Gennaio 2017

IL RACCOLTO – di Jean Tinder

C’è qualcosa che vorrei condividere, qualcosa che è composta da molte sfaccettature. Forse ora sono pronte a diventare una storia.

PARTE 1: PEZZI E PEZZETTI

Il Cambiamento – Si dice che nella vita l’unica costante è il cambiamento ed è doppiamente vero per chi percorre il “sentiero” della realizzazione…ma forse esiste una parola migliore. Questo non è un sentiero ma piuttosto un arrivare costante, un chiarimento senza fine, un rilascio perpetuo. Noi non “andiamo da qualche parte” – noi ci ricordiamo qui.

A proposito, vi sembra giusto che proprio quando tutto è in ordine la vita cambia? Qualcuno va via o muore o insegue i suoi arcobaleni, il padrone di casa vende la casa, qualcuno ti tampona, le persone si spaventano e fanno qualcosa di stupido e qualcosa – o tutto – è diverso. Anche se affermiamo di volere il cambiamento, gestirlo può essere difficile ma siamo franchi, cosa accadrebbe se non cambiasse nulla? La vita finirebbe con lentezza vorticando verso il nulla. Aspettate, non vi sembra che l’abbiamo già fatto? Tobias non ha forse detto che siamo venuti sulla Terra per trovare un modo per far ripartire le cose? Sembra proprio che siamo qui per creare il cambiamento, quindi suppongo che sia sciocco esserne turbati anche se i cambiamenti più difficili sono quelli più vicini al nostro cuore. In altre parole…

Le Relazioni – La vita è fatta di relazioni buone o cattive, piene di passione o indifferenti, lunghe come momenti o corte come decadi. Le relazioni sono il modo con cui impariamo chi siamo, come sopravviviamo e perché torniamo. Ci forniscono alcune delle esperienze più intense, difficili e stupende che vivremo mai. A volte si bloccano nei modelli e noi ci auguriamo che cambi qualcosa ma poi, quando accade piangiamo. Nel suo centro, ogni relazione è dare un’occhiata di sfuggita a Dio, è un sussurro della vera relazione che stiamo cercando. Noi le ricordiamo, le piangiamo, le rifiutiamo e ci restiamo attaccati. Di fatto ne parliamo più di tutto il resto perché…

Le Storie – Le storie sono la colla stessa della creazione. Ho già scritto dell’essere consapevoli delle storie che raccontate a voi e agli altri perché sono ciò che vivrete. Nella vita vi va sempre tutto storto? Forse è una grande storia, ma più la raccontate più la vivrete. Sembra che tutto vi vadano sempre bene? È divertente che questa storia non sia molto popolare ma non importa, perché è quella che mi piace di più raccontare e vivere! A volte però affiorano i vecchi bisogni di ‘scollarsi’ e lasciare che entri il nuovo. Quando i cambiamenti accadono e le relazioni si evolvono noi tendiamo a raccontare storie sui “bei tempi (o brutti tempi) andati” e non ci rendiamo conto di quanto siano appiccicose e di quanto ci complichino le cose. Quando l’Anima dice che è tempo di cambiare, la cosa migliore da fare è lasciare che la colla si dissolva. Sì, dirlo è più facile che farlo, ma di fatto raccontare una storia diversa può aiutarvi davvero a mollare perché la vita crede alla storia che raccontate! Ecco, a volte quando accade qualcosa di inatteso (e che forse non volete) la storia a cui cerco sempre di tornare è quella in cui in fondo ogni esperienza riguarda…

L’Illuminazione – È l’unica ragione per cui siamo qui, in questa vita. A volte spero (quasi) che non sia così perché noi sentiamo moltissimo. Io guardo le persone “normali” e mi meraviglio di quanto sembrino semplici le loro vite. Certo, è una generalizzazione ma quando la realtà non entra con sfumature di grigio ma con pennellate di colore accecante, a volte mi mancano davvero i “bei tempi andati” quando le cose erano un po’ più vicine al bianco e nero. La dualità sembra molto più semplice! Invece noi non possiamo tornare indietro. Quasi tutti gli umani vivono solo un’altra vita, portano a termine una semplice commissione richiesta dalla loro anima ma per Shaumbra è diverso. Questa non è solo un’altra vita ed è tutt’altro che semplice (nel vecchio senso del termine) perché noi siamo qui per…

L’Integrazione – “A ogni costo,” abbiamo detto e poi abbiamo scoperto che serve tanta roba. Quasi per tutti gli Shaumbra questa non è solo la vita in cui si vive felici per sempre, in cui si raggiunge il punto più alto della scala e si diventa ricchi e famosi o una qualsiasi di milioni di altre cose che tutti vivono per fare. Noi siamo qui per l’integrazione e la cara Anima farà tutto ciò che serve per offrirci senza sosta ogni opportunità di portare a galla ogni singolo aspetto bloccato, finché tutti tornano a casa. Ecco una storia che può illuminare ogni esperienza. Avete paura di ammalarvi? Potreste affrontare una sfida fisica dopo l’altra per riportare a casa tutte le vittime terrorizzate da peste/sifilide/morte per fame o altro – finché non v’importerà più.

Non riuscite a stare da soli? Le persone intorno a voi potrebbero continuare ad andarsene finché tutte le vostre vite abbandonate, perse e tradite troveranno pace. Avete problemi con l’autorità? Vi porterete dietro una luce lampeggiante visibile ai poliziotti, ai capi o ad altre autorità finché alla fine tutte le vostre vite di ribellione, di rabbia giustificata e ricerca di giustizia rinunceranno a lottare.

Che vi piaccia o no, per noi TUTTO gira intorno all’integrazione. È il principio guida supremo della vita e niente può davvero ostacolare la vera passione della vostra anima. Comunque ciò porta a molta…

La Disgregazione – Alla fine, nella vostra vita salteranno tutti i modelli e con grande probabilità proprio quelli che vi piacciono di più. Deve succedere. È un modo per mescolare un po’ le cose e riuscire a raggiungere tutti i pezzetti bloccati. Io lo immagino come il periodo del raccolto.

Immaginate l’Anima Contadina che per vite e vite ha piantato un intero campo di grano che è germogliato e cresciuto facendo ogni tipo di esperienza diversa e ogni spiga ha attirato dentro ciò che le serviva per maturare fino al raccolto. Poi arriva il tempo di tagliare il grano e di portarlo alla trebbiatura dove le spighe si battono e si spezzano per separate i gusci dai preziosi semi. (Sapete, sulla via per l’ascensione…)

Poi si setaccia tutto e lo si lancia in aria, quindi si soffia via la pula. È il periodo dei terremoti interni, quello in cui la realtà collassa ma è una parte davvero necessaria del raccolto dell’Anima Contadina. Alla fine si raccoglie tutto per portarlo al mulino dove i singoli chicchi si trasformano nella loro essenza pura e si integrano nella loro pienezza – ed ecco la squisita pagnotta dorata che l’Anima Contadina aspettava di godersi da tanto tempo. (È interessante notare che anche se ogni spiga di grano è cresciuta per tutta la stagione, non servono migliaia di stagioni per fare la pagnotta. Quasi solo un respiro fa l’Anima Contadina osservava il campo eternamente fertile e conosceva a memoria ogni singola spiga…)

PARTE 2: IL CONSOLIDAMENTO

Scrivo tutto ciò perché come molti altri Shaumbra lo sto vivendo. Finora ogni volta che penso che forse è fatta arriva qualcosa che mi fa sapere che c’è altro. Io però so bene che non è un processo senza fine. Ogni volta che appare una nuova sfida o mi arriva addosso una “batosta” sento che scava più in profondità di prima e scopre i tesori che erano rimasti nascosti sotto altri strati più ovvi.

Un recente cambiamento personale è che il mio caro partner Shaumbra per ora ha scelto di proseguire da solo per seguire l’inevitabile chiamata da parte della sua anima e le molte avventure che ha in serbo per lui.  Naturalmente cose come questa accadono sempre in base a un accordo delle due anime coinvolte, quindi in una relazione che si basa sulla compassione e sulla coscienza gli umani fanno del loro meglio per andare avanti.

Questo non è il momento della pietà o della tristezza, ma di certo le ultime settimane sono state di caos e di cambiamento e di amore e di storie, di distruzione di modelli e di profonda integrazione. In quale altro modo avrei trovato gli aspetti che erano ancora bloccati nel loro essere stati abbandonati vite fa? Come avrei mai potuto darmi la libertà di mettere me al primo posto, questa volta per davvero? Come avrei imparato a dire addio restando nell’amore più grande?

Il Maestro gode di queste cose ma l’umano, molto prezioso e molto fragile e forte deve sentirle. Per l’umano ciò è assolutamente essenziale per l’integrazione.

Quasi tuti i nostri aspetti sono umani e hanno bisogno di un umano da cui tornare a casa, un umano che li senta quando si portano dietro i dolori, le paure e i pesi. La parte stupenda è che quando lasci che le sensazioni ti spazzino via senza restare attaccata alle storie, allora accade la magia. Rotolare sullo spazio per la trebbiatura può non essere per niente divertente, ma poi di colpo stai volando in aria e sei libera. A volte riesci addirittura a sentire le vecchie bucce dire che cadono e alla fine i semi preziosi si raccolgono e si portano a Casa.

State certi che la vecchia Anima Contadina fa un lavoro estremamente scrupoloso e quando è finito non una singola buccia resta bloccata. Nessun chicco di grano va perso e ogni seme prezioso rivelerà la sua essenza dorata. Noi siamo qui solo per ricordarci che a) tutto è bene; b) il processo non durerà per sempre; c) è più facile se lo permettete e d) dall’altra parte di ogni lacrima c’è un altro respiro di libertà.

È un anno nuovo, è un tempo di nuovo inizi. Lasciate andare le vecchie storie, anche quelle belle. Lasciate che i vecchi modelli cadano a pezzi, anche quelli che vi piacciono di più. Andate a sedervi sulla vostra panchina e godetevi il tesoro dorato di ogni momento che avete mai vissuto.