SHOUD 9 – Serie Ali

Presentato al Crimson Circle il 5 maggio 2018

Io Sono quello che Sono, Adamus di St. Germain.

Allora, oggi ci sarà più Adamus? Più St. Germain? Hm. Dipende da voi (Adamus ridacchia). Se avessi dovuto farvi la domanda, chi preferireste?

LINDA: Ohh!

ADAMUS: Ohh! (ride)

LINDA: Ohh!

ADAMUS: Vi darò un piccolo indizio. Oggi sarà uno Shoud in tre parti. La prima parte sarà più, oh, Adamus quando ci sarà la saggezza Shaumbra. La seconda parte sarà più St. Germain quando chiacchiereremo e faremo lezione. La terza parte sarà quando faremo la merabh; io la guiderò, ma sarete voi. Sarà…

LINDA: (lo interrompe applaudendo) Carino.

ADAMUS: Sì, sì. Sarà… una mano che applaude (ride).

LINDA: Qualcuno deve farlo.

ADAMUS: La terza parte sarà più che mai voi. Quando ci arriveremo scoprirete cosa intendo dire ma sarete voi a fare quella parte, con la mia guida gentile, certo.

 

Avanti Rispetto al Programma

Cari Shaumbra, tanto per iniziare è interessante; siamo avanti rispetto al programma. Siamo molto avanti rispetto al programma e non so se per qualcuno di voi è una situazione comoda. Qualcuno di voi ha pensato, “Beh, ora che siamo avanti rispetto al programma, cosa facciamo? Stiamo seduti qui e aspettiamo che il programma ci raggiunga? O continuiamo ad andare avanti?” Noi siamo molto più avanti rispetto al programma di quanto avremmo pensato. Vi farò un esempio dopo aver bevuto un buon caffè (Adamus sorseggia il suo caffè). Mi piace venire agli Shoud per il caffè e per voi (qualcuno ridacchia), vi farò un esempio.

La Vita da Maestro, intendo la serie non avrebbe dovuto iniziare, ciò significa che non pensavamo sarebbe iniziata fino al, oh, alla fine del 2020. Tra più di due anni, quindi (qualcuno dice “Wow”). Cosa?!

LINDA: Wow! (qualcuno ridacchia)

ADAMUS: Sì, “Cosa?!”

LINDA: Wow!

ADAMUS: Io ricordo con chiarezza, come Cauldre e Linda e lo staff, che è stato il giorno in cui avremmo dovuto venire e filmare il nuovo DreaWalker Nascita. Non c’era bisogno di farlo, era perfetto. Noi stavamo per film…

LINDA: Ma l’avete fatto.

ADAMUS: Noi stavamo per rifarlo o almeno così pensavano.

Poco prima quella mattina ero seduto al Club Maestri Ascesi, cosa che in questi giorni faccio spesso. Mi piace darmi delle arie. Sono davvero molto orgoglioso di voi, quindi mi piace vantarmi. A voi non lo dico, ma lo dico agli altri Maestri Ascesi. Ho dovuto sentire l’energia – dov’è Shaumbra proprio ora? Di colpo mi sono reso conto che noi siamo molto avanti rispetto al programma, molto più avanti. Io ho detto, “In effetti siamo pronti per iniziare la serie Vita da Maestro,” che non avrebbe dovuto iniziare se non tra molti, molti anni.

LINDA: Ora possiamo farci un applauso?

ADAMUS: No, applaudite dopo, quando avrò finito. (qualcuno ride). Molti anni dopo. Quella mattina, quando entrarono per iniziare la produzione, circa 30 minuti prima che per me era un mucchio di tempo (qualcuno ridacchia) ho detto, “No, voi filmerete qualcos’altro, nel momento e in modo spontaneo. Non vi serve tutta questa programmazione. Andiamo e facciamolo.” Lo fecero.

Ora abbiamo appena pubblicato La Vita da Maestro 7, Io Sono Creazione, molto avanti rispetto al programma. Io avrei predetto che forse sarebbe accaduto oh, nel 2023. Sono serio – non esagero – seriamente, voi eravate molto avanti rispetto al programma.

Voi avevate un desiderio e una passione molto intensi per avere l’illuminazione incarnata. Io pensavo che avreste avuto bisogno di più tempo per superare le ferite, l’elaborazione mentale e la dipendenza dall’energia. Pensavo che vi sarebbe servito molto tempo per superarle.

Nel frattempo molte persone se ne sono andate perché non erano pronte davvero e questa non è un’affermazione negativa su di loro. Il fatto è che non erano pronti, davvero, mentre in tutto il mondo c’era un gruppo, uno zoccolo duro di Shaumbra – quelli che sono qui, quelli che oggi ci guardano – che ha detto, “Noi saremo audaci e coraggiosi. Noi faremo il passo successivo. Noi ci salteremo dentro.” Oggi è il 5 di maggio, credo che l’anno sia il 2018, almeno dove siete voi e siamo già alla Vita da Maestro 7. Noi stiamo già parlando di creazione. Questo è un passo enorme.

Ci siamo lasciati dietro altre cose. Non dipendiamo più dai vecchi drammi, dalle vecchie energie, che di fatto sono…  non sono vera coscienza ma piuttosto modelli della mente, tutta quella roba ed ora eccoci qui che c’imbarchiamo su un corso di creazione del tutto nuovo, la vera creazione con una stupenda comprensione dell’energia e la saggezza.

Senza queste basi non si poteva fare. Voi dovevate capire cos’è l’energia e oggi ne parleremo un po’ di più. Voi dovevate riuscire a permettere che entrassero il Maestro e la saggezza; senza di loro sareste finiti fuori equilibrio in modo incredibile e vi sareste fatti un gran male. Vi avrebbe fatto male in ogni modo immaginabile – a livello fisico, mentale e persino spirituale.

Noi abbiamo affrontato un certo numero di cose. Direi che numero uno l’abbiamo fatto con una parte di informazioni, buone informazioni, io che vi passo cose che in un certo senso voi già sapete ma le avete dimenticate. L’abbiamo fatto con una parte di umorismo, d’intrattenimento. Spero che col tempo qualcuno di voi si sia divertito almeno ogni tanto, qualche sorriso qui e là. La distrazione. Una parte distrazione, estremamente importante. Non sottovalutate mai il valore della distrazione perché gli umani diventano molto mentali sulle cose. La mente rinchiude le cose e non le molla più. Se riuscite a distrarre qualcuno qui, allora entrerà. Scivolerà dentro. In un certo senso è lo stesso principio, magari un po’ perverso di ciò che io definisco ‘sbatti e ti riempi’. Avviene quando, beh, sbatti contro un muro perché tu non vedi che c’è e ti fai male; ti sanguina il naso, ti fa male la testa e ti senti sul punto di svenire. Quella è un’opportunità molto grande di ‘riempirti’ di Spirito, del Maestro, della saggezza perché a volte l’umano s’identifica molto con la sua identità, ci resta bloccato dentro e quindi ha bisogno di una botta per potersi riempire e ciò accade con le distrazioni. Gli umani finiscono nelle loro menti. Molto spesso alle nostre riunioni, ciò che voi definite i seminari noi facciamo una domanda e voi potete vedere e sentire che alcune persone diventano mentali perché smettono di respirare, finiscono nella mente piuttosto che nel loro sapere interiore e diventano molto stretti e oggi lo vedrete (qualcuno ridacchia). Diventano molto stretti. Una piccola distrazione li porta fuori dalla mente e li riporta nel loro sapere interiore. Ecco, c’è stata una parte di distrazione.

Poi parlerei delle cinque parti del Permettere. Permettere. In effetti questo l’avete fatto sorprendentemente bene. Sapete, in effetti pensavo che ci sarebbe stata molta resistenza quando siamo arrivati a parlare di E e di Permettere. Molta resistenza al Permettere, perché voi sapete che Permettere significa mollare, aprirsi, Permettere Voi, il Maestro, ciò che qualcuno di voi ha definito la vostra divinità, l’Io Sono. Significa che la mente non è in controllo e non ha bisogno di esserlo. Beh, Permettere è solo questo – Permettere il vostro Sé, il vostro vero Sé – forse non sapendo cosa accadrà dopo o cosa entrerà. Significa essere molto audaci e osare e non siete neppure preoccupati di attrarre le energie oscure e di lasciarle entrare perché, beh, prima di tutto voi non lo farete. Secondariamente voi vi sapete gestire e quindi ora sapete come gestire le energie scure (qualcuno ridacchia). Voglio dire, voi sapete come lavorano, come si muovono e i giochi che fanno. Voi siete stati tanto audaci e coraggiosi da permettere il vostro Sé, da non Permettere il resto del mondo ma di permettere Voi. Probabilmente tra tutto ciò che abbiamo fatto insieme, proprio il Permettere ha fatto la differenza più grande.

All’inizio molti di voi hanno lavorato sodo sul loro Permettere. L’avete trattato come un’altra disciplina, un altro tipo di metodo, ma poi avete realizzato che, oh, Permettere è solo fare un respiro profondo. Non dovete focalizzarvi; voi permettete e basta e ciò che accade è molto tranquillo e voi vi chiedete, “Beh, sta accadendo qualcosa?”  È molto tranquillo, ma voi iniziate a rendervi conto che il Maestro, l’Io Sono non riguarda l’energia. Riguarda la coscienza e proprio perché non riguarda l’energia, non c’è un gran movimento. Voi non sentite una cascata di energia che vi arriva addosso. È molto, molto quieto, talmente quieto e sottile che la mente potrebbe anche non sapere che sta accadendo. Voi, però lo sapete. Voi state permettendo il vostro Sé. Non un Dio esterno, non le guide spirituali o gli arcangeli o cose del genere. Voi state permettendo tutto ciò che siete, proprio tutto.

Prendiamoci un momento e permettiamolo, proprio ora… fate solo un respiro profondo… e il Maestro continua ad entrare e voi tornate a chi siete davvero.

È senza paura, senza resistenza, neppure il tentativo di controllarlo. Non riguarda permettere l’energia e neanche permettere un umano glorificato. Riguarda solo voi, solo Permettere Voi.

Vedete, non dovete lavorarci sopra.  È come, “Oh, sì. Lo permetto.” Ciò apre gli spazi dentro di voi e apre persino la mente e il corpo. Il corpo si permette di superare il corpo ancestrale, di portare dentro il Corpo Energetico Libero. Il Permettere che avete messo in atto di recente ha fatto sì che la mente si riposizionasse in modo da non dover più essere la forza dominante e non dover più dipendere dall’energia. In un certo senso, la mente fa un passo indietro.

All’inizio c’è resistenza, sì e ce n’è ancora, ma in un certo senso la mente fa spazio alla saggezza, al sapere interiore e sta accadendo proprio ora, quando permettete. Vi rendete conto che, “È arrivato il momento.  Cos’altro farò?” Tutti i trucchi, tutte le cose che avete fatto in passato non funzionano molto e quindi “Oh, va bene. Io permetterò l’Io Sono e basta.” Quel Permettere ha fatto la più grande differenza in tutto ciò che abbiamo fatto insieme.

Le merabh giocano un ruolo importante. In effetti esse integrano tutto ciò che sta accadendo, soprattutto il Permettere. Ve lo ripeto, Permettere è un processo molto tranquillo ed aggraziato. Il vostro corpo non inizierà a contorcersi e a vibrare e a perdere il suo equilibrio. Voi permettete e basta, quindi avviene con molta grazia.

Io amo il permettere che ci ha portato dove siamo ora, dove possiamo parlare davvero di creazione e adesso diventa divertente. Tutto il resto è stato un po’ difficile, ma inizia a diventare molto divertente quando entriamo nelle nostre stesse creazioni. Voi farete esperienza delle vostre creazioni personali nella forma di umano incarnato. Voi farete anche esperienza della natura multidimensionale di creazioni che non esistono solo a livello di questa realtà, ma si espandono all’esterno. È allora che si riempie di colori, che è divertente, dinamico e stupendo.

È anche il momento in cui proverete un po’ di – di recente ne abbiamo parlato in diversi seminari – un po’ di tristezza, un po’ di tristezza e di malinconia, “Perché mi ci è voluto tanto per arrivare qui? Perché ho resistito? Perché ho dovuto tentare di fare tutto attraverso una mente limitata piuttosto che permettere e basta? Quante vite mi sono servite per arrivare qui?” Quando però superate la tristezza iniziale – perché ci è voluto tanto tempo – allora iniziate a portare dentro la saggezza, la bellezza di tutte le esperienze, anche le esperienze impegnative del risveglio, le esperienze rudi del risveglio.

Con questo facciamo un bel un respiro profondo.

È stato il permettere. Gli altri Maestri Ascesi me l’hanno chiesto, perché voi sapete che molti di loro lavorano con altri gruppi. Qualcuno di loro lavora con gruppi molto numerosi, altri solo con piccoli gruppi isolati ma continuano a chiedermi, “Allora, Adamus, cos’è che stai facendo? Qual è l’ingrediente segreto? Cosa possiamo fare?” Io devo ridere perché per capirlo dovrebbero lavorare con Shaumbra. I loro gruppi, i gruppi umani con cui lavorano vorrebbero essere come voi e non lo sono perché non c’è nessuno come voi (qualcuno urla “Sì!”)

LINDA: Uh-oh (il pubblico applaude). Uh-oh!

ADAMUS: Ora, la domanda è qual è, qual era la connotazione nel modo in cui l’ho detto? (qualcuno ride)

LINDA: Mm hmm. Mm hmm.

ADAMUS: Lo ripeterò – “Perché non c’è nessuno come voi.” (più ridacchia)

SART: Sìì!

ADAMUS: Continuano a chiedermi, “Beh, qual è l’ingrediente segreto?” Io so di non poter condividere molto con loro perché io non lavorerei con i loro gruppi. Proprio no. Sentitelo dentro per un momento. Io voglio dire loro, “È il Permettere,” ma i loro gruppi ne farebbero un’altra meditazione. Poi ci sarebbero ‘gli abiti per permettere’ che dovrebbero indossare (qualcuno ridacchia) e poi ci sarebbero i ‘i rituali del Permettere’ e formerebbero subito un ‘comitato del permettere.’  Gli umani lo fanno, trasformano tutto in comitati e mandano tutto a fanculo. Io non so cosa c’è nei comitati.  Penso sia una specie di – cercando di imitare i concili celesti, ma i i concili celesti non sono comitati. Da noi manca la noia legata ai comitati. Il comitato è un bel modo per sottrarre la vita pressoché a tutto. Avete una buona idea, un’ispirazione? Portatela a un comitato – (bang!) – e muore all’istante e sapete cosa dicono, “Dovremo pensarci sopra.” (Linda ridacchia) Sì. “La metteremo in agenda per la prossima riunione.” È già morta, non c’è nessuna possibilità che possa sopravvivere.

Essi porterebbero il permettere agli umani e direbbero, “C’è una cosa stupenda, bella e semplice che si chiama Permettere. Vi traghetterà con grazia dal vostro rude risveglio nella maestria. È solo Permettere.” Invece i loro gruppi lo trasformerebbero in qualcosa che non è. Voi non l’avete fatto. All’inizio avete lottato con il Permettere. Avete tentato di focalizzarvi sul permettere e poi un giorno vi siete resi conto che, “Oh, non c’è nulla su cui focalizzarvi.” È un po’ come darsi il permesso, “Io lo permetto.” È proprio così e poi voi proseguite con la vostra vita.

Ecco, i loro gruppi non sono come gli Shaumbra. I loro gruppi… sapete, io ho una teoria e forse non dovremmo filmarla-

LINDA: Troppo tardi (qualcuno ridacchia).

ADAMUS: Troppo tardi. Ok. Io ho una teoria. Gli umani amano il controllo. Amano il controllo. A volte vi chiedete perché si uniscono a gruppi religiosi o a gruppi spirituali che sono molto rigidi. Dovete tagliarvi i capelli in un certo modo o dovete fare le cose come tutti gli altri.  È una specie di mentalità di gruppo e spesso mi sono stupito, “Beh, è molto rigido.  È molto noioso.

Perché gli umani lo fanno? A loro piace il controllo e piace che qualcun altro dica loro cosa fare perché tentare di capite la vostra salvezza da soli, in mancanza di parole migliori, è difficile. Dovete affrontare voi stessi, ma quando il Papa vi dice, “Non mangiate carne al venerdì,” – ora si può, vero? (qualcuno dice “Sì”) Tutto quelli che sono finiti all’inferno per questo (ride). Quando c’è un Papa che dice, “Ecco come si fa. Voi non divorziate e scordatevi del controllo delle nascite,” e moltissime altre regole, oppure altri gruppi in cui non potete bere o mangiare alcune cose… noi possiamo bere ciò che vogliamo! E voi lo fate! E molto (ride) e va bene così perché vi rendete conto che questo caffè è solo energia. Se fosse vodka – solo energia. Se fosse… (Linda lo guarda storto) limonata (ride), solo energia. Io spero che qualcuno ci stia fotografando. Sono momenti storici che finiranno nel… è solo energia.

Ci sono gruppi che vi proibiscono di mangiare e bere alcune cose. Niente di ciò ha senso. Tu come sei messa col permettere con le mutande strette?

LINDA: Cosa?! (altre risate)

ADAMUS: Intendo in modo letterale e metaforico (ride). Voi non potete perché siete sempre compressi dalle mutande strette e poi dovete mangiare cose divertenti o non potete mangiare le cose che…

LINDA: Sei mai stato una donna?

ADAMUS: Sì (altri ridacchiano).

LINDA: Ti ricordi delle mutande?

ADAMUS: Un po’, una specie di… (ride). Sì.

LINDA: Certo! (Adamus ridacchia) Certo!

ADAMUS: Sì, ho vissuto molte vite come una donna.

LINDA: Come mai non ce ne racconti qualcuna?

ADAMUS: Non credo di volerne parlare proprio ora. Ero in viaggio altrove (qualcuno ridacchia).

Permettere. Come fate ad andare da un gruppo come qualcuno degli altri che amano le regole? Ci prosperano sopra, “Dimmi che sono cattivo e dimmi cosa dovrei fare.” Gli umani ci prosperano sopra. Perché succede? Io non lo capisco proprio.  Perché volete che io vi dica che siete un peccatore, che siete debole e che siete un angelo caduto?

LINDA: (sussurra) No, noi no!

ADAMUS: Agli umani piace, “Oh, Sì! Per favore…”

LINDA: (continua a sussurrare) No, noi no!

ADAMUS: “… quanto sono cattivo?!”

LINDA: (sussurra) No, noi no!

ADAMUS: Tu sei andata alla scuola cattolica (a Linda). Di tua volontà.

LINDA: Ho passato tutto il tempo nell’ingresso. Non ce la facevo! (ride)

ADAMUS: Vedete? (risate e qualche applauso). Ecco, agli umani piace che gli si dica quanto sono cattivi – “È giusto. Io sono molto cattivo,” – e poi a loro piace essere puniti.

LINDA: (urla) No, noi no!! (ancora più risate)

ADAMUS: Perché restavi sempre nell’ingresso?

LINDA: Perché non mi piacevano le stronzate.

ADAMUS: Ma ti piaceva essere punita. Poi gli umani … (qualcuno dice “Ohh!”)

LINDA: Ohh, dai!

ADAMUS: … gli umani…

LINDA: È perversione.

ADAMUS: È la tua scelta, non la mia (qualcuno ridacchia). Inoltre gli umani amano le regole, “Ok, ecco come salite verso l’alto. Non mangiate carne al venerdì,” o “Indossate mutande strette,” o “Questo non potete mangiarlo.” Oh, a proposito, visto che ne stiamo parlando…

LINDA: No, dovevano indossare mutande lunghe per evitare di inviare il messaggio sbagliato.

ADAMUS: Visto che ne parliamo, puoi prestarmi quella borsa?

SHAUMBRA 1 (donna): Sì.

ADAMUS: Sì. Grazie.

LINDA: Uh-oh.

ADAMUS: C’è dentro qualcosa?

LINDA: Non avresti dovuto farlo.

SHAUMBRA 1: Il caffè.

ADAMUS: Oh, il caffè. Grazie.

LINDA: Hai fatto un errore (Linda ridacchia).

ADAMUS: Visto che ci siamo… (Adamus apre la borsa come per raccogliere le elemosine)

LINDA: Oh, no! (qualcuno dice “Oh, sì! Il vassoio per le elemosine.”)

ADAMUS: … il vassoio per le offerte. Peccatore! Peccatore! (ride)

LINDA: Ohhh!

ADAMUS: Vuoi comprarti il… oh, tu sei un peccatore doppio! (più risate) Oh, ho, ho! Io so cos’hai fatto!

LINDA: Ohhh! Devi pagare per il tuo pentimento.

ADAMUS: È un comportamento umano stran- … Edith, hai dei soldi da tirare fuori oggi?

LINDA: Paga per il tuo pentimento.

EDITH: Mi spiace molto, non ne ho.

ADAMUS: Non hai proprio nessun- … mi piace il tuo – il cremisi. Non l’hai indossato per me, vero?

EDITH: Certo che sì.

ADAMUS: Davvero?  È bello (qualcuno ridacchia). Non c’è nulla nel vassoio? (Edith finge di buttarci dentro qualcosa.) Cosa?! Tipico di Shaumbra (più risate). Sì. Non so perché è così, ma torniamo al punto. Shaumbra, stupendi…

LINDA: Qual era il punto?

ADAMUS: Stupendi Shaumbra. Stupendi Shaumbra (il pubblico applaude). Sì. Niente regole. Niente folli.

LINDA: Ooh! (il pubblico dice “Oooh!”) Ooh! Mi piace (Adamus ridacchia e qualcuno dice “È il momento della maglietta”).

ADAMUS: Il momento della maglietta.

LINDA: Sì.

ADAMUS: Credo che Cauldre mi stia dicendo che l’edificio di fianco è disponibile. Penso che dovreste affittarlo e farci un negozio di maglietta e adesivi. Tutto ciò che facciamo qui allo studio, il giorno dopo – hi-hi-hi-hi-hi-hi-hi-hi-hi-hi (ride). Voi sfornate maglietta e adesivi e oh! Torniamo al punto.

LINDA: Geniale.

ADAMUS: Al punto su cui sono molto serio.

LINDA: Ok, ok.

ADAMUS: È accaduto grazie al Permettere. È accaduto grazie al Permettere, non alle regole, non alle discipline neppure tirare fuori qualche soldo per lo Zio Adamus (qualcuno ride nervosamente). È stato il Permettere che ci ha portato qui, che ci ha portato al punto in cui possiamo dire, “Ora siamo pronti per la creazione.” Questo è il Sogno Atlantideo, essere incarnati qui e creare.

Una cosa è dire, “Ok, ce l’ho fatta con la maestria. Io sono incarnato. Io sono qui.” Senza la parte relativa alla creazione, la creazione conscia – Io Sono Creazione – in effetti non vale quasi la pena di restare qui. In passato molti di voi se lo sono chiesto, “Perché dovrei restare?” Qualcuno di voi vive ancora quel dilemma. “Perché dovrei restare? Accidenti, va bene… mi permetterò la maestria, la saggezza e tutto il resto. Mollerò tutto quel vecchio elaborare, la dipendenza dall’energia e tutto il resto. Perché mai dovrei restare?” La risposta è la creazione. Creare da dentro la vostra creazione. Essere consci nell’Io Sono Creazione, la creazione dell’Io Sono ed essere qui come il Maestro umano e creare. Ecco la ragione per cui restare.

Con questo facciamo un bel respiro profondo.

So che molti di voi stanno diventando molto, molto più sensibili e consapevoli delle energie. Se vi prendete un attimo e lo sentite dentro, è sempre a strati. Non è mai una cosa sola, ha sempre più livelli. I livelli cambiano e si muovono e qualcuno diventa più luminoso e qualcun altro perde la sua luminosità.  Chi tra voi ora si permette di essere consapevole dell’energia, la senta.

(pausa)

Noi siamo molto avanti rispetto al programma ed è ora che inizia il divertimento – creare da dentro la creazione. Ecco perché siamo qui.

Anche per me ora è molto divertente. Invece di farvi un mucchio di lezioni e dovervi dare gli schiaffetti sulla mano perché tornate indietro verso i vecchi modi marci, ora possiamo procedere.

Ecco, un bel respiro profondo.

La Saggezza Shaumbra

Detto questo, penso sia arrivata l’ora della prossima parte dello show.

LINDA: Oh.

ADAMUS: È arrivato il momento di una delle cose che preferisco.  È quando facciamo   le domande e le risposte, ma io faccio le domande e voi date le risposte. Con Linda al microfono.

LINDA: Oh, ragazzi.

ADAMUS: È il momento di… (il pubblico dice “La saggezza Shaumbra!” e un video di introduzione di grande intrattenimento)

Ora è arrivato il momento della saggezza Shaumbra! Condividerete la vostra saggezza?!

Sì!

O finirete in bagno?

Booo!

(il pubblico ride e applaude)

Una cosa veloce sulla saggezza Shaumbra; per favore, per favore non dite quelle parole mosce… (il pubblico dice “Non lo so”). Vi ho appena chiesto di non dire quelle parole e voi cosa fate? (ride) Vi girate e le dite. Non dite quelle parole tetre. Potete girarci intorno se ne sentite il bisogno, lavorateci sopra in modo creativo dicendo, “Adamus, la risposta devo ancora realizzarla nel mio essere.” (altre risate) Per favore, non dite le parole che non si dovrebbero mai dire a una riunione di Shaumbra.

Ecco, la domanda di oggi è un rompicapo e una domanda tutto insieme.  L mente resterà perplessa e il cuore ne sarà deliziato (Adamus ridacchia).

~ La Domanda di Oggi

Quale caratteristica – ditemene solo una, non tutta la lista. Quale caratteristica non ci sarà, oh… la caratteristica che non è appropriata per un Maestro incarnata. Una caratteristica che non sarà appropriata.

Prima di iniziare a rispondere sentitelo dentro un momento. Parte del rompicapo è che è una caratteristica con cui voi lottate.  È una caratteristica che quasi temete, ma è una caratteristica che non fa parte della maestria incarnata. Qual è la caratteristica?

Ci saranno molte risposte giuste e poi certo, la mia risposta. Sì. Se qualcuno indovina la mia risposta, riceverà uno speciale Premio Adamus direttamente dalle tasche di Cauldre (ride), visto che Linda non ha più Premi Adamus.

Iniziamo. Una caratteristica per cui nella maestria incarnata non c’è posto. Potrebbe essere una caratteristica – beh, per quasi tutti voi lo è – una caratteristica che ora avete ma che non vorrete portarvi dietro nella maestria incarnata. Cos’è? Linda al microfono.

LINDA: Oh, cielo. Oh, cielo.

ADAMUS: Ciao, cara.

BONNIE: Ciao.

ADAMUS: Sì.

BONNIE: Una caratteristica che hai ora ma che non ti porterai dietro?

ADAMUS: Sì.

(fa una pausa)

Non scuotere la testa in quel modo, perché riesco quasi a sentire Ie parole che ti escono dalla bocca. Inventati qualcosa. Inventati qualcosa e basta. Dì sempre qualcosa, inventati qualcosa perché non te la stai inventando: tu permetti a qualcosa di uscire. Allora, ricominciamo. A proposito, mi piace il tuo cappello.  La prossima volta me ne porteresti uno? (qualcuno ridacchia)

BONNIE: Ok.

ADAMUS: Sì, sì. Ricominciamo. Quale caratteristica non vuoi portarti nella maestria incarnata?

BONNIE: Avere paura in ogni momento.

ADAMUS: Va bene, va bene. Non è il massimo, ma avere paur- … di cosa hai paur- … Devo tornare indietro. Di cosa hai paura? Di cosa avresti paura?

BONNIE: Di fare un errore.

ADAMUS: Tu non puoi fare errori. No, voi non potete fare errori. Che ne dite? Ciò scagiona tutti. Voi non potete fare errori, eccetto Kerri (ride).

KERRI: No di certo!

ADAMUS: A lei non importa, quindi non fa differenza. Su cosa temi di fare un errore? Indossi mutande strette? (qualcuno urla “Oh, no!”)

BONNIE: Certo.

ADAMUS: Le indossa, in modo letterale e metaforico. Un po’ tutto sotto controllo, giusto?

BONNIE: Certo.

ADAMUS: Sì, certo. Hai pensato di mollarlo?

BONNIE: Sì.

ADAMUS: Sì e?

BONNIE: Beh…

ADAMUS: Non l’hai mollato.

BONNIE: Non ancora.

ADAMUS: Di cosa hai paura, della morte?

BONNIE: No, certo che no.

ADAMUS: No, certo che no. Hai paura di camminare in pubblico e non indossare il vestito adatto?

BONNIE: Oh, quello sarebbe un grosso errore (qualcuno ridacchia).

ADAMUS: Oh! Oh, quello sarebbe un grosso errore. Sì, sì. Ok. (ridacchia). Hai paura di stare male, di ammalarti?

BONNIE: No, no. Solo essere… no.

ADAMUS: Ok. Dimmi un’altra cosa di cui avresti paura.

BONNIE: Beh, come ho detto, di fare un errore.

ADAMUS: DI fare un errore. Posso inserire qui una parola rude? (Adamus ridacchia) “Sembrare stupida.”

BONNIE: Oh, questa è bella.

ADAMUS: È molto bella, ma ricordati cos’abbiamo detto il mese scorso sull’intelligenza…

BONNIE: Uh huh.

ADAMUS: … e sulla coscienza. Nella coscienza non c’è intelligenza, quindi credo che ciò renda tutti noi stupidi. Sì. Ok, bene. Dunque hai paura. Ecco una cosa che non vuoi portarti nella maestria incarnata. Va bene. Ho fatto – sono … sei sotto shock?

BONNIE: No.

ADAMUS: No. Ok. Vorresti che Linda non ti avesse dato il microfono?

BONNIE: Sì.

ADAMUS: Sì. Sì (Linda ride). Sono o non sono un sensitivo?

LINDA: No! Quella non era medianicità! (lei ridacchia)

ADAMUS: Il prossimo. Cosa non vuoi portarti nella maestria incarnata?

JENNIFER: Che m’importi ciò che pensa la gente.

ADAMUS: Che t’importi – oh, molto. Sì.

JENNIFER: Sì. Per me è roba grossa.

ADAMUS: Ti spiace alzarti e voi tutti volete vedere com’è vestita oggi? (Adamus ridacchia) Non è imbarazzante?

JENNIFER: Sì.

ADAMUS: La paura di preoccuparsi di ciò che pensano le persone.

JENNIFER: Sì, perché nel mio caso ho iniziato a fare cose che hanno sconvolto molto le persone e se lascio che ciò mi preoccupi non farei ciò che voglio molto fare.

ADAMUS: Sì. Cos’hai…

JENNIFER: Ho continuato a farle anche se ero la pecora nera e le persone mi prendevano in giro alle mie spalle (lei ridacchia).

ADAMUS: In effetti è quasi divertente sapere che le persone parlano di te. Voglio dire, non sarebbe terribile se non parlassero mai di te? (lei ridacchia). Come “Horazio, chi? Non ho mai sentito parlare di lui. Non esiste.” Cos’hai fatto per diventare così ‘pecora nera’? Cos’ha portato le persone a parlare di te?

JENNIFER: Beh, ho detto a mio marito di mollare la sua carriera e tutta la sua famiglia mi si è rivoltata contro.

ADAMUS: Oh, e tuo marito? Siete ancora insieme? (lei fa una faccia) Non molto! (ride) Sì.

JENNIFER: Quasi! (lei ride)

ADAMUS: C’è la parte che riguarda le conseguenze (più risate), ho scordato di dirvelo.

JENNIFER: Giusto!

ADAMUS: Sì. Sì.

JENNIFER: Se me ne fosse fregato qualcosa, mi sarei persa molte cose che sono accadute e che sono belle e…

ADAMUS: Giusto.

JENNIFER: … molto cool.

ADAMUS: Ora lui cosa fa?

JENNIFER: Finge di mettere in piedi un’azienda.

ADAMUS: Oh! Fing- … (il pubblico dice “Oh!”) Lui ascolta questo … (lei scuote la testa “No” e ride) Ok, allora siamo a posto…

JENNIFER: No, lui non verrebbe qui.

ADAMUS: Attenzione alla porta. Attenzione alla porta (lei ridacchia). Mm. Bene. Dunque, preoccuparsi di ciò che gli altri pensano nella maestria incarnata. Quasi tutte le persone si occupano di una delle due cose. Penseranno che tu sia del tutto pazza.

JENNIFER: Sì.

ADAMUS: Sì (lei ridacchia). Oppure non ti vedranno, il che è carino, perché proprio ora tutti voi avete la capacità di diventare invisibili. No, voi fate pratica di continuo. Voi vi nascondete, quindi siete molto bravi a diventare invisibili, a non essere visti. Ora, però, potete farlo in modo conscio quando volete che vi notino, sì. Quando non volete, voi diventate invisibili, perché ci sono momenti in cui non volete proprio avere a che fare con gli altri, i quali penseranno che siete pazzi.

JENNIFER: Sì.

ADAMUS: In effetti è così – per questo dovreste ricevere un premio. Tra un attimo vi spiegherò cosa intendo. Voi dovreste ricevere un premio. Sapete, quando facciamo le storie del Maestro, come le Memorie di un Maestro, il Maestro è sempre vestito in modo bizzarro, come il completo da golf del 18° secolo e sapete, quasi nessuno lo vede. È vestito da Elvis e guida una Cadillac del 1959 (lei ride nervosa) e fa cose strane e le fa perché il Maestro lo fa per la gioia, per la coscienza e per il colore, ma non gl’importa molto e molte persone non lo vedono proprio. Oppure sapete com’è, vedete qualcuno che è un po’ bizzarro e…

LINDA: Oh, è proprio qui! (qualcuno ridacchia)

ADAMUS: Voi vedete qualcuno … beh, no, io parlo di fuori di qui. Qui ve lo aspettate, ma vedete qualcuno di un po’ bizzarro all’aeroporto o al supermercato o altrove e cosa fate? “Mm, mm-mm (finge di andare via), io non la vedo. Io non vedo quella persona. Io non voglio che quella persona venga a parlare con me.” Certo, voi sapete cosa accade. Quel tipo di persona pazza che viene a parlare con voi e voi, “Come faccio l’educato?” Ecco, tu sei la pazza.

JENNIFER: Sì.

ADAMUS: Sì.

JENNIFER: Entrambe le famiglie.

ADAMUS: Entrambe.

JENNIFER: Sì.

ADAMUS: Oh, sì, sì. No, in effetti il fatto che parlino di te dovrebbe essere un motivo di orgoglio; d’altro canto è un po’ triste che non abbiano niente di meglio da fare.

JENNIFER: Sì.

ADAMUS: Oh, bene. Congratulazioni. Grazie (Adamus applaude e il pubblico altrettanto). Grazie per il gossip, per tutto il-dietro-le-spalle che hai causato. Bene.

Allora, cosa non ti porterai dietro nella maestria incarnata?

TAD: Non lo so (qualcuno ridacchia e Linda annaspa). Tu non parli inglese…

ADAMUS: Giusto, giusto!

TAD: … voglio dire spagnolo, vero?

ADAMUS: Sì, sì (Linda annaspa di nuovo).

TAD: È una battuta. È uno scherzo.

ADAMUS: Sì, è divertente.

TAD: No, mi spiace. Cercavo solo di essere divertente (qualcuno in più ridacchia). Io ci credo – io… il dubbio è che …

ADAMUS: Il dubbio.

TAD: Il dubbio.

ADAMUS: È una cosa terribile da portarsi dietro.

TAD: Sì.

ADAMUS: Mi spiace, ma devo proprio dirvi che ci saranno dei residui, residui di dubbio per tutto il resto dei vostri giorni sul pianeta. Sapete, ciò non deve influenzare la vostra vita, ma vi ricorderete del dubbio. Sapete, è stato una specie di pessima relazione, una parte enorme della vostra vita e quindi il dubbio continuerà ad esserci, del tipo, “Saraghi! Saraghi! Cosa pensi di fare? Chi credi di essere?” Il dubbio ci sarà, ma voi imparerete a non fargli molta attenzione. Imparerete a farci sopra una battuta e a quel punto il dubbio scapperà a rintanarsi nel suo buco, proprio quando lo prenderete in giro. Sì, il dubbio. Cos’è il dubbio?

TAD: Non fidarmi di ciò che so essere giusto.

ADAMUS: Esatto.

TAD: Sì.

ADAMUS: Da dove viene?

TAD: Dalla paura.

ADAMUS: Dalla mente.

TAD: Sì.

ADAMUS: Sì. Sì. Ora farò un’affermazione e voi tenete pronti il negozio di stampe (Adamu ridacchia). Il dubbio è mancanza di coscienza. “Ch-ch-ch” (fa il gesto di tre linee) sulla maglietta. Il dubbio è solo mancanza di coscienza, mancanza di consapevolezza. Quando avete la consapevolezza, la mente non v’inonda di vecchi ricordi di cose che avete sbagliato o come diceva prima Bonnie, dei vostri errori.  Quando avete la coscienza, nulla di ciò che avete mai fatto è un errore.  È solo un’esperienza dentro la vostra creazione Ecco, il dubbio continuerà ad esserci e in un certo senso voi ve lo godrete in un modo strano, ma lui non prevarrà mai su di voi. Bene. Bella risposta.

TAD: C’è. Lo riconosci e poi…

ADAMUS: Sì, c’è quello sporco ratto…

TAD: … lo tieni a distanza.

ADAMUS: … che è il dubbio. Sì.

TAD: Capito.

ADAMUS: Cercherà di spaventarvi, di farvi salire su uno sgabello e poi avrete paura che arrivi e vi morda una gamba o qualcosa del genere. È come, “Torna nel tuo buco! Io so chi sei.  Tu se solo mancanza di coscienza. Sì, il ratto del dubbio, proprio tu!” Sì. Detto in modo molto, molto semplice, il dubbio è solo la mancanza di coscienza e con la mancanza di coscienza accade che c’è una specie di vuoto in tutto il vostro essere. È come se ci fosse uno spazio vuoto; il dubbio ci entra e lo riempie e vi dice che siete un essere umano abbietto e a quel punto andate in chiesa (Adamus ridacchia e qualcuno dice “Ohh”). Bene.

TAD: Grazie.

ADAMUS: Ancora uno o due. Quale? Quale caratteristica non vuoi portarti… (Linda passa il microfono a Edith)

EDITH: Grazie, bello.

ADAMUS: … non vuoi portarti nella tua illuminazione incarnata.

EDITH: Nella Realizzazione Incarnata.

ADAMUS: Grazie per aver corretto Cauldre (qualcuno ridacchia). È lui che sceglie le parole. Hi! Hi! Hi! Dopo tutto questo tempo pensavo che lo sapesse (Edith ridacchia). Bene. Grazie, Edith. Cosa non ti porterai dietro?

EDITH: (fa una pausa e Adamus inizia a russare; lei sospira.) Due capelli in testa (qualcuno ridacchia).

ADAMUS: Io sono un Maestro Asceso e sono del tutto perplesso (ride). È come se riuscissi a vedere la mia maglietta – WTF/MaCheCa**o (altre risate). Aiutaci a capire, illuminaci o realizzaci, cara Edith. Due capelli in testa sono ciò che non ti porterai dietro. Quali due capelli? Pensi che ti porterai dietro i capelli?

EDITH: Non posso dire, “Non lo so” (il pubblico dice “Ohh!” e qualcuno ridacchia)

ADAMUS: Ohhh! Noi faremo… lo useremo come referenza, non come affermazione, giusto? (qualcuno nel pubblico dice “Sì” e poi “dì di sì”).

EDITH: Sì (altre risate).

ADAMUS: Edith, cosa non ti porterai dietro nella tua maestria incarnata? Cosa ti lascerai alle spalle?

EDITH: Il disgusto.

ADAMUS: Per cosa?

EDITH: Per tutto.

ADAMUS: Ooh!

EDITH: O per niente.

ADAMUS: Oh, sediamoci e parliamone (Adamus si siede sul palco). Cosa ti disgusta?

EDITH: Nulla (qualcuno ride).

ADAMUS: Così non andiamo da nessuna parte. Perché hai detto disgusto? Penso ci sia qualcosa di disgustoso… provi disgusto. Disgusto per cosa? Certo non per te.

EDITH: Disgusto per… non… se come umani non affrontiamo chi siamo davvero e non facciamo del nostro meglio per diventarlo, che siamo… e sappiamo di essere anche Dio.

ADAMUS: Oh, va bene… come l’impazienza per averci messo tutto quel tempo per questo viaggio.

EDITH: Corretto.

ADAMUS: Ok, che sollievo.  Grazie. Grazie. Ok, ancora uno. La saggezza Shaumbra. Volete far ripartire La saggezza Shaumbra così siamo sicuri che qui siamo molto saggi?  È arrivato il momento di…

(riparte il video)

Ora è arrivato il momento della saggezza Shaumbra! Condividerete la vostra saggezza?!

Sì!

O finirete in bagno?

Booo!

Bene. Ora ecco rinvigorita la saggezza. Sì. Oh, sì, il saggio.

JOE: Probabilmente il dubbio.

ADAMUS: Il dubbio è già stato detto.

LINDA: Accidenti!

JOE: Ok.

ADAMUS: Volete far ripartire il … (Adamus ridacchia) Presto, presto. Fatti venire in mente qualcos’altro.

JOE: Um…

ADAMUS: Dì qualcosa, qualsiasi cosa, qualsiasi (sussurra). Cosa non ti porterai dietro nella Realizzazione incarnata?

JOE: La rabbia.

ADAMUS: La rabbia. In effetti, sì e no. Sì e no. In effetti è una gran bella risposta. ‘La rabbia per cui sei arrabbiato con te stesso’ non c’entra, ma ‘la rabbia con cui ti diverti’ è divertente.  A volte la rabbia è solo una botta di passione e a volte è espressa – sapete, quando scaricate sugli altri la vostra rabbia e dopo state male – ma in effetti nella Realizzazione incarnata la rabbia va bene. Se la usi con un sorriso, allora va bene. Riesci a capirlo? Riesci a capire come portare la rabbia con te?

JOE: Certo.

ADAMUS: Sì e non significa lasciare che ti travolga o metterla in scena. Significa, “Ah! Che sensazione, la rabbia. Oh!” Sì. Per cosa saresti arrabbiato? Non guardare me (Adamus ridacchia). Era un’occhiataccia da aquila! Come Maestro, per cosa ti arrabbieresti?

JOE: Con me. Oh, come Maestro?

ADAMUS: Come Maestro, sì.

JOE: Per come si comportano gli umani.

ADAMUS: Il tuo gruppo di fan da questa parte continua a dire, “La coscienza di massa! La coscienza di massa!”  a tutto ciò che chiedo.

JOE: Sì.

ADAMUS: A tutto.

JOE: Sì, per come si comportano gli umani.

ADAMUS: Esatto. Sapete, arrabbiatevi un po’. Sapete, state guidando e siete frustrati per il traffico o avete a che fare con qualcuno che non ha la più pallida idea, qualcuno che è molto inconscio. Sì, in effetti la rabbia va bene, ma è un tipo diverso di rabbia. È una specie di rabbia da Maestro ed è quasi divertente perché accade che – tutti voi avete bisogno di ascoltare la seconda parte, ma non estrapolatela dal contesto, solo la prima parte –  si trasforma in fretta in saggezza, molto in fretta perché siete un Maestro. Dunque, voi provate rabbia, quella persona vi ha fatto arrabbiare o è stato il traffico o avere a che fare con – mi dice Cauldre – con il servizio clienti al telefono. Non con il Crimson Circle, questo è certo, ma con gli altri. Linda, quando hai a che fare con la tua linea aerea preferita.

LINDA: Sì, la United! Eccome! (qualcuno ridacchia)

ADAMUS: Dunque, la rabbia ma di colpo è come, “Oh! Sono così arrabbiato!” Poi, all’improvviso, sentite come una trasmutazione e una specie di scoppio di energia, perché la rabbia porta l’energia.

LINDA: Mm.

ADAMUS: Voi sentite uno scoppio di energia e poi è come, “Oh! È davvero divertente.” Sapete, a quel punto vi rendete conto dello scherzo che contiene.

JOE: Intendi dire come quando ti mettono su ‘ignorarti’?

ADAMUS: Sì, sì (qualcuno ridacchia). Esatto. Sì. Parli del servizio clienti o della vita in generale? (altri ridacchiano)

JOE: Del servizio clienti, della linea area preferita.

ADAMUS: Ti mettono in attesa. Sì, sì. Sì. Proprio quello.

JOE: Sì.

ADAMUS: Bene. Ancora uno. Grazie. Era buona.

LINDA: Ok, ancora una.

ADAMUS: Ancora una. Cosa non ti porterai dietro – ho venti dollari per chi…

LINDA: Uh-oh.

ADAMUS: … ci va vicino.

LINDA: Oh, lei potrebbe!

ADAMUS: Non devi neppure dire la cosa giusta.

MARY SUE: Ok.

LINDA: Potrebbe!

ADAMUS: Venti dollari.

MARY SUE: Adamus come mio insegnante (molti ridono).

LINDA: Ohh! Ho, ho, ho, ho! Oh, ho, ho!

ADAMUS: Sai …

MARY SUE: Ma Adamus come mio pari.

ADAMUS: … non è la risposta giusta, ma … non è la risposta giusta, ma eccoti un venti per la tua intuizione (qualcuno applaude). Oh! No, in effetti è buona. È proprio buona, perché dove andremo non ci saranno più insegnanti. Ogni tanto lasciate che faccia la guida.

MARY SUE: E io voglio conoscerti come mio pari.

ADAMUS: Nel senso biblico… no (ride).

MARY SUE: E divertirmi un sacco.

ADAMUS: Esatto. Sapete, Io non sono qui per fare l’insegnante, ma piuttosto per irritarvi (Adamus ridacchia), raccontarvi storie, distrarvi, farvi incazzare con me e…  voi lo fate da soli. È giusto e quando vi renderete conto che io non sono qui per insegnarvi qualcosa, voi non ne avete bisogno, oh, voi vi siete liberati da soli e a quel punto potremo essere amici.

MARY SUE: Non vedo l’ora.

ADAMUS: Sì. Sì. Ti farò avere un pass ospiti per il Club dei Maestri Ascesi.

MARY SUE: Grazie.

ADAMUS: Ti sentirai solo come se fossi morta per circa 24 ore (più risate) ma sai, d’altro canto tu sarai lì e te la godrai…

MARY SUE: (ridacchia) Suona come una gran bella vacanza!

ADAMUS: Esatto. Ci sarà Kuthumi e ci divertiremo. Bene. Grazie.

MARY SUE: (ridacchia) Ok.

ADAMUS: Il microfono qui a Linda. Tutte le risposte sono buone e corrette. La saggezza Shaumbra sta migliorando.  Per me è più difficile giocare con voi (Adamus ridacchia) durante la saggezza Shaumbra, perché ora voi date risposte buone. Prima, invece, era molto facile – (smack!) – prendervi a sberle e farvi incazzare.

~ La Risposta di Adamus

Ecco la risposta che tutti sapete ma nessuno ha detto. Nessuno l’ha detta e quando ve lo dirò voi direte, “Ah, sì!” Voglio dire, ci siete quasi troppo vicini. Cosa non vi porterete dietro… vorrei che partisse un rullo di tamburi.  Non possiamo permettercelo?

LINDA: Oh (il pubblico inizia a battere i piedi come un rullo di tamburi).

ADAMUS: Grazie.  Sono partiti all’istante. Dunque, ciò che non vi porterete dietro nella maestria ascesa è la noia.

LINDA: Mmm! (qualcuno urla “Sì!” e qualcuno applaude)

ADAMUS: Sì. Vedete com’è facile?

Il fatto è che proprio ora in un certo senso voi siete annoiati. Siete in una terra di mezzo. Voi cercate di trovare cose che aggiungano un po’ di pepe alla vostra vita. Voi cercate di trovare la passione, cercate di tornare alla vecchia passione – scordatevelo. Non accadrà.

Probabilmente una delle lamentele più comuni che riguarda tutto il processo del risveglio rude è la mancanza di passione – “Cosa dovrei fare?” – e poi iniziate a proiettare il vostro grigiore nel futuro, cosa da non fare perché voi proiettate dalla mente di un umano.  È come se proiettaste sul muro usando i vostri proiettori vecchio-stile. No, ora abbiamo TV ad alta risoluzione, quini non proiettate il vostro grigiore nella vostra maestria incarnata.

Per un po’ avete perso la passione ed è stata una parte importante di tutto il processo di trasformazione nella maestria incarnata. È quasi come se la vostra vecchia passione umana dovesse esservi celata o avreste continuato a cercare di tornarci e non è per questo che siamo qui. La vostra vecchia passione umana avrebbe potuto essere di tutto – aiutare i malati e gli anziani. Avrebbe potuto essere cantare nel coro locale o creare, dipingere o qualcosa del genere o anche solo fare una passeggiata. Queste cose tendono a svanire. A quel punto entrate nel periodo grigio, noioso, cupo, molto cupo perché state mollando molta roba vecchia che non si è ancora riempita di colori, di vita e di energia. In un certo senso siete dovuti cadere in quel vuoto energetico che poi avete trasformato in grigiore energetico e in un certo senso anche in grigiore prima che potessimo passare al passo successivo dove la passione è assoluta, ma non come l’avete conosciuta prima come umano su questo pianeta.

La passione verso cui andate è molto diversa e quasi quasi non intendo neppure cercare di descriverla perché ciò la umanizzerebbe. La passione – in mancanza di termini migliori – è essere e basta e qui qualcuno sta già sbadigliando (Adamus ride). “Yawnn! Sono molto annoiato da questa presentazione, Adamus.” (qualcuno ridacchia)

Voi non ve la porterete dietro e cercherete addirittura di proiettare il vostro grigiore in tutta la cosa della maestria incarnata, ma non si adatterà.

L’umano è grigio. La coscienza di massa è grigia.  È un po’ così – beh, sentitela dentro di voi per un momento. La coscienza di massa è formata da tutti i pensieri collettivi di tutti gli umani. È già grigia e cupa e vi apparirà grigia e cupa quando avrete terminato il processo di integrazione perché per voi la vita sarà piena di moltissimo – in mancanza di termini migliori – colore, profondità, non 3D ma 100D. Sarà davvero piena di meraviglia.

Come Maestro incarnato non vi annoierete. Punto. Non potrete. Le due cose non potrebbero mai e poi mai lavorare insieme.

A volte sarà esilarante al punto che vorrete che rallenti. A volte vi sentirete talmente travolti dalla pura passione – anche se non accade nulla, ma la pura passione – che vi sentirete sul punto di esplodere. Il vostro corpo fisico e la vostra mente saranno talmente pieni da esplodere.

Ora, la cosa davvero interessante è che nel corso degli ultimi anni abbiamo fatto molto lavoro di preparazione, di preparazione energetica e quindi il vostro corpo sarà in grado di gestirla e non salterà in aria. A volte vi sentirete pieni di energia, addirittura travolti dall’energia. Mentre passiamo alla comprensione completa di cos’è l’energia e di cos’è la creazione, arriverà a voi.  Al momento non potreste neppure immaginarlo con il senso umano, ma verrà a voi.  Poiché siete umano e Maestro, a volte travolgerà l’umano ma proprio per via del lavoro che abbiamo fatto finora non travolgerà la mente. Vi farà inciampare un po’, ma non travolgerà il corpo o la mente.

Proprio ora state lasciando una specie di grigiore e di mancanza di passione e per qualcuno di noia – molta noia, là fuori tra gli Shaumbra c’è molta noia – e ciò che io definirei la vita cupa. La state lasciando perché state lasciando anche la coscienza di massa e vi renderete conto e in un certo senso sarà triste, che la coscienza di massa è cupa, è molto cupa. Voi vedrete, voi osserverete la vita, la coscienza di massa e le persone e vi chiederete come avete fatto a sopravvivere in un tale grigiore, in un grigiore così assoluto.  Poi considererete come siete oggi e vi chiederete perché mai siete stati così dannatamente cupi – intendo dire cupi davvero, intendo dire cupi e seri, intendo dire che siete seri e ciò vi rende cupi (qualcuno ridacchia); perché avete tenuto su quelle mutande strette (qualcuno ride nervosamente), che rendono cupo chiunque e inoltre causano qualche problema di circolazione; perché siete stati così dannatamente seri e filosofici e poi vi siete riempiti di molto makyo e poi vi siete impantanati. È solo cupezza!  Poi fate cose cupe come restare seduti tutto il giorno (qualcuno ridacchia mentre Adamus inizia a fare l’annoiato), “Dov’è l’energia? Adamus ha detto che l’energia stava arrivando.” (ride).

Mettiamola così: se voi foste energia, vorreste stare con voi? (più risate) Dio! (qualcuno dice “Ohh, sì”) Invece di aprirvi molto, di fiorire e di essere colorati, in un certo senso voi vi permettete di essere molto grigi. Cosa fate quando diventate molto grigi? Cosa?

LINDA: Che colore indossi? (la sua giacca tira sul grigio.)

ADAMUS: Nero! (qualcuno urla “Grigio!”) Oh! Oh! Oh! (ride) Presto! Presto! Nasconditi dietro l’albero. Oh, no! Troviamo qualche colore (più risate).

Vi renderete conto di quanto siete stati grigi nella vostra vita e direte, “Non lo voglio nell’illuminazione incarnata.” Non dovete preoccuparvi, non ci sarà.

Come Maestri incarnati, voi sarete molto sensibili e consapevoli delle cose e a volte vi preoccuperà vivere in un mondo cupo e a quel punto cosa farete? Vi fermerete, farete un respiro profondo, “Io Esisto,” e poi creerete. Voi dipingerete su una tela grigia e la tela grigia non è vostra.  È la vita.  È la vita.

Ecco cosa non porterete con voi – la noia, il grigiore, la cupezza. Chi tra voi proprio ora è bloccato nella cupezza, entrerà in un cerchio cupo che non è divertente e in effetti non è neanche un cerchio. Voi non siete neanche bravi e quindi non completate il cerchio (qualcuno ride), perché continuate a girare, a girare in tondo e procedete in un cerchio che non completerete mai. Fiu!

Dunque, chi di voi proprio ora è bloccato nella cupezza, che se la tolga dal culo…

LINDA: Ooh! (un paio di persone ridono)

ADAMUS: …e fate un bel respiro profondo, perché il divertimento sta per iniziare. Deve farlo. Non esiste una cosa come l’umano incarnato cupo o un Maestro Asceso cupo. Ci sono alcuni Maestri Ascesi che sono più divertenti degli altri (risate mentre Adamus avanza impettito), ma non ce n’è nessuno che…

SART: Qualcuno che conosciamo?

ADAMUS: … sia cupo … sì, “Qualcuno che conosciamo?” dice Sart. Beh, Kuthumi. Kuthumi.

Ok, con questo facciamo un bel respiro profondo. Superiamo il grigiore e l’essere molto seri.

Sapete, tutto questo viaggio spirituale non ha niente a che vedere con l’essere seri, ma ha tutto a che fare con l’essere un po’ folli, audaci e coraggiosi, ma di certo non seri. Ecco, uscite dalle vostre mutande cupe. Maglietta time (un paio di persone ride).

Se stessi facendo lezione come St. Germain, non avrei lo stesso impatto.

LINDA: No, no. Ne sono certa.

ADAMUS: Sì, no. Il prossimo tema. Ok. Con questo facciamo un bel respiro profondo. Il prossimo tema mentre iniziamo a portare un po’ di colore nella nostra vita. Linda, aiutami con i calzoni (ride).

LINDA: Sì, sì. Grazie.

ADAMUS: Il prossimo tema.  Vedete, è divertente. Non è cupo.

(pausa mentre Linda sistema la batteria del microfono)

LINDA: L’hai rotta (sussurra). Ok, dammi un attimo.

ADAMUS: In effetti è molto divertente (qualcuno ride nervoso). Cauldre dice, “Per favore, datti una mossa.” Io mi to divertendo.

LINDA: Allentati le mutande (qualcuno ride).

ADAMUS: Fatto? Smettila!

LINDA: No!  È bloccato. Ecco, ora è fatto.

ADAMUS: Bene. Grazie. Il prossimo tema. Parliamo per un attimo di…

LINDA: (gli sistema l’abito) Sto cercando di aiutarti (ride). Accidenti!

 

L’Energia e la Vita

ADAMUS: Parliamo per un attimo dell’energia e della vita. Forse prima non l’avete mai preso in considerazione, ma c’è una differenza enorme tra l’energia e la vita. Se iniziate una discussione con qualsiasi persona e probabilmente anche con quasi tutti gli Shaumbra, essi pensano che la vita sia l’energia e non è così. Non è affatto così.

L’energia non è neppure la forza vitale. Sapete, molte persone parlano di ‘energia della forza vitale.’ Una cosa del genere non esiste. Non esiste il prana che fluisce dappertutto. Esiste l’energia che è proprio qui, in-attivata e che quindi non fa niente e non è intelligente, non ha secondi fini e non si muove. Siete voi che la muovete.

Le persone pensano in termini di energia – “È nell’aria.” No, quello è l’ossigeno. Non è l’energia. Esiste il concetto errato secondo cui l’energi è vita, ma non è così.  Ecco quando le cose sono noiose, quando voi pensate che l’energia è la vita ed è allora che le cose controllano la vostra vita, perché voi contate sull’energia. Voi dipendete dall’energia.

L’energia è del tutto diversa dalla vita. Le persone pensano che la vita, per esempio, sia avere denaro. No, quella è energia, è solo energia. Per esempio, pensano che la music sia la vita. No, la musica è energia. Possiamo mettere un po’ di musica? La prima traccia della musica che avete suonato prima che andassimo in onda, mi dice Cauldre. Ascoltiamola per un attimo e contribuirà a fare un esempio.

(parte la musica)

Ecco, ora suonerà la musica che è solo energia.

Sapete, vi ho detto che l’energia è solo comunicazione. Una comunicazione. È tutto ciò che è, che sia comunicazione sotto forma di musica o e comunicazione sotto forma di luce o è comunicazione sotto forma di denaro. Tutto ciò è solo comunicazione. Nulla accade con l’energia che è solo comunicazione finché siete presenti, finché c’è la coscienza. Niente. Questa è la vita.

Quando la coscienza incontra l’energia, quando la coscienza permette, quando è presente – Io Sono Qui – di colpo l’energia inizia a muoversi ed abbiamo la vita. Grazie per la musica. Ecco cos’è l’energia che non è la vita.

(la musica si ferma)

Le persone scambiano la vita con l’avere molta energia.  Non è così. L’energia è solo energia e questo è un punto molto semplice ma molto, molto importante nel vostro diventare un Maestro, cioè rendersi conto che qui c’è l’energia.  Non è l’energia di gruppo.  Non è il prana.

Sapete, io capisco cosa intendono quando parlano di prana – sapete il prana, l’energia della forza vitale – ma sarebbe come far credere a qualcuno che là fuori c’è qualcosa che vogliono o di cui hanno bisogno e cercano di portarla qui per diventare più felici o migliori o altro – più sani. Non è così. Io ho cercato, ho controllato, ho chiesto in tutto l’universo, “Avete visto il prana? Avete visto il prana?” Certo, quando sono andato in un ashram New Age, “Oh, sì. C’è prana dappertutto,” (pronunciato con accento indiano). Invece non c’è. Proprio no. C’è ener- …

LINDA: Rifallo! Rifallo! (qualcuno ride)

ADAMUS: Mai più (altre risate). Mai più.

L’energia è dappertutto ed è vostra.  Non è sua, è vostra. Ciò è molto importante da capire. È la vostra energia. Non è là fuori. Non è nell’aria. Non arriva da un’altra galassia.  È proprio qui.  Non condividetela neppure con lei. Mai e poi mai. Non condividete la vostra energia. Altra maglietta. Abbiamo bisogno di un affitto. Non condividete la vostra energia ed io so che sembra terribile perché le persone continuano a dare via la loro energia, sempre. Perché lo fareste? Voi non potete, non potete proprio darle la vostra energia. Voi potete ispirarla affinché usi la sua energia personale solo essendo presenti – la vostra luce, il vostro potenziale – ma voi non potrete mai darle la vostra e voi non potrete mai davvero prendere la sua. Voi potete fingere che sia così, ma è tutta un’altra storia.

L’energia è dappertutto ed è vostra.  Aspetta voi. Vi aspetta e basta, ma è presente in un modello privo di secondi fini e senza alcuna intelligenza.  È al vostro servizio.

Quando siete presenti, quando avete detto, “Io sarò la mia vita, nella mia vita, della mia vita, sarò il creatore della mia vita“, quando siete così impegnati e provate grande passione per il fatto di essere qui, di colpo la vostra energia prende vita. Ciò crea il… no, lo ritiro. Ora l’energia è al vostro servizio e faciliterà la vostra creazione nella vita che sognate e scegliete. Punto.

Non confondete mai più l’energia con la vita. La vita è quando siete presenti, quando non siete più grigi, quando smettete di andare in giro alla ricerca senza fine di un certo tipo di significato della vita, è quando non siete più noiosi e annoiati, è quando scegliete di essere nella vostra creazione. Sembra ovvio – scegliere di essere nella vostra creazione – ma quasi nessuno lo fa in quanto le persone (a) non riconoscono che “Questa è la mia creazione”; (b) non capiscono l’energia. Lavorano ancora per lei e non lasciano che l’energia lavori per loro. Inoltre quasi nessuno è del tutto presente, nel senso di conscio, del tipo “Io Sono quello che Sono. Io Sono Qui perché ho scelto di esserci.” Buum! Ora le energie cambiano. Le vostre energie cambiano ed entrano immediatamente a servizio per aiutarvi a creare l’esperienza da dentro la vostra creazione.  È molto semplice.

Con questo facciamo un bel respiro profondo.  È molto semplice. Sì.

L’energia non è la vita. L’energia sostiene l’esperienza della vita. Di nuovo, è un punto molto semplice e qualcuno di voi dirà, “Beh, sì. È quasi ovvio.” Ora, però, lo vivreste? Ci vivreste dentro? Ciò significa uscire dalla cupezza grigia e tornare alla vera passione. Non la vecchia passione umana, ma la vera passione che è, “Io creo, io faccio esperienza.” Ecco cos’è. “Io creo le mie creazioni e posso farlo mentre vivo nella coscienza di massa. Le mie creazioni e poi posso farne esperienza.”

Voi smetterete di chiedervi, “Beh come mai per me non funziona mai niente,” e “Voglio avere l’abbondanza, ma non ce l’ho,” perché voi equiparate l’energia e la vita, le considerate la stessa cosa. Voi pensate ancora che l’energia è la vita.  Non lo è. Voi siete la vita. Ora permettete che l’energia sostenga le vostre creazioni. Bene.

Per questo un bel respiro profondo. Un bel respiro profondo.

Sento qualche domanda su questo tema, ma non darò risposte. No, perché non voglio che si finisca sul mentale.  È molto semplice. L’energia non è vita; sono due cose separate. La vita c’è quando è presente la coscienza; a quel punto l’energia lavora per voi e quindi avete ciò che chiamate vita. La vita non deve avvenire in un corpo fisico.

A proposito, il corpo fisico non è la vita. Voi dite, “Beh, no, io sono vivo,” ma il vostro corpo fisico non è la vita. È energia, tutto qui.  È energia in forma di un corpo.

Poi pensate “Beh, ok, allora è i miei pensieri – i pensieri che mi attraversano la mente. Quella è la vita.” No, in effetti è solo energia. La vostra mente non è altro che un incubatore energetico e crea pensieri. Macina di continuo i pensieri, ma non è la vita.

Essere nei vostri pensieri non è vita. Quando siete nei vostri pensieri, voi siete slegati dall’energia (piccola pausa). Ha senso? (silenzio) Tutti voi avete lo sguardo tipico del “WTF” (qualcuno ridacchia). “Cos’ha appena detto?”

Io ho detto di godervi la vita, ok? Smettetela di essere così cupi. Va bene, inizierò a segnalare le persone cupe tra il pubblico. Sì.

LINDA: Oh, no!

ADAMUS: Oh, Sì, Sì, Sì! Non in questa sessione, ma nella prossima.

LINDA: Ohh! (anche il pubblico dice “Ohh!” e qualcuno ridacchia)

ADAMUS: Non venite qui vestiti da cupi (Adamus ridacchia). Non abbiate un aspetto cupo. Sapete, l’aspetto spento?

LINDA: Cos’è l’aspetto cupo?

ADAMUS: No, vieni qui sopra. Puoi farlo (Adamus ridacchia)

LINDA: No, tu puoi farlo. (ride). Io non sono cupa!

ADAMUS: Chi vuole fare lo sguardo cupo sul palco? Chi è proprio bravo a farlo? Ahh! Ahh! Tu non sei cupa. Oh, ma puoi recitare.

TAD: Posso fare lo sguardo.

ADAMUS: Puoi fare lo sguardo. Ok. (lei lo fa).

Oh, molto bene. Stavo per chiederti se non vi sembrano così molte persone che noi conosciamo (ride). Rifallo (lei lo rifà). No, se non ti spiace che ti corregga, una persona cupa non ha tutte quelle espressioni. Ok. (lei lo rifà e Adamus ridacchia). Ecco, così è cupo. Ok.

Ora l’opposto, ora sei conscia e presente, ora sei nella vita (Tad lo dimostra).

TAD: IO sono qui.

SHAUMBRA 2 (donna): Cos’era? Tu sei cosa?

TAD: Qui.

SHAUMBRA 2: Cos’era quello?

TAD: Io sono qui.

LINDA: Quando ti sposerai? (ride)

ADAMUS: Bella distrazione! Bella distrazione! (Adamus ridacchia) Sì. Oh, ci state ancora ridendo sopra.

TAD: Sì!

ADAMUS: Oh, bene, bene.

TAD: Non ci siamo ancora sposati, quindi…

ADAMUS: Oh! Ok. No, voi due sarete… (altri ridono). Come potresti non amarla per sempre? (il pubblico applaude) Bene. Grazie. Grazie. Qualcun altro vuole essere cupo?

SHAUMBRA 3 (donna): Linda, dammi un’occhiataccia.

LINDA: Lo fa Henrietta.

HENRIETTA: Io?

ADAMUS: Vuoi fare la cupa? Dobbiamo farlo vedere a tutti là fuori – qualcuno di loro è… chi non parla inglese dice, “Cos’è cupo? Io non capisco la parola ‘cupo.’” Facciamo loro un esempio (Henrietta mostra uno sguardo molto cupo) Pensa alla tua infanzia (ride e lei prosegue con lo sguardo molto cupo). Però, sei piuttosto brava. Che bella cupezza (il pubblico applaude). Sì. Sì. Ora invece sei solo una folle Maestra incarnata (ora si anima molto e inoltre ride). Queste sono le persone da cui sfuggite (ride) le trovate al supermercato, nel reparto carne e iniziano a fare così e…  (Adamus ridacchia). Qualcun altro vuole farci vedere quant’è cupo per tutti i nostri ascoltatori online?

LINDA: Edith! (qualcuno ridacchia)

ADAMUS: Sarà arrabbiata con te.

LINDA: Oh!

EDITH: Non sono arrabbiata.

ADAMUS: Vuoi fare la cupa?

EDITH: No (qualcuno ridacchia).

ADAMUS: Edith! (il pubblico inizia a scandire “Edith! Edith! Edith!”) Edith, vogliono che tu sia cupa. Alzate un po’ le luci (il pubblico continua a scandire ed Edith fa le facce e gesticola). Ecco che sei cupa! L’ha appena fatto! (molte risate; lei si alza) Lasci che l’aiuti, madam.

EDITH: Grazie, gentile signore.

ADAMUS: Sì. Sì. Vuoi sederti?

EDITH: No, grazie.

ADAMUS: Allora fai la cupa in piedi. Ok.

EDITH: LO spero.

ADAMUS: Cupa, grigia, annoiata (lei lo fa). Ooh! Rifallo. Dov’è la telecamera? Oh, la luce rossa è lì e fa un po’ paura (qualcuno ridacchia).

EDITH: Scusa.

ADAMUS: Solo cupa, grigia (lei fa la faccia cupa). Proprio bene, Edith. Molto bene. Sì, sì. Grazie (qualcuno applaude). Ora invece sei presente e sei nella vita, nella tua vita. Che aspetto hai? (inizia a fare una certa faccia) Sembri cupa, Edith (ride).

EDITH: Stavo solo pensando di essere ricca invece di avere un bell’aspetto (altre risate).

ADAMUS: Beh, sono lieto che tu abbia scelto il bell’aspetto (Adamus ridacchia). Perché non entrambi?

EDITH: Li vorrei entrambi.

ADAMUS: Puoi solo – sapete, oggi abbiamo parlato. La ragione principale per cui siamo avanti rispetto al programma è Permettere. Tu continui a parlare di abbondanza. Potresti permetterla e basta?

EDITH: Certo.

ADAMUS: Allora fallo.

EDITH: Ok.

ADAMUS: Ok, torna qui. La prossima volta voglio cento dollari (qualcuno ridacchia). No, questa è l’abbondanza. Tu la ricevi solo…

LINDA: È tornata a essere cupa (ride).

ADAMUS: Grazie, Edith.

EDITH: Puoi scommetterci. Grazie, caro.

ADAMUS: Grazie. Bene. Ora parliamo – credo che gli ascoltatori, gli spettatori si siano fatti un’idea di ciò che è la cupezza.

Non c’è… sapete, tempo fa c’è stata la Serie del Karisma. Sapete, il karisma c’è solo quando siete presenti, quando siete consci e siete nella creazione. Quella è la vita. Quella è la vita. Poi l’energia – uoosh! – entra e noi mettiamo fine a tutte le discussioni sull’abbondanza. Non vedo l’ora… quello sarà un giorno da celebrare.

EDITH: Sì.

ADAMUS: Io acquisterò la torta e lo champagne per tutti quando potremo finalmente seppellire le discussioni sull’abbondanza perché qualcuno di voi ne è ancora dipendente. A voi piace ancora. Sì. Vi piace ancora lo ‘sbattimento’ che vi dà la mancanza di abbondanza. Non approfondirò, ma fate un respiro profondo. Noi metteremo fine a quelle discussioni e vivremo come veri Maestri incarnati. Il prossimo.

Facciamo un bel respiro profondo e cambiamo di nuovo marcia. Una gran bella marcia.

Facciamo un bel respiro profondo.  È arrivato il momento della merabh.

LINDA: Ahh!

ADAMUS: Ora potete tutti andare a dormire. “Oh, oggi sono molto cupo” (qualcuno ridacchia) No, molto. Ai seminari e agli eventi chiamerò fuori le persone cupe. Non c’è spazio per loro nelle nostre riunioni. Non c’è spazio per questo.

KERRI: Amen! (ride)

ADAMUS: Ho sentito un “Amen” tra il pubblico! Amen! (il pubblico urla “Woo!” e applaude). È molto più divertente provare la passione nella vostra creazione. Ciò attrae molto l’energia.  È molto più divertente che godersi la vita e basta. Smettetela di trattenervi. Io chiamerò fuori le persone cupe. Io lavorerò con Linda e prepareremo un premio cupezza. (qualcuno ridacchia).  È un adesivo, solo un po’ più grigio (le risate aumentano).

LINDA: Oh, posso farlo!

ADAMUS: Trova un adesivo grigio. Qui non c’è più posto per tutto ciò. Non c’è più posto per questo – sapete, tutti voi, ognuno di voi senza eccezioni è passato per il, “Devo percorrere questo lungo sentiero di sofferenza alla ricerca del Santo Graal.” Sapete, se vi foste fermati e aveste guardato bene, il Santo Graal è sempre stato lì. Voi avete proseguito la vostra ricerca cupa e spero che ci scriverete sopra dei libri e che ci farete sopra delle battute su quant’eravate grigi e cupi durante tutta quella ricerca seria ed abbandonata da dio per qualcosa che c’è sempre stato! Sono sorpreso che non siate inciampati durante la vostra ricerca.

Fate un respiro profondo e permettete. “Io Sono quello che Sono. Io sono un dannato creatore e mi sto divertendo nelle mie creazioni.”

Ho detto abbastanza, è il momento della merabh. La musica è pronta, facciamo un bel respiro profondo mentre transitiamo… eh, nella musica (qualcuno ridacchia).

(sta partendo la musica)

Voi non lo sapete mai. Voi non lo sapete mai. Stappiamo il Kool-Aid (il pubblico dice “Ohh!”). Ohh! Ow! (Adamus ride) Non è cupo, vero?! È tutto tranne che cupo.

La Merabh

Facciamo un bel respiro profondo e io vi chiederò di prendere nota di qualcosa che stava accadendo oggi durante le distrazioni. C’è stata qualche bella informazione, ma stava accadendo qualcos’altro.

Facciamo un bel respiro profondo. Permettiamolo per un momento mentre suona   la musica.

Un bel respiro profondo. Oggi molte risate. Molte belle risate.

Le riunioni spirituali dovrebbero girare tutte intorno al ridere. Voglio dire, quasi tutte, forse un po’ di serietà, ma quasi tutto intorno al ridere. La cosa divertente è che come Maestro incarnato voi riderete molto per quanto eravate cupi (Adamus ridacchia). No, voi direte proprio, “Perché mi sono accollato tutta quella seriosità, l’eccessiva santità e tutta quella roba?” Beh, perché è ciò che la coscienza di massa vi ha detto di fare.

Sapete, Kuthumi, io amo Kuthumi che è stato un grande esempio di essere umano, il più cupo che abbia mai camminato su questo pianeta. Era molto – oh! – molto serio e tutto girava intorno alle regole e a far felici i suoi genitori. Una delle cose più cupe che potete fare è cercare di far felici i vostri genitori e subito dopo è cercare di fare felici i vostri figli. Sì. Ciò porta a – per tutti voi che ci ascoltate online – ciò ci ha portato a un “Oh, sì” (Adamus ridacchia).

Kuthumi era davvero molto cupo. Voglio dire, se fosse entrato in un bar l’avrebbe svuotato, ma non l’avrebbe mai fatto perché era troppo cupo per stare in un bar (qualcuno ride nervosamente). Avrebbe svuotato il bar perché tutti l’avrebbero sentito. Sapete, avrebbe iniziato a fare a tutti domande del tipo, “Beh, cosa c’è nel tuo drink? E lì cosa c’è? Cosa mi farà? È legale? E…” Domande cupe. Bevi quella f- bevanda, Kuthumi! Bevi e basta! (ride)

Ma non è proprio ciò che molti di voi hanno fatto nel loro viaggio spirituale? “Beh, cosa dovrei fare? Come sarà questa cosa? Cosa accadrà dopo? Sto facendo la cosa giusta? Dov’è il manuale che mi dice cosa fare?” Fallo e basta!! (più risate)

Kuthumi era molto cupo…

IL PUBBLICO: Quant’era cupo?” (più risate)

ADAMUS: Era talmente cupo che poteva entrare in un – questa è una storia vera – che poteva entrare in un bordello, in un casino e far addormentare tutti. Si addormentavano tutti, davvero, proprio tutti. Beh, avrebbe iniziato a chiedere, “Hai qualche malattia? Tu hai qualche, sai…” Aagh! “Cos’hai mangiato oggi per colazione?” Fallo e basta, Kuthumi! Fallo e basta!

In ogni caso, facciamo un bel respiro profondo.

Poi superò il fatto di essere cupo e diventò una luce. Diventò una vera luce, pieno di vita e non diventò mai più serio, sempre nel momento, sempre nella gioia, mai più bloccato nella mente, mai più didattico, mai più noioso. Fategli una domanda – fategli una domanda seria – e vi racconterà una barzelletta perché, vedete, lui sapeva cosa stava accadendo davvero. Quando qualcuno si alzava e gli chiedeva, “Maestro, dov’è la strada verso l’illuminazione??” gli raccontava una barzelletta del tutto fuori contesto. Ciò avrebbe distratto quella persona abbastanza a lungo da smettere di essere noiosa.  Non c’è nessuna strada. Non c’è alcun sentiero verso l’illuminazione.  È tutto ed è solo nel Permettere. Ecco cos’è.

Io vi distraggo di proposito.

Perdere l’Umano

Proprio ora, con tutte queste distrazioni e storie e tutto il resto sta accadendo una cosa divertente. Di recente, da dieci giorni a questa parte è probabile che vi stiate chiedendo, “Cosa mi sta succedendo? Mi sento dissociato, come se non fossi tutto insieme.”

Caro Maestro, ciò che sta accadendo è che stai perdendo l’umano. Sapete l’umano, quel tipo di umano cupo e grigio che in un certo senso fluttua in giro. Per dirlo meglio, sapete com’è quando un serpente perde la pelle, soprattutto se il serpente pensava che quella pelle fosse la sua identità, perché ecco cosa potrebbe aver visto e sentito mentre strisciava lungo il terreno e poi inizia a perdere la pelle.

Ora una grossa parte di voi in un certo senso viene rimossa, portata via. Voi non la perdete, ma in un certo senso sarà rimosso uno strato, uno strato enorme in modo che il Maestro si possa rivelare.

Al momento l’umano si sta dissociando. Alla fine s’integrerà di nuovo ma all’inizio, di notte e nel vostro stato di sogno voi vi ‘estendete’ in altri reami.

La parte umana che era cupa, priva di colori, mai un creatore, dipendente dall’energia, proprio ciò con cui vi siete identificati in molti modi ora viene rimossa come le squame, come il tronco dall’albero, come le placche da un animale. In alcuni giorni vi sentite come se le rimuovessero e in altri giorni sentite che vi cadono di dosso. È molto interessante, ma a volte è una situazione disagevole.

L’identità umana era molto solida, molto rigida e ora viene via. Raggiunge i reami del sogno ed ecco perché proprio ora moltissimi dei sogni sono molto intensi. L’umano sta diventando il suo aspetto personale e ora quell’aspetto viene rimosso da voi, dalla coscienza.

Quell’aspetto entrerà nei reami dei vostri sogni e alla fine otterrà la saggezza. Proprio ora l’aspetto umano sta giocando in quei reami, sta ancora cercando di trovare una soluzione alle moltissime cose che gli sono accadute nella vita. Tornerà a far visita alle persone del suo passato, alle vecchie esperienze del passato. Ve ne renderete conto di notte, nei vostri sogni e vi chiederete, “Cosa sta succedendo? Perché provo tutte queste sensazioni di frustrazione e manca il completamento? Perché ho la sensazione che l’umano stia quasi andando indietro?” quando avete fatto un bel lavoro di rilascio.

Potreste dire che sta effettuando una sintonizzazione di proporzioni epiche.  L’aspetto umano andrà negli altri reami, i reami del non-sogno, gli altri reami dove avrà molto tempo e tranquillità per stare da solo. Sì, mentre è nei reami del sogno starà anche da solo in un reame calmo, isolato e lontano da tutto.

Là piangerà. Là si ribellerà. Affronterà i suoi tentativi di risolvere i suoi problemi – “Prima di tutto, perché sono andato sulla Terra? Perché mi sono accollato tanta rabbia e odio e dolore?” Avrà a che fare con se stesso e per lui sarà molto, molto difficile, ma come Maestro vivente non v’influenzerà molto. Voi sentirete che accade là fuori; lo sentirete, ma non riuscirà ad interferire con la vostra vita.

Proprio ora che siamo in un gran bel luogo dove essere veri creatori, proprio ora l’aspetto umano viene rimosso, è dissociato. Voi potreste essere come… sul vostro pianeta c’è una creatura che chiamate tartaruga; è quasi come se il carapace venisse rimosso e portato altrove, così non subirà alcuna interferenza. Voi lo sentirete, sì, ma non interferirà in modo diretto con la vostra vita.

Alla fine tutto sarà integrato e tornerà come l’umano saggio, l’umano completo. Tornerà per unirsi al Maestro, all’Io Sono. Tornerà per unirsi a voi nella vita.

Non è qualcosa da prendere alla leggera. In altre parole, questo è un passo grosso. Se di recente vi siete chiesti, “Perché ho queste strane sensazioni?” Beh, è perché l’aspetto umano se ne va.

Per questo facciamo un respiro profondo e permettete, nient’altro.

Senza il Permettere, senza la saggezza, senza il Maestro, senza la comprensione dell’energia, ciò non sarebbe stato possibile.

Senza quelle cose, l’aspetto umano sarebbe rimasto lì. Avrebbe scavato più in profondità. Avrebbe creato un guscio più duro, ma proprio ora fate un respiro profondo, Maestro e umano e permettete che vada dove ha bisogno di andare in modo elegante.

Il sé umano si è riempito di emozioni.  Ha vissuto in un mare di emozioni. Dipende dal dramma e dalle emozioni. Dove va il Maestro, non c’è posto per questo. È falsa, è una realtà falsa. In effetti le dinamiche energetiche sono false – le emozioni, il dramma e tutto il resto.

Quando una persona non capisce la differenza tra l’energia e la vita, tende a diventare molto dipendente dal dramma. È una delle poche cose che porta un po’ di energia nella sua vita. Nella vita di un Maestro non c’è posto per tutto ciò. Il Maestro ha a che fare con l’energia del Maestro, con l’energia pura.

Il Maestro porta con sé la coscienza e la creazione. Poi entra l’energia e permette l’esperienza, la gioia e la semplicità.

Lo strato dell’aspetto umano se ne sta andando.

Sarà sintonizzato con la saggezza. Sarà sintonizzato con la risata.

Qualcuno potrebbe chiedere, “Beh, l’aspetto umano troverà la risoluzione?” Qui il punto non è questo. Non si tratta di risolvere qualcosa, ma di accettarla e c’è una bella differenza. Risolvere significa che tutto si riunisce per un finale felice.  Non riguarda questo.

Riguarda l’accettazione, l’umano che alla fine dice solo, “Io ero nell’esperienza.” Ecco cos’è. Non c’è bisogno di alcuna risoluzione.

E ora come vi chiamiamo – Umano? Maestro? – io non lo so, ma come vecchio strato umano voi vi sentirete molto ‘crudi’ e vi ho detto che l’aspetto umano è stato rimosso. In un certo senso cade da solo, ma a volte deve essere anche un po’ strattonato e mentre ciò accade voi vi sentirete molto sensibili, molto crudi, cioè in un certo senso non protetti. Ciò che sta accadendo davvero è che voi svilupperete un grado di consapevolezza superiore, molto superiore.

Sapete che mentre all’umano ricresce la crosta, è più limitato e riduce di molto la consapevolezza. Mentre l’aspetto umano raggiunge per un po’ gli altri reami voi vi sentirete molto, molto sensibili rispetto alle cose e va bene così, perché ora capirete l’energia come non avete mai fatto prima. Voi sentirete l’energia perché vi renderete conto che c’è una bella differenza tra l’energia e la vita.

Potreste anche sentirvi vulnerabili, molto esposti e quando accadrà, ricordatevi solo qualcosa di molto semplice: l’energia è qui per servirvi.

Quando vi sentite esposti, quando vi sentite vulnerabili, come se qualcosa potesse attaccarvi – sapete, l’energia psichica o forse anche un cane – ma ricordatevi che tutta l’energia è qui per servirvi.

Voi potreste pensare che ci vuole molto coraggio per permettervi di sentirvi vulnerabili, aperti e non protetti ma molto presto inizierete a imparare che, vedete, vi dirò che quando l’energia si avvicinerà a voi –  c’è sempre, ma quando si avvicina alla vostra coscienza – persino ciò che si potrebbe definire energia cattiva, di colpo si trasmuterà. L’energia non è né buona né cattiva: è solo energia.

Diciamo che nello stato in cui siete molto vulnerabili, dove il guscio dell’aspetto umano è venuto via c’è qualcosa che sentite come energia psichica, cattiva che si avvicina a voi. A quel punto fate un respiro profondo nel “Io Sono, Io Esisto.” Quell’energia potrebbe avvicinarsi molto a voi, come se l’energia scura e cattiva vi assalisse e poi, di colpo, un attimo prima che vi afferri, lei si trasmuta.

Fa un po’ paura lasciare che vi venga così vicino, ma di colpo vi rendete conto che è solo energia.  Non è la vita.  Non è la vita che vi crea difficoltà. Non è la vita che ha in serbo un certo destino per voi. È solo energia e poi, amici miei, diventa divertente. Diventa divertente.

Dopo che avrete fatto qualche esperienza spaventosa con l’energia, come se vi rotolasse addosso, come se vi facesse a pezzi e voi doveste tenervi a qualcosa; voi invece non sobbalzate, non reagite e lei vi viene talmente vicina che pensate che vi divorerà e proprio allora bum! Si trasmuta nell’energia che è qui per servirvi. È allora che diventa divertente.

Dunque, cosa farete con quell’energia? Beh, voi non sarete cupi. Voi non vi alzerete per guardarla chiedendovi da dov’è venuta. Voi la incarnerete a livello fisico e psichico, voi incarnerete quell’energia. Poi vi sentirete come se ballaste, cantaste e correste. Vi sentirete semplicemente molto rinvigoriti e gioiosi. Vi sentirete come mille colori; non cinquanta sfumature di grigio, ma mille (qualcuno ridacchia), mille colori in una volta sola.

Per questo fate un respiro profondo.

Proprio ora l’aspetto umano raggiunge qualche altro reame. Sapete, è tutta roba vecchia.

(pausa)

Fate un respiro profondo e sentitelo per un momento. Wow.

(pausa)

Visto che siamo qui, diamo un’occhiata. Dunque, l’aspetto umano è quasi come un guscio o degli strati o delle squame che ora stanno venendo via. Che aspetto hanno? Ora come li sentite?

Mentre la vecchia armatura, il vecchio aspetto viene via, dentro cosa c’è?

Guardatevi dentro. Permettetevi di sentire cosa c’è.

(pausa)

C’è sempre stato, ma era coperto.

(pausa più lunga)

In un certo senso tutto ciò con cui vi siete identificati, cioè il sé umano si sta solidificando in un aspetto che se ne va per ricevere un trattamento speciale.

Ogni tanto lo incontrerete nel vostro stato di sogno, saranno solo le sensazioni che avete. A volte vi sentirete molto dissociati, del tipo “Dov’è quella parte di me? Cosa le è successo?” Beh, ritornerà ma sarà molto diversa.

Detto questo, facciamo un bel respiro profondo. Fate un bel respiro profondo.

(pausa e la musica sfuma)

Un bel respiro profondo. Oh!

Bene. Cosa cambia oggi. Hm.

Finirò dove ho iniziato. Cari Shaumbra, noi siamo molto avanti rispetto al programma e non procediamo in fretta, ma – beh, voi sì (qualcuno ridacchia) – ma quando una persona entra nella maestria incarnata, affronta tutta una serie di cose e non c’è molta ‘storia’. Non ci sono molte cose che potete leggere, perché voi siete il primo gruppo che lo sta facendo. Voi state creando quei libri. Voi state creando quei sentieri.  È un’esperienza meravigliosa e che tempi interessanti quelli in cui vivete.

Cari amici, detto questo oggi è stata una vera delizia essere con voi. Spero che vi siate fatti qualche risata. Spero che abbiate ricevuto un po’ di informazioni e so che avete fatto molto Permettere. Ecco cosa ci ha portato qui.

Certo, ricordatevi sempre che tutto è bene in tutta la creazione.

Grazie (il pubblico applaude).