Settembre 2021

IL CORAGGIO DIVINOGeoffrey Hoppe

Sto arrivando alla scadenza per presentare il mio articolo a Jean Tinder e Marc Ritter per il numero di settembre, ma questa volta ho una buona ragione. Lo staff del CC, Linda ed io siamo impegnati a prepararci per l’imminente evento online il Tempo di Merlino.

C’è una miriade di dettagli che vanno nella produzione di un evento di 3 giorni come questo. L’obiettivo è di farlo sembrare facile e aggraziato nel momento in cui andremo in diretta online il 10 settembre, ma in realtà è l’attenzione ai dettagli che lo fa sembrare facile. I dettagli ovvi sono impostare le telecamere, le luci e i microfoni, ma questa è solo la piccola punta del grande iceberg. Ci sono le scenografie, gli oggetti di scena, gli orari, il personale e il catering e poi c’è tutta la parte tecnologica gestita da Jorge Merino e dal suo team tecnico che si assicura di avere la capacità del server per gestire tre giorni di streaming.

Il personale del servizio clienti deve essere pronto a gestire le richieste extra dovute al grande volume di spettatori. Lo staff di produzione deve allestire, provare e gestire una lunga lista di spunti di produzione. Il lavoro artistico deve essere preparato, i cambiamenti dell’ultimo minuto devono essere presi in considerazione prima di andare in onda e tutte le attrezzature elettroniche devono essere ricontrollate. Poi diciamo una preghiera affinché la connessione Internet rimanga attiva. È una delle poche cose che non controlliamo perché, come tutti, ci affidiamo a un Internet Service Provider esterno.

In origine il Tempo di Merlino era programmato per essere tenuto a Bled, Slovenia con un pubblico dal vivo di 500 Shaumbra. Alla fine di maggio abbiamo cancellato l’evento dal vivo a causa dell’infinita situazione di COVID. Per il secondo anno consecutivo faremo questo evento annuale online, il che significa che abbiamo dovuto rinnovare completamente il programma. Mentre mettevamo insieme la scaletta finale all’inizio dell’estate, abbiamo dato uno sguardo all’energia complessiva dietro l’evento online. Avevamo già sei entità (Adamus, Kuthumi, FM, Merlin, St. Germain e un’entità misteriosa che si è rivelata essere Mark Twain). E le altre 6 sessioni? Con quale contenuto ci saremmo rivolti direttamente agli Shaumbra? In alcuni dei nostri grandi raduni annuali negli anni passati abbiamo portato relatori “esterni”, ma alla fine ci siamo resi conto che Shaumbra vuole ascoltare solo Shaumbra.

Quest’anno abbiamo un grande programma di presentazioni solo per Shaumbra, ma ora veniamo al punto del mio articolo: Ci è venuta l’idea di fare interviste a Shaumbra da mostrare al Tempo del Merlino Online. Uno dei grandi valori del Crimson Circle è fornire uno spazio sicuro dove gli Shaumbra possano condividere le loro storie, così che altri Shaumbra capiscano che non sono pazzi e che non sono soli. Le interviste sarebbero anche un modo di registrare le storie degli Shaumbra per quelli che verranno dopo. Non abbiamo mai, mai perso di vista il fatto che uno dei più grandi ruoli del Crimson Circle è quello di documentare la storia del viaggio degli Shaumbra a beneficio delle generazioni future.

Una cosa tira l’altra e nel giro di poche settimane stavamo registrando le interviste nel nostro studio in Colorado. Linda ha coordinato tutte le interviste e ha servito come intervistatrice fuori dalla telecamera, facendo alcune domande agli intervistati per farli parlare, ma lasciando loro molto spazio per condividere apertamente e senza limitazioni. Peter Orlando, Marc Ritter e Gaelon Tinder si sono occupati dell’illuminazione, delle telecamere, dell’attrezzatura di registrazione e della messa in scena e Jean Tinder ha preparato gli intervistati prima che si mettessero davanti alla telecamera aiutandoli a calmare i nervi e a sentirsi sicuri. La troupe ha realizzato 18 interviste in tre sessioni di un giorno intero.

Questa settimana ho visto la prima versione. Durante le riprese non ero presente e quindi non avevo alcuna aspettativa. A volte questi progetti non funzionano bene come vorrei, ma altre volte sullo schermo avviene qualcosa di magico, ma non sai mai davvero cos’è finché non ti siedi e guardi la prima versione. Di solito prima che Peter torni in sala di montaggio si determina una lunga lista di cambiamenti e di revisioni.

Ho cliccato sul link che Peter mi ha mandato per vedere il primo montaggio. Era mattina presto e io mi sono seduto con la mia tazza di caffè per vedere cosa avevamo. Ho ricordato a me stesso che alla prima versione mancano le transizioni morbide come l’introduzione, i disegni e la grafica, la musica, i titoli ecc. L’illuminazione e l’audio non sono stati regolati e a volte ci sono salti o ritardi tra le scene. Non avevamo nemmeno un nome per la produzione se non il titolo provvisorio, “Interviste Shaumbra “. Con la penna in mano e il taccuino pronto per scrivere le mie note ho premuto il pulsante di riproduzione. Mentre guardavo i successivi 70 minuti di filmati non ho mai preso una sola nota. Ero del tutto affascinato da ciò che stavo vedendo sullo schermo. Il mio cuore si è gonfiato, mi girava la testa e i formicolii partivano dalla cima della mia testa fino alle dita dei piedi. Non è stato il modo in cui abbiamo filmato, ma ciò che abbiamo filmato. Lo spirito di Shaumbra era stato catturato in un modo che non avevo mai visto prima.

È stato un momento OMG. Ecco, quella era l’essenza del viaggio di Shaumbra, con i tutti cuori spezzati e le scoperte distillate in quelle interviste. Li stavo guardando a quasi 22 anni dalla data esatta dell’inizio ufficiale del Crimson Circle, il 21 agosto 1999. È stato un momento molto surreale. Ventidue anni di ricordi, dai nostri inizi innocenti alla realizzazione della nostra massione sono fluiti attraverso lo schermo. Mentre ognuno degli intervistati condivideva le proprie storie riuscivo a sentire la voce di migliaia di Shaumbra in tutto il mondo, la loro voce che parlava e non solo la persona in telecamera.

Dopo aver visto tutta la prima bozza ho scritto solo tre parole: Autentico. Coraggioso. Essenza. Gli intervistati erano incredibilmente autentici. Non c’era nessun makyo o petto in fuori. Chiunque lo guardi percepirà il livello profondo e crudo di credibilità di ogni Shaumbra che è stato intervistato. Molti degli intervistati hanno parlato della fiducia come della loro più grande sfida e della loro più grande risorsa e io riuscivo a sentire il tremendo coraggio che ci è voluto per loro per raggiungere quel luogo di fiducia e di permettere. Inoltre l’energia che emerge da quelle interviste è l’essenza di Shaumbra. Anche al di là delle parole che dicono, contiene un’energia che irradia la pura essenza di tutti noi. È come una musica di sottofondo che le orecchie non sentono ma che il cuore e l’anima percepiscono.

Peter ha inviato un link per la prima versione a tutti i membri dello staff del Creative Review Team e il giorno dopo ci siamo incontrati su Zoom. Non avrei dovuto essere sorpreso che anche gli altri cinque revisori avessero avuto quasi la stessa reazione e per descrivere le loro reazioni tutti hanno usato parole come ipnotico, sbalorditivo, struggente, accattivante, toccante, coinvolgente e profondo. Eravamo preoccupati che dopo 20 o 25 minuti quel tipo di video potesse diventare noioso e infatti avevamo pensato di limitare l’intero video a 30 minuti o meno compresa la intro e la parte finale, i crediti e la musica ma tutti erano d’accordo che non c’era mai un momento noioso.

Poi è arrivato il momento di creare un titolo. È un compito difficile perché come si può distillare in poche parole tutte quelle informazione ed energia incredibili? Abbiamo fatto un po’ di brainstorming creativo via e-mail, passando avanti e indietro nomi e suggerimenti. Mi piace lavorare con il CC Creative Team perché non ci sono critiche negative e nessuna “prima donna”; noi usiamo le idee e i suggerimenti per costruire e non per distruggere.

Il consenso è stato che gli intervistati hanno condiviso la storia comune della loro incredibile fiducia interiore, quella che serve per percorrere il cammino dal risveglio alla Realizzazione. Qual è stata la forza trainante dietro quel profondo livello di fiducia? Eravamo tutti d’accordo: serve un enorme coraggio. Il coraggio divino. Il titolo del film era pronto: IL CORAGGIO DIVINO: Il Viaggio verso la Libertà. In pochi giorni abbiamo aggiunto alcuni elementi grafici e abbiamo finalizzato il logo. È nato il coraggio divino.

Manderemo in onda il Coraggio Divino il giorno 3 (domenica 12 settembre) del prossimo evento Il Tempo di Merlino Online, ma è solo l’inizio. Faremo altre interviste a Shaumbra ed entro la prossima estate avremo la Versione 2 ampliata con le nuove interviste. Ciò che abbiamo adesso è ideale per gli attuali Shaumbra, mentre la Versione 2 lo aprirà alle persone che stanno entrando nella fase post Risveglio del loro viaggio.

Forse riuscite a sentire la mia eccitazione e la mia passione? Dopo 22 anni di preparazione, di rilascio e di permettere ora stiamo facendo ciò per cui siamo venuti qui. È arrivato il momento di condividere le nostre storie per la prossima ondata di umani che entrano nella loro sovranità ed è arrivato il momento di irradiare la nostra essenza su una panchina al parco o in un film. Ventidue anni possono sembrare un tempo lungo, ma nel grande schema delle cose è solo un flash.

Grazie, compagni Shaumbra, per aver accettato di essere sul pianeta in questo momento epico della storia umana.

LA SAGGEZZA È MIA – Jerry Sweeten

La mia saggezza che viene dalla mia Anima è l’obiettivo di questo articolo. Come arriva l’informazione e ciò che ne faccio per me è unico. Molte delle mie idee per questo articolo sono venute attraverso le interazioni con gli altri e quindi l’energia di quelle conversazioni è incorporata anche qui.

Ultimamente ho visto un sacco di link a tutta una serie di cose interessanti che non seguo. Io ascolto alcune delle cose di Adamus perché mi sfida ad andare più a fondo e inoltre crea un ponte che mi permette di aggiungere parole alle cose che sento e ricordo.

Invece di guardare fuori di me, in questi giorni sento che il mio obiettivo è incanalare la mia Anima. Dentro di me sento come un filo profondo di un minerale prezioso. Per esempio sta venendo fuori una vita da monaco. Nella mia cella da monaco, da solo sono andato molto in profondità e la mia sensazione è che per una vita intera io sia stato lontano dagli altri immergendomi nell’essere dell’energia dell’Anima. Questa volta mi sento come se stessi estraendo quell’esperienza per portarla alla luce per me e per gli altri.

Nel corso degli anni ho ascoltato e cercato la verità in molti luoghi diversi e con molte mode metafisiche. Ho cercato la saggezza che potesse aiutarmi a dirigere la mia vita. Ho speso un sacco di dollari per inseguire i sensitivi e ottenere letture da alcuni dei migliori (a volte ho finito per leggere io la loro.) Una parte di me si è ‘consegnata’ a un’altra autorità ‘più saggia’, ma ora mi rendo conto che nei miei scritti io sto canalizzando me. Questa è una fonte di gioia, perché dopo aver scritto lo rileggo cento volte, beh, ok, forse 40 o 50 volte, ma la ripetizione è davvero importante per me. Il mio umano lo legge più e più volte e resta ipnotizzato e così la comprensione si radica in profondità nella mia vita e in questo corpo. Solo così posso incarnare la saggezza. È un po’ come se mi stessi esercitando in un pezzo di musica. La musica viene dalla mia Anima, il mio corpo è lo strumento e io mi arrendo sempre di più alla sensazione dentro di me. Riesco a sentire che mi cambia a un livello biologico profondo e cercare di farlo con il materiale canalizzato da qualcun altro non ha lo stesso impatto su di me.

Ecco, nel mio scrivere per questa rivista sono proprio io che mi prendo cura di me. Poiché altri lo leggeranno, passo del tempo su ogni frase e su ogni parola e mentre scrivo imprimo ciò che provo e vivo. Lo sto facendo proprio ora e se gli altri lo trovano di valore – grande – dopo averlo scritto ci passo del tempo e permetto che mi cambi. È come se avessi scritto un pezzo di musica che ha una melodia orecchiabile; io ascolto più e più volte quella melodia e lascio che mi parli perché l’impronta energetica dell’anima è contenuta nelle parole, ma non sono le parole. La vera ‘carne nel panino’ è la potenza di ciò che sto sentendo e sperimentando. È avere qualcosa in forma fisica che è tangibile e che l’umano può afferrare mentre avviene l’imprinting.

Io lo assaporo. Io godo del piacere sensuale di come ci si sente quando lo leggo. Per me usare la ripetizione non è una cosa nuova. Ho usato la ripetizione per aiutare il mio sé umano a funzionare nel mondo. Per esempio, ho trascorso del tempo esibendomi in un teatro amatoriale e ricordo un’esperienza in un musical intitolato “Li’l Abner”.

Io non ero il protagonista dello spettacolo, ma la mia parte prevedeva una canzone e un ballo con una donna adorabile che interpretava la mia partner. Il ballo/canzone era il nostro momento sul palco e durava circa 5 minuti. La mia attenzione per un’attività come la danza generalmente va da circa 30 secondi a un minuto e accidenti! Dopo un minuto il mio piccolo scoiattolo della mente acquariana salta su un altro albero. Non su un altro ramo, su un altro albero (lo fa ancora) e per un ballo di 5 minuti questo è un problema e infatti dopo 1 minuto le prove erano un disastro.

A livello intellettuale conoscevo tutti i passi del ballo perché lo praticavamo suddividendolo in pezzi, ma io non riuscivo a riunirli in un flusso di 5 minuti e quindi ho iniziato a far pratica di quel ballo in ogni occasione disponibile. Ho registrato la musica sul mio walkman Sony e durante la pausa pranzo al mio lavoro come ingegnere io ballavo dietro l’edificio con le cuffie. Dopo cena, a casa io ballavo e ballavo quando portavo a spasso il cane o portavo fuori la spazzatura.

Ho ripetuto quella danza più e più volte finché non si è impressa in modo olografico nelle cellule dei miei muscoli. L’ho fatto finché non era più pensabile. Non dovevo più ricordare o pensarci. La musica suonava e il mio corpo rispondeva e dopo un po’ sono diventato padrone di quella canzone/danza in modo completo e totale.

Quando è arrivato il momento di esibirmi io e la mia partner eravamo ‘solidi’ abbiamo ricevuto molti applausi. Lei mi ha detto che a volte perdeva il ritmo, ma io mantenevo sempre il filo.

Ora mi rendo conto che era la mia Anima a danzare in quegli spettacoli. Io ho fornito più e più volte le molte esperienze diverse della stessa danza e poi ho lasciato andare. La mia Anima ha usato quell’esperienza per dirigere il corpo in spettacoli molto divertenti. La mia mente umana non è capace di farlo, basta chiedere a chiunque abbia mai ballato con me o suonato musica con me.

Ora quando sperimento gli spostamenti di tempo o vivo nella E si attiva il minerale estratto, il tesoro dell’Anima. Mi appassiona ripetere le sensazioni che sto sperimentando durante la scrittura e le metto più e più volte in pratica come se dovessi esibirmi in un concerto virtuoso.

Ogni volta che leggo ciò che scrivo lo imprimo nel mio corpo ed è una sensazione molto bella. Al mio sé umano piacciono i centri del piacere, perché in quelle energie risiede una profonda gioia, una gioia tranquilla. È come se nella mia playlist ci fosse una canzone che quando la ascolto mi cambia. Quando l’ascolto, lei mi cambia.

Sto diventando ‘solido’ in ciò che quella saggezza energetica estratta può fare. Ogni ripetizione è come l’oscillazione del mio piccone che estrae il tesoro dalla mia Anima. Non solo trova la vena di minerale raro, ma la mia passione è di estrarlo pepita per pepita e vagone per vagone. Scavare più a fondo a ogni ripetizione e permettere la saggezza di costruire un diverso tipo di tesoro di abbondanza, un diverso tipo di risonanza.

Io possiedo la natura illusoria del tempo. La E è un mattone fondamentale per la nuova matrice di me perché ogni ripetizione di quella routine di danza è stata un’esperienza che il mio umano ha fornito all’Anima e io ho lasciato che l’Anima mi mostrasse come ballare. Per l’Anima tutte le vite sono una ricchezza di esperienza e mentre io rileggo i miei scritti sono consapevole che sto cambiando. È un permettere sottile, è l’integrazione dell’esperienza di tutte quelle vite e il mio umano inizia a credere e permette la saturazione dell’essenza Divina nel mio corpo.

Mi rendo conto che l’incarnazione dell’essenza Divina non deve accadere tutto in una volta. Sembra che stia accadendo per gradi e infatti non c’è una linea temporale, ma piuttosto l’assorbimento di un ritmo d’integrazione che è adatto all’umano.

NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI

Ero nella foresta profonda vicino al fiume, disteso sotto il baldacchino di alberi. Io amo il vento che si agita tra gli alti alberi e il coro del fiume. Mentre mi rilassavo nella vibrazione della foresta mi sentivo nella solidità della saggezza dell’anima e mi sono trovato a condividere quella solidità con la vibrazione della foresta, come se mi stessi collegando a un tipo diverso di rete energetica. Sono diventato consapevole di un flusso in cui la respirazione dell’essenza dell’Anima era parte della vibrazione della foresta. Io ero nella foresta per rilassarmi ed essere nutrito, ma questo sembrava diverso. Mi sentivo come una quercia che radica le energie del cambiamento e della trasformazione attraverso questo corpo nel tessuto della Terra. Mi sono chiesto se per gli umani fa parte di un nuovo modo di connettersi al pianeta, visto che Gaia se ne va come i maestri angeli planetari evoluti.

Lo scorso fine settimana sono andato a far visita ai miei genitori. In passato mi era difficile restare nelle energie abusive e disfunzionali della loro relazione. Ricordo di aver dovuto vivere un momento tipico di Star Trek “Alza gli scudi, Scotty” prima di passare del tempo con loro e lo stesso accadeva alla cena con i miei fratelli disfunzionali. Questa volta è stato diverso; sembrava che il mio ‘campo’ fosse liscio. Il dramma mi girava intorno, ma il mio campo non accettava ganci che mi catturassero e mi attirassero. Mi sentivo come se fossi diventato una pietra di fiume liscia che permette all’acqua di scorrerle sopra e intorno a sé crea solo una piccola increspatura. Ero immerso nel flusso, ma era naturale permettere che tutti fossero chi hanno scelto di essere. Nessuno sforzo per starci dentro senza farne parte davvero.

Non ho ancora raggiunto uno stato di trascendenza. Ho ancora a che fare con le prove e le tribolazioni della vita umana, ma alcuni dei pezzi che sto ancorando ora sono al di là delle mode che sono andate e venute. Queste aperture sono diverse e vengono dal profondo. Sono sorgenti profonde e rinfrescanti che sgorgano dalla sorgente effervescente dell’essenza Divina. Questa saggezza non è non è solo mia; è me e si sente ancorata nel mio corpo. La frase “realizzazione incarnata” fluttua oltre la mia consapevolezza cosciente. È l’inizio di ciò che significa davvero? Credo che sia un indizio.

Mi è chiaro che questa via è unica per me. Non ho scritto un pezzo su come fare per gli altri. Ognuno di noi arriva a questo frangente con un’incredibile ricchezza di esperienza e di conoscenza. Un’amica mi ha detto che pensa che aggiungere al magazine l’energia dei pezzi che scrivo la ancori per tutti noi. Se è così, allora così sia. È un momento molto eccitante.

Mentre scrivo mi chiedo cosa accadrebbe se trovassi la vecchia cassetta di “Li’l Abner” perché ho ancora il mio Walkman di 30 anni fa. Ho il sospetto che l’anima se lo ricordi ancora perché tutto ciò che devo fare è permettere all’anima di condividere la sua canzone e poi danzare la danza della gioia.

VIVERE COME UNA MAGA DELL’ENERGIA- Lena Jey

L’energia ti spingerà fino a quando non libererai al massimo la tua luce. L’ho sempre saputo. Sono nata in Russia dove c’è un’espressione: “Non puoi sapere quanto sei alto finché non ti alzi del tutto”.

Mi è sempre piaciuta l’applicazione pratica e la forma; mi piace vedere come creo e come manifesto le cose. Mi piace l’esperienza della sensibilità fisica quando tocco perché mi fornisce molte informazioni e sensazioni. In generale mi piace il processo di essere umano.

Per molti anni ho creato coreografie di danza  e so bene come prendere l’energia invisibile e inserirla nella densità, come modellare e rendere visibile la musica, la geometria e la luce. In questa vita è stato il mio lavoro e la mia passione e lo conosco meglio di qualsiasi altra cosa. Poi ho scoperto che il passo successivo arriva quando non muovi più l’energia per creare ma inizi a lasciare che ti serva, quando permetti e lasci che la magia crei.

Le mie aspettative su ciò che dovrebbe essere una maestra della nuova energia sono state completamente distrutte quando quest’anno ho iniziato a trasferirmi da un luogo all’altro di vita una volta al mese. L’ultima volta che mi sono trasferita è stato in una casa dove sono stata gentilmente invitata a stare e ho capito bene il mio ruolo di maestra. Ho anche capito che avrei dovuto inserire qualcosa di me stessa nell’esperienza. Qualche tempo prima avevo avuto a che fare con le energie del permettere, dell’amor proprio e dell’abbondanza per aggiungere chiarezza a quelle cose nella mia vita e per continuare ad espandermi, quindi non c’era resistenza.

Appena entrata nella nuova situazione creata da me con tutta la mia consapevolezza mi sono imbattuta nella mia sfida. Un mio amico buddista una volta mi parlò di ciò che definiscono “esercizio” o “pratica” per imparare ad incarnare la propria verità. Avevo passato molto tempo ad esaminare, come attraverso un microscopio, il “film” su come creare consapevolmente la mia realtà e ora, dopo aver studiato come portare l’energia alla creazione, darle vita e continuare a godere di quella creazione, ho scoperto che in quella casa per me le cose funzionavano in modo. Diverso.

Tutte le iniziative, le idee e i suggerimenti che volevo portare, condividere o creare erano bloccate, soprattutto quando volevo iniziare a muovere l’energia, anche se attraverso la danza avevo imparato bene come far muovere l’energia. Sapete, i ballerini muovono l’energia con i loro corpi, incanalano fisicamente la musica, il ritmo, la melodia e la storia attraverso il loro movimento. È simile ad altri tipi di canalizzazione ma con un modo diverso di esprimersi. Lo fanno per loro e per gli altri, come il pubblico ed eventuali partner di danza. Proprio come un musicista fa musica che si può sentire usando uno strumento, i ballerini fanno musica visiva usando i loro corpi.

Invece nel mio nuovo spazio vitale i modi che avevo imparato non funzionavano affatto. Per esempio, quando volevo fare le pulizie e lavare, quando volevo cucinare un pasto o creare un nuovo spazio per qualcosa mi sembrava che tutto mi gridasse: “Non farlo! Ascolta e basta”. Nella mia vita umana sono stata piuttosto testarda, ho sempre assunto l’impegno di fare o creare qualcosa a modo mio e spesso esprimo una creazione attraverso l’arte. Naturalmente, quando cerco di controllarla dalla mente umana, tutti i miei tentativi creativi falliscono. Una mattina mi sono trovata ad andare in quella direzione e nel mio corpo la realizzazione ha fatto un grande boom (ora la mia testa fa parte del mio corpo).

Ho visto che nella mia realtà tutto ciò che voglio creare, esperienze e cose fisiche, ora posso crearle come una Merlina – e solo come una Merlina. Per me tutti i vecchi modi avevano smesso di funzionare.

Come fa una Merlina a creare? Per me è successo in modo graduale, ho iniziato con piccole esperienze e poi, finalmente ho lasciato andare tutto per creare qualcosa come l’arte o piccole cose quotidiane per la vita per cui uso l’energia dell’ispirazione. In altre parole, riconosco e sento l’ispirazione come un tipo speciale di energia, di solito gioia e una cosa come un movimento. Non sempre è fisico, ma è più come un senso o un profumo di energia che sa di ispirazione e se non la sento, io non faccio nulla.

Nel mio nuovo spazio fisico c’è molta energia del caos, che mi è molto familiare. Il caos è la cosa più creativa che conosco e senza di lui sento che la creazione è impossibile. Preferisco vivere nella pulizia, nell’intimità e nel comfort, ma ora nella mia vita personale ero proprio nel mezzo di tutto questo caos. Sarebbe un po’ come vivere in una scuola di danza, per esempio, o in uno studio d’arte pieno di colori, pennelli e progetti incompiuti sparsi dappertutto. Non è proprio un posto per la comodità, ma il caos mi ha aiutato ad abbandonare gli ultimi tentativi di creare nel vecchio modo.

Ho capito che per essere chi sono al massimo devo  solo stare in piedi nell’energia dell’ispirazione e lasciare che serva come capita – liberamente, senza limiti o aspettative. Ho dovuto smettere di preoccuparmi dei dettagli o della pulizia  e continuare a fidarmi di me. Significa anche incarnare la gioia che sento dentro con tutta la compassione e l’amore che ho per me stessa e che poi s’irradia agli altri senza che io faccia nulla e poi l’energia torna indietro per servirmi.

Per esempio, un giorno ho visto come creare una deliziosa  torta napoleone per colazione, ed era abbastanza semplice. Mi è venuto in mente, “Mi piacerebbe mangiare una torta napoleone”, ma senza averne bisogno subito o in quel momento, ma solo un giorno o l’altro e poi ho lasciato perdere con un respiro. Un paio di giorni dopo il mio amico ha portato a casa tutti gli ingredienti e ha fatto la torta ed era enorme, invece della piccola torta che il mio cervello aveva disegnato.

Con il semplice permettete ho visto come è stato preparato il cibo che mi piace e come creare un nuovo posto dove vivere senza avere aspettative o idee su come arrivarci, su come gli estranei hanno iniziato a darmi dei soldi e altro ancora.

Per esempio ho riconosciuto che la compassione e l’accettazione possono trasformare l’acqua in

miele (dopo una conversazione spontanea con uno sconosciuto ho portato a casa

una bottiglia inaspettatamente piena di miele delizioso) e con il mio permettere l’energia si muove e risponde alla coscienza. Tutto ciò avviene in sincronia con tutto il resto e tutto sembra molto al di là di ogni cosa che avrei potuto immaginare con la mia mente.

Ecco un altro esempio di fare esperienza di tali trasformazioni di energia solo con la fiducia e il permettere. Stavo vivendo un periodo di “perdere tutto” ed era arrivato il momento di lasciare il mio appartamento. Il denaro fisico era quasi finito e ne avevo abbastanza per una notte in un hotel ma poiché mi fido di me sapevo che l’energia intorno a me era nell’abbondanza e che tutto sarebbe andato bene. Ho prenotato una camera d’albergo per una notte. Il giorno dopo ho fatto il check-out e ho chiesto di poter restare ancora un po’ nella zona della reception per un po’. Non avevo ancora la chiarezza e sapevo che dovevo solo aspettare e quindi ho passato l’intera giornata in albergo. Ho incontrato la receptionist, una persona molto sensibile e abbiamo parlato di energia e di coscienza. Ho avuto un paio di brevi conversazioni telefoniche con amici Shaumbra e mi sentivo come una palla sospesa tra i mondi e respiravo intensamente mentre il mio umano voleva assicurarsi che tutto sarebbe andato bene. Per una persona comune la situazione fisica sembrava un po’ spaventosa, cioè aspettare in un hotel con i bagagli ma senza soldi, in inverno, senza poter andare da nessuna parte, ma io avevo la consapevolezza interiore che al momento perfetto tutto sarebbe arrivato.

Sono rimasta in albergo fino a sera. Proprio quando era arrivata l’ora di partire senza che io riuscissi a vedere dove andare arrivò un uomo e iniziò a parlarmi e a chiedermi di tutto, cosa stessi facendo e dove stessi andando. Mi invitò a cena, mi raccontò del suo risveglio e poi mi invitò a vivere in un appartamento che si era liberato il giorno prima! Tutto ha funzionato perché stavo seguendo l’energia e non il pensiero. Sapevo che quello era il posto che era stato preparato appositamente per me e quindi andai con lui. Più tardi mi presentò alla sua famiglia, siamo diventati amici e sono rimasta per un mese in una città dove non avevo mai vissuto prima.+

Ho visto come nella mia vita la magia apre percorsi sempre di più nuovi e che cosa semplice – ed enorme – è il permettere. Ho iniziato a vedere e sentire i cambiamenti nella vita fisica che avvengono quando cominciano a dispiegarsi le capacità del nuovo “Sistema Operativo Merlina”

Il Battito del Cuore ShaumbraJean Tinder

LA PRESENZA DELL’AMORE

Dopo molti anni di questo viaggio e dopo un numero infinito di conversazioni con il mio Sé e con gli altri, sono giunta alla conclusione che solo una risposta si può applicare a tutte le domande della vita. Tobias e poi Adamus hanno contribuito molto a questa risposta che sembra semplice ma ci sono molte variazioni, innumerevoli applicazioni e altrettante barriere. Per quanto smielata possa sembrare,

 la risposta è solo l’amore, ma non un amore qualsiasi. Io parlo dell’amore incondizionato, infinito e illimitato per il Sé.

Prima che vi distraiate non parlo dell’amore sdolcinato, pieno di cuori e di fiori color arcobaleno. Io parlo di un tipo di amore tosto, grintoso, determinato a prevalere a qualsiasi costo e sono abbastanza sicura che questo livello di autoamore è ciò che è richiesto per restare sul pianeta come Maestra.

Come ho condiviso il mese scorso, le sfide fisiche sono alcuni dei residui più frustranti della nostra vecchia vita, forse perché il corpo tiene letteralmente tutto al posto nostro finché non saremo pronti a lasciarlo andare e quindi, nel bene e nel male è la manifestazione più letterale della mia energia. Qualsiasi cosa il mio corpo trattenga, sono io che ce l’ho messo, ma cosa c’entra l’amore con la soluzione dei problemi fisici? Beh, probabilmente tutto.

Io sono cresciuta in una casa cristiana molto religiosa, immersa negli insegnamenti biblici, la nostra particolare versione di teologia e molto studio e preghiera. Mi sono sforzata di capire tutto e riuscivo a spiegare il “piano di salvezza” di Dio come qualsiasi altro predicatore, ma qualcosa mi rodeva sempre. Sebbene la logica fosse ben definita, c’era qualcosa che mancava e che non riuscivo a definire. A 14 anni ho avuto un’esperienza mistica in cui ho sentito la presenza di Gesù che mi chiedeva di seguirlo e di lavorare con lui. Naturalmente ho detto “Sì!” con tutto il mio cuore e ho iniziato a concentrare il mio studio personale sugli insegnamenti di Gesù (che costituiscono una parte sorprendentemente piccola della Bibbia).

Come quasi tutti sanno, Gesù – Yeshua – era il Maestro dell’Amore. La teologia, le regole, le credenze e le tradizioni non significavano nulla per lui se non erano racchiuse nell’amore e mi chiedevo come tutto ciò si applicasse a un mondo in cui le regole che governano ogni aspetto della vita di solito avevano la precedenza su cose fantasiose come l’amore. Uno dei miei autori biblici preferiti aveva altro da dire su questo amore tanto importante:

Amati, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore viene da Dio e chi ama è nato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non conosce Dio, perché Dio è amore.

[Infatti, Dio è amor, e tutti coloro che vivono nell’amore vivono in Dio e Dio vive in loro. (1 Giovanni 4:7-8, 16)

Apparentemente, l’amore era così importante da essere la definizione stessa di Dio! Se era vero a cosa servivano tutta la teologia, le regole, i giudizi e le minacce? Ora so che si trattava di esseri umani che cercavano di controllarsi a vicenda, ma anche allora sembrava che la “linea di fondo” di Dio fosse l’amore. Gesù disse: “Ama il tuo prossimo come te stesso” il che ha generato un’altra domanda. Se io sono un peccatore miserabile e non amabile, a cosa serve amare qualcun altro in quel modo? Ho cominciato a capire che “Ama il tuo prossimo come te stesso” implicava che avrei già dovuto amarmi, ma ci sono voluti solo alcuni decenni (e vite) perché questo concetto mi entrasse davvero dentro.

Ecco un paio di pensieri correlati. Adamus ha detto che l’amore è stato scoperto per la prima volta qui sulla Terra. Credete sia accaduto nel periodo in cui viveva Yeshua? Dopo tutto è stato l’obiettivo del lavoro della sua vita. Spesso Adamus ha affermato anche che tutti i Maestri Ascesi sono passati dalla Terra – il Pianeta dell’Amore. Potrebbe essere che l’amore profondo verso se stessi sia il cuore l’essenziale e miracoloso dell’ascensione?

Ciò attiva una domanda interessante per coloro che sono ansiosi di lasciare il pianeta: Vi siete innamorati di voi? Visto che sembra sia qualcosa che dovete fare proprio qui sulla Terra, beh, questa è la vostra occasione!

Inizio a capire che l’amore assoluto verso se stessi è la chiave di tutto. Considerare questo passaggio, uno dei più popolari anche se leggermente modificato:

Se parlo nelle lingue degli uomini o degli angeli ma non amo me stessa non sono che un gong rumoroso o un cembalo che suona. Se ho il dono della profezia e posso penetrare tutti i misteri e tutta la conoscenza e se ho una fede che può spostare le montagne ma non amo me stesso non sono niente.

L’amor proprio è paziente, l’amor proprio è gentile. Non invidia, non si vanta e non è orgoglioso. Non mi disonora, non è egoista o facilmente irritabile e non tiene traccia dei torti subiti. L’amore di me protegge sempre, si fida sempre, spera sempre e persevera sempre.

L’amor proprio non fallisce mai. Poi ho visto solo un riflesso come in uno specchio; come mi vedo faccia a faccia. Allora mi conoscevo in parte; ora mi conosco in modo pieno, così come sono conosciuto in pieno.

E ora restano queste tre cose: la fede, la speranza e l’amor proprio, ma il più grande di queste tre è l’amor proprio. (1 Corinzi 13)

Detto con parole mie, sarebbe una cosa del genere:

Tutte le mie intelligenti sincronicità, le mie realizzazioni e le mie intuizioni sono rumore inutile se non mi amo. Amarmi significa che sono paziente e gentile con il mio corpo e che non mi metto a confronto con gli altri. Significa che mi prendo sempre cura di me, senza dubbio. Quando finalmente permetto questo amore posso conoscermi in pieno, proprio come la mia anima mi ha sempre conosciuto perché il più grande di tutti è l’amore.

Nella vita reale questo amore si manifesta in molti modi. Per me una parte di questo amore è la presenza. In altre parole, è diventato estremamente importante essere del tutto presente con me s in ogni momento possibile, soprattutto quando si tratta di cibo (non voglio continuare a concentrarmi su dieta e cibo e corpo, ma in questo momento è un grande problema e quindi condividerò ciò che sto imparando). Come ho scritto il mese scorso, essere innamorati di sé rende tutto diverso ed essere innamorata di me non fa eccezione. In queste ultime settimane ho rimosso tutte le soffer… ehm, le restrizioni legate a ciò che mangio. Le prime due settimane ho fatto come tutte le altre volte: Ho mangiato ciò che volevo e il corpo ha risposto nei soliti modi (dolori, dolori e la scala glicemica che saliva verso l’alto). Prima avevo sempre rinunciato a questo punto, ma questa volta in me qualcosa di profondo si è spostato e ha continuato a farlo.

Ho fatto molte conversazioni con il mio corpo e lui ha iniziato a diventare più loquace, quasi come se cominciasse a credermi piuttosto che a ignorare l’ennesimo dei miei tanti trucchi.

Poi un giorno ho ricevuto una richiesta – che io sia del tutto presente con lei ogni volta che mangio. In altre parole niente computer, TV, cruciverba o riviste mentre mangiavo. Non che avessi bisogno di concentrarmi sul cibo (anche se può essere un’esperienza straordinaria), lei voleva solo la mia presenza. Per la mia mente restare presente è stata una breve sfida, ma poi ho preso posto sul sedile posteriore dell’amore e ho iniziato a percepire con maggiore chiarezza il suo gentile feedback. “Questo per favore, non quello,”. ” Grazie, basta così, “. “Solo uno, non tre”, “Oggi qualcosa di fresco, per favore”. Inoltre per lei l’orologio non ha alcun significato e ciò ha comportato che ho mangiato – e non mangiato – a ore insolite e quando sono presente con lei nell’amore totale sembra che il resto non abbia alcuna importanza.

Voglio dire, pensateci. Quando cenate con una persona che vi è cara e preziosa, non state seduti lì a leggere un libro o a giocare con il telefono. Almeno con la persona che amate siete presenti! È un momento caro in cui non vi sognereste mai di inserire delle distrazioni. Forse il vostro Sé, la vostra anima gemella più vera merita la più grande attenzione da parte vostra.

Amarmi può significare qualcosa di diverso in ogni momento. Potrebbe essere lasciare un posto in anticipo, mangiare secondo il mio programma o dire di no a qualcuno, riposare quando il corpo lo chiede e mettermi al primo posto invece che all’ultimo. Potrebbe anche significare fare scelte difficili come sfidare la mia persistente mancanza di autostima (e le distorsioni che comporta) e rifiutare di parlare male del mio corpo o di lamentarmi della mia vita. Pensate a quando avete fatto esperienza dell’amore con un amante, con un membro della famiglia, con un bambino o anche con un animale domestico. Vi siete trattati almeno con la stessa dolcezza con cui avete trattato loro? Vi parlate con la stessa gentilezza? Vi sostenete con lo stesso amore? Vi accettate in modo altrettanto pieno?

Cosa succede quando ogni singola cosa è un dono d’amore che mi faccio, che io faccio al mio sé? Beh, ciò cambia letteralmente il modo in cui l’energia mi serve. Anni fa ho dovuto affrontare un lavoro dentale importante. L’avevo rimandato troppo a lungo e avevo bisogno di diverse devitalizzazioni (ciò comporta un sacco di trapanazione e installano materia estranea nei miei denti in modo permanente). Sulla sedia del dentista ho fatto la scelta consapevole di integrare il nuovo materiale nel mio corpo. Ho immaginato di parlargli: “Benvenuto! Ora fai parte di questa Maestra, quindi per favore fai come se fossi a casa tua e servimi per tutto il tempo necessario”. È stato un modo piacevole di passare un periodo piuttosto sgradevole, ma un giorno ho dimenticato l’invito e a fine giornata la mia bocca pulsava di dolore, cosa insolita. Solo dopo mi sono resa conto che quel giorno avevo dimenticato di dare il benvenuto alla devitalizzazione – stupita dalla differenza tangibile che ha fatto!

A un certo punto nelle ultime due settimane finalmente il mio Sé ha affermato l’ovvio: Perché non accogli e integri TUTTO ciò che metti nel tuo corpo e non solo le parti che riguardano i denti? Così facendo l’amore è sbocciato a un livello del tutto nuovo.

Un paio di anni fa (Time Out), Adamus ha lasciato cadere un commento piuttosto allettante. Ha detto che un giorno avrebbe parlato dell’amore “così puro da sciogliere i diamanti”. Mi si sono drizzate le orecchie: “Oh, forse finalmente avrò un amante che mi capisce”, ma non credo che stesse parlando di questo. Ultimamente ci ha ricordato che tutta la realtà umana consiste principalmente di idrogeno, elio e un po’ di ossigeno. Di recente ho controllato e ho scoperto che si tratta di gas incolori e inodori e allora, cosa tiene tutto insieme perché sembrino pietre e mele e alberi e cani e persone e tutto il resto? Io Sono. Quando nel mio corpo c’è un’energia bloccata, io la trattengo dentro di me (non mi spingerò così lontano come fa Adamus a dire che ne sono innamorata, ma è ovvio che per qualche motivo io la trattengo). La mia coscienza sta fondendo questi elementi di base nella mia realtà particolare.

L’amore puro e illimitato verso di me e la mia creazione dissolve la resistenza che tiene tutto al suo posto (ricordatevi che la resistenza è inutile) et voilà – la realtà diventa flessibile e forse si sciolgono anche le prigioni di cristallo!

Mi piace dove sta andando questa storia dell’amore.