Aprile 2015

IPNOSI O SCELTA?

di Geoffrey Hoppe

Durante l’ultimo seminario Consciousness Unleashed tenuto a Medellin, Colombia, Adamus ha parlato a lungo dell’ipnosi. Ha affermato che la mente umana è soggetta a molti livelli diversi di suggestione ipnotica che spaziano dalle pubblicità televisiva alle informazioni e alle energie su Internet, alle nostre famiglie e gli altri. Ha parlato anche dell’ipnosi deliberata e malvagia e come esempio di come si può usare per colpire persone o gruppi specifici ha usato il volo MH370 della Malaysia Airlines.

Se vi ricordate, il volo MH370 scomparve sopra l’Oceano Indiano oltre un anno fa senza lasciare tracce. Le autorità e gli esperti dell’aviazione non hanno informazioni su ciò che ha portato il grande Boing 777 a svanire nel nulla.        

Durante il seminario e cioè domenica 22 marzo, Adamus ha detto che sarebbe accaduto di nuovo e presto. Martedì 24 marzo i il volo 2595 della German Wings si è schiantato sulle Alpi francesi. Quando ho ascoltato le prime notizie sull’incidente e molto prima che si sapesse qualcosa sulle cause ho provato la stessa sensazione di inquietudine e di nausea come quando avevo saputo del volo MH370. C’era qualcosa di sbagliato. Di molto sbagliato. Non poteva essere una coincidenza che Adamus avesse appena parlato di uno strano incidente aereo.

La notizia dell’incidente mi ha perseguitato. Ho provato una tristezza profonda per chi è morto e soprattutto per le loro famiglie e per tutti in Spagna e in Germania. Lo strano è che il tempo atmosferico era buono e non sembrano esserci stati problemi meccanici perché l’aereo ha iniziato una discesa controllata e inoltre la cabina di pilotaggio non ha chiesto aiuto. Ho passato 10 anni nell’aviazione e pur non essendo un pilota, so molto sul volo. Qualcosa è andato orribilmente storto.

Mercoledì mattina ho parlato con Adamus dell’incidente e lui ha detto che questo è stato un caso di “ipnosi deliberata da lontano.” “Guarda le notizie” mi ha detto. “Verrà fuori che lo schianto è stato intenzionale. Diranno che il pilota era noto come un ragazzo tranquillo ma carino. Poi diranno che aveva problemi mentali e prendeva farmaci antidepressivi.“

Il giorno dopo sul mio computer è apparsa la notizia che il co-pilota aveva chiuso fuori dalla cabina il pilota e con calma ha posto il velivolo su una rotta discendente che alla fine ha determinato la morte di tutti i passeggeri che erano a bordo.

Giorno dopo giorno le notizie sul pilota sono aumentate. Certo, chi lo conosceva diceva che era un bravo ragazzo. “Non avrei mai immaginato che facesse qualcosa del genere,” ha detto un vicino. La domenica mattina altre notizie sul mio computer: “Antidepressivi trovati nell’appartamento del co-pilota.” Il mio cuore ha saltato un battito, ma non ne ero sorpreso.

C’era qualcosa di molto, molto sbagliato. Cosa può portare un ragazzo giovane e brillante che non ha alle spalle storie di violenza e fanatismo a perdere la sua vita e quella di altri 150 passeggeri?

Ecco i 4 fattori principali:

1. Noi viviamo in una società molto mentale guidata dalla Mente e non dalla grazia dello Spirito. Anche le nostre religioni sono mentali, piene di regole e leggi e vecchie storie. La vera sensazione sensuale è stata eliminata da quasi ogni aspetto della religione.

2. La Mente è sovraccarica e la società tratta il problema con farmaci per l’ansia e la depressione. Anche gli psicologi e i terapisti usano un approccio molto mentale nei loro trattamenti. Essi infatti trattano la Mente da dentro la Mente.

3. La Mente è molto vulnerabile alle suggestioni ipnotiche. Alcune sono molto ampie, come pescare con la dinamite e atre sono molto precise e dirette di proposito verso gruppi o individui specifici.

4. La seduzione del potere e il desiderio di potere rendono l’ipnosi particolarmente efficace.

Non parlo di ipnosi terapeutica o da palcoscenico. Molti impianti di suggestione entrano sotto forma di commenti da chi ci sta vicino. “Non riuscirai mai ad ottenere qualcosa,” dice un genitore a un bambino. Questo impianto ipnotico può restare attaccato al bambino per tutta la vita portandolo o a fallire sempre o al comportamento ossessivo di ottenere qualcosa (molto titoli accademici, per esempio)

Altri impianti arrivano da fonti d’informazione e d’intrattenimento come le pubblicità televisive, Internet, i giornali ecc. La stessa coscienza di massa ha un forte potere ipnotico. Ogni giorno noi siamo oggetto di molte migliaia di messaggi e c’è poco discernimento su ciò che accettiamo per noi.

Secondo Adamus ci sono alcuni gruppi che usano forme deliberate di ipnosi per creare il caos nella società. Lui la definisce “ipnosi a distanza”. Alcuni ipnotisti ben addestrati (Adamus li definisce proiezionisti) inviamo sulle onde radio suggestioni che colpiscono una persona o un gruppo specifico come i piloti. Non devono conoscere un pilota in particolare e neppure avere un contatto personale con lui.

I proiezionisti inviano una frequenza specifica carica di suggestioni e sperano che un pilota le raccolga. Poi seguono e monitorano le risposte e i risultati per affinare il loro lavoro. Adamus smi ha detto, “Chi ha bisogno di bombe quando possono usare l’ipnosi per indebolire il tessuto della società?”

Ho sentito dentro alcuni di questi gruppi e mi è venuta la nausea. Poi Adamus mi ha avvertito di non collegarmi a queste energie perché a prescindere da quanto mi sento in equilibrio, possono entrarmi nella testa e creare parecchio caos. Non voglio entrare nei dettagli di come questi gruppi riescono a influenzare un giovane pilota perché faccia schiantare di proposito un jet commerciale, ma Adamus mi ha fatto vedere con chiarezza come ciò avviene.

Non voglio che sentiate l’energia nauseabonda e avida di potere e non voglio neppure che giochiate con quelle energie. Diciamo solo che è tutto molto reale ed efficace.

Torniamo al seminario prima dello schianto dell’aereo: Adamus ha parlato a lungo di ipnosi. Seguendo la lista di tutti i modi in cui riceviamo gli impianti ipnotici, ha ipnotizzato davvero il pubblico per dimostrarlo. (Naturalmente ci ha dato un suggerimento importante per la nostra sovranità e subito dopo ci ha dis-ipnotizzato)

Mentre parlavamo di ipnosi ho sentito l’ansia nella stanza e anch’io sono rimasto colpito da quanto è facile ricevere suggestioni ipnotiche.    
La cura è meravigliosamente semplice. Adamus e Tobias ne hanno parlato per anni, ma molti Shaumbra non l’hanno colto davvero:

“L’unica cosa che è tua è ciò che scegli.   
Tutto il resto, lascialo andare.”

Adamus ha detto che fino al 95% dei pensieri che abbiamo nella mente in realtà non sono nostri ma arrivano da qualche altra parte – dagli altri, dalle vite passate, dagli aspetti e dalla coscienza di massa – ma solo poche persone riescono a discernere abbastanza da scegliere i loro pensieri e mollare il resto.

Di fatto, le persone cercano di gestire i loro pensieri o peggio ancora li combattono. Pensano di “migliorare” i loro pensieri lavorandoci sopra, ma in realtà quei pensieri non sono neppure loro.

Detto in altri termini: voi potete dis-ipnotizzarvi scegliendo consciamente cosa tenere come vostro e liberandovi di tutto il resto. Voi non siete il vostro passato (almeno non è come lo ricordate) Voi non fate parte della coscienza collettiva se non scegliete consciamente di esserlo. Voi non dovete portare sulle spalle il peso dell’umanità perché questo è uno degli impianti ipnotici più potenti e moltissime persone spirituali e appartenenti alla New Age lo accettano senza farsi domande.

Iniziate a vivere ogni giorno con la consapevolezza di ciò che è vostro e di ciò che non lo è. Se vi arrivano pensieri di mancanza, malattia, bassa autostima, confusione e depressione chiedetevi, “Io li scelgo?” Se non è così, lasciateli andare. Non sono vostri.

Nelle parole di Adamus, “Il Maestro sceglie chi è poi lascia andare tutto il resto. Il Maestro si porta dietro solo l’Io Sono,” c’è la definizione di libertà e di sovranità. Non servono sforzi né l’energia. Serve solo una scelta cosciente.

Qual È Il Tuo Ruolo?

di Jean Tinder

Cosa puoi fare quando tutto è un po’ troppo e dovunque ti giri c’è una piccola crisi in corso? Tra appuntamenti mancati, un cellulare annegato, un figlio stanco e programmi che entrano in conflitto, amici in crisi, follia nei notiziari e il mio caro servizievole marito fuori città, gli ultimi giorni li ho vissuti al limite del travolgimento, ma so di non essere sola. In questo periodo di drastico cambio energetico ognuno di noi affronta più intensità di quanto si aspettasse.

La domanda è come mantenere il nostro equilibrio durante la tempesta – o riprenderci quando la tempesta è passata. Qual è la chiave per non perderci nella follia?  Potrebbe essere più semplice di quanto pensate ed è qualcosa che Tobias ha detto anni fa.            

Durante gli  ultimi mesi ho avuto il privilegio di lavorare sul nuovo libro di Adamus – Atto di Coscienza – e ho avuto molte possibilità di mettere in pratica il materiale. L’autunno scorso mi sono isolata per qualche giorno per effettuare il primo editing senza distrazioni. Ho affittato un cottage, ho fatto il check-in e potevo già sentire Adamus vicino a me, molto interessato alla produzione di questo libro, ma quando sono  entrata mi sono cadute le braccia. Dal sito non avevo realizzato che era una vecchia casa con i pavimenti crepati, le porte scricchiolanti, i tappeti macchiati e i mobili antichi. Non era carina; era vecchia e rovinata. La velocità di Internet era quella del secolo scorso, quindi non adatta per un weekend di lavoro! Mi sembrava tutto raccapricciante e avevo i miei dubbi che Adamus avrebbe messo il suo piede eterico in quel posto.  Avevo già pagato e anche firmato la rinuncia  a cancellare la prenotazione. Che fare?

Ero molto consapevole di quanto fosse importante quest’esperienza per tutto il progetto e mi  chiedevo, “Che diavolo ci faccio qui? Cosa ancora più importante,  ora che recita avrei scelto?” Era chiaro che la situazione non funzionava quindi feci un bel respiro profondo, decisi di scordarmi le regole e chiamai il proprietario per chiedere il rimborso. Credeteci o no, era sollevato! Mi aveva fatto un prezzo ottimo perché ero da sola, ma aveva appena chiamato una famiglia per affittarla a prezzo pieno.  Mi rimborsò e mi aiutò anche a caricare le borse in auto e di colpo ero libera. Ora, come avrei trascorso il weekend?

Era l’occasione giusta per ri-scegliere il mio ruolo, ma questa volta in modo cosciente. Quel cottage era quasi una replica della casa di mia nonna di molti anni prima; chissà, forse quando avevo prenotato ero bloccata nel passato. A qualcuno  poteva sembrare nostalgico, ma per me era solo vecchio e stanco. Ora potevo scegliere di nuovo.  Attraversai la cittadina in cerca di segnali di posti liberi e i fermai in alcuni punti ma la maggioranza delle stanze era scura, rumorosa o comunque era meno di ciò che volevo.  Doveva esserci un posto che rientrasse nel mio budget E dove mi sarei sentita a mio agio nell’invitare Adamus a farmi compagnia.

Avevo quasi attraversato la città e quasi tutti i posti erano pieni o non adatti, ma poi vidi un hotel tra gli alberi vicino al fiume.  Sembrava pieno anche quello, ma mi fermai e mi dissero che qualcuno aveva appena cancellato. Era la stanza perfetta con la vista sul fiume, il posto era tranquillo, pieno di pace e ben tenuto e il prezzo era inferiore all’orrida casa che avevo appena lasciato!  Era l’inizio beneaugurante di un weekend magico.

Nel corso degli ultimi mesi ho avuto molte occasioni di diventare consapevole del mio ruolo, ma è ancora molto facile dimenticarsene. Qualche giorno fa ho deciso di adattare il mio cellulare per mia figlia, ma al negozio mi è stato subito chiaro che il giovane assistente non ne sapeva molto, ma piuttosto che chiedere a qualcun altro ho scelto di provare frustrazione e di giudicarlo – il tutto di nascosto da lui.

Ora non accadrebbe più, perché è iniziata subito una sequela di giorni irritanti di avanti e indietro dal negozio per sistemare problemi, cancellare cose che avevo ordinato a causa di informazioni errate e sì, altra frustrazione. Tutto ciò è culminato in uno dei telefoni che, caduto in acqua,  è annegato! Tutta una serie di persone ed eventi che facevano del loro meglio per sostenere il mio ruolo di essere frustrata.   A un certo punto è diventato tutto troppo e ho smesso  di occuparmene … e le cose hanno iniziato di nuovo a fluire con facilità. Hmmm… io ho mollato e tutto è cambiato.

E’ facilissimo scordarsi che la vita risponde al ruolo che scegliamo dentro di noi.   Per esempio, negli ultimi mesi sono  stata molto occupata con molti nuovi progetti e piccoli dettagli. La mia lista già densa stava diventando densissima e il mio sé, che di solito è capace ed efficiente, si sentiva sempre più frammentato. Era il momento di uscire dal mio ruolo di “autosufficiente ma stravolta” e chiedere aiuto. Ho scritto una mail  e l’ho messa da parte per spedirla dopo, ma nel giro di qualche ora l’aiuto è arrivato! Io non dovevo sistemare né spingere nulla fuori di me; serviva solo un cambiamento interiore. La diga si è rotta, il nodo energetico ha iniziato a sciogliersi e non ho mai inviato quella mail e tutto grazie a un nuovo atto di coscienza.

Come cambi il tuo ruolo? Prima di tutto, scordati di sistemare le cose. Se il mio ruolo resiste a ciò che c’è, il ‘cast’ che mi sostiene alla grande mi porta altre cose cui resistere e non c’è quantità di “riparazioni” che tenga. Al livello dell’umano di tutti i giorni ho scoperto che il modo più semplice per modificare il mio ruolo è smetterla di preoccuparmi, tutto qui. Può non essere facile, (io volevo davvero che il commesso del negozio di telefonia capisse che casino aveva combinato) ma il mio “atto”  di resistere mi ha portato solo altro casino a cui resistere. E se avessi  mollato subito? Forse potevo alzare le spalle e dire, “Ok, fai come  vuoi!” e proseguire nel mio atto di maestria.

Fare spallucce e dirmi ”Come vuoi” è come voltare le spalle a tutti gli appoggi che ho messo insieme e urlare “Stop!” e uscire un attimo dal palco e poi, come disse anni fa Tobias nella sua geniale affermazione sulla libertà, “Non importa.”  Quando non importa, posso scegliere ciò che voglio. Sono  libera di giocare con nuovi potenziali invece di lottare contro quelli vecchi. Io sono libera di scegliere il mio ruolo e poi tutto cambia … anche se non importa più.