MAGAZINE 2013

GENNAIO 2013

ADDIO AI SOGNI – Geoffrey Hoppe

Noi sogniamo. Noi sogniamo di notte e durante il giorno. Noi sogniamo per sfuggire al mondo quotidiano fatto di ingorghi stradali, di lavori senza un grande significato e di bollette da pagare. Mentre dormiamo noi sogniamo di liberarci dal corpo fisico e dalle dimensioni terrestri per poter esplorare il cosmo solo per tornare alle nostre vite umane allo spuntare dell’alba.

Durante il giorno sogniamo tutte le cose che vorremmo fare il giorno dopo. Sogniamo grandi realizzazioni, scrivere il libro perfetto o comporre una canzone che commuova il cuore. Sogniamo di viaggiare per il mondo, di incontrare le fate nei boschi, di costruire un centro di guarigione o di creare una scuola per i bambini della Nuova Energia.

Noi sogniamo. Poi sogniamo ancora di più. I sogni separano la nostra realtà dai grandi desideri della nostra anima. I nostri sogni esistono in un altro luogo molto, molto lontano dalla noia delle nostre vite quotidiane. Noi siamo diventati maestri nel vivere due vite, una fatta di sogni e una che consiste della nostra realtà. I due mondi convergono raramente o meglio quasi mai.

Non è sempre stato così. Nelle nostre incarnazioni e a Lemuria abbiamo sognato tutti insieme come imparare ad adattarci al nuovo ambiente fisico. Lo stato di sogno ci ha mantenuti connessi alle nostre origini angeliche mentre scendevamo in profondità nella materia densa. Il sogno e l’umano che stava emergendo vivevano come una cosa sola e quando ci siamo accomodati nel mondo corporeo si è creata una distanza tra l’umano e il divino, tra l’uomo e i suoi sogni. I sogni sono stati relegati alla parte eterea mente l’umano ha trovato casa nella carne e nelle ossa.

Ora noi trascorriamo le nostre vite a cercare proprio i sogni che abbiamo intenzionalmente nascosto, sepolti come fossero un tesoro di cui poi abbiamo gettato via la mappa e ora vaghiamo sulla Terra alla ricerca senza fine della loro scoperta. Forse questa è la bugia, quella più grande tra tutte, “Non so più che sogni ho, non so qual è la mia passione, non conosco la mia anima.”

Durante l’ultimo Shoud (Oltre il Tuo Sogno… nella Libertà – 5 gennaio 2013) Adamus ci ha tolto il tappeto da sotto i piedi e ha detto: “Vivete i vostri sogni o lasciateli andare”. Ha sottolineato che sono diventati una distrazione perché ci siamo adattati più alla fantasia dei nostri sogni che alla realtà, ma se ma vi siete detti, “Domani ci lavorerò sopra” o “Forse quando arriverà la persona giusta o l’occasione giusta riuscirò a… (riempite lo spazio bianco)” ciò porta i Sogni Irrealizzati a un’altra vita.

Adamus ha sottolineato il fatto crudele che per la maggior parte delle persone domani sarà proprio come oggi e oggi è proprio come ieri. I sogni sono là, nella terra dei sogni mentre la realtà resta nei suoi modelli antichi. Quando l’ha detto io e molti altri ci siamo sentiti irritati, ma devo proprio ammettere che è assolutamente vero. Siamo creature fatte di abitudini e siamo i sognatori di domani.

Dopo lo Shoud ho fatto l’inventario delle mie fantasie e dei miei sogni. Non voglio annoiarvi con i dettagli (né espormi così facilmente) ma la lista era… notevole. Da un certo punto di vista durante i 57 anni trascorsi sul pianeta mi sembrava di avere fatto molte esperienze e ottenuto molto, D’altro canto nel grande schema delle cose pochissime di quelle realizzazioni sono davvero importanti. Ho dovuto farmi forza e dire, “Vivi il sogno o lascialo andare.” Immediatamente ho sentito quanta energia era collegata a quei sogni lontani e irrealizzati. Mi sono anche reso conto di come li ho usati per pura distrazione e forse anche per ingannarmi – questa sarebbe la miglior scelta delle parole.

La parte più dura è stata lasciar andare i sogni che non sono disposto a vivere. Quei sogni comodi e morbidi sono molto accoglienti e danno conforto. La parte migliore di tutti quei sogni è che non erano né pericolosi né minacciosi perché una parte di me sapeva che non si sarebbero mai realizzati. A prescindere da quanto desiderabile è un sogno, quando inizia a vivere può farci davvero paura. All’improvviso viene portato dagli eteri che sono caldi e comodi nella realtà dura del pianeta Terra dove deve coesistere non solo con il mio makyo, ma anche con il makyo di tutti gli altri. È una vera tentazione riportare quel sogno di beatitudine nella terra che non esiste.

Il messaggio di Adamus – Oltre il tuo sogno – ha coinciso in modo perfetto con l’inizio della nuova era. È arrivato il momento di iniziare a viverli. È arrivato il momento di vivere la nostra divinità, di vivere i nostri sogni, di vivere la nostra verità e di vivere le nostre parole… la lista può continuare all’infinito. In breve, è arrivato il momento di vivere ed è difficile VIVERE davvero se i nostri sogni si trovano in un luogo e la nostra realtà è in un altro.

Ho lottato contro il tema generale del Vivi o liberati dei sogni. Ho capito ciò che Adamus ha detto, ma applicarlo alla mia vita è tutta un’altra storia. Avevo paura di liberarmi di alcuni dei miei vecchi sogni perché anche se li tenevo in un luogo molto lontano c’era sempre una piccola parte che sperava che si sarebbero avverati. Temevo che se mi fossi liberato di loro se ne sarebbero andati per sempre. O forse si sarebbero avverati insieme alla responsabilità della nuova realtà.

Poi ho visto un’immagine che mi ha fatto venire da ridere. L’immagine era quella di un maestro della Nuova Energia che stava lì e basta, tutto avvolto nella sua maestria. Sul suo viso c’era un gran sorriso di soddisfazione e non si curava del mondo ma viveva totalmente nel momento. Lui stava vivendo il suo sogno, non lo stava sognando. Poi mi sono venute queste parole “Cavalletta… il maestro non ha sogni, fa solo esperienze sensuali.” Wow! Addio vecchi sogni, addio.

IL BATTITO DEL CUORE SHAUMBRA – Jean Tinder

LASCIAR ANDARE

Mentre il tempo passa mi è sempre più chiaro che l’illuminazione è un vero processo continuo di eliminazione – è l’esperienza profonda di imparare ad amarsi.

Qualche anno fa Kuthumi ci raccontò una barzelletta angelica: “Mentre ascendevo mi è accaduta una cosa divertente. Ho perso tutto.” Mi ricordo che la maggior parte degli ascoltatori non la trovò molto divertente. Pensammo immediatamente a tutto ciò che non volevamo perdere – le case, le auto, i nostri effetti personali, le relazioni, la salute eccetera. In effetti alcuni di noi avevano già perso molto e non avevano trovato l’esperienza molto divertente. Persino ora può essere ancora una sfida non restare attaccati alle cose e alle persone che amiamo.

In ogni caso, da quando Adamus è con noi ho iniziato a rendermi conto che perdere tutte quelle cose esterne in realtà è stato abbastanza irrilevante. È ciò che c’è dentro che dovevamo davvero lasciar andare e può essere molto più impegnativo che liberarsi di qualcosa di esterno.

Posso pensare ad alcune cose che sono piuttosto preziose per molti di noi:

1 – L’importanza di far la scelta giusta

2 – Il sogno di un domani migliore

3 – La speranza di essere salvati dalla sofferenza (la nostra e quella degli altri)

4 – Dobbiamo continuare ad imparare e a crescere e un giorno saremo ripagati

5 – Il nostro viaggio spirituale che è più importante di tutto (e alla fine un giorno ci arriveremo)

6 – Da qualche parte là fuori Qualcuno (Dio, l’anima eccetera) sa proprio tutto anche se noi non ne abbiamo la più pallida idea.

Per eoni interi molte di queste credenze hanno definito la nostra esistenza. Alcune di loro sono la ragione principale per cui siamo venuti sulla Terra, ma come un bambino alla fine deve crescere e imparare a farcela da solo, liberarsi da quelle cose è inevitabile ma sicuramente impegnativo.

A poco a poco nel corso degli anni Tobias, Adamus e Kuthumi ci hanno aiutato a liberarci di alcune delle cose che possedevamo internamente e che per noi erano le più care e di recente Adamus ci ha invitato a lasciarle andare in modi piuttosto profondi. Per esempio, quando per quanto riguarda una scelta o un’esperienza noi possiamo dire davvero, “Quello non ero io”, ciò ci libera dalle corde che ci hanno tenuti legati al nostro passato e che ci hanno portato a ricrearlo di continuo. Mollare il filo dell’aquilone – “Non ero io” – ci permette di elevarci molto oltre i limiti di ciò che è stato.

Se lo scegliamo è arrivato anche il momento di liberarci dagli esempi spirituali a cui abbiamo aspirato per molto tempo. Quando gli umani vogliono sapere come si fa qualcosa trovano qualcuno che l’ha già fatto e tentano di ripetere il processo. Ciò sta alla base della religione, della scienza, della moda, dell’educazione e in pratica di tutto ciò che facciamo. “Segui l’esempio giusto e andrà tutto bene” ma i maestri spirituali che da secoli stiamo cercando di emulare e di seguire nel cielo non ci servono più. I principi fondamentali potrebbero essere eterni, ma cercare di farlo come l’hanno fatto loro è come cercare di vedere il mondo dalla prospettiva dei nostri antenati. Non è più molto importante.

Nel suo messaggio di gennaio Adamus ci ha invitato a liberarci dai nostri sogni. Per miliardi di anni li abbiamo incastonati nel futuro facendo l’autostop sulla stella della speranza, del “forse domani” e usandola per andare avanti. I nostri sogni sono stati un modo per farci attraversare il fango e i detriti delle nostre sfide e delle nostre delusioni quotidiane e in un certo senso finché i sogni sono là fuori, di fronte a noi possiamo continuare a proseguire. “Devo tirare fino a sera e forse domani potrò fare ciò che voglio fare davvero.” Sì, i nostri sogni sono stati la carota che ci siamo appesi di fronte per continuare a proseguire. Cosa accade se anche loro spariscono?

Più molliamo tutti quei punti di ancoraggio più ci sentiamo volare nello spazio, persi nella coscienza e disconnessi dalla realtà, ma il vero significato della libertà è proprio questo. Forse è un po’ come svegliarsi dall’altra parte del Muro di Fuoco, soli nel vuoto dove non c’è nulla se non il nostro sé individuale. Daremo un’occhiata in quel Vuoto e poi ci ritrarremo in fretta per tornare a qualcosa che c’è più familiare? Almeno nella nostra “realtà” normale i limiti sono noti e ci aiutano a mantenere i nostri comportamenti. Cosa resta quando spariscono tutti i punti di riferimento? Vogliamo davvero tutta quella libertà? Andremo in panico quando ci sembrerà che la nostra intelligenza evapori? Resteremo attaccati all’angolo del nostro sogno favorito nel caso che potesse ancora realizzarsi? Non potremmo avere solo dei limiti un po’ meno tesi e dei sogni che ci sono un po’ più vicini?

Cari Shaumbra, dentro di voi restate ancora attaccati a qualcosa perché vi fa sentire un po’ meglio? Perché fare le cose bene è ciò che dovreste fare? Perché è importante lavorare per un mondo migliore? Perché non dovreste essere così diretti o assertivi o chiari o insistenti? Perché alla fine se continuate a fare così un giorno troverete la risposta?

La libertà è solo un’altra parola per niente da perdere e al momento quel sentiero non è per tutti. Siete pronti a percorrerlo?

Di recente ho fatto l’esperienza di camminare in un piccolo labirinto che qualcuno aveva creato con le pietre. Lo stavo facendo solo per divertirmi ma presto ho cominciato a rallentare, a mettere un piede davanti all’altro in modo molto deliberato ed ero totalmente attenta e concentrata a camminare tra i due bordi. Ho seguito ogni curva e ogni deviazione facendo attenzione a non superare la linea e a non sbagliare; gli altri mi aspettavano, ma io ho sentito che era molto importante che concludessi il giro del labirinto in modo appropriato.

Poi ho sentito ondate di risate gentili. Che esempio perfetto della nostra esitazione ad accettare l’invito di Adamus a “superare la linea” nell’illuminazione! Avrei potuto uscire dal labirinto in ogni momento, tornare dagli amici che mi aspettavano e proseguire la mia giornata, ma dentro di me qualcosa mi ha obbligato a continuare ad avanzare, un piede davanti all’altro seguendo il percorso. E se fossi entrata nel prossimo corridoio e fossi finita sulla via sbagliata? Ci avrei messo più tempo e avrei fatto un gran casino. Era meglio continuare a proseguire così; alla fine avrei trovato il modo per uscire. Giusto? Non era importante che ‘fuori’ fosse già lì, a un solo passo di distanza.

Che metafora per il nostro viaggio! Ci siamo talmente concentrati sul sentiero che è tutto ciò che riusciamo a vedere. Abbiamo imparato a navigare le curve e le controcurve con una relativa grazia fidando nel fatto che un giorno troveremo la via d’uscita, che il sentiero ci porterà a casa. Ci siamo dimenticati che con un singolo passo potevamo essere liberi.

Vedete, Casa – cioè sentirsi di nuovo felici accoccolati nelle braccia dello Spirito – non è lo scopo; la Casa è il ritorno alla libertà assoluta, libera da ogni costrizione e soli nel nostro abbraccio individuale.

Sul labirinto che tutti stiamo percorrendo il punto è che in realtà non finisce. È una creazione in evoluzione e la nostra scelta di continuare a camminare è ciò che crea la prossima curva sul sentiero. Il labirinto non è stato creato da qualche Dio saggio e onnisciente per insegnarci qualche lezione e Lei non ci sta aspettando pazientemente sulla linea di un traguardo che non esiste. Il sentiero si srotola sotto i nostri piedi finché continuiamo a camminarci sopra, è definito dalle pietre delle nostre credenze e dalle cose che riteniamo preziose ed è il fatto che ci concentriamo su ogni passo che ci impedisce di vedere quant’è vicina la nostra libertà. Il viaggio dell’illuminazione può essere lungo quanto lo vogliamo o breve come superare quella linea.

Alzate gli occhi, Shaumbra. Guardate la vasta espansione della creazione dove le regole del labirinto non si applicano, dove avviene la magia e dove siete liberi. È solo a un passo, è solo a un respiro di distanza. VOI vi state aspettando a braccia aperte.

FEBBRAIO 2013

LA VISIONE SHAUMBRA – Geoffrey Hoppe

Abbiamo appena concluso un tour molto intenso e appagante con 98 Shaumbra da 23 paesi. Il tour di 12 giorni – il quarto Tour di Shaumbra in Egitto dal 2009 – ha un modo dinamico di mettere in prospettiva di vita di tutti. Visitare i vecchi templi e le piramidi è come tornare a visitare il proprio passato. Allontanarsi dalle nostre attività quotidiane ci fornisce l’occasione di considerare la vita da un punto di vista diverso come il fatto di essere fuori da tempo, spazio e abitudini.

Eccoci alla fine del tour, mentre ci godiamo qualche momento rilassante all’hotel Mena House dopo che ieri sera abbiamo detto addio a Shaumbra e ora ho l’opportunità di immaginare cosa accadrà ora al Crimson Circle.  Naturalmente è solo un potenziale ed è solo la mia visione personale. In fondo, l’espansione di Shaumbra arriva da Shaumbra ma vorrei cogliere l’occasione per condividere i miei pensieri.

Dal 1999 il Crimson Circle è cresciuto diventando un’affiliazione globale di maestri umanamente divini.  

La libreria Shaumbra si compone di 13 anni di messaggi mensili canalizzati (circa 144 in totale) 7 corsi di Studi Avanzati, oltre 1200 canalizzazioni eseguite durante i seminari, 4 libri e circa 150 canalizzazioni su vari temi che si possono acquistare. Ci sono circa 20.000 pagine di messaggi da parte di Tobias, Adamus Saint-Germain e Kuthumi Lal Singh.  Questo materiale è la storia del risveglio spirituale di Shaumbra e del passaggio dalla vecchia era nella nuova coscienza. Il materiale fornisce guida, strumenti e risposte agli umani che hanno il coraggio di risvegliarsi e di diventare sovrani. I nostri migliori maestri siamo noi con l’amabile assistenza di Tobias, Adamus e Kuthumi. Ci ha riunito il nostro viaggio comune nel risveglio spirituale e la nostra passione è assistere gli altri nel loro.

Ora la coscienza Shaumbra è arrivata al tema dell’illuminazione incarnata – restare nella realtà fisica mentre viviamo da veri maestri. Quella risonanza di compassione non permette che un minuscolo spazio al dramma, all’analisi infinita, ai maestri presuntuosi e ai leader guidati dal potere – e soprattutto al makyo.  I nostri viaggi sono personali ed individuali ma in tutto il mondo abbiamo il conforto di altri 100.000 stimati spiriti affini che si definiscono Shaumbra. Tutto ciò si fa senza credenze né impegni, appartenenze o voti, direttive o manifesti.    

Vedo il Crimson Circle procedere verso due direzioni che posso apparire in contraddizione tra loro, ma in effetti non lo sono.  Per la nostra organizzazione il futuro è l’uso espanso di corsi via internet e un centro con edifici fisici e un bel paesaggio, simile alle nostre Scuole Misteriche dei tempi passati.

RIUNIONI SU INTERNET – È Internet che ha portato il Crimson Circle dov’è oggi. Il nostro primo sito apparve nel 2000 e subito ci ha fornito uno strumento per connetterci. Mi ricordo quando allora osservavo le statistiche del sito ed ero stupefatto di quante persone da tutto il mondo di colpo avessero iniziato a collegarsi al Crimson Circle e tra loro. Era come se dopo molte vite d separazione. Shaumbra stesse aspettando un mezzo per riconnettersi Poco dopo iniziammo a mettere in onda gli incontri mensili – prima solo in audio e poi in video – e all’improvviso eravamo un’organizzazione mondiale. Internet è stato il modo per riunirci di nuovo.

Ora gli incontri su Internet sono il metodo preferito per passare le nostre informazioni più recenti sul nostro processo di risveglio. Lo usiamo per gli Shoud mensili, per il network di Awakening Zone Radio e i siti social per gli insegnanti, gli studenti, gli Angeli del Crimson Circle e la Awakening Zone Academy. Usiamo la tecnologia di Internet per il gruppo del Keahak cui Adamus trasmette i suoi messaggi due volte al mese. Non ho mai dato la priorità ai libri perché servono fino a due anni perché un libro sia pubblicato e distribuito. Con Internet, invece, i messaggi sono trasmessi nel momento e sono immediatamente disponibili per Shaumbra in tutto il mondo.     

APRILE 2013

LA VISIONE TRASLUCIDA – Arjuna Ardagh

COMUNICATO STAMPA: LA NEW AGE VA IN PENSIONE.

Da quando la settimana scorsa la New Age ha deciso di andare in pensione, nel mondo le persone stanno reagendo con choc, sgomento e anche sollievo.

“È per qualcosa che abbiamo fatto noi?” ha singhiozzato FioreGocciadiRugiada Figliadell’Arcobaleno mentre sorseggiava il suo chai con latte biologico di cocco fuori dal suo teepee nella Contea di Nevada, California. “Non abbiamo cantato le litanie con sufficiente passione? Le nostre bandiere di preghiera non erano abbastanza numerose? Le nostre affermazioni sono state troppo prevedibili e scontate?”

In realtà, la New Age è il frutto degli ultimi anni ‘60 e proprio come molti altri figli del boom economico è pronta ad incassare il suo fondo pensione e ritirarsi a Key West, Florida.  La New Age è semplicemente diventata vecchia, tutto qui, come i piani della vecchia New Age, quelli di vivere il resto dei propri anni passando da un bar in cui puoi mangiare tutto-ciò-che-puoi a quello che serve solo gamberi e a bere Margarita durante l’Happy Hour.

“Sono rimasta a vedere questo spettacolo fin troppo lungo, fratello,” ha confidato di recente la New Age a un caro amico. “Cavolo, persino il mio bambino interiore si è sposato, ha dei figli e un cane e tutta quella merda.  Te lo dico io, per una sola vita ho mangiato abbastanza tofu e germogli e ho indossato abbastanza magliette tinte a mano. Mi merito di vivere in pace il resto dei miei giorni. No, dimentica la pace. Sono pronto a fare casino e ad essere volgare.”

Allora, in che modo l’annuncio del ritiro della New Age che va in pensione influenzerà l’hippie medio che si sta riprendendo, proprio come voi e me?

Ecco una guida di facile utilizzo per come l’annuncio della settimana scorsa potrebbe influenzare la vostra routine quotidiana.

1 – “Come butta?” “Aloha” “Com’è, fratello?” e “Namaste” sono considerati tutti metodi reverenziali per salutare qualcuno.

2 – Se state vivendo ancora seguendo una dieta a base di riso integrale, alghe di mare, aminoacidi e acqua di cocco ora potete rilassarvi, lo sanno tutti. I nuovi studi scientifici rivelano che anche mangiare cartone riciclato può fare bene alla vostra salute, quindi smettetela di preoccuparvi e mangiate ciò che avete di fronte con gratitudine.

3 – Se avete trascorso gli ultimi anni a cercare di manifestare “prosperità”, “abbondanza” o “libertà finanziaria”, il piano di gioco è ufficialmente cambiato. Oltre 2 miliardi di persone vivono con meno di un dollaro al giorno. Se siete uno di quelli fortunati che possiede un posto caldo in cui vivere, cibo da mangiare e amici intorno a sé, il vostro prossimo passo è pensare a come aiutare gli altri.

4 – Se canalizzate l’arcangelo Michele, i Pleiadiani o Elvis è arrivato il momento di smetterla. Da qui in poi la vostra responsabilità è solo quella di connettere le parole che escono dalla vostra bocca ai pensieri e alle sensazioni che vi attraversano. Ecco il codice: onestà. Ciò porta a: intimità.

5 – Se avete trascorso le ultime decadi immersi nelle tradizioni e nella religione di una cultura diversa da quella in cui siete nati è arrivato il momento di tornare alle vostre radici. Per esempio, per molti di voi la preghiera del Signore, il Salmo 23 o Shakespeare potrebbero valere una rilettura. Se siete ebrei telefonate a vostra madre.

6 – Se continuate a collezionare piume d’aquila, piume di civetta o zampe di coniglio, per favore rendetele immediatamente. Si dice in giro che le aquile inizino ad avere freddo e sono incazzate nere.

7 – Se sperate ancora di farvi amici visitatori alieni su un UFO, scordatevelo proprio. Ultimamente la Pew Research ha condotto una ricerca selezionando a caso 1037 alieni cui è stato chiesto chi preferirebbero visitare se volessero avere più contatti con gli esseri umani. Dalle risposte a scelta multipla il 63% ha scelto gli scienziati che hanno vinto un premio Nobel, il 19% ha selezionato i leader delle nazioni eletti dai popoli e il 17% i leader delle tribù indigene. Solo lo 0,8% ha selezionato le persone che si tengono la mano e che intonano canti privi di testo.

8 – Se avete sviluppato una specie di mania, cioè quella di passare il vostro tempo con le persone che hanno una “vibrazione alta” o avete continuato ad evitare persone con “energia negativa”, tutto ciò non sarà più necessario. La vostra missione sulla Terra la porterete a termine proprio qui, facendo più attenzione a tutto ciò che accade proprio di fronte a voi.

9 – Se da tempo collezionate cristalli o altri oggetti sacri potete espandere i vostri orizzonti. Con l’andata in pensione della New Age ogni oggetto di ogni tipo diventerà immediatamente sacro non appena lo guarderete con occhi nuovi.

10 – Ora la cosa più importante. Ascoltate, gente. Se continuate a partecipare al cerchio dei tamburi dopo le 22 entro un chilometro dalle persone che cercano di dormire, per favore smettetela. Per favore, per favore, v’imploro, per favore smettetela. Amico, cazzo, sono le due del mattino!

È naturale che tutti voi abbiate molte domande senza risposta su ciò che accadrà in futuro. Qui c’è spazio per qualcuna di loro.

Domanda: Tutto ciò significa che devo farmi rimborsare i soldi per il mio miglioratore biologico del chi e del bilanciamento dell’aura che copia i suoni di accoppiamento del delfino?

Risposta: no.

Domanda: Allora, in realtà chi è il vero Avatar che viene salvare il pianeta Terra?

Risposta: Siete voi. Spruzzatevi in faccia un po’ di acqua fredda e datevi da fare.

Domanda: Ora che la New Age è ufficialmente finita, qual è il prossimo passo evolutivo per l’umanità?

Risposta: Il buon senso e la sanità mentale.

IL BATTITO DEL CUORE SHAUMBRA – Jean Tinder

PORTARE DENTRO LA MAGIA

Vi chiedete mai: Cosa accadrà?

Dopo anni e vite d’introspezione, auto-esame, ricerca di Dio e alla fine auto amore e integrazione cos’altro ci resta da fare? Molti di noi, me compresa, si sono impegnati in questo viaggio d’illuminazione per un tempo così lungo che praticamente procediamo con il pilota automatico, cerchiamo sempre la prossima cosa da scoprire su di noi, da imparare o da sistemare. A volte in quella ricerca finiamo per dimostrare che Kuthumi aveva ragione quando diceva, “Voi non avete problemi, siete solo annoiati.” È come se a livello subconscio creassimo ‘problemi’ e ‘sfide’ solo per avere qualcosa su cui lavorare. Cosa succede quando il lavoro è finito?

Il mese scorso ho parlato della scoperta del mio sogno più vero e sta diventando vero – un corpo riequilibrato che sta diventando con grazia una casa elegante e confortevole per la mia anima.

Mi è stato subito molto chiaro che dopo il mio Sé il mio prossimo sogno è la mia casa. Dopotutto, una casa è un’estensione del corpo e invitare l’anima a mettersi comoda del corpo ha una relazione stretta con il mettere a proprio agio il Sé in una casa fisica. È diventato assolutamente chiaro che era arrivato il momento di prendere possesso della mia stessa casa piuttosto che affittarla da altri con la minaccia costante di essere buttati fuori (il nostro padrone di casa tenta da parecchi anni di vendere questa casa).

Per me era proprio arrivato il momento che la mia casa mi appartenesse, ma come potevo rendere realtà quel sogno?? Sono anni che voglio una casa mia, ma mi è sempre sembrato impossibile. Così quel sogno è rimasto là fuori da qualche altra parte in attesa del ‘giorno in cui tutto funzionerà.’ Ma ora ci sfidano a permettere che quel giorno sia proprio ora – o a dimenticarcene del tutto.

Dall’inizio di quest’anno ho percepito un cambiamento enorme nelle energie intorno a noi. I messaggi di Adamus hanno raggiunto nuovi livelli, le mie esperienze personali quotidiane mi hanno regalato un senso di facilità e di magia e posso sentire davvero che i cambiamenti stanno avvenendo ai livelli più profondi della coscienza. L’energia si sta muovendo e allora perché non metterla al lavoro?

Parecchie settimane fa Adamus ha fatto un Dreamwalk che ha avuto un effetto profondo su di me. Per l’ascoltatore si è trattato di un viaggio magico nel proprio Giardino Segreto dei potenziali, pieno di energia e possibilità su tutto. Da allora sono tornata molto spesso nel mio Giardino Segreto e l’ho sempre trovato pieno di gioia e di vita. A volte quando vado a letto, esaurita dagli impegni della giornata scivolo nel mio giardino e mi riposo nel laghetto trasparente come il cristallo o mi siedo tranquilla su un tronco ricoperto di muschio o ancora cammino tra le belle pietre e gli alberi. Finisco per sentirmi ringiovanita e benedetta, proprio come se ci fossi stata davvero – perché è proprio così!

Dopo l’ultimo Shoud in cui Adamus ha parlato del Libero Fondo Mondiale Illuminato, il viaggio successivo al mio Giardino Segreto mi ha riservato una bella sorpresa! Mentre procedevo lungo il sentiero di pietra verso il cancello del Giardino ho notato che le pietre erano cambiate. Ora c’era un nuovo sentiero fatto di gioielli che luccicavano sotto i miei piedi! La cosa ancora più stupefacente è che ogni stelo di erba che si muoveva nella brezza aveva in cima un gioiello. Che vista incredibile! Nel Giardino tutto era ancora verde e lussurioso ma qui è la, intervallate tra l’erba e le pietre, c’erano scintille di colore. Era proprio come se i gioielli di cui Adamus aveva parlato stessero esplodendo e prendendo vita proprio nel mio Giardino!

Ho respirato tutto dentro di me e ogni volta che ho visitato il Giardino era più bello e più ricco. Naturalmente a volte il mio sé umano si chiedeva se fosse davvero reale, se dal Giardino dei potenziali sarebbe arrivato qualcosa di ‘tangibile’, ma era un’esperienza così goduriosa che ne ero contenta comunque (se non l’avete ancora fatto, v’incoraggio davvero a farvi il dono di ascoltare questo bel viaggio nel vostro Giardino Segreto personale. Contiene l’energia e potenziale per tutto ciò che potreste mai volere e proprio perché è vivo e cresce e reagisce a voi, è davvero pieno di magia. Se poi ciò che ci trovate non vi piace, cambiarlo è molto semplice).

A un certo punto ho iniziato a notare che le cose stavano iniziando a muoversi davvero, specialmente per ciò che riguardava la nostra casa. Sempre più persone venivano a vederla ed è arrivato il giorno in cui qualcuno ha scoperto la casa dei suoi sogni. Ci dissero che ci avrebbero fatto un’offerta per comprare e io ho iniziato a sentire il caos che mi stava arrivando addosso perché dovevo trovare una nuova casa, impacchettare tutto e traslocare. Non mi preoccupa molto l’avventura di cambiare casa, ma mi riusciva difficile immaginare di vivere da qualche altra parte. Nonostante ciò, è arrivato finalmente il momento di dire addio alla mia casa. Con un po’ di tristezza l’ho lasciata andare a livello energetico, ma mi fidavo implicitamente che la soluzione perfetta si sarebbe manifestata.

All’improvviso è successo! Una sera, tre settimane fa ho ricevuto notizie inattese che hanno modificato tutto. All’improvviso tutta una serie di nuovissimi potenziali si è rimessa al suo posto e oggi posso finalmente dire ciò che volevo dire da anni: sto diventando la proprietaria strapiena di gioia della mia amata casa! Stiamo comprando questa casa meravigliosa.

“Come” è accaduto non è molto importante, perché ci sono miliardissimi di possibili come. Ciò che ha portato questo sogno a realizzarsi è stata la mia energia, l’immaginazione, la scelta, la fiducia e il permettere. Naturalmente ho dovuto anche partecipare in modo attivo a renderlo reale. Ogni volta che un sogno diventa reale ci sono problemi logistici tridimensionali da gestire e serve tutta la vostra disponibilità a fare il ‘lavoro sporco’ (comprare una casa implica moltissimi documenti!). Nella collaborazione divina tra l’umano e l’anima il lavoro sporco è responsabilità dell’umano.

Qualche giorno fa sono andata alla mia piccola foresta (qui nel mio giardino a tre dimensioni) mi sono seduta sulla mia roccia preferita, ho respirato profondamente e ho percepito tutte le energie intorno a me – le rocce, gli alberi, le piante e il terreno, persino i deva e gli gnomi e altre creature interdimensionali che vivono qui. Ho fatto sapere loro che finalmente il limbo è finito, che sto prendendo possesso del mio piccolo pezzo di paradiso e che ogni parte di lui ora è al servizio di questo Maestro. Ho sentito le energie terrestri che hanno iniziato a prendere vita rispondendo alla chiamata. Ho sentito in profondità la Terra connettersi con i gioielli nascosti che ricoprono il Libero Fondo Mondiale illuminati e l’incredibile cuore di cristallo della terra. Tutto era vivo e si agitava, pieno di gioia alla prospettiva di essere finalmente a servizio di veri Maestri. Ho sentito che la Terra è davvero qui per sostenere l’umanità e vuole solo ricevere dei comandi per entrare nel suo potenziale più pieno.

Allora, che c’è in serbo per voi in futuro? Che ne dite della magia? Che ne dite di vivere davvero? Che ne dite d’immaginare i potenziali e non i problemi? Che ne dite di fidarvi che tutto ciò è davvero qui per servirvi. Ci sono ancora giornate in cui è importante ricordarsi ciò che abbiamo imparato, ma i giorni della sofferenza e del lavoro su di noi possono essere finiti. Parlando per esperienza personale, guardate cosa accade quando VOI fate di VOI la vostra priorità, quando VOI siete il vostro sogno personale che si avvera – alla fine la magia si manifesta! Quando siete diventati la casa del vostro Sé, tutto ciò che vi resta da fare è danzare con i potenziali e permettere che la magia si manifesti. Ogni tanto, andare a farvi un giro nel vostro Giardino Segreto può aiutarvi davvero.

MAGGIO 2013 

LO STATO DI GRAZIA – Geoffrey Hoppe

Nel corso degli anni i nostri amici angelici ci hanno trasmesso molti modi di dire e massime profonde. Quello di Tobias, “Il futuro è il passato guarito” è stato per molto tempo uno dei miei favoriti. Il motto piccante di Adamus, “Solo un maestro può essere a servizio, tutti gli altri sono solo servitori” ha fatto sollevare qualche sopracciglio e quello di Kuthumi “Sì, sono illuminato” non è tanto un modo di dire quanto un modo di essere.

Di recente quello che preferisco viene da Adamus. È la sua definizione di Grazia e dice più o meno così: “Lo stato di Grazia arriva quando lasci che l’energia ti serva.”

È semplice. È elegante. È chiaro.

La Grazia è lasciare che l’energia vi serva.

Punto.  Niente se, niente e e niente ma.

Voi non vivete nella Grazia quando non lasciate che le energie vi servano. È quasi come dire, “Non lascerò che lo Spirito mi celebri” o “Non lascerò che la vita mi offra i suoi doni.”  È un po’ come andare a vedere un film di cassetta con una mascherina sugli occhi e con i tappi di cera nelle orecchie. Siete al cinema ma non vi permettete di godervi lo spettacolo.

Essere nello stato di grazia significa lasciare che le energie vi servano. Tutto intorno a voi c’è un’abbondanza di energie che vogliono servirvi! Le avete create voi. Sono VOSTRE. Le energie non hanno alcuna propensione né secondi fini. Non hanno una loro mente e non hanno bisogno di nulla da voi. Vogliono solo servirvi. Le energie sono come cuccioli di cane pronti a leccarvi il viso e a farvi le coccole, se glielo permettete. Non conoscono il vostro passato e non gliene frega nulla. Non giudicano né resistono al fatto di adorarvi. VOGLIONO SOLO SERVIRVI!

Mi spiace doverlo “urlare”, ma provo molta passione per questo tema. Per quanto mi riguarda non riesco proprio a capire perché tutti – soprattutto voi – dovreste impedire a quelle energie di servirvi. Bene, lo capisco ma è arrivato il momento che tutti quanti ci liberiamo dalle scuse.

Essere fuori dalla Grazia è come avere una sete pazzesca mentre state in piedi in mezzo a un fiume trasparente di montagna e vi chiedete quando apparirà un bicchiere d‘acqua. Infilate il viso nell’acqua e bevete!

Essere fuori dalla Grazia è come possedere lo smartphone più intelligente del mondo la cui batteria è morta perché non l’avete ricaricata infilandola nella presa elettrica lì vicino.

Essere fuori dalla Grazia è dire “Non lo so” quando lo sapete. Le risposte ci sono tutte, ma per qualche ragione voi preferite pensare, “Non lo so.”

Essere fuori dalla Grazia è incolpare gli altri per le cose; è usare il vostro passato come scusa perché le cose non funzionano; è aspettare che il vostro spirito vi guidi o che gli angeli lo facciano per voi credendo alle cospirazioni e fingendo che dovete prendervi cura di qualcun altro; è preoccuparvi di ciò che penseranno gli altri, è sentirvi in colpa perché vi state prendendo più di quanto dovreste; è permettervi di credere alla mancanza e temere che farete un cattivo uso delle energie; è dirvi che ci avete già provato ma non ha funzionato, quindi perché mai dovrebbe funzionare ora… e la lista potrebbe continuare all’infinito.  Il fatto è se avete una scusa qualsiasi per il fatto che le energie non vi stanno servendo voi non siete nella Grazia

La Grazia è lasciare che tutte le energie vi servano. Non è un’iperbole. Voi siete un Essere Conscio ed attraete o respingete le energie in relazione alla vostra passione e alle vostre scelte. L’energia, che è molto letterale, plasma la vostra realtà. Se vi sentite perso o confuso l’energia manifesterà per voi proprio quella realtà. Se siete sovrano e abbondante l’energia vi servirà in modo libero e senza alcuno sforzo. L’energia non vi manipolerà, né v’ingannerà. Vi servirà e basta perché lei reagisce direttamente alla vostra coscienza.

Negli Shoud di gennaio e di febbraio 2013 Adamus ha parlato del Fondo Illuminato del Mondo Libero. Ha affermato che in tutto il mondo ci sono 21 caverne piene di cristalli enormi. Per ere intere quei cristalli hanno continuato ad attrarre e a immagazzinare le energie interdimensionali in attesa del momento giusto. Quel tipo d’energia non è stato disponibile per noi fino al 31 dicembre 2012 e ora è qui. I cristalli sono stati attivati e ora le energie si stanno distribuendo a tutti quelli che si sintonizzano, che risuonano e permettono. Non c’è alcun formulario da riempire, non ci sono limiti sulla quantità d’energia e non sono previsti rimborsi. Si tratta solo di più energia che è qui per servirvi.

Sono sorpreso che ci siano state pochissime discussioni sul Fondo Illuminati. Pensavo proprio che avrebbero dominato le discussioni tra Shaumbra su Facebook e sulla bacheca messaggi del Crimson Circle. Durante gli ultimi seminari e Shoud io (o Adamus) mi ero preparato per fornire più informazioni su come usare quell’energia. Pensavo proprio che la mia casella di posta elettronica si sarebbe riempita di domande da parte di Shaumbra o addirittura di storie su come ci stavano già lavorando, ma non ho sentito quasi nulla! Mi chiedo: cosa stanno aspettando tutti? Forse hanno già l’energia di cui hanno bisogno e stanno ottenendo tutto ciò che desiderano?

Perplesso da questa reazione molto sottotono ho chiamato Adamus per avere le sue intuizioni. Si è dichiarato d’accordo nel notare che solo pochissimi Shaumbra hanno attinto alle caverne di cristallo. Ha affermato che siamo così abituati a lottare e a tirare avanti con “giusto quanto basta” che non riusciamo ad immaginare l’enormità dell’energia disponibile attraverso quei cristalli. Ha aggiunto che al momento molti Shaumbra sono intimoriti dalla grandezza di quelle energie. Preferirebbero ricevere un assegno con la posta piuttosto che attingere ai vasti potenziali di quelle energie cristalline.

Per Shaumbra l’abbondanza è uno dei più grandi problemi di fondo. Moltissimi Shaumbra stanno combattendo per riuscire a tirare avanti, ma per tutti noi esiste una riserva d’energia disponibile. Frequentare un corso sull’abbondanza non risolverà sicuramente il problema. Trovare qualcuno che compia una sintonizzazione o un’attivazione per voi non cambierà assolutamente nulla. Tutto si riduce al PERMETTERE. Permettere è un sentire interiore profondo che siete pronti, che siete degni e che non vi limiterete in alcun modo – compreso il credere ai limiti del passato.

Il Maestro permette che le energie lo servano. Non ci sono trucchi o stratagemmi, non c’è nulla cui credere e non c’è un puzzle da risolvere. È arrivato il momento che tutti noi viviamo una vita Elegante lasciando semplicemente che l’energia ci serva. Facciamolo, Shaumbra…proprio ora.

IL BATTITO DEL CUORE SHAUMBRA – Jean Tinder

L’ARTE DI RICEVERE

Nel novembre del 2011 gruppo di Shaumbra si riunì sul Nilo per i momenti finali. Era stato un viaggio incredibile con visite di primo mattino agli antichi templi, tranquilli pomeriggi passati lungo il fiume eterno e serate piene di celebrazione. Era l’ultima notte sulla barca prima della partenza mattutina per il Cairo e gli ultimi giorni di quell’avventura di una vita.

Con tutti agghindati nelle loro galabeya luccicanti, l’energia era alta quando è entrato Adamus. Il suo tema per la serata era il ricevere. Durante il tour se n’era già parlato molto e così Adamus guidò il gruppo attraverso una profonda esperienza di permettere entrassero che le energie. Fu un momento davvero bello, ma mi sono chiesta quanti di noi l’abbiano davvero “colto”, me compresa. Da bravi Shaumbra noi ci tuffiamo in qualsiasi esperienza si presenti, ma troppo spesso appena termina torniamo ai nostri vecchi modi di fare.

Ora il tema del ricevere riappare sul menù, soprattutto durante lo Shoud di aprile 2013 quando Adamus ha dichiarato, “Viene a voi.” Ma lo fa davvero? O meglio, state sperimentando che “ciò” viene a voi? Durante lo Shoud Adamus ha guidato una ‘merabh del ricevere’, fornendoci un’altra opportunità di portarla davvero dentro di noi ma di nuovo non sono sicura di quanti di noi l’abbiano colto davvero. Con commenti del tipo, “La musica mi ha distratto; la merabh sembrava slegata; tutto lo Shoud dello spettacolo a premi è stato strano,” quanto abbiamo ricevuto davvero? È possibile che siamo troppo selettivi (limitati) rispetto alle energie che siamo disposti a ricevere?

A proposito, cosa significa ricevere?  Noi tutti vogliamo più denaro, una salute migliore, relazioni che ci sostengano ecc. ma quanto spesso in realtà rifiutiamo le energie che vengono a noi invece di riceverle?

Durante il recente seminario del Quantum Allowing, Adamus ci ha parlato di nuovo del ricevere e stavolta è scattato qualcosa. Prima di lanciarsi nel tema ha voluto che facessimo la semplice esperienza di ricevere. Ha chiesto ai presenti di abbracciare qualcuno che non conoscevano. Mentre stavo lì in piedi e abbracciavo un perfetto sconosciuto ho pensato, “Cosa c’entra tutto ciò con il ricevere? Non dovrei essere io a dare l’abbraccio e non a riceverlo? Aspetta un po’…e se lei me lo stesse già dando? A proposito, che ci sto a fare qui?” In quel momento qualcosa dentro di me si è illuminato. “Se entrambi stessimo ricevendo l’abbraccio – allora chi lo sta dando???”

Nei pochi minuti successivi per me un’intera cascata di momenti “aha” sono tornati al loro posto.

Prima di tutto, dare e prendere sono sempre state una cosa molto dualistica e nella dualità dev’esserci l’equilibrio. Se mi dai qualcosa, sicuramente io mi sentirò in debito. Se io ti do qualcosa, probabilmente c’è un po’ di speranza che tu mi darai qualcosa in cambio, anche se solo un apprezzamento o che “lo farai girare.”  In un modo o nell’altro lo scambio energetico deve sempre avvenire e quindi non c’è da stupirsi se abbiamo difficoltà a ricevere. Quali fili sono legati a questo “regalo”? E se non vogliamo ciò che ci viene offerto?

Il vero ricevere va oltre la dualità. Non c’è nulla da contraccambiare nel ricevere la luce del sole o la gravità che ci mantiene sulla Terra o la pioggia che porta la vita. È il semplice flusso naturale delle cose. Ecco, invece di essere selettivi e dire “no” a cose (che pensiamo) di non volere (o che non vogliamo contraccambiare), forse è arrivato il momento di permettere che TUTTE le energie entrino senza opporre alcuna resistenza. Perché non provarci? Per esempio, la prossima volta che “date” un abbraccio a qualcuno cercate anche di riceverlo. Potreste scoprire che un abbraccio ricevuto in pieno è meno strano, contiene più amore ed è più reale di un abbraccio che si “dà.”

Nel ricevere c’è un equilibrio innato e naturale. È il respiro che entra prima di uscire, è l’ispirazione prima dell’espressione, è la tela prima della creazione. Noi ci siamo programmati del tutto per rifiutare invece di ricevere e quindi serve una mentalità del tutto nuova rispetto alla vita e alle nostre interazioni quotidiane.

Volete davvero che le energie vi servano? Se è così v’invito a superare la dualità è a iniziare a ricevere tutto, senza eccezioni. Nella vostra realtà quando rifiutate qualcosa perché “non lo volete” vi ritrovate subito nell’energia della resistenza e le cose che VOLETE ricevere hanno difficoltà a superare quella barriera. Se invece ricevete davvero tutto ciò che appare nella vostra realtà lei si allinea in modo automatico con la vostra energia e diventa una benedizione.

La maggior parte di noi ha accettato la credenza secondo cui è meglio dare che ricevere e ora ciò ha reso difficile ricevere qualsiasi cosa. In realtà, qualche minuto dopo l’esercizio dell’abbraccio Adamus stava parlando del ricevere con uno dei presenti. A un certo punto ha ficcato le mani in tasca e ha iniziato a lanciargli banconote da 20 dollari. Naturalmente al pubblico è piaciuto, ma tra tutte le risate e l’agitazione ho osservato con disappunto che il suo caro amico raccoglieva le banconote e le distribuiva agli altri. Quella persona non riusciva proprio a convincersi di ricevere l’abbondanza che Adamus gli stava dando!

Quanto spesso rifiutiamo i doni che fluiscono costantemente verso di noi perché non hanno l’aspetto che pensiamo dovrebbero avere? In tutta onestà, direi che probabilmente avviene nella maggior parte dei casi. Ricevete con grazia il sostegno della sedia su cui state seduti o vi lamentate dei dolori che avete alla schiena? Ricevete la bellezza del cielo blu e trasparente o vorreste che facesse meno freddo? Quando i notiziari e il dramma arrivano da voi, voi ricevete tutta quell’incredibile energia o rifiutate una realtà che non volete? Quando il vostro corpo vi parla con i disturbi e dolori, voi ricevete ogni sensazione?

In fondo, tutto è solo energia e che la riconosciate o no, lei entra sempre per servirvi. Sì, persino ciò che (voi pensate) di non volere. L’energia trova sempre il suo equilibrio, proprio come l’acqua trova il suo livello e vi servirà fino al punto che voi vi permettete di ricevere nella vostra realtà.

Avete il coraggio di smettere di rifiutare tutte le energie che entrano nella vostra vita e accettarle tutte? Siete pronti a superare la dualità del dare e del prendere e una volta per tutte ricevere… tutto? Se arriva davvero a voi, se potete ricevere qualsiasi cosa, allora ha inizio la magia!

COSA SAREBBE LA VITA SENZ’ACQUA? – Rupert Davies

Quando piove fermatevi a guardare le gocce di acqua che cadono tutto intorno a voi. Nella vita tutti noi vogliamo i miracoli e la magia; molti miracoli ci circondano e non ce ne accorgiamo. Se ci fermiamo e notiamo le gocce di pioggia che cadono e che riempiono l’aria o i fiocchi di neve che cadono e riempiono l’aria, passiamo dal reame dei programmi e dei problemi a quello della pace e della presenza.

È semplice. Notate le gocce di pioggia che stanno al centro della vita; osservate le gocce di pioggia che cadono e le persone che continuano a camminare. Iniziamo a vedere che non siamo sempre al centro della nostra esperienza di vita e che tutto fluisce intorno a noi. Spessissimo sentiamo di essere alla mercé di un’alluvione di cose e ci sentiamo quasi assaliti dalle richieste della vita e tutto ha bisogno di una risposta, di una reazione o di qualcosa.

Oppure possiamo fermarci e notare come il flusso procede intorno a noi, proprio come un fiume che scorre intorno a una roccia. Il mondo non dipende in alcun modo da noi. Noi possiamo essere liberi semplicemente notando le gocce di pioggia e lasciando che il mondo fluisca davanti a noi. Questa è l’essenza della fotografia ‘Gocce Dorate’ che ho scattato al magico Pozzo del Calice in Inghilterra e anche del ‘Seduto vicino al Fiume nella Neve’ che ho scattato a Londra durante un fine settimana d’inverno.

Un momento particolare in cui mi sono fermato e mi sono accorto dell’acqua è accaduto presso una cascata in Siberia. Stavo seguendo un sentiero che costeggiava il limite della foresta, vicino a un fiume che attraversava con violenza una valle e dall’altra parte c’erano le montagne. Il sentiero correva lungo l’abisso e così potevi stare abbastanza vicino da essere investito da una nebbiolina e non sentire altro che il rumoreggiare gentile dell’acqua che cadeva nella cascata. Sono restato ad osservare l’acqua; la respiravo, la fissavo, le sorridevo e mi godevo il flusso delle cascate e la meraviglia e la freschezza del tutto. Per un attimo ho guardato da un’altra parte; forse c’era una persona che si avvicinava sul sentiero, ma ciò di cui mi sono accorto è stato che la mia visione era proprio come un’onda, come se mi trovassi sott’acqua. La foresta ondulava, tutto creava vortici e quindi ho dovuto aggrapparmi al corrimano di legno. Stavo benissimo, non mi girava la testa ed era proprio come se fossi acqua. Ho guardato di nuovo verso la cascata respirando e lasciando che l’esperienza di essere come l’acqua diventasse più profonda e mi sono reso conto che casualmente mi ero fuso con l’acqua, mi ero lasciato diventare una cosa sola con lei. Ciò significava anche che io stavo lasciando che lei diventasse una cosa sola con me. È stata un’esperienza di grande trasformazione e da quel giorno mi piace passare del tempo vicino a un corpo d‘acqua anche se è solo un rubinetto da cui esce acqua e diventare una cosa sola.

Per me questo è il modo di vivere naturale. Non è fantasia. Non è bizzarro e di certo non è una scappatoia; si tratta d’incarnare davvero e in modo conscio l’esperienza di vivere su un grande pianeta che è così vivo e bello. È lavorare e fare esperienza proprio di questo. Un attimo dopo possiamo fare un respiro e spostare la nostra attenzione sul guidare un’automobile, sull’ andare a prendere i bambini o sul raggiungere il posto di lavoro. Questo è il modo normale di vivere, scegliendo di connettersi al nostro incredibile ambiente per fare esperienza della vitalità e della condivisione. Al contrario, vivere intrappolati nella corrente dei problemi e dei programmi come un personaggio indifeso in un video che a volte è crudele ecco, quello è il modo di vivere ‘non normale’ ma noi ce lo dimentichiamo. È una vera fortuna che ora possiamo ricordarcene.

È molto interessante che possiamo vivere un’esperienza sublime fondendoci con l’acqua e che usando lo spazio tra le gocce di pioggia possiamo separarci dal flusso della vita. Entrambi sono essenziali; noi osiamo essere così intimi con la vita da poterci immergere in lei abbandonandoci del tutto e dall’altro lato osiamo essere l’essere sovrano che siamo e che sempre saremo. C’è una stagione per tutto.

COSA FA L’ACQUA?

L’acqua sgocciola, fa le bolle, chiacchiera, si schianta, si spiaccica, s’incunea tra le pietre sulla spiaggia e plasma forme imponenti nel paesaggio. Fa una curva, cade, gorgoglia e fluisce. Abbraccia, si riversa, riempie l’aria di vapore oltre i nostri corpi con l’umidità, accarezza e si prende cura, allevia e disseta. Così sono i fiordi in Norvegia, moltissima acqua e moltissima anima, i luoghi profondi della terra o le cascate in Islanda, in un certo senso amplificate dal fuoco che riempie il paesaggio, il rimbombo della fusione del ghiaccio e delle piogge abbondanti, pure e grezze; la schiuma bianca contro la terra le sabbie nere del vulcano. Un fiume della vecchia Inghilterra che si comporta come se ballasse il Lago dei Cigni o lo Schiaccianoci e che scorre attraverso la valle di Dartmoor al di sotto di una vecchia foresta di querce, gorgogliando come un flauto tra le molte ottave, interconnesse, sicuramente inseparabili dalle allodole che volano e cantano più in alto, intorno e insieme all’acqua. Una persona potrebbe appoggiare lì la testa e non rialzarsi più. E le onde che si affrettano verso la spiaggia durante una tempesta d’inverno e si alzano e ripuliscono; un’ispirazione e un’energia inarrestabile in un momento di ibernazione e di nutrimento.

L’acqua fa moltissimo, ci trasporta con dolcezza sulle onde calde dell’estate a bordo di una barca; ci inzuppa all’improvviso durante una tempesta inaspettata e noi scappiamo a trovare un riparo e a tremare con i nostri amici! L’acqua nutre i nostri raccolti, pulisce le nostre case e trasporta le navi e a volte anche i nostri morti e si porta dietro le speranze e i sogni. Dalle lacrime che scendono lungo il viso al riempire la vasca da bagno io ringrazio il cielo che la mia cara amica acqua non sia mai troppo lontana da me. Cos’altro fa l’acqua? Lei riflette – non solo la nostra superficie, l’immagine di noi ma molto di più. L’acqua può riflettere il nostro stato naturale dell’essere – giocoso come un ruscello, espressivo come una fontana e ingenuo e creativo come un fiume. L’acqua riflette la profondità infinita, la bellezza e la vitalità di tutti noi e ognuno di noi è un grande oceano. L’acqua si unisce a noi nell’avventura della vita… quanto in profondità volete spingervi?

GIUGNO 2013

LE STAGIONI DELL’ANIMA – Geoffrey Hoppe

Il tour europeo del libro della primavera 2013 sta andando meravigliosamente bene (di recente il libro di Tobias Il Viaggio degli Angeli è stato pubblicato in tedesco da Ansata Random House).

Sto scrivendo queste parole da un comodo treno che ci porta da Salisburgo al lago di Bled, in Slovenia.  Siamo in viaggio da due settimane con fermate per seminari e firma dei libri a Berna e a Zurigo, in Svizzera; a Monaco, in Germania; a Zell am See e a Salisburgo, in Austria. Wulfing von Rohr ha fatto un lavoro meraviglioso nel gestire il tour e inoltre a fornire la traduzione in tedesco agli eventi. 

Non solo traduce…di fatto canalizza Adamus e me.  Molto spesso trans-canalizza* le parole di Adamus ancora prima di me (*ho appena inventato il termine trans-canalizzare che accade quando il traduttore è anche canalizzatore).

L’altro giorno Wulfing, Linda e io guidavamo da Salisburgo a Zell am See, due ore tra le Alpi austriache. Era la ‘giornata della Camera di Commercio’ – intendo dire soleggiata e leggera, con la giusta quantità di nuvole contro il cielo blu. Il paesaggio sembrava essere uscito dal film Tutti Insieme Appassionatamente (in realtà l’hanno girato proprio lì). Toglieva davvero il fiato.

Gli alberi e l’erba vibravano del verde tipico della primavera, quel verde vivo che arriva dopo che il respiro dell’inverno è passato. Mentre ci meravigliavamo per la crescita della primavera e facevamo qualche foto dal finestrino ho pensato a quante decine di migliaia di volte le foreste e i pascoli hanno affronto il cambio delle stagioni – fiorire nei mesi caldi e dormire quando fa freddo. Il ciclo si ripete all’anno, un anno dopo l’altro, millennio dopo millennio.

Il ciclo della natura è proprio come il ciclo delle vite umane. All’inizio della nostra nuova stagione noi diamo vita al nostro nuovo Sé freschi e vibranti di vita, pieni di speranze e di aspettative. Viviamo, amiamo, facciamo esperienza e quando il corpo è esausto noi moriamo. Torniamo di nuovo e poi ancora, come le eterne ragioni della natura.

E se… e se mettessimo fine a quei cicli? E se mettessimo fine alle sequenze della nostra morte e della nostra rinascita effettuando la morte finale in questa vita e sapendo che non saremo mai più gli stessi? Basta tornare indietro come albero che fiorisce di nuovo in primavera. E se ciò accadesse senza la morte del corpo fisico, ma fosse la nostra ultima morte? Oso dire che questo è ciò che moltissimi Shaumbra stanno facendo. Stanno mettendo fine alle stagioni della loro anima mentre sono ancora vivi e consci.

Molto tempo fa Tobias ha detto: “Questa è LA vita. Non si tratta solo di prendere un altro corpo in una lunga serie di incarnazioni. In questa vita noi integriamo tutto, comprese le nostre vite passate. Noi lasciamo che la saggezza delle vite passate della nostra anima entri in quest’ultima vita. Noi moriamo di una morte non fisica mentre accettiamo consciamente la nostra presenza Io Sono e così mettiamo fine alle stagioni della nostra anima. Nessun rientro nella nascita e nei cicli di vita. Noi non saremo mai più gli stessi.

Ho guardato fuori dal finestrino della macchina la bellissima varietà di alberi e intanto riflettevo su ciò che noi, come Shaumbra, stiamo facendo in questa vita. Diversamente dagli alberi che affronteranno i loro cicli per altri 1000 anni noi supereremo i cicli della vita. In questa vita avviene la nostra morte finale e ora siamo liberi di vivere.

IL BATTITO DEL CUORE SHAUMBRA – Jean Tinder

TUTTO GIRA INTORNO ALL’AMORE

Cosa vogliamo davvero noi Shaumbra? Io direi che la cosa più grande che abbiamo in comune è il desiderio di illuminarci – o di ascendere o comunque vogliate definire la riunione suprema con il sé. Quando all’inizio Tobias ha trasmesso i suoi messaggi parlava di riunirci, di fornirci la consolazione immensa di non sentirci più soli e ci ha ricordato chi siamo e perché siamo qui. Quando Tobias se n’è andato e Adamus ha preso il suo posto la riconnessione aveva già fatto il suo corso ed è arrivato il momento di darsi da fare.

Per Adamus tutto gira intorno all’illuminazione. La sua chiamata appassionata affinché alla fine almeno cinque umani facciano quel respiro nella vera ascensione parla del nostro stesso desiderio e quindi noi non saremmo stati chiamati sul podio se non avessimo voluto sentire quell’invito costante. Adamus ha considerato questo tema da ogni punto di vista – ci ha invitato a liberarci dalla retorica fuori luogo (basta con il makyo!), ci ha spinto oltre i dubbi costanti della mente (stai zitta!), si è pavoneggiato in giro per farci vedere come potrebbe essere (cammina come un Maestro!) e ci ricorda senza sosta che è davvero solo a un respiro di distanza.

Penso che il suo prendere in considerazione ogni possibile prospettiva nella speranza che alla fine ci arriveremo sia un po’ come cercare di riunire in gregge i gatti ma per esagerare con la metafora un altro modo semplice per ‘riunire in gregge i gatti’ sta nell’aprire una scatoletta di tonno. In altre parole, forse esiste una ‘scorciatoia’ così semplice ed efficace che ci attira inevitabilmente verso la nostra stessa illuminazione piuttosto che cercare di spingerci dentro superando tutte le distrazioni e i dubbi. Di fatto, una tale scorciatoia esiste e lo stesso Tobias ne ha parlato anni fa aggiungendo dettagli davvero pieni d’amore. Tutto gira intorno all’amore.

Qualche settimana fa Adamus ci ha ricordato che il segreto per l’ascensione è l’amore verso di sé, come indicato in queste citazioni da I Sogni Illuminati:

“Potete studiare, potete lavorare duro ma in fondo è solo l’amore del sé che vi porta nella vostra Essità.

È il semplice accettare la compassione e l’amore del sé.

Finché non conoscete l’amore dentro di voi, finché non conoscete il completamento, l’accettazione e la compassione per voi la gravità psichica non vi permetterà di lasciarla. Vi riporterà indietro per tutte le cose ancora non risolte e incomplete.

Una cosa, cari amici, solo una cosa vi renderà liberi – l’amore per voi.

L’altro giorno mi hanno chiesto: “Come ci si ama? Dov’è il manuale? Quali sono le regole? Dimmi come posso amarmi, così che io possa uscire da qui.” Amarsi è la cosa più facile è la cosa più difficile che farete mai. È l’accettazione. È la calma. Con il vero amore verso di voi non ci sarà mai più alcun problema legato al denaro o alla salute. Una volta che l’accettazione è presente, la vera magia ha inizio.

Le energie, le caverne cristalline che contengono il Fondo Mondiale Illuminato libero e sovrano… voi e l’amore che provate per voi attrarranno quelle energie.

I dubbi esistono perché quando quella luce illumina i luoghi irrealizzati, i luoghi dentro di voi che non sono ancora stati riempiti con l’amore, quella luce li farà affiorare. Non lottate con loro, non litigateci e non combatteteli. Amatevi e basta. Amate quegli aspetti, quei buchi. Amatevi. Amatevi. Non cercate di innaffiare tutti quegli aspetti fastidiosi con un bel po’ di amore zuccheroso. Amatevi. È proprio così, è molto semplice.”

È proprio tutto qui – amarsi. Ma sappiamo davvero cosa significa? Nella nostra vita quotidiana quanto è facile portare l’auto amore oltre ‘il bel concetto’ e renderlo un’esperienza tangibile? Quanti di noi sentono ancora il dubbio e la preoccupazione? Quante domande vanno ancora in giro del tipo, “Cosa mi manca? Lo sto facendo bene?”

La risposta, per me, è qualcosa che ha guidato e ha riempito di informazioni la mia vita per parecchi anni ed è anche una delle mie passioni più grandi: La Scuola delle Energie Sessuali di Tobias. Di certo è il dono più incredibile che mi sono mai fatta ed è un’esperienza che insieme a molti altri io ho l’onore di offrire come Insegnante Certificata del Crimson Circle.

Di recente ho co-presentato questa Scuola e ancora una volta sono rimasta colpita dai doni profondi che offre. Uno degli studenti mi ha detto, “Se avessi saputo che questo seminario riguardava come amarmi, l’avrei frequentato anni fa.”

Sì, la SES riguarda sicuramente come amarsi, come prendersi cura di sé nella vostra vita e come mettere fine al nutrimento energetico. Riguarda anche come procedere verso lo stato che Adamus definisce ‘illuminazione.’ Anche se Tobias gli ha dato un nome diverso, ha comunque fornito una procedura fatta di passi per arrivarci. Non è certo il tipo di procedura per cui dovete controllare ogni passo quando l’avete compiuto o in cui passate dal punto A al punto B al punto C per concludere al punto Z. Per la mente ciò può determinare grande insoddisfazione e addirittura frustrazione. In realtà, è così semplice che lo si può mettere da parte o persino dimenticarsene per partire alla ricerca di esplorazioni che siano più soddisfacenti a livello mentale. Invece è anche molto REALE e per mia esperienza personale posso dire che i passi di cui parla Tobias sono efficaci. Avvengono le esperienze più profonde ma naturalmente ciò dipende dalla disponibilità di ognuno a fidarsi e ad impegnarsi nel processo di amarsi davvero.

L’‘amore del sé’ è un concetto meraviglioso, ma ne state facendo davvero l’esperienza? Vi amate completamente? Solo pochissimi umani possono dire “Sì” senza dubbi né equivoci. Nonostante sia il segreto per l’illuminazione, quanto spesso posponiamo l’auto amore al giorno successivo? Quanto è facile amarsi, eccetto che per… qualcosa? Quanto spesso lo rimandiamo a un altro giorno perché qualcun altro ha bisogno di noi? Quanto spesso professiamo l’amore totale e l’accettazione del sé ma poi nel buio della notte ci facciamo piccoli davanti ai demoni che si nascondono nei recessi più profondi?

Se quelle cose vi sono familiari, voi non siete soli e non siete neppure sbagliati. Per miliardi di anni ci hanno programmati per portarci a credere che siamo inadeguati, fuorviati, stupidi e brutti e alcune di quelle credenze aleggiano ancora sotto la superficie. La Scuola di Aspettologia (o la Scuola di Ascensione di Adamus) possono fornire un buon trampolino di lancio per sradicare alcuni degli aspetti testardi ma la risposta per tutti gli aspetti è la stessa – l’amore totale, disinibito, incondizionato ed eterno, l’amore verso di sé.

Quell’amore non è qualcosa in cui sperare, da chiedersi come trovare o aspettare che alla fine “ti succeda.”  È una scelta tangibile, da fare e rifare e rifare ancora. Dopotutto, quando sei in una relazione d’amore con qualcun altro non dici “Ti amo” una volta sola è la cosa finisce lì; lo dici e poi lo ripeti nel momento in cui lo senti e nel momento in cui hai bisogno di sentirlo. Trovi dei modi per esprimere il tuo amore nelle parole e nei fatti e li manifesti una volta dopo l’altra o l’amore svanisce perché viene trascurato. L’amore tra te e te non è diverso: affinché diventi un’esperienza reale e vera deve manifestarsi anche in modo tangibile ed essere espresso di continuo.

L’illuminazione che stiamo cercando non significa solo dire le parole, “Io sono quello che sono.” Non si tratta solo di abbandonare le vecchie credenze. Non si tratta solo di diventare bravi a creare. L’illuminazione è un’esperienza fisica umana che avviene nel vostro corpo. Voi la SENTITE e supera la vostra mente ed è più grande delle vostre emozioni. Pur essendo assolutamente unica per tutti noi, la Scuola delle Energie Sessuali di Tobias è la cosa più simile e vicina che io abbia mai trovato a un manuale di istruzioni (e io lo amo ancora di più perché ci ha lasciato questa eredità senza tempo).

Se non vi siete ancora fatti il regalo di quell’esperienza profonda, spero proprio che sia sulla vostra lista dei desideri. Se avete già frequentato la SES spero che stiate mettendo in pratica le verità che Tobias ha pronunciato. Nel caso aveste dimenticato i dettagli – sulla chiarezza, sul nutrimento energetico, sul dramma, sull’abuso e sulla guarigione e sì, sull’amore più grande – potreste considerare la possibilità di rifarlo. Come insegnante ho già fatto l’esperienza di una dozzina di seminari e tutte le volte c’è una bellezza più profonda da scoprire. Per molte ragioni è la mia passione, soprattutto a causa dei cambiamenti che ha portato nella mia vita personale ma anche perché senza l’amore del Sé nulla di ciò che Adamus, Tobias e Kuthumi hanno detto può avere un effetto prolungato nel tempo.

Quando si parla di ascensione e soprattutto del tipo di ascensione in cui restate sulla Terra e vivete come uno Standard per il resto della vostra vita, l’unico gioco possibile è l’auto amore.

LUGLIO 2013

TUTTO GIRA INTORNO ALL’ILLUMINAZIONE* – G. Hoppe

Quattro anni fa, quando Adamus sostituì Tobias annunciò che era qui per una ragione: la nostra illuminazione. Sottolineò che quasi tutti gli Shaumbra hanno scelto di realizzare l’illuminazione entro questa vita mentre restano presente nel corpo fisico. Si spinse fino a invitare chi non si era impegnato in modo personale e chiaro con la sua illuminazione a dire arrivederci al Crimson Circle – e più di qualcuno l’ha fatto.

L’invito è stato fatto perché Adamus non voleva che le energie del Crimson Circle e di Shaumbra si diluissero a causa di qualche hobbista spirituale, soprattutto quando il tema di fondo dell’illuminazione è così profondo, impegnativo e personale. Ha riconosciuto che mentre quelli che sarebbero rimasti potevano dubitare e preoccuparsi dell’illuminazione, avevano comunque scelto di realizzare l’illuminazione incarnandola “a ogni costo.”

Negli ultimi quattro anni ho visto come questo impegno personale rende Shaumbra diverso da molte altre organizzazioni spirituali o religiose. Qui non si tratta di essere i migliori o gli esclusivi, ma piuttosto di essere concentrati e di avere uno scopo. È la stessa differenza che passa tra chi ogni tanto suona uno strumento musicale ma lo fa solo per divertirsi rispetto a chi si è dedicato alla musica facendone una professione e uno scopo di vita.

Ciò che abbiamo qui nel Crimson Circle è un gruppo di umani che dopo molte vite di apprendimento, di ricerche e di sacrifici ha scelto che questa vita sia quella dell’illuminazione spirituale. Si potrebbe anche definire “la consapevolezza vivente dell’Io Sono.” Di certo non è per i deboli di cuore o per chi ha un intento piuttosto superficiale. Qui si tratta di tutto o niente. Molti Shaumbra mi hanno detto che è questo – nient’altro ha importanza. Questa è anche una delle ragioni per cui Adamus non ci distrae con secondi fini alieni, cospirazioni, elaborazione emotiva o modalità-del-giorno. Mentre alcuni di quei temi potrebbero essere molto reali e alcuni dei prodotti o dei sistemi hanno una certa validità, Adamus ci incoraggia a restare veri nei nostri confronti piuttosto che cadere nelle distrazioni. Afferma inoltre che il potenziale maggiore per distrarsi arriva proprio sulla soglia dell’illuminazione e quindi ci implora di restare nella concentrazione del Sé piuttosto che nel rumore dei mondi esterni.

Prima di noi ci sono stati solo pochi Maestri Ascesi. Secondo Tobias e Adamus, i Maestri Ascesi sono solo circa 9000 e tutti sono venuti sulla Terra passando dalle incarnazioni fisiche. Possono aver avuto esperienze galattiche nelle Pleiadi o su Sirio, ma alla fine sono passati dalla Terra per realizzare qui la loro illuminazione. Quasi tutti i Maestri Ascesi sono morti nel corpo fisico poco dopo l’illuminazione perché hanno scoperto che era troppo difficile restare nella biologia e nella realtà densa della 3D. I Maestri Ascesi volevano anche lavorare sulla Terra con gli umani che intraprendevano un viaggio spirituale conscio attraverso strumenti come la guida canalizzata o ciò che avviene nello stato di sogno.

Di recente durante la serie d’incontri a Sedona, Adamus ha sottolineato che parecchi dei gruppi Shaumbra che hanno avuto l’occasione di illuminarsi in una vita passata hanno scelto di aspettare fino a questa vita e fino all’Era della Nuova Energia. Rispetto al passato, in questa Nuova Era è più facile restare incarnati dopo essersi illuminati. Ha raccontato che i gruppi che nel cuore avevano il profondo desiderio di restare sulla Terra come Maestri Ascesi hanno fatto in modo di posticipare la loro illuminazione fino ad ora. Ci ha fatto notare che negli ultimi quattro anni oltre 1500 Maestri Ascesi del passato sono tornati sulla Terra per fare l’esperienza di vivere in piena gioia nella realtà fisica, cosa che quasi nessuno dei Maestri Ascesi del passato era riuscito a fare.

Le dinamiche dell’illuminazione che entrano in gioco per Shaumbra sono impegnative ma anche molto fattibili finché non perdete la vostra passione interiore o il vostro senso dell’umorismo. Presumo che abbiate scelto l’illuminazione e che la vogliate più di ogni altra cosa nella vostra vita. Ci saranno momenti d’intensa insicurezza su quel punto, ma una volta che le tempeste del dubbio si calmeranno è probabile che siate più chiari che mai. La determinazione, il desiderio e la passione interna sono le forze che vi guidano nella vostra vita. Supponete che tutto ciò che vi accade riguardi solo e unicamente la realizzazione dell’illuminazione, quindi non ci sono errori o attività superficiali o frivole. Tutto gira intorno all’illuminazione.

Shaumbra prova il desiderio di vivere una vita piena di gioia e di abbondanza. Perché restare sul pianeta se vivi una situazione disperata, se soffri o sei nella mancanza? Noi tutti l’abbiamo già fatto in vite passate, ma ora non funziona più e non è congruente con la Maestria incarnata. Nonostante sia una dinamica molto ovvia noi tendiamo a opporre resistenza. Perché? Secondo me ci sono due ragioni. La prima è che dopo aver vissuto una lunga serie di vite di sofferenza spirituale e di mancanza ci siamo dimenticati com’è sentirsi pieni di gioia e abbondanti. Poi c’è la paura innata che se “indulgiamo” nei piaceri della vita verremo risucchiati nella matrice materialistica e ci dimenticheremo di nuovo dei nostri desideri spirituali profondi. Così facendo ci neghiamo proprio l’unica cosa che stiamo cercando di realizzare: l’illuminazione piena di gioia e di abbondanza e ci affamiamo nell’illuminazione prima di poterci godere le gioie della vita.

Questa è una vecchia dinamica energetica. Godetevi la vita ora, perché ciò v’ispirerà per la vostra illuminazione. Chiedete a ogni Maestro Asceso cosa avrebbe fatto di diverso nella sua vita d’illuminazione e probabilmente vi dirà che avrebbe voluto abbracciare l’essenza della Vita piuttosto che cercare di negarla.

Un’altra dinamica sorge da una domanda che Adamus ha posto a Shaumbra nel corso dei seminari. Ha chiesto,” Chi è responsabile della vostra illuminazione?” La risposta ovvia è, “Io… dipende da me.” La risposta di Adamus è, “La tua Anima.” Poi spiega: il Sé umano può provare dentro di sé la forte passione per l’illuminazione e può percepirne tutta la gloria. L’umano può desiderare l’illuminazione perché dopo molte vite non ne può più della natura limitata della realtà 3D e ha la sensazione che la vita possa essere molto di più. La mente umana può sapere cos’è l’illuminazione, come ottenerla o come farne esperienza. In fondo, l’umano è solo capace di fare la scelta conscia di realizzarla e poi lascia che avvenga. Se l’umano fosse responsabile, l’illuminazione sarebbe solo il concetto dell’illuminazione limitato dell’umano e non tanto la mancanza di limiti tipica della consapevolezza divina.

Capire che l’Anima/il Divino è responsabile dell’illuminazione solleva l’umano da un peso tremendo. Quante notti siete rimasti sdraiati a letto ad occhi spalancati a chiedervi se lo stavate facendo nel modo giusto?

Quante volte vi siete chiusi perché non eravate sicuri di cosa fare dopo? Rimettere l’illuminazione nelle mani dell’anima a cui appartiene dovrebbe farvi provare un incredibile senso di sollievo!

Basta agitarsi, preoccuparsi o temere di fare la mossa sbagliata. Fate un respiro profondo, tutto qui e poi permettetevi di fare l’esperienza della vostra illuminazione.

Al recente seminario di Sedona Adamus ha detto ai partecipanti che tra oggi e l’equinozio d’autunno faranno esperienza di un evento che cambierà loro la vita.  Penso che ciò non valga solo per i presenti al seminario; vale per tutti gli Shaumbra che sono pronti a fare un altro bel passo avanti verso l’illuminazione. Voi siete preparati, le energie sono al loro posto e il momento è quello giusto. Fate un bel respiro profondo mentre vi muovete e nei prossimi mesi ricordatevi che non importa cosa accade: tutto gira intorno alla vostra illuminazione.

*  Illuminazione

1. La realizzazione conscia dell’”Io esisto, Io Sono quello che Sono.”

2. L’integrazione piena d’amore di tutti gli aspetti del Sé.

3.La consapevolezza.

4.La semplicità elegante.

Alla fine l’illuminazione avviene per tutti gli umani che l’hanno scelta e ne faranno esperienza in modo profondamente personale. È una meraviglia naturale che arriva alla coscienza di una persona attraverso l’auto amore e la fiducia in sé. Il periodo di gestazione può essere più corto e più semplice se non ci si pensa e si fa l’esperienza e basta; se non lo si pianifica ma piuttosto si permette il dispiegarsi divino.

IL BATTITO DEL CUORE SHAUMBRA – Jean Tinder

IL LATO NEGATIVO DEL BUONO (O IL LATO POSITIVO DEL CATTIVO?)

10 giorni a Sedona, 3 diverse sedi, 4 eventi, quasi 20 canalizzazioni e 700 partecipanti – nella Terra del Crimson Circle le ultime due settimane sono state incredibili! Ciò che non smette mai di meravigliarmi è il livello di informazioni e di esperienze che Adamus, Geoff e Linda trasmettono. Proprio quando penso che tutto sia stato detto e che non potrebbe migliorare in alcun modo le energie passano a un altro livello e oltre.

Dopo aver passato parecchie ore cercando di distillare le ultime due settimane in qualcosa che abbia una certa coerenza devo ammettere che tutto si riduce all’esperienza e ad essere del tutto presenti per ogni esperienza. Quando non hai più bisogno di essere salvato perché non c’è nulla di cui aver paura; quando non devi più salvare il mondo perché l’abbiamo già fatto; quando va bene che molte altre persone credano a molte altre cose perché tutto sarà perfetto perché lo è già – a quel punto tutto ciò che avviene in futuro non è altro che un’altra esperienza! Non è solo un’esperienza; ora è piena della saggezza toccante di quanto sia preziosa questa nostra vita (che potenzialmente è l’ultima).

Naturalmente è facile quando ci sono cose meravigliose di cui fare esperienza. Dalla vastità del Grand Canyon che mette in soggezione e dona ispirazione ai colori verde-su-rosso-sotto-il-blu che colpiscono a Sedona alle merabh di Adamus che sono profonde ed eccitano l’anima – è meraviglioso fare queste esperienze! Noi ne abbiamo un gran bisogno. In quei momenti ci sentiamo vivi e ci ricordiamo perché siamo tornati per un altro giro su questo grande e vecchio pianeta. Poi ci sono le “altre” esperienze che non sono altrettanto semplici, quelle che non vediamo arrivare, le calamità inattese, i bottoni interiori che le altre persone sembrano trovare e premere quando meno ce l’aspettiamo e le nuvole di aspetti che si attivano ogni volta che raggiungiamo quella profondità.

Vi siete mai accorti che quando tornate a casa dopo il punto culminante di un seminario incredibile spesso avviene un vero e proprio “crollo”? Per molto tempo ho pensato che fosse solo la dualità che faceva il suo gioco, i bassi che inevitabilmente seguono gli alti e che dobbiamo semplicemente imparare a gestirli. C’è un po’ di verità in tutto ciò, ma una recente esperienza mi ha fatto sentire che c’è molto, molto di più.

A Sedona per me è stato un privilegio far parte dello staff durante l’ultimo evento che è stata una vera e propria maratona e sebbene ciò abbia significato un’enorme quantità di lavoro per 10 giorni, è stato anche un momento assolutamente meraviglioso. È sempre di grande ispirazione riconnettersi agli amici Shaumbra e da nessun’altra parte si possono trovare quei sorrisi e quei cuori aperti e poi c’è il materiale. Come la maggior parte di noi, ho passato anni e anni a cercare la mia verità e qua e là ne ho trovati dei pezzetti, ma non mi sono mai sentita del tutto soddisfatta. Poi, quando ho letto la mia prima canalizzazione di Tobias la sensazione di riconoscermi mi ha travolto. Era il cuore di casa che cercavo da sempre e nel corso degli anni quella sensazione di risonanza si è fatta più profonda. Riuscire a passare moltissimo tempo nell’energia di ciò in cui credo con tutto il mio cuore è estremamente appagante, mi riempie di gioia e ha contribuito ad energizzarmi durante quei lunghi giorni.

E poi… il crollo. Il tracollo emotivo. I bottoni si fanno roventi. Ribollisco di oscurità. Il dubbio si fa pesante. Non era tanto l’esaurimento fisico (quello lo si risolve con una buona notte di sonno) e neppure l’esaurimento energetico (quello lo si può risolvere con una bella quantità di respiri profondi). Sentivo qualcosa che era più profondo, più oscuro e assolutamente inatteso. Le relazioni di ogni tipo sono particolarmente utili per attivare aspetti di cui ci siamo dimenticati e gli elementi non ancora integrati che ingombrano il paesaggio della nostra realtà. La cosa difficile è vedere tutte le cose inopportune o che ci feriscono e che qualcun altro “sta facendo” e poi scegliere di entrare nell’oscurità e prenderne possesso. Dopo tutto gli altri sono solo attori in una recita scritta da me allo scopo di avere, sì, più esperienza. Per quanto dure possano essere, sono certa che le esperienze oscure hanno un valore molto alto per la nostra anima proprio come le esperienze grandiose e belle ma forse ancora di più.

Mentre rientravo a casa rimuginavo sotto una pesante nuvola di oscurità e mi sono resa conto che conteneva alcuni aspetti forti e profondi che senza un po’ di “aiuto” probabilmente sarebbero rimasti nascosti per molto tempo.

Durante gli ultimi eventi con Adamus, in particolare nel DreamWalker Life le energie si sono mescolate in profondità e proprio come quando si rimesta in una pozza di acqua pulita, se sul fondo c’è nella melma risalirà e intorpidirà l’acqua. Naturalmente ecco perché sono qui – per scoprire e integrare tutte le parti nascoste di me che intorpidiscono i momenti di espansione della mia vita. Ecco, io so che “l’onda bassa” o “l’onda alta” contengono doni importanti per me. Naturalmente poiché sono un umano sulla Terra a volte finisco ancora per scoraggiarmi e per chiedermi cosa diavolo c’è di sbagliato in me.  Alla fine, però, mi ricordo ciò che sta accadendo davvero e faccio del mio meglio per entrare nell’esperienza sapendo che regalo è nascosto là, da qualche parte. Senza alcun dubbio la gioia ritorna quando mi ricordo di non lottare più, che è solo un altro colpo di pennello in quest’incredibile arte della vita.

Durante una serata fuori con amici a Sedona, per qualche minuto sono uscita a respirare e osservare il meraviglioso tramonto. L’aria era calda, il mio cuore era pieno, il cielo era incredibile e mi sono sentita lieta di essere viva. Ho respirato tutto dentro e ho iniziato a chiudere gli occhi. All’improvviso ho sentito la mia anima che diceva, “Aspetta! Non chiudere gli occhi, voglio vederlo anch’io!” Non è forse questo il fulcro di ogni esperienza che facciamo – lasciare che tutto il nostro pieno sé senta, veda, ascolti, gusti e colga il profumo di ogni cosa che accade? Quello è il dono, l’alchimia di trasformare la polvere della nostra esistenza nell’oro dell’illuminazione.

Se riuscite davvero a immergervi nell’esperienza piena di tutto ciò che accade – il dolore profondo, l’ammirazione che toglie il fiato, la frustrazione più nera, la riunione piena di gioia, la rabbia pesante e la stanchezza gentile – invece di cercare di mantenerla o di sistemarla la vita diventa una ricchezza oltre ogni credo. Ecco per cosa si mettono in fila gli angeli ed ecco perché siamo saltati in cima alla fila e ci siamo tuffati. La cosa più bella è che invece di lamentarci del lato negativo del “buono”, in effetti possiamo fare esperienza del lato positivo del “cattivo.” A quel punto diventa assolutamente chiaro che in realtà tutto È bene in tutta la tua creazione!

AGOSTO 2013

SAM IO SONO (c’è un po’ di Sam in tutti noi) – Geoffrey Hoppe

Sembra proprio che molti Shaumbra aspettassero con ansia un aggiornamento su “Sam.”  Adamus ha fornito poche informazioni e dettagli dell’aspetto umano incarnato di Tobias, ma fino allo spettacolo del 24 luglio di Awakening Zone c’erano state più domande che risposte e più speculazione che fatti e cifre. Dopo quattro anni di attesa Adamus e Tobias ci hanno lasciato dare un’occhiata alla vita di un Maestro Asceso incarnato.

Attraverso il Crimson Circle, dal 1999 al 2009 Tobias ha offerto messaggi canalizzati agli umani, messaggi pieni di visioni e saggezza sulla transizione nell’era della Nuova Energia. Tobias è stato amato e rispettato dalle persone che in tutto il mondo hanno letto i suoi messaggi mensili di speranza e di compassione e hanno imparato la bellezza dell’amare il proprio Sé. Il 19 luglio 2009 Tobias ha detto addio a Shaumbra e ha infuso la sua essenza del suo ‘corpo guscio’, un ragazzino di 10 anni che vive nel nord ovest degli Stati Uniti, noto solo come “Sam.”

Il 24 luglio la chat room dell’Awakening Zone si è riempita di Shaumbra quando è iniziata la trasmissione sull’aggiornamento su Sam. Le energie erano altre, la chatroom era piena di vita e potevo sentire l’eccitazione che rimbalzava sui muri. Per fortuna Linda e io avevamo molti annunci da fare prima di portare dentro Adamus perché c’è stato qualche problema tecnico. Molti membri del Crimson Circle erano online e quindi hanno aiutato in fretta gli ascoltatori mentre John Kuderka identificava e risolveva il problema subito prima che Adamus facesse i suoi commenti iniziali.

Adamus ha chiesto agli ascoltatori di invitare nella canalizzazione l’essenza di Sam e di Tobias e ciò ha fatto sì che dentro di me si attivassero molte sensazioni. Nei quattro anni da quando Tobias ci ha lasciato ho avuto solo un breve incontro con lui e nessun contatto diretto con Sam. Per un attimo mi sono sentito emotivamente bloccato finché Adamus in privato mi ha ricordato di restare concentrato sulla canalizzazione.

Adamus ci ha fornito alcuni dettagli interessanti su Sam.  Ha 14 anni, tra poche settimane andrà in prima liceo, ha pochi amici veri, non ama mangiare molta carne ma gli piace l’agnello, legge molta filosofia e gli piace andare a pescare da solo. Gli ultimi quattro anni sono stati duri per lui perché i suoi genitori hanno affrontato un divorzio difficile e ora suo padre vive a qualche ora di distanza. A scuola gli piace la storia, geografia, l’economia, la scrittura e la musica e non ama molto la scienza e la matematica. Non è un grande sportivo e preferisce passare il suo tempo da solo. È piuttosto alto e smilzo, un giovane uomo affascinante con occhi molto belli.

Aspettate un attimo. Sembra un ragazzo piuttosto comune! Io pensavo che Tobias fosse un Maestro Asceso. Non dovrebbe insegnare a preti, rabbini e altri ministri del culto? Non dovrebbe guarire le persone per strada, resuscitare cani morti e manifestare monete d’oro per aiutare sua madre che combatte per pagare i conti?? Accidenti, sembra proprio che abbia problemi e difficoltà proprio, beh, proprio come noi! Sua madre l’ha beccato nella sua stanza con una ragazza ed entrambi erano nudi. Evita la maggior parte delle persone perché a livello energetico si nutrono-di-lui-come-vampiri. A scuola si annoia, è molto introverso e si sente come intrappolato in qualcosa che non conosce e non sa come uscirne. Di notte fa sogni bizzarri e di giorno sogna ad occhi aperti per la maggior parte delle ore in cui è sveglio.

Speravo che Sam fosse perfetto – la salute perfetta, il più intelligente di tutti, più forte di Atlante e con la disposizione d’animo del Mahatma Gandi.

Dopo averci fornito alcune informazioni di base su Sam, Adamus ci ha parlato più in profondità delle relazioni tra Sam e Tobias. Ha sottolineato che l’Essere Anima fornisce libertà totale all’aspetto umano e ci ha fatto notare che Sam potrebbe girare le spalle a Tobias e persino mettere fine alla sua esistenza fisica in ogni momento o scegliere di connettersi alla verità interiore, cioè che lui è l’incarnazione di un Maestro. Ciò ci fornisce una visione incredibile della vostra e della mia relazione con il mio Essere Anima e ci mostra come nelle nostre vite tutto riguarda i potenziali e non certo il destino. Tutto gira intorno alla vera libertà.

Secondo Adamus Sam possiede alcuni talenti che sono unici. Ha scoperto che riesce a vedere le energie negli animali e può offrire un certo grado di guarigione attraverso gli occhi solo immaginando l’energia che torna in equilibrio. Di recente, una sera mentre rientrava da casa di un amico è stato circondato da una luce brillante, poi quella luce si è trasformata in tre esseri brillanti color argento che gli hanno detto che non è solo. Quegli esseri cosmici saranno al suo fianco per aiutarlo a bilanciare le energie mentre passa alla prossima parte intensa della sua vita e alla sua realizzazione potenziale della sua maestria Io Sono.

Adamus ha sottolineato che Sam non è molto diverso da voi o da me. Lui affronta i suoi problemi umani. Si sente in trappola ma a livello intuitivo dentro di lui sa che nella realtà c’è molto di più di ciò di cui sta facendo esperienza nella sua vita quotidiana. Sam entra in spazi interiori davvero molto profondi e scopre che gli è difficile tornare nella realtà 3D.  Sam è benedetto dalla guida di Tobias fatta di puro amore e compassione – quando è aperto a riceverla. Sam si sta scoprendo. Ha cercato di trovare le risposte nei libri e nelle altre persone, ma finché non riuscirà ad accettare quello che si trova già dentro di lui si sentirà frustrato e pieno di ansia.

A Yeshua ci sono voluti quasi 21 anni per realizzare la sua maestria Io Sono. La sensazione che ho ricevuto da Adamus è che Sam inizierà a realizzare la sua illuminazione entro pochi anni e poi continuerà a permetterla durante i suoi primi anni da adulto.

Vi raccomando caldamente di ascoltare l’Aggiornamento su Sam. Entro fine luglio sarà disponibile anche la trascrizione del testo in PDF e negli archivi di Awakening Zone c’è una traduzione vocale in spagnolo fornita da Norma Isabel Ojeda. L’Aggiornamento su Sam fornisce uno sguardo unico sull’incarnazione incarnata di un Maestro Asceso e nello stesso momento è anche uno sguardo sulla vostra realizzazione personale dell’illuminazione. La maggioranza di noi non ha 14 anni ma nelle parole di Adamus non importa. All’illuminazione non importa del tempo, dell’età, del sesso, della razza, del peso, del curriculum universitario, del vostro passato o di altro. È solo una questione di permettere o forse di Quantum Allowing/il Permettere Quantico.  

IL BATTITO DEL CUORE SHAUMBRA – Jean Tinder

MOMENTI D’ILLUMINAZIONE

Come ci si sente quando le parole diventano reali? Quando le teorie diventano esperienza? Quando i luoghi comuni diventano tangibili? Ultimamente ci sto riflettendo sopra, perché a un certo punto inizia ad accadere davvero.

Qualche settimana fa ho fatto un’esperienza che e se mi guardo indietro è stata piuttosto divertente e anche illuminante. I suoi effetti me li sento ancora addosso.

Mentre facevo le mie commissioni in città, l’ultima fermata è stata il supermercato. Mentre spingevo il carrello lungo i corridoi che conosco bene aggiungendo articoli e controllando la mia lista della spesa a un certo punto ho fatto una breve pausa nel bagno delle signore. In testa non avevo molto, ma non appena ho superato la porta qualcosa si è presentata alla mia consapevolezza.

Qualche ora prima, durante una conversazione un amico aveva detto, “So che hai scelto l’illuminazione incarnata.” Niente di nuovo per me. Io lo so da molto tempo, ma le parole mi sono tornate in mente e in quel momento ed è accaduto qualcosa. Le implicazioni di dire, “Questa è la vita eh sì, io l’ho scelta” di colpo sono diventate molto, molto reali.

La stanza ha iniziato a ondeggiare e sono stata grata per un luogo (piuttosto insolito) dove potermi sedere e riprendere fiato. Ero lieta di poter stare da sola per qualche momento e questa realizzazione profonda si è riversata nella mia consapevolezza, “È una conclusione scontata. Io farò l’esperienza della mia illuminazione in questa vita. Lo so in ogni cellula del mio essere. Non posso più ‘sbagliarmi’ e non c’è niente da capire e inoltre non è rimasto niente da dimostrare – a me o a chiunque altro. Da questo momento in poi la vita è tutto ciò che ne faccio.”

In un istante ho avvertito ondate di brividi che mi attraversavano. Ho chiuso gli occhi e ho respirato nel tentativo di restare presente a qualcosa che era molto più grande rispetto alla mia realtà di quel momento. Certo, Adamus l’ha detto a tutti noi e l’ha fatto molte volte ma non l’avevo mai sentito così in profondità e così reale. Persino ora mentre cerco di descriverlo le parole mi sembrano addirittura troppo trite. È come se le parole potessero solo tenere insieme una cornice superficiale intorno a qualcosa che non potranno mai contenere.

Alla fine mi sono resa conto che non volevo trascorrere il resto della giornata nella toilette e quindi mi sono preparata spiritualmente per il mondo. Tornare nel negozio pieno di persone occupate è stato piuttosto sconvolgente e quindi ho tenuto gli occhi bassi e mi sono concentrata sul carrello della spesa che mi collegava al pavimento. Di solito al supermercato le persone sono concentrate a fare le loro commissioni, ma la cosa strana era che ogni volta che alzavo lo sguardo qualcuno sorrideva proprio a me! Che cavolo… ho i capelli verdi o cose del genere?

Al banco del pane ho indicato una pagnotta e la commessa mi ha chiesto, “Vuole che gliela tagli?” Ho scosso la testa e ho mormorato qualcosa fissando lo spazio vuoto. Lei ha fatto una pausa. “Uhm, era un sì?” Oops. Torna sulla terra, Jean, torna sulla terra.

Alla fine ho superato la cassa e ho raggiunto la mia auto. Ho caricato la spesa, sono salita e sono stata seduta lì per almeno 15 minuti. Sentivo che nient’altro era importante. Nient’altro era interessante come respirare in quell’esperienza-oltre-le-parole.

Cos’era appena accaduto? Non c’era molto da dire per definirlo e le poche parole che sono arrivate mi suonavano molto familiari. Posso fare esperienza della mia illuminazione in ogni modo che scelgo. Lo sapevo già, ma sembrava che fosse solo un concetto. Nel bagno delle signore e in quello strano momento in un modo o nell’altro è diventato molto, molto reale. Non c’è nient’altro che io debba fare e non importa neppure cos’altro farò perché sono alla fine del viaggio. Ora tutto ciò che è rimasto da fare è esplorare la destinazione raggiunta lavorando tanto sodo.

Ognuno farà esperienza di quei momenti di realizzazione a modo suo e al momento giusto. So che per me ce ne saranno molti altri – momenti in cui le parole diventano verità e in cui i concetti diventano esperienza – e onestamente sono felice che siano solo momenti! Anche se voglio davvero la mia illuminazione piena ora sono lieta che la mia anima se la stia prendendo comoda. Quei momenti d’illuminazione sono molto preziosi (per non dire intensi) e voglio farne esperienza in modo completo senza ridurmi in cenere durante il processo. È come gustarsi un primo bacio pieno di promesse invece di correre a capofitto verso il punto finale; è come assaggiare ogni sfumatura del dolce più sopraffino invece di inghiottirlo in due bocconi.

Nell’illuminazione la vita cambia? Non proprio… ma sì, cambia del tutto. Via via che mi ci avvicino, mi ritrovo sempre di più a essere più introversa, ho più desiderio di stare da sola e sono molto meno ambiziosa di quanto sia mai stata. Faccio ciò che mi dà gioia, mi godo il tempo con le persone che amo e ricevo i doni di ogni momento che arrivino con le lacrime o con le risate. La vita quotidiana sulla Terra continua e io sento che persino dopo il respiro finale della riunione piena è probabile che sia ancora così. Come dice il proverbio, “Prima dell’illuminazione taglia il legno e porta l’acqua. Dopo l’illuminazione taglia il legno e porta l’acqua” – ma la vita assume una qualità del tutto diversa.

Cari Shaumbra, fidatevi del processo. Fidatevi dei momenti perché sono quasi sempre inaspettati. Concedetevi a loro in modo completo, fate l’esperienza in pieno e amatevi – e non importa cosa sono. Fidatevi del sentiero perché portare il paradiso sulla Terra è un processo delicato che non è mai stato fatto prima. Godetevi le cose semplici e i dolori della vita, perché sono preziosi al di là delle parole.

SETTEMBRE 2013

PENSARE FA MALE – Geoffrey Hoppe

Com’è stata la vostra estate? Qui nell’emisfero settentrionale il tempo è ancora buono, ma tutti sappiamo che l’estate sta per finire a prescindere da quanto cerchiamo di mettere un freno all’approssimarsi del cambio di stagione. Allora, com’è andata la vostra estate?

Dite che non sapete se è stata buona o cattiva? Avete avuto da fare e non riuscite a ricordarvi cosa avete fatto? È passata così in fretta che non riuscite a risalire a giugno?

Unitevi al club. Lo Shaumbra Club. Voi non siete soli.

Pensare fa male. È stato così per un po’, ma sembra che negli ultimi tre mesi stia peggiorando. Esempio: una nuova storia appare sullo schermo della tv o sul monitor del computer. Voi vedete le immagini e sentite le parole ma non riuscite a pensarci. Una volta riuscivate ad assorbirle e forse persino a farvi un’opinione o avere una reazione. In quei giorni, invece, non le registrate. Ci sono, ma non ci sono.

È un altro mondo, ma non il vostro mondo. Che ne dite di un po’ di dramma famigliare?  Una volta, quando il dramma famigliare sollevava la sua brutta testa da SES avanzato vi sentivate attirati dalla seduzione. Anche se riuscivate ad evitare di farvi coinvolgere sentivate ancora la tentazione di partecipare. Invece ora vi fa male anche solo pensarci. Vi chiedete, “Perché non riescono ad andare d’accordo?” o meglio ancora, “Perché non mi lasciano fuori da tutto ciò?”

Fa male pensare alle funzioni umane superficiali come le finanze, gli appuntamenti, le mansioni e le incombenze. I vostri progetti si allontanano sempre di più perché non volete forzarvi nelle dinamiche mentali per realizzarli.

Voi avete smesso anche di inserire nuove voci nella vostra lista delle “Cose da Fare” perché sapete già che non le farete e il tempo… niente sembra più rientrare nella vecchia sequenza temporale. Le ore, i giorni e persino i mesi diventano confusi. Persino la brava Vergine che io sono si è perso qualche appuntamento perché mi sono dimenticato che giorno era.

Prima pensavate al futuro, ma ora fate fatica a farlo. Quando qualcuno vi chiede cosa volete fare (andare a cena, al cinema, a fare una passeggiata nel parco) vi fa male solo pensarci. Quando vi ho chiesto, “Com’è stata la vostra estate?” c’è stato il vuoto. Cavolo, vi siete quasi dimenticati che fosse estate!

In questi giorni pensare fa male. Questa è una buona cosa o almeno una cosa opportuna. Supererete il vecchio modello mentale e il vecchio modo di “pensare in modo relazionale.” Voi/noi stiamo andando oltre la mente. All’inizio è scomodo e c’è persino la tendenza a sentirsi letargici o sconsolati perché la vostra mente è programmata per il pensiero relazionale, ma mentre trascendete i limiti del pensiero mentale i vecchi punti di connessione stanno svanendo.

IL PENSIERO RELAZIONALE

La mente è allenata per relazionarsi o connettersi agli eventi passati. Quando qualcuno dice, “Andiamo a vedere un film” di solito la vostra mente non immagina il futuro potenziale in cui andate a vedere un film, ma piuttosto torna all’istante ai ricordi delle esperienze precedenti in cui siate andati a vedere un film. In un attimo la mente richiama com’è guidare fino al cinema, stare in coda, comprare i popcorn, andare alla toilette nel bel mezzo del film e tutti i dettagli delle vostre precedenti avventure al cinema. Quelli sono i punti relazionali che la mente usa per giudicare se andare al cinema è un’idea buona o cattiva. La mente vi fornisce il giudizio sotto forma di un pacchetto mentale/emotivo, cosa che di solito percepite nello stomaco o nel petto.

Noi usiamo il pensiero relazionale in quasi tutto ciò che facciamo. Molto poco del nostro slancio arriva dalla nostra intelligenza creativa. Sia che controlliamo il libretto degli assegni, prepariamo la cena, andiamo al mercato in macchina o partecipiamo a una riunione di lavoro la mente si basa sul pensiero relazionale. Si connette ai ricordi del passato per determinare come rispondere in quel momento. Il vantaggio del pensiero relazionale è che usiamo dati ed esperienze precedenti per affrontare la giornata piuttosto che dover imparare tutto daccapo. Lo svantaggio è che diventiamo dipendenti dal passato e lasciamo che la mente giudichi cos’è stato positivo o negativo.

L’INTELLIGENZA SENSORIALE

Propria ora pensare fa male perché vi state espandendo oltre il pensiero relazionale. Voi state permettendo che la vostra divinità si risvegli e quindi arriva anche l’intelligenza sensoriale. Non è nulla di nuovo. L’intelligenza sensoriale è inerente alla coscienza Io Sono, ma solo raramente si usa nella realtà a 3D soprattutto nell’attuale Era Mentale.

L’intelligenza sensoriale include l’intuizione, il sapere intuitivo, la consapevolezza e la sensitività. Per noi è infinitamente più naturale rispetto al nostro stato dell’essere mentale, ma noi siamo stati programmati (o ci siamo programmati) a credere solo a ciò che ci arriva dalla mente e dai cinque sensi umani. L’intelligenza sensoriale è sempre presente e ci serve sempre, ma in fondo le abbiamo girato le spalle a favore dell’esperienza mentale limitata. Discutiamo e lottiamo per il nostro pensare anche quando il nostro sapere intuitivo ci sussurra che nella vita c’è molto, molto di più.

L’intelligenza sensoriale è il sapere intuitivo, senza pensare. In quanto esseri sensoriali noi siamo molto più efficienti nel sentire (percepire) le energie e la coscienza di quanto non lo siamo a pensare. Pensare è lento, vi stanca, è limitato e si basa sul passato. L’intelligenza sensoriale è immediata, stimolante, in espansione e si basa su una miriade di potenziali. La mente si può ingannare e fuorviare facilmente, invece l’intelligenza sensoriale cerca la verità, la purezza e l’esperienza.

COSA FARE?

Il pensiero mentale relazionale resterà con noi in futuro.  Io posso scrivere questo articolo perché il mio pensiero relazionale si ricorda come formare le parole, scrivere sul mio Mac e vedere che ore sono per rispettare i miei impegni. Alla mia mente fa male scrivere questo articolo perché non capisce – o non vuole capire – l’intelligenza sensoriale.

Il vostro posto non è il buio, anche se avete potuto giocarci e non è vostra neppure la coscienza mentale limitata. La sfida è che non potete pensare a come uscire dall’oscurità o dai limiti. C’è la tendenza a voler pensare, a volere o a lottare per raggiungere l’illuminazione ma da tutto ciò che ho imparato e anche in base alla saggezza dei Maestri Ascesi qui si tratta solo di permettere.

Io lotto per permettere e di per sé questa è un’affermazione divertente perché permettere non dovrebbe implicare alcuna lotta. Io non voglio lottare, ma è come salire sulle montagne russe e cercare di restare molto calmi e aperti durante tutta la corsa. I meccanismi integrati dentro di noi reagiscono in automatico con la paura, la costrizione e il tentativo di sopravvivere.

Permettere è fidarsi e accettare che tutto ciò che accade a voi proprio ora fa parte della vostra illuminazione anche se sembra che non abbia senso. Nello Shoud di luglio, Adamus ha detto che “il modo di vivere” è “dare per certo che tutto riguarda la vostra illuminazione.” È un altro modo per dire che tutto gira intorno al permettere.

Noi stiamo cambiando perché noi abbiamo chiesto il cambiamento. Il nostro pensiero si sta trasformando perché abbiamo scelto di espandere la nostra consapevolezza. Almeno per il momento pensare fa male, ma farebbe molto più male restare nella prigione dei limiti mentali.

DIO MI HA DETTO DI LASCIARE – Geoffrey Hoppe

Mesi fa ero in Egitto in un tour di Shaumbra quando è arrivata la notizia delle dimissioni quasi senza precedenti di Papa Benedetto. Allora la notizia del primo Papa che rassegna le dimissioni in 600 anni sullo sfondo degli antichi templi in Egitto mi sembrò surreale.

La dichiarazione ufficiale del Vaticano era piena zeppa di frasi da pubbliche relazioni del tipo “dì qualcosa per non dire nulla.” La dichiarazione iniziale alludeva alla salute in declino del Papa e al suo desiderio di pregare molto. Non pensai più molto alle dimissioni del Papa finché non tornai a casa verso la fine di febbraio. La particolarità dell’evento mi spinse a controllare con Adamus. La nostra conversazione andò più o meno così:

Geoff: “Caro Adamus, qual è stata la vera ragione delle dimissioni di qualche settimana fa di Papa Benedetto?”

Adamus: (piccola pausa, molto serio), “Gliel’ha detto Dio.”

Geoff: “Davvero? Dio è davvero coinvolto nella scelta del Papa?”

Adamus: “No. Papa Benedetto pensa che sia stato Dio. Sono state la coscienza umana e i potenziali che sono apparsi come Dio, almeno nella mente del Papa.”

Geoff: “Benedetto ha avuto una specie di visione?”

Adamus: “Benedetto ha avuto un’esperienza mistica. È stata un’esperienza lucida e da sveglio, ha avuto delle visioni che ha preso per Dio e ha detto che Dio gli ha detto chiaramente che doveva andarsene. Lui non voleva farlo, ma ha dovuto obbedire a Dio.” Avevo parlato della mia conversazione con Adamus sulle dimissioni del Papa all’inizio dello Shoud di marzo 2130 e poi me n’ero dimenticato…

Nuovo Flash del 21 agosto: L’ex-Papa Benedetto ha rivelato a un amico, “Dio mi ha detto di farlo.” Inoltre, “Non è stata una specie di apparizione o fenomeno di quel tipo, ma piuttosto il risultato di una ’esperienza mistica ricevuta durante un rapporto diretto con il Signore.”

Mi chiedo, perché il Papa non ne ha parlato quando ha scioccato il mondo con le sue dimissioni a febbraio? Neppure i più ferventi cattolici avevano creduto alla dichiarazione iniziale del Vaticano sul desiderio del Papa di pregare di più. Dopo tutto se il Papa non può parlare alla gente delle sue Conversazioni con Dio, chi può farlo?

IL VIAGGIO DEGLI ANGELI

Uno dei modi di dire preferiti da Tobias era “Il futuro è il passato guarito.” Ciò significa che quando guariamo il nostro passato noi possiamo creare un futuro basato sui potenziali nuovi e luminosi piuttosto che sulle vecchie ferite e abitudini del passato. La Scuola del Viaggio degli Angeli può semplificarlo moltissimo. È un modo per rivisitare la storia passata e vederla sotto una nuova luce e poi passare in un mondo del tutto nuovo.

Al recente Corso Formazione Insegnanti del Viaggio degli Angeli Adamus ha chiesto agli insegnanti presenti perché pensavano che qualcuno sarebbe stato interessato a frequentare la scuola. Ecco alcune delle risposte:

JOEP: Offre un’esperienza, un’opportunità di prendere in considerazione le ferite e le paure che abbiamo collezionato durante il nostro viaggio e poi proseguire oltre, liberarcene e quindi guarire il nostro passato e creare un nuovo futuro.

JOHN: Mi ha fornito un’immagine molto più chiara di chi sono, di come sono arrivato qui e di cosa faccio qui.

TAMMIE: È un’esperienza. È divertente. Si sta insieme a Shaumbra o a gente che si sta svegliando. Ci si gode la vita.

ANNE: Hai parlato di spazio sicuro per l’illuminazione incarnata, ma io lo considero uno spazio sacro in cui rifare l’esperienza dei punti di trauma come abbiamo fatto. Ci sono strumenti per una vera e propria consapevolezza più profonda del permettere. 

IWONA: Collega i punti e riempie gli spazi. Ci sono moltissime domande su ciò che è avvenuto alla Terra, sapete? Come siamo arrivati qui? Ecco, è un modo per iniziare a capirlo a un livello sensoriale più profondo.

ELIZABETH: C’è molta chiarezza e io mi sento benedetta a fare parte del viaggio. È considerare le mie storie dalla prospettiva dell’anima. 

TORNA A CASA E ACCENDI LA TUA LUCE

A volte ci dimentichiamo di quale impatto abbiamo sulla nostra realtà e sulla nostra esperienza personale.

Quasi tutti noi siamo cresciuti sentendoci disadattati, abbiamo cercato di farci piccoli e tenerci lontani dai casini e di sopravvivere in un mondo che non era pronto per noi. Abbiamo imparato a trattenere la nostra radianza e a volte persino ad abbandonarci e ad andare a giocare in altri reami. Per poter sopravvivere abbiamo imparato a “leggere” l’ambiente e le persone intorno a noi. È stata un’abilità vitale quella di riuscire a sintonizzarci con le energie intorno a noi, ma è diventata un’abitudine e persino un modo di vivere che ora potrebbe non servirci più.

Non è più necessario essere piccoli e tranquilli e controllare sempre dove e come possiamo adattarci.  Molti di noi per loro natura sono molto sensibili, ma non c’è bisogno di plasmare le nostre vite su questo! Abbiamo imparato ad adattarci alla nostra realtà, ma ora cosa ne direste di creare la nostra realtà?  Uno dei modi più semplici per influenzare la nostra esperienza personale e abituarci a farlo è abitare dentro di noi.

Pensate al vostro sé umano come a un guanto che lo Spirito indossa per poter fare esperienza della vita.

Agendo attraverso quel guanto il vostro Spirito può fare l’esperienza di essere solido e interagire con il mondo fisico.  Può sentire l’ambiente, giocare con gli altri e creare.

A volte il nostro ambiente psichico o emotivo è caotico e tempestoso e ciò si riflette nel fatto che ci ritiriamo dall’esperienza. È un po’ come staccarsi dalle estremità di quel guanto e così non sentiamo troppo. Anche se fino a un certo livello potrebbe esservi utile, ciò che accade è che il vostro sé umano fisico resta in balia della tempesta. Invece di essere forte e aperto ed efficace, ora il guanto in parte è vuoto e rinsecchito, sbatacchia nel vento e non riesce a combinare molto.

È ciò che accade quando non abitate dentro di voi. Vi sentite incapaci di modificare la vostra realtà e vi lasciate sballottare dai capricci di ogni forma pensiero umano non collaborativo che passa. Vi sentite travolti e potete sentire la coscienza di massa che vi tira giù. E se invece quando le cose si fanno toste abitaste dentro di voi e permetteste alla vostra radianza di riempire la vostra realtà?

Di recente sono stata ospite dello show di David McMaster sull’Awakening Zone Show, I Nuovi Potenziali. Prima di iniziare abbiamo respirato un po’, ma mentre mi presentava ho iniziato a sentire tutte le energie di chi si era sintonizzato con noi. Sentivo le farfalle nello stomaco e sebbene non fossi proprio nervosa ho iniziato a tremare. Respirare mi aveva aiutato un po’, ma come avrei potuto parlare se la mia voce fosse stata tremolante? Mentre sentivo tutte le energie che entravano di colpo mi ricordai che, “È solo energia! Inspira e poi irradiati all’esterno.”

A quel punto ho modificato la ‘direzione’ del mio flusso energetico. Invece di far entrare tutto e sentirmi travolta nel gestire il caos mi sono respirata e mi sono irradiata all’esterno. In un attimo le farfalle sono andate a dormire, il mio corpo si è rilassato (perché ci ero tornata) e lo show è andato alla grande! Molti anni fa avevo avuto un’esperienza che mi aveva ricordato l’importanza di essere presente nel mio corpo. Facevo un lavoro in cui gestivo un bel numero di giovanotti avventurosi e la sera, dopo la chiusura, amavano indossare i pattini in linea, si attaccavano al retro di un camioncino e si facevano trascinare nel parcheggio a una certa velocità. Sembrava fosse molto divertente e così, una sera decisi di unirmi a loro.

Tre di noi con me nel mezzo si attaccarono al retro del furgoncino mentre partiva.  All’inizio andò tutto bene, ma con l’aumentare della velocità le cose si fecero interessanti. Mi riusciva difficile anche solo proseguire e poco dopo ero attaccata come una piovra al pianale e trascinavo i piedi sotto di me, penzolanti e inutili. Stavo per andare in panico! Mi era sembrato facile, ma ora il furgoncino mi trascinava come una bambola di pezza. Uno dei ragazzi vicino a me mi urlò, “Tieni i piedi sotto di te!” Alla fine me ne resi conto; se avessi voluto sopravvivere avrei dovuto prendermi cura di me invece di “far fronte alla situazione” e basta! Feci uno sforzo e riuscii a riportare i piedi sotto controllo in modo che la smettessero di muoversi freneticamente dietro di me. Continuava a non essere facile, ma non ero più una minaccia mortale per me e per i ragazzi. Alla fine il viaggio si concluse e io crollai a terra per riprendere fiato. Ne avevo proprio abbastanza di quel tipo di divertimento!

Ho sempre ricordato quell’ esperienza come fosse una descrizione davvero perfetta della vita. Per sopravvivere avevo dovuto imparare molto bene ad appendermi alla vita e lei mi trascinava dove voleva. Alla fine ho capito che l’avevo scelto e quindi dovevo partecipare, metterci del mio e trovare il mio equilibrio personale. Strano ma vero la mia vita iniziò a migliorare e io iniziai a prosperare e non più a sopravvivere. (Hmm, probabilmente mi ha aiutato uno di quei ragazzi ascesi che vicino a me mi urlava, “Riprendi il controllo di te!”)

Quante volte sembra che la vita ci trascini in ogni specie di esperienze complicate e ci chiediamo come faremo a farcela? La prima cosa di cui assicurarsi è di essere davvero a casa dentro di noi, di essere davvero qui e di prendere possesso dell’esperienza. Mentre il camioncino mi trascinava io avevo abbandonato del tutto le mie gambe, le avevo lasciate scivolare e me le trascinavo dietro seguendo i capricci del camioncino e della sua velocità. La mia sopravvivenza non stava nel fermare il camion o cambiare ciò che stava accadendo e infatti le cose sono migliorate quando mi sono reclamata e mi sono presa cura di me. Qui non si tratta di cambiare le persone e gli eventi fuori di voi; qui si tratta di abitare e di prendervi cura del vostro sé e lasciare che quel sé risplenda. Poi osservate come le cose intorno a voi cambiano e reagiscono. Il ‘guanto del vostro sé umano’ non si sentirà abbandonato e vittimizzato ma al contrario si sentirà solido e al sicuro perché saprà che il Maestro è in casa.  Quando siete a casa voi potete gestire tutto ciò che accade.

Io vi invito a respirare voi dentro di voi. Poi respirate voi nella vostra vita e nel mondo. Nascondervi non vi terrà al sicuro. Ciò che crea la sicurezza è tornare a casa da voi, accendere le luci e farvi vedere.

Se nella vostra vita c’è un ambito in cui le cose non vanno molto bene, controllate se ci siete presenti in pieno o se vi siete abbandonati ai capricci del fato. Poi fate un respiro profondo, fatevi un po’ di muscoli e prendetevi cura non del mondo, ma di voi. Proprio come i fiori si girano verso il sole, molto presto scoprirete che le circostanze della vita si sistemeranno da sole per venirvi incontro, fluiranno e vi sosterranno. 

Funziona, ve lo garantisco!

OTTOBRE 2013

RIFLESSIONI – Geoffrey Hoppe

IL RITORNO AL NULLA – Il mio articolo del mese scorso nello Shaumbra Magazine riguardava il Nulla. Ho ricevuto più commenti su quell’articolo che sulla maggior parte di quelli che ho scritto nel corso degli anni. Hmmm. Sembra proprio che a voi, cari lettori, piaccia quando scrivo… nulla!

Parlando del nulla, lo Shoud del 5 ottobre è stato molto strano. Abbiamo insistito che solo lo staff tecnico ci raggiungesse per la nostra trasmissione mensile perché le inondazioni di settembre al Coal Creek Canyon avevano spazzato via la strada del canyon principale e le strade secondarie erano in pessime condizioni. Una volta ci volevano 30 minuti per arrivare alla Coal Creek Canyon e ora ne servivano 90 su strade molto disagiate.

La mattina della trasmissione sono arrivato nella nostra sala e ho dovuto fare un respiro profondo. Com’era strano essere senza il cast regolare dei personaggi di Shaumbra! Negli ultimi 10 anni avevamo trasmesso dal Coal Creek Community Center ogni primo sabato del mese. Avevamo avuto ospiti da tutto il mondo che si erano ben miscelati con le celebrità locali degli Shaumbra, ma questo mese sarebbe stato molto diverso.

Ho chiesto ai miei aiutanti di sistemare 50 sedie in modo che la stanza non sembrasse del tutto vuota. Poi Suzy Schemel ha avuto un’idea brillante: mettere gli animali di pelouche sulle sedie! La sala del Coal Creek si è riempita di animali di pelouche con cui di solito giocano i bambini. La stanza ha iniziato a prendere vita proprio mentre quelle strane creature pelose venivano appoggiate sulle sedie.

La vera prova è stata quando all’inizio della canalizzazione Adamus ha aperto i miei occhi. Ho sempre pensato che sarebbe stato uno shock “vedere” tutti dopo moltissimi anni di canalizzazione con gli occhi chiusi con Tobias, ma lo shock è stato non vedere nessuno. Oh, la stanza sembrava terribilmente vuota! Solo in fondo alla sala c’erano John, Joe e Jean al tavolo tecnico. Suzy, Dave, Larry e Hunter si erano messi vicino alla cucina mentre Sart, Joep, Vicky e Timothy si occupavano delle telecamere. David e Vili erano arrivati da Fort Collins perché David non voleva perdersi l’incontro – a nessun costo. Uno Shaumbra solitario, dalla California, era riuscito ad arrivare alla riunione nonostante le strade chiuse e gli ostacoli. A parte quel piccolo gruppo di pirati Shaumbra tostissimi la sala era molto… vuota!

I miei occhi si sono aperti mentre Adamus iniziava con la sua introduzione, “Io Sono Quello che Sono.”  Mi è mancato il fiato! La stanza era quasi vuota. Niente Norma e Garret, niente Edith, Kathleen, Elizabeth, Pete, Joanne, Kerri, Jane, Marc e i molti altri ospiti regolari che in qualche modo col tempo sono diventate celebrità internazionali. La stanza era terribilmente vuota.

Adamus mi ha sussurrato, “Smettila di guardare con i tuoi occhi.” Mentre ciò potrebbe essere facile da dire per un’entità non fisica, furono i miei occhi a vedere una sala vuota. Poi disse ad alta voce, “Oggi la stanza è molto piena… “di Shaumbra che si sintonizzavano da tutto il mondo e anche di entità dagli altri reami. Ho avuto bisogno di almeno 15 minuti per superare la modalità ‘mentale’ degli occhi e prima di poter sentire davvero che la stanza era piena. È stata una buona lezione su come gli occhi possono davvero essere l’ingannatore più grande perché siamo abituati a usarli per determinare la natura della nostra realtà. Invece dopo 15 minuti riuscivo a sentire il pubblico più ampio che si era riunito per la trasmissione anche se non era presente in una forma fisica piena.

L’autostrada 72, l’accesso principale al Coal Creek Canyon resterà chiusa fino a fine novembre perché la distruzione è stata importante. Gli stradini lavorano 24 ore al giorno per ricostruire l’autostrada, ma ora che la neve comincia a cadere per la costruzione ci vorranno altri 5 o 6 settimane. Le strade secondarie sono in condizioni migliori rispetto al mese scorso, quindi gli Shaumbra sono benvenuti a raggiungerci per la trasmissione del 2 novembre, sempre che non li preoccupi un viaggio più lungo.

YO SOY EL PUNTO – Abbiamo appena terminato la Scuola Misterica della Nuova Energia qui a Medellin, in Colombia. Circa 75 Shaumbra da tutto il Sudamerica si sono riuniti per questo evento intenso che è durato tre giorni. Adamus ha intessuto tra loro parecchi temi: la psicologia, il potere e il punto di coscienza.

Per la parte che riguarda la psicologia ci ha fatto notare che la parola psicologia significa letteralmente “Studio dell’Anima”, ma che la mente non riuscirà mai a capire l’anima. La psicologia moderna ha circa 130 anni e si basa su una prospettiva mentale nel tentativo di capire l’ego e l’identità. Adamus afferma che attualmente molte pratiche psicologiche rinforzano gli squilibri umani perché confermano una coscienza limitata e non una coscienza espansa. Ci ha offerto una struttura per la psicologia della Nuova Energia e ci ha promesso di fornirci altri dettagli nei prossimi seminari.

Adamus ha parlato a lungo dell’illusione del potere nelle nostre vite personali e ci ha fatto notare che quando l’energia viene da dentro attraverso la passione della coscienza, non c’è alcun bisogno del potere. Ha guidato il gruppo attraverso alcune esperienze personali sul rilascio del potere e ci ha fatto vedere la correlazione tra il potere e il virus dell’energia sessuale.

Ha usato la frase spagnola Yo Soy El Punto, che tradotto significa “Io Sono il Punto” per descrivere la differenza tra pensare/desiderare di cambiare la realtà e l’atto di essere la realtà. Usando l’abbondanza come esempio, noi abbiamo la tendenza a pensare all’abbondanza mentre pensiamo anche alla mancanza di abbondanza. Ciò tende a confermare la realtà di un’abbondanza limitata perché restiamo bloccati nei reami mentali. Con Yo Soy El Punto non c’è alcun pensiero. Voi vi permettete solo di passare nella coscienza dell’abbondanza senza pensare, senza dubitare o pianificare. Voi fate un respiro profondo – Yo Soy El Punto – e poi permettete.

Adamus lo definisce anche ‘saltellare tra le stelle’. Voi non pensate a come dovreste saltellare da una stella all’altra, ‘lo diventate’ e basta. Credo che sia come sognare di volare. In quei sogni io non cerco di volare, io lo permetto e basta e di colpo sono in volo e finché non penso a come lo sto facendo io continuo a stare in aria.  In Yo Soy El Punto entriamo nel nostro stato naturale di grazia piuttosto che nella nostra prospettiva umana, limitata e piena di dubbi. Yo Soy El Punto… io sono il punto di coscienza che scelgo perché io sono un creatore. È piuttosto semplice e molto profondo.

IL DREAMWALK DI HALLOWEEN – Ricordatevi di sintonizzarvi per il secondo Dreamwalk di Halloween con Adamus sull’Awakening Zone Radio Network.  Il Dreamwalk sarà giovedì 31 ottobre alle 18 ora di Denver. Assicuratevi di controllare il convertitore degli orari perché nel weekend precedente molti paesi passano all’ora legale Quest’anno Adamus ci porterà prima oltre i Reami Vicini alla Terra per ripulire le nostre energie e la nostra consapevolezza prima di passare nei reami dei fantasmi e degli spettri. L’anno scorso oltre 50.000 ascoltatori in tutto il mondo hanno preso parte a quest’avventura. Secondo Saint-G ha avuto un grande effetto sull’energia bloccata in quelle dimensioni macabre. Se volete sentire le energie nello spazio sicuro di un Dreamwalk, assicuratevi di sintonizzarvi. Se non riuscite ad ascoltare l’evento dal vivo, potrete sempre farlo dagli archivi dopo la trasmissione.

IL SUGGERIMENTO DEL MESE – Se ve la prendete con voi perché non riuscite a decidervi, probabilmente non è perché siete degli indecisi ma piuttosto perché potete sentire i potenziali multipli, la realtà dei futuri. È proprio come giocare a carte con gli amici, ma invece di vedere solo le carte girate sul tavolo voi sentite tutte le carte che sono nel mazzo. Essere consapevoli di tutti quei potenziali può essere piuttosto sconvolgente, ma fate un respiro profondo e sentite ciò che vi porta gioia e poi sceglietelo. Ciò farà muovere l’energia e quindi non potrete prendere una decisione sbagliata.

IL BATTITO DEL CUORE SHAUMBRA – Jean Tinder

LA SEMPLICITÀ  

Se ci pensate bene, il Crimson Circle ha una libreria incredibile di materiale davvero stupefacente e illuminante. Dall’agosto 1999 quando Geoffrey Hoppe ci fornì il primo messaggio pubblico da parte di Tobias fino all’ottobre 2013 con l’ultimissimo messaggio di Adamus, in totale ci sono state 183 canalizzazioni mensili. Se considerate che Tobias ha quasi sempre incluso una parte relativa alle Domande & Risposte superiamo le 300. È un bel po’ di saggezza e non vi abbiamo mai chiesto neppure un euro.

Se date un’occhiata al negozio del Crimson Circle troverete più di 28 canalizzazioni gratuite e 158 in vendita. Si passa dagli Studi Personali che vi cambiano la vita ai tour sacri a brevi presentazioni e collaborazioni musicali di grande ispirazione. Poiché ho ascoltato tutto quel materiale, posso testimoniare l’impatto che ha.

Non guarderò mai più uno stormo di uccelli nello stesso modo dopo essere uscita FUORI DALLA SCATOLA con Tobias in un bel giardino pieno di sculture nel nuovo Messico.

Ricorderò per sempre Adamus che sfidava il pubblico ad abbandonare le stampelle spirituali e a diventare veri maestri nel COLUI CHE È SOVRANO.

La gentile tenerezza dei ricordi personali di Tobias prima che iniziassimo questa vita continua a farmi piangere ogni volta che ascolto TI RICORDI.

È naturale che Kuthumi aggiunga risatine alla sua saggezza, soprattutto quando parla dei suoi pantaloni ampi e del suo piccolo cuore in STUDIO K.

Ho una nuova relazione con il mio corpo. L’ho creata dopo aver ascoltato le SESSIONI DI OSLO durante un viaggio, molti anni fa.

Poi c’è la connessione indimenticabile che ho sentito durante il primo viaggio di Tobias in ISRAELE, proprio come se fossi stata lì in persona quando disse, “Ascolta, o Israele…”

Potrei andare avanti a lungo e non ho ancora parlato di come la mia vita è cambiata dopo avere frequentato i Corsi di Studio Avanzato. In realtà potreste chiedermi di tutte le registrazioni e di tutti i corsi e io potrei dirvi qualcosa di molto speciale su ognuno di loro. In ogni caso, non importa quanti i messaggi sono stati trasmessi e non importa quanti concetti utili ci sono stati insegnati; in fondo tutti si basano su fondamenta molto semplici.

Suppongo che noi umani abbiamo installato dentro di noi e intorno al nostro centro moltissimi filtri e costrutti e idee e programmi e quindi servono tutti quei messaggi e i diversi modi di dirlo per aiutarci a smantellarli pezzo per pezzo. Sotto tutto ciò che sta alla base di ogni singolo messaggio è sempre molto semplice.

Non ci sono mantra da recitare, non c’è nessun rituale da mettere in pratica, nessun sistema di credenza da sposare, nessuno scalino da completare e neanche un puzzle da ricomporre. In realtà a volte ciò può risultare frustrante. Noi vogliamo riuscire a completare qualcosa e richiediamo una ricompensa, facciamo i passi che ci vengono proposti ma vogliamo l’assicurazione che otterremo un certo risultato, seguiamo le direttive ma vogliamo sapere che lo faremo bene (perché pensate che la “Preghiera del Peccatore” sia così popolare? Tutto ciò che dovete fare è recitarla e sapere che la vostra salvezza eterna è assicurata. Ci consola ed è di grande soddisfazione per le nostre menti logiche). Alla fine, però, tutte quelle cose devono andarsene. Dobbiamo tornare a ciò che sta alla base, alla semplicità e al centro interiore.

Quando lo facciamo scopriamo che è così semplice e così facile che quasi all’istante ci guardiamo intorno alla ricerca di qualcos’altro o di un modo perché la semplicità sembri più preziosa. In realtà nell’universo non c’è nulla che potrebbe essere più prezioso, più profondo o più difficile della scelta di amarsi.

Quello è il fulcro di ogni messaggio degli ultimi 14 anni ed è davvero molto semplice.

Quando l’avete colto in profondità dentro di voi e l’avete scelto senza alcuna riserva, quando l’avete creato senza esitazione e ne avete fatto esperienza senza riluttanza l’amore verso di voi è la risposta a ogni domanda, a ogni puzzle, a ogni dolore e a ogni sfida, nessuna esclusa. Eppure noi contro quell’amore abbiamo eretto una quantità di barriere davvero pazzesca.

Qualche settimana fa ho fatto un’esperienza che ha reso tutto ciò molto più reale. Qualcuno che conosco da vicino ha fatto delle scelte che non mi sono piaciute. In realtà le scelte non avevano nulla a che fare con me e non mi hanno influenzato in modo tangibile ma mi hanno creato un nodo nello stomaco e un dolore nel cuore. Avrei potuto fare la solita cosa e cioè chiedere al mio amico di cambiare, di essere diverso, di scegliere qualcos’altro ma sapevo che quella non era più la mia verità. Quella cosa non era responsabile per il mio disagio.

Ho chiesto di parlare con lui. Ho condiviso con lui come mi sentivo e anche la mia determinazione di non abbandonare la responsabilità per la mia esperienza. Non è stato facile perché era un problema mio e non suo, ma ero determinata ad arrivare fin in fondo. Alla fine le cose hanno iniziato a muoversi.

Mentre parlavamo on-line da lati opposti del mondo ha iniziato a sentire le energie di vecchi modelli che avevano continuato a ripetersi a cascata per molte vite e che coinvolgevano il ferire e l’essere feriti. Sono tornata indietro nel tempo a quando ero un carnefice vizioso e ho percepito il senso di colpa che ciò aveva causato. Poi ci sono state le vite in cui ero una vittima e l’eco costante del “devo essermelo meritato” attraversava tutte le esperienze. Respirando e seguendo il filo all’ indietro, ho trovato la fine di quel filo nel cuore della mia anima. Nel mio desiderio di fare esperienza piena della vita e di capire completamente l’energia avevo dovuto esplorare ogni distorsione e deviazione che potevo. Tutto ciò era stato un regalo che mi ero fatta.

Con un altro respiro profondo tutto è ritornato al suo posto con grazia. Qualche lacrima per il dolore che si stava dissolvendo e anche per il senso di meraviglia, qualche altro respiro di fiducia e la scelta di amare e poi è passato tutto. Sapevo che quel vecchio modello non mi avrebbe mai più causato dolore. Finalmente quella persona e le molte altre che avevano danzato quella danza con me potevano uscire dal gioco perché io non avevo più bisogno che recitassero quel ruolo. Non potranno mai ferirmi di nuovo in quel modo perché ho scoperto l’amore su cui tutto ciò si basava – l’amore di ME per ME.

Nessuna quantità di elaborazione o terapia o regressione nelle vite passate o preghiera o niente del genere avrebbe mai potuto fare la differenza. È stato molto semplice nel momento, molto sottile che a stento me ne sono accorta ma è stata la scelta di amarmi – proprio nel momento del dolore – per tutto ciò che avevo affrontato e per tutto ciò che avevo creato, che allora avesse più o meno senso.

È interessante notare che i pezzi non sono tornati al loro posto finché non ho scelto l’amore. La comprensione arriva solo dopo che avete accettato il dono.

Non importa ciò che state affrontando, non importa quale sia il dolore o la frustrazione che sentite, non importa dove siete stati o cosa avete fatto, non importa chi vi ha fatto cosa, la chiave verso l’integrità e la pace è semplicissima e quindi può essere facile perdersela. Non aspettate di aver capito tutto prima di accettarla. Non aspettate di aver capito il puzzle prima di fare la scelta dell’amore. La chiave di tutto ciò che cercate è dentro di voi. Con l’amore arriva la comprensione, arrivano le risposte, arriva l’integrazione, arrivano la saggezza e la pace.

Oh, non cercate di distrarvi chiedendovi “come” amarvi. Quando amate un amante, un figlio o un genitore prima non vi chiedete “come” lo amate. Prima lo fate e poi diventa un’espressione naturale.

Amatevi, tutto qui e il “come” si manifesterà da solo. Fate la scelta di amarvi e le energie a supporto del vostro amore saranno presenti. Fate il respiro dell’amore e inizierete a vivere.

È davvero molto semplice…

DICEMBRE 2013

L’EFFETTO MERLINO -Geoffrey Hoppe

L’EFFETTO MERLINO è uno dei temi più intriganti di cui Adamus Saint-Germain parla nei recenti seminari e nelle riunioni. Merlino era capace di viaggiare avanti e indietro nel tempo, proprio come voi. Il Suo Sé Futuro andò a trovare i suoi Sé Passati o Presenti non per tentare di alterare il suo passato, ma piuttosto per ricordare al suo passato che Tutto È Bene. È un concetto davvero notevole e semplice che potrebbe cambiare in modo drammatico il senso della grazia e del benessere nella vostra vita.

Nei recenti Dreamwalk Adamus ci ha portato in quel tipo di esperienze. Il Dreamwalk per il Rilascio delle Ferite Emotive è notevole. Adamus è davvero il maestro dei Dreamwalk e quando ci guida in quel tipo di viaggio ci fornisce un ambiente ideale per uscire dalla mente e permettere un’esperienza di grande trasformazione. Nel Dreamwalk per il Rilascio delle Ferite Emotive, nel momento presente il vostro Sé torna a fare visita al Sé dell’infanzia e ciò può dare luogo a una profonda guarigione emotiva.

Viaggiare nel tempo e nel vostro passato è un’esperienza profonda. Richiede anche un’enorme quantità di compassione. Vi incontrate quando eravate un bambino, un adolescente o un giovane e spesso a un punto di trauma. Poiché si tratta di voi c’è la tendenza a restare intrappolati nell’emozione e nel dramma o a cercare di risolvere la situazione. Qui non si tratta di alterare il passato. L’Effetto Merlino significa fare una visita piena di compassione al passato, proprio come farebbe un osservatore. Non avete bisogno di dire una sola parola al vostro Sé Passato. Siate semplicemente nella vostra radianza… nella vostra Presenza Io Sono.

Questo semplice atto sarà colto dal vostro Sé Passato. Sentirà che in un momento di grande sfida o durezza ha ricevuto la visita di un angelo incredibile e pieno d’amore. Proprio così. Quell’angelo stupendo eravate voi – dal futuro. La vostra presenza piena di compassione fa sapere al vostro Sé Passato che va tutto bene – che Tutto È Bene. Il vostro Sé Presente si renderà conto che in quell’esperienza passata e drammatica c’è stato molto più di ciò che la vostra mente ha ricordato. La mente ha solo eliminato la pienezza e la ricchezza dell’esperienza e si è concentrata solo sul trauma.

Voi potete viaggiare nel tempo molto oltre i semplici eventi traumatici del vostro passato. Voi potete far visita al vostro Sé Passato mentre giocavate con gli amici, mentre facevate una passeggiata da soli nella foresta o sognavate a occhi aperti in classe. Ogni volta che viaggiate nel vostro passato voi ci portate la vostra radianza e la vostra compassione e quindi nasce una nuova saggezza per il vostro Sé Passato e per il vostro Sé Presente.

Accade ciò che Tobias ci disse anni fa: “Il Futuro è il Passato guarito.” Quando viaggiate nel tempo e nella compassione verso il vostro passato, ciò guarisce o comunque rilascia i punti di trauma e così vi permette di vedere i nuovi potenziali per il futuro proprio perché non siete più legati dai limiti o dal dolore del passato.

Potete anche fare esperienza dell’Effetto Merlino dal vostro Sé Futuro al vostro Sé Presente. Probabilmente il vostro Sé Futuro lo sta già facendo con voi e si tratta solo di esserne consapevoli. Trovate uno spazio tranquillo, prendetevi 10 minuti per respirare consciamente e rilassarvi e permettetevi di sentire la presenza del vostro Sé Futuro. Proprio come avete fatto viaggiando nel tempo verso il vostro sé passato, il vostro Sé Futuro sarà lì con voi in una radianza piena di compassione e non dirà nessuna parola perché le parole sarebbero prive di significato. Ciò che sentite nel vostro momento Ora sono l’amore, la grazia e la saggezza del vostro Sé Futuro. L’esperienza è pressoché indescrivibile: sentire la presenza del Maestro che sei nel futuro ti ricorda quanto sei già un Maestro oggi.

Come Shaumbra è arrivato il momento che noi superiamo il tempo. Mentre ci liberiamo dai limiti della terza dimensione noi iniziamo a renderci conto che il nostro passato non è ciò che ci ricordiamo. Ci rendiamo conto che il Maestro – la nostra maestria – non è solo il futuro ma è qui e ora. Ci rendiamo conto che l’illuminazione incarnata non è qualcosa per cui lottiamo perché è già qui, anche se da qualcosa che chiamiamo il futuro.

Nei prossimi mesi Adamus e io faremo altri Dreamwalk, i viaggi nel tempo con gruppi di Shaumbra. Il 2014 sarà impegnativo e tumultuoso e i Dreamwalk Effetto-Merlino possono aiutarci a capire che tutto funziona, che davvero Tutto è Bene. Potrete anche fare i Dreamwalk ogni volta che lo vorrete, nel vostro passato o dal vostro futuro. Ricordatevi solo di stare nella compassione. Non cercate di riparare nulla, perché nulla è davvero rotto.

Potrebbe interessarvi sapere che Merlino non era una persona, ma piuttosto un titolo preso da numerosi Maestri nel corso del tempo. La maggior parte delle persone è abituata al Merlino raccontato nelle leggende del re Artù, leggende che risalgono al 4° e al 5° secolo ma il titolo Merlino fu usato per la prima volta verso il 600 a.C. Da allora un Merlino è stato presente in Europa e in Medioriente e soprattutto nelle zone di Romania, Francia, Inghilterra, Ungheria e Austria. I Merlini di quel tempo lavoravano molto da vicino con le Scuole Misteriche ed erano noti per la loro capacità di viaggiare nel tempo e di cambiare forma. Quando nei suoi viaggi del tempo un Merlino di un’era incontrava un Merlino di un’altra era si riconoscevano salutandosi con: “Oh-Be-Ahn.” Negli ultimi 400 anni non c’è stato alcun Merlino incarnato.

IL BATTITO DEL CUORE SHAUMBRA – Jean Tinder

OLTRE IL PROGRAMMA – Jean Tinder

Durante lo Shoud di novembre, mentre Adamus spettegolava alla grande e sbeffeggiava tutti mi sono ritrovata a sentirmi irritata. Sicuramente era tutto sciocco e divertente, ma lui continuava a sottolineare che tutto era un grande casino! Non solo questo; offendeva anche alcuni tratti caratteristici a cui sono sempre rimasta molto attaccata, cose come la dedizione e la perseveranza.

Considero di essere al primo posto quando si tratta di essere determinati sulla mia illuminazione. In effetti io sono sul sentiero verso Dio da quando riesco a ricordarmelo. Da ragazzina avevo già trovato la consolazione che arriva dal pregare, dal sentire la connessione interiore con il divino. Mentre da allora la mia comprensione di Dio è cambiata in modo radicale provo ancora una grande consolazione nella connessione divina e mi azzardo a dire che ho fatto di tutto per correre verso la mia illuminazione. Quando Adamus ha citato Shaumbra dicendo, “Dannazione, riuscirò ad ottenere la mia illuminazione e non importa quanto mi costa. Io non rinuncerò mai,” ero sicura che stesse citando ME! La mia irritazione è aumentata alla grande quando l’ho sentito dire, “Houston, qui abbiamo un problema perché sono determinati ad andare da nessuna parte! Dovrebbe esserci una legge contro la ricerca spirituale!”

Stava prendendo a calci le mie cose. Ero pronta a lasciarle andare? Sarei stata d’accordo con qualsiasi direzione avrebbe preso o forse i nostri sentieri si sarebbero divisi proprio qui?

Poi ha proseguito e tutto è cambiato.

Mi ha ricordato che la mia illuminazione non è iniziata con un pensiero (non era una delle mie idee brillanti?) e neppure con la mancanza di soddisfazione della vita. La mia illuminazione non è mai stata un viaggio (allora, dove andavo senza sosta?), ma un sapere interiore profondo. La mia illuminazione era arrivata da me, dal mio Io Sono. Adamus ha detto, “Non potete ricrearla perché è ancora lì. Non se n’è mai andata.”

Di colpo tutto è tornato al suo posto. “Computer, termina il programma.”

Ora devo confessarvi che io sono una ‘trekkie’, cioè una fan dei film e delle serie di Star Trek.  Adoro come esplorano aspetti diversi della condizione umana attraverso tutti gli alieni che incontrano lungo il percorso. Mi sto rivedendo tutta la serie ‘Star Trek: Voyager’ ed è divertente osservare molti paralleli tra la loro storia e la storia dell’umanità.

Uno degli aggeggi più affascinanti che hanno sulla nave spaziale è il ponte ologrammi che permette al computer di proiettare ogni realtà desiderata in un’esperienza a tre dimensioni, di solito limitata a un’area interattiva specifica. La realtà proiettata può includere persone, creature, conflitti, intrattenimento, sfide e avventure. Tutto ciò si può immaginare e si può fare l’esperienza su un ponte ologrammi finché a un certo punto il partecipante ha finito e dice semplicemente, “Computer, termina il programma.”

Solo qualche giorno prima dello Shoud di novembre avevo guardato un episodio in cui gli alieni avevano manomesso il sistema facendo in modo che l’equipaggio della nave spaziale si dimenticasse che era un programma. Tutti partecipavano come se fosse una vera e propria realtà. Se si ferivano si sedavano, li incerottavano e li rispedivano a continuare il “gioco” che avveniva durante la Seconda Guerra Mondiale. I membri dell’equipaggio combattevano per le loro vite in cappotti inzaccherati di fango, cercavano di comunicare con apparecchi radio obsoleti e chiedevano disperatamente aiuto. Erano del tutto inconsapevoli che appena oltre la loro ‘realtà’ tutti erano in una nave spaziale del 24° secolo, costruita sulla Terra da una società che da molto tempo aveva smesso di combattere con se stessa ed era fornita di tutto ciò di cui si poteva aver bisogno.

In effetti, era una rappresentazione piuttosto accurata della vita sulla Terra. Noi giochiamo, lottiamo, ci innamoriamo, viviamo e moriamo e facciamo del nostro meglio per sopravvivere e per fare i conti con la “realtà” e ci dimentichiamo completamente che non è reale. Poi ci grattiamo la testa perché siamo confusi quando Adamus dice, “Ma l’abbondanza è proprio lì! È tutt’intorno a voi!”

In quell’episodio, uno dei personaggi femminili alla fine si rendeva conto di ciò che stava accadendo e si ricordava della sua vera identità. Lavorando con grande attenzione per non attivare gli allarmi e per non terrorizzare i suoi compagni riusciva ad attivare i ricordi di qualcun altro e poi di qualcun altro ancora. Alla fine ogni membro dell’equipaggio “si svegliava” e ricordava – e quindi non era più intrappolato in quella falsa realtà. Anche se l’esperienza aveva creato qualche bozzo e qualche livido, tutti si erano resi conto che tutto era solo un’illusione.

Quando Adaums ha parlato del sapere intuitivo che è già presente mi sono ricordata del ponte ologrammi e tutto ha avuto un senso. Nel ponte ologrammi noi creiamo un programma chiamato “La Vita Sulla Terra” che prevede che ci dimentichiamo di tutto ma che un giorno scopriremo l’illusione. Capite, in ogni programma del ponte ologrammi c’è sempre un pannello di controllo nascosto e quando l’utilizzatore lo trova tutto diventa possibile. Il trucco è ricordarsi che noi abbiamo scritto la sceneggiatura, abbiamo attivato il programma e che ci siamo entrati in prima persona.

Noi esistiamo e impariamo e facciamo esperienza, noi cerchiamo di sopravvivere in ogni realtà che abbiamo creato. Noi sentiamo che deve esserci una via d’uscita, ma poi cerchiamo di trovarla migliorando il programma invece di renderci conto che è un programma. Padroneggiare il programma potrebbe aiutarci a entrare in modo più morbido nella storia ma ciò fa proseguire il nostro viaggio che è un’illusione. Non importa a quale velocità viaggio o quanto mi allontano in un programma da ponte ologrammi; in realtà non sono ancora andato da nessuna parte perché non ho mai lasciato il ponte ologrammi. Quando sono pronto a liberarmi dalle mie storie e a ricordare – a sapere – che io sono lo sceneggiatore e il programmatore del ponte ologrammi, finalmente le cose possono cambiare.

Adamus, Tobias e gli altri hanno trovato la loro via d’uscita e ora arrivano usando il sistema di comunicazioni per ricordarci chi siamo davvero – i capitani delle nostre navi stellari personali, i viaggiatori in un grande viaggio di esplorazione e i possessori dei segreti dell’universo – i programmatori delle nostre storie personali da ponte ologrammi. Abbiamo solo dimenticato che noi lo sappiamo.

Poche sono le cose da tenere a mente circa i programmi del ponte ologrammi:

– È contro il protocollo per non dire impossibile, cambiare il programma che altri stanno facendo girare e gli altri non possono modificare il vostro programma. Solo l’autore può riscrivere la sua sceneggiatura (ecco perché non ha senso cercare di salvare il mondo).

– Quando alla fine vi rendete conto che tutto è un ologramma, almeno divertitevi! Poiché non siete più intrappolati, ora è solo un gran bel gioco.

– Siete stanchi del programma che state facendo girare? Allora smettetela di cercare di ripararlo, smettetela di raccontare la storia e procedete con il “Computer, termina il programma.” Attenzione: serve un’enorme quantità di fiducia.

Oh, e l’interfaccia del computer, cioè l’oloemittente? In gran parte è tra le vostre orecchie. La mente è -ahm – programmata per proiettare la realtà che avete scelto ed è strutturata per funzionare al meglio sul ponte ologrammi. Volete superare il ponte ologrammi? Superate la vostra mente. Liberatevi dalle storie, dalle credenze e dalle paure che la vostra mente ha continuato a mantenere con grande attenzione. Tutte le cose nel vostro passato – i risultati che avete ottenuto o che non avete ottenuto, le volte in cui ci avete provato e avete fallito e la vita che avete vissuto – è accaduto davvero o è stato solo il vostro intrattenimento per una serata?