Sull’Illuminazione

  COS’È L’ILLUMINAZIONE, COME AVVIENE E COME CI SI SENTE A ESSERE UN MAESTRO?
Caro Maestro, da tempo frequento i circoli spirituali e ho notato che un elemento comune a tutti è che lo scopo supremo è ottenere l’illuminazione. Anche se questa parola ha sempre avuto un bel suono, io continuo a fare fatica ad immaginare come potrebbe avvenire nella vita reale. Puoi spiegarci cos’è l’illuminazione – o come la definisci tu, la Realizzazione – e come posso ottenerla?        
Voi non sapete cos’è l’illuminazione e non dovreste saperlo perché la mente limitata non ha alcun modo di saperlo.     
L’illuminazione non è una cosa che potete studiare. Quasi tutti pensano all’illuminazione o alla coscienza e poi ciò diventa (…) un circolo che si blocca e poi porta al blocco del vostro corpo e la vostra mente si blocca e ciò può diventare molto deprimente.

Voi aspettate che arrivi qualcuno e vi racconti come ottenere l’illuminazione? Nessun altro umano è in grado di dirvelo. (…) Non so, forse aspettate che le nuvole e il suolo e i coniglietti si allineino, che tutto il resto si allinei e di colpo otterrete l’illuminazione? Non accadrà così.

In realtà l’illuminazione non è neppure una cosa che potete imparare da qualcun altro. L’illuminazione non è un corso di studi (…) e non è una cosa mentale.
L’illuminazione è permettere. Potreste dire che l’illuminazione è fidarsi.  L’illuminazione è fare l’esperienza. Si tratta di permettervi di fare l’esperienza e di sentirla in pieno. Non si tratta più di un singolo albero nella foresta, ma di tutto quello che siete. Voi potete leggere tutta la filosofia presente su questo pianeta e nessuna di quelle parole vi fornirà l’esperienza dell’illuminazione che solo voi potete darvi.

Essere illuminati non significa sapere tutto (…). Essere illuminati significa sapere che saprete la cosa giusta al momento giusto.      
In fondo la vera risposta è: è una sensazione. Di fatto l’illuminazione non si può definire.      
Almeno puoi dirmi esattamente come ti fa sentire? O che aspetto ha?

Liberatevi da ogni concetto precedente su ciò che pensavate fosse un Maestro, perché non accadrà in quel modo. Sarà molto, molto diverso per ognuno di voi.

I vostri concetti sul Maestro provengono da un luogo più vecchio, da un luogo mentale; provengono da un luogo di potere e voi dovrete lasciarvi alle spalle tutte quelle cose.    
La mente cercherà di immaginare anche – si tratta di un tipo di immaginazione da quattro soldi – voi che diventate ricchi e famosi e sexy e avete relazioni di ogni tipo e siete un grande guru e un maestro.
Agire come un Maestro (dalla serie Scoperta3 / Kharisma4)
Permettere. Ecco, voi non potete obbligarvi o forzarvi a permettere. Voi non potete ‘mettere in atto’ il permettere come eravate soliti meditare e nel caso di alcuni di voi anche respirare. Entrambe le cose sono diventate una disciplina. Voi non potete permettere come se fosse una disciplina. É solo ciò che è. Permettere è proprio questo: si tratta di fare un respiro profondo senza ‘se’, ‘e’ o ‘ma’ – si tratta solo di permettere.
Nessuna causa è più grande di voi. Non c’è nulla di più grande o di più importante di voi. Punto. In nessun caso. Mai.
Non c’è alcun Dio prima di voi. Il Dio interiore sì, il Dio che Io Sono – ma il vero Dio, il vero Spirito – non si metterebbe mai prima di voi. (…) Un vero Maestro ottiene l’illuminazione quando pone se stesso al di sopra di tutto e di tutti.     
Siate gentili con voi significa che voi non continuate a giudicarvi e a criticarvi e a ripetervi “e se” o “ecco cosa avrei dovuto fare”.  Voi dite, “che esperienza,” e non vi date la colpa e non ve la prendete con voi.  date addosso. Voi siete gentili con voi quando uscite e vi comprate qualcosa di carino, qualcosa che sia davvero carino e intendo proprio molto carino.
Quando siete gentili con voi – vi comprate qualcosa solo per voi, senza provare senso di colpa e senza condividerlo con qualcun altro, voi lo comprate per voi. (…)

Voi siete gentili con voi quando fate un ‘upgrade’, come la definisce la società moderna. Non accontentatevi dell’appartamento o della casa più economica. Non accontentatevi di meno.

Voi potete anche solo fidarvi di voi. Non della vostra vita passata e non di un angelo dorato. Io intendo fidarti di voi stessi che proprio ora siete seduti qui.

Dovete avere il senso dell’umorismo. Dovete riuscire a ridere di voi e

sì, anche degli altri o forse dovrei dire con gli altri.

“Esiste una dinamica energetica associata alla coscienza che muove”.

Non si è mai trattato di cercare di essere un essere umano perfetto. Non si è mai trattato di qualcosa di diverso dal tornare a se stessi. È un’esperienza. È un’integrazione totale di sé. È l’accettazione.

Non si tratta di essere perfetti? Come si presenta allora la vita di un Maestro?

Un Maestro assorbe in profondità la vita. Un Maestro assorbe in profondità anche la sua oscurità. Non cerca di controllarla e non cerca di evitarla. Soprattutto scende in profondità nella sua oscurità, nella sua tristezza.

Un Maestro non ha programmi. Sapete, del tipo “Devo cercare di raggiungere questo obiettivo. Devo fare queste cose”. Non è così. Il Maestro fa un respiro profondo e permette. Questo è tutto.

Un Maestro segue i suoi impulsi. Crea la sua vita. Non si fa aiutare da qualcun altro a negoziare per sé e non ha bisogno che qualcun altro combatta le sue battaglie.

Un Maestro non ha bisogno di manipolare in alcun modo. Un Maestro è sempre nella sua verità. Può dire la sua verità in modo aperto, onesto, con chiarezza e senza paura. Non fa giochi di potere.

Un Maestro parla solo di sé: “Mi piace quando tutto è in pace. (…). Mi piace andare al ristorante”. Non dice: “Non mi porti mai fuori a mangiare”. (…) Oppure: “Mi fai sempre questo e quest’altro”. Il

Maestro parla solo usando la formula: Io….

Nell’illuminazione, non diventate di colpo pieni di pace! Non fate di colpo solo – “Mmmmm”. Questa è la più grande illusione che ci possa essere. Non succede e infatti non è così. In effetti, con l’illuminazione la parola pace esce dalla porta. Non è nemmeno più una parola.

Il Maestro non ottiene di colpo la realizzazione che pone fine alla sua stupidità, alla sua innocenza e alla sua vulnerabilità. Non accade che all’improvviso la realizzazione gli fornisce tutta l’intelligenza del mondo. No. No. Il Maestro entra nella “e” – è intelligente ed è stupido, è vulnerabile e molto aperto.

L’illuminazione causa frustrazione e irritazione e rabbia ed ecco perché un buon Maestro è un Maestro incazzato!


Merabh per l’Illuminazione – Serie Karisma 9


Fonti: Serie Scoperta Shoud 1, 3, 4, 5, 6, 8, 9, 10, 11 // Serie Karisma Shoud 2, 4, 7