SHOUD 9 – MERLINIAM

SHOUD 9

Presentato al Crimson Circle il 5 giugno 2021

Io Sono quello che Sono, Adamus del Dominio Sovrano.

Benvenuti allo Shoud. Benvenuti allo Shoud 9 della serie Merlin I Am, dal vivo dal Crimson Circle Connection Center in Colorado. Facciamo insieme un respiro profondo  mentre diamo inizio alla nostra sessione di oggi.

In questa sessione abbiamo molte cose da trattare, abbiamo molto da fare quindi facciamo un bel respiro profondo che vi radica, un bel respiro profondo mentre diamo inizio a questa riunione.

Ah! Mi sento bene a essere di nuovo sulla Terra, a essere di nuovo nei reami fisici con tutti voi e di nuovo nel corpo di Cauldre. Sì, ma prima di continuare c’è una cosa da fare. Come Grande Maestro Asceso in visita, dov’è il mio caffè? Hm? Vorrei proprio una tazza di caffè. Ah! Giusto in tempo. Grazie, cara Kerri.

KERRI: Ti andrebbe qualche dolcetto?

ADAMUS: Per ora mi basta il caffè.

KERRI: Ok.

ADAMUS: Lasciali qui, forse Cauldre o Linda li vorranno. Grazie.

KERRI: Ecco per te.

ADAMUS: Ah! Ti spiacerebbe dire ciao a tutti là fuori, nella terra di Shaumbra?

KERRI: Ciao, Shaumbra! Mi siete mancati e se venite a trovarmi vi darò un bacio sulla guancia.

ADAMUS: A me no?

KERRI: Oh, aspetta, aspetta!

ADAMUS: Sì.

KERRI: Tu puoi baciarmi.

ADAMUS: Smack! Ah!

KERRI: Grazie.

LINDA: Noi apprezziamo sempre Kerri Gallant e il grande servizio che fornisce agli altri. Un gran lavoro, davvero.

KERRI: Ti amo, Linda (Adamus ridacchia) e Adamus.

ADAMUS: Un grande bacio alla cara Linda.

LINDA: Ohh!

ADAMUS: Smaack!

LINDA: Che fortunata!

ADAMUS: Mi sembra di capire che tutte le misure sociali che avete dovuto tollerare nell’ultimo anno e mezzo stanno per finire. È una delizia riuscire a abbracciarvi e baciarvi e per alcuni di voi ci sono altre cose che ora potete fare.

Oggi c’è molto di cui parlare e che accadrà su molti livelli diversi. Abituatevi. La vita su livelli diversi.

So che a volte risulta sconcertante. A volte io so che volete restare sul piccolo livello comodo in cui vivete, ma non è dove andremo con Shaumbra, con voi. Voi operate su molti livelli diversi.

Naturalmente oggi ho detto alcune parole. Dobbiamo farlo, almeno per il momento ma in ciò che faremo oggi ci saranno più che mai alcune comunicazioni energetiche.

Voi sentirete le parole, ma io ho sintonizzato Cauldre in modo che si tratti più di una comunicazione energetica. Ecco dove andremo. Ci andremo nel  Keahak e ne parleremo nei nostri eventi dal vivo, nelle nostre Cloud Class e in tutto il resto. Abituatevi alle comunicazioni su molti livelli diversi. Riuscire a comunicare, a irradiare su molteplici livelli. Non solo così, su un solo livello ma su livelli multipli e poi ricevere su livelli multipli e capire, avere la comprensione innata per cui non dovete usare le parole o il linguaggio e non deve esserci qualcuno che vi parla nell’orecchio o che vi legge qualcosa; voi state solo iniziando a cogliere tutto ciò.

Per oggi facciamo un respiro profondo e passiamo al multilivello, al multidimensionale e alle multicomunicazioni.

Vedete, se tornate agli Shoud e alle cose che abbiamo fatto in passato è naturale che ci siano parole, ma se ci ritornate intessute dentro ci sono anche le energie. Quelle energie sono vive, non sono solo vecchie energie che continuano ad andare in giro. Ci sono energie viventi in ogni Shoud che abbiamo mai fatto, in ciò che definite prodotti – io non amo molto la parola “prodotto” – in ogni cosa che ho fatto con voi. Quelle energie vivono e crescono, non sono statiche. Non è come se infondessimo 52 gradi di energia in qualcosa, no. Le energie continuano a crescere e questo è il bello e fa anche parte del pacchetto di comunicazione di cui stiamo parlando.

Ecco, fate un respiro profondo e sentite tutti i diversi livelli e fidatevi di voi. È molto importante. Fidatevi di voi.

La chiacchierata di oggi prevede 7 capitoli con 7 livelli diversi. Sì.

LINDA: Wow.

ADAMUS: Beh, perché? Ne volevi di più?

LINDA: Sì (ridacchia).

ADAMUS: O di meno (Adamus ridacchia).

LINDA: No, sono tanti. Sembrano tanti.

ADAMUS: No, in effetti è molto semplice. Voi potete operare – in questo modo proprio ora state sognando su almeno una dozzina di livelli diversi anche se pensate di essere svegli; in realtà state sognando su tutti quei livelli, ma al momento non ne siete consci. No, 7 sono niente. Ho pensato di semplificare e ho iniziato mentre oggi prendevo appunti al Club dei Maestri Ascesi per prepararmi a venire qui e avevo in mente 42 livelli diversi, ma poi ho pensato che per amore della semplicità sarebbe stato meglio distillarli. Ti spiace se mangiucchio qualcosa mentre siamo … (prende in mano un biscotto) Ne vuoi anche tu?

LINDA: No, grazie.

ADAMUS: Mm. Il cibo umano. Interessante ma molto reale rispetto a ciò che ci servono al Club dei Maestri Ascesi. ÈÈ molto buono, ma …

LINDA: E la storia del ‘porridge col miele’? Sembrava che fosse la tua grande idea di eccitazione.

ADAMUS: Mi piaceva nella mia ultima vita, la trovavo molto soddisfacente per il mio …

LINDA: Non pensi che questo cibo sia migliore?

ADAMUS: Contiene qualche sapore interessante, ma niente a che vedere con il porridge con miele e frutta secca. In realtà sono i fiocchi d’avena, non solo porridge di avena, ma fiocchi di avena. Al Club dei Maestri Ascesi è probabilmente il cibo più popolare sul menu.

LINDA: (a bassa voce) Naturalmente.

ADAMUS: (ridacchia) Come mangia Adamus, così mangiano tutti.

LINDA: sembra che tu sia l’unico a gestire il menu.

ADAMUS: beh, la cucina è mia e quindi è ciò che mangiamo. Oggi ci sono 7 livelli diversi.

LINDA: Ok.

ADAMUS: Iniziamo con il nostro primo livello.

LINDA: Hm.

1 – Il Dubbio

ADAMUS: Nella nostra riunione del mese scorso abbiamo parlato del dubbio. Il dubbio. In un certo senso il dubbio è qualcosa di intessuto nella natura. Il dubbio viene dalla mente. Il dubbio è ciò che usate per regolarvi e per gestirvi. È uno strano modo di farlo, ma dubitare di voi è la mente che invia i segnali per cui potreste fare un errore. La mente invia il segnale, “Non fare la cosa di prima perché i risultati sono stati pessimi.” Voi sapete che la mente è molto lineare e ha a che fare con molti dati e quindi emette quei segnali. La mente deriva dalla parte che ha bisogno di sopravvivere – dubitare di voi – deriva dall’aspetto di sopravvivenza del cervello  e le altre persone rinforzano quel dubbio. Le altre persone, che in realtà siete sempre voi rinforzano il vostro dubbio. Nella vostra mente ci sono le voci del dubbio che si tratti di un genitore, di voi o di un aspetto di voi che viene dal passato e che ha vissuto qualcosa di difficile. Alcuni di voi hanno nella testa le voci degli psichiatri e degli psicologi; anche se non ci sono mai andati, alcuni di voi mettono in scena lo psicologo che c’è nel loro cervello e che è il loro psicologo personale che continua a dubitare e continua a chiedervi, “È ciò che vuoi fare davvero? Ti senti proprio così?” Non fa altro che sondare e mettervi alla prova e portarvi a dubitare di voi.

Il dubbio. Voi non avete quel lusso. Linda, vuoi scriverlo su quel tuo bel tablet magico che è davvero stupendo.

LINDA: Ok, signore.

ADAMUS: Voi non potete più permettervi il lusso del dubbio.

LINDA: Il dubbio è il numero uno o solo il dubbio?

ADAMUS: Voi non potete più permettervi il lusso di dubitare.

LINDA: Oh!

ADAMUS: Sì. Non fatelo. È un gioco. Prendiamolo per ciò che è. Si tratta di un gioco che fate nella mente e poi lo mettete in scena nella vostra vita quotidiana. Voi non potete più permettervi il lusso del dubbio. Proprio no. È un gioco che non vi porta da nessuna parte. Molti di voi hanno confidenza con i giochi da tavolo. Spesso lanciate il dado e poi muovete il pezzo nel tentativo di eccellere e di battere gli altri. Se il dubbio fosse un gioco da tavolo, voi non arrivereste mai da nessuna parte perché non fareste altro che girare in cerchio senza avanzare mai. Non fareste alcun progresso. Probabilmente nel gioco della vita del dubbio voi procedereste all’indietro. Ogni lancio del dado sarebbe un lancio pessimo. Ogni – oh, bello, Linda. Wow (parla della sua scrittura).

LINDA: È da un po’ che non lo faccio. Sono un po’ fuori esercizio.

ADAMUS: Con cosa?

LINDA: Con la scrittura.

ADAMUS: Oh, la scrittura. La scrittura, ok. Volevo solo essere sicuro che parlassimo della stessa cosa.

Se il dubbio fosse un gioco da tavolo e voi lanciaste il dado, ogni lancio sarebbe pessimo. Ogni carta che peschereste dal mazzo quando toccasse a voi sarebbe una carta pessima. Il dubbio non vi porterà da nessuna parte. Qual è il beneficio del dubbio? Perché mai avere dubbi? Beh, come ho detto il dubbio fa in modo che vi regoliate. Quando dubitate di voi, voi create una specie di limite, voi definite i muri e così vi costruite la vostra scatola personale.

Voi non avete più quel lusso. Proprio così.

Considerato dove stiamo andando e ciò che stiamo facendo qui sul pianeta, voi non potete più permettervi il lusso di dubitare di voi. Da un certo punto di vista può sembrare esilarante, da un altro incute terrore. Se volete, immaginate per un attimo la vostra vita senza dubbi. Scrivilo sulla lavagna per favore, “La vostra vita senza il dubbio.”

Sentitelo dentro di voi per un attimo.

(pausa)

Di colpo diventate consapevoli di quanto spesso dubitate di voi nel corso di una giornata. Affiora una serie costante di comunicazioni legate al dubbio e ciò vi trattiene. Vi mantiene nel piccolo. Vi mantiene molto piatti e lineari e locali. Nella vostra vita voi non potete più permettervi il lusso di dubitare. È un brutto gioco. Ecco che cos’è.

Nessuno ve lo infligge. Per l’umanità non esiste una specie di Sistema di Comando Centrale che vi porta a dubitare di voi. Voi avete giocato a quel gioco ed ora è arrivato il momento di uscirne.

Il dubbio. Vorrei che lo scrivessi come parole singole o inserite in una frase. Il dubbio è il violentatore (a Linda manca il fiato). Cosa? Io non dubito di me. Io conosco le parole che uso. Il dubbio è un ladro.

LINDA: Sulla stessa pagina?

ADAMUS: Come preferisci, cara. L’apparecchio è tuo. Il dubbio è un ladro (morde il dolcetto ed emette un suono di piacere).

LINDA: Un ladro?

ADAMUS: Devo mangiare. È stato un viaggio lungo. Arrivare dal Club dei Maestri Ascesi è un viaggio lungo. Mi è venuta un po’ fame. Il dubbio è un ladro e il dubbio è un assassino …

LINDA: (annaspa) Wow!

ADAMUS: … dell’energia, della vostra energia. Il dubbio è un violentatore! È un ladro. É l’assassino della vostra energia. Ecco cosa fa esattamente e io sono felice di usare parole molto audaci come queste perché è proprio così. È inutile girarci intorno. È un violentatore. Il dubbio violenta la vostra energia, ve la sottrae e vi porta a dubitare di voi. È un ladro. Vi ruba non solo la forza vitale dal corpo e dalla mente, ma vi sottrae la vostra vera identità. È un assassino. Uccide il vero Io Sono che siete. Uccide il Merlino, il mago che siete e voi non potete più permettervi il lusso di giocare a quel gioco. Adesso basta.

Ogni volta che avete un dubbio, andate oltre. Ogni volta che sentite che il dubbio sta per affiorare, voi andate oltre. Tra un attimo avremo una parola. Qual è l’opposto del dubbio? Ci arriveremo tra un attimo, porteremo dentro quella parola e lo supereremo.

Dove stiamo andando non c’è assolutamente spazio per il dubbio e se voi continuate a restarci attaccati – a proposito, prima di farlo il drago vi sta aiutando a trovare il dubbio. Ecco perché ultimamente avete affrontato alcune cose. Sembra proprio che il dubbio sia dragato dal letamaio torbido presente dentro di voi ed è proprio ciò che sta accadendo. Il drago lo trova perché dove andremo non c’è spazio per il dubbio.

Potreste dire che noi andremo oltre. Noi entreremo in altri reami. Noi entreremo nella vera vita come Maestro su questo pianeta. Con il dubbio non riuscirete a farlo ed ecco perché il drago lo sta trovando e lo sta portando in superficie.

Dove andremo non c’è spazio per il dubbio. Il dubbio vi farà a pezzi, davvero. Immaginate un astronauta che viene lanciato nello spazio profondo e  nella sua capsula si porta dietro troppo peso. In un certo senso la sovraccarica. All’ultimo minuto, mentre nessuno lo guardava l’astronauta ha inserito nella sua capsula un mucchio di cose extra, le coperte, il cibo, altri strumenti, il kit di sopravvivenza e tutto il resto perché era terrorizzato. Pensava che ne avrebbe avuto bisogno, ma ora si trova nello spazio profondo e la sua capsula era stata progettata per una certa quantità di peso, ma lui si porta dietro un mucchio di peso extra. Cosa accadrà? La capsula si spezzerà e l’astronauta o non raggiungerà la sua  destinazione o finirà fuori traiettoria o finirà a pezzi anche lui.

Ecco cos’è il dubbio. È bagaglio extra e perché mai dovreste portarlo a bordo, non lo so proprio a meno che non siate abituati a dubitare. Il dubbio è come un vecchio amico, pessimo che c’è sempre e su cui voi contate. Siete in una situazione in cui dovete prendere una decisione, in cui dovete decidere di fare una su tre o quattro cose e voi portate dentro il dubbio perché vi aiuti nel processo decisionale. Riuscite a immaginare che tipo di decisioni di merda prenderete se vi baserete sul dubbio?

Diciamo che esiste l’occasione di qualcosa di nuovo, di eccitante, di diverso, di avventuroso ed ora è arrivato il momento di prendere una decisione ma il dubbio entra e dice, “Beh, non so se posso farlo davvero” oppure “Forse me lo sto solo inventando.” Oh! Sapete, ci sono un paio di cose che non mi piacciono proprio di Shaumbra. Prima di tutto potete fare tutto ciò che volete, ma a me non piace quando dite la frase, “Non lo so” (Linda annaspa). Non dico che io non lo so. Sto dicendo che voi dite, “Non lo so.”

LINDA: Ok. Ok.

ADAMUS: inoltre quando dubitate, voi dubitate di voi. Considerato dove stiamo andando non c’è più spazio per quel tipo di cose perché vi farà a pezzi. Noi ne usciremo. Noi andremo oltre. Noi entreremo in un livello di coscienza e di comunicazione del tutto nuovo e se il vostro compagno è il dubbio voi non decollerete mai e anche se riusciste a decollare non sarebbe una cosa piacevole.

Ora con gli Shaumbra di tutto il mondo prendiamoci insieme un momento. Fate un respiro profondo e superate il dubbio ma poi, di cosa dubitate? L’unica cosa di cui dubitare è la vostra umanità. L’unica cosa di cui dubitare è che il dubbio presente nella vostra umanità vi dice di non volare, di non elevarvi. Ecco cosa vi tiene qui.

Dunque, potremmo fare una lunga, lunghissima chiacchierata sul dubbio, ma in fondo voi non volete apparire diversi. Voi non volete che sembri che facciate alcuni errori o che viviate dei fallimenti agli occhi delle altre persone. Sapete, per quanto riguarda voi non è terribile fare un errore, per la percezione che avete di voi non è orribile. Potete superarlo, potete dirvi, “Beh, è stato un errore. Le cose non sono andate come pensavo, ma non è stato un errore perché voglio andare avanti” e a quel punto osservate come l’energia continua a circolare, completa il cerchio e ritorna e in effetti non è stato un errore. Faceva solo parte del processo di fare esperienza della vita. Non è stato affatto un errore e se voi permettete che le energie vortichino e continuino ad aprirsi vi renderete conto che il vostro errore non è stato affatto un errore.

In realtà ciò che vi preoccupa e ciò a cui pensate sono le altre persone. É stato un errore? Gli altri vi guarderanno e diranno, “Ragazzi, è stato stupido. È stata proprio una cosa stupida.” (Linda finge di piangere) “Perché hai fatto un tale errore?” e anche se non ve lo dicono in faccia, cosa che di solito non fanno, in ogni caso lo pensano (Linda continua a fingere di piangere) e poi ne parlano con gli altri, “Hai visto cos’ha fatto Linda …” ti chiedo scusa, oggi devi rappresentare tutto il pubblico.

LINDA: Oh, grazie.

ADAMUS: “Avete visto cos’ha fatto Linda? Avete visto lo stupido errore che ha fatto? (lei continua a fingere di piangere) Ecco cosa… (Adamus ridacchia), ecco cosa vi colpisce davvero. Intendo dire che per quanto riguarda voi, in qualche modo riuscite a gestire il fatto di fare qualche errore, qualche cosa stupida perché poi vi rendete conto che mentre entriamo nella natura del tempo voi realizzate che in realtà non si è trattato di un errore. È stato un trampolino di lancio. Forse quando siete salito su quel trampolino non vi siete sentiti molto bene, ma d’altro canto è stata una parte importante di tutto il vortice delle energie che in fondo non fanno altro che servirvi.

A quel punto l’umano pensa, “Sì, ma cosa penseranno tutti gli altri?” Quello è il punto dolente. Quella è la cosa tosta. Ve lo ripeto, tra pochi minuti vi dirò cosa fare quando vi trovate in una situazione di dubbio. Sapete, abbiamo già parlato della vita senza il potere. Ora immaginate la vita senza il dubbio.

Con questo facciamo un bel respiro profondo.

(pausa)

2 – Il Tempo

Numero due. Il tempo. Il tempo è un tema affascinante. Il tempo è la cosa su cui anche i fisici non sono d’accordo. Il tempo non è una costante. Intendo dire che lo è quando è sul vostro polso o almeno la pensate così, ma da un punto di vista scientifico o fisico non è definito. Di fatto non è reale. In fondo si tratta di un ‘apparecchio’ creato dall’uomo. È un apparecchio divertente finché non ci restate bloccati dentro e a quel punto diventa un fastidio. Diventa noioso, diventa la morte – la morte stessa – perché quasi tutti gli umani vivono in base a un tempo lineare che li porta dal trauma della nascita all’agonia della morte. Tutto ciò che fanno è vivere lungo una linea temporale in attesa di morire. Che cosa triste. È una cosa molto, molto triste, non pensi?

LINDA: Sì.

ADAMUS: È così triste che ha influenzato la coscienza su tutto il pianeta. Beh, è una delle cose che supereremo. Noi arriveremo davvero a capire il tempo che vi permette di esistere nel tempo e di uscire dal tempo nello stesso momento. Il tempo diventerà un giocattolo e non più un peso. Sarà uno strumento. Sarà qualcosa con cui potrete giocare.

Di recente moltissimi tra voi – intendo dire ultimamente – Cauldre mi chiede sempre, “Cos’è recente?” Per me è un po’ diverso. Gli ultimi 100 anni sono recenti ma nel vostro tempo umano recente, direi negli ultimi mesi e soprattutto nell’ultimo paio di settimane avete percepito la distorsione del tempo. Ciò vi confonde e in un certo senso è piuttosto divertente, ma vi confonde e vi sentite frustrati se cercate di mantenere la stessa routine per tutta la giornata.

Voi sentite la distorsione temporale ed è una buona cosa perché ecco cosa sta accadendo. Ne abbiamo parlato un po’ il mese scorso, ma ora come ora non si tratta solo di voi e del vostro viaggio. Intendo dire che non è solo il  “voi” che ogni giorno vedete allo specchio. Al momento avete un mucchio di compagnia. Ci sono molti ‘soci’, colleghi che attualmente fanno parte di questo viaggio. Sono il vostro passato e il vostro futuro. Potreste dire che vi state portando dietro il loro peso, il peso di tutti loro ma anche la loro gioia. Voi vi portate dietro la responsabilità di tutti loro e proprio ora tutto  è con voi.

Ecco cosa sta accadendo. Linda, ti chiederò di disegnare un grafico, usa pure tutto il foglio della tua carta.

LINDA: Ok.

ADAMUS: Disegna una specie di forma a imbuto.

LINDA: Ok.

ADAMUS: Con la parte stretta verso il basso e disegnalo bene, in modo artistico.

LINDA: Beh, non sono molto brava con l’iPad.

ADAMUS: Alla base dell’ imbuto …

LINDA: Sì.

ADAMUS: Sull’imbuto scrivi, “Il Momento Ora.”

LINDA: Ok.

ADAMUS: Basta anche solo “Ora”. Alla base dell’imbuto c’è l’umano.

LINDA: Ok.

ADAMUS: Una piccola silhouette.

LINDA: Ecco cosa otterrai.

ADAMUS: Una figura o ciò che vuoi, è l’umano nel momento Ora. Ora disegna una freccia che scende da ore 10 e un’altra che scende da ore 2 ed entrambe finiscono nell’imbuto.

LINDA: Ok.

ADAMUS: Bene. Sulla freccia a sinistra scrivi la parola “passato” e sulla freccia a destra scrivi la parola “futuro”. Ecco cosa sta accadendo esattamente nella vostra espansione temporale. Bene. Sta accadendo – non per il pianeta, solo per Shaumbra –  ora sta accadendo che il passato, il vostro passato, le vostre vite e anche questa vita, il passato si sta aprendo. Non esiste più lungo una linea dritta, ma si sta aprendo e sta scendendo nel vostro momento Ora. I vostri potenziali futuri – è un po’ difficile disegnarli, sai (ridacchia mentre cerca di sistemare l’angolo corretto dell’immagine).

LINDA: Sì!

ADAMUS: I vostri potenziali futuri non sono più nel futuro. I vostri potenziali futuri si stanno aprendo mentre noi diventiamo esseri consci ed eterni, senza tempo. Anche il futuro si sta aprendo e sta scendendo lungo l’imbuto. Ecco perché ultimamente percepite la distorsione temporale. A volte è una distorsione che vi radica –  voi siete abituati a essere radicati in un certo modo – e proprio perché vi state aprendo, ora cogliete la strana distorsione di tutto. Voi vi stiate aprendo al passato e al futuro. Entrambi stanno entrando nel momento Ora e non solo, ma se torniamo al tuo disegno in alto, proprio in alto scrivi, “anima.”

LINDA: Oh.

ADAMUS: Aggiungi una freccia che arriva dritta nel momento Ora. Ecco, mentre permettete, l’anima e tutto il resto entra nell’imbuto e fluisce verso il basso. È la fisica del permettere. Ecco cosa sta accadendo.

Il vostro passato si libera dal suo blocco temporale. Il futuro, che è tutti i vostri potenziali, si libera dal suo blocco temporale. A quel punto anche l’anima, il Maestro, tutti i vostri potenziali e tutta la vostra energia riesce a fluire dentro mentre voi lo permettete. Questo è una specie di diagramma sul Corso Base del Permettere. Ecco cosa sta accadendo e tutto atterra su di voi, sull’umano alla fine dell’imbuto. Tutto finisce su di voi. Perché? Perché l’avete chiesto, perché lo volete e perché avete detto, “Questa è la vita. Noi riassumeremo tutto. Noi resteremo qui come un Maestro asceso. Noi saremo consci dell’anima.” In un certo senso così si sblocca anche ciò che definireste la storia del passato di cui parlerò tra un attimo. Ciò sblocca la storia come tale.

Nulla di ciò che è mai accaduto è scolpito nella pietra o nel cemento. Per quasi tutti è così; è loro percezione e quindi si comportano di conseguenza. È come la storia di Re Artù che estrae la spada dalla roccia. Prima di Re Artù molti ci avevano provato e avevano fallito, poi arrivò lui e estrasse semplicemente la spada dalla roccia, cioè lui sbloccò il tempo per lui. Così anche il vostro passato – con tutte le cose che pensate di avere sbagliato, con tutti gli errori che pensate di aver fatto e con tutti i dubbi che avete avuto – di colpo voi li sbloccate dal tempo. È  una cosa enorme. Intendo dire che è über enorme, che è ultra-enorme, che è enorme in modo quantistico.  Nello stesso momento voi sbloccate il futuro che avete sempre mantenuto nel futuro come da qualche altra parte e ora lo rendete disponibile a voi.

A proposito, potreste dire che tutto ciò sta accadendo in modo naturale. Voi non dovete studiarlo. Io vi sto raccontando i fatti dopo che avvengono o forse mentre avvengono. Non è qualcosa che tentiamo di aspirare a fare. Non sono io che vi racconto cosa accadrà dopo. È dove siete in questo momento. È ciò che sta accadendo nella vostra vita. Ora io cerco solo di tentare di definirlo per voi con le mie parole, ma cosa ancora più importante con le comunicazioni energetiche a voi.

Il fatto è che il tempo sta modificando il suo flusso e non è più solo lineare. È ancora lineare se e quando lo scegliete, ma ora si sta sbloccando dal passato e dal futuro. A quel punto fluisce dentro in contemporanea con la consapevolezza della vostra anima tutta dentro di voi, il ricevente che è in fondo all’imbuto nel momento Ora. È una cosa grande. Prendetevi un momento, permettetela e sentitela.

(pausa)

Prendetevi un momento e ora sentite come tutto ciò fluisce, s’incanala e vi raggiunge. Il vostro passato sbloccato, il vostro futuro sbloccato e la vostra anima.

Io parlo dell’anima. Nella Vita da Maestro 14, che ora è disponibile nel vostro negozio preferito, quello del Crimson Circle io definisco l’anima. Cara Linda, faccio anche un po’ di promozione.

LINDA: Eh, sono informazioni molto buone.

ADAMUS: Sono buone –  sono informazioni stupende – e sapete perché? Perché sono le vostre informazioni. Naturalmente io ve le ho comunicate, le ho verbalizzate a voi ma sono le vostre informazioni. È ciò che state affrontando. Noi non faremmo niente del genere se voi non lo steste vivendo e poi, lavorando insieme in ciò che definiamo lo Shoud, che è una specie di voce di gruppo, la comunicazione di gruppo per tutti si trasforma in cose come la Vita da Maestro, ma è solo dove siete voi.

3 – La Storia È nel vostro Cuore

Il prossimo capitolo, il numero 3. La vera storia, la vostra vera storia è nel vostro cuore. Non è nella vostra mente. Non sono i dati. La vera storia non è fatta di dati.

Ora prendete in considerazione la storia, cioè i libri di storia, la storia del pianeta e la storia del vostro paese.

LINDA: La “Storia” è il numero 3?

ADAMUS: Sì, invece di chiamarla “Storia,” “La storia è nel cuore.”

Sì, la storia è nel cuore.

Prendete in considerazione un libro di storia che contiene molti fatti e molti dati. È pieno di nomi e di date. Ci sono molti fatti e molte cifre e le persone pensano che sia la storia. Fino a un certo punto lo è ma è solo un aspetto, uno strato su una dozzina, su un centinaio e forse su un migliaio di strati di ciò che la vera storia in generale è davvero.

All’inizio è un concetto difficile da afferrare e quindi vi chiedo di sentirlo dentro di voi. Alcuni iniziano davvero a coglierlo. Il passato non è ciò che pensate e i dubbi che avete e quando parlo di dubitare io parlo dei vostri dubbi dal passato. Non è affatto così.

In generale ciò che avete è una serie di dati o punti dati a cui pensate e che  compongono il passato e in un certo senso voi pensate che tutto ciò sia immagazzinato nella vostra mente. C’è tutta la storia. Ci sono piccoli film, ci sono immagini, ricordi e ci sono emozioni. Non sono immagazzinati nella mente perché lì non c’è proprio niente. Allora dove sarebbero? In alcuni fluidi presenti nella vostra mente, in alcuni aminoacidi o in altre cose presenti nel vostro cervello? No, non è così. Lì non è immagazzinato niente.

Tutti i ricordi sono in una specie di cloud. Eh sì, esiste un’ analogia molto chiara tra i vostri sistemi di elaborazione che hanno a che fare con i dati e come li inserite nella Cloud. Sapete, di solito non sono proprio nel vostro computer perché tutto emula, in un certo senso copia l’intero processo umano.

Ci sono tutti i punti dati e i ricordi immagazzinati, contenuti come in un cloud, ma il cloud non è da qualche parte. Intendo dire che non potreste  andare a cercare di trovarla in cielo, proprio come non esistono i Registri Akashici del pianeta o dell’universo. È così, è così e basta.

Ciò detto, diciamo che tutta la vostra storia, tutto ciò che avete mai fatto e di cui avete mai fatto esperienza, tutto ciò che sapete, ogni pensiero che avete mai avuto non è immagazzinato in un luogo preciso ma esiste. Dov’è? C’è e basta. Intendo dire che è come se fosse nell’aria e non è possibile trovarla da qualche parte. È una cosa strana. In ogni caso tutto ciò presenta alcune caratteristiche elettromagnetiche che si possono rilevare e quando si rilevano – al momento ci sono alcune ricerche in questo ambito, ma non molte –  ma tra circa tre o quattro anni riusciranno a iniziare a rilevare ciò che io definisco piattaforme di pensiero o piattaforme di ricordi vicino o intorno a una persona. Non sono proprio lì, ma è più o meno è dove e come le portate dentro. È come una parte dell’imbuto da cui entrano le cose che presentano qualità elettromagnetiche. Gli umani arriveranno alla conclusione che intorno a voi esiste una specie di campo aurico per mancanza di termini migliori ed è lì che sono immagazzinati tutti i vostri pensieri e i vostri ricordi. Non è proprio vero, ma è lì che si possono rilevare. Ora torniamo al nostro tema.

La vera storia di chi siete è nel vostro cuore e non parlo di questo cuore (quello fisico). Voi sapete cosa intendo quando parlo di cuore. È nelle vostre sensazioni, nel vostro sapere interiore, nella vostra gnost. È proprio lì. Fa parte di tutto quello che siete e non ha bisogno di esistere in un luogo né in un tempo, meno che meno nella materia. Non ne ha alcun bisogno.

Alla mente umana piacerebbe pensare che esista da qualche parte, che riempia uno spazio definito e un tempo definito ma non è così. Non ne ha alcun bisogno e quella è la sua bellezza. È la sua libertà. Non ha bisogno di avere quella definizione.

La vostra vera storia è nel vostro cuore e io uso di nuovo la parola “cuore” per indicare il vostro sapere interiore, la vostra passione, il vostro vero sé o come preferite chiamarlo, la vostra anima. Ecco dov’è. Non è nel ricordo delle cose che sono avvenute perché è molto distorto e io non vedo proprio l’ora che Shaumbra, che voi facciate altri passi avanti in modo da arrivare a rendervi conto che è uno di quei – come lo chiamate voi – dei momenti Oh.Mio.Dio. quando vi rendete conto che, “Io continuavo a vedere solo una versione distorta del mio passato e quindi ho creato dei dubbi che hanno limitato ancora di più la mia vita e che mi hanno inserito in uno stato fisico di imprigionamento da cui ora sto uscendo. Ora io mi sto liberando.”

La vostra vera storia è nel vostro cuore. È nel vostro sapere interiore.

Quando superate il dubbio e dite, “Io So che lo So,” quando smettete di dubitare di ciò che vi arriva, quando smettete di dubitare dell’input che vi arriva, quando iniziate a fidarvi delle comunicazioni che avvengono dentro di voi, ricevete comunicazioni dal vostro passato e dal vostro futuro – vedete, voi non vi fidate ancora di quelle comunicazioni. Voi continuate ad aspettarvi le parole e anche quando arrivano le parole, voi ne dubitate. Finite per procedere ignorando tutto ciò che sta accadendo e che tutte le comunicazioni sono già presenti.

Voi avete già sfondato il tempo. Voi avete già sfondato la storia di voi che si basa su determinati dati, ma il dubbio continua ad impedirvi di riuscire a riceverli. Il dubbio vi porta a fingere che non ci siano, che siano solo – voi non sentite neppure il rumore. Ogni tanto – sì, ogni tanto e soprattutto quando siete molto disperati – riuscite a sentirli, ma poi quando tornate alla vostra routine, alla vostra vita umana quotidiana li ignorate. È tutto lì.

La vostra storia, la vera storia su chi siete, sull’essere stupendo che siete senza questo mostro, l’assassino, il dubbio che vi sovrasta e vi butta addosso la sua ombra, la vostra vera storia è nel vostro cuore e non nei dati. Si potrebbe dire che vale per l’individuo ma vale anche per l’umanità e anche per il vostro paese, qualsiasi sia e qualsiasi storia lo coinvolga. Non è nei dati. Per voi, a livello individuale è nel vostro cuore e voi lo sapete già, ma avete dubitato pesantemente di tutto ciò e gli avete chiuso la porta in faccia mentre noi ora apriremo quelle porte. Noi apriremo quelle porte e supereremo il tempo. Sarà molto importante – proprio ora è importante – se consideriamo ciò che faremo e dove andremo e mentre procediamo sarà molto importante.

Qui serve un livello reale di fiducia in voi. Non si tratta solo di dire la parola, ma di un vero livello di fiducia. Fermiamoci un attimo.

4 – Uscire

Il prossimo capitolo. Uscire.

LINDA: Il numero 4 è uscire?

ADAMUS: Sarebbe il numero 4, uscire.

Cosa intendo con uscire? Beh, le persone vivono nelle scatole, in modo figurato ma vivono nelle scatole. Le scatole forniscono loro una certa quantità di comodità. I muri sono definiti e anche il soffitto e l’altezza è definita. Nella scatola tutti i parametri sono definiti e c’è un livello di comodità estrema anche se le persone se ne lamenteranno per tutto il giorno. Le persone si lamenteranno delle loro vite, ma io faccio questa domanda: se non vi piace, perché non la cambiate? Se non vi piace, perché non fate qualcosa di diverso? Lo dico anche a Shaumbra – per questo mi hanno criticato ma mi hanno anche amato –  se nella vostra vita c’è qualcosa che non vi piace è perché voi continuate a ricavarne qualcosa. Continuate a ricavarne piacere, un’esperienza, una nuova comprensione, ne ricavate qualcosa, anche se è solo un po’ di sofferenza che pensate di meritarvi.

Dunque, le persone vivono nelle scatole. Vivono nella loro percezione limitata della storia di sé e del pianeta. Si lamentano delle pareti. Si lamentano delle loro vite, ma poi continuano a rifare ogni giorno la stessa cosa. Non ha senso perché danno la colpa a tutto il resto. Incolpano i genitori o la cultura o la società. Danno la colpa al fatto che non li capiscono. Danno la colpa al fatto di essere una minoranza o una maggioranza. Danno la colpa al fatto che sono maschi. Danno la colpa al fatto che sono femmine o a qualcos’altro – è la colpa del giorno – e ciò li mantiene nella scatola.

Quanti di loro si fermano davvero per un attimo e dicono, “Come supero i limiti di cui sono così stanco? Come mi avventuro oltre?” A quel punto ci pensano sopra e nient’altro.

Forse sognano a occhi aperti e poi quando escono da quel sogno continuano a incolpare qualcuno o qualcos’altro. Se non incolpano qualcuno, come minimo è una specie di scusa, “Io non posso farlo finché i ragazzi non finiscono l’università. Non posso andare oltre perché hanno bisogno di me. Non posso andare oltre finché non divorzio perché mia moglie non capirebbe. Mia moglie racconterebbe agli avvocati e in tribunale che mi comporto in modo strano.” Avete tutte quelle scuse. “Non posso farlo proprio ora perché cerco un lavoro diverso.” Intendo dire che le ho sentite già tutte e infatti voglio scrivere “Il Libro delle Scuse – un Miliardo di Scuse Umane per Non Essere Chi Sei Davvero.” Le ho già sentite tutte quelle scuse e nessuna di loro è valida, proprio nessuna se non la seguente, “Io ho scelto di venire qui in questa vita.” Quella è l’unica scusa. “Io sono stato abbastanza stupido da venire qui,” o abbastanza saggio, dipende da come considerate la cosa. A parte questo, le persone vivono nelle loro scatole e ora passiamo a Shaumbra.

Shaumbra ha ancora le sue scatole. Ha espanso un po’ la sua scatola, l’ha resa un po’ più grande e nella sua scatola un po’ più grande c’è un po’ più coscienza, ma è ancora una scatola. Non parlo di tutti voi, ma di una grande parte di voi.

Voi parlate di uscire. Voi parlate di evadere. Voi pensate di essere un ribelle ma non lo siete proprio. No, non lo siete. Forse vi vestite da ribelle, forse parlate come un ribelle ma un ribelle in una scatola vive sempre in una scatola. Sì, proprio così, quindi non siate troppo orgogliosi di tutte le vostre attività da ribelle finché non uscite dalla scatola e a quel punto possiamo parlarne. A quel punto non solo potete vestirvi come un ribelle, ma non appena uscirete dalla scatola io vi consegnerò un distintivo, una targhetta.

Non intendo affatto essere condiscendente, intendo proprio pigliarvi a calci nel culo (Linda annaspa). Non è una cosa terribile, proprio no. Ecco, se mi piacesse dare i calci nel culo…

LINDA: Intendi calci nel culo fisici?

ADAMUS: Sì, certo. Se qui al Crimson Circle Connection Center organizzassimo una giornata di calci in culo a 100$ e sì, io vi prendo a calci nel culo e per 150$ un calcio nel culo un po’ più forte e per 250$ un calcio nel culo e una sberla in faccia e per quanto strano possa sembrare, fuori dalla porta ci sarebbe la fila che proseguirebbe per strada e girerebbe intorno all’isolato fino a raggiungere l’autostrada. Ecco per cosa siamo qui, per prendere a calci nel culo. Voglio dire che prendere a calci nel culo è un po’ il nucleo del Crimson Circle, giusto? Beh, ogni tanto non volete che vi prendano a calci nel culo?

LINDA: No.

ADAMUS: Non ora di fronte a tutti?

LINDA: No.

ADAMUS: Tu rappresenti il pubblico.

LINDA: Non oggi .

ADAMUS: Non oggi, ok (Adamus ridacchia). No, penso che sia davvero una grande idea. Forse durante l’estate, quando più persone saranno in grado di venire qui faremo la giornata dei calci nel culo.

LINDA: In caso di ferite ci sarà anche una specie di scarico di responsabilità che le persone dovranno firmare per dire che…

ADAMUS: Ecco che ricominci. Incolpi qualcun altro e poi ci sono gli scarichi di responsabilità e gli avvocati e tutto il resto e…

LINDA: Sì, anche lo scarico di responsabilità.

ADAMUS: Se vuoi.

LINDA: Ok.

ADAMUS: Tutti dovranno firmare un accordo, “Io voglio che Adamus mi dia un calcio nel culo e per questo sono disposto a pagare,” e poi firmeranno con il loro nome. È uno scarico e un accordo completo. È un buon contratto a livello di legge.

LINDA: Interessante.

ADAMUS: Sì. “Io scelgo che Adamus mi prenda a calci nel culo.” Subito dopo vi diamo un piccolo distintivo, intendo dire un distintivo di orgoglio. “Adamus mi ha preso a calci nel culo.” Per altri 100$ riceverete la fotografia fatta mentre vi prende a calci nel culo. Credo sia una grande idea.

LINDA: Cosa stai bevendo?

ADAMUS: Non – l’ha fatto Kerri e ha uno strano sapore, sa un po’ di terra e ha anche un odore e pungente. Non so cos’è.

LINDA: Mary Jane o altro? (Adamus ridacchia; ‘Mary Jane’ è un eufemismo per la marijuana).

ADAMUS: Torniamo al punto. Uscire dalla scatola.

Per andare dove andremo dobbiamo uscire. Non possiamo solo pensare di uscire o rendere un po’ più grande la scatola piccola. La difficoltà nell’uscire è che il dubbio vi fermerà. Vi dirà, “Finirai per impazzire. Cosa diranno gli altri?” Vi dirà, “Finirai per perderti in una specie di inferno metafisico.” Affiorano tutti quei pensieri. “E se poi esci e non riesci più a rientrare? E se esci e là fuori non c’è nulla? E se esci e poi diventi ancora meno parte della vita rispetto a prima?” Affiora tutta questa miriade di dubbi sul fatto di uscire.

Miei cari amici, con un certo livello di impazienza devo dirvi che noi dobbiamo uscire proprio ora. Noi dobbiamo uscire e ciò significa fiducia assoluta in voi. Non in me, non in qualcun altro ma la fiducia assoluta in voi. È da molto che state arrivando a questo momento e da molto lo state evitando.

Oh, voi chiedete, “Da cosa usciremo?” Beh, dal tempo. Suona molto bene ma quando siete lì sulla soglia, quando state per buttarvi dalla scogliera del tempo provate un po’ di terrore. È come fare paracadutismo. Salite sull’aereo, indossate il paracadute e finché una sera eravate al bar a bere con i vostri amici vi sembrava un’idea molto buona, ma di colpo siete su un aeroplano che decolla e vivete un momento di “Oh, merda”. Ora siete in altitudine ed è arrivato il momento di saltare fuori e vi guardate intorno e tutti vi guardano come per dire, “Ehi, hai paura o cosa?” La paura vi attanaglia ma sapete che dovete farlo. Intendo dire che non dovete farlo, ma sapete che se lo fate è meglio. Quella è la linea di demarcazione. Uscire dal tempo è un po’ la stessa cosa.

Uscire significa anche uscire dalla scatola della mente. La verità è che alla mente un modo o l’altro non importa. Lei vi manterrà nella scatola finché voi volete restarci e continuerà a giocare con voi. Farà il gioco del dubbio. Farà il gioco dei limiti. È una macchina che vi serve e quando sa che siete veri –  e non siete solo quello che si lamenta e piagnucola e poi immagina e sogna ad occhi aperti, ma quando siete davvero pronti a uscire dalla scatola – lei collaborerà con voi.

È stato uno strumento che vi ha mantenuto nella scatola perché voi volevate che lo facesse. È stato uno strumento e in un certo senso è diventato quasi una nemesi perché voi l’avete resa tale. Esiste la forza gravitazionale e la mente usa elementi come il dubbio, la paura e il bisogno di sopravvivere e tutto il resto ma quando lei sa che voi siete davvero, davvero pronti a uscirne a passare al sapere interiore, a raggiungere altri reami, ad andare oltre o come preferite definirlo, multidimensionali e siete pronti ad entrare nel vostro vero sé reale, la mente collaborerà con voi. Non accadrà un momento prima e quindi non aspettatevi che lei inizi a trasferirvi le cose.  Solo quando uscirete dall’aeroplano, solo quando ne uscirete lei cambierà e vi permetterà di andare. Fino a quel momento, quello in cui fate il passo finale la mente cercherà di proteggervi e tenterà di tenervi dentro di lei.

Nel superare la scatola, probabilmente la parte che fa più paura è e se impazzirete? Definite la pazzia. Per me la pazzia è restare nella scatola sapendo che vivete in una scatola, sapendo che potete uscirne in ogni momento ma sapendo anche che lì dentro state molto comodi e giocate a un gioco grande e grosso che comprende anche il gioco del dubbio e che voi ci restate dentro.

Sto dicendo che è arrivato il momento di andare oltre e di farlo davvero. Oltre il tempo, oltre i limiti della realtà fisica perché non sono così, non sono reali. Fanno parte del gioco.

È arrivato il momento di uscire e non aspettate che qualcun altro lo faccia per primo. Quella è un’altra grande scusa che moltissimi di voi si sono raccontati, “Beh, aspetterò finché non lo fa un altro Shaumbra e vediamo se dopo esiste ancora.” È adesso, Shaumbra. Non dovete fare alcuno sforzo. Voi lo permettete e basta. Non dovete fare alcun esercizio specifico né recitare litanie o cose del genere. Voi lo permettete e vi sentirete strani. All’inizio vi sentirete molto, molto strani ma quando avrete superato l’iniziale sensazione di stranezza vi sentirete sopraffatti, stupiti da quanto è naturale.

In un certo senso percorrerete il corridoio iniziale dove tutto è proprio strano, distorto, irregolare e caotico. È un po’ come camminare in mezzo al caos interdimensionale e cosa fate durante quel caos? Fate un respiro profondo. Non lottate. Lo permettete e dopo il corridoio del caos, di colpo provate una sensazione di naturalezza che vi travolge.

Ora qualcuno di voi sta chiedendo, “È simile al processo della morte?” In un certo senso è simile al processo della morte, ma in questo processo voi non morite. Nel processo della morte voi morite. Il processo della morte funziona nello stesso modo: non appena state per liberarvi dalla realtà fisica per tornare al vostro stato naturale c’è una specie di corridoio della confusione che poi si consolida da ciò che definiamo i reami Vicini alla Terra. Poi nel processo della morte voi li superate e in qualche modo iniziate a ricordare il vostro stato naturale.

Quando entriamo nella modalità di uscire, di lasciare la realtà lineare locale e mentale è una davvero sensazione strana seguita da un’ improvvisa sensazione travolgente di naturalità, di essere tornati allo stato naturale. A quel punto vi guardate indietro, da dove siete venuti e dite, “È stato strano. È stato molto, molto strano.” Voi potrete tornare in quello stato strano ogni volta che volete ed è così che io lo chiamerò d’ora in poi, lo stato strano in cui siete umano, mentale e lineare. Potete tornare nella stranezza ogni volta che volete o potete vivere nel vostro stato naturale o potete esistere in entrambi gli stati.

Al momento è meravigliosamente fenomenale. Io non so se alcuni di voi se lo sono perso, ma ciò che sta accadendo proprio ora sul pianeta è stupendo. Non voglio dirvi troppo perché lo farò nel nostro prossimo Aggiornamento del ProGnost. Parleremo della capacità di vivere nella stranezza, la condizione umana e della capacità di tornare al vostro stato naturale, a chi siete davvero e del riuscire a essere in entrambi in simultanea. Non si tratta di vivere in uno stato o nell’altro. Voi potete farlo o vivere in entrambi.

Cosa sta accadendo sul pianeta nella fisica e soprattutto per quanto riguarda l’elaborazione dati quantistica? Come risultato di ciò che state facendo, letteralmente – io non generalizzo; intendo dire che il risultato letterale di ciò che state facendo di ciò che noi stiamo facendo qui nella  E – in fisica sta diventando la E. A livello di elaborazione dati quantistica stanno scoprendo che potete – non ho una grande confidenza con l’elaborazione dati del computer, ma guardo l’energia e cerco di comunicarla a voi a parole – stanno scoprendo che non esistono più solo lo zero e l’uno. Nell’elaborazione dati quantistica potete averli entrambi. Potete esistere nella E. Al momento è ciò che voi definireste uno stato molto fragile, ma stanno imparando a lavorare con zero/uno/e – allo stesso tempo. Voi potete essere zero, potete essere uno e potete essere E. Non fa altro che seguire la coscienza e si sta sviluppando una cosa del tutto nuova e l’elaborazione quantistica dei dati sarà centinaia se non migliaia o forse decine di migliaia o milioni di volte più efficiente rispetto all’ elaborazione dati attuale e molto più sicura.

Ora dovete solo tirare fuori qualche modo diverso per gestire la trasmissione della comunicazione.

Miei cari amici, per un attimo osservate il parallelo di ciò che stiamo facendo e di ciò che appare. Una volta sarebbe apparso 10, 20 o 30 anni dopo. Ora ciò che stiamo facendo noi appare dopo un anno, al massimo dopo due anni ma la cornice temporale ora è davvero molto condensata. Voi entrerete nella E. Noi stiamo uscendo, ma possiamo ancora vivere nello stato strano che è la condizione umana.

Per questo facciamo un respiro profondo.

Non è una cosa in cui aspiriamo ad entrare o per cui diciamo, “Ci arriveremo tra un anno.” Voi lo state affrontando proprio ora e io non faccio altro che riportare a voi ciò che voi state affrontando.

5 – Il Contrario del Dubbio

Il prossimo punto sulla nostra lista. Credo siamo arrivati al quinto.

LINDA: Sì, signore.

ADAMUS: In fondo, cos’è il contrario del dubbio? Voi conoscete bene il dubbio. È un vostro caro amico. È un amico che continua a chiedervi in prestito denaro, tempo, energia e tutto il resto senza renderveli mai. Il contrario è una parola L’opposto è una parola – Linda, ti faccio lo spelling.

LINDA: Ok.

ADAMUS: È t-r-é-s-o-r-t, trésort con la  “é” con l’accento grave.

Nel Keahak abbiamo introdotto una parola simile, trésor senza la “t.” Trésor è il termine francese per tesoro e trésort non è una variazione di trésor, mentre trésort con la “t” significa  “nessun dubbio.” Nessun dubbio, significa trovare il vero tesoro della fiducia in voi, una volta per tutte e senza condizioni. Nella fiducia in voi senza condizioni e nel ritorno al vostro stato naturale ci sono i tesori che superano ciò che al momento la mente umana potrebbe immaginare. Quando parlo di tesori non parlo di oro, argento, rubini e diamanti anche se sono belli. Parlo dei tesori del vostro Sé, di tornare al vostro stato naturale mentre siete ancora nel corpo sul livello fisico. Trésort.

Quando incontrate i dubbi mentre superate la scatola –  vi ripeto che noi non costruiamo scatole più grandi, abbiamo già dato; noi le sfondiamo e usciamo dalla scatola – e vi avvicinate al punto critico in cui dovete saltare dall’aeroplano, il punto critico in cui arrivate sul limite della scogliera, il punto critico in cui sentite dentro di voi l’ansia e dovete fare un respiro profondo e sentite che il dubbio cerca di trattenervi dicendovi, “Non farlo. Non uscire dalla scatola. La scatola è molto carina. Forse daremo una ripulita alla scatola. Forse compreremo ancora qualcosa per abbellire la scatola, per renderla un po’ più carina. Forse dipingeremo la scatola, ma non andartene. Non lasciarla, perché potrebbero accaderti un mucchio di cose terribili.” Quello è il momento in cui fate un respiro profondo e sentite la comunicazione, l’energia di ciò che è già presente dentro di voi – trésort. È il tesoro del fidarvi di voi. Non fate più i giochi nella della mente in cui immaginate, “Cosa diranno gli altri?” Non vi chiedete se uscirete dall’esistenza o cose del genere.

Trésort è il vostro scettro. Trésort è il tesoro che si trova dentro di voi e arriva attraverso la fiducia.

Voi incontrate i dubbi che avete su cosa accadrà dopo nel vostro viaggio – oltre il tempo, oltre il lineare, oltre i dati mentali e oltre il modo in cui definite la vostra storia attuale – quando andate oltre e tornate nel vostro stato naturale, quello è trésort. Sentitelo dentro di voi per un attimo.

Trésor è il termine francese per tesoro. La parola francese per Trésort è il tesoro di fidarvi di voi.

Ne avrete bisogno. Lo vorrete. Nella vostra vita ci saranno momenti che voi sapete essere momenti decisivi. Voi sapete che state arrivando al punto di superare la scatola. Se scegliete di giocarci dentro la scatola continuerà ad esistere, ma ora si tratta di superare la scatola. Voi vivrete quegli incontri. Nella vostra vita vivrete delle esperienze in cui il dubbio vi consumerà, vi ucciderà e vi violenterà oppure vi fiderete e basta, metterete in atto trésort e giungerete al tesoro di voi fidandovi di voi. Se volete sentite per un attimo trésort, tutta la fiducia che provate. A questo punto non è più neanche una cosa mentale. Non è localizzato in nessun punto. È la fiducia inerente, è la fiducia innata. È –  la definirò così –  è sapere dentro di voi che è giusto perché voi sapete che è giusto. Voi arrivate al punto del trésort e ciò spalanca la scatola e voi ne siete fuori.

All’inizio sembra un po’ strano, ma almeno siete fuori. Non siete più definiti dal tempo né dal vostro corpo fisico. Ecco il momento in cui potete davvero iniziare a lavorare con il Corpo a Energia Libera. Sapete, Shaumbra continua a chiedere, “Quando ‘faremo’ il Corpo a Energia Libera?” Quando uscirete dalla scatola, altrimenti è solo un gioco che fate con voi. Vuoi fingete, voi negate il vostro corpo fisico. Voi fate un gioco da dentro la scatola e in fondo tutto cade a pezzi ma mentre noi andiamo oltre con il trésort, con l’assoluta fiducia in voi – non è qualcun altro che ha fiducia in voi, neppure io ma siete voi che vi fidate del tutto di voi – a quel punto cogliete tutti i tesori.

Facciamo un bel respiro profondo nel trésort.

È la fiducia in voi e non deve venire dalla mente. Voi non dovete inventarvi giochetti del tipo, “Io mi fido di me. Io mi fido di me.” È così. Voi vi fidate di voi, tutto qui.

Non c’è bisogno di usare molte parole. Non avete bisogno di molti piccoli clichés. Non usate le affermazioni che vi fanno stare bene. Voi non avete più bisogno dei poster che avete appeso alle pareti, i poster dell’ottimismo. Fateli a pezzi.

Trésort. È dentro di voi, non su un poster attaccato al muro o su un adesivo da incollare sul parafango.

Fidatevi di voi. Oh, voi sapete com’è. Voi provate una specie di ispirazione, il sapere interiore di fare qualcosa, di andare da qualche parte, qualsiasi cosa sia. Subito dopo entra il dubbio, entra l’assassino, entra il ladro che ruba a voi ed è allora che tenete in mano il vostro scettro e sentite il trésort. Non è solo la parola, ma la comunicazione energetica che si irradia senza sosta e che emana dalla vostra anima. Trésort.

Ora che nel momento Ora entra il vostro passato, entra il vostro futuro ed entra del tutto la vostra anima, tutto sostiene tutto. Nella scatola c’è solo un piccolo bug e quel bug è il dubbio e vi sovrasta, ma è solo un minuscolo bug. Ecco, in quel momento tenete con forza lo scettro – trésort.

Sentitelo per un attimo. Sentitelo.

(pausa)

6 – La Solitudine

Il prossimo punto sulla lista, il nostro nuovo capitolo è qualcosa di cui dobbiamo occuparci.

Voi affrontate tutte quelle cose io so che è esaltante e difficile nello stesso tempo, ma al momento sta accadendo un’altra cosa che di recente molti di voi hanno vissuto. Una cosa difficile, la solitudine. La solitudine. Fa parte del processo di uscire dalla scatola. È la parte che riguarda l’andare oltre. Voi pensate di aver provato in passato la solitudine e di colpo sentite la solitudine in un modo del tutto nuovo. È come un richiamo, è quasi un’attrazione gravitazionale da parte della coscienza di massa, da parte di alcuni dei vostri aspetti del passato.

C’è solitudine quando vi liberate dalla vostra famiglia, dai vostri antenati. C’è solitudine quando vi liberate dalla coscienza di massa e alcuni di voi ne hanno parlato –   da molti punti di vista sono d’accordo con voi –  dicendo, “Io voglio stare da solo.” C’è differenza tra stare da soli e sentire un’enorme solitudine.

Nel centro di ciò che sta accadendo c’è il sé umano con cui vi siete identificati, il sé umano che era l’unica cosa che sapevate davvero di voi e che ora si sta trasformando e sembra stia sparendo –  in effetti non è così, si sta solo evolvendo –  e all’improvviso ecco che arriva la grande solitudine. È non avere famiglia né amici, è non sentirsi parte della coscienza di massa e all’improvviso anche il vostro sé umano sembra svanire e provate un senso di solitudine che vi travolge.

Fa solo parte di tutto il processo che state vivendo. Non sentitevi troppo travolti. Passerà. È la transizione da dove eravate, da chi eravate a quello che diventate ora. Ecco cosa vi fa sentire completamente soli.

Poi c’è il desiderio profondo. Il desiderio profondo di tornare alla famiglia, agli amici o da un ex. Oh, voi scrollate la testa e dite “no” al tornare a qualsiasi cosa, alla comodità del vostro nucleo sociale o del vostro nucleo familiare.

Sapete, voi non ve ne siete andati – vale per quasi tutti voi –  per ripicca per rabbia. Voi sapevate solo che era arrivato il momento di andarvene. Voi sapevate di dover spezzare molti modelli e molte catene e non solo per voi, ma anche per loro. Non ve ne siete andati perché li odiavate. Voi avevate il sapere interiore per cui dovevate andarvene per fare qualcosa da soli. Dovevate andarvene e lasciare il resto del gregge per trovare davvero ciò che stavate tentando di trovare.

Avete dovuto allontanarvi da tutti loro perché c’era troppo rumore e confusione e giudizio e troppa scatola. L’avete fatto, ma a quel tempo non conoscevate la bellezza di ciò che stavate facendo e di ciò che state facendo proprio ora e cioè liberarvi, ma in fondo voi state liberando anche loro. Al momento non lo capiscono davvero, non lo sanno proprio ma in fondo voi state spezzando le catene, qualche collegamento qui e qualche collegamento là e molto presto inizierà l’effetto domino.  Tutti i legami della catena inizieranno a rompersi prima nei vostri antenati, poi nel lignaggio del vostro passato personale e poi nella coscienza di massa e quelli che sono pronti a liberarsi, a liberarsi davvero semplicemente lasceranno le loro catene.

Torniamo al punto, la solitudine. Sì, ci sono giorni in cui vi sentite molto, molto soli e quando superate la scatola pensate di essere l’unico là fuori. Scoprirete che non è vero, ma all’inizio penserete di essere l’unico là fuori e forse penserete di esservi persi in una realtà solitaria dove ci siete solo voi.

Anche il “voi” che conoscevate una volta, il voi umano non c’è più.  A un certo punto avete pensato che tutto ciò, che essere nel vostro spazio personale vi avrebbe procurato una sensazione di delizia e di soddisfazione, voi nel vostro spazio personale. Voi  nella vostra sovranità personale. Pensavate sarebbe stato un motivo per celebrare –  e all’improvviso arriva la solitudine profonda. Anche lei passerà. Fa parte del processo di voi che entrate davvero nella vostra sovranità.

Allora vi rendete conto che non siete mai, mai soli. Vi rendete conto della bellezza di tutti i vostri aspetti che ora sono le vostre sfaccettature, di tutte le vostre vite passate e di tutti i vostri potenziali futuri e di tutti gli altri esseri con l’anima, ma lo farete a un livello del tutto nuovo.

Per tutto ciò facciamo un respiro profondo.

Quando arriva la solitudine, io vi chiedo di restarci dentro. Fate l’esperienza, non combattetela. Non cercate di trovare una via d’uscita, ma immergetevi nella solitudine perché contiene alcuni tesori.

Facciamo un bel respiro profondo e portiamo tutto in una merabh.

LINDA: (sussurra) Numero sette?

ADAMUS: Merabh.

LINDA: Oh!

ADAMUS: Sette, la merabh.

LINDA: Sìì!

ADAMUS: Perché, non è un capitolo?

7 – La Merabh della Riunione nel Sogno

Mettiamo la musica e fate un bel respiro profondo.

Oggi abbiamo fatto molte cose.

(parte la musica)

Non è sembrato molto lungo, vero? Nella nostra chiacchierata abbiamo parlato di molte cose, ma sembra che siano passati solo pochi minuti. Oh, alcuni di voi dicono che è sembrata lunga più di un giorno.

Al momento sta accadendo di tutto. Il ritmo è molto, molto veloce. È incredibilmente veloce. A volte è folle.

Mai come ora stiamo facendo delle chiacchierate e ci stiamo riunendo in ciò che definite i vostri stati di sogno.

A volte passavano mesi prima che organizzassimo le riunioni nello stato di sogno. È solo un livello diverso, una specie di dimensione, un diverso paesaggio della realtà. Passavano mesi senza che ci riunissimo, ma ultimamente siamo stati piuttosto occupati.

Sta procedendo molto in fretta.

L’altra notte c’è stata una grande riunione. A quella riunione hanno partecipato letteralmente circa 8.000 Shaumbra. Non occupiamo spazio, quindi non dovete preoccuparvi. Inoltre siamo in una dimensione COVID-free e quindi le mascherine non servivano.

Noi tutti ci riuniamo solo per esserci. Non c’è stata una lunga lista di persone che hanno parlato o che hanno fatto lezione. Era solo un momento per stare insieme, per rendervi conto che non siete soli, un momento di fraternità solo per rendervi conto o per ricordare il motivo per cui siete qui.

Oh, in quelle riunioni non ci sono lunghe lezioni. Ogni tanto io parlo. C’era anche Kuthumi che ha raccontato qualche barzelletta. Lui fa un po’ da ‘scaldapubblico’ ma non gli piace che lo dico.

Abbiamo parlato proprio delle cose di cui abbiamo parlato oggi perché proprio lì abbiamo detto, “Ecco di cosa abbiamo bisogno di parlare. Ci sono 7 capitoli, 7 punti di cui l’umano ha bisogno di sentir parlare. Ecco le cose che devono passare attraverso le energie.”

Voi avete distillato tutto questo. Io l’ho distillato ancora di più e li ho ridotti da 50 a 7 punti, ma quando sentite cosa è stato comunicato davvero ci sono migliaia e migliaia di livelli. I punti di cui abbiamo parlato sono 7, ma i livelli energetici sono migliaia.

Il punto culminante della riunione, con tutti quegli Shaumbra, il punto culminante è stato che questa è La Via. Lungo il percorso vi siete liberati da molte cose. In base al consenso di gruppo e da molti, molti punti di vista è stato un viaggio tosto,  ma è proprio per questo che siamo venuti qui.

Quella riunione è stata una specie di Punto di Separazione, cioè proseguire verso la prossima fase di ciò che facciamo o non spingere più sull’acceleratore e lasciare che tutto si stabilizzi e che assorbiamo le cose. In quel caso gli Shoud sarebbero solo una specie di ripetizione di ciò che è già stato detto. Non ci sarebbe nulla di davvero nuovo. Solo qualche opportunità in più di lasciare che vi entri dentro e faccia il suo lavoro.

Su oltre 8.000 Shaumbra che erano presenti a quella riunione nello stato di sogno ce ne sono stati solo sei che non volevano procedere più in fretta e probabilmente non sono tra voi che ora ci state guardando. Tutti gli altri hanno detto, “Sì, questa è La Via. È per questo che siamo venuti qui.” Mentre a volte è molto difficile portarvi dentro tutto ciò e affrontare tutti i cambiamenti così veloci, questa è anche la vostra passione.

Ecco, voi avete detto, “Adamus, parlaci delle cose di cui abbiamo parlato qui oggi nella nostra riunione nello stato di sogno. Fai un riassunto e mentre tu lo fai e mentre Cauldre lo canalizza, noi faremo fluire le nostre energie dallo stato di sogno in questa giornata di giugno, nello Shoud di giugno 2021. Noi lasceremo che le nostre energie rifluiscano qui. Tu pronuncerai le parole, Adamus e noi le faremo fluire con la forza di noi 8.000. Questa è la Via. Ecco perché siamo venuti qui. Ora non ci tratterremo più. Ora non ci freneremo più.”

Ecco cosa abbiamo fatto qui oggi.

In questo Shoud l’energia continuerà a vivere per molto, molto tempo. Non si ferma qui. Le energie continueranno a crescere, continueranno ad aprirsi come in ogni altro Shoud e in ogni altra cosa che stiamo facendo insieme.

Voi potete quasi riuscire a sentire tutta la biblioteca di ciò che abbiamo fatto insieme nel corso degli anni e anche quando eravate con Tobias, tutti i contenuti e proprio ora tutti vivono, vibrano e crescono. Sono presenti in questa biblioteca che è una specie di incubatore e quindi le energie continuano a crescere senza sosta.

Nella nostra riunione dello stato di sogno, con la forza di 8.000 avete detto, “No, non ci tratterremo. Questa è La Via.” Ho potuto cogliere un certo livello di ansia, di agitazione e di dubbio, Ho potuto coglierla e so che negli ultimi giorni l’avete sentita anche voi.

A quel punto ho detto, “Sapete, non importa cosa accade. Io so che il risultato sarà migliore di quanto avreste mai potuto immaginare. A prescindere da ciò che incontriamo e di cui facciamo esperienza, ricordatevi solo che tutto è bene in tutta la vostra creazione.”

Ciò detto io Sono Adamus in arrivo dalla nostra riunione nello stato di sogno di qualche notte fa.

Grazie.