Cosa devo fare per Realizzarmi

L’ILLUMINAZIONE NON CONSISTE NELLO STUDIARE, MA NEL RILASSARSI NELLA REALIZZAZIONE. VOI NON POTETE CONTROLLARLA NÉ MANIPOLARLA. È SENZA TEMPO

Caro Maestro, la nostra ultima chiacchierata mi ha fatto riflettere. Ho capito che l’illuminazione non si può studiare (non voglio essere d’accordo, ma sono disposto a fidarmi di te), ma sicuramente c’è qualcosa che posso fare per assicurarmi che avvenga?

L’illuminazione consiste nel permettere a te stesso di realizzarla. Non viene da qui. (indica la mente) Non puoi arrivarci da qui e dire: “Sto per realizzarmi”. Otterrò la realizzazione”. Non funziona così.

La realizzazione arriva quando permettete, quando vi rilassate.

Non è una cosa per cui potete stressarvi. Non è una cosa per cui potete seguire una disciplina. Voi potete permetterlo. Voi potete sentirvi a vostro agio nella vostra realizzazione e poi ne fate esperienza. L’illuminazione è un’esperienza che davvero pochi si sono concessi. Io direi gli audaci e gli oltraggiosi, ma alcuni di voi direbbero i folli.

Voi non riuscite a capire Dio, l’illuminazione, voi stessi, la vita o qualsiasi altra cosa. Voi non volete farlo. Si tratta di fare l’esperienza non più di cercare di capire qualcosa. Se lo farete vi metterete nei guai.

Io uso questa frase: “Rilassatevi nella vostra illuminazione”. Smettete di prenderla così sul serio. Smettete di lavorarci sopra. Rilassatevi. Rilassatevi. Oh, sentite questa parola. Oh! “MI rilasso. Non devo lavorarci sopra. Non devo pensarci. Mi rilasso e basta”.

La cosa bella dell’illuminazione è che è naturale. Voi non potete controllata. Non potete manipolarla “tentando di rendere la vita un po’ migliore”. Per un po’ potete fingere di manipolarla ma cari amici, la realizzazione è implacabile e nella sua compassione È brutale.

Vi libererà dalle vostre limitazioni. Vi darà la libertà – costi quel che costi –

e non importa quante notti tormentate, quante malattie, quante relazioni sbagliate o altro. È nella compassione.

(…) non è affatto una cosa mentale. È e basta. Non c’è bisogno di lavorarci sopra. All’improvviso vi rendete conto dello scenario (…). Vi rendete conto di come funzionano le energie e di come vengono a servirvi. Vi rendete conto che siete il vostro migliore amico e il vostro peggior nemico. Vi rendete conto che vi ostacolate. Vi rendete conto di come scendete a compromessi.

Una delle cose da fare per realizzare la propria illuminazione è realizzare anche il proprio makyo. È così.

Si tratta di rendersi conto della spazzatura, delle stronzate, delle bugie, degli inganni e del fatto che ricoprite di bianco la sporcizia e il sudiciume e dire: “Ora sopra la mia schifezza passo una mano di buon vecchio makyo numero uno color guscio d’uovo “. Voi riconoscete il vostro makyo. In realtà, è una cosa bellissima. Non abbiate mai paura, ma riconoscetelo.

Ok, allora devo solo rilassarmi… e per quanto tempo? Voglio davvero farla finita e vivere la vita senza limiti di cui parli.

L’illuminazione è senza tempo, cioè è già presente. È già avvenuta. Ne abbiamo parlato tante volte. L’illuminazione è senza tempo.

Non è un test e non è una gara. Voi non potete proprio fallire.

Voi potete renderla maledettamente eterna e infelice, ma non potete fallire. Non potete sbagliare l’illuminazione. L’unica piccola postilla che aggiungerei in fondo è che potete impiegare molto tempo, ma non è poi così male perché quando vi rendete conto che il tempo non esiste, cosa importa quanto tempo ci vuole.

Vi ripropongo la domanda: come volete farne l’esperienza?

Voi state già facendo l’esperienza dell’illuminazione. Ora si sta dipanando nel tempo. Questa è la bellezza.

Quando vi sentite tutti bloccati o vi irrigidite sulle cose, fermatevi per un momento. Entrate nell’altro, nella “e” – “Oh, sono illuminato. Bene” – e poi se volete tornare a giocare nel non illuminato, bene. Fate un respiro profondo e giocate in quella realtà.

Poi giocate nella realtà in cui l’illuminazione non esiste, perché in un certo senso non esiste. C’è e non c’è – è questo il bello.

“Oh no, ma non devo fare qualcosa?”. No.

“Non devo studiare, Adamus?”. No.

“Non devo fare respiri profondi per 15 minuti al giorno?”. No.

“Non devo stare super attento alla mia dieta?”. No.

“Non ho bisogno di avere pensieri spirituali?”. No.

“Allora cosa diavolo dovrei fare?”. Niente. Proprio niente.

Voi potete fare ciò che volete.

Fonti: Serie Scoperta Shoud 3 // Serie Karisma Shoud 2, 4, 9