Novembre – 2022

https://www.crimsoncircle.com/Newsletters/2022_Newsletters/Shaumbra_Monthly_November_2022.2.pdf

OCCUPARSI DELLE PICCOLE COSE Geoffrey Hoppe

Probabilmente avete sentito il vecchio proverbio: “Non preoccuparti delle piccole cose… e sono tutte piccole cose”. Un’altra versione è: “Le piccole cose si sistemano da sole”. In genere sono d’accordo con questi modi di dire. È facile “non vedere la foresta” quando vi fate prendere dai dettagli e dai particolari. Nella mia vita io ho lavorato con micro-manager pieni di ossessioni e le uniche cose che riescono a ottenere sono irritare e infastidire tutte le persone che si trovano alla portata dei loro lucidissimi microscopi.

Ho una mia versione di questi detti: “Abbi la saggezza di capire la differenza tra le cose piccole e le cose grandi”.

A volte è difficile capire cosa sia importante e cosa no. Lavarsi i denti è una cosa piccola, ma se non li lavate ogni giorno diventerà una cosa grande e dolorosa. Se li spazzolate da sopra o da sotto o da un lato all’altro probabilmente sono cose di poco conto – se non siete un dentista. Appendere il rotolo di carta igienica con il primo strappo vicino al muro o lontano dal muro è probabilmente una cosa da poco, ma molte persone se ne preoccupano. Presenterò una petizione ai produttori di carta igienica affinché mettano indicazioni chiare sulla confezione e così le persone potranno proseguire con la loro vita. Dopotutto il buon senso prevede che il ‘flusso’ di carta dovrebbe essere lontano dal muro. Perbacco, metterla vicino al muro significa che le mani potrebbero toccare il muro e sporcarlo. C’è davvero bisogno di parlare di queste cose?

Cambiare le batterie del rilevatore di fumo di casa sembra una cosa di poco conto – è una cosa che si presta facilmente a essere procrastinata – finché non inizia a fischiare alle 2:00 del mattino. Ho letto da qualche parte che i rilevatori di fumo sono programmati per esaurire le batterie proprio a quell’ora.  All’inizio si cerca di ignorarlo mettendo il cuscino sopra la testa, ma alla fine ci si alza dal letto nel cuore della notte e si cerca di trovare la causa del bip che naturalmente si trova sul soffitto, lontano dalla vostra portata. A quel punto e quasi completamente svegli cercate di trovare una scala a pioli, ma vi rendete conto che due mesi fa l’avete prestata al vicino e avevate intenzione di riprendervela, ma, ahimè, era solo un’altra voce sulla lista delle cose da fare. Disperati e frustrati vi dirigete verso l’armadio per tirare fuori il fucile da caccia per porre fine all’incessante bip, ma subito dopo vi rendete conto di non aver mai comprato un fucile da caccia come vi eravate ripromessi di fare dopo l’ultimo incidente del rilevatore di fumo nel cuore della notte. (tra l’altro credo che esistano fucili speciali per silenziare i rilevatori di fumo e la prossima volta che il vostro si spegnerà alle 2:00 del mattino mi ringrazierete).

Non preoccupatevi delle piccole cose, ma sappiate cosa è piccolo e cosa è grande. Ciò che può sembrare poco importante può avere un enorme impatto energetico, proprio come il fucile per i rilevatori di fumo. Voi non sapete mai quando ne avrete bisogno, ma quando accade è davvero così.

Prendiamo come esempio la copertina di ogni rivista Shaumbra. È solo uno dei di dettagli di cui lo staff del CC deve occuparsi e alcuni la considererebbero una cosa di poco conto. Jean Tinder, Marc Ritter e io passiamo molto tempo a raccogliere immagini potenziali e poi ogni mese scorriamo i file e selezioniamo circa 10 candidati per la copertina del mese. Alla fine, votiamo i nostri preferiti, a volte con diversi turni di voto per scegliere il vincitore. L’Immagine deve essere attuale, attinente al viaggio di Shaumbra e deve far riflettere. Noi non pubblichiamo un titolo e non offriamo una spiegazione dell’immagine perché vogliamo che i lettori la colgano da soli. Oh, ecco un altro dettaglio piccolo ma importante: deve includere una persona. Non può essere solo un bel paesaggio (anche se è una foto naturalistica di Ansel Adams) e non può essere solo un gatto se non c’è una persona che lo tiene in braccio. La rivista parla del viaggio umano ed ecco perché insistiamo sulla presenza di una o più o più persone sulla copertina. Potrebbe sembrare un piccolo dettaglio, ma considerate il numero di persone che vedono la rivista in tutto il mondo ogni mese. La copertina ha un enorme impatto energetico e determina l’energia per tutto il resto della rivista.

Io ho l’abitudine (qualcuno la definirebbe una nevrosi) di toccare e sistemare ogni sedia della sala riunioni prima di un workshop e a Villa Ahmyo è facile farlo perché ci sono solo 40 sedie, mentre organizzavamo grandi seminari in tutto il mondo con centinaia di Shaumbra ci voleva più tempo. Qualche anno fa, in Ungheria mi sono scontrato con il personale della sala da ballo dell’hotel dove gli addetti avrebbero dovuto sistemare le sedie – non il cliente. Sono pagati per questo ed è considerato un po’ volgare che sia il cliente a fare il lavoro. Gli addetti non parlavano inglese e quindi non capivano quando cercavo di dire che io toccavo ogni sedia solo per connettermi energeticamente con ogni partecipante prima dell’inizio del seminario. Lo facevo per aggiungere un’impronta energetica di “benvenuto” a ogni sedia. Lo staff ungherese era molto indignato, mi seguiva e come atto di sfida fingeva di riportare le sedie nella loro posizione originale.

Tutto fu piuttosto comico finché non fu chiamato il direttore dell’hotel per riportare la pace e l’ordine. Io gli feci notare che io toccavo – e non sistemavo le sedie. Credevo proprio che sarebbe scoppiato a ridere di me, di quello strano americano scostante che “tocca” ogni sedia per aggiungere “energia”. Il suo sorriso condiscendente è scomparso dalla sua faccia quando gli ho fatto notare che nel bagno degli uomini la carta igienica era posizionata in modo improprio. “Non la faccia cadere verso muro”, lo rimproverai. A quel punto quello con il sorrisetto ero io.

Il punto è che alcuni considererebbero il mio toccare la sedia un piccolo dettaglio e invece contribuisce a creare l’energia per il workshop e mi mette in contatto con ogni partecipante il giorno prima dell’evento. Nel corso degli anni molti Shaumbra hanno commentato che le sedie erano davvero molto comode senza sapere che sono il Maestro del Tocco.

Poi c’è il video musicale pre-Adamus. Ogni mese affrontiamo un bel calvario per trovare e selezionare il brano perfetto. Dopo la pausa Linda guida la respirazione mentre ci prepariamo per Adamus e subito dopo facciamo partire il video musicale professionale (o quello che abbiamo realizzato per la canzone scelta, come stiamo facendo per lo Shoud di novembre). Può sembrare un piccolo dettaglio, ma in realtà è piuttosto importante. Sarò anche egoista, ma la musica mi deve piacere perché la uso come preparazione finale alla canalizzazione. Io inizio a “uscire” quando Linda guida la respirazione e poi effettuo l’immersione profonda finale quando parte la musica. Quello è anche il momento in cui Adamus scarica su di me tutta l’essenza della canalizzazione senza dettagli.

Jean Tinder e io cerchiamo costantemente la musica più appropriata che deve essere piena di anima e i testi devono essere in armonia con il viaggio di Shaumbra. Inoltre, deve contenere un sentimento profondamente personale. A volte ascoltiamo in anteprima un centinaio di brani o anche più prima di restringere il campo a quello “giusto”. La canzone di questo mese – By Way of Sorrow dei Wailin’ Jennys – è un buon esempio. In effetti, credo proprio che dovrebbe essere l’inno di Shaumbra e noi abbiamo creato il nostro video perché quelli che abbiamo trovato non andavano bene. Ecco un esempio del testo:

Tutte le notti in cui la gioia ha dormito

si risveglieranno in giorni di risate

Tutte le lacrime che hai pianto

Danzeranno in libertà per sempre

Tu sei passato attraverso il dolore

Tu sei passato attraverso le lacrime

Ma raggiungerai il tuo destino

In tutti questi anni si trattava di trovarti

In tutti questi anni si trattava di trovarti

Alcuni direbbero che il video musicale è solo una piccola cosa, è solo un elemento di intrattenimento. No, principiante, è una cosa grande; è il portale che uso per entrare nella canalizzazione e determina l’energia della stessa (tra l’altro ringraziamo tutte le persone che nel corso degli anni hanno inviato i loro suggerimenti. Jean e io esaminiamo ogni proposta).

Questi sono solo alcuni esempi dell’attenzione dello staff del CC per i dettagli importanti che rendono il vostro tempo con il Crimson Circle un’esperienza appagante. Noi lo facciamo per onorare ogni singolo Shaumbra che visita il nostro sito web, contatta il Servizio Clienti, partecipa a un seminario online, ascolta una sessione di Keahak o scarica un prodotto gratuito. Si tratta di un progetto energetico fatto apposta per farvi sentire a casa, per farvi sapere che vi riconosciamo e per offrirvi la nostra gratitudine per il lavoro che voi state svolgendo.

Alcuni direbbero che si tratta di cose piccole e poco importanti. Perché perdere tempo? Io dico che è l’energia e lo standard per tutto il resto. In realtà io non passo tempo a tempo a preoccuparmi di come è appesa la carta igienica, ma trascorro molto tempo con lo staff a curare i dettagli che alla fine fanno la differenza nella vostra esperienza al Crimson Circle. Io spero che riusciate a cogliere l’attenzione e la gioia in tutto ciò che prepariamo per voi.

Ora andate a controllare come è appesa la carta igienica e ricordate, non lasciatela cadere verso il muro.

UN CAMBIAMENTO COSMICO DEL LIVELLO PIÙ ALTO 

PARTE 1: PREPARARSI PER L’APERTURA      
DISPONIBILE DAL 15 NOVEMBRE 2 0 2 2     

Durante la canalizzazione di chiusura de Il Sogno di Merlino, l’amato San Germain ha fatto un annuncio straordinario. Ha dichiarato che siamo prossimi al completamento di un progetto molto importante chiamato la Croce del Cielo e che il suo “scopo era quello di aprire le porte tra i reami”.

Il suo messaggio ha suscitato MOLTE domande, sia da parte di Shaumbra che da parte dello staff del CC e poche settimane dopo Adamus ha fornito ulteriori informazioni. La troupe di produzione era ora sul posto, alle Hawaii e invece di registrare ciò che gli umani avevano pianificato, abbiamo scoperto che ci sarebbe stata una serie “Heaven’s Cross/La Croce del Cielo” del tutto nuova. Non sarà lunga – probabilmente solo quattro o cinque sessioni – ma secondo Adamus è il culmine di tutto ciò che abbiamo fatto sulla Terra da Atlantide in poi e il compimento del Sogno di Atlantide.

Secondo Adamus, l’apertura della Croce del Cielo avverrà il 22 marzo 2023 e le implicazioni sono sbalorditive. Infatti, Adamus afferma che La Croce del Cielo è il cambiamento planetario più grande e profondo dalla caduta di Atlantide. Riguarda la fisica vera e propria e cambierà letteralmente i flussi elettromagnetici ed energetici sul pianeta.

Per voi, a livello personale avrà un significato enorme. La capacità di accedere al vostro Sé divino sarà più facile e più elegante senza il pesante velo della dualità. Questa accessibilità ha anche ramificazioni inaspettate sul vostro passato. Tobias ha detto: “Il futuro è il passato guarito” e ora Adamus lo modifica dicendo: “Il futuro è il passato illuminato”. La Croce del Cielo non solo vi permette di portare più coscienza e luce nella vostra vita, ma illumina anche le vostre vite passate.

In questa prima serie composta da cinque sessioni che si intitola “Prepararsi all’apertura”, impariamo più cose su La Croce del Cielo e perché sta avvenendo ora.

Nella prima sessione, Adamus ci parla della questione centrale, del problema centrale che sta colpendo quasi tutti gli abitanti del pianeta: la mancanza di speranza causata da una perdita di connessione con il Sé. La mancanza di speranza porta a squilibri mentali come la depressione, la disperazione, l’ansia e i problemi di salute oltre ai problemi planetari come la guerra, la povertà, l’inquinamento e la fame. In effetti, una diffusa sensazione di mancanza di speranza è alla radice di quasi tutte le attuali sofferenze dell’umanità. La soluzione è semplice, ma finora è stata per lo più irraggiungibile. Ora invece le cose stanno cambiando! Per le persone che sono pronte, l’accesso agli altri regni del Sé (e oltre) presto sarà possibile ed esponenzialmente più facile.

Nella sessione 2 Adamus parla di più della mancanza di speranza e delle dinamiche planetarie, della fisica de La Croce del Cielo e della grazia di vivere nel proprio flusso. Alla fine guida una bellissima merabh del flusso energetico e della nuova facilità di ricordare chi siete davvero.

Nella sessione 3 Adamus parla dell’emergere della Coscienza Cristica in concomitanza con questo evento e fa un’affermazione straordinaria. “La Croce del Cielo è la Seconda Venuta”. Prosegue poi sottolineando i diversi livelli di cambiamento di cui gli esseri umani fanno esperienza sulla Terra. Il cambiamento che avverrà con l’apertura della Croce del Cielo avrà un impatto maggiore di qualsiasi altro dalla caduta di Atlantide.

Nella sessione 4 Adamus fa riferimento alla Concordanza Armonica, parla del sorprendente impatto personale della Croce del Cielo sul vostro passato e offre una ricetta ironica per aiutarvi a gestire l’intensità. Poi guida un bellissimo viaggio verso la Croce del Cielo – che non è ancora ancora aperta – ma inizia a emergere.

Nella sessione 5 Adamus risponde a una serie di domande pertinenti presentate dallo staff di produzione. Adamus offrirà almeno un’altra sessione di questa importante serie prima della data di “apertura” di marzo.  Poi, il 22 marzo 2023 ospiterà un incontro mondiale gratuito di Shaumbra di tutto il mondo per celebrare l’apertura letterale della Croce del Cielo. “In quella data ci riuniremo per la prima sessione globale di kumbaya Shaumbra”.

E Iside…di Erlend Wangensteen

Un nuovo ordine maschile per Shaumbra? Beh, forse dopo tutto non è così nuovo. Noi eravamo abituati a essere in molti…

Noi eravamo i Cavalieri Templari che portavano, trasportavano e proteggevano la nuova fiamma di Maria Maddalena portando in Europa il Cristo femminile nella speranza che avrebbe posto fine al rogo, alla tortura e allo stupro delle donne.

Nell’ultimo anno sono diventato un membro di alcune comunità maschili, ha lavorato con diversi coach per uomini e ho deciso di diventarlo anch’io. Ho scoperto che ci sono così tanti bellissimi uomini che fanno parte di queste comunità; uomini che sono arrivati ad un luogo di onestà dentro se stessi, dove non hanno paura di rivendicare la loro mascolinità, condividendola con altri uomini e condividendo anche le lotte che hanno con l’essere uomini.

Lotte con le donne, con l’autostima e come ho visto spesso con un desiderio profondo e non soddisfatto di significato e scopo.

Nel mio lavoro volevo creare un gruppo interattivo, e così ho iniziato creando un gruppo Facebook chiamato “And Adam… Men Group”.

Avendo fatto parte degli Shaumbra per molto tempo, ho deciso di far conoscere questo gruppo agli uomini Shaumbra.

All’inizio pensavo che questo sarebbe stato solo un gruppo dove discutere di problemi maschili e invitare gli uomini Shaumbra a condividere la loro saggezza con gli altri uomini che affrontano quei temi, ma nelle discussioni c’erano moltissimi livelli e nel sottofondo si agitava il mio ricordo di aver fatto parte di ordini maschili in passato. In particolare, ho sentito lo scopo profondo e l’impegno che io (e forse tu) avevo nei Cavalieri Templari o in altre comunità simili.

Noi uomini abbiamo bisogno di uno scopo: come padri, come amanti e come membri di una comunità – e questo è il fulcro del messaggio che cerco di portare ai miei clienti quando mi faccio pubblicità, ma in realtà si tratta di avere uno scopo con se stessi e si tratta dell’integrazione interna del maschile e femminile.

Lo scopo… io non voglio essere troppo deciso nel definire le differenze tra uomini e donne, ma a me sembra che lo scopo venga più naturale per le donne, soprattutto in tempi in cui le divisioni tra uomini e donne sono maggiori. Per gli uomini, gran parte dello scopo viene dall’interpretare il ruolo di controparte maschile – in ogni modo possibile – e che ci piaccia o no, il sesso ne è una parte importante (iscrivetevi a un qualsiasi gruppo maschile in cui gli uomini si riuniscono per condividere sentimenti e sarà tutta una questione di sesso).

Alla fine i Cavalieri Templari furono banditi dall’imperatore francese poiché erano diventati troppo potenti e troppo ricchi (avevano creato ed erano i proprietari del primo sistema bancario internazionale al mondo), i roghi continuarono e noi fallimmo. Ciò ferì molti di noi nel profondo delle nostre anime già ferite, noi che avevamo assistito alle ferite che furono inflitte alle mogli, alle figlie, alle amiche e ai colleghi. Noi sentimmo che quella ferita avrebbe potuto persistere per molti secoli. E così fu.

Non tempo dopo ottenemmo la prova chiara e bella della vittoria. Avvenne quando i massoni fecero in modo che la Statua della Libertà – la donna che regge la fiamma della libertà – si ergesse davanti a New York per mostrare a tutti coloro che arrivavano che quello era un luogo di libertà e di sicurezza dalle persecuzioni. Allo stesso tempo, in Europa chiuse l’ultima delle Scuole Misteriche perché il risveglio stava finalmente avvenendo tra la gente comune e noi dovevamo essere lì con loro. Ora potevamo stare con le donne, potevamo stare al loro fianco e sposarci e avere figli in sicurezza – e

quello era uno scopo sufficiente.

Ecco ciò che molti di noi facemmo come uomini Shaumbra. Ci ritrovammo come mariti, impiegati e membri della chiesa e uomini e donne che adempiono i ruoli di genere tipici dell’epoca. Poi, negli anni ’60 e ’70  le cose iniziarono a cambiare di nuovo. Assistemmo all’inizio della vera emancipazione delle donne e gli uomini risvegliati adoravano vedere ciò che stava accadendo. Iside si stava riprendendo la sua libertà e faceva risplendere la sua luce. Con la nostra storia partita da Atlantide e proseguita ai tempi con Yeshua e poi con i Cavalieri Templari e altre organizzazioni, noi sapevamo che stava finalmente accadendo. Quello era il momento.

Ottimo, eh? Sì. E forse no…

Direi che come uomini spirituali noi abbiamo iniziato a trattenere la nostra mascolinità. Le donne si stavano facendo carico di se stesse e recitavano il loro lato maschile quando era necessario e il loro lato femminile quando volevano e noi uomini abbiamo scelto di fare un passo indietro. Abbiamo scelto di trattenere la nostra energia protettiva maschile per facilitare al meglio uno spazio sicuro in cui le donne potessero trovare il loro posto – con il loro maschile e le loro energie femminili.

Conoscevamo anche la nostra storia a volte violenta e abbiamo avuto paura di noi stessi,

delle nostre energie maschili, perché siamo stati chiamati in causa per il nostro dominio.

Avevamo ancora così tante energie guerriere in noi, così tante dalla linea di sangue e

forse anche da vite passate. Anche adesso, attraverso il mio lavoro, so che alcuni di noi

hanno ancora paura di essere esseri sessuali maschili. È un problema comune per gli uomini

oggi. Viviamo nel mezzo di un’epidemia della sindrome del signor bravo ragazzo. (Se tu

non mi credi, leggi il libro No More Mr. Nice Guy del Dr. Robert Glover.)

E noi, che eravamo i cavalieri dei Cavalieri Templari, non facciamo eccezione.

“Io sono Erlend. Sono un coach per uomini”. Concludo così i video che pubblico sui social. Sogno di creare una nuova comunità maschile, con le donne come supporto, perché vogliamo invitare all’equilibrio e far sì che gli uomini trovino un nuovo scopo e la libertà di esprimersi. Vogliamo sentirci orgogliosi di essere uomini integrati ed equilibrati. Vogliamo trovare uno scopo nel riunire le nostre energie maschili e femminili interiori, e con ciò anche tornare ad essere a vero servizio della nostra Iside interiore. Vogliamo anche mostrare la strada ad altri uomini, oltre a mostrare alle donne che è possibile per qualsiasi uomo tornare in equilibrio, sentirsi e nutrire, e non aver paura di essere forte, anche combattere quando necessario per proteggere quelli che amiamo. E sì, scopare quando necessario. Anche se è solo con noi stessi.

Forse questo potrebbe essere il punto in cui molti uomini Shaumbra pensano che potrei andare troppo oltre, ma questo è il punto di partenza. Anche quell’energia maschile deve uscire. Possiamo liberarci degli strati di colpa per ciò che è accaduto in passato e permettere al nostro guerriero interiore di emergere ora a servizio in un modo nuovo? E non sono io a chiederlo.

Le donne con cui ho parlato vogliono uomini che non abbiano paura. Ho sentito una donna dire: “Abbiamo bisogno di uomini che sappiano uccidere, perché così ci sentiamo al sicuro. Abbiamo bisogno di uomini che possano arrabbiarsi, mostrare rabbia, ma che siano in grado di controllarla. E abbiamo bisogno che gli uomini siano onesti riguardo ai propri desideri”.

E noi uomini, abbiamo bisogno di essere nella compassione, nell’amore e nello spirito del nostro femminile. Ma quel desiderio maschile di piegare il mondo, di costruire e di distruggere, vogliamo essere in grado di incarnare anche quello. Lo suggerisco come nuovo scopo degli uomini oggi: incarnare tutto questo.

Pertanto, ho creato un nuovo gruppo Facebook per esplorare questa energia. Si chiama “E Iside… Gruppo Maschile”. Ho cambiato il nome per includere sia l’energia maschile che quella femminile, e in realtà, questo cambio di nome è fantastico, perché allude allo scopo dell’energia maschile nella dualità. Ha l’energia del divino femminile, l’energia di Maria Maddalena che abbiamo cercato di far emergere come Cavalieri Templari.

E l’acronimo è super cool: A.I. E se questo fosse un segno di un nuovo scopo per il futuro degli uomini risvegliati? Condividere le iniziali dell’intelligenza artificiale, mostrare la vera divinità dell’integrazione nel momento in cui le macchine stanno prendendo il sopravvento, quando l’energia mentale maschile è di nuovo alla ricerca della superiorità, la cosa che potrebbe creare la prossima ferita profonda di Iside. C’è una grande ragione per cui “E” fa parte del nome. Ci sono molte verità qui tra noi, troppe per trovare consenso. Questo è anche il motivo per cui i puntini di sospensione (tre punti) fanno parte del nome. È il silenzio, lo spazio, il “qualcosa in più” che non dobbiamo necessariamente analizzare e scomporre. Si tratta di entrare dentro.

Si tratta del Sé, dell’Io Sono, dell’Uno e di Tutto ciò che sei.

LA MOSCA KUHTUMI – Nazar Fedunkiv

Stamattina avevo in programma di percorrere 42 km in bicicletta prima del tramonto e invece appena sveglio trovai una e-mail che mi informava di un tentativo di sottrarre 3.728 $ dal mio conto. MCC?! Ho trascorso tutta la mattinata e un pomeriggio molto ‘piacevoli’ cercando una soluzione e sono riuscito a uscire solo verso le 17. “Farò comunque un giro in bicicletta da qualche parte!”
Immaginate il mio umore e la mia faccia mentre percorrevo un canale ricoperto su entrambe le sponde di fiori che proprio non riuscivo a notare.
Di colpo una mosca culona mi ha colpito proprio al centro del labbro superiore con una forza che mi ha quasi sbalzato dalla bicicletta e io ho reagito con MCC?!
“Ahi!” Mi sono fermato vicino al canale e all’improvviso ho sentito una risatina.
“Oh, fuck you, Kuthumi! Sei ingrassato!!”
“È così che saluti il tuo vecchio Amico oggi?!”
Entrambi abbiamo iniziato a ridere. Il labbro mi faceva male ed ero accigliato.
Kuthumi mi ha guardato severamente, “Salta subito fuori di lì!”
“Cosa?”
“Andavi in giro come uno zombie. Cosa ti ha fatto arrabbiare!?”
Io ho fatto una pausa. “Beh, le solite cose: le relazioni…” e poi ho aggiunto in fretta, “e qualcuno ha appena cercato di rubare il mio denaro!”
“Sì, sì.” Ha sospirato lui “Non volevi stare da solo per un po’?”
“Esatto.”
“E quindi…?”
“Ora che lo sono non sono più tanto sicuro…”
Kuthumi è scoppiato a ridere temendosi la pancia. “Ah! Tu sei un gran bell’esemplare di umano sciocco-sciocco!
“Non è divertente,” gli ho riposto osservando l’acqua e con il broncio, ma quando l’ho guardato di nuovo aveva smesso di sorridere.
“Essere solo davvero,” lo sentì dire con voce seria. “Per la prima volta in questa vita accidenti, fallo. Fai l’esperienza di te. Rivolgi il tuo sguardo dentro di te e non verso gli altri umani, altrimenti tu percorrerai questo cerchio per sempre .”
“Oh!” Ho alzato gli occhi al cielo. “Dimmi qualcosa che non so!” Gli ho tirato fuori la lingua.
“Ma sì, lo farò. Stavolta lo farò.”

Ci siamo seduti sulla sponda del canale e abbiamo immerso i piedi nell’acqua. Kuthumi si lisciava la barba e per qualche minuto ha osservato l’orizzonte con aria sognante e poi ha interrotto il silenzio.
“Guardati intorno, non senti che proprio ora stai vivendo la tua vita migliore?“
Io ho guardato l’acqua che scorreva tranquilla, i fenicotteri che meditavano lì vicino, il gruppo di cavalli scintillanti al di là del canale e le macchie di fiori di colore bianco e giallo e poi le mura e le torri di una fortezza medievale maestosa e poi le dune di sale e il mare dietro di loro.

“In effetti sì, ma…” Sono rimasto in silenzio.
“Lasciami indovinare,” ha iniziato Kuthumi, “tu hai lasciato un paese spaccato dalla guerra e ti stai godendo la vita dimenticandoti di *riempi tu lo spazio*.”
Poi ha scosso la testa. “No -no-no.”
“Tu devi essere un medium, Kuthumi!” Ho detto ridendo nervosamente
“Poco ma sicuro! Vuoi vedere le mie palle di cristallo?!” Ha risposto sorridendo.
“Quella battuta sta diventano vecchia, K.” Ho risposto ridacchiando.
“Tu capisci quanto in profondità è radicata la sofferenza nel collettivo dell’umanità? Neppure tu riesci a goderti davvero le tue esperienze sensuali e per cosa? Perché i tuoi amici e la tua famiglia soffrono e tu no? Il tuo dolore li aiuterebbe? No, ma soffrire è diventata un’abitudine o meglio una dipendenza. Non è così, ma non fa per perpetuare la sofferenza.”
Kuthumi ha mosso lentamente i piedi sott’acqua dove un intero gruppo di minuscoli pesci cercava di morsicare la sua pelle eterica senza riuscirci. “Dipende da te liberartene e puoi farlo solo se non soccombi più all’ipnosi legata alla sofferenza.  Per te la gioia è il tuo stato naturale proprio come l’acqua lo è per questi piccolini ricoperti di squame“.
“Lo so, K!” Ho sorriso e ho mosso i piedi mentre i pesciolini rinunciavano al livello non fisico e si spostavano verso qualcosa di più corporeo. “Quest’anno è stato intenso, magico, profondo e ricco di Bellezza e con qualche momento molto tosto, ma tutto sommato probabilmente è il migliore anno della mia vita.  Eppure questo maledetto pianeta sta diventando ogni giorno sempre più mentale. Gioco di parole.“
“Sai cercando di dire che mentre il resto del mondo soffre sempre di più, tu provi sempre più gioia?”
“Già, proprio così,” ho mormorato mentre masticavo qualche filo di acetosella.
“Non ti avevamo avvisato proprio di questo?“
“L’avete fatto… ”
“Era una domanda retorica,” mi interruppe e ripartì con il mio dito medio preferito e poi iniziammo a ridere di nuovo.
“Te lo ripeto, Stai con te, Fratello.” Kuthumi mi ha appoggiato sulle spalle le sue mani eteriche ma calde e in un certo senso io sono riuscito a sentirle.

“Ecco un paradosso per te: se sei onesto e ti vuoi prendere cura delle altre persone, dimenticati di loro e tuffati dentro di Te, dentro la tua passione, la tua gioia e la tua libertà. Ecco cosa aiuterà davvero te E la Creazione.
“Per ora esci da quello stato e goditi la sensualità di questo reame!” Ha tentato di suonate il campanello della mia bicicletta ma le sue dita l’hanno attraversato.

“Ora come ora qual è la tua esperienza fisica più sensuale?”
Io ho dato un colpetto al manubrio. “Pedalare in mezzo alla natura e cantare a squarciagola le mie canzoni i preferite!”
Kuthumi ha sorriso “Beh, vedo che lì c’è una bicicletta, che cosa aspetti? Vai!!”
Ho annuito e sono salito sulla bicicletta. “Kuthumi, la prossima volta potresti essere più gentile… ” e un’altra mosca enorme mi ha colpito sulla fronte. “Ahia!”
“Non lo sarò,” mi ha risposto con calma, “Io farò tutto ciò che è necessario per farti lasciare la modalità sofferenza.” Ha sorriso nella sua folta barba e ha iniziato a svanire.
“Perché me l’hai chiesto tu,” ha concluso.
Mi sono diretto verso gli acquitrini per esplorare nuove zone e quel giorno nessun’altra mosca mi ha colpito. Forse hanno avuto paura di quell’uomo folle che urlava e piangeva su una mountain bike.

GLI ASPETTI – GLI ELEMENTI CHE COSTITUISCONO IL SÉ – Jean Tinder

Se frequentate il Crimson Circle, di certo sentirete parlare della SES, uno dei corsi più importanti mai offerti da Tobias e Adamus e l’unico prerequisito che il CC abbia mai richiesto (aver frequentato la SES è l’unica condizione necessaria per partecipare alla maggior parte degli eventi live). La Scuola della Energie Sessuali riguarda l’amore verso se stessi e la sua struttura (dal suono poco sexy) riguarda le dinamiche energetiche fondamentali della persona e della società. Nel corso della storia della Terra, l’energia è stata distorta e manipolata dal virus dell’energia sessuale e ciò ha causato sofferenze e limitai a tutti gli esseri umani presenti sul pianeta. In effetti la SES è considerata talmente importante che viene offerta dal vivo (e non on-demand) ed è l’unico evento di questo tipo che viene offerto due volte l’anno.

Tuttavia, per quanto importante sia la SES, la mia opinione personale è che l’Aspettologia (ASP) sia il vero il fulcro della SES in quanto è il vero e proprio centro dell’integrazione, della maestria e della realizzazione. Detto con altre parole, se arrivare alla realizzazione è come costruire una cattedrale la SES ripulisce il terreno (e contribuisce a mantenerlo sgombro) e l’Aspettologia fornisce i mattoni e le assi per costruirla.

In altre parole, per creare una vita di maestria è necessario iniziare con le fondamenta della gestione dell’energia e dell’amore verso se stessi (SES), ma poi cosa fate con le macerie sparse delle vostre vite passate, delle esperienze, delle ferite e dei vecchi schemi? Tutti i mattoni della saggezza sono lì, ma molti sono ancora deformati, incompresi e disprezzati a causa dell’energia bloccata, cioè degli aspetti. Tuttavia, una volta che si sa cosa fare con loro, queste parti e pezzi di Sé si uniscono per formare le più belle creazioni.

Per parafrasare leggermente le storie raccontate da Tobias e Adamus, immaginate il vostro mondo come un paesaggio vasto, con ogni roccia, masso, fiore e albero che è apparso sulla scena oltre il Muro del Fuoco.

All’interno di ogni pianta ci sono infiniti semi di potenziali futuri, all’interno di ogni pietra un potenziale capolavoro di scultura o struttura. Fin dall’inizio voi avete rovistato nel vostro paesaggio giardino, esplorando, arando, piantando, costruendo, scavando, realizzando e facendo esperienza. Avete eretto creazioni bellissime e mostri sbilenchi, torte di fango e grattacieli, avventure emozionanti e orribili disastri e tutto ciò che c’è in mezzo.

A un certo punto, però, tutto ritorna nell’armonia e nella saggezza e da ciò che sembra essere un disordine caotico emerge un paesaggio di bellezza e armonia assolute. Naturalmente tutto ciò è inevitabile, ma l’Aspettologia fornisce le intuizioni e la chiarezza che ci permetto di vedere e capire come funziona e di partecipare in modo attivo al processo di ri-creazione del Sé.

Ho frequentato personalmente le scuole delle Energie Sessuali e Aspettologia e sono poi diventata insegnante di entrambe e quindi ho ripassato molte, molte volte il materiale e posso affermare senza esitazione che col tempo continuo a viverne gli impatti positivi su base quotidiana. Pur con le basi dell’amore vero di me, sempre più spesso io mi rifaccio all’Aspettologia quando si ripresentano vecchi schemi, quando parti di me sono spaventate o arrabbiate, quando si manifestano episodi nascosti di autosabotaggio o quando appaiono altre espressioni di me che non sono proprio da Maestra. È una scoperta continua che con il tempo diventa più semplice e più facile.

Si potrebbe dire che la SES fornisce il “contenitore” o lo spazio sicuro in cui l’ASP vi aiuta a integrare le molte parti di voi per camminare finalmente come un Maestro/a sulla Terra.

SULL’ASPETTOLOGIA

La Psicologia della Nuova Energia è davvero la psicologia del futuro perché riconosce l’interezza intrinseca dell’individuo e allo stesso tempo comprende le molte, moltissime parti che compongono l’insieme. Si impara che ogni parte – bloccata o meno – ha un suo scopo preciso e la vera maestria emerge quando si inizia a riconoscere quale parte/aspetto sta “conducendo lo spettacolo” in un determinato momento e poi e si riporta la consapevolezza al vero nucleo del Sé. Da qui derivano libertà, creatività e sovranità.

Nell’Aspettologia scoprirete che dentro di voi non c’è nulla di sbagliato e che non c’è nulla da correggere. Si tratta piuttosto di riconoscere e di accettare.

TROVARE IL MIO CAMMINO SULLA STRADA APERTA -Antonia Lyons

Uno dei vantaggi di essere Shaumbra è che i cosiddetti “veterani” sono generalmente generosi con i loro consigli e il loro sostegno ai “neofiti”.

Quando incontrai Adamus per la prima volta io non riuscivo a fare a meno di lui e soprattutto ero davvero entusiasta di entrare finalmente in contatto con persone che si sentivano a proprio agio nell’ “essere diversi” dalla solita folla spirituale. Gli Shaumbra mi erano sembrati reali e davvero in grado di fare il loro e di metterti al tuo posto se avvertivano un accenno di makyo.

Ero onorata di far parte di questa banda e per molto tempo sentii di dover lavorare duramente per essere “maestra” come tutti gli altri. Shoud dopo Shoud, nel giro di pochi mesi sfogliai tutta la biblioteca.

Il Crimson Circle diventò letteralmente la mia vita e non fu una sorpresa che un paio di pirati più anziani mi suggerirono di rallentare un po’. Dopo tutto ogni Shoud è così ricco che una persona dovrebbe davvero prendersi il suo tempo e assaporarne ogni pezzo e sentirlo, tornarci sopra, lasciare che si integri e farlo proprio. Di certo io non sono una che accetta i consigli con facilità e quindi ringraziai educatamente tutti e proseguii per la mia strada verso la Realizzazione. Pensai persino di accelerare il mio viaggio facendo SES e Aspettologia una dietro l’altra – ero sulla buona strada e non c’era modo di fermarmi!

Più o meno un anno dopo, di colpo mi resi conto di essere rimasta ferma sullo stesso punto per un po’ di tempo e tra me e me ho pensato, “Non vado da nessuna parte, giusto?”. Di colpo la strada della realizzazione ha fatto una curva stretta e io mi sono stancata dell’interminabile sosta.

Fermarsi e aspettare, aspettare e fermarsi. C’erano giorni in cui avrei pagato oro per ogni pepita di saggezza che mi avesse spinto in avanti per lasciarmi alle spalle la noiosa incertezza della vita. Non me ne sono accorta fino a poco tempo fa, ma ciò che pensavo fosse un desiderio genuino di crescere, spesso nascondeva il bisogno di controllare ogni cosa – dentro e fuori di me.

In segreto pensavo, “Se seguo un altro corso, se parlo con un altro Shaumbra e se mi impegno di più, forse tutto ciò inizierà ad avere un senso,” ma non è mai successo. Nonostante i miei migliori sforzi per accettare davvero la mia umanità io non l’ho fatto e quando me ne sono accorta è stato un duro colpo. Mi sono sentita tradita e infastidita.

Ero arrabbiata con Adamus per essere sempre così fastidiosamente arrogante e invadente. Ero arrabbiata con Geoff e Linda perché erano un duo d’affari astuto e connivente ed ero arrabbiata con tutti quegli Shaumbra illusi che sembravano sempre meno audaci pirati e sempre più un gruppo di seguaci senza speranza.

Qualunque cosa il Crimson Circle avesse inteso offrirmi, ora suonava più come un’inutile sciocchezza. Dopotutto, se tutto ciò fosse stato vero io non avrei sentito l’impulso di continuare a cercare. Dedicare tante energie a tutti quegli Shoud e a tutti quei corsi significava che a questo punto avrei dovuto sentirmi “completa,” ma non era così.

In tutta onestà ero arrabbiata con me stessa per non essere riuscita a fermare quella ricerca infinita. Io volevo una cura che mi togliesse tutto quel disagio e che mi trasformasse in una specie di monaco zen incurante delle tribolazioni di ogni giorno. Solo dopo aver intrapreso una nuova “spedizione miracolosa”, un giorno tutto divenne molto chiaro.

All’improvviso, mi sono resa conto che nulla avrebbe mai funzionato perché non era la mia verità e non avrebbe mai potuto esserlo solo perché non mi ero mai data il tempo di “assorbire” tutto l’incredibile lavoro che avevo incontrato nel corso degli anni.

Ora riuscivo a vedere che, indipendentemente dal credo o dal Maestro, tutto ciò che incontravo lungo il cammino puntava nella stessa direzione, ma non avevo mai prestato attenzione alla mappa molto chiara che avevo sempre avuto in tasca. Ero così preoccupata di cercare qualcosa che mi portasse dritto alla fine della strada che non mi ero mai guardata davvero intorno e non avevo lasciato che tutta quella bellezza mi parlasse.

All’improvviso le parole di Adamus non mi sembrarono più estranee né dure perché ero riuscita ad andare oltre e a cogliere la loro autenticità, ma la cosa davvero bella è che finalmente ho potuto farle mie. È stato molto, molto divertente ritrovarmi a ripetere “Ahhh, ora so cosa intendeva!!!” e portare quelle verità riscoperte nel mio spazio in un modo del tutto nuovo.

Ogni volta che Adamus affermava che la frenesia globale non ci riguardava, io ho sempre pensato che suonasse un po’ come un pio desiderio e forse fosse anche un po’ arrogante. “Lasciate che il mondo lotti mentre voi Shaumbra vi limitate a trasformare l’acqua in vino”, mi sembrava di sentirlo dire.

Ora che “sento” davvero le sue parole, io posso scegliere come permettere a qualsiasi cosa accada fuori dalla porta di casa mia di servirmi. Spesso può non essere ciò che avevo sperato e sicuramente può essere scomodo, ma io ho la capacità di usare tutto ciò per la mia crescita, proprio come quando ho trasformato le chiusure in un lungo viaggio attraverso Shaumbraland. Mentre il mondo era sconvolto dal COVID io ho trascorso tutto il tempo a conoscere Tobias e Adamus, sapendo di avere un biglietto di sola andata e con l’intenzione di restare a lungo.

Solo di recente ho toccato con mano la veridicità di ciò che Adamus suggerisce: mentre il Paese affronta una lunga recessione anche la nostra attività, come molte altre, subisce un forte impatto e anche se non posso negare che sta accadendo davvero, in ogni caso ho potuto percepire uno spazio all’interno della costrizione causata dai cambiamenti improvvisi.

A prescindere dalla natura poco gentile di questo momento io percepisco le scelte e le opzioni. Io so solo che ciò che potrebbe essere una fine, in realtà ci sta conducendo in un luogo che la nostra mente non riesce ancora comprendere, ma per cui la nostra anima è entusiasta.

È un momento divertente? No, non lo definirei così e anzi, è giusto dire che alcuni momenti sono piuttosto intensi, ma io non sono bloccata perché lo Spirito trova sempre un modo – sempre.

Un’altra cosa con cui ho lottato spesso è l’idea che all’improvviso siamo troppo bravi per frequentare quelli che io chiamo “civili” (o “babbani” nel gergo Shaumbra). Le persone, intendo le altre persone, non Shaumbra che non riescono a vedere oltre il loro naso e che chiaramente non hanno idea di essere anche Dio.

Per molto tempo ho creduto che Adamus ci invitasse a scegliere da che parte stare poiché chiaramente eravamo troppo evoluti e il resto dell’umanità sarebbe stato solo una distrazione. Lo stesso vale per il lavoro: fare i “lavori dalle 9 alle 5, i lavori che danneggiano il cervello” e che pagano solo le bollette e ci fanno restare troppo vicini agli altri esseri umani. Spesso ho avuto l’impressione che Adamus volesse che rinunciassimo a tutto e lasciassimo che se ne occupasse la nostra buona e vecchia fata madrina.

È stato un enorme sollievo rendersi conto che Adamus ci invita solo ad avere il massimo rispetto per la scelta di riunirci alla nostra anima e in effetti quella scelta è molto preziosa e dopo quella scelta la vita non è mai più davvero la stessa – e non dovrebbe esserlo.

Quando una persona sa che è arrivato il momento di accettare la propria divinità mentre è ancora in forma umana creerà relazioni che la nutrono e la ispirano. I lavori le forniranno i mezzi per godere del fatto di essere nel mondo e lo spazio in cui curare la sua vita interiore.

Quando iniziamo a “ballare il tango” con la nostra anima, noi impariamo cosa e chi ci fa bene e non ci accontentiamo di niente di meno. Ciò che ci dà gioia, resta – il resto è fuori.

Guardandomi indietro, ora capisco perché mi avevano detto di fare una pausa mentre esploravo la vasta biblioteca del materiale del Crimson Circle. Ricordo che un giorno le parole di Tobias mi hanno talmente stupito che ho sentito di voler “restare con loro” il più a lungo possibile. Volevo tenerle nel mio cuore e lasciare che mi parlassero mentre mi immergevo nel mondo circostante e invece mi sono buttata subito in un nuovo Shoud, e poi un altro e poi un altro ancora finché un giorno mi sono sentita molto arida e disperata nel voler trovare l’anello mancante, la cura miracolosa alla brutta malattia chiamata vita.

Dopo una piccola pausa, alla fine tornare in Shaumbra-land e guardare lo Shoud di ottobre mi è sembrato semplicemente giusto.

Adamus sarà sempre malizioso e un po’ invadente, ma ora percepisco una compassione e un rispetto genuino per tutti noi con cui prima non riuscivo a connettermi perché quando si è alla ricerca di qualcosa, si pensa di sapere cosa si deve trovare e invece da qualche parte lungo la strada della Realizzazione la mente inizia a giocare brutti scherzi e ci si può perdere. A quel punto ritrovare la strada è abbastanza facile e all’improvviso si torna in pista.

Non c’è più nulla da cercare e nulla da trovare. Si cammina lungo una strada aperta e tutto intorno sussurra a noi. Non c’è un qui o un là; è solo un flusso costante dentro e fuori l’immensità, dentro e intorno a voi.

Non importa se siamo “veterani” o “novellini” – arriva un momento in cui ogni Shaumbra è chiamato a percorrere quella strada a modo suo. Potrebbero passare anni prima che ci rendiamo conto dell’importanza di questo – o potrebbe non accadere mai. Adamus ci invita più volte ad offrire a noi stessi la cura e il rispetto assoluti durante il nostro viaggio che spesso risulta movimentato. Prendiamoci tutte le pause di cui abbiamo bisogno, riposiamo un po’ e ridiamo molto ma soprattutto, quando impariamo a fidarci di noi non dubitiamo più del nostro senso dell’orientamento né cerchiamo in modo frenetico le scorciatoie o i panorami più belli. Restiamo sulla rotta e camminiamo mano nella mano con il Sé sapendo che il viaggio non finisce mai.

Il Battito del Cuore – Jean Tinder

ARRESTO & RIAVVIO

Scordatevi lo ‘sbatti e riempi’. A volte bisogna fare le cose in grande o andare a casa. Dato che non andrò a casa tanto presto, a quanto pare una parte di me ha deciso che era arrivato il momento di prendere il COVID. Fino a qualche settimana fa ero molto orgogliosa di me e del mio robusto sistema immunitario ed ero sicura che sarei sfuggita in modo definitivo al temuto spavento globale.

Dopo tutto, essendo alle Hawaii per le produzioni del Crimson Circle io non avevo tempo di ammalarmi e invece – ahimè – era arrivato il mio turno. Con una settimana in più nel mese (che avevo programmato di utilizzare in modo diverso) e una persona in più che si trovava per caso a disposizione per il lavoro con la telecamera, il mondo è andato avanti senza di me. Ho trascorso alcuni giorni in uno strano e doloroso delirio seppellita sotto un mucchio di coperte e ignara del calore solare che c’era fuori.

Per dirla in modo ovvio, quando il corpo va fuori uso e si rifiuta di funzionare nonostante tutta la mia potente volontà contraria, la cosa diventa esasperante e fa un po’ paura, ma ricordo di osservare ciò che accade c’è sempre un lato positivo e in questo caso si è aperta una porta interiore per qualcosa che desideravo profondamente ma che si è rivelato del tutto inaspettato.

L’inizio è stato subdolo. Avevo tossito un po’ e l’avevo attribuito all’inalazione di un po’ di acqua di mare quando ero caduta tra le onde in spiaggia; di fatto non volevo riconoscere il malessere generale che si stava insinuando. Un lunedì pomeriggio mi sono infilata a letto “per qualche minuto” decidendo che il mio malessere generale era dovuto a un “movimento di energia” dopo un’importante conversazione avvenuta quella mattina. Sempre produttiva, ho deciso di cogliere l’occasione per esplorare le porte di cui Merlino ha parlato di recente, invitandoci a uscire da sinistra e rientrare da destra. (solo che, aspetta… quando sono là fuori e guardo indietro, la porta di destra ora è a sinistra. Cambia qualcosa? Ha importanza? E se… oh mente stai zitta!)

Un respiro profondo e sono uscita dalla porta e in pratica sono andata a sbattere contro un enorme tavolo circondato da molte figure incappucciate. Il Consiglio Cremisi! Avevano alcune domande da farmi e infatti riferendosi a un argomento specifico trattato durante quella recente conversazione mi chiesero. “Mostraci a cosa hai lavorato,” (umana). “Cosa? Io non ci ho nemmeno pensato…” e all’improvviso glielo stavo mostrando con tanto di diapositive animate! Huh. A quanto pare, dopo tutto ci avevo pensato. Il mio io umano era interessato alla presentazione proprio come sembrava esserlo il Consiglio.

Di colpo è arrivata una domanda molto precisa: “Dov’è il tuo scettro?”. (loro usavano un nome diverso). Ops! Dov’è il mio scettro? Chiaramente, il me umano si era dimenticato alcune cose importanti. Quando lo presi in mano io fui immediatamente distratta dalla sua squisita bellezza. Una punta allungata di cristallo a forma di rombo (sì, ho dovuto cercarla) rilegata in oro e posta in cima a un bastone molto interessante. È molto difficile da descrivere correttamente con parole umane, ma era una specie di lunga asta, liscia e trasparente che in qualche modo era incisa all’interno con scene di tutte le vite terrestri che avevo vissuto. Non riuscivo a capire come fosse stata creata, ma era lì, un distillato visibile di ogni mia vita. Man mano che le scene avanzavano verso la cima del bastone, la saggezza accumulata illuminava la punta di cristallo con una luminosità brillante. Una delle figure incappucciate mi tirò fuori dalle mie fantasticherie e senza cattiveria ma con chiarezza tuonò: “Non tornare senza”.

Poi sono accadute altre cose, ma subito dopo il corpo ha attirato la mia attenzione e sono tornata a letto. Volevo saperne di più sul bel progetto a cui apparentemente stavo lavorando “là fuori”, ma avrebbe dovuto aspettare perché tutto iniziava a far male.

Il giorno dopo ho fatto una pietosa apparizione alla riunione del personale online, rimanendo in modalità muto per non affossare i lavori con i miei colpi di tosse e poi sono tornata a letto. Poiché la mia dolce badante aveva altro da fare, sono stata lasciata sola per quasi tutto il tempo e la mia mente ha tratto grande vantaggio dalla sua prigionia. Il flusso costante di detriti che scorreva nella mia testa mi faceva male quasi quanto la febbre e dopo troppe ore di sopportazione ne avevo abbastanza. “Basta, cazzo!!!” Ho detto ad alta voce. “Per l’amor di Dio, chiudete il becco”. E così è stato!

Nel silenzio beato e delirante, mi sono resa conto che si trattava di una di quelle scelte di livello centrale che fanno davvero accadere le cose. La Maestra aveva parlato e la mia frenetica energia mentale aveva obbedito. La mente era davvero tranquilla. Qualche tempo dopo ho scoperto che una mente veramente tranquilla fa fatica a mettere insieme le parole in sequenze coerenti e ciò significava che io avevo difficoltà a esprimermi con parole scritte o parlate – ma ero malata e non mi importava.

Alla fine, naturalmente, la mente è uscita dall’ombra e ha trovato un angolino in cui vivere. Di tanto in tanto si dimostra utile, ma da quella volta è stata molto più collaborativa.

Nei giorni successivi il mio corpo si è ripreso e ha iniziato a migliorare. Alla fine, stavo abbastanza bene da poter andare in spiaggia a guardare il tramonto, una delle mie attività preferite fuori servizio sull’isola. Seduta in silenzio sulla sabbia e respirando profondamente ho chiuso gli occhi per sentire il calore del sole al tramonto e ben presto ho notato intorno a me alcuni esseri che ho percepito come curiosi fantasmi. Erano in qualche modo legati alla zona nella loro realtà, ma di colpo si sono accorti della mia presenza e mi hanno guardata con placida curiosità. Subito dopo ecco la sorpresa.

La mia anima è spuntata dietro l’angolo con un grande sorriso affettuoso: “Salve!”. Sapevo in ogni molecola chi e cosa fosse, anche se per questo incontro aveva assunto un aspetto umano e sbarazzino e a quella presentazione è seguita una “conversazione” molto insolita.

Nell’istante in cui la io-umana aveva una domanda, prima ancora che la formulassi a parole, la io-anima avevo la risposta – ne avevo molte! L’esperienza è durata forse 10 minuti, ma ci vorrebbero diverse ore per scrivere tutto ciò di cui abbiamo parlato. È stata l’esperienza più esaltante che abbia mai vissuto con me stessa.

A un certo punto le ho chiesto perché avessi preso il COVID. “Per questo!” è stata la risposta immediata e beh, forse ne è valsa la pena. Ma come posso tenerlo dentro di me? “Sei tu, sciocca. Permettilo e basta!”.

La mia anima, personificata in quel momento come un giovane intelligente, impertinente, saggio e con una enorme fiducia in se stesso era tutto ciò che avrei potuto desiderare. “Lui” mi ha mostrato come posso confortarmi ogni volta che ne ho bisogno. “Lui” si è dissolto in me per un momento, solo per farmi sentire la cosa di “noi”. Lui/lei si è congratulato con me per aver permesso a un amore profondo e bellissimo di entrare nella mia vita, per essermi fidata di me, per essere sopravvissuta fino ad ora a questa vita, per essere rimasta fedele a me stessa e così via. “Lui” mi ha mostrato cosa succede quando parto per la tangente umana, come io-anima osservo la me-umana con una grande gioia, compassione ed eterna pazienza fino a quando non abbiamo finito con la deviazione e torniamo al mio Sé.

Dalla mia anima ho percepito zero rimproveri, zero indicazioni, zero doveri o non doveri, zero speranze e zero rimpianti. Che la io-umana lo percepisca o meno, io-anima sono entusiasta di me in ogni singolo momento e infatti il canto estasiato della mia anima è la “melodia” più perfettamente intonata che io abbia mai percepito E solo perché le dita della mia mente possono essere nelle orecchie e la mia bocca mentale sta annegando tutto con “La la la la!” non significa che la mia anima abbia mai smesso di cantare. È così irresistibile che se la mia umana potesse restare sempre in quello spazio di comunione istantanea, non avrebbe mai più un bisogno o un desiderio. Invece la mia anima ama gustare il sapore dei bisogni e dei desideri e delle soddisfazioni e delle frustrazioni e dei piaceri e dei dolori e, beh, ogni singola cosa che la mia umana abbia mai sperimentato! Ad essere sinceri, il livello di piacere della mia anima è sorprendente.

Certo, quel momento è passato e la vita è andata avanti, ma la mia io non l’ha dimenticato. Riesco ancora a sentire il piacere che scintilla alla periferia della mia consapevolezza. La voce soave e sensuale è ancora lì, anche se di solito è smorzata dalla mia mente ancora molto indaffarata e occasionalmente utile. Io affermo che se per regalarmi questa esperienza ho dovuto vivere un attacco intenso e doloroso di COVID, allora direi che ne è valsa la pena.

Solo una cosa mi lasciava perplessa. Dov’era la mia anima prima di allora e come aveva fatto a sbucare “dietro l’angolo”? Nella mia vista interiore, era come se io fossi seduta in una specie di corridoio dalle pareti trasparenti, completamente ignaro di un altro passaggio trasparente che mi attraversava proprio di fronte. Qualunque cosa si trovasse in quel passaggio per me era invisibile, anche se potevo vederlo “attraverso” la mia realtà umana. Qualche giorno dopo abbiamo ripreso a lavorare a una produzione che era stata temporaneamente sospesa. Nel frattempo, l’argomento previsto era cambiato: ora avremmo registrato la prima puntata della serie La Croce del Cielo.

Durante il secondo giorno di registrazione, in testa mi si è accesa una lampadina così luminosa che ho dovuto soffocare le risate. Quella sera, sulla spiaggia io avevo fatto l’esperienza della mia “via crucis” – l’intersezione dei miei regni! L’intersezione

L’intersezione finalmente superabile tra il mio sé umano e il mio Sé Completo era l'”angolo” che la mia anima aveva girato. Riesco ancora a vedere l’espressione di pura gioia e di allegria sul suo/mio volto.

Ammalarsi non è stato divertente e io non consiglio la sofferenza, ma quando tutto è detto e fatto, a volte un crash e un reboot ne valgono davvero la pena.