SHOUD 7 – Serie Emergere

Presentato al Crimson Circle il 2 marzo 2019 
www.crimsoncircle.com

Io Sono quello che Sono, Adamus Saint-Germain.

Facciamo un bel respiro profondo nella nostra riunione.

Benvenuti a tutti. Che siate qui allo studio del Crimson Circle o che ci stiate vedendo online, facciamo tutti un bel respiro profondo e riuniamo tutte le nostre energie. Ah! Che tempi eccitanti quelli in cui vivete.

A volte proprio ora vorrei essere di nuovo con voi in forma umana e affrontare Ie esperienze che state facendo e la grande sensualità in ogni modo, in ogni modo possibile. Poi penso, “No, no, no!” (ride) “Resterò qui!” (Adamus ride) Non ho bisogno di tornare. Io sento proprio di poter fare un lavoro migliore servendo tutti voi da qui piuttosto che essere con voi nel corpo fisico.

Un paio di cose. Questo è il mese dell’Aspettologia. Una volta all’anno Crimson Circle offre Aspettologia y, ma è molto di più. Che l’abbiate fatta o no, è il vostro mese dell’Aspettologia – marzo 2019, ricordatelo – e tutto si collega al drago. Il drago. Il drago – di recente ne abbiamo parlato nel ProGnost, ne parleremo sempre di più nelle nostre riunioni, ma il drago. Ah! Il drago.

Il drago è qui per aiutarvi a trovare tutte le cose che sono ancora aspetti, che esistono ancora sotto forma di aspetto. Il drago è qui per aiutarvi a mettere in luce quegli aspetti in modo che possiate integrarli in profondità, in profondità dentro di voi. Non solo l’integrazione mentale, ma l’integrazione reale e profonda.

Ora, potreste avere ancora qualche aspetto incazzato (qualcuno dice “Sì”). Eh, Sì! Sì! (qualcuno ride) Qualcuno mi ha appena dato del maestro dell’ovvio (qualche altra risata). Alcuni di voi potrebbero avere ancora qualche aspetto incazzato e non volersene liberare perché si sta divertendo troppo a giocare e proprio ora vi dirò una cosa – un piccolo indizio per quando giocate qui con il drago e con i vostri aspetti, visto che in questo mese le cose con gli aspetti – agli aspetti piace nascondersi dietro le credenze.

LINDA: Mmm.

ADAMUS: Questa era buona (risate). Lasciate che ve lo ripeta e poi riuniamoci tutti. Faremo Kumbaya (altre risate). Agli aspetti piace nascondersi dietro le credenze.

LINDA E IL PUBBLICO: Mmmm!

ADAMUS: (ridacchia) Mm. Piuttosto profonda! È davvero profonda. Oggi ne parleremo un po’.

Ora che è arrivato il drago – che abbiate frequentato il Threshold o meno, ora arriva il drago – che sta entrando per aiutarvi a trovare quegli aspetti, perché essi non possono passare nella Realizzazione. Siamo a questo punto, sapete, sono le 11:59. Sapete dove si trovano i vostri aspetti? (risate) Se non lo sapete, il drago li troverà e ve li metterà di fronte. Perché? Per fare cosa? Per integrarli. Sì, non per confortarli, non per cercare di obbligarli né per farli a pezzi come qualcuno di voi vorrebbe fare, ma di fatto per integrarli.

Ecco, questo è il mese dell’Aspettologia e voi sentirete l’attività degli aspetti in ogni ambito della vostra vita. Ora ciò che è necessario che capiate è che non è una cosa cattiva; è una cosa necessaria. Non è una cosa cattiva. In effetti può essere divertente.

Ora mentre diventate molto consci di come li state integrando in modo che diventino sfaccettature di voi e non più aspetti che a volte vi tormentano ma ora si reintegrano – essi sanno che sono le 11:59 e non sempre vogliono rientrare dalle strade, tornare a casa e quindi ci sarà della resistenza – per voi sarà un bel mese per osservare come li gestite, come li riportate a casa e come effettuate ripristinate l’integrazione.

Oggi parleremo soprattutto di un paio di cose che vi aiuteranno. Due cose. A proposito, questo è uno Shoud fatto di strati – come nelle slide, la vita riguarda gli strati. La vita avviene in strati – strati colorati e sensuali. Si tratta di vivere in quel modo. Oggi riguarda gli strati. Stanno accadendo molte, molte cose diverse. Per chi è inconscio o per una mente più semplice noi parleremo di alcune cose e poi faremo una merabh e poi finiremo ed io tornerò a fare ciò che faccio sempre (qualcuno ride), oppure potete sentire dentro…

SART: Sììì!

ADAMUS: … gli strati di ciò che sta accadendo

Faremo uno Shoud in due parti. Ci saranno due parti diverse e per la mente più semplice potreste non associarle oppure riunirle – “Perché stiamo parlando di due cose del tutto separate?” – ma in ballo c’è molto di più.

Oggi vengo da voi come Adamus e come Adamus io vi intratterrò. Mi guadagnerò gli “ooh” e gli “ah” e probabilmente anche il cattivo umore e i “boo” e gli “ah” (un paio di risate). Io vengo a voi come Adamus, ma anche come St. Germain. Oggi sono attivi due livelli.

Sentitelo davvero dentro di voi perché la vita è davvero fatta a strati e così dovrebbe essere. Vi renderete conto che vivere la vita in un unico strato, in uno spettro unico è veramente molto piatto e noioso.

Tutto ciò, tutto ciò che stiamo facendo nel nostro Shoud, nei nostri seminari e riunioni, soprattutto nel Keahak, tutto ciò che stiamo facendo ora è prepararvi per qualcosa che pochissimi hanno mai fatto prima e cioè restare sul pianeta come Maestri incarnati. Se si trattasse della vostra Realizzazione, noi parleremmo di qualcosa di totalmente diverso. Il fatto che abbiate scelto di restare in quei corpi, di restare sul pianeta modifica del tutto il programma e cambia del tutto ciò che stiamo facendo. Ora parliamo, ora ci prepariamo per restare per tutto il tempo che vorrete, restare su questo pianeta.

Oggi – questo mese, il mese dell’Aspettologia, oggi – sentite dentro di voi tutti i diversi strati di ciò che sta accadendo. Alcuni ne saranno consapevoli all’istante. Per altri potrebbero volerci settimane e dovrete rivederlo molte volte perché ci sono moltissimi strati. Ecco a cosa vi sto chiedendo di abituarvi nella vostra vita, a tutti gli strati belli, belli.

1° Parte

Ecco, la prima parte. Parliamo di qualcosa molto, molto bello che Kuthumi ha detto durante la nostra numerosa riunione in Slovenia, a Bled. Oh, prima di farlo voglio fare una piccola digressione.

Un Acceso Dibattito

Al Club dei Maestri Ascesi è in corso un acceso dibattito. Al momento ci sono 9.751 Maestri Ascesi. C’è questo acceso dibattito e nella mia posizione di Presidente del consiglio dIo Sonoministrazione, Presidente, AD (risate) – non era una battuta (Adamus ride) – e Capo dei Maestri Ascesi sono nella posizione di dover fare lo spareggio, perché siamo davvero spaccati a metà. Devo avere il voto dello spareggio. Io ho detto loro, “Ne parlerò con Shaumbra ed essi avranno tutto il mese. Ora iniziamo la discussione, ma avranno un mese di tempo.”

Ecco la situazione. Di recente uno dei Maestri Ascesi è venuto da me e mi ha detto, “Sto osservando gli Shaumbra e ora so che ce la faranno.”

LINDA: Hm.

ADAMUS: Non è un “se,” è un “come.”

LINDA: Hm.

ADAMUS: Avete notato che non ho detto “quando.” Non ho detto neppure “se”, è un “come.” Come lo farete? Come ci arriverete? Un altro Maestro Asceso mi ha detto, “Il fatto è – una cosa di cui non ci siamo davvero resi conto quando ci siamo Realizzati – il fatto è, quando ti sei Realizzato in pieno, cioè quando realizzi che sei realizzato; quando non te lo chiedi più, del tipo, “Oh, sì. Io sono realizzato.” Sapete, voi non dite, “Oh, quando accadrà e come…” La Realizzazione della Realizzazione, e poi cosa accade?

In apparenza non sembra una questione molto importante, ma ha determinato il dibattito più acceso di sempre al Club dei Maestri Ascesi su ciò che accadrà dopo. Metà dei Maestri Ascesi afferma che una volta realizzati, una mattina vi sveglierete e direte, “Cosa farò?” Altri Maestri Ascesi affermano che “Forse si annoieranno e forse creeranno un po’ di caos nella loro vita solo perché possono farlo.” Altri Maestri Ascesi dicono, “Se io fossi in loro, vorrei avere una specie di missione da fare.” Io ho chiesto, “Una missione? Da parte di chi?” Ed essi, “Beh, noi potremmo cominciare ad aiutarli con la loro missione.”

Io ho detto, “Non lo so. La parola ‘missione’ non farà un grande effetto.” (qualcuno ride) “Voglio dire,” ho aggiunto, “Capisco cosa vuoi dire, un contratto. No, contratto non è la parola giusta. Un progetto, qualcosa da fare, qualcosa in cui affondare i denti, qualcosa da …” Ho detto, “Beh, di fatto non è più una passione?” Ah! Tutti hanno applaudito …

LINDA: Oh (Linda applaude).

ADAMUS: … come fanno lassù. Grazie. Lassù (qualcuno fischia).

LINDA: Possiamo anche noi! Non possiamo?!

ADAMUS: Già. Sì.

LINDA: Ok, grazie.

ADAMUS: Ho aggiunto, “Sì, è molto più di una passione. Non dovete farlo per forza, ma la passione di farlo.” Sapete che ogni tanto io m’invento le parole e quindi ho detto, “Sapete, la chiamerò massione.”

LINDA: Aghhh! (ride nervosa)

ADAMUS: Lassù non ho ottenuto questa reazione. Lassù è stato un, “Ooh!! Ohh!”

LINDA: Oh, “Oooooh!”

La Massione

ADAMUS: Missione e passione, una missione appassionata. Non come qualcosa che dovete fare, non come una sofferenza ma una specie di passione che vi fornisce qualcosa da fare. Al mattino vi dà una ragione per alzarvi e dire, “Andrò all’aeroporto e starò lì in piedi con uno sguardo stupido sul viso e diffonderò la mia luce su tutti i viaggiatori. Sapete, perché no?” Oppure una passione e una missione, “Scriverò un libro solo perché voglio farlo. Voglio entrare nella mia stessa vita. Voglio esplorarla. Non voglio condividere con gli altri com’è stata la mia vita” o una massione, creare bella musica, musica che ti porta davvero – intendo dire che ti porta davvero – in un altro reame. O una massione, “Sto solo…” (fa una pausa e ride, risate nervose) Una massione, “Aprirò un bar perché mi piace iI caffè ma immagino anche tutte le persone che entrano e con cui entrare in contatto,” Voglio dire, non in modo illegale, è chiaro (altre risate), “ma io mi connetterò a loro e sarò nella mia radianza e preparerò loro il caffè, beh, come fanno qui al Crimson Circle. Ciò che accadrà davvero è molto amore e con il caffè servirò loro leccornie fatte a mano.” Che grande massione! (Linda ride) Sapete, qualcosa … (più risate) Qualcosa da fare.

Dunque – intendo dire proprio a metà – metà dei Maestri Ascesi dicono, “Sì, sarebbe molto bello,” perché asseriscono di essersene andati perché non ce l’avevano. Non avevano una missione né una passione. Ottennero la Realizzazione e si resero conto che, “Perché voglio restare?” e non lo fecero. Cioè, qualcuno rimase per qualche settimana, pochi per qualche mese. Kuthumi rimase per qualche anno. Alcuni rimasero per un po’, ma poi sentirono che, “Perché? Perché restare qui su questo pianeta? Non mi ci relaziono più.”

Essi non si impegnarono mai a restare dopo aver raggiunto la loro Realizzazione. Voi l’avete fatto. Lo fate da anni e anni e vi siete presi un impegno con voi, “Io resterò. Io andrò fino alla fine. Prima di tutto voglio esserci. Poi voglio stare su questo pianeta per un po’ durante il Tempo delle Macchine e sì, so che sarà difficile e ci saranno giorni in cui la coscienza di massa e gli umani e il traffico e i rumori e tutto il resto mi faranno impazzire. Questa però è la mia passione, quella di restare ma ora cosa faccio?”

LINDA: Hm.

ADAMUS: Chi preferisce la massione dice, “Sapete, se avranno qualcosa che in un certo senso fornisce loro un’espressione creativa ma che permette alla loro radianza di irradiarsi e ad essi di vivere nella loro luce e nello stesso tempo restare sul pianeta non saranno più felici? Non saranno più inclini a restare nel corpo? La loro dinamica energetica non sarà più sintonizzata?”

Potrei discutere. Potrei dire che è possibile dare inizio al Programma Massione. Sarebbe, in base a chi è favorevole, sarebbe come lavorare con voi. Non dirvi, “Ecco il tuo contratto per questa vita.” Non dirvi, “Ecco la tua missione spirituale.” Voi l’avete già fatto. Le avete già ricevute entrambe da parte di altri umani che ve le hanno affidate dicendo, “Ecco cosa farai in questa vita,” soprattutto quando facevate parte degli ordini religiosi. Essi vi dicevano cosa fare. Avete avuto dei contratti spirituali quando siete venuti in questa vita – o piuttosto nelle altre vite – è cioè tenere l’energia per il pianeta, qualsiasi cosa fosse. Voi l’avete fatto. Potrei dirvi che con i Maestri Ascesi che vi aiutano con la vostra massione, cioè trovare cosa c’è nel vostro centro – essi non vi forniranno la risposta, ma vi aiuteranno a trovare qual è la vostra passione interiore – e quello sarà un grande servizio.

L’altro lato del gruppo – in un certo senso come a Washington (qualcuno ride). L’altro lato… sono riuscito a farne ridere uno (qualcuno ride). È stata la battuta migliore della giornata (altre risate). Ne ho fatto ridere uno. L’altro lato dice, “Ma sono venuti per la Realizzazione. Lasciamo che siano liberi. Lasciamo che al mattino si sveglino e non sappiano. Lasciamo che facciano esperienza di ciò di cui vogliono fare esperienza. Lasciamo che siano del tutto.  Se poi di colpo sentono che non vogliono restare sul pianeta, allora che sia così. Noi andremo al funerale.” (risate) Va bene, questo l’ho aggiunto io, non loro. Sto cercando di tenervi tutti svegli, in caso ci guardaste online.

No, l’altro lato dice, “Proprio no. Vediamo cosa accade senza aiutarli con una massione. Che parola stupida,” che l’altro gruppo sta dicendo (poche risate). “Vediamo cosa succede. Tutto ciò non è un’esperienza grande e grossa, enorme? L’umano e il Maestro insieme, finalmente realizzati sul pianeta e cosa accadrà dopo? È solo equo,” aggiungono, “che noi non interferiamo in alcun modo. Non ci avviciniamo loro neppure per assisterli. Noi ce ne stiamo seduti qui, fumiamo sigari, beviamo buon whiskey ed osserviamo cosa accade, ogni tanto ridiamo e poi vi diamo il benvenuto quando tornate qui.”

Ho detto… io ho il voto decisivo. In effetti voi avete il voto decisivo.

LINDA: Mmm.

ADAMUS: Io dovrò votare in un modo o nell’altro ma ho detto, “Non senza l’input proprio da parte di chi lo farà.” Ecco, di fatto noi non abbiamo una vera riposta, ma sentitelo dentro di voi. Parlatene tra voi. Condividetelo sui vostri social o altrove. Il mese prossimo scenderemo nei dettagli, quindi massione o libertà totale?

LINDA: Ooh!

ADAMUS: Ho ascoltato entrambe le parti con grande attenzione e questa è più di una piccola distrazione. In effetti è molto reale, molto reale perché voi arriverete al punto in cui direte, “Io sono qui, io sono realizzato e mi rendo conto che sono realizzato e ora perché mai restare? Solo per vedere com’è restare.” Anche voi potreste discutere e dire che con un po’ di aiuto per trovare la vostra vera passione che diventa una specie di vostro progetto, una specie di missione, la cosa che vi tiene davvero connessi al pianeta. Allora, è una massione o la libertà totale?

Vorrei ascoltare qualche opinione, Linda, se vuoi…

LINDA: Wow, sì. Certo.

ADAMUS: … girare con il microfono. Sì.

LINDA: Wow.

ADAMUS: Sarà la vera Saggezza Shaumbra.

LINDA: Ok.

SART: Più passione, certo.

ADAMUS: La passione. Tu voti per il lato della massione.

SART: Per la massione.

ADAMUS: Sì. Allora non ti dispiacerebbe un po’ di aiuto, di guida o come vuoi definirla e dire, “Sart, qui ci sono delle cose che potresti fare come essere realizzato.” Di nuovo, niente ti darà degli ordini ed è ovvio che potresti dire, “Non sono interessato,” ma è davvero qualcosa da fare mentre stai qui.

SART: Oh, sì. Qualcosa di nuovo che non ho visto o fatto…

ADAMUS: Ok.

SART: … ci deve essere rimasto qualcosa.

ADAMUS: Tu sei dalla parte della mas- … qualcuno lo seguirà?

SART: Io voto per la cosa della massione.

ADAMUS: Michelle, per favore prendi nota. Allora, un punto per la massione. Ok.

LINDA: Ok. Vediamo.

ADAMUS: Non decideremo proprio ora e in fondo la decisione è vostra.

ALICE: Posso dire entrambe?

ADAMUS: Puoi dire ciò che vuoi.

ALICE: Sì, perché penso di volere libertà totale e forse ogni tanto una piccola cosa da fare, sai.

ADAMUS: Una cosina (lei ride). Ok.

ALICE: No, no, sono seria.

ADAMUS: Certo, certo. Beh, ha senso.

ALICE: In fondo io sono un Maestro realizzato, quello che ha la saggezza, quindi sarà roba mia.

ADAMUS: Giusto.

ALICE: Non tua, non loro.

ADAMUS: Giusto.

ALICE: Giusto. Sì, io voglio la passione. Sono del tutto d’accordo con la passione, eppure la mia scelta sarà la libertà.

ADAMUS: Sì.

ALICE: Ecco perché è un “entrambe.”

ADAMUS: Entrambe è una risposta molto buona perché puoi giocarci per un po’. È come, “Ok, aiutami e guidami alla mia passione.” La teoria è che anche se siete un Maestro realizzato, resterai impantanato nella coscienza di massa. Sai, quel tipo di energia lenta da coscienza di massa che vi circonda. Ogni tanto ve lo dimenticate, vi sedete e guardate la tv tutto il giorno e poi dite, “Perché mai dovrei restare su questo pianeta?” Ecco, forse una piccola guida con la passione.

ALICE: Mm hmm.

ADAMUS: Ok. Allora, entrambe. Nessun altro può dire entrambe (Adamus ride), perché ora tutti diranno entrambe.

VINCE: In effetti io dirò “E.” Non dev’essere una scelta binaria.

ADAMUS: Corretto.

VINCE: Puoi trovare una delle due.

ADAMUS: Giusto.

VINCE: Devo dire che ho un vero e proprio problema con la grande idea di qualcuno che riguarda me …

ADAMUS: Sì, sì.

VINCE: … a tutti i livelli.

ADAMUS: Giusto.

VINCE: Ciò mi porta subito a scegliere la libertà.

ADAMUS: La libertà, ok. Tu darai inizio – puoi inserirlo nella lista della libertà?

VINCE: Sì.

ADAMUS: Ok. E puoi cambiare ogni volta che vuoi. Puoi dire “Ehi, Maestri Ascesi, riuniamoci e parliamone, sapete, cosa potreste fare per il pianeta? Cosa potreste fare per me? Sapete, venite qui con un po’ di passione.” Sì.

KATE: Ok. Anch’io scelgo la libertà.

ADAMUS: La libertà. Ok.

KATE: Sì.

ADAMUS: Non vuoi lo stimolo, la passione, qualcosa da fare tutti i giorni che ti restano davanti?

KATE: Sì, io lo voglio ma voglio andare dentro e arrivarci da lì.

ADAMUS: Ok. Se non riesci a trovarla dentro, se dentro per qualche ragione è un po’ annebbiato, vorresti chiamare deglIo Sonoici che ti diano una mano?

KATE: Oh, sempre. È sempre un’opzione.

ADAMUS: Ok. Ok. Bene. Bene. Uno per la lista della libertà. Ok. Ancora un paio.

LINDA: Ecco, fratellino.

ADAMUS: Sapevi che sarebbe successo (ridacchiano). Lo sapevi.

TOM: Ok. Se avessi il 100% di una delle altre, mi esaurirei.

ADAMUS: È spossante, ok.

TOM: Perché se segui la tua passione ogni singolo giorno o il giorno dopo e per sempre è…

ADAMUS: Potrebbe essere. Forse come un Maestro realizzato, forse no. Io non lo so.

TOM: Sì, io ho avuto la libertà e ho avuto la passione e io le voglio entrambe.

ADAMUS: Sì. Qual è la tua risposta?

TOM: Entrambe.

ADAMUS: Entrambe. Ok.

TOM: Mi spiace.

ADAMUS: Oh, sì. Sarà una grande notte al Club dei Maestri Ascesi. Io so già come glielo racconterò (qualcuno ride). Sì.

MONICA: È una cosa tosta, vero?

ADAMUS: Sì.

MONICA: Per qualche anno mi sono chiesta, “Cosa posso fare?” Io amo la passione. Io amo trovare qualcosa che mi interessa e poi portarla a completamento ed amo anche avere molto tempo per me. Io ho sempre detto alle persone che idealmente mi piacerebbe seguire la mia passione, espressa in modo fisico per sei ore al giorno, quattro giorni alla settimana per avere una vita equilibrata.

ADAMUS: Ok.

MONICA: Ecco cosa voglio.

ADAMUS: Interessante. Bene.

MONICA: Io preferirei scoprire cosa mi dà la passione più grande nel momento. Io non so se sarà la stessa cosa tra due anni o tre anni, ma restare aperto a ricevere messaggi e guida.

ADAMUS: Bene. Eccellente. Ancora uno.

CAROLE: Beh, io sono d’accordo con lei ma mi piace la passione.

ADAMUS: Giusto, la passione. Sei per la massione?

CAROLE: Sì, ma con momenti di libertà.

ADAMUS: Ok. E sì, puoi averle entrambe. Intendo dire che potresti avere momenti di passione bruciante e poi – ooh! – più avanti nel corso della giornata potresti rilassarti un po’.

CAROLE: Giusto! Suona proprio bene.

ADAMUS: Sì, ma tu hai ancora la passione perché la verità è che sì, tu puoi averle entrambe a allora sei dalla parte della passione perché tu stai cogliendo la passione e forse un po’ di assistenza.

CAROLE: Forse la pace sulla Terra.

ADAMUS: La pace sulla Terra. Sì. Oh, quello sì che è eccitante (molte risate), se sei nel ramo dei biglietti d’auguri (altre risate). Bene. Ok, grazie.

CAROLE: Grazie.

ADAMUS: Grazie.

Ecco, qui abbiamo dato inizio alla conversazione.  Abbiamo mosso un po’ l’energia e ci saranno alcune conversazioni davvero interessanti. Il fatto è che ne stiamo parlando al Club dei Maestri Ascesi. Questa è una storia molto vera e siamo metà e metà, metà di loro dice, “Sapete, se fossi rimasto sul pianeta, avrei voluto la passione. Se non l’avessi trovata dentro di me, se fossi stato nella nebbia non mi sarebbe dispiaciuto un po’ di aiuto da parte dei Maestri Ascesi che dicono, ‘Ecco qui alcune cose da considerare e che potresti voler fare, non che tu lo debba fare, ma qui ci sono alcune cose che considerando la tua energia noi pensiamo che ti appassionerebbero e renderebbero la tua vita molto più piena.’” Sì, è ovvio che vorrai un po’ di tempo tutto per te e tutto il resto.

Prima di tutto il fatto è che nessun Maestro Asceso è venuto da me a farmi quella domanda. Sapete, in effetti è stato il vostro Maestro a venire da me perché noi ci incontriamo e parliamo di voi (un paio di risate) e i Maestri di Shaumbra sono venuti da me e hanno detto, “Cosa facciamo? Mentre restiamo nel corpo, mentre impariamo tutto sull’energia, mentre diventiamo i veri pionieri e gli esploratori dell’energia, cosa ci facciamo? Dove andiamo?” Gli Shaumbra hanno esaurito la loro passione umana, un vecchio esaurimento che ha portato a zero passione, di nessun tipo e quasi nessuna missione, nessun progetto e da molto tempo nessun coinvolgimento in qualcosa. Non tutti, ma molti Shaumbra in un certo senso non hanno molta connessione e voi ne avete bisogno. Che sia nelle vostre relazioni, in un lavoro, in un progetto, qualcosa da fare per un po’. Voi non vi siete coinvolti in profondità in qualcosa perché, beh, sarebbe stata una distrazione. Il vostro coinvolgimento, la vostra passione, la vostra passione umana è stata la vostra Realizzazione.

Il Maestro degli Shaumbra è venuto da me, una specie di rappresentante di Shaumbra e ha detto, “Mentre restiamo sul pianeta, qual è la passione? Cosa facciamo?” La parola “passione” implica una paura e una seduzione perché voi siete abituati alle vostre passioni umane che nel dopo-risveglio sono andate in pezzi. Provate ancora il forte desiderio di avere una passione, ma sapete che non può essere quella di prima. Eppure desiderate ancora provare quell’eccitazione interiore. Qualcuno potrebbe dire, “Sì, è per vivere. Per essere. Per fare esperienza.” Beh, voi volete qualcosa di più sostanzioso. “Cosa facciamo con tutto ciò? Cosa facciamo con ciò che abbiamo imparato, di cui abbiamo fatto esperienza? Cosa facciamo con l’energia ora che stiamo iniziando a lasciare che l’energia ci serva? Cosa ci facciamo? Apriamo quel bar o facciamo solo lunghe passeggiate ed ignoriamo tutto il resto? Scriviamo qualche libro basato sul viaggio ma non libri noiosi e banali,” sapete cosa intendo dire, aggiungete un po’ di pepe, rendeteli più belli e più teatrali. Non scriveteli dalla prospettiva umana che è noiosa. Scrivetelo dalla prospettiva del Maestro divertito.

È una passione. Anche se dite, “Io non ho mai scritto un libro,” eh, non importa. Voi ci entrate e poi vivete dentro quel libro. Esso prende vita. È una creazione, ma voi ci vivete dentro e fuori in contemporanea. Ecco una passione, una ragione per restare.

Ecco, proprio ora il Maestro lo sta chiedendo e noi ne stiamo parlando anche al Club dei Maestri Ascesi, ma il Maestro sta dicendo, “Sart, cosa faremo? Vuoi che passiamo tutta la giornata insieme? Cosa vuoi fare? Vuoi fare molti bagni e docce o…? Quante volte puoi aspirare il tappeto?” (qualcuno ride) “Intendo dire, cosa stai facendo?”

Il Maestro, però, lo dice anche con una specie di luccichio negli occhi perché il Maestro sa che l’umano gira tutto intorno all’esperienza. Il Maestro sa già che l’umano vorrà fare esperienza di qualcosa, probabilmente più della sola libertà (qualcuno dice, “I sigari”). I sigari (e prosegue,”I sigari e il whiskey”) e il whiskey e tutto, sì, tutto il resto. L’umano vorrà fare esperienza di qualcosa, qualcosa da fare, perché è ciò che l’umano fa meglio.

Ecco, è qualcosa da sentire davvero dentro perché ora il Maestro sta chiedendo ad ognuno di voi, “E poi? Cosa facciamo? Dove troviamo una massione? Sapete, la nostra passione, quel qualcosa-da-fare? O stiamo insieme e basta? Sai, stiamo solo insieme tutto il giorno e facciamo lunghe passeggiate da soli?”

Ecco un’altra piccola parte. Cercate di uscire dalla vecchia mente umana quando prendete in considerazione tutto perché ci sono alcune cose che vi attendono e che al momento l’umano non può neppure immaginare a causa di ciò che si definiscono le credenze. Proprio ora l’umano non riesce neppure ad immaginarlo.

Qui stiamo davvero accendendo un fuoco sotto il tema generale del “cosa accadrà,” la vostra passione ma non nei vecchi termini umani. Il Maestro sta dicendo, “Cosa farai, Edith, mentre stiamo qui insieme sul pianeta come essere realizzato? Vuoi riportare indietro la passione? O vuoi solo procedere ‘sans’ qualcosa, senza qualcosa e vediamo cosa succede?” Bella domanda, è una domanda che gli altri Maestri Ascesi non hanno dovuto affrontare. La loro fu “la Realizzazione – buum! – e me ne vado.” Invece voi – “La Realizzazione, e dopo?”

Con questo facciamo un bel respiro profondo. Sarà interessante vedere, sentire alcune delle discussioni e tutto il resto che seguirà.

Dove siamo proprio ora? Ieri stavo ascoltando una conversazione tra Alain e Cauldre – sapeva che stavo ascoltando – e parlavano delle varie ere del Crimson Circle. Naturalmente c’è stata l’era di Tobias e poi l’era iniziale con me, era definita come l’era delle Offese (risate). Proprio così. Poi c’è stata l’era Adesso Basta Makyo ed è durata un bel po’. Ho dovuto liberarmi dal makyo, ho dovuto andare oltre semplicemente perché con molto makyo non vi illuminerete. Per me il makyo è l’immaturità spirituale.

Ecco, abbiamo attraversato l’era del “liberati dal makyo” era. Ora stiamo arrivando al punto del lavoro che stiamo facendo insieme, cioè arrivare al punto del vero permettere, giungere ovviamente al punto della Realizzazione, ma arrivare al punto di alcune delle integrazioni finali con gli aspetti che vi stanno intorno. Una delle cose che abbiamo davvero bisogno di prendere in considerazione sono le credenze. Le credenze.

Le Credenze

Ricordate Kuthumi che alla vostra grande riunione in Slovenia*, Kuthumi ci ha raccontato una grande storia con quella che lui definisce la sua anima, Ah-Kir-Rah e in quella storia è arrivato alla conclusione – io invece credo che sia stato Ah-Kir-Rah a guidarlo a quella conclusione – secondo cui dice, “Non è ciò in cui credete, è ciò che permettere.” Non è ciò in cui credete.
(*Si riferisce al La Magia dei Maestris)

Ora siamo arrivati al punto in cui – cinque anni fa non avremmo potuto parlarne perché forse allora le credenze erano ancora importanti – ma ora arriviamo al punto in cui le credenze se ne vanno. Anche le credenze se ne vanno.

Le credenze sono aspetti. In un certo senso le credenze sono aspetti creati dagli umani e si basano sugli umani. Sono aspetti della mente. Sono i sistemi di credenza e il problema con credenze è che le persone ci credono (Adamus ride).

Sapete, per un bambino le credenze sono come giocattoli in un campo giochi come le altalene e gli scivoli e le giostrine e tutto il resto e le credenze sono meravigliose. Forniscono al bambino qualcosa con cui giocare e fare esperienza. “Com’è andare al campo giochi e stare nella sabbia con gli altri bambini?” Le credenze sono come un’altalena, “Saliamo sull’altalena e vediamo com’è affrontare l’esperienza.” Ecco, per un bambino le credenze sono divertenti, sono giochi.

Poi il bambino matura e inizia a credere alla credenza secondo cui l’altalena è fatta in un certo modo e sarà sempre così, poi di colpo le credenze… Io le considero un po’ come un monolite, come una grande struttura monolitica grigia in cui l’umano può davvero restare bloccato e se l’umano non ci resta bloccato, come minimo è un ostacolo sulla strada. Non è solo una credenza, un monolite perché allora sarebbe molto facile giraci intorno e proseguire. Le credenze sono grandi monoliti che quasi vi seducono ad entrarci e una volta che ci siete dentro, uscirne è molto difficile. Inoltre qui non c’è solo una credenza, ma sono molti i monoliti e tutti spuntano dal terreno un po’ come 2001 Odissea nello Spazio; tutti sorgono dal terreno ed ora tutto il paesaggio della realtà è composto da quei monoliti, dalle credenze che non sapete neppure da dove arrivano. Ci sono e basta. Voi non vi chiedete da dove vengono, ci sono e basta ed ostruiscono la vista perché ora ci sono tutti quei monoliti, quelle vecchie credenze grigie che ostruiscono la vista di ciò che può essere, di tutti i vostri potenziali. Le credenze sono molte e voi iniziate a crederci.

Ecco cosa sta accadendo proprio ora, ecco dove siamo, è il drago che entra e dice, “Qui c’è questa credenza. Forse non sapevi neppure di averla, eppure c’è ed è un ostacolo bello grosso. Sei pronto a mandarla giù, ad integrarla o a dissolverla? Sei pronto a liberarti da quella credenza?”

Vedete, prima vi ho detto che gli aspetti si nascondono dietro le credenze. Ecco, dietro ogni monolite c’è un aspetto che non sempre vuole liberarsi da quella credenza, perché gli aspetti non vogliono andarsene e perché l’aspetto sente che voi avete bisogno di quella credenza per creare la struttura di voi – la vostra identità, chi siete e la vostra guida nella vita. Ecco, ci sono tutti quei monoliti, tutte quelle credenze che di fatto sono aspetti e alcuni furono piantati molto, molto tempo fa. Credenze che, oh, cose come “Tutti gli uomini sono maiali.” Va bene, qualcuno ha appena detto, “Beh, è vero.” (risate e Adamus ride)

Una credenza è che tutti gli uomini sono porci. Allora cosa accade? Accade che per l’umano è una grande esperienza in cui tuffarsi. Voi entrate in quel monolite, in quella credenza, in quell’aspetto e fino a un certo punto è una grande esperienza. Voi lo recitate e ne fate esperienza, sì e quindi gli uomini diventano maiali. Se credete che sia così, allora così sarà perché di solito è da ciò che sarete attratti e poi così accade.

“Dovete lavorare sodo per andare avanti nella vita.” Questa è una credenza profondamente intessuta nelle culture da cui proviene Shaumbra – “Lavorare sodo equivale al successo” – e per un po’ è divertente. L’umano ci salta dentro e dice, “Oh, Io lavorerò sodo.” Anche se vi lamentate vi piace ancora, altrimenti non lo fareste. Punto. Ciò si applica a tutto nella vostra vita. Se lo state facendo è perché vi piace, anche se vi lamentate.

Voi saltate dentro quella credenza – per avere successo dovete lavorare sodo e a lungo. Forse scegliete di non farlo. Forse dite, “Io non lo farò. Non lavorerò sodo per tante ore,” ma è ancora una credenza. D’altro canto voi dite, “Beh, allora è probabile che non avrò molto denaro ed è probabile che non avrò successo, ma forse non m’interessa,” ma è ancora una credenza che ostruisce la vostra vista. Naturalmente la vostra visione è Permettere. La vostra visione, il vostro modo è Permettere. Permettere è dura quando ci sono tutti quei monoliti, tutte quelle grandi pietre grigie, strutture fredde che si mettono di mezzo. Permettere è molto, molto difficile.

Voi dite permettere, voi pensate a permettere, voi volete rendere il permettere un’altra credenza nel paesaggio della realtà, ma non è una credenza. Non è un aspetto. È un modo di essere. È molto semplice. Non c’è alcuna credenza nel permettere. Non c’è alcuna struttura nel permettere. Si tratta di flusso libero. È il, “Tutto Quello che Sono” e non “Tutto quello a cui mi limito.”

Le Credenze Umane

Quali sono altre credenze umane? Linda, per favore al microfono. Quali sono altre credenze che esistono o che forse voi avete? Una credenza.

SILVIA: Una credenza è che abbiamo bisogno di qualcosa di esterno che ci guarisca.  

ADAMUS: Certo. “L’aiuto viene dall’esterno. Tu sei una specie di umano odioso e da solo non puoi farcela. Certo, sì, devi riceverlo dall’esterno.” Bene. Bene. Ancora un paio. Quali sono alcune delle credenze?

REBECCA: Intesi come limiti, che puoi fare solo certe cose.

ADAMUS: Certo, ma fammi un esempio concreto di credenza. Tu hai sempre a che fare con loro.

REBECCA: Puoi viaggiare solo fino a un certo punto (lei ride).

ADAMUS: Scusa?

REBECCA: Puoi viaggiare solo fino a un certo punto.

ADAMUS: “Puoi viaggiare solo fino a un certo punto.” Ok.

REBECCA: Io vorrei viaggiare molto di più. Sì.

ADAMUS: Ok. Perché ti sei limitata – denaro, energia o tempo?

REBECCA: Penso si tratti solo delle opinioni o della cultura delle persone o ciò che ti hanno detto o come ti hanno programmato e…

ADAMUS: Ok, questa è davvero una grande credenza e ricordati che le credenze sono aspetti. Bene. Ancora un paio di credenze. Quali sono alcune delle credenze umane più comuni? (qualcuno dice “Oh, attenzione!”)

LINDA: Sì! Semplificami le cose! Grazie!

ADAMUS: Tutti gli uomini sono maiali! (risate)

LINDA: Io non li definisco così!

ADAMUS: No, l’ho detto io (altre risate).

LINDA: … forse una definizione reale, ma non quella!

ADAMUS: Vai avanti.

SCOTT: Stavo riflettendo molto sul mio viaggio negli ultimi tre anni perché ciò che mi ha aiutato è stato il potere della E perché quando nella vostra vita accade qualcosa di grosso, credo che siate condizionati all’istante al, “Oh, mio dio, ora può solo peggiorare. Ora avremo problemi di denaro.” Chi mi conosce sa che io parlo della salute della mia partner. Quando mi sono tuffato ho detto, “Oh, cielo! Non riesco ad entrare in quell’energia delle cose che non miglioreranno.” Ora scopro che grazie a quel radicamento è come se il potere della E mi stesse aiutando a, “No, in effetti le nostre vite stanno migliorando e sono più reali che mai.”

ADAMUS: Sì. Perché è così? Cosa c’è nella E che lo fa?

SCOTT: Il fatto è che tu ti fermi, io mi fermerei e direi, “Ok, ho appena avuto il pensiero che era attaccato ad una credenza che forse avevo a livello inconscio, ‘Oh tutto ciò peggiorerà, perché tutti danno per certo che peggiorerà.’” Poi inserisci la E e diventa, “Beh, perché deve peggiorare? Perché non può migliorare? Perché non possiamo avere più libertà o più flessibilità o capire di più e tutto il resto? E

ADAMUS: La E illumina i potenziali che sono sempre presenti.

SCOTT: Sì.

ADAMUS: Ma quando vivi nella modalità lineare umana o nella modalità da credenza estrema o come vuoi definirla, allora quei potenziali non sono illuminati. Non sai neppure che esistono. Ecco una cosa – “Andremo giù in fretta, teniamoci perché sarà un viaggio burrascoso.” Ecco quando ti fermi. Ecco quando siete davvero il Merlino e dite, “Aspetta un attimo. Ora io vado nella E dove ci sono molti potenziali,” e non dovete esserne consapevoli a livello mentale. Non lo sarà perché verranno a voi in modo intuitivo, non mentale. Voi dite, “Io so che ci sono molti più potenziali per questa situazione e inoltre qui c’è il Maestro che in automatico li rende saggi mentre scendiamo verso il basso,” e potrebbe non essere per nulla basso. Voi entrate nella E e permettete che tutto cambi. Anche se non avete subito dieci soluzioni per quel problema, all’improvviso è illuminato. Bene. Eccellente. Ancora un paio. Ancora un paio. Le credenze umane.

SHAUMBRA 1 (donna): Ok. Un’altra credenza. Io ho una figlia giovane. Una credenza di cui ho sentito parlare è che non possiamo dire molte cose carine ai nostri figli perché così li vizieremo. Dobbiamo temprarli un po’ nel mondo.

ADAMUS: Hm. È una credenza strana.

SHAUMBRA 1: È una credenza strana.

ADAMUS: Sì, sì. Tu dici cose gentili ai tuoi figli?

SHAUMBRA 1: Sì.

ADAMUS: Molte?

SHAUMBRA 1: Sì.

ADAMUS: Sono viziati?

SHAUMBRA 1: No.

ADAMUS: Oh. Capisco.

SHAUMBRA 1: Sì.

ADAMUS: Molla subito quella credenza!

SHAUMBRA 1: L’ho sentito da altre persone.

ADAMUS: Quella – buum! – integrala.

SHAUMBRA 1: Sì.

ADAMUS: Sì, sì.

SHAUMBRA 1: Esatto.

ADAMUS: Ma è strana, sì, è strana.  In questo mese, nel mese dell’ Aspettologia inizierete a rendervi conto che voi avete moltissime credenze, come ci sono arrivate e cosa fanno? Molto francamente nella Realizzazione non c’è molto posto per le credenze. Non sono necessarie.

SHAUMBRA 1: Mm hmm.

ADAMUS: Sì. Esatto.

Visto che parliamo di credenze ecco la prossima domanda – non considerate Shaumbra, ma il pianeta in generale, i ragazzi, gli adulti e gli anziani – è meglio che abbiano credenze o che non le abbiano? Non parlo di Shaumbra, quindi fermatevi un momento e sentitelo dentro.

Prima avete affrontato il vostro risveglio, quando eravate una persona normale, carina e di ogni giorno (Adamus ride), stavate meglio con o senza le credenze? Bella domanda e la risposta viene da…

MARY: Oh, cielo (ride).

ADAMUS: Quando invochi dio, lei non viene.

LINDA: Davvero?!

MARY: Cos’hai detto?

ADAMUS: Nulla (altre risate).

MARY: Non ho sentito.

ADAMUS: Le persone, quelle normali – come le chiamate voi i babbani – stanno meglio con o senza credenze?

MARY: Probabilmente dipende dalla credenza.

ADAMUS: Sì, ma in generale.

MARY: Penso sia probabile, in generale, probabilmente sì. In generale penso che le credenze forniscano alle persone un punto di riferimento e un luogo da cui operare e anche qualcosa a cui aggrapparsi e da considerare come reale, sai, con – penso che quasi nessuno possa gestirle, quasi nessun babbano riesce a gestire l’idea o le possibilità di tutto.

ADAMUS: Mm hmm. Bene. Ancora un paio. Per le persone regolari, normali, cioè nella media le credenze sono una cosa buona?

TAD: Sì.

ADAMUS: Sì, lo sono.

TAD: Lo sono.

ADAMUS: Sì.

TAD: Sì.

ADAMUS: Perché?

TAD: Mi viene in mente che le credenze e le leggi sono, le paragono a quel libro, penso sia “Brave New World” dove non ci sono strutture. Non c’è nulla.

ADAMUS: Giusto.

TAD: Mi ricordo che ero al liceo e avevano dei bastoni, delle teste su dei bastoni e andavano in giro dicendo, “Uccidi il maiale!” Non so, era molto…

ADAMUS: Leggi alcune cose interessanti, eh! (lei ride) In compenso spiega molte cose (ridono).

TAD: “Uccidi il maiale! Uccidi il…” ma, sì, penso che i babbani normali, beh, hanno credenze ma poi tutti hanno credenze diverse e poi sono…

ADAMUS: No, io parlo di credenze in generale.

TAD: Sì.

ADAMUS: In generale le credenze vanno bene.

TAD: Vanno bene per le strutture e per l’ordine.

ADAMUS: Certo e alcune persone possono andare in overdose di credenze mentre altre non ne hanno abbastanza. In generale le credenze sono una bella cosa…

TAD: O entrano in conflitto.

ADAMUS: … per gli umani?

TAD: Sì, io credo …

ADAMUS: Oh, ok.

TAD: … che vadano bene.

ADAMUS: Lo credi tu! (Adamus ride)

TAD: (con voce profonda) “La mia credenza è…”

ADAMUS: Sì, sì!

TAD: Grazie.

ADAMUS: Ancora due (qualcuno ride). Le credenze sono buone per gli umani?

HENRIETTA: Le credenze forniscono alle persone una ragione per vivere, soprattutto …

ADAMUS: O la guida – o la guida per vivere. Entrambe.

HENRIETTA: Soprattutto il settore religioso confessionale e divisionale, come accade nella religione. Le credenze sono tutto. Ecco per cosa vivono!

ADAMUS: Riusciresti ad immaginare una religione senza credenze?!

HENRIETTA: Oh, cielo! (ridacchiano)

ADAMUS: Oh, Crimson Circle. Ok (più risate). Voi non siete una religione, quindi non conta. Erh!

HENRIETTA: Sì. Sì.

ADAMUS: Allora tu sei per le credenze o…

HENRIETTA: Se io credo?!

ADAMUS: Sì.

HENRIETTA: Non più! (lei ride)

ADAMUS: Pro-scelta! Gli umani dovrebbero avere le credenze o no?

HENRIETTA: Chi non percorre il sentiero dell’illuminazione o della Realizzazione o chi non sceglie di muoversi nelle direzioni che molti di noi hanno intrapreso, sento che in realtà… è necessario che abbia alcune linee guida per tutto il resto, sai. Faccio fatica a far passare questo messaggio perché non voglio sembrare su un piedestallo.

ADAMUS: Mm hmm. Non lo sei.

HENRIETTA: No (lei ride). Per gli umani che vivono un’esistenza “normale”, io sento che di fatto le credenze siano necessarie come linee guida ed impalcature, strutture per la vita perché non c’è altro.

ADAMUS: Ok. Giusto.

HENRIETTA: Essi non vivono nel permettere o nella E e forse non sanno neppure che queste due cose esistono.

ADAMUS: Certo. Per esempio, nella religione Hindu che all’inizio non era affatto una religione. C’erano linee guida per la comunità – come vivere, come lavarvi i maledetti denti, come andare alla toilette e tutte le altre cose – ma poi iniziarono a sviluppare gli dei e sapete, all’inizio gli dei erano una dozzina e poi passarono ad oltre 100.000 ed ogni dio aveva le sue credenze e quindi si è trasformato in una religione e non più solo buoni valori per la comunità. Sì, si è trasformato in credenze.

HENRIETTA: Beh, l’altra cosa è dare via il potere.

ADAMUS: Giusto, giusto.

HENRIETTA: Se lo metti fuori di te e ci inserisci le credenze e gli dei e i simboli e gli oggetti che assumono un significato, allora non prendi possesso di chi sei e della tua vita e del tuo modo di essere.

ADAMUS: È come dire, “Infliggiamo le credenze agli umani. Lasciamo che le tengano. Non tentiamo di cambiarle. Le credenze li servono.”

HENRIETTA: Li servono finché non li servono più.

ADAMUS: Non sembrare me (ride). Grazie.

LINDA: Io credo che stia nevicando. È una credenza oppure cos’è?

ADAMUS: È una percezione della realtà (un uomo dice “È un’osservazione”). È un’osservazione.

HENRIETTA: Sì.

ADAMUS: Se credi che la neve e il freddo non ti stiano bene addosso e che beh, tu dovresti essere alle Hawaii, allora è un po’ diverso (ride). Osservare che fuori nevica non è una credenza. Invece se voi ci avvolgete intorno soprattutto – grazie – quando ci avvolgete intorno le cose emotive, allora diventa una credenza. A quel punto diventa…

LINDA: Sì!

ADAMUS: … un monolite. Inoltre ricordate ciò che ho detto, per un bambino le credenze sono come un parco giochi.  Voi ci andate e vi divertite. Voi imparate, fate esperienza e cadete. Sapete, qualcuno vi picchia o cadete dall’altalena o altro, ma vi divertite un casino. Più avanti quelle credenze diventano grossi monoliti, grigi e freddi e voi ci restate bloccati dentro e se non ci restate intrappolati dentro, in ogni caso vi ostruiscono il sentiero. Si mettono di mezzo. Bloccano il flusso.

Bella domanda – belle risposte, grazie – le credenze sono necessarie per gli umani? Fornisce agli umani i parametri, ma quando l’umano inizia a credere alle credenze esse si trasformano in aspetto. Poi l’aspetto che si nasconde dietro la credenza continua a mantenere l’umano nello stesso luogo e lo limita.

In effetti alcune credenze sono divertenti e possono fornirvi un’esperienza stupenda. Io voglio che ve lo ricordiate quando parlerete della questione di avere la massione o la libertà totale. Nella massione – cioè quando vivete con grande passione, ma è una cosa tipo una missione – voi avrete le credenze e fino a un certo punto le credenze vanno bene. Se le credenze riguardano le vostre scelte e non quelle degli altri; se le credenze sono sfaccettature e non aspetti. Quando iniziate a rendervi conto che anche le credenze, che … torno un po’ indietro.

Le credenze sono un senso. Sono sensi. Sapete che noi parliamo di 200.000 sensi, beh, le credenze si basano sugli umani più di tutti gli altri sensi, ma le credenze sono diventate un senso. È un modo di percepire la realtà. Se credere che la neve e il freddo vi fanno male o vi creino disagio (Adamus ride mentre Linda annuisce con forza), è così che percepirete la realtà.

Quando percepite la realtà in quel modo a causa delle credenze, poi accade che l’energia entra e dice, “Ok.” All’energia non importa se va in un modo o nell’altro. L’energia dice, “Questa è la tua credenza. È ciò che stai scegliendo. È la tua prospettiva. Noi te la daremo e quindi avrai un’esperienza fredda, cupa, piena di neve, miserabile e disagevole.” L’umano piange (qualcuno ride mentre Linda “piange”), eppure in un certo senso all’umano piace perché è un’esperienza. È solo qualcosa di cui fare esperienza ed è qualcosa da fare. È qualcosa in cui tuffarsi.

Quando vi rendete conto che non siete bloccati – Linda, tu puoi saltare su un aereo e andare alla Hawaii – poi di colpo dite, “Oh, beh, allora la credenza può anche essere divertente. Io non ci sono intrappolato dentro, non guida la mia vita e forse io non voglio nemmeno più avere quella credenza e quindi le energie non cercano più di sostenere quella credenza.” Di colpo le credenze sono libere e voi potete farne esperienza.

Ora cerco di ricapitolare tutto, la domanda iniziale riguardava la massione o la libertà totale e di nuovo tutto si riduce al fatto che probabilmente voi vi tufferete in alcune cose. Nella vostra Realizzazione vi tufferete in alcune cose. Non starete seduti sotto un albero (Adamus ride) come Buddha meditando tutto il giorno. Probabilmente no.  Persino a Buddha, al Buddha non piaceva più di tanto ed è probabile che neanche voi lo farete. Probabilmente voi vi tufferete nelle esperienze, ora che il vostro umano è affiancato dal Maestro. Non sempre le esperienze vi intrappoleranno. Non vi freneranno. Di colpo ci sarà la gioia dell’esperienza e non la paura, non avrete paura di non poterne uscire. All’improvviso ecco la gioia di quella esperienza. Probabilmente è così che accadrà perché – al Maestro non importa; il Maestro può sedersi sulle sue mani e non fare nulla e osservare il tutto – ma probabilmente l’umano vorrà entrare nella sua nuova passione e nella nuova esperienza. Qui il mio punto è: non è ciò in cui credete. Voi potete avere le credenze, ma in fondo si tratta di ciò che permettete.

Permettere

Allora, cos’è il Permettere? Cos’è il Permettere? Intendo dire che sembra molto semplice, “Io permetto,” eppure io conosco molti Shaumbra che tornano alla credenza (il pubblico dice “Ooh” e “Mm”), un aspetto, “Io ho bisogno di permettere. Io credo nel Permettere.” Non è affatto una credenza. Permettere è solo questo. Permettere è dire, “Io mi tranquillizzerò solo per un attimo e mi aprirò ai potenziali” – è la E – “quelli che al momento non riesco a vedere,” perché voi inizierete a diventare consapevoli di moltissimi potenziali. Con il Permettere e con l’aiuto del drago vi togliete di mezzo alcune di quelle vecchie credenze.

Permettere è solo questo. Si tratta di aprirvi a ciò che c’è, ma al momento non ancora nella consapevolezza. Permettere è dire, “Mi toglierò di mezzo” quindi l’Io Sono, il Maestro, la vera espressione di un umano, un umano non appesantito dagli aspetti di vecchie credenze può iniziare ad essere consapevole e si rende conto delle cose ed inizia a giocare con l’energia.

Permettere è l’umano che… a volte lo vedo in questo modo. L’umano che ha sbattuto contro il muro non sa cosa farà dopo, si è esaurito a livello mentale nel tentativo di capire ogni soluzione umana ma vive in un modo davvero molto orientato da piccole credenze, da piccoli modi ristretti. È perso. È in trappola. È alla frutta, ha sbattuto contro il muro e allora fa un respiro profondo e dice, “Ah! Io permetto e basta.” Ciò apre i passaggi con cui proprio ora FM (si riferisce a John Kuderka) sta aiutando tutti voi ad aprirvi e ad aprire la comunicazione tra il Maestro, l’umano e l’Io Sono. Sta aprendo i sentieri verso l’intuizione e la grande saggezza che proprio ora è presente qui.

Non riguarda ciò a cui credete. Non fa molta differenza ed io direi che è un buon mese in cui potete liberarvi da tutte le credenze. Fa moltissima paura, perché agli umani piacciono le credenze. Fa una paura terribile dire, “Io non rinuncerò a tutte le mie credenze,” perché sono la vostra bussola, è il vostro sistema di guida che vi mantiene – voi pensate che vi mantenga – integri. Di fatto, invece, vi frena. Che grande mese per lasciare che il drago entri in tutte quelle credenze, perché ce ne sono moltissime che… e possono scomparire una volta che riconoscete che, “Egh! Non mi piace. Non lo scelgo. A un certo punto nella mia vita io entrerò nelle esperienze da umano e da Maestro, a un certo punto della mia vita realizzerò la maestria. Non ho bisogno di tutta quella merda intorno.”

Permettere è senza predeterminazione. Voi non dite, “Ecco come deve venire.” Permettere è dire, “Come umano non ho idea di come si concluderà la storia, ma sono disposto ad essere la persona che fa l’esperienza. Io permetto una maggiore coscienza e saggezza della storia. Io permetto tutti i potenziali. Io mi permetto di liberarmi dal vecchio concetto secondo cui dovete lavorare duro o che l’illuminazione arriva solo verso la fine della vostra vita umana o che dovete essere spiritualmente preparato per avere l’illuminazione. Io mi libero da tutti quegli aspetti. Ora nella mia vita li trasformo in sfaccettature sagge ed io permetto.”

Permettere non dovrebbe essere una credenza. Non è la credenza. Permettere è solo questo – aprirvi a voi. Non al resto del mondo. Non è permettere che le persone vi camminino sopra o rubino da voi o cose del genere. È tra voi, voi, il Maestro e I’Io Sono, “Io permetto tutto quello che Io Sono.” Ecco cos’è. Di colpo quei monoliti cambiano e non sono più quelle cose di pietra grandi e fredde in cui tendete a bloccarvi; di colpo tornano ad essere l’energia che è tutta al vostro servizio. Energia pura o potrebbe essere l’energia of denaro. Potrebbe essere l’energia degli altri o altro, in fondo non importa. Di colpo, però, viene trasmutata dallo status credenza e quindi passa nel Permettere, nelle sfaccettature che di fatto sono belle parti di voi.

Facciamo un respiro profondo con la prima parte. Non riguarda ciò a cui credete. Da molto tempo Kuthumi non faceva un’affermazione così geniale. Non riguarda ciò a cui credete. Heh! Non ha nulla a che fare con quello. In un certo senso le vostre credenze sono finte. Sono divertenti quando siete ragazzini o quando siete spiritualmente immaturi. Quando maturate, di colpo vi rendete conto che, “Quelle credenze in effetti mi stanno trattenendo.” Non riguarda ciò a cui credete. Non riguarda se credete che avrete una bella vita e credete che v’illuminerete o altro, tipo credere che ci siano cose che ve lo impediscono. Si tratta di ciò che permettete.

Per questo facciamo un respiro profondo e prendiamoci questo momento per permettere.

Nel Permettere voi non forzate nulla. Voi non ripetete un mantra. Non si tratta di un’affermazione. È il semplice, “Mi apro a tutto quello che Sono. Io, l’umano non devo più accollarmi tutta la responsabilità, tutti i pesi e tutte le paure. Io permetto tutto quello che Sono.”

Ecco, questo è il mese, un gran bel momento per le attività degli aspetti. Alcuni di voi sono già pronti ad entrarci nei sogni (Adamus risate) e nelle attività delle credenze. Ricordatevi che gli aspetti si nascondono dietro le credenze.

La 2° Parte

La seconda parte. Facciamo un bel respiro profondo. Seconda parte.

La seconda parte è un po’ diversa, ma in qualche modo si collega. Avremo bisogno di qualcosa per scrivere, ciò che usate in questi giorni, se c’è quella roba elettronica che non funziona mai, altrimenti (ride) finiremo per tirare fuori la lavagna. Dimostratemi che non è così. Smentiscimi (una donna dice “Ecco una credenza”).

ADAMUS: Io ho solo – sì, sì. Sì (Adamus ride). No, FM ha promesso di non interferire più. Sì.

MARY: Allora è una credenza?

ADAMUS: Il fatto che non interferirà?

MARY: No, che gli apparecchi non funzionano mai?

ADAMUS: Quella è un’osservazione (altre risate). Se la osservate e poi ci credete, allora diventa vera perché le energie la sostengono. Allora, cambiamo le nostre credenze? (qualcuno dice “Sì”). Ok. La tecnologia funziona (il pubblico dice “Ohh!” quando si accende lo schermo). Sì, ma nessuno ci crede davvero. Voi tutti avete dei dubbi al proposito. È come, “Sì, ma poi il mio computer ha smesso di funzionare” oppure “Sì, ma poi ho preso…” – come lo definite – “… un virus” o “Poi ho preso…” Qual è l’altra cosa che accade quando qualcuno vi prende l’identità? (qualcuno dice “Hackerato.”) Oh, il vostro Maestro! Ha! Ha! (qualcuno urla anche “Ha! Ha!”) Ecco, una risata. Una risata (qualcuno ride). La mia seconda miglior battuta di oggi.

Linda, qui ci saranno cinque quadrati. A proposito, devo premettere che abbiamo fatto delle prove. Voi non c’eravate. Le prove le abbiamo fatte in un recente Threshold e l’abbiamo fatto perché io volevo che le energie fossero molto sintonizzate per quando l’avremmo fatto sapete, a volte è un po’ – lo dice Cauldre – instabile. È un po’ strano. Sì, ad un recente Threshold abbiamo fatto le prove. Io ho detto loro che l’avrei portato a tutti gli Shaumbra. Hanno tentato di pagarmi per non farlo, ma non possono corrompermi così facilmente.

Ecco, Linda, ci saranno cinque punti. temi. Ricordati che l’abbiamo già fatto. In cima alla lista, nella riga in alto, la prima delle cinque. Scrivi solo la parola “Angelo.”

~ L’Angelo

L’angelo. Se ve lo ricordate e alcuni di voi lo fanno, voi avete iniziato molto tempo fa – molto, molto, molto tempo fa – come un “angelo,” un termine campato in aria per un essere non fisico. Voi non avevate una forma. Voi non avevate una luce. Voi eravate in viaggio, la scoperta di, “Chi sono?” Una esperienza che più avanti si è trasformata nell’esperienza umana, ma voi eravate là fuori solo per scoprire, solo per giocare. Non c’erano regole. Non c’erano credenze. Non c’era niente del genere. Voi eravate un essere senza forma, puro e radiante. Allora avevate qualcosa che ora non avete. Voi avevate un nome. Voi avevate un nome.

Non un nome come Bob, Jane o altri nomi, ma potreste dire che c’era una risonanza, voi avevate un nome energetico. Dal preciso momento in cui vi avventuraste là fuori, per un paio di ragioni voi vi chiamaste con quel nome – così non vi sareste mai persi. Grazie al vostro nome avreste trovato il modo per tornare a casa.

Ora – gli umani sono lineari – il nome cambia. La risonanza, la frequenza, la vibrazione, il suono del nome cambia, ma è ancora il nome. Ecco, non iniziate a tirare fuori tutti i nomi New Age nomi e dire, “Ecco il mio nome.” Il nome cambia. Di fatto non si può pronunciarlo ma è – alcuni lo definirebbero l’impronta dell’anima. C’è ed è voi. Voi avete iniziato con nulla se non un nome, voi stessi. Quel nome vi ha fornito anche una specie di identità con gli altri esseri con l’anima e anch’essi non avevano una forma e non avevano una storia e ha fornito a me un modo per conoscervi ed identificarvi. Ecco, come essere angelico voi avevate un nome.

Da qualche parte lungo il percorso e con tutte le dinamiche della creazione, le belle dinamiche, l’energia arrivò ad un punto di stallo. Potete leggere o sapere di più ne Il Viaggio degli Angelis di Tobias ed è una specie di metafora ma è anche vero. C’era – penso che potrei dirlo in un modo un po’ diverso – c’era un grosso problema che riguardava la coscienza e l’energia. Eravate un essere con un nome ma senza forma, senza alcuna vera abilità con l’energia. Voi eravate i figli della coscienza, ma non eravate davvero sintonizzati con ciò che arrivava dall’Io Sono; si chiama energia. Viene dalla coscienza. “Cosa ci faccio con l’energia?”

Tobias racconta la storia: tutta l’energia e la creazione arrivarono a una specie di stallo. Io lo dico in modo un po’ diverso. Io affermo che era più una questione di cosa fare con l’energia. Non accadde una cosa enorme e tutto si trasformò in melassa. Fu come, “Io non so neppure cosa fare con la melassa. Cosa ci faccio? Qual è la mia relazione con l’energia?”

~ La Terra

Il gran luogo detto Terra fu creato attraverso l’Ordine dell’Arco – la prossima voce è “la Terra” (a Linda) – attraverso l’Ordine dell’Arco. Io direi che è l’esperienza/l’esperimento più grande di tutta la creazione perché è molto limitata. Presenta moltissima gravità. È molto sensuale, eppure è molto difficile ed impegnativo. È una credenza quella che voi potete perdervi. La Terra è di per sé solo una credenza. Io non sto parlando del pianeta fisico; io parlo dell’esperienza qui, è solo una credenza. Ecco perché io affermo che non è ciò in cui credete, è ciò che voi permettete.

A proposito, qualcuno dice, “La Terra è piatta. Era una credenza, ora invece noi sappiamo la verità. La Terra è tonda.” Oh, no, miei cari amici (qualcuno ride nervosamente). Quella è una credenza. No, in effetti non è tonda (qualcuno dice, “È piatta!”). Voi la percepite come… (ride) La percepite come tonda e poi la scienza lo confermerà ed effettuerà tutte le misurazioni e dirà che è tonda e quindi diventa tonda ed è strano che chi vive in Australia non caschi giù. Stupendo. In effetti non è proprio tonda. È una credenza, ma la scienza dice, “No! No! È tonda. Deve essere tonda. L’abbiamo misurata.” In effetti l’analogia più accurata è che la Terra è come una corda. Se dite qualcosa, è come a corda. Sapete, non è davvero una palla tonda, ma voi continuate a darlo per certo, voi credete che sia così e così sarà, ma uno di questi giorni vi renderete conto che è una corda. È molto flessibile. Sto parlando del pianeta Terra fisico. È molto flessibile. A volte dondola e a volte fluisce. A volte si deforma e si annoda. A volte creerà l’illusione di essere tonda ed altre volte piatta. La Terra è davvero come una corda. Ecco, sì. Stasera tutti voi vi preoccuperete di questo (qualcuno ride). Ecco da dove viene la Teoria della Corda (altre risate).

Ecco, voi arrivaste sulla Terra. Voi arrivaste sulla Terra e che esperienza fu. Voi arrivaste sulla Terra e poi vi dimenticaste davvero perché era una specie di – non voglio dire che sia stato un trucco e neppure una sfida, ma è ciò che è accaduto. C’era il sapere interiore per cui sareste arrivati qui e vi sareste dimenticati e avreste dimenticato il vostro dannato nome. Quella fu la parte più difficile. Ecco, il fatto di dimenticare o anche solo la parola “dimenticare,” così non finisce lo spazio sulla corda.

~ Dimenticare

Voi arrivaste qui e vi dimenticaste. Voi dimenticaste chi eravate. Voi dimenticaste il vostro nome. Con nome, io intendo la vostra risonanza. Non esiste un termine umano per definirla. È la vostra luce, la vostra vibrazione, il vostro chi siete. Voi dimenticaste e in quella dimenticanza iniziaste ad andare in giro e a creare le credenze perché, “Ho dimenticato chi sono e per cosa sono qui,” e di colpo siete in un corpo fisico e beh, voi iniziate ad andare in giro. Voi avete dovuto trovare altrove le risposte. Voi vagate da una vita all’altra nel tentativo di ricordare chi siete, ma vi dimenticate ciò che state tentando di ricordare. Così iniziate a creare delle credenze fuori di voi, “Devo credere a questo, altrimenti non ho nulla. Devo credere che le persone sono buone, che le persone sono cattive, che la Terra è tonda, che i cavalli possono calpestarmi…” I cavalli vi dimostrano da quanto tempo sono lontano da qui (ride). “Le auto possono mettermi sotto.” Non infilate le dita nella …” (qualcuno dice “Presa della corrente”) “Presa della corrente.” Sì. Stavo per dire nelle orecchie di un’altra persona, ma va bene anche presa della corrente (qualcuno ride). Nel corso del vostro vagabondare voi sviluppate tutte quelle credenze perché vi aiutino a riavere il vostro nome, ma non funziona. Ora tutte quelle credenze sono sparse sul paesaggio della vostra realtà ed ostruiscono il flusso naturale del Permettere. Ora avete tutti quegli aspetti.

La cosa interessante sulle credenze è che si sono trasformate in un senso. Non era così e in effetti gli umani le hanno rese un senso. Voi avete trasformato una credenza in un modo di percepire la realtà e poi ci avete creduto. Ecco, voi l’avete dimenticato e la prossima voce che appare sulla nostra lista, cara Linda, è ciò che io definisco “caduta in dis-grazia.”

~ La Caduta in Di-sgrazia

Quando dimenticaste chi eravate, perché eravate e cosa stavate facendo qui, una parte di un modo di fare esperienza, voi cadeste in dis-grazia. Beh, sapete, quando io dò la definizione di grazia è – qualcuno si ricorda cosa dico? La grazia è, la grazia è … il vostro vicino di casa. No, quello non conta (qualcuno dice “La capacità di ricevere”). Permettere che l’energia vi serva. Sì. È la stessa cosa, cioè la capacità to ricevere. Permettere l’energia. Prima di tutto voi dimenticaste la ragione principale per cui veniste qui – “Vediamo di capire la cosa dell’energia. Che relazione c’è tra la coscienza e l’energia?” Cosa potete fare con l’energia?

L’energia è il dono più grande che l’Io Sono abbia mai immaginato, ma poi voi lo dimenticaste. Voi cadeste in dis-grazia. La grazia non viene da Dio, la grazia non iene da me o da qualcun altro, è l’energia che vi serve. Voi siete diventati suoi schiavi. “Devo lavorare sodo,” quindi avete sviluppato quella credenza. “Devo lavorare sodo perché l’energia è là fuori e in qualche modo devo ottenerla.” Ecco, voi siete caduti in dis-grazia, cioè non avete più permesso un processo molto naturale: l’energia che vi serve. È un processo molto naturale. Non dovete avere un Q.I. molto alto né altro. Chiunque può farlo, cioè può permettere l’energia. Quando però voi avete la credenza per cui, “Non è così,” e che dovete lavorare sodo per averla o che l’energia è sfuggente o ancora “Ci ho già provato e ho sempre fallito.” Beh, sì, ci avete provato con molte credenze e molti aspetti al lavoro e dimenticandovi chi eravate.

Provateci senza tutta quella roba, senza la spazzatura. Provate a lasciare che l’energia vi serva. Non tornate nel passato e non restate legati a ciò che è accaduto prima perché quello era il passato e anche quello è modificabile. Voi siete caduti in… (suona un cellulare e il pubblico dice “Ohhh!”) Non ha suonato. Era solo una notifica. Oh! Parliamo di caduta in dis-grazia con Adamus (qualcuno ride).

Ecco, voi cadeste in dis-grazia e smetteste di lasciare che l’energia vi servisse. Poi a un livello molto profondo qualcosa ha iniziato a cambiare. Forse non l’avete articolato né pensato, “Io sono venuto qui per imparare l’energia e la coscienza, per giocare nel grande parco giochi della vita e creare addirittura alcune credenze con cui giocare e ci sono rimasto intrappolato dentro e quindi l’energia non mi serve. Oh, io so qual è il problema, è che mi sto inventando tutto. Mi sto inventando tutto perché cerco solo di tirare avanti nella vita umana, cosa che può risultare piuttosto noiosa e quindi, sai, devo create queste cose filosofiche tipo New Age.” State Zitti! (poche risate) Voglio dire, ecco cosa accade. Lo sto vedendo accadere e sento che sta accadendo.

Voi iniziate ad entrare nell’acquitrino della mente e no, il fatto è che siete appena caduti in dis-grazia. Voi avete smesso di lasciare che l’energia vi servisse. Voi potete cambiarla in un attimo, così – (snap!) – proprio così. Tornando al vostro nome, riparliamo del perché veniste qui – la grande scoperta dell’energia e di come vi serve e di come può fare parte del parco giochi.

Questi però sono temi secondari rispetto al prossimo punto. Poi è accaduta la cosa più inquietante e fastidiosa di tutte. Voi avete perso la vostra dignità. Voi avete perso la vostra dannata dignità – “la perdita della dignità” (a Linda) – e in tutto ciò questa è una delle cose più tristi di tutte.

La Perdita della Dignità

Potreste dire che la dignità è il rispetto di sé, è la consapevolezza di sé, di fatto è l’auto-amore e lungo il percorso voi avete perso la dignità. Ora noi cambieremo tutto ciò. Noi riporteremo indietro la dignità, ma… poi siete ricaduti nelle credenze umane che di fatto avete moltiplicato ed esasperato, cioè le cose che sono prive di dignità.

Devo ammettere che oggi ho chiesto a Cauldre di vestirsi un po’ elegante per rappresentare il fatto di riportare la dignità nella vostra vita. Ciò non significa che dovete per forza vestirvi bene, ma ogni tanto non fa male avere un po’ di dignità. L’ego umano rovinato, nessuna dignità e voi tentate di tenere tutto insieme? Io ho notato con quanta fatica avete tentato di tenere tutto insieme – di incollare, di pinzare il tutto o ciò che avete fatto per tentare di tenere tutto insieme – e non ha funzionato, tutto qui.

Secondo me l’essere umano è relativamente privo di dignità. Potrebbe essere dignitoso, ma non lo è. Ci sono molte cose che sottraggono la dignità ad una persona. Ci sono le cose ovvie, quelle pratiche – soprattutto volare in classe economica (qualcuno ride) e parlo sul serio. Sapete, sedervi su un aeroplano, l’abuso che subite, la mancanza di dignità nella vita umana e perché mai voi lo tollerate, io proprio non lo so. Io non so proprio perché voi giustificate il fatto di viaggiare in economica.

Sì, noi raggiungeremo un luogo in cui non avrete bisogno di volare su un aereo o se preferite vi siederete in prima classe o userete il vostro aereo personale. Non c’è molta dignità nel sedere accartocciati in un piccolo spazio per cui pagate molto denaro e per essere trattati male proprio mentre stare seduti in quello spazietto. Da molto tempo dico a Shaumbra che se volate, a prescindere da tutto fatelo bene. Fatelo bene. Alcuni Shaumbra respingono questa cosa. “Oh, tu non capisci.” No, io capisco benissimo. Voi volete sedervi dietro. Voi vi godete quell’esperienza. A voi piace vivere su questo pianeta come un essere privo di dignità. Voi volete continuare a vivere in quel sistema di credenze, in quel vecchio gioco, in quel gioco e andate avanti così. Voi andate avanti così. Oltretutto osservate come tutta la vostra energia si riunisce e alla fine fate ritardare quel dannato volo per tutti.  A causa della vostra credenza e della vostra mancanza di dignità finirete per sedervi sulla pista o ci saranno problemi alle apparecchiature.

La dignità è come una luce. È come una luce.

Sto parlando della vostra dignità, ma essere solo un umano è privo di dignità. Voi avete il corpo umano. Esso fa cose prive di dignità (qualcuno ride ed è d’accordo). Proprio così. Sono cose davvero prive di dignità e a volte è molto imbarazzante. Voi salite su un ascensore. Andate al 62° piano e all’improvviso il pranzo scende verso il basso. Intendo dire che voi producete un certo suono e l’ascensore si riempie di un odore che si diffonde (ride) e se siete Linda voi indicate Cauldre, “Ugh!” (altre risate). Quasi nessuno di voi lo farebbe.

LINDA: Duh! Ehi! Falla semplice!

ADAMUS: Quasi nessuno di voi lo farebbe, ma è mancanza di dignità. Dover mangiare è perdita della dignità. Dover pagare le tasse. So bene che su questo tema riceveremo di tutto, ma dovete pagare le tasse. Ora, una cosa è offrirsi di farlo e cioè dire, “Sapete, sono un membro della comunità. Io darò ciò che sento essere una quota equa.” Ma dover pagare le tasse e farsi portare via tutto se non le pagate ecco, quella è mancanza di dignità. Dover andare a lavorare in un cubicolo con il titolo di manager di medio livello è la peggior mancanza di dignità che ci possa essere.

Nella vita umana ci sono molte cose che… il traffico… Ora voi dite, “Ma sul pianeta va così,” e allora cambiamolo. Riportiamo la dignità nella condizione umana, perché proprio ora non ce n’è molta. Come potrebbe esserci quando ci si spinge e ci si urla contro, quando ci sono molti crimini, quando le cose si spezzano, quando al mattino non avete l’energia per uscire dal letto, quando vi guardate allo specchio e dite, “Ugh! Ugh! Cosa sta accadendo qui?” Invecchiare – altra mancanza di dignità. Morire su questo pianeta – nessun tipo di dignità in tutto il processo della morte. Nascere – la vera mancanza di dignità. Voglio dire, guarda cosa accade (qualcuno ride). Intendo dire che è come se ci fosse un modo migliore e ognuno di voi è arrivato in quel modo su questo pianeta. Intendo dire che è una vera e propria mancanza di dignità ed esistono modi migliori di farlo – come ha fatto Sam, cioè entrare con un corpo guscio.

Potremmo continuare a lungo. Il mio punto è che qui è arrivato il momento di ritornare alla dignità, il momento di riprendervi la dignità come persona. Il fatto è che nessuno, nessuno può darvela se non voi stessi.

Io posso dirvelo. Io posso dirvi cosa manca nella vostra vita, ma solo voi potete rendervi la dignità. La dignità è davvero come – in un certo senso è un senso. La dignità intesa come la percezione di voi e non come una credenza, ma la dignità che riguarda voi su questo pianeta, anche se proprio ora siete bloccati in un corpo che in realtà non è vostro. Ciò sta cambiando in fretta, in fretta. Voi state diventando il vostro corpo personale – a me non piace il termine “corpo di luce,” proprio ora voi state diventando il vostro Corpo ad Energia Libera – ed è un corpo dignitoso, un corpo molto dignitoso. L’altro veicolo che appartiene ai vostri antenati? È davvero privo di dignità. Il solo fatto di dover dormire e sentirvi stanchi dopo aver dormito – tutta mancanza di dignità.

Con questo facciamo un bel respiro profondo.

Scegliere la Dignità

Io farò qualcosa e poi noi faremo una merabh. Io chiederò a Linda di distribuire a tutti voi dei foglietti e se lo scegliete o se ci seguite online potete scrivere su un foglio di carta. Alla fine della merabh – non proprio ora, ma alla fine della merabh perché io voglio che ci sia la passione e la sensazione – e su quel foglio scrivete solo qualcosa di semplice, semplice come “Io scelgo la dignità”. “Io scelgo la dignità.” Non dovete conoscere una definizione più profonda, ma la dignità è il rispetto verso di voi.

Tutti voi siete membri, leader delle famiglie angeliche. Voi facevate parte degli alti ranghi delle famiglie angeliche, ma siete quaggiù da così tanto tempo che avete perso la dignità.

Alla fine della merabh, se lo scegliete scrivete sul vostro foglietto, “Io scelgo la dignità” o “Io sono nella dignità,” ciò che vi risuona dentro e quando avete finito, se volete, dopo la merabh e quando tutto si sarà concluso – inclusi i titoli finali, mi dicono Cauldre e Jean, quindi restate fino alla fine – poi se volete i presenti possono infilarli nel calderone qui di fronte e dopo lo porteremo fuori e li bruceremo i fogli. Li bruceremo per trasmutarli, non per distruggerli ma per trasmutarne l’energia che manderemo nell’etere e quindi farà parte della vostra atmosfera e quindi si integrerà con voi. Non li bruciamo per distruggerli, ma li bruciamo per integrarli, se così scegliete.

Mettiamo un po’ di musica e portiamo tutto in una merabh.

Il Ritorno della Dignità – Merabh

(parte la musica)

Facciamo un bel respiro profondo nella nostra bella riunione con tutti voi.

Oggi abbiamo parlato di molte cose. Tutto il discorso riguarda il fatto che se voi restate qui sul pianeta dovrete avere una passione, ciò che io definisco una massione. È un po’ come il vostro progetto appassionato, la missione nel miglior senso della parola. Abbiamo parlato di credenze, come di fatto siano una combinazione; beh, gli aspetti si nascondono dietro di loro, ma le credenze sono anche un senso, un modo di percepire la realtà e proprio ora ci sono molte, molte, molte credenze di cui semplicemente non avete bisogno.

Osservate cosa accade quando vi liberate dalle credenze, anche quelle per cui la Terra è tonda. Non è così. Io intendo dire che la scienza dice che è così ed è una E. Certo, ok. Ma perché averlo come l’unica osservazione del pianeta?

Voi imparerete che la realtà è molto malleabile e quando vi liberate dalle credenze che non sono necessarie, quando pulite le mansarde e i garage della vostra vita e vi liberate dalle credenze, voi iniziate a rendervi conto di come le credenze bloccano davvero il sistema e v’impediscono di permettere.

Ora, mentre arriviamo a questa parte, permettete che la dignità rientri nella vostra vita. Con tutte le credenze che avete e sì, i giudizi, le credenze e tutto il resto, davvero non c’è alcun posto per la dignità o il rispetto dell’Io Sono. Io Sono il rispetto e la dignità.

Ora voi venite in questo luogo per permettere che la dignità rientri nella vostra vita, permettere che il nome torni. Non fate più solo le cose perché pensate di doverle fare, non lottate per raggiungere la Realizzazione o cose del genere. Permettete la dignità.

“Io provo rispetto per me stesso.”

Sapete cosa accade quando voi permettete qualcosa? Beh, poi viene a voi.

La dignità, anche se vivete in forma umana e nella condizione umana, anche se non ricordate il vostro nome.

La dignità come un essere angelico.

La dignità come un essere conscio

La dignità per voi.

Vorrei chiedervi di sentirlo. Quando voi scegliete di riportare indietro la dignità, quando permettete che la dignità rientri nella vostra la vita, prendetevi un momento come osservatore e sentite come cambia la reazione energetica? Come cambia il modo in cui l’energia reagisce voi, alla vostra coscienza?

Voi siete venuti qui, su questo pianeta per imparare la relazione tra l’energia e la coscienza. Oh, voi le state imparando. Voi continuate ad imparare. Prendetevi un momento per sentire: cosa accade all’energia quando permettete la vostra dignità?

(pausa)

Sentiamo l’altro. Diciamo che avete molto poca dignità. Ora sentite come cambia l’energia.

(pausa)

Avviene una reazione immediata che riguarda l’energia e la dignità, è una reazione immediata. Sapete, a volte sembra che l’energia impieghi molto tempo a rispondere perché le cose cambiano, ma io vi chiedo di sentirlo dentro per un attimo.

Prima di tutto, nello stato della dignità di voi, permettete che la vostra dignità ritorni.

(pausa)

Sentite come risponde l’energia.

(pausa più lunga)

Sapete, in effetti voi non dovete lavorare sulla dignità. Non è una cosa su cui lavorare. Ecco cos’è. Voi lo permettete e basta. Perché? Perché la dignità è lo stato naturale dell’essere. È innaturale che siate fuori dalla dignità.

La dignità che è il rispetto, l’amore e l’accettazione di voi, quello è lo stato naturale ed ecco perché non dovete lavorarci sopra. Voi permettere che rientri e basta. Voi lo scegliete.

C’è una reazione del tutto diversa da parte dell’energia, una relazione diversa con l’energia mentre permettete che la dignità ritorni.

Poi torniamo al vecchio modo, alla perdita della dignità. Non sentirsi comodi o degni nella condizione umana. Non siete dignitosi sul vostro passato e non avete dignità nella vostra stessa mente nei vostri confronti. Ora sentite come l’energia reagisce a questo.

 (pausa)

La caduta in dis-grazia vi ha fatto dimenticare chi eravate e non ha più permesso che l’energia vi servisse. Io dico che una grande parte di ciò era dovuta alla sensazione di essere indegno, privo di dignità.

Poi le credenze, le credenze con cui vi siete avviluppati non fanno altro che rinforzare tutto ciò. All’inizio le credenze erano solo esperienze interessanti, ma poi si sono trasformate in strutture fredde e dure che vi seppelliscono e vi ricoprono. Quelle credenze, causate dalla mancanza di dignità non fanno altro di rinforzarsi e l’energia non lavorerà per voi, che voi siete in dis-grazia.

Fermiamo tutto qui Shaumbra. È semplice come permettere o scegliere la dignità. È al centro del vostro essere.

Ci sono parecchie cose che sono al centro dello stato naturale di essità. Ne parleremo nelle prossime riunioni, ma potreste dire che esistono alcuni fattori dello stato naturale di essità che si possono identificare. La dignità è uno di questi.

Cari traduttori, non stressatevi. Lasciatevi guidare mentre cercherete le parole per la dignità.

Oh, da quanto tempo la mancanza di dignità è stata presente nella vostra vita? Da quante vite, dovrei dire? Quante, quante, quante vite senza la dignità?

(pausa)

Facciamo insieme un bel respiro profondo nel mese degli aspetti, il mese delle credenze. Voi state diventando consapevoli di credenze di cui potete liberarvi anche solo ridendoci sopra. Voi ci ridete sopra nel mese in cui come essere ritorna la dignità.

Sì, ci sono ancora dei conflitti legati al trascinarsi dietro il vecchio corpo umano e persino la mente. Quando permettete la dignità, quelle cose si trasformeranno piuttosto in fretta.

Ricordate che la dignità è uno dei modi più veloci per cambiare l’energia, è davvero uno dei più veloci. Intendo dire che non potete forzarla. Voi non potete forzare la dignità. Si tratta solo di Permettere. Voi non potete solo credere al “Io sono degno” e portarvelo dietro come vostro mantra ed affermazione. Qui si tratta di permetterlo, di essere di nuovo un essere degno.

Immaginate che differenza non solo nell’energia ma nella vostra vita, nel modo in cui camminate, nel modo in cui gestite le credenze o smontate le credenze. Immaginate che differenza profonda può fare nel modo in cui respirate. Sì, una cosa come la dignità influisce sul vostro respiro.

Se lo scegliete, è arrivato il momento di – comunque lo scriviate, se dite, “Io scelgo la mia dignità. Io permetto che la mia dignità ritorni” – con parole vostre, se siete pronti andate avanti e scrivetelo.

(pausa)

Mi spingerò a dirvi che tutto ciò è molto profondo, che ora ve ne rendiate conto o no.

Riuscite ad immaginare un Maestro Asceso senza dignità? Ehi! Non è proprio possibile. Riuscite ad immaginarvi come un Maestro realizzato senza dignità? Noo. Noo.

Facciamo un respiro profondo e se lo scegliete lasciate che la dignità ritorni nella vostra vita. So che ciò significa molte cose diverse per molte persone, per alcune a un livello molto pratico e per altre più a livello esoterico. Non importa. Si tratta solo di lasciare che la dignità torni nella vostra vita.

Facciamo un bel respiro profondo e come ho detto, oggi dopo aver concluso la produzione venite qui davanti e lasciate cadere i vostri foglietti nel calderone e più tardi li porteremo fuori nella tempesta di neve che infuria (pochi ridono) e li bruceremo. Quando li brucerete, il simbolo è lasciare che quell’affermazione, la vostra scelta vada dappertutto – nell’aria, nell’etere, dappertutto – e poi torni a voi nella vostra vita.

Detto questo, miei cari amici, oh, come ci stiamo muovendo in questi giorni e quante storie dovrò raccontare al Club dei Maestri Ascesi. Quando mi chiederanno in che modo voterò, in che modo sul tema generale della massione rispetto alla libertà ciò che voterò, perché tutti stanno aspettando che io ritorni, io ho una risposta molto chiara per loro: entrambe.

Detto questo, ricordatevi che tutto è bene in tutta la creazione. Grazie. Grazie (il pubblico applaude).