Shoud 04 – Illumination Series

Illumination Series – Shoud 5

Presentato al Crimson Circle il 6 Gennaio 2024

Serie Illuminazione

www.crimsoncircle.com

https://www.crimsoncircle.com/Library/The-Channel-Library/The-Illumination-Series

Io Sono quello che Sono, Adamus del Dominio Sovrano.

Cari Shaumbra, benvenuti. Benvenuti, tutti qui. Benvenuti a tutti coloro che sono online.

Eccoci nel 2024. Il 2024 – farò alcune previsioni in anticipo. Sarà l’anno più grande di sempre. È facile dirlo e ogni anno diventa un po’ più grande, ma quest’anno sarà davvero grande – molto grande – e voglio che voi siate pronti. Il mondo sarà un posto più folle che mai in cui vivere. Avrete forze che vi verranno incontro da ogni parte, da ogni lato e vi sarà molto facile restare intrappolati nel dramma e nelle energie bloccate, nella rabbia e nei cambiamenti.

Oh, è un pianeta bellissimo con umani meravigliosi che in questo momento stanno affrontando molte cose. Voi, l’umanità è sulla buona strada verso la prossima specie umana ed è un’evoluzione che sta avvenendo a velocità mozzafiato.

Oggi parleremo del fatto che il pianeta sta andando in una direzione mentre si spera che voi andrete in una direzione un po’ diversa e non è molto difficile. Non è poi così difficile. Ci vuole un po’ di consenso, un po’ di respiri e alcune altre cose di cui parleremo oggi, ma ora facciamo un respiro profondo verso il 2024. Sono contento che ce l’abbiate fatta. Sono contento che siate qui.

Sapete, al Club dei Maestri Ascesi ci sono alcuni che non sono arrivati fino a qui e che rimpiangono di non essere rimasti. Si tratta degli Shaumbra che non sono rimasti e ora rimpiangono di non essere qui su queste sedie, di non aver fatto parte di questo gruppo. Sì, a volte è davvero pazzesco e voi vi chiedete se siete in grado di gestirlo. A sentire loro, dicono che vorrebbero davvero essere qui, aver resistito e aver partecipato a ciò che stiamo per fare.

Il 2024 è l’Anno del Drago e proprio ora ciò dovrebbe dirvi qualcosa. Voglio dire, è per il pianeta. Non si tratta del vostro drago. Voi avete a che fare con il vostro drago e spero che abbiate scoperto che quel drago, quel bellissimo drago non è qui per farvi a pezzi. È qui per servirvi. È qui per portare a galla le vecchie scorie. Certo, ci sono strati e strati, ma il vostro drago è qui per assistervi e può diventare il vostro migliore amico. In realtà, per il vero Merlino – per il vero Merlino – è come se il drago fosse il suo cagnolino ed è sempre con voi. Il drago è una cosa meravigliosa. Ecco, per il calendario è l’Anno del Drago.

L’Anno dell’AI (per l’umanità)

Per il pianeta lo definirò anche l’anno dell’AI, l’anno dell’intelligenza artificiale.

L’intelligenza artificiale ha una storia interessante. Esiste da quando esistono i computer nell’era moderna (50, 60, 70 anni). All’inizio l’intelligenza artificiale era considerata uno scherzo di fantascienza, un vero scherzo. Alcuni l’avevano studiata, ci avevano lavorato sopra e avevano fatto alcune ricerche, ma poi erano stati lasciati nelle retrovie del mondo accademico che pensava si trattasse di un gruppo di strambi che parlavano di intelligenza artificiale e di robot e di computer con capacità super, super, supernormali. Pensavano che fosse una specie di scherzo. Anche negli ultimi 10 o 15 anni è stato molto difficile per i ricercatori ottenere finanziamenti per i loro progetti di intelligenza artificiale perché quasi tutti pensavano davvero che fosse una specie di sogno. Solo negli ultimi due anni si è cominciato a capire che non si tratta di uno scherzo. È molto reale e soprattutto con la legge di Moore – la legge che dice che la velocità di calcolo raddoppierà ogni anno, ma in realtà raddoppia ogni 18 mesi e che ogni anno il prezzo si ridurrà della metà – con l’avvento di tutto ciò hanno iniziato a capire: “Aspetta, c’è qualcosa di vero”.

Circa un anno fa o poco più è iniziato il fenomeno di ChatGPT. Probabilmente ne avete sentito parlare e probabilmente avete comunicato, “ChatGPT, dimmi quanto sono meraviglioso” (Adamus ridacchia) e ci avete giocato un po’. So che molti Shaumbra lo hanno fatto. È affascinante. Nessuno – quasi nessuno – aveva previsto che quel tipo di AI sarebbe stato disponibile qui e ora. Si parlava di cinque o dieci anni nel futuro ma all’improvviso, poco più di un anno fa è uscito e in un periodo di tempo molto breve aveva 100 milioni di abbonati, voglio dire, nel giro di pochi mesi. Un fatto senza precedenti. Siamo ufficialmente entrati nell’era dell’AI, nell’anno dell’AI per il pianeta. Certo, l’AI esiste da un po’ più di tempo, ma ora è qui che prende davvero piede. Qui sentirete parlare di AI fino alla nausea, in continuazione.

Cauldre ha scritto un articolo al riguardo e ha affermato che l’AI sarà presente in ogni cosa. Potremmo dire che questo è un webcast potenziato dall’AI. Non si tratta di vera e propria intelligenza artificiale, ma possiamo dirlo e voi la troverete ovunque. L’oggetto che Crash sta tenendo in mano in questo momento cos’è? È una telecamera? È una scatolina? È…

CRASH: È tutto.

ADAMUS: È tutto e lui lo tiene in mano. Ha rinunciato a una macchina fotografica grande e costosa per questo piccolo oggetto che non solo scatta foto, ma riproduce musica e comunica con tutti nel mondo in un istante e fa tutto il resto.

Probabilmente per questo pianeta l’anno dell’AI sarà la tendenza più grande. Ne parleremo un po’ di più nel ProGnost ma è ovunque, in ogni cosa ed è una cosa positiva. Il pianeta sta avanzando a un ritmo molto veloce e per alcuni sarà difficile tenere il passo. Per quanto riguarda l’articolo di Cauldre nella rivista Shaumbra, non fatevi distrarre dagli specchietti luccicanti e dai fischietti e dai campanelli dell’AI che non è solo nei prodotti che comprerete e che dicono essere AI. Ciò che sta accadendo ora con l’AI ai livelli più profondi, ai livelli più profondi in tutto il mondo, è che all’improvviso i governi, le aziende e tutti gli altri hanno spostato la loro attenzione.

Diciamo che prima dell’ottobre 2022, prima di ChatGPT l’AI stava progredendo e le aziende ne parlavano. Si parlava di “Ehi, dobbiamo davvero esaminare questa cosa dell’AI e forse anche incorporarla”. Quando è uscito ChatGPT, all’improvviso molte aziende, governi e organizzazioni si sono fermate, ne hanno preso atto e si sono dette: “Dobbiamo occuparcene subito, subito”, perché è un mercato competitivo. È necessario disporre dell’AI per comprendere rapidamente i propri clienti, per sviluppare nuovi prodotti e per competere con gli altri. In pratica, in molti settori diversi se non siete interessati all’AI siete fuori.

Quasi quattro anni fa io ho avvertito Crimson Circle: “Mettete insieme le vostre cose, compresa la tecnologia”, cosa che hanno fatto e in cui l’AI è già stata incorporata e continuerà a esserlo. Questa è la direzione in cui sta andando il pianeta. Non è fantascienza. Non è più una favola. Non è una cosa futuristica. È proprio qui.

So che ad alcuni di voi non piace. Alcuni dicono: “Beh, noi siamo qui per essere dei santi maestri spirituali” o cose del genere. Sì, ma è meglio capire, è meglio comprendere di più le capacità dell’AI e ciò che sta accadendo davvero. In pratica l’AI migliorerà tutto nella vita, dall’istruzione alla medicina alla legge. Sotto molti aspetti renderà la vita più facile, ma c’è un elemento dell’AI che spaventa. È spaventoso.

Di recente ho riletto il mio libro, Il Tempo delle Macchine. In realtà non ho preso un libro e l’ho letto, mi sono semplicemente integrato e in quel libro io viaggio dal XVIII secolo a questo tempo, precisamente al 2020 e sono rimasto stupito. Tutti andavano in giro con, beh, quella cosa che Crash tiene in mano, con quelli che io chiamavo occhiali da vista, i vostri – non è nemmeno più un telefono cellulare, come li chiamate? – dispositivi, smartphone o altro. Tutti vanno in giro guardando nei loro occhiali. All’inizio non riuscivo a capire cosa diavolo stessero guardando, ma poi ho capito che si trattava di un dispositivo di connessione, di connessione a qualsiasi cosa.

Rivedendo il mio libro mi sono reso conto che ha causato anche molti sconvolgimenti. Sì, ci sono un sacco di grandi vantaggi. Dopo aver viaggiato nel tempo io ho osservato le persone che usavano i loro telefoni e usavano i loro dispositivi e avevano due piccole cose nell’orecchio e ascoltavano musica, musica schifosa ma musica. Sono rimasto stupito da ciò che quell’oggetto poteva fare e ho pensato a dove sarebbe andato il futuro con quel sistema. Se non fosse bilanciato e fosse finito nelle mani di esseri umani, come dire, relativamente inconsapevoli poteva essere un disastro per il pianeta. Un disastro assoluto perché chi svilupperà la prima super AI – oggi la definiscono così – ma è una specie di big dog dell’AI vincerà la partita. La super AI controlla tutto.

A quel punto del libro mi sono anche reso conto che, come prima cosa, l’AI non sarebbe stata possibile, che la tecnologia non sarebbe stata possibile se non ci fosse stata la coscienza. I due elementi devono cooperare. Sul pianeta la tecnologia non andrà molto avanti se la coscienza non cresce e non si espande. La tecnologia adotterà un approccio consapevole solo se sul pianeta ci sarà abbastanza luce.

Quel libro era una specie di libro fondamentale e importante perché di fondo diceva che l’umanità sta attraversando un enorme cambiamento e ciò di cui c’è bisogno sul pianeta in questo momento è la luce. Non in modo pauroso ma in modo felice, in modo positivo, ma la luce è assolutamente necessaria.

Nel libro c’è una parte in cui io dialogo con qualcuno che mi chiede: “Beh, perché voi esseri angelici non infondete tutta la vostra luce quaggiù? Perché non vi sedete lassù e splendete, splendete, splendete su di noi?”. Noi qui facciamo il possibile, ma voi dovete essere sul posto. Voi dovete essere qui. Voi dovete essere al di qua di ciò che era il velo per radicare la luce, per integrarla, per viverla e farla risplendere proprio da qui. Farla risplendere da lì, eh, fa bene, ma bisogna essere qui.

Questo è l’anno dell’AI. Ci sono centinaia di aziende coinvolte in attività simili a quelle di ChatGPT senza contare le applicazioni dell’AI nell’arte, nell’ingegneria e in campi diversi compresi quelli militari, finanziari, di controllo del governo e tutto il resto. Dipende da come volete vederla. Ciò che si può fare con l’AI potrebbe essere estremamente spaventoso e molto, molto fragile. Quest’anno sarà il punto di svolta che in pratica determinerà quale direzione prenderà e a quale velocità procederà.

Quindi, al di là di ciò che sentite dire nel marketing o delle cose che leggete negli articoli o cose del genere sull’AI, quest’anno è un anno assolutamente importante che determinerà la velocità e la direzione di questo strumento molto, molto, molto potente che potrebbe anche essere usato per servire l’umanità in molti modi. In questo momento la vostra presenza su questo pianeta è essenziale e non dovete fare molto. Voi dovete solo essere consapevoli e far risplendere la vostra luce. È un tema costante che voglio continuare a ribadirvi. Voi siete qui per un motivo e non si tratta nemmeno più della vostra Realizzazione. Voglio dire che voi siete realizzati. Rendetevi conto di esserlo e continuate a fare ciò per cui siamo qui, sul pianeta. È l’anno dell’Ai e lo sentirete ripetere in continuazione. Non passerà giorno in cui non sentirete parlare di Ai nei notiziari e parlando con altri su Internet o altrove. È una cosa grossa. È molto, molto grande.

Basta pensare al denaro che oggi viene riversato nella ricerca e nello sviluppo dell’AI. Si tratta di un vero e proprio accaparramento di terre, perché esiste un territorio aperto chiamato tecnologia AI e ora tutti vogliono accaparrarsene una fetta. Tra due o tre anni sarà troppo tardi. Accaparratevi ora la vostra fetta, trovate la vostra nicchia in quel mercato, trovate la vostra eccellenza in una certa parte del mercato, poi afferratela e tenetela stretta. In questo momento si stanno investendo miliardi e miliardi e miliardi nell’AI. Le aziende stanno perdendo enormi quantità di denaro, ma non se ne preoccupano perché alla fine si tratta solo di avere quel pezzo di terra che è il loro dominio, la loro area e poi possono fare tonnellate di soldi.

Per il pianeta è l’anno dell’AI e Cauldre mi sta mettendo in difficoltà, dice: “Oh, sembra una cosa davvero spaventosa”. No, non è affatto spaventosa. L’Ai è uno strumento straordinario e noi assisteremo a un’evoluzione della specie umana che tra 50 anni potrebbe non essere più biologica. Forse non ci sarà più la biologia o solo quella sufficiente a rendervi felici e tutto ciò sta accadendo proprio sotto i nostri occhi.

Sono scioccato e stupito da quanti esseri umani non lo capiscano. Credo che molti di loro siano addormentati al volante. Ne sentono parlare e sono felici di avere una nuova automobile o un frigorifero potenziato dall’AI, ma che cos’è? Voglio dire, il frigorifero è più intelligente di voi? Io non capisco e quelle persone sono ignare di ciò che sta accadendo davvero. Voglio dire, se vi elevate sopra di tutto il rumore e considerate ciò che sta accadendo sul pianeta in questo momento è un grande, chiarissimo “Wow!”. Non c’è bisogno di un dottorato di ricerca per capirlo, è un enorme “Wow!” con una tecnologia che influisce su quasi tutto nella vita. Non è necessario sapere nulla di come funziona la tecnologia. Non è necessario conoscere tutti i bit e i byte e tutto il resto. Voi dovete solo essere consapevoli che si tratta di un nuovo progetto energetico che si sta verificando sul pianeta e che voi ci vivete proprio in mezzo. Cioè, voi non ci siete bloccati dentro, ma ora siete proprio qui e ne siete testimoni.

L’ultima volta che abbiamo avuto una cosa altrettanto grande è stato Gesù che ha camminato sul pianeta (qualche risatina). Dico sul serio. Finora le cose sono andate avanti piuttosto lentamente, ma ora si sta accelerando. È eccitante e allo stesso tempo è divertente anche solo sognare a occhi aperti i potenziali di questo sistema per aiutare gli esseri umani, se non altro a livello di salute e di comodità.  Tutto è possibile e voi ci siete proprio in mezzo.

Ecco, io proclamo che questo sarà l’anno dell’AI per tutti gli altri, per il resto dell’umanità. Per gli Shaumbra e solo per gli Shaumbra è l’anno della… (qualcuno dice “Amore”) è l’anno della gravità e anche dell’amore, ci arriverò tra un attimo. È come dire: “Sì, voglio l’amore!”. Bene, inizieremo con la gravità e ne parleremo proprio oggi.

L’Anno della Gravità (per Shaumbra)

È l’anno della gravità perché la gravità che conoscete – sapete, la gravità fisica che trattiene le cose – è davvero poco capita. Noi ci addentreremo nella fisica – ne abbiamo già parlato nel Keahak e in alcuni dei nostri seminari e incontri – ma è davvero poco compresa e ha così tanto potenziale. La gravità è l’unica cosa che può fornire facilmente energia gratuita a questo pianeta, facilmente. Basta con le turbine eoliche e con i pannelli solari, che nel migliore dei casi sono marginali per quanto riguarda la capacità di fornire energia gratuita. Solo la gravità può farlo e può farlo facilmente.

In questo momento i fisici non capiscono ancora la gravità e non so perché – so perché, sto scherzando – non so perché non osservano i potenziali della gravità e perché la trascurano del tutto. Sono più preoccupati di cose come il tempo e lo spazio e le altre dimensioni e invece si comincia con la gravità. Il motivo per cui non la prendono in considerazione è che sono bloccati dalla gravità (Linda ridacchia). Davvero. Non la considerano perché sono così limitati dalla gravità che non la vedono nemmeno.

Per gli Shaumbra faremo in modo che questo sia l’anno della gravità e oltre – la gravità e oltre. È uno dei progetti energetici più belli ed eleganti in assoluto, ma non lo pensate così se vi cade un martello sul piede. Voglio dire, fa male e si dicono parole molto brutte, ma esiste l’altro lato della gravità. Innanzitutto esiste la gravità non fisica, ma esiste anche l’altro lato che non lega le cose ma le crea. La gravità è uno dei più grandi strumenti di un creatore e noi lo approfondiremo. È l’anno della gravità e voi vi stancherete anche solo a pronunciare la parola “gravità” e quindi mi inventerò un’altra parola, ma sta resistendo. Per quanto riguarda la vostra osservazione, è l’anno dell’amore. Se impariamo a trascendere la natura limitata della gravità così com’è intesa ora sul pianeta, se impariamo a trascenderla allora entriamo nel vero Amore 2.0, il livello successivo dell’amore ma non potete farlo se restate intrappolati nelle sabbie mobili gravitazionali, nella camera di compressione gravitazionale.

Ecco, per il resto del mondo è l’anno del Drago – in altre parole, le cose saranno molto dirompenti. È l’anno dell’AI che causerà molti sconvolgimenti, ma voi non lasciatevi coinvolgere dalle notizie. Siate consapevoli, ma non fatevi prendere dal dramma. Tutto il settore dell’informazione in tutto il mondo deve frequentare la SES (risate). È proprio così, perché i telegiornali si prefiggono due cose: fare il lavaggio del cervello a qualcuno – dipende dal tipo di Paese in cui si vive – o vendere drammi e se ascoltate davvero un telegiornale non contiene molte notizie e spesso quelle poche sono distorte. Tutto ciò è destinato a suscitare una reazione, un’emozione che di solito è la paura. Di solito si tratta di paura.

Quest’anno sul pianeta ci sarà molto dramma. Noi andremo in una direzione diversa. Gli umani si stanno concentrando sull’AI e su altri problemi che il pianeta sta affrontando, compreso il passaggio del drago. Noi andremo in una direzione un po’ diversa. Noi parleremo di gravità e poi di amore. Mi sembra un anno piuttosto buono. Mi sembra un anno davvero molto buono.

Facciamo un bel respiro profondo. Un tipo di anno del tutto diverso per Shaumbra.

Un bel respiro profondo.

Vi ricordo di ricordarvi che voi avete scelto di essere qui proprio ora. Non è divertente? (qualcuno dice “Sì” e qualche risata) Un solo sì e tutti gli altri mi hanno fatto vedere il dito medio. Dalla telecamera non si è visto, ma è accaduto davvero. Noi dobbiamo solo superare alcune cose che non sono poi così difficili. Ho trascorso molto tempo nella mia biblioteca privata al Club dei Maestri Ascesi a esaminare tutto questo. Io l’ho esaminato il dopo Croce del Cielo.

Sapete, la Croce del Cielo è avvenuta il 22 marzo dell’anno scorso, quasi un anno fa. La Croce del Cielo, tutto il lavoro che i Lavoratori del Reame hanno fatto nel corso dei secoli, ma soprattutto negli ultimi decenni per preparare l’apertura che avrebbe reso molto più accessibile la luce, la vostra divinità soprattutto in questo reame. Voi avete aperto i sentieri per renderla molto, molto più accessibile e poi? E poi cosa? Molti di voi non sono molto soddisfatti dei risultati ottenuti finora e io li ho esaminati con attenzione.

Qual è il problema? C’è stata una grande apertura e non si è richiusa. È ancora lì ed è ancora accessibile. Esiste tutto il potenziale per far entrare la luce, la coscienza, come volete chiamarla. Ho capito che c’era una cosa che stava davvero causando la mancanza di capacità di applicarlo nella vostra vita. È una grande teoria e sembra meravigliosa e l’anno scorso ci siamo divertiti tutti a parlarne – intendo che con la Croce del Cielo e l’Apocalisse voi avrete molto più accesso alla luce – e poi tutto si è un po’ spento. Si è come appiattito. Hm.

L’ho esaminato molto attentamente. Mi sono consultato con alcuni degli altri membri del Crimson Council. Kuthumi, Tobias, ne abbiamo discusso a lungo e poi c’è stato uno di quei momenti. So che alcuni di voi stanno pensando: “Beh, sei un Maestro Asceso e dovresti sapere tutto”. Noi non sappiamo tutto. Noi non vogliamo sapere tutto. Voglio dire, riuscite a immaginare il peso se sapeste tutto in questo momento? Riuscite a immaginarlo? Sarebbe terribile. Noi sappiamo ciò che abbiamo bisogno di sapere e che vogliamo sapere in un certo momento, gia! Tutto qui. Noi non andiamo in giro sapendo tutto di tutti e tutto ciò che è stato fatto. Non sarebbe molto divertente. Non lo sarebbe affatto. Noi sappiamo ciò che dobbiamo sapere nel momento in cui abbiamo bisogno di saperlo. Tutto qui.

Comunque, noi osservavamo la situazione e ci dicevamo: “Cosa sta succedendo davvero? Perché c’è questa sfida? Cos’è questa maledizione Shaumbra?”. Ne abbiamo parlato il mese scorso. Abbiamo detto che parte della maledizione è il semplice non sentirsi pronti o degni, ma perché, perché, perché? Perché mai? Voglio dire che voi volete essere pronti, giusto? C’è qualcuno che non vuole essere pronto? Non alzate le luci, non voglio vedere. Bene, ma è una mancanza di autostima, di valore o di consapevolezza. Cosa sta causando tutto ciò? Beh, non è una cospirazione.

Le cospirazioni sono divertenti perché significherebbe che a qualcuno deve fregare qualcosa di voi (Adamus ridacchia), ma non è così. Sapete, nessuno vi segue e non ci sono omini in piccole astronavi che cercano di impossessarsi del vostro corpo. Tra l’altro è una specie di gioco dell’ego e in ogni caso torniamo al punto.

Non esiste alcuna grande cospirazione che lavora contro di voi. Noi abbiamo guardato bene e ci siamo chiesti: “Ma cosa sta succedendo?”. È proprio lì. Noi lo vediamo. È nell’aria intorno a voi, è nel vostro corpo, è tutto intorno a voi e parlo di tutte le applicazioni pratiche della Croce del Cielo nella vostra vita, della luce nella vostra vita. Non poteva esservi consegnata su un piatto d’argento migliore, portata dai Lavoratori del Reame e dai Maestri Ascesi. È proprio lì. Che cosa sta succedendo? Beh, abbiamo discusso a lungo e alla fine abbiamo capito che si trattava di una piccola cosa, di una cosa subdola che a volte non è nemmeno sul vostro radar, la gravità.

La Gravità

La gravità è stata più forte di quanto chiunque di noi avesse mai previsto. La gravità si è accumulata per eoni di tempo. Si è solidificata. Ha trattenuto le cose e molti di voi vogliono veramente evadere. Voi volete davvero aprirvi. Io osservo le vostre energie ed è come se alcuni di voi sì, fossero un po’ nervosi per il fatto di essere pronti, ma c’è una voce più grande dentro di voi che dice: “Diavolo, sì! Fallo subito”. Cosa vi trattiene? La gravità. La gravità.

È un bene, perché è più facile da gestire rispetto ai grandi problemi emotivi, alla mancanza di valore o ad altre cose del genere. La gravità possiamo gestirla. Non è un grosso problema e lo faremo oggi. Con il vostro aiuto, supereremo questa barriera gravitazionale.

Ora una domanda per voi. Linda al microfono e tutti voi, saggi Maestri, date le risposte.

Io vorrei che condivideste un problema presente nella vostra vita con cui state lottando, con cui vi state scontrando, contro cui state combattendo, qualcosa che probabilmente nella vostra vita è causato dalla forza gravitazionale che lo tiene stretto. Prima di passare il microfono, Linda, la gravità è una cosa interessante e quest’anno la studieremo davvero nel Keahak e anche negli Shoud. Voi avete un problema nella vita, qualunque esso sia e voi iniziate a pensarci, e molte volte le nostre chiacchierate qui fanno emergere quelle cose e voi iniziate a pensarci. Proprio a causa della gravità, di colpo quella cosa si consolida ancora di più. Supponiamo che abbiate una brutta relazione e che vogliate uscirne e naturalmente entrano in gioco gli aspetti umani: “Cosa farò? Come farò a sopravvivere?”. Voi avete paura di rompere alcune vecchie cose e più ci pensate, più la gravità diventa pesante.

Avete un problema di salute e all’improvviso iniziate a preoccuparvi, andate dal medico che non vi dice nulla ed è la cosa peggiore. Il medico guarda le cartelle cliniche e dice: “Hmm”. Non dice nulla, proprio nulla e la gravità si accumula e diventa più solida e a quel punto tutto ciò che riuscite a fare è pensare: “Cosa c’è di sbagliato in me? Come posso superarlo? Forse dovrei usare molta luce bianca”. La luce bianca non fa altro che aumentare ancora di più la gravità. Voi vi state concentrando sullo squilibrio e quindi lo state consolidando. Voi fate appello alle forze gravitazionali per renderlo ancora più reale che mai. La gravità è una cosa difficile e complicata finché non imparate a uscirne.

Nelle ultime settimane ci ho riflettuto e l’ho sentito dentro il “come possiamo andare oltre? In che modo la gravità influisce davvero?”. -Ho capito che anche la mia esperienza di 100.000 anni nella mia prigione di cristallo era solo gravità e più la combattevo, più ci restavo intrappolato dentro. In un certo senso è un po’ come le sabbie mobili – più ti agiti, più velocemente affondi. È un controsenso rimanere lì e dire: “Ok, sto lentamente affondando. Come farò ad uscirne?”. Se iniziate a dimenarvi, se vi concentrate sul problema – scwhifftttt! – finite dritti sul fondo.

Si ripresenta un problema di salute e vi chiedete: “Come faccio a superarlo? Come faccio a..?” Alcuni di voi stanno permettendo, ma in realtà voi ci state portando più gravità, più densità, più condensazione e poi è davvero difficile uscirne. Voi pensate troppo. La mente è come un grande magnete gravitazionale che attira tutto insieme e lo trattiene lì dentro, ma cosa avete oltre alla vostra mente? Come fate a uscirne? Voi ci provate e la gravità quasi si prende gioco di voi che iniziate a pensare: “Bene, mi permetterò di essere un Maestro e trascenderò tutto questo”, e iniziate a sentire l’espansione, l’apertura e il sollievo e poi, di colpo – boom! – la gravità vi afferra per i capelli e vi ritira dentro e tutto e voi vi sentite sconfitti: “Cosa farò? Quali sono le risposte? Quali sono le soluzioni?”. Oggi ne parleremo, ma prima vorrei sentire il vostro parere.

I Problemi Bloccati

Nella vostra vita qual è un problema di cui forse non vi siete resi conto fino a questo momento ma che vi fa sentire molto bloccati e che volete superare? Linda, al microfono, per favore.

Ciao, Nancy. Deve riguardare solo te.

NANCY: Le mani.

ADAMUS: Le mani?

NANCY: Sembra che io abbia il dito a martello in diverse dita e ciò mi rende molto difficile suonare il pianoforte.

ADAMUS: Sì. Ok. Cosa hai fatto per cercare di superare questo problema?

NANCY: Niente.

ADAMUS: Niente. Ok. Ti accontenti di questo?

NANCY: No.

ADAMUS: Oh.

NANCY: Sì e no.

ADAMUS: È questo il problema più grande della tua vita?

NANCY: No.

ADAMUS: Qual è il problema più grande?

NANCY: Siamo in una…

ADAMUS: Voglio sporcizia qui.

NANCY: Eh?

ADAMUS: Voglio la terra (qualche risatina). Andiamo al nocciolo.

NANCY: Siamo in una casa molto piccola.

ADAMUS: Sì.

NANCY: Vorremmo essere nella casa dei nostri sogni.

ADAMUS: Ok. Perché non lo siete? Immagino, voglio dire…

NANCY: Ce lo siamo chiesti.

ADAMUS: Anch’io, ma voglio dire, volete stare in una casa più grande?

NANCY: Sì!

ADAMUS: Ok. Hai mai preso il telefono e chiamato un agente immobiliare dicendo: “Trovami una casa più grande”?

NANCY: Oh, lo fa tutti i giorni.

ADAMUS: Sì, e l’agente immobiliare dice…?

NANCY: Oh, andiamo a vedere le case.

ADAMUS: Sì, e poi dici: “Oh, questa è una bella casa grande” e…?

NANCY: Non deve essere solo grande. Deve essere funzionale per noi due.

ADAMUS: Ok. Bene. E cosa vuol dire “funzionale”? Come estremità separate della casa?

NANCY: Sì.

ADAMUS: Sì. Ok.

NANCY: Fino a un certo punto.

ADAMUS: Un grande giardino? Nessun cortile? Due piani? A un piano?

NANCY: In realtà in campagna. Mi piacerebbe essere molto in campagna.

ADAMUS: In mezzo alla natura.

NANCY: Un grande spazio all’aperto e il giardino.

ADAMUS: Non volete vivere in città, in mezzo al traffico, al rumore e all’inquinamento?

NANCY: Non viviamo in città. Viviamo in una piccola città, è molto bella e abbiamo vicini meravigliosi.

ADAMUS: Da quanto tempo cercate una nuova casa?

NANCY: Ehm…

LISA (figlia di Nancy): Cinque anni.

ADAMUS: Cinque anni. Gli esseri umani mi lasciano perplesso, davvero. Allora perché non siete lì?

NANCY: Non abbiamo ancora imparato a manifestarlo.

ADAMUS: Perché no? Mi fermo qui.

NANCY: Credo che Lisa ci stia trattenendo (ridacchia).

ADAMUS: Ora faccio una pausa. Cari ascoltatori, vedete il problema? Lo vedete? Voi entrate in una specie di dialogo mentale – a volte è un monologo – e scusa dopo scusa dopo scusa continuate ad andare sempre più in profondità. Non c’è nulla di sbagliato in voi. Non c’è nulla di sbagliato nel vostro desiderio di vivere in una situazione più confortevole, ma la mia valutazione da dottor Adamus dice che la gravità vi sta trattenendo. Là fuori ci sono case e c’è abbondanza.

NANCY: Le case che vediamo non ci piacciono molto.

ADAMUS: Allora immaginate la casa che volete, ma poi la gravità vi risucchia: “Siamo bloccati in questa casetta”. La gravità ha un effetto fenomenale. Sono così entusiasta della gravità o di andare oltre perché è una liberazione. So che lo volete e non lo metto in dubbio. Non dico che lo state preparando per non ottenerlo, per poter essere disfattisti e avere qualcosa di cui lamentarvi e tutto il resto. Andiamo oltre. Faremo un po’ di magia.

NANCY: Bene.

ADAMUS: La magia significa solo ciò che non capite. La magia – ciò che non capite attraverso il cervello, è tutto lì. La magia è andare oltre il senso comune, i limiti della mente e certamente i limiti della gravità. Quella è la magia. È tutto intorno. Usiamola. Entro la fine della giornata avremo il nostro strumento e poi si tratta solo di metterlo in pratica, di applicare la metafisica.

NANCY: Fantastico.

ADAMUS: Sono molto eccitato, perché sono stato un po’ dep… – ho bevuto più del solito (qualche risatina).

LINDA: Ehm!

ADAMUS: Ultimamente sono un po’ depresso. Bevo il tè al Club dei Maestri Ascesi. Tobias, è un po’ scemo, beve un sacco di vino. Sapete, al Club dei Maestri Ascesi abbiamo un sacco di cantine, voglio dire, dappertutto e con il meglio che il mondo possa offrire, ma sembra che dobbiamo ordinarne sempre di più (altre risate). Ah, quel Tobias e poi credo che Kuthumi beva un po’ ogni tanto. Io bevo il tè. Ultimamente mi preoccupa molto: cosa vi trattiene? Qual è il problema? Sapete, è facile incolparvi e dire: “Beh, non lo volete abbastanza” e bla, bla, bla, ma poi ho capito – ho sentito davvero le energie – che non è affatto così. La forza di gravità sta causando molti blocchi.

Noi del Club dei Maestri Ascesi abbiamo iniziato a parlarne. Come si fa a sfondare? Come si fa a superarla? Lo scopriremo oggi, ma passiamo al prossimo.

LINDA: (sussurra) Ok.

ADAMUS: Quale problema nella tua vita pensi si stia cementando a causa della gravità?

MARY: Ehh.

ADAMUS: Sei tra amici e sai, puoi essere aperta quanto vuoi.

MARY: Scusa, mi sono distratta. Ho fatto un piccolo “Oh, no!”. Allora, che problema ricorrente ho?

ADAMUS: Sì. Qual è il problema che senti bloccato, che non riesci a risolvere e con cui magari hai provato a lottare, ma è rimasto bloccato?

MARY: Mi sento come se – non so – stessi andando oltre.

ADAMUS: Ok. Bene, allora nessun problema?

MARY: Beh, io vivo nella E e quindi alcuni problemi continuano ad emergere, ma, sai, ho lasciato andare la relazione e…

ADAMUS: Oh. Com’è andata?

MARY: Beh, sì, è stato un pugno a tradimento, ma…

ADAMUS: Sì.

MARY: … una volta che l’ho superato, ho capito che era decisamente…

ADAMUS: Pensi mai: “Dio! Vorrei averlo fatto prima”?

MARY: Scusa?

ADAMUS: Ti capita mai di pensare: “Avrei dovuto farlo prima”?

MARY: Certo.

ADAMUS: Certo. Ok (ridacchia). Sì, sì, sì.

MARY: No. Voglio dire che è successo tutto quando doveva succedere.

ADAMUS: C’è stato qualche problema fisico, qualche problema che ti ha bloccato?

MARY: No. Sembra che mi sia liberata del parassita che ho portato dal Messico.

ADAMUS: Ok (ride). Bene… Bene. Come ha fatto – perché l’hai portato dal Messico? Perché non l’hai lasciato lì?

MARY: Lo so, vorrei averlo fatto.

ADAMUS: Sì, sì. Sì, sì.

MARY: Soprattutto perché sto per tornarci.

ADAMUS: Oh. Quanto è durato?

MARY: Oh, circa sei settimane.

ADAMUS: Ok, bene.

MARY: Sì.

ADAMUS: Bene. Mm… (Adamus fa una pausa)

MARY: Vuoi dirmi qualcosa? (ridacchia)

ADAMUS: Cauldre non vuole dire nulla, ma a me non importa (qualche risatina). Ecco, devo dire…

MARY: Dai, Cauldre! (ridacchia)

ADAMUS: … è ancora lì. Voglio dire il parassita. Come l’hanno diagnosticato?

MARY: Un parassita.

ADAMUS: Ok ma voglio dire, un certo… gli hanno dato un nome?

MARY: Sì. Non ricordo nemmeno il nome, ma era una cosa rara.

ADAMUS: Ok. Sai, è ancora presente e quindi, sai, è qualcosa che possiamo anche superare. Non è una minaccia per la vita, ma per il divertimento.

MARY: Oh.

ADAMUS: Ok.

ADAMUS: Sì. Cavolo. Cauldre dice: “Guarda cosa le hai fatto?! Le hai rovinato la giornata!”. Va bene, ci passeremo sopra.

MARY: Va bene.

ADAMUS: Ok. Un altro paio. Quale problema è bloccato? E la ragione per cui vi faccio questa domanda è che, quando arriveremo a sciogliere i nodi, chiaramente voi sarete concentrati su di essi.

AGGI: Ho un po’ di tutto.

ADAMUS: Ok (ridacchia). È una specie di insieme di questioni.

AGGI: Giusto! Avevo un problema di digestione. Voglio dire, ce l’ho ancora un po’.

ADAMUS: Forse è il suo parassita.

AGGI: Speriamo di no! Non la conosco da molto tempo.

ADAMUS: Già.

AGGI: Credo che il problema sia la svolta finale perché molte cose – le finanze e la salute – sono proprio lì ma sai, a mezzo respiro di distanza, come dici tu.

ADAMUS: Giusto. Giusto.

AGGI: Come il problema della digestione. Quando ho iniziato a prendermi la responsabilità di me e a non chiedere aiuto all’esterno, ha iniziato a sparire, ma non se ne va mai veramente.

ADAMUS: Giusto.

AGGI: La situazione finanziaria è migliorata molto, ma non mi permette mai…

ADAMUS: Cosa succede con il problema digestivo?

AGGI: È un dolore forte allo stomaco.

ADAMUS: No, voglio dire qual è la causa principale?

AGGI: Causa principale? Um… (fa una pausa)

ADAMUS: (sussurra) SES.

AGGI: Credo sia la mancanza di fiducia in me.

ADAMUS: Sì. Il virus SES (energia sessuale) in pratica risiede nell’intestino. Voglio dire che lì ha la sua base e succedono un paio di cose. Se stai rilasciando una grande quantità del virus SES, esso reagisce e ti ripulisce per bene e ti mette a disagio, ma anche se non stai cercando di rilasciarlo, lui cresce laggiù. In questi giorni stai rilasciando molto, davvero molto e quell’attività è il risultato. Poi tu diventi mentale e ti chiedi: “Perché io?” e “Perché ho questo?” e “I miei dannati antenati” e, sai, a volte tutto ciò rende la vita un po’ scomoda. Cosa hai fatto per cercare di rimediare?

AGGI: Intendi un lavoro energetico o fisico?

ADAMUS: Qualsiasi cosa.  Probiotici?

AGGI: Ci ho provato. C’è stato un periodo in cui la situazione era così grave che sono andata dai medici e ho capito che non capiscono.

ADAMUS: No, non lo sanno.

AGGI: Tirano a indovinare.

ADAMUS: No.

AGGI: E il primo passo è stato – se non sono io, allora nessuno lo risolverà – quindi il primo passo è stato lasciar andare l’esterno, sai, e fare affidamento sull’interno.

ADAMUS: Quindi ha imparato ad affrontare la situazione, giusto?

AGGI: Sì e no. Ho fatto tutto ciò che potevo, ma non ho mai risolto il problema e, nonostante ciò, ho continuato ad andare avanti.

ADAMUS: Ok.

AGGI: Circa cinque anni fa era così grave che mi ha fatto bloccare, cioé ho temuto di fare passi avanti nella mia vita, ma poi ho capito che se resto così io vado a fondo (ridacchia).

ADAMUS: Certo.

AGGI: Ho pensato: “Non voglio, non è per questo che sono venuta qui”. Per me io volevo una bella vita, una vita senza questo e godermela davvero ed essere libera e avere l’abbondanza e sai…

ADAMUS: Giusto.

AGGI: … essere chi già sapevo di essere e ho iniziato a muovermi invece di restare bloccata.

ADAMUS: Bene.

AGGI: Intendo letteralmente – continenti e paesi.

ADAMUS: Giusto, giusto!

AGGI: Ho passato e ripassato e ripassato le cose che temevo di non poter fare, in pratica provando a me stesa che nulla di tutto ciò era vero, capisci?

ADAMUS: Giusto.

AGGI: Una specie di palla di paura che risiedeva qui dentro.

ADAMUS: Giusto.

AGGI: Sai, ogni passo e ogni cambiamento che faccio lo rende più facile, lo libera. Qual è il punto in cui posso…

ADAMUS: Tu ci sei riuscita. Lo stai affrontando.

AGGI: Sì.

ADAMUS: Non è ancora risolto.

AGGI: Sì.

ADAMUS: Ci sono un paio di cose in ballo e, di nuovo, Cauldre non vuole che ne parli ma io lo farò. Allora, un paio di cose. Si tratta del virus SES e tu lo stai davvero superando. È una specie di lavaggio costante, ma il virus non vuole andarsene. Rimarrà aggrappato lì per via della gravità.

AGGI: Esatto

ADAMUS: In una vita passata sei stata letteralmente pugnalata allo stomaco.

AGGI: Che schifo!

ADAMUS: E, sì, ooh! Questo è quanto (ridacchia). Quella vita passata è ancora nell’agonia e nel dolore.

AGGI: Questo è il problema e a volte mi chiedo: “Da dove viene?”. Non mi sembra di essere io, ma non riesco a superarlo e non è umiliante, ma è una sensazione poco dignitosa e io ho voglia di superarlo, come hai detto tu. È stata una sensazione molto bella sentire che tu sai che vogliamo il cambiamento. Tante volte, quando hai detto: “Se c’è, lo vuoi”. Io dico: “Non lo voglio, ma c’è!”.

ADAMUS: E la maggior parte delle persone è così. Se nella loro vita c’è ancora qualcosa è perché lo vogliono e io accuso Shaumbra di questo, ma quando sono entrato davvero in questa sfida post Croce del Cielo e la Maledizione Shaumbra e ho iniziato a sentirmi sempre più a fondo, alcuni Shaumbra si divertono ancora con il gioco e li accuserò di questo ma ora molti, molti: “Ok, mi sono stancato,” ma poi non riescono a uscirne. Non sanno come fare il passo successivo.

AGGI: Alcuni aspetti sono piacevoli. Non è un piacere nel senso di “Oh, è così bello”, ma nel senso che dà loro un’identità.

ADAMUS: Gli dà identità. Certo.

AGGI: Non godono nel senso di “Ooh! Mi piace”. (ridacchia)

ADAMUS: Ma poi: “Ok, sono pronto ad andare oltre tutto questo. E ho affrontato me stesso. Lo voglio davvero? No. E allora cosa…?”. La gravità tiene tutto dentro, anche una vita passata. Vedete, la gravità non è solo fisica – in realtà è più emotiva che altro. C’è questa vita passata che sta ancora soffrendo per questo motivo e che ha inflitto tutto ciò a questa vita, ma la sofferenza della vita passata è trattenuta da una forza gravitazionale, una gravità emotiva.

AGGI: Hm.

ADAMUS: Ok, ancora un paio di cose. Ci lavoreremo oggi.

LINDA: Ricardo.

ADAMUS: Salve, signore.

RICARDO: Salve.

ADAMUS: Allora, a proposito, benvenuto. Benvenuto al Crimson Circle, a Shaumbra. Quali sono le tue intuizioni, le tue sensazioni finora su tutti? (qualche risatina).

RICARDO: Beh, non è quello che mi aspettavo.

ADAMUS: Cosa ti aspettavi?

RICARDO: (si schiarisce la gola) Ehm…

ADAMUS: Non questo (Adamus ridacchia).

RICARDO: No, ma va bene così.

ADAMUS: Sì.

RICARDO: Sì. Prima di tutto, è un onore conoscerti.

ADAMUS: Grazie, è un onore conoscerti.

RICARDO: Sì.

ADAMUS: Quindi, un problema nella tua vita che hai quasi fatto di tutto per cercare di superare, ma è ancora lì. Forse si è solo coagulato in gravità.

RICARDO: Sì, ce l’ho da sempre ed è che io sudo molto.

ADAMUS: Sì. Anch’io, soprattutto con gli Shaumbra (Adamus ridacchia). Sudi molto. Ok. Non c’è niente di male. In realtà è il modo in cui il corpo si purifica.

RICARDO: Sì, lo spero.

ADAMUS: Sì, molte volte, sai, il corpo ha un problema, ha delle tossine e molte volte la sudorazione è causata da questo. È abbastanza naturale, è del tutto naturale ma non è questo il tuo problema principale, vero?

RICARDO: Beh, voglio dire, fisicamente, sì.

ADAMUS: Emotivamente?

RICARDO: Emotivamente?

ADAMUS: Sì.

RICARDO: La solitudine.

ADAMUS: Solitudine. Perché la solitudine?

RICARDO: Beh, credo che sia legata al problema di salute che… cioè, sì.

ADAMUS: Non è proprio così. Voglio dire, è…

RICARDO: Cioè, non voglio pensare di essere toccato. Non lo so… No, scusa (ridacchia).

ADAMUS: No, no. Va bene. No, è una specie di scusa per sentirsi soli e tu la rinforzi pensando di sudare molto ma sai, in realtà non interessa a nessuno. In secondo luogo, è una scusa per sentirsi soli e per stare un po’ da soli.

RICARDO: Beh…

ADAMUS: Hai parlato con un medico?

RICARDO: Sì, spesso.

ADAMUS: Cosa ti hanno detto?

RICARDO: Cose stupide.

ADAMUS: Cose stupide. Giusto! Giusto! (Adamus ridacchia) Decisamente.

RICARDO: Nessuna… sì.

ADAMUS: Consideriamo il lato emotivo, la solitudine che è trattenuta dalla gravità. Diciamo che non c’è sudorazione. Vorresti stare in mezzo a tante persone?

RICARDO: Sì. Si.

ADAMUS: Sì, ok. Vorresti fare molte feste?

RICARDO: Sì.

ADAMUS: E uscire spesso con qualcuno? (fa cenno di sì) Ok.

RICARDO: Queste sono le cose con cui faccio fatica.

ADAMUS: Bene. Non c’è problema. Nessun problema. Posso abbracciarti? Dai! (si abbracciano). Bene.

RICARDO: Grazie.

ADAMUS: Ok. Probabilmente non pensavi di avere il microfono oggi.

RICARDO: Esatto.

ADAMUS: Sì, ma è successo. Non sei contento che sia finita ora? Oh!

RICARDO: Sì, e volevo un abbraccio.

ADAMUS: Sì, bene.

RICARDO: Quindi mi hai letto nel pensiero.

ADAMUS: Bene. No, è stata Linda (qualche risatina). Già. Io non leggo la mente. Oh, è terribile. Riesci a immaginare come sarebbe se potessi leggere la mente di tutti e avere tutti i loro pensieri e tutto il resto? Io decifro le energie, ma non leggo le menti. Okay. Sì.

TAMARA: Sì. Ciao, Adamus. Ciao a tutti.

ADAMUS: Problema?

TAMARA: Sì. Bevo troppa acqua.

ADAMUS: Bevi troppa acqua.

TAMARA: E quest’occhio proprio qui.

ADAMUS: Mm hmm. Dimmi, perché bere troppa acqua è un problema importante? Alcune persone dicono: “Vorrei avere questo problema”. (risate) “Per favore, dammi quel problema”.

TAMARA: Non posso vivere senza.

ADAMUS: È vero. Lo stesso vale per la respirazione. Fai troppa respirazione?

TAMARA: Sì, ma è troppo.

ADAMUS: Troppo? Cosa vuol dire bere troppa acqua? Pensavo che avresti detto bere whisky, ma…

TAMARA: Guarda quanta acqua devo bere (tiene in mano una borraccia d’acqua). È troppa, e prima ancora bevevo…

ADAMUS: È per un’ora o per un giorno?

TAMARA: No, ne bevo due o tre al giorno.

ADAMUS: Ti fa bene. Sì, fa bene.

TAMARA: E devo andare spesso in bagno.

ADAMUS: Anche questo fa bene.

TAMARA: Sì?

ADAMUS: Sì, certo. Pulizia costante. Voglio dire, in realtà gli Shaumbra tendono ad essere disidratati. Quindi, no, è una buona cosa.

TAMARA: Ok.

ADAMUS: Passiamo a qualcosa di importante.

TAMARA: I miei occhi, questo in particolare (occhio destro).

ADAMUS: Cosa fa?

TAMARA: A volte si chiude… beh, diventa troppo piccolo.

ADAMUS: Giusto.

TAMARA: È già piccolo, ma diventa ancora più piccolo.

ADAMUS: Giusto.

TAMARA: E questo (occhio sinistro) è normale. Cosa succede?

ADAMUS: Beh, non sono problemi gravi.

TAMARA: Lo sono! Per me!

ADAMUS: Per te sono grandi problemi. Ok.

TAMARA: Perché indossavo gli occhiali di mia figlia perché non volevo mostrare i miei occhi, perché questo era, sai, sarebbe diventato…

ADAMUS: Un piccolo effetto gravitazionale sull’occhio.

TAMARA: Sì.

ADAMUS: Ok. Lo supereremo.

TAMARA: Bene.

ADAMUS: Bene. Sarai il manifesto della guarigione rapida e continua a bere l’acqua. Non c’è niente di male.

TAMARA: Ok.

ADAMUS: Sì. Bene.

Va bene. Grazie.

ADAMUS: Altri due e andiamo avanti.

LINDA: (sussurra) Ok.

ADAMUS: Parlare di quali problemi ci sono nella vostra vita e bere troppa acqua non vale. Mi dispiace, non rientra nella lista.  Sì, quali problemi?

PATRICIA: Salve. Beh, sto notando che ho fatto così tanto per arrivare a questo punto, e ora sono in questo spazio e a volte… è come se avessi tanta consapevolezza, ma arrivo nella forma umana e ho un rifiuto. È come se avessi un amico e un giorno avessi sbottato: “Non voglio essere umano, voglio essere perfetto”. È stato molto rivelatore per la mia coscienza.

ADAMUS: Giusto.

PATRICIA: C’è stata molta solitudine, ma non credo che sia solo quella. Penso che sia una questione di identità. È come se avessi sempre voluto arrivare qui e ora sono qui, e adesso?

ADAMUS: E adesso?

PATRICIA: E vado avanti e indietro con la paura. È quasi come se stessi entrando e uscendo di scena. In questo momento, mi sento come se fossi da qualche parte a guardare me stessa mentre condivido…

ADAMUS: È così.

PATRICIA: … perché è spaventoso.

ADAMUS: Giusto. Non è spaventoso? Già.

PATRICIA: Beh, in questo momento lo è.

ADAMUS: Sì, lo è.

PATRICIA: Perché sto esponendo ciò che è stato sepolto lì dentro per tutti questi anni. La mente va e va e va.

ADAMUS: La mente è un grande magnete per l’effetto gravitazionale e non si tratta solo di gravità, ma di elettromagnetismo e di una serie di altre cose condensate insieme. È davvero difficile superare quella situazione e ora arriverò al punto – grazie per averlo condiviso – arriverò al punto: probabilmente il problema più grande che vedo con gli Shaumbra, a parte bere troppa acqua è “Quando riuscirò a sfondare? Quando avverrà? Io lo sento, io so che c’è, ma come faccio a passare ai livelli successivi di cui abbiamo parlato, i livelli della magia, della grazia e della facilità?”. È come se voi foste proprio lì, voi sapete che c’è e pensate: “Ok, io so che domani succederà”, e poi non succede e “Io so che realizzerò la mia Realizzazione e capirò davvero la mia luce, la mia energia”, ed è molto frustrante che non accada. Voi non riuscite a fare breccia.

Ora facciamo un bel respiro profondo. La gravità è una forza molto, molto, molto forte.

L’Altro Lato della Gravità

Fino a un certo punto ne abbiamo parlato anche nel Keahak. Dunque, voi avete la vostra coscienza, giusto? Poi c’è l’energia. L’energia e la coscienza lavorano insieme, anche se non sono ancora integrate lavorano insieme.

Nel momento in cui la vostra energia si attiva, cioè voi, l’essere animato, scegliete di fare qualcosa, l’energia si attiva e si trasforma in luce. Di base la luce è energia direzionale focalizzata che servirà a uno scopo. Ora sta per fare qualcosa e quindi si trasforma in luce, ma in realtà è solo energia che si sta trasformando in luce e inizia il suo viaggio verso di voi in questa realtà per sostenere le vostre esperienze, la vita.

Nel momento in cui la luce inizia a muoversi, a entrare in gioco nella vostra esperienza crea una forza gravitazionale che ha uno scopo molto, molto buono – tiene insieme le cose. Fa sì che le cose si compongano e riunisce anche cose come la vista, l’udito, l’olfatto, tutti i sensi umani. Se non li riunisse sarebbero sparsi dappertutto. In questo momento voi state usando quasi tutti i vostri sensi per ciò che stiamo facendo qui che è tenuto insieme dalla gravità. È una bellissima dinamica di coalescenza.

È una dinamica molto bella, ma per molto tempo la gravità si è concentrata sempre di più sul fisico, sul piano terrestre e nella mente e ci si è dimenticati dell’altro lato della gravità. La gravità non si limita a trattenere le cose a livello fisico o emotivo – è anche la forza che apre tutto, che vi permette di concentrarvi e poi di aprirvi ed espandervi.

I fisici stanno iniziando a parlarne, a capire che esiste un’altra forza, un altro lato della gravità e la definiscono la materia oscura. Questo nome non mi piace affatto prima di tutto perché non è oscura – significa solo che non sanno di cosa diavolo parlano – e poi non è affatto materia. Non è solida, non ha massa. L’altra faccia della gravità è sempre esistita – sempre, c’è sempre stata ma è stata dimenticata.

Ne abbiamo parlato nel Keahak e in alcuni seminari e alla fine ho detto: “Dobbiamo dargli un nome diverso” e di recente l’ho definito aerotheon. Aerotheon. È a-e-r-o-t-h-e-o-n. “Aero” significa aria, atmosfera o apertura e in pratica “Theon” è un’interpretazione libera della parola “spirito”. È uno spirito aperto e libero, ed è l’altro lato della gravità, la parte della gravità che apre le cose, che vi trasporta in altri regni e vi solleva mentre la gravità normale, come la conoscete noi vi porta dentro un flusso naturale. Quando ci entrate vi espandete, salite, andate negli altri reami e a un certo punto si crea un bellissimo circolo vizioso. Se ne siete consapevoli e lo permettete, si crea un ciclo e quindi è un continuo riunirsi, condensarsi, aprirsi ed espandersi.

Le forze gravitazionali sono molto importanti per passare ai livelli successivi. Quando c’è solo un lato sarebbe come se ci fosse solo un lato maschile o solo uno femminile; sarebbe terribilmente sbilanciato e non vi darebbe una vita molto soddisfacente. Con la gravità è la stessa cosa – vi trattiene dentro, vi trattiene nella coscienza di massa, nei vecchi schemi e in questo corpo fisico.

Quindi l’altro lato è l’aeroteon, l’apertura e ora mi piacerebbe iniziare a usarlo con gli Shaumbra in modo che inizino ad esserne consapevoli per rendersi conto che è la E. Voi potete essere molto condensati e concentrati qui e voi potete essere molto aperti e così si crea un flusso molto bello quasi come il simbolo dell’infinito – molto aperto e naturale.

La domanda che mi sono posto è: come possiamo farlo? Come lo facciamo? Facciamo molte merabh? (qualcuno dice: “Prendi un trampolino”) Prendi un trampolino? Ok. Ma… ok, buona quella del trampolino, ma vi farà sempre cadere, giusto? Alla fine, dopo circa tre o quattro giorni tornerai giù.

Allora, come possiamo fare? Io vorrei i vostri suggerimenti e input, perché mi lascia perplesso. Cosa possiamo fare ora per aprirci, per sfondare? Quali strumenti? Cosa possiamo condividere con gli Shaumbra di tutto il mondo? Come possiamo arrivarci? Come facciamo a sfondare la massa? Vi dico subito che se ci pensate troppo voi non farete altro che consolidare la gravità e rendere più difficile l’uscita.

Uscire dalla Gravità

Quindi, ci passeremo il microfono e chiederò a chi sta dietro il microfono di fare un elenco man mano che procediamo. Dite quello che avete da dire, ma in poche parole o meno. Ok. Mary Beth?

MARY Sue: Mary Sue (ridacchia).

ADAMUS: Mary Sue. Grazie.

MARY SUE: Quello che ho provato a fare da sola è… ok, la tristezza è una delle mie.

ADAMUS: La tristezza, ok.

MARY SUE: E so che vado nella tristezza perché mi fa andare più in profondità e io ho un grande desiderio di andare più in profondità.

ADAMUS: Voglio capirlo. La tristezza ti fa andare più in profondità.

MARY SUE: Perché c’è qualcosa che non va e voglio capirlo.

ADAMUS: Ok. Voglio dire, ti piace andare più a fondo nella tristezza?

MARY SUE: Mi piace andare più a fondo, ma voglio uscire dalla tristezza.

ADAMUS: Ok.

MARY SUE: Quindi, quello che faccio è entrare in un sentimento di apprezzamento per ciò che la profondità mi ha dato.

ADAMUS: Ok.

MARY SUE: E vedo la tristezza – ok, forse la chiamerete visualizzazione, ma in mancanza di uno strumento, che potrei avere oggi, vedo la tristezza volare via.

ADAMUS: Ok. Funziona davvero bene, vero?

MARY SUE: Beh… (ridacchia) È stata una mia creazione.

ADAMUS: Certo. Mi piace. È fantastica e l’ha fatto sparire, vero?

MARY SUE: Non mi spingerei così lontano (ridacchia).

ADAMUS: Ha avuto qualche effetto? Ha contribuito a ridurre il livello di tristezza?

MARY SUE: Direi temporaneamente.

ADAMUS: Dieci minuti?

MARY SUE: Non ho cronometrato.

ADAMUS: Quindi (ridacchiando) e non sto cercando di metterti in difficoltà, ma voglio usarla come esempio.

MARY SUE: No, lo farò, lo farò – ok.

ADAMUS: Tu ti ci ritrovi dentro.

MARY SUE: Ok.

ADAMUS: Ed è la dannata gravità che ti riporta dentro. Se fosse un essere, la gravità direbbe: “Oh, guardala! Sta per entrare nella sua cosa della tristezza. Io mi ci butto a capofitto e la aiuto a entrarci profondamente e poi lei…”.

MARY SUE: “E poi lo farà di nuovo” (ridacchia).

ADAMUS: Sì. E poi, sì, “E sarò proprio qui quando lo farà di nuovo”. È come un uomo nero che ti prende in giro e ti dice: “Ok, prova a uscire. Prova a uscire, Mary Sue, e – boom! – ti rimetteremo dentro”.

MARY SUE: Ok.

ADAMUS: È frustrante. È molto, molto frustrante, e io dico che questo tipo di gravità genera altra gravità. Continua ad aggravarsi.

MARY SUE: Ok.

ADAMUS: Vuoi uscire dalla tristezza?

MARY SUE: Sì.

ADAMUS: Ok.

MARY SUE: E sono piuttosto brava a mentire a me stessa.

ADAMUS: Sì, beh, questo è un bene (ridono). Ha detto che è piuttosto brava a mentire a se stessa. Già, non lo siamo tutti? O “voi tutti”. Ok, grazie.

MARY SUE: Ok.

ADAMUS: Sì. Cosa facciamo? Cosa va scritto sulla lavagna? “Visualizzazione”, giusto?

MARY SUE: Non è questo il cuore. Il cuore è provare apprezzamento.

ADAMUS: Sentire apprezzamento… ok, “apprezzamento”, sì, sulla lavagna. Come per magia.

MARY SUE: È già lì!

ADAMUS: Sì. Ciao.

CHRISTINE: Ciao, Adamus. Qual era la domanda, perché… (ridacchia)

ADAMUS: Sì, l’ho dimenticato anch’io. In tutta la gravità della situazione. Cosa possiamo fare? Come possiamo superare questa gravità? Creiamo delle armi antigravitazionali che usiamo, una specie di cosa magnetica? Le spariamo contro la gravità?

CHRISTINE: Sarebbe fantastico, ma continuo a provare, a tornare a permettere. Continuo a cercare di permettere di più.

ADAMUS: Ok. Giusto.

SHAUMBRA 1: Ma continuo a essere risucchiato.

ADAMUS: Sì.

CHRISTINE: Quindi, non l’ho capito. Ma non appena inizio a cercare di capirlo mentalmente, so di essere molto lontana, così torno a respirare, a permettere e a essere. Quindi non ho nessuna abilità.

ADAMUS: Sì. Come fai a permettere? Tu, personalmente.

CHRISTINE: Personalmente, apro il mio cuore e mi limito a essere. Non penso. Non elaboro. Mi limito a essere.

ADAMUS: Quando succede provi qualcosa?

CHRISTINE: Ho un formicolio dappertutto.

ADAMUS: Hai un formicolio, ok.

CHRISTINE: Sì. E questo è tutto e rimango lì.

ADAMUS: Dopo un buon permettere cosa succede?

CHRISTINE: Ho un sacco di gioia e la mia giornata va avanti e sono abbastanza felice.

ADAMUS: Ok.

CHRISTINE: Sì.

ADAMUS: Hai notato una differenza nella tua vita solo permettendo?

CHRISTINE: Oh, sì.

ADAMUS: Ok.

CHRISTINE: Al cento percento.

ADAMUS: Bene.

CHRISTINE: Sì.

ADAMUS: Allora, mettiamo “permettendo” sulla lavagna?

CHRISTINE: Sì.

ADAMUS: Ok. Ora, devo dire che alcuni Shaumbra sono piuttosto bravi a permettere. Significa solo aprirsi completamente e non cercare di fare il “Io sto permettendo. Sto permettendo. Ora sono al livello cinque di permettere. Ora sono al livello sei di permettere”. Alcuni sono terribili, lo usano come un brutto mantra. La trasformano in una disciplina o in un esercizio e l’uomo nero della gravità dice: “Oh, amico, ti ho preso. Ti ho preso in pieno. Tu credi di permettere, ma non fai altro che scavare più a fondo nella mia gravità. Ti ho preso”. Già. Grazie.

CHRISTINE: Grazie.

ADAMUS: Ok, permettere. Che altro? Cosa possiamo fare? Questo è per tutti gli Shaumbra. Cosa possiamo fare? (Adamus ridacchia) L’espressione di Gaelon quando ha ricevuto il microfono.

GAELON: Datemi un momento. Devo sistemare questo.

ADAMUS: Ok. Devi mettere la telecamera su di te?

GAELON: Sì.

ADAMUS: È molto strano.

GAELON: Per favore, Adamus, non muoverti o finirai fuori campo.

ADAMUS: Ok. Allora, cosa possiamo fare, Gaelon, per superare questa forza gravitazionale?

GAELON: (pausa) Mi sono un po’ immedesimato in questa domanda. Mi sento, il mio primo pensiero è stato, sai…

ADAMUS: Eghh! Non puoi pensare. Ok, ma la prossima. Vai avanti.

GAELON: Ok. Che, va bene, se stai uscendo dalla gravità e questa ti risucchia, allora lascia che ti risucchi da qualche altra parte? (Adamus ride; molte risate del pubblico).

ADAMUS: Ok. Sì. No comment su questo (Adamus ridacchia). Dove sarebbe “un altro posto”?

GAELON: Io… tutto questo argomento mi ha fatto pensare alle mie lotte con certe dipendenze, come il bere troppo e a come uno dei modi in cui ho superato questo problema è fare altro. Posso usare lo stesso tipo di “atto” nei confronti della gravità?

ADAMUS: Beh, bere può allontanare dalla gravità. No, voglio dire, può farlo. Le droghe possono allontanarti dalla gravità, finché non ti svegli la mattina dopo.

GAELON: Sì, poi fa schifo.

ADAMUS: Poi scopri: “Oh, merda! Ci sono ricaduto dentro ancora peggio. Ora mi sento male”. Già. E le droghe?

GAELON: Non proprio. Voglio dire…

ADAMUS: No, non pensi che ti aiuterebbero a uscire dalla gravità?

GAELON: Oh, sì.

ADAMUS: Sì. Hai mai provato qualche droga seria? So che tua madre è seduta lì…

GAELON: No.

ADAMUS: … sta ascoltando in questo momento, ma… (ridacchiano)

GAELON: Niente del genere.

ADAMUS: No?

GAELON: Penso ai funghi un paio di volte, ma no.

ADAMUS: Sì.

GAELON: Niente di più difficile.

ADAMUS: Hai trasceso mentre lo prendevi?

GAELON: È stato divertente.

ADAMUS: Sì. Il giorno dopo?

GAELON: I funghi andavano bene. Non era proprio un…

ADAMUS: Giusto. Giusto (Gaelon ridacchia). Mi fermerò un attimo mentre raccogli i pensieri. Tu assumi droghe, fai l’ayahuasca o altre cose e, sai, è esaltante ma poi, dopo un giorno o due ti ritrovi di nuovo nella gravità e sei ancora bloccato e la tua unica via d’uscita sarebbe continuare a prendere quelle droghe – è davvero deprimente. La gravità ti ha ripreso e ti dice: “Ah, ah, ah! Pensavo di prendere quella droga e di riuscire a sfondare. Ah, ah. No, ti ho fregato”.

GAELON: In realtà, pensandoci bene, vorrei cambiare la mia risposta.

ADAMUS: Ok.

GAELON: Direi essere creativi a prescindere dalle droghe, dall’alcol e dal resto.

ADAMUS: Giusto.

GAELON: La creatività.

ADAMUS: Ok.

GAELON: Fare cose, costruire cose.

ADAMUS: Ad esempio, cosa stai costruendo?

GAELON: Attualmente, come posso spiegarlo, sono un dungeon master per un gioco da tavolo con alcuni membri della mia famiglia.

ADAMUS: Giusto.

GAELON: Ho creato l’intero mondo da zero, l’ho scritto, ho costruito le miniature e…

ADAMUS: A me sembra Dio.

GAELON: Sì, in pratica.

ADAMUS: Sì.

GAELON: E non solo, ma anche dargli la vita, creare un…

ADAMUS: Certo. Ti stai applicando, stai facendo qualcosa.

GAELON: Un teatro, sì.

ADAMUS: Giusto.

GAELON: E guardare la gente…

ADAMUS: Allora, cosa metteresti sulla lavagna per gli Shaumbra? Essere un maestro di segrete? (Gaelon ridacchia)

GAELON: Non è una cattiva idea! (fa una pausa)

ADAMUS: E Gaelon, ti ha davvero aiutato a evadere? O è una distrazione? E non è un giudizio da parte mia, ma…

GAELON: Dalla gravità?

ADAMUS: Sì.

GAELON: Mi sento come se si liberasse.

ADAMUS: Ok.

GAELON: Non è una distrazione.

ADAMUS: Ok.

GAELON: I videogiochi sono una distrazione.

ADAMUS: Ok. I videogiochi lo sono.

GAELON: Sì.

ADAMUS: Questo non è un videogioco?

GAELON: Non è un videogioco.

ADAMUS: Ok.

GAELON: È un gioco da tavolo, di persona, come se stessimo muovendo dei pezzi. Succedono cose assurde. Sto narrando una storia, letteralmente.

ADAMUS: Giusto. Fammi capire.

GAELON: Ok.

ADAMUS: Quindi non lo stai facendo come un videogioco.

GAELON: No.

ADAMUS: Cosa è cambiato nella tua vita?

GAELON: Vuoi dire che i videogiochi erano la maggior parte…

ADAMUS: Mm hmm.

GAELON: Sì. Quindi, cosa è cambiato?

ADAMUS: Quanto tempo dedicavi ai videogiochi ogni settimana, prima di diventare un dungeon master?

GAELON: Tipo tutta la settimana.

ADAMUS: Io sto cercando di non muovermi, perché dovresti usare la telecamera. Tu riesci a immaginare la gravità dei videogiochi?

GAELON: È immensa.

ADAMUS: Phewww!

GAELON: È molto difficile uscirne.

ADAMUS: Wow. Wow. Sì. Voglio dire che ti risucchia.

GAELON: Sì.

ADAMUS: Tu sei immerso in un gioco ed è divertente, ma sei solo trattenuto dalla gravità.

GAELON: Secondo la mia esperienza, quando si gioca ai videogiochi si perde la capacità di essere consapevolmente presenti. Ci si perde in qualsiasi mondo e in tutto il resto.

ADAMUS: Giusto. Una parte di te è persa in quel mondo, sì.

GAELON: Sì.

ADAMUS: Ok. Cosa scriveresti qui sulla lavagna?

GAELON: Per condensare o riassumere, per me, creare un mondo in cui le persone possano giocare, guardandolo svolgersi. Lo metto come…

ADAMUS: Non abbiamo molto spazio sulla…

GAELON: Lo so. Lo so.

ADAMUS: Che ne dici di “creatività”? È…

GAELON: Lo inserirei come “costruire, costruire qualcosa”.

ADAMUS: Ok. “Creatività” va bene.

GAELON: Bene, d’accordo.

ADAMUS: Sì, bene.

GAELON: Ok.

ADAMUS: Grazie. Ok. Torniamo alla telecamera. Ok, ancora un paio. Sì.

GAELON: Ah!

ADAMUS: Non vedo molti buoni – beh, sono strumenti ok ma sapete, dobbiamo portare questo a Shaumbra in tutto il mondo. Dobbiamo tipo, sai, aumentare il ritmo qui, mettere un po’ di cose sulla lavagna. Cosa fai per superare la gravità?

ALAYA: Beh, essendo un Lavoratore del Regno di lunga data e ora in pensione, per me è l’immaginazione.

ADAMUS: Bene.

ALAYA: Mi espando e immagino e, all’improvviso, sto attraversando il tempo e lo spazio e ti incontro su Haleakalā e siamo al Picco dell’Angelo e stiamo conversando. Mi lancio nell’immaginazione e nell’espansione totale.

ADAMUS: Ok. La tua immaginazione si impantana mai a livello mentale?

ALAYA: Quando suona la sveglia al mattino! (ride) All’improvviso…

ADAMUS: Giusto! (Adamus ridacchia)

ALAYA: Io fluttuo e all’improvviso suona la sveglia, o all’improvviso mi riporta alla gravità il pensiero: “Oh, ho le bollette da pagare. Devo lavare i piatti. Devo fare le cose di casa”.

ADAMUS: Esatto!

ALAYA: “Oh, la mamma deve andare dal dottore”.

ADAMUS: Sì.

ALAYA: Sai, le cose terrene mi buttano giù e la gravità mi tira giù.

ADAMUS: Ti tira giù.

ALAYA: Preferirei volare in giro (ridacchia).

ADAMUS: Quasi cancella gran parte dell’immaginazione.

ALAYA: Oh, sì.

ADAMUS: E l’immaginazione è molto buona.

ALAYA: Io l’adoro.

ADAMUS: È davvero buona e sì, si viene trascinati di nuovo dentro.

ALAYA: Sì. Ma sta diventando più facile. Non sento più tanto l’elastico che colpisce. Ora lo riconosco.

ADAMUS: Questa è una bella cosa per la lista, ed è una cosa che tutti gli Shaumbra dovrebbero davvero permettersi di fare: immaginare.

ALAYA: Immaginare. Sì, è vero.

ADAMUS: Non ve lo state inventando. In altre parole, non è una piccola fantasia. Spesso le persone pensano: “Oh, mi sto solo inventando tutto”, e sono solo sciocchezze mentali, ma non è così.

ALAYA: E anche in questo il dilemma è che ho questa immaginazione, ma non ho la creatività per cui all’improvviso voglio metterla in un mondo o dipingere, come fanno i pittori, o la musica. È tutto nel mio regno (ridacchia).

ADAMUS: In un certo senso è la gravità che ti blocca e ti dice: “Beh, non hai la creatività”. Tu non sai…

ALAYA: … manifestarla. Farne qualcosa di tangibile.

ADAMUS: Sì, ma è solo che, sai, di nuovo, tutto questo si coagula e si stringe nel cervello. Considerando dopo la Croce del Cielo, che cos’è? Sai, è tutto lì. Come mai Shaumbra non ci sta entrando direttamente? Ed è come – ugh! – quella gravità.

ALAYA: E poi non dico: “Cosa ne faccio?”.

ADAMUS: Giusto.

ALAYA: Cosa ci faccio? Una volta cucivo e facevo ceramica. Ora cosa ci faccio?

ADAMUS: Sì.

ALAYA: È questo il mio dilemma.

ADAMUS: Ok.

ALAYA: Sì.

ADAMUS: Bene. Ancora un paio. Ce ne servono un altro paio per la lavagna. Ciao.

SHAUMBRA 1 (donna): Salve. Direi che, in linea con questo tema, direi “visualizzare”.

ADAMUS: Visualizzare, ok.

SHAUMBRA 1: Solo perché non riesco a pensare troppo. L’ho sentito dire più e più volte. È come se dicessero: “Pensi troppo. Pensi troppo alle cose”.

ADAMUS: Sì.

SHAUMBRA 1: E so che, sì, il potere del cervello può essere il tuo più grande…

ADAMUS: Pensare troppo è un ottimo alimento per la gravità. È solo… sqwchhhh!

SHAUMBRA 1: Mm hmm. Lo è.

ADAMUS: Tiene tutto insieme.

SHAUMBRA 1: È così.

ADAMUS: In un certo senso, è un bene. Tiene tutto insieme, tranne quando vuoi aprirti, e allora non puoi perché è così stretto.

SHAUMBRA 1: Sì.

ADAMUS: Cosa immagini?

SHAUMBRA 1: Un’altra versione di me, diversa da quella deprimente che la mia famiglia enfatizza e rafforza. È qualcosa che so essere possibile e che…

ADAMUS: Ma se ti dicessi che l’altra versione di te, quella che immagini e con cui vorresti identificarti esiste davvero – non in questo reame fisico, ma esiste – ma non può passare. A causa della bolla gravitazionale, non può passare.

SHAUMBRA 1: Ci credo.

ADAMUS: Sì e tu resti nella gravità che poi è sostenuta dalla famiglia e dalla tua percezione di te…

SHAUMBRA 1: I pregiudizi.

ADAMUS: … e tutto il resto. Tu cerchi di uscire e di sfondare, di andare oltre ma non funziona e allora ti senti esausta.

SHAUMBRA 1: Sì.

ADAMUS: Sì. Bene. Ancora un paio. Allora, la visualizzazione. A proposito, la visualizzazione non mi piace perché tende a essere molto mentale e molto limitata. Quasi nessuno sa come visualizzare in modo aperto e sono sicuro che in passato vi siete imbattuti in corsi di visualizzazione; se volete una macchina nuova la visualizzate, poi non la ottenete e pensate di essere un cattivo visualizzatore e quindi venite risucchiati ancora di più dalla gravità. Già. Se le persone potessero usare l’immaginazione e visualizzare sarebbe fantastico, ma non lo fanno. Visualizzano a un livello molto lineare e poi non si manifesta e allora pensano di essere davvero cattivi. Ok, ancora un paio di cose.

TAD: Ciao. Stavo per dire “permettere” e questo è stato – e sono d’accordo.

ADAMUS: Puoi dirlo.

TAD: Permettere.

ADAMUS: Ok.

TAD: Grazie.

ADAMUS: È già sulla lavagna.

TAD: Lo so. Lo so.

ADAMUS: Che ne dici di qualcos’altro?

TAD: La fiducia.

ADAMUS: La fiducia. Ok.

TAD: Mi è successo proprio questa settimana, quello che ho permesso, credo, di avere questa nuova parola in Keahak e mi sono detto: “Oh, fantastico, Adamus, un’altra parola che devo…” (Adamus ridacchia) Come si pronuncia?

ADAMUS: A proposito, ci serve nel glossario.

TAD: L’ho scritta sul tavolo della mia sala da pranzo. Aerothema o aerotheema.

ADAMUS: Come si dice?

TAD: Ma è lì, e…

ADAMUS: Come si dice?

TAD: Aerotema?

ADAMUS: Aerotheon.

TAD: Aerotheah.

ADAMUS: Aerotheon.

TAD: Aerotheon.

ADAMUS: Sì.

TAD: Grazie. Aerotheon. Allora, lo stavo permettendo. Questo, naturalmente, ha a che fare con il mio peperoncino, questa cosa che era venuta fuori e ho detto: “Non so cosa sia”. Voglio dire, in un certo senso lo sento, la gravità che sale, l’acqua che va, la cascata, bla, bla, bla. Quindi, lo permetterò e confiderò che stia accadendo. Succederà. Non so quale sarà il risultato, ma ho fiducia che…

ADAMUS: Ok, bene.

TAD: … accadrà.

ADAMUS: Ok. E puoi davvero fidarti di te? In che misura, su una scala da uno a dieci, il livello di fiducia?

TAD: Oh, io mi fido di me.

ADAMUS: Da uno a dieci.

TAD: Oh, da uno a dieci? Dieci. Nove e mezzo, dieci. Dieci! (Adamus ridacchia)

ADAMUS: Mi sembra un po’ discutibile.

TAD: Dieci, tutti quanti.

ADAMUS: Sai, la fiducia è una cosa strana.

TAD: Sì.

ADAMUS: Tu te la cavi relativamente bene con la fiducia in te, ma a volte se non sei a dieci non ti fidi di te. In altre parole, quel punto tra il nove e il dieci potrebbe essere sufficiente per farti risucchiare dalla gravità.

TAD: È interessante. Io non mi ci metto. Mi affido al processo, all’aerotheon.

ADAMUS: Giusto. Ok.

TAD: Mi fido di questo e mi limito a seguire il percorso. Non “più o meno”, ma sono lì dentro.

ADAMUS: Okay. La fiducia è un’ottima cosa. Sì, è un’ottima cosa. Nel complesso, quanto è efficace? È molto, molto soddisfatto, un po’ soddisfatto, non molto soddisfatto o fa schifo?

TAD: Oh, no. Sono soddisfatto.

ADAMUS: Ok.

TAD: Sì.

ADAMUS: Bene.

TAD: Sta andando.

ADAMUS: Bene.

TAD: Sta succedendo.

ADAMUS: Sta succedendo. Ok.

TAD: Sì. Grazie, grazie, grazie.

ADAMUS: Ancora due, poi dobbiamo andare avanti. Se qualcuno ci azzecca, ho 100 dollari nella tasca di Cauldre (il pubblico dice “Ooh!” e Adamus fischia). Cosa portiamo a Shaumbra per aiutarli a superare il dilemma della gravità?

EVELINE: Beh, le prime parole che mi sono venute in mente mi hanno sorpreso, perché normalmente mi avrebbero irritato e sono state “lascia perdere”.

ADAMUS: “Lascia perdere”. Ok.

EVELINE: Ma credo che in un certo senso si tratti di un passo indietro.

ADAMUS: Giusto. Combattere?

EVELINE: No!

ADAMUS: No. Bene. Non funziona.

EVELINE: Per niente.

ADAMUS: Sì.

EVELINE: Ma quello che si stava formando – spero di riuscire a capirlo mentre sono qui – era “fai qualcosa di nuovo, qualcosa di inaspettato”.

ADAMUS: Ok. Fammi un esempio.

EVELINE: Da diversi anni, da quando ho lasciato la mia carriera sto cercando di trovare qualcosa che voglio fare, che mi piaccia e che mi faccia anche guadagnare.

ADAMUS: Mm hmm. Che cosa facevi?

EVELINE: Mi sono formata come avvocato ed ero nel mondo accademico. Quindi, insegnavo e facevo ricerca.

ADAMUS: Ok. Molto intelligente, eh?

EVELINE: Sì, un po’ fuori dagli schemi, a quanto pare.

ADAMUS: Sì. Può funzionare per te e può anche funzionare contro di te.

EVELINE: Sì.

ADAMUS: Sì.

EVELINE: Sì, le voci nella mia testa sono una cacofonia che ho cercato di… (sospira)

ADAMUS: Sì. Allora, che cosa fai? Quale strumento proporresti al consiglio per Shaumbra, per fare qualcosa di nuovo?

EVELINE: Di recente ho iniziato a fare qualcosa in cui non sono coinvolti soldi e mi fa sentire sorprendentemente bene, e sembra che mi faccia uscire dal gioco del denaro.

ADAMUS: Mm hmm. Ok.

EVELINE: Mi chiedevo se la gravità fosse particolarmente presente in alcuni aspetti della nostra vita, come i videogiochi o la televisione.

ADAMUS: Esatto.

EVELINE: Cose che sembrano davvero avere un’aspirazione. E per me il denaro, credo, è come se avesse un’aspirazione, o almeno alcune parti di…

ADAMUS: Oh, fantastico.

EVELINE: … il modo in cui trattiamo il denaro ha un’aspirazione.

ADAMUS: Quantità enormi. Già.

EVELINE: Quindi, se non sono in quella situazione, non sento l’aspirazione.

ADAMUS: Quale potrebbe essere un esempio di non essere in quella situazione?

EVELINE: Gli abbracci gratuiti.

ADAMUS: Abbracci gratuiti? Tu abbracci gratis?

EVELINE: Sì. Ho dipinto un bel cartello con scritto “Abbracci gratis” e sono stata in diversi posti.

ADAMUS: Ti hanno arrestato? (ridono)

EVELINE: No, ma una volta la sicurezza mi ha chiesto di andarmene.

ADAMUS: Oh, davvero?

EVELINE: Sì (ridacchia).

ADAMUS: E perché?

EVELINE: Perché la mia anima sembrava spingermi a fare questo negli ospedali, e io ero un po’ titubante.

ADAMUS: Giusto, giusto.

EVELINE: “Davvero? Vuoi che vada nell’atrio di un ospedale con il mio cartello”.

ADAMUS: Giusto. Giusto.

EVELINE: Ma aveva anche senso perché ho pensato che lì ci fossero persone che potevano averne davvero bisogno.

ADAMUS: Sì.

EVELINE: Così l’ho fatto.

ADAMUS: Sì.

EVELINE: E dopo un po’ ho visto che la sicurezza si stava innervosendo.

ADAMUS: Sembra divertente.

EVELINE: Lo è stato!

ADAMUS: Divertente come una mezza pazzia.

EVELINE: Lo è stato.

ADAMUS: Sì.

EVELINE: Lo è stato e le risposte delle persone sono incredibili. Mi sembra uno scambio di energia molto più equilibrato che fare qualcosa e farsi pagare.

ADAMUS: Sì. Che ne dite di “Abbracci gratis” e poi, nell’angolo in basso, “Baci, un dollaro”? (qualche risatina)

EVELINE: No, grazie.

ADAMUS: Non andremo oltre.

EVELINE: È un limite. Non ho intenzione di… (ridacchia)

ADAMUS: No, voglio dire, è meraviglioso, in realtà. È divertente, è folle e sfida la gravità. Dice: “Non ho intenzione di restare bloccato nel ‘Beh, io non posso andare a dare abbracci’”. Hai provato in aeroporto?

EVELINE: Sì, voglio farlo. Lo farò, ma qui è stato tutto un po’ troppo frenetico.

ADAMUS: Giusto.

EVELINE: La settimana scorsa ero a Parigi e l’ho fatto davanti a Notre Dame.

ADAMUS: Oh, bene. Sì, sì.

EVELINE: È stato divertente (ridacchia).

ADAMUS: Quanti ne hai distribuiti?

EVELINE: È stata l’unica volta che ho contato, perché io non li conto. Per me non è una questione di numero.

ADAMUS: Certo.

EVELINE: Ma in realtà mia figlia mi ha chiesto – era con me – “Puoi contare oggi, mamma?”.

ADAMUS: Giusto.

EVELINE: E credo che siano state 13 persone in circa 20 minuti.

ADAMUS: Wow. Wow! Allora, che cosa hai imparato – è affascinante. Che cosa hai imparato da questa esperienza?

EVELINE: Prima di tutto non si tratta dei numeri. Si tratta di me che sto lì.

ADAMUS: Sì.

EVELINE: C’è stata una volta in cui nessuno ha risposto e ho capito che non mi importava.

ADAMUS: Giusto.

EVELINE: Ed è stata una cosa importante per me.

ADAMUS: Voglio dire, per alcune persone è un po’ strano. Voglio dire, una persona che sta lì con un cartello, sai, perché pensa di essere rapinato (ridacchia). Sai, abbracciarli –schffft! schffft! – sai, hai il portafoglio.

EVELINE: Sì, o chiedo l’elemosina o è un segno di protesta o qualcosa del genere.

ADAMUS: Giusto. Giusto. Avevi un bel cartello o solo uno di cartone?

EVELINE: Ora che viaggio ho un po’ più di cose “on-the-go”.

ADAMUS: Giusto, giusto.

EVELINE: Ci ho comunque disegnato sopra delle cose carine. A casa ne ho una dipinta con bei colori.

ADAMUS: Sì.

EVELINE: A me piace guardare le reazioni della gente.

ADAMUS: Sì. Oh, deve essere affascinante e il punto è che tutti lo vogliono, ma poi arrivano la gravità e i dubbi: “Cosa… questa è un Moonie, un pazzo religioso che sta là fuori, un testimone di Geova, abbracci gratis, capite? Ma niente sangue”. E poi si fanno domande e le loro cose si scatenano, ma sapete una cosa? Tutti vogliono davvero un abbraccio.

EVELINE: E anche conversazioni interessanti come l’addetto della sicurezza che è venuta a dirmi che io non era gradita (ridacchiano).

ADAMUS: È un bel modo di dirlo!

EVELINE: Gli ho chiesto: “Lo pensi tu o lo pensa il tuo capo? E se il tuo capo lo pensa, perché non è qui a parlare con me?”.

ADAMUS: “Posso abbracciare il tuo capo?”. Giusto.

EVELINE: Beh, a un certo punto ho finito per abbracciare la polizia. È stato divertente (ridacchia).

ADAMUS: Sì, sì – Cauldre me lo sta dicendo – ha detto: “Potrebbe essere un successo sui social media”. Sai, l’esperienza di uscire con il tuo cartello e guardare le reazioni. Alcune persone dicono: “Wow, che strano”. Altre vogliono quasi disperatamente un abbraccio. Tutti vogliono un abbraccio.

EVELINE: Sì.

ADAMUS: Fantastico. Oh, seguitelo.

EVELINE: Cauldre sarebbe d’accordo se ti abbracciassi?

ADAMUS: Certo. Abbraccia anche lui, però (Adamus ridacchia).

EVELINE: Beh, è il suo corpo. Non voglio presumere.

ADAMUS: Stiamo per… sali sul palco.

EVELINE: Oh, cielo. Grazie, grazie, grazie.

ADAMUS: Vedremo come… Ok, tu reciti il ruolo di te che stai lì con il tuo cartello. Io interpreterò il ruolo di un umano che passa per strada un giorno (qualche risatina, mentre Adamus inizia a recitare il ruolo, vede il suo cartello e la abbraccia; il pubblico dice “Aww” e applaude).

EVELINE: Grazie.

ADAMUS: Sei una brava abbracciatrice. Sei andata a scuola di abbracci?

EVELINE: Sì! La mia.

ADAMUS: È un’arte. Abbracciare è un’arte, sai. In quel momento si tratta di riuscire ad aprirsi. Non si tratta solo di una cosa fisica, ma di un trasferimento di energia e tu l’hai fatto. Tu l’hai fatto.

EVELINE: Grazie di tutto.

ADAMUS: Sì. Oh, grazie (qualcuno grida “Un bacio per un dollaro!”) Un bacio per un dollaro! (Adamus ridacchia). Adamus ridacchia). Un altro. Ancora uno. Sì, Andy.

ANDY: Il senso dell’umorismo.

ADAMUS: Senso dell’umorismo. Questo aiuta (Linda inizia ad applaudire, alcuni si uniscono).

ANDY: Ho avuto molta fortuna ridendo delle cose.

ADAMUS: Sì, funziona.

ANDY: Funziona perché le persone fanno cose stupide. Anche io.

ADAMUS: Certo.

ANDY: Se hai un buon senso dell’umorismo e riesci a ridere anche con una gamba rotta o altro, aiuta davvero a sdrammatizzare.

ADAMUS: Soprattutto quando riesci ad avere un senso dell’umorismo su di te, la gente lo adora. Non per essere autoironici, ma per essere in grado di ridere delle proprie manie: “Sono un essere umano e ridiamoci su”, perché altrimenti si diventa seri e si sente la gravità. Se diventi troppo serio, senti che ti risucchia. Se ridi, tendi ad aprirti.

ANDY: Sì. Ho avuto fortuna con questo.

ADAMUS: Sì, sì. E le persone intorno a te apprezzano questo senso dell’umorismo?

ANDY: Alcuni sì. Altri no.

ADAMUS: Alcuni non lo apprezzano. E il tuo partner?

ANDY: Beh…

ADAMUS: Sì.

ANDY: … si sta abituando (ride).

ADAMUS: Quanto tempo è passato?

ANDY: Cosa?

ADAMUS: Da quanto tempo hai un partner?

ANDY: Quarantasette anni (risate).

ADAMUS: (ride) E si sta abituando?! Questo sì che è divertente. Questo è divertente. ANDY: Sì!

ANDY: Sì!

ADAMUS: Quanto pensi che ci vorrà ancora prima che lo accetti completamente?

ANDY: Beh, sai, mi passa per la testa.

ADAMUS: Sì!

ANDY: Voglio dire, qualcun altro cambierà davvero? Chi lo sa.

ADAMUS: E se tu le facessi lo scherzo e per una settimana non avessi più senso dell’umorismo?

ANDY: Oh.

ADAMUS: Solo faccia seria tipo non c’è niente di divertente.

ANDY: È come ai vecchi tempi, quando gestivo l’azienda e facevamo cose serie.

ADAMUS: Giusto. Giusto.

ANDY: Potrei provare.

ADAMUS: Sì.

ANDY: Non so se potrei farlo.

ADAMUS: Non credo che potresti. Credo che dopo un’ora crolleresti.

ANDY: Sì.

ADAMUS: Sì, sì.

ANDY: Credo di averlo superato.

ADAMUS: No, l’umorismo va bene. In realtà, questi sono tutti buoni sulla lavagna. Grazie.

ANDY: Grazie a te.

ADAMUS: I modi indicati sulla lavagna sono tutti buoni. Io ho riflettuto molto e ne ho discusso con alcuni altri Maestri Ascesi e ho passato molto tempo a sbirciare in tanti di voi, a osservarvi. Cosa facciamo? Cosa facciamo – voglio dire, queste sono tutte buone – ma che cosa facciamo che non ci faccia bloccare ancora di più? Cosa facciamo di semplice ed efficace? Che non diventi mentale e che non sia solo un altro esercizio?

A proposito, mi sorprende che non ci sia respirare che è un ottimo esercizio, ma io ho esaminato una lista simile a questa, che probabilmente conteneva una quantità di cose dieci volte superiore e in molte ho trovato distrazioni, in alcuni errori e in più di una specie di effetto gravità tipo sabbie mobili.

Come si fa ad andare oltre in modo semplice, facile, senza pensare, senza fare fatica e senza entrare nella mente – Cauldre non vuole che lo dica – ma nei giochetti mentali tipo la fiducia, “Oh, io ho fiducia in me”, ma di fatto stai dicendo: “Io non ho fiducia in me e vado a fondo nella gravità”. “No, io mi fido davvero di me. Io voglio fidarmi di me”. La gravità dice: “Ah! Non ti fidi, vero? Ecco, lascia che ti aiuti. Lascia che ti incaselli ancora di più e poi ti faccia sentire molto frustrato”. L’umorismo va bene, ma si può essere sempre divertenti? Voglio dire, beh, tu puoi farlo, Andy.

Io ho insistito molto su questo punto. Dopo alcune delle Scuole Misteriche penso che questa sia una delle sfide più grandi, probabilmente. Cosa faremo? Come facciamo a superare tutto questo? Io voglio che sia molto semplice, molto facile, che sia come spiegare le ali e librarsi su una bellissima corrente di vento. Voglio dire, molto facile.

La Soluzione di Adamus

Poi mi è venuto in mente. La risposta c’era già. Io l’avevo scritta centinaia di anni fa nel mio libro Il Tempo delle Macchine. Era proprio lì e voi pensate: “Beh, tu sei un Maestro Asceso. Non avresti dovuto saperlo subito?”. Sì, anch’io sono stato umano e quindi a volte me ne trascino dietro un po’, ma ho capito che è proprio lì.

Mi sono affrettato a tornare indietro – non avevo un manoscritto, sono tornato indietro attraverso le pagine immaginarie – ed era proprio lì. Proprio lì – nel mio libro era a pagina 357, e lo diceva proprio lì. Non potevo crederci. È rimasto lì per tutto il tempo ed è molto facile ed è semplice come – e voi potreste ridere, o Andy potrebbe ridere – la musica.

La musica! Mi sono detto: “Ecco”.

Dunque, non una musica qualsiasi. Voglio dire, la musica è buona ma sapete bene che le cose che non sono in armonia con voi non vi aiuteranno molto. Io parlo di bella musica e naturalmente mi rendo conto che nel mio passato come St. Germain ho suonato molti, molti, molti strumenti – con abilità in quasi tutti – e ho capito l’importanza della musica nella mia vita.

Come ascoltatore di solito la musica non è mentale e ascoltare musica bella vi porta attraverso lo spessore della gravità come nient’altro. Non è mentale e voi non dovete lavorarci sopra o recitare mantra e non è una disciplina. La musica giusta vi permette di attraversare la vecchia gravità e di entrare nell’aerotheon, nel flusso, nel su e – non su e giù – ma nel flusso dentro e fuori la gravità e voi vi aprite e lasciate che ciò che è stata definita la materia oscura, cioè l’altro lato della gravità, vi serva ed è semplice: è la musica.

Ora, non una musica qualsiasi. Deve essere davvero appropriata per voi e la musica migliore sarebbe quella scritta ed eseguita dagli Shaumbra e non musica generata dall’AI perché aumenterà la gravità. Sapete, c’è bella musica che potreste amare e sono sicuro che ne avete avuto l’esperienza. Voi siete seduti ad ascoltare musica e vi sentite trasportati. Cosa succederebbe se creassimo con i musicisti Shaumbra, una musica ‘aerotheonale’ appropriata? Basta ascoltarla ogni tanto e non dovete avere un programma né lavorarci sopra. Potete respirare un po’ con quella musica e permettere.

Io amo la musica perché, come ascoltatore non è mentale. Le parole sono limitate – le parole sono molto, molto limitate. La musica può aprirvi e trasportarvi e possiamo imbarcarci in questo progetto con Shaumbra, con musicisti Shaumbra ma deve avere il giusto tocco, solo il giusto tocco e poi voi la usate.

Ora faremo un esempio con la nostra merabh. Questa non è musica generata da Shaumbra, ma mentre ci addentriamo forse riuscirete a percepire come la musica possa aiutarvi a espandere oltre quella la gravità densa quella a senso unico di cui avete fatto esperienza per tutta la vita.

Merabh dello Spettro completo della Gravità 

Mettiamo subito un po’ di musica e vi ripeto che questa musica non è stata creata da Shaumbra, ma vi darà un assaggio.

(inizia la musica)

Facciamo un bel respiro profondo.

Questo è l’anno dell’andare oltre la gravità che ha trattenuto molti problemi, che ha impedito a molti di voi di rendersi conto di quanto siete davvero grandi.

Quando ascoltate la musica, questa può essere non mentale, esperienziale e voi potete semplicemente cavalcare la musica. Fluttuate con la musica.

Fate un bel respiro profondo.

(pausa lunga)

Io non dirò molto perché voglio solo che voi facciate l’esperienza. Mettiamo la musica al massimo.

(pausa lunga)

Voi non dovete fare nulla.

(pausa)

L’Aerotheon, l’altro lato della gravità è già presente.

(pausa)

Mentre ascoltate la bellezza della musica accade una cosa strana. All’improvviso vi rendete conto che “nella gravità c’è molto di più “.

È come aprire le tende.

(pausa)

La gravità che trattiene le cose e la gravità che le apre.

(pausa)

La gravità che nella vostra vita ha mantenuto molti problemi molto bloccati e molto densi.

(pausa)

Allo stesso tempo esiste l’altro lato della medaglia: l’espansione, l’apertura. Questo è il ruolo naturale della gravità.

La luce non vuole infliggervi una gravità a senso unico. Non vuole reprimervi. La vostra luce contiene l’altro lato della gravità: l’aerotheon, l’apertura.

Non si tratta nemmeno di voi che vi sedete e ascoltate la musica per poi concentrarvi sui vostri problemi, perché non vogliamo fare questo. Si tratta solo di lasciarsi andare all’esperienza della gravità che funziona in tutti i modi. La gravità che coagula, tiene insieme le cose e l’altro lato, l’aerotheon che si apre e si espande.

Nell’aerotheon la gravità si trasforma. Voi potete prendere un problema che per molto tempo è stato trattenuto dalla gravità e ora lo portate oltre. Il bello è che basta ascoltare.

La musica ha le ali perché non è mentale. Voi non la pensate, voi fate solo l’esperienza. La musica ha le ali e apre il sipario.

Riuscite a immaginare una cosa così semplice?

Non c’è bisogno di diventare filosofi. Non è necessario avere un secondo fine quando ascoltate la musica. Si tratta solo di fare un respiro profondo e di permettere, lasciare che la musica vi trasporti nella realizzazione della pienezza, nella Gravità a Spettro Completo.

Fate un respiro profondo e ascoltate per un momento. Lasciatevi trasportare dalla Gravità a Spettro Completo. 

(pausa lunga)

A me piace perché è tutto naturale. Voglio dire, è già lì. Non dobbiamo creare o costruire l’altro lato della gravità. Noi non cerchiamo di evadere. Attraverso la musica noi ci permettiamo di tornare alla Gravità a Spettro Completo.

Era proprio a pagina 357 del mio libro. Hm. Vorrei averlo saputo una decina di anni fa, vi avrei risparmiato un sacco di problemi, eh? E la cosa bella è che non c’è bisogno di lavorarci sopra.

La musica è bella già di per sé. È un’applicazione molto bella dell’energia.

La musica va facilmente negli altri reami. Fluisce facilmente negli altri reami.

Le parole no, le parole restano bloccate in questo reame. Invece la musica fluisce e basta. Voi potete cavalcare la musica e lasciarvi trasportare nella Gravità a Spettro Completo.

(pausa)

La migliore – la musica migliore sarà quella composta da Shaumbra.

Noi lavoreremo con i musicisti che potrebbero essere interessati a partecipare per creare bella musica che vi permetterà di tornare nell’esperienza della Gravità a Spettro Completo.

La gravità è una forza che i fisici non riescono a capire. È una delle dinamiche più sorprendenti, ma presenta due lati. Non serve solo a trattenere le cose – serve anche ad aprire le cose.

Ogni volta che la luce inizia il suo viaggio al vostro servizio, dando vita alle vostre creazioni esiste un elemento di gravità che rende tutto possibile, ma è una gravità che funziona in entrambi i sensi.

Prendetevi ancora un momento per sentire, per cavalcare questa musica e per sentire la Gravità a Spettro Completo. C’è sempre stata lì.

(pausa)

Facciamo insieme un bel respiro profondo.

Nel 2024, il resto del mondo si concentrerà sull’AI. Noi prenderemo una strada un po’ diversa perché nella vostra vita stiamo arrivando alla Gravità a Spettro Completo e non come teoria, ma nella vostra vita. Poi tutto questo ci porterà all’Amore 2.0. I due aspetti procedono di pari passo.

Parleremo ancora della musica di Gravità a Spettro Completo, ne parleremo ancora. Non rendetela una disciplina. Rendetevi conto che voi potete semplicemente ascoltare e librarvi in volo.

Facciamo insieme un bel respiro profondo. La Gravità a Spettro Completo che riunisce le cose e permette l’espansione.

Detto questo, ricordate che tutto va bene in tutta la creazione.

Io sono Adamus del Dominio Sovrano. Grazie.