universo aveva altri piani.

Dal nulla mi ha contattato l’agente letterario di Deepak Chopra dicendomi di aver pensato che una versione espansa del film avrebbe potuto diventare un bel libro e io non avevo alcuna ragione per non essere d’accordo con lei. Dopo aver scritto una proposta, ha portato la mucca al mercato e abbiamo siglato un accordo con Hampton Roads, la casa editrice che aveva fornito al mondo i meravigliosi libri della serie “Conversazioni con Dio”  e così mi sono dedicato alla scrittura su tastiera e infatti questo libro comprende le trascrizioni complete di sei interviste fatte a Geoffrey Hoppe (e alla sua controparte, Tobias), a Lee Carroll (Kryon),a Darryl Anka (Bashar), a Wendy Kennedy (il Collettivo Pleiadiano),a  John Cali (Chief Joseph) e a Shawn Randall (Torah).

Quasi tutto il libro si basa sulle sessioni di domande & risposte, ma racconto anche del mio percorso personale: come ho scoperto la canalizzazione, come ho proseguito il mio viaggio e l’avventura di realizzare il film. Si tratta di una lettura potente e profonda e qui di seguito troverete degli estratti che potrete usare come un piccolo assaggio. Voglio anche dirvi che il seguito di ‘Tuning In’ s’intitola ‘Tuning In “’ con sette nuovi canalizzatori ed è disponibile su www.tuninginmovie.com

ESTRATTI DA TUNING IN

Dall’introduzione:

“Mentre la nostra evoluzione accelera e mentre in un certo senso noi ascendiamo, il velo tra la nostra esistenza fisica e il mondo spirituale si fa sempre più sottile. Prima ancora di incarnarci abbiamo chiesto ai nostri amici non fisici di ricordarci chi siamo davvero e di mantenerci sul sentiero in quest’arena duale piena di trabocchetti. Ecco perché sempre più canalizzatori spirituali appaiono in tutto il mondo, proprio perché noi abbiamo chiesto il loro aiuto per navigare nell’epoca in cui siamo appena entrati, ciò che alcuni definiscono “Il Grande Cambiamento.” Si sta manifestando una silenziosa rivoluzione di coscienza e le canalizzazioni ne fanno parte. Ci stiamo evolvendo in fretta e gli spiriti arrivano per offrirci guida, consiglio e amore incondizionato partendo da una prospettiva più ampia. Quella che una volta era la nostra robusta economia ora è diventata anemica e le persone si sentono confuse, depresse e impaurite e quindi un’informazione come quella fornita dai canalizzatori non potrebbe essere più opportuna.

Da Tobias: “Semplificherò le cose per voi. Forse alcuni potrebbero pensare che io sia un po’ troppo conciso ma è così: fatevene una ragione. Voi vi crogiolate nella vostra autocommiserazione, avete un’energia per cui siete una vittima: una vittima della vita o una vittima degli altri e quindi lasciate che gli altri rubino la vostra energia, il vostro cuore e la vostra coscienza. Vivete in una specie di trappola e lasciate che accada. Un giorno uscirete dal letto oppure una notte farete una passeggiata e deciderete di superate quel problema. Smettete di permettere agli altri di sottrarvi l’energia e voi smettete di sottrarla agli altri. Solo così diventerete integri e sovrani: è davvero molto semplice.”

Da Bashar: “La passione, l’eccitazione, la gioia, l’amore, quella sensazione fisica, quell’eccitazione nel corpo, quel senso di equilibrio e di pace è la traslazione fisica nel corpo della frequenza vibratoria che rappresenta il vostro sé vero, naturale e originale. La creazione vi ha creato per essere davvero quel sé.”

Da Kryon: “Tutti voi, Magnifici. La mia definizione di Dio sono quelli seduti di fronte a me. Voi volete che Dio sia una cosa sola perché voi vivete nella 3D; voi volete adorare Dio perché vivete nella 3D, ma ecco cosa vi dico: il giorno in cui iniziate a mettere a tacere tutto ciò che hanno detto e aprite la porta a quello che Dio è davvero, Dio entrerà e su di lei ci sarà la vostra faccia.”

Dal Collettivo Pleiadiano: “Sapete, da una prospettiva superiore anche il dolore serve un certo scopo. Si tratta di un catalizzatore del cambiamento, perché se foste sempre felici e contenti probabilmente non vi muovereste mai, vero? No. Ecco perché il dolore funziona come catalizzatore e noi vi diciamo che il dolore è solo percezione, niente altro.”

Da Torah: “Ecco, la Legge d’Attrazione è stata troppo semplificata e vi ricordiamo che è molto più complicata della versione popolare che trovate in giro in questi giorni. Noi diciamo sempre alle persone: “Ok, la legge d’attrazione è una cosa meravigliosa ma andate in profondità, guardate oltre e cercate di capire la complessità di ciò che è davvero la frequenza. Cercate di capire la complessità della vostra stessa coscienza e delle vostre azioni subconsce con secondi fini e delle vostre credenze subconsce. Cercate di capirle e se qualcuna deve essere cambiata, prepararvi a cambiarla.”

Da Chief Joseph: “Ogni volta che fate qualcosa che non vi fa stare bene o che non risuona con voi – anche se è un lavoro per cui vi pagano una montagna di soldi – vi state facendo un pessimo servizio e vi state allontanando sempre di più dal vostro sé superiore. Voi non potete disconnettervi dal vostro sé superiore ma di certo potete disallinearvi dal vostro sé superiore – oggi è proprio ciò che sta accadendo a moltissime persone.”

Alcune mie conclusioni: “Nessuna delle entità canalizzate è più potente di noi. Che sia chiaro: noi stiamo rendendo possibile la vita paradisiaca sulla Terra anche se ci troviamo allo stato embrionale e forse per ora niente sembra essere un paradiso. I nostri amici non fisici hanno risposto alla nostra chiamata in cui chiedevamo loro di ricordarci chi siamo davvero e sì, noi siamo quelli che stanno fondendo la carne e lo spirito e che stanno diventando fari umani.

Noi stiamo capendo che tutte le sbarre delle prigioni che ci siamo autoimposti sono solo ombre. “Il Nuovo Gioco è iniziato e questa volta giocheremo meglio. Il futuro è una pagina del tutto bianca e non per molto ancora; noi intingeremo le nostre penne in calamai pieni di sangue. Questo momento, il periodo glorioso che viviamo su questo meraviglioso dono di pianeta noi lo riscriveremo con la luce.”

IL BATTITO DEL CUORE SHAUMBRA – Jean Tinder

Mentre scrivo questo articolo sono passate solo 24 ore dal terremoto devastante del Giappone. Nei giorni scorsi ho sentito intensamente il caricarsi delle energie e oggi sento e percepisco le onde di caos, paura e terrore mentre il mondo osserva un altro disastro che si manifesta.

Adamus e altri ci hanno detto di aspettarci queste cose – i cambiamenti nella Terra, a livello atmosferico, magnetico e perfino gravitazionale – quindi quando avvengono queste cose noi sappiamo che dobbiamo solo continuare a respirare. Noi sappiamo che possiamo onorare quelli che hanno partecipato in modo intimo a quegli eventi anche quando la sofferenza umana si aggiunge al dramma.

Questa volta anche con gli ultimi eventi avvenuti sento qualcosa di diverso. Esiste un’altra onda di emozione che si muove sottotraccia, sotto ciò che è ovvio; è una minaccia indefinibile che s’intesse nella coscienza dell’umanità e fa affiorare una domanda che la maggior parte degli umani non avrebbe mai pensato di porsi: “Abbiamo fallito di nuovo?”

L’ho notato prima di tutto nelle energie delle persone che sono transitati in Giappone a causa del terremoto e dello tsunami che l’ha seguito; poi ho iniziato a percepire quella domanda negli umani distribuiti su tutta la Terra indipendentemente dal luogo, dalla ricchezza, dall’età o dai sistemi di credenza. Molti umani pensano davvero che la fine del mondo stia arrivando e gioiscono per l’arrivo di un Dio che aspettano e che presto si manifesterà. Altri pensano che Dio stia punendo la Terra e ci sono molti altri che non credono più a quel tipo di Dio e che inoltre sentono che sta avvenendo qualcosa di grande e di inesplicabile.  Sotto sotto e quasi sempre nascosto alla coscienza e alla consapevolezza io posso percepire la paura: “Sta accadendo di nuovo?” e ciò accade perché in profondità, nel nostro DNA noi ricordiamo.

Un’altra volta, moltissimo tempo fa la corruzione, i giochi di potere e le ferite alla dignità umana diventarono così diffusi che la distruzione dilagò sulla Terra e sopravvissero in pochissimi. Una punizione? Sembrava proprio che fosse così, ma si trattava solo dell’aggiustamento naturale che avviene quando le energie sono troppo squilibrate. Nel corso delle ultime migliaia di anni l’umanità ha provato a farlo di nuovo, in tutta la sua gloria e in tutta la sua in ignominia. Mentre Atlantide risale, più angeli che mai si sono incarnati sulla Terra e sono qui per sostenere e sperimentare il cambiamento che tutti abbiamo sperato e che abbiamo sognato – anche se non ricordano il motivo per cui si trovano qui.

Ecco, con un disastro epocale dopo l’altro la domanda riecheggia in profondità nella coscienza umana: “Abbiamo fallito?” È un urlo che spezza il cuore perché se ci basiamo sulle apparenze le cose sembrano cadere di nuovo a pezzi. Servirà un’altra eternità per rimetterli in piedi tutti?

No, non questa volta. Noi siamo arrivati fino a questo punto, noi abbiamo piantato le radici della nostra compassione molto in profondità e in fondo abbiamo scoperto il nostro amore dentro di noi e questa volta le cose sono diverse. L’umanità – il mondo stesso – non ha bisogno di essere salvato, né guarito o protetto. Ogni essere umano presente sulla Terra è un angelo incredibilmente coraggioso – che lo ricordi o no – ed è qui per fare la differenza. Ora il mondo ha bisogno di riassicurazione.

Dai predicatori della Bibbia con il dito puntato agli ateisti pragmatici, dai neonati innocenti ai nonni che invecchiano io sento che ogni anima umana vuole sapere che questa volta non abbiamo fallito. Le anime innocenti presenti a Ground Zero quando le vecchie strutture furono spazzate via vogliono sapere che ne è valsa la pena, vogliono che noi capiamo cos’è successo davvero e che non ci lasciamo paralizzare dalla paura. Gli umani vogliono sapere che va tutto bene e che questi sono i dolori di una Terra che sta per rinascere e non per distruggersi.

Io lo vedo, lo sento e sono sicura che anche voi lo sentite. Stasera quando andate a letto, quando respirate, quando cantate, quando ridete e quando piangete permettete che la vostra radianza irradi. Lasciate che la vostra compassione e riassicurazione fluiscano con gentilezza fino a raggiungere i cuori in tutto il mondo – e oltre. Lasciate che nei loro momenti più oscuri sentano il tocco di un angelo che in qualche modo faccia loro sapere che non devono temere il peggio. Permettete che in profondità dentro di loro sentano un sussurro secondo cui tutto è davvero bene in tutta la creazione.

Io v’invito ad irradiare la vostra compassione, la vostra fiducia e il vostro amore così che ogni anima sulla Terra e oltre possa percepire la risposta alla sua domanda: “No, questa volta non abbiamo fallito.”  In realtà ora il cielo si trova a un solo respiro dalla Terra.

MAGGIO 2011

IL BATTITO DEL CUORE SHAUMBRA – Jean Tinder

COSA C’È IN UNA STORIA?

Proprio per uscire dalle nostre abitudini e creazioni limitate, per anni Adamus ci ha incoraggiato a recitare, a recitare un ruolo e ad immaginare. Ultimamente inizia a dirlo in un altro modo e infatti ci invita a considerare il nostro passato – e quindi il nostro futuro – da una prospettiva più ampia e a considerare tutti gli altri potenziali che sono presenti. Io lo definisco riscrivere le nostre storie.

Gli umani comunicano attraverso le storie. Noi le usiamo per definire le nostre vite ma credo che in realtà ci siano servite per creare le nostre vite. Noi pensiamo che le nostre storie siano solo le cronache del passato, ma la verità è che attraverso di loro noi creiamo il nostro futuro.

Prendete nota di questo estratto dalla Bibbia di Giovanni: “All’inizio c’era la Parola e la Parola era con Dio e la parola era Dio. All’inizio era uno con Dio. Tutte le cose furono fatte attraverso la Parola; senza di lei nulla fu fatto, ne è stato fatto.” È solo un modo divertente di spiegare la creazione perché una storia è fatta di parole: la Parola è come Dio crea e io sono Dio, quindi le storie che racconto sono ciò che crea la mia realtà – ogni singolo frammento!

A questo punto la mia domanda è: possiamo essere così coraggiosi da reinventare davvero la nostra realtà raccontandoci una nuova storia su di lei? Vedete, quando nelle nostre vite avviene qualcosa noi iniziamo subito a raccontare la storia e poiché la natura umana è quella che è: se quell’evento non ci piace tendiamo a raccontare la storia più spesso e con maggiore passione e per convenienza ci dimentichiamo che era un risultato diverso di una qualche storia che stavamo già raccontando – e non il contrario! Ne consegue che ogni volta che raccontiamo una storia, specialmente se lo facciamo con l’interesse e con la passione ciò dà inizio alla manifestazione successiva della nostra realtà.

Non mi credete? Considerate un qualsiasi modello presente nella vostra vita. Quanta attenzione gli avete fornito nel tempo? Quanto spesso ci avete riflettuto sopra, ve ne siete lamentati o ne avete tratto piacere? Più raccontate quella storia – buona o cattiva che sia – più lei si esprimerà nella vostra vita.

Cosa ne dite di questo? Inventatevi una storia nuova di zecca su qualcosa che vi piacerebbe. Per il momento fatela semplice; che sia una cosa per cui non servono giudizi né grosse aspettative – diciamo che vi piace il pane caldo, appena uscito dal forno. Parlatene, pensateci, immaginatelo, sentitene l’odore e ricordatevi dei momenti in cui l’avete mangiato – e molto presto nella vostra vita lo creerete perché è un potenziale che state manifestando proprio mentre raccontate quella storia e usate la vostra Parola creativa. A questo punto, perché non provare con qualcosa di un po’ più grande?

Mettiamo che in passato abbiate vissuto un evento negativo. Cosa accadrebbe se ora decideste di raccontare una storia del tutto diversa su quell’evento? La prima cosa che tende a sparire è il dramma, ma a quasi tutti noi il dramma piace ancora e molto, altrimenti perché mai continueremmo a raccontare storie che finiscono con: “Guarda cosa hanno fatto! Riesci a credere che siano così stupidi?” e via dicendo, ma se scegliamo consciamente di ricreare la realtà raccontandola in modo diverso beh, ciò cambia proprio tutto.

Per esempio, una donna che conosco è stata cresciuta in una situazione di povertà e di isolamento incredibili; la sua famiglia seguiva i cristiani fondamentalisti e quindi ha vissuto in un dogma religioso estremo, quasi sempre sotto controllo costante e punita spesso. Le era stato insegnato che il suo corpo era brutto e che tutto ciò che provava di positivo era cattivo, che Dio si vergognava di lei e che quasi tutti – là fuori nel mondo – l’avrebbero condotta per mano lungo l’ampia strada verso l’inferno. Quella donna crebbe sentendosi priva di ogni valore e piena di sensi di colpa e presto imparò a rinunciare ai propri bisogni e ai desideri personali “per il bene degli altri”. Da adulta trascorse molti anni in terapia e si porta ancora dietro le ferite di quella educazione di tipo accusatorio.

D’altro canto un’altra mia amica, anche lei cresciuta in una famiglia cristiana ha vissuto una storia del tutto diversa: è cresciuta in una casa immersa nella foresta perché la madre amava la natura e voleva condividere il suo amore con i suoi figli. Suo padre era un predicatore e nelle profondità del suo cuore era un ricercatore spirituale e la sua famiglia faceva parte della sua ricerca di una comprensione più profonda di Dio. I bambini sapevano di essere amati e sebbene il denaro scarseggiasse il cibo era sano, a livello intellettuale l’ambiente era ricco e c’era molto tempo per vivere in famiglia. Quando quella donna crebbe proseguì il suo viaggio spirituale e si trovò ad apprezzare le solide fondamenta che aveva costruito durante la sua infanzia.

Di quelle due persone, quale supponete viva una vita più equilibrata e piena di gioia? Beh, dipende dalle storie che raccontano – perché entrambe sono me. Ogni storia rappresenta determinati fatti che riguardano la mia infanzia, ma dipende completamente da me quale versione racconto e quindi quale esperienza attuale creo per me e infatti la mia realtà attuale non ha nulla a che fare con il mio passato, ma solo con la mia storia del passato.

Ora, invece di rimaneggiare le vecchie storie che non ci servono più, perché mai non ne creiamo di nuove? Qui si tratta di negare la realtà o finalmente si tratta di scegliere la nostra realtà? Perché non raccontare una storia su quanto è facile amarsi e fidarsi di sé, su come la vostra abbondanza è sempre presente proprio quando ne avete bisogno; su come ogni singola esperienza è stata un bellissimo dono; su come ogni scelta vi ha portato a questo momento che è perfetto; su come le persone vi trattano sempre con rispetto; su come le cose in un modo o nell’altro funzionano sempre. Avete colto il senso? Quando nella mia vita io resto appiccicata alle storie che mi piacciono e mi dimentico del resto quelle storie si manifestano – davvero!

Io v’invito a considerare le storie che raccontate ogni giorno e a come vi definite nella vostra vita. Ogni volta che raccontate una storia voi attivate dei potenziali, quelli del vostro futuro e del vostro passato e allora perché non attivare proprio quelli che volete?

Ricordatevi, il Respiro deve venire sempre prima della Parola, quindi fate un respiro profondo e raccontate qualche nuova storia su di voi – e sul mondo.

Guidati dal vostro cuore Shaumbra e alimentati dal respiro di Dio, le vostre storie creeranno il vostro mondo. Ora fate attenzione a quali scegliete di raccontare.

GIUGNO 2011

LE MOLTE FACCE DI SAINT-GERMAIN – Geoffrey Hoppe

Nel 1997, Quando iniziai a lavorare con Tobias incontrai anche le altre entità tra cui Kryon, Ramtha e Saint-Germain.  Ognuna aveva una sua personalità precisa e anche un’opinione sull’illuminazione e sull’ascensione. Mi sentii un onorato di ricevere queste 3 visite organizzate da Tobias, per completare la mia educazione spirituale.

Incontrai Kryon in uno stato di sogno lucido che non dimenticherò mai. Kryon era molto reale e magnetico ed io percepii il suo amore e la compassione che prova verso gli umani e che traspare molto chiaramente quando canalizza con Lee Carrol, ma io percepii anche le sue energie extraterrestri e molto scientifiche. Incontrai Ramtha mentre facevo jogging e lui era davvero un guerriero – molto forte e presente. Non ho mai sentito JZ Knight canalizzare Ramtha e quindi non posso fare alcun paragone, ma mi ricordo di aver pensato che era molto poco paziente con gli imbranati spirituali e che non voleva che smettessi di fare jogging (cosa che volevo davvero fare per avere un’esperienza più completa del momento). Inoltre il suo tono di voce era così alto che riuscivo a stento a sentire il rumore del traffico che mi circondava.

Incontrai anche Saint-Germain, molto prima che anni fa Tobias lo invitasse a uno Shoud e lui risultò essere il più toccante e trasformante tra tutte quelle tre entità. A quel tempo non sapevo nulla di lui e mi chiedevo se fosse un vero santo, cioè canonizzato dalla Chiesa cattolica (solo più tardi venni a sapere che non era per nulla santo!).

Ci incontrammo una notte in cui ero a letto sveglio e (probabilmente preoccupato) di trovare i fondi per dare inizio alla nostra società di aviazione. Di colpo mi sentii trasportato in una stanza di una casa; la casa era piuttosto normale e l’illuminazione della stanza era scarsa, ma dalla finestra arrivava una bellissima luce viola. Quando mi voltai verso quella luce vidi un viso umano e una figura che irradiava amore e accettazione. “Io sono l’Amato Saint-Germain” mi disse. Non provavo paura e non ero preoccupato perché la sua aura era davvero maestosa. Mi disse di smetterla di preoccuparmi del passato e affermò che sprecavo le mie energie nel tentativo di compensare il passato piuttosto che portare dentro i potenziali più grandi della mia consapevolezza.

Saint-Germain mi disse che in passato ci eravamo conosciuti in quelle che più tardi avrei conosciuto come le sue Scuole Misteriche. Ricordo con chiarezza che mi disse che non ci saremmo visti per molto tempo, ma che ci saremmo riuniti non appena il momento fosse stato quello giusto. In sua presenza mi sentivo in soggezione e continuavo a pensare a quanto tempo mi ci era voluto per conoscere e fidarmi di Tobias e che l’essenza di Saint-Germain era molto più raffinata e amplificata. Lui era una vera e propria regalità spirituale, mentre Tobias era più un amico spirituale.

Molti anni più tardi, quando Tobias invitò come ospite Saint-Germain alla trasmissione mensile e allo Shoud, mi ricordai immediatamente del mio bell’incontro con la Fiamma Violetta e fui davvero deliziato quando Tobias disse che Saint-Germain avrebbe preso il suo posto al Crimson Circle.

Le cose cambiarono quando Saint-Germain chiese di essere chiamato Adamus Saint-Germain: potevo ancora percepire la sua presenza maestosa, ma ora c’era il sovrastrato o meglio la ‘recita’ di Adamus. Una notte gli chiesi cosa fosse tutto ciò e ridendo mi rispose che Shaumbra aveva bisogno della spinta in più di Adamus piuttosto che dell’energia un po’ sonnacchiosa e più tranquilla del vecchio Saint-Germain. Inoltre mi ricordò che di solito le entità reagiscono ai desideri del gruppo e che Shaumbra voleva un dialogo stringato, veloce e pieno di provocazioni.

Mi spiegò che Adamus sarebbe stato una fusione di Saint-Germain e di me in quanto canalizzatore, di Linda e di Shaumbra. Non voleva che qualcun altro imitasse Adamus perché non avrebbe contenuto gli stessi elementi. In realtà mi fece notare che proprio a causa del totale coinvolgimento delle dinamiche del gruppo non si poteva neppure definire una ‘canalizzazione’.

Due anni dopo posso dire di conoscere Adamus. È provocatorio ed è un grande intrattenitore; è affascinante e un po’ arrogante; è personale e affascinante; è angelico e umano, è grezzo e scurrile, è pieno di compassione e di onore; è sorprendente e brusco; è profondo e pertinente ed è controverso e polemico.

Alcuni lo amano, altri hanno lasciato il Crimson Circle a causa sua e tra questi parecchi miei buoni amici. Abbiamo visto un’ondata di giovani presentarsi ai seminari ammettendo che non erano stati attratti da Tobias ma ispirati da Adamus. A volte nel bel mezzo di uno Shoud vorrei scoppiare a ridere per qualcosa che dice o che fa, mentre in altri casi vorrei scappare a nascondermi sotto un tavolo.

Tutto ciò ha raggiunto il culmine a Sedona, durante la recente conferenza estiva di Kryon. Lee Carrol era preoccupato di lasciare libero Adamus con il suo pubblico – e aveva ragione. Parecchi anni prima, in Svizzera Adamus aveva interrotto di continuo una conferenza a cui eravamo stati invitati a parlare e quindi non ci avevano più invitati. Alla fine, Lee suggerì che Adamus avrebbe dovuto fare una sessione “riservata” e avremmo dovuto avvertire il pubblico che si trattava di una persona non corretta a livello metafisico, che usava parole di quattro lettere (fuck) e che Kuthumi avrebbe condotto le altre sessioni con Kryon e Gaia canalizzata da Pepper Lewis.

All’evento di Kryon Adamus arrivò sul palco venerdì pomeriggio e cominciò con un bel riconoscimento davvero toccante di Jan Tober, il partner spirituale di Lee.  Io ero molto sollevato dal fatto che fosse così caldo e pieno di compassione ma poi come sempre Adamus cominciò a camminare per teatro sondando e testando il pubblico. Alcuni si alzarono e se ne andarono, dicendo addirittura al nostro staff che quello non era certo Saint-Germain. Mentre parlava e descriveva il makyo riuscì a far dire al pubblico la parola ‘stronzate’ prima di dirla lui, pensando forse di avere un premio se urlavano quella parola prima di lui.

Il suo comportamento fu irritante, ma onorò il pubblico e fece ridere molte persone e posso anche dirvi che parecchie altre erano un po’ scioccate e forse anche sconvolte. Subito dopo quella presentazione di 75 minuti mi spostai dietro il palco e mi sedetti al buio per rilasciare Adamus e reintegrarmi del tutto in me. Mentre respiravo in modo conscio, di colpo sentii due mani che mi massaggiavano il collo – era Lee Carrol. Non ero sicuro se avesse in mente di strozzarmi o se gli dispiaceva per me (perché ero agganciato a un’entità come Adamus) o perché la canalizzazione gli era piaciuta. Dopo qualche momento disse con voce calma: “Geniale! È stato davvero geniale.”

L’ultimo evento della conferenza avrebbe dovuto essere una canalizzazione di gruppo con Gaia e Kuthumi. Non fu Kuthumi a presentarsi, perché la mia canalizzazione iniziò con le parole: “Io non sono Kuthumi. Io non sono Adamus. Io Sono Quello che Sono, l’Amato Saint-Germain.” Senza il sovrastato di Adamus riuscivo a percepire la vecchia energia familiare. Diversamente da ciò che avrebbe fatto Adamus i miei occhi rimasero chiusi e restai seduto sulla sedia. Le sue parole avevano un ritmo lento ed erano perfette per l’accompagnamento musicale di Robert Coxon. Saint-Germain disse che era presente per fare l’ultima spirale sulla Fiamma Violetta e poi procedere per portare il pubblico verso un Dreanwalk toccante nella profondità della loro coscienza pura. Era tipico di Saint-Germain, quello che mi ricordavo di aver incontrato molti anni prima in quella stanza.

L’esperienza fatta alla conferenza di Kryon mi ha fornito una nuova comprensione di Adamus e di come lui sia un’espressione specifica di Saint-Germain tagliata su misura per Shaumbra. Saint-Germain sa che Shaumbra vuole più che messaggi metafisici: Shaumbra vuole l’informazione dinamica, presente e coinvolgente sulla natura della realtà nella Nuova Energia.

Nei due giorni successivi a Sedona abbiamo condotto un seminario Shaumbra intitolato: L’alchimia nella Nuova Energia: Ordinare all’Energia di Servirvi. Quello era il puro Adamus con tutte le cose buffe, con le sue risate e con le provocazioni che solo lui riesce ad offrire. Ho lasciato Sedona con un bel sorriso stampato in viso e un nuovo apprezzamento per Saint-Germain e per Adamus.

IL BATTITO DEL CUORE SHAUMBRA – Jean Tinder

NIENTE DENTRO?

Durante l’ultimo Shoud Adamus ha detto qualcosa di molto sorprendente. Ha detto: “Dentro non c’è nulla, assolutamente nulla – ed è così che dovrebbe essere. La coscienza non è energia, non è una cosa e non è abbondanza – è nulla ed è tutto. La coscienza è, ma non ha nulla e non ha bisogno di possedere nulla, compresi i ricordi. Non ha bisogno di possedere nulla, compreso voi.”

Abbiamo già sentito dire che tutto è dentro di noi, quindi perché ora Adamus dice che dentro non c’è nulla? Beh, con il rischio di diventare mentale e uscirmene con una bella quantità di makyo ora cercherò di condividere ciò che ho ‘visto’ mentre ne parlava. In realtà s’incastra perfettamente con il tema di raccontare nuove storie e di recitare nuovi ruoli.

Io amo il fatto che gli umani si circondano di promemoria della verità – se solo sapessero vederli! Considerate il palcoscenico: tutti noi siamo solo un gruppo di attori che durante la carriera recita ruoli diversi e così facendo aggiunge alla sua anima molte esperienze e molti ricordi. Alcuni dei nostri ruoli durano una vita intera e altri solo pochi momenti o anni; a volte ci identifichiamo con i nostri ruoli al punto tale che abbiamo bisogno di moltissime vite in cui recitiamo lo stesso copione e affrontiamo le stesse esperienze e poi, alla fine, creiamo per noi qualcosa di nuovo.

Ora spingiamo un po’ oltre il limite la metafora della recita e del palcoscenico. Immaginatevi una sala cinematografica dove andate a vedere l’ultimo film uscito che può essere una commedia romantica, un thriller, un film d’azione o altro. Voi entrate in sala, vi sedete e fate un’esperienza. In realtà pagate del denaro per essere eccitati, sorpresi, terrorizzati, confusi e divertiti. La cosa interessante è che in realtà in quella sala non c’è nulla di quella storia; le armi, le automobili, i costumi, i problemi e le soluzioni non esistono, ma voi entrate in quella sala e fate l’esperienza e quindi in un certo senso in quella sala c’è tutto – ma non c’è nulla, perché la vostra esperienza si basa totalmente sull’illusione e l’immaginazione.

Ultimamente Adamus ha parlato della nostra “Luce”, della radianza che si trova dentro di noi per il solo fatto che esistiamo. Ci ha detto con chiarezza che non intendeva “la luce contro il buio” o la luce che proviene da una lampadina; per questa metafora io farò un paragone tra la nostra Luce interiore e la luce di una lampadina in un proiettore cinematografico. La lampadina illumina in modo illimitato e brillante e poi la circondiamo con qualcosa che riflette e concentra la luce verso lo schermo – forse potremmo paragonare quel “qualcosa” alla nostra coscienza.

Anche se la luce è concentrata e diretta verso lo schermo non c’è ancora un film da vedere perché bisogna aggiungere qualcosa: la sceneggiatura che abbiamo scelto! Sono i pixels e i modelli di persone ed eventi che attraversano il proiettore luminoso e quindi sono proiettati sullo schermo perché alla fine noi possiamo fare l’esperienza. Persino quando ce ne stiamo lì seduti e percepiamo tutti i diversi pensieri e sensazioni della storia che abbiamo scelto tutto resta immaginario! In realtà, dentro la sala cinematografica non c’è nulla, solo voi – il testimone.

Nello stesso modo non importa cosa accade nelle nostre vite: noi stiamo solo facendo esperienza delle sceneggiature che abbiamo deciso di recitare sullo schermo della nostra “realtà” o consapevolezza e che sono illuminate dalla nostra Luce personale e nel nostro personale teatro del sé. Nessun altro può imporci la sua sceneggiatura e sì, forse possiamo sbirciare dalle finestre per vedere cosa recitano gli altri ma la nostra vita è del tutto nostra e personale ed è creata dalle storie che noi abbiamo scelto.

Una domanda: qual è l’unica parte REALE di un film? La vostra esperienza! Quando ridete o piangete, quando vi sentite eccitati o ispirati quell’esperienza è reale. Se percepite la libertà della ricchezza o la frustrazione della povertà quell’esperienza è reale, anche se in realtà nel vostro teatro non c’è né ricchezza né mancanza; sono solo storie che galleggiano nell’aria finché voi non le illuminate nella vostra esperienza.

In una sala cinematografica in realtà non c’è nulla eccetto il pubblico. Avete capito? Lì dentro non c’è niente – eccetto VOI! – e ogni storia che scegliete di raccontare. In ogni sala cinematografica, poi, in fondo c’è lo stanzino del proiettore con un cartello che dice: “Vietato l’ingresso. Riservato al personale.” È arrivato il momento di ricordarvi che il ‘personale’ siete VOI. Qui non si tratta di genetica, di destino, di Dio e neppure di un sé superiore che sa che film dovreste guardare. Allora perché non entrare nella stanza di controllo, licenziare gli aspetti che scelgono ciò che loro preferiscono, buttare fuori le vecchie repliche che ci hanno stancato e provare qualche storia nuova? Penso sia arrivato il momento che qualche storia Shaumbra sbanchi i botteghini!!

Alla fine ci ricordiamo che noi siamo l’agente che si occupa del casting, il creatore del set, l’autore della sceneggiatura, il regista e il produttore di tutto ciò che si trova nella nostra esperienza. Scegliete una sceneggiatura che amate molto, mettetevi comodi e godetevi lo spettacolo.

Potete modificarla in ogni momento, potete farvi del male e niente può andare storto – è tutta un’esperienza semplicemente favolosa!

Siamo pronti a smettere di recitare le nostre vecchie storie? O ci godiamo tutte le parti belle e ci lamentiamo delle parti che non ci piacciono ma poi le ripetiamo? Tutto ciò non è durato già abbastanza a lungo? Forse è arrivato il momento che ci alziamo dalla nostra poltrona e infiliamo un nuovo rullo nel proiettore della nostra vita. E se scriveste una sceneggiatura del tutto nuova – nuovi personaggi, nuovi arredi e tutto il resto? Se aveste una tale libertà cosa creereste?

LUGLIO 2011

IL RESPIRO RADIANTE -Norma Delaney

Molti anni fa, mentre ero in California ho lavorato con l’energia di Sai Baba che è arrivata da noi come ogni altra energia canalizzata arriva agli umani per insegnarci una forma di guarigione che voleva condividere con noi.

Per almeno un anno si presentò ripetutamente nella nostra stanza della guarigione e oltre alle parole e al tocco, uno degli strumenti chiave che risvegliò dentro di me fu la Radianza che fluisce dagli occhi. Ci invitò a usare quel metodo durante i nostri seminari e le sessioni private in modo che le persone che erano pronte potessero iniziare a riceverlo.

Altri hanno parlato degli occhi come la porta e la finestra sull’anima e la trasmissione della Radianza è contatto puro – da anima ad anima. Quando Quan Yin entrò nella nostra vita e ci chiese di insegnare il respiro era consapevole che le persone potevano solo usare le loro orecchie per ascoltare, ma mi ripeteva continuamente che gli umani non possono ascoltare finché non si aprono davvero. Non usava quel termine come un insulto, ma solo con la consapevolezza piena di compassione del fatto che gli umani amano la loro mente e le loro vecchie storie familiari.

Il respiro che ci ha offerto di risvegliare è il respiro puro come quello di un bambino perché per un bambino la mente non fa ancora parte degli strumenti operativi. La pura Radianza dall’esistenza dell’essere umano permette che il bambino inizi il suo viaggio che per gli umani ha l’aspetto del respiro. Molto spesso quando insegniamo e parliamo, noi sollecitiamo le persone a respirare dal loro centro, dalla casa della loro Anima/Essenza e non dalla loro mente. Le parole sono davvero insufficienti e ci risultava difficile trasmettere ciò che percepivamo, ma per me la grande benedizione è stata la compassione infinita condivisa da Quan Yin.

Il primo passo per connettere ogni persona alla sua Anima/Essenza è iniziare a respirare usando ogni forma di respiro che ci si può permettere. Noi sollecitiamo tutti a connettersi alla loro Anima per diventare un umano guidato dall’anima e non più un umano guidato dalla mente e questa è stata una chiave considerata importante da Sai Baba e da Quan Yin. Quando tutto ciò diventa l’umano da Nuova Energia o l’umano divino, cioè quello che siamo davvero quando accettiamo la nostra vera radianza – il tutto parte dal nostro centro e la radianza ci apre per attivare la nostra autostrada di nuovi potenziali.

Durante lo Shoud del 2 luglio Adamus mi ha invitato a respirare con Shaumbra come parte della sua chiacchierata sull’integrazione: io ho guidato il respiro come al solito, usando le parole per guidare l’esperienza del respiro e poi Adamus mi ha chiesto di respirare solo con la musica di sottofondo e senza parole. Alla fine mi ha chiesto di guidare il respiro senza parole – solo attraverso la Radianza. Quella Radianza fluisce con grande facilità dai miei occhi proprio come la fragranza esce da un fiore.

Sebbene all’inizio il pubblico non fosse sicuro di cosa fare senza le parole, dopo pochi secondi ho percepito un cambiamento energetico nella stanza – ci erano arrivati! Abbiamo iniziato a respirare in pura coscienza – senza bisogno di parole. È stato un momento sacro e io ho ricevuto molte e-mail da persone che ascoltavano online e che hanno colto la bellezza dell’esperienza. Tutto ciò è disponibile per ogni persona che si apre al suo potenziale pieno.

Voi non avete bisogno che Sai Baba che è transitato o che Quan Yin vi assistano: la vostra scelta, il vostro respiro di compassione per voi e l’inizio del nuovo viaggio come umano guidato dall’Anima/Essenza vi aprirà al vostro grande potenziale e alla verità di tutto quello che siete.

IL RESPIRO E I BAMBINI – Erno van Doesselar

Il respiro divino è qualcosa di magico che agisce dentro tutti noi ma anche tutt’intorno a noi. Soprattutto con i bambini è una cosa incredibile perché loro mantengono ancora un ricordo fresco del respiro divino a cui hanno dato inizio quando sono venuti alla luce. Inoltre, i bambini sono molto focalizzati sull’esperienza e non sono ancora molto concentrati sulla mente come accade a molti adulti, quindi in generale non hanno ancora creato gli enormi muri che impediscono loro di percepire il momento Ora.

Io lavoro come insegnante in un asilo e quindi gestisco bambini che vanno dai 18 mesi ai 6 anni.  Prima di lavorare io respiro, respiro mentre lavoro e respiro dopo aver lavorato. Io invito consciamente la mia essenza a partecipare in pieno al mio lavoro e ciò determina veri e propri miracoli. Io gioco con i bambini con un cuore aperto e noi ci divertiamo moltissimo e quando un bambino ha paura, è ferito o si sta svegliando io lo nutro con il respiro della mia anima.

Ciò che accade è che i bambini percepiscono il respiro pieno di compassione e quindi iniziano a sentirsi al sicuro e rispettati e dopo aver percepito quelle sensazioni per un certo periodo si abituano con grande facilità a stare all’asilo piuttosto che a casa. I bambini si sentono invitati ad aprirsi e ad essere proprio quello che sono e ciò li incoraggia ad esplorare il loro mondo; inoltre, vedo che dentro di loro cresce un senso di fiducia e quando avviene qualcosa che per loro è una sfida emotiva lo resta solo per un periodo molto breve.

L’esempio di una bambina che mostrava un comportamento autistico. Arrivò all’asilo una bambina di circa 18 mesi e fu subito chiaro che stava incontrando parecchie difficoltà nell’ adattarsi al nuovo ambiente. Per darsi una sensazione di sicurezza che somigliava a una trance continuava a dondolarsi in posizione fetale sbattendo continuamente il corpo contro il pavimento. Io non sono un esperto di autismo ma sapevo che quello era un segnale chiaro e quindi mi sono avvicinato a lei e ho iniziato a giocare accanto a lei e a mostrarle alcuni giocattoli – ma all’inizio non faceva altro che continuare a dondolare.

Se cercavo di sollevarla o di fare qualcosa per distoglierla da quel dondolio iniziava a piangere, ma il passaggio sull’altalena tra gli altri bambini le risultava piuttosto facile; se qualcuno la prendeva in braccio lei piangeva e se la lasciavano sola iniziava subito a dondolarsi. Ecco perché ho deciso di darle grande attenzione e ho iniziato a respirare con lei.

L’ho spinta sull’altalena e a lei piaceva molto, poi ho deciso di toglierla per fare qualcosa di diverso e mentre la spostavo ho respirato su di lei la compassione assicurandomi di dirle ciò che stavamo per fare. Le ho detto che saremmo andati verso il campo giochi per giocare insieme; lei ha pianto un po’ ma quando è arrivata sulla sabbia e le ho permesso di percepire la sabbia sui piedi e sulle braccia ha iniziato davvero a divertirsi! Ha giocato nella sabbia e gli altri bambini passavano, ci guardavano o si univano a noi e lei si è sentita al sicuro per tutto il tempo in cui io ho giocato e ho respirato con lei. Ha fatto molti progressi, ma se venisse lasciata sola per lei sarebbe molto semplice tornare ai suoi movimenti.

Una mattina stavo parlando con il direttore dell’asilo mentre lei stava seduta sul pavimento tra di noi dondolandosi con gentilezza; mentre parlavamo ho percepito che l’anima di quella bambina e la mia anima avevano iniziato a comunicare. Non sentivo parole specifiche, ma percepivo con chiarezza come le energie si espandevano e io sapevo che era un passo avanti. Nei giorni successivi abbiamo passato ancora più tempo a giocare e spesso sulla sabbia perché le piaceva la sensazione della sabbia sul corpo. Altre bambine sono venute a giocare con lei. Lei si alzava e giocavamo tutti insieme e a un certo momento si è alzata, ha aperto le braccia e ha pronunciato il mio nome a voce alta – più di una volta! Era così orgogliosa dell’esperienza che aveva appena fatto che a modo suo aveva proclamato la sua vittoria.

Ora l’unica sfida che restava era il riposino nel pomeriggio. Io ho parlato con il direttore della scuola e le ho spiegato che per quella bambina il problema era sentirsi abbastanza al sicuro. Il giorno successivo l’ho prelevata dall’altalena perché era stanca e mentre piangeva le ho detto:” Ti porto a fare la nanna”. Sono andato con lei, l’ho sdraiata sul suo materassino e le ho dato il biberon e nel frattempo ho continuato a respirare su di lei, dopodiché le ho steso la copertina sulle braccia e le ho dato un buffetto gentile sulla testa. Le ho detto quanto fosse meraviglioso ciò che stava facendo e che l’amavo – poi lei si è addormentata. Da quel giorno in poi ha sempre fatto il suo sonnellino, proprio come un qualsiasi altro bambino della sua età.

Nel giro di tre settimane la bambina impaurita che continuava a fare movimenti autistici simili alla trance per non sentire ciò che stava accadendo intorno a lei si è trasformata in una bimba molto felice che ama giocare con gli altri bambini. Lei è presente nel momento e non usa più quei movimenti ripetitivi. Quando la guardo negli occhi posso vedere una differenza tra lei e gli altri bambini: posso vedere che lei ha scelto in modo conscio di essere presente. Ecco cosa fa il respiro della nostra anima… crea un invito molto dolce, un tale spazio sacro pieno di compassione che gli altri si sentono ispirati a essere quello che sono davvero.

Una delle cose più significative sta nel fatto che proprio in quella scuola c’era un terapista specializzato in bambini autistici e lui aveva detto alla madre che in base ai suoi studi sul comportamento quella bambina era del tutto ‘chiusa’. Seguendo la mia intuizione, quello stesso giorno ho detto a sua madre di non preoccuparsi e di non ascoltare ciò che gli altri dicevano ci fosse di sbagliato nella sua bimba, ma di fidarsi del suo istinto naturale – senza sapere cosa sarebbe accaduto nel giro di poche settimane.

Un paio di volte ho condiviso con quel terapista che forzare un bimbo a essere normale o a essere presente come gli altri non funziona perché lo spinge solo più in profondità nella mente. Ho affermato che un reale invito a essere presente può essere solo un invito di compassione e di amore ma senza alcuna condizione. So dall’esperienza della mia vita che questo è l’unico modo per calmare la mente, iniziare a sentirsi abbastanza al sicuro ed essere esattamente chi siamo davvero.

Queste esperienze e molte altre mi hanno ispirato al punto tale che ora inizierò a guidare i bambini a livello individuale (almeno all’inizio) e poi passerò ai loro genitori e agli insegnanti

IL BATTITO DEL CUORE SHAUMBRA – Jean Tinder

COME MODIFICO IL FILM?

Da quando ho scritto il mio ultimo articolo in questo spazio (giugno 2011) ho sentito spesso questa domanda. In fondo la domanda è: se riconoscete che il film che state recitando non vi piace più, come lo cambiate?

Suppongo che ogni volta la risposta sarà un po’ diversa per ogni film e per ogni persona, ma condividerò con voi qualcosa che per me ha funzionato.

NON PRENDETELA SUL PERSONALE

Ecco cosa fa la differenza! Se accade qualcosa che non piace (vi tagliano la strada nel traffico, qualcuno vi getta addosso la sua frustrazione ecc.) se la prendete sul personale è come se “prendeste possesso” di quel film e diceste: “Guarda cosa sto recitando ora nel mio teatro”, ma se vi ricordate che non riguarda voi e lo lasciate andare o lo ignorate e basta, allora non c’è modo che quel film possa restare nella vostra realtà.

Nel mio passato ci sono state persone che mi hanno fatto capire molto chiaramente che io non ero la benvenuta nel loro mondo. Beh, nella mia vita io non volevo recitare quel film e quindi non l’ho considerato mio, non l’ho posseduto; in altre parole (in generale) non ho piagnucolato, non sono passata al contrattacco, non mi sono offesa né mi sono sentita ferita; piuttosto ho ignorato gli affronti e mi sono comportata come se non ci fosse niente di sbagliato. Quello è stato il mio modo di cambiare il film: invece di percepirmi come una vittima per ciò che gli altri stavano scegliendo mi sono solo rifiutata di riconoscere ciò che non volevo nella mia realtà, ma mi è servito un po’ di tempo per ottenere quella chiarezza e a volte mi sono dimenticata che non si trattava di me e in fondo si è trattato di far pratica ed imparare come creare la realtà che volevo. E ora? Nel mio mondo quel tipo di cose non esiste più perché io ho cambiato il film.

SIATE CONSAPEVOLI DELLA SCENEGGIATURA CHE STATE GIÀ SCEGLIENDO

Se nella mia vita voglio recitare in un film che comprende l’abbondanza, non mi è di molto aiuto brontolare e lamentarmi dei limiti dovuti alla mancanza o alla scarsità di denaro perché così non faccio altro che recitare il vecchio film. Persino quando ho dovuto rompere il salvadanaio per mettere insieme i soldi per comprare il cibo per me e per la mia famiglia mi sono sempre rifiutata di definirmi “povera” anche se in base a tutti i parametri lo ero proprio perché stavo togliendo quel film dal mio proiettore.  

L’ho recitato abbastanza a lungo, quindi perché mai continuare a rinforzarlo? Ogni volta che succede una cosa anche piccola che poteva essere considerata come abbondante mi focalizzavo su quella, le davo il benvenuto, me la ricordavo e ne parlavo sapendo che avrei creato altra abbondanza – e così è stato!

RACCONTATE SOLO LE STORIE CHE VI PIACCIONO DAVVERO

Probabilmente questa è la cosa più importante di tutte. Come ho già detto in questo spazio, i miei figli più giovani non vivono con me; li vedo poche volte l’anno, ma non crescono con me e nel corso del tempo mi sono raccontata un certo numero di storie diverse sulla loro situazione.

A volte si trattava della storia per cui “Io sono una cattiva madre” oppure “I miei figli sono feriti dal fatto che vivono lontani da me.” È molto interessante perché quando mi raccontavo quelle storie i miei figli tendevano a sostenerle nelle loro reazioni ed esperienze. Ho raccontato anche la storia in cui: “Loro creano la realtà perfettamente opportuna per sé e va tutto bene” e indovinate una cosa? Loro sostengono anche quella storia!

Allora, cos’è davvero reale nel mio mondo persino con i miei figli? Qualsiasi storia io racconti! Il bello è che ora posso anche insegnare loro a scegliere le storie che vogliono sperimentare nelle loro vite personali. Poi dipenderà da loro lasciarsi influenzare dalle mie scelte, perché noi siamo tutti liberi di scegliere ogni prospettiva (storia) che vogliamo rendere solida come la nostra realtà.

Un esempio molto noto di tutto ciò è il famoso “effetto placebo”, in cui sostanze del tutto neutre hanno più o meno lo stesso effetto del farmaco “reale”. I placebo funzionano perché noi crediamo alla loro storia e in effetti non è neanche importante che è una storia sia vera o no! Ogni cosa che noi ci raccontiamo diventa la nostra verità.

Ecco, qui si tratta di scegliere la vostra realtà piuttosto che comportarvi come se qualcuno l’avesse già decisa per voi, ma non aspettate di credere alla vostra storia solo quando ne avrete le prove, perché sarebbe proprio come osservare un vecchio film volendone uno diverso ma senza riuscire a cambiarlo. Voi dovete cambiare il film prima di vedere la differenza.

Di recente ho deciso che uno dei film che voglio recitare nel teatro della mia vita si intitola “Jane Compra La Sua Casa Perfetta.” Non sono sicura di come si svilupperà la trama e “sembra” che ci siano parecchi blocchi sulla strada (ah, un gran bel Mistero!), ma con la certezza che deriva da anni e anni di scelte, di fiducia e di creazione io SO che avverrà – al momento giusto e nel modo perfetto. Tutto ciò che non fa il paio con quel film (non ho il denaro, nessuno mi fa credito, non so dove trovarlo ecc.) non avrà la mia attenzione – al contrario, ho già cominciato a raccontare la storia che voglio e non vedo l’ora di farvi sapere com’è andata a finire!

Non c’è assolutamente nulla che voi non potete creare se non continuate a raccontarvi la storia del perché non potete. Non c’è nulla di cui non potete fare esperienza se non continuate a recitare il film che spiega perché non sta avvenendo. Io non ho nessuna abilità speciale che sia diversa dalle vostre; io sono solo determinata a vedere ciò che voglio e a scegliere di vederlo, indipendentemente da ciò che potrebbe avvenire “in realtà” o da chi mi sta intorno – funziona davvero!

Vi ricordate la domanda di Adamus: “Voi cosa emettete?” Io vi dico che voi potete cogliere con facilità ciò che emettete intorno a voi se considerate il film che sta già scorrendo nella vostra vita. Allora, perché concedere spazio a una cosa che non vi piace quando con altrettanta facilità potreste emettere ciò che vi piace?

Vi invito a raccontare alcune nuove storie – su di voi, sugli altri e sulla vostra vita – e poi vedere cosa succede!

SETTEMBRE 2011

® ©  ™!!!  – di Geoffrey Hoppe

La vita qui al Crimson Circle è buona – in realtà è molto buona. Come organizzazione siamo benedetti dal poter condividere le esperienze spirituali e quelle di vita degli Shaumbra di tutto il mondo. Lo staff del Crimson Circle è il migliore in assoluto; noi rendiamo disponibile moltissimo materiale pieno di saggezza attraverso il sito, i seminari e a livello personale io faccio esattamente ciò che voglio fare con le persone con cui voglio lavorare. Per favore, non fraintendete il tema che voglio trattare oggi: non è un tema fondamentale, ma dobbiamo parlarne.

Uno dei temi più delicati che l’organizzazione del Crimson Circle affronta quotidianamente è quello che riguarda il copyright, i marchi di fabbrica e l’uso legale della Proprietà Intellettuale del Crimson Circle che riguarda materiale che ha il copyright e il marchio registrato.

Le implicazioni legali e morali che riguardano il mancato rispetto del copyright e del marchio registrato sono complesse e spesso cariche di conflitti; abbiamo avuto molte esperienze con l’aspetto legale di ciò che viene definito la Proprietà Intellettuale proprio a causa delle mie precedenti esperienze lavorative che includono 3 brevetti tecnici, numerosi marchi registrati e copyright. Nel mondo degli affari tutto ciò è considerata una cosa positiva – è un valore dell’azienda – perché significa il completamento di un compito e l’ufficializzare la proprietà di copyright, brevetto, nome, marchio registrato o materiale pubblicizzato con il copyright. In tutti i miei anni nel mondo degli affari non ho mai sentito che qualcuno sia stato criticato per aver certificato la sua proprietà intellettuale.

Come molte altre organizzazioni spirituali, il Crimson Circle usa il processo della Proprietà Intellettuale per garantirsi la proprietà delle sue creazioni e ciò include tutto, dallo Shoud mensile ai corsi di base come la SES di Tobias. Abbiamo applicato il marchio registrato in modo formale e informale a termini come Adamus, Shaumbra, Inspire Consciousness, Awakening Zone e molti altri. I nostri siti, i libri e le riviste on-line sono coperti da copyright e i marchi registrati sono stati usati per nomi come Keahak. Tutto ciò rientra in un processo di business prudente e su questo tema normalmente a nessuno passerebbe per la testa di alzare la voce o le sopracciglia.

Ma… c’è una parte minuscola ma importante della comunità spirituale che considera la proprietà intellettuale come negativa, una cosa da vecchia energia e afferma che quelle cose sono una specie di controllo o un limite. Tutto ciò che è collegato allo spirito dovrebbe esistere senza restrizioni.

Poi esiste un’altra piccola parte della comunità spirituale che crede che il materiale si possa condividere in modo aperto e libero; in altre parole, se acquistano o acquisiscono una copia sentono che va bene inviare il materiale ad amici e parenti o postarlo su Internet.

 Poi esiste anche un numero molto piccolo di persone che sono del tutto consapevoli dell’esistenza della legge sul copyright e sul marchio registrato ma che intenzionalmente sceglie di copiare o di vendere il materiale che non appartiene a loro.

Patenti, marchi registrati e copyright forniscono un processo formalizzato che riguarda l’acquisizione del possesso della creazione di una persona e c’è un certo orgoglio nel ricevere un marchio registrato da un’agenzia governativa. Ogni volta che il Crimson Circle riceve un certificato ho un bel sorriso sulla faccia e penso a tutto il lavoro che abbiamo fatto prendendo l’idea dalla lavagna celestiale per portarla nella realtà umana e immaginare quanto si espanderà in futuro.

Un marchio registrato protegge un nome. Per esempio, abbiamo applicato il marchio registrato al termine Adamus per parecchie ragioni: la prima è che se noi non usiamo il marchio registrato, qualcun altro potrebbe spingere NOI a smettere di usare quel nome; in secondo luogo, ciò ci permette di determinare com’è usato per il massimo beneficio possibile di tutti gli Shaumbra. Per esempio, hanno cercato di usare il termine “Investimenti Shaumbra” per raccogliere del denaro per un progetto che non aveva nulla che fare con Shaumbra o con il Crimson Circle. Abbiamo chiesto loro di smettere di usare quel nome – cosa che hanno fatto – perché non avevano il permesso e non avevano alcuna relazione con il Crimson Circle. Volevamo solo assicurarci che quando qualcuno vede il nome Shaumbra riceva anche la coscienza e l’energia della vera coscienza Shaumbra.

Abbiamo discusso sul fatto di apporre il marchio registrato sul nome Adamus e alcune persone ingenue ci hanno detto che non possiamo applicare il marchio registrato su un’entità; in realtà il marchio registrato è per l’uso del nome di Adamus in relazione a contenuti spirituali, corsi, seminari, audio video, registrazioni ecc. Qualcun altro potrebbe registrare il nome per usarlo per una barretta energetica, per un nuovo marchio d’automobile o forse per un sapone da bucato e va bene finché non implica qualcosa che è collegato ad Adamus nell’ambito spirituale. Nonostante il nostro marchio registrato parecchie persone affermano di canalizzare Adamus e cosa più importante lo fanno indipendentemente dal fatto che Adamus stesso abbia detto che avrebbe lavorato solo con un gruppo (Shaumbra) e con un messaggero (me). Abbiamo inviato loro alcune lettere educate e in alcuni casi abbiamo dovuto procedere con azioni più forti.

Tutto ciò è importante perché riceviamo regolarmente richieste da parte di persone che hanno visto qualcosa indicato come “di Adamus” che non ha niente a che fare con il Crimson Circle e tutto ciò determina confusione e frustrazione a tutti i livelli.

Noi abbiamo il copyright di tutto il contenuto, dagli Shoud ai seminari e ai corsi di Studio Avanzato fino ai prodotti che vendiamo o che rendiamo disponibili gratuitamente nel nostro sito. Riceviamo richieste regolari da parte di persone che vogliono usare parte del materiale nei loro libri o corsi e dopo aver preso in considerazione il loro progetto spesso permettiamo loro di usarlo. I copyright di solito sono riconosciuti in tutto il mondo dalla Convenzione di Parigi e ciò assicura che il materiale sia usato in un modo coerente con l’aumento del potere personale.

Sfortunatamente, quasi ogni giorno ci ritroviamo con problemi causati da chi infrange queste regole: parliamo di persone che pubblicano e vendono gli Shoud come se fossero opera loro, che usano termini come Shaumbra o Adamus senza averne alcun permesso, che postano su Internet il materiale relativo a interi corsi o prendono il materiale delle classi avanzate – SES, Aspettologia e Dreamwalker – e creano i loro corsi personali modificando leggermente il nome. Quando ciò accade noi inviamo loro una lettera rispettosa informandoli che non hanno rispettato le leggi e chiediamo loro di smetterla e se scelgono di ignorare la richiesta educata, a volte siamo spinti a passare alle vie legali. Il mio staff ed io non vogliamo farlo per passare il tempo e spendere i nostri soldi ma per sfortuna un piccolo numero di persone semplicemente non riesce a rispettare le creazioni degli altri.

Nota a margine: circa l’80% dei contenuti del Crimson Circle viene offerto a titolo gratuito. Gli Shoud, le trasmissioni e i prodotti gratuiti sono facilmente accessibili senza alcuna spesa e tutto ciò è possibile a causa delle sottoscrizioni fatte dai generosi Angeli del Crimson Circle e dagli sponsor che sostengono questo lavoro a livello energetico e finanziario. In realtà meno del 5% di Shaumbra fa acquisti o donazioni e quindi il sostegno dato dagli Angeli del Crimson Circle e dagli sponsor è molto importante. Il tema marchio registrato/copyright non riguarda il denaro ma piuttosto il diritto di offrire il materiale nel modo che il Crimson Circle ritiene migliore per tutti gli Shaumbra.

Forse sulla Nuova Terra non c’è più bisogno di copyright, di marchi registrati o di avvocati. Mi piace pensare che la Nuova Terra sia luogo in cui le persone non fregano gli altri, ma piuttosto creano per se stessi. Spero proprio che la Nuova Terra non contenga il virus dell’energia sessuale, l’elemento insidioso che fa in modo che l’entità si nutrano di tutte le altre entità piuttosto che andare dentro a trovare tutto ciò di cui hanno bisogno ma qui, sulla vecchia Terra, l’uso del marchio registrato e del copyright fa ancora parte del processo di creazione, di identificazione e di protezione.

Vi ringraziamo per aver ascoltato questa breve spiegazione. Che si tratti del Crimson Circle o di un altro creatore – per favore, rispettate i diritti degli altri. Non rubate la musica, non copiate i documenti senza autorizzazioni e non postate su Internet cose che non sono vostre. Piuttosto, usate quella stessa energia per permettere che le vostre creazioni si facciano avanti.

IL BATTITO DEL CUORE SHAUMBRA – di Jean Tinder

Da quando ho iniziato a scrivere il Battito del Cuore Shaumbra – parecchi anni fa – sintonizzarmi con Shaumbra è sempre stata un’esperienza incredibile ed è interessante notare che ciò che sento quando mi sintonizzò è cambiato parecchio! Nel corso di questi anni ho avuto bisogno di un mucchio di incoraggiamento (“Possiamo farcela!”)  e forse anche di qualche sfida piena d’amore (“Sei davvero pronto per essere un creatore?”) ma ultimamente sto percependo anche qualcos’altro. 

Potete fare l’esperienza anche da soli. Fate un respiro profondo, spalancate il vostro cuore, espandetevi all’esterno agli Shaumbra di tutto il mondo e percepite il ritmo stabile e forte del nostro cuore collettivo che batte con la chiamata al risveglio. Il Cuore Shaumbra non è più solo provvisorio, pieno di dubbi e di stanchezza: sono certa che gli siano spuntate le ali!

A proposito di ali, avete mai visto i video che mostrano gli stormi di merli che attraversano il cielo come se fossero un solo uccello? Questi stormi sono formati da decine di migliaia di uccelli che guidati da un’onda d’energia magnetica danzano nel cielo come un unico essere etereo. A prescindere dalla loro posizione nel gruppo o dai percorsi individuali, ognuno di loro è sintonizzato sulla stessa frequenza e vederli insieme è pura magia in movimento. In modo molto simile io percepisco l’entità Shaumbra mentre si muove e danza attraverso i reami della coscienza umana.

Ecco alcune cose che amo di Shaumbra:

Noi non abbiamo un capo.  Sì, ci sono umani – e spettri* – che lavorano senza sosta per riunire le energie, trasmettere i messaggi e renderli disponibili per tutti quelli che risuonano con questo materiale, ma non conosco una sola persona che segua qualcosa di diverso dal suo sé individuale. Nessuno mette da parte il suo buonsenso per fare qualcosa solo perché “L’ha detto Adamus.” (*devo proprio ammettere che riferirmi ai nostri amici senza corpo definendoli “angeli” sembra molto campato in aria; definirli “ex-umani” suona molto limitato e “maestri ascesi” sembra molto separato e quindi con il più grande rispetto, affetto e un filo d‘irriverenza io li chiamo “spettri”).     

Noi ci stiamo espandendo. In altre parole, mentre è stato molto importante per Shaumbra connettersi tra loro (perché ci aiuta a sentirci meno soli e va bene per uscire dalla mente) noi non ci incolliamo insieme nei nostri piccoli cerchi per nasconderci dal mondo. Al contrario, moltissimi Shaumbra stanno spiccando il volo in molte direzioni diverse; noi torniamo a riconnetterci quando possiamo, ma creiamo anche le nostre vite personali e insegniamo e facciamo parte della comunità.

Noi minimizziamo. Qualche mese fa Adamus se n’è uscito con lo slogan: “Sii saggio, minimizza.” Naturalmente questo è un consiglio eccellente a un livello molto pratico: non c’è nulla di meglio che liberare il vostro spazio fisico dalle cose che o non usate o non amate per liberare un mucchio di energia bloccata! C’è da aggiungere che finalmente molti di noi si stanno liberando di un po’ dal peso extra che avevamo accumulato durante il nostro viaggio di risveglio, ma forse la cosa più importante è che stiamo riunendo e integrando i molti aspetti che si sono persi e che sono rimasti bloccati per moltissime vite. Nella semplificazione dell’ascensione noi stiamo sbrogliando le nostre vite, i nostri corpi e le nostre anime e ci liberiamo da eoni di energia bloccata.  Hmmm, non c’è da stupirci che stiamo iniziando a volare!

Noi insistiamo a renderlo reale. Tutte le religioni e persino i sistemi di credenza della New Age con cui sono entrata in contatto e di cui ho fatto parte hanno alcune linee che semplicemente non si superano. Se le domande su Dio si fanno troppo “reali” la risposta diventa: “Non possiamo proprio comprendere la mente di Dio, ma Lui ci spiegherà tutto quando arriveremo in paradiso.” I seguaci della New Age tendono a ricoprire tutto con l’amore e con la luce finché non ti senti un traditore per aver avuto un singolo pensiero o un’esperienza “negativa” … ma Shaumbra? No, noi diciamo solo: “Mandatecela!” Gli Shaumbra che conosco io non sono soddisfatti di begli stereotipi e concetti interessanti – tutto deve risuonare nel profondo e avere un’applicazione pratica per restarci attaccati.           

Penso che si possa dire che io credo che Shaumbra sia incredibile! Oh, prima che qualcuno mi invii un’altra e-mail dicendo che ciò che scrivo suona un po’ come “noi contro loro” per favore, cercate di capire che non è così. Dopo tutto questo è “Il Battito del Cuore Shaumbra” e non “Il Battito del Mondo” e sento che è importante riconoscere VOI e tutto ciò che avete fatto, che vi definiate Shaumbra da 11 anni o da una settimana – o anche se le etichette non v’interessano. Io sono una fan sfegatata di TUTTI i lavoratori della coscienza che si amano e che fanno la vera differenza nel mondo.

Allora, siamo pronti a raccogliere il frutto del nostro lavoro, a benedire le nostre vite personali e a smettere di voler salvare il mondo? A volte le persone “regolari” evitano i sentieri spirituali e religiosi perché spesso ciò significa rinunciare ai “piaceri del mondo”, all’abbondanza e ad altre cose che rendono piacevole la vita umana a favore di un dogma mentale e della promessa di una qualche ricompensa futura.

Immaginate un po’ se ci fossero persone – umani vivi che respirano e camminano sulla Terra, qui e ora – che dimostrano che l’umano e il divino POSSONO coesistere; che vivono il fatto che amare prima se stessi non significa diventare come Scrooge in “La favola di Natale”; che davvero creano la loro realtà esattamente come la vogliono perché sanno ciò che vogliono.    

Quelle persone che vivono per se stesse guidate dalla loro gioia fanno di più per evolvere la coscienza e per liberare l’umanità più di tutti i sistemi di credenza spirituali e religiosi messi insieme.

Vi siete accorti di quale impatto ha avuto quell’uomo così pieno di sé di nome Yeshua su chi lo circondava, senza menzionare i milioni di persone che in un secondo momento hanno sentito parlare di lui?

Cosa succede ora che migliaia di maestri realizzati e illuminati camminano sulla Terra?

Penso proprio che lo scopriremo.

OTTOBRE 2011

ADDIO A UN PIONIERE – Geoffrey Hoppe

Dov’eravate quando avete saputo che Steve Jobs era morto? Quando ho sentito la notizia ero a Parigi e per me non è stata una sorpresa perché da parecchi anni Jobs soffriva di un cancro al pancreas e di recente si era dimesso da amministratore delegato della Apple. Per me è stato un momento molto triste a causa dell’impatto che ha avuto su di me a livello personale. ma anche sulla coscienza umana.

Steve Jobs era il mio eroe. Ho comprato il mio primo prodotto Apple circa 25 anni fa; a quel tempo ero proprietario di una azienda di consulenza di marketing a Dallas ed era naturale che le aziende creative usassero i prodotti Apple. I miei tecnici e i consulenti finanziari mi prendevano in giro per quei ‘giocattoli’ e mi suggerivano di comprarmi un computer vero, ma molto presto diventai un devoto della mela, un dipendente da Mac e quindi un seguace di Jobs. Uso i suoi prodotti da allora – e ne sono piuttosto compiaciuto, devo ammetterlo. Ora tutti al Crimson Circle usano un Mac, persino quelli che all’inizio giuravano che non avrebbero mai abbandonato il mondo PC.

Mi piacciono i prodotti Apple perché sono intuitivi – infatti non ho mai letto un manuale né ho fatto un corso. Jobs poneva molta enfasi sul design e sull’interfaccia umana dei prodotti Apple e quindi un qualsiasi utente poteva semplicemente premere il pulsante di avvio e tuffarsi nell’esperienza – che il prodotto fosse un computer fisso, portatile o la nuova linea di prodotti che aumentano il potere personale come gli iPhone e gli iPad.

Io mi sento molto legato a Steve Jobs, cosa che non posso dire di altri amministratori delegati. Entrambi siamo nati nel 1955 e anche Jobs ha abbandonato il college, proprio come me. Io vivevo a Mountain View, California dal 1973 al 1976 e proprio in quel periodo Steve Jobs e Steve Wozniak (il co-fondatore di Apple) costruivano il loro primo computer Apple nel garage dei genitori di Jobs, che distava solo qualche miglio di distanza. Jobs era stato buttato fuori dalla sua azienda nel 1985, io ero stato sollevato dai miei doveri (cioè licenziato) dall’azienda che avevo co-fondato.

Jobs era rientrato alla Apple nel 1996 e alla fine l’aveva trasformata in una delle aziende di più grande successo di tutta la storia. Sembra che la Apple disponga di riserve liquide superiori a quelle del governo degli Stati Uniti e che possa contare su una rete che ha un valore superiore a quello della maggior parte dei paesi del mondo.

Ciò che ho davvero ammirato di Jobs è che era un cane sciolto, un non conformista, un visionario e quindi un Pensatore Nuovo. Il mondo del business tradizionale da cui venivo era super gestito, super controllato e fin troppo focalizzato sul risultato finale piuttosto che sulla Linea del Cuore.

Alla nascita Jobs fu dato in adozione e come molti di noi ha scelto il percorso più veloce per tornare su questo pianeta e far parte del più grande cambiamento nella storia. Come noi ha voluto far parte della prima ondata e così ha afferrato uno dei primi corpi fisici disponibili – e al diavolo le conseguenze. È stato cresciuto da genitori protestanti ma è arrivato ad accettare concetti come la reincarnazione, il karma e le realtà multidimensionale dopo aver visitato l’India verso i vent’anni. In un certo senso si considerava un buddista: era vegetariano e si dice che abbia ‘immaginato ‘ i suoi prodotti piuttosto che averli progettati. Una volta Adamus ha affermato che l’entourage dei ‘non-fisici’ che collaborava con Jobs includeva Nikola Tesla e Alexander Graham Bell.

Sono sicuro che da quando è transitato lo scorso 5 ottobre ne avete sentite fin troppe su Steve Jobs, ma non ho potuto fare a meno di scrivere un articolo su questo tema nello Shaumbra Monthly perché ho sempre sentito che dentro di lui c’era un po’ di Shaumbra. Il consulente del Crimson Circle Alain Bolea, per pratica utilizzatore di PC ma nel suo cuore fan della mela mi ha scritto della morte di Jobs usando queste parole: “Oggi si è spenta una luce brillante.”  Addio per ora, Steve e se ti capita di passare da queste parti vieni a trovarci alla nostra riunione mensile.   

IL BATTITO DEL CUORE SHAUMBRA – Jean Tinder

UN’ESPERIENZA CHE CAMBIA LA VITA

All’alba del 7 settembre mio marito Joep e io abbiamo caricato la macchina e ci siamo diretti verso Santa Fè; entrambi avremmo lavorato alla Conferenza di Mezza Estate del Crimson Circle e giovedì era il giorno di preparazione, quindi volevamo arrivare la notte prima. È dal 2005 che aiuto durante le Conferenze di Mezza Estate e ogni anno si tratta di uno degli eventi più eccitanti di cui mi ricordo, ma questa volta è stato diverso.

Le conferenze precedenti erano state divertenti e non vedevo l’ora di andarci, ma negli ultimi due anni penso proprio di poter dire che avevo perso un po’ d’interesse per la vita. È una sensazione interessante e so che molti di voi la conoscono bene: sentite di aver avete raggiunto il completamento dello scopo della vostra vita. A quel punto non resta molta motivazione e persino le cose che una volta mi eccitavano, come per esempio una grande riunione di Shaumbra per me non avevano più quel significato speciale. In fondo ero felice di continuare a occuparmi del lavoro che mi piace fare.

Persino il mio corpo rispondeva alla mia ambivalenza e alla mancanza di accettazione della vita con più dolori, acciacchi e una debolezza generale e quindi quella mattina non mi sentivo particolarmente eccitata. Ci sarebbe stato molto lavoro da fare e la cosa mi piaceva; ci sarebbero state persone da vedere e sarebbe stato carino; ci sarebbero state canalizzazioni e presentazioni, ma mi chiedevo se avrebbero detto qualcosa di nuovo. Poi sarebbe arrivato il momento di fare le valigie e tornare a casa – niente di che, quindi.

Quando la conferenza è iniziata, il messaggio di apertura di Adamus ha riacceso il mio interesse perché ha parlato di come i presenti avessero fatto la scelta chiara: la nostra ascensione o il completamento spirituale ora è la nostra unica opzione… era qualcosa che capivo molto bene! Il resto della giornata è stato interessante e divertente, soprattutto quando la banda di mariachi di colpo ha iniziato a suonare durante una delle sessioni. Il pubblico si è goduto molto i messaggi pieni d’ispirazione da parte dei relatori di Awakening Zone – Wulfing von Rohr, Jean Adrienne e Joe Rumbolo oltre al bel messaggio di Zapharaia canalizzato da Lee Harris.

Dopo cena è arrivato il momento di festeggiare! La Jimmy Stadler Band era in gran forma – questo per loro era il terzo evento Shaumbra – e ce l’hanno davvero messa tutta per 3 ore. A livello personale è stata una serata magica perché in realtà non m’interessava più e probabilmente è stata la prima volta in cui ho danzato come se nessuno mi stesse guardando; non m’interessava apparire sciocca né chi c’era là fuori e non m’interessava se facevo i movimenti giusti seguendo il ritmo giusto. Ho solo danzato per tutta la sera con me stessa – e mi sono trovata completamente fuori dalla mia mente che di solito è molto, molto occupata. Di quando in quando avevo la sensazione che qualcosa di profondo dentro di me si stesse liberando, stesse mollando – ma non m’interessava e non volevo pensarci: volevo solo continuare a muovermi.

Sabato ci sono state altre grandi presentazioni e io mi sono goduta in particolare il modo in cui Dee Wallace ci ha dimostrato come si lavora – e come non si lavora – con la scelta conscia. Sandra Ingerman ci ha parlato dello sciamanesimo e ci ha accompagnato in un viaggio interiore con il suo tamburo. Norma e Garret hanno condiviso le loro recenti esperienze sull’ascolto del sé e sul prendersi del tempo per parlare con gli aspetti. Poi Kuthumi con il suo solito amore e umorismo ci ha presentato il Nuovo Pensiero e ha guidato il pubblico a fare una meravigliosa esperienza nel percepirlo. In base alla mia esperienza quando Kuthumi guida qualcosa va molto in profondità – è accaduto così anche questa volta. Mi ha aiutato a cogliere il messaggio di Adamus dello Shoud di ottobre a un livello del tutto nuovo.

Poi è arrivata domenica mattina – l’11 settembre, il 10° anniversario dell’attentato alle Torri Gemelle. Lee Harris ha cantato una bellissima versione di Angel, mentre alcune immagini scorrevano sullo schermo e l’energia era molto densa e piena. Poi è arrivato il momento del Premio Annuale “Ispira la Coscienza” che ogni anno è attribuito a una persona per il suo contributo a ispirare la coscienza in tutto il mondo. Quest’anno il premio è stato assegnato a David McMaster – con sua grande sorpresa ma con l’approvazione da parte di tutto il pubblico.

Poi è toccato a Jim Self e devo ammettere che ascoltarlo parlare è come ascoltare una canalizzazione che lui non attribuisce a nessun’altra entità ma le parole, l’energia e la saggezza continuano a fluire da lui. A un certo punto ha detto qualcosa che mi è entrato dentro superando ogni barriera conscia o inconscia e che ha raggiunto il punto più profondo di me: “Da quanto tempo volevate andare a casa? Questa E’ casa.” Quelle semplici parole mi hanno rivelato qualcosa che tutti abbiamo sentito per anni e anni e dentro di me ha causato una vera e propria valanga.

Questa è casa. Io sono casa. Se me ne vado, non andrò a casa: la casa è qui. La casa è proprio adesso.” Non riesco nemmeno a descrivere tutti i pezzi che in quel momento di colpo sono tornati al loro posto.

Naturalmente tutti l’avevamo già sentito dire prima, ma la combinazione di tutto ciò che è avvenuto in quel weekend – i messaggi e l’esperienza – in qualche modo tutto è ritornato al suo posto. Si è trattato di uno di quei momenti ‘fuori del tempo’ e io sono rimasta con me stessa anche se la conferenza è proseguita con il Dr. Brandt e poi con Lee Harris, Norma Delaney, Jim Self e il messaggio finale di Adamus. In realtà sono state le parole di Adamus che hanno riflesso al meglio ciò che provavo dentro di me: “Ciò che abbiamo vissuto negli ultimi due giorni – in termini di cambiamento dentro di voi e nella creazione di un cambiamento nei potenziali dell’umanità – è stato molto profondo.”

Quando tutto è finito è arrivato il momento di rifare le valigie; tutto il gruppo dello staff e dei volontari forma una squadra incredibile e tutti hanno lavorato insieme per completare il lavoro in un tempo molto breve. Alla fine era arrivato il momento di cenare e di rilassarsi, quindi ci siamo incontrati tutti al bar dell’hotel. Chi era presente vi racconterà che quelle poche ore in quella piccola stanza la domenica sera sono state davvero qualcosa d’incredibile; in quella piccola stanza erano ammassati circa 30/40 Shaumbra che si connettevano, che celebravano, che ridevano, parlavano e lo spazio era davvero pieno di energia! Si sentiva che tutte le barriere erano cadute e l’energia di tutti era aperta, spalancata, libera, si espandeva e fluiva – è stato un modo magico per terminare un weekend profondo.

Quella notte e il giorno successivo, durante il viaggio verso casa ho sentito qualcosa che non avevo percepito per oltre due anni – l’eccitazione per la vita! Ero molto conscia e del tutto consapevole, sceglievo la vita in ogni modo, la respiravo dentro di me e mi aprivo al fatto di essere qui – finalmente a casa.

Sapete qual è la cosa interessante? Ho sentito immediatamente la differenza – la sento ancora! Il mio corpo si sta rinvigorendo, la mia mente è più chiara e ho più energia (a volte faccio fatica a dormire) e le cose hanno ripreso a muoversi. Non mi sento più stanca o sopraffatta dalla vita e l’ambivalenza se n’è andata rimpiazzata dalla pace, dalla gioia e dalla curiosità di sperimentare qualsiasi cosa accadrà in futuro.

Sono andata alla Conferenza di Mezza Estate non aspettandomi nulla e sono tornata a casa con tutto.

LO SENTITE? di Jean Tinder

Sta succedendo qualcosa di grande. Per tutto quest’anno e in molti, molti paesi in tutto il mondo e ora anche negli Stati Uniti le persone stanno dicendo: “Adesso basta.” Dai cuori umani sale un urlo che dice: “Noi siamo esseri sovrani e non ci potete più controllare, né abusare di noi.”

Quando guardo le notizie online percepisco l’energia delle persone che si trovano nei negozi in città o la percepisco ‘là fuori’ nel mondo e sento anche un’eccitazione che cresce. Certo, ci sono la paura, il dramma e tutti i problemi che le persone stanno affrontando ma c’è anche qualcos’altro: qualcosa di nuovo e di fresco, qualcosa che comincia a friggere come un seme che ha dormito per moltissimo tempo. È una specie di rombo, è qualcosa che somiglia al patriottismo ma che non ha nulla a che fare con un paese in particolare; è qualcosa che somiglia alla speranza ma senza un’ombra di dubbio o possibilità di fallimento; è qualcosa come l’eccitazione ma dentro c’è la pace. È come se tutti, in fondo, avessimo raggiunto la nostra destinazione, avessimo manifestato il nostro sogno sulla Terra e ora tutto ciò che ci resta da fare è osservare mentre si manifesta, mentre si dispiega davanti ai nostri occhi.

Forse tutto parte da qui:

“Signore Signori, da parte del vostro capitano vorrei ringraziarvi per aver scelto di volare oggi con noi ed essere i primi a dare il benvenuto al Nuovo Mondo. Sappiamo che il volo attraverso l’universo è stato molto lungo e complicato e durante il percorso abbiamo affrontato parecchie turbolenze. Come potete vedere guardando fuori dai finestrini abbiamo affrontato alcune tempeste importanti e sì, più di una volta siamo stati colpiti dai fulmini ma questo veicolo è stato costruito con grande cura ed è stato progettato per resistere praticamente a tutto, quindi nonostante la turbolenza che non ci aspettavamo e le tempeste va tutto bene.

Ci scusiamo sinceramente per l’atterraggio un po’ difficoltoso. Senza dubbio avrete notato che negli ultimi anni il nostro avvicinamento alla linea di atterraggio ha implicato alcune manovre toste per attraversare la pioggia intensa, il nevischio e la nebbia della coscienza di massa che in pratica ha ridotto la visibilità a quasi zero. Comunque poiché tutti noi siamo diventati molto bravi a guidare usando lo strumento del sentire, in realtà non c’è mai stato alcun pericolo. L’atterraggio piuttosto avventuroso è dovuto ai venti di traverso che soffiano ad alta velocità a livello del terreno, ma il vostro respiro e la fiducia hanno creato un cuscino di aria resistente e quindi l’impatto con il terreno è avvenuto senza incidenti.

Sappiamo che siete molto eccitati di essere alla fine del vostro viaggio e che siete ansiosi di uscire ed esplorare il Nuovo Mondo. Sarete in grado di farlo molto presto, ma proprio in questo momento per favore vi chiediamo di restare seduti al vostro posto con la cintura di sicurezza allacciata mentre ci avviciniamo al terminal. L’aeroplano sarà colpito ancora da venti forti e non vogliamo certo che vi facciate qualche livido proprio durante gli ultimi minuti.

Per favore, siate molto cauti nell’aprire le cappelliere; state pur certi che lassù, nella vostra testa, durante il volo gli oggetti si sono mossi e quindi dovreste evitare di farvi del male o di ferire chi vi circonda mentre cercate di recuperarli. Potreste scoprire che è molto più semplice lasciare qui da noi il vostro vecchio bagaglio che ormai cade a pezzi insieme ai vostri sistemi di credenza per godere di alcuni dei meravigliosi negozietti locali in cui potrete trovare con facilità articoli nuovi di zecca – quelli che sceglierete.

Apprezziamo molto la vostra pazienza e la cooperazione che avete dimostrato durante questo volo che ha battuto ogni record. Sappiamo che molti di voi non si sarebbero mai aspettati di far parte della gestione dei servizi del volo o se necessario di contribuire a ricalcolare la linea di volo (visto che è il primo di questo tipo). In ogni caso, proprio grazie agli sforzi che abbiamo fatto collaborando tutti insieme alla fine siamo arrivati alla nostra destinazione in modo sicuro – e leggermente prima del previsto.

Vi preghiamo di godervi il vostro soggiorno qui nel Nuovo Mondo e in qualsiasi altro luogo vi porti il vostro viaggio. L’equipaggio del volo che ha come base la vostra Casa scenderà a terra con voi e non vediamo l’ora di incontrarvi in giro mentre vi godete la vista, i suoni e le esperienze che anche noi faremo con voi.

Mentre ci avviciniamo al terminal mantenete libere le corsie in modo che possiamo passare da voi per un’ultima volta e raccogliere gli articoli che non vi servono più. È stato un vero piacere per noi servirvi qui, alla Shaumbra Air e abbiamo apprezzato molto la vostra collaborazione e il vostro sostegno.

Ora dimenticatevi del volo che è stato lungo: sgranchitevi le gambe e quando vi alzate state attenti alla testa e uscite in modo ordinato. Per favore notate che su questo volo tutti hanno ricevuto l’ok della dogana e quindi non ci sarà alcun bisogno di presentarsi allo sportello immigrazione. Seguite i cartelli verso la sala arrivi dove troverete tutti i trasporti via terra e gli altri servizi disponibili immediatamente per i Maestri. Sentitevi liberi di giocare, fare shopping, creare, incontrare e salutare i vostri compagni di viaggio, poi proseguite e divertitevi.

Un’ultima cosa: ci hanno appena informato che la riconsegna dei bagagli non è più disponibile. Sfortunatamente ciò significa che qualsiasi bagaglio abbiate portato in cabina o stivato verrà semplicemente incenerito – in ogni caso non ne avevate più bisogno.

Benvenuti nel Nuovo Mondo. Il tempo Standard locale è Ora e tutto è bene.

Oh-Be-Ahn.

NOVEMBRE 2011

LA NUOVA SCIENZA – Geoffrey Hoppe

Il Conte di Saint-Germain, meglio noto a Shaumbra come Adamus Saint-Germain, nella sua vita dal 1712 al 1784 ha sostenuto molto la scienza. Ha incoraggiato lo studio e l’applicazione pratica della scienza per convalidare la realtà in un momento in cui la scienza veniva ancora messa in dubbio dagli uomini di cultura e soprattutto dalle autorità religiose.

Fu un desiderio del Conte usare la scienza e la matematica come metodi per comprovare non solo la natura della realtà com’è percepita dai nostri sensi fisici, ma poi usare la stessa base per dare prova della natura multidimensionale della realtà e dei “Misteri.”  In fondo, Saint-Germain voleva che la struttura lineare e logica della scienza si espandesse fino ai campi del Caos – o della creazione non definita – per provare una volta per tutte l’esistenza di un Essere Superiore, dello Spirito, dell’Uno Eterno.

Molti di noi pirati spirituali, provano una certa resistenza a fare studi di tipo scientifico in quanto riteniamo la scienza una disciplina dominata dalla mente e con un focus molto limitato – è così, infatti. A scuola ci hanno insegnato che se non puoi provarlo non esiste. La scienza moderna non prende in considerazione cose come la comunicazione con le entità, gli angeli che ci appaiono nei momenti di bisogno, la sensazione che qualcosa sta per accadere prima che accada o il potere dell’intuizione. Noi sappiamo che esiste, ma la scienza tradizionale e la saggezza cosiddetta ‘convenzionale’ ci dicono che non è così.

Proprio come il Conte di Saint-Germain sognò centinaia di anni fa sta emergendo una nuova scienza. I nuovi scienziati stanno superando le definizioni dei testi e le regole e sono alla ricerca di nuove risposte alle domande vecchie di secoli, tipo: “Da dove veniamo?” “Come fu creato l’universo fisico?”  e “Qual è l’essenza di tutte le cose?”  I test effettuati di recente al CERN – il laboratorio fisico più grande del mondo – suggeriscono che le particelle subatomiche possono viaggiare a una velocità superiore a quella della luce e ciò fa saltare le teorie di Einstein e potrebbe far vacillare tutto il modo in cui percepiamo l’universo compresi il tempo e lo spazio, l’energia e la struttura cosmica.

In altri laboratori di ricerca ci si sta immergendo nella fisica quantistica e si vedono particelle che entrano ed escono dalla realtà. Dove vanno quando non sono presenti nella piattaforma della nostra realtà? Gli scienziati stanno imparando che le particelle comunicano tra loro anche se sono separate da centinaia o migliaia di chilometri ma non sanno come giustificare la loro rete di comunicazioni. Si stanno facendo ricerche da non capirci più nulla su ciò che si definisce “l’energia oscura” – con ciò s’intende che si tratta di un’energia che sembra spinga verso l’esterno e qui l’aggettivo “oscuro” significa che gli scienziati non sanno assolutamente nulla della sua natura; sanno solo che esiste.

Nei prossimi anni tenete gli occhi aperti e vedrete notizie che riguardano scoperte che sono veri e propri enormi passi avanti e che lasceranno interdetta la comunità scientifica. Siamo nel bel mezzo di un cambiamento a livello quantistico che riguarda proprio la comprensione della realtà. Basterà fare ciò che fa il Conte di Saint- Germain e Adamus, cioè sorridere sapendo che un giorno la scienza confermerà ciò che moltissimi di voi sanno già – che la realtà è molto più grande di come l’abbiamo conosciuta e sperimentata finora. Presto e proprio in base alle nuove ricerche scientifiche i concetti metafisici come le dimensioni multiple, il Non-Tempo/ Momento Ora, l’intuizione, l’intelligenza divina e persino lo Spirito saranno considerate la norma e non qualcosa di assolutamente eccentrico. Voi potrete sorridere, sapendo che eravate al punto più alto della coscienza e ciò molto prima che la scienza ci arrivasse per fornire le prove.

Nel nuovo Crimson Circle Blog esiste una sezione ‘Scienza & Scoperta’ dove potrete postare articoli che riguardano la Nuova Scienza. Se trovate qualcosa di interessante, per favore inviatelo a: science@ crimsoncircle.com

IL BATTITO DEL CUORE SHAUMBRA – Jean Tinder

F U O R I  D I  T E S T A

L’altro giorno ho deciso di rilassare i miei muscoli doloranti dopo avere spalato la neve (sì, qui c’è già la neve) facendomi un bel bagno caldo prima di andare a dormire. Ero seduta nell’acqua e pensavo a ciò che Adamus ci ha detto tempo fa: “Quando smetterete di pensare io celebrerò con voi, ballerò e berrò con voi fino alle prime ore del mattino.” “Ecco,” ho detto ad alta voce, “stasera ti farai vedere?” La risposta è stata immediata. “Se smetti davvero di pensare certo che mi farò vedere da te,” mi ha detto. “ma tu non mi riconoscerai.” Oh, davvero?

Ecco… come faccio a smettere di pensare? La mia mente si è data da fare per un po’, divertendosi proprio come un cane che cerca di mordersi la coda. “Entra nel corpo,” mi sono detta e quindi ho chiuso gli occhi, mi sono concentrata sul mio corpo, sull’acqua calda e ho respirato profondamente. La mia mente ha iniziato a perdere la sua concentrazione e a vagare esplorando qualcosa di cui non riesco proprio a ricordarmi.

Ho aperto gli occhi di colpo, quasi come se qualcuno mi avesse dato una gomitata – giusto in tempo per vedere un ragno che si calava dal soffitto proprio vicino a me!!

In quel momento il ragno ha percorso gli ultimi centimetri e si è fermato dondolando proprio sopra l’acqua. Ora, io non ho paura dei ragni ma non voglio assolutamente che mi tocchino – o che vengano a farmi compagnia nella vasca da bagno! Ecco perché con grande cura l’ho allontanato il più possibile da me – non volevo che si formassero le onde che l’avrebbero sommerso. Di colpo, come se si fosse “svegliato” mi è sembrato che percepisse la presenza dell’acqua e ha cominciato a risalire lungo il suo filo. Io non gli ho tolto gli occhi di dosso finché non ha raggiunto di nuovo il soffitto.

A quel punto ero del tutto sveglia, ma volevo tornare nel mio “cercare di non pensare.” Ho cercato di calmarmi continuando a tenere d’occhio il soffitto e poi dentro di me è scoppiata una risata. “Maledizione, Adamus, stammi lontano se devi apparirmi sotto forma di ragno!!” Giuro di aver sentito ridere. “Hai visto?” ha detto. “Non è stato poi così difficile e non mi hai neppure riconosciuto.” Hm.

Ora, io sono proprio l’ultima che definirebbe Adamus un ragno, ma inizio a rendermi conto che il “non pensare” non è lo stesso che “avere la mente vuota.” Ci vuole molta più forza di volontà che buttare tutto fuori dalla mia mente e comunque, se è proprio questo ciò che porta all’illuminazione tutte le persone che praticano la meditazione che svuota la mente dovrebbero essere già illuminate, giusto?

Mi sono accomodata di nuovo nell’acqua calda e ogni tanto controllavo per assicurarmi che il ragno si trovasse ancora sul soffitto e ho fatto del mio meglio per rilassarmi di nuovo. Ho respirato profondamente e mi sono resa conto anche della presenza di Kuthumi, cosa che non mi accade molto spesso (colpa mia, non sua) ma lui mi ha assicurato che se volessi uscire dalla mente lui sarebbe felice di assistermi. Beh, non c’è niente di meglio che la voce dell’esperienza, vero?

Ho detto di sì e dopo aver fatto parecchi respiri profondi e rilassanti, ancora una volta i miei pensieri hanno cominciato a vagare ma senza la mia concentrazione hanno cominciato a mantenere la loro forma in modo così leggero che non riuscivo proprio a ricordarmi di loro da un momento a quello successivo. Volevo ricordarmi la conversazione che stavo avendo con Kuthumi, ma lui mi disse che cercare di ricordare è una funzione della mente. Invece di cercare di ricordarlo fai l’esperienza e basta – e la sua saggezza sarebbe stata presente per avere accesso a tutto ciò di cui avevo bisogno.

Mi ero rilassata del tutto – di nuovo – quando all’altezza della mia spalla destra, praticamente ‘dal nulla’ c’è stato uno scoppio di bollicine che mi ha risvegliato di nuovo e del tutto! Mi sono seduta e mi sono guardata intorno, persa completamente nel cercare la ragione di quel piccolo avvenimento. Poi, con un altro scoppio di risate mi sono resa conto che mi aveva appena tirato addosso un lampone, proprio sulla spalla! Il mio bagno si stava riempiendo di gente!

Quando le risatine sono finite, entrambi si sono rivolti a me. “Prendi in considerazione ciò che significa davvero smettere di pensare.” Ogni volta che erano ‘apparsi’ con le loro piccole magie idiote io stavo fantasticando, non stavo spingendo la mia mente a calmarsi – in realtà non mi stavo preoccupando di ciò che faceva e non ci pensavo. Quando mi sono rilassata e li ho solo lasciati fluire i pensieri sono diventati leggeri e irrilevanti e sono scivolati via come fa il sogno quando ti svegli.

Smettere di pensare è un po’ come abbandonare il sedile del guidatore della mente; si smette di fornirle una direzione o di analizzare i pensieri ma si permette che ci siano – tutto qui.  È più o meno la differenza che esiste tra galleggiare con eleganza lungo il fiume godendosi il paesaggio rispetto a quando lo si percorre su una barca a motore cercando di arrivare da qualche parte (penso proprio che cercare di spingere la mente a fermarsi sia come forzare la barca a fermarsi del tutto, il che significa utilizzare la forza e la volontà).

E allora perché non mollare e divertirsi? Non preoccupatevi tanto di essere ‘troppo mentali’; respirate e fatevi l’esperienza di tutto ciò che avviene nel momento. Persino se i pensieri vanno ancora in giro, è proprio quella sensazione di sogno-a-occhi-aperti priva di attaccamenti che apre le porte alle cose magiche e quando la magia si manifesta non cercate di capirla. Fate l’esperienza, solo quella, mollate e ascoltate la risata! Tutto è a un solo respiro di distanza!