Come faccio a sentirmi di nuovo normale o felice?

Si tratta solo di prendere possesso di Te e di tuffarti dentro di Te

Carolina Oquendo

Caro Maestro, ultimamente mi sento strano. È uno strano mix tra depressione, ansia e rabbia e frustrazione… e tutto ciò che c’è in mezzo. Cosa sto facendo di sbagliato? Come posso sentirmi di nuovo normale o felice?

Se in tutti questi anni c’è stato un messaggio che vi ho comunicato, un messaggio che avete proprio bisogno di comprendere con chiarezza, un messaggio che vorrei davvero che vi portaste a casa è proprio ora ed è
fate vostro tutto ciò che state affrontando.          
Qualsiasi cosa stia accadendo ora nella vostra vita – i vostri demoni personali o il vostro drago personale che vi corre dietro –  fatelo vostro. Tutto gira intorno al prendere possesso di voi.        
L’ansia, la confusione, la confusione mentale e la nebbia mentale – possedetele! – se riuscite a ricordare di cosa si tratta.  Fatele vostre e riconoscetele perché è una parte importante di questa trasformazioneTuffatevi dentro di loro piuttosto che sfuggirle. Incarnatele piuttosto che cercare di modellarle e plasmarle. Stateci dentro invece di fuggirle. Quando il corpo o la mente si sentono un po’ a disagio, non cercate di bloccarle fuori dalla vostra mente, ma anzi invitatele, incarnatele e siate quelle sensazioni perché i cambiamenti stanno arrivando e sono grandi cambiamenti. Per favore, accettate tutto e so che sembra controproducente. Voi volete respingerlo, volete cercare di giustificare mentalmente dicendo che è a causa di questo e di quest’altro o volete solo nascondervi. Fate vostra l’ansia. Mangiatela. Affrontatela, invece di cercare di sfuggirle.

Stai dicendo che non devo più controllare come mi sento ?

Voi vi chiedete, “Cosa posso fare? Io non riesco a controllarle. Io non riesco a gestirle.” Voi non sapete cosa fare.
Voi fate un respiro profondo e se proprio dovere fare qualcosa, ricordate una semplice parola “E.”

E. Non è l’unica realtà. Sta accadendo moltissimo altro e per un po’ proverete paura, soprattutto la proverà la vostra mente – oh! – mentre voi vi espandete oltre la mente e i suoi giochetti folli.
Sotto sotto c’è qualcosa che dice, “Gloria, alleluia. Era ora. Quando mai accadrà? Quando usciremo dalla farsa che stiamo recitando? Quando supereremo i giochi e ci dedicheremo a ciò che è autentico?” A un altro livello voi dite, “Voglio più abbondanza. Voglio essere più giovane. Voglio essere più intelligente. Voglio raggiungere i miei obiettivi.”
Ecco cosa circola lassù, nella mente – mentre sotto sotto esiste il desiderio profondo di conoscervi davvero in modo autentico e reale. Queste due cose sono vissute in modo conflittuale in molti modi diversi perché la personalità non vuole vedersi distruggere (…) e resta attaccata a un’identità che non è reale.  
Non essere reali non significa essere falsi, ma essere limitati.

Non è reale perché non è intera, non è completa.
Non è reale quando voi cercate solo di concentrarvi sui bei tempi felici, su quando eravate spirituali e concentrati solo sulla gioia e sulla pace nel mondo – perché non è tutto lì.          
L’essere interi comprende anche la disperazione, l’agonia e la profondità e il dolore e la realizzazione e il nulla – e tutto nello stesso momento.         
Lasciate che si faccia avanti il vostro Io Sono, il Voi reale. Lui/lei sa cosa fare. Sa esattamente com’è attrarre l’energia in modo automatico senza trattenersi, senza entrare nel potere e senza dover soddisfare i desideri umani mosci su ciò che può fare.           
Voi non potete rinunciare. Voi non potete girare le spalle e so che quasi tutti voi ci avete provato almeno due, tre o cinque dozzine di volte e forse di più. Io so che una parte di voi dice, “Cosa ho fatto? Perché non riesco a tornare a essere normale?” Essere normale non è naturale.

Io comunque non riesco ancora a togliermi di dosso la fastidiosa sensazione di poter fare qualcos’altro. Non c’è altro su cui lavorare per non sentirmi così fuori luogo?

L’unico vero problema – tu sai bene di cosa parlo – è che tu continui a ripetere “Cosa sto sbagliando?” Io rispondo “Niente” e poi ti arrabbi con me. Di notte noi facciamo lunghe discussioni e tu dici: “Io so che sto facendo qualcosa di sbagliato, altrimenti…”. Io dico: “No.”

Molto tempo fa avete scelto di farlo, di trasformarvi e ora state cercando di farlo in una sola vita – e sta funzionando – se solo riusciste a respirarlo.

Quando il corpo fa male, quando la mente è nel caos e tutto il resto, è molto semplice. “Io sto cambiando” – tutto qui. Voi vivete (una?) brutta giornata, niente ha senso e le persone vi danno fastidio – “Io sto cambiando”. È molto semplice ed è un ottimo promemoria. Non è un mantra, è un grande promemoria. (…) Fai un respiro profondo e sentirlo. “Io sto cambiando”.

Fonte:
Serie ScopertaShoud 7, 9 // Serie KarismaShoud 2, 3, 8 //
Serie Walk onShoud 1, 2 // Series Passione 2020: Shoud 12