MAGAZINE 2012

GENNAIO 2012

L’EVOLUZIONE DI ADAMUS – Geoffrey Hoppe

Non c’è proprio niente che somigli ad Adamus Saint- Germain. Lo affermo partendo dalla prospettiva di chi ha canalizzato Tobias per 10 anni e che le durante gli ultimi 12 anni ha lavorato con molti altri canalizzatori.

Fin dalla sua prima apparizione al Crimson Circle nel febbraio del 2005, Adamus ha sviluppato la reputazione di essere diretto, oltraggioso, stimolante, impegnativo e forse anche un po’ arrogante. Lui ha affermato che vuole lavorare solo con gli umani che sono seri circa la loro illuminazione spirituale e si è spinto a suggerire che le persone possono andare da qualche altra parte – se questa non è la cosa più importante nella loro vita (alcuni l’hanno fatto).

Adamus è molto, molto lontano dal Tobias gentile che canalizzavo a occhi chiusi. Quando Adamus gira per la stanza sollecitando la partecipazione del pubblico è difficile che gli ascoltatori scivolino via nella “zona.”  Lui è noto perché usa parole di dieci lettere (vaff..)  beve un bicchiere di vino, sottrae accessori o indumenti agli ascoltatori e distribuisce (il mio) denaro. Come ho detto spesso, mi ci sono voluti circa sei mesi per imparare ad apprezzare lo stile di Adamus. Persino ora ci sono momenti in cui lui mi butta fuori a calci dalla mia zona di confort.

Di recente Adamus è passato dal “te-lo-dico-in-faccia” al “parlo-al-tuo-cuore.” È ancora oltraggioso ma durante l’estate scorsa e precisamente durante il seminario di SES Avanzato a Monaco di Baviera mi sono accorto di questo cambiamento che ha continuato ad evolversi durante il viaggio in Francia e il giro promozionale del libro in Germania e poi soprattutto durante il viaggio in Egitto. Tutta questa evoluzione ha raggiunto il suo punto più alto durante la scuola del Dream Walker Life a Francoforte.

Alcuni potrebbero dire che Adamus si è ammorbidito, si è quasi rammollito. In un messaggio affidato alla bacheca messaggi del Crimson Circle qualcuno ha affermato che i messaggi di Adamus sembrano super leggeri e sente che sta “trattenendo “la sua energia.  Mi è venuto un po’ da ridere perché ho pensato subito all’enorme quantità di messaggi che ho ricevuto e secondo cui Adamus con i suoi scherzi stava proprio esagerando.

Io mi sto divertendo più che mai a lavorare con lui perché quest’estate ho percepito un cambiamento enorme in Shaumbra. È naturale che gli Shoud siano un riflesso di noi e io sento che abbiamo superato l’elaborazione mentale e stiamo imparando di più nei reami dell’esperienza in espansione. Il messaggio di Adamus contiene meno lezioni vere e proprie e più esperienza; i suoi messaggi sono meno lineari che mai e ciò si manifesta nella sua propensione a saltellare da un tema all’altro. Lui inizia a parlare di una cosa, poi passa ad un altro tema e poi torna – ma anche no – al tema originale perché sta cercando di abituarci a una vita e a un apprendimento di tipo multidimensionale. Mentre lo canalizzo posso vedere come va avanti e indietro in modo deliberato e lo osservo per vedere con che cosa se ne esce.

Il DreamWalker Life che si è tenuto a Francoforte (2/4.12.2011) è stato l’esempio perfetto dell’evoluzione di Adamus (e della nostra). Sono stati 3 giorni incredibili di messaggi pieni di intuizioni, di umorismo, di musica e di esperienze.  Invece di ore e ore di vera e propria lezione, quel fine settimana è stato pieno di esperienze memorabili. Ci ha accompagnato attraverso numerose “merabh” – un termine che ha usato per il breve momento nel tempo che determina un enorme cambiamento di coscienza. Si tratta di fare una scelta e poi di permettere che avvenga – senza forzarla né applicare pressione. Per esempio, abbiamo fatto una merabh sull’evolvere la nostra percezione sulle nostre vite precedenti. Abbiamo fatto un respiro profondo e poi è arrivata la musica di Yoham e abbiamo solo lasciato che accadesse.

In Egitto e a Francoforte ha organizzato “il Teatro di Adamus.” In entrambi le occasioni è stato estremamente divertente e molto profondo. Adamus ha chiesto a Linda di scegliere tra il pubblico alcune persone che recitassero alcuni ruoli specifici e poi è partita l’azione; anche il pubblico ha reagito con risate, acclamazioni e prese in giro. È stata una delle creazioni più incredibili di cui abbia mai fatto esperienza a una riunione spirituale – perché lui ha portato in vita l’energia della stanza.

Un’altra esperienza memorabile mi è accaduta in Egitto la prima notte, quando Adamus ha portato il palcoscenico sul ponte della nave. Si è accorto immediatamente che non c’era spazio per il corridoio centrale dove lui di solito cammina tra il pubblico. A quel punto ci ha fornito le istruzioni molto chiare: spostate le sedie e create una fila di un’ampiezza specifica senza fare alcun gesto né parlare e in meno di un minuto; ero sicuro che il gruppo di 108 Shaumbra avrebbe ottenuto un bel fallimento ma – udite udite! – in meno di un minuto e senza un singolo suono il corridoio centrale è apparso quasi per miracolo. Il punto di Adamus era semplice: uscite dalla testa, chiudete la bocca e lasciate che avvenga. Brillante!

La combinazione dei messaggi di Adamus, della musica dal vivo di Yoham e della partecipazione attiva del pubblico hanno reso la scuola del DreamWalker Life di Francoforte uno standard per i futuri seminari. È stata la perfetta ricetta Shaumbra per una riunione spirituale; per me sarebbe davvero difficile (e forse anche per chi era presente a Francoforte) tornare al formato vecchio e tipico del canalizzatore che fa lezione dalla sua sedia. Con lui ci si diverte davvero e lo stesso Adamus ammette che si sta divertendo più ora che in qualsiasi antica Scuola Misterica o società segreta del passato.

Qualcuno potrebbe affermare che Shaumbra si è evoluto oltre il corso e che Adamus sta riflettendo la sua coscienza. Ora le riunioni avvengono a livello di parità e sono piene di interazioni ed esperienze. A Francoforte ci sono stati momenti pieni di lacrime e di intuizioni, ma quei momenti sono stati circondati anche da risate oltraggiose, partecipazione del pubblico e una musica incredibile.

Questo non è per dire che Adamus ha rinunciato ai momenti in cui ti dice le cose in faccia, ma quei momenti tendono ad accadere durante il seminario piuttosto che durante le trasmissioni mensili in diretta. In Egitto una persona è stata tirata fuori dal pubblico e messo sulla griglia da Adamus per ciò che è sembrato un’eternità. Tutta la stanza era piena di tensione, ansia e attesa – tutti stavano in punta di sedia in attesa della risoluzione e c’è voluto molto tempo perché arrivasse. A Francoforte, durante la sessione di Domande & Risposte Adamus ha portato un uomo sul palco (anche se non aveva fatto alcuna domanda) e si è rivolto a lui parlando di un problema presente nella sua vita. Adamus ha continuato a chiedere a quell’uomo se fosse pronto per rilasciare quel problema di fondo e andare avanti con la sua vita. Come potete ben immaginare, con tutta quella pressione l’uomo ha avuto un momento difficile nel dare una risposta definitiva e quindi Adamus ha continuato a sollecitarlo. Nella stanza l’energia sfrigolava e scoppiettava perché tutti provavano una grande simpatia nei confronti di quell’uomo, simpatia collegata ai temi non ancora risolti delle loro rispettive vite.

In pochissimi anni abbiamo fatto un percorso lunghissimo e si evince proprio dal fatto che le riunioni sono cambiate e sono diventate una vera e propria esperienza, molto pratica e molto oltre i vecchi tempi in cui si elaborava a livello mentale. Adamus continua a stupirmi con il suo modo da vero maestro di lavorare con noi come umani integrati – e non più come studenti. Alcuni incontrano difficoltà con i suoi metodi perché non si tratta del normale rapporto tipico e spirituale del ‘io sono-più -santo-di-te’ ma trovo che sia pieno di intuizioni, molto divertente e reale ma d’altronde non fa altro che canalizzare un gruppo incredibile di rinnegati e pirati che salpano le ancore sotto la bandiera di seta di Shaumbra.

IL BATTITO DEL CUORE SHAUMBRA – Jean Tinder

EGITTO

Egitto – la terra dell’alchimia – Chemia. Per due settimane più di 100 Shaumbra sono volati, arrivati con i mezzi più diversi e hanno galleggiato lungo questa terra meravigliosa. Io ho avuto la squisita delizia di essere con loro.

Con il Crimson Circle avevo già viaggiato attraverso le terre di Camelot in Inghilterra e quelle dei Catari nel sud della Francia; quelle esperienze sono state indimenticabili, ma non paragonabili a un viaggio in Egitto.

Potrei parlarvi di vite passate che ricordavamo, di ricordi che riaffioravano, delle energie che abbiamo percepito, delle persone che abbiano incontrato, dei sorrisi e delle mani che ci salutavano dappertutto e i venditori affamati e i fantasmi nei templi… c’è davvero tantissimo.

Una cosa che ho notato – per questo ringrazio la nostra guida ed egittologo Hassan Kahlil – è quanto gli insegnamenti spirituali del vecchio Egitto mi hanno ricordato quelli del Crimson Circle. Una su tutte: i templi molto antichi avevano 4 cose in comune – una linea diretta di visione dall’entrata esterna verso il tempio interno detto anche ‘sancta sanctorum’ dove il pavimento era in salita, il soffitto in discesa e i muri si restringevano.

Tutto ciò significa che una persona non può perdersi nella ricerca di Dio e che tutto ci sostiene e ci aiuta nel nostro viaggio di ritorno verso il divino. Ho davvero amato come Hassan ha sottolineato queste caratteristiche in ogni singolo tempio che abbiamo visitato.

Ognuno dei templi era unico a suo modo e secondo me conteneva una simbologia molto forte. Vicino a Kom Ombo, sulla riva sinistra del Nilo si trova il “doppio” tempio degli dèi Horus e Sobek. Questo tempio ha due entrate identiche e identici sono anche i passaggi verso il nucleo del tempio, uno dei quali è dedicato a Horus e l’altro a Sobek.  Hassan ci ha ricordato che Horus il falcone era il dio dello Spirito, la mente superiore, il divino, la protezione e la luce mentre Sobek il coccodrillo era il dio dell’oscurità, della paura, della distruzione, della forza e del potere – in questo tempio venivano onorati entrambi.

Ciò che ho percepito con chiarezza è stato che già nei tempi antichi avevamo colto l’importanza d’integrare la dualità. Quel tempio non celebrava un dio che eliminava l’altro; non si trattava della lotta tra la luce e il buio, tra l’alto e il basso e tra il ‘buono’ o il ‘cattivo’ – al contrario, offriva una rappresentazione viscerale dell’equità di entrambi i lati e di come entrambi portassero al divino. Camminando nel tempio ho potuto percepire il significato profondo intessuto nei muri e nelle colonne intorno a me.

In piedi nelle rovine del sancta sanctorum Hassan ci ha spiegato i rituali e le iniziazioni che avvenivano. Gli iniziati dovevano superare le loro paure nuotando tra i coccodrilli e comunque, all’insaputa degli iniziati, i coccodrilli erano stati abbondantemente nutriti e non costituivano certo un pericolo…sempre per ricordarci che non importa quanto in profondità andiamo nella paura e nell’oscurità – noi siamo sempre al sicuro.

In quel luogo sacro dove la dualità si è riunita le energie erano molto intense come la comprensione profonda che anche moltissimo tempo fa noi avevamo colto la Verità. In quel luogo familiare ho potuto percepire le molte incarnazioni della mia anima e il fatto che molte di loro ancora mi galleggiano intorno.

Di colpo le lacrime mi hanno travolto. Erano lacrime di ricordo, ma anche di rabbia e di frustrazione. Se già tantissimo tempo fa sapevamo della dualità e dell’integrazione perché, perché mai abbiamo dovuto aspettare altri 3.000 anni???

Certo quelli non sono stati i tempi migliori e più brillanti sulla Terra e alcune delle cicatrici sono ancora piuttosto fresche. Le lacrime scendevano e mi sono ricordata della passione e della conoscenza di quelle altre incarnazioni e ne ho percepito anche il dolore. “È stato tutto tempo sprecato?” volevano sapere. Quel pomeriggio, sulla barca mi sono addormentata per qualche minuto e al mio risveglio avevo la risposta.

Anche se allora l’avevamo già percepito, ci mancava l’esperienza di integrare la dualità. In un certo senso le migliaia di anni della civiltà in Egitto furono un vero e proprio momento d’oro.  Nonostante le tipiche lotte umane ho percepito una società che in gran parte viveva in equilibrio e pace – alla fine abbiamo dovuto abbandonare la manifestazione esterna della nostra conoscenza, quella che abbiamo rappresentato magnificamente nei nostri amati templi per viverla e manifestarla nella vita reale.

Ora non servono più i preti e le sacerdotesse che compiono le loro cerimonie simboliche e i rituali a nome degli altri – ora ogni singolo individuo deve affrontare la sua integrazione personale dell’umano e del divino, del buio e della luce, del maschile e del femminile, di Sobek e di Horus. Fu così che arrivò l’evoluzione insieme alla distruzione alimentata dalle altre religioni e fu così che ebbe inizio il nostro lungo viaggio nell’oscurità.

Un altro complesso di templi – a Dendera – era dedicato a Hathor il femminile, la dea dell’amore che nutre, la dea della bellezza, della maternità e della gioia. Uno degli edifici era denominato “Il Tempio della Nascita” e appena ci siamo entrati Hassan ci ha indicato lo “stargate” sul muro posteriore. Di nuovo ‘sapevo’ che uso ne facevano. Ho percepito le energie ‘dietro’ lo stargate – che aspetto avevano, i rituali che si usavano per assistere le anime in entrata; le energie gentili e sacre, i profumi e i bagni preparati per le donne e come funzionava il portale delle stelle… di nuovo mi sono sentita travolta. Mi sono resa conto che si trattava del tempio di ciò che ora definiamo DreamWalker Birth/Nascita dedicato ad aiutare le anime in entrata a diventare umani. Che esperienza incredibile riconnettermi con quella sapienza antica e dimenticata!

L’umanità ha sempre narrato leggende sulle sue origini e sul suo viaggio e io ‘sento’ soprattutto la storia di Iside e Osiride descritta nei bei templi di Fila, Abydos e altri. Per semplificare, la storia narra di Iside e Osiride che erano fratello e sorella ma anche marito e moglie ed erano molto innamorati. Il loro fratello, il geloso e ‘cattivo’ dio Seth uccise Osiris e tagliò il suo corpo in molti pezzi che sparse su tutta la Terra. Per il grande amore verso Osiride, Iside si trasformò in un falcone e volò sulle terre alla ricerca delle varie parti di Osiride per riunirle. Alla fine ritrovò tutti i pezzi tranne il suo fallo, rimise tutto insieme e lo riportò in vita. Grazie alla sua magia Iside creò un nuovo fallo d’oro, si unì a lui e diede alla luce il loro figlio Horus.

Avevo già sentito parlare di quella leggenda, ma non mi aveva mai colpito troppo; in Egitto la percepii in un modo del tutto nuovo. Mi resi conto che Iside e Osiride rappresentano le stesse energie che Tobias ha definito il Re e la Regina, il nostro Spirito-Sé individuale e archetipo. A un certo punto abbiamo attraversato il Muro di Fuoco e ci siamo frammentati in molti pezzi perdendoci nel buio – ma l’amore senza fine della nostra anima ha continuato a chiamarci e a cercarci in tutte le dimensioni, alla ricerca delle molte parti di noi che si erano perse. Lei – la nostra anima – non smetterà mai finché non ci reintegreremo e saremo pronti per diventare veri creatori consci. È l’amore della nostra anima verso il nostro sé umano (il ‘disegno della vita’ dell’anima di cui parla Adamus) che alla fine ci unisce a noi in questa bella storia di auto amore e d’integrazione. Hassan ha definito ‘Osiridarsi’ questo prezioso atto d’integrazione

Non è incredibile che già allora sapessimo tutto ciò? Eppure abbiamo dovuto dimenticare tutto per trasformare l’esoterico in pragmatico, per incarnare ciò che avevamo adorato e per rendere interno ciò che riuscivamo a vedere solo fuori di noi.

Moltissimi Shaumbra hanno vissuto vite in Egitto e ora finalmente quella saggezza antica sta tornando, distillata attraverso eoni di esperienze nell’oro prezioso dell’illuminazione.

Vi ricordate quando Tobias parlava di liberarsi degli Antichi, di quelli che venivano dalle pietre, dai templi e dalle terre d’Egitto? Erano le nostre stesse incarnazioni che sono rimaste bloccate là, che hanno mantenuto con tenacia le energie e la saggezza finché, ci siamo svegliati e li abbiamo riportati a casa. Finalmente!

Noi siamo gli Antichi, i Maestri, gli dèi e le dee rimasti in silenzio a testimoniare la conoscenza dimenticata. L’abbiamo sempre saputo. La via per tornare a Casa è sempre stata presente – non ci saremmo mai potuti perdere. Abbiamo costruito dei promemoria di dimensioni impressionanti e poi siamo andati a scoprire come sarebbe stato renderli reali.

Questo è per gli Antichi… perché loro siamo noi.

FEBBRAIO 2012

BEH, E’ DIVERTENTE! – Geoffrey Hoppe

L’umorismo è una delle ricette migliori contro le sfide della vita perché ha la qualità magica di modificare in fretta le energie bloccate e cambiare tutta la prospettiva di una persona su una situazione che altrimenti risulterebbe difficile. L’umorismo può alleviare la noia di una riunione che altrimenti sarebbe mortalmente lunga e può spezzare la tensione tra due persone in conflitto. L’umorismo può addirittura alleviare il disagio fisico dei Sintomi del Risveglio.

L’umorismo è diventato parte integrante dello Shoud mensile a partire dall’umorismo pieno di amore e di gentilezza di Tobias che spesso lo dirigeva verso di sé o verso alcuni dei modi degli umani che sono strambi e inesplicabili. L’umorismo è proseguito con Kuthumi – oh, Kuthumi – che ha fatto rotolare il pubblico dalle risate ancora prima di fornire un messaggio profondo e toccante.

Io trovo che canalizzare Kuthumi sia più che una sfida proprio perché il pubblico si aspetta molto umorismo e ciò implica che io mi sincronizzi con attenzione con lui per quanto riguarda le pause, le inflessioni verbali, il linguaggio del corpo e perfino le espressioni del viso. Kuthumi non solo vuole che io trasmetta le parole, ma tutto il suo essere e il suo umorismo è contagioso; io trovo che il reale valore del suo umorismo stia nel fatto che abbatte le barriere del Maestro rispetto allo Studente ponendo se stesso e il pubblico su un livello leggero e comune.

Secondo una vecchia credenza un maestro spirituale dovrebbe essere serio e addirittura un filo didattico. Dopotutto, molte persone che si trovano sul sentiero spirituale diventano maledettamente serie per quanto le riguarda. In più di un’occasione ci sono stati nuovi arrivati che ci hanno detto che durante le riunioni del Crimson Circle noi scherziamo e ridiamo troppo. Forse si aspettano un gruppo di umani solenni, riverenti e disciplinati che restano seduti impettiti ai piedi del loro serissimo guru – ma questo non è Shaumbra, tutto qui.  Noi ridiamo, sorridiamo, indossiamo costumi divertenti e siamo pirati spirituali… aarrrgghhhh!

Adamus ha una sua forma di umorismo del tutto unica e spesso si prende gioco di alcune delle nostre idiosincrasie, fobie e manie. A volte è sagace e molto spesso ci aiuta ad osservarci e a ridere di noi. Ama giocare con l’umorismo anche quando parla della sua arroganza e cerca di ricordarci che ci è permesso parlare bene di lui. Quando ho iniziato a lavorare con Adamus sentivo la sua energia molto più professionale e regale di quella di Kuthumi, ma con l’andar del tempo l’energia si è alleggerita ed è diventata di grande intrattenimento (ma anche molto provocatoria).

Una volta Tobias mi ha detto che una delle sfide dell’insegnare ai bambini cristallo che stanno per arrivare – quelli che vengono sulla Terra per la prima volta – riguarda proprio l’umorismo degli umani. Il nostro umorismo si basa in gran parte sul conflitto personale o su situazioni insolite ma i bambini cristallo non comprendono davvero la vita nella realtà fisica e quindi non “ci arrivano.” Vogliono sapere tutto sull’umorismo umano ma Tobias ha finito per dire loro, “Andateci e basta.”

Durante i primi anni di vita molti di noi sono stati oggetto di programmazione solenne e religiosa. Suore, preti e rabbini erano assolutamente seri quando non incutevano addirittura paura. Il Papa non ha mai raccontato una barzelletta e di solito Gesù pende da una croce… e lì di sorrisi non ce ne sono.

Con l’evoluzione nella New Age la solennità è proseguita perché i guru erano e sono piuttosto grevi se non addirittura noiosi e nei gruppi di meditazione non si approva che qualcuno scoppi a ridere perché non riesce ad immaginare la differenza tra l’ohm e l’ahm. Deepack Chopra ed Eckart Tolle sono saggi sotto parecchi punti di vista, ma non penso che vinceranno mai un premio per l’ilarità.

Una deliziosa eccezione è il Dalai Lama. Il ragazzo-Maestro sorride! In una recente intervista con Ron Gluckmann/Dharamsala, Sua Santità ha affermato: “Naturalmente io prego per la mia gente e per il ritorno in Tibet,” ha detto con la sua voce profonda e rimbombante. “Io prego ogni giorno per il Tibet ma prego anche per la Cina. Io sono ottimista.” Ha fatto una pausa di qualche secondo, gli si sono illuminati gli occhi e sul suo viso è apparso una smorfia equivoca. “È naturale, io sono ottimista da 37 anni!” Io amo il Dalai Lama perché sorride sempre, come se sapesse esattamente cosa sta succedendo. Lui non si preoccupa del risultato perché sa che è sempre perfetto.

Linda ed io abbiamo avuto il privilegio di lavorare con stupendi canalizzatori della Nuova Energia tra cui Lee Carrol (Kryon), Steve Rother (Il Gruppo) e Ronna Herman (l’Arcangelo Michele) e sapete che cosa li accomuna tutti? Sono divertenti! Lontano dal palco, dietro le scene sono un vero spasso. Lee Carrol ha un senso dell’umorismo molto acuto ed è sempre pronto a raccontare una barzelletta e a trovare il lato umoristico in situazioni che altrimenti sarebbero davvero tese. Steve Rother ha una risata che contagia e racconta sempre storielle divertenti. Ronna Herman racconta storielle spassose che farebbero rizzare i capelli in testa anche al marinaio più navigato; dopotutto ha lavorato per molti anni come esperta di pubbliche relazioni per un casinò in Nevada. Peggy Dubro, Lee Harris, Jim Self, Dr. Todd Ovakaitys e Jonett Crowley… tutti quegli insegnanti della Nuova Energia hanno un grandissimo senso dell’umorismo e fanno ridere e così condividono la loro gioia della vita.

Non lasciate che passi un’altra giornata senza un sorriso o una bella risata. Sorridete quando vi svegliate la mattina e ciò modificherà la prospettiva di tutta la vostra giornata. Ridete invece di piangere sul latte versato vi aiuterà a vedere l’umorismo invece dell’agonia. Sorridete invece di meditare – fa molto meglio ai muscoli del vostro viso e alla vostra anima.

Dopotutto non è una prova – è solo l’esperienza. Voi siete già ascesi e ora non fate altro che fare l’esperienza di come ci siete arrivati. Non sarebbe davvero meglio fare questo viaggio in pieno umorismo e in gioia piuttosto che con una solennità greve e tetra?

LE PREGHIERE DELLE STELLE

Ariete – Caro Dio, per favore dammi la pazienza… e potresti farlo subito?

Toro – Caro Dio, aiutami ad accettare il cambiamento, ma non troppo in fretta.

Gemelli – Caro Dio, chi è Dio? Dov’è Dio? Perché è Dio?

Cancro – Caro Dio!!!

Leone – Sì?

Vergine – Caro Dio, per favore rendimi perfetto e non fare casino come Ti è successo l’ultima volta.

Bilancia – Caro Dio, per favore aiutami a prendere decisioni. Quale credi che sia la cosa migliore da fare?

Scorpione – Padre Nostro, rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori anche se quegli stronzi non se lo meritano!

Sagittario – Caro Signore, te l’ho già detto una volta, te l’ho detto già un milione di volte: aiutami a smettere di esagerare.

Capricorno – Caro Dio, vorrei chiederti di aiutarmi ma da tempo ho imparato a non fidarmi di nessun altro.

Acquario – Caro Dio, so che mi piace il cambiamento ma questo caos è ridicolo!

Pesci – Caro Signore, stasera mi bevo questa bottiglia di vino e per favore consideralo uno stimolo per la Tua Gloria.

IL BATTITO DEL CUORE SHAUMBRA – Jean Tinder

LE ANCORE DELLA REALTÀ

Forse l’esperienza più attesa di ogni viaggio in Egitto è la visita alla Camera del Re nella Grande Piramide di Giza. Naturalmente l’ultimo tour di Shaumbra non ha fatto eccezione e le 4 ore trascorse nella Camera del Re sono state il culmine del nostro incredibile viaggio di 12 giorni. Mentre risalivo quel passaggio stretto e scuro mi chiedevo come sarebbe stato raggiungere finalmente il cuore della Grande Piramide. Avrei scoperto ricordi personali come mi era accaduto in alcuni dei templi? Avrei percepito le antiche energie che si muovevano e che ci avevano accompagnato in ogni momento del nostro viaggio? Avrei avuto una specie di apparizione che mi avrebbe sconvolto del tutto?

Tutte queste domande svanirono mentre la mia attenzione si concentrava su preoccupazioni più prosaiche come non cadere da quei gradini rudimentali, mantenere la presa sui corrimani senza scontarmi con chi camminava davanti a me e poi ricordarmi di respirare lungo tutta la salita. Alla fine la salita è terminata e siamo entrati in una piccola stanza e dopo aver superato un altro passaggio molto basso e poi ci siamo alzati in piedi. Finalmente mi trovavo nella Camera del Re di cui tanto avevo sentito parlare.

A livello visivo, niente di speciale. Le pareti spoglie di pietra nera erano molto simili a quelle di ogni altro tempio o tomba che avevamo visitato. La stanza, un semplice rettangolo con un soffitto alto non portava nessuna indicazione che fosse speciale. In fondo alla stanza il sarcofago era una semplice scatola di granito con un angolo spezzato e paragonata alle meraviglie che avevano riempito i nostri occhi e i nostri cuori durante gli ultimi giorni la Camera del Re non era niente di speciale.

Ognuno di noi trovò il suo spazio sul pavimento e ci sedemmo senza dire una parola. Il caldo umido era amplificato dalla presenza di oltre 50 persone che dopo la salita continuavano ad ansimare e io mi chiedevo dopo quanto tempo avrei avuto un bisogno disperato dell’aria fresca che c’era fuori – quello era il momento di respirare in modo conscio.

Mentre gli altri si sistemavano io mi sedetti in silenzio e mi aprii scansionando qualsiasi energia potesse essere presente e mi sentii un po’ confusa e delusa perché intorno a me non sentì assolutamente nulla. Forse con tutte le nuove avventure di quel viaggio avevo raggiunto il punto di saturazione? Forse mi ero solo chiusa del tutto alla fine di una lunga giornata piena di cose? Forse ero troppo nella testa? Perché non riuscivo a sentire nulla?

Gerhardt ed Einat iniziarono il toning e invitarono il gruppo ad unirsi a loro. Di solito è una cosa che sento molto e che mi dà molta gioia, ma continuavo a non sentire nulla o almeno c’era un silenzio assoluto; poi Saint-Germain approfittò in pieno della voce profonda di Geoffrey e dell’acustica incredibile della stanza per tuonare, “Io Sono Quello che Sono!” (quel suono che rimbombava attraverso i muri… beh, avreste dovuto sentirlo per crederci!) Disse, “Siete ascesi nella stanza del nulla. È il nulla.”

Ci parlò di come alcuni di noi fossero stati in quella stanza in altre vite e avessero percepito il fallimento del non trovarci assolutamente nulla e ora temevano di ripetere la stessa esperienza; arrivare fino a qui e poi sentire o ricevere un bel nulla – come avremmo potuto passarci di nuovo? Eppure nel nulla c’è il tutto…

Forse essere nella Stanza del Re è stata la mia prima esperienza conscia della percezione del nulla. C’era qualcosa di “reale” intorno a me – il pavimento di pietra su cui ero seduta, gli altri Shaumbra vicino a me e la voce familiare che sentivo parlare – ma nello stesso momento mi sentivo assolutamente sola ed è proprio questa solitudine interna e vasta che può farti impazzire – o portarti faccia a faccia con il Sé.

Saint-Germain ci ha chiesto, “In questa camera riuscite a essere con il sé? Riuscite a stare con voi? Potete morire per poter vivere? Potete mollare per ricevere? Potete dimenticare per ricordare?” Possiamo liberarci della nostra realtà e permettere una trasformazione? Due settimane dopo, nello Shoud Adamus ci ha invitato a liberarci dalle ancore della realtà che ci mantengono bloccati nei limiti e nelle strutture delle nostre vite.

“Liberarsi dalle ancore della realtà” – suona proprio bene, ma può essere sconcertante e farci sentire confusi perché attiva il dubbio e proprio come ho colto io nella grande stanza può attivare anche il trauma e perfino la follia, come molti hanno sperimentato prima di noi. Lasciar andare le cose che ci hanno ancorato nella nostra realtà richiede che ci ancoriamo del tutto dentro di noi e nella nostra Anima, nella nostra Essenza. Siamo pronti a farlo? È un po’ come imparare a nuotare: arriva il momento in cui devi mollare il bordo della piscina e fidarti solo del tuo sé per evitare di annegare – ma sì, la nostra libertà è proprio quella.

Le ancore della realtà sono dappertutto! La mia realtà interna è soffusa di ricordi buoni e cattivi, di speranze e di paure, di connessioni di cuore con amici fisici e non fisici ma ancora di più con tutto ciò che contribuisce ad ancorare il mio senso interno del sé. E se tutte quelle cose scomparissero o cambiassero? Cadrei nel dubbio e nella disperazione?

La mia realtà esterna è piena anche di punti di riferimento – le persone intorno a me, il flusso di lavoro che vivo tutti i giorni, il cibo che c’è nel mio frigorifero e gli eventi segnati sul mio calendario, i vestiti nel mio armadio e tutto ciò che c’è di altro nella mia vita. Cosa farei se di colpo tutte quelle cose iniziassero a cambiare? Poiché alcuni giorni fa ho fatto l’esperienza di una strana anomalia, so benissimo che la prima cosa che faccio è mettere in dubbio la mia sanità mentale! Subito dopo cerco di capire usando la logica e poi cerco di dimenticarmene e in effetti meno mi attacco a “come dovrebbero funzionare le cose” più facilmente posso modificare davvero la mia realtà – se sono connessa con grande sicurezza al mio Sé.

Non dovete andare fino alla Camera del Re per iniziare a liberarvi dalle ancore della vostra realtà. Certo, potete sintonizzarvi con facilità su quelle energie ascoltando le canalizzazioni di Sound of the Soul/Il Suono dell’Anima) o Alchemy of Consciousness/L’Alchimia della Coscienza) – ve le raccomando caldamente entrambe – una bella compilation di Anders Holte che s’intitola Oh-Be-Ahn o potete semplicemente iniziare ad esplorare la vita oltre le ancore della vostra realtà e sono quasi sicura che non sentirete nulla di ciò che vi aspettate.

In effetti potreste non sentire un bel nulla e quello sarà il momento di respirare, fidarsi e connettervi alla sola cosa che è davvero REALE nella vostra realtà – il vostro Sé. Invitate dentro la vostra Anima, date il benvenuto alla vostra Essenza e prendetevi del tempo per stare da soli con Voi. Mollate il bordo della piscina della “realtà” e scoprirete di non poter annegare.

Eoni fa noi ci siamo dati la vita come esseri – nel grandissimo Nulla oltre il Muro di Fuoco. Eravamo disperati e abbiamo creato innumerevoli realtà diverse e poi le abbiamo usate per definire i nostri sé e la nostra esperienza. Ora è arrivato il momento di riunirci con il Sé creatore e superare la zona di sabbia su cui stiamo giocando. Siamo pronti per iniziare a mollare le ancore della realtà del tempo, la fisica, la dualità, l’elettromagnetismo, i rimpianti, la paura, il dubbio, le promesse e tutte le altre regole e i limiti buffi che abbiamo creato? Se vogliamo goderci le cose divertenti come la manifestazione istantanea, il teletrasporto e tutto il resto, prima dobbiamo liberarci di come pensiamo che la vita dovrebbe funzionare.

Possiamo iniziare con le cose piccole. Quando qualcosa sparisce, giocate con le energie e con l’esperienza. Quando vi succede qualcosa che non riuscite a spiegare, non provateci neppure. Più ci fidiamo delle piccole cose, più riusciamo a liberarci delle ancore più grandi – il tempo e lo spazio – e più ci avviciniamo al permetterci di fare esperienza del “luogo del nulla” dove tutto è possibile.

OH BE AHN. Adamus Saint-Germain

“Questo è il luogo dove nessuna cosa ha importanza.

Voi venite qui per incontrare il vostro Sé.

Voi venite qui per trovarvi faccia a faccia con il vostro Sé.

Voi venite qui per sentire il vostro Sé.

Voi venite per essere il vostro Sé.

Ci siete solo voi.

Questo è il luogo, il luogo esatto e specifico – lo spazio del non spazio.

Dentro di voi qui voi trovate lo Spirito, qui trovate la Sua canzone, qui trovate il Suo Amore. 

Ascoltate…

Qui, in questo luogo siete liberi… chiari… aperti.

Qui vi lasciate alle spalle tutte le illusioni.

Oh Be Ahn.

MARZO 2012

LA TECNOLOGIA COSCIENTE – Geoffrey Hoppe

Tobias ha affermato che la tecnologia segue la coscienza e che mentre la nostra coscienza umana si evolve nascono nuove tecnologie che soddisfano i nostri nuovi desideri e le nostre nuove possibilità. Quando dopo la Seconda Guerra mondiale la coscienza ha fatto un salto sono apparse nuove tecnologie come gli aerei a reazione e i viaggi nello spazio. Quando negli anni ‘60 la coscienza ha effettuato un altro salto, dopo qualche anno è iniziata l’era dei computer. La WorldWideWeb (la rete mondiale) è venuta alla luce all’inizio degli anni ‘90, pochissimi anni dopo la convergenza armonica avvenuta nel 1987. Facendo una piccola ricerca su Internet chiunque può tracciare i cambiamenti della coscienza e i progressi tecnologici che ne sono stati il risultato.

Nel 2010, all’ US Patent and Trademark Office (USPTO) è stata presentata la documentazione per la registrazione di 520.277 brevetti – un vero record se si pensa che si tratta di un aumento del 165% rispetto ai 315.015 brevetti richiesti solo 10 anni fa – all’inizio del 2001 – e un aumento del 412% rispetto alle richieste del 1986 che ammontavano a 126.788. Proprio a causa dell’esplosione dei progressi e della nuova tecnologia si potrebbe concludere che sicuramente qualcosa sta avvenendo nei campi della coscienza.

In nessun altro momento della storia abbiamo a disposizione moltissime nuove tecnologie: le comunicazioni mobili, i laser per uso medico, il cloud per i computer, l’Internet delle cose, (IoT) i transistor ad atomo unico, la fusione fredda, la sequenza e l’ingegneria genetica del DNA, la realtà aumentata e la lista delle nuove tecnologie prosegue all’infinito. Per tornare al mio lavoro, il ciclo della vita di un normale prodotto variava tra i 5 e i 7 anni – oggi è di 9 mesi. Il lancio di ogni nuova tecnologia rende il mondo un po’ più veloce e si presume anche un po’ più semplice.

Le tecnologie stanno contribuendo a creare televisioni a 3D e realtà ad alta definizione, giochi virtuali come Second Life e un’ampia gamma di siti sociali. In fondo quelle finte realtà potrebbero portarci a capire che in effetti anche la realtà 3D è un’illusione. Secondo Tobias tutto ciò è stato reso possibile dall’evoluzione della coscienza.

Il Crimson Circle esiste in gran parte grazie alla tecnologia perché ciò a cui abbiamo dato inizio nel soggiorno di casa nostra si è trasformato velocemente in una affiliazione globale proprio grazie a Internet. Siamo andati in onda con un sito piuttosto rudimentale nel febbraio del 2000 e siamo passati molto in fretta da un piccolo gruppo con sede nel Colorado a una grande famiglia a livello mondiale. Oggi il Crimson Circle ha tecnologie incredibili come la rete dell’Awakening Zone che ci mantiene connessi a livello globale. Nel Crimson Circle rientrano media sociali che offrono contenuti e servizi agli Insegnanti dei corsi avanzati, agli Angeli del Crimson Circle e ai membri del Keahak.

La tecnologia ci permette di avere un ufficio virtuale per gli 11 membri dello staff perché possiamo parlare su Skype, incontrarci su GoToMeeting.com e inviarci molte, moltissime, un numero incredibile di e-mails; tutto ciò non sarebbe mai stato possibile senza tutta la tecnologia che connette tra loro moltissimi umani che si stanno risvegliando e tutti nel momento Ora. Questo impulso tecnologico determina due domande importanti: riusciremo a usare la tecnologia in un modo produttivo? Cosa accadrà in futuro nel campo della tecnologia? Ecco la risposta a entrambe le domande: dipende dal nostro livello di coscienza. Molti di noi si portano ancora dietro le memorie cellulari della grande luce e delle tecnologie al cristallo che ad Atlantide (Alt) si usavano per guarire, trasportare, comunicare, effettuare modifiche genetiche e progressi intellettuali ma alla fine sono state proprio quelle stesse tecnologie che hanno portato alla caduta di quella civiltà estremamente potente. Tobias ha affermato che la nostra coscienza aveva raggiunto un determinato livello e poi ha iniziato a vacillare a causa del controllo mentale e dei programmi di manipolazione e presto, troppo presto quegli stessi strumenti tecnologici sono diventati le armi della nostra stessa distruzione.

Io non credo che si ripeterà, perché in questo momento sul pianeta ci sono troppi umani che si stanno svegliando o che comunque possiedono un alto grado d’illuminazione. Ci sono troppi Shaumbra e troppi lavoratori della luce che continuano ad espandere e ad equilibrare la coscienza, prima dentro di loro e poi per tutto il pianeta. Moltissimi di noi hanno affrontato l’esperienza di Atlantide e si sono impegnati a fare in modo che non accada di nuovo e poi bisogna considerare il fattore Nuova Terra. Durate alcune discussioni private Adamus ci ha fatto notare che la Nuova Terra è un fenomeno post-atlantideo creato proprio per evitare un’altra catastrofe come quella di Atlantide. Secondo lui se su questo pianeta si verificasse una grande separazione della coscienza la Nuova Terra diventerebbe la casa di quelli che desiderano una realtà da coscienza superiore, mentre gli altri resterebbero sulla Vecchia Terra per evolversi secondo il loro ritmo.

Cosa accadrà in futuro nel campo della tecnologia? Io credo che i progressi più importanti avverranno nel campo delle sorgenti della nuova energia, della fisica delle particelle quantiche e delle cure mediche. Questi tre temi sono collegati molto strettamente, perché mentre scopriamo nuove particelle capiremo anche come imbrigliare le nuove energie e in fondo le useremo per prevenire o curare malattie importanti come il cancro e l’AIDS. Quando ho chiesto ad Adamus a che punto siamo con la cura del cancro, la sua risposta è stata “coscienza” e poi ci ha spiegato che le cause di fondo del cancro sono emozioni come l’odio, la rabbia e il rimpianto e quindi la cura non potrà essere “scoperta” finché la coscienza non si evolverà in compassione, accettazione e auto amore.

Ora passiamo al punto centrale: io credo che oggi Shaumbra sia qui per portare un nuovo livello di coscienza a questo pianeta è ciò inizia con ognuno di noi – a livello personale ed individuale. A livello molto pratico ciò ha a che fare col modo in cui gestiamo i problemi quotidiani e le nostre vite; si tratta di sviluppare un amore vero e genuino verso di noi – non importa cosa pensate di avere fatto in passato. Noi ci siamo regalati un’abbondanza di sfide proprio per fare l’esperienza di come trasmutarle in forme superiori di coscienza.  Noi le abbiamo invitate nelle nostre vite per usarle come opportunità per la nostra evoluzione personale; certo, a volte sembra che ci travolgano e che superino le nostre possibilità, ma in un modo o nell’altro riusciamo ad espanderci fino al prossimo giro di illuminazione. Ecco che cosa facciamo ed ecco perché siamo qui.

Mentre immaginate nuovi potenziali per la vostra vita, sappiate che state contribuendo ad espandere la coscienza umana. In parole molto semplici, tutto ciò contribuisce ad aprire le porte per i potenziali delle nuove tecnologie, soprattutto di quelle collegate alle nuove sorgenti di energia, al ringiovanimento biologico e all’equilibrio mentale.

La tecnologia segue la coscienza – continuate a lavorare e ogni tanto date un’occhiata ai titoloni che riguardano alcuni dei progressi tecnologici più incredibili mai manifestati su questo pianeta.

COME LA SES HA CAMBIATO LA MIA VITA – John McCurdy

In vita mia ho frequentato molti seminari e alcuni di loro sono stati molto profondi e hanno determinato esperienze che mi hanno cambiato la vita, altri sono stati puramente informativi e altri ancora – beh, diciamo che non sono proprio stati all’altezza delle loro promesse.

Quando Tobias ha creato per la prima volta la Scuola delle Energie Sessuali ho capito subito che si trattava di qualcosa che dovevo fare, ma mi è servito più di un anno – le due relazioni fallite e un cuore a pezzi – prima che fossi davvero disposto a spendere tutti quei soldi per imparare ad amarmi.

Quando le cose sono diventate così terribili che non mi restava altro da fare e potevo sentire la mia anima che mi chiedeva di frequentare questo seminario io non avevo soldi, ma nella zona in cui abitavo c’era un corso e io sapevo di averne bisogno e quindi ho preso la decisione di esserci e ho informato l’insegnante della mia intenzione e come sempre accade quando si prende una decisione univoca dal cuore il denaro è arrivato giusto in tempo.

Quel seminario ha cambiato la mia vita in modo più profondo di qualsiasi altro seminario io abbia mai frequentato. Per la prima volta nella mia vita sono arrivato a capire davvero le relazioni e perché funzionano o (più spesso) non funzionano e anche ciò che io potevo fare per portare nella mia vita una relazione sana. Ho imparato come ci nutriamo a vicenda di energia e come ciò distrugge la fiducia e l’intimità nella relazione; ho imparato come funzionano davvero la seduzione e la manipolazione e perché noi le usiamo così spesso o ne diventiamo vittime senza neppure rendercene conto. Soprattutto ho imparato una volta per tutte come diventare il mio Vero Amore, mettendo per sempre fine al ciclo dell’abuso e del nutrimento, della seduzione e della manipolazione.

Prima ho imparato come amare me stesso e non in un modo egoistico e avido, ma in un modo che mi nutre e che annulla il mio bisogno di nutrirmi degli altri. Ho imparato a trattarmi come tratterei il mio amore più caro e proprio in questo trovato la mia libertà. Da quello spazio è molto più difficile che mi seducano o mi manipolino, perché non ho bisogno di nulla da nessuno; da quello spazio per me è più facile essere chiaro con le persone, perché non ho più bisogno di nutrirmi di loro. Da quello spazio è più facile per me alzarmi in piedi nella mia verità e permettere che la mia luce splenda, perché mi nutro da dentro e ho sempre meno bisogno dell’approvazione degli altri. C’è voluto un po’ di tempo perché tutto ciò s’integrasse dentro di me e diventasse davvero reale, ma è accaduto e una mattina mi sono svegliato mi sono reso conto che, per la primissima volta nella mia vita, ero davvero felice di essere da solo.

Mi sono reso conto che sarei stato felice per il resto della mia vita sia avendo una relazione – ma anche no – e che non avrei mai più lottato in una relazione né mi sarei permesso di restare in una relazione che non fosse stata semplice e divertente per entrambi. Non ne avevo più bisogno perché ero sempre più innamorato di me e a quel punto la mia vita ha iniziato a cambiare in un modo nuovo – è diventata più semplice ed io ho cominciato a sentirmi più felice.

Poi un giorno ho aperto una e-mail e sono quasi caduto dalla sedia perché sullo schermo del mio computer c’era il viso che stavo cercando e che mi mancava da quando avevo 10 anni. Avevo sempre pensato che fosse il frutto della mia immaginazione e durante la mia vita avevo cercato di applicare quel viso a parecchie altre donne, ma dentro di me ho sempre saputo che non erano loro. Si trattava di vecchie care amiche da molte vite precedenti, ma non erano lei e quando ho visto la sua foto l’ho capito all’istante. Qualche giorno più tardi Mary Beth e io abbiamo cenato insieme e da allora non ci siamo più lasciati.

Non posso garantirvi che se frequenterete questo corso con un colpo di bacchetta troverete la vostra anima gemella ma di certo posso dirvi che ciò che scoprirete – ciò che io ho scoperto – è che la vostra vera anima gemella siete voi e che quando vi innamorerete di voi, quando voi diventerete il vostro Vero Amore, allora attrarrete nella vostra vita persone che vi rifletteranno quell’amore prezioso – ma sarà diverso.

Non sarei mai riuscito ad andare d’accordo con Mary Beth e probabilmente non l’avrei mai neppure riconosciuta se prima non avessi scoperto dentro di me ciò di cui avevo bisogno. Ero io quello che cercavo da tutta la vita e non lei e solo quando l’ho capito e mi sono connesso a me e sono riuscito a portarla nella mia vita, ma anche lei ha dovuto affrontare il suo processo di tornare a casa da se stessa.

Ecco, questo seminario non è magico e ciò che ne fate dipende completamente da voi, ma posso dirvi che cambia le vite di quasi tutti quelli che lo frequentano e sicuramente di chiunque sia disposto ad aprirsi a se stesso; cambia chi siete e come vivete nel mondo.

Io riconosco subito chi ha frequentato la SES, perché sono quelle rare persone che non si nutrono di chi li circonda, che si assumono la piena responsabilità delle loro vite e camminano nel mondo con una luce speciale negli occhi e un brio particolare.

Siete pronti a fare in modo che quella persona siate voi? Prima che il mio seminario fosse finito, la mia comprensione della vita era cambiata al punto tale che sapevo perfettamente che sarei diventato un’insegnante e oggi sono davvero onorato di presentarvi questo materiale così profondo insieme alla mia amata moglie, Mary Beth – ora che anche lei è diventata un’insegnante certificata. Noi creeremo altri seminari e corsi che saranno solo nostri, ma questo materiale è così profondo e così speciale che per noi è davvero un onore presentarlo a nome del Crimson Circle.

IL BATTITO DEL CUORE SHAUMBRA – Jean Tinder

LA GRAZIA DEL CAMBIAMENTO

Il cambiamento è una cosa interessante perché è fondamentale per la nostra esistenza, ma noi facciamo del nostro meglio per evitarlo. Lo vogliamo ma ne abbiamo paura; speriamo che accada ma solo in un certo modo. Sceglierlo con coscienza, permetterlo o persino abbracciare il cambiamento non è la cosa più facile da fare perché beh, è così che l’abbiamo creato. Prima di tutto, una delle ragioni per cui siamo venuti qui sulla Terra è perché qui il cambiamento avviene in modo molto lento. Noi siamo venuti in questa realtà fisica perché, invece di procedere più in fretta della velocità del pensiero ora le nostre scelte, azioni ed esperienze sono rallentate fino al punto in cui riusciamo a esaminarle, a scrutarle e ad analizzarle fino nei dettagli più nauseabondi, ma con la Nuova Energia e con l’espansione della coscienza il ritmo del cambiamento sta aumentando e ho proprio l’impressione che ora possiamo lavorare con lui invece che contro di lui.

Durante il nostro recente viaggio in Egitto, una sera sulla barca Adamus ci ha parlato del dio egiziano Set – tutti gli dei egiziani rappresentavano le energie archetipe e Set rappresentava il male e la distruzione, ma ciò che incarnava davvero era il cambiamento. Noi tutti siamo venuti sulla Terra con una specie di direttiva primaria da parte della nostra Anima: fare esperienza, capire ed evolverci e naturalmente ciò implica un’incredibile quantità di cambiamenti, ma quando tutto va bene dalla prospettiva umana chi vuole cambiare davvero? Se una cosa non è rotta, perché ripararla?  Quando poi si tratta della crescita interiore, gli umani sembrano essere motivati più che altro dal disagio.

Ecco, tutte le volte che ci sentiamo troppo comodi noi portiamo dentro Set per creare casino e attivare il cambiamento (probabilmente è la stessa ragione per cui lo temiamo). Sono piuttosto sicura che il cambiamento continuerà ad avvenire, ma c’è davvero ancora bisogno che sia molto doloroso e spaventoso? Non credo proprio – ed ecco dove entrano in gioco la grazia e la fiducia. Come la maggior parte di noi, nella mia vita c’è stata una bell’area di influenza da parte di Set. Quando sono rimasta attaccata a una relazione o a una situazione solo perché sembrava “la cosa giusta da fare” anche se non mi serviva più, alla fine quell’energia distruttiva è arrivata per smantellare le cose per me.

Forse in un certo senso per me è stato più facile perché mi ha fornito una vera ragione o una “scusa” per lasciarla andare. Per esempio, quando una relazione finisce le persone riescono a capire quando dite, “Ti lascio perché stai abusando di me” molto più facilmente di quando dite, “Ti lascio perché devo seguire il mio cuore.”

Sento che quest’anno ci saranno molti cambiamenti anche nella mia vita. Da parecchie settimane provo la sensazione del “Tieni tutto insieme perché tutto sta per cambiare” e ogni tanto il mio sé umano comincia a preoccuparsi di cosa potrebbe significare. Accadrà qualcosa di terribile? (cibo istantaneo per una mente iperattiva come la mia). Ascenderò tra poco? (non ne ho alcuna paura, ma piuttosto provo un senso di “No, aspetta! Proprio ora che sta diventando bello!”) ma poi ricordo a me stessa di avere fiducia nella grazia della vita. Riesco ad essere così coraggiosa da sentire il mio cuore che fa le capriole senza aspettarmi che nella mia vita qualcosa sia distrutto? Posso mollare prima ancora che mi tolgano qualcosa dalle mani? Posso fidarmi del piano della mia Anima invece di indietreggiare di fronte al cambiamento che è necessario?

Posso permettere che la grazia mi nutra e mi guidi? Qualche anno Kuthumi ha parlato del “Pulsante Facile.” Tutti noi vogliamo il pulsante facile in modo che le cose funzionino sempre in modo perfetto e semplice. Beh, per me il Pulsante Facile non è altro che il “Pulsante dell’Accettazione.”  Le cose si fanno difficili e dolorose quando non accetto ciò che sta accadendo, quando penso che le cose dovrebbero essere diverse da come sono e quando non credo davvero che tutto vada bene. Quando invece accetto ciò che c’è – e includo il cambiamento – la vita diventa davvero molto, molto semplice. 

Allora, posso fidarmi dei cambiamenti che sento che stanno per arrivare? La mia mente salta dentro all’istante e fa su e giù urlando, “Quali cambiamenti? Che cosa accadrà? Quando accadrà? Che cosa devo fare?” Ed è in quel momento che la mia Anima dice con grande gentilezza, “Cara mente, va tutto bene. Saprai tutto ciò che avrai bisogno di sapere quando avrai bisogno di saperlo. Io non ti mollo e non si mollerò mai. Puoi semplicemente accettare la mia grazia e vedere che cosa accade?”

Io non so proprio a cosa è legato questo senso di cambiamento imminente. Forse si tratta della paura della coscienza di massa che procede a razzo intorno al globo o forse si manifesterà su un livello molto più personale, ma una cosa che SO di certo e che posso dirvi con assoluta certezza è che nel mio mondo tutto è bene e continuerà ad andar bene. Ecco cosa continuo a ricordarmi quando la vecchia paura di Set inizia a farsi strada dentro di me, ma forse io non ho più bisogno della sua energia; forse nella mia vita-praticamente-perfetta-che-io-voglio-cambi-solo-in-certi-modi io posso affrontare ogni cambiamento con fiducia e grazia sapendo che sarà comunque perfetto. Forse posso davvero ritirare del tutto Set e sostituirlo con la Grazia.

Durante gli ultimi giorni, quando in famiglia si sono manifestate delle sfide io ho scelto la grazia in modo molto conscio ed è difficile spiegare o definire “come” l’ho fatto – l’ho scelto e basta. Si tratta di una sensazione che forse non si porterà dietro una soluzione istantanea ma comunque cambia l’energia, cambia come vi sentite dentro e soprattutto tranquillizza la mente.

Io credo proprio che cambi persino il modo in cui le altre persone interagiscono con voi, perché nel giro di qualche ora ho trovato una soluzione per qualcosa che per settimane e settimane ho pensato non avesse una soluzione.

Forse non c’è più bisogno di temere il cambiamento, perché non deve più arrivare con i mezzi distruttivi tipici di Set. Forse siamo davvero pronti per permettere alla Grazia di portare il cambiamento nelle nostre vite fidandoci del fatto che lei ci guiderà in piena sicurezza attraverso la tempesta. Siamo pronti a fidarci fino a quel punto, anche senza sapere quale sarà il risultato?

Cari Shaumbra, se la mia scelta per la Grazia può modificare in modo sottile l’atteggiamento e le scelte di parecchie persone presenti nella mia vita, immaginate quale effetto potrebbe avere su questo mondo caotico la nostra scelta collettiva per la Grazia. Io v’invito a scegliere la Grazia nella vostra vita, indipendentemente da ciò che sta accadendo e da quali cambiamenti sono in vista. Qui si tratta di andare avanti e di tuffarsi nell’esperienza – e tutto nello stesso momento. Qui si tratta di percorrere il sentiero del cambiamento sapendo che ogni singolo passo ti avvicina a Casa. È il coraggio di camminare dentro la tempesta perché dentro di voi c’è la pace della fiducia assoluta e della Grazia.

Ci vediamo dall’altra parte del cambiamento.

APRILE 2012

FUGA DALLA VITA -LE TENDENZE GLOBALI FINO AL 2020 – Geoffrey Hoppe

Non serve possedere qualità medianiche per predire ciò che farà tendenza nel mondo; è sufficiente considerare ciò che influenza di più le nostre vite e riusciremo a calcolare gli effetti che avranno su altri ambiti della società. Eccomi qui che guardo con ironia nella mia sfera di cristallo da oggi fino al 2020 basandomi su due dei fattori più importanti che plasmano le nostre vite.

Fattore 1: l’Energia – Nel mondo le risorse petrolifere si stanno esaurendo, soprattutto perché le economie emergenti come la Cina, l’India, il Brasile e la Russia divorano miliardi di barili di sangue della Terra per sostenere i loro nuovi stili di vita. I prezzi saliranno ancora, si formeranno strane alleanze politiche e le mancanze occasionali di carburante entreranno a far parte della nostra vita.

Fattore 2: Internet – Internet ha meno di vent’anni ma già reso obsoleti gli uffici postali, i negozi di dischi e l’Enciclopedia Britannica. L’uso di Internet raddoppierà ogni pochi anni, la tecnologia sarà sempre più veloce e sempre più abbordabile e invece il petrolio diventerà più caro di una bottiglia di champagne.

Applicando queste due influenze predominanti alla vita umana, ecco la lista di tendenze e movimenti degni di nota che ho compilato:

1 – Una Società Senza Contanti – Le banconote attuali e le monete diventeranno una cosa del passato perché già al momento il costo della produzione di una moneta è assolutamente pazzesco (ci vogliono 10 centesimi per fare una moneta da 5 centesimi) senza contare il tempo che si perde alla cassa per calcolare il resto. Aspettate e tra pochi anni farete l’esperienza di dare un dollaro o un euro alla cassa e vi sentirete dire, “Non accettiamo più contanti.” Tutti saremo obbligati a usare le applicazioni del nostro cellulare per pagare gli acquisti.

Conseguenze: non sapendo più che cosa fare con tutte quelle monete, le persone riempiranno fino all’orlo le fontane, i pozzi dei desideri e i cestini per le elemosine in chiesa. Accadrà una serie di miracoli, poiché le preghiere e desideri saranno soddisfatti.

2 – L’Ufficio a Casa – Diventerà troppo dispendioso guidare ogni giorno fino all’ufficio e poiché la maggior parte delle riunioni e delle transazioni possono avvenire usando Internet, le aziende obbligheranno i loro impiegati a lavorare a casa e quindi gli uffici diventeranno una cosa del passato.

Conseguenze: I capi pretenderanno che durante l’orario d’ufficio gli impiegati tengano sempre acceso il video di Skype per monitorare le loro attività. Si celebreranno molti processi e per rabbia aumenteranno le vendite di bambole a grandezza naturale simili a noi e di lacca per capelli che gli impiegati spruzzeranno sulla telecamera del computer per offuscare la loro immagine (Linda usa il nastro adesivo).

3 – Gli Ospizi – È chiaro a tutti che la popolazione sta invecchiando e non c’è più spazio per le case di riposo per gli anziani, ma poiché gli spazi destinati a uffici saranno abbandonati (vedi punto 2) i costruttori furbi convertiranno gli edifici pieni di uffici vuoti in ospizi. I clienti di quelle strutture, avendo già trascorso la maggior parte della vita in uffici e cubicoli si sentiranno davvero a casa con l’illuminazione fluorescente, le stanze per la pausa e l’abitudine di infilare la testa e buttare uno sguardo oltre i muri del cubicolo per parlare con un’altra persona.

Conseguenze: le agenzie di onoranze funebri apriranno i loro uffici negli spazi lasciati liberi vicino agli ospizi.

4 – La Sanità – Sul vostro computer personale nuovi programmi faranno diagnosi molto accurate di ogni parte della vostra biologia attraverso una telecamera integrata e quindi non dovrete più recarvi dal medico (e così risparmierete benzina) e inoltre smetterete di aspettare ore e ore per una visita. Un’infermiera computerizzata vi fornirà i risultati e invierà una nuova ricetta alla farmacia on-line.

Conseguenze: aumenteranno le vendite di carta da cucina, perché le persone dovranno rimuovere le lenti dalla telecamera prima di sottoporsi a una visita on-line. I capi potranno godersi la vista dei loro impiegati che si tolgono i vestiti per avere una diagnosi in rete.

5. I Bar dei Succhi – La combinazione di coscienza legata alla salute e stili di vita frenetica determinerà un grande aumento della presenza di bar che vendono succhi e quindi invece di comprare hamburger le persone preferiranno succo di carne, di patate e di vegetali, succhi che ingoieranno subito dopo avere ricevuto i risultati della valutazione on-line della loro salute (vedi punto 4). Si farà colazione e pranzo ‘al bicchiere’ mentre si cammina.

Conseguenze: sta già accadendo. Il mese prossimo Starbuck lancerà i suoi negozi di Succhi in Evoluzione, dove sarà possibile fornire uffici e ordinare restando in auto. Entro i prossimi otto anni ci sarà un negozio di Succo In Evoluzione a pochi passi dal vostro ufficio a casa, ma non venderà succhi appena spremuti come potreste pensare; userà invece sciroppi allungati prodotti con frutta e vegetali e forniti dalla fattoria, ma l’intruglio lo farà sul posto un ex barista che prima faceva il caffè. Per favore non ordinate la Soia Verde pensando che sia fatta con il tofu.

6. I Ristoranti del Vicinato – Chi avrà trascorso tutto il giorno nel suo ufficio a casa, alla fine si stancherà di succhi pieni di salute e quindi la sera inforcherà la bicicletta e raggiungerà un ristorante lì vicino.

Conseguenza: il consumo di alcol aumenterà vertiginosamente perché le persone non dovranno più preoccuparsi di guidare in stato di ebbrezza. A causa del consumo di alcol gli incidenti in bicicletta aumenteranno e fioriranno i negozi di riparazione biciclette.

7. I Libri – Faranno la fine dei dischi in vinile perché serve più energia per produrre un libro rispetto a scaricare un e-libro e soprattutto intere generazioni di persone abituate a scrivere e a inviare messaggi brevi avranno dimenticato come si legge un paragrafo.

Conseguenza: Gideons International inizierà a inserire la Bibbia su una chiavetta USB che troverete nel cassetto in ogni stanza d’albergo.

8. Gli Scrittori – Scrivere diventerà un’arte perduta perché le persone inizieranno a scrivere il loro materiale come se fosse un messaggino sul telefono. I pochi, pochissimi che saranno ancora in grado di scrivere un paragrafo completo saranno assunti con un buono stipendio come Scrittori di Licenze di Software (sono i contratti che accettate ma che di solito non leggete proprio mai quando installate gli aggiornamenti del vostro software)

9. Il Matrimonio – Le persone smetteranno di sposarsi – ma ciò non ha alcun legame con il prezzo della benzina o con Internet. Negli Stati Uniti il 50% dei primi matrimoni, il 67% dei secondi e il 74% dei terzi matrimoni finisce in divorzio. I giovani si renderanno conto che non hanno bisogno di sposarsi per avere i vantaggi di una relazione.

Conseguenze: l’associazione Americana degli avvocati cercherà di far passare una legge che richiede che le persone vivano insieme più di tre mesi prima di sposarsi.

La lista potrebbe continuare, ma ora scappo a bermi il succo qui, nell’ufficio che possiedo a casa subito prima di ordinare on-line un libro nuovo con la mia carta di credito.

IL BATTITO DEL CUORE SHAUMBRA – Jean Tinder

TORNIAMO AI FONDAMENTALI

Mentre scrivo quest’articolo riesco ancora a ‘sentire’ le onde e a ‘vedere’ i bellissimi colori di Kauai, perché rientro ora dalla Scuola Avanzata di Energie Sessuali con Adamus e circa altri 70 Shaumbra. Che esperienza incredibile! Se la Scuola non avesse già un nome io la definirei “Il Seminario sull’Illuminazione” perché è di questo che si tratta. Adamus ha dato inizio alla Scuola chiedendoci, “L’illuminazione – a quale prezzo?” In altre parole, “A cosa siete disposti a rinunciare per realizzare la vostra ascensione?” Ci ha rifatto la domanda in momenti diversi e gli eventi recenti l’hanno resa ancora più pertinente. Agli studenti è stato chiesto se l’illuminazione valesse 100$, perdere la bellezza o la giovinezza o forse addirittura perdere le braccia e le gambe. A volte quelle domande mi irritano perché se lo chiedeste a me io direi che per raggiungere la mia illuminazione in pratica ho rinunciato già a quasi tutto (ma sembra che non basti mai!) e comunque la domanda resta. Qual è il prezzo dell’illuminazione? In questo momento la domanda è importante perché sento proprio che moltissimi Shaumbra restano sulla ‘soglia’ della loro ascensione – e io sono una di loro.

Qualche settimana fa ho scoperto un intero gruppo di aspetti che per parecchio tempo hanno avuto un impatto forte sulla mia vita. Prima non mi ero accorta di loro, probabilmente perché mi piacevano moltissimo e infatti erano pieni d’amore, dedicati e appassionati ma molto bloccati.  Mi sono stancata dei limiti che si portavano dietro e a un certo punto ho sentito che era arrivato il momento di invitarli di nuovo a casa. Ho già fatto abbastanza lavoro d’integrazione per sapere tutto ciò che mi serve: senti, respira, accetta, senti, respira – e si prosegue così per tutto il tempo che serve – ma purtroppo sapere cosa fare non sempre semplifica le cose. Mi sono accorta che a volte gli aspetti ‘positivi’ sono ancora più bloccati, probabilmente perché ci piacciono e siamo felici di identificarci con loro. Persino gli aspetti che si dedicano fare promesse piene d’amore e a lottare per le cause che riteniamo giuste o a proteggerci con coraggio possono continuare a inibire la nostra evoluzione e alla fine devono tornare a casa.

In un certo senso so che l’integrazione sta avvenendo (e che non è più ginnastica mentale e makyo) e ciò perché il risultato quasi immediato è un amore più profondo verso di me. Quando quella schiera di aspetti torna a casa, succede che voi vi innamorate di voi come mai prima. Nella vera apertura della riunione il cuore si spalanca come i sensi e vi sentite travolti e fa quasi male, ma io ho iniziato a percepire la dolce seduzione d’innamorarmi di me e di non voltarmi mai più indietro.

C’era anche uno Shoud da preparare, progetti urgenti da completare e poi fare le valigie per Kauai e molto altro e quindi da qualche parte dentro di me ho deciso di rimandare tutto e di concentrarmi sulla vita di fronte a me.  Anche se mi sono sentita come se avessi visto di sfuggita la mia anima gemella per poi girarle le spalle invece di salutarla, in un certo senso il mio sé umano si è sentito molto sollevato perché quel livello di apertura può risultare molto intenso. Subito dopo le voci – note anche come il virus – hanno iniziato a parlare: “Sei sicura che fosse reale?” “Beh, probabilmente è stato solo un altro degli episodi sciocchi dovuti alla tua mente sempre troppo attiva.” “Aspetta un attimo – hai appena rinunciato alla tua possibilità d’illuminarti, quindi ora potresti finire un po’ di lavoro?” “Stupida umana, ora sei tornata al punto di partenza.” “Perché almeno per questa volta non fai le cose per bene?” e via di questo passo. Ho cercato di soffocare quelle voci facendo tutto ciò che dovevo fare, ma quando all’ASES Adamus ha iniziato a parlare loro continuavano a sussurrarmi all’orecchio.

A un certo punto ha chiesto al gruppo: “Cosa v’impedisce di realizzare la vostra illuminazione?” io ho risposto, “Mi sono sentita travolta fino al dolore e quindi mi sono tirata indietro.” Lui mi ha chiesto: “Quante volte l’hai fatto?” Oh… dubbio istantaneo. “Probabilmente troppe volte” ho mormorato ma poi mi sono resa conto che no, quella era una cosa nuova.

Certo, ho avuto moltissime epifanie e visioni interiori, ma quel senso di scivolare con gentilezza nel mare del mio sé è stato prezioso – e nuovo (Nota per il Sé: se fai una domanda ad Adamus, lui con grande amore porterà l’attenzione su ogni dubbio che c’è e quindi sii molto chiaro!).

Più avanti, durante un segmento speciale verso la fine della Scuola, Adamus ha iniziato a descrivere come ci si sente a essere illuminati e come si può farne l’esperienza. Ha parlato di cose come “tutto risulta facile, ogni risposta di cui avete bisogno è già presente, percepite un’accettazione totale e un amore per il sé e niente è più importante – davvero.” Mentre descriveva quella situazione ho iniziato a ridere sottovoce perché stava descrivendo la mia vita! Io mi amo, ho abbandonato ogni giudizio (anche se a volte la voce del virus cerca di rientrare), la vita fluisce in modo semplice ed elegante e sembra proprio che il meccanismo per cui “me la prendo per qualcosa” si sia rotto e che non ci sia alcuna speranza di ripararlo. Io amo la vita – ma in realtà non è più importante.

Mentre ridacchiavo e mi rendevo conto che “Io sto già vivendo come non essere illuminato” ho vissuto il miglior ‘momento aha’ di tutta la settimana: IO SONO già illuminata ma fingo di non esserlo! (vi suona famigliare?) Sembra proprio che mi diverta a continuare a cercare di fare la cosa giusta e a rimettere in ordine le cose perché sembra che sia uno dei miei giochi preferiti (sì, io amo molto anche le parole crociate) ma è proprio tutto qui – si tratta di un gioco grande e grosso che facciamo solo per intrattenerci. Per quanto riguarda il momento dell’ascensione, se deciderò di restare sulla Terra o di evaporare dentro di me lo saprò e deciderò in quel momento, proprio come qualsiasi altra scelta reale che ho mai fatto. Adamus l’ha detto molte volte e all’ASES ha ripetuto che la scelta dell’ascensione è sempre nostra. Avviene nel momento Ora, ma non si fa partendo dalla mente umana ed è qui che ci sono caduta – ho tentato di fare le cose bene e di ascendere me stessa in modo deliberato, ma l’ho sempre fatto in modo molto mentale e chiunque abbia frequentato la Scuola di Energie Sessuali di Tobias sa bene che la mente è il luogo in cui il virus adora giocare. È proprio la mente e a volte anche il virus che dicono: “Va bene, ora è arrivato il momento di ascendere!” e poi ti fa a pezzetti quando non accade. Bene, cercare di ascendere significa farlo andando all’indietro (ed è proprio ciò che fa di voi un Maestro che ha concluso con il sedere*) Un vero Maestro Asceso permettete che tutto ciò avvenga e si dispieghi con grande grazia (*Gioco di parole tra ascended = asceso e ass-ended = che termina con il sedere, cioè all’indietro, NdT).

Ciò che ho “capito” durante l’ASES non è niente di nuovo. Per anni ci hanno detto che si tratta di un processo naturale e che non possiamo sbagliare, ma sapete una cosa? È un processo naturale e voi non potete sbagliare! Per questo vi suggerisco di smetterla di cercare di ascendere e di godervi l’esperienza della vita – non importa com’è e non importa come ci si sente. Che regalo enorme è trovarsi qui sulla Terra in questo momento incredibile. Quanto incredibile è ogni singolo momento, soprattutto quelli che non cerchiamo di cambiare. Com’è semplice l’illuminazione quando niente ha più importanza.

Cari Shaumbra, andate a cercarvi uno specchio e guardate in quei vostri occhi d’angelo; abbracciatevi con grande tenerezza e smettetela di pensare di dover fare le cose in modo giusto. Quello sforzo costante è il frutto di tutto un gruppo di aspetti il cui unico scopo è stato quello di impedirvi di proseguire il vostro viaggio, ma a un certo punto dovete smettere di consultare la mappa, distogliere gli occhi dai segnali stradali e togliere il piede dal freno e dall’acceleratore – scendete dalla macchina e immergetevi nella vita! È davvero molto semplice.

Qual è il prezzo dell’illuminazione? Forse è una domanda insidiosa. Forse non c’è alcun prezzo. Forse non c’è nulla che dovete fare bene o nulla a cui dovete rinunciare. Forse il “prezzo” significa solo smettere di cercare, chiudere il libro e andarsene con un’alzata di spalle dicendo “Vabbè, amen.”

Forse è arrivato il momento di smettere di ascendervi e di andare a giocare; fate ciò che vi piace e godetevi la vostra illuminazione!

MAGGIO 2012

IO NE DUBITO… – Geoffrey Hoppe

In questi giorni stanno accadendo molte cose. Da altri reami e dimensioni arrivano energie che si fanno strada nella nostra realtà, senza dimenticare le impressionanti tempeste solari e i movimenti celesti delle nostre famiglie angeliche. I nostri aspetti ci mettono alla prova e ci tentano; proprio mentre il 2012 entra nel pieno, nella coscienza di massa stanno avvenendo cambiamenti e rotazioni importanti. Per completare il quadro ci sono i sogni pazzeschi, davvero incredibili.

Sembra che noi riusciamo proprio a gestire tutto ciò con un buon grado di grazia. Con qualche bel respiro profondo, un bel po’ di cioccolato e un bicchiere di vino rosso di tanto in tanto riusciamo a far fronte quasi a tutto ciò che ci capita.

Ma… c’è sempre quel ma.

Ora ciò che ci sta dilaniando è il Dubbio. Il Dubbio. Sono così esaurito da questa parola che faccio fatica a digitarla sulla tastiera. So che molti altri Shaumbra in tutto il mondo stanno combattendo con questo termine, anche perché è uno dei temi che discutiamo con maggiore frequenza durante i nostri viaggi. Il Dubbio: il mostro a due teste che uccide la gioia e che si oppone a ogni cambiamento e deviazione del percorso.

Il Dubbio ha un modo tutto suo di intrufolarsi in quest’energia nuova e sempre in cambiamento: vi arriva una visione chiara e potente… e il giorno dopo chi si presenta? Proprio lui: il Dubbio.

Vi accade qualcosa di molto buono: subito dopo dubitate che sia una vostra creazione.

Percepite un’energia incredibile, un’espansione interdimensionale che scatena in voi uno stato di estasi, ma poi il Dubbio vi risbatte nella 3D limitata.

Ricevete un messaggio molto chiaro da Adamus o da un altro dei vostri amici angelici. Lo scrivete su un foglio e vi ripromettete di non dubitare mai di ciò che avete ricevuto ma il giorno successivo, sotto l’influenza del Dubbio pensate di buttarlo via.

Vi viene l’ispirazione per una nuova creazione che s’irradia dal punto più profondo di voi. Soffocati dal Dubbio, presto vi dimenticate del tutto di quell’idea che resta solo una pia illusione.

Tutto ciò vi suona dolorosamente familiare? Pensavate di essere gli unici a fare quelle esperienze? Al momento tra Shaumbra il Dubbio è talmente epidemico che potremmo quasi catalogarlo come virus.

La domanda è: Perché?

L’altro giorno ho buttato giù alcune teorie ma non penso che siano molto buone e quindi ho controllato con Adamus, ma non sono sicuro di essermi sintonizzato con lui abbastanza da ricevere un messaggio chiaro. Scherzo… ma vedete come funziona il Dubbio?

Il Dubbio arriva dalla mente; è un cane da guardia che è stato allenato per proteggere e inibire. I suoi cugini sono il Senso di Colpa e la Vergogna. Il Dubbio allontana in fretta la luce del sole che potrebbe risplendere su una giornata che altrimenti sarebbe gloriosa e la sostituisce con la tristezza e la disperazione.  

Con grande intelligenza, il Dubbio vi riporta alla mente i ricordi negativi di eventi passati. È facile ricordarci di eventi negativi avvenuti in passato ma non ci ricordiamo mai, proprio mai delle esperienze positive. Temiamo di ‘uscire dalla scatola’ per paura di essere rifiutati, ridicolizzati, di fallire e di provare dolore. Il Dubbio agisce come una recinzione invisibile ma potenzialmente letale posta intorno ai nostri sogni e alle nostre aspirazioni. Il Dubbio sa perfettamente quando ci stiamo avvicinando ai confini della nostra zona di comodo e quindi può minacciarci allo scopo di sottometterci di nuovo.

Cosa fa Shaumbra con tutto questo Dubbio? È semplice. Prima di tutto riconoscete che il Dubbio è solo una programmazione mentale. È come una televisione programmata per mostrare solo vecchi film horror e pieni di dramma; in realtà potete sintonizzarvi con i vostri potenziali più illuminati. Il Dubbio deriva dal lato oscuro del passato; voi potete scegliere in modo conscio di immaginare i potenziali appaganti del futuro. Il Dubbio manipola i vostri vecchi aspetti ma voi, come creatore sovrano potete fare un respiro profondo e trasmutare il Dubbio in energia pura al servizio di ciò che volete creare e di cui volete fare esperienza.

Combattere il Dubbio non serve, perché così non fate altro che nutrire il mostro.  Nel momento stesso in cui cercate di sconfiggere il Dubbio voi entrate in una specie di rissa mentale. La Mente è il territorio ideale del Dubbio; è lì che si è allenato e può contare su una lunga lista di successi. In presenza del Dubbio voi non riuscite ad usare la razionalità perché non appena tentate di applicare la logica ai vostri pensieri dubbiosi ecco, siete ricaduti nel suo gioco.  Scacco matto per il Dubbio.

Per liberarvi dal Dubbio voi potete immaginare oltre il Dubbio. Sì, in sottofondo lo sentirete ancora urlare nel tentativo di spaventarvi e di sottomettervi di nuovo, ma alla fine quelle urla si trasformeranno in un mormorio distante che difficilmente riuscirà a disturbarvi e a distrarvi mentre vi avventurate nelle esperienze della nuova vita.

Senza Dubbio e proprio in questo momento il Dubbio è molto presente perché noi stiamo superando i nostri limiti. Noi stiamo superando la mente per entrare nei nostri potenziali divini. Noi proviamo il desiderio profondo di espanderci oltre la coscienza di massa, oltre i vecchi programmi di Atlantide, oltre le ipnosi sociali, gli aspetti feriti e le norme. Nelle nostre vite stiamo impartendo ordini alle energie nuove e creative. Vogliamo soddisfare l’unica vera ragione per aver scelto di essere qui in questa vita: la nostra sovranità incarnata.

Caro Dubbio, è così che vieni relegato nel passato. Puoi sempre vagare urlando nella discarica dei miei ricordi in attesa di iniziare a giocare, ma non mi troverai là a fare la cernita della mia vecchia spazzatura emotiva. Io scelgo le nuove frontiere della mia coscienza in espansione e dei miei nuovi potenziali. Caro Dubbio, ora sei solo un fantasma impotente del passato.

GIUGNO 2011

I MISTERI DELL’AMORE RIVELATI – Geoffrey Hoppe

Il recente tour in Francia – I Misteri dell’Amore (dal 24 aprile al 1º maggio) – è stato uno dei seminari più profondi che riesco a ricordarmi. Sono passate parecchie settimane da quando c’è stata la nostra cena di addio a Carnac, in Francia ma percepisco ancora il mistero dell’amore che mi turbina dentro.

Era il nostro secondo tour ‘I Misteri dell’Amore’ (il primo era avvenuto solo cinque mesi prima, nell’ottobre 2011) ed era il terzo tour che facevamo in Francia. Non sono stati gli elementi esterni che hanno reso questo tour così speciale perché diversamente da qualsiasi altro tour che abbiamo mai fatto il tempo è stato orribile per tutta la settimana e spesso gli autobus (sarebbe troppo definirli pullman da viaggio) erano in ritardo, sporchi o con un forte odore di toilette. Gli hotel andavano bene ma non erano gran che anche se il vino e il cibo francese sono stati deliziosi.

Il gruppo dei 45 Shaumbra è stato un gruppo tosto e ha sopportato senza lamentarsi il tempo atmosferico e le varie sistemazioni. Hanno legato fin dal primo giorno, mentre di solito ci vogliono dai 2 ai 3 giorni prima che il gruppo sviluppi un legame profondo. Abbiamo mangiato, bevuto, riso e pianto insieme come solo una famiglia spirituale ed equilibrata può fare.

Ora passiamo al cuore di questo giro dell’Amore: le canalizzazioni di Adamus. La sua premessa è che l’Amore fu sperimentato per la prima volta qui sulla Terra ed è sicuramente una premessa importante che modifica molte e credenze e cambia molti dei vecchi concetti e dogmi, soprattutto quello secondo cui Dio ci ama sempre. Adamus sostiene che lo Spirito non conosceva l’Amore finché noi non ne abbiamo fatto esperienza per primi. Solo dopo l’abbiamo condiviso con lo Spirito.

Adamus ha chiesto al gruppo: pensate che l’Amore sia energia o coscienza – molti pensavano che fosse coscienza. Adamus sente che l’Amore non è nessuna delle due, ma attrae un’incredibile quantità di energia e influenza la coscienza.

Prima di tutto, come e perché l’esperienza dell’amore è avvenuta tra gli angeli umani? Perché l’esperienza è avvenuta prima qui sulla Terra e non in qualche reame angelico pieno di luce? Secondo il Professor Adamus, quando ci siamo persi nella densità del pianeta Terra il nostro desiderio interiore e profondo di tornare a Casa o persino di tornare alle nostre famiglie angeliche si era fatto più intenso. Noi abbiamo sviluppato relazioni profonde e speciali con altri umani allo scopo di sopravvivere, di trovare consolazione e sostegno. Attraverso quel legame unico siamo arrivati a sentire e a fare esperienza della radianza dello Spirito in un altro essere.

L’amore che sperimentiamo per un’altra persona – con tutta la sua bellezza e il suo arrendersi e la sua profondità e persino con un cuore che si spezza – ci mostrerà come fare esperienza dell’amore vero e reale dentro di noi: l’amore vero e reale.

Il Tour i Misteri dell’Amore mi ha influenzato in modi che davvero non mi aspettavo. Ha scosso il mio mondo, ha spazzato via le mie strutture e mi ha commosso fino alle lacrime. Non riesco a spiegare le sensazioni dietro le lacrime; credo proprio di non volerlo fare e meno che meno voglio analizzarle.

Il tour è iniziato a Parigi con il freddo e la pioggia. Da lì abbiamo avuto il nostro primo incontro formale a Chartres, dove c’è la famosa Cattedrale e il suo misterioso labirinto; poi ci siamo diretti a St. Suzanne, considerato uno dei villaggi più belli della Francia del Nord – ma naturalmente il giorno in cui l’abbiamo visitato faceva freddo e pioveva.

Abbiamo visitato il magico Centro Arturiano nella foresta di Merlino nella regione della Bretagna e poi abbiamo trascorso gli ultimi giorni a Carnac visitando i vecchi megaliti, i menhir e i dolmen.

Stranamente il freddo e la pioggia ci hanno fatto guardare dentro di noi e diventare introspettivi. Desideravo proprio la luce del sole ma mi ritrovavo avvolto nella nebbia; volevo andare fuori, ma mi sentivo attirato dentro di me. Alla fine il sole è uscito nel giorno in cui tutti stavamo tornando a casa.

A Chartres abbiamo avuto un Teatro di Adamus improvvisato e basato sulla tradizione di Re Artù. Adamus ha dato inizio al Teatro chiedendo a tutti di bere vino e dopo aver svuotato le prime 6 bottiglie tutti sono corsi nelle loro stanze per prenderne altre e alla fine, quando abbiamo rimesso in ordine la stanza ho contato circa 15 bottiglie vuote. Il teatro di Adamus è stato divertentissimo e anche se ho bevuto solo mezzo bicchiere di vino francese ho potuto percepirne gli effetti quando ho cercato di mantenermi concentrato e canalizzare Adamus. Come canalizzatore è stata una delle mie performance peggiori, ma una delle esperienze più divertenti e piacevoli con Shaumbra!

Le sessioni canalizzate mi hanno portato al mio nucleo centrale. In particolare, l’ultima sessione ha davvero alterato la mia coscienza più di qualsiasi altra cosa io possa ricordare nel lungo periodo. È stato un viaggio guidato nell’Anima, un viaggio che mi ha aperto a sensazioni che arrivavano da un passato lontano e anche dai potenziali futuri. È stato davvero affascinante.

Le rivelazioni di Adamus saranno disponibili con il prossimo set di audio ed e-book dei Misteri d’Amore. Questo set contiene anche due altre registrazioni: una lettura di gruppo dei tarocchi fatta da Wulfing von Rohr in una piccola chiesa e il Teatro di Adamus stile Monthy Python. Il materiale relativo ai Misteri dell’Amore sarà disponibile entro il 30 giugno come download digitale e prodotto fisico.

Un grazie molto speciale ai 45angeli Shaumbra che ci hanno aiutati a co-creare l’esperienza e a Wulfing von Rohr che ha organizzato e coordinato questo incredibile evento.

DOVE DIAVOLO E’ KUTHUMI? Geoffrey Hoppe

“Vogliamo Kuthumi, vogliamo Kuthumi…”

Durante gli ultimi seminari, alcuni Shaumbra hanno continuato a ripetere questa frase mentre altri ci hanno inviato parecchie e-mail chiedendoci: “Dov’è Kuthumi?”

Allora, cosa succede allo sfuggevole Kuthumi?

Torniamo indietro nella storia. Come forse vi ricordate, quasi in ogni Shoud Tobias ha avuto ospiti che hanno spaziato dall’Arcangelo Raffaele a Buddha e a Nikola Tesla. Tobias amava condividere il palcoscenico con gli altri e ha lavorato con le energie degli ospiti rendendole parte del suo metodo d’insegnamento.

Tutto è cambiato quando Adamus ha preso le redini nel settembre 2009. Ha detto subito molto chiaramente che voleva lavorare solo con le persone che erano estremamente serie riguardo alla loro illuminazione e ha addirittura invitato i ricercatori spirituali dilettanti a lasciare il Crimson Circle e alcuni l’hanno fatto.

Nel ruolo di Preside dei nuovi Shaumbra, nella prima canalizzazione Adamus si è impegnato a sostenerci a ogni passo del cammino. Ci ha detto che sarebbe stato pienamente presente nel bene e nel male, in ricchezza o in povertà di coscienza. Poteva piacerci o meno, ma lui sarebbe stato con noi.

Proprio a causa della sua dedizione totale alla nostra illuminazione, negli Shoud Adamus di solito non ha ospiti – o almeno non lo dice. Solo di rado accetta domande dal pubblico perché ritiene che molte di loro siano delle distrazioni ma se accade è proprio lui che fa domande al pubblico. Ogni mese Adamus fa lezione e provoca per le 2 ore dello Shoud e spinge forte durante i 3 giorni intensi dei seminari. Il suo lavoro con noi è determinato e concentrato.

D’altro canto, Kuthumi lavora con grande discrezione con chiunque lo chiami per ottenere guida e sostegno. È una specie di Santo Patrono dello Squilibrio Mentale perché capisce i problemi legati alla depressione, all’ansia e a restare bloccati nella mente. Mentre Adamus prende possesso del palcoscenico, Kuthumi è più un Valletto Spirituale Personale: è lui che sussurra al vostro orecchio, è lui che si siede vicino a voi mentre bevete qualcosa al bar o fate una passeggiata con lui nella foresta. In realtà, probabilmente lui è più presente e personale con voi rispetto al Professore. Sentitelo per un attimo, solo per un attimo… lui c’è.

Ogni tanto Adamus cede il palcoscenico a Kuthumi e accade nel momento più adatto. Dopo aver spinto parecchio Shaumbra alla recente scuola del DreamWalker Life ad Amsterdam, Kuthumi è entrato alla fine del Giorno Due con un bel messaggio sull’anima. In contrasto con lo stile provocante di Adamus che va in giro a occhi aperti, Kuthumi resta seduto sulla sedia a occhi chiusi, usa un tono di voce delicato e gentile, non offende mai e spesso è divertente.

Kuthumi farà la sua apparizione annuale alla Conferenza della Nuova Energia degli Shaumbra a Vienna, dal 7 al 9 settembre 2012. Due anni fa a Monaco è stato il punto culminante della Conferenza, con la sua canalizzazione-rap accompagnata da Yoham. Quest’anno avrò l’onore di canalizzarlo di nuovo e lo farà anche l’adorabile e talentuosa Marisa Calvi. Kuthumi gioca anche un ruolo importante nei tour degli Shaumbra in Egitto.

Nel frattempo, non aspettatevi molte canalizzazioni di Kuthumi attraverso di me. Adamus manterrà la sua presenza sul palcoscenico centrale e Kuthumi continuerà ad aspettarvi nel cassetto dove tenete la biancheria intima.

IL SOLO E UNICO ADAMUS – Geoffrey Hoppe

Adamus ha aperto una lattina di vermi (espressione tipicamente americana simile all’aprire il vaso di Pandora) e ora io devo rimetterli nella lattina. Radunare i vermi non è esattamente una delle mie attività favorite.

Quando Adamus ha sostituito Tobias nel settembre 2009, ha affermato con chiarezza che avrebbe canalizzato solo attraverso di me. Per citare e parafrasare Adamus, “Io entro come Adamus solo per Shaumbra, così che possiamo viaggiare insieme nella Nuova Energia. Io trasmetterò il mio messaggio attraverso Cauldre che conoscete come Geoffrey. Non ho alcun desiderio di fare sessioni private con altri e quindi non accadrà. Io scelgo Cauldre – finché lui è disponibile e finché mantiene chiaro mio messaggio – scelgo lui per portare dentro i miei messaggi perché non voglio che in questo momento ci siano 10, 15 o 20 messaggeri diversi. Il mio messaggio sarà chiaro e finché Cauldre e Linda resteranno nella chiarezza, fuori dall’ego e dal nutrimento energetico io vi trasmetterò i miei messaggi attraverso di loro. Per favore, non voglio più sentire che là fuori qualcuno affermi di canalizzare Adamus come sta già avvenendo. Voi potete continuare a portare dentro i messaggi da Saint-Germain.”

Ora, prima di precipitarvi sulla Bacheca dei Messaggi o iniziare a mandarci e-mail in cui mi chiedete di cosa ho paura se altri canalizzano Adamus, per favore ascoltate con chiarezza quanto segue: questa è una richiesta di Adamus, non mia. Io ho canalizzato Tobias per 10 anni senza alcuna esclusività o problemi – io dico che più siamo, meglio è. Finché il messaggio mantiene la sua integrità, a me non m’interessa chi o cosa canalizza qualcuno,

Messa in termini molto semplici, Adamus non vuole che il suo messaggio sia confuso da canalizzatori multipli – non ha bisogno di una donna che lo canalizzi per l’energia femminile. (Afferma che io ne ho più che abbastanza… forse dentro di me c’è un filo di troppo di deità femminile). Non ha bisogno di essere canalizzato da qualcuno in una lingua diversa perché l’energia arriva in inglese e i traduttori del Crimson Circle fanno un lavoro eccellente nel trasmettere il suo messaggio in oltre 20 lingue.

Nonostante la richiesta di Adamus, in tutto il mondo sono apparsi come funghi i suoi imitatori; noi inviamo loro una lettera amichevole con le citazioni di Adamus tratte dagli Shoud. Di solito si arrabbiano e ci accusano di cercare di controllare Adamus. Una persona si è spinta fino a registrare il marchio Adamus in Nuova Zelanda e a minacciare azione legale se mai andremo in quel paese – è successo, proprio così.

Io credo che quelle persone sentano DAVVERO l’energia di Adamus, proprio come capita a moltissimi Shaumbra e sono sicuro che la maggior parte di loro in passato ha lavorato con Saint-Germain, ma nessuno di loro ha un accordo con Adamus per trasmettere il suo messaggio.

Adamus ha iniziato lo Shoud del maggio 2012 proprio parlando di questo tema (riaprendo così la lattina dei vermi). Ha detto: “Questo messaggio è per chi afferma di canalizzare a nome mio e per chi afferma di fare gli Shoud; non è opportuno. È qui, è questo gruppo, è questo messaggero, è questa squadra, è questo staff che mette insieme tutto. Quando sono arrivato, nel mio primo messaggio ho detto: “Sarà questo.” Un messaggero, un gruppo cui io mi rivolgo; è così. Io sarò così coraggioso da dire che chiunque altro in una giornata buona sarà confuso e una giornata cattiva sarà delirante o truffaldino.”

Mi piace il suo modo di ragionare: il processo di risveglio è molto fragile e lui non vuole che il suo messaggio venga diluito, alterato o reso meno concentrato dal fatto che ci sia più di un canalizzatore. In realtà tutto ciò mette Linda e me ancora più sotto pressione, perché Adamus e Shaumbra ci ritengono responsabili per l’accuratezza dei messaggi e per la nostra capacità di partecipare allo Shoud senza alcun filtro. Adamus vuole che canalizzi solo a occhi aperti e per il 90% del tempo vuole che stia in piedi o cammini. Mi ha allenato a fare movimenti specifici del corpo, a rispettare la tempistica e a porgere la voce. Dal modo in cui dice: “Io sono Quello Che Sono, Adamus del Dominio Sovrano”, allo “sguardo” che lancia a qualcuno tra il pubblico fino all’energia rimbombante che esce dalla mia voce, quello è il puro e classico Adamus. Non si può duplicare, tutto qui e Adamus è chiaro quando dice che non vuole che nessuno ci provi.

Potreste chiedervi perché fa la differenza e perché perdiamo del tempo occupandoci di questo tema. Prima di tutto noi non vogliamo conflitti sulla canalizzazione. Molti Shaumbra e metafisici ascoltano qualcosa da un altro supposto canalizzatore e presumono che quello sia Adamus, ma il messaggio energetico che viene dagli altri è sostanzialmente diverso per quanto riguarda il contenuto, l’energia e la personalità rispetto all’Adamus che canalizzo io e quindi so che si è creata della confusione.

Qualcuno afferma di canalizzare Adamus e fa letture personali. Adamus non fa – e non crede – alle letture personali. Punto. Pensa che siano una gran perdita di tempo e implicano troppa elaborazione, ma una persona che non lo sospetta e pensa di ricevere una sessione personale da parte di Adamus, riceve informazioni false e poi prende decisioni che possono cambiare la sua vita basandosi su informazioni potenzialmente fuorvianti e le conseguenze potrebbero essere dannose.

La cosa divertente è che a una moltitudine di grandi esseri angelici piacerebbe canalizzare attraverso umani onorevoli. Diavolo, so che l’arcangelo Raffaele è il più disperato perché vuole trovare qualcuno e anche ad Attila l’Unno piacerebbe molto raccontarvi la sua versione della storia, ma non riesce a trovare un canalizzatore qualificato.

Adamus e Shaumbra procedono mano nella mano. Adamus ha scelto di lavorare esclusivamente con Shaumbra anche se altri gruppi lo volevano, ma lui si è impegnato a sostenerci a ogni passo del cammino e ciò rende Shaumbra un gruppo molto speciale. L’altro lato dell’accordo prevede che lui vuole solo un canalizzatore – punto.

Shaumbra ha contribuito a rendere il nome “Adamus” ciò che è oggi. In tutto il mondo, i ricercatori spirituali sanno che “Adamus” significa un messaggio diretto, informazioni che modificano i paradigmi di base, provocazione, arroganza e molto umorismo. Lui è il Capitano della nave pirata spirituale e ci guida attraverso le acque tempestose verso l’Isola dell’Illuminazione. Come direbbe lui, sul ponte non c’è spazio per due Capitani.

Io non so se quest’articolo riporterà i vermi nella lattina o li farà agitare ancora di più, ma mi sono divertito molto a scriverlo perché mi ha fatto capire quanto speciali siano per me Shaumbra e Adamus – mi fa “venire i brividi, tuoni e fulmini!”  Arrgghh!

IL BATTITO DEL CUORE SHAUMBRA – Jean Tinder

INVITARLI A ENTRARE O ORDINARE LORO DI USCIRE?

Durante lo Shoud del 5 maggio, Adamus ha accettato qualche domanda da parte del pubblico. Una dei presenti soffriva di dolori debilitanti alle ginocchia e Adamus le ha ricordato che erano aspetti ‘autostoppisti’ – vecchie energie bloccate che le si erano attaccate addosso durante il viaggio e che durante il processo portavano squilibrio nel suo corpo. Secondo Adamus, la chiave per il suo equilibrio e la sua guarigione stava nell’ordinare a quegli aspetti di andarsene e quindi ha lavorato con lei per un po’.

Quell’incidente ha attivato parecchie discussioni sulla Bacheca Messaggi e su Facebook e la domanda era sempre la stessa: l’integrazione non si basa sul provare amore, accettazione e compassione per te? Non si tratta di portare a casa i tuoi aspetti invece di mandarli via?

Ah, mi piace un bel paradosso spirituale!

Il modo migliore per spiegarlo è sottolineare che avere a che fare con gli aspetti è un po’ come che fare con i bambini. Gli aspetti sono davvero come bambini e voi, l’Io Sono Sé che ha diramato la chiamata affinché tornino, voi siete il genitore. Finalmente abitate la vostra vera casa, qui nel vostro momento Ora e create lo spazio sicuro in cui possono tornare tutti gli aspetti terrorizzati, traumatizzati, scappati e ribelli. Il fatto è che quando tornano a casa si portano dietro i loro bagagli e i loro temi di fondo!

Naturalmente moltissimi aspetti vogliono solo un invito pieno d’amore e un bentornato pieno di tenerezza. Sono gli aspetti tristi, spaventati e disperati in cerca di consolazione, sicurezza e accettazione. Sono come i bambini persi e stanchi che vogliono solo rannicchiarsi contro di voi e andare a dormire. Quando iniziate a percepire paura, tristezza o siete stanchi, è molto probabile che queste sensazioni arrivino da uno di quegli aspetti. Tutto ciò che avete bisogno di fare è respirare, darvi conforto in pieno amore e tenerezza, concedervi un po’ di riposo e di riassicurazione e poi dare loro il bentornato a casa.

D’altro canto ci sono altri aspetti che sono arrabbiati e amareggiati con voi perché li avete abbandonati. Per quante vite avete urlato a Dio che vi rassicurasse e vi consolasse, che vi salvasse e vi proteggesse dal dolore solo per sentirvi persi e dimenticati? Per quante vite le vostre speranze si sono infrante, le verità che sentivate nel cuore sono state rifiutate e hanno tradito la vostra fiducia? Quelle esperienze difficili hanno creato aspetti arrabbiati e amareggiati che si sono sentiti abbandonati e lasciati a sopravvivere da soli. Non hanno mai trovato il sostegno e la protezione di cui avevano un disperato bisogno, non hanno mai trovato il modo di raggiungere le braccia di un Dio amorevole che li aspettava e quindi dubitano che sia mai esistito. Poiché il Dio che cercavano in realtà siete voi, loro non si fidano per nulla di voi. Se Dio li ha delusi una volta, ciò accadrà di nuovo e quindi è meglio che inizino a cavarsela da soli.

Eppure sentono una chiamata inevitabile e irresistibile per tornare al loro Creatore (a voi) e alla fine rifanno il percorso al contrario, lottando e nutrendosi durante tutto il percorso. Quelli sono gli aspetti che possono attaccarsi a voi ed esaurire la vostra energia, portare squilibrio e in generale rendere difficile la nostra vita. Sono come bambini amareggiati e arrabbiati che avete lasciato fuori al freddo e ora, proprio perché non si fidano di voi potrebbero anche tornare a casa – ma durante il processo renderanno la vostra vita un vero inferno.

Non vogliono aver nulla a che fare con un abbraccio di benvenuto; piuttosto preferiscono rubare il vostro denaro e fare un gran casino a casa vostra.

Ecco, quelli sono gli aspetti che rispettano la vera autorità. Reagiranno solo a un ordine vero, non a un tentativo di persuasione o a una supplica. Come un amore tosto che un adolescente ribelle potrebbe desiderare ardentemente ma non ammetterebbe mai, quegli aspetti reagiranno solo ai vostri limiti chiari e decisi piuttosto che a una tenerezza morbida che considerano solo una debolezza patetica. Quando quelle voci iniziano a rincorrersi nella vostra mente, quando il corpo inizia ad andare in tilt a causa delle energie bloccate, quello è il momento esatto per impartire un ordine chiaro e perentorio: “Adesso basta.”  Quell’ordine deve venire direttamente dalla vostra autorità, dal vostro centro più profondo, dalla vostra forza divina – o non faranno altro che ridere.

Sì, l’amore e l’accettazione sono la chiave – ma dev’essere amore e accettazione di voi più di chiunque altro. Qui non si tratta di amare i vostri aspetti più di voi e quindi permettere loro di restarvi aggrappati addosso, di controllare la vostra vita o di dare loro tutta la vostra attenzione ed energia. Qui si tratta di amarvi abbastanza da dire, “Adesso basta!” e mandarli a fare le valigie. In fondo è solo di energia bloccata – la vostra energia bloccata – e liberarsene significa semplicemente liberarsi dei modelli o delle strutture in cui sono bloccati. Di fatto voi non rifiutate un’altra entità, ma piuttosto l’illusione della sua esistenza. Sono le ombre delle vostre creazioni passate e dire “Adesso basta” significa solo accendere la luce.

Chi ha più bisogno del vostro amore e della vostra compassione siete voi – perché avete il coraggio di essere ancora qui in questa vita, perché siete così gentili da dare il bentornato a casa alle vostre parti più terrorizzate e la forza di dire, “Adesso basta” a quelli che vogliono gestire il vostro spettacolo. Che benedizione è vivere in questa vita piena di opportunità per scoprire chi siete davvero e rivelare la magia che riempie il vostro cuore Shaumbra!

LUGLIO 2012

L’ILLUMINAZIONE NATURALE – Geoffrey Hoppe

Le ultime parole che Tobias mi ha lasciato tre anni fa sono state semplici e profonde. Avevamo appena terminato la sua ultima canalizzazione alla Celebrazione d’Addio di Tobias a Breckenridge, Colorado. Era il 19 luglio 2009.

Dopo aver detto il suo ultimo “E così è stato” al pubblico di circa 500 Shaumbra ha percorso la navata ed è uscito dalla sala. È stato un momento sconvolgente e intenso. Tobias e io siamo usciti nella luce di quell’incredibile pomeriggio in Colorado. Intorno a noi non c’era nessuno, solo il mio amico Angelo e io. Ci siamo fermati per un attimo per fare un respiro profondo e Tobias ha detto, “La tua illuminazione è naturale.” Poi mi ha ringraziato per il tempo che avevamo passato insieme e se n’è andato. Da allora non l’ho mai più sentito.

Da allora molte, moltissime volte ho pensato al suo messaggio. La mia illuminazione è naturale? L’avevo capito da un punto di vista filosofico, come nel “Io sono già asceso bla, bla, bla”, ma mi sentivo sfidato a cogliere la verità in quelle parole. Tutto ciò che avevo bisogno di fare era guardare dentro e fuori di me per capire che non avevo ancora integrato quel meraviglioso concetto.

Di recente Adamus ha parlato dell’illuminazione naturale in molti seminari. Ne ha parlato di nuovo durante la sua presentazione alla Conferenza Estiva di Kryon a Sedona all’inizio di giugno e credo che abbia sorpreso molto il pubblico, formato in maggioranza da non-Shaumbra. In fondo da molto tempo tutti cerchiamo l’illuminazione e nella nostra ricerca abbiamo affrontato molte sfide. Ora Adamus dice che è naturale finché non lo rendiamo innaturale.

Ciò significa che per illuminarci non dobbiamo fare nulla, pensare nulla o pagare nulla? E se avessimo solo bisogno di essere qui, nel sacro momento Ora per esserlo e farne esperienza?

Adamus ha detto che una volta fatta la scelta d’illuminarvi, accadrà da solo. È possibile che sia così semplice? Ci ho pensato sopra e tendo a studiare come renderla più naturale.

Voglio chiedere ad Adamus tutte le linee guida naturali e le cose naturali che dovrei fare per renderla naturale. Mi chiedo se esista un Guru Naturale che mi aiuti con la mia illuminazione naturale. Mi piace come suona – l’Illuminazione Naturale – ma non so da dove partire perché sono sempre stato un ragazzo da giacca e cravatta. Forse ho bisogno di un saio di canapa e di un paio di sandali beige?

Adamus afferma che in pratica noi escogitiamo quasi ogni modo possibile per rendere innaturale l’illuminazione. Attraverso la nostra mente umana la pianifichiamo, la strutturiamo e ne facciamo un obiettivo piuttosto che un’esperienza. Gli insegnanti spirituali che non sono illuminati tengono corsi sull’illuminazione. Nel momento preciso in cui non pensiamo che la nostra illuminazione si stia svolgendo come dovrebbe ci ungiamo i corpi con unguenti e beviamo un miscuglio energetico per migliorarla.

Permettere l’illuminazione come processo naturale è un enorme cambiamento di paradigma. In passato la coscienza non era espansa come ora e quindi pochissimi si aprivano a lei e ancora meno la realizzavano. Ora più che mai ci sono informazioni disponibili ed è semplice condividere le informazioni e le esperienze con chi segue la via dell’illuminazione naturale. Noi abbiamo più opportunità per incontrarci di persona e creare così lo spazio sicuro per l’illuminazione.

Nello Shoud di giugno Adamus ha affermato che ora siamo alla fine dell’evoluzione. È arrivato il momento di smettere di sforzarci di evolvere i nostri sé e iniziare a vivere. Rientra tutto nel processo dell’illuminazione naturale.

Sono arrivato a capire che “naturale” non sempre significa facile. Ogni giorno continuano a esserci delle sfide – quando io le considero tali. Quando ho una giornata buona so che tutto ciò che avviene nella mia vita fa parte dello svolgersi dell’illuminazione. Molto di ciò ha che fare con il rilasciare, perché c’è molto da rilasciare dei vecchi costumi umani come parte dell’illuminazione. Nelle nostre vite molte energie interiori cambiano e ciò determina dei cambiamenti. Se quei cambiamenti sono vissuti con resistenza ciò rende la nostra illuminazione naturale molto difficile; se invece i cambiamenti sono considerati come parte dell’illuminazione si arrivano a cogliere le benedizioni dell’esperienza.

Adamus ha spiegato che il Corpo di Coscienza avrà l’illuminazione naturale perché è già stato scelto dall’anima. Ora dipende dall’umano permetterlo e poi farne esperienza.

Celebriamo la nostra illuminazione naturale senza interferire e portiamo la pace dentro di noi sapendo che ora tutto ciò che è presente nelle nostre vite riguarda questo dono naturale.

ADAMUS SCATENATO A SEDONA – Geoffrey Hoppe

Ecco la scena: Adamus nella Mecca nella New Age – Sedona, Arizona.  Si trova davanti a un pubblico di 800 lavoratori della luce alla Summer Conference 2012 di Kryon – Channeling Spectacular – e la maggior parte del pubblico non lo ha mai sentito parlare prima. Che accade?

Molte risate, informazioni profonde, visioni che fanno barcollare i nostri sistemi di credenza e un bel po’ di polemica, il tutto avvolto in una presentazione piena di vita e decorato da un’ovazione prolungata da parte del pubblico.

Ecco Adamus scatenato a Sedona.

La sessione inizia con una introduzione piena di calore da parte di Lee Carrol, il canalizzatore originario di Kryon e organizzatore dell’evento, seguito da commenti di apertura e informazioni di base da parte di Geoffrey e Linda Hoppe. Anders Holte prende possesso del palcoscenico con Geoff e Linda per cantare la bellissima canzone “I’m Returning” eseguita dal vivo all’addio di Tobias nel 2009. Poi Linda guida il pubblico nel respiro e Adamus annuncia il suo arrivo.

Adamus spazia dalla A alla Z e parla di abbondanza, di alieni, di ascensione, di Maestri Ascesi, di evoluzione, di amore, del lato oscuro, degli Anziani e della Nuova Terra. Racconta di nuovo la storia in cui è rimasto intrappolato in un cristallo, chiarisce bene il significato di Makyo e finisce per fare una Merabh di risveglio con il pubblico e Anders Holte fornisce i toni di fondo.

Adamus Scatenato a Sedona è un materiale divertente e pieno di informazioni. Amerete ogni minuto di quella canalizzazione piena di energia ed è un grande regalo per chiunque non abbia familiarità con Adamus Saint-Germain.

COSA È NORMALE? di Adamus Saint-Germain

Estratto da una recente canalizzazione fornita ai partecipanti del Keahak I.

“Io Sono Quello Che Sono, Adamus del Dominio Sovrano.

In questi giorni stanno accadendo moltissime cose. È molto interessante notare che il mondo sta impazzendo sempre di più e che voi in realtà state tornando ad essere normali. È molto interessante, perché cos’è normale? Normale: lo stato normale è uno stato di grazia, lo stato di ahmyo, quello in cui vi fidate implicitamente di voi; che siate qui o dovunque andiate non fate altro che fare esperienza della gioia della vita e della creazione. Ecco cos’è normale.

È quando potete entrare in un reame qualsiasi e fare esperienza di com’è senza provare paura o farvi consumare, uccidere o farvi sottrarre il vostro cuore, la vostra anima. La gioia della vita significa essere capaci di creare tutto ciò che scegliete di creare per voi e provare orgoglio, gioia e onore per la vostra creazione senza preoccuparvi che la creazione sia così enorme da ferire gli altri o voi; essere in grado di creare qualcosa senza preoccuparsi che si trasformi in un mostro o in un distruttore.

Nella vostra vita, normale è quando non avete più bisogno dell’energia della distruzione e potete essere e basta, fare esperienza, creare, sentire e percepire. Ah, ecco cos’è normale. Ecco dove state andando. Ecco dove si trovano alcuni di voi: sono così, così vicini a tornare a se stessi.

Su questo pianeta il vostro viaggio è stato lungo, molto lungo. Si è trattato di un viaggio che in molti modi vi ha insegnato a non amarvi, a non fidarvi di voi, a temere ciò che gli altri potevano avere e a temere persino i vostri poteri personali e a reprimerli. Questo è anormale.

Ora tornate alla normalità. Voi entrate nell’esperienza senza paura. Voi create senza trattenervi – ma certo, sta accadendo.

Sì, in questo momento il mondo sta impazzendo un po’, tutti gli eventi che stanno accadendo nella storia dell’umanità, tutti i cambiamenti – i cambiamenti nel campo tecnologico e in quello morale, nei valori e nei sistemi di credenze, il cambiamento nel tessuto vero e proprio, delle fibre dell’umanità.

L’umanità è ancora molto, molto mentale. L’umanità è ancora piena dei suoi aspetti. L’umanità sta ancora camminando nelle impronte lasciate dalle sue incarnazioni precedenti. Gli umani vivono ancora nel tubo delle probabilità piuttosto che nei loro potenziali.

Va bene così. Fa parte del loro viaggio. Rientra in ciò che stanno imparando, è parte di ciò che loro, proprio come voi hanno scelto di sperimentare. Proprio come voi anche loro un giorno diranno, “Adesso basta. Adesso basta. È arrivato il momento di andare avanti. È arrivato il momento di uscire da questo tubo limitato fatto di probabilità. È arrivato il momento di superare persino ciò che definite incarnazioni – una vita dopo l’altra – ed è arrivato il momento di superare il karma. È il momento di vivere in modo assoluto.”

Il modo di vivere pieno di gioia si vive proprio qui, incarnati nel fisico. Sì. Certo, rende tutto un po’ più impegnativo perché sì, voi sarete più preoccupati di cose come la vostra salute e le altre persone e il traffico sull’autostrada e gli incendi nelle foreste e i problemi di soldi in tutto il mondo e tutto il resto.

Ma riuscire a fare tutto ciò, riuscire ad essere qui in questo momento, tornare nel vostro stato normale in cui siete un creatore, un’insegnante e chi fa l’esperienza senza avere secondi fini, senza dover manipolare le energie ah, tutto ciò è sublime. È esattamente di ciò di cui i Maestri hanno fatto esperienza. È ciò di cui voi iniziate a fare esperienza.

Per questo facciamo un bel respiro profondo. Un bel respiro profondo.

OLTRE LA CAUSA E L’EFFETTO – Joachim Wolffram

Decine di anni fa, alla ricerca della vera libertà sono incappato in un testo antico che affermava che ogni fenomeno che si manifesta è inserito nell’esistenza dalla mente. A livello intuitivo ho percepito un profondo “Sì” verso quell’affermazione e le sue molte implicazioni. A livello razionale ho fatto un controllo incrociato con il mio approccio da scenario peggiore: Cosa sarebbe accaduto se avessi vissuto in base a quell’affermazione e alla fine fosse risultato che era falsa? Beh, avrei potuto morire illudendomi ancora di aver vissuto in un mondo creato da me, pienamente responsabile di me e sulla strada verso la vera libertà mentre in realtà ero la marionetta di qualche forza esterna – dio o qualche super-entità – o anche solo le leggi della fisica.

Mi dissi che sì, era meglio vivere nell’illusione della libertà piuttosto che inchinarsi a uno sconosciuto qualsiasi esterno a me e allora è iniziato il divertimento. Mi sono chiesto, “Cos’è esattamente che dentro di me dà vita alle cose di cui faccio esperienza? Sicuramente sono tutte le condizioni in cui vivo da ere intere, accumulate nel Corpo di Coscienza che mi hanno aiutato a sopravvivere e anche gli strati di credenze impilati uno sull’altro. Essere davvero liberi significherebbe in qualche modo riuscire a modificare, a dare una nuova forma, a ricreare o a dissolvere le credenze e i condizionamenti.” Allora ero giovane e iniziai a giocare con i sistemi di credenze, cercando di modificare le abitudini e di superare le difficoltà della mia vita quotidiana lavorando con le affermazioni.” Accidenti ragazzi, funzionava! Ma durava solo il lasso di tempo in cui concentravo una quantità incredibile di energia sulle nuove credenze che volevo avere e sui suoi relativi comportamenti. Con l’andar del tempo finii per sentirmi estremamente frustrato, nonostante tutto ciò mi fosse utile per superare in modo brillante i test universitari. Qualche buona auto programmazione durava solo qualche ora? Nessun problema, ma dentro di voi sapete che è tutto falso. Non possedete quella capacità; riuscite solo a controllare le cose che dentro di voi cercano di far saltare in aria la vostra sensazione interna di benessere o l’immagine esterna che mostrate al mondo. Non solo questo, ma alla fine tutto finì per collassare e quel punto iniziai a maledire le affermazioni ed è ancora così, soprattutto se le incontro in alcuni contesti spirituali tipo i mantra classici (“Om mani padme hum”), o quelli della NewAge (“Io sono il creatore della mia vita”) o addirittura i mantra degli Shaumbra “Io sono quello che sono.” Se li usate come un promemoria vanno benissimo, ma come affermazione non è altro che un’altra credenza da infilare nel vostro zainetto. La ragione di fondo per cui aggiungere altri sistemi di credenza non funziona è che entrano in conflitto con altre credenze – che potrebbero essere più forti, più antiche e molto spesso inconsce. Poiché aggiungere altri sistemi di credenze non funzionava, la questione diventò: è possibile andare così in profondità da raggiungere una coscienza che esiste ancor prima dei sistemi di credenze, cioè ancora prima della creazione del prossimo istante dell’esperienza come noi la sperimentiamo? “Sì,” ha detto la voce interiore, quindi lasciare andare sembrava essere la chiave. Lasciare andare cosa? Sembra eccitante. È eccitante, ma si scopre che il viaggio di lasciare andare dura parecchio. Mentre in un ambito della vostra vita vi liberate di alcune cose, altre cose iniziano a impilarsi in un altro ambito. Forse sono più carine o più adatte, forse potrebbero essere necessarie perché non diventiate pazzi. In ogni caso vi trattengono. Ho avuto bisogno di più di vent’anni per smontare tutte le cose che mi sono accorto definivano la mia vita senza avere avuto il mio permesso esplicito – o almeno un’accettazione consapevole. Ecco come la pensavo. Per un certo periodo ho avuto intuizioni assillanti che mi urlavano, “Guarda me! Qui c’è qualcosa di GROSSO che non vuoi vedere. Ti dico io cos’è – la causa e l’effetto. Hah!” Quell’intuizione non solo mi disturbava, ma era proprio come il demone presente davanti all’ultima porta che ti sorride mentre osserva la tua esitazione. È ovvio che prendere in considerazione con grande profondità la storia della causa-effetto non riguarda solo il punto centrale dell’esistenza fisica, ma anche il punto centrale di ogni esperienza. Meglio capiamo la relazione causa-effetto di una determinata situazione, più la nostra vita scorre via liscia.

Per questa ragione l’umanità ha fatto mille sforzi per capire la causa e l’effetto, partendo dal semplice fino al complicato.

Immaginatevi uno esperto di computer. Nella sua programmazione, lui vive in un mondo perfetto. Conosce tutti gli elementi e li sistema come preferisce. È lui che di fatto definisce le cause potenziali e gli effetti che ne derivano. È lui il vero creatore dei reami. In un certo senso, mentre programma si trova al punto che precede la creazione. È libero di dare forma a ogni esperienza sia possibile in quel reame. In altre parole, ha il controllo totale del suo mondo.

Ecco! Il demone all’ultima porta si rotola e ride.

Il demone non solo percepisce l’orgoglio di quel dio-programmatore-in-controllo-totale, ma tira fuori la lingua e dichiara, “Non supererai mai la credenza relativa alla causa e all’effetto; tu ami controllare l’effetto. Hai mollato tutto tranne il bisogno disperato di riuscire a controllare il tuo mondo. Sciocco umano, quella è la tua prigione!”

Avendo trascorso la gran parte di ogni giorno degli ultimi 30 anni a programmare io la prendo sul personale ma spesso è proprio vero che i vostri demoni sono i vostri migliori amici.

Immaginate per un attimo di aver mollato anche il credo più fondamentale, la causa-effetto. È ovvio che ciò vi catapulterebbe fuori dallo standard della coscienza umana e ciò ci porterebbe a una domanda seria: Perché continuare a vivere nei limiti di tempo, spazio e forma, circondati da umani che a ogni livello s’inchinano alla causa-effetto e cercano di controllarla appena possono? Forse la durezza di quelle situazioni è stata una delle ragioni di fondo per cui i Maestri Ascesi di solito lasciavano il pianeta poco dopo la loro ascensione.

Si dice che attualmente le condizioni per stare qui dopo l’ascensione sono migliorate, ma a parte ispirare gli altri umani e per inciso contribuire a sbloccare l’impasse energetico in tutta l’esistenza, che altro c’è per noi?

Forse, solo forse continuare ad avere un corpo umano mentre smettiamo di credere alla causa-effetto ci permette un livello del tutto nuovo di esperienza fisica e non-fisica. Forse si tratta di ciò che Adamus di recente ha definito: “Vivere nei vostri sogni.”

Guardo il demone che sosta davanti alla sua falsa porta e ora nella sua risata percepisco una leggera insicurezza e dietro la sua maschera c’è un cuore che sorride. 

IL BATTITO DEL CUORE SHAUMBRA – Jean Tinder

SEPARARSI NELL’UNITA’

Nello Shoud di giugno Adamus ha parlato delle intense energie inter-dimensionali che di recente hanno iniziato a dirigersi verso la Terra. Ha affermato che le energie della “separazione” sono qui per assisterci mentre ci liberiamo dalle cose che non riflettono più la nostra vera natura come il karma ancestrale, i desideri e i pensieri in conflitto tra loro, le abitudini del passato e molto altro.

Ciò che ho trovato molto interessante nel messaggio di Adamus è una grande somiglianza con alcuni degli insegnamenti biblici legati alla “fine dei tempi” di cui ho sentito parlare da piccola, ma con una comprensione e un’applicazione nella realtà moderna. Molti passaggi della Bibbia in cui si parla della fine dei tempi includono sempre una certa versione di una scelta finale e di una separazione. Si usano molte metafore come separare le pecore dalle capre, il grano dalla pula, il raccolto buono dalle erbe cattive, il giusto dal cattivo e così via.

Sono sicura che proprio in questo momento noi stiamo vivendo “la fine dei tempi” e per me le parole di Adamus sulla separazione hanno moltissimo senso, soprattutto alla luce dell’escatologia biblica in cui sono cresciuta. Comunque, diversamente dall’interpretazione standard di quei concetti io sono anche assolutamente certa che non si tratta del giudizio finale e dualistico di una battaglia in cui alcune anime sono condannate all’inferno mentre altre sono portate in un paradiso lontano.

La realtà è molto più bella e aumenta molto di più il nostro ‘potere’. Immaginate per un attimo di avere progettato un’abitazione grande e bella, la casa dei vostri sogni. È composta da molte stanze, ci sono più livelli e ogni divertimento immaginabile e ci avete lavorato sopra molto a lungo, con molta cura e le avete dedicato molto tempo. Proprio a causa della sua grandezza, per tenerla insieme come si deve avete dovuto usare molti ponteggi, sia dentro che fuori. Il capo appaltatore generale (la vostra l’anima) ha sempre sott’occhio il piano supremo di come sarà quella grande creazione una volta terminata, ma nel frattempo tutto ciò che si vede sono livelli e livelli di ponteggi, molti operai al lavoro, sporco e detriti dappertutto e molto rumore.

Alla fine arriverà il momento della grande inaugurazione. Ora, immaginate che alla fine la vostra imponente proprietà immobiliare sia completa. Sono stati dati gli ultimi ritocchi ed è arrivato il momento di smettere di lavorare su quel luogo incredibile e viverci dentro, ma prima dovete rimuovere le impalcature, lasciar andare gli operai e ripulire tutto il casino. Tutta la struttura di sostegno deve essere separata dalla struttura vera e propria e poi eliminata, ma proprio perché è rimasta al suo posto per molto tempo quell’operazione potrebbe non essere un compito semplice.

Tutto quel momento di separazione gira intorno a un solo punto: rimuovere le strutture che dentro e intorno a noi non fanno più parte della struttura. Proprio come la separazione biblica del grano dalla pula, questo non è il momento di condannare qualcuno e spedirlo all’inferno mandando altri in paradiso. Qui si tratta di liberarci da ciò di cui non abbiamo più bisogno. La pula del grano non è mai stato un errore, anzi; era necessaria perché il raccolto si sviluppasse, ma arriva il momento in cui non serve più.

Qui non si tratta di giudicare gli altri e neppure di rifiutare alcune parti di noi. Qui si tratta di riconoscere che il processo di crescita è completo e ora è arrivato il momento di vivere! Basta elaborare; ora godiamocela. Basta evolversi e costruire; ora viviamo. Basta contare sugli altri; ora celebriamo insieme a loro. Dopo eoni interi di lavoro, finalmente è arrivato il momento di goderci i frutti del nostro lavoro. Certo, può essere impegnativo perché sconvolge “come sono state le cose” per moltissimo tempo.

Poco dopo il recente messaggio di Adamus ho respirato per un po’ e ho scelto che le “energie della separazione” mi attraversassero portandosi via tutto ciò che non è me – e nei giorni successivi mi sono sentita molto poco concentrata e molto disorientata. Mi è stato difficile essere produttiva e molto facile essere irritabile, ma sapevo che era dovuto alle vecchie strutture che si stavano dissolvendo. All’inizio mi sono sentita un po’ incerta, come se avessi tolto le ruotine alla bicicletta, ma in realtà il Me che resta è molto più stabile di tutti i vecchi elementi ‘di sostegno’.

Finora ci siamo costruiti – i nostri corpi, le credenze, le esperienze e le storie – con il sostegno delle connessioni al mondo esterno. Ci siamo rassegnati ai problemi di salute come i nostri genitori, abbiamo detto e raccontato le storie dei nostri eroici trionfi sulle sfide della vita, abbiamo scoperto e cercato di rimpiazzare i sistemi di credenza che risalivano a miliardi di anni fa e abbiamo usato gli stimoli da parte degli altri come punti di riferimento per la nostra realtà. Ora è arrivato il momento di mollare tutto.

Le storie di avversità e di trionfo non importano. Ora l’eredità del corpo dipende da noi. Le credenze sull’esperienza e sulla realtà possono iniziare a cambiare e a fluire. Sono molti gli strati di tutte quelle impalcature che abbiamo usato per crearci e per smantellare il tutto potrebbe volerci un po’ di tempo. C’è molto aiuto disponibile e sarà difficile solo se noi lo rendiamo tale restando attaccati alle vecchie idee su di noi.

Non vedo l’ora di svelare e vivere nella “villa imponente di me” che è rimasta nascosta sotto tutte le vecchie strutture. Sono così abituata a lavorare su di me che è diventato il mio stile di vita; sono così abituata all’evoluzione costante da dimenticarmi che un giorno sarà completa; sono così dedita al progetto da dimenticarmi che arriverà il giorno in cui rilassarsi e godersi il tutto. Quando mi separo da tutto ciò che non è me, alla fine faccio esperienza della mia completezza e unità individuale.

Perché mai aspettare il vago “Terzo Cerchio” o sperare nel momento dell’ascensione? Sarebbe come se firmaste i documenti che comprovano in modo definitivo la vostra proprietà immobiliare e continuaste a vivere in un albergo. La separazione finale o selezione è stata profetizzata per eoni interi e ora finalmente avviene e io sono pronta per abitare il mio Sé.  Immaginate di non dover più lavorare alla vita. Immaginate di avere la risposta a tutte le domande. Immaginate che non ci sia nient’altro da completare. Immaginate di abitare la casa dei sogni del vostro Sé. È un cambiamento enorme su come attraversiamo la vita, ma lo aspettiamo da sempre. Benvenuti a Casa.   

AGOSTO 1012

SCENDERE LE SCALE CHE SALGONO – Geoffrey Hoppe

Al recente DreamWalker Life a Estes Park, Colorado, Adamus ha detto al gruppo di circa 200 Shaumbra che stavano muovendo un’incredibile quantità di energia. Lo si poteva cogliere nelle risate, nella musica e nei messaggi dell’evento. Adamus ci ha avvisato che questo è solo l’inizio; nei giorni e nelle settimane successive a quell’evento enormi volumi di energia avrebbero continuato a muoversi. Ci ha avvisato che ciò avrebbe potuto determinare sconvolgimenti e disagi a livello fisico.

Questo non è forse scendere le scale che salgono? Vi verrebbe da pensare che dopo tre giorni di DreamWalker Life, uno dei migliori eventi Shaumbra di sempre tutti avrebbero dovuto trovarsi in uno stato di beatitudine. Idealmente i presenti avrebbero dovuto tornare a casa, baciare i loro cari, dare una pulita al garage canticchiando qualche canzone degli Yoham e il giorno successivo ballare il valzer in ufficio circondati da una nuvola di felicità.

Il fatto è che quando si muovono quei volumi d’energia com’è accaduto al Dream Walker Life si manifestano alcuni effetti collaterali. Leggendo i riscontri del dopo seminario, ho notato che molte persone si sentivano stanche nonostante durante la riunione fossero piene di energia. Qualcuno ha riscontrato che il ritorno nel suo mondo è stato molto impegnativo, soprattutto per quanto riguarda il posto di lavoro perché molti hanno colto che non facevano più parte di quello scenario. Dopo l’evento molti dei presenti hanno ricevuto la visita dei loro aspetti che li hanno rimproverati per le loro nuove illuminazioni campate in aria e hanno ricordato loro i problemi della vita reale. Nei giorni successivi all’evento che è stato pieno d’energia, molti ci hanno detto di aver avuto sintomi simili all’influenza.

Proprio come accadeva nelle Scuole Misteriche del passato, dopo il DreamWalker Life tra gli amici c’è stata qualche discussione. Ciò mi ha colpito, specialmente dopo l’incredibile picco energetico che tutto avevamo sperimentato nei giorni trascorsi insieme. Perché accade dopo uno dei migliori eventi del Crimson Circle?

La sindrome dello scendere le scale che salgono non è un’esclusiva di quest’ultima Scuola del DreamWalker Life, perché nel corso degli anni l’ho visto accadere dopo quasi tutti gli eventi in cui si fa un passo avanti nella coscienza. Insieme ai presenti noi creiamo un falò d’energia e durante i giorni che trascorriamo insieme le persone fanno esperienze personali incredibili. Io posso letteralmente percepire le energie che si muovono, che si liberano dal vecchio e portano dentro i nuovi livelli di coscienza e di sovranità.  Gli abbracci e la gioia sono contagiosi; l’energia si muove sempre più in alto e segue la scala a spirale dell’illuminazione.

Poi accadde qualcosa. Non appena le energie si assorbono e li Shaumbra tornano a vivere la loro vita sono colpiti dalla seconda ondata energetica. Una cosa è fare l’esperienza della prima ondata nello spazio sacro del seminario circondati da musica, con Adamus e centinaia di anime affini e un’altra è l’impatto della seconda ondata energetica. È tutta un’altra cosa portarsi a casa l’energia nella vostra vita quotidiana. È proprio qui che si fa il vero lavoro. Ora è arrivato il momento dell’integrazione profonda, il momento di apportare cambiamenti biologici e mentali nonché l’opportunità di effettuarli proprio nella routine e nelle sfide che cercate di superare.

Questa è la vera scuola, molto più del solo riunirsi di Shaumbra. È qui che avviene. Il seminario è solo il catalizzatore che attiva i cambiamenti nella vostra realtà e che vi fornisce lo stimolo energetico affinché possiate tornare alla vostra vecchia e impartire ordini ai cambiamenti. Ma è anche un momento di rottura, di sconvolgimento perché l’energia si sta muovendo.

Il giorno dopo un grande seminario come canalizzatore, ho fatto esperienza di un fenomeno interessante; mi arriva addosso una sensazione di tristezza. Una volta mi preoccupavo perché ‘pensavo’ che non sarebbe dovuto accadere e infatti cercavo di superarla, ma non funzionava.  Allora, quella tristezza? Beh, dopo essere stati in mezzo ad energie così alte e intense e dopo essersi aperti ai reami angelici durante le canalizzazioni, tornare nel mondo quotidiano è dura. Nello stato di canale, i potenziali pieni di amore e quelli superiori sono più chiari e mi riesce più facile vedere le benedizioni della vita e il bene presente in ogni persona. Il giorno dopo un seminario io torno alla realtà, oltre il velo e nelle forme energetiche più dense. La tristezza deriva dal, “Perché non può essere così ogni giorno, proprio com’era nei seminari?” Per complicare il tutto, di solito proprio il giorno successivo volo da qualche altra parte e gli aeroporti possono essere una vera scala a scendere, se capite cosa intendo dire.

Di solito la tristezza se ne va in un giorno o poco più e anche gli Shaumbra affermano che di solito i sintomi di stanchezza o di agitazione trovano un nuovo equilibrio nel giro di qualche giorno. Influenze, raffreddori e mal di testa passano entro breve e tutto torna alla normalità.

Sbagliato! Niente torna più com’era prima! Ci servono solo dai tre ai cinque giorni per integrare del tutto le nuove energie che abbiamo creato. Il corpo ha bisogno di un po’ di tempo per liberarsi da vecchie tossine ed energie, mentre l’ambiente ha bisogno di un po’ di tempo per adattarsi al nuovo Voi e le persone che vi circondano hanno bisogno di un po’ di tempo per sentirsi energeticamente di nuovo a loro agio con la vostra nuova presenza. Ciò che avete guadagnato al seminario voi non l’avete perso; al contrario, ve lo siete portato dietro ma la vostra vecchia realtà ha avuto bisogno di quell’occasione per adeguarsi al nuovo voi. Nella vostra vita la seconda ondata energetica ha avuto il suo lavoro da fare. Ha tarato o modificato tutto, dalle vostre relazioni all’auto che guidate al cuscino su cui dormite. In altre parole, una volta tornati alla vostra casa della realtà il lavoro da fare è molto.

La prossima volta che durante un seminario Adamus dice che muoviamo molta energia, prendetene nota. Quando tornerete a casa le cose CAMBIERANNO. Per qualche giorno (o settimana) permettete la pulizia e il cambiamento, fate qualche bel respiro profondo e poi proseguite con gioia lungo la scala a spirale verso la vostra illuminazione. Qualcosa è avvenuto e non solo durante il seminario, ma anche nella vostra vita.

IL BATTITO DEL CUORE SHAUMBRA – Jean Tinder

DOMANDE & RISPOSTE  

In questi giorni cercare di capire come creiamo la realtà è un tema popolare tra Shaumbra.  Stiamo imparando a non incolpare gli altri per le nostre esperienze e stiamo migliorando nell’assumerci la responsabilità delle nostre creazioni, ma ancora troppo spesso non capiamo bene come “si fa”.

Mentre ci sono molti modi per creare la realtà – la scelta conscia, il respiro, l’accettazione, raccontare una storia nuova (il mio preferito) e altri – esiste un altro modo particolarmente efficace che forse ci sfugge. In realtà si tratta del “metodo” creativo originario da cui è partito tutto e si definisce fare domande! (ricordate la prima domanda, “Chi sono?”)

Nello “Scopri la Tua Passione” Tobias ha trattato in dettaglio come le domande creano la realtà e ha spiegato i diversi tipi di domande, da dove vengono e come funziona il tutto. Anche molto prima, però, mi ero resa conto che di solito fare una domanda era molto più efficace per risolvere un problema che fare casino intorno al “cos’è”. Per esempio, se non trovate più una cosa o peggio ancora ve l’ha nascosta un monello, invece di lamentarvi, “Oh, non riesco a trovare il portafoglio, ora arriverò in ritardo,” io ho imparato a dire, “Ora, dov’è il mio portafoglio?”  In un certo senso ho scoperto che fare la domanda mi fornisce magicamente la risposta – e anche molto in fretta.

In generale noi tendiamo a parlare di “cos’è” soprattutto se è una cosa che non ci piace proprio. “Guarda cos’è andato storto! Non ho abbastanza denaro. Il mio corpo cade a pezzi. Nessuno mi capisce. Ho perso la passione,” eccetera. Invece di rinforzare quelle cose, se facessimo domande che ci portano a risposte e soluzioni?

È strano a dirsi, ma quando presento quest’opzione alle persone spesso incontro resistenza e credo che in profondità dentro di loro amino avere cose di cui lamentarsi o a livello istintivo sappiano che le risposte aprono le porte allo sconosciuto. Naturalmente la mente non vuole mollare il suo senso del controllo (che è del tutto illusorio). In realtà a noi piace capire le cose perché ci fa sentire produttivi, ma quando la logica diventa l’unico modo per trovare le soluzioni di fatto noi accediamo a una gamma di potenziali molto limitata. In realtà le vere soluzioni non farebbero altro che togliere lavoro alla mente permettendo l’entrata di chiarezza sufficiente e di nuove idee che continuano a farci sperare senza determinare alcun vero cambiamento. 

Inoltre mi sono accorta che noi tendiamo a restare attaccati alle domande piccole e infelici del tipo, “Perché a me? Perché le cose sono così incasinate? Perché la mia vita non funziona?” ma poi quelle domande iniziano a rispondere a se stesse e di solito lo fanno letteralmente, cioè significa che portano dentro ancora più di ciò che non vogliamo. Visto che una domanda genera sempre una risposta, perché non usarla a nostro vantaggio?

Cosa volete sapere – davvero?    

“Perché la mia vita è così dura?” o “Come posso amarmi ora?”

“Perché non ho alcuna passione,” o “Cosa mi piacerebbe proprio fare ora?” 

“Perché la mia vita fa schifo?” o “Cosa mi aiuterà a fare esperienza della mia illuminazione?”

“Perché gli altri sono così poco gentili con me?” o “Come mi serve questa cosa?”  

“Perché ho creato questo casino?” o “Sono pronta a mollare questa situazione?”

 “Cosa non va in me?” o “Proprio ora cosa vuole il mio corpo?”

Sento proprio che fare domande consce è una miniera d’oro non sfruttata di creazioni, una legge di manifestazione di cui ci siamo dimenticati perché in una domanda c’è qualcosa che con grande semplicità ordina una risposta, anche nella pratica.

Un paio di anni fa ero in Austria per trascorrere qualche giorno con i miei cari amici Amir, Gerard & Einat. Eravamo in un parco dove un ponticello attraversava un ampio fiume che scendeva dalla montagna e si dirigeva verso il lago.  Dal ponte la vista era magica, quindi estrassi la macchina fotografica dalla borsa per fare qualche scatto – e proprio allora ci fu il disastro e mi sembrò che avvenisse al rallentatore.  Osservai con orrore la cinghia della macchina fotografica agganciare le chiavi dell’auto che avevo noleggiato, farle uscire dalla borsa e scaraventarle nel fiume. 

In panico urlai nel vedere le chiavi che sparivano nelle acque mosse del fiume; gli altri mi raggiunsero correndo e lasciammo la riva per avvicinarci all’acqua. Nessun segno delle chiavi, da nessuna parte. Mi ricordai che alle chiavi era attaccato un pezzo di plastica piuttosto grande e pensai che fosse stato progettato proprio per galleggiare e in automatico seguii la corrente con gli occhi. Poi decisi che saremmo rientrati nel parco per un centinaio di metri per controllare che non avessero già raggiunto il lago. Ci facemmo largo tra i cespugli fino alla foce del fiume guardando nell’acqua e poi iniziammo a procedere lentamente nell’acqua fredda verso il ponte alla caccia delle chiavi in ogni anfratto e in ogni angolo.

Dopo 45 minuti di piedi gelati e nessuna chiave, rinunciammo con riluttanza.  Gerard si mise in contatto con la compagnia di noleggio auto, spiegò ciò che era accaduto e lo misero in attesa mentre decidevano cosa fare. Nel frattempo mi sentivo molto irritata nel dover accettare quello stato di cose. “Accidenti, io sono una creatrice. Scelgo di trovare quelle dannate chiavi!” esclamai furiosa. Mentre la rabbia aumentava e la speranza svaniva, tornai nell’acqua e ripresi a guardare. Sapevo che c’erano milioni di posti in cui potevano essere.

Stavo ordinando alle chiavi di riapparire, stavo ordinando a me stessa di non fare mai più una cosa così stupida ed ero stizzita di dover gestire un’auto chiusa a chiave e l’agenzia di noleggio distante parecchi chilometri (senza conoscere una parola di tedesco) e umiliata perchéeravamo in ritardo per un appuntamento a pranzo. DOVEVA esserci una soluzione! Poi mi colpì: “Chiedi!” In piedi nell’acqua, su una roccia sotto il ponte con la minaccia di iniziare a piangere per la frustrazione feci un respiro profondo e dal profondo del cuore chiesi, “Se fossi le mie chiavi, dove sarei??”  

Proprio in quel momento cambiò qualcosa, davvero. Il mio corpo si girò come invitato da un richiamo silenzioso. I miei occhi si mossero non verso un’altra fenditura dove pensavo che potesse incastrarsi qualcosa, ma verso una zona tranquilla vicino alla riva del fiume. Proprio là, sotto l’acqua che si muoveva in fretta vidi un accenno di arancio. “Probabilmente è solo una foglia” disse la mente, “ma controllo comunque.” Mi avvicinai e vicino all’arancio vidi un po’ di nero e il mio cuore accelerò i suoi battiti.  Infilai il braccio nell’acqua fino al gomito e tirai fuori le chiavi!! 

Con uno strillo di gioia tornai sulla riva sentendomi trionfante e sollevata in un modo incredibile.   Nel corso del resto della giornata quel momento cristallizzò nella mia mente come e con quanta efficacia le domande possono creare. 

V’invito a giocarci. La prossima volta che qualcosa non è come la volete, fate un bel respiro profondo e scegliete con grande coscienza la vostra domanda. Vi suggerisco di evitare le domande ovvie del tipo “Perché” – mi sembra che ottengano i risultati meno desiderati. Invece di chiedere “Perché?” una cosa è com’è (davvero ne volete ancora un po’?), voi provate a chiedere “Come” ottenere ciò che volete. Il vostro Sé sarà felice di fornirvi ogni risposta, quindi assicuratevi di volerla!

Oh, ancora una cosa: ricordatevi di mantenere il senso dell’umorismo!! Mi sentivo molto orgogliosa di aver risolto la mia situazione impegnativa finché un paio di giorni più tardi, durante la Scuola Misterica di Salisburgo Adamus dichiarò:” Nel Sé umano c’è qualcosa. Ha bisogno di problemi per poter trovare soluzioni e prendersi in giro credendo di essere un creatore. Quanto spesso le persone creano il caos – letteralmente – dove prima non c’era, dove i problemi non c’erano? Poi lo compattano, lo definiscono un problema, una sfida o un tema, ma si tratta solo di essere una vittima. A un certo punto poi lo risolvono e quindi dicono: “Vedi, sono un creatore.”  

Ahiahiahi! Non avevo raccontato a nessuno di quella piccolabravata, ma sembrava che Adamus l’avesse notato. Beh, almeno quando vi trovate in uno dei pasticci creati da voi, ricordatevi che potete semplicemente chiedere la vostra via d’uscita.    

OTTOBRE 2012

Sensazioni, niente altro che sensazioni (uo uo uo sensazioni) Geoffrey Hoppe

Vi ricordate la grande canzone di successo del 1975 “Feelings”? Molti pensano erroneamente che la canzone sia di Barry Manilow a causa del testo e della melodia insipidi, ma in realtà fu Morris Albert l’autore brasiliano di un solo successo che rese popolare la canzone ma poi fu portato in tribunale per plagio. Una volta l’attrice Julie Andrew affermò che quella canzone era troppo difficile da cantare solo perché dietro non c’era alcun significato.

Come Shaumbra, noi parliamo spesso di sensazioni ma è qualcosa di molto diverso dalle emozioni di cui parla questa canzone mielosa. Tobias ha definito le sensazioni divine come la consapevolezza sensoriale che arriva attraverso l’intuizione e gnost. Adamus afferma che la nostra mente non prova vere sensazioni (consapevolezza sensoriale) a parte la stimolazione fisica e il dolore e quindi la mente/cervello ha creato le sensazioni emotive che sono un’imitazione piuttosto a buon mercato delle sensazioni divine. Le emozioni comprendono la tristezza, la rabbia, l’umore altalenante, le lacrime, la felicità, la sorpresa eccetera. La fisiologia dell’emozione è strettamente collegata alla stimolazione del sistema nervoso.

Il termine inglese “emozione” è un adattamento della parola francese émouvoir che significa “eccitare”.  Le emozioni fanno proprio questo: eccitano i ricordi e di conseguenza attivano reazioni neurologiche come il battito cardiaco e il respiro accelerato, la sudorazione e la tensione muscolare. Quando manifestate un’emozione, nel vostro cervello e nel vostro corpo avvengono una serie di reazioni chimiche e quindi voi siete consapevoli di avere emozioni.

Le sensazioni divine (la consapevolezza sensoriale) sono il prodotto di una facoltà presente in tutti noi, una facoltà che non è né biologica né mentale. È il senso di coscienza superiore usata per l’osservazione e la consapevolezza. Diversamente dalla nostra mente, la sensazione non giudica ciò che osserva; definisce solo gli attributi dell’energia che comprendono anche l’energia non fisica e quindi la profondità, la densità, l’intensità, la compatibilità, la risonanza, la vibrazione e la chiarezza.

Le nostre sensazioni divine sono anche in grado di percepire la coscienza. Se vi ricordate le lezioni di Adamus, la coscienza non contiene energia ma attrae l’energia per manifestare le sue passioni e i suoi desideri. In altre parole la coscienza attrae l’energia per creare un campo giochi dove l’anima può fare esperienza di sé. Le nostre sensazioni divine possono percepire la presenza di un’altra entità – proprio come i nostri occhi vedono un altro umano – e osservare gli attributi della coscienza di quell’entità. In altre parole, le sensazioni divine riescono a percepire la saggezza dell’entità senza giudicarla né paragonarla e così potete anche capire le esperienze e il lignaggio di quell’entità. Sapete da dove arriva, com’è arrivata e dove si trova.

Spesso durante i nostri seminari Adamus si riferisce alle sensazioni divine. È una delle cose più difficili da spiegare e in fondo è qualcosa di cui bisogna fare esperienza, tutto qui. Le sensazioni divine arrivano da uno spazio naturale presente in tutti noi. Le avete già e quindi non avete bisogno di acquisirle. Non potete studiare le sensazioni come fareste con il sistema dei chakras, che si trovano in aree specifiche nel corpo e funzionano in risposta alle sensazioni divine e alle emozioni umane. La sensazione divina non è associata con una parte specifica della vostra biologia: è integrata nella vostra coscienza, è una sfaccettatura della vostra Presenza Io Sono. È un talento inerente piuttosto che una struttura o sistema.

Pensate alla vostra sensazione divina come a un grande sesto senso che li comprende tutti. Siete abituati ai sensi umani: tatto, gusto, vista, udito e olfatto. I vostri sensi fisici sono collegati direttamente al cervello – avete notato che quattro di loro sono sopra le spalle? – mentre la sensazione divina ha una connessione minima se non nulla con il cervello. In generale, il cervello non riconosce neppure quel senso.

Di tanto in tanto siete consapevoli della vostra sensazione divina, ma di solito non vi fidate. È la sensazione che provate quando pensate a una persona e subito dopo lei vi telefona. La sensazione divina è percepire che quella persona entra nel vostro spazio prima ancora che vi telefoni. Probabilmente vi è già capitato di fare l’esperienza di entrare in una stanza e di sentire che c’è qualcosa di strano. Attraverso gli occhi e le orecchie non percepite nulla di squilibrato – avete solo la sensazione che in quella stanza qualcosa non risuona con voi. Scrollate le spalle e pensate di essere pazzi. Probabilmente stavate percependo un vortice energetico, un’entità disincarnata o persino l’energia residua di un po’ di dramma umano (per esempio un omicidio) avvenuto in quella stanza.

Potete esercitare le vostre sensazioni divine chiudendo gli occhi e respirando per qualche minuto – poi permettetevi di sentire. In ogni caso, Adamus afferma che i nostri occhi sono i più grandi ingannatori perché ci “aspettiamo” di vedere qualcosa. Probabilmente a voi non accadrà – “sentirete” o saprete qualcosa ma solo molto di rado vedrete, sentirete o odorerete qualcosa. Superate i vostri sensi fisici e permettetevi di sentire qualcosa… e poi fidatevi di ciò che sentite! Ciò che sentite è reale. Con la fiducia e la pratica, la vostra comprensione e l’interpretazione di ciò che sentite si raffinerà sempre di più. Con la pratica otterrete più chiarezza e una comprensione migliore su come le vere sensazioni possono servirvi.

Mentre fate pratica del sentire, evitate di giudicarlo dalla mente. Non etichettate ciò che sentite, perché così ci pensate. Usate il sans definition – oltre la definizione – in termini umani tridimensionali di forma, colore, peso, sagoma ecc. All’inizio è molto impegnativo perché vi hanno allenati a percepire la realtà basandovi sui sensi e sul linguaggio umano, ma con pazienza e pratica vi aprirete a un mondo del tutto nuovo di sensazioni che entreranno nella vostra vita.

Ecco! Ora non riesco più a togliermi dalla testa la canzone “Sensazioni, niente altro che sensazioni…uo uo uo.”

IL BATTITO DEL CUORE SHAUMBRA – Jean Tinder

LA LIBERTA’

Solo qualche settimana fa e cioè durante lo Shoud di ottobre Adamus ci ha richiamati alla libertà e ha posto la domanda: “L’umanità è pronta per la libertà?” Naturalmente chiedete a ogni persona che vive sulla Terra se vuole la libertà e la risposta immediata sarà, “Sì, certo.” Se guardiamo un po’ più da vicino scopriremo che la maggior parte delle persone vuole solo un po’ meno confini, un po’ meno controllo da parte degli altri, un po’ più di permesso di esprimersi e un po’ più denaro per farlo.

Cos’è la vera libertà? Non sono sicura che lo sappiamo. Noi pensiamo che la libertà sia ottenere ogni cosa che ci interessa, andare dove vogliamo e dire qualsiasi cosa. In realtà c’è sempre una specie di corsa ad ostacoli verso la libertà e di solito è solo una reazione ai limiti che sembra che gli altri ci impongano, ma la verità è che ogni limite esterno che percepiamo non fa altro che rispecchiare ciò che è già in noi.

Allora, quali controlli interiori esistono di cui non siamo consapevoli? Come possiamo sapere ciò che non sappiamo o riconoscere i limiti che ora ci sembrano comodi? Forse non abbiamo davvero la minima idea su come e quanto ci siamo limitati da soli.

Per me le ultime due settimane sono state ricche di sfide interne che giravano intorno a ciò che per me è la vera libertà. Significa forse che devo buttare al vento i limiti di un lavoro, di un compagno, di un appuntamento, i figli, le responsabilità finanziarie e andare a vivere in una caverna? Potrei liberarmi da molti limiti, ma sarei davvero libera? Come dice la canzone, “La libertà è solo un’altra parola per ‘non aver nulla da perdere’.” Cos’è quel qualcosa di cui dobbiamo ancora liberarci? Forse in passato sono stati i possessi materiali, le altre persone, i lavori e cose del genere ma per la maggior parte delle persone che legge questo articolo ho la sensazione che le cose siano un po’ più profonde. Forse l’unica cosa di cui dobbiamo ancora liberarci è la nostra definizione di noi, le nostre storie e i punti di riferimento interiori che usiamo per orientarci nel mondo.

Ciò che sto scoprendo è che quando una persona si libera di tutte le definizioni e le linee guida per il , la “libertà” che ne consegue è scomoda e confusa.  Vivere le nostre vite oltre i confini suona molto bene – ma cosa c’è davvero al di là? Quando tutti i punti di riferimento se ne sono andati, come ritroviamo i nostri punti per orientarci e l’equilibrio? Proprio come un astronauta nello spazio senza i limiti della gravità, come sappiamo dov’è l’alto e il basso?

È molto difficile dire esattamente che aspetto ha la libertà – e le sue sfide – perché sarà diverso per ognuno di noi. Perderete la connessione che vi è così familiare con gli amici che non vedete e la guida dello spirito? (È una sfida tremenda sentirsi privati della comodità familiare angelica e doversi rivolgere a se stessi per essere guidati). Vi ritroverete ad affrontare i limiti dei vostri sistemi di credenza? (Le elezioni negli Stati uniti sono un grande momento per sfidare il credere alla dualità che io pensavo fosse già stato rilasciato). Dovrete riconsiderare i controlli interni che si riflettono sul vostro mondo esterno?

La libertà di rimuovere tutti i sistemi di supporto e le impalcature che vi hanno mantenuti al vostro posto è abbastanza sconcertante, ma come ha detto Adamus può essere facile o difficile in base a come lo scegliamo. Per quanto mi riguarda i momenti più impegnativi sono quando dubito di “bastarmi.”

Io amo le metafore e in questo caso percepisco la libertà come l’acqua molto profonda.

Stiamo prendendo lezioni di sovranità… voglio dire, è un bel po’ di tempo che prendiamo lezioni di nuoto. Prima abbiamo dovuto ricordarci la gioia e il divertimento dell’acqua, abbiamo appreso le informazioni di base e ci siamo divertiti molto a spruzzare acqua in giro nella vasca per bambini. Poi abbiamo indossato i braccioli e abbiamo iniziato ad andare un po’ più in profondità scoprendo come ci si sente a non toccare il fondo.

Alla fine abbiamo imparato a nuotare da soli, poi ci siamo tuffati in profondità e ora nuotiamo come un professionista – ma il limite della piscina non è mai stato molto lontano – il fondo era sempre visibile e l’istruttore ci teneva d’occhio nel caso finissimo nei guai. Ora forse siamo esperti nel nuotare, ma siamo davvero liberi?

Alcuni di noi pensano che la libertà significhi licenziare l’istruttore di nuoto, liberarsi delle regole della piscina e fare ciò che vogliamo. Se tuffandosi qualcuno prende una spanciata o durante il processo finisce sott’acqua beh, è la sua creazione. E se invece la vera libertà significasse che la piscina scompare e noi ci troviamo nel bel mezzo dell’oceano?

Lì non sappiamo dov’è il fondo. Non ci sono bordi cui aggrapparsi. L’istruttore è un’eco costante e i braccioli non esistono. In quel momento sacro gli amici angeli non interferiscono e qui persino la Dea non ci tocca o non saremmo davvero liberi.  Oh…vogliamo davvero tutta QUELLA libertà?

È proprio là fuori, nell’abisso della libertà che la nostra connessione al Sé diventa super importante – è tutto ciò che abbiamo. Certo, nell’acqua intorno a noi galleggiano cose – effetti personali, lavori, relazioni, speranze e sogni – ma là fuori se per sentirci sicuri afferriamo qualcosa non faremo altro che finire sott’acqua o forse peggio, quella cosa sparirà come una bolla d’illusione. Il segreto per gestire la vera libertà è la nostra connessione e la nostra fiducia nel nostro Sé – appassionata e priva di esitazioni.

Nelle nostre vite ci siamo sempre affidati a cose come la struttura di una routine quotidiana, il nostro credere nella benevolenza e nella saggezza dello Spirito, nei riscontri da parte degli altri e in ogni altra cosa ci serve come punto di realtà. Ho la sensazione che nella libertà a cui Adamus ci chiama non ci sia posto per nessun altro. In altre parole nessun altro è più saggio, nessun altro è più forte e nessun altro può amarmi più di Me. Ciò significa che devo liberarmi da tutti gli altri ruoli – pieni di gioia, di abuso o di frustrazione – che ho recitato nella mia vita. Forse come prima cosa significa perdonarmi per aver scritto quei ruoli, persino quelli che sembrano cruciali per la mia sopravvivenza.

Vi aprirete alla libertà oltre la vostra ‘zona comoda’? Farete un respiro profondo e vi renderete conto che l’oceano che vi circonda è solo l’inizio? Siete pronti a bastarvi – ad avere abbastanza saggezza, forza, equilibrio e gioia – e tutto ciò da soli?

Se è così, anche l’oceano senza limiti non è tutto ciò che c’è. Quando VOI SIETE tutto quello di cui avete bisogno potete esplorare i reami sottostanti più profondi o elevarvi fino alle stelle sopra di voi.

La riunione assoluta con il Sé non è qualcosa che vi verrà mai imposto, ma è dove stiamo andando tutti. Vi siete aperti e vi siete permessi di connettervi allo Spirito, a Tobias, ad Adamus e a molti altri. Ora arriva la sfida, la più grande di tutte. Potete aprirvi a VOI? Potete riconoscervi come un loro pari grado? Se vi permettete di capire e di fare esperienza di com’è questa realtà e di cosa significa davvero farete esperienza della vita oltre ogni parola e ispirerete gli altri oltre ciò che potete immaginare.

Cari Shaumbra, proprio in questo momento vi bastate proprio come siete? In questo bastarvi assoluto voi troverete la vostra libertà. 

NOVEMBRE 2012

L’ASCENSIONE VIVENTE – Geoffrey Hoppe

Siamo appena rientrati dal nostro ultimo viaggio oltre oceano di quest’anno. Dopo aver viaggiato per oltre 100.000 miglia (160.000 km), Manly Beach in Australia è stato un luogo ideale per l’ultimo evento del 2012 fuori dagli Stati uniti. Nell’area di Sydney Il tempo era caldo e la spiaggia è stato un sollievo davvero benvenuto per i nostri corpi afflitti dal jet-lag. Abbiamo affittato un appartamento con una vista incredibile sull’oceano e abbiamo ascoltato il suono delle onde giorno e notte.

A Sidney l’evento s’intitolava l’Ascensione Vivente. Quest’anno abbiamo tenuto questo seminario solo un’altra volta a Sedona, in Arizona e si tratta di un corso unico perché tratta della vita come esseri illuminati nella Nuova Energia. Adamus parla della facilità e delle sfide di vivere simultaneamente nei mondi della vecchia e della nuova energia. Il corso L’Ascensione Vivente di Adamus è umoristico, pieno di visioni, irritante, è una vera e propria sfida e soprattutto modifica la coscienza. Affiorano moltissime domande e altrettante risposte, ma il vero valore è che ci porta a prendere in considerazione un nuovo modo di vivere.

Come Shaumbra ora noi parliamo del ‘come’ e non del ‘quando’. Il momento è arrivato… basta aspettare! Penso che sia questo il problema maggiore che stiamo affrontando in questo periodo. Stiamo vivendo nella vecchia coscienza di massa e nei mondi della Nuova Energia. Non ci siamo svegliati una mattina e ci siamo ritrovati di colpo dei Nuovi Tempi. Ci siamo entrati lentamente, passo dopo passo e giorno dopo giorno e ora ci siamo dentro in parte, ma in parte siamo ancora nella coscienza tradizionale.

L’Ascensione Vivente è un titolo appropriato per questo seminario, se non addirittura ironico perché è l’esatto opposto dell’Ascensione Morta, cioè com’erano abituati a farlo i Maestri Ascesi; di solito lasciavano il corpo nel momento in cui s’illuminavano perché restare era troppo difficile. I nuovi maestri scelgono di vivere una vita illuminata e restano incarnati.

Secondo Adamus una delle caratteristiche più importanti del vivere da illuminati è rappresentata dalla facilità e dalla grazia che sono naturali. La lotta per sopravvivere è rimpiazzata dalla facilità con cui tutto arriva in modo naturale, nel momento ora e senza doverci pensare, esprimere desideri o stressarsi. Ciò include l’abbondanza, le nuove opportunità, le relazioni e le comprensioni personali. Non ci preoccupiamo più di ciò che ci porterà il futuro perché il nostro sapere intuitivo ci dice che ci sarà tutto. Riuscite a immaginarvi di quanta energia e sforzo mentale vi liberate quando non vi preoccupate più del futuro?

Per Adamus in una vita da illuminati una delle sfide maggiori è sentirsi disconnessi dagli altri e dalla coscienza di massa. È più difficile che restare in mezzo del dramma umano, nel pensare limitato e nella mancanza di sovranità. I giochi che girano intorno al nutrimento energetico diventano immediatamente chiari e quasi intollerabili. La nostra energia viene da dentro di noi e quindi potremmo provare dolore fisico quando siamo vicini a umani che si nutrono ancora come vampiri.

Come esseri illuminati noi abbracceremo la semplicità. La mente crea la complessità e percepisce il caos, ma ora noi distilleremo la vita nella sua essenza in modo naturale. Ci libereremo dai coaguli e dalla confusione che di solito circondavano la nostra coscienza e così facendo capiremo la vera bellezza e la gioia della vita. Ecco dove i colori diventano più colorati, dove la musica ha più profondità e ricchezza, dove il cibo è più saporito e dove potete davvero sentire il battito cardiaco della natura.

Come esseri illuminati noi ci chiediamo anche, “Perché dovremmo restare?” A volte il contrasto tra la vostra pace interiore e la durezza del mondo esterno può essere molto difficile da gestire. Voi avrete bisogno di passare molto tempo da soli, lontani dal rumore energetico e dalla seduzione della coscienza di massa.

L’illuminazione procede per gradi. Ora stiamo vivendo in entrambi i mondi; in alcuni giorni viviamo un po’ più nella nostra coscienza sovrana, mentre in altri viviamo di più nella vecchia coscienza di massa. Non stupitevi se vi sentite confusi, disorientati ed esauriti! Durante il seminario riuscivo a vedere le luci dei momenti ‘ah ah’ mentre Adamus parlava delle gioie e delle sfide dell’illuminazione incarnata, soprattutto per noi che viviamo in simultanea in entrambi i mondi, incastrati in entrambi e percepiamo come entrambi ci attirano.

Adamus ha affermato che è come galleggiare lungo un tunnel molto ampio. I lati del tunnel ci sembrano morbidi e luminosi mentre con grande eleganza ci permettiamo di fare esperienza della transizione da uno stato di coscienza all’altro, ma non appena iniziamo a preoccuparci, a dubitare o a manipolare siamo attirati verso i lati del tunnel solo per scoprire che la superficie è molto abrasiva e appiccicosa.

Se vi chiedete cosa sta accadendo e perché vi sentite come vi sentite, c’è un’ottima possibilità che vi troviate proprio a metà tra quei due mondi. Fate un bel respiro profondo e rendetevi grazie per la vostra ascensione vivente.

IL BATTITO DEL CUORE SHAUMBRA – Jean Tinder

NON ERO IO…?                        

Nello Shoud di ottobre, Adamus ha fatto partire la chiamata alla libertà e alla fine del suo messaggio ci ha dato un indizio, cioè che il segreto della vera libertà è perdonare. Naturalmente ciò ha attivato una valanga di discussioni tra gli Shaumbra sulla bacheca messaggi, su Facebook e da molte altre parti. “Non hanno detto che il peccato non esiste? Cosa c’è da perdonare se non possiamo fare nulla di sbagliato? Non gira tutto intorno all’esperienza?” e avanti di questo passo e poi tornando sul tema del mese di novembre Adamus ci ha dato la sua definizione di perdono che ha fatto alzare parecchie sopracciglia: si tratta di riuscire a guardare alle azioni fatte in passato di dire, “Quello non ero io.”

Quell’affermazione ha colpito un nervo scoperto ed è partita la domanda, “E allora la responsabilità? Beh, cosa ci dici? Non dovremmo essere responsabili delle nostre azioni?” Lui ci ha chiesto se è davvero da responsabili portarsi dietro “uno zaino pieno di ieri”?

Mi è venuto in mente che realizzare davvero il “Non ero io” di fatto è un passo geniale nella libertà, se lo scegliamo.

Prima di tutto c’è il livello ovvio – gestire i problemi di fondo che molti di noi hanno e che sono iniziati in vite passate. Chi di noi non ha avuto paura di esprimersi a voce alta? O non si è sentito davvero pronto a far sentire e vedere il suo sé autentico? Restare tranquilli potrebbe farvi sentire al sicuro, ma è anche un limite autoimposto che imponiamo alla nostra libertà. Forse un promemoria come il “non sono stato io che ho sofferto l’ultima volta che ho parlato” mi aiuterà a trovare la mia voce.

Chi ha imposto la sua censura su quell’espressione della mia anima? Riesco a perdonarlo? Anche se qualcuno indossa piuttosto bene il mantello del “potere” per attivare quella vecchia paura e persino per farmi indietreggiare, io posso ancora avanzare verso la mia libertà dichiarando, “Non sei stato tu che hai ferito quello che non era me.” 

Di fatto è una scelta che offre a tutti la libertà di essere del tutto presente in questo momento e di prendere una decisione che si basa sul qui & ora e sulla sovranità invece di temere il futuro e il passato.

Ora portiamo tutto un po’ più vicino, in questa vita. Forse c’è stato qualcosa che ho fatto un paio d’anni fa che ha ferito qualcuno o umiliato me e quella cosa continua a perseguitarmi. Usando la versione standard del perdono io potrei “perdonarmi” e continuare a sentire che c’è un debito che in un modo o nell’altro devo pagare, una lezione che devo ancora imparare o qualcosa di sbagliato che aspetta di essere aggiustato. Dopotutto non dovrei assumermi la responsabilità per ciò che “io” ho fatto? Capite, non ero io e la chiave per la libertà è proprio quella.

Finché mi sento responsabile per le azioni e le disavventure del mio passato, io ci resto legato in modo indissolubile. Proprio come un conto corrente che non posso chiudere finché il saldo non è a zero, io cercherò senza sosta di aggiungere o di sottrarre “karma” (colpa, rimorso, vendetta e fame di giustizia) finché non torno in equilibrio, ma ciò resterà un sogno perché la percezione di “equilibrio” dipende da chi lo percepisce. Avete mai sentito la vittima di un crimine che dice, “Beh, visto che in fondo il colpevole ha fatto le sue cose sono libero di amarlo e di fidarmi di nuovo di lui?” Quando qualcuno lancia un razzo dovrebbe riceverne uno come “ricevuta” per mettere fine al conflitto? Non è pagare per un errore che libera qualcuno perché quello non è perdonare (a proposito, ecco perché per me il cattolicesimo non ha mai avuto senso. Se il debito del peccato richiede un pagamento che può avvenire da parte mia o da parte di qualcun altro in realtà non si perdona mai, giusto?).

Ciò che mi libera davvero è sapere una volta per tutte che, “Quello non ero io e quello non eri tu.”

Immaginate di essere un aviatore, un pilota combattente assegnato a una portaerei sul mare infinito. Per anni vi siete allenati a volare e alla fine siete pronti e non vedete l’ora di vivere quella libertà che aspettate da molto tempo, ma mentre effettuate i controlli finali prima del decollo il vostro aereo è ancora ben legato al ponte.  Naturalmente ciò avviene per questioni di sicurezza, perché voi non volete che l’aereo sia spazzato via dalle onde in caso di mare grosso. Voi avete bisogno di mantenere costanti i vostri riferimenti e i legami che sono stati molto importanti, ma ora è arrivato il momento di liberarvene una volta per tutte.

I motori ruggiscono, l’aereo inizia strappare i legami che finora l’hanno mantenuto al sicuro e a muso contro il vento e lassù il selvaggio blu vi chiama. Ora è momento di liberarsi dal passato e mollare ogni riferimento su com’erano le cose prima perché lassù le regole sono diverse. La libertà che avrebbe incatenato il vostro destino sul ponte della nave diventa la vostra unica scelta quando superate i limiti della sicurezza che avete conosciuto. È arrivato il momento di urlare, “Quello non ero io!” e liberarvi dai legami che vi hanno trattenuti ai limiti del passato.

Non importa con quanta forza noi cerchiamo di mantenere le vostre vite al sicuro, arriverà sempre il momento in cui le regole devono cambiare. Il jet che è legato con le funi al ponte ondeggiante del passato non è più voi. Il vero voi è un pilota da nuova energia, con una nuova coscienza e una nuova libertà. Restare legati al senso di colpa, al dolore o alla responsabilità del passato non vi aiuterà a decollare da quel ponte e no, non importa quanto amate o odiate l’equipaggio e no, non importa quali problemi irrisolti potreste avere con loro; voi non potete proprio portarveli dietro. Il volo è solo per voi ed è senza limiti, senza legami e finalmente voi siete liberi. Se mollate e decollate voi siete la prova che si può fare per chi verrà dopo di voi.

Cari Shaumbra, è arrivato il momento. I vostri jet hanno fatto il pieno di carburante e sono pronti, voi siete stati allenati e preparati e mentre cala la bandiera l’equipaggio presente sul ponte è indietreggiato. Tutti i litigi, le zuffe, i battibecchi e i passi falsi sul vostro percorso verso la cabina di pilotaggio non eravate voi. Voi siete qui: gli occhiali da sole sugli occhi, la visiera abbassata e i motori che rullano. Siete pronti a volare.

L’equipaggio di terra – quelli che avete ferito e che hanno ferito voi – ora non vuole che vi giriate. Loro ci sono stati per mettervi alla prova e aiutarvi a elevarvi e ora osservano che siete la prova vivente che si può fare. Ora non c’è tempo da perdere con i vecchi rimpianti.

Quando parte il “Non ero io” accade una cosa incredibile. Il futuro non è più un’estensione del passato perché nel cielo il domani ha un aspetto diverso rispetto all’ieri sul ponte della nave.

Passiamo dalla solita vecchia cosa a qualcosa di nuovo, dal lineare al quantico. Ecco per cosa ci siamo arruolati.

DICEMBRE 2012                                 

LA FINE DELLA QUALUNQUE – Geoffrey Hoppe

Ci siamo. Siamo qui nel momento che è stato profetizzato da migliaia di anni. È la fine del ciclo del calendario Maya che è iniziato l’11 agosto 3144 prima di Cristo e che secondo molti esperti termina il 21 dicembre 2012.

Adamus afferma che è anche la fine della vecchia era atlantidea legata alle energie mentali. È anche il Solstizio d’Inverno, la fine della stagione dell’autunno, il giorno più buio dell’anno e l’inizio dell’inverno.

C’è anche un allineamento importante di pianeti. L’equatore della galassia della Via Lattea e la traiettoria del sole s’incroceranno esattamente alle 11.11 del 21 dicembre 2012. Ogni anno, al Solstizio d’Inverno il nostro sole ha una declinazione di -23. 5° e un’ascensione destra di 18 ore. Ciò che rende davvero speciale l’allineamento del 2012 è che l’allineamento avviene tra stelle molto distanti tra loro. Il 21 dicembre 2012 l’allineamento avverrà proprio lungo il piano di tutta la galassia. La processione degli equinozi entra in un ciclo completo e ciò accade solo una volta ogni 26.000 anni.

Moltissimi cicli sembrano terminare e poi rinascere. Non credo che nel corso delle nostre vite sia mai avvenuto un tale momento di convergenza e di cambiamento. Accade qui e accade proprio ora.

Scrivo quest’articolo il 18 dicembre. Tra pochi giorni il Crimson Circle terrà una celebrazione della “Fine della Qualunque” a Blackhawk, Colorado. Nel pomeriggio ci saranno le canalizzazioni di Adamus, una sessione con Norma Delaney e qualche chiacchiera con Linda e me (potete sintonizzarvi on-line a partire dalle 21). Per registrarsi andate sul Crimson Cirle Shoppe.  Subito dopo ci sarà una cena di celebrazione per più di 80 persone e poi giocheremo al casinò.

Negli ultimi anni la data della fine del mondo del 21 dicembre ha ottenuto in tutto il mondo parecchia pubblicità. Le comunità spirituali e quelli della New Age ne hanno parlato per decenni e ora è qui, proprio di fronte a noi. Mentre scrivo quest’articolo in televisione scorrono notizie che riguardano la fine del mondo. Ho visto anche un servizio televisivo secondo cui il 23% degli americani pensa che il mondo finirà durante la loro vita e molti di loro pensano che finirà proprio venerdì.

Io ho la vaga sensazione che il 22 dicembre 2012 molte persone resteranno sorprese e deluse quando capiranno che tutto quanto è più o meno com’era il 20 dicembre. Il sole continuerà a sorgere a est e a tramontare a ovest. Ci saranno ingorghi di traffico, conti non pagati, il virus dell’influenza e gli acquisti di Natale dell’ultimo minuto (so che quest’anno almeno una persona non farà gli acquisti di Natale perché non pensa che il pianeta arriverà fino al 25 dicembre).

La mia preoccupazione riguarda ciò che accadrà dopo il 21 dicembre 1012. La mattina del 22 dicembre molte persone si sveglieranno con un senso di depressione e/o mancanza di speranza perché il 21 dicembre non è accaduto nulla. Domani sarà come ieri. Questo è uno dei temi ricorrenti nella Serie della Libertà di Adamus. Noi sviluppiamo modelli che poi diventano routine e quindi speriamo che qualche forza esterna intervenga per tirarci fuori dalla prigione. Speriamo che il 21 dicembre avvenga qualcosa – qualsiasi cosa – e quando ciò non accadrà ci sentiremo ancora più in profondità nelle nostre prigioni. Il 21 dicembre persino un gran bel terremoto potrebbe determinare sui nostri visi un’espressione da “vedi-te-l’avevo-detto”, ma quando tutto, proprio tutto resta com’era il 20 dicembre noi perdiamo la speranza.

Secondo Adamus c’è il 66% di possibilità che il 21 dicembre non accada nulla di significativo. Ecco, il 22 dicembre ci trascineremo fuori dal letto, controlleremo le notizie su Internet giusto in caso che all’ultimo minuto sia avvenuto qualcosa e poi con un grosso sospiro riprenderemo la stessa routine del 20 dicembre. Naturalmente qualcuno uscirà con la prossima data “importante” come il 13 marzo 3013 o il 20 febbraio 2020. Ci sarà un’altra data spirituale che fungerà da carota e poi naturalmente ci sarà un’altra delusione. Qualcuno farà un’altra grande predizione e quindi ci sarà un’altra grande delusione.

Nel frattempo molti di quelli che si aspettavano che il 21 dicembre accadesse qualcosa di grosso proveranno una sensazione di tradimento da parte della loro guida interiore e da parte dei loro insegnanti spirituali. Alcune persone abbandoneranno del tutto la ricerca spirituale e forse anche la vita, mentre altri si lanceranno sul prossimo fenomeno spirituale da baraccone.

Ma quando, quando mai impareremo?

Forse, solo forse alcuni di noi si renderanno conto che la data del 21 dicembre non è importante quanto l’opportunità di un cambiamento che inizia in profondità dentro tutti noi, a livello personale e individuale. Non ho alcun dubbio che il 21 dicembre abbia un significato e un’energia importanti. Questa settimana posso sentirlo in profondità nel mio centro: qualcosa STA accadendo, ma non certo nel mondo esterno. È un movimento profondo dentro di noi. Non è un intervento esterno: è una trasformazione interiore, ma molti si perderanno del tutto perché continueranno a guardare fuori di loro.

Nel dopo 21 dicembre ci saranno potenziali come mai prima. Esiste il potenziale di renderci conto che stiamo facendo l’esperienza del dono più grande di tutti: l’amore verso di noi. Poi c’è il potenziale di integrare i vostri aspetti. C’è il grande potenziale di permettere alla vostra divinità di fondersi con il vostro corpo e la vostra mente in ciò che Adamo definisce il Corpo di Coscienza. Dopo il 21 dicembre accadrà che il resto del mondo dovrà affrontare problemi di fondo come lo squilibrio mentale, la mancanza di abbondanza, la guerra e la violenza. Avverranno altri eventi tragici, ancora più sconvolgenti di quello che abbiamo visto accadere la settimana scorsa alla Sandy Hook School, Connecticut. Potete quasi contarci a causa delle incredibili pressioni mentali che la nostra società sta affrontando ma non avete bisogno di farvi coinvolgere e non ne avrete voglia.

Il 22 dicembre quando vi sveglierete e vi renderete conto che è solo un altro giorno sul pianeta Terra fate un respiro profondo invece di un sospiro profondo. Entrate per un attimo dentro di voi. Ricordatevi che nella vostra vita voi avete portato tutte le energie del cambiamento personale e che la vostra vita sta per fare un enorme cambiamento per passare a uno Spirito conscio e incarnato. Prendete in considerazione quanta strada avete fatto negli ultimi 10-20anni e poi ringraziatevi per essere arrivati (quasi) intatti alla fatidica data del 22 dicembre.

Mettete da parte ciò che sta accadendo nel mondo esterno e preparatevi per una serie di trasformazioni quantistiche che inizieranno ad avvenire nella vostra vita. Capite, nulla ha mai girato intorno a ciò che sarebbe avvenuto il 21 dicembre: tutto ha sempre girato intorno ciò che avverrà DOPO quella data storica.

IL BATTITO DEL CUORE SHAUMBRA – Jean Tinder

MOMENTI DI PARADISO  

Bene, Shaumbra, eccoci qui: mancano solo poche ore alla data più fortemente anticipata nella storia dell’umanità ed è anche il giorno in cui molti celebrano la nascita di Dio sulla Terra. Mentre sono piuttosto sicura che il mondo non finirà sono assolutamente certa che sta cambiando proprio davanti ai nostri occhi. Mentre dubito che ci sarà il rapimento estatico dei santi o un’ascensione di massa degli illuminati, so per certo che l’illuminazione e la libertà sono più vicini e più reali che mai.

Un’altra cosa che so è che con tutto il caos, il dolore e il dramma presenti nel mondo in questo periodo questo è il momento di farsi avanti ed essere chi siamo venuti qua a essere, smettere di parlarne e sperare e renderlo reale. Quante volte abbiamo detto, “Sì, sono pronto per l’illuminazione, che arrivi!” e poi ci siamo chiesti perché niente cambia davvero? Potete essere pronti per qualcosa per tutta la vita, ma questo è il momento di viverlo davvero.

È molto bello sedersi in un seminario con Adamus, ridere alle sue battute e al segnale stabilito urlare a squarciagola “Io Sono Quello che Sono!” Cosa succede il giorno successivo? Cosa accade quando guardiamo allo specchio un corpo che sta cadendo a pezzi sotto le sfide dell’ascensione? O quando siamo là fuori immersi nelle energie di tutti gli altri? E quando gli aspetti si fanno vedere mandandoci in un turbine di confusione e frustrazione? E quando siamo impegnati nelle attività di ogni giorno, quelle superficiali di un essere umano? In quel momento dov’è l’Io Sono?

Qualche giorno fa ero impegnata in un’interazione tipicamente umana con un’altra persona. Ero più che altro nella testa e pensavo a come dovesse finire l’interazione e ciò che sarebbe avvenuto dopo; in generale era un’esperienza importante, ma in un attimo d’improvvisa ispirazione mi sono ricordata che “Questo è il momento di essere nella mia presenza Io Sono!”

“Io Sono quello che Sono!” ho dichiarato in silenzio ma con grande passione e l’ho respirato in profondità dentro di me. L’ho scelto, l’ho espanso e ho sentito che tutto di me riempiva la stanza anche mentre restavo profondamente connessa al mio corpo e alla mia mente umani e di colpo è cambiato tutto. Ora ero molto coinvolta nell’esperienza di essere in compagnia di quella persona, presente in pieno anche dentro di me e con la piena consapevolezza al suo massimo, il cuore aperto, nessuna distrazione e libera. In realtà è difficile descriverlo a parole perché mentre sono tutte vere, nessuna lo è del tutto. Come si fa a descrivere l’esperienza di tutto dentro di te?

Non è accaduto mentre cercavo di cambiare ciò che provavo in quel momento, né mentre mi rimproveravo per essere mentale o mentre analizzavo gli aspetti attivi in quel momento o mentre mi auguravo che qualcosa sarebbe cambiato o che l’illuminazione sarebbe discesa sopra di me. Tutto è avvenuto quando mi sono resa conto che proprio quello era il momento in cui potevo fare un respiro profondo e scegliere, quindi perché aspettare? E poi dimenticare ciò che accade…

In realtà, quella scelta è rimasta con me. Sono andata dormire nell’energia del mio Io Sono, me la sono portata dietro all’Ufficio Postale poco cooperativo, mi ci sono avvolta mentre pranzavo semplicemente respirandola dentro di me e in momenti sempre più numerosi della mia giornata. All’esterno non è cambiato molto, ma dentro di me stava cambiando tutto. È tutto ciò che importa.

Vogliamo che il paradiso appaia sulla Terra, quello che ci hanno promesso da molto tempo. Vogliamo che l’umanità si svegli, la smetta di ferirsi a vicenda, la smetta di avere paura e si ricordi di sé. Cavolo, lo vogliamo anche per noi!  Chi continua ad aspettare che “avvenga” aspetterà per un bel po’.  Ora è il momento di scegliere: per voi e nei vostri momenti di calma, durante le vostre interazioni rumorose, durante i vostri pasti, mentre siete al telefono, mentre fate shopping e mentre avete i vostri incontri intimi e i vostri momenti di verità.

Quando fate un respiro lungo e consapevole, quando la vita sta davvero accadendo se scegliete di espandervi e vi ricordate “Io Sono quello che Sono” oltre a tutto ciò che sta accadendo voi create per voi un momento di paradiso sulla Terra. Più respirate e scegliete, più lungo diventerà quel momento e più il momento si allunga più saranno presenti potenziali che anche gli altri lo scelgano.

Le caratteristiche più popolari del paradiso sono cose come basta con il dolore e la sofferenza, la riunione costante con Dio, la salute eterna, la vita eterna e la creazione. Quante storie avete sentito su “un giorno”, quando Dio arriverà sulla Terra e alla fine manifesterà il paradiso? Beh, Dio è venuto sulla Terra ed è pronto per creare il paradiso dovunque lo vogliamo, ma non accadrà a noi. Deve accadere attraverso di noi, nei momenti preziosi di paradiso che possiamo scegliere in ogni momento.

In un momento di paradiso dovete liberarvi di ogni squilibrio fisico, dimenticare tutta la sofferenza e mettere nel dimenticatoio tutta la separazione dal Dio interiore. Ecco cosa significa per me il paradiso e sì, sono pronta a portarlo sulla Terra nel mio piccolo angolo di realtà e ciò significa anche che sono pronta a liberarmi da tutti i limiti con cui ho giocato e a cui ho creduto. Certo, posso passare il tempo e produrre anche qualcosa di buono cercando di organizzarmi ma arriva il momento di scegliere quel respiro, quel sapere intuitivo ed entrare nel paradiso (o l’illuminazione, ascensione o come vogliamo definirla) e smetterla con i vari giochi. Ecco cosa scelgo io ora.

Ancora pochissime ore e avrà inizio un nuovo ciclo. Osserveremo la nascita di una nuova era solo qualche giorno prima della commemorazione della nascita di Dio sulla Terra come Yeshua. Quale modo migliore di celebrare questo prezioso momento se non portare finalmente a compimento la Sua visione? Ecco perché siamo qui e quel momento è ora.