LUGLIO 2023

LE LINEE SOTTILI Geoffrey Hoppe

Sembra proprio che dalla Croce del Cielo in poi io abbia notato che le linee sono più sottili che mai. Non solo sul mio viso, ma anche nel modo in cui interagisco con la mia realtà. È una buona cosa, suppongo, che nulla sia definito e strutturato come prima. Forse il resto del mondo ha ancora le sue linee nere e spesse fissate con la vernice indelebile, ma le mie diventano sempre più sottili e vaghe.

Per esempio, qual è la linea sottile tra sanità mentale e follia? Tra l’equilibrio sulla Terra e l’espansione negli altri reami? Tra l’essere umano e divino? O tra essere vivi o morti? Il fatto è che non sembra nemmeno più una linea sottile; più che altro sembra uno spaghetto bagnato e traballante che la gravità che cambia in ogni momento riesce a stento a tenere insieme. Nel secchio della realtà tutti gli spaghetti si muovono intorno ad altri spaghetti. Le linee? In questi giorni la linea di demarcazione tra le linee/spaghetti e le tagliatelle è davvero molto sottile. Il fatto è che una linea è dritta e limitata, mentre l’altra è di tipo libero. Tagliatelle libere! OMG, ecco cosa stiamo diventando noi Shaumbra.

Una linea sottile significa che non c’è più una chiara distinzione, una separazione o un giudizio su ciò che è e ciò che non è e inoltre la linea potrebbe scomparire in qualsiasi momento.

Il nero potrebbe diventare bianco, il bianco potrebbe diventare verde e ben presto tutto sarà solo luci lampeggianti dell’albero di Natale che fluttuano a mezz’aria.

L’abbiamo chiesto noi o è solo un prodotto naturale del cielo che ci ha aperto le braccia? È una linea sottile. Noi abbiamo chiesto qualcosa e quel qualcosa sta accadendo, ma non ricordo di aver chiesto il disorientamento, la mancanza dei buoni vecchi qualia e almeno una dozzina di momenti WTF ogni singolo giorno.

In questo momento sto camminando su molte linee sottili. Ecco alcune delle mie riflessioni recenti, o forse pensieri folli. Ecco alcune linee sottili:


C’è una linea sottile tra pescare e stare seduti su una barca facendo la figura dell’idiota.

Mi spetta almeno un Premio di Partecipazione per essere stato seduto in barca facendo finta di pescare?

C’è una linea sottile tra il successo e il fallimento.

Solo uno o due ingredienti possono fare la differenza ma per favore, tenete lontani da me l’aglio e le cipolle.

C’è una linea sottile tra un avvocato e un bugiardo.

Le due parole si assomigliano persino nel suono (lawyer/liar)

C’è una linea sottile tra essere geni ed essere folli.

“Salve, sono Geoff! Sono un canalizzatore di spiriti”.

C’è una linea sottile tra l’essere impressionista ed essere disordinati.

È tutto nell’occhio di chi guarda, a meno che non siate della Vergine come me, perché il quel caso è solo impressionismo disordinato.

C’è una linea sottile tra l’arroganza e la sicurezza.

“Salve, sono Adamus Saint-Germain. Sono il presidente del Club dei Maestri Ascesi”.

C’è una linea sottile tra la speranza e la tristezza e a volte si possono provare entrambe allo stesso tempo.

Spero di non sentirmi mai così triste – o forse è triste che io debba sperare di non vivere mai questo conflitto.

“Parlami della linea sottile che diventa visibile tra l’intelligenza umana e intelligenza artificiale”.

Inserite questa domanda in ChatGPT e vedete cosa viene fuori. È probabile che la macchina se ne esca con una risposta migliore della mia o della vostra.

C’è una linea sottile tra la formazione del carattere e la distruzione dell’anima.

Io ho avuto genitori, insegnanti e sergenti istruttori che sostenevano di aiutare il mio carattere. Guardatemi ora; sto cercando di rimettere insieme la mia anima.

C’è una linea sottile tra il voler lasciare il pianeta e il voler essere il dominatore di tutto.

Ave Cesare, io ho fatto entrambe le cose.

C’è una linea sottile tra l’essere un torero e un clown da rodeo.

Entrambi si trovano faccia a faccia con un toro infuriato, ma uno ha i cojones grossi e l’altro ha il senso dell’umorismo.

C’è una linea sottile tra il genio e la follia. Tutto dipende da chi guida la macchina.

A volte mi sento come se fossi un passeggero in una macchina che sta per schiantarsi. Spesso ho la sensazione che qualcun altro stia guidando quella macchina; In altri momenti sento che solo io sto guidando quella macchina. La linea è molto sottile.

C’è una linea sottile tra il coraggio e la stupidità assoluta.

Il giorno in cui ho deciso di salire in cima al ponte di Sydney, in Australia senza che qualcuno mi puntasse una pistola alla testa, molto probabilmente ero dalla parte della stupidità e come se non bastasse ho dovuto pagare 175 dollari per questa straziante esperienza.

Il senso dell’umorismo consiste sempre nel camminare su una linea sottile.

Non ditelo a me che sto cercando di scrivere un articolo per far riflettere gli Shaumbra sul dramma delle linee sottili e sembra proprio che il mio umorismo mi stia deludendo.

C’è una linea sottile tra un flusso di coscienza e un ruscello che mormora verso il nulla.

Vi basta osservare alcune interazioni degli Shaumbra con Adamus.

In questo momento stiamo camminando su una linea sottile e impegnativa. Ci troviamo di fronte alla linea sottile tra l’essere umano e l’essere divino, la linea sottile tra l’essere mortale e l’essere immortale. C’è una linea davvero sottile e minuscola tra il nostro corpo fisico e il corpo di luce, anche se noi tendiamo a pensare che siano separati da grandi differenze. Il confine tra le nostre manie e la nostra saggezza è stabile come la gelatina.

Stranamente esiste una linea molto, molto sottile tra l’ascolto e la ricezione. Ultimamente Adamus ha parlato molto del ricevere. Ha dedicato gran parte dello Shoud di giugno a questo argomento e l’ha fatto di nuovo alla recente Finale del Keahak XII. Sembra proprio che sia una cosa molto importante; ricordo che ha detto una cosa del tipo: “È il più grande cambiamento di coscienza degli ultimi 7.000 anni”. Si potrebbe pensare che si tratti di due cose opposte. Sforzarsi significa lavorare sodo per ottenere qualcosa, mentre ricevere significa solo lasciarsi trasportare. La linea sottile è che entrambi sono solo energia ed entrambi sono al vostro servizio. La linea sottile è il modo in cui volete che vi serva. Lavoro duro o facilità e grazia? Lotta o pace? Suicidio o gioia? La linea sottile è una questione di percezione. L’energia si deve ‘spendere’ o si può ricevere? Per essere degni della nostra energia dobbiamo tenere il conto del nostro duro lavoro, delle nostre lotte e del nostro impegno o possiamo semplicemente accettarla senza pagare prezzi o tasse?

È una linea sottile. In altre parole, non c’è bisogno di immergersi in profondità in questioni filosofiche o psicologiche, né di dibattiti sul valore della condizione umana, né tantomeno di noiosi dialoghi sullo scopo esistenziale delle linee nella nostra vita. È una linea sottile. Basta decidere se volete vivere al di qua o al di là di quella linea davvero molto sottile. È semplice come scegliere di Lavorare per l’Energia o Permettere la vostra energia.

Adamus è il Maestro delle linee sottili. Lui le conosce bene e sa che si possono percepire come linee spesse. Avete mai sentito la sua storia, “I miei 100.000 anni in una prigione di cristallo”? Se non l’avete fatto, probabilmente avete frequentato il Crimson Circle solo per 30 giorni o meno. In fondo la sua prigione di cristallo era un’illusione, ma per 99.999 anni + 363 giorni ha creduto che fosse reale e ha agito di conseguenza, imprigionato dalle sue linee impenetrabili finché un giorno le linee sono diventate sottili e lui è uscito, tutto qui.

Ora vuole che noi usciamo dall’illusione che l’energia si debba guadagnare con il duro lavoro, con la sofferenza e il dover essere degni. In definitiva si tratta di una linea molto sottile tenuta in piedi dalla gravità della coscienza di massa e dai nostri schemi. Cambiamo il mondo trasformando questa linea in uno spaghetto del tutto libero.

IL MIO CALICE HA TRABOCCATO – Alaya Holman

La domanda che Adamus ha rivolto al pubblico durante lo Shoud 9 dell’ALT Series è stata: “È passato un po’ di tempo dalla Croce del Cielo. In termini di grazia, com’è stata la vostra vita su una scala da uno a dieci?”.

La mia mente ha iniziato a rivedere quattro eventi significativi: La Croce del Cielo e l’introduzione del calice dell’anima; la realizzazione di essere una Lavoratrice del Reame da oltre quarant’anni e di aver irradiato la mia luce nelle viscere della coscienza di massa; l’essere stata una delle partecipanti Shaumbra a “Oltre l’Oltre”, il primo evento di quattro giorni del Circolo dei Maestri a Villa Ahmyo a Kona, nelle Hawaii e l’aver risvegliato le energie del karma ancestrale durante un soggiorno prolungato a Hilo, sull’Isola Grande, esplorando la storia della famiglia materna di mia madre a partire dai primi anni del 1900.

Sulla scala da dieci a uno, all’inizio ho ottenuto dieci; in media sei  e zero per il mese di maggio. “Zero?”, vi chiederete. Con l’accumulo delle esperienze di cui sopra, lasciate che vi spieghi….

Verso la fine di aprile mia madre e io siamo tornate in Colorado dalla nostra visita a Hilo e alla Big Island. Nella prima settimana di maggio ho iniziato a sentirmi molto male e mia figlia mi ha portato al pronto soccorso dove mi hanno diagnosticato un’infezione alle vie urinarie e mi hanno prescritto gli antibiotici per via orale. Pochi giorni dopo i miei sintomi si sono aggravati e sono culminati in una corsa in ambulanza all’ospedale, dove mi hanno diagnosticato qualcosa di molto più grave e cioè la sepsi, una condizione pericolosa per la vita causata da una risposta immunitaria eccessiva alle infezioni. Nello specifico avevo una grave infezione del sangue causato da Escherichia coli.

Mentre il mio corpo giaceva in ospedale, mi sembrava di vivere un minicollasso tipo Kuthumi. I medici e le infermiere hanno lottato con attenzione per salvarmi la vita, guidati dalle conoscenze e dall’esperienza della medicina moderna. I miei cari continuavano a vegliare, ignari del profondo viaggio che si stava svolgendo dentro di me. Mentre intraprendendo un passaggio straordinario attraverso vaste distese di coscienza oltre i confini del mio essere fisico mi sono trovata a contemplare se restare sul pianeta o passare oltre.

Attraverso quel viaggio ho iniziato a comprendere il delicato equilibrio tra gli aspetti fisici e spirituali della vita. Il corpo è solo un contenitore per l’anima che fa esperienza di questa realtà terrena e la vera guarigione e la crescita derivano dal coltivare proprio la comunicazione con l’anima. Sono diventata profondamente consapevole della mia dedizione al fatto di essere una Lavoratrice del Reame e che io “ho considerato mio il culmine di quelle esperienze”. Anche se non conoscevo in modo consapevole le specifiche del mio lavoro del reame e del karma ancestrale che avevo intrapreso, ho capito che gli eventi non mi appartenevano e li ho consegnati al calice della mia anima. Considerando il numero enorme di esperienze che ho ‘scaricato’ nel mio calice, ecco che il calice si è intasato e ha tracimato nel mio corpo fisico sotto forma di un’infezione velenosa.

Durante la cerimonia della Croce del Cielo del 22 marzo erano stati svelati più reami e a quel punto sono stata in grado di comprendere la vera natura dell’esistenza e l’interconnessione di tutte le cose. Io ho trovato la mia anima in un reame di luce eterea dove la conoscenza e la saggezza permeavano ogni atomo. Con meraviglia e curiosità mi sono addentrata nei misteri dell’universo e ho esplorato gli sconfinati reami della coscienza. Ho assistito all’intricata danza dell’energia, alla sinfonia dei pensieri e delle emozioni che interconnettono tutti gli esseri viventi e ho imparato che al centro di ogni esistenza c’è una scintilla di divinità, di coscienza universale e che la gravità lega gli oggetti fisici in manifestazioni mutevoli.

Con l’aiuto delle infusioni di liquidi e dei potenti antibiotici immessi nel mio corpo, l’infezione ha iniziato lentamente a recedere. Ho iniziato a riprendere conoscenza e i miei segni vitali si sono stabilizzati mentre il mio corpo rispondeva ai trattamenti. Ho provato un nuovo senso di pace e di chiarezza. La saggezza che avevo acquisito nel reame della coscienza superiore ha infuso il mio essere dove risiedeva l’infezione e mi ha fornito la forza e un senso dello scopo più chiaro.

Quando dagli esami medici è emerso che l’infezione non era più evidente nel mio corpo, sono stata dimessa dal mio soggiorno di quattro giorni in terapia intensiva e per i quattordici giorni successivi sono rimasta in ospedale e ogni giorno ho ricevuto una potente infusione di antibiotici per garantire che l’infezione non tornasse. In quel periodo e per le settimane successive io ero esausta, vuota, priva di entusiasmo senza forze e in un luogo di vuoto e ciò ha permesso che la Nuova Luce emergesse dentro di me.

La mia esperienza mi ricorda che nella vita c’è molto di più di ciò che si vede e che al di sotto e al di là della superficie della nostra esistenza fisica si trova un vasto reame di coscienza che aspetta di essere esplorato e a volte, proprio nelle profondità dei nostri momenti più bui noi troviamo la luce più brillante che ci guida verso nuove vette di comprensione e compassione verso di noi e verso gli altri.

Il Battito del Cuore Shaumbra – Jean Tinder
IL SECCHIO

Di recente ho trovato un nuovo uso per il mio Secchio del Fuck It – io lo chiamo FIB, FuckItBucket – e oltre al divertimento corrisponde deliziosamente alla mia sfaccettatura da appassionata di Star-Trek! Ecco la storia…

Molti di noi hanno problemi con il corpo e io non faccio eccezione. Strani comportamenti contorti, dolori vaganti e l’apparente incapacità di gestire ciò che fino alla settimana scorsa non era un problema e così via. Alcuni giorni il mio corpo si sente più sano che mai, ma in altri giorni mi chiedo come faccia a funzionare ancora. So che Adamus dice che va tutto bene e che è tutto naturale e blah blah blah, ma io vorrei risolvere questa cosa una volta per tutte!!!

Durante una recente produzione in studio, ha detto una cosa che mi ha fatto scattare dentro un’idea: “Dovrei mettere tutta me stessa nel FIB!”. Certo, è solo un simbolo per liberarsi dalle cose, ma nel cercare di aggiustare il mio corpo mi ero così distratta da dimenticarmi di lasciare andare. Inoltre, una cosa è lasciare andare i problemi e le questioni “là fuori”, ma un’altra cosa è lasciare andare qualcosa che vivo in ogni momento della mia vita. Ho bisogno di tutto l’aiuto possibile!

Finalmente la mattina dopo ho avuto un momento per respirare, sentire e impegnarmi davvero nella mia scelta di lasciar andare. Negli ultimi due mesi il mio bel secchio d’oro mi ha servito molto bene, il che significa che le cose cambiano davvero quando ci metto dentro le varie cose insieme alla chiara intenzione di mollare la presa su di loro (a un certo punto ci ho messo anche il mio “aspetto madre” e ciò ha sconvolto e riorganizzato ogni tipo di cose) e quindi ho preso il secchio e ho respirato.

Sempre desiderosa di aiutare, la mia mente ha tirato fuori immagini di precedenti sessioni di “liberazione”, ma questa era una cosa a sé stante e non volevo fingere che fosse come un’altra. Ho respirato ancora un po’ e ho scelto con chiarezza di mettere nel secchio il mio corpo e tutte le sue abitudini e stranezze.

Subito dopo mi è venuto l’impulso di appoggiare il secchio sul cuore. Strano. Ok.

Altri respiri e poi una strana sensazione, come se centinaia di piccole “connessioni” uscissero dal mio cuore e finissero nel secchio. Ovviamente era la mia mente che cercava di definire e dare un senso a un’esperienza più profonda, ma io la “vedevo” come un mucchio di nodi e fili che erano stati collegati in tutto il mio corpo e ora si stavano staccando e disconnettendo, stavano andando via.

Ho detto che volevo liberare il mio corpo da tutti i vecchi schemi e questo è stato un modo molto vivido e letterale di farlo! Per tutto il giorno sono stata consapevole del processo di “dis-formattazione” in atto dentro di me e ogni tanto provavo varie sensazioni strane e ho detto al mio Sé che qualunque cosa fosse stata necessaria, che facesse pure tutto ciò che gli serviva per liberarmi di tutto. Io non avrei combattuto.

La mattina dopo mi sono svegliata sentendomi piuttosto fuori forma e ho detto a qualcuno che mi sentivo “scollegata”. Davvero? La mia Sé ha ridacchiato. Non è ciò che hai scelto quando, ieri? Io volevo solo strisciare in una caverna e andare in letargo e non stare con altre persone, gestire un webcast e ascoltare Adamus come prevedeva il mio programma. Beh, c’era un po’ di tempo libero ma nessuna grotta in vista e quindi mi sono seduta a respirare… e mi sono ritrovata in un’altra avventura con il Sé.

Come fantastico luogo di ritiro io ho creato un bellissimo Giardino Segreto e una delle sue caratteristiche è una bellissima piscina per il ringiovanimento, una piscina rivestita di gioielli e non lontana da un tranquillo gazebo per la riflessione, ma in quella visita ho scoperto qualcosa di nuovo. Nell’angolo c’era l’ingresso di una grotta! Ho sorriso con gioia mentre la mia Sé accompagnava all’ingresso la mia umana stanca e disconnessa, poi sono entrata e in un’oscurità profonda e silenziosa e mi sono adagiata su un letto lussuoso. Ahhh, perfetto!

Grata per la mia fervida immaginazione mi sono rilassata e sciolta in tutta quella morbidezza e pensando alle “connessioni” che erano uscite da me il giorno prima, mi sono immaginata il mio corpo senza alcuna struttura interna, come una pozzanghera piena di pace, senza blocchi né strutture. Accidenti, il mio secchio fa un ottimo lavoro!

Subito dopo si è accesa una lampadina alimentata dai qualia. Oh mio Dio, io sono una “changeling” – in pratica sono una mutante!

Se avete mai guardato Star Trek Deep Space Nine conoscete Odo, un membro di una razza unica di esseri il cui stato naturale è liquido. In pratica il loro pianeta è un lago gigante dove tutti vivono insieme nel Grande Legame. Sono soprannominati “changeling” perché possono assumere l’aspetto di chiunque e di qualsiasi cosa, ma ogni tanto devono riprendere la loro forma liquida per riposare e rigenerarsi. Per questo motivo quando vivono tra gli umani – ad esempio su una stazione spaziale – ogni changeling tiene nel proprio alloggio un secchio che usa come piccola camera di ringiovanimento. È interessante notare che se mantengono troppo a lungo la loro forma non liquida si ammalano e possono anche morire.

Ecco, io ero lì nel mio secchio e nella mia grotta a lasciare che tutte le vecchie strutture e connessioni si dissolvessero. Che provenissero da antenati, vite passate, coscienza di massa o fossero solo esperienze di vita, erano gli schemi energetici che avevano creato il mio corpo. Restare in forma solida diventa noioso e logorante e alla fine si forma un tessuto cicatriziale emotivo, fisico ed energetico. È molto meglio lasciare andare tutto regolarmente, come fanno i changeling! Noi umani lo facevamo alla fine di una vita, ma dopo tanto tempo sulla Terra siamo rimasti molto, molto bloccati.

Io mi immergo del tutto nel mio FIB e più tempo ci passo, più sento il potenziale di un ringiovanimento totale. Visto che gli schemi da sciogliere sono molti vecchi ci vorrà un po’ di tempo, ma basta un respiro per immaginare tutta me che si scioglie e si muove in quel secchio del tutto destrutturata, sbloccata e libera.

La chiave per la mia mente indaffarata è ricordarle che io sto scegliendo tutto ciò. Io le ho affidato il compito di continuare a lasciare andare i vecchi schemi e di darmi una spinta quando faccio qualcosa solo per abitudine e poiché anche la mente è una creatura dell’abitudine, più spesso confermo la mia scelta più facile diventa. La mia mente ha molte idee e domande, ma sa che ho già fatto esperienza di cambiamenti molto significativi mettendo altri elementi nel secchio. Ecco, io e la mia mente sappiamo già che inserire il mio corpo nel secchio dentro non sarà inutile.

Naturalmente potete dirmi: “Tu stai solo inserendo una parte immaginaria di te in un secchio immaginario. Come può influenzare la tua vera io umana, quella che vive il disagio e la frustrazione?”.

La risposta viene da un altro esempio di vita reale. Nelle ultime settimane mi sono dedicata alla preparazione di pane a lievitazione naturale e tutto il processo si basa su un panetto di lievito. Se dispongo di questo catalizzatore attivo e sano, basta una piccola quantità mescolata in un intero lotto di pasta e il tutto prende vita. Allo stesso modo basta che io prenda il contenuto del mio secchio non strutturato e lo mescoli al resto di me e tutto di me inizia a cambiare!

Posso dirvi che sta funzionando, non c’è alcun dubbio. Qualcosa di profondo si sta muovendo e forse i risultati saranno l’oggetto di un’altra storia; in ogni caso io vi incoraggio a giocare con la vostra immaginazione e nel vostro modo unico perché è molto, molto reale. Voglio dire, perché immaginare i soliti vecchi e noiosi problemi quando potete sciogliere tutte le connessioni e le strutture, quando potete ringiovanirvi e generare nuove connessioni? Io non ho ancora un modo per spiegarlo se non con una metafora, ma presto saremo in grado di dimostrarne la fisica, ne sono certa.

Oh, e sapete qual è il vero nome di quella razza di esseri in Star Trek? “Changeling” è un soprannome; nel quadrante sono conosciuti come “I Fondatori”.

Mi è venuto da ridere quando nel Threshold Adamus ha parlato dei “Fondatori” – quelli che fanno parte del Crimson Circle da molti anni – perché mi sono immedesimato in queste parole: “Abbandonate tutte le cause – che stiate combattendo per la dea o per la foresta o per le fate o per i diseredati o per qualsiasi altra cosa e non perché vi manchi la compassione o la comprensione per ciò che stanno affrontando ma cari Fondatori, voi avete altre cose da fare. Il primo gruppo che passa – i Fondatori – sta spianando la strada”.

Io probabilmente direi che stiamo facendo il contrario dello spianare la strada; noi ci stiamo disconnettendo e liberando dalle vecchie strutture in cui siamo rimasti bloccati noi e tutti gli altri (sì, i Fondatori hanno dato inizio anche a tutta la storia delle fasce di Atlantide, altro tema trattato nel Threshold). Quando tutta questa vecchia roba si scioglie e ritorna alla pura energia di base beh, diciamo che iniziano ad accadere i miracoli.