MAGAZINE 2014

FEBBRAIO 2014

OH, QUEI SOGNI – Geoffrey Hoppe

Tra tutte le attività umane, i sogni che facciamo di notte sono una delle meno comprese. Nel corso della sua vita una persona trascorre in media oltre 200000 ore (che equivalgono a 8333 giorni o 22.8 anni) nello stato di sogno. Stranamente poche persone ricordano i loro sogni e quasi tutti non li prendono in considerazione, perché sembra che non abbiano alcun senso.

I sogni sono una delle cose di cui tutti fanno esperienza. Fanno parte della vita di tutti ma in generale gli psicologi, gli scienziati o i capi religiosi non li considerano. Sono inseriti in una strana categoria in cui rientrano le attività mentali frivole e prive di significato. Per me è quasi una specie di Coscienza; fa parte della nostra vita quotidiana, ma nessuno inserisce i sogni nell’equazione della vita (Adamus parla della Coscienza nell’evento ProGnost 2014).  Tutti i nostri sogni hanno una ragione, ma poche persone ne sono consapevoli.

Ogni notte, non appena vi addormentate la vostra coscienza si espande molto oltre i reami fisici. Il vostro corpo resta nel letto e la vostra mente resta strettamente legata al vostro cervello. Invece la vostra coscienza parte per le sue avventure notturne nelle altre dimensioni.

Il vostro stato di sogno offre un alto livello di libertà oltre la 3D.  In pratica gli elementi del tempo e dello spazio smettono di esistere quindi potete raggiungere una vita passata o volare nei potenziali futuri. Potete elevarvi nei reami cristallini, potete danzare nei Reami Vicini alla Terra o passare un po’ di tempo facendo lezione su una delle molte Nuove Terre. In ogni caso restate connessi al vostro corpo 3D e alla mente solo attraverso una sottile corda d’argento.

Di solito cerchiamo di capire i nostri sogni usando il processo dell’analisi mentale ed ecco perché persino i best-seller sui sogni o i migliori terapisti onirici non funzionano. Quando di notte voi volate là fuori superate ciò che la mente umana può comprendere e la mattina quando vi svegliate rientrate nell’orbita 3D e la mente lotta per inserire la logica in qualcosa che non è stato fatto per essere capito. La mentre cerca di collegare il sogno al suo database che è limitato ai simboli e alle esperienze passate e perciò spesso ottenete una serie di scene confuse e prive di logica; è un po’ come prendere alcuni frammenti video da molti film diversi e montarli insieme senza un finale.

La mente non riesce ad afferrare e a tradurre in pieno le vostre esperienze multidimensionali e vostri sogni in espansione, eppure se non vi concentrate sui singoli frammenti l’essenza del sogno è ancora presente.

L’altra notte ho fatto un sogno vivido. Era un tipico sogno e infatti molte parti non avevano una logica, ma quando ne ho colto l’essenza e l’energia il sogno ha avuto un senso. Il sogno iniziava in uno stadio di football americano dove si stava svolgendo il Super Bowl (in realtà il Super Bowl si giocherà il 2 febbraio, il giorno dopo lo Shoud di febbraio). La cornice temporale era verso la metà degli anni ‘50, cioè molto prima che si giocasse il primo Super Bowl. L’altra squadra, che indossava maglie scure era in vantaggio di 5 punti e mancava meno di 1 minuto. Di colpo, l’allenatore della squadra con le maglie chiare mi chiamò a giocare sebbene io fossi solo uno spettatore tra i tanti. Mi ritrovai sul campo di gioco con l’uniforme e il casco. Io giocavo in attacco ed ero uno dei ragazzoni che giocano nella prima linea e quindi bloccano molto e placcano molto per proteggere il quarterback.

La nostra squadra era sulla linea delle 40 yard, cioè a circa 40 m dalla linea di meta. Il mio compagno di squadra era tutto sudato, sporco di fango e stanco. Tutti sapevano che sarebbe stata l’ultima partita e se non ce l’avessimo fatta avremo perso. La pressione era fortissima. Il quarterback diede il ritmo – “Hut, hut, hike!” – e la massa dei giocatori di football arrabbiati si mosse come avrebbe fatto un toro. In realtà io riuscii a bloccare uno degli enormi giocatori avversari e poi mi girai per vedere dove fosse il quarterback.

Con mia sorpresa era dietro di me e allungava le mani per darmi la palla. La sorpresa ancora più grande fu che il quarterback ero io! Mi ricordo di aver guardato negli occhi lui/me chiedendomi cosa cavolo stesse succedendo. Presi la palla, l’appoggiai sul petto e iniziai a correre con tutta la mia forza verso la linea di meta.  Trovai aperture e buchi, dribblai parecchi avversari che volevano farmi molto male e superai la linea di meta. Avevamo vinto! La folla è impazzita. Le urla di vittoria che partivano dal pubblico erano assordanti. L’arbitro venne da me per riprendere il pallone ma io lo tenni stretto e gli dissi che era mio. Quella era la MIA partita.

In una normale partita di football quando fai meta tutti i tuoi compagni di squadra ti danno grandi pacche sulla schiena e sul sedere. I giornalisti si affollano intorno e ti chiedono come ti senti ad avere fatto la meta che ha permesso alla squadra di vincere la partita. Invece niente, non accade nulla di tutto ciò! Tutti celebravano ma nessuno sembrava riconoscere il mio punto vincente. Tornammo negli spogliatoi dove i miei compagni di squadra festeggiavano bevendo champagne, urlavano e fischiavano ma nessuno si accorgeva della mia presenza. Ero praticamente invisibile. Quella sera, alla Festa per la Vittoria accade la stessa cosa. Volevo proprio che qualcuno dicesse, “Ehi, che grande meta vincente!” Invece niente.

Uscii nella notte, nell’aria notturna e feci un respiro profondo. Desideravo intensamente una qualsiasi forma di riconoscimento, ma mi resi conto che in fondo io sapevo ciò che avevo fatto ed era tutto ciò che contava. Avevo fatto il mio lavoro. La mia squadra aveva vinto. Il riconoscimento doveva venire da dentro di me e non dagli altri.

Mi svegliai dal mio sogno respirando pesantemente e leggermente sudato. Risi da solo pensando che persino un sogno sul football può causare uno sforzo. Iniziai ad analizzare gli elementi del sogno, ma subito dopo smisi per poter cogliere l’essenza di quel sogno. Mi ricordai che la mia mente cercava di dare un senso a qualcosa che era avvenuto negli altri reami e che io non avrei dovuto considerare in modo letterale o pensarci sopra troppo. Feci qualche respiro profondo e mi permisi di sentire l’essenza del sogno e a quel punto la sentii davvero. Mentre la mia mente si chiedeva cosa significasse essere al Super Bowl, perché mi trovavo negli anni ’50, perché ero il quarterback e qual era il significato dei 40 metri che mancavano alla linea di meta – bla bla bla – feci un passo indietro e ne colsi l’essenza. In quel momento il mio Sapere Intuitivo capì di cosa si trattasse. Vi risparmio i dettagli, vi dirò solo che sul mio viso apparve un gran sorriso (Ehi, smettetela di analizzare il mio sogno!).

Una delle prossime frontiere della coscienza umana sarà lo stato di sogno. Shaumbra, gli umani coscienti dovrebbero essere tra i primi ad avventurarsi nella nuova comprensione dei sogni. Nello Shoud di gennaio 2014 Adamus ha affermato che avrebbe dedicato la sua attenzione a chi ha scelto di diventare un Maestro incarnato. In quel momento sono riuscito a percepire un cambiamento enorme in Shaumbra e nel lavoro del Crimson Circle. Nei mesi e negli anni a venire noi integreremo il nostro stato di sogno nella nostra coscienza da svegli perché entrambe sono realtà fattibili. Così facendo daremo anche inizio all’integrazione della Vecchia Terra e della Nuova Terra.

Iniziate a fare attenzione ai vostri sogni. Invece di considerarli un nonsenso notturno, iniziate a sentire dentro di voi quella parte creativa e reale della vostra esistenza.

IL BATTITO DEL CUORE SHAUMBRA – Jean Tinder

NON RIGUARDA VOI

Era stato uno di quegli equivoci sciocchi che accadono ogni tanto. Io ho detto qualcosa, lui ha detto qualcosa, io ho reagito, lui ha reagito e fin troppo in fretta abbiamo smesso di parlare tra noi Era il giorno prima dell’evento ProGnost™ 2014 e il mio aspetto che-esagera-e-tutto-il-mio-mondo sta-cadendo-a-pezzi si stava divertendo molto con quel vecchio gioco. La sensazione di sentirsi feriti, i muri che salgono (insieme alla speranza segreta che l’altro cercherà di farli cadere) e poi anche un silenzio assordante. Cos’è accaduto? Questo è il modo in cui un Maestro illuminato vive una relazione? Ne sono uscita per concentrarmi sulla preparazione dell’evento chiedendomi se quella sera avessi voglia di tornare a casa. Naturalmente aiuta sempre essere circondati da altri Shaumbra e quasi subito mi sono sentita meglio. Non ero pronta a rinunciare, ma mi sentivo meglio anche se il silenzio continuava ad essere assordante.

Il giorno successivo i nostri quattro relatori sono saliti sul palco e hanno iniziato a parlare di come sarebbe stato l’anno successivo. Io sapevo già che le mie prime due settimane erano state un indicatore di come sarebbero andate le cose e quindi avrei avuto bisogno di un grosso impegno per mantenere il mio equilibrio e attraversare l’anno restando intatta o ancor meglio contribuendo a qualcosa di valore. Mentre l’evento procedeva mi è diventato molto chiaro che la nostra piccola disputa era stata causata dal fatto che avevamo internalizzato l’energia del seminario dimenticandoci completamente di una delle citazioni preferite da Tobias: “Non riguarda voi!”

Prima di pranzo silenzio è stato rotto, il dolore era passato e i Maestri erano tornati a prendere il posto degli aspetti che avevano causato tutto quel casino. Quest’anno sarà molto importante ricordarvi che non si tratta di voi. Anche se le vostre intenzioni sono molto chiare, proprio le energie che state richiamando dentro vi faranno sbarellare e sarà facile perdere l’equilibrio.

In effetti non ho potuto fare a meno di notare che fare parte dello staff all’evento del ProGnost è stata una versione mini di ciò che tutti noi faremo quest’anno. In ogni seminario o evento del Crimson Circle succede di tutto soprattutto si muove una grande quantità di energia. I partecipanti si collegano negli altri reami settimane prima dell’evento e nei giorni che lo precedono le energie possono diventare piuttosto intense. Fare parte dello staff significa sentire tutto ciò come “vicino e personale” perché si tratta di spacchettare cose varie, prendersi cura dei dettagli dell’ultimo minuto e prepararsi mentre riesco a sentire le energie che vorticano e possono sembrare caotiche, eccitanti, stressanti, intense, belle, meravigliose e travolgenti; se mi ricordo di fermarmi e di fare un respiro riesco ad osservarle senza essere risucchiata nella tempesta.

Dopo tutta la preparazione arriva al processo della strutturazione perché serve un mucchio di lavoro per preparare la stanza e la zona circostante per gli Shaumbra che presto arriveranno. Ci deve essere il numero giusto di sedie nella posizione giusta, cose come l’acqua e i bagni che devono essere facilmente raggiungibili e sull’area del palcoscenico ci devono essere le cose che servono tipo un fondale o qualcosa del genere e poi c’è tutto il resto. Quando registriamo l’evento ci sono anche molti preparativi a livello tecnico e preparazioni tecniche e calibrature infinite per quanto riguarda la luce, gli altoparlanti, ai microfoni e gli altri apparecchi. Non importa quanti eventi abbiamo organizzato, la struttura di ogni singolo evento è unica per il materiale di cui trattiamo e la sede in cui si tiene.

Ci capita di usare degli appendini per tenere in alto il fondale oppure dobbiamo inventarci qualche modo creativo per installarlo. A volte ci capita di dover inchiodare delle cose alle pareti e poi le luci devono essere al loro posto come tutto il resto. La stanza può avere un soffitto alto e disporre di molto spazio oppure un soffitto basso e uno spazio limitato. Le variabili sono sempre tantissime e meravigliose e ogni volta serve una generosa dose di ingenuità e di creazione all’istante ma sembra proprio che la squadra dei Crimson Circle ne abbia in abbondanza!

In un modo o nell’altro non riusciamo sempre ad ottenere lo scopo finale che è quello di creare uno spazio sicuro e nutriente pronto perché molti umani belli affrontino trasformazioni monumentali, epiche. Quando finalmente tutto è pronto la squadra sfinita mangia qualcosa prima di crollare sul letto. Che si tratti di un evento di due o tre giorni, noi sappiamo che sarà intensa e quindi dobbiamo essere pronti. Con il rispetto reciproco e la fiducia che fluisce tra i membri della squadra, ogni problema o inciampo dell’ultimo minuto si risolve in fretta e senza dramma e molto presto arriva il momento dello spettacolo. Gli operatori sono al loro posto, le slide sono tutte nell’ordine giusto, i microfoni sono accesi e la musica aspetta, aspetta anche Linda e John mi guarda e dice, “Sei pronta?” Io faccio un respiro profondo e annuisco. Si parte! È sempre un onore far parte di un evento e lo staff ne fa esperienza da una prospettiva interessante. Invece di rilassarci e ascoltare o essere provocati da Adamus noi restiamo all’erta per assicurarci che tutto continui a funzionare e che qualche problemino occasionale non complichi l’esperienza degli spettatori.

Durante un webcast il mio lavoro personale è “dirigere” e ciò significa che io faccio molta attenzione gli altoparlanti, a guidare le telecamere verso i punti più opportuni e a cambiare inquadratura in modo che il pubblico online possa vedere cosa accade. Come John e gli altri, anch’io mi trovo molto nel flusso dell’energia e infatti non di rado noi anticipiamo i prossimi passi o le prossime parole di Adamus e siamo già preparati per ciò che verrà dopo. Poi ci sono altri compiti come trovare qualcuno che abbassi le luci al momento giusto, avere la musica pronta per una merabh e gestire qualsiasi cosa Adamus aggiunga al mix (come mandare fuori tutti durante lo Shoud di gennaio).

Il risultato finale è sempre una creazione stupenda e io e i miei colleghi siamo davvero i migliori ma un elemento importante che rende tutto ciò possibile e che noi abbiamo imparato a mettere noi stessi per primi, prenderci cura dei nostri bisogni personali a gestire la nostra energia personale per poter essere nella forma più adatta quando arriva il momento di andare in scena.

Non c’è tempo per disaccordi stupidi o per ego feriti. In effetti raramente si manifestano durante un evento proprio perché: a) abbiamo imparato a gestire prima noi stessi e b) noi non dimentichiamo mai lo scopo comune che è fornire un’esperienza della miglior qualità possibile a ogni singolo Shaumbra. Quando l’evento si è concluso e tutti restano in quell’atmosfera a parlare con gli amici e a sentire il nuovo livello di coscienza che hanno raggiunto, lo staff e io iniziamo a lavorare di nuovo. Smontare è molto più veloce che montare, ma in un certo senso è anche più difficile. Tutti noi siamo stati allerta durante tutto l’evento e quindi abbiamo assimilato integrato le energie ognuno a modo suo. A volte dobbiamo andare un po’ in profondità per trovare la forza e la disposizione d’animo per finire tutto.

A un certo punto dopo il ProGnost io sono collassata dentro. Sono crollata, avevo le lacrime agli occhi senza una ragione apparente e per me è stato uno di quei momenti in cui “ho sbattuto contro il muro”, il momento in cui dici “non ce n’è più per nessuno, non posso sollevare un’altra scatola, voglio solo andare a casa”. Ho fatto molti respiri profondi e mi sono guardata dentro dove esiste tutto ciò di cui ho bisogno, se solo sono presente con me stessa e lo scelgo. Poco dopo ero di nuovo in piedi con abbastanza energia per finire il lavoro. Per essere più accurati devo ammettere che fare parte dello staff durante gli eventi richiede uno straordinario senso del sé e l’equilibrio anche nel bel mezzo di sfide personali.   

La ragione per cui vi racconto questa storia è che in un modo molto reale voi SIETE lo staff che lavora all’evento più grande legato alla coscienza che la Terra abbia mai visto. Fate parte della squadra che organizza tutto, avete contribuito a preparare il palcoscenico per ciò che sta accadendo ora e se lo scegliete ci sarete ancora per smontare tutto quando l’evento sarà finito. Per tutti gli altri l’evento di una vita, ma voi in un certo senso sapete già come funziona perché vi siete preparati per molto, moltissimo tempo. Quando nella vostra vita appaiono le sfide – nelle vostre relazioni, nelle vostre sensazioni interiori oppure là fuori nel mondo – ricordatevi che non riguarda voi. Voi sentite l’energia di questo evento e quelle energie ruggiscono proprio e poi sbatterete contro il muro – vi garantisco che lo farete – e vi ricorderete che tutto ciò di cui avete bisogno esiste già dentro di voi. Fate un respiro profondo, concedetevi un po’ d’amore e sbattete contro il muro in questo incredibile mondo nuovo.

APRILE 2013

AVVERRANNO MIRACOLI – Geoffrey Hoppe

Durante il mio primo anno con Tobias, prima ancora che iniziassi a canalizzare mi disse, “Permetti i miracoli e accadranno. Quando accadranno, ti renderai conto che non è un miracolo ma piuttosto la tua creazione personale.”

Da allora sono accaduti molti miracoli.

Poco tempo dopo e in pratica di colpo Linda e io ci trovammo a vivere nel bel Colorado dopo 15 anni trascorsi in Texas; tra le montagne trovammo “per caso” una casa che ci piacque molto; la compagnia di aviazione che avevo fondato da poco ricevette un investimento inaspettato di 10 milioni di dollari; solo qualche anno dopo e proprio nel nostro soggiorno creammo il Crimson Circle che presto fiorì diventando un’organizzazione spirituale internazionale. Ciò ha prodotto un altro miracolo, forse quello che per me significa di più: ho avuto l’onore di incontrare alcuni degli esseri più stupendi che esistono sulla Terra. Si chiamano Shaumbra. Siete voi.

“Permetti i miracoli e accadranno,” disse Tobias. Mi sono serviti anni per capire in pieno la seconda parte della sua frase, “Ti renderai conto che non è un miracolo, ma piuttosto è la tua creazione personale.”

I miracoli non arrivano come risultato delle preghiere perché lo Spirito non ha un secondo fine. Questa è la grande Compassione dello Spirito. Nessuna interferenza e nessun giudizio, solo l’accettazione totale a prescindere da ciò che facciamo. Penso che quando una persona prega stia davvero chiarendo le sue scelte e i suoi desideri a cui aggiunge la passione che viene dal cuore ma di solito le preghiere non vengono soddisfatte perché le persone pongono la creazione fuori da loro e mettono la responsabilità nelle mani di un essere esterno. Posso quasi vedere lo Spirito che risponde a chi prega, “Non chiedere a me di fare ciò che chiedi! Ecco perché ti ho dato l’Esistenza e il diritto di essere un vero Creatore.”

I miracoli non sono il risultato della fortuna o del fato. Di nuovo, qui si piazza la creazione in qualcosa fuori di sé. Io non credo che nell’universo esista una cosa come la fortuna perché sarebbe una pessima barzelletta cosmica. No. Io sento che l’universo è pieno di energia imparziale che è lì in attesa di servire chiunque e dovunque e invece molte persone affrontano la vita pensando che ci sia una “mano” esterna che guida le loro giornate ma non sanno mai davvero chi è o cos’è quella forza esterna e raramente o meglio quasi mai si rendono conto che arriva da dentro.

Alcuni lettori potrebbero porre l’accento su esperienze fatte nelle loro vite in cui un essere angelico li ha salvati dalla catastrofe o hanno ricevuto un miracolo concesso da Dio. Non ho dubbi che l’esperienza fosse reale; posso solo pensare ai molti esempi della mia stessa vita quando nonostante me stesso è accaduto qualcosa di magico o di mistico. Ora, anni dopo che Tobias disse le parole, “Ti renderai conto che non è un miracolo, ma piuttosto la tua creazione personale,” inizio a rendermi conto di come io ho creato o permesso quelle esperienze di grande trasformazione. Certo, io ho avuto le mie esperienze con l’intervento angelico ma ora so che l’intervento c’è stato perché a un certo livello IO l’ho creato e IO l’ho permesso.

A proposito, avete notato che la parola “Permettere” sta diventando sempre più una parte della vostra coscienza quotidiana? Io pensavo che fosse un termine o un concetto relativamente nuovo introdotto da Adamus, soprattutto da quando abbiamo iniziato a offrire i seminari del Quantum Allowing. L’altro giorno cercavo alcune vecchie canalizzazioni di Tobias e mi sono reso conto che lui l’ha usato di frequente e qui si parla di 10, 14 anni fa. Allora presumo di non averla sentita o forse non ero pronto a sentirla. Ora per me permettere è diventato importante come il respiro conscio. Non permetto nulla in particolare come l’abbondanza, la salute o persino un buon parcheggio; io permetto e basta, senza filtri e senza barriere. Ciò che permetto è il mio Sé, con tutta la mia grazia e la gloria che per molto tempo è rimasta nascosta.

Nella mia vita uno degli ultimi miracoli è il nuovo Crimson Circle Connection Centre. È lo studio di registrazione che stiamo costruendo in Colorado. Durante l’ultimo anno lo staff e i consulenti avevano parlato di un luogo per il nostro Shoud mensile e per trasmettere altri eventi come i DreamWalk e i messaggi speciali di Adamus. I costi per affittare lo spazio, rinnovarlo ed equipaggiare lo studio superavano il nostro budget… o almeno così pensavo.

Durante lo Shoud di febbraio il caro Adamus ha annunciato con coraggio che era arrivato il momento di avere il ‘nostro’ posto e ha invitato Shaumbra a contribuire con $ 44 – o no. Quella sera alla cena dopo lo Shoud mi hanno chiesto quanto denaro pensavo che avremmo raccolto per il nuovo studio. Non ho osato rispondere, ma in mente avevo un numero e sapevo che era il momento di permettere e non di limitare.

Dopo cena sono andato a casa e ho controllato il database del Crimson Circle per vedere se qualcuno avesse già risposto alla richiesta di Adamus. È stato un “Momento di Verità.” Shaumbra si sarebbe fatta avanti per partecipare? Prima di cliccare sul totale ho fatto un respiro profondo, anche se sapevo che erano passate solo poche ore dalla trasmissione. Quando ho visto il totale provvisorio mi è crollata la mandibola: 4 ore dopo la fine dello Shoud, Shaumbra aveva contribuito con oltre $ 30.000. Ero stupefatto.

Durante i successivi 10 giorni il totale è passato a oltre $ 100.000. Io cercavo di non pensarci, permettevo e basta. Di proposito abbiamo promosso la raccolta fondi solo con un banner sull’home page del nostro sito ma nessuna e-mail, nessun sollecito e nessuna promozione. Solo permettere. Ero preparato a vedere un effetto “curva di Bell” cioè quando i contributi raggiungono un certo limite e poi rallentano e invece continuavano ad arrivare. Stava accadendo un miracolo. Cinque giorni prima dello Shoud di marzo il totale raggiunse i $ 200.000 circa e quando iniziò la trasmissione oltre 4000 Shaumbra avevano contribuito con $ 226.000! Persino dopo la chiusura della raccolta fondi Shaumbra ha continuato a contribuire e oggi il totale è di $ 237.000.

I contributi da parte di Shaumbra pagheranno uno studio di registrazione a livello mondiale con la tecnologia e le attrezzature più nuove e inoltre i costi della ricostruzione più due anni di leasing. Questo non è stato né fortuna né fato e non è accaduto organizzando veglie di preghiera. Non è venuto neppure da Adamus: è stato il miracolo di permettere.

“Permetti i miracoli e avverranno.” Grazie per il consiglio bello è saggio, Tobias. Puoi scommettere che nella mia vita continuerò a permettere altri miracoli.

MAGGIO 2014

IL MAESTRO SCONTROSO Geoffrey Hoppe

Forse avete sentito i termini Denaro Conscio, Cibo Conscio o Respiro Conscio. Vorrei aggiungerne un altro alla lista: l’Irritazione Conscia.

Negli ultimi mesi mi sono ritrovato ad avere sempre più discernimento e di conseguenza a essere più irritabile. Tutta questa storia dell’illuminazione è meravigliosa, ma di certo non mi aspettavo un livello d’irritabilità così alto.

Io sono… meno tollerante che mai. Di solito non mi arruffo per le piccole cose della vita. Posso sopportare il traffico congestionato e ignorare le persone maleducate. Se in una stanza c’è troppo rumore o luce io posso sopportarlo senza problema.

Io cerco di essere cortese anche quando le altre persone sono insistenti o prepotenti. Come la maggior parte degli Shaumbra che ho conosciuto, io cerco di essere educato e civile.

Ora però sto diventando un Maestro Scontroso. Il mio livello di tolleranza è il più basso che mai. L’immagine di un Maestro pieno di buddità e con l’aria sempre beata sta scomparendo in fretta per essere sostituita da un senso palpabile d’irritazione verso la dualità, i limiti e a volte anche le persone in generale.

Forse posso ascrivere la mia poca tolleranza alla mia sensitività aumentata. Adamus ci ha detto che mentre permettiamo sempre di più la nostra divinità noi abbiamo una consapevolezza sensuale espansa. Diventiamo più consapevoli dei movimenti energetici negli altri reami e di conseguenza avremo più consapevolezza in questo reame tridimensionale. Una parte di me si sente un po’ in colpa a causa dell’impazienza acquisita da poco. Non è esattamente la bella immagine che avevo della mia illuminazione in corso.

Sono diventato anche più consapevole dei miei pensieri. Come in quasi tutti i pensieri fluivano attraverso la mia mente ma io ero solo vagamente consapevole della maggior parte di loro se non erano drammatici o se non avevano un impatto immediato su di me. Ora sono estremamente consapevole del flusso ininterrotto dei miei pensieri ma non sono emozionato da ciò che percepisco. Come ha detto Adamus io do per certo che in realtà molti di quei pensieri non sono miei e grazie alla dea, perché variano dal banale al limitato e a volte sono proprio brutti. La buona notizia è che tutto questo pensiero-rumore mi fa diventare consapevole di ciò che è la mia coscienza rispetto al farfugliare della mia mente. In passato li raggruppavo insieme ma ora inizio a percepire cos’è la mia coscienza e quali sono i pensieri che non mi appartengono. A proposito, anni fa Tobias fece la domanda: “Quali pensieri sono vostri e quali pensieri non lo sono?” La sua risposta fu semplice: “Sono vostri quelli che scegliete. Gli altri, lasciateli andare.”

La mia intolleranza viene fuori quando mi trovo in situazioni pubbliche. Mettetemi in un aeroporto affollato e la mia intolleranza si gonfia come una brutta emorroide. In superficie ci sono cose come le persone che lasciano in giro il pattume, parlano a voce troppo alta, si spingono quando sono in fila e si comportano in modo offensivo con il personale di servizio e poi spingono e sgomitano. La fonte sotterranea della mia angoscia è la bassa coscienza. Un umano con una coscienza superiore non lascerebbe cadere gli asciugamani di carta sul pavimento dei bagni e non lascerebbe i resti del fast food sul tavolo. Quando è in treno non parlerebbe a voce troppo alta o al cellulare. Non urlerebbe al commesso di un negozio perché un articolo particolare non è disponibile. Vedo che intorno a me queste cose continuano ad accadere e la mia intolleranza trabocca.

Sono intollerante al servizio fatto male, alle persone che non usano le frecce quando sono in auto, alle lunghe code, alle risposte rudi del servizio clienti, ai venditori in generale, a chi ti tallona, alle persone che non raccolgono le deiezioni dei loro cani, agli spot politici in televisione, ai corridoi stretti nei negozi, alle persone che masticano il cibo con la bocca spalancata, ai fanatici religiosi, a qualsiasi fanatico, a chi fa siti web in cui si parla di cospirazioni, ai siti dove è difficile navigare e alle e-mail spazzatura. La lista può proseguire, ma posso riassumerla dicendo Qualsiasi Cosa con Coscienza Bassa.

Io non giudico se le cose hanno Coscienza Bassa o Coscienza Alta. So solo cosa mi irrita e cosa non lo fa. Io non passo mai all’azione; in altre parole, non dico mai a qualcuno di raccogliere la sua spazzatura ma quando se n’è andato la raccolgo io. Evito situazioni irritanti per quanto posso, ma per sfortuna è difficile farlo quando viaggio o faccio acquisti o ceno al ristorante. Di certo per quelle cose non mi faccio venire il sangue amaro o la pressione alta o l’ansia; sono semplicemente irritato.

Mi chiedo… sulla Nuova Terra abbiamo queste cose? Qualcuno si prende due posti auto quando parcheggia, guida lentamente sulla corsia di sinistra, crea virus del computer, posta pubblicità odiose sui social media o si presenta in ritardo agli appuntamenti? Ci sono le luci al neon, i condizionatori rumorosi, le lunghe file, i controlli di sicurezza agli aeroporti, le riunioni senza fine, il furto d’identità, le compagnie di assicurazioni, i politici eccetera?

Probabilmente no. Io penso che la Nuova Terra sia un luogo di coscienza superiore dove non c’è bisogno di cose come le automobili e i computer e i supermercati che sono necessari per la vita su questo pianeta. Non credo che le persone grezze trovino il modo di arrivare sulla Nuova Terra; sono molto soddisfatti dei modi della vecchia terra. Penso che sulla Nuova Terra le lezioni siano sostituite dalle esperienze, il controllo dalla libertà e il nutrimento energetico dall’autosufficienza energetica.

Come Maestri Ascesi che vivono su questo pianeta la nostra sfida è doppia. Prima di tutto riusciamo a tollerare le cose irritanti della vita umana, le cose che stanno diventando molto più evidenti via via che permettiamo la nostra divinità? In secondo luogo qui, sulla Vecchia Terra possiamo portare le caratteristiche da coscienza superiore della Nuova Terra? In questo mondo c’è un modo per avere la grazia della Nuova Terra tutt’intorno a noi?

Nel frattempo, faccio esperienza di sempre più giorni da Maestro Scontroso. Amo e apprezzo davvero l’umanità, ma ci sono momenti in cui in generale il pubblico m’irrita, tutto qui. Quelli sono i momenti in cui non vedo l’ora di essere di nuovo con Shaumbra. Anche se di solito devo affrontare il fatto di sentirmi irritato dalla Vecchia Terra perché viaggio per raggiungere una riunione di Shaumbra, è un prezzo che pago volentieri per trovarmi con spiriti affini.

IL BATTITO DEL CUORE SHAUMBRA – J. Tinder

LE TEMPESTE DEI PENSIERI

Era un giorno di pioggia, alcuni anni fa. Avevo solo 17 anni e da poco avevo iniziato a frequentare una scuola commerciale per imparare l’elettronica, le telecomunicazioni e anche un po’ del mondo dei computer che si stava sviluppando. Mi piaceva soprattutto scoprire come la matematica si applicasse a tutto. Con equazioni semplici potevo determinare ogni tipo di cosa sui circuiti elettrici, sui campi magnetici, sui modelli delle armoniche e molto altro. Restai davvero affascinata quando iniziai ad imparare le frequenze e le forme d’onda e come interagiscono tra loro e come moltissime cose influenzano i modelli.

Tra un corso e l’altro, un pomeriggio uscii sul portico per guardare la pioggia primaverile che scendeva abbondante. In particolare c’era una grossa pozzanghera alla base del muro e io osservai i modelli delle onde che s’increspavano partendo dalle gocce che colpivano la superficie. Ogni cerchio di increspature in espansione incontrava subito altri cerchi che interagivano tra loro in modo costante, interferendo e creando nuovi modelli sulla superficie dell’acqua. Anche molto dopo che ogni singola goccia era sparita i suoi effetti continuavano a manifestarsi su tutta la pozza. Avevo appena imparato le forme d’onda, le armoniche, le onde vettori e anche come tutte s’influenzano e si modulano a vicenda con i modelli d’interferenza e ora ne osservavo una dimostrazione di vita reale proprio lì, in quella pozzanghera.

Ero quasi ipnotizzata dai modelli casuali che si manifestavano e ogni gocciolina influenzava il resto molto oltre il suo piccolo punto di atterraggio. Un’idea mi attraversò: mi chiedo se è da lì che arrivano i pensieri.

Faccio sempre domande all’universo e spesso mi sono chiesta cosa c’è nel cervello che crea una nuova idea o un pensiero. Come potrebbe mai ‘ciò che so’ generare qualcosa di nuovo che ‘prima non sapevo’? Mi sembrò che la risposta fosse in quella pozzanghera. Tutte le piccole onde interagiscono tra loro e generano nuovi modelli d’onda che prima non c’erano. Nella mia testa deve accadere lo stesso. Tutte le diverse particelle di informazioni che continuano a rimbalzarmi intorno e ognuna ha un suo modello di frequenza o forma d’onda specifica e tutte si urtano tra loro e quindi sulla superficie conscia della mia mente appare un modello del tutto nuovo, cioè un nuovo pensiero.

Se seguiste per qualche istante i vostri pensieri casuali potreste scoprire che sono collegati strettamente tra loro grazie ad associazioni fugaci che si creano quando si scontrano. A volte accade così: hmm, cosa c’è per cena… gli avanzi stanno andando a male… quest’anno dovrei coltivare da sola la mia lattuga… dal fruttivendolo c’era un gran bel ragazzo… mi ricordava il meccanico… mi chiedo se dovrei cambiare l’olio alla macchina… mi dimentico tutto… dovrei essere più responsabile… mi chiedo come stanno i miei figli… il mondo è impazzito del tutto… inclusi i vicini… mi chiedo se  si lamenterà della mia nuova serra… non vedo l’ora che arrivi il primo raccolto… oh sì, la cena! Naturalmente ognuno di quei pensieri potrebbe decollare in moltissime altre direzioni e sono solo quelli generati dai miei stessi neuroni, senza contare tutto il rumore mentale che arriva da ogni parte!

Mentre dubito che il cervello sia l’unico che corre in circolo, è l’unico con cui mi è capitato di vivere. Il guaio inizia quando mi fermo e ascolto tutto. Come Adamus ha sottolineato di recente, i pensieri sono solo cose casuali che continuano ad attraversare il nostro cervello. Non hanno un grande significato e la maggior parte di loro non sono neppure nostri!

Ecco come la vedo io. Invece di una pozzanghera in mezzo alla strada, immaginate la vostra coscienza come un oceano vasto e pieno di tutta la saggezza, della conoscenza e dei potenziali (molto diversi dai vostri pensieri a caso) che avete ammassato nel corso degli eoni. Proprio come le correnti dell’oceano quei pensieri hanno continuato a muoversi dentro di voi portando in superficie nuova vita e nuove idee. In ogni caso, anche gli oceani evaporano e formano nubi che si spostano su altri oceani, poi si condensano in pioggia e fanno cadere ogni tipo di pensiero casuale nella coscienza degli altri e anche nella vostra. Se pensate che intorno a voi ci sono 7 miliardi di oceani di coscienza che circolano ecco, voi iniziate ad avere un’idea di quanti pensieri estranei gocciolano su di voi senza sosta!

In questo periodo dinamico di cambiamento la superficie del vostro oceano personale oltre ad essere costantemente bombardata dal pensiero degli altri ora deve affrontare le tempeste della coscienza di massa in cui valanghe di gocce pensiero spruzzano intorno e così causano onde più grandi e altro caos.

È fin troppo facile sentirsi agitati e scossi e con l’interferenza mentale che arriva da tutte le direzioni e la superficie tempestosa che attrae tutta la vostra attenzione, perdere l’equilibrio può essere molto facile.

Ecco, quello è il momento in cui vi fermate.

Vi fermate.

Respirate.

Solo la superficie è influenzata dalla tempesta. Subito sotto le onde e la pioggia-pensiero e il vento e il caos, il vostro oceano personale è profondo e calmo. Se v’immergete in profondità nella vostra creazione e vi aprite alle profondità della vostra anima, in quel sacro abisso risiede la calma profonda della fiducia, il sapere che tutto è davvero bene e la tranquillità della grandissima saggezza. Respirate dentro di voi e la tempesta in atto in superficie perderà la sua importanza.

Non c’è alcun bisogno di restare incastrati nel caos del nostro mondo. Non c’è alcun bisogno di lasciarsi distrarre dalle onde che vi rimescolano e dalla valanga di pensieri in arrivo da tutti gli altri. Certo, li potete notare ma ora è il momento di ricordare il vostro sé, il Maestro che siete davvero. Ora più che mai è fondamentale ignorare la tempesta e tuffarsi in profondità nella vostra calma personale. Gli oceani degli altri possono apparire ancora più minacciosi dei vostri, perché moltissimi umani sono ancora nel processo d’immergersi nelle loro creazioni personali e forse i loro oceani potrebbero non essere ancora molto profondi. Quando gli umani vedono la radianza di una persona che riesce a impartire ordini ai venti e alle onde della sua coscienza, ciò potrebbe stimolarli a guardarsi dentro in profondità.

Come il maestro che ha vissuto 2000 anni fa, ora più che mai per voi è il momento di restare nel vostro sapere, di affrontare la tempesta sul vostro oceano personale e dire, “Pace. Stai calmo.”

GIUGNO 2014

LA VITA AHMYO – Geoffrey Hoppe

Sto scrivendo questo articolo su un aereo da qualche parte tra Amsterdam e il New Jersey. Sotto di me c’è un oceano infinito di acqua blu ed è la situazione perfetta per riflettere sugli ultimi 24 giorni trascorsi in Europa con gruppi di Maestri incredibili che si chiamano Shaumbra. Credo di essere più eccitato per i recenti eventi rispetto al fatto di volare a 35000 piedi su questo jet.

Prima di dire altro sui recenti eventi che hanno avuto luogo in Italia e Slovenia vorrei tornare all’aprile 2013, giusto un anno fa. Ci stavamo preparando per il primo seminario di Quantum Allowing a Kauai, nelle Hawaii. Una mattina stavo fumando una sigaretta sulla spiaggia e osservavo il sole che saliva mentre le balene giocavano in lontananza. Di colpo è saltato dentro Adamus – uso il termine saltare dentro perché accade che mi sto facendo gli affari miei e all’improvviso avverto la sua presenza – *Pop* – non si presenta così molto spesso, a meno che non abbia qualcosa di importante da dire.

Attraverso i miei occhi, Adamus ha osservato per un attimo le balene che giocavano. A volte le entità lo fanno perché ciò offre loro una prospettiva più umana rispetto al semplice vedere l’energia nel loro modo angelico. Poi disse, “Il Quantum Allowing sarà solo uno dei molti nuovi seminari esperienziali per Shaumbra. Ora che ci siamo lasciati alle spalle il 21 dicembre 2012, il Crimson Circle sta prendendo una nuova direzione. Tu avrai bisogno di restare molto aperto e come mio messaggero io ti chiederò più chiarezza che mai.” L’ha detto con grande amore, ma io sono riuscito a percepire il significato più profondo della sua affermazione. Era arrivato il momento di passare al livello successivo e io avevo bisogno di tutto il mio acume.

Dopo 14 mesi, nel Crimson Circle ci sono stati cambiamenti radicali. I cambiamenti sono stati possibili perché Shaumbra è cambiata. Noi siamo cresciuti molto. Noi siamo maturati e abbiamo superato il dramma, le scuse, l’elaborazione mentale e molto, moltissimo makyo. Noi stiamo superando il potere per passare nella libertà.

Nello Shoud di maggio 2014 Adamus ha centrato il punto quando ha detto che siamo annoiati. Ci annoiano i vecchi modelli umani e la routine quotidiana. Ci annoia il “appena sufficiente.”  Ci annoia la mediocrità e il cercare di adeguarci. Siamo venuti qui su questo pianeta, in questa vita per fare esperienza della nostra divinità e per vivere una vita conscia e piena di abbondanza e non per studiare la spiritualità come se fosse un hobby o una distrazione. Noi lo vogliamo e lo vogliamo adesso.

L’anno scorso, dopo il primo seminario di Quantum Allowing a Kauai e le parole che Adamus mi ha detto sulla spiaggia sono partiti tutta una serie di corsi avanzati. Il Quantum Allowing riguarda la trasformazione delle nostre percezioni mentali basate sul potere e sul permettere che la nostra essenza Io Sono entri in questa realtà senza le tradizionali barriere. Il Threshold – la Soglia – è un’esperienza molto intensa in cui ci confrontiamo con il nostro vero desiderio di illuminarci e con le paure e i dubbi associati al fatto di fare una scelta cosciente e cioè fare il passo dell’ascensione incarnata. Il primo seminario si è tenuto a febbraio a Cancun, Messico e in futuro avremo altri incontri di questo tipo.

Le ultime due creazioni sono il Ritiro Ahmyo e la Coscienza Liberata. Entrambi hanno avuto luogo per la prima volta in Europa durante il nostro recente tour ed entrambi hanno superato di molto ciò che avrei mai potuto immaginare, ma il vero merito va ai partecipanti Shaumbra che hanno contribuito alla loro nascita.  

Il Ritiro Ahmyo si è tenuto in Italia, in Toscana. Se vi ricordate le canalizzazioni, ahmyo significa vivere in uno stato di grazia e lasciare che l’energia vi serva. Nel ritiro quasi tutto è stato ahmyo.  Lucia Ligi ha trovato un luogo perfetto per noi: Borgo San Luigi, immerso nella campagna con le colline morbide e i rigogliosi filari di vigne. Il borgo è affascinante, nutriente ed è quasi una dimensione tutta sua. I prati sono verdi e molto ben curati, lo staff è amichevole e pieno di premure. Persino il proprietario si è dimostrato personalmente interessato al nostro gruppo, cosa che accade raramente perché difficilmente incontriamo il general manager e ancor meno il proprietario dell’hotel.

Il primo giorno le energie in un certo senso erano dense e dure. Penso che sia accaduto a causa delle grandi aspettative e persino per via di un po’ di ansia dei partecipanti. Una persona non sa mai come uscirà da un evento come questo, né conosce i cambiamenti che accadranno nella sua vita. Il secondo giorno le energie si sono liberate e hanno continuato ad espandersi e a ballare per tutto il resto del ritiro. La gioia era quasi indescrivibile. Durante quei preziosi giorni che abbiamo passato insieme, “Ahmyo” è passato dall’essere una parola e un concetto a diventare una realtà. Penso che tutti abbiano avuto una sensazione e un’esperienza personale con ahmyo e hanno iniziato ad incarnare la vita ahmyo.

La vita ahmyo è piena di grazia. Le sincronicità diventano la norma e non più l’eccezione e l’abbondanza è continuamente presente. La nostra biologia si ringiovanisce in modo naturale e in base al desiderio che proviamo verso la vita. Le risposte arrivano prima di porre la domanda. Non dobbiamo basarci sugli altri per avere il permesso, per sentirci felici o riconosciuti. Noi siamo consapevoli e consci soprattutto della bellezza artistica della vita, della natura e di noi. Durante il Ritiro Ahmyo abbiamo superato i vecchi paradigmi e le forze della dualità per passare nel nostro sogno di una vita piena di grazia e piena di gioia.

Non voglio dire che tutti sono tornati a casa a vivere una vita perfetta, ma il fatto è che abbiamo affrontato e superato la vecchia energia densa che ci ha trattenuti per un numero infinito di vite. In Toscana noi abbiamo avuto un assaggio della Vita Ahmyo e ciò continuerà a fiorire dentro chi ha partecipato a quel sacro evento. Io sento che è stato anche un enorme passo avanti per Shaumbra. Persino Adamus ha sparso qualche lacrima di gioia durante la sessione finale. “L’avete fatto voi,” gli ho sentito dire.” Voi avete fatto il passo e ora lasciate che fiorisca.”

Dopo la Toscana siamo partiti per il lago di Bled, in Slovenia con Yoham la cui musica è stata una parte molto importante del Ritiro Ahmyo. Nel corso della settimana Linda ha condotto la formazione di 30 nuovi insegnanti del DreamWalker Vita. È stata una delle formazioni insegnanti più numerose che abbiamo avuto nel corso degli anni ed è stato perfetto così, perché il tema della vita illuminata sembra essere il desiderio del cuore degli Shaumbra di tutto il mondo. Linda ha vissuto la passione e la gioia di lavorare con questo incredibile gruppo di insegnanti di Studi Avanzati. Ogni giorno io andavo a Lubiana con Yoham per registrare le nuove merabh allo studio di registrazione gli Davor Bozic. Kuthumi è arrivato con due nuove storie musicali e una merabh e Adamus ha fatto due merabh. La prima sessione è iniziata in modo burrascoso, ma poi abbiamo buttato via tutti gli appunti e abbiamo lasciato che fluisse ed è stato… Ahmyo!  Le altre sessioni le abbiamo fatte senza provare e le abbiamo registrate tutte al primo tentativo. Ciò che mi è piaciuto tantissimo è che stavamo permettendo Ahmyo e il risultato è stato bello. Nessuna lotta, nessuna frizione – solo la grazia (Le nuove storie e le merabh saranno disponibili verso il 14 giugno, dopo che Davor avrà completato il mixaggio finale e la masterizzazione).

L’ultima parte del nostro viaggio è stato il seminario sulla Coscienza Liberata. Essere sul lago di Bled è come vivere in una cartolina; il tempo è stato perfetto e ha continuato ad essere soleggiato con temperature piacevoli.

Non avevo idea di cosa volesse fare Adamus al seminario e ciò mi rendeva nervoso perché devo stare di fronte a un pubblico per due giorni. Ho fatto un respiro profondo e beh, sono entrato in ahmyo. La prima sessione del primo giorno è stata piuttosto travagliata e per tutto il giorno c’è stato qualcosa di sospeso. A livello energetico sembrava che nella stanza si fosse formata una densa nebbia mentale che non lasciava speranza di essere ripulita. Sto iniziando a capire che all’inizio di un evento le energie dense e bloccate sembrano amplificarsi e così possiamo apprezzare davvero ciò che riusciamo a superare e infatti il secondo giorno è stato ahmyo!  Non so perché o come, ma durante la notte le energie dense si sono ripulite. L’hanno sentito tutti. Il secondo giorno è stato un rock’n’roll pieno di risate, lacrime, intuizioni profonde e alcuni dei migliori messaggi che abbia avuto il piacere di canalizzare da molto tempo. Abbiamo superato la mente per entrare nel nuovo territorio di gnost, il sapere interiore e la consapevolezza “Io Sono.”

Il viaggio è stato uno dei migliori. Insieme stiamo creando nuove riunioni progettate per una vita illuminata. Non parliamo solo di vivere da illuminati, noi lo facciamo davvero. Cari Shaumbra, la Vita Ahmyo è qui e Dio solo sa se SIAMO pronti. Sì, ogni giorno continueranno ad esserci le sfide e le cattive notizie nei notiziari e così sarà finché resteremo qui sulla vecchia Terra. Ahmyo non significa che non ci saranno blocchi del traffico; significa solo che voi non ci resterete bloccati dentro. Non significa che di colpo voi saprete tutto; significa solo che saprete esattamente cosa sapere nel momento giusto. La Vita Ahmyo non significa che domani vincerete alla lotteria; significa che non avrete bisogno di vincere alla lotteria perché la vostra vita è già piena di abbondanza.

Alla riunione della Coscienza Liberata Adamus ha detto che Shaumbra non rientra nella New Age e non è neppure un gruppo spirituale. È un modo di vivere da illuminati… la vita Ahmyo.

LA VERITA’ SULL’ENERGIA MASCHILE E FEMMINILE –Jim Self

Questo cambio della coscienza è profondo, è fondamentale e sta accadendo da dentro verso fuori.  Cambia il modo in cui pensate, come percepite e ciò che credete. Tutto ciò altererà la vostra percezione del mondo e cosa ancora più importante modificherà la vostra relazione verso tutto ciò che sapete, proprio tutto. È molto eccitante ed è una grande espansione.

Una delle cose di cui sono consapevole è che all’inizio il creatore disse, “Voglio conoscermi fino all’angolo più lontano dell’angolo più remoto e così potrò capirmi.” In termini reali il creatore voleva dire, “Voglio conoscermi in relazione a tutto ciò che c’è intorno a me.” Questa è la relazione, la tua relazione con tutto ciò che ti circonda e come tu la percepisci da dentro di te.

Nella terza dimensione l’energia maschile e l’energia femminile sono molto sbilanciate. Avete mai giocato a un gioco di cui non conoscete le regole ma voi continuate a giocare? Prendete come esempio il mercato azionario. Come ci giocate? Nella terza dimensione la maggior parte delle persone non conosce le regole e non sa come avere successo o come uscire dal gioco. Voi diventare consapevoli e comprendete le regole e le strutture della terza e della quarta dimensione; ecco il modo per uscire dalla terza dimensione e scegliere di vivere nelle dimensioni superiori come la quarta. Conoscere le regole dei giochi significa giocarli al meglio, ma la maggior parte delle persone non esplora neppure le regole perché è troppo occupata a passare dal passato al futuro e non si prende neppure un attimo per vivere in modo conscio il momento presente.

Su questo pianeta la relazione è il gioco più importante e la maggior parte di noi non conosce le regole e quindi noi non sappiamo come giocare con facilità e come avere successo. Voi siete in relazione con tutto ciò che vi circonda. Il modo in cui lo percepite è fondamentale e influenza la vostra esperienza di ciò che vi circonda e degli altri. In un certo senso molti capiscono la relazione perché fuori di noi qualcuno ci ha detto, “Ecco le regole; ecco ciò che dovresti fare; dovresti muoverti così attraverso la vita. Questo è giusto/sbagliato; questa è la verità e questa non è la verità. Noi usciamo con quelle persone e non parliamo con le altre persone.”  In altre parole il vostro modo di avere una relazione è stato condizionato fin dalla più tenera infanzia. La terza dimensione è piena di condizioni; nella terza dimensione non esiste “qualcosa di incondizionato.” L’incondizionato o il senza condizioni inizia nel momento presente, cioè nella quarta dimensione. Sì, noi viviamo in simultanea nella terza e nella quarta dimensione e la nostra scelta concia o inconscia è quella di vivere in una o nell’altra in ogni preciso momento.

Uno degli aspetti più fondamentali o delle regole dell’arena del gioco delle relazioni è capire l’energia maschile e femminile. Non parlo di corpi, di uomini e donne, di mariti e mogli, di genitori di figli o di amanti. Io mi riferisco alla vostra natura che è l’espressione dell’energia creativa personale maschile e femminile. Se noi non capiamo l’energia maschile e femminile possiamo ritrovarci molto squilibrati.

Vi siete mai accorti che il maschile e il femminile non comunicano sulla stessa lunghezza d’onda? In un certo senso in questa realtà a tre dimensioni sembra che il maschile e il femminile non riescano a connettersi e c’è un’ottima ragione. Lasciate che v’illustri la differenza tra il maschile e il femminile nel modo più semplice, cioè con il concetto della geometria. Non sentitevi intimiditi dalla parola geometria perché è molto semplice: l’energia maschile è formata da linee diritte ed angoli mentre l’energia femminile è composta da curve e vortici. L’energia femminile non contiene linee dritte ed angoli e l’energia maschile non contiene curve e vortici.  Inoltre l’energia femminile è piena di energia ed è veloce, mentre l’energia mascolina è lenta e opaca. Per semplificare, l’energia maschile regge 40 punti di energia e l’energia femminile regge circa 140 punti di energia. L’ energia femminile è di grande espansione, è molto creativa e molto fluida quindi può fare 25 cose nello stesso momento proprio mentre vortica e fa le curve. L’energia maschile segue la ‘linea dritta’, cioè scende lungo la linea dritta e passa dal punto A al punto B per raggiungere il punto C e poi torna al punto A. Perché voi possiate accedere a creazioni bilanciate, entrambe le energie creative sono assolutamente preziose.

L’energia maschile non è completa senza l’energia femminile; lei non si sente valutata, nutrita o apprezzata e quindi si sente incompleta. Non parlo degli uomini ma sì, io parlo anche degli uomini; io non parlo delle donne ma sì, io parlo delle donne e cosa ancora più importante io parlo del vostro equilibrio personale maschile e femminile. Senza l’energia maschile, l’energia femminile non è intera perché le manca il sostegno e non è concentrata e quindi diventa frammentata e instabile; è priva di scopo e il risultato è che non sente alcun senso di successo.

Maschile-forte. Femminile-debole.

Nella terza dimensione, quando l’energia maschile è fuori equilibrio può dimostrarlo in molti modi diversi. Ora vi prego di rendere molto personale ciò che sto per dirti e vedete se potete applicarlo alla vostra energia creativa. Ascoltate le parole ma leggete tra le righe. Quando l’energia maschile sente di non essere abbastanza brava, quando prova paura e si sente dire che non riuscirà mai, che non vale nulla finisce per perdere l’equilibrio. Per compensare ciò, l’energia maschile potrebbe dimostrare una falsa forza; è come se si tirasse su e dicesse, “Ho grandi idee e grandi sogni. Voglio guidare e creare. So cosa faccio. Seguimi.” Tutto ciò è molto reale. Quando una femmina ha paura ed è timida, debole o si ritrae trova nel maschione gonfiato una combinazione perfetta. In realtà la legge di attrazione fornisce a una persona proprio ciò che chiede e quando si manifesta l’aspetto sarà più o meno questo: nella vostra mente immaginate una linea diritta e poi formate un angolo che lascia la prima linea. È l’energia maschile che guida. “Vieni con me. Io lo so. Io ho un grande sogno. Costruirò per te una meravigliosa casa a Toronto.” A quel punto l’energia femminile dice, “Oh, è meraviglioso, io voglio una grande casa a Toronto.” Il maschile e il femminile iniziano insieme al primo punto della linea e poi il maschile prosegue dritto mentre il femminile che è fatto di curve e di vortici inizia a creare. È lei che seleziona i nuovi colori per la casa, le nuove tende e decide il paesaggio; il femminile si sente eccitato e soddisfatto perché creerà il suo nido.

Il maschile continua a proseguire e poi iniziano ad affiorare le sue vecchie abitudini legate alla paura e al dubbio. Il maschile è fisico e comincia a temere di fallire. “Non so cosa fare perché mi hanno detto che non ho speranze. Non ce la farò e non ho alcun valore,” e il maschile mette in dubbio la sua abilità e smette di continuare a costruire la grande casa. Per ora il maschile ha costruito l’80% della nuova casa e quindi ha percorso l’80% della linea diritta ma poi dice, “No, penso che dovremmo trasferirci in un clima tropicale. Sarà molto più bello e possiamo costruirci una casa sulla spiaggia alle Hawaii. So che è la cosa migliore. Seguimi alle Hawaii.”

L’energia femminile è là fuori che vortica a Toronto e ora deve smettere di creare. Lei si sente incompleta, cioè non è in grado di completare i suoi piani. L’energia femminile dice, “Oh, bene, bene, sarebbe carina anche una casa su una spiaggia tropicale. Mi piacerebbe avere una casa sulla spiaggia alle Hawaii. Io ti amo e mi fido di te.”  Così si trasferiscono, ma lei si sente incompleta e anche lui si sente incompleto ma inizia a costruire la casa alle Hawaii. Di nuovo, il femminile vortica e procede per curve e inizia a divertirsi creando alle Hawaii e quindi compra i pavimenti di bambù e le piante e i fiori di ibisco.

Arrivato all’80% del processo, il forte mascolino squilibrato dice di nuovo, “Beh, penso di dover cambiare lavoro e ciò significa che dovremmo trasferirci a Londra. Vieni con come a Londra e avremo una casa sulla spiaggia in un’altra occasione.” Di nuovo l’energia femminile è incompleta. L’energia maschile guida il gioco e l’energia femminile inizia a sentirsi frustrata e arrabbiata e forse anche offesa. La creatività femminile è stata sminuita perché lei era molto eccitata all’idea della casa sulla spiaggia e stava diventando molto creativa perché l’energia femminile è così e continua ad esserlo, ancora e ancora.

Nella seconda parte – il mese prossimo – parleremo di ciò che accade quando l’energia femminile è forte e l’energia maschile è debole e parleremo inoltre delle altre due possibili accoppiate.

IL BATTITO DEL CUORE SHAUMBRa – Jean Tinder

RESPIRA FINO IN FONDO

A volte riusciamo dimenticarci la saggezza più semplice, ma per fortuna intorno a noi ci sono gli altri che ci aiutano a ricordarla.

Qualche settimana fa un’amica mi raccontava delle sue molte frustrazioni che comprendevano i vicini irritanti, i problemi in ufficio e la vita in generale. In questi giorni le cose sono molto intense e lei riusciva a capire ciò che provava. In ogni caso le parole di Adamus dall’ultimo Shoud erano ancora fresche nella mia mente, quindi le ho detto che poteva cercare di respirare fino in fondo tutte le energie irritanti. Ho cercato di dirglielo in modo gentile perché chi vuole davvero respirare fino in fondo qualcosa che non gli piace?

La nostra conversazione è passata ad altri temi e me ne sono dimenticata del tutto. Qualche giorno dopo è toccato a me affrontare alcune situazioni molto spiacevoli. Le incomprensioni, i conflitti e il negoziare con i membri della famiglia (o ex membri della famiglia) possono attivare alcune delle emozioni più forti e gettare luce su alcune delle energie più bloccate. Dopo una sola settimana dalla mia conversazione con la mia amica mi sono ritrovata del tutto persa nella mia miseria personale e per complicare le cose ero del tutto consapevole di esserci bloccata dentro ma non sapevo ancora come uscirne. L’unica cosa che riuscivo a pensare era urlare a pieni polmoni mentre scendevo in macchina dalla montagna (sì, i finestrini erano chiusi!). Tutto quell’urlare in qualche modo è stato terapeutico e decisamente ha mosso un po’ di energia, ma non abbastanza da trasformare i crampi al cervello e il dolore al cuore che provavo o i bottoni che gli altri continuavano a premere.

Mi è capitato di rivedere la mia amica e di parlarle della situazione. Dopo avermi ascoltato per parecchi minuti ha deciso di condividere con me una storiella. Non molto tempo prima si era trovata in una situazione simile e qualcuno le aveva ricordato di respirare fino in fondo. Poiché nient’altro poteva aiutarla, aveva deciso di provarci e vedere cosa sarebbe successo e nel giro di circa sei giorni tutto era cambiato! Un vicino se n’era andato, l’altro era stranamente collaborativo, le cose in ufficio erano migliorate e dal nulla erano apparsi nuovi potenziali e in pratica e anche la sua attitudine era cambiata e senza sforzo.

Prima di tutto sono rimasta stupita dai cambiamenti immediati di situazioni che si protraevano da tempo e poi per il fatto che avevo completamente dimenticato il mio stesso consiglio! Tutta la saggezza aveva abbandonato la mia testa, ma nel momento stesso in cui lei me l’ha ricordato io ho capito che quella era la risposta. Anche se le energie erano sgradevoli e dolorose, avevo bisogno di respirarle dentro di me fino in fondo. Così ho iniziato con l’immensa frustrazione, poi ho respirato dentro di me la tristezza, la paura, la debolezza, il furore, la rabbia, il senso di colpa e tutto il resto e durante il processo ho imparato un paio di cose.

Prima di tutto respirare fino in fondo qualcosa che non ci piace cozza contro la nostra reazione automatica naturale. Noi preferiremmo molto di più sistemarla! Quando sentiamo l’odore di marcio, d’istinto ci giriamo o quando mangiamo qualcosa che è andato a male lo sputiamo. Quando proviamo dolore emotivo noi indietreggiamo, ci contraiamo e poi cerchiamo di cambiare la situazione. Tutte quelle reazioni, però, sono un rifiuto intrinseco di ciò che è. Quando mi sono trovata ad affrontare una situazione inaccettabile poiché apparentemente non era modificabile, naturalmente ho cercato di cambiare la situazione da ogni angolo possibile senza arrivare da nessuna parte. La resistenza era alta; l’accettazione non appariva neppure sulla mia lista delle possibilità.

Per sfortuna e come abbiamo sentito dire tutti, “Ciò a cui resisti, persiste.”  Ma come smetti di resistere a qualcosa che proprio, proprio non ti piace? Per me di solito diventava un gioco mentale, “Sbrigati ad accettarlo, così se ne andrà!”  ma di solito i giochi mentali non funzionano molto bene.

D’altro canto respirarlo fino in fondo è un’azione, una scelta resa reale, un concetto incarnato nella vita e fuori dal reame dei giochi mentali. Quando arrivi al punto di respirare davvero fino in fondo tutto ciò che riguarda una situazione e soprattutto la parte che non ti piace proprio i cambiamenti iniziano ad accadere.

Ecco dove è il punto: in realtà la prima cosa da cambiare sei tu. Se è solo l’altro che ha bisogno di vedere la luce probabilmente questo messaggio non è per te, ma se sei pronto a fare qualsiasi cosa per incarnare la tua illuminazione personale prosegui pure.

Quando ho iniziato respirare tutto ciò mi ha fatto molto, molto male tutto ciò che odiavo di quella situazione e tutta l’irritazione che sentivo verso gli altri ma ho iniziato a vedere alcune dinamiche più profonde e molto, molto più vecchie. Ho scoperto che il vero problema era qualcosa di completamente diverso da ciò che pensavo. Ho scoperto che, in fondo, nessuno ha bisogno di essere salvato. Ho scoperto che tutto ciò riguardava la mia illuminazione personale. Ho scoperto che il cuore spezzato può essere un attivatore perché ancora più di me possa tornare a casa piuttosto che diventare la ragione per tirar fuori le torce, i forconi e la spada da angelo custode. In realtà, ho scoperto che “respirare fino in fondo” è una gran bella scorciatoia verso la grazia.

Respirare – qualsiasi cosa sia – significa che accetti la vita com’è proprio in questo momento. Si tratta di togliere il piede dal pedale del freno della resistenza in modo che le cose possano iniziare a trasformarsi.

‘Respirarlo fino in fondo’ significa che scegli la fiducia, ma è una fiducia che ha superato il concetto mentale per diventare una vera e propria esperienza vissuta.

‘Respirarlo fino in fondo’ significa che la tua armonia personale, l’integrità e l’amore che provi per te sono molto più importanti e che sei disposto a fidarti anche del divino presente in tutti gli altri.

‘Respirarlo fino in fondo’ significa che sei disponibile a liberarti da tutto e tutti, quindi ti offri una possibilità di essere libero.

Vedete, dentro di voi c’è la magia. A parole non riesco neppure a spiegarla, ma è una magia che scioglie le barriere interiori, che distilla il dolore più forte in saggezza e la frustrazione più dura in grazia. Quando respirate fino in fondo voi offrite il vostro dolore alla fiamma della trasfigurazione presente nel centro di voi. Ciò che accade supera ogni parola, ma voi potete sentirne gli effetti.

Ricordatevi che i risultati potrebbero non corrispondere alle vostre attuali speranze o aspettative che sono il risultato dei secondi fini del sé umano. Respirare fino in fondo significa che siete disposti a superare quei secondi fini per passare alla fiducia totale e assoluta.

Quando ho respirato questa e altre situazioni, le cose sono cambiate. Sono tornata a sapere che non esistono vittime – neppure quelle che sembrano avere meno potere di tutti. Sebbene le cose si stiano svolgendo in un modo diverso da ciò che avevo sperato, dentro di me c’è una pace che è valsa ogni lacrima, ogni urlo e ogni respiro. È una pace che supera la comprensione e non la cambierei per nulla al mondo. Sappiate che è presente anche per voi.

Qualcuno è stato detestabile e vi ha offeso? Respirate dentro di voi la rabbia.

Siete preoccupati per ciò che potrebbe accadere? Respirate dentro di voi la paura.

Un conto bancario vuoto vi esaurisce? Respirate dentro di voi la paura che provate.

Vi fa male il corpo? Respirate dentro di voi il dolore.

Le energie sono troppo intese? Respirate e lasciate che vi riempiano.

Il mondo vi fa impazzire? Respiratelo tutto dentro di voi.

Vi suggerisco di non lasciarvi distrarre dal tentativo di capire come funziona. Come umani noi tendiamo a pensare che ‘accettare’ una cosa significa che resterà con noi e che ‘resistere’ la terrà lontana. In realtà la resistenza mantiene tutto nella vostra realtà e l’accettazione permette che si trasformi. Respiratelo dentro di voi e l’accettazione non sarà più un gioco mentale. Respirarlo dentro di voi è reale. Vi apre. È lì che inizia la magia, è la trasformazione di voi che poi trasformerà il vostro mondo.

Inizierete a vedere l’immagine che si espande, vedrete oltre le apparenze e capirete ciò che sta accadendo davvero e riconoscerete i vostri amici angeli che si travestono da umani. In realtà, respirare tutto dentro di voi significa lasciar andare perché voi non state più di fronte a voi dicendo, “Guarda! Oh, quanto non mi piace!” Quando lo respirate dentro voi rimuovete la struttura che mantiene quella cosa nella vostra realtà. Respirarla fino in fondo dentro di voi potrebbe essere il pulsante “discrea” che abbiamo sempre voluto avere.

Oh, un ultimo avvertimento: quando mollate le cose e sentite che cambiano, non raccoglietele a meno che non vogliate davvero continuare a portarvele dietro così. Il dolore e il dramma determinano vere e proprie abitudini e all’inizio senza di loro potreste sentirvi un po’ soli nel vostro mondo. Ecco, respirate tutto fino in fondo e poi siate molto consapevoli di ciò che esprimete mentre espirate, perché è ciò che voi (ri)creerete.

Inspirate…

Espirate…

Inspirate…

LUGLIO 2014

IL MIGLIOR LAVORO DEL MONDO Geoffrey Hoppe

Cosa faccio per vivere? Conosco molti Shaumbra che sono medici e psicologi, guaritori e programmatori di software. Alcuni lavorano per il governo o insegnano all’università, mentre altri sono designer grafici o manager finanziari. Pochissimi Shaumbra sono in pensione e un numero sorprendente di Shaumbra lavora in proprio.

Io faccio uno dei lavori migliori del mondo. Lavoro con una squadra di professionisti impegnati della Nuova Energia qui al Crimson Circle, in Colorado, USA. Il Crimson Circle non ha un ufficio; lo staff lavora da casa. Dopo molte decine di anni a guidare avanti e indietro dall’ufficio e a tollerare le dinamiche aziendali, è una vera benedizione lavorare con il mio team e da casa. Con Linda viaggio in tutto il mondo, incontro Shaumbra pazzeschi e vedo luoghi che non avrei mai immaginato. Lavoro fino a tardi ma è sempre una gioia perché vivo nella mia vera passione. Inoltre, il mio capo è un angelo.

Se siete un costruttore edilizio o un architetto, un ingegnere o un fisico, questo non è il vostro vero lavoro. È un modo per vivere, per pagare le bollette e forse per esprimere i vostri talenti.

Il vostro lavoro reale è essere un Pioniere della Coscienza. È il miglior lavoro del mondo.

Un Pioniere della Coscienza è una persona che esplora nuovi reami della coscienza e della consapevolezza. Non molti umani hanno questo titolo; la maggioranza è contenta di seguire i vecchi sentieri karmici e del destino. Gli umani tremano al solo pensiero di esplorare nuovi livelli di coscienza e spesso non sanno cos’è la coscienza. Di fatto la maggioranza delle persone non sono coscienti della coscienza. Una breve ricerca su Google dimostra che ci sono circa 26 milioni di risultati per una ricerca sulla parola coscienza, rispetto ai 191 milioni di risultati per religione, 235 milioni di risultati per calcio, 686 milioni di risultati per denaro e 761 milioni di risultati per sesso.

 Un Pioniere della Coscienza ti tuffa in nuove sensazioni, pensieri ed emozioni. A un certo punto supera il pensare e l’emozione, entra nella profonda consapevolezza sensuale. Esce dai limiti della Coscienza di Massa, entra nell’inesplicabile e nell’incomprensibile.  Immagina l’inimmaginabile e crea nuovi livelli di coscienza.

I Pionieri della Coscienza lo fanno dentro di sé e per se stessi. Spesso pensano di farlo per trovare delle soluzioni interne ai loro problemi e temi esistenziali, ma in realtà lo fanno perché provano un profondo desiderio interiore di altro, di andare oltre, di fare esperienza di qualcosa oltre il vecchio e il superficiale.

Sebbene il Pioniere della Coscienza non faccia questo lavoro per salvare il mondo o per fare del lavoro sociale, il suo lavoro ha un impatto profondo su … tutto.

Essi scavano buchi nel soffitto della Coscienza di Massa così che alla fine altri potranno liberarsi dalle loro barriere. Poiché esplorano lo Sconosciuto e il Noncreato, creano lo Standard per gli altri che un giorno potrebbero scegliere di liberarsi.

Non tutti posso essere un Pioniere della Coscienza. Servono vite in ci si guarda dentro, in cui si tolgono uno strato dopo l’altro le vecchie credenze e le ferite, in cui si accetta la responsabilità delle proprie creazioni, senza seguire guru o usare vecchi libri sacri come una stampella e senza prendersi mai troppo sul serio. Una delle caratteristiche principali richieste per questo lavoro è il senso dell’umorismo.  Nei primi posti della lista c’è anche il senso della compassione. Tobias definisce la compassione come “accettare tutte le cose come sono.” Adamus direbbe che “Tutto è bene in tutta la Creazione.” Una delle caratteristiche più impegnative è il discernimento, soprattutto capire che “Non Riguarda Me.” La maggioranza dei Pionieri della Coscienza controlla tutto quando chiede di fare questo lavoro, ma in realtà non ha idea di ciò che significa finché non prosegue nella carriera della sua coscienza.

Certo, essere un PC è il miglior lavoro del mondo, ma ha i suoi inconvenienti. A volte è un lavoro che fate da soli.  Ogni mese c’è uno Shoud  e ogni tanto qualche evento dal vivo, ma per la maggior parte del tempo siete da soli. È un lavoro che si fa “da soli” , o forse è un lavoro “dell’anima” (gioco di parole tra sole/solo e soul/anima_NdT) ” Proverete la forte tendenza a prendere tutto per vostro, cioè intorno a voi sentirete delle cose e voi date per certo che tutto viene da dentro di voi. Alla fine imparerete che i soli pensieri o le sole sensazioni che sono vostre sono quelle che scegliete in modo conscio, ma anche i Maestri Ascesi hanno avuto difficoltà con questo tema.

Ai vampiri energetici non serve fare richiesta per avere questo lavoro. Se vi cullate nell’energia della vittima non uscirete mai dai vecchi modelli, dal nutrimento energetico o dai livelli bassi della Coscienza di Massa.

ATTENZIONE: A volte ci sarà la tendenza violenta a pensare che state impazzendo. In un certo senso è così, perché state imparando a superare le regole della mente, la realtà lineare e la condiscendenza verso se stessi.  In quanto PC, la vostra mente cercherà di collegare le vostre nuove esperienze a cose del passato, ma non funziona così. Dopo attacchi massicci di follia e forse anche depressione, alla fine imparerete a dire alla vostra vecchia mente, “Stai zitta!” Alla fine lo farà, soprattutto se attivate il vostro senso dell’umorismo.

Per un PC lo stipendio non è molto importante. Le ricerche hanno dimostrato che i PC pagherebbero per fare ciò che fanno piuttosto che ricevere uno stipendio, perché le vere ricompense si trovano a un livello che non si può misurare in termini di denaro. (Aggiornamento: ora i PC stanno scoprendo che sono degni di ricevere un aumento dal lavoro che fanno per “vivere”. Pensate un po’.)

 L’ultima frontiera per un PC è la libertà. È la realizzazione dell’Io Sono. È liberarsi dalle illusioni, dal contare sugli altri, dalle distrazioni, dai limiti e dal passato. Una volta realizzata ed incarnata la libertà, il Pioniere della Coscienza aggiunge una nuova voce al suo biglietto da visita: LIBERO DI ESSERE ME.            

IL BATTITO DEL CUORE SHAUMBRA – Jean Tinder

C R E A R E

Casa. È una parola che fa battere il cuore, soprattutto se siete stati lontani per molto tempo. Di solito essere a casa significa sentirsi al sicuro, essere accettati e riuscire a rilassarsi nel proprio spazio personale. Non importa quante avventure abbiamo affrontato; non c’è niente come la sensazione di tornare finalmente a casa dopo un breve salto in città o dopo un viaggio di miliardi di anni attraverso la creazione. Io credo proprio che tornare a Casa sia un desiderio intenso e universale del cuore umano.

La “casa” più nuova che esiste è il Crimson Circle Connection Centre (4C), nuovo di zecca, una vera casa fisica per l’entità e per l’energia Shaumbra. È una creazione stupenda e per me sta ancora diventando reale. Dopo la trasmissione di giugno mi sono sentita un po’ persa – “Ma come, non devo impacchettare qualcosa? Non devo caricare tutto in macchina?” Qualche giorno più tardi al Centro c’è stata una riunione dello staff ed è stato un po’ strano vedere tutti lì. Lentamente mi sto convincendo che è reale.

Shaumbra, da quanto tempo non abbiamo la nostra casa con il nostro nome scritto sulle pareti esterne così che tutti lo vedano? Non penso sia possibile contare gli anni o addirittura le vite da quando è successo. Se permetto ai ricordi di aprirsi e seguo all’indietro la mia storia mi ritrovo ai Templi di Tien, la nostra prima casa collettiva sulla Terra. Ad Atlantide abbiamo vissuto a lungo in pace e armonia esplorando il nostro mondo, lavorando con l’energia e imparando la coscienza, ma dovevamo ancora crescere molto e alla fine le cose cambiarono. Atlantide cadde ma non prima che templi venissero saccheggiati, i giardini distrutti, i nostri cari portati via, i cuori rotti e i sogni fatti a pezzi. Fu un periodo terribile e doloroso e molti di noi stanno ancora guarendo quelle ferite. Noi siamo un gruppo tosto e abbiamo continuato a tornare nel corso degli eoni in famiglie e in piccoli gruppi determinati a trovare le risposte che cercavamo e a contribuire all’evoluzione della coscienza. Poi, poco più di 2000 anni fa ci riunimmo di nuovo e co-creammo il dono più stupendo – portare sulla Terra la chiara coscienza cristallina di Cristo.

Fu un periodo meraviglioso, una riunione di amici dell’anima e la rinascita di un sogno prezioso. Anche allora non potevamo riunirci liberamente. Per far sapere a tutti che era arrivato il momento di incontrarci noi usavamo il segnale segreto di una sciarpa o di uno scialle color cremisi. Allora dovevamo ancora fare attenzione. Nei successivi 2000 anni continuammo a tornare, ci riunimmo nelle Scuole Misteriche e in altri gruppi segreti, soffrimmo e ci lasciammo martirizzare come catari e come streghe, ci nascondemmo in monasteri e conventi ma sempre in segreto, sempre lavorando tra le quinte fino ad ora.

Il cambiamento incredibile – cioè uscire ed essere visibili – è ciò che ho sentito in profondità quando il Centro di Connessione è diventato una realtà. Quando l’insegna esterna si è accesa e io mi sono fermata a guardarla, tutto un gruppo di aspetti ha pensato che fossi uscita del tutto di testa. “Ora ti troveranno! Vattene ora, finché puoi!” Ho dovuto fare parecchi respiri profondi, radicarmi fermamente nel qui e ora e invitare le voci terrorizzate a tornare a casa. Poi, durante la primissima trasmissione nel nuovo Centro c’è stato un momento in cui le energie erano spalancate e di colpo ho guardato in alto e ho percepito un flashback di un altro incontro tranquillo in un altro luogo e in un altro tempo, quando l’edificio fu attaccato in modo inaspettato e bruciato fino alle fondamenta – con alcuni di noi ancora dentro.

Questa creazione nuova e stupenda ci sta fornendo un’altra occasione di integrarci e anche di radicare l’energia di Casa proprio qui sulla Terra. È il simbolo di ognuno di noi che torna a se stesso e trova casa dentro di sé – è la parte magica. Cerchiamo Casa da quando ce ne siamo andati, è un desiderio profondo che nessuna quantità di piacere o dolore, di indulgenza o di rifiuto potrà mai riempire. È una ricerca che ci ha fatto dare la caccia alle stelle in tutto l’universo e ci ha fatto tuffare in profondità nell’isolamento della Terra e attraverso le nostre scoperte e e ciò che apprendiamo la ricerca di Casa continua.

Quando ci siamo svegliati e abbiamo iniziato a ricordare, spesso abbiamo tentato di cercare di rivisitare, di ricreare o almeno di trovare sollievo nel passato. Quante volte abbiamo vagato nella nostalgia spirituale – il desiderio intenso per l’esistenza pacifica di Mu, i magici tempi di Atl, i templi maestosi dell’antica Grecia, la sacralità della vita aborigena e così via. Sebbene la nostalgia spirituale dipinga di rosa ciò che in realtà furono tempi molto difficili, la chiamata della sirena del passato può essere molto allettante. Lei riempie la nostra immaginazione di “com’era” e ci distrae da ciò che possiamo creare ora.

Vedete, Casa è proprio questo: dobbiamo crearla di proposito, attraverso le nostre scelte e con le nostre azioni. Il Centro Connessioni del Crimson Circle è stato creato da migliaia di piccole scelte individuali, tutte concentrate verso la stessa visione e tutte fatte nella fiducia totale e senza alcun controllo sul risultato. Nessuno ha detto, “La mia donazione è per una delle luci” o “Questa è per un pezzo di tappeto.” Una scelta dopo l’altra dopo l’altra ha reso realtà un sogno. Non è apparso nella realtà grazie a una bacchetta magica; è stato creato dal lavoro duro, dall’attenzione concentrata sui dettagli e dalla passione. Non molto tempo fa sono andata trovare alcuni amici che avevano appena costruito la loro nuova casa partendo dalle fondamenta. È un altro sogno d’amore reso reale solo da migliaia di scelte e di azioni e non sperando di svegliarsi una mattina trovando tutto già finito e agibile.

Credo sia proprio questo l’interesse risvegliato dal corpo di luce. Realizzare Casa proprio qui dentro di noi senza sentirci più fuori luogo e persi o bloccati nella biologia sotto un velo di dimenticanza. Tornare a Casa è nato dall’amore e dall’eccitazione e non dal sacrificio e dalla lotta, da sogni diventati e non dalla speranza di un futuro paradiso o dalle piccole scelte di oggi invece di aspettare un altro giorno. Invece di desiderare i bei tempi andati e misurare ogni momento in base a ciò che abbiamo visto prima noi facciamo un respiro profondo e viviamo proprio qui e proprio ora dentro di noi, proprio come siamo. Altrimenti come potremmo mai creare la Casa del nostro corpo di luce?

Alla fine è proprio l’amore assoluto e privo di condizioni e l’accettazione del sé che ci porteranno a casa e quell’amore contiene molto più che un semplice concetto o una bell’idea. Se il mio corpo è stanco, io lo lascio riposare. Se ha fame, io non lo contraddico. Se vuole attenzione da un terapeuta, io gli faccio quel regalo. Se vuol essere lasciato da solo a fare le tue cose, io elimino il dubbio. Vedete, il mio corpo esiste per un solo unico scopo – sostenermi in ogni esperienza che sceglierò. Posso non sapere perché sta scegliendo una certa esperienza, ma so che la mia accettazione in automatico le permette di tornare in equilibrio.

Parlando di Casa, subito dopo aver scritto questo articolo ho ascoltato la nuova merabh di Kuthumi, “Cos’è l’amore?” e qualcosa è tornato al suo posto. Kuthumi dice:

“L’amore fu sperimentato per la prima volta qui, sulla Terra. Voi arrivaste nell’ambiente molto denso e profondo della Terra, nelle energie molto dense e vi sentiste persi, vi sentiste soli e perdeste la connessione all’Io Sono. Poi, a un certo punto incontraste un essere molto speciale e attraverso i suoi occhi e il suo cuore sentiste ciò che chiamate amore, la connessione intima profonda e bella.”

Innamorarsi di qualcuno può essere un’esperienza molto profonda perché per un attimo nei suoi occhi noi riconosciamo di sfuggita Casa, ma avviene solo per un attimo e non ci sentiamo più tanto separati e persi. Ecco perché si dice che l’amore è stato sperimentato per la prima volta sulla Terra – perché prima di tutto non puoi riscoprire qualcosa finché non l’hai perso ed è solo sulla Terra che ce ne dimentichiamo in modo così completo…

Finalmente ora arriviamo al completamento definitivo e squisito e troviamo l’amore – il vero amore – e Casa dentro di noi. Basta cercare (casa), desiderare disperatamente (la connessione), cadere (in amore) e spezzare (i nostri cuori). Alla fine abbiamo creato Casa – che sia un Centro o un Corpo di Luce – proprio qui sulla Terra. Ora inizia il vero divertimento!

AGOSTO 2014

L’INTERVENTO NON-DIVINO – Geoffrey Hoppe  

Una delle domande più comuni che mi fanno è, “Perché Adamus non fa qualcosa per… (riempite lo spazio)?” Nelle ultime settimane mi hanno fatto questa domanda numerose volte, soprattutto dopo la serie di eventi mondiali drammatici. Ci sono stati tre incidenti con aerei di linea e conflitti militari in Ucraina e in Israele.

Di recente un giovane Shaumbra israeliano mi ha chiesto, “Per favore, chiedi ad Adamus di fare qualcosa per la guerra in Medio Oriente.” “Puoi fare in modo che lui porti la pace nel nostro paese?” La richiesta era davvero sentita e sincera. Con l’aiuto di Joseph Ronen e Gilit Rom, Linda ed io abbiamo deciso di organizzare in Israele per gli Shaumbra israeliani una sessione speciale con Adamus (poi abbiamo reso il messaggio disponibile per tutti gli Shaumbra).

Una volta qualcuno mi ha chiesto se Adamus gli avrebbe passato la formula per l’energia gratuita e pulita (se fosse stato così semplice, non pensate che gliel’avrei già chiesta io?). Un altro Shaumbra non riusciva a capire perché il Crimson Circle avesse bisogno di far pagare gli eventi o i prodotti perché pensava che Adamus gestisse in prima persona la nostra azienda.

Quando mi lamentavo dei miei viaggi aerei qualcuno mi ha detto che avrei dovuto chiedere ad Adamus un Gulfstream, un jet privato (prezzo circa 10 milioni di dollari). Se fosse stato così facile avrei chiesto ad Adamus di teletrasportare Linda e me al prossimo seminario. Teletrasportami, Scotty Saint-Germain!

Il fatto è che un’entità o angelo interferisce con le azioni umane solo in rare occasioni. Ricordo solo le pochissime volte in cui ho avuto davvero bisogno di assistenza e c’è stato un intervento divino. Un anno fa in Israele, mentre Linda e io cercavamo di lasciare il paese dopo una serie di seminari la sicurezza ci fermò. Eravamo già in ritardo per il volo e quando gli agenti della security iniziarono a controllare tutto il nostro bagaglio io chiesi aiuto a Tobias. Dopo qualche istante un enorme scarafaggio iniziò a correre sul pavimento verso la poliziotta che cominciò a urlare, fece un salto indietro di due metri e ci disse di andarcene. Tobias insistette dicendo che io avevo manifestato lo scarafaggio, ma so che fu lui. Io avrei manifestato un enorme drago sputa fuoco.

Qualche tempo fa Adamus ha eretto una barriera energetica per impedirmi di finire in una certa situazione. La mia determi­nazione (cioè la mia testardaggine) mi avrebbero portato a farlo anche se tutti i segni erano contrari, quindi Adamus di fatto mi ha immobilizzato il corpo e la mente. Ancora oggi lui insiste a dire che sono stati i miei sensori a causare quel blocco temporaneo, ma io so che in parte è stato Adamus.

Gli esseri angelici non inter­vengono e non interferiscono. Sì, forniscono assistenza quando la chiediamo ma di solito l’assistenza è fatta di consigli saggi e colpetti delicati. Finché gli umani scelgono la guerra, con grande compassione le enti­tà li lasciano lottare. Finché scegliamo di mentire, tradire e rubare loro si gireranno e ce lo lasceranno fare perché fa parte della nostra evoluzione. Finché usiamo la tecnologia nucleare per il potenziale di distruggere, di certo loro non ci parleranno di soluzioni energetiche più potenti e pulite.

Questo è il pianeta del libero arbitrio.

In realtà intorno al nostro pianeta esiste uno scudo energetico che impedisce l’interferenza dall’esterno. L’abbiamo creato noi quando siamo arrivati qui attraverso l’Ordine dell’Arco perché volevamo un ambiente dove potessimo scoprirci. Alcuni alieni hanno trovato qualche varco tipo la manipolazione mentale, ma hanno difficoltà ad influ­enzare gente con mezza mente o con un ego bilanciato solo a metà.

Perfino le nostre ex guide spirituali non facevano le cose per noi. Il loro ruolo era mantenere una connessione tra il nostro aspetto umano e la nostra divinità così da non perderci del tutto. Il loro ruolo non è mai stato quello di creare salute o ricchezza o opportunità per noi. Non hanno negoziato per noi, né creato parcheggi e non hanno scritto i nostri libri. Se ne sono andati nel momento in cui siete stati pronti ad accettare la vostra divinità e ad iniziare a incarnarla.

Gli angeli e le entità possono essere amici meravigliosi. Io amo chiacchierare con loro. Proprio come i veri amici non vi daranno denaro, non vi renderanno famosi né invertiranno il vostro processo d’invecchiamento. Se avete quei desideri, quelle cose dovrete farle da soli.

Io penso alle entità più come a facilitatori di una sessione di terapia di gruppo. Io faccio molte domande e di solito loro chiedono a me quale penso sia la risposta, quindi spesso arrivo da solo alla risposta grazie al loro saggio pungolare e provocare. Mi aiutano ad arrivare all’acqua, ma poi io devo bere da solo.

È arrivato il momento di renderci conto che noi possiamo creare per noi. Da parte delle entità riceviamo un amore e un sostegno pazzeschi. Mi dicono che amano lavorare con noi e vorrebbero che più umani chiedessero loro sostegno. Poi tracciano la linea di confine quando vogliamo che facciano le cose per noi, piuttosto che scavare in profondità dentro di noi e attingere alle nostre abilità come creatori naturali.

Se mai avete fatto esperienze con l’inter­vento divino, riconsiderate la situazione. Forse siete stati proprio VOI a creare il finale felice? Forse la situazione era talmente tragica che non avete avuto altra scelta che uscire dalla testa e creare ciò che è apparso come un miracolo ispirato da Dio. Forse – solo forse- siete stati proprio voi a farlo. E poi ancora e ancora. Forse anche senza la situazione di crisi. Forse avviene proprio ogni giorno?

In una delle canalizzazioni della Serie del Creatore Tobias ha detto, “Rendete Grazie a Voi.” Ho avuto bisogno di anni per capire davvero di cosa parlasse. Siamo noi che creiamo i miracoli. È arrivato il momento di smettere di riconoscere il merito alle guide spirituali e agli Arcangeli e ai Conti Europei. Nel momento in cui iniziate a riconoscere che siete proprio voi che create i miracoli (e tutto il resto nella vostra vita) riuscirete a creare ancora più miracoli. A quel punto finalmente avrete risposto alla domanda, “Cosa voglio davvero?” Non ci saranno più scuse né motivi per procrastinare.  

Basta Seminari! …e come sono finito a fare l’insegnante per i Seminari di Studio Avanzato del Crimson Circle – Lutz Nyemeier                                                                         

Forse la pensate come la pensavo io solo qualche anno fa: “Basta seminari!” Per molti anni avevo seguito il sentiero spirituale, avevo assistito a molti seminari e training su temi diversi, avevo letto molti libri spirituali e altro. Ora lo sentivo chiaramente: “Adesso basta. Non ne posso più. Non ho bisogno di altri seminari!” Ogni mese seguivo gli Shoud, se ci riuscivo la trasmissione dal vivo e poi leggevo la traduzione. Negli Shoud c’erano molte informazioni fornite da Tobias e Adamus. Non avevo bisogno di altri seminari. In ogni caso, mia moglie Sigrid si sentiva come me quando ci incontrammo per la prima volta otto anni fa.

Eravamo molto felici non solo di condividere il nostro amore ma anche di essere Shaumbra.

Poi entrambi facemmo un’esperienza di alcune cose che ci fecero cambiare idea. Tutto iniziò nel 2010quando Geoff e Linda Hoppe fecero un tour promozionale in Europa per il loro libro. Uno degli eventi aveva luogo a un’ora di distanza da casa nostra e io pensai: “Beh, non è molto distante e potrebbe essere interessante vedere Geoff e Linda dal vivo – e naturalmente Adamus. Forse avrei avuto dei problemi con la lingua, ma sarei riuscito a seguire le linee generali. Ci andrò!” Sigrid venne con me.

L’evento ebbe luogo in un hotel. Nel momento esatto in cui entrai nella stanza sentii la gioia del fatto di trovarmi in quella energia speciale. La canalizzazione dal vivo di Adamus fu un’esperienza davvero meravigliosa. Quando alla fine Geoff disse che c’erano ancora tre posti liberi per il seminario sullo squilibrio mentale sapevo che volevo frequentarlo. Era stato pensato per persone con un background professionale specifico e io non ero fra loro, ma subito seppi che volevo andarci e anche Sigrid si sentì attratta.

Per farla breve ci accettarono al seminario e ci godemmo un’altra esperienza speciale. Alla fine Adamus fece un’affermazione molto chiara a tutti i presenti: se volevamo lavorare come facilitatori ci raccomandava caldamente che frequentassimo la Scuola di Energie Sessuali (SES) che è un corso canalizzato da Tobias. Con mia grande sorpresa parve ad entrambi una buona idea e quindi decidemmo: “Facciamo la SES. Che sia! Sarà davvero il nostro ultimo seminario.”

Non avevamo messo in conto che partecipare alla Scuola delle Energie Sessuali avrebbe davvero modificato il nostro modo di pensare e anche la nostra vita. Per noi in Germania è piuttosto insolito esagerare le cose e usare espressioni come “ti cambia la vita.” Quando noi diciamo buono intendiamo davvero buono e davvero buono è il miglior punteggio che può dare. Invece prendere parte alla SES si trasformò in un’esperienza che davvero ci ha cambiato la vita.

Cosa la rende così speciale? Prima di tutto mi sono tuffato davvero nelle energie. Questa scuola in fondo riguarda più sentire e percepire che non capire attraverso la mente. Anche se in ogni segmento ci sono molte informazioni, durante il seminario si svolge un processo energetico molto intenso che permette una esperienza personale molto più profonda rispetto alle parole usate. È stato molto intenso e di grande aiuto. La nostra esperienza ha superato di molto ciò che ci saremmo mai aspettati. È stato davvero un seminario da Nuova Energia e da allora anche come coppia la nostra vita è cambiata in modo molto positivo.

Ora capisco esattamente perché Adamus ha raccomandato la SES dopo aver detto che non c’era più bisogno di frequentare altri seminari, studi eccetera. Presto ci è presa la curiosità verso gli altri seminari del Crimson Circle come l’Aspettologia, il DreamWalker Morte e il DreamWalker Nascita. Beh, la cosa bella sulle decisioni dell’essere sovrani è che puoi sempre fare una scelta nuova: quando senti che per te va bene, la fai. Ecco ciò che Sigrid e io abbiamo fatto – abbiamo eliminato il “Basta seminari!” e abbiamo deciso di regalarci altre scuole e seminari canalizzati da Tobias e da Adamus.

Ognuno di loro ci ha fornito esperienze e visioni interiori fantastiche, nel giro di tre giorni ci ha aiutato a muovere energie bloccate e a liberarci con facilità e grazia dal makyo e poi incontrare persone interessanti. Alla fine ci siamo ritrovati a essere insegnanti certificati per parecchi seminari del Crimson Circle. Noi proviamo moltissima passione verso quei corsi e l’impatto profondo e positivo che hanno avuto sulla nostra vita è diventato il desiderio del cuore di offrire alcuni di quei corsi in prima persona. Ora capiamo che i nostri studenti – che siano o meno Shaumbra – hanno fatto esperienze simili.

Parlando di “passione”, qualche tempo fa abbiamo deciso di frequentare il Seminario della Passione come corso di studi personale e anche questa è stata un’esperienza meravigliosa. Quella “passione” mi ha trasmesso talmente tanta passione che solo di recente sono diventato un insegnante certificato della Passione. Sigrid ha scelto di ripetere il corso usando la struttura di un vero e proprio seminario con me come insegnante. Entrambi siamo stati piuttosto stupiti dal risultato. Sebbene fosse suo marito a gestire il corso, non c’è stato alcun problema perché ognuno di noi aveva il suo ruolo: Sigrid si è immersa nelle energie del corso come studente e io come insegnante. Inoltre Sigrid si è goduta un’esperienza molto più intensa rispetto al corso di studi personale. Ciò ci ha dimostrato che esiste una differenza enorme tra leggere il materiale da soli e godere dell’assistenza di un insegnante che fornisce uno spazio sacro e se necessario anche moltissimo supporto.

Concordo in pieno con Adamus quando afferma che noi siamo pronti ad entrare nella nostra maestria personale senza alcun altro prerequisito. Nonostante ciò, può essere di grande aiuto e un’esperienza davvero stupenda farvi il regalo di un seminario da Nuova Energia come gli Studi Avanzati del Crimson Circle.  Come Adamus dice spesso, “Un vero Maestro lascia che le energie lo servano”. Io ho lasciato che i corsi della Nuova Energia mi servissero e non ho voluto perdermeli.

IL BATTITO DEL CUORE SHAUMBRA – Jean Tinder

RESPIRALO DENTRO DI TE – 2 –

Qualche settimana fa ho scritto un articolo intitolato “Respiralo Dentro di Te” sul respirare tutte le energie che ci circondano e soprattutto le cose che non ci piacciono. È stata una realizzazione importante – almeno per me – e continuo a migliorare quando mi ricordo di respirarlo dentro di me. Come mi aspettavo ciò sta causando alcuni cambiamenti interessanti.

Un cambiamento è che nonostante la mia vita sia molto piena proprio come la mia agenda, dentro di me non mi sono mai sentita così in pace. Considerando le molte sfaccettature della mia vita (manager dei contenuti del CC, manager di AZ, scrittrice, moglie, madre, canalizzatrice, arredatrice di giardini, tutto fare e creatrice a tutto tondo) e aggiungendo a tutto ciò le energie caotiche che influenzano tutti noi, non c’è da stupirsi che ogni tanto affiori la sensazione di essere sopraffatta. Nell’istante in cui mi ricordo di ‘respirarlo dentro di me’, tutto cambia e in qualche modo diventa di nuovo gestibile. Anche se all’esterno non cambia nulla, respirarlo dentro di me cambia molto a livello interiore e poi ciò ricrea l’esterno.

Almeno nella mia realtà personale (quella degli altri non mi preoccupo affatto), respirarlo dentro di me lascia che le energie si sistemino. Io trovo una risoluzione e ciò che non è mio sparisce. Più mi ricordo di respirarlo consciamente dentro di me, più mi sento bilanciata e più riesco a godermi la pace interiore.

Tutto ciò potrebbe già bastare, ma nelle ultime settimane il ‘lo respiro dentro di me’ si è presentato in altri modi che mi hanno affascinato molto e che hanno a che fare con la creazione stessa.

Probabilmente avete sentito Tobias e Adamus parlare del quadro come metafora della nostra esperienza. Ecco la versione condensata: c’era una volta una artista che creò un capolavoro, il dipinto più bello che avesse mai completato. Quando l’ebbe finito lo osservò, lo ammirò e ne amò ogni colore, ogni pennellata e ogni dettaglio. Si innamorò talmente tanto del suo dipinto da volerne fare esperienza ancora più in profondità. Voleva sentire che odore aveva, voleva gustarlo, voleva ascoltarlo e sentirlo in ogni modo possibile. Essendo la creatrice che era fece un respiro profondo e si tuffò nel dipinto.

All’inizio si sentì confusa – “Dove sono? Chi sono? Cosa sta facendo qui?” Vedete, l’unico modo in cui avrebbe potuto davvero fare l’esperienza del dipinto era dimenticarsi di essere la pittrice. All’interno del dipinto iniziò a giocare e ad esplorare e ne rivelò lo splendore che la riempiva di gioia e le ombre che le facevano paura. Il dipinto era enorme e all’artista che si era dimenticata di essere l’artista servì molto tempo per esplorarne ogni angolino e fessura. Certo, poiché lei era presente nel dipinto lui diventò interattivo e ciò le permise di sistemare qualcosa qui, di ricreare qualcosa là, di aggiungere colore e materia e nel frattempo imparava come funziona la creazione.

Un giorno s’imbatté in una parte del dipinto che catturò il suo occhio interiore – era una bella rosa, davvero speciale. La rosa attivò qualcosa nell’artista, una specie di promemoria che aveva aggiunto al dipinto prima di tuffarcisi dentro. La rosa attivò una memoria lontana, il frammento di un sapere interiore dimenticato che iniziò a risvegliarsi dentro di lei. Era il frutto della rosa, l’inizio del suo risveglio e del suo ricordarsi. Per miliardi e miliardi di anni abbiamo fatto dei lavoretti all’interno del nostro dipinto esplorando la nostra stessa creazione, facendo esperienze meravigliose e terribili e interagendo con altri pittori nei loro dipinti. A un certo punto abbiamo attivato il nostro processo di risveglio, abbiamo iniziato il lento viaggio del ricordarsi e ora siamo qui, quasi svegli del tutto e anche se ogni tanto ci appisoliamo noi cerchiamo di tenere aperti entrambi gli occhi.

In questi giorni quando ‘lo respiro dentro’ non vale solo per le cose difficili. Io respiro dentro di me anche le cose belle ma con una certa svolta o forse una non svolta. Ora respiro in modo conscio nella mia stessa creazione! È una sensazione molto particolare, come dentro di me si stesse risvegliando un altro livello.

Provateci anche voi. Guardatevi intorno e appoggiate gli occhi su qualcosa – il vostro computer, la vostra stanza, un po’ di cibo, le vostre scarpe, il muro – qualsiasi cosa. Oppure prendete nota di ciò che ascoltate – la musica, un uccello, il traffico, il vento o la pioggia – qualsiasi cosa sia. Riconoscete semplicemente che è un pezzo della vostra creazione e respiratelo dentro di voi. Permettetevi di sentirlo come un pezzetto del dipinto meraviglioso su cui state armeggiando. Fatelo con il cibo. Rendetevi conto del suo aspetto, dell’odore, della consistenza e del gusto di ogni boccone e respiratelo dentro di voi come parte del vostro dipinto. Sentite come vi torna indietro e cioè non come qualcosa che viene da ‘là fuori’, ma come una vera e propria parte della vostra coscienza personale e della vostra creazione personale. Quando fate la doccia respirate dentro di voi l’essenza di quella parte meravigliosa e liquida del vostro dipinto. È un tipo di esperienza del tutto nuova!

Proprio per questo è difficile descrivere come mi sento a respirare di nuovo nel dipinto dentro di me. È come se dentro di me qualcosa si svegliasse, come se il creatore fosse un po’ più vivo, come se la mia dimenticanza diminuisse e aumentasse leggermente il mio ricordarmi del mio vero Sé creatore.

Nel DreamWalker® Vita Adamus parla di nuovo del dipinto e ci ricorda quanto sia sciocco cercare o aspettarsi i segni, la saggezza o le risposte da fuori di noi. Noi abbiamo creato tutto ciò che esiste intorno a noi. Se tutto ciò è la nostra creazione, come può offrirci più saggezza di quella che contiene già? Sono sicura che quando ne abbiamo bisogno le altre persone e perfino gli angeli possono offrirci una prospettiva più ampia, ma in fondo in fondo ognuno di noi vive nel suo dipinto personale e nessun altro può cambiarlo per noi.

Naturalmente l’altro lato della medaglia è che possiamo cambiare il nostro dipinto in ogni momento! Noi possiamo scegliere colori nuovi, strutture nuove e anche pennelli nuovi. Noi possiamo dipingere sopra ciò che abbiamo già fatto e creare qualcosa che sia del tutto nuovo. Prima, però dobbiamo capire davvero chi è l’artista.

Quando lo respirate dentro di voi – respirate dentro di voi tutto ciò che vi circonda come parte del dipinto che avete già creato – ciò risveglia il creatore a un livello molto conscio. Invece di “imporre la vostra volontà” sulle cose che vi circondano, tutto diventa solo un’altra pennellata di colore multidimensionale. Mi riesce difficile trasmettervi il livello su cui le cose cambiano, ma cambiano davvero. Ecco, io v’invito a respirare tutto dentro di voi – proprio tutto, ogni pezzetto della vostra creazione – e a riconoscere voi (e nessun altro) come il creatore del vostro mondo… e poi guardate cosa accade!

SETTEMBRE 2014

IO NON VOLEVO ESSERE INTELLIGENTE Geoffrey Hoppe

Io vengo da una famiglia di intelligenti. Mio padre era brillante e creativo e già in giovane età era dirigente in una agenzia pubblicitaria di successo. Ai tempi della scuola mia madre era una studentessa modello e una scrittrice dotata. Ho sei tra fratelli e sorelle e quasi tutti hanno molto talento e sono estremamente intelligenti.

Da giovane ricordo che non volevo essere intelligente. Che strano, ora che ci ripenso. Chi non vorrebbe essere intelligente? Dalle elementari alle medie sono stato uno studente con ottimi voti. Non studiavo molto, ma riuscivo ad ottenere buoni voti.

Poi il mio desiderio si è avverato. Ho smesso di essere intelligente. Ho smesso di lottare per realizzare qualcosa. A 16 anni ho smesso di preoccuparmene e di provarci. Perché? Perché ho preso in considerazione le persone intelligenti che popolavano la mia vita e ho deciso che non volevo essere come loro. Il mio brillante padre era un alcolista. La mia brillante madre soffriva profondamente. Mio fratello maggiore, anche lui intelligente, odiava tutto. Il mio desiderio si realizzò. I miei voti a scuola crollarono e io non volevo andare al college se ciò significava diventare intelligente. Al contrario, a 17 anni mi arruolai nell’esercito e feci il mio primo viaggio in autobus per lasciare la cittadina dove vivevo. Forse, solo forse là fuori c’era un mondo in cui essere intelligenti non significava nulla e quindi avrei potuto davvero fare esperienza della vita in modo gioioso?

Per fortuna (o forse già guidato dalla mano dello Spirito) nell’esercito trovai il lavoro migliore che potessi mai immaginare. A 18 anni fui assegnato alla NASA e proprio a metà degli anni ‘70 mi spedirono in California dove avevo il mio appartamento in quella che ora è la Silicon Valley; nel mio lavoro come scrittore tecnico imparai molto. Incontrai molte persone che non erano intelligenti in base ai canoni intellettuali, ma erano umani meravigliosi.

Dopo aver passato tre anni nell’esercito non andai all’università o meglio, ci andai per tre giorni ma non riuscii proprio a tollerare l’alone d’Intelligenza Arrogante tipica dell’ambiente universitario. Inoltre l’Università voleva che io frequentassi il corso base di giornalismo dopo avere scritto per due anni articoli per le riviste aeronautiche professionali.

Non provavo nessun desiderio di essere intelligente se ciò significava sacrificare il buon senso, la compassione, il cuore, i sentimenti e la semplice gioia della vita – o doverla capire. Dopo aver lasciato con onore l’esercito (e aver ricevuto un premio come encomio) trovai un paio di buoni lavori.  Verso i vent’anni per me socializzare con i colleghi d’affari spesso significava rispondere alle domande sul tipo di ‘pedegree’ universitario che avevo e lasciavo tutti a bocca aperta quando dicevo di non aver frequentato l’università. In superficie mi sentivo leggermente imbarazzato, ma sotto sotto sapevo che non volevo essere intelligente.

La mancanza della laurea si fece sentire quando raggiunsi i 28 anni. Allora Linda e io vivevamo in Texas. Il mio lavoro come dirigente di divisione di un’agenzia pubblicitaria ad Atlanta subì uno stop improvviso quando il nostro cliente più importante, la Occidental Petroleum vendette la divisione agricoltura. Feci alcuni colloqui con le agenzie più importanti di Dallas e mi venne offerto un lavoro come Dirigente Amministrativo alla prestigiosa Century 21, ma quando mi fecero domande sulla mancanza di informazioni relative all’università nel mio curriculum l’accordo saltò. Che fare? Non ero abbastanza intelligente per i pesci grossi e così fondai la mia compagnia di consulenza marketing. Non era la cosa più brillante da fare; era l’unica scelta ragionevole che avevo.

Con il tempo incontrai alcune persone che erano intelligenti e sagge, ma è una miscela piuttosto rara. Le persone intelligenti tendono a bloccare la vera saggezza.  Alcune delle persone più geniali che ho incontrato e che mi hanno ispirato di più non erano molto intelligenti, almeno non secondo i protocolli accademici ma avevano una comprensione della vita che l’intelligenza mentale non riusciva proprio a cogliere.

Avete mai cercato di avere una conversazione sullo Spirito o sulla religione con una persona molto intelligente? Di solito cita passaggi presi dai libri e frasi di antichi studiosi, ma una vera e propria conversazione non può avvenire perché non ha mai imparato a sentire partendo dal cuore.  È intelligente, sì, almeno secondo i libri e i test del Q.I. e recita a menadito cifre e fatti. Ha imparato a studiare per passare il test, ma è davvero intelligente per quanto riguarda la vita? Non molte persone lo sono.

Io non volevo essere intelligente e ho ottenuto esattamente ciò che volevo. Negli ultimi 15 anni ho imparato più da due uomini morti che da tutti i libri che ho letto e dagli insegnanti con cui ho studiato. Ho imparato la vita e le creazioni e il grande Io Sono. È proprio ciò che volevo.

Ciò che stimo negli altri è la saggezza e la visione interiore, la passione e la compassione, la verità e l’integrità, la creatività e la libertà, la consapevolezza e una sana dose di follia, poi la capacità di conoscersi e di seguire il proprio sentiero. Una persona può essere intelligente, brillante e mantenere quelle caratteristiche, ma troppo spesso ho visto come la percezione di una persona con una grande intelligenza mentale può essere un ostacolo enorme alla consapevolezza e alla gioia. La relazione tra la coscienza e l’intelligenza è minima, se non inesistente. Alcune delle persone più semplici che ho conosciuto erano anche le più consce.

Qui non si tratta di essere stupidi. Solo l’intelletto umano “pensa” che una persona sia stupida se non è intelligente. Qui si tratta di mettere da parte l’arroganza della mente per rendersi conto che c’è qualcosa che è molto più consapevole e conscia dell’intelligenza. La mente porterebbe qualcuno a credere che la persona intelligente e più capace di visioni interiori spirituali rispetto alla media, ma come ho appreso dal caro Adamus in fondo l’Io Sono strappa via tutti i fatti e le cifre, i calcoli intellettuali, il potere e il valore e distilla tutto nella saggezza. La saggezza delle esperienze della vita è il dolce nettare dell’anima.

Scrivo questo articolo per ogni lettore che diffonde la sua luce in modo meno brillante perché non pensa di essere abbastanza intelligente. Se qualcuno di voi pensa di essere inferiore perché non era tra i primi cinque della classe o non aveva una lunga lista di credenziali e di titoli o che si ritenga fortunato perché sul suo percorso verso l’illuminazione, non deve affrontare l’agonia di smantellare la facciata dell’intelligenza mentale. Le menti potenti non vanno bene per le anime illuminate. Voi avete percepito il disprezzo delle persone intelligenti che vi guardano dall’alto in basso e forse ciò vi ha fatto sentire più piccoli, più deboli e forse inferiori ma ora, mentre usciamo dall’era mentale dell’umanità vi sarà di conforto rendervi conto che la vecchia ‘mente mentale’ ha chiuso. Ora arriva il momento della saggezza e del sapere interiore. Non c’è nessuna scuola che può insegnarvela… perché voi l’avete già.

Io Esisto.

Io Sono quello che Sono.

Io So che lo So.

E così è.

IL BATTITO DEL CUORE SHAUMBRA – Jean Tinder

CAVALCARE LE ONDE

Qualche giorno fa ho portato i miei figli al parco acquatico vicino a casa. È un parco enorme con ogni tipo di scivoli e piscine e avventure – e migliaia di persone! Era l’ultimo giorno della stagione estiva ed erano tutti lì per divertirsi. Mio figlio e i suoi amici sono partiti in esplorazione ma a mia figlia interessava solo una cosa: la piscina a onde. C’era già stata con alcuni amici e non le interessava altro e quindi ci siamo andate.

Me ne aveva già parlato, ma non avevo colto in fondo il fascino di quell’attrazione. Sei in una piscina con molte onde. Cosa c’è di eccitante? Beh, l’avrei scoperto da lì a poco.

La piscina è molto ampia. Una discesa finisce gentilmente nell’acqua alta almeno 3 metri. Ogni 15 minuti una sirena suona, centinaia di persone urlano eccitate e inizia il divertimento. L’acqua inizia a scendere e forma le prime onde e poi per parecchi minuti un’onda ne segue un’altra.

Alcune persone cavalcano le onde su camere d’aria, altre giocano nell’acqua e basta ma una cosa è certa: le onde non smettono di susseguirsi! È difficile nuotare e anche solo galleggiare e quindi ti gestisci come puoi e a un certo punto quando senti che non riesci più a gestire neanche un’onda ti fermi per un po’. L’acqua si calma e se vuoi puoi uscire, andare un po’ in giro, riprendere fiato e riprenderti prima che tutto ricominci.

Taryn e io siamo andate avanti per tre ore e alla fine mi sentivo come un topo affogato. A causa del cloro mi bruciavano gli occhi, avevo le ginocchia arrossate dal tanto saltare contro alle onde, gli occhiali da sole si erano rotti e i miei seni nasali erano stati lavati e rilavati troppe volte ma che meraviglioso divertimento era stato!

Mia figlia, la ninfa dell’acqua ha amato ogni minuto di quel pomeriggio a saltare nelle onde, a immergersi cercando addirittura di fare surf – ancora e ancora. A volte si attacca ai lati della piscina e fingeva essere in pericolo di morte. A volte si ‘dimenticava’ di un’onda in arrivo e quindi veniva centrifugata dall’acqua. Il suo entusiasmo e la sua gioia erano contagiosi.

A un certo punto, mentre facevo del mio meglio con le onde e osservavo la delizia che provava nella tempesta mi sono resa conto di quanto quella piscina a onde somigliasse alla vita, soprattutto in questo momento.

Eccoci qui; noi ci siamo immersi nella Terra per vivere una grande esperienza e al momento sembra proprio che la piscina a onde sia l’unica attrazione. Onda dopo onda il caos ci prende a pugni in faccia. Noi cerchiamo di restare a galla, riprendiamo fiato e cosa ancora più stupida continuiamo a procedere verso alcuni ‘obiettivi’ che pensavamo di volere, ma cercare di arrivarci mentre le onde si susseguono è quasi impossibile senza sottolineare quanto sia frustrante. La cosa migliore che possiamo fare è tenere la testa fuori dall’acqua, lasciare che la tempesta passi e forse riuscire a divertirci un po’.

In quella piscina ho imparato qualche modo per gestire le onde che arrivano. La cosa peggiore è non essere preparati, cioè ritrovarsi con un’enorme onda che ti arriva addosso e che ti manda a gambe all’aria; tu cerchi di respirare giusto il tempo di riprenderti prima della prossima. Era più utile osservare la prossima onda, aspettare il momento giusto e saltarci dentro. Solo così la mia testa poteva restare sopra la linea dell’acqua e quindi riuscivo a stare in equilibrio al passaggio dell’onda successiva o potevo gettarmi nell’acqua mentre l’onda si arricciava di fronte a me, chiudere gli occhi e lasciare che mi arrivasse addosso. Il trucco era prepararsi per l’onda successiva! Infinite volte mi sono distratta per stropicciarmi gli occhi o per riprendere fiato e scoprire che l’onda successiva mi stava arrivando addosso. Di certo l’ignoranza non è la tattica migliore!

Dipendeva anche molto dalla posizione in piscina. In alcune zone la corrente era molto intensa e la combinazione di onde e correnti sotterranee mi spingeva verso il fondo della piscina e quindi dovevo lottare con forza per nuotare all’indietro o dovevo aspettare. In altri punti l’acqua creava gorghi schiumosi, in altri ancora era più calma ma dappertutto esisteva il potenziale di scontrarsi con altri nuotatori. Tutti sembravano divertirsi molto.

È interessante perché gli ultimi giorni della mia vita li ho vissuti nello stesso modo con una serie di eventi inaspettati: situazioni in famiglia, decisioni da prendere sul lavoro, riunioni e scadenze da rispettare, sfide personali e molto altro – una cosa dopo l’altra. Qualche giorno fa sono arrivata a casa, sono entrata, ho fatto un respiro profondo e ho detto ad alta voce, “Ok, sono pronta per la prossima crisi.” A quel punto ha suonato il telefono presentandomi la crisi successiva e mio figlio, molto impressionato mi ha detto, “Però, mamma. Wow!”

Per fortuna la mia recente esperienza nella piscina a onde è stato un ottimo promemoria: cavalca le onde, continua a respirare e non preoccuparti dei tuoi “piani.” Tutto finirà per il meglio e sicuramente tutto si è svolto come una coreografia organizzata da un direttore brillante anche se leggermente pazzo. Le persone arrivavano al pelo dei 60 secondi come previsto dopo aver viaggiato per 14 ore, eventi potenzialmente impegnativi si risolvevano con facilità e grazia e io sono riuscita (più o meno) a mantenere la mia sanità mentale attraverso le varie ondate di caos che a un certo punto si sono fermate. C’è stato una specie di pausa, ma io sapevo che sarebbero ricominciate e che “l’acqua” della mia realtà resta comunque piuttosto agitata, ma per me ho creato uno standard su come gestirla.

Ho la sensazione che per tutti noi i prossimi mesi e anni saranno proprio come quella piscina a onde; un’enorme tempesta di coscienza che creerà un’onda di caos dopo l’altra diretta proprio verso di noi. Certo, potremmo uscire e sdraiarci un po’ al sole in qualche altro reame, ma la ragione per cui siamo venuti qui è questa! Per mia figlia le dozzine di altre attrazioni al parco acquatico non esistevano nemmeno; lei era lì per la piscina a onde, a prescindere da quanto l’avrebbe fatta impazzire. Eccoci qui nella nostra “piscina ad onde della coscienza.” Gli urli sono iniziati, le onde hanno iniziato ad arrivare e ora dobbiamo gestirle come scegliamo.

In un modo un po’ contorto, a volte il caos intenso intorno a me mi ha inebriato come se mi stessi sfidando – “Riesci a gestire questo e anche quello? E di questo che ne dici?” Potrei lasciare che le ondate mi colpiscano facendomi sentire frustrata o potrei saltarci dentro e galleggiare e immergermi, risalire per respirare e proseguire. In realtà sono stati proprio quei respiri profondi a salvarmi.

Quando c’è un attimo di pausa al momento di andare a dormire, mentre guido la macchina o in altre occasioni io ho scoperto che sono presente nel momento stesso in cui faccio un respiro. Il mio Sé è proprio lì con me, è la connessione è più dolce che mai e la gioia più profonda che mai. Alla mia anima questo viaggio piace! Lei percepisce la mia fiducia e nel caos in qualche modo mi viene ancora più vicina. Invece che lasciare che mi spinga lontano da me io mi rilasso, permetto e incontro Me. Nel giro di un secondo di calma, prima della prossima onda io faccio un respiro e vengo avvolta dall’amore e proprio per questo anche nei momenti più caotici la vita non è mai, mai stata più dolce.

Spero proprio che anche voi possiate cavalcare le onde nella folle piscina della vita. Alla fine si calmerà, ma nel frattempo fate un respiro con il vostro sé e poi tuffatevi e godetevi la vitalità fradicia del viaggio. Ci siamo dentro tutti insieme!

OTTOBRE 2014

NON LA VEDONO – Geoffrey Hoppe

Stavo guardando fuori dal finestrino della nostra macchina di lusso e sono rimasto inorridito nel vedere i mucchi di spazzatura e di sporco sulle strade e nei canali lungo il fiume. L’Egitto è un paese molto bello, ma non riuscivo proprio a capire i mucchi di spazzatura.

Seduto vicino a me c’era Gerhard Fankauser del gruppo musicale Yoham. Lui ha vissuto molti anni in India e quindi era meno scioccato di me dai rifiuti. “Ma come fanno a gettare i rifiuti per le strade e nei canali?” domandai sconcertato. Gerhard restò un po’ stupito dalla mia domanda e rispose, “Non la vedono neanche. Non rientra nella loro coscienza.”

Molti anni dopo ricordo ancora la sua risposta. “Non la vedono neanche. Non rientra nella loro coscienza.” Devo ricordarmelo a intervalli regolari, soprattutto quando vedo persone che fanno cose che non riesco proprio a capire. Perché le persone si fanno del male? Perché restano bloccati quando le soluzioni sembrano piuttosto ovvie? Perché combattono battaglie e guerre e rubano energia agli altri? Perché cercano le risposte fuori di loro? Perché gli umani fanno le cose folli che fanno?

Adamus parla di coscienza fin da quando ha iniziato a lavorare con noi, nel 2009. Secondo Master Adamus la coscienza è il punto centrale di tutto. La coscienza è nata molto prima dell’amore. Senza la coscienza non può esistere alcuna forma d’intelligenza. Senza la coscienza non esisterebbe la materia fisica. È la coscienza che ha creato l’energia e senza di lei l’energia non esisterebbe. Senza coscienza non ci renderemo neppure conto di esistere. In realtà non esisteremmo per niente.

Non è possibile pesare e misurare la coscienza. Nessuno ne ha più di un altro, sebbene alcune persone usino più coscienza di quella che hanno. La coscienza non emette giudizi. Non le interessa la luce o il buio, il buono e il cattivo, la salute o la malattia. Non è un concetto New Age e una persona non deve avere credenze religiose o spirituali per esserne consapevole. La vera coscienza non conosce il tempo e non prova paura. Non ha potere e non ne ha bisogno. La coscienza non vi renderà ricchi, né vi procurerà un’anima gemella migliore. È ciò che è.

Nella nuova Cloud Class ‘La Rivoluzione della Coscienza’ Adamus parla di come la coscienza sia l’elemento più fondamentale della creazione. Quando la coscienza non è presente la realtà non esiste; quando la coscienza è presente la realtà si manifesta. È davvero molto semplice. Se la luce (la coscienza) non è accesa, la stanza (la realtà) non esiste. Accendete la luce e di colpo appare la stanza.

La maggior parte degli scienziati, dei fisici e delle guide spirituali semplicemente non ne è consapevole e non l’ha mai presa in considerazione quando studiava la natura della realtà. Semplicemente loro non la vedono. Adamus dice che il Tempo è il fattore che tiene al suo posto la nostra realtà limitata e il Tempo include anche la gravità, la densità e il moto. Oltre il Tempo esistono molte realtà e potenziali, ma proprio come fanno gli egiziani con i loro rifiuti noi non le vediamo. È tutto qui: non sono nella nostra coscienza.

Solo qualche fisico all’avanguardia sta iniziando a osservare un fenomeno definito ‘coinvolgimento quantistico’. Accade quando una particella di una coppia coinvolta “sa” che tipo di misurazione è stata eseguita su un’altra particella e con quale risultato anche se non esiste un mezzo conosciuto perché una tale informazione passi tra le particelle che potrebbero essere separate da distanze molto grandi. I fisici osservano anche che le particelle reagiscono all’osservatore. Quei ricercatori stanno iniziando a supporre che la coscienza sia il fattore chiave della creazione ma si sentono frustrati perché non riescono a quantificare la coscienza. Ipotizzano che ci sia, ma non la vedono perché non è un’energia, non è una particella e neppure una forma d’onda.

In un certo senso noi siamo circondati dai nostri stessi rifiuti fatti di limiti, lotte ed emozioni mentali. Proprio come gli egiziani con i loro mucchi di rifiuti, noi non li vediamo neppure. Ci portiamo in giro i mucchi di rifiuti e pensiamo che stiamo facendo dei progressi, ma il fatto è che la nostra coscienza è così limitata che noi non vediamo neppure come trasformiamo le nostre vite in vera e propria spazzatura. Noi non facciamo altro che continuare ad aggiungere altri rifiuti al mucchio già esistente e ci lamentiamo della vita.

Il Maestro lascia che la sua coscienza si espanda attraverso il Tempo Immemore. Il Tempo Immemore significa il tempo fuori dalla mente, cioè il tempo prima della storia e oltre il ricordo. Se ampliamo un po’ il significato del termine significa anche la mente fuori dal tempo. Il Maestro capisce che il Tempo non è solo il passato, ma anche la proiezione lineare del futuro. Quando permettete alla vostra coscienza di superare il tempo, di colpo vi rendete conto che la vera natura della realtà non è quella che sembra esistere da dentro i confini del tempo.

Riuscite a immaginare il progresso quantistico che faremo quando anche solo un piccolo gruppo di umani sarà consapevole della consapevolezza? Quando saremo consapevoli che è la nostra coscienza che crea le realtà e non l’energia nella mente? Che la vera “particella di Dio” è la coscienza? È proprio ciò che stiamo facendo noi come Shaumbra. C’è voluto un po’ per arrivare a questo punto e lungo il percorso abbiamo dovuto liberarci da un mucchio di makyo e di distrazioni. È così. La coscienza. La consapevolezza. L’illuminazione. È il nostro centro più profondo, la nostra anima, la nostra Legge della Creazione.

Cosa potete fare? Per quanto semplice possa sembrare, iniziate ogni mattina con un respiro profondo e sentite l’essenza dell’”Io Esisto, Io Sono Quello che Sono.” È la coscienza principale e quando la realizzate lei accende la vostra luce e quindi voi potete vedere.

L’ESSENZA DELLE RELAZIONI – Lee Harris

Quando incontrate un’altra anima dalla quale vi sentite attratti, ciò accade in base alla sua energia e voi sentite che farà parte della vostra vita solo per un attimo o per una vita intera.

Prima di tutto lasciatemi distruggere uno dei miti sulle relazioni che la gente continua a tenersi ben stretta: è l’idea che perché una relazione abbia un grande valore debba durare per sempre. Non è la verità; la verità di quel momento era la verità per entrambi. La ragione per cui può essere molto difficile rinunciare a una relazione è che quando unite il vostro amore a un’altra persona voi investite nel vostro amore per lei. Tra le due persone si crea un’energia d’amore che entrambi condividono e di cui si nutrono.

Se quella persona sparisce di colpo, se vi lascia o se voi sentite di dovervene andare, ecco una delle forme di perdita più terribili che potete percepire dentro di voi – soprattutto se siete sensitivi. Voi sentite che l’energia che era presente nella vostra vita è stata rimossa; voi la rivolete e tutto ciò può essere molto doloroso. Per favore, cercate di cogliere questo punto: nella vostra vita nessuna delle persone che avete amato o che vi ha amato ha acceso dentro di voi qualcosa che non era già dentro di voi.

Per semplificare ulteriormente il concetto, l’altra persona vi ha aiutato a trovare l’amore e le sensazioni che sono già dentro di voi. Voi avete collaborato con l’altra persona con cui avevate una relazione per sperimentare l’amore che cresce dentro di voi. Se quella persona sparisce l’amore non sparisce da dentro, ma spesso il dolore della perdita può trasformare l’amore in un seme molto piccolo che forse avrà bisogno di essere risvegliato.

Le relazioni d’amore – l’intimità e la vicinanza tra partner – hanno un loro ciclo. Spesso le coppie affrontano cicli di cuori spezzati che in realtà vi aprono ancora di più verso l’amore ed è proprio il non lasciarle andare che rende tutto doloroso. Voi provate dolore perché non capite il rilascio del dolore che sta accadendo dentro di voi. Rilasciare è necessario per crescere perché per crescere serve lo spazio e liberarsi dal dolore o comunque dal dolore che avete immagazzinato crea lo spazio necessario perché in voi avvenga una nuova crescita.

Se state facendo esperienza di un grande dolore o di una perdita, ricordatevi che potete sintonizzarvi e cioè connettervi in ogni momento alla persona di cui sentite la mancanza. È facile scartare quest’idea, ma se vi riconnettete così avrete tutto ciò di cui avete bisogno, cioè tutto ciò che avete sentito ma non avete realizzato perché o l’altro se n’è andato più in fretta di quanto pensavate o perché quando era presente voi non siete riusciti a sentire e a fare esperienza della quantità del vostro amore per lui.

Fidatevi della saggezza delle persone che vi hanno lasciato. Alcune persone non vogliono andare dove state andando voi. Se non siete voi la persona che aprirà i loro occhi o il loro cuore lo sapranno, lo sentiranno e quindi fidatevi di loro. A un certo punto e in un certo senso otterranno esattamente ciò che voi volete che ottengano – potrebbe non accadere come vorreste voi, ma è proprio allora che dovete fidarvi delle persone e delle relazioni della vostra vita.

È importante che non diventiate ciò che io definisco un ‘terrorista dell’amore’. Quando volete essere colpiti dall’amore è molto bello sentire che viene verso di voi, ma se siete una persona che ricerca a tutti costi l’amore o non è pronta per una certa quantità d’amore farete l’esperienza di qualcuno che vi ‘colpisce’ con l’amore come un ‘terrorista dell’amore’ e scapperete via a gambe levate. Tutto riguarda l’individuo.

Concentratevi sul vostro amore, sulla vostra energia e su chi desidera ed è pronto a riceverlo da voi. Perché? Solo così create la più grande onda d’amore. Quando date amore lui monta come la panna e quando ricevete amore accade lo stesso. Se c’è questo dare e ricevere è meraviglioso; se c’è resistenza e lotta è terrorismo. Il terrorismo è il modo più lento in assoluto di risolvere qualsiasi cosa – tutto gira intorno al controllo e all’idea che vi siete fatti di qualcun altro e quell’idea potrebbe essere vera, ma forse anche no.

Anche se vi considerate estremamente intuitivi e sensitivi voi non conoscerete mai davvero un’altra persona. Non riuscirete mai a conoscere davvero ogni parte di lei, come lavora e agisce. Con lei potreste fare esperienze dei livelli più alti dell’amore, dell’unione e dell’espansione. Potreste vivere con lei i momenti più meravigliosi – ma la conoscerete mai davvero? No. Cercate di capirlo nel vostro cuore e non solo nella mente e date a tutti lo spazio per essere se stessi.

Il passo successivo è dare spazio a voi. Può essere un processo intrigante perché coinvolge tutte le emozioni che non vedete arrivare. Inoltre se foste sensibili potreste assorbire un po’ delle energie e delle emozioni di chi vi sta intorno. Potreste assorbire un po’ del dolore di vostra madre, dell’odio di vostro padre, la gioia di un amico o la felicità di una sorella; noi lo facciamo a livello inconscio per relazionarci con loro e capire chi sono.

Se siete molto emotivi un esercizio buono e molto semplice è fare un autocontrollo a intervalli regolari durante la giornata; chiedetevi come vi sentite. Se sbattete contro muri di emozioni difficili chiudete un attimo gli occhi e prendetevi un secondo per sentire il vostro corpo e poi liberatevi di tutto ciò che non è vostro. Nella maggioranza dei casi – cioè nel 50-75% dei casi – questo esercizio vi farà sentire molto meglio perché vi libererete da ciò che vi stavate portando dietro degli altri.

Ricordatevi che nessuno è chi pensate che sia. Pensate ai politici o ai leader che più vi fanno arrabbiare. Pensate ai loro nomi e sappiate che nella loro vita ci sono persone, come i loro familiari che li amano e vedono amore in loro. Ecco cosa vedono.

Su questa Terra non esiste una sola persona che voi riuscirete mai a conoscere in pieno perché la vostra esperienza di un’altra persona dipende da ciò che dentro di voi si collega o meno a lei. La verità è che più vi connettete al vostro amore e a chi siete davvero, più chiaramente vi vedranno. Alcune persone non vi vedranno mai e va bene così. Fidatevi e lasciate che sia così.

Siete voi e basta senza vergognarvi, in tutta la vostra gloria. Voi siete qui per fare esperienza di essere voi; più vi date il massimo di voi, più la vostra presenza cambierà il mondo.

IL BATTTO DEL CUORE SHAUMBRA – Jean Tinder

L’INASPETTATO

Faccio un’affermazione ovvia: la maggioranza di noi desidera cambiare, ma quando il cambiamento arriva noi tendiamo a chiederci cosa c’è che non va e perché non è ciò che ci aspettavamo.

Beh, suppongo che sia proprio questo a rendere interessante la vita.

Di recente ho avuto il privilegio di apparire per la prima volta in pubblico alla Conferenza del Corpo di Luce a Salisburgo, in Austria. È stato un evento stupendo con circa 160 Shaumbra che si sono riuniti per celebrare la vita, l’amore e l’avventura pazzesca che condividiamo. Mi è piaciuto molto farne parte e mi sono data da fare un po’ per tutto, dal preparare i tavoli a gestire la sala a lavorare con la produzione fino a gestire la trasmissione via web. Non c’è bisogno di dire che stavo facendo un po’ di tutto e quindi non ho avuto tempo per innervosirmi prima del mio intervento. Al contrario, le settimane e i mesi prima dell’evento sono stati una storia molto diversa.

Come molti di noi, io cerco di evitare di trovarmi di fronte alle persone e condividere con loro la mia verità. Forse ciò ha qualcosa a che fare con il perdere la testa o annegare in un fiume gelato o essere bruciata com’è avvenuto molte volte e quindi ogni volta che ho l’occasione di parlare mi assale la paura, la mia voce diventa querula e mi si svuota il cervello. Per me è molto più comodo (e sicuro) restare dietro le quinte e infatti di solito e lì che mi trovate. In ogni caso, la sensazione che una parte della ragione per cui sono sulla Terra è documentare e riportare il nostro viaggio collettivo mi ricorda che non posso nascondermi per sempre.

Determinata a superarmi, circa due anni e mezzo fa mi sono unita ai Toast Masters, un’organizzazione internazionale che aiuta le persone a diventare comunicatori migliori. L’anno scorso, durante una Formazione Insegnanti del Crimson Circle i Toastmasters mi erano stati raccomandati per sostenere l’esperienza dell’insegnamento e l’idea mi era rimasta (lo raccomando caldamente a chiunque, che sia insegnante o no!). Mentre mi recavo al primo incontro con i palmi delle mani sudate e il cuore che batteva all’impazzata per tutto il viaggio alcune voci urlavano nella mia testa – “Fermati! Non farlo! Ci ucciderai di nuovo!” Mentre osservavo tutto il rumore interiore mi sono resa conto che era una grandiosa occasione per invitare a casa alcuni aspetti molto terrorizzati. Un bel respiro…

Arriviamo a qualche mese fa. Si era parlato del fatto che forse avrei potuto parlare alla Conferenza grazie al mio lavoro personale sull’integrazione del Corpo di Luce. Sentii che finalmente era arrivato il momento, ma quando il mio nome non apparve magicamente sulla lista degli ospiti iniziarono i dubbi. “Beh, presumo di non essere ancora pronta.” Una parte di me sentiva sollevata, soprattutto il gruppetto di aspetti che non volevano avere niente a che fare con l’essere visti. Poi il mio Sé mi rimproverò, “Chi credi che annuncerà che sei pronta se tu non lo sei?” Fu così che il mio nome fu aggiunto alla lista dei relatori.

A quel punto la cosa si fece seria perché nelle settimane successive incontrai alcuni degli aspetti più grossi brutti e più neri che abbia mai percepito. Ondate di dubbi, paura e timore, i sussurri del tipo “Nessuno vuole ascoltarti, non far perdere loro tempo,” o voci che m’imploravano “Ma lascia perdere, aspetta fino all’anno prossimo, non c’è nessuna fretta” o ancora urla di panico, “Fermati adesso prima che sia troppo tardi!” e rantoli malvagi del tipo, “Non hai nessun valore, stai zitta e vattene.” Nello stesso tempo, però, c’era l’incoraggiamento costante, “Quella non è roba tua; fidati di te; inspira; questa volta sei al sicuro; in ogni caso, non importa; permettitelo,” – l’invito ad andare oltre era sempre presente. Ho dovuto respirare molto e accettare di farlo e arrivati alla Conferenza avevo affrontato talmente tanti ostacoli interni che un gruppo di facce sorridenti di Shaumbra non poteva assolutamente farmi paura!

Ci sono un paio di ragioni per cui condivido questa storia. Prima di tutto, se siete davvero interessati all’integrazione vi suggerisco di fare qualcosa che vi espanda, in cui possiate esprimervi e che vi faccia uscire dalla vostra zona di comodo. Quanti aspetti vi hanno mantenuto piccoli e limitati e si sono assicurati che voi giochiate senza rischi e quindi viviate a stento? Quando decidete di andare oltre loro iniziano a ruggire, ma quella è l’unica strada che porta alla libertà. La vostra scelta diffonde l’invito (per alcuni aspetti è come una bandiera rossa) e a quel punto dipende da voi praticare l’accettazione e continuare a farlo, una volta dopo l’altra. Un giorno vi accorgerete che la paura se n’è andata, che le voci tacciono e che la vostra radianza è diventata palpabile.

Solo allora accade l’inaspettato. Voi sentite la vita in maniera diversa. Le cose cambiano in modi che non vi aspettavate proprio.

Lunedì mattina, dopo la conferenza sono scesa per fare colazione e mi sono accorta che tutto mi sembrava ‘spento’. Negli ultimi giorni mi ero goduta la compagnia dello staff e di Shaumbra e all’improvviso mi sentivo del tutto fuori luogo; non sapevo dove sedermi, con chi parlare e cosa dire. Erano anni che non mi sentivo così strana! Più tardi, mentre camminavo lungo il fiume ci sono arrivata: nel corso delle ultime settimane avevo integrato e rilasciato davvero tanto – in realtà mi ero accorta che se n’erano andati, tutto qui. Senza molti degli attaccamenti familiari, delle credenze, delle parti e dei pezzi che avevano composto la mia esistenza umana io mi sentivo alla deriva nello spazio, disconnessa dalla realtà così come la conoscevo e non avevo idea di quale fosse il mio posto. Fu un’esperienza davvero molto strana.

Di fatto, tutta questa cosa mi ha ricordato che io porto dentro di me il Corpo di Luce. Una parte importante è liberarci di tutto ciò che ‘non siamo’ – gli aspetti, le credenze, i tratti ancestrali, i gusti nostalgici, le tendenze e le abitudini – da tutto. Noi diventiamo chiari e meno restiamo attaccati alla nostra identità esterna, più il Corpo di Luce si avvicina alla nostra realtà (è un po’ fuorviante perché non ‘entra’ da qualche altra parte; piuttosto diminuisce la separazione dentro di noi). Via via che il Corpo di Luce diventa più reale vuole venire a conoscere noi, l’umano. Vuole esplorare questa realtà fisica e trovare il suo spazio nel nostro mondo e può portarsi dietro alcune esperienze davvero inaspettate, bizzarre e certamente fuori luogo.

Immaginate di essere “mollati” nella vostra realtà attuale per la primissima volta senza avere la più pallida idea di come funziona il tutto e potete iniziare a immaginare com’è per il Corpo di Luce. Quando “salta dentro” per controllare il vostro mondo potreste trovarvi a fare cose inaspettate come inciampare senza alcuna ragione apparente o decidere improvvisamente di girare il minestrone a mani nude (io ho fatto entrambe le cose) e altre cose strane che il vostro sé umano ha capito già da molti miliardi di anni.

Sembra che integrare gli aspetti e portare dentro il Corpo di Luce siano due cose che avvengono in parallelo e sulla strada verso la libertà voi affronterete molte occasioni di fidarvi, respirare, integrare e rilasciare – continuerà ad accadere. Qui non si tratta di migliorare ciò che già sapete o diventare un umano più abile. Al contrario, voi affronterete sfide interne e farete esperienze inaspettate – e continue ondate di grazia.

Mentre la vostra radianza crescere i tratti, le credenze, le paure e gli aspetti che ‘non sono voi’ diventeranno sempre più dissonanti e ovvi. Se ci restate attaccati le cose diventeranno scomode e addirittura dolorose ma ogni giorno scompariranno un po’ di più se le accettate, se vi fidate e usate il respiro conscio dell’amore.

Sì, nella vostra vita l’illuminazione vi conduce per strade inaspettate e vi sbatte in faccia qualche bella sorpresa, ma come Adamus ci ha invitato a fare alla Conferenza del Corpo di Luce, io me la sto godendo un mondo! Spero sia così anche per voi.

NOVEMBRE 2014

NOTIZIE SCONNESSE – Geoffrey Hoppe

In questi giorni stanno accadendo moltissime cose e mi riesce difficile scrivere un articolo su un solo tema e quindi salterò di palo in frasca. Come dice Adamus, tutto è stratificato e multidimensionale. Non viviamo più in una realtà unica e lineare. Fatevene una ragione!

SOLO DONNE

Un evento storico (ma per fortuna non is­terico) è avvenuto al recente seminario LA SOGLIA a Vernon, British Columbia, Canada. È stato il primo evento del Crimson Circle in cui tutte le partecipanti erano donne! Parecchi uomini si erano iscritti, ma sembra proprio che la Dea li abbia convinti a cancellare. C’erano 25 partecipanti donne e 3 donne tra i membri dello staff. Di solito nei seminari il 70% sono donne e 30% sono uomini. Questo è stato 100% pura Dea. Cosa sta accadendo?

Non mi ero reso conto della “stranezza” finché arrivati in Canada la nostra host Tammie O’Rielly me l’ha fatto notare. Devo proprio ammettere che mi sentivo un po’ intimidito ma non sapevo il perché, visto che ho tre sorelle. Perfino mia madre era una donna ma non riuscivo a ricordarmi di essere stato l’unico uomo in un gruppo di sole donne e soprattutto per 5 giorni di fila.  Poi ho iniziato a osservare lo staff del resort Sparkling Hill e mi sono reso conto che tutti, dalla reception al personale della spa e le cameriere erano donne. I soli uomini erano i facchini, quelli che ti portano i bagagli in camera. Ho dato loro una mancia generosa in caso avessero bisogno di sostegno extra.

Adamus si è sentito molto più a mio agio di me. Non voglio dire che flirtasse, ma di sicuro è stato più affascinante del solito.  Anche lui ha ricordato che una delle Scuole Misteriche nel 16° secolo nel sud della Spagna per statuto era solo per donne. Era una delle Scuole Misteriche che preferiva perché l’energia era più leggera o forse l’odore era migliore, tutto qui.

Alla fine dell’evento LA SOGLIA ho deciso che quest’esperienza tutta al femminile mi è piaciuta molto. Forse è stato così grazie al gruppo eccezionale di partecipanti; forse è stato il Sparkling Hill o i pomeriggi rilassanti alle terme. Io penso che ci fosse qualcosa legato al fatto che non c’era la “tensione” tipica dell’energia sessuale che spesso si instaura quando uomini e donne si mescolano. Non vorrei mai riservare di proposito un seminario solo alle donne (o solo agli uomini) ed è probabile che nella storia del Crimson Circle non si ripeterà più, ma ne sono uscito con un nuovo apprezzamento e rispetto per la meravigliosa energia femminile. Devo aver integrato ancora un po’ della mia energia femminile perché da quando sono tornato a casa ho voglia di fare shopping.

Scherzavo! Beh, non proprio. Al telefono chiacchiero di più.

IL NUOVO STAFF

I seminari e le riunioni sono la colonna portante del Crimson Circle. Per organizzare un evento serve una quantità enorme di pianificazione, soprattutto quando gli eventi hanno luogo in posti diversi del mondo. Lo staff del CC richiede professionalità, qualità e contenuti per i nostri seminari. In poche parole, per i partecipanti deve essere un’esperienza profonda e di trasformazione con poche o nessuna distrazione.

Di recente Maija Leisso è stata nominata Manager Eventi del Crimson Circle e vedo già che prova un’enorme passione per i seminari. Maija sostituisce Lindsay Yogi che dopo 8 anni con il Crimson Circle ha deciso di dedicare il suo tempo a crescere i suoi meravigliosi gemelli. Maija viene dalla Finlandia e al momento vive nel sud della Francia con suo marito Ruben e i due figli. È una Mentore degli Studi Avanzati e da oltre 10 anni sta con Shaumbra. Faccio fatica a rendermi conto che il Colorado è 8 ore avanti perché risponde alle mail anche quando in Francia è piena notte.

Quando qualche mese fa abbiamo inaugurato il Crimson Circle Connection Center abbiamo aggiunto una nuova dimensione ai nostri eventi. Ora possiamo fare i Corsi come Cloud Class, riunioni mensili e altro dal nostro studio. Di recente Leslie Hveem si è unita allo staff nella nuova posizione di Coordinatrice degli Eventi da Studio. Si occupa della logistica del pubblico dal vivo e delle registrazioni, dei rinfreschi, delle prenotazioni, delle decorazioni e assiste chi viene da fuori città. Da quando è con noi Leslie è già diventata preziosa.

NON PIU’ IN ONDA

Da molti punti di vista è triste che alla fine dell’anno Awakening Zone terminerà le sue trasmissioni. Ho amato il concetto di una rete radiofonica mondiale.  Da quando abbiamo iniziato nel gennaio 2011 abbiamo avuto quasi 4 milioni di ascoltatori, ma alla fine ci siamo resi conto che era arrivato il momento di concentrarci sul lavoro del Crimson Circle che riguarda l’illuminazione incarnata in questa vita. Lo staff del Crimson Circle lavora molto; tutti sono fin troppo dedicati e so che lavorano duro per servire Shaumbra con il Crimson Circle e una rete radiofonica con oltre 50 shows ogni mese era davvero troppo.

L’Awakening Zone è stata una bella creazione, ma non potevamo più continuare a mantenere attiva la radio e fare giustizia all’intensa concentrazione del Crimson Circle sulla maestria incarnata. Abbiamo fatto un bel respiro profondo, abbiamo sparso qualche lacrima e l’abbiamo lasciata libera. Somiglia molto a ciò che molti Shaumbra stanno attraversando a livello personale. La Maestria significa liberarsi dalle cose che non ci servono più e anche se sappiamo che è arrivato il momento di lasciarle andare è proprio difficile farlo.

Assicuratevi di scaricare i vostri episodi preferiti dagli archivi dell’AZ. Dopo il 31 dicembre sparirà tutto.

CHE ANNO È STATO

Che anno è stato e mancano ancora 2 mesi! Il 2014 è stato molte cose – pieno di cose, profondo, oltre, sempre in cambiamento, memorabile, produttivo, illuminante e a volte mi ha confuso. Adamus ha iniziato l’anno annunciando che se ne andava (Shoud del 4.1.14) e ci ha detto che saremmo stati i benvenuti a unirci a lui nel passare a un livello nuovo. A chi ha detto di essere pronto abbiamo inviato oltre 6.000 spillette del Maestro in tutto il mondo.  Poi abbiamo aperto il nuovo studio del Crimson Circle, abbiamo ampliato lo staff, abbiamo condotto seminari nuovi e molto specifici e abbiamo iniziato davvero a vivere la vita incarnata. Adamus ha iniziato le sue storie, ‘Memorie del Maestro’ che secondo lui diventerà un libro di successo (dovrebbe uscire all’inizio dell’anno prossimo). Forse la sua prossima storia per il libro dovrebbe riguardare l’anno 2014, con un titolo del tipo “Il Maestro e gli Studenti che Persero la Testa.”

IL BATTITO DEL CUORE SHAUMBRA – Jean Tinder

QUAL’E’ IL PUNTO?

Era uno di quei giorni. Assediata da pensieri a caso su nulla di importante e molto, anzi troppo irritata dalle persone dolci e amabili con cui vivo ero deconcentrata e produttiva ai minimi termini nel mio lavoro volevo solo tornare a letto e ibernarmi. Ero da qualche parte ai confini del tempo, non in contatto con me e la mia passione e inondata di caos mentre il mio cervello era pieno delle solite domande onnipres­enti – Lo faccio bene? Ci siamo quasi? Perché ci vuole tanto tempo? Come mai mi sento così giù di corda?

Ecco, un altro giorno sulla via verso l’illuminazione, credo, ma perché deve essere tanto scomodo? Poi mi sono ricordata…

Oh, quanto può essere facile dimenticarsi.

Il mese scorso ho scritto di come mi sentivo strana e fuori luogo dopo un grande cambiamento interno avvenuto durante la Conferenza del Corpo di Luce, come se la maggioranza dei miei punti di attracco si fossero allentati. Ciò che non ho riportato è che la stessa cosa è avvenuta qualche giorno dopo alla fine del seminario Quantum Allowing. Durante quell’evento è accaduto qualcosa di ancora più profondo che ha attivato trasformazioni interne che stanno ancora agendo sui miei sistemi. Ero a cena dopo aver raggiunto gli amici e di nuovo si è insinuata la sensazione di sentirmi persa e strana.  Ho fatto una smorfia; non volevo un altro episodio di con­fusione dolorosa e allora è accaduto un momento di magia.

Dentro di me qualcosa di profondo mi ha ricordato esattamente cosa fare. “Fai un respiro profondo – sì, proprio adesso nel bel mezzo della conversazione – e irradia!” Ho fatto un respiro profondo, ho spostato il mio punto di consapevolezza da tutti gli altri a me e di colpo tutto è cambiato. È stato un momento di pura grazia. 

Tutti noi abbiamo imparato a vederci attraverso gli occhi degli altri. Circondarci di “specchi” è stato un modo efficace di scoprire chi siamo ma a un certo punto del percorso abbiamo iniziato a credere al riflesso più che ai nostri sensi interni. Forse ora abbiamo superato il bisogno degli specchi, ma il punto di prospettiva esterno è un’abitudine dura da perdere! In altre parole, gli elementi esterni continuano a influenzarci perché siamo molto abituati a cercare una convalida esterna della nostra realtà. Siamo abituati a raccogliere le informazioni intorno a noi piuttosto che connetterci alla nostra sorgente interna.

È un po’ difficile da spiegare, ma immaginate un punto di coscienza – voi – circondato da una sfera – la vostra realtà. Finora la vostra attenzione si concentrava sull’esterno; voi guardavate gli specchi intorno a voi per capire e confermare la vostra esistenza e per essere sicuri di sapere se avreste dovuto cambiare qualcosa. Finora l’energia ha reagito portando a voi ogni tipo di esperienza in modo che poteste scoprirvi.

Mentre iniziate a realizzare la vostra sovranità e integrate tutte le informazioni che avete ricevuto, lasciate che la vostra ascensione cambi direzione. Invece che guardare all’esterno per capire “Chi sono io?” come rappresentato nella vostra realtà, voi spostate la vostra attenzione verso il “Chi Sono” interiore e poi lo irradiate all’esterno per creare la vostra realtà. Le parole di questa spiegazione possono sembrarvi inadeguate, ma quando le sentite tutto diventa chiaro.

Quando ho fatto il respiro profondo dell’Io Sono e ho irradiato il mio Sé invece di lasciare che andasse perso, la mia realtà ha smesso di ondulare in modo così strano. Tutta la stanza e ciò che conteneva mi è sembrata cambiare intorno a me. Di colpo mi sono sentita al sicuro e radicata non a qualcosa di esterno, ma a qualcosa che esiste in profondità dentro di me. La mia attenzione non era più concentrata “là fuori” ma piuttosto sul mio Sé e nel giro di un secondo ho percepito come ciò ha modificato le energie che già brulicavano intorno a me in reazione alla mia coscienza.  Invece di inondarmi di confusione, ora esprimevano la mia maestria. Invece di sentirmi fuori luogo e di chiedermi cosa dovessi dire, dentro di me c’era una base stabile e piena di gioia.

Solo con il respiro di una scelta cosciente ho posto me stessa al centro della mia realtà piuttosto che verificare la “realtà” per determinare il mio stato. È tutto ciò che mi serviva perché il mio mondo cambiasse.

Io v’invito a cercare di farlo per voi ma non solo come un bel concetto, ma come una vera e propria esperienza. Ora leggete queste parole e le portate nella vostra realtà insieme a molte altre energie e informazioni. Fate un respiro profondo e sentite tutto ciò che nella vostra vita v’influenza compresi i pensieri, i suoni, le energie, le persone e le situazioni. Non filtrate nulla e non tentate di gestire qualcosa. Diventate solo consci di ciò con cui vi siete sintonizzati e quindi ne fate esperienza.

Ora fate un respiro profondo e modificate il vostro punto di coscienza. Immaginate che il vostro respiro profondo v’illumini proprio come una lampadina dando energia alla fiamma di cristallo che c’è nel vostro punto centrale. Mentre voi illuminate la vostra radianza si diffonde nella vostra realtà non per cambiare o influenzare qualcosa, ma solo per esprimere voi nel mondo. Riuscite a sentire la differenza tra far risplendere l’energia all’esterno rispetto al portare l’energia dentro di voi?

Fate un altro respiro e riportate nella vostra consapevolezza verso ciò che vi arriva dall’esterno. È tanta roba; è probabile che vi sembri molto familiare ed è facile che vi distragga. Ora fate un altro respiro e tornate a irradiare partendo dal centro. Non cercate di capire o di farci qualcosa. Permettetelo, sentitelo e mentre modificate il vostro punto di coscienza, prendete nota della differenza.

Quando vi sentite sopraffatti o confusi o comunque non centrati dentro di voi è perché la vostra attenzione, il vostro punto di consapevolezza è stato spinto di nuovo verso l’esterno. Avete operato così per miliardi di anni, ma è solo un’abitudine.

Esprimetevi invece di assorbire.

Mentre impariamo a camminare in entrambi i mondi – quello interno e quello esterno, la Terra Classica e la Nuova Terra, l’umano e il divino, l’incarnato e l’illuminato noi affrontiamo sfide uniche. Tentare di esistere davvero in realtà multiple può farvi impazzire, può confondervi ed è molto stancante. Tutto ciò accade perché continuiamo a fidarci dei punti di riferimento esterni. Quando scegliamo il punto di riferimento interno dell’Io Sono tutto cambia, davvero. È il punto del creatore e non quello del creato.

Il cambiamento non richiede anni di studio e pratica e non dovete usare parole speciali. Non serve neppure la solitudine e il silenzio; serve solo la scelta cosciente per farlo in modo diverso da come l’avete sempre fatto.

È molto facile e molto seducente lasciare che il “là fuori” influenzi come pensiamo, sentiamo e facciamo esperienza della vita. È ciò che abbiamo sempre fatto ed è così che abbiamo ottenuto energia, ma se siamo davvero pronti a essere sovrani è il momento di smettere di raccogliere energia e informazioni su di noi dall’esterno.  Non ne abbiamo più bisogno. È arrivato il momento di irradiare e non più di assimilare.

Quindi sì, era uno di quei giorni ma poi mi sono ricordata – un respiro profondo, il cambiamento, il punto di coscienza, irradio, l’Io Sono – e con grande facilità si è trasformato in un nuovo tipo di giorno. Me lo dimentico ancora e accade più spesso di quanto vorrei, ma ricordarmelo diventa sempre più facile.

Dov’è il tuo punto di coscienza? Cosa attira la tua attenzione? Dipende del tutto da te, ma determinerà il tipo di giornata e il tipo di vita che vivi e che vivrai.