SOGNI FOLLI di Geoffrey Hoppe
Qual è il trend di Shaumbra in questi giorni (e notti)? I sogni folli. Sogni davvero folli.
L’altra notte ho fatto un sogno bizzarro e intenso e mi è sembrato che durasse otto ore. Come tutti i sogni degli ultimi mesi era insolitamente chiaro e profondo. I colori erano più profondi, i personaggi più reali e i sottotitoli non molto sottili.
È stato un sogno “di viaggio” e ciò significa che passavo da un luogo a un altro ed era pieno di ostacoli e sfide, persone buone e cattive e anche qualche spettro sinistro. La mattina dopo, prima che ne parlassi con Linda lei stessa mi disse che la notte prima aveva fatto un sogno lungo e intenso. Qualche ora più tardi ero al telefono con Alain Bolea, il nostro astuto consulente che mi ha raccontato che quella notte aveva fatto un sogno intenso.
Mi sono fatto un appunto mentale di ciò che Shaumbra condivide con me, di ciò che ho letto su Facebook e sugli altri social media Shaumbra. Le tendenze si definiscono da ciò di cui Shaumbra sta facendo esperienza in tutto il mondo. Molto tempo fa il commento #1 di Shaumbra riguardava i dolori e i disturbi del corpo. Poi c’è stato il periodo in cui Shaumbra ha vissuto la dimenticanza, ma non mi ricordo esattamente quando. Ai tempi di Tobias, Shaumbra aveva attraversato un lungo periodo di tristezza inesplicabile; voleva piangere senza alcuna ragione e poi c’è stato il periodo in cui Shaumbra voleva disperatamente stare da solo, ma aveva una paura fottuta di stare solo.
Trovo che tutto ciò sia uno stupendo studio sociologico ed ontologico del nostro passare nella Realizzazione. Noi abitiamo in parti diverse del pianeta e non siamo spesso in contatto tra noi, a parte una o due volte al mese su Internet, eppure insieme stiamo vivendo moltissime esperienze. Come può accadere? Qualcuno la definirebbe ‘coscienza di gruppo’.
Credo sia perché stiamo facendo questo viaggio insieme e quindi affrontiamo esperienze molto simili nella stessa cornice temporale.
Io
sono piuttosto bravo ad interpretare i sogni ma questi ultimi sogni, quelli
recenti hanno una natura diversa e non ricadono nelle stesse categorie dei
sogni freudiani. Noi abbiamo superato da molto, molto tempo l’ossessione madre-padre-sesso.
Io sono un fan della simbologia junghiana, ma in questo giorni sembra proprio
che non si applichi ai miei sogni. Sento che i miei ultimi sogni sembrano
scritti da Lewis
Carroll e diretti da qualche bizzarro di Hollywood come Tim Burton o David
Lynch.
L’altro giorno dopo un’altra notte di sogni strani che dopo il risveglio mi
hanno lasciato molto perplesso, mi sono messo ad urlare con Adamus. “Cosa sta
succedendo con questi sogni?! Ora vengono ogni notte… cosa cercano di dirmi?”
“Sogni, quali sogni?” ha risposto il Professore.
“Sai, quelle cose che vanno in scena nella mia mente mentre di notte io cerco di dormire,” ho risposto con impazienza.
“Oh, quelli non sono solo ‘sogni’,” ha detto Adamus in modo molto pratico. “Sono storie del tuo passato che continuano ad andare in scena in altre dimensioni. Non sono solo sogni, sono reali.” Poi è scomparso in un flash e mi ha lasciato lì a riflettere sui miei ‘sogni.’
Quella notte ho fatto un altro intenso sogno da viaggio e ho iniziato a capire cosa intendeva dire. Nelle nostre vite noi facciamo molte esperienze e ognuna di esse è una storia ma solo perché l’esperienza letterale nella 3D si è conclusa, ciò non significa affatto che la storia è finita e infatti continua ad andare in scena in altri reami. Per esempio, prima del mio periodo con il Crimson Circle io lavoravo in una start-up per l’aviazione e noi lavoravamo giorno e notte per sviluppare la nostra tecnologia, raccogliere il denaro e vincere sulle 7 più importanti compagnie telefoniche americane che ci avevano fatto causa (le vincemmo tutte), assumere lo staff ed entrare nel mercato. La storia non finì certo quando io lasciai l’azienda nel 2001. Le molte relazioni personali e anche le sfide della start-up continuano a vivere. È quasi come una storia infinita. Ogni mese sogno di quest’azienda anche se l’ho lasciata 16 anni fa. Nel mio stato di veglia non penso a quell’azienda, ma nel mio stato di sogno la storia prosegue.
Ora prendete tutto ciò e moltiplicatelo per le centinaia e le migliaia di esperienze che avete vissuto e che variano dalle relazioni d’amore ai vecchi amici di scuola agli incidenti avuti nella vostra vita e forse iniziate a farvi un’idea di quante storie vengono messe in scena negli altri reami. Noi siamo generatori di storie viventi. Ogni volta che facciamo un’esperienza significativa, ciò crea una storia che continua a vivere. La storia non segue un sentiero lineare; negli altri reami diventa molto più fluida e flessibile.
Noi tendiamo a ricordare solo un sogno alla volta, ma Adamus dice che noi sogniamo su moltissimi livelli diversi in contemporanea e aggiunge che sogniamo anche nello stato di veglia, ma i nostri sensi bloccano tutto per potersi concentrare solo su QUESTA storia.
Io ho smesso di cercare di interpretare i miei ultimi sogni usando i vecchi simboli e gli archetipi e ho trovato una spiegazione che mi soddisfa molto di più.
Ora faccio un passo indietro e osservo i sogni come se fossero solo come storie… storie che continuano ad andare in scena. Una volta pensavo che i miei sogni cercassero di dirmi qualcosa – che nei miei sogni per me ci fosse un messaggio – ma ho smesso di fare anche quello e va bene così perché se nei miei sogni ci fosse un messaggio, di certo dopo tutto questo tempo l’avrei colto.
Di fatto ora mi riferisco alle mie esperienze notturne come a “storia-re” piuttosto che a “sogn-are.” Mentre durante il sonno il mio corpo si rilassa e ringiovanisce, io osservo le mie storie che continuano ad esprimersi e ad espandersi. A volte la storia (il sogno) continua una notte dopo l’altra come se non la lasciassi mai. Altre volte una storia riprende dove l’ho lasciata sei mesi prima. Le storie (i sogni) sono vivi, pieni di espressione, espansione e vita.
Mi è capitato (e Adamus me l’ha confermato) che non sempre le storie del sogno cercano di trovare una soluzione. Non cercano di trovare un ‘happy ending’ perché ciò significherebbe la fine della loro storia. Non cercano di inviarci un messaggio segreto – sono solo storie.
Qualche
giorno fa ho sollecitato Adamus. “Professore, tutti i sogni sono solo storie?”
“No, ma di solito sono storie quelle che ricordi,” mi ha fatto notare
Adamus. “Esistono molti altri livelli di sogni dove vai sulla Nuova Terra ad
insegnare o ultimamente raggiungi il santuario di Theos o dove senti i
potenziali dei progetti su cui stai lavorando nella tua vita umana. Quando ti
svegli tendi a non ricordare queste esperienze perché la mente è concentrata
sul dramma e sull’intrigo delle ‘storie.’”
Poi ha continuato: “Molti pensano che i sogni siano solo curiosità e vagabondaggi della loro mente mentre sognate, ma come tu hai scoperto la tua mente umana non avrebbe potuto inventarsi i contenuti e le attività di ciò che sperimenti nei tuoi sogni. La mente insiste sulla linearità… che le cose abbiano senso, ma in sogno puoi elevarti nell’aria come un’aquila e il momento dopo nuotare sott’acqua senza bisogno di respirare. Se i sogni fossero solo riflessioni della mente o voi che cercate di risolvere i vostri problemi di vita quotidiana, sarebbero molto più logici di quanto sono. I sogni sono le storie viventi di un creatore multidimensionale.”
Ho iniziato a vedere i miei sogni sotto una luce diversa. Invece di tentare di capire cosa significano o cosa cercano di dirmi, li guardo da osservatore. Poi mi sono reso conto di una cosa stupenda: i sogni non cercando di plasmare noi, ma siamo noi che plasmiamo i sogni. Le storie dei nostri sogni non cercano di cambiare o di migliorare la nostra vita umana; al contrario, nei nostri sogni è la nostra coscienza che crea e dà forma alle storie.
“Adamus, le storie del sogno proseguono senza fine?” ho chiesto.
“Tu cosa pensi, cavalletta?” ha risposto l’Uno Sovrano.
Hmmm. Poi l’ho colto. Mentre noi entriamo nella nostra Realizzazione, le storie del sogno passano nella loro Realizzazione E i nostri aspetti passano nella LORO Realizzazione E le nostre vite passate e future passano nella LORO Realizzazione. I sogni, le vite passate e la nostra realtà umana sono TUTTE solo storie e in un certo senso sono tutte solo sogni.
Nel mio Grande Libro delle Storie da Sogno c’è un capitolo che sto scrivendo ora e s’intitola il Maestro. È la più grande di tutte le mie storie perché l’ha scritta il creatore di tutte le altre storie, l’Io Sono Quello che Sono. In questo capitolo sacro io riesco a rendermi conto che Il Maestro crea e vive tutte le sue storie nella gioia.
DOV’E’ L’AMORE? Jean Tinder
Gennaio è stato un mese tosto su molti fronti. All’inizio di ciò che Adamus definisce ‘l’Anno della Separazione,’ nel mondo gli eventi hanno preso una strana piega, un senso di surreale. Qui non voglio parlare di politica, ma a volte trovo difficile comprendere la realtà che gli umani stanno creando per sé stessi invece di restare concentrata sulla mia realtà personale che però cambia di continuo, come le molte recenti sessioni di Adamus hanno sottolineato.
Iniziamo dallo Shoud di
gennaio. Ultimamente penso alle storie, in particolare alla mia e a come molto
spesso le nostre storie determinano le nostre esperienze.
Se la mia storia è “Sono triste, sola e abbandonata” o “Sono capace, forte e ispirata,”
farò esperienza di quella che mi racconto. Noi pensiamo che le storie ci
comunichino qualcosa dal nostro passato, ma in realtà dimostrano – e creano – la
nostra esperienza attuale. Ciò che Adamus chiama ipnosi è solo la storia – o le
storie – a cui abbiamo deciso di credere al punto da dimenticarci che sono solo
una versione della ‘realtà.’
Ora nella Serie Transumano e altrove c’invita a diventare sensuali, a immergerci nei nostri sensi. Perché? Perché solo così facciamo un’esperienza reale, effettiva invece di analizzare mentalmente, di agitarci e rimpiangere un ricordo immaginario e ipnotico.
Per me tutto si è compattato durante la merabh del transensuale. Prima di aprire i sensi, Adamus ci ha invitato ad andare oltre l’ipnosi, oltre i nostri pensieri mentali e la programmazione, ma come ti liberi di qualcosa che ti è così vicino da sembrare una parte di te, addirittura ‘chi sei’? Poi mi è arrivata un’immagine ispirata da una metafora che Adamus ha usato un po’ di tempo fa nel Keahak.
Ho visto il mio Sé, la mia coscienza bella come un pezzo di tessuto dorato che fluttua e si gonfia in aria, non confinato e non limitato da tempo, spazio o materia; è in grado di muoversi dentro di sé e si espande e si esprime in tutte le direzioni e le dimensioni. Quel tessuto dorato del mio Sé era infinito nella sua esperienza e molto sensuale!
Poi ho notato tutti i limiti e le ipnosi; avevano l’aspetto di bottoni che ancoravano il tessuto in punti specifici e ne limitavano il movimento, l’espressione e l’esperienza. Ogni ‘bottone’ era cucito a qualche storia o ricordo che si era bloccato e sebbene piccole zone del tessuto potevano ancora muoversi un po’, non c’era vera libertà. Il movimento senza limiti e l’espressione della coscienza era diventato ristretto e limitato. Adamus ha detto, “Ora, come umano seduto qui tu, nel modo che ti è più congeniale puoi liberarti da tutti i sovrastrati ipnotici.” Io osservavo i bottoni che iniziavano a dissolversi, a evaporare, a scomparire e ho sentito che il tessuto del mio Sé iniziava lentamente a muoversi di nuovo, ad aprirsi, a gonfiarsi liberamente.
Nei giorni successivi ogni volta che pensavo al passato e ricordavo una storia, anche una che avevo amato, sentivo come se da qualche parte ci fosse un bottone che stringeva e mi riportava a un senso di limite e dolore e ogni volta che permettevo che una storia si dissolvesse, sentivo che un po’ più di libertà filtrava nella mia realtà.
Dovrei sottolineare che quando parlo di storie mi riferisco a quelle con cui definiamo noi stessi e le nostre esperienze – “Ecco cosa mi è successo. Ecco chi sono.” Spesso Adamus c’invita ad abbellire le nostre storie; in altre parole a reinventarle il che rende le storie – e noi – liberi di evolverci ma a volte ho bisogno che me lo ricordino perché di recente una storia che è difficile da rilasciare è ‘l’amore perduto.’ Come fai ad abbellire – figurati a liberarti – di una storia che è tanto fresca e dolorosa? Facile a dirsi…
Una settimana dopo lo Shoud c’è stato l’evento ProGnost 2017, tre sessioni intense in cui Adamus ha fatto un annuncio stringato sulla Vecchia Terra e sulle Nuove Terre e poi ci ha parlato di una “regione” nuova di zecca sulla Nuova Terra chiamata Theos. Nel gruppo Facebook del ProGnost e altrove si discute molto di Theos, ma in essenza è un bello spazio sicuro. Adamus ci ha fatto notare in modo specifico che Theos è un luogo dove puoi finalmente fare esperienza dell’Amore vero e profondo, una cosa che molti di noi non sono riusciti a rendere reale qui, sulla Vecchia Terra.
Molto spesso l’amore è contaminato dagli aspetti, dal karma, dalle aspettative e dai rimpianti; qui sulla Terra, dove l’amore fu sperimentato per la prima volta troppo spesso è del tutto doloroso e distorto. (Per una strana coincidenza, mentre mi recavo allo studio per il ProGnost ho invocato qualsiasi spettro mi stesse ascoltando, “Che senso ha restare qui senza Amore?” Sembrava proprio che Adamus stesse già preparando la risposta!)
Ci ha spiegato che Theos non è da qualche parte in un altro universo. È proprio qui, in una realtà che è solo leggermente spostata rispetto a questa; ha una “frequenza” diversa (sono le mie parole) o è un luogo di coscienza. Ci ha spiegato come si può esistere qui, su questo caro vecchio pianeta e nello stesso momento essere a Theos.
Come vai da qui a, beh… a qui? Ah, Adamus lo dice molto meglio di me, ma la parte più preziosa è costruire il vostro Ponte-Sogno personale verso Theos; il vostro sentiero molto personale verso l’Amore. Mi ha toccato in profondità e in un certo senso ha iniziato a ‘sbottonare’ la storia che sto vivendo. (Consiglio da chi ne sa: guarda La Vita da Maestro 2 e poi il ProGnost 2017 per un livello del tutto nuovo di intuizione e delizia).
Ancora non sapevo che per quanto straordinario sia stato, il ProGnost stava solo preparando la strada per un tesoro del tutto nuovo. Dopo soli 4 giorni siamo tornati in studio per registrare la Ferita di Adamo* (disponibile dal 14 febbraio 2017). È stato come se il ProGnost avesse preparato il terreno e svelato la scenografia migliore – il Ponte verso l’Amore – e poi la Ferita di Adamo ha fornito la sceneggiatura; un racconto epico di scoperta, di cuori spezzati, di speranza e di realizzazione.
Faccio fatica anche solo ad iniziare a condividere l’impatto che questo materiale ha avuto su di me. Prima di tutto ha spiegato molto di ciò che è accaduto di recente nella mia vita e poi – a un livello più profondo – ha rivelato la sorgente dei problemi di fondo e delle dinamiche che hanno fatto parte della mia esperienza fin dall’infanzia. Non mi sono mai sentita abbastanza brava, provavo la sensazione insistente di avere nostalgia e deridevo alcune espressioni di me – tutto spiegato. Cercavo sempre l’amore ma ero sempre frustrata da ciò che trovavo – ora aveva un senso.
Cosa porta un cuore a darsi a ciò che non ti soddisfa mai? Da dove viene il desiderio intenso e vuoto e insistente, anche quando la vita è piena di tutto ciò che desideriamo?
Perché senti sempre un senso di insoddisfazione che resta nascosto ma non è mai soddisfatto? È la ferita di Adamo, un dolore talmente profondo che lo porta alla disperazione nonostante cerchi senza sosta il suo amore.
Adamo è un archetipo dentro di te, a prescindere dal tuo genere sessuale. Adamo vive attraverso di te, a prescindere dal tuo tipo di vita. Il tuo Adamo cerca la sua Iside, a prescindere da chi ami e chiede di continuo, “Dov’è l’amore? Dov’è il mio amore?”
Una domanda così profonda deve inevitabilmente portare a una risposta e così è stato e con la riposta arriva il riconoscimento, la riunione e la Realizzazione. So che da molto tempo continuate a sentire che “Sta arrivando” ma è come l’alba. Sembra che non arrivi mai, ma in tutta la creazione nulla può fermarla. Tutta la tua ricerca, tutto quel desiderio intenso e tutti gli sforzi riceveranno una risposta nel rientro a casa, nella riunione d’Amore.
Forse condividerò altre mie esperienze con la Ferita di Adamo il mese prossimo, dopo che avrete avuto l’opportunità di fare l’esperienza di questo preziosissimo messaggio ma per ora vi dirò che l’Amore è qui, molto gentile e fragile, molto profondo e forte. Questo Amore si applica agli atti e ai rituali più amati dall’umanità, ma possono esserne solo un pallido riflesso.
Cogliere anche solo una traccia di questo Amore significa rendersi conto che ogni desiderio intenso sarà soddisfatto; ogni dolore di cuore – causato solo dal fatto di esserci dimenticati – ora è guarito dal ricordo e dalla riunione.
Amici miei, la vita magica e sincronica è reale. Anche le esperienze più devastanti, senza eccezioni, servono alla vostra illuminazione. Certo, raccontate le vostre storie ma state leggeri e poi raccontate nuove storie di scoperta, di rientro a casa e di amore trovato. Qui è l’Amore. Tutto il resto segue.
UNA SPECIE DI TRAGEDIA;
UNA SPECIE DI STORIA D’AMORE
La Ferita
di Adamo che tutti attendevano sarà presto disponibile come Cloud Class del
Crimson Circle Cloud Class. Nella sua grande epica, Adamus Saint-Germain riparte
dalla creazione delle energie maschile e femminili e da come la dualità
originaria continua ad essere messa in scena nelle relazioni umane e al centro
di ogni individuo. Dopo La Ferita di Adamo non considererete
più nello stesso modo l’energia della Dea o l’energia maschile, per quello che
conta. Vedrete oltre le energie della
vittima e dell’abuso dei sessi nella più grande storia d’amore mai raccontata.
Con enorme compassione e comprensione, Adamus rappresenta le lotte e i trionfi di Iside e Adamo – la scoperta dell’amore, il desiderio di proteggere, l’apertura dell’amore del sé. Capirete perché gli uomini sono tanto interessati al sesso, perché le donne sono più brave nel multitasking e come fu fatta la prima esperienza dell’amore – e da chi.
La storia di Adamus inizia all’Ordine dell’Arco quando Iside, nel dolore e nella preoccupazione cadde in un sonno profondo e misterioso. Sentendo la perdita della sua amata Iside, Adamo parte per una missione disperata ed eroica, cioè tentare di raggiungerla e risvegliarla. Ciò che segue è la più grande storia d’amore mai raccontata ma porta anche Adamo a vivere la più grande tragedia che abbia mai conosciuto.
Il profondo amore di
Adamo per Iside, anche se fatto a pezzi sotto un terribile cuore spezzato lo
porta a cercare con ancora maggiore determinazione di ottenere la loro riunione.
Con l’andare del tempo questo suo sforzo si manifesta in infiniti modi, dalla
dominazione e dal controllo alla rassegnazione e alla resa. Ciò spiega
moltissime esperienze della storia umana, dall’antica rappresentazione maschile
di Dio fino all’attuale scena politica.
Questi drammi e queste lotte si recitano anche nell’energia maschile e femminile
di ognuno di noi e a volte ciò crea grande confusione e disperazione; in ogni
caso la risoluzione, che è inevitabile, determina cambiamenti quasi
incredibili.
L’energia di Adamo ha una sua struttura specifica e Adamus parla dei modi unici in cui ora si manifesta tra gli uomini moderni che siano i guerrieri, gli “uomini causa” o quelli persi. Attualmente l’Adamo archetipico sta lottando con un profondo senso di perdita, sia perché ha perso il suo posto nel mondo sia perché Iside si è chiusa in un isolamento temporaneo. Con la sua imminente ‘riemersione’, Iside porta ad Adamo un dono che cambierà tutto.
La struttura dell’incarnazione umana di Adam Kadmon si evolverà, passerà da una struttura a legame di carbonio al corpo di luce realizzato. Questa evoluzione di Adam Kadmon è esattamente la ragione per cui voi siete qui e per questi cambiamenti.
Le intuizioni fornite ne La Ferita di Adamo hanno il potenziale di modificare tutta la
vostra comprensione dei ruoli femminili e maschili
e forse di tutte le vostre esperienze future con l’Amore. Per chi è pronto,
sono informazioni che non hanno precedenti.
SESSIONI
Introduzione
(4:05)
1 – All’Inizio (1:06:47)
2 – Amore e Dolore (56:23)
3 – La Ferita di Adamo (53:17)
4 – Mi manca Iside (1:00:56)
5 – L’Evoluzione di Adam Kadmon (36:06)