MAGGIO 2024

I VECCHI AMICI – Geoffrey Hoppe

Alla mia età il termine “vecchi amici” assume un doppio significato e ora si riferisce a una persona che conosco da molti anni ed entrambi stiamo diventando un po’ più vecchi. Questo mio amico e io siamo due mondi del tutto diversi. Prima di tutto viviamo in due parti del mondo molto diverse – lui in Israele e io negli USA. Nella vita noi abbiamo preso direzioni molto diverse. Lui è un troubadour/musicista e io ero un businessman e ora sono un canalizzatore. Lui trascorre il suo tempo in mezzo alla natura mentre io di solito trascorrevo il mio tempo negli aeroporti prima di sistemarmi a Villa Ahmyo alle Hawaii.

Naturalmente sto parlando di Gerhard Fankhauser. Quasi tutti gli Shaumbra sanno che lui e sua moglie Einat sono la parte musicale di Shaumbra. Per molti anni hanno viaggiato per il mondo con Linda e me e creato numerose merabh e album prodotti solo per Shaumbra. 

Ci incontrammo per caso all’inizio del 2007, durante il nostro secondo viaggio in Israele. Avevamo già prenotato Amir Ya’coby per la parte musicale del workshop che avremmo tenuto a Tel Aviv. All’ultimo minuto, Amir mi disse che il suo amico chitarrista Gerhard sarebbe stato disposto a unirsi a lui senza costi aggiuntivi e quindi senza esitazioni noi abbiamo accettato. Gerhard è entrato nella sala riunioni poco prima che iniziassimo e aveva già lo sguardo che io definisco lo sguardo del Maestro G. È come un cane guida che sorveglia il resto del branco e osserva con calma ogni dettaglio prima di fare una mossa. Quando mi è stato presentato era educato ma pensieroso. Aveva già visto parecchi gruppi spirituali in India e in Europa e probabilmente si stava facendo alcune domande su quel canalizzatore degli Stati Uniti. Più tardi ammise di essere stato un po’ diffidente nei confronti dei canalizzatori e di non aver mai lavorato con uno di loro.

Lui e Amir sono saliti sul palco a metà giornata per suonare per un pubblico di circa 150 persone e quando hanno iniziato a suonare Linda e io eravamo in piedi in fondo alla sala. Ho avuto bisogno solo di pochi minuti per capire che la chitarra di Gerhard era superba; ho avuto un flash e ho sussurrato a Linda: “Dobbiamo invitare Gerhard e Amir a esibirsi alla celebrazione del Salto Quantico”, che si sarebbe tenuto nel corso dell’anno a Taos, nel Nuovo Messico e Linda ha risposto: “Stavo pensando la stessa cosa!”.

Più tardi, quello stesso giorno Tobias introdusse Adamus come ospite e a metà della canalizzazione Adamus chiamò Gerhard sul palco e gli chiese di improvvisare una canzone “I Am That I Am”. Io non riuscivo a credere a ciò che sentivo uscire dalla mia bocca. Non si può chiamare un musicista sul palco davanti a 150 persone e dirgli di inventare una canzone sul momento – è una pura follia. Gerhard però non aveva intenzione di farsi intimidire da Adamus e quindi è salito sul palco, ha borbottato un po’ e poi ha iniziato a cantare l’ormai famoso inno degli Shaumbra, “I Am That I Am” e dopo qualche strofa ha persino fatto cantare il pubblico. In seguito, abbiamo appreso che St. Germain e Gerhard avevano una storia movimentata che comprendeva diverse vite nelle Scuole Misteriche.

Gerhard e Amir sono stati un grande successo alla celebrazione del Salto Quantico nel settembre 2007. Nonostante fossero solo un chitarrista e un percussionista in una sala enorme con oltre 700 persone, sono riusciti a riempire la sala con le loro energie musicali. Dopo aver sentito Adamus riferirsi a Metatron con il nome Yoham, hanno deciso di chiamare così il loro gruppo.

Per i successivi 12 anni abbiamo viaggiato in tutto il mondo con Gerhard, Einat e Amir che si sono esibiti agli Shoud e ai workshop, hanno soggiornato con noi a Villa Ahmyo nelle Hawaii, hanno cantato con noi nella Camera del Re della Grande Piramide in Egitto e hanno trascorso numerose ore con noi negli studi di registrazione. Durante gli eventi noi non sapevano mai cosa Adamus avrebbe chiesto loro, ma di certo avevano sempre la risposta musicale perfetta. Uno dei classici è quando Adamus ha introdotto il concetto di “merabh” durante un workshop a Francoforte, in Germania. Adamus spiegò che una merabh era un momento di cambiamento di coscienza con accompagnamento musicale. Gerhard rispose senza battere ciglio, anche se nessuno di noi aveva mai sentito prima la parola merabh e tanto meno sapeva come si scrivesse.

Potrei scrivere un libro o due sulle nostre esperienze in viaggio con Yoham. Sono alcuni dei ricordi più dolci di tutti i miei ricordi. Non si trattava solo del nostro lavoro sul palco; noi abbiamo trascorso molte, molte ore a parlare davanti a una tazza di caffè o a una bottiglia di vino. Per me Gerhard era diventato come un caro fratello.

Poi è arrivato il COVID. Tutti hanno dovuto smettere di viaggiare per diversi anni. Linda e io ci siamo stabiliti quasi sempre a Villa Ahmyo, alle Hawaii, mentre Einat e Gerhard si sono trasferiti nel deserto del sud di Israele per allontanarsi dalla città. Gerhard e io ci sentivamo di tanto in tanto, ma direi che le nostre vite hanno preso direzioni diverse. Io ero più impegnato che mai con il lavoro, mentre Gerhard trovava pace e sollievo nel deserto.

Arriviamo alla fine del 2023. Adamus ha parlato della fisica di aerotheon, in cui la gravità unisce le energie e le fa espandere e talvolta viene definita energia oscura. Ha detto che il modo migliore per portare l’aerotheon nella vita è attraverso la musica. Adamus ha incoraggiato i musicisti Shaumbra a inviare le loro composizioni musicali, che ora sono pubblicate su YouTube nella sezione Aerotheon Music. Dopo circa un anno di assenza di contatti, Gerhard e io abbiamo parlato di nuovo ed è stato bello tornare con il mio vecchio amico e anche se entrambi avevamo qualche capello grigio in più, sembrava anche che non fosse passato quasi nessun tempo dall’ultima volta che ci eravamo connessi.

Poco dopo, Adamus mi ha detto che voleva fare un DreamWalk ad Aerotheon e ha chiesto a Gerhard di creare il brano musicale in cui Adamus avrebbe infuso le sue energie insieme a Gerhard, Einat e tutti gli Shaumbra. Ancora una volta, Gerhard e io abbiamo lavorato insieme e quando si tratta di creazioni per Shaumbra, noi abbiamo una chimica speciale. Non dobbiamo dire molte parole o fare molta pianificazione e la magia è ancora presente anche se sono passati anni da quando abbiamo lavorato insieme. È stato come quando ci siamo esibiti insieme sul palco con poca pianificazione o sforzo, con un’armonia naturale che supera le parole o le spiegazioni.

Gerhard ha composto il brano e ha riunito musicisti da tutto Israele perché contribuissero con il loro talento e poi è entrato in studio per la produzione finale e il missaggio. Tutto ciò è avvenuto in meno di due mesi e con poche e-mail tra noi giusto per rimanere allineati. Gerhard ha consegnato il brano finale esattamente alla data prevista, pochi giorni prima del lancio del nuovo DreamWalk ad Aerotheon. Qualcuno potrebbe dire che è stato troppo ravvicinato alla scadenza, ma io sapevo che il prodotto finale sarebbe stato fantastico.

Il 28 aprile abbiamo usato la musica per un’incredibile merabh durante l’ultimo giorno del seminario Discovering the New/Scoprire la Nuova Luce a Kona e in seguito i partecipanti mi hanno confermato che è stata la migliore merabh di cui avessero mai fatto esperienza e che è stata la migliore creazione di Gerhard in assoluto, cosa che condivido in pieno e ora è disponibile come traccia separata scaricabile nel prodotto DreamWalk ad Aerotheon.

Non c’è niente di meglio dei vecchi amici. Mi manca lavorare con Gerhard ed Einat in viaggio, ma mi rendo conto che quei giorni sono ormai alle spalle. È stata una gioia lavorare di nuovo con Gerhard a questo progetto. Io ho imparato che la magia delle amicizie non si esaurisce mai, anche se anni e chilometri ci separano. Amicizie come questa sono alcune delle cose migliori della vita umana. Anche Adamus ha sottolineato che amicizie come questa sono una delle cose più care dell’essere sul pianeta, cose di cui raramente si fa esperienza in altre civiltà del nostro universo.

Prendetevi un momento per pensare ai vostri vecchi amici, anche se è passato molto tempo dall’ultima volta che siete entrati in contatto con loro, poi alzate il telefono o inviate un’e-mail. Per dirla con le parole di H. Jackson Brown, Jr. “Ricordate che gli oggetti d’antiquariato più preziosi della vita sono i cari vecchi amici”.

Maestro G, grazie per i molti anni di amicizia. Il tuo brano musicale per il DreamWalk ad Aerotheon è il tuo miglior lavoro in assoluto.

Da Gerhard Fankhauser:

Quelli di voi che mi conoscono probabilmente sanno anche che la mia presenza nel Crimson Circle ha una storia: molti anni di esperienze musicali trasformative con Yoham in eventi dal vivo, registrazioni con Tobias e Adamus, la canzone “I Am That I Am”, le merabh, i laboratori musicali e alcune storie dei giorni delle vecchie Scuole Misteriche – la versione di Adamus, in ogni caso – ma non voglio parlare di questo.

Purtroppo, il COVID ha determinato molti cambiamenti. Nel 2020 Einat e io abbiamo smesso di viaggiare e ci siamo stabiliti in un piccolo villaggio nel deserto di Israele, cosa che si è rivelata un’ottima mossa considerando la situazione attuale del Paese. Io amo il deserto perché anche nei giorni di guerra il suo silenzio e il suo spirito sono i fattori dominanti della mia vita qui.

Da quando Adamus ha iniziato a parlare di Aerotheon, naturalmente e per ovvi motivi ho sentito una forte risonanza. È stato molto stimolante ascoltare la musica che Shaumbra ha creato per il canale YouTube di Aerotheon e anch’io ho registrato un brano intitolato Beyond the Horizon, ma in qualche modo io sapevo che c’era qualcosa di più e quando Geoffrey mi ha contattato per creare un’esperienza musicale completa per un DreamWalk io mi sono sentito davvero eccitato e onorato.

Più mi immergevo nel progetto, più mi sembrava di connettermi all’essenza e allo scopo più elevato di ciò che amo fare musica: l’atemporalità, l’espansione e la “e”.  Mi sono reso conto che affinché l’esperienza sia reale deve essere più che meditativa, spaziosa e calma. Dev’essere un’espressione delicata dell’abbraccio tra luce e buio, tra accumulo e dispersione, tra tensione e rilascio, tra desiderio e pace; un vero abbraccio di tutto ciò per mantenere l’anima impegnata e l’uomo presente.

All’inizio ho lavorato nel mio studio di casa e per ottenere una guida approssimativa di tutto il brano ho avuto bisogno di circa un mese di ascolti, visioni, bozze di registrazione e composizione delle melodie di base. Solo dopo ho riunito alcuni dei miei musicisti preferiti e li ho incoraggiati a portare la loro maestria nel modo più libero e stimolante possibile. Una volta completate le registrazioni vocali di Einat io sono andato nello studio di un buon amico e produttore musicale di Tel Aviv per intrecciare il tutto e portarlo al più alto standard e qualità di suono possibile.

Mi auguro che questa musica vi sostenga nel vostro viaggio e che possiate percepire la consapevolezza, la maestria e l’intento che ci abbiamo riversato. Entrate in comunione con la musica e permettetele di risuonare con tutto il vostro essere, rivelando le sue dimensioni con il vostro ascolto e la vostra presenza. Spero che questo brano raggiunga il suo scopo e vi sollevi ben oltre la pesantezza della gravità per sentire la luce nell’oscurità, per trovare la speranza in un momento di disperazione, per portare la pace in tempi di caos e per risuonare con il canto della vostra anima.

– Maestro G

SVELATO 2.0– Kim Seppälä

È passato un anno dall’epica Croce del Cielo e dall’apertura dei veli. Le conseguenze sono state molte –   un anno in cui siamo rimasti a terra mentre la gravità si liberava; abbiamo ricevuto la Nuova Luce mentre la coscienza di massa si sentiva più pesante che mai; un anno in cui siamo andati oltre la mente mentre l’intelligenza artificiale si impadroniva del mondo. Tutto sembra un paradosso o uno scherzo cosmico.

I primi mesi dopo la Croce del Cielo sono stati all’insegna del recupero del burnout, dell’esaurimento dei Lavoratori del Reame. Il mio processo di recupero consisteva in ore apparentemente infinite di sonno e di permettere. L’Apocalisse ha cambiato tutto: finalmente per noi la saggezza dell’anima è più accessibile e ciò mi ha permesso di riconoscere il quadro generale del perché siamo qui e di ricordare chi sono davvero.

Tuttavia, con mio grande disappunto nella mia vita umana non è cambiato molto. Io riesco a percepire la Nuova Luce che arriva, ma in questa dimensione non vedo alcun cambiamento. È come guidare un’auto alla massima velocità senza che lo scenario cambi – a un certo punto una persona si chiede se si sta muovendo o no.

Da qualche parte tra l’attesa e la frustrazione mi sono resa conto che la Croce del Cielo era solo l’inizio perché per certi versi l’Apocalisse è ancora davanti a noi e poi c’è un altro velo, ancora più fondamentale che sta per essere svelato: Il velo tra la coscienza e l’energia. Se l’apertura dei reami era il quadro generale, la Nuova Energia è il quadro ancora più grande.

La ‘Nuova Energia’ è un termine introdotto da Tobias per descrivere l’incontro tra la coscienza e l’energia. Il caro Tobias parlava della Nuova Energia con un tono così disinvolto che la maggior parte di noi ha sottovalutato le implicazioni metafisiche di ciò che significa effettivamente quando la coscienza e l’energia si fondono. Nella comunità spirituale più ampia, la comprensione della metafisica è ancora minima e infatti molti insegnanti spirituali usano le parole “coscienza” ed “energia” in modo intercambiabile o dicono cose come: “Tutto è energia. Voi siete energia. Tutto è coscienza”. Questo tipo di affermazioni approssimative sono vaghe, confuse e suggeriscono che la coscienza e l’energia si siano già fuse e forse è così in qualche reame ma qui, sulla Terra dove l’energia è più densa non è ancora così.

La fusione della coscienza e dell’energia – che potremmo definire la magia realizzata – dopo la Croce del Cielo è più realizzabile e avverrà in modo naturale quando permetteremo l’amore puro. Avevate previsto questo colpo di scena? È tutta una questione di amore.

A differenza di Adamus, io sono sempre stata una romantica piena di speranza. Gli Esseni parlavano de “La Via” come “la via che riporta a casa al tuo vero Sé”. La via di ognuno è unica e spesso la mia è stata tracciata attraverso le relazioni e l’amore. La domanda è: cosa succede dopo aver raggiunto la fine de La Via?

Se l’’amore classico’ era la Via, la Nuova Energia è la destinazione e l’amore 2.0 è il punto di svolta, il culmine drammatico dell’arco narrativo – ma per un buon colpo di scena c’è sempre un prezzo da pagare e per me quel prezzo è un’altra morte dell’identità e nello specifico è la morte della mia identità relazionale. Come psicologa io apprezzo i concetti ben definiti che aiutano a dare un senso alle esperienze complesse. Uno dei miei concetti preferiti è la teoria dell’attaccamento. Gli esseri umani sono esseri relazionali e capire come gli esseri umani si relazionano e si attaccano l’uno all’altro può essere davvero utile quando ci risvegliamo o quando vogliamo fare l’esperienza di una relazione consapevole di ‘amore classico’.

Mentre svelo il cuore e permetto che l’amore puro si risvegli dentro di me, con una certa trepidazione mi accorgo che tutte le mie belle teorie sulle relazioni consapevoli stanno volando fuori dalla finestra. La stagione dell’allenamento è finita (per prendere in prestito il titolo della nuova canzone pop di Dua Lipa). Anche se ho già affrontato innumerevoli cambi di paradigma, la sensazione mi disorienta ancora e io metto in discussione tutto ciò che pensavo di sapere o di volere riguardo alle relazioni e all’amore.

Dai pochi scorci che ho avuto finora sull’amore 2.0 posso già dire che non è solo una versione sana dell’amore classico. Nella terminologia psicologica potremmo dire che va oltre il semplice ‘attaccamento sicuro’. L’amore 2.0 trascende tutte le definizioni di base, le scatole e le regole e di certo trascende i bisogni e i desideri della mia identità umana. L’amore 2.0 non può essere contenuto nelle aspettative della mente –  è troppo espansivo e sacro.

Questo non significa che non avrò mai un’altra relazione o un altro attaccamento. Per me significa che la mia attenzione che prima era ristretta ora si sta espandendo e che certe convinzioni, prospettive ed emozioni che prima avevano molta importanza ora sembrano insignificanti. La teoria dell’attaccamento è sostituita da una vera metafisica e da una comprensione esperienziale del funzionamento della gravità. Ad esempio, io noto che il mio centro di gravità si sta spostando dalle relazioni alla sovranità. La domanda “come mi relaziono con qualcuno in modo sano?” è sostituita da “come mi relaziono con me e con la mia energia?”.

Mentre la sensazione dell’amore karmico è gravitazionale, il nuovo amore lo sento espansivo e in espansione come l’aerotheon. Mi chiedo se l’Amore 2.0 sia il risultato del rilascio della gravità o se la gravità espansiva sia il risultato del permettere il vero amore.  In ogni caso io sto facendo esperienza delle relazioni attraverso i sensi angelici e non solo attraverso i sensi umani. Per esempio, il senso dell’immaginazione mi fornisce un assaggio dell’Amore 2.0.

Immaginate di innamorarvi senza gravità, desiderare al di là del tempo e dello spazio, essere attratti senza attaccamento. Desiderare senza avere bisogno e aprire il cuore senza paura. Immaginate un amore infuso di saggezza. Ricordare che il vero amore è eterno, anche quando le relazioni finiscono. Sapere che l’amore viene da dentro di voi anche quando è condiviso con un altro. Fidarsi della propria energia in modo così completo da non dover più controllare l’esperienza dell’amore. Immaginate un amore sensuale e pieno di accettazione, un amore che non trattenete ma della cui presenza voi riuscite a godere.

La Croce del Cielo ha aperto le potenzialità per togliere il velo alla mente. La prossima fase dell’apocalisse riguarda lo svelamento, il togliere il velo del cuore e presumibilmente questo è il motivo per cui Adamus all’improvviso si è interessato all’amore. Il corpo di luce eliminerà i limiti del corpo e quando la mente, il cuore e il corpo saranno ‘svelati’, nulla sarà più un ostacolo alla fusione tra la coscienza e l’energia. In ogni caso questa è la mia teoria (io non credo che il mio aspetto di ricercatrice morirà presto; io sto solo passando dalla lente della psicologa a quella della metafisica).

Io sono pronta per la prossima avventura nell’Apocalisse, qualunque cosa – e chiunque –   possa rivelare. Ciò che voglio davvero condividere è questo: Il meglio deve ancora venire. Non andate via ora, proprio quando stanno per servire il dessert.

DALLE ASPETTATIVE ALLA SAGGEZZA INCARNATA- Alla Shvarts

È passato un po’ di tempo da quando ho ripensato al momento in cui è iniziato il mio viaggio e a come tutto ciò che mi è accaduto prima del risveglio ha plasmato la mia personalità e la mia identità. Se si considera che il risveglio è avvenuto dopo i quarant’anni, la mia personalità era già pronta e consolidata, tenuta in piedi con un sacco di mattoni e malta. Uno dei fattori più significativi che hanno influenzato il mio comportamento e le mie prospettive sono state le aspettative. Questo fattore mi ha plasmato, ha creato dei confini intorno a me e ha stabilito degli standard con cui dovevo misurarmi. Ogni volta che volevo cambiare qualcosa, le aspettative mi tiravano indietro. La mia personalità ferocemente indipendente ha lottato con forza contro le aspettative, ma senza successo.       

Per tutta la vita ci sono state aspettative da soddisfare. La mia famiglia si aspettava che fossi una brava figlia e che li rendessi orgogliosi di me, mio marito si aspettava che fossi una buona moglie e una buona madre e naturalmente c’erano le mie aspettative di essere la migliore delle migliori. Quelle aspettative hanno guidato la mia vita, la mia istruzione, la mia carriera e mi hanno portato dalla terra sul Mar Nero alla terra della libertà, gli Stati Uniti. Avevo il sogno americano di lavorare sodo, guadagnare molto denaro, andare in pensione e viaggiare per il mondo con mio marito.

Poi è arrivato il brusco risveglio. Mio marito si è ammalato.   

Ero così determinata ad aiutarlo che ho iniziato a cercare trattamenti convenzionali, non convenzionali e persino il sostegno della religione (pur non essendo affatto religiosa). Qualsiasi cosa fosse, io l’ho provata e nel corso di quella ricerca siamo finiti in Brasile in uno di quei posti dove si fanno “interventi chirurgici spirituali” e qui è iniziato tutto.

Mio marito non ha risposto a nessuno dei trattamenti o degli interventi spirituali, ma in me era scattato l’interruttore e quindi ho iniziato a leggere libri esoterici, a frequentare seminari spirituali, circoli sciamanici e tutto ciò che potevo trovare sulla spiritualità.

Mi ero risvegliata. Io ero estasiata e allo stesso tempo sentivo che in me c’era qualcosa di sbagliato perché tutti raccontavano storie straordinarie mentre io non sentivo nulla e non avevo avuto esperienze che potessero dimostrare che ero spirituale. Io ho attraversato tutte le fasi del viaggio di risveglio che Adamus descrive in modo molto conciso nel Master Code/Codice Maestro.

Nel 2008 ho trovato il Crimson Circle e nel 2009 sono entrata a far parte della comunità Shaumbra. Ho ascoltato tutti gli Shoud, ho partecipato a tutti i seminari e ho acquistato tutti i prodotti. Qua e là ho vissuto un paio di “esperienze spirituali”, ma niente che si avvicinasse minimamente alle storie che altre persone condividevano. E in cui parlavano di visioni e di incontri che cambiano la vita con Saint-Germain, Kuthumi e Tobias. Io non avevo quasi nulla.

Avevo imparato il nome della mia Anima Superiore grazie ad Adamus e il nome del mio Sé Maestro grazie a Kuthumi, ma questo era il massimo. Feci alcuni sogni, piccoli scorci di altre realtà ma nulla di ciò che gli altri descrivevano durante gli eventi del Crimson Circle.

Ho sviluppato problemi fisici e malattie croniche e ho persino iniziato a prendere farmaci perché il mio corpo ne aveva bisogno per restare in vita. 

Durante l’estate del 2020, quando Adamus disse che un folto gruppo di Shaumbra sarebbe diventato Realizzato io mi aspettavo una Grande Rivelazione, ma non è successo nulla ed ero così irritata che era difficile da descrivere. In pratica sono esplosa in molte maledizioni.

Dopo la Croce del Cielo speravo in un Grande Cambiamento, ma non è accaduto nulla e questa volta non ero irritata perché, dopo la mia grande “esplosione di frustrazione” del 2020 avevo abbandonato del tutto le mie aspettative e quindi non sono rimasta delusa. Nessuna aspettativa e nessuna esplosione. 

Poi è arrivato l’Amore 2.0 e anche in questo caso non mi aspettavo grandi trasformazioni ma ho sentito il calore, la gentilezza e l’amore provenire da Adamus e tutto il mio essere ha risposto. Ancora oggi ascolto le sessioni quasi ogni settimana e ogni volta mi accade qualcosa che io non riesco a descrivere a parole.

Oggi mi rendo conto di essere una persona completamente diversa da quella che ero un anno fa. Non so come e quando sia successo perché è stato un processo graduale, ma in qualche modo tutte le aspettative del mio Sé umano sono scomparse del tutto e ciò ha cambiato tutto.

Come posso descrivere la mia esperienza di oggi? Mi amo così profondamente che non riesco a spiegare a parole. Mi fido di me in modo implicito e niente di ciò che qualcuno potrebbe dire mi farebbe dubitare di me o pensare che mi sto sbagliando. Ho un cervello molto analitico e una mente logica che mi aiutano a prendere le decisioni della vita quotidiana, ma ciò non ostacola più l’esperienza profonda. So che il mio corpo fisico e il mio corpo di luce si stanno fondendo e vorrei avere un dispositivo in grado di misurare questa integrazione, ma posso solo affidarmi a ciò che sento. 

Io sono una Maestra incarnata e intendo restare sulla Terra per molti anni.

Anche in questa consapevolezza non ci sono aspettative su come sarà la mia maestria incarnata. Io mi limito a seguire il flusso e sono guidata dall’amore e dalla fiducia in me e mi godo ogni momento. 

Per me la Storia delle Aspettative è solo un ulteriore promemoria che mi ricorda di non costruire barriere, confini e muri. Niente più barriere da attraversare prima di essere “lì”. Basta con i confini che mi separano dal mio Sé. Niente più muri da sfondare che mi tengono occupata con l’ennesima distrazione. Ora sono troppo saggia per tutte quelle sciocchezze.

Credo che questo sia ciò che Adamus ha cercato di dirci per decenni, ma io non l’ho capito… finché non l’ho capito.

Il Battito del cuore Shaumbra- Jean Tinder

LA ME MULTIPLA

Una delle cose più utili che ho imparato dai nostri amici ascesi è la conoscenza degli aspetti e per essere onesti, solo la comprensione unica dell’espressione creativa e del ritorno al Sé fornisce la vera base per la Realizzazione e la maestria. In ogni caso è inevitabile che da parte di altri Shaumbra e da parte del mio io umano irascibile sorga la domanda: “Non c’è fine a tutti questi aspetti?”. Molti di noi hanno frequentato la Scuola di Aspettologia e l’integrazione è stata un argomento fin dai primi giorni del Crimson Circle. Alcuni di noi non dovrebbero essere già arrivati al fondo del barile? Non finiremo mai di avere altri “bambini problematici” (aspetti) da integrare?

Sembra che finché sarò vivo su questo pianeta, probabilmente l’integrazione sarà necessaria e sì, certo che diventa più facile, ma sospetto che non si fermi mai. Vedetela così: finché vivrete nella vostra casa, avrete bisogno di pulirla. Che siate persone ultra-ordinate, con ogni oggetto al suo posto che siate più – diciamo così, rilassati – quando si tratta di disordine, di tanto in tanto la casa ha bisogno di una bella pulita. La sporcizia si insinua, i piatti vengono usati, il cibo si rovescia e le cose succedono e sono abbastanza sicura che con gli aspetti accada lo stesso.

Chi ha frequentato Aspettologia sa che è solo l’inizio. È un modo eccellente di conoscere gli aspetti e di iniziare il processo di integrazione, ma dopo più di mille vite un fine settimana non può chiarire tutto perché l’umano crollerebbe, è molto semplice. Serve tempo e pazienza, soprattutto se abbiamo intenzione di rimanere sul pianeta per un po’.

Personalmente, sono più di 15 anni che porto consapevolmente a casa gli aspetti e in questo periodo la mia vita è diventata molto più chiara, scorrevole e facile. Ci sono stati periodi brevi e talvolta lunghi di intensità pesante e dolorosa, ma ora l’attuale processo di integrazione è facilitato dalla facilità con cui (di solito) riconosco ciò che sta accadendo. L’emozione emerge, la reazione avviene e presto accolgo il mio drago che mi porta un altro dono. È semplice, ma non sempre è facile.

Spesso si parla degli aspetti in un modo che li fa sembrare separati e fuori di voi, il che può confondere perché in realtà gli aspetti si sentono proprio come me. Sono io che mi sento ferita, spaventata, arrabbiata o fuori equilibrio e quindi è chiaro che qualcosa non va in me. Giusto? No. In realtà io sono intera e completa, io sono un essere eterno e divino mascherato da umano e una Maestra piena di saggezza e di comprensione e quindi non appena sento che in me qualcosa non è all’altezza di una Maestra, significa che sono coinvolti gli aspetti che si sentono come me perché sono me – ma non sono il vero Me.

Sì, io sono un essere multiplo, pieno di innumerevoli voci e ognuna ha la propria opinione e il proprio scopo, ma vivere come una Maestra significa anche avere ben chiaro chi comanda l’orda interiore. Ecco, ora vorrei condividere alcune esperienze recenti con un paio dei miei molti sé.

Qualche mese fa, mentre sistemavo alcuni dettagli del viaggio ho fatto una scelta che ha avuto conseguenze inaspettate. L’ho fatta con le migliori intenzioni unite a una buona dose di ignoranza per quanto riguarda il mantenimento di una chiara linea di demarcazione tra gli affari e le cose personali, ma in quel momento per me aveva senso. Non appena sono emerse complicazioni impreviste e mi è stato detto di prendere decisioni intelligenti, si è scatenata una tempesta interna. È stata fissata una riunione per risolvere la questione e la prima cosa che ho fatto è stato cercare di spiegarmi. In altre parole, una parte di me si è fatta avanti per interrompere tutti gli altri perché sentiva l’urgenza di assicurarsi che sapessero che le mie intenzioni erano buone e che io non volevo comportarmi male, ma le mie intenzioni non sono mai state in discussione! Allora perché ho monopolizzato inutilmente la conversazione?

Si era innescato un aspetto che riteneva estremamente importante essere ascoltato e compreso, un aspetto che era quasi in preda al panico, cosa che io sentii e a cui feci ricorso, perché… beh, perché? Cosa sarebbe successo? Cosa temeva ma soprattutto, dove si era nascosto per tutto quel tempo?

Più tardi, respirando e rammaricandomi per il mio sfogo mi sono resa conto che era la voce di un gruppo di sé che avevano sofferto enormemente per essere stati ignorati, incompresi, non creduti e per ogni altro rifiuto immaginabile. Da qualche parte lungo la strada io ho creato una parte di me per assicurarmi che non accadesse mai più, almeno non senza combattere e quell’aspetto ne faceva parte, ma questa è una nuova era e nessuno mi brucerà vivo o mi taglierà parti del corpo e quindi quella guardia vigile non è più necessaria. Il problema è che lei non lo sapeva. Gli aspetti non funzionano con la logica e questo aspetto era bloccato dal disperato bisogno di essere ascoltato ed era cieco al fatto che non era necessaria alcuna spiegazione.

Dal punto di vista del mio sé di Maestra osservatrice è stata un’esperienza interessante, ma senza la consapevolezza degli aspetti e la comprensione dell’origine di quella reazione beh, io sarei andata nel panico e avrei dato spettacolo cercando di essere ascoltata e senza dubbio avrei creato altre occasioni per affrontarlo di nuovo e poi di nuovo ancora. Per fortuna conosco gli aspetti e quindi mi sono lasciata andare alla paura del giudizio e dell’incomprensione, al brivido del “Dai, io ne so di più”, e l’ignoranza schiacciante – e ho lasciato che tutto si depositasse nella consapevolezza di essere tutto quello che sono.

Grazie, drago. È stato imbarazzante ma efficace.

Un altro giorno ero fuori con un amico e stavo preparando i bagagli per una breve escursione. Io volevo portare qualcosa e lui voleva metterlo in uno zaino. Ci siamo trovati a discutere per un breve periodo ed entrambi cercavamo di alleggerire il carico dell’altro. Alla fine, il mio amico ha detto: “Dallo a me!”. Io mi sono sentita rimpicciolire e subito dopo ho consegnato docilmente quell’oggetto, ma dentro di me hanno iniziato a ribollire il risentimento silenzioso e la frustrazione. Una voce dentro di me voleva gridare: “Tu non sei il mio capo!”, ma nessuno comandava nessuno. Chiaramente era stato premuto un pulsante, un’insegna lampeggiante al neon che indicava la presenza di un aspetto, ma conoscere gli aspetti e integrarli in modo efficace sono cose molto diverse. Essere nella sacra “presenza multipla” – consapevole della mia Sé Maestra e di ogni piccolo Sé attivo – non significa evitare le sensazioni irritanti.

Sì, io sapevo bene ciò che stava succedendo – un altro aspetto individuato, un altro dono del mio drago – ma questa volta sembrava che il fatto di saperlo non mi aiutasse. Mentre camminavamo nella bellezza della natura mi sono lasciata andare a tutto il tumulto, il dolore e il turbamento e l’ho fatto respirando e fidandomi. Stavo facendo tutte le cose giuste, ma la situazione non stava migliorando e io non ero ancora in pace. Anche se sapevo esattamente qual era il problema, l’aspetto si rifiutava di fare marcia indietro. Perché? Era solo un vecchio bottone. Che differenza fa chi porta cosa? Perché non posso liberarmene?

Un’altra cosa che riguarda gli aspetti è che non possono essere forzati.

Poco dopo ci siamo fermati per un picnic e ho condiviso ciò che stava succedendo dentro di me con il mio amico che è un essere molto consapevole e sovrano che sapeva bene che non avrebbe cercato di aggiustare nulla, perché sa anche che io sono un essere sovrano e posso prendermi perfettamente cura di me. Mentre condividevo le mie sensazioni ho pianto un po’ – a quanto pare l’aspetto aveva bisogno di quella liberazione – e poi, di colpo tutto è andato bene. Non si trattava della storia di chi aveva fatto cosa e nessuno era da biasimare. Io avevo solo bisogno di condividerlo ad alta voce e poi tutto è tornato in equilibrio.

Dove c’era stato il tumulto io ho sentito un nuovo spazio; una nuova libertà dove pochi istanti prima c’era stata una stretta e una protezione. Chiaramente un altro aspetto era finalmente tornato a casa e io mi sono chiesta: perché non è successo prima? Perché dovevo dire al mio amico dei miei sentimenti prima di liberarmene? Non avevo bisogno di nulla e quindi perché ho dovuto condividerli ad alta voce? Questa volta non si trattava di essere ascoltati. In effetti, raccontare una storia – come parlare di maltrattamenti per giustificare i sentimenti di vittimizzazione – è un modo per mantenere la “gravità interna” che tiene tutto bloccato. Ecco, io non sono una fan delle storie di traumi o dell’attribuzione di colpe e infatti preferisco occuparmi di questi problemi dentro di me. Allora, perché non sono riuscita a lasciar perdere prima?

In risposta a questa domanda, il mio amico ha condiviso un po’ di saggezza. Poiché la maggior parte delle nostre ferite si verifica nel rapporto con gli altri – le famiglie, gli amanti, gli amici e i nemici – a volte la guarigione è più facile in presenza di un’altra persona. È stato un momento di grande emozione, perché in effetti Tobias ha detto la stessa cosa: l’integrazione è molto più facile in forma umana proprio perché la maggior parte dei nostri aspetti erano umani. Ecco perché lo stiamo facendo ora.

Gli aspetti, l’integrazione, il drago e la sovranità sono concetti fantastici che simboleggiano esperienze di vita reale intensamente impegnative. Alla fine, portano alla libertà, ma le emozioni che si provano sono viscerali e palpabili e occorre molto coraggio per restare fermi nella tempesta. Le esperienze sono molto reali e possono confondere perché le emozioni sembrano le mie. Mi sembra che ci sia qualcosa che non va, che io ho sbagliato o sono stato ferita o che in me c’è qualcosa che deve essere sistemato, ma a questo punto del mio percorso io so che in me non c’è nulla di sbagliato e ciò significa che, quando si manifestano quelle sensazioni di disperazione, sono solo indicatori pratici del fatto che una parte di me potrebbe essere pronta a tornare a casa.

Ecco cosa fa il drago; lui annusa e dissotterra vecchi aspetti sepolti – brutti, piena di vergogna e avvolti nel dolore – e me li presenta sotto forma dei più grandi doni che possa trovare e io posso ricevere il tesoro di più di me solo se sono in grado di ricordare che in realtà in me non c’è nulla di sbagliato. Non c’è giudizio, non c’è correzione, non c’è bisogno di nulla se non di una totale accettazione di tutto ciò che sento e di un’assoluta fiducia implicita. Se ho bisogno di parlare con qualcuno non ho bisogno di una scusa. Se ho bisogno di piangere non ho bisogno di un motivo. Se mi sento di merda non ho bisogno di una storia che mi spieghi il perché. Io ho solo bisogno di fidarmi di me, di fare la cosa che ho davanti e di scoprire in che modo mi serve – perché mi serve sempre, proprio sempre.

La chiave della libertà è ricordare che, anche se io sono un essere multiplo, sono io che decido chi è il capo di me.

L’integrazione sarà mai completa? Diventerò mai una cosa sola? Beh, proprio come i lavori di casa, finché io vivrò qui non finiranno mai del tutto, ma con una manutenzione regolare e un numero sempre minore di coinquilini disordinati tutto diventa molto più facile.