Maggio 2021

UNA NOTTE TEMPESTOSA AL CLUB DEI MAESTRI ASCESI – Geoffrey Hoppe  

Nota: In questo momento Il mio programma è particolarmente pieno. Abbiamo appena finito un workshop di Energy Works qui a Kona e il mio articolo per la rivista deve essere consegnato oggi.  Invece di scrivere un articolo originale, ho intenzione di “lasciare che l’energia mi serva” condividendo una storia toccante che Adamus ha raccontato nel recente workshop. Il mese prossimo tornerò con la mia solita rubrica regolare.

Adamus: Parlando di grandezza, l’altra sera ero al Club dei Maestri Ascesi seduto sulla mia sedia preferita vicino al camino e leggevo la rivista Shaumbra e ascoltavo un po’ della mia musica. Improvvisamente, ho sentito la presenza di un altro Maestro Asceso, Sebastian che si librava da qualche parte vicino alla mia sedia e sentivo che aveva un problema con me. Con una voce leggermente irritata dissi: “Cosa c’è, Sebastian? Cosa c’è?” Sebastian rispose: “Beh, St. Germain, quegli umani sulla Terra, il tuo piccolo gruppo di Shaumbra hanno tutto così facile”. Misi giù la mia rivista e gli chiesi di spiegarsi. Sebastian alzò la voce in modo che gli altri lì vicino potessero sentire. “In effetti, per tutti noi Maestri Ascesi è stato molto più difficile. Per il tuo gruppo Shaumbra tutto è molto facile”. Alzai le sopracciglia in modo interrogativo. “Davvero? Facile?” Chiesi bruscamente e più o meno in quel momento altri Maestri Ascesi si avvicinarono. Uno di loro di nome Ahliv disse: “Sai, è vero. Quando è il momento di incontrarsi saltano su un jet e arrivano da ogni parte del mondo”. Sebastian annuì e aggiunse: “Noi abbiamo dovuto usare i cammelli o camminare per mesi senza scarpe in due metri di neve”. A quel punto Bob, un Maestro Asceso del Canada intervenne: “E poi hanno quella cosa, Internet, dove hanno accesso istantaneo a tutto. Ai nostri tempi, eravamo fortunati solo ad avere un rotolo di papiro, eh?” A quel punto, sempre più Maestri Ascesi si erano riuniti intorno a noi. Zelar fece anche un commento sul cibo. “È tutto molto comodo. Hanno tutto quel cibo preconfezionato. Ai miei tempi, dovevamo cacciarlo, scuoiarlo e cucinarlo e loro  cosa fanno? Infilano un piccolo vassoio in un microonde, premono un pulsante e un minuto dopo esce caldo. Per questo gruppo di Shaumbra è molto facile!”

A me era venuta solo voglia di sputare ma loro continuavano. Raita ha preso la parola e ha detto: “Abbiamo dovuto capire da soli So-See-Hoon (da La Soglia). Abbiamo dovuto affrontare esperienze personali molto traumatiche con il drago e ora lo stai insegnando a migliaia di persone. Per tutto ciò che è santo, dovrebbero capirlo da soli come abbiamo dovuto fare noi!”  Sono andati avanti così  per almeno 10 minuti terrestri. Un banchiere svizzero – un Maestro Asceso banchiere  – disse: “Ai miei tempi, c’era un prezzo per ogni cosa. Quando nel 1500 venivamo nelle tue i nelle vostre Scuole Misteriche dovevamo pagare molte monete d’oro preziose solo per entrare dalla porta principale e poi dovevamo lavorare solo per restare! Abbiamo lavorato nei campi e nelle cucine, strofinavamo i pavimenti di pietra e abbiamo persino lavato i vestiti! Guarda Shaumbra ora. Quasi tutto ciò che ricevono da voi è gratis e ciò che devono pagare è un incredibile affare che vale 100 volte la somma che pagano. Ottengono la saggezza solo premendo un pulsante su Internet”. Il Maestro Asceso Hulia saltò nella mischia. “Quando c’è un incontro ricevono registrazioni audio e trascrizioni del testo che possono ascoltare o leggere in seguito. Li stai imboccando con il cucchiaio, St. Germain! Li stai trasformando in smidollati.”

Mi stavo agitando. Stavano parlando della mia gente, dei miei Shaumbra. Mi alzai dalla sedia e li guardai dritto negli occhi. “Dannazione, dannazione! Solo un momento, compagni Maestri! Sì, hanno alcune comodità e grazie al cielo le hanno. Rende un po’ più facile affrontare la cosa più difficile che possano affrontare in tutta la loro vita. Che importa se hanno cene surgelate o possono passare da McDonald’s o andare su Internet? La domanda è voi riuscireste a sopportare di tornare sulla Terra così com’è in questo momento? Tutto si sta muovendo molto in fretta. Gli esseri umani riescono a malapena a stare al passo con i cambiamenti che avvengono minuto per minuto. Non solo la tecnologia, ma il ritmo folle dell’umanità. Accade una cosa e subito dopo ne accade un’altra e un’altra ancora.  La pressione è 10 volte più intensa di quella che c’era ai vostri tempi.

“Sì, hanno Internet che è comoda ma c’è anche una cosa chiamata la spazzatura  di Internet. È tutta la merda che c’è su Internet e devono farsi strada lì in mezzo e la  spazzatura è tanta. È come il serbatoio di tutta la spazzatura della coscienza di massa. Da un lato è comoda, ma è anche piena di spazzatura. Le teorie cospiratorie! Proprio perché le notizie vanno così veloci ci sono più teorie cospiratori, più paura e più dramma che mai. Sì, in qualche modo hanno vita facile, ma a tutti voi voglio dire qualcosa di molto importante. Tutti voi Maestri Ascesi che siete qui e siete tanto critici nei confronti dei miei Shaumbra, voglio che sentiate questo: “Loro sono rimasti sul pianeta come Maestri incarnati e voi no. La differenza è questa. Loro hanno diritto a tutte le comodità perché loro restano sul pianeta.

“Te ne sei andato! Dimmi, Raywah, cos’è successo dopo la tua Realizzazione? Hai avuto una grande Realizzazione e poi sei schiattato. Voglio dire, tipo subito! Non sei rimasto nei paraggi. Gli altri, quanti di voi sono rimasti più di un mese dopo la loro Realizzazione?” Solo poche mani si alzarono in tutta la stanza. “Ve ne siete andati. Non c’è niente di male, assolutamente niente. Avete completato il vostro viaggio ma miei cari Shaumbra non solo stanno completando il loro viaggio, ma rimarranno. Rimarranno su questo pazzo, pazzo, pazzo pianeta con il suo ritmo veloce, i suoi alti e bassi, i suoi attacchi e assalti e il nutrimento energetico e la bassa coscienza. Loro rimarranno e così possono essere i veri Maestri e irradiare la loro luce nel periodo più importante che la Terra abbia mai visto.

“Tu là dietro – Begonia – te ne sei andata e non era un momento molto importante. Era tipo il 400 d.C.? Non succedeva niente! Era noioso. Il movimento cristiano stava prendendo un po’ piede, ma le cose non procedevano. Qua e là c’erano un paio di piccole guerre, ma era uno dei periodi più noiosi del mondo. Io non c’ero. Non ho scelto di incarnarmi allora, perché era molto noioso.

“I miei Shaumbra sono rimasti al Tempo delle Macchine e ora sul pianeta c’è anche tutta una nuova specie di umani che sta emergendo. Come potete essere critici su Shaumbra dicendo che hanno vita facile quando a tuti gli effetti si sono arruolati di nuovo per servire l’umanità? Come osate!”

Nella stanza scese il silenzio. Io feci di tutto per non sorridere. Dovevo mantenere una faccia severa, ma ero davvero dannatamente orgoglioso della mia difesa di Shaumbra. A quel punto dal fondo della stanza si sentì un Maestro Asceso che applaudiva,  poi una dozzina lo seguirono e ben presto applaudirono in centinaia e alla fine c’erano 10.000 Maestri Ascesi che applaudivano perché avevano capito ciò che io sapevo già. Shaumbra, voi potete avere alcune comodità ma quei benefici sono niente in confronto a ciò che state facendo davvero. Poter prendere un aereo a reazione è un grande affare. Come se fosse divertente? Ci sono giorni in cui preferirei prendere un cammello piuttosto che un jet e certo, avete Internet e altre comodità, ma voi restate qui e il punto è quello.

Voi state scegliendo di essere Maestri incarnati sul pianeta, il primo gruppo in assoluto e non state solo progettando di restare un anno o due. Noi stiamo parlando di decenni o forse più. Voi state pianificando di restare in giro – per godervi la vita, naturalmente – ma anche per portare qualcosa di molto importante al mondo, al pianeta in questo momento: La coscienza, la luce, i nuovi potenziali e infine la Nuova Energia.

Cari Shaumbra, prendetevi un momento per ricevere questo applauso da parte di 10.000 Maestri Ascesi.

GIOCARE CON L’OSCURITÀ Agnieszka Jaworska 

A seconda del nostro livello di coscienza, i sogni hanno contenuti e profondità diversi e svolgono ruoli diversi. Adamus ha detto che sul sentiero della Realizzazione le persone non solo sognano su molti livelli, ma i loro sogni sono molto più letterali. Non c’è bisogno di dizionari, di simboli e di libri egiziani sui sogni per capirli. Lo spirito comunica con noi direttamente, con semplicità e chiarezza.

Senza dubbio avete fatto “sogni speciali” che sono più significativi e vividi di altri e che giocano un ruolo importante nell’aiutarvi a trasformare, comprendere e integrare qualsiasi scheletro rimasto abbandonato nel vostro armadio.

Per prima cosa quando il mettete in scena, i sogni liberano e purificano gli aspetti resistenti e difficili. Tutte quelle storie tristi che sono rimaste bloccate in loop per secoli e vite – alla fine trovano una risoluzione. L’amore infelice e inappagato trova la sua via d’uscita. Quando finalmente le vedete da prospettive diverse, voi comprendete e perdonate alcune ferite antiche e se un certo aspetto lo sceglie anche la linea temporale degli eventi può cambiare. Ciò serve all’integrazione di tutte le parti di voi che sono rimaste da qualche parte nella periferia della vostra coscienza, perse e tormentate.

In secondo luogo in quei sogni speciali vi preparate alla vita da Maestro dopo la Realizzazione, il che significa che il vostro Corpo di Luce continua a “costruire” e a rafforzarsi. Noi impariamo, creiamo e ci alleniamo anche in un ambiente non materiale sicuro, in modo che alla fine possiate implementarlo qui sulla Terra e nel corpo fisico.

In terzo luogo noi insegniamo agli altri. Quando visitiamo altre dimensioni come le Nuove Terre e vari spazi angelici noi addestriamo altri a scendere nella materia qui, sulla Terra. Oppure come Maestri noi insegniamo ad altri che scelgono l’illuminazione a prescindere da dove si trovano, perché l’energia non si preoccupa del tempo e dello spazio.

La cosa più bella di tutte è che tutte quelle cose accadono in contemporanea nei nostri sogni. Uno di quei sogni l’ho fatto di recente e mi è sembrato molto vivido, molto potente ma anche molto efficace e utile che quando l’ho raccontato al  mio compagno lui mi ha chiesto di condividerlo. Forse lo troverete utile come noi.

SOGNO: SCENA 1 – AMJA,I L CANE 

Il ricordo di questo sogno inizia con il mio cucciolo di sei mesi, Amja. È posseduta. Sembra un piccolo lupo mannaro con gli occhi rossi, la pelliccia appiccicosa e pelosa con chiazze calve e mi salta addosso con ferocia. Vuole mangiarmi! E vuole che faccia male!

All’improvviso, emerge una donna che sembra un’impiegata stanca e antiquata: acconciatura anni ’70, occhiali da quattro soldi, un brutto vestito marrone, niente trucco e occhiaie. Proprio quando il cane sta per lanciarsi su di me la donna lo afferra, lo gira sulla schiena e inizia a soffocarlo. So che devo fare i conti con la morte della mia amata Amja.

Quello è il primo momento in cui sono consapevole di entrambe me: la me che sogna e quella che è sognata. Nella realtà 3D Agnieszka sente e co-decide con il me del sogno. Nel momento in cui mi arrendo e lascio morire il cane, Amja esala una palla di polvere grigia e ritorna alla sua forma di cucciolo carino. Non ho dubbi che il mio vero cane che dorme nel corridoio lo stia  vivendo davvero e che sia del tutto consapevole di quell’evento confuso.

SCENA 2 – LE CAMPANE DI AMBRA E LA PORTA

Mi guardo intorno e mi rendo conto di essere all’interno di una montagna molto profonda e alta, piena di scale maestose, edifici, pilastri e sculture tipo la città dei Nani o il regno degli Elfi del Bosco del film Lo Hobbit. È semioscuro e in scala tutto è estremamente monumentale (dato che ultimamente non posso guardare altro che film fantasy ho rivisto tutta la saga di Tolkien e in questo sogno la mia mente ha visualizzato lo scenario più accettato. Credo sia un profondo desiderio di un po’ di magia in una vita umana grigia e noiosa).

Mentre Amja si riprende, l'”impiegato” che accarezza ancora il cane dice con voce strozzata e tesa: “Cosa stai aspettando? Suona l’allarme, suona le campane! Stanno arrivando!” E all’improvviso inizio a sentirlo, da lontano qualcosa si muove lentamente e mi rendo conto che orchi e troll stanno arrivando in gran numero.

Mi guardo intorno e vedo deliziosi campanelli d’ambra appesi in luoghi strategici in tutto l’interno della montagna. Sono tubi d’ambra di varie lunghezze appesi in file che nel crepuscolo emettono un bagliore dorato color miele. Da qualche parte afferro una bacchetta d’ambra e con tutta la mia forza suono le campane più vicine a me. Il loro suono è ultraterreno, come se non ci fosse, silenzioso ma perfettamente udibile. Non ho mai sentito un suono simile sulla Terra. Poi nella parete di roccia appare una porta e io e Amja ci precipitiamo nella camera posta lì dietro.

SCENA 3 – LA CAMERA E I MERAVIGLIOSI GIGANTI

La sala è piena di luce; enormi lampadari di cristallo emanano scintille luminose. Per ora iI grande tavolo a ferro di cavallo è in attesa, è vuoto. Mi siedo con il cagnolino confuso sul bordo del tavolo e aspetto. Presto iniziano ad apparire quelli per i quali  ha suonato la  Campana d’Ambra.

Sono uomini giganteschi, alti 2 metri e mezzo o 3 con aspetti e vestiti di ogni tipo  possibile. Barbuti e senza barba, capelli lunghi e calvi. Eccentrici in grandi scarpe da ginnastica colorate e giubbotti rock in pelle nera, freak in armature da samurai o in pelle tipo vichinghi o jeans e magliette divertenti – c’è ogni stile che vi viene in mente in ogni possibile variazione. Arrivano da diverse parti del mondo e si siedono al tavolo.

Una cosa li accomuna: sono MERAVIGLIOSI. Hanno occhi luminosi, sorridono calorosamente, sono pieni di dignità, di pace e di grazia. Scherzano, ridono e mi guardano con attenzione amorevole perché qui sono NUOVA. Tutti si conoscono da diverso tempo e invece per me è la prima volta. Mi sento molto felice, innamorata di questo gruppo e felice. Assolutamente felice. Rido e sorrido e lo sento chiaramente mentre sogno: il mio corpo addormentato si rilassa e onde di calore e gioia mi attraversano il fisico nella 3D. Probabilmente sto sorridendo anche nel sonno.

Al tavolo ci sono tre donne. L’impiegata che amministra questa stanza io e una bellezza dai capelli neri vestita di rosso che sorride ma resta in silenzio. So che è una frequentatrice abituale di quelle riunioni e che conosce tutti da molto tempo. Accanto ai tavoli appare un buffet colorato e gustoso ed è ovvio che i Giganti si stanno preparando per una festa e per divertirsi prima di combattere.

SCENA 4 – LA MAGIA IN PRATICA

Tutto ciò mi porta a fermarmi  e mi fa riflettere su due cose molto importanti: il tempo e lo spazio.

Non appena inizio a sentirmi a disagio per il banchetto, preoccupata che sarebbe durato troppo a lungo e che avremmo perso contro gli orchi mi rendo subito conto che nel momento in cui ho attraversato la Porta il tempo si è fermato. Tutto si è bloccato. Orchi e troll sono rimasti impietriti a metà strada. Il tempo si sbloccherà solo quando attraverserò di nuovo la Porta e anche se la Festa durerà molti giorni, là fuori sarà passato solo un secondo.

E lo spazio. Chiedo a uno dei Giganti, il primo che è arrivato – un dolce orsacchiotto dai capelli rossi con una lunga barba ed enormi scarpe da ginnastica che brillano di tutti i colori ultraterreni – “E la Porta? Non la troveranno e poi arriveranno qui?” Mi sorride e risponde, “Oh, tesoro, la porta è solo per quelli che possono vederla”.

Si scopre che io sono alta quanto i miei giganti, che anch’io indosso abiti eccentrici, che ho un anello al dito che rappresenta un triangolo tridimensionale dorato e che possiedo una spada estremamente lunga e sottile. I giganti iniziano a chiedermi di questa spada e del mio status (ricordatevi che io sono la nuova e a quanto pare sono la più giovane di tutti).

“Tu come combatterai, tesoro? E che ne sarà del tuo cucciolo?” “Il cagnolino resterà qui, al sicuro fino al mio ritorno e io NON combatto, io ho un metodo diverso. Divento invisibile. Sul campo di battaglia, mi prenderò cura di voi e vi proteggerò. Quando ci sarà bisogno di aiuto recupererò il mio spadino e colpirò il nemico restando invisibile”.

SCENA 5 –  LA BATTAGLIA E LA MORTE

All’improvviso mi trovo fuori dalla stanza e in mezzo al campo di battaglia sempre dentro la montagna oscura, circondata dal caos e da spade che si incrociano.

Finora in questo sogno per descrivere “loro” ho scritto “orchi,  orchetti e troll” ma non capisco davvero cosa siano. Sento forme sfocate e sporche, masse di carni marrone con un’energia disgustosa e quindi li ho definiti orchi per rendere più facile immaginarli.

Sono davvero invisibile ma sono ancora fisica! Ho un corpo e quindi devo stare attenta che non mi calpestino e anche attenta agli altri. Quando uno dei nostri è in difficoltà io uso la mia buffa spada ma non uccido, non voglio farlo. Mi limito a pungere l'”orco” e ciò basta per distrarlo. Poi vedo uno dei meravigliosi Giganti ferito. Sta morendo. Io corro da lui, lo porto via dal campo di battaglia, gli tengo il viso tra le mani e gli sussurro: “Non morire, ti prego, non morire,” ma i suoi occhi si spengono.

In qualche modo e all’istante io so che posso resuscitarlo e che la mia energia femminile della vita, i cicli della natura e l’amore materno possono riportarlo in vita – so che non mi è permesso. Combatto con me stessa. Ecco un altro momento in cui anche la me che sogna, Agnieszka, deve fare una scelta consapevole. Entrambe, la sognatrice e la sognata dobbiamo decidere.

Capisco che è una sua scelta. Ha deciso di andare dall’altra parte e ha scelto proprio quel momento. So che non devo interferire e allo stesso tempo sto soffrendo così tanto! Riportarlo in vita sarebbe così facile per me! Puuf e lui sarebbe di nuovo con noi. Lotto con me stessa ancora per un momento. Di nuovo, so che devo lasciarlo andare – contro ogni emozione e logica umana – e finalmente lo libero.

Usando il mio cuore e il mio sentimento profondo controllo gli altri. Sono al sicuro. Non vanno da nessuna parte. Combattono con entusiasmo, passione e umorismo, perché per loro è solo un gioco e comunque, non mi sento bene. Sono stufa di quello schifo di battaglia, di quella violenza, di quell’energia brutale e puzzolente e quindi invece di combattere gli orchi decido di andare alla fonte di quella malattia, dritta verso alla sede di Sauron.

SCENA 6 (LA PIÙ IMPORTANTE) –  L’INCONTRO CON SAURON

(Nel mio sogno questo è il “primo” Sauron, che da un castello oscuro appare sotto forma di mago nero).

Mi vedo sul ponte di pietra nel mio maglione bianco con le api dorate (in realtà ne possiedo uno), pantaloni neri e scarpe da ginnastica bianche. Mando all’oscurità un ordine energico: MOSTRATI! Finalmente, perché ho l’opportunità di trasformare questa scena.

Cosa voglio dire? Beh, nel film, Gandalf ha perso nel suo scontro con Sauron. Subito dopo aver chiesto: “Mostrati!”, Sauron è volato fuori sotto forma di fumo nero e Gandalf ha prodotto la bolla di luce intorno a lui per respingere l’energia oscura. Sauron ha continuato ad attaccare e a ruggire in modo minaccioso: “Non c’è luce, mago, che possa sconfiggere le tenebre!” Poiché Sauron aveva ragione, ha rapidamente ridotto in cenere il bastone di Merlino, ha spento la bolla di luce, ha ridotto Gandalf in poltiglia e lo ha messo in una gabbia.

Guardandolo nel film avrei voluto urlare: “Gandalf! Non è così! Cosa stai facendo! È sbagliato, è sbagliato, è tutto sbagliato! Non combatterlo, permetti la sua energia! La luce non può mai sconfiggere le tenebre! Entrambe sono facce della stessa medaglia! Sono lo yin e lo yang! Gandalf, amico, FAI UN RESPIRO PROFONDO E INTEGRA L’OSCURITÀ! Perché l’hai incontrata, è anche tua!”

Invece ora, nel mio sogno sensuale, super-realistico e cosciente avevo l’opportunità di “aggiustare” quella scena. Solo per me, solo per la mia esperienza, la mia conoscenza e la mia energia. Ecco a cosa servono i sogni speciali – per la trasformazione profondamente personale, per l’apprendimento e la formazione. Sicuro al cento percento, visto che non si applica a un corpo terreno.

Mi metto sul ponte e ordino: “Mostrati!”.

Da quel momento in poi sperimento tutto in modo consapevole, come sognatrice e come sognata. Agiamo allo stesso modo, mano nella mano perché l’Umano deve cooperare con lo Spirito per effettuare la trasformazione vera e propria.

Emerge una terribile nuvola nera e inizia subito ad attaccare. Cosa fare? Non creo nessuna bolla di luce, nessuna protezione e nessun combattimento – niente di tutto ciò. Invece faccio dei respiri potenti e senza la minima resistenza, respiro dentro di me quell’Oscurità. Respiro, lì sul ponte e riesco a sentire che anche durante il sonno sto facendo profondi respiri fisici. Con ogni singolo respiro, ogni volta che i tentacoli oscuri di Sauron toccano la mia pelle si trasformano in pura energia dentro di me.  Ogni momento che passa io inizio a brillare sempre di più. È l’energia oscura trasformata e integrata che mi alimenta dall’interno.

Perché? È molto semplice: se l’ho incontrato significa che è ANCHE mio e se è mio non può farmi del male (a meno che io non scelga diversamente, ma a questo stadio di coscienza ed esperienza è fuori questione). L’oscurità è solo energia. Forse all’inizio è estremamente sgradevole ma è pur sempre energia ed è pur sempre la MIA energia e quindi DEVE servirmi. Ecco cosa sta accadendo.

SCENA 7 (ALTRETTANTO MPORTANTE) –  L’INCONTRO CON GLI ORCHI

Vedendo cosa sta succedendo Sauron ferma l’attacco. “Chi sei tu?” mi chiede furioso.

“Io sono una Maestra Illuminata”. La mia risposta è calma e dignitosa. Questo è un momento importante per me. È la prima volta che lo dico ad alta voce e con tanta sicurezza e che importa se è solo in un sogno! Questo non è un sogno normale. Come essere umano sono consapevole di tutto e questa è la mia risposta.

Nel frattempo Sauron, vedendo che non può vincermi con l’energia vuole vincermi fisicamente. Una squadra di orchi terrificanti corre fuori dai cancelli del castello oscuro e succede un’altra cosa importante: Io fermo letteralmente il tempo, per gli orchi attivo il ‘congelo-il-momento’ e penso a cosa fare dopo.

Considero le opzioni disponibili. Combattere? Niente da fare. Diventare invisibile? No, non si tratta di questo. Non sono qui per scappare ed evitare.

Succede un’altra cosa strana: Mi sto letteralmente consultando con me stessa da qui e da lì. Come umana, la me dormiente, la 3D chiedo all’altra me sul ponte: È possibile per me NON scegliere una certa situazione anche se ci sono già fisicamente dentro?

È una domanda molto importante.

Per un essere realizzato che si trova ancora nella grezza realtà tridimensionale è una soluzione bella e semplice perché ovviamente la risposta è SÌ. La Maestra dentro di me risponde a me dal sogno – “Sì”.

Attivo il flusso del tempo e la situazione cambia immediatamente. Gli orchi smettono di vedermi! Sono ancora sul ponte, ma per loro la mia figura risulta sfocata, inafferrabile e – cosa importante – non manda nessun segnale. Sono diventata neutra come l’aria o l’acqua e visto che nella loro rozza versione dei giochi di potere sono programmati per combattere e distruggere iniziano ad annientarsi a vicenda. Io resto nell’occhio del ciclone, intatta finché l’ultimo orco non cade nell’abisso e aspetto la prossima mossa di Sauron.

Scioccato e spaventato lui lancia l’attacco più forte di tutti e io inizio immediatamente a fare respiri potenti e profondi. L’energia che ricevo da lui è così potente che mi fa fluttuare nell’aria e brillare come una lampadina da mille watt. I miei lineamenti non sono quasi più visibili, io sono tutta luce. Sauron mi ha dato molto del suo potere.

Ora anche lui capisce che ha una scelta: può scomparire completamente dopo avermi ceduto tutta la sua oscurità o può andarsene. Naturalmente sceglie di scappare con un terrificante lamento. Lui sa che lo lascerò esistere, che non lo inseguirò mai né cercherò di distruggerlo; è la legge della compassione.

SCENA 8 – LA PRATICA TI RENDE  UNA MAESTRA

A quel punto, stanno accadendo due cose in simultanea.

Una è che dopo la fuga di Sauron cado per terra tutta spettinata, sporca ed esausta e la mia mente dice: “Mi riprenderò per circa due settimane.” Immediatamente un altro pensiero lo sostituisce: “Che approccio antiquato! Sauron non mi ha sfinito, mi ha ricaricato. Ragazza, alzati e sentiti alla grande!” Lo faccio e mi sento fresca e ringiovanita.

L’altra cosa è che mentre Sauron se ne va io giro la testa come verso il pubblico e inizio a spiegare cos’è appena successo ai miei studenti che mi guardando con il fiato sospeso. Le domande del pubblico affiorano subito:

“Perché non hai finito Sauron e cancellato l’oscurità?”

Perché se esiste significa che qualcuno ne ha bisogno. Molti beneficiano della sua presenza. Non potrei distruggerlo perché sarebbe una violazione del libero arbitrio di molte Anime. Ci sono persone che vogliono combattere il male; non hanno ancora sperimentato cosa significa essere coraggiosi, sacrificarsi per la causa, salvare i propri cari, diventare fratelli d’armi e morire insieme sul campo della gloria. Come potrei portarglielo via? Sarebbe una totale mancanza di rispetto e di compassione per le loro scelte sovrane.

“Perché non sei morta per tutta quella energia?”

Perché ho un corpo leggero e ho scelto il potenziale in cui la mia energia non mi fa mai male.

“Potrei farlo anch’io ciò che hai appena fatto?”

Certo, ogni umano può farlo. Basta permettere la tua Realizzazione e poi essere paziente mentre si manifesta. Ci vuole tempo perché il corpo umano sia pienamente in grado di far fronte a quantità di energia davvero intense. La pratica rende Maestri, letteralmente e figurativamente. Anche i Maestri sviluppano ed espandono costantemente – o dovrei dire “esplorano” – lo spettro delle loro abilità e possibilità.

 IL SIGNIFICATO DEL SOGNO –  GIOCA CON LA TUA OSCURITÀ

Combattere Sauron, combattere l’oscurità significa solo combattere se stessi. Ogni oscurità che ti accade è solo una proiezione della tua energia. Non combatterla, lasciala integrare. Respirala.

A causa del mio blog Jasna Polska (Polonia luminosa), a volte mi viene chiesto quale meditazione uso, quale medicina o quali tecniche. La risposta è: nessuna. Da molti anni non uso nulla tranne il respiro cosciente e mi lascio attraversare da ogni cosa che si presenta. Tuttavia a volte e anche adesso, mi dimentico di farlo. Jean Tinder una volta scrisse di se stessa come “un’allieva lenta, ma persistente” una descrizione che si adatta perfettamente a me. Cosa significa tutto ciò nella vita reale?

Ho una vicina di casa davvero terribile. È la quintessenza della vecchia energia: maniaca del controllo estremo, molto limitata ma avida di potere e di energia. Dopo due anni tosti a cercare di sistemare la situazione chiedendomi centinaia di volte: “Perché nel mio spazio ho creato questa energia puzzolente?” e cercando tutto ciò che c’è di peggio dentro di me posso dire – con tutta la responsabilità e la capacità di discernimento – che quella merda non è mia. Non più. Lei rappresenta tutto ciò che non voglio e non scelgo nella mia vita e rappresenta i peggiori aspetti della grettezza umana 3D e della meschinità di ogni tipo. Lei è il mascalzone della vecchia energia, una persona che, quando le viene data anche la più piccola quantità di potere, ne abusa in pochi secondi.

Non riesco proprio a sopportare la sua presenza vicino a me. Purtroppo, finché non creo la mia nuova casa “nel bosco” devo vederla quasi ogni giorno e ogni volta che succede, il mio umano prova una sensazione bruciante di totale disaccordo con la sua presenza. La Maestra che è in me cerca di spiegare: “È solo il suo aspetto, ce l’hai avuto anche tu”, o “Lasciala stare, questo è l’ultimo urlo della vecchia energia”, o “C’è una ragione per cui lei è qui; la coscienza di massa di questo quartiere ha bisogno di lei o non sarebbe così prominente”. Niente di tutto ciò impedisce alla mia umana di urlare dentro di me un “Fuori dai coglioni!” forte e furioso.

Dopo il mio sogno, quando l’ho incontrata e ho iniziato a sentire il vecchio e familiare odio istantaneo mi sono detta: “È il tuo Sauron, ragazza, controllati e respira!” Ma non potevo, non potevo e basta. La sua energia è così sporca, così velenosa, così puzzolente che non riuscivo a costringermi a farlo.

E poi è arrivata l’epifania. Non è LEI che devi respirare ma il tuo stesso odio – la brutta sensazione di bruciore nel petto – e così ho fatto e mi ha aiutato molto. Sono un’allieva lenta. Avevo già usato questo metodo in tutte le situazioni tranne questa. Le mie emozioni erano troppo forti per ricordare cosa avrei dovuto fare quando mi sentivo super stressata e sotto un’estrema pressione di negatività. Con il tempo le cose hanno iniziato a cambiare. Per prima cosa, proprio come gli orchi sul ponte ha semplicemente smesso di notarmi. Prima era sempre felice di provocarmi in qualche modo, ma ora non la vedo quasi mai e quando lo faccio, lei distoglie lo sguardo e finge di non conoscermi.

L’ALCHIMIA PER I MAESTRI

Ora lo uso quasi sempre. Ogni volta che arriva un pensiero stupido e oscuro me lo immagino come un fumo nero e lo inspiro completamente nel mio corpo, nel mio cuore E nel mio spazio. Molto spesso un respiro è sufficiente. A volte, quando sorge una vergogna, un rimorso o un risentimento di calibro maggiore ho bisogno di 5-10 respiri profondi E si dissolve sempre, come per magia. Dopo non ricordo nemmeno cosa fosse. È come se gli ultimi frammenti della mia energia dispersa venissero risucchiati indietro e così finalmente posso ritrovarmi in un campo di energia sicura, chiara e sovrana che è mia e solo mia.

È la vera alchimia dei Maestri – trasformare la spazzatura in oro dentro di te. È anche l’arte di discernere ciò che è tuo e ciò che non lo è, perché ciò che non è tuo è ciò che non scegli.

Ecco un altro indizio dal sogno, in particolare l’attacco degli orchi sul ponte. Per me significa che anche se sei incastrato in una realtà dura come essere un impiegato in ufficio che non ti piace, l’odio sui social media o un pessimo vicino di casa, non devi sceglierlo. Intendo non scegliere la reazione standard che è quella di lottare per l’energia (in qualunque modo siate abituati a farlo, visto che siete la signora Cattiva o il signor Carino).

Potete semplicemente non accettare di far parte di quella situazione e tuttavia, dovete essere consapevoli che se lo farete voi scomparirete. Non avrete energia e non vi deruberanno Non ci sarà adrenalina, azione, perdita e successo. Almeno all’inizio preparatevi alla noia e al vuoto. La gente vuole sempre l’energia di qualcun altro. Se non entrate nei giochi di potere voi per loro non sarete più importanti. Sparirete  come ho fatto io su quel ponte. Anche se ero ancora lì, gli orchi hanno smesso di vedermi e si sono messi l’uno contro l’altro.

In questo sogno ci sono altre cose importanti – questioni di vita e di morte, libero arbitrio e vera compassione, ruolo metafisico dei nostri animali, energia maschile e femminile e anche creare nuove dimensioni e “gestire” il tempo e lo spazio. A giudicare dall’energia di gioia e di pace che non ho mai sentito così intensamente nella 3D è stato l’incontro con altri Maestri Incarnati, i Giganti. Spero che fossero i duemila che finora hanno permesso la loro Realizzazione. Miei cari, è stato GRANDE vedervi e grazie per la vostra dolce Presenza.

Non ricordo molti dei miei sogni. Credo di aver fatto un patto con me stessa affinché ricordi solo i più importanti – quelli con un messaggio che posso capire, quelli che mi aiutano ad affrontare e a vedere di più. Dopo il risveglio per molto tempo ho sentito la  pace e una specie di solennità. So che per me qui è stato un mio regalo dal futuro e da un’altra dimensione.

La Realizzazione non è ciò che ci aspettiamo e attendiamo come esseri umani. Di certo la mia non è stata quella che speravo. Invece del tanto atteso nirvana sono arrivati incredibili dolori al corpo e un enorme disagio mentale e fisico (grazie a Adamus ora so che ciò che mi ha attraversato sono state le Lacrime dell’Umanità). C’era anche un grande desiderio di lasciare questo mondo perché è ripugnante e disgustoso come non mai (io e il caro Sart ne parliamo da allora). Solo la solitudine e il contatto con l’Io Sono danno sollievo, ma a causa della gravità della Terra non è istantaneo né costante. Ho ancora bisogno di collegarmi intenzionalmente e continuare a tornare a quello stato. Sigh…

Ecco perché questo sogno mi ha incoraggiato. Era un unico grande messaggio che posso riassumere in poche parole: ” Ragazza, resisti ancora un po’. Puoi farcela. Ce la farai. per favore, abbi pazienza. Un giorno la vera magia inizierà davvero”.

IL BATTITO DEL CUORE SHAUMBRA – Jean Tinder

È ORA

Il futuro. Il passato. Il momento Ora. Nel tempo. Fuori dal tempo. Nessun tempo. Senza Tempo. Æterna. Cosa dovremmo fare con tutta quella roba sul tempo? Adamus ha detto che il tempo è la gravità che tiene insieme questa realtà, il che suona piuttosto interessante ma qual è l’applicazione pratica? Beh, è ciò che ho esplorato.

Prima di tutto, per affermare l’ovvio, il nostro mondo 3D si basa sulla dualità – su/giù, sinistra/destra, luce/buio, lui/lei ecc. – e la dualità stessa dipende dal tempo. Ecco perché tutto ciò che percepite con i vostri sensi umani è una vibrazione.

La luce e il suono sono frequenze particolari che corrispondono ai nostri strumenti fisici di percezione. La materia stessa non è altro che energia che vibra in uno spettro che possiamo sentire – e colpire. In breve la realtà è vibrazione e senza tempo la vibrazione non esiste perché una lunghezza d’onda (come noi illustriamo la vibrazione) è l’oscillazione dell’energia nel tempo e nella distanza.

Quindi sì, il tempo tiene tutto insieme perché fornisce il quadro letterale che permette a questa realtà di vibrare nell’esistenza. Se si togliesse il fattore tempo la realtà crollerebbe, il che è spaventoso solo se pensate che il vostro sé fisico è quello che siete davvero. In realtà, voi siete la coscienza che gioca su una tela intessuta di tempo e spazio e una volta che ve lo ricordate tutto diventa fantastico… giusto? Le implicazioni della caduta dell’illusione del tempo sono davvero sbalorditive, ma la mia domanda resta: e allora?

È chiaro che il mio sé umano vive nel mondo della materia e del tempo. Che uso pratico, quale utilità pratica ha per me la teoria dell’assenza di tempo? Ha a che fare con un corpo grassoccio e dolorante, con compiti con scadenze molto concrete basate sul tempo (come far diventare questo articolo qualcosa di coerente), con la neve da spalare (sì, ancora), con le notti insonni, con le mattine presto e con tutte le altre cose della vita sulla Terra. Vivere senza tempo sembra fantastico, ma cosa c’è di buono per l’umano che è completamente impegnato con la sua realtà basata sul tempo?

Beh, ogni domanda alla fine porta alla sua risposta e per me, una parte del puzzle si è riempito qualche settimana fa. Stavo facendo una conversazione con un caro amico che da poco era stato invitato in una situazione di lavoro perfetta nella sua nuova città. Si era recato presso l’azienda per fare ricerche per un altro progetto, ma la conversazione ha portato a un invito a tornare per un colloquio di lavoro.

Qualche tempo dopo e prima di andare a fare il colloquio, si sedette in macchina per qualche momento extra – e viaggiò nel tempo. Il mio amico andò in un luogo nel tempo in cui il colloquio era finito, il lavoro era stato offerto e accettato e il suo cuore era pieno di gratitudine. Ha registrato la sua voce “futura” che parlava al suo sé “passato” e si congratulava con lui per aver respirato, per aver tenuto sotto controllo la sua ironia, per aver fatto una buona impressione e per essersi sentito profondamente grato per essere stato assunto con entusiasmo.

Poi viaggiò indietro nel tempo fino al momento “presente”, andò a fare il colloquio e face l’esperienza di com’era arrivato dov’era già. In effetti, l’azienda non aveva nemmeno una posizione per lui, ma decisero sul posto di crearne una!

Ascoltando questa storia, tutte le mie campane si sono messe a suonare in modo  selvaggio! Quando il mio amico mi ha fatto ascoltare la registrazione del suo

messaggio di “gratitudine futura” a se stesso mi sono venuti i brividi. Sapevo di essere alla presenza di una vera magia. Proprio lì, davanti a me c’era la risposta, l’applicazione pratica di come andare oltre il tempo. Da allora ho continuato a giocare con il “salto temporale” e le potenzialità sono davvero infinite. Ecco cosa ho scoperto finora.

Il primo punto e molto importante si basa sulla gratitudine. Sappiamo tutti che la gratitudine costante, come il fatto di tenere un diario della gratitudine può cambiare la vita. Questo perché stiamo modificando il focus della nostra attenzione e quindi cambia il modo in cui l’energia scorre come reazione al nostro focus.

C’è qualcosa per cui essere grati per ogni incontro, azione, parola e circostanza di cui facciamo esperienza e quando scegliamo un “atteggiamento di gratitudine” è molto più facile “percepire e ricevere” il dono. Non importa quale sia la tua storia, non importa quale terribile fortuna tu abbia avuto o quanto hai sofferto, nel fango

c’è sempre un dono – sempre – ma torniamo ai viaggi nel tempo. È importante sottolineare che la “gratitudine futura” o il salto temporale non è fissarsi un obiettivo o un’intenzione: è usare la nostra immaginazione creativa.

In ogni caso l’immaginazione è ciò che crea la realtà non è ora di ricordare come funziona? La creatività si sblocca riconoscendo e immergendomi in un’esperienza reale che ho scelto. Non importa se è nel “passato” o nel “futuro”, perché è tutto in questo momento, nel momento Ora e dipende solo dalla mia attenzione e dalla mia percezione.

Ho sperimentato il salto temporale verso un’esperienza “passata” e l’ho re-immaginata non per aggiustare o cambiare il passato, ma per rivivere l’esperienza in un modo che mi piace. Ciò ha già avuto un effetto sulla dissoluzione di vecchi

schemi e non perché ho lavorato per superarli, ma perché ho modificato l’esperienza che li ha attivati.

Ho anche giocato con il salto temporale nel “futuro”, esplorando i potenziali legati alla salute e al benessere, al lavoro, al gioco e a ogni altra cosa mi piaccia. Ecco un esempio di un particolare “salto” di qualche giorno fa.

Come prima cosa ho riconosciuto diverse cose e ho provato gratitudine per quei momenti. Ciò mi ha aiutato a entrare in contatto con il vero e proprio sentimento di gratitudine piuttosto che con un sentimento di tipo mentale (a proposito, un obiettivo, un secondo fine o un risultato sperato sono incompatibili con la gratitudine. Si escludono a vicenda). Poi ho immaginato una data fissata molto avanti nel tempo, tra diversi mesi e respirando profondamente ho percepito che il mio corpo era in equilibrio, pieno di energia e finalmente rifletteva la vera me e per quella creazione ho espresso a me stessa una profonda gratitudine.

Non ho considerato com’è cambiato, cosa ho fatto o ogni altro dettaglio; mi sono solo crogiolata nella gratitudine per quell’esperienza, poi sono tornata indietro al momento ‘ora’ e sono rientrata nella mia vita. Un paio di giorni dopo mi sono svegliata con ispirazioni molto specifiche sulla cura di me e ora che le ho messe in pratica si allineano con chiarezza alla mia esperienza di ‘gratitudine futura’. A questo punto posso cercare di gestire tutto con la mente oppure posso semplicemente restare nel flusso e poi scoprire come ci arrivo.

Io salto avanti e indietro nel tempo anche su scala più piccola ed è un ottimo modo per abituarsi all’esperienza. L’altra sera, mia figlia era con alcuni amici con cui  si stavano divertendo molto, ma tutto quel rumore mi creava difficoltà ad addormentarmi. La mia risposta tipica è cercare di essere paziente e quando la pazienza si esaurisce mi arrabbio e le urlo di abbassare il volume (non che urlare favorisca un sonno tranquillo, ma in quel momento è catartico). Quella notte con le loro chiacchiere felici che ronzavano in sottofondo mi immaginai che la mattina dopo mi sarei svegliata riposata e fresca. Lo sentivo davvero, lo sapevo ed ero piena di  gratitudine per essermi svegliata in uno stato tanto piacevole. Non molto tempo dopo è stato proprio ciò che è successo! Ho scelto il risultato di cui ero più grata e poi ho fatto l’esperienza di come ci sono arrivata.

Essere bloccati nel tempo significa essere legati a causa ed effetto. Vale per cose come i bambini mi tengono sveglio; sono stressato, arrabbiato ed è chiaro che non dormirò abbastanza; mi sveglio stanca e infastidita, a malapena in grado di trascinarmi fuori dal letto; sono irritabile con mia figlia e tutta la giornata è una lotta. Ecco come tutti noi  facciamo esperienza della gravità del tempo – ovunque, in ogni cosa e per tutto il tempo. Se invece faccio un passo nel No Time e porto la mia attenzione a un’esperienza di mia scelta, indipendentemente dal “quando” possa accadere beh, la magia accade davvero!

Io v’invito a giocare da soli con questi principi, ma ricordatevi un paio di cose molto importanti.

Punto primo: avere un qualsiasi tipo di secondo fine annulla del tutto il viaggio nel tempo perché volere un certo risultato rafforza il concetto di tempo e diventa solo un altro tentativo di manipolare l’energia. Se nella mia vita voglio “aggiustare” qualcosa e cerco di andare in un “futuro” dove tutto si è risolto, sto solo facendo un altro gioco mentale basato sul tempo. Se voglio davvero sperimentare qualcosa posso immaginare proprio ora che quell’esperienza diventi realtà, godermela e apprezzarla profondamente. Nessuna manipolazione dell’energia, nessun gioco mentale e non dipende dal tempo. Scegliere una data in cui sperimento che questo “futuro” sia reale è utile solo come scusa che aiuta la mia mente a smettere di sindacare mentre mi godo l’esperienza.

La seconda cosa è che il salto temporale verso un’esperienza diversa mette al centro la vostra vera scelta. A volte siamo davvero molto coinvolti nella nostra esperienza di vita attuale anche se è scomoda. Dopo tutto è molto più facile lamentarsi di qualcosa che cambiarla davvero e quando saltate avanti e indietro nel tempo, procrastinare non è un’opzione.

Se insistete nella vostra mancanza di abbondanza, saltando avanti e indietro nella sensazione di ricchezza metterete in discussione i vostri modelli e le vostre convinzioni legate alla mancanza. Io, per esempio, una volta diffidavo della ricchezza e credevo che le persone ricche fossero malvagie o almeno mal consigliate e che certamente non sarebbero mai andate in paradiso. Ho avuto amici che disprezzavano le persone ricche solo perché avevano molto denaro. Quando si è bloccati nella povertà, quelli sono tutti modi autodistruttivi per sentirsi meglio con se stessi ed è chiaro che saltare in un’esperienza di abbondanza portandosi dietro tutte quelle convinzioni distorte non funzionerà molto bene.

Se volete saltare verso un’esperienza di salute radiosa, lungo la strada a cosa dovrete rinunciare? I problemi di salute sono un ottimo argomento di conversazione; di cos’altro dovrete parlare? Ora siete pronti a fare quell’esperienza? Sono solo alcune delle sfide che potremmo incontrare mentre liberiamo il tempo ed entriamo in una realtà che pensiamo di volere. C’è molto altro da scoprire.

P.S. Stamattina mentre preparavo la rivista per la pubblicazione, mi sono fatta una tazza di tè. Sulla bustina c’era una piccola etichetta con una citazione che non avevo mai visto prima: “La gratitudine non riguarda ciò che si riceve, ma come si riceve ciò che c’è”. Come amo i piccoli miracoli della vita!