Marzo 2016

L’esperienza del Maestro

di Geoffrey Hoppe

Di recente ho avuto un’esperienza di viaggio lucido e mistico. È stata una di quelle esperienze interiori profonde che ogni spiegazione logica. Non cercherò neppure di descrivere l’esperienza perché è stata davvero troppo personale. Pensò anche che impazzirei cercassi di descriverla a parole e anche mentre inizio a scrivere questo articolo di colpo il mio computer si comporta in modo strano come se le energie (e forse anch’io) fossero troppo forti da gestire.

Non ho fatto molti viaggi mistici molto profondi, forse meno di qualche dozzina in tutta la mia vita. Poiché sono un catalizzatore, voi pensate che io li abbia regolarmente ma canalizzare è il mio lavoro. La mia professione sono le comunicazioni multidimensionali, ma ciò non significa che io abbia viva una serie fissa di viaggi lucidi. Vorrei proprio che esistesse una parola o una frase migliore oltre a esperienza lucida un viaggio spirituale. Una veloce ricerca fatta su Internet paragona l’esperienza lucida con il sogno ma io so la differenza tra un sogno e ciò di cui ho fatto esperienza. Questo tipo di esperienza possiede una chiarezza particolare che supera qualsiasi sogno ed è anche più reale del mio stato dell’essere come umano che cammina sulla Terra.

Per il resto era un giorno normale. Linda e io siamo andati alla Manly Beach subito fuori di me, Australia. I seminari erano terminati e avevamo qualche giorno libero prima di tornare in Colorado. Quella mattina ci svegliammo presto per goderci il caffè sulla terrazza mentre osservavamo il sole che saliva dall’oceano e i surfisti che scavalcavano le grandi onde. Andammo a fare colazione ad uno dei nostri caffè preferiti e poi ci fermammo al supermercato prima di tornare al nostro hotel. Lavorammo per qualche ora perché a casa era quasi sera e lo stato del CC aveva bisogno di input e di risposte prima di andare a dormire. Verso metà pomeriggio decidemmo di farci una nuotata e un riposino nella piscina dell’hotel. La piscina deserta e quindi riuscimmo a fare una nuotata tranquilla e pigra prima di svegliarci di nuovo sulle sdraio per qualche minuto di rilassamento ad occhi chiusi.

Mi ricordo di aver sentito due cacatua urlare mentre ci volavano sopra le teste. I cacatua sono pappagalli bianchi belli e intelligenti che producono un rumore piuttosto irritante. Io stavo pensando alla strana contraddizione della bellezza e bestialità quando di colpo mi sentii immerso in un vortice di energie interne. Invece di diventare nebulose, le cose si fecero molto più chiare. Invece di sentirmi come se stessi per addormentarmi, mi sentii come se stessi per svegliarmi. Ero ancora consapevole di tutto nella mia realtà 3D. Riusciva a sentire il suono delle onde, i rumori provenienti dalla strada e le persone che parlavano dai balconi delle loro stanze. Non era come se una realtà sostituisse un’altra, ma piuttosto che l’esperienza del viaggio interiore si sovrapponesse alla mia esperienza 3D.

Senti e un’enorme porta si è aperta verso un mondo interiore che c’era sempre stato ma a cui vedevo raramente. L’esperienza è durata circa 30 minuti, ma dentro l’esperienza il tempo mancava totalmente. Non provavo paura né confusione, non mi facevo domande e non cercavo di analizzare mentalmente ciò che stava accadendo. Il Sé umano non cercava di controllare o di guidare l’esperienza; restava stranamente calmo e riservato. Presumo che sapesse che era meglio non interferire con qualcosa che era molto puro.

Durante l’esperienza ricordo che Linda mi parlava e io rispondevo come il mio sé umano ma senza distrarmi minimamente dalla mia esperienza. Le due realtà accadevano in simultanea e io non mi chiedevo come potesse essere possibile perché in quel momento sapevo che era ciò che doveva essere. Era la “e” di cui parla Adamus.

L’esperienza non terminò di colpo dopo 30 minuti. Al contrario, io sentii il forte desiderio di saltare in piscina per sentire l’acqua fresca intorno a me. Trattenni il fiato e galleggiare sott’acqua per lunghi periodi di tempo. Poteva sentire l’esperienza che si integrava nel mio corpo nella mia mente e il tutto senza alcuno sforzo o volontà. Era naturale per quanto naturale può essere. La mia mente era stranamente tranquilla e io non cercavo di capire nulla e non mi facevo domande su quel fatto o su di me. Restando sospeso nell’accettazione proprio come il mio corpo restava sospeso nell’acqua.

Le energie dell’esperienza sono rimaste come per tutto il pomeriggio. Quando Linda ed io andammo a cena quella sera non desideravo parlarle neppure pensarci ma ero ancora immerso in quella sensazione piacevole. È passata quasi una settimana e  quelle energie sono ancora presenti. Qualche volta ho sentito il desiderio di cercare di ‘ richiamare’ le specifiche dell’esperienza ma poi dentro di me ho sentito una mano gentile che mi ha impedito di farlo. Ora invece permetto la sensazione dell’esperienza resti con me.

So che molti lettori hanno vissuto esperienze trascendentali ed ecco perché ho voluto parlare in questo articolo. In passato, l’euforia dell’esperienza spesso era seguita da tristezza o sconcerto. Un breve periodo di coscienza superiore, i limiti della realtà umana rientrano dentro come una nebbia densa e grigia. Dopo essersi avventurati nella libertà dell’apertura, le porte della gabbia dello zoo si richiudono di nuovo. Nel periodo successivo di un’esperienza così profonda iniziate a pensare che forse vi siete ingannati o vi siete inventati tutto to. Cercate di ricreare l’esperienza ma poiché veniva dalla mente, le manca l’autenticità e la purezza dell’esperienza originale.

I giorni successivi a una tale esperienza potrebbero rivelarsi infernali. Voi vorreste essere “là” e sapete che “qui” è solo un frammento della realtà… un frammento opaco e superficiale. Ti troveresti a fissare muri vuoti pieno di un forte desiderio di aprirti di nuovo e ti chiedi perché non ci riesci. La mente salterebbe dentro comincerebbe a dubitare della legittimità dell’esperienza, ma nel tuo cuore sapresti che era reale… E anche se così non fosse, la vorresti comunque per la tua nuova realtà. Guarderesti le persone ti chiede resti siano mai vissuto una tale esperienza e se tu potessi parlare con loro delle tue, ma conosce già la risposta. Essi non hanno vissuto una tale esperienza e non c’è nessuno con cui potreste parlare delle tue. Ti viene voglia di piangere e di scappare via e di urlare. Una parte di te vorrebbe proprio tu non avessi mai vissuto quell’esperienza a causa del tormento che ora ti causa ma ciò che vorresti davvero sarebbe vivere e respirare il giocare in questa esperienza proprio per sempre. Ora invece se n’è andata proprio come un amante che sparisce nel bel mezzo della notte senza lasciare neanche un biglietto di addio. Tu aspetti, desideri che ritornino ma i giorni si trasforma nei mesi e tu inizia a chiederti se hai mai avuto un amante comincia a chiedersi se c’è mai stato un amante.

Il mio computer si sta comportando di nuovo come un pazzo. Non salverà il mio file e la pallina con la scritta “un attimo per favore” continua a girare su se stessa mentre cerca di capire cosa fare. A volte le energie possono essere davvero