Ottobre 2020

“RULE-BELLIOUS” (Ribelli alle Regole) di Geoffrey Hoppe


Amale o odiale, le leggi e le regole sono una parte importante della vita umana. Ci sono tantissime leggi e regole federali e nessuno sa davvero quante siano quelle presenti in infiniti libri e testi legali

In base ad alcuni rapporti, la persona media infrange circa 12 leggi al giorno senza saperlo perché non sa che esiste una legge che regola ciò che sta facendo.

Una cosa è certa: Shaumbra è allergico alle leggi e alle regole. Più una persona si avvicina alla Realizzazione più sembra che diventi avversa alle regole. Non voglio dire che Shaumbra sia senza legge o fuori legge, ma capisci l’assurdità di molte regole. Le regole e le leggi sono il tessuto della coscienza di massa e Shaumbra ha imparato a liberarsi da quelle trame. In origine le leggi e le regole nacquero come accordi di cooperazione tra le persone allo scopo di mantenere un ordine condiviso.

Una delle primissime leggi presenti nel Codice di Ur-Nammu (Mesopotamia, 2100 A.C. circa) afferma che, “Se tagliate il naso di un altro uomo con un coltello di rame, dovete pagare 2/3 di una mina d’argento.” A quel punto mi chiedo quale fosse la punizione per l’uso di una spada di acciaio.
Con il tempo e con la comparsa delle religioni si viene a creare tutta una serie di regole per far piacere a Dio. Per esempio, il Deuteronomio 25:11-12 afferma che se due uomini fanno a pugni, una delle mogli non può salvare uno dei due afferrando e torcendo le parti private dell’altro. Se lo fa le tagliano la mano. Ahia!

Oltre alle regole religiose e sociali, gli umani hanno sviluppato una lunga lista di regole personali. Non mangiare la carne. Fai la doccia ogni mattina. Getta la tua biancheria sporca nel sacco della biancheria sporca e non sul pavimento.

Non ordinare le cose su Amazon in piena notte (è una delle regole personali a cui raramente obbedisco).

Mi chiedo, quante regole e quante leggi dettano le nostre vite quotidiane? Abbiamo tante leggi quanti sensi (cioè oltre 200.000) o le leggi sono così tante – milioni e milioni e milioni – che semplicemente non riusciamo a comprenderle?

In Alabama è illegale guidare bendati (duh!). In Arizona è illegale che un asino dorma in una vasca (e la jacuzzi con acqua calda?). Alle Hawaii è illegale infilarsi una moneta nell’orecchio (nel caso pensiate che la vostra testa sia una slot machine). In Kentucky una donna non può sposare lo stesso uomo più di tre volte (si dà per certo che la signora non ci arrivi da sola). In Missouri è illegale fare a pugni con un orso. In Oregon è illegale andare a caccia in un cimitero perché potreste disturbare i morti. In Francia vi getteranno nella Bastiglia se chiamerete Napoleone il vostro maiale. Se vivete in Svizzera non potete azionare l’acqua della toilette dopo le 10:00 di sera (oh, merda!). In Olanda se fate la pipì in un canale finirete in prigione. Le stazioni radio del Canada devono far sentire solo canzoni cantate da artisti canadesi (grazie al cielo che esiste Justin Bieber). in Scandinavia la Legge Jante v’impedisce di percepirvi come più speciali o come migliore degli altri. In alcune parti della Francia è contro la legge morire senza aver organizzato una cerimonia pre-funerale (a questo punto mi chiedo quale sarà la punizione?) In Cina è illegale che un monaco buddista si reincarni senza aver ottenuto un permesso dal governo. Chi lo sapeva?

In uno dei suoi primi seminari – il DreamWalker Ascensione – Adamus disse qualcosa che risuona in profondità dentro Shaumbra: La Legge non è vostra. In effetti uno dei partecipanti a quel seminario fece partire l’allarme incendio dell’hotel proprio per dimostrarlo. Tutti gli ospiti dovettero evacuare l’hotel mentre i pompieri arrivavano di corsa con i loro grossi camion rossi per controllare un incendio potenziale. Ciò porta a galla la seguente domanda: se la legge non è vostra, dovreste violare la legge degli altri? Se su una strada il limite di velocità è 100 km all’ora va bene, ma se volete guidate a 150 km all’ora? (per come la vedo io, io posso guidare a 150 km all’ora se sulla strada non ci sono altre auto, ma se ci fossero altre auto sarebbe un vero e proprio azzardo).           

Nella sua ultima vita Tobias obbedì rigidamente alla tradizione orale della Torah, cioè una lunga lista delle “Leggi di Dio.” Tobias pensava che seguendo la Torah alla lettera Dio gli avrebbe mostrato la sua pietà e il suo favore. Mettendo a grande rischio la sua vita Tobias infranse la legge dei Babilonesi dando sepoltura ai corpi degli ebrei che erano stati uccisi dai soldati e abbandonati per strada perché tutti li vedessero proprio perché la Torah diceva che il morto si doveva seppellire appena possibile, idealmente prima del tramonto. Sebbene Tobias si fosse attenuto con il massimo rispetto alla Torah, nella sua ultima vita si ritrovò imprigionato a causa di una disputa con il suo vicino per problemi legati alla sua terra.

Sentendo che Dio l’aveva abbandonato, alla fine Tobias rifiutò tutte le leggi di Dio e quando lo fece si liberò e la sua illuminazione suprema avvenne qualche giorno prima della sua morte. Anche se morì in prigione era libero nello spirito perché si rese conto che le leggi non erano sue. Inoltre si rese conto che Dio non ha leggi.

Allora, come gestite un’organizzazione come il Crimson Circle senza regole? Per come la vedo io, noi abbiamo regole interne e regole esterne.  Poiché è una società americana, noi dobbiamo seguire una tonnellata di regole. Dobbiamo pagare le tasse, dobbiamo seguire leggi, dobbiamo occuparci delle fatture, ci sono regole da seguire per quanto riguarda le risorse umane, i contratti per i servizi Internet e l’affitto dello studio che prevede un contratto di 12 pagine e la lista potrebbe continuare all’infinito. Per quanto possiamo essere “ribelli alle regole”, dobbiamo comunque seguire le regole e le leggi esterne per poter mantenere la targa sulla porta e cioè per restare nel mondo degli affari.

Per i 15 membri del Crimson Circle non ci sono molte regole, anche se abbiamo dovuto creare un manuale delle Risorse Umane per motivi legali e di assicurazione. Non penso che qualcuno le abbia mai lette o sappia dove sono. Le nostre regole interne sono semplici:        
1. Inviate una e-mail allo staff se vi allontanate dalla vostra postazione per più di un’ora.
2. Alzate la mano se ne avete fin sopra i capelli. In altre parole, fateci sapere se avete bisogno di una mano. Non tentate di accollarvi troppe cose o problemi. 
3. Se siete travolti, prendetevi del tempo. Il nostro lavoro è quasi sempre molto intenso ed è importante che vi prendiate cura di voi.        
4. Onorate e rispettate Shaumbra in tutto ciò che fate, che sia il servizio clienti, un webcast o una Cloud Class, le grafiche, le e-mails etc. Tutto ciò che facciamo e che tocca Shaumbra dovrebbe essere pieno dell’energia dell’onore e del rispetto.

Ora parliamo delle Regole per Shaumbra. Se consideriamo il fatto che in tutto il mondo ci sono circa 30.000 Shaumbra attivi (e molti più partecipanti occasionali), è sorprendente che non abbiamo regole. Non bisogna diventare membri, non ci sono prezzi da pagare né livelli da raggiungere né corsi richiesti* o strani modi darsi la mano o di scambiarsi un segno. Circa 80% di tutti i contenuti sono a titolo gratuito. Chi viene da fuori fa fatica a capire come facciamo a far funzionare l’organizzazione senza tutte quelle cose, eppure tutto funziona.

Le regole sono poche e semplici:     
1.  Se volete partecipare ai seminari dal vivo che Linda ed io teniamo – come La Soglia Online – dovete frequentare la Scuola delle Energie Sessuali (SES). In realtà sono stati proprio i partecipanti che hanno quasi insistito che la SES diventi un prerequisito. I seminari sono profondi e intensi e i graduati del SES hanno sentito che i non graduati li distraevano dall’ energia del seminario. Col tempo abbiamo scoperto che è proprio così, quindi potete frequentare più eventi dal vivo se avrete frequentato prima la SES.           
Per quanto riguarda La Soglia Online, quasi tutti concordano sul fatto che si sarebbero sentiti travolti se non avessero frequentato la SES.
2. Voi non potete usare la proprietà intellettuale del Crimson Circle senza permesso. Noi abbiamo registrato i marchi come Circle®, Adamus®, Aspettologia® e altri per proteggerli.    
Abbiamo registrato il copyright di tutte le canalizzazioni e dei corsi. Se non esistessero i marchi commerciali e i copyright, qualcun altro avrebbe potuto affermare di essere il proprietario delle parole e dei contenuti impedendo così potenzialmente che   Shaumbra come tale potesse goderseli. Per legge noi dobbiamo confermare i marchi di fabbrica e il copyright altrimenti li perderemmo e si tratta di un processo noioso e molto costoso, ma è qualcosa che dobbiamo fare se vogliamo continuare ad offrire questo materiale anche alle prossime generazioni.

3. Ora una regola importante che ha determinato più ansia e dibattiti di qualsiasi altra negli ultimi 20 anni dopo: se volete postare un meme, il link a un video o un disegno sulla pagina Facebook del CC dovete includere una descrizione di almeno 25 parole che ne spieghi la rilevanza. Sono serio, questo è diventato un enorme problema. Lo staff ed io siamo stati definiti cercatori di potere, compulsivi del controllo e ladri della libertà a causa di questa semplice richiesta.

Noi abbiamo messo in atto la regola delle 25 parole circa 18 mesi fa perché volevamo rendere la pagina di Facebook uno spazio sicuro dove i membri potessero apertamente condividere le loro esperienze e la loro saggezza. Abbiamo più di 8.000 membri, quindi monitorare e gestire la pagina non è certo un compito facile. Alcuni iscritti riempivano la pagina di post assolutamente non rilevanti, che non avevano poco o nulla a che fare con il nostro viaggio nella maestria e tra l’altro comprendevano belle foto di gatti, pubblicità e autopromozioni, clip da Europe’s Got Talent, immagini pornografiche e meme che non avevano a che fare proprio con nulla, video musicali che non avevano nulla a che fare con ciò che stiamo facendo, immagini di belle rocce ecc. ecc.
Il nostro concetto è che voi potete trovare quelle cose da qualsiasi altra parte su Internet quindi non c’è bisogno che le postiate sulla pagina Facebook di Shaumbra. Inoltre ci sono numerose altre pagine non ufficiali di Shaumbra dove potete postare tutto ciò che volete senza dover seguire la regola delle 25 parole.

Faccio un passo indietro e mi viene da scuotere la testa per quanto riguarda questa semplice regola. Ci sono un post dopo l’altro sui meriti e sulla malvagità della regola delle 25 parole. Se ne parla da 18 mesi e alcuni sono diventati così ossessivi da ammettere di avere avuto un esaurimento. Di recente abbiamo fatto una specie di sondaggio sulla pagina Facebook del CC proprio sulla regola delle 25 parole: il 61% di chi ha risposto era a favore della regola, il 28% ha dichiarato di essere neutrale e l’11% ha detto che non gli piaceva. È ovvio che funzioni e una volta che abbiamo reso la pagina privata abbiamo messo in atto la regola delle 25 parole e il numero di iscritti e cresciuto.

Lo ripeto, questa regola si applica solo se postate un meme, il link a un video o un’immagine che prendete altrove. Questo gruppo veniva inondato costantemente di post che non avevano nessuna rilevanza e quest’unica regola è servita moltissimo per liberarci e ripulirci dalle distrazioni.
Mentre entriamo nella nostra maestria incarnata continueremo a dover avere a che fare con la miriade di regole di legge tipiche dell’umanità. Mi spingo fino a dire che sarà una delle sfide più grandi. La regola delle 25 parole su Facebook è solo un microcosmo di come troviamo l’equilibrio nella nostra libertà in un mondo pieno di leggi. Ora come ora sono riuscito a organizzare un’intervista con il Maestro per il mio articolo dello Shaumbra Magazine di novembre. Ho avuto il piacere di canalizzare molte delle Storie del Maestro di Adamo e forse ora è arrivato il momento di fargli visita per sentire ciò che ha da dire sui ribelli alle regole del maestro. L’assistente del Maestro si è già detto favorevole a quest’intervista, ma dobbiamo ancora decidere il luogo e la data. Una cosa è già stata detta con grande chiarezza: il Maestro è una persona occupata, quindi l’intervista sarà limitata a 30 minuti. Sembra che anche il Maestro abbia delle regole.

Continua…

LO SPECIALE DI OGGI:

INTERVISTA ESCLUSIVA CON ISIS – di Kim Seppälä

La giornalista multidimensionale Penny Pencraft ci fornisce un resoconto in tempo reale da Theos dove ha avuto il privilegio di intervistare una celebrità locale, Iside. L’intervista ha avuto luogo nel meraviglioso giardino di rose di Iside.

PP: Alcuni dei nostri nuovi lettori sono rimasti perplessi dal tuo nome. Come ti senti visto che il tuo nome è stato usato da un’organizzazione terroristica sulla Nuova Terra?

Iside: È un esempio intrigante dell’ironia della vita. Nel loro tentativo fiero ma inconscio di ignorare la loro stessa essenza femminile, quei fondamentalisti hanno scelto un nome che sottolinea un aspetto di cui tutti loro hanno moltissima paura – me. È divertente e triste. Naturalmente io preferisco essere associata alla dea egizia della vita e della magia.        
PP: È comprensibile. Iside, ti sei presa del tempo per te per stare nel “bozzolo” su Theos. Cosa ti ha spinto a fare un ritiro da sola?

Iside: I tuoi lettori sono consapevoli del fatto che ora la Terra si sta risvegliando e affronta la trasformazione più intensa dalla caduta di Atlantide. Ciò detto, la relazione tra me e Adamo** si sta evolvendo ed espandendo. Era arrivato il momento di ritirarmi da sola ed esplorare le profondità dell’auto-amore.

Se osservate la Terra da vicino vi accorgerete che il vero cambiamento non riguarda la tecnologia, l’economia, la politica o il Covid-19 che riflettono solo i cambiamenti nella coscienza. La vera trasformazione che sta avvenendo è l’emergere di una nuova specie umana e ciò significa che Io, L’Essenza Femminile si sta raffinando e ricreando. Iside 2.0, come dite voi umani. Io ora sono pronta ad emergere dal mio bozzolo irradiando in pieno e godendo nel farlo.

PP: Cosa c’è di diverso nella nuova specie umana?
Iside: Mi riferisco alle specie emergenti dei divini umani; gli umani che sono consapevoli della loro divinità. In termini pratici, una delle caratteristiche precipue degli uomini o delle donne realizzate è l’assenza totale di senso di colpa, vergogna e paura. Vedi, quando quegli elementi sono rimossi, una persona fa l’esperienza di essere umana in un modo del tutto diverso. L’umano ha ancora i desideri e i bisogni di un riparo, della connessione, del cibo e di altro, ma la sua esperienza non è più colorata da tendenze autocritiche che poi determinano molta sofferenza.

PP: In che modo questa trasformazione ti influenza?        
Iside: Pensa solo all’archetipo femminile: Cosa associ alla femminilità? Cosa associ al fatto di essere una donna sulla Terra? Partorire, il sanguinamento mensile, essere trattati da cittadini di seconda categoria e quasi sempre si tratta di esperienze dolorose. Per millenni l’esperienza del femminile è stata associata alla sofferenza, all’oppressione e allo squilibrio. Il femminile e il maschile sono rimasti intrappolati nei giochi di potere.

Pensate al movimento ‘Me Too’ che ha scosso la Terra tre anni fa, quando un numero infinito di donne hanno dato voce al dolore che era stato represso a causa della vergogna e della paura. Questo è un esempio degli squilibri tra Iside e Adamo che sono portati nella luce della consapevolezza; una fase essenziale nel processo dell’integrazione. Molte donne e uomini hanno intrapreso in modo conscio il sentiero per guarire quegli squilibri. Allo stesso tempo molte donne si ritrovano ancora intrappolate nell’identità della vittima.       
Pensate al materiale che Tobias ha condiviso con il Crimson Circle dal titolo La Ferita di Iside. Non ‘La Gioia di Iside’ o ‘La Libertà di Iside.’ Perché il focus sulla ferita di Iside? Beh, perché è ciò che moltissimi umani associano al femminile. Ciò non significa che Adamo non abbia sofferto. Io sottolineo solo il fatto che finora gli umani hanno incarnato la ferita di Iside, ma la mia essenza non è quella della vittima e della sofferenza. La mia essenza è l’amore, la bellezza, la creatività, la sensualità e l’espansione. Immaginate il femminile incarnato sulla terra senza sensi di colpa, vergogna e paura. È una realtà del tutto nuova! Chi è Iside quando è libera?  Ora sulla Terra i maestri realizzati umani stanno esplorando proprio questo tema (Non potremmo sostituire la parola ‘master’ con un termine che non sia così decisamente maschile?)     
PP: E la trasformazione di Adamo?  
Iside: Preferirei non parlare per lui. In questi giorni noi abbiamo una relazione sovrana.           
PP: Parlando di questo, i nostri lettori sono sempre curiosi di conoscere il pettegolezzo celeste; cosa sta accadendo tra te e Adamo?         
Iside: Come gli esseri con l’anima di cui rifletto la coscienza, io mi sto cercando. Nella mia ricerca di tornare a casa di conoscermi ho incontrato il contrasto. Adamo è stato il mio fedele specchio e il mio contrasto, ma dopo un lungo periodo fatto di sperimentazioni e di esplorazione io ho scoperto che non è il contrasto che porta a “trovare casa,” ma piuttosto l’accettazione di sé come interi, sovrani liberi. Vedete, per miliardi di anni la mia identità e stata definita (e limitata) dalla mia relazione con Adamo. Quando ognuno di noi ha scelto di liberarsi da quell’attaccamento siamo stati in grado di esplorare la sovranità e l’integrità interiore.

Adamo ed io condividiamo una storia profonda e complessa: abbiamo fatto l’esperienza dell’unità insieme, ma era una unità innocente a cui mancava la sovranità; abbiamo fatto esperienza del karma, delle lotte e dell’abuso; abbiamo fatto esperienza della guarigione e del profondo rilascio dei vecchi attaccamenti (credo che voi umani abbiate un termine per questo, cioè ‘abbiamo rotto’). in tempi molto più recenti abbiamo fatto esperienza della sovranità. Com’è possibile che due archetipi sovrani coesistono danzano insieme? Sarà da vedere. Noi qui ora stiamo esplorando un nuovo territorio.

PP: Sembra Eccitante! Con tutti i cambiamenti in corso in che modo ciò influenzerà la natura dualistica del genere e del sesso nelle generazioni future?
Iside: Già ora e sempre di più in futuro ci saranno molti strati o dimensioni della Terra a cui gli umani potranno sintonizzarsi. Ogni umano ha la libertà di sintonizzarsi con la Vecchia Terra, con la Terra che si Risveglia o con una delle Nuove Terre. Stiamo già assistendo al fatto che il genere sta diventando più fluido e sempre più umani si stanno svegliando. Forse su alcune Nuove Terre il genere sessuale diventerà irrilevante, ma dipende da quali esperienze umane scelgono per loro.     
Naturalmente i progressi della tecnologia e della medicina rifletteranno questo cambiamento dando vita a una nuova specie che a livello di genere sarà più fluida; in futuro per gli umani sarà più semplice scegliere il loro sesso o il loro genere biologico. Ciò che è ancora più importante comunque è l’equilibrio del maschile e del femminile negli umani, maschi o femmine. Liberarsi di quello squilibrio interiore è l’unico prerequisito per ottenere la libertà interiore e l’auto realizzazione. Quando umano diventa ‘realizzato,’ il genere smette di essere una pietra miliare dell’identità e diventa solo un’espressione creativa e scelta in libertà.

PP: Che consiglio daresti gli umani che sono pronti per integrare e guarire le ferite interiori di Iside?       
Iside: Tutto si riduce all’auto-amore. Ogni essere scoprirà la vera natura dell’auto-amore in un modo tutto suo. In ogni caso io suggerisco un buon punto di partenza, cioè il respiro profondo e Aliyah.     
PP: Grazie per questa intervista piena di intuizioni.
Iside: È stato un piacere.

PARLA CON LA MANOJean Tinder

Io penso per immagini e a volte alla fine “vedo” come qualcosa funziona davvero e ciò mi aiuta proprio a portarla a un nuovo livello. Grazie a St. Germain di recente ho visto un’immagine di ciò che facciamo mentre entriamo nella nostra Realizzazione; forse sarà utile anche a voi.         

Spero proprio abbiate avuto la possibilità di partecipare al recente evento La Passione di Merlino (in caso contrario la Cloud Class sarà disponibile a tempo indefinito).  In questi giorni tutto sembra epico, ma in quell’evento c’è stato qualcosa di davvero epico. Forse perché è avvenuto due settimane dopo il seminario altrettanto epico del La Soglia. Forse è stata la ciliegina di questa epica “Estate della Realizzazione” o forse è solo l’ultima cosa in ordine di tempo di questo folle e pazzo 2020.

La Passione di Merlino io l’ho vissuta come un punto di svolta per Shaumbra, soprattutto il messaggio finale che ha sconvolto il tempo da parte dell’Amato St. Germain. (Qualcun altro ha sentito che quel messaggio di 24 minuti era durato 2 ore – ma in senso positivo?) Lui ha riunito tutto e non ha detto nulla che non avessimo già sentito, eppure l’ho sentito come del tutto nuovo e “qualcuno” (grazie al Sé) si è assicurato che io non me lo perdessi.
Ogni volta che registriamo un evento segue sempre un mucchio di lavoro di post-produzione e ciò comprende l’editing finale del video, la compressione e l’upload; la trascrizione del testo, la correzione e la formattazione; il copy writing per lo store e altrove; selezionare alcuni brani e editarli per il video di riassunto e molte altre cose. Come parte del processo io rivedo ogni sessione almeno tre volte. Qualche giorno fa lavoravo sull’ audio e sul testo della Passione di Merlino e sono arrivata al messaggio finale di St. Germain ma per quanto ci provassi non ci riuscivo. Suonava il telefono o mi veniva fame di colpo o il gatto voleva la mia attenzione o mi sentivo ansiosa o irritabile, insomma incapace di stare tranquilla. “Cosa sta accadendo?” mi sono chiesta.
“Io ho bisogno di fare l’esperienza della sessione – a livello profondo e personale – prima di ‘lavorarci sopra’. Ha risposto il Sé e quindi ho eliminato ogni distrazione, ho spinto il tasto play e ho chiuso gli occhi.

St. Germain ha parlato un po’ di ciò che stiamo facendo e poi ha indirizzato la sua attenzione direttamente all’umano invitandolo a diventare consapevole della sua anima personale e dell’illuminazione dell’Io Sono. Poi ha chiesto all’anima di girarsi e di porsi di fronte all’umano e capire finalmente ciò che l’umano ha sopportato – i pesi e le paure, essere persi e bloccati e soffrire nel buio e nell’angoscia – e non chiedere mai più cose del genere al suo prezioso sé umano. Finalmente è arrivato il momento che l’anima e l’umano si trovino faccia a faccia e si riuniscano (La mia breve descrizione non può rendere giustizia a quel messaggio; dovete proprio fare l’esperienza in prima persona).     

Mentre St. Germain parlava io ho “visto” l’immagine di ciò che stava accadendo o meglio, l’ho sentito in profondità nelle mie ossa e nel mio cuore e alla fine la mia umana ha compreso il suo ruolo. Ciò che voglio condividere con voi qui è stato proprio quella fugace comprensione.

Immaginate che sia una bella giornata autunnale, l’aria è frizzante e voi state facendo un’escursione e vi godetela la natura. A un certo punto vi avvicinate a un piccolo stagno la cui superficie è gelata. Mentre tutto intorno a voi la natura è rigogliosa e immacolata siete colti dalla curiosità e dal desiderio di scoprire cosa c’è sotto il ghiaccio. A quel punto fate un buco nella superficie gelata e ci infilate la mano. All’inizio serve molta determinazione per tenere la mano in quell’ambiente gelato, ma voi volete davvero esplorarlo e quindi fate qualche respiro profondo e lentamente vi abituate. La vostra mano inizia a toccare le zone ricoperte di muschio alla ricerca di qualche tesoro e così esplora lo sconosciuto e vuole capire e fare esperienza di tutto.

Dopo un po’ la mano diventa insensibile, un po’ per il freddo e un po’ per la ricerca che prosegue e scende sempre più in profondità e sempre più lontano. Poiché è uno scenario immaginario, la vostra mano può raggiungere le parti più profonde, esplorare ogni crepa e anfratto. A volte la mano picchia contro una roccia o qualcosa che non vedete la morde; a volte incontra un’altra mano che afferra subito perché lo desidera e vuole essere riconosciuta. Forse la vostra mano che si sente molto lontana e separata da voi e addirittura s’innamora di un’altra mano che a sua volta sta esplorando quel luogo e incontra difficoltà a lasciarla andare.

Per tutto quel tempo voi non riuscite davvero a sentire cosa sta accadendo perché la mano è insensibile fredda e quindi l’informazione non torna indietro del tutto. Voi sapete che alla fine accadrà perché niente si perde davvero e quindi mentre la mano esplora le varie profondità, voi siete in superficie e vi godete la bella giornata.

Dopo molte scoperte, esperienze anche qualche trauma arriva l’ora in cui vi rendete conto che è arrivato il momento di proseguire. È ora di togliere la mano da quell’ambiente gelato e estraneo e scoprire quali tesori ha trovato. Ecco, per l’ultima volta lasciate che la mano esplori tutti i luoghi dimenticati dove è stata, raccolga i frammenti del tesoro e le perle di saggezza da tutte le cose che ha scoperto lungo il percorso.

Si tratta di ricordare tutto e riportare indietro solo il meglio dopo che tutto il fango è stato ripulito e il premio scintillante è stato rivelato.

La cosa divertente è che la mia mano non è sicura di essere pronta a smettere. Devo fare un buon lavoro e sicuramente ci deve essere ancora qualche anfratto e qualche cavità da esplorare, qualche altro tesoro da scoprire e qualche altra esperienza da fare. Il fatto è che la mia cara coraggiosa mano gelata è rimasta lì così a lungo da essersi dimenticata di me! La mano pensa di essere stata abbandonata qui, tutta sola con la responsabilità di capire che tutto lo stagno appartiene solo a lei.

La mia mano è stata laggiù tanto a lungo che si sente del tutto disconnessa da me. Ecco, io lascio che continui e sia felice di soddisfare la sua curiosità e la sua determinazione. Nello stesso momento, però, qualcos’altro si sta svegliando e sta assumendo il controllo. Il mio braccio – ciò che mi connette alla mia mano – sa che è arrivato il momento di fare uscire la mano.

Di fatto è il braccio che ha mosso la mano per tutto quel tempo raccogliendo il tesoro e insistendo che è ora di smettere. La mano pensa ancora di dover fare tutto bene, di dover trovare i tesori giusti, di credere nelle cose giuste, di fare le scelte giuste e anche di trovare in un modo tutto suo per rovistare in quella pozza di fango infernale. Il braccio la sa più lunga e quindi non rinuncia e a volte addirittura scuote la mano affinché si liberi dalla presa di qualche pietra assolutamente non rilevante.

Eccoci qui, le “mani” umane che cercano di farlo bene – di trovare la cosa giusta, di capire le soluzioni più adatte e di trovare le risposte giuste – e per tutto quel tempo il Maestro “braccio” ci spinge a tornare a casa, a tornare alla consapevolezza del Sé Io Sono. Con quell’azione l’Io Sono sta riscontrando un nuovo interesse in ciò che sta accadendo. Non fissa più l’orizzonte godendosi la bella giornata; ora l’Io Sono è curioso di vedere quali meraviglie la mia mano sta riportando indietro per condividerle.

Per me si è trattato solo di qualche momento, ma l’Io Sono si rende conto che alla mia mano sembra sia passata un’eternità. È fredda, intirizzita, stanca ed esaurita ma è ancora la mia mano ed è attaccata ancora al mio braccio e io la amo ancora!

Uscire dallo stagno è reso più facile non dalla mano/umano e non dalla mia anima poco concentrata e con la testa tra le nuvole, ma dal mio braccio ‘maestroso’.

Ora perché questa esperienza si completi è necessario che accadano due cose. La prima è che la mia mano smetta di lottare contro il ritorno; che la smetta di restare attaccata alle rocce, alle alghe e a ciò che stava raccogliendo e quindi si permetta di muoversi. Certo, se si trova vicino a un tesoro può prenderlo e aggiungerlo alla collezione, in caso contrario l’unico lavoro di quella mano è godersi l’ultimo giro nello stagno. L’altra cosa è che io, l’anima – colei che ha originato la mano e che l’ha inviata nello stagno – ha bisogno di darle di nuovo il benvenuto nella MIA realtà. Si tratta di prendere tutti i tesori, le storie la saggezza da quel periodo di esplorazione ma sono io che l’ho mandata lì e ora ho bisogno di prendermi cura di quella mano, di asciugarla, di scongelarla, di riscaldarla e di lasciarle sentire di nuovo il mio respiro gentile.

È tutto ciò di cui ha bisogno. Per me è arrivato il momento di parlare con la mia mano, il mio prezioso sé umano che ha affrontato di tutto, molto di tutto per conto mio e ricordarle che finalmente sta tornando a casa. Tutto quel “download” è avvenuto mentre ascoltavo St. Germain da qualche minuto. Di colpo ho “visto” tutta la storia, ho visto che tutto ciò di cui ha bisogno l’umano è permettere e tutto ciò che ha bisogno di fare l’Io Sono è riconoscere e sentire davvero ciò che è avvenuto.

Ciò ha messo fine a tutti i giochi mentali che tentavano di capire chi fosse l’umano, chi fosse il Maestro, chi fosse Merlino, chi fosse l’Io Sono e chi diavolo conducesse le danze. Niente di tutto ciò è importante da quando l’ho capito da quella prospettiva.         

Quella notte ho fatto un sogno molto strano che però mi ha chiarito un altro pezzo del puzzle. È stato uno di quei sogni super vividi che ti restano addosso per un po’ e mi ha fornito una comprensione viscerale e assolutamente impagabile (mi scuso in anticipo se risulta un po’ troppo grafico, vivido o realistico). Il sogno si svolgeva in un tempo non definito e comunque secoli fa in cui ero stata arrestata per qualche ragione e mi avevano condannata a morte per crocefissione (lo so, “Eeew!!”). Mi avevano portato nel luogo dove sarebbe dovuto accadere e mi avevano permesso di dire qualcosa alle poche dozzine di persone che si erano riunite per osservare. Dopo aver spalancato le braccia, con grande passione ho fatto qualche grande affermazione e poi mi sono sottomessa alla procedura. Ricordo ancora con grande chiarezza l’esperienza delle punte infilate negli arti e poi essere sollevata e lottare per respirare. In realtà mi sono svegliata proprio mentre il mio corpo sogno combatteva per evitare di soffocare.

Ecco la cosa interessante. Mentre ricordo le sensazioni fisiche di ciò che è accaduto, non ho fatto esperienza del dolore. Ci ho pensato sopra per un po’ e poi mi sono resa conto che questa è la vera differenza tra l’umano e l’anima. L’umano può affrontare l’orrore straziante, la paura, il dolore e la solitudine ma l’anima fa esperienza di tutto ciò come se fosse un sogno e osserva con calma un’altra cosa strana che sta facendo l’umano. Il mio sé della “vita reale” ripensa a quel sogno ed è quasi divertito dagli eventi che sono accaduti, ma non ha una conoscenza diretta dell’agonia che c’è stata. Non è che non le interessi; Il fatto è che non lo sente.

Ecco com’è stato per la mia anima, separata in qualche modo dal mio umano e inconsapevole dell’acutezza del suo dolore e delle sue lotte.  Per me questa realizzazione ha reso il tempo della Realizzazione ancora più prezioso. Non avete sempre voluto essere ascoltati e capiti, avere qualcuno che ‘coglie’ ciò che avete affrontato e vi offre consolazione? La vostra anima è davvero impaziente di imparare tutto ciò di cui avete fatto esperienza e il punto principale è proprio questo, dopo tutto; l’unica cosa che avete davvero il bisogno di fare è lasciare che il vostro Sé vi conosca in modo profondo e completo.

Ora arriva il momento in cui l’umano si apre, è visto, è ascoltato e sentito dall’ anima e accetta il perdono da cui non può sfuggire. Quando l’umano si apre così l’anima si solleva di scatto, si fa attenta e si dà il bentornato a casa.

Ora arriva il momento in cui vi liberate, lasciate andare, sentite, abbracciate, ascoltate e riconoscete tutto quello che siete, tutto ciò che avete nascosto, tutto ciò che avete sperato, tutto ciò che avete vissuto e tutto ciò che avete perso. È ora che vi liberiate nel più grande rientro a casa che conoscerete mai. Caro umano, tu non hai mai fatto nulla di sbagliato e non esiste un modo in cui tu possa migliorare le cose. Cara anima, niente è mai andato perso; parla con la tua mano, abbracciala nell’amore e festeggia la saggezza che porta con sé.

Ora tutto ciò che resta è vivere.

È molto semplice.